S O M M A R I O
M A G A Z I N E
TAV Numero 209 Agosto 2011
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L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI
Direttore: Luciano Rossi
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L’EUROPA DI MARCO BATTISTI
Direttore Responsabile: Luigi Agnelli
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I GEMELLI DEL DOUBLE
Coordinatore Redazionale: Massimiliano Naldoni (maxnaldoni@alice.it)
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VIS-A-VIS CON FABIO PARTIGIANI
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FORESTALE, PIU’ ORO CHE VERDE
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SI SCRIVE FOLIGNO, SI LEGGE CAMPIONI
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LA CARICA DEI TRECENTO
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MILLE LAGHI, MILLE SUCCESSI
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SULLE PEDANE D’ITALIA
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ATTI UFFICIALI
Direzione e Redazione Federazione Italiana Tiro a Volo Viale Tiziano 74 00196 Roma Tel. 06 45235200 Fax 06 3233791 E-mail: redazione@fitav.it Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata. Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994
In copertina: Daniele & D’Aniello! Facile giocare con l’assonanza tra il nome di Daniele Di Spigno, recente autore della conquista della seconda carta olimpica del Double Trap (l’ultimo bonus che mancava alla splendida collezione degli azzurri) e il cognome di Francesco D’Aniello che si è laureato autorevolmente campione italiano della più giovane disciplina olimpica sulle pedane di Cieli Aperti. Facile giocare con quei nomi, dicevamo, perché l’uno e l’altro, come abbiamo scritto in altra parte del giornale, sono realmente due gemelli del Double Trap!
Pierluigi Sollami tricolore di trap. È Pierluigi Sollami il nuovo campione italiano di Eccellenza di Fossa Olimpica: il tiratore nisseno ha vinto lo scudetto sulle pedane di Umbriaverde precedendo Stefano Pavan e Massimo Fabbrizi. In ambito femminile è stata una determinata Deborah Gelisio ad aggiudicarsi l’alloro stagionale davanti a Daniela Mazzocchi e Jessica Rossi. Silvana Stanco ha vinto tra le ragazze under 20 e Valerio Grazini si è aggiudicato lo scudetto tra gli Juniores. Nel prossimo numero pubblicheremo una cronaca dettagliata della manifestazione e un’ampia rassegna fotografica.
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TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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E D I T O R I A L E
LUCI E OMBRE. Potrei evocare immediatamente le grandi doti tecnicoagonistiche dei nostri atleti del comparto olimpico e l’efficienza della struttura federale che permette loro di centrare i risultati più significativi. Potrei proseguire ponendo l’accento sulla capacità del tiravolismo italiano di aver completato la conquista di tutte le carte olimpiche a disposizione addirittura con un anno di anticipo sulla celebrazione dei Giochi di Londra (l’ultima in ordine di tempo è, come è noto, la seconda card del Double Trap che Daniele Di Spigno ha donato all’Italia in occasione della prova di Coppa del Mondo di Maribor). Potrei in parallelo dilungarmi sui grandi risultati che stanno centrando in giro per il mondo gli specialisti italiani delle discipline non olimpiche e segnalare la crescita esponenziale della pratica tiravolistica femminile in generale, dell’attività agonistica riservata alle Forze Armate e agli atleti disabili: tutte sfere che la Fitav ha voluto e saputo sviluppare quando magari altre nazioni del mondo sugli stessi temi si dimostravano invece abbastanza distratte. Potrei insomma costruire l’intero mio intervento sui tanti successi attuali del nostro movimento tiravolistico e trascurare tutto il resto. Ma non posso guardare soltanto alle numerose luci che contraddistinguono il nostro mondo. Devo necessariamente prestare attenzione anche a quelle ombre che, qua e là, turbano quel panorama. Tutti i motivi di soddisfazione che sinteticamente ho appena menzionato rappresentano il prodotto del lavoro serio e accurato di tutti noi. Di tutti noi che a vario titolo e a diversi livelli componiamo il mondo del tiro a volo italiano. Non deve apparire paradossale dire però che tutto quello che abbiamo fatto potrebbe non essere sufficiente per il futuro: che occorre, insomma, fare di più. Nel dir questo sono anche pienamente consapevole che chiedere a tutti noi oggi di fare di più rappresenta una richiesta a suo modo gravosa. I costi di gestione e quelli dell’attività agonistica; la pressione fiscale e gli adempimenti burocratici; la situazione economica generale e quella comprensibile ritrosia a scommettere sul futuro che caratterizza appunto i periodi di crisi: tutto questo rende doppiamente difficile una sfida fondata sulla maggiore qualità. Eppure, non c’è una strada alternativa. Siamo obbligati, vorrei dire, a percorrere questa strada della crescita qualitativa. È una strada per molti versi obbligata perché non esiste futuro per il tiro a volo senza i campi di tiro, ma non esiste futuro per i campi di tiro senza evoluzione qualitativa. Evoluzione qualitativa - lo sappiamo bene - significa innanzitutto accurato adeguamento alle norme di compatibilità ambientale. E in questo senso le proposte avanzate dalla Fitav in questi ultimi due decenni sono state all’avanguardia e hanno rappresentato una svolta epocale per l’intero mondo del tiro a volo. Evoluzione qualitativa non significa però soltanto questo. C’è ad esempio l’esigenza di un allargamento consistente della base degli utenti dell’attività tiravolistica e dobbiamo continuare a considerare che uno spazio importante per questo ampliamento del numero dei praticanti è rappresentato dagli appassionati dell’attività venatoria. Perché è con quella sfera che condividiamo storia e tradizioni ed è ancora con quella sfera che vogliamo condividere il futuro. Occorre poi che le nostre Associazioni guardino a tutta la gamma di possibilità di ampliamento della propria offerta. Esempi recenti che ognuno di noi può avere a portata di mano in ogni parte d’Italia dicono chiaramente che è sicuramente vincente l’ipotesi di affiancare nella stessa struttura molte iniziative che interessano in varia forma il praticante. La ristorazione di qualità, strutture che permettono un soggiorno anche prolungato che avvicina la pratica sportiva ad una forma di vacanza, armerie che siano in grado di offrire prodotti dedicati all’attività tiravolistica e venatoria ma anche in grado di assicurare assistenza qualificata per gli attrezzi sportivi. Tutte queste iniziative (ma è lecito lasciare spazio all’inventiva dei 2
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singoli dirigenti delle Associazioni anche in base alle specifiche esigenze delle zone e degli utenti) possono permettere di ampliare l’offerta in maniera esponenziale. Sono convinto che è proprio in questo modo che possiamo continuare a far risplendere le tante luci che contraddistinguono il nostro mondo e possiamo, nel contempo, mitigare - fino a neutralizzarle - quelle ombre che a tratti rendono un po’ più impervio il nostro cammino. il Presidente Luciano Rossi
Podio tesserati società per categoria di affiliazione al 13 Luglio 2011 CATEGORIA I Nome Società A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE A.S.D. TAV CIELI APERTI TAV MONTECATINI-P.A NIEVO
CATEGORIA II Tessere 425 375 258
CATEGORIA III Nome Società ASD TAV CIRC. LA FATTORIA A.S.D. T.A V. ARLUNESE A.S.D. TAV STAND TRAVERSA
Nome Società A.S.TAV G.ROSATTI - PONSO SOC. T.A.V. S. UBERTO SOC. T.A V. PISA
Tessere 214 195 189
CATEGORIA IV Tessere 225 207 204
Nome Società A.D. C.C. SP. TAV AOSTA A.S.D. TAV GENOVA UCS SOC. T.A V. TRICOLORE
Tessere 130 105 102
Podio tessere sostenitori società per categoria di affiliazione al 13 Luglio 2011 CATEGORIA I Nome Società A.S.D. T.A V. PISANA A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE TAV MONTECATINI-P.A NIEVO
CATEGORIA II Tessere 618 355 156
CATEGORIA III Nome Società A.S.D. TAV CA' DEI BOSCHI A.S.D. TAV DIANA A.S.D. TAV GUIGLIESE
Nome Società A.S.D. TAV CASTELFIDARDO A.S.D. TAV S. UMBERTO A.S.D. TAV CAMPOMARINO
CATEGORIA IV Tessere 71 41 34
Nome Società A.D. C.C. SP. TAV AOSTA A.S.D. TAV AITS A.S.D. TAV TRICOLORE
Tessere Ordinarie
Tessere Sostenitori
(aggiornato al 13 LUGLIO 2011)
(aggiornato al 13 LUGLIO 2011)
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Tessere 743 271 82
Valle Aniene 425 Cieli Aperti 375 Montecatini Pieve a Nievole 258 Umbriaverde 256 Lazio 252 Belvedere 250 La Fattoria 225 Giorgio Rosati Ponso 214 Arlunese 207 Bologna 206 Falco 206
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
Tessere 592 209 205
Castelfidardo 743 Pisana 618 Aosta 592 Valle Aniene 355 S. Uberto 271 Aits 209 Tricolore 205 Montecatini Pieve a Nievole 156 Falco 117 Campomarino 82 TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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C O M P A K
S P O R T I N G
SCRATCHING MARCO. Lo specialista di Pesaro tesserato a Foligno vince il titolo europeo di Compak degli Juniores ma nel confronto continentale di Tallinn centra anche un prestigiosissimo secondo posto nella graduatoria Scratch.
C’è una graduatoria particolare in tutte le competizioni importanti delle discipline non olimpiche: la classifica Scratch. Gli specialisti di quelle discipline conoscono bene quella classifica che è un po’ il “tutti contro tutti” dei giochi che, una volta, facevano i ragazzi. Ognuno gareggia nella propria categoria, è naturale, ma quando si parla di Scratch vuol dire che si sta parlando del primato assoluto della gara in questione: quello che il giornalista sportivo nella circostanza definirà il tetto qualitativo della competizione. Ebbene, Marco Battisti al Campionato Europeo di Tallinn di Compak Sporting, non solo ha centrato largamente il titolo individuale degli Juniores favorendo 4
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anche la conquista della medaglia d’argento a squadre, ma è andato anche vicinissimo alla vittoria in quella classifica Scratch che designa appunto il primo assoluto della sfida. Con quel prodigioso 194/200 costruito sulle pedane di Tallinn con dei 25 e dei 24 e con un solo 23, Marco aveva tagliato il traguardo della gara degli Juniores in assoluta scioltezza tant’è che ha tenuto a sette piattelli di distanza il finlandese Antti Poutiainen che si è aggiudicato la medaglia d’argento a sua volta superando di misura il danese Christian Pedersen. Degli altri azzurrini in gara in Estonia, Mattia Cecchetti ha inanellato 178 centri ma ha dovuto accontentarsi del tredicesimo
Nella classifica Scratch del Campionato Europeo di Compak Sporting Marco Battisti ha conteso fino all’ultimo il primato al francese Cristophe Auvret; il terzo posto alle spalle del pesarese è andato allo spagnolo Santiago Pastor Bartual.
Marco Battisti si è laureato campione europeo degli Juniores di Compak Sporting precedendo largamente il finlandese Antti Poutiainen e il danese Christian Pedersen.
posto e Simone Tronti ha concluso a 175 inglobato in un folto gruppo di contendenti. L’acuto estone di Marco Battisti ha tuttavia permesso però al team dei giovani specialisti italiani del Compak di conquistare un prestigioso argento collettivo. Battisti, Cecchetti e Tronti hanno totalizzato 547 centri su 600 e il loro punteggio è stato inferiore soltanto al 554 con cui si sono assicurati il titolo i coetanei di Danimarca. Il terzo posto è stato appannaggio degli under 20 della Francia che hanno totalizzato 537 centri. Ma con il suo strepitoso 194/200 Marco Battisti si è trovato catapultato anche al vertice della classifica Scratch. Soltanto il navigato francese Cristophe Auvret aveva saputo fare altrettanto e al traguardo
delle otto serie si profilava dunque un’altra serie di spareggio per definire il vincitore della classifica Scratch tra l’azzurro, frattanto laureatosi campione europeo degli Juniores, e il transalpino che si era in parallelo aggiudicato la corona continentale dei Seniores. Ho affrontato lo spareggio per il primato della classifica Scratch con relativa tranquillità, dice Marco Battisti, perché in fin dei conti in quel duello ad avere i favori del pronostico era proprio il mio avversario. Auvret è un tiratore di grande esperienza e da lui tutti si attendevano la vittoria. E’ vero che sono sceso in pedana con un po’ di emozione, non posso negarlo: ho sbagliato il primo piattello della prima postazione, ma anche Auvret è uscito dalla TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// scratching marco
Marco Battisti, Mattia Cecchetti e Simone Tronti hanno conquistato una luminosa medaglia d’argento tra le squadre Juniores alle spalle della Danimarca e davanti alla Francia.
Sopra: Con il titolo dei Seniores saldamente in mano al francese Cristophe Auvret e le piazze d’onore allo spagnolo Santiago Pastor Bartual e al britannico Jamie Brightman, l’azzurro Veniero Spada si è ritagliato un ruolo di prestigio con il quarto posto. a sinistra: Tra le squadre dei Superveterani Eugenio Bruscolini, Gianfranco Corradi e Ottorino Rovetta hanno ottenuto un brillante argento alle spalle della Francia e davanti alla Finlandia.
prima postazione con un errore e quindi è stato chiaro che per lui non sarebbe stata una passeggiata. In quella serie valida per il primato assoluto dell’Europeo di Tallinn Battiti non ha davvero avuto timori reverenziali e Auvret ha dovuto profondere tutto il suo talento per ridurre alla resa il giovane marchigiano che ha ceduto lo scettro della gara baltica per 23 a 22. Tra i Seniores, con Cristophe Auvret appunto al vertice, sono stati lo spagnolo Santiago Pastor Bartual e il britannico Jamie 6
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Brightman a contendersi le piazze d’onore dopo aver collezionato 193. Pastor Bartual ha vinto il duello con Brightman per 22 a 19 e si è aggiudicato la medaglia d’argento. Il migliore degli azzurri è stato Veniero Spada che all’impianto di Tallinn ha assemblato una gara di grande qualità. Nel suo ruolino di marcia ci sono infatti dei 25 e dei 24 ed è soltanto un 21 inanellato su di un percorso insidiosissimo che ha impedito all’umbro di accedere ai piani altissimi della classifica. Con 192/200 Spada si è attestato al quarto
Tra i Superveterani ha vinto il francese Michel Duval, ma Eugenio Bruscolini si è assicurato un brillante secondo posto davanti al finlandese Martti Paananen.
Ferruccio Morelli, Giovanni Zamboni e Ivano Bettini hanno conquistato la medaglia di bronzo a squadre tra i Veterani alle spalle di Francia e Finlandia.
posto a pari merito con lo spagnolo Diego Martinez Eguizabal e al portoghese Joaquim Filipe Rosa Luis. Lontani dalla zona medaglie invece i Seniores azzurri a livello di squadra: nella sfida che ha donato il titolo europeo alla Spagna (573/600), l’Italia di Veniero e Michael Spada e Daniele Valeri è risultata soltanto ottava con 552. Decisamente di pregio il secondo posto inanellato da Eugenio Bruscolini tra i Superveterani. Con 176/200 lo specialista di Riccione ha condotto in Estonia una gara di grande equilibrio e al traguardo conclusivo è stato superato soltanto dal francese Michel Duval che si è laureato campione europeo con 178. Tra gli italiani, Gianfranco Corradi è risultato quinto con 166 e Paolo Amato settimo con 160. A livello di squadra Eugenio Bruscolini, Gianfranco Corradi e Ottorino Rovetta hanno ottenuto un brillante argento con 489/600 alle spalle della Francia (504). Medaglia di bronzo a squadre anche per i Veterani d’Italia: Ferruccio Morelli, Giovanni Zamboni e Ivano Bettini hanno totalizzato 510/600 e al traguardo di Tallinn sono stati preceduti soltanto da Francia e Finlandia. Fuori dal podio di un soffio anche il terzetto delle
// scratching marco
ragazze azzurre del compak. Con il loro 495/200 Martina Maruzzo, Katia Vaghi e Arianna Bonigolo hanno dovuto cedere le posizioni da medaglia a Francia, Portogallo e Spagna.
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D O U B L E
T R A P
I GEMELLI DEL DOUBLE. Daniele Di Spigno ha catturato la card per le Olimpiadi alla World Cup di Maribor e Francesco D’Aniello si è laureato campione degli Eccellenza agli assoluti di Cieli Aperti che hanno consegnato i titoli nazionali anche al Prima Alberto Bellini, al Seconda Alessandro Belli, al Terza Pierluigi Pescosolido, all’under 20 Jacopo Trevisan, ai tiratori Disabili Paolo Bortolin, Andrea Tabanelli, Giorgio Marrozzini e Oreste Lai, al Veterano Giacomo Bovolenta e al Master Guido Di Cesare.
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I gemelli del Double Trap: ovvero Daniele Di Spigno e Francesco D’Aniello. Già, l’appellativo di gemelli calza perfettamente perché nelle ultime settimane i due specialisti (che, pur con una storia sportiva significativamente diversa, appartengono di fatto alla scuola latina della più giovane
di nuovo realmente “alla Di Spigno”. È stato infatti con quella grinta che caratterizza da sempre le sue imprese più celebri che Daniele ha artigliato l’importantissimo bonus in terra slovena. In un impianto che favorisce i punteggi elevati e con una schiera di avversari ai limiti dell’infallibilità, lo specialista
da sinistra: Il podio degli Eccellenza al Campionato italiano di Double Trap di Cieli Aperti: Francesco D’Aniello occupa la posizione più elevata davanti a Marco Innocenti e Daniele Di Spigno. In Prima categoria Alberto Bellini ha svettato davanti a Walter Trevisan e Monica Girotto.
specialità a cinque cerchi) hanno percorso di nuovo in parallelo la loro strada agonistica. Daniele è andato a conquistare la carta olimpica mancante (l’unica assente, peraltro, nel novero di quelle possibili per Londra 2012) alla World Cup di Maribor e quell’impresa è stata
di Terracina ha assemblato un 49, un 48 e un 47 ma quel 144/150 di approccio alla finale non è stato sufficiente nell’immediato per assicurare a Daniele un posto tra i magnifici sei della gara slovena. Il tetto provvisorio della gara era stato fissato dall’inglese Peter Robert Russell Wilson e dal cinese Binyuan Hu che avevano totalizzato 146/150. Altre tre posti disponibili erano andati all’indiano Ronjan Sodhi, al campione del mondo Joshua Wilson per i colori degli Stati Uniti e all’ungherese Richard Bognar, tutti autori di 145. Due erano i 144 che dovevano giocarsi il posto in finale nello shoot – out: Daniele Di Spigno, appunto, e lo slovacco Philip Praj. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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L’azzurro era abile ad escludere lo slovacco dalla partita e in finale non giocava davvero, come suol dirsi, tanto per fare la presenza: totalizzava 47 centri su 50 e raggiungeva quota 191/200. Un punteggio, quello, non abbastanza elevato per permettere allo specialista di Terracina di ritagliarsi un posto sul podio, ma sufficiente per attribuirgli il quinto posto che nella circostanza – ovvero in forza del fatto che alcuni dei contendenti che avevano totalizzato un punteggio migliore erano comunque già in possesso del bonus per Londra - equivaleva alla card per i Giochi. La vittoria della sfida slovena andava al britannico Wilson che con il perfetto 49/50 della finale raggiungeva quota 195/200 e precedeva di una lunghezza Ronjan Sodhi e Binyuan Hu. Nel fulmineo shoot – off che seguiva era l’indiano a spuntarla per 2 a 1. Il quarto posto andava a Joshua Richmond che totalizzava 191 centri. Se alla World Cup di Maribor era stato appunto Daniele Di Spigno a vendemmiare il risultato più importante, agli assoluti di Cieli Aperti era invece l’altro gemello del Double Trap a cogliere il risultato più importante. Lo specialista di Nettuno dominava la graduatoria della gara bergamasca fino dalle prime battute: con un 48, un 49 e un 50 da manuale del Double Trap D’Aniello 10
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si insediava al vertice con 147 centri all’attivo e sette lunghezze di vantaggio sugli inseguitori più minacciosi: Daniele Di Spigno e Alessandro Chianese. Marco Innocenti e Antonino Barillà entravano in finale con 139, mentre Davide Gasparini (136) si assicurava l’ultimo posto disponibile escludendo Marco Vannucci in shoot – out. In finale Francesco D’Aniello teneva bene il ritmo con un ottimo 47 e tagliava il traguardo in solitudine con 194/200. Era però Marco Innocenti a interpretare in finale il ruolo di funambolo: lo specialista toscano non sbagliava niente e aggiungeva 50 centri al suo patrimonio precedente raggiungendo quota 189, assicurandosi la medaglia d’argento e costringendo Daniele Di Spigno al terzo posto con 187 davanti al 185 di Alessandro Chianese, al 179 di Antonino Barillà e al 178 di Davide Gasparini. In Prima categoria è stato Alberto Bellini a vincere il titolo tricolore con 179/200 davanti al 178 di Walter Trevisan e al 173 di Monica Girotto. In Seconda categoria lo scudetto è andato ad Alessandro Belli che ha totalizzato 128/150 e ha preceduto Simone Bo (123) e Alberto Garosio (120). Pierluigi Pescosolido si è laureato campione italiano dei Terza categoria: il tiratore delle Fiamme Oro ha totalizzato 120/150 e ha preceduto Dardo
In Seconda categoria Alessanro Belli ha vinto regolando Simone Bo e Alberto Garosio. Jacopo Trevisan ha vinto il titolo degli Juniores davanti a Andrea Vescovi e Andrea Galesso. Tra i Master ha vinto Guido Di Cesare davanti ad Antonio Zanellato e Mario Barbieri.
Pierluigi Pescosolido ha vinto il titolo di Terza categoria davanti a Dardo De Carlonis e Renzo Furian. Tra i Veterani Giacomo Bovolenta l’ha spuntata su Valter Veroli e Giacomo Trevisan. Tra i tiratori Disabili della qualifica Standing A1 Paolo Bortolin ha vinto precedendo Giancarlo Cicala e Sergio Arese. Trai tiratori disabili della qualifica Sitting A2 Andrea Tabanelli ha vinto precedendo Marco Salvatore Fadda. Tra i tiratori disabili della qualifica Sitting B2 Oreste Lai ha vinto davanti a Bruno Busti e Pietro Boem.
De Carlonis (119) e Renzo Furian (117). Il campione italiano di Double Trap degli Juniores della stagione 2011 è invece Jacopo Trevisan: il tiratore veneto ha totalizzato 177/20 ed ha regolato Andrea Vescovi (176) e Andrea Galesso (170). Il campione dei Veterani è Giacomo Bovolenta: con 113/150 il tiratore lombardo ha preceduto Valter Veroli e Giacomo Trevisan. Guido Di Cesare è invece il campione italiano dei Master: 111 centri su 150 hanno assegnato lo scudetto al tiratore ligure che ha preceduto Antonio Zanellato (104) e Mario Barbieri (103). Nella sfida riservata ai disabili della qualifica
Standing A1 Paolo Bortolin ha svettato con 78/150 davanti a Giancarlo Cicala (76) e Sergio Arese (57). Tra i tiratori disabili della qualifica Sitting A2 è stato il valdostano Andrea Tabanelli a vincere con 94/150 davanti al 59 di Marco Salvatore Fadda. Nella qualifica Standing B1 Giorgio Marrozzini ha totalizzato 105/150 ed ha preceduto Giuliano Berlato (96) e Dario Torri (83). Tra i contendenti della qualifica Sitting B2 è stato il campionissimo cagliaritano Oreste Lai a vincere. Con 89/150 Lai ha svettato precedendo Bruno Busti (78) e Pietro Boem (75). TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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L’ I N T E R V I S TA
VIS-À-VIS CON FABIO PARTIGIANI. Sport come strumento di crescita non soltanto fisico-atletica ma anche psicologica ed emotiva: ecco l’idea a tutto campo espressa in questa intervista dal Preparatore Atletico delle Nazionali di tiro a volo. Testo di Simona Parisella
Parlare con Fabio Partigiani, il “Professore Olimpico”, è come parlare con chi di Sport vive. E fa vivere. Sì, perché dopo le dovute, formali presentazioni, Mr. Sport è un fiume in piena fatto di amore e passione forte e incondizionata per l’attività fisica e agonistica. Passione tanto forte da spingere il Professore Olimpico a schierarsi in prima fila nella giusta richiesta di una vera e propria palestra nella scuola di Roma in cui insegna. Fiume in piena, il Preparatore Atletico della Nazionale di Tiro a Volo, che mi invita ad una sana attività fisica, mentre parla di forma sportiva legata alla programmazione finalizzata dell’allenamento, ma anche alle potenzialità motorie, energetiche, psicologiche di un atleta. Sono tante le cose che mi va di chiedere ad un appassionato come lui, che mette l’atleta al centro della sua attività e del suo mondo fatto di Fossa Olimpica, Skeet, Double Trap... E allora, come lui, anch’io metto l’atleta al centro della mia curiosità. D: Come si spinge l’atleta al massimo delle proprie potenzialità? R: La programmazione dell’allenamento è generalmente finalizzata al raggiungimento della forma sportiva. Ogni allenatore desidera che i suoi atleti ottengano la migliore prestazione 14
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// vis à vis con fabio partigiani
Nelle immagini di queste pagine Fabio Partigiani è ritratto con il Massaggiatore Aldo Bionda e con Daniele Di Spigno e Marco Innocenti.
al momento giusto. Lo stato di forma è costituito da molti fattori: non tutti facilmente ed egualmente influenzabili con l’allenamento. Gli anglosassoni usano un termine particolarmente originale per individuare il processo che conduce l’atleta al massimo delle sue potenzialità: peaking, ovvero raggiungimento del picco massimo. È questo un concetto non sempre valido, perché ovviamente non può essere ridotto ai soli aspetti strettamente tecnici o fisiologici; intervengono fattori motivazionali, emotivi, sociali per i quali i principi della programmazione vanno opportunamente adattati, come pure i mezzi per valutare l’efficacia stessa dell’allenamento. La forma sportiva può essere definita come la sintesi al massimo livello delle potenzialità motorie, energetiche, psicologiche di un atleta. D: Come si ottiene la buona forma al momento giusto, quella necessaria per vincere le gare o comunque, per ottenere la migliore prestazione possibile? R: Per ottenere ciò è importante programmare l’allenamento. Caratteristica fondamentale di un buon programma di allenamento sono la chiarezza degli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere e la capacità di individuare ed applicare i mezzi di allenamento più opportuni riadattando continuamente i piani di lavoro attraverso un feedback tra l’allenatore e l’atleta per capire se gli adattamenti fisiologici e gli apprendimenti motori ricercati sono garanzia per portare il tiratore a quel grado di forma sportiva necessaria per il successo. D: Esiste dunque una pianificazione dell’allenamento? R: La frequenza delle gare, le modalità con cui gli atleti assimilano gli effetti dell’allenamento, giustificano il fatto che la pianificazione del lavoro avvenga mettendo insieme “cicli di allenamento” di diverso tipo per favorire l’alternanza tra carico e recupero, realizzare gli TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// vis à vis con fabio partigiani
obiettivi preposti, evitare l’eccesso di monotonia. D: E allora, cosa fa il Professore Olimpico? R: L’allenatore deve essere capace di progettare i cicli di allenamento, tenendo conto delle finalità da raggiungere a breve, medio e lungo termine. Il Macrociclo, l’insieme di un periodo preparatorio, di gara e di transizione riassume in sé tutti gli elementi di un periodo compiuto di allenamento. Se durante l’anno si registra una sola stagione competitiva saremo in presenza di un “macrociclo annuale”, se invece durante l’anno si verificano due fasi agonistiche saremo in presenza di un “macrociclo semestrale” e così via. La divisione in tre periodi del ciclo di allenamento (Macrociclo, Mesociclo e Microciclo), permette di ottimizzare i piani di lavoro dell’atleta tenendo conto della presenza e concentrazione delle competizioni a cui parteciperà. Tale progettazione deve però tenere conto anche delle caratteristiche motorie e psicologiche che si intende sviluppare durante il ciclo annuale. È vero che il massimo livello di rendimento si deve realizzare in occasione della gara più importante o meglio quella che l’atleta reputa la più importante (atleta di medio livello: campionato italiano; atleta di alto livello: olimpiade-campionato del mondo), ma in effetti ciò non è sempre possibile perché, ad esempio, il numero delle competizioni è così elevato o male disposto nel calendario che rende quasi impossibile lo svolgimento di allenamenti utili per innalzare il livello delle capacità motorie o colmare le carenze dell’atleta. Il Macrociclo, indipendentemente dalla sua estensione nel tempo, è composto da cicli minori di allenamento denominati Mesocicli, strumenti di lavoro di importanza fondamentale per l’allenatore, in quanto gli permettono di indirizzare l’allenamento verso i reali traguardi programmati. Il Microciclo, infine, può essere considerato come la struttura fondamentale dell’allenamento in cui sono presenti tutti gli elementi e le esercitazioni della specialità praticata. La sua durata e le sue caratteristiche determinano, infatti, la struttura dei Mesocicli e dei Macrocicli. La struttura del Microciclo non è rigida e rappresenta un periodo di tempo in cui vengono inseriti dei carichi di lavoro organizzati. Tale periodo di tempo è fissato, di solito, per motivi di natura organizzativo-sportiva, in una settimana, anche se in periodi di alta frequenza di competizioni può essere ridotto o aumentato a seconda delle esigenze delle varie discipline sportive. E’ fondamentale considerare nella strutturazione dei Microcicli la variabilità dei carichi di allenamento, poiché ogni carico proposto all’atleta ha un suo effetto preciso in termini di adattamenti biologici, di sopportabilità a carico dell’apparato di sostegno, molto importante nell’età giovanile, ed anche di sopportabilità a livello mentale. In considerazione di ciò l’allenatore deve pianificare una adeguata costruzione del Microciclo che tenga conto non solo del rapporto tra momenti di allenamento e di riposo, ma anche della variabilità dei mezzi di allenamento, dell’effetto dei carichi sugli apparati muscolo-tendineo legamentoso e dell’effetto cumulativo del carico nella successione dei diversi microcicli. Dunque, concordiamo io e il Professor Partigiani, Mens sana in corpore sano: allenamento del corpo, unito ad una forte attenzione alla reazione mentale dell’atleta. Io e il Professore Olimpico, dopo questa piacevole e interessante chiacchierata al n. 74 di Viale Tiziano, durante la quale è inevitabilmente scattato in me qualcosa di forte e inaspettato nei confronti dello Sport, ci diamo appuntamento a fine settembre prossimo nel mio paese, Vallecorsa, dove il Sindaco e l’Assessore alle Politiche culturali e scolastiche riceveranno Fabio Partigiani nell’ambito di un’iniziativa dedicata a “Scuola e Sport”, perché, il Professore docet, lo Sport educa e la Scuola cresce con lo Sport, ed entrambi coesistono in un rapporto costruttivo e indissolubile. 16
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S K E E T
FORESTALE, PIù ORO CHE VERDE. Ennio Falco, Chiara Cainero e Christian Eleuteri surclassano tutti alla Coppa dei Campioni 2011 di Skeet precedendo le Fiamme Oro e l’Esercito.
È una potentissima macchina da piattelli quella messa in campo dal Corpo Forestale dello Stato per la Coppa dei Campioni 2011 di Skeet che si è disputata a Civitavecchia. Tra le diciassette compagini societarie in corsa per il prestigioso trofeo il terzetto dei verde-oro non ha però avuto realmente rivali: anche se occorre dire che la vittoria non è maturata con distacchi abissali. Sarà indubbiamente per il blasone dei nomi, perché questa volta i verde-oro (per l’occasione, in considerazione del responso, appunto vestiti più d’oro che di verde) hanno presentato una di quelle formazioni che, per dirla con il gergo giornalistico di un’altra epoca, letteralmente tremare il 18
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mondo fa. Sono stati infatti Ennio Falco, Chiara Cainero e Christian Eleuteri a difendere le insegne del Corpo Forestale e il risultato è stato un grande, grandissimo spettacolo di Skeet. Falco è stato il potente traino affiancato questa volta da un Christian Eleuteri tornato ai suoi massimi qualitativi. Con una serie piena di apertura, due 24 e ancora un 25 Ennio ha portato 98 centri al mulino del Corpo Forestale e altrettanto ha fatto il cisternese con una sequenza appena diversa (24 – 25 – 24 – 25). Chiara Cainero ha aperto le danze con 24, ha proseguito con un 22 e un 23 per concludere trionfalmente con una serie piena che ha permesso al team dei verde-oro di attestarsi
Il podio della Coppa dei Campioni 2011 di Skeet: Ennio Falco, Christian Eleuteri e Chiara Cainero hanno conquistato la vittoria per i colori del Corpo Forestale dello Stato davanti alle Fiamme Oro e all’Esercito Italiano.
Ennio Falco ha trainato alla vittoria il team verde-oro nella gara di Civitavecchia.
a quota 290/300 e di aggiudicarsi la Coppa dei Campioni della stagione 2011. Un traguardo, quello, nei fatti irraggiungibile per tutte le altre formazioni nonostante che gli altri team fossero composti da nomi anche altisonanti che nella circostanza hanno dato prova del loro già noto talento. La medaglia d’argento è stata appannaggio delle Fiamme Oro. I 288 centri che hanno assicurato alla Polizia di Stato
(92). La formazione 1 di Cascata delle Marmore si è attestata al quarto posto: al 274/300 della squadra umbra hanno contribuito il bel 96/100 del Prima Massimo Vitullo, il 92 di Riccardo Meriziola e l’86 di Stefano Sebastiani. Quinto posto per Valle Aniene 1 capitanata da un Sergio Forlano in gran forma che sulle pedane di casa ha inanellato un solido 95/100. 91 bersagli li ha aggiunti Roberto Vergari e 87 li
l’onorevolissimo secondo posto hanno avuto il sigillo di Giancarlo Tazza, Gabriele Rossetti e Andrea Filippetti. Il casertano Tazza ha totalizzato un pregiatissimo 98/100 (25 – 23 – 25 – 25) e altrettanto ha fatto il giovane figlio d’arte Gabriele Rossetti (25 – 24 – 24 – 25). Andrea Filippetti ha aggiunto 92 centri al patrimonio complessivo del gruppo contribuendo alla bella prova del team. Con 280 centri si è assicurato il terzo posto la formazione dell’Esercito Italiano. Emanuele Fuso è stato il leader della formazione: il tiratore di Spello ha totalizzato 96 centri su 100 (25 – 24 – 23 – 24) e nella sua impresa è stato validamente coadiuvato da Simona Scocchetti (92) e da Valerio Andreoni
ha prodotti Antonino Paolo Poeta. Arzachena si è assicurata il sesto posto con il contributo di un nome altisonante: è stato infatti Luigi Agostino Lodde a comporre il 93/100 che per la compagine sarda ha contribuito al totale di 272/300 insieme al 92 di Sebastiano Tocco e all’87 di Gianluca Flore. Con 263 si sono classificate settime le formazioni di Valle Aniene 2 (Eros Marcellini, Giancarlo Perfetti e Valter Marcelini) e Marmore 2 (Fabrizio Nascetti, Ermanno Lanzi e Andrea Biscontri) davanti al 258 di Civitavecchia 1 (Franco Cinque, Marco Salatti e Renzo Celano) e al 257 di Marmore 3 ( Vladimiro Liurni, Piero Mecarelli e Luca Biscetti). TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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E L I C A
SI SCRIVE FOLIGNO, SI LEGGE CAMPIONI. Gabriele Isardi, Daniele Valeri e Roberto Carnali conquistano la Coppa dei Campioni di Compak Sporting per i colori dell’Associazione Tiro a Volo Foligno sulle pedane di Castelfidardo.
Foligno espugna Castelfidardo. È questo il responso della Coppa dei Campioni di Compak Sporting disputata sulle pedane dell’impianto del Presidente Elvio Palmieri. Ed è stata proprio la complessiva compattezza della formazione umbra a far valere le proprie doti tecniche e agonistiche in una sfida che ha visto scendere in campo ben trenta squadre da molte Regioni d’Italia. Il Seconda categoria Gabriele Isardi è stato il leader indiscusso della formazione di Foligno: con due 24 intervallati da due 22 Isardi ha totalizzato 92 centri su 100 e ha posto le basi solide per la vittoria collettiva. È stata 20
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indubbiamente una gara diesel quella del Prima Daniele Valeri che ha saputo abilmente far crescere strada facendo la qualità della sua prova: con un 23, un 20, un altro 23 e un perfetto 25 conclusivo Valeri ha aggiunto 91 centri al patrimonio collettivo e 80 ne ha portati il Seconda Roberto Carnali a sua volta con una prestazione che è cresciuta gradualmente. Con 263/300 il team folignate ha conquistato la palma della vittoria e si è assicurato la prestigiosa Coppa dei Campioni, ma la lotta è stata serrata fino all’ultimo perché i portacolori di San Marco hanno concluso al secondo posto con un solo
La squadra di Foligno composta da Gabriele Isardi, Daniele Valeri e Roberto Carnali ha conquistato la Coppa dei Campioni di Compak Sporting a Castelfidardo.
Sul podio dell’impianto marchigiano il terzetto di Foligno ha preceduto i veneti di San Marco e i lombardi di San Fruttuoso. Gabriele Isardi è stato il leader del terzetto folignate e ha trainato alla vittoria il team completato da Daniele Valeri e Roberto Carnali.
piattello di ritardo sui folignati. Perfino più omogeneo di quello degli umbri il responso dei veneti con il Seconda Andrea Borico che ha totalizzato 89/100 e ha superato di un piattello il collega di Eccellenza Carlo Fior che ha dovuto fronteggiare un passaggio a vuoto nel terzo round della sfida di Castelfidardo. 85 piattelli li ha invece portati quale contributo il Seconda Moreno Bonigolo. Al terzo posto con 285/300 si è insediato il terzetto di San Fruttuoso di capitan Stefano Pasi. Lo specialista emiliano ha totalizzato un luminoso 94/100 (25 – 25 – 22 – 22) che ha rappresentato il punteggio più prestigioso della gara marchigiana. Il Seconda Gabriele Tagliani ha contribuito alla conquista della medaglia di bronzo da parte del sodalizio mantovano con 84 e il Terza Massimo
Bignotti ha totalizzato 80. Non è certo per galateo che i portacolori del sodalizio ospitante hanno dovuto rinunciare alla presenza sul podio perché gli alfieri della squadra del Presidente Palmieri hanno dato davvero tutto il meglio nel confronto che ha assegnato la Coppa dei Campioni della stagione 2011. Matteo Mengucci, Andrea Maccioni e Massimo Balducci hanno però totalizzato soltanto 254 centri e hanno concluso al quarto posto precedendo di due lunghezze i portacolori dell’Associazione pugliese San Donaci (Luca Maci, Carmine Marsiglio e Gianfranco Pescosolido). A quota 251 si è fermato il team di San Martino 2 (Mauro Bosi, Domenico Vallefuoco e Tarcisio Tarsi) davanti al 250 di Castellano (Pietro Ciccone, Franco Carbonetti e Massimiliano Cipolletti), al 249 di San Martino 3 (Marco Galli, Leandro Ragni e Giuliano Tallevi) e San Marino 1 (Daniele Boghetta, Silver Spadazzi e Adriano Felici) e al 248 di San Martino 5 (Giovambattista De Rubeis, Guglielmo Galli e Giuseppe Attisano), di San Marco 2 (Franco Bonigolo, Fabio Poli e Luca Amolaro) e di San Donaci 3 (Massimiliano Montuori, Nazareno Franco e Vito Cardetta). TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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S PA Z I O
G I OVA N I
LA CARICA DEI TRECENTO È un successo di partecipazione ma anche un test prezioso dal punto di vista tecnico-agonistico la tradizionale manifestazione estiva che sulle pedane di Valle Aniene ha messo a confronto ragazze e ragazzi delle tre discipline olimpiche poche settimane dopo la verifica del raduno allo stand di Montopoli.
Il fior fiore - per dirla con una locuzione che ha un sapore quasi risorgimentale - del vivaio delle tre discipline olimpiche c’era. A Valle Aniene l’edizione numero ventuno del Criterium nazionale del Settore Giovanile ha infatti richiamato quasi trecento tra ragazze e ragazzi che hanno dato vita ad una sfida che ha permesso a Luciano Giovannetti e ai suoi collaboratori di fare accuratamente il punto della situazione sullo stato tecnico 22
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del vivaio della Fitav. Dell’importanza di questo appuntamento, ideato più di venti anni fa dal Professor Alberto Di Santolo per istituire appunto una festosa e stimolante verifica estiva per tutti giovani tiravolisti, è decisamente consapevole tutta la struttura della Federazione Italiana Tiro a Volo ed è per questo che è stato proprio il Presidente Luciano Rossi a dare ancora una volta lo start alla manifestazione in un caldo sabato
Il podio degli Juniores della Fossa Olimpica al Criterium di Valle Aniene: Vito Contardo ha svettato davanti ai “veterani” Valerio Grazini e Giulio Fioravanti.
Tra le Juniores della Fossa Olimpica Federica Fiori ha svettato davanti a Silvana Stanco e Giulia D’Annizzo.
Tra le Giovani Speranze di Fossa Olimpica Luigi De Milito ha vinto precedendo Mirco Amici e Paolo Iacono. Tra gli Allievi della Fossa Olimpica Giovanni Cembalo ha vinto precedendo Alessandro Carmelo Fricano e Giuseppe Petrera.
capitolino. Un caldo sabato, dicevamo, che ha tuttavia visto i quasi trecento contendenti provenienti da tutte le Regioni italiane pronti alla prova: il panorama agonistico della manifestazione ha infatti fornito un responso altamente incoraggiante che conferma l’ottimo stato di salute del comparto giovanile della Fitav. In questo senso, un lavoro ancora più mirato era stato condotto da Luciano Giovannetti e dal suo team nel raduno del Settore Giovanile che si è svolto un paio di settimane prima dell’appuntamento del Criterium allo stand di Montopoli. Quanto al dettaglio agonistico dell’appuntamento di Valle Aniene, tra gli Juniores in gara è stato Vito Contardo a dar vita ad un exploit eccezionale. Il veneto di Conegliano ha totalizzato 47/50 nelle serie di selezione e in tal modo si è ritrovato a pari punteggio nientemeno che con Valerio Grazini. Ma entrambi dovevano fare i conti con l’ineccepi-
bile 48 di Angelo Sciarra che guidava la classifica. Per niente escluso dal gioco risultava un altro “veterano” del gruppo come Giulio Fioravanti che stazionava a quota 46 insieme a Gianmarco Betti e Francesco Bontempi (che avevano escluso dai finalisti in shoot-out Diego Meoni). In finale Vito Contardo è stato abile a conservare il ritmo della fase di qualificazione senza farsi intimorire dalla grande esperienza di alcuni dei suoi diretti avversari. Con un solido 23 Contardo raggiungeva quota 70/75 e incamerava autorevolmente la vittoria tra gli Juniores del Trap. Aggiungeva 21 centri al suo patrimonio precedente Valerio Grazini e il viterbese era secondo a quota 68 con un piattello di vantaggio su Giulio Fioravanti e Angelo Sciarra che si erano attestati a 67. Lo shootoff successivo consegnava la medaglia di bronzo del confronto capitolino a Fioravanti per 2 a 1. È stata invece Federica Fiori la TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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Alessia Iezzi ha vinto la gara delle Allieve di Fossa Olimpica precedendo Valeria Raffaelli e Giulia Ardu.
Tra gli Esordienti della Fossa Olimpica Emanuele Buccolieri ha vinto precedendo Davide De Rosa e Stefano Poli.
Tra le Esordienti della Fossa Olimpica Maria Lucia Palmitessa ha vinto precedendo Sofia Roda Bolumar e Giulia Paulis.
Tra gli Juniores dello Skeet Tammaro Cassandro ha vinto precedendo Gabriele Rossetti e Christian Benet.
Virginia Orlando ha vinto tra le Juniores di Skeet precedendo Mhabel Becchi e Chiara Di Marziantonio.
Tra gli Allievi dello Skeet Iacopo Di Grazia ha vinto precedendo Vito Di Renzo e Giacomo Ingaramo.
protagonista della gara delle Juniores della Fossa Olimpica. La latina di Guidonia non era stata tuttavia la più abile alla boa delle due serie di selezione: ai cinquanta piattelli era infatti Silvana Stanco a condurre la graduatoria. La ragazza di Winterthur con la tessera della Falco conduceva con un bel 47 davanti alla stessa Fiori (46) e a Domenica Krizia Laganà (42). Un po’ distanziate ma non del tutto escluse dalla corsa alle medaglie sopra: inseguivano Federica Aquilini (40), Giulia L’Avvocato Giuseppe Sala,Nicole Marzo (38). In D’Annizzo (39) eLaLisa Presidente nazionale dell’Anciu, finale era Federica Fiori la più brillante delle riceve un omaggio dal Consiglieragazze in gara sulle pedane di Via Lunghezzire nazionale della Fitav Gianluigi na: con centri la ragazza latina raggiungeva Gualini nel20 corso della serata quota 66/75 e si assicurava la palma della conviviale. vittoria davanti al 64 di Silvana Stanco e al 60 24
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di Giulia D’Annizzo. Luigi De Milito è stato il mattatore della classifica delle Giovani Speranze di Fossa Olimpica. Il ragazzo pugliese era stato già il più brillante alla boa delle due serie di qualificazione con un consistente 47/50 costruito con un 25 e con un 22. A 47 era approdato anche Paolo Iacono con 24 + 23. La coppia di testa era tallonata dai 45 di Mirco Amici, Francesco La Vacca, Flavio Di Prima e Pierfilippo Negro che avevano totalizzato 45 centri e in shoot-out avevano escluso Michele Nicoletti dal lotto dei finalisti. De Milito era bravo a ribadire la sua superiorità nell’ultima frazione della gara capitolina: con 23 centri la Giovane Speranza pugliese raggiungeva quota 70/75 e si assicurava la vittoria davanti ai 68 di Mirco
// la carica dei trecento
Tra gli Esordienti dello Skeet Matteo Chiti ha vinto davanti a Erik Pittini e Edoardo Aloi.
Tra gli Juniores del Double Trap Jacopo Trevisan ha svettato davanti a Andrea Tagarelli e Erik Businaro. Andrea Galesso ha vinto tra gli Allievi del Double Trap precedendo Lorenzo Belei e Jacopo Dal Moro.
Amici e Paolo Iacono. Un fulmineo spareggio assegnava poi la medaglia d’argento all’umbro Amici per 1 a 0. Ha tenuto agevolmente in pugno la gara per tutta la sua durata Giovanni Cembalo che ha surclassato tutti i suoi colleghi nella sfida riservata agli Allievi. Con 47/50 il ragazzo campano conduceva già la corsa, ma con 22 centri di finale Cembalo ha confermato il suo primato con il totale di 69/75 e un piattello di vantaggio sul pur bravo Alessandro Carmelo Fricano (68). Terzo si è classificato Giuseppe Petrera che con 67 bersagli all’attivo ha preceduto il 65 di Andrea Vezzoli e i 64 di Daniel Galesso e di Gianluigi Sorrentino. Alessia Iezzi è andata a conquistarsi con grinta e autorevolezza una bella vittoria tra le Allieve del Trap. Che nella famiglia Iezzi la carica agonistica non abbia mai latitato, lo provano le grintosissime prove fornite negli anni dal papà di Alessia: quell’Antonello in forza ormai da più di un quindicen-
nio tra gli specialisti del Corpo Forestale dello Stato. Ma Alessia ha dato ulteriore prova di questo concetto nella sfida di Valle Aniene: alla boa delle due serie la ragazza abruzzese si era attestata a quota 38 e in compagnia di Mara Pisanello doveva inseguire con due piattelli di ritardo le brillanti Valeria Raffaelli e Giulia Ardu. In fdinale era però proprio Alessia Iezzi a impugnare autorevolmente la gara. Con 23 centri l’Allieva abruzzese si assicurava la vittoria totalizzando 61/75 e costringendo Valeria Raffaelli e Giulia Ardu ad uno shoot-off dopo che le due ragazze si erano ritrovate ancora a pari a quota 60. Per 3 a 2 era la veneta Raffaelli ad impossessarsi dell’argento e a lasciare un onorevolissimo bronzo alla sarda Ardu. Nella scia delle medagliate si inserivano Mara Pisanello (58), Federica de Mattia (54) e Francesca Rita Acquaviva (53). Si è rivelata una bella sfida quella che ha visto coinvolti gli Esordienti TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// la carica dei trecento
La squadra dell’Associazione Diana al vertice del podio della Coppa Italia di Fossa Olimpica. Montecatini – Pieve a Nievole ha vinto la gara valida per l’assegnazione della Coppa Italia di Skeet.
La squadra dell’Associazione Le Tre Piume di Agna ha vinto la Coppa Italia di Double Trap. Un momento del test di Double Trap allo stand di Montopoli.
I ragazzi dello Skeet impegnati nel raduno di Montopoli.
Agostino Cembalo.
della Fossa Olimpica al Criterium di Valle Aniene. L’ha spuntata Emanuele Buccolieri che è stato un vero e proprio “scalatore” nell’arco di tutta la competizione capitolina. Alla boa delle due serie di selezione erano infatti i 45 di Stefano Poli, Lorenzo Buratta e Davide Rosicarelli ad aver guadagnato l’accesso di diritto alla finale. Emanuele Buccolieri aveva totalizzato 42 centri come Davide De Rosa, Leonardo Tosto e Umberto Onofrio Pagnotta e questi quattro ragazzi erano costretti ad affrontare lo shoot-out per occupare i tre posti ancora liberi nel pool dei finalisti. Dal duello a quattro uscivano premiati Buccolieri, De Rosa e Tosto. Mentre gli autori di 45 centri non brillavano in finale, erano proprio Emanuele Buccolieri e Davide 26
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De Rosa a comporre i migliori risultati. Con 22 centri Buccolieri era autore di un autentico capolavoro: il ragazzo di San Pancrazio Salentino scalava autorevolmente le posizioni e fissava in 64/75 il miglior risultato della graduatoria assicurandosi la vittoria con grande merito. Anche De Rosa non scherzava: con il suo 21 di finale raggiungeva quota 63 e agganciava Stefano Poli che aveva aggiunto 18 centri al precedente 45. E nello shoot-off era proprio De Rosa a spuntarla artigliando un prestigioso argento e costringendo Poli al terzo gradino del podio. Non ha avuto difficoltà invece a vincere Maria Lucia Palmitessa tra le Esordienti. La ragazza di Monopoli ha totalizzato 62 centri su 75 e ha preceduto Sofia Roda Bolumar (43) e Giulia
// la carica dei trecento
dall’alto: Alex Zanini Andrea Galesso Andrea Mastropietro Andrea Pattarello
Paulis (32). Parata di star tra gli Juniores dello Skeet. La vittoria ha arriso a Tammaro Cassandro ma il giovane tiratore casertano ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio su Gabriele Rossetti. I due skeettisti avevano concluso infatti le due serie di selezione con un responso ineccepibile: 50/50. In quel modo, Cassandro e Rossetti avevano inflitto ben cinque lunghezze di distacco agli inseguitori piĂš vivaci, autori di 45 centri: Christian Benet, Domenico Simeone e Vincenzo Grizi. Tra i finalisti si inseriva anche Andrea Zonfrilli con 44. In finale sia Tammaro Cassandro che Gabriele Rossetti totalizzavano 23 centri e se il risultato di 73/75 collocava il casertano e il pistoiese al sicuro da ogni assalto degli avversari, non chiariva la situazione al vertice. Era lo shoot-off che delineava definitivamente la situazione: per 4 a 3 era infatti
Cassandro a conquistare la palma della vittoria e a lasciare a Rossetti un prestigioso argento. Per la medaglia di bronzo si ritrovavano a pari Christian Benet e Domenico Simeone e nel duello degli autori di 68 centri era il triestino a spuntarla per 2 a 0. Virginia Orlando ha vinto la sfida delle Juniores di Skeet. L’iridata di Montalbano Jonico ha totalizzato 62/75 e con TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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Andrea Tagarelli Chiara Di Marziantonio
Daniela Cisotto Daniele Retis
Elia Sdruccioli Emanuele Buccolieri
il 23 della serie finale ha bruciato in volata la mantovana Mhabel Becchi che guidava la graduatoria all’intertempo delle due serie con 40 piattelli di credito e il minimo vantaggio sulla lucana. 59 centri hanno attribuito il secondo posto alla stessi Becchi che ha preceduto di due lunghezze Chiara Di Marziantonio. Nella scia delle medagliate Francesca Grieco ha totalizzato 50 centri davanti ai 49 di Mabel Dalu e Daniela Cisotto. Tra gli Allievi dello Skeet la palma della vittoria è andata a Iacopo Di Grazia. Il tiratore di Montecatini ha totalizzato 43 centri su 50 nelle due serie di selezione e ha poi perfezionato il suo primato con altri 22 centri che lo hanno proiettato a quota 65/75. Con 64 bersagli utili l’abruzzese di Avezzano Vito 28
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Di Renzo si è assicurato la medaglia d’argento davanti al cuneese di Centallo Giacomo Ingaramo (63). Nella loro scia Alessio Piersigilli ha concluso con 62 davanti a Marco Abbatiello (60) e Gino Mollica (59). Il pistoiese Matteo Chiti è stato il migliore degli Esordienti dello Skeet: con 63/75 il tiratore toscano ha preceduto Erik Pittini e Edoardo Aloi che hanno concluso a quota 56. Nel duello conclusivo è stato il friulano Pittini a spuntarla sul latino Aloi per 2 a 1. Con 55 bersagli all’attivo hanno concluso Elia Sdruccioli e Riccardo Romoli davanti al 52 di Alex Zanini. Tra gli Juniores del Double Trap la vittoria ha arriso agevolmente a Jacopo Trevisan. Il vicentino di Orgiano ha totalizzato 134/150 e ha preceduto Andrea Tagarelli
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Erik Pittini Federica De Mattia
Federica Fiori Francesca Grieco
Francesco Idone Francesco Lavacca
Giancarlo Langellotto Giulia D’Annizzo
Gloria Mantuano
(125) e Erik Businaro (122). Con 121 ha concluso Roberto Palombarani davanti ai 120 di Andrea Vescovi e Simone Vedovelli. Con 135/150 Andrea Galesso ha vinto tra gli Allievi del Double Trap: il veneziano ha preceduto il perugino Lorenzo Belei (123) e il padovano Jacopo Dal Moro (104). Nella loro scia si sono inseriti Simone Tronti (99), Marco
Fritegotto (96) e Alberto D’Annizzo (73). Nella sfida valevole per l’assegnazione della Coppa Italia la vittoria nella Fossa Olimpica è andata al team dell’Associazione Diana. Montecatini – Pieve a Nievole ha vinto invece nello Skeet e il Double Trap ha visto splendere la stella del team dell’Associazione Le Tre Piume di Agna. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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E V E N T I
MILLE LAGHI, MILLE SUCCESSI Il Consigliere Federale Italo Mastrangelo guida la trionfale spedizione degli azzurrini delle tre discipline olimpiche al Gran Prix degli Juniores a Orimattila.
Dalla Finlandia, paese dei mille laghi, gli azzurrini impegnati nella trasferta di sopra: Orimattila, seconda tappa del circuito L’Avvocato Giuseppe La Sala, internazionale degli under 20, tornano carichi Presidente nazionale dell’Anciu, di allori. Giulio Fioravanti si è imposto nel riceve un omaggio dal ConsiglieTrap con uno sprint finale che ha permesso re nazionale della Fitav Gianluigi al capitolino primeggiare davanti all’indiano Gualini nel corso di della serata Kynan conviviale.Dari Chenai che al traguardo delle cinque serie si era attestato in solitudine in 30
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vetta alla graduatoria. Chenai conduceva infatti con 119 centri su 125 e Fioravanti era costretto ad inseguire con un piattello di ritardo. Nella scia dei due apripista si erano inseriti i tedeschi Paul Pigorsch e Philipp Seidel con 115, l’altro azzurro Renzo Baldinotti con 114 e il tedesco Ahmet Atacan che aveva totalizzato 111 centri ed aveva escluso dal lotto dei finalisti in shoot-off il
Alessia Iezzi è stata la dominatrice della gara femminile di Trap a Orimattila. Il Consigliere Federale Italo Mastrangelo sottolinea eloquentemente il risultato della gara finlandese.
L’esultanza di Giulio Fioravanti sul podio di Orimattila davanti all’indiano Kynan Daru Chenai e al tedesco Philipp Seidel.
Il podio delle squadre maschili di Fossa Olimpica: la Germania precede l’Italia e l’India.
Il Tecnico Generale del Settore Giovanile Luciano Giovannetti e il Consigliere Italo Mastrangelo posano con gli azzurrini della trasferta di Orimattila: Alessia Iezzi, Virginia Orlando, Renzo Baldinotti, Giulio Fioravanti, Tammaro Cassandro e Jacopo Trevisan.
finnico Mika Bister. In finale era però Giulio Fioravanti a pestare sull’acceleratore: il giovane romano totalizzava 22 centri e al traguardo dei 150 piattelli regolava Kynan Dari Chenai per 140 a 138. La medaglia di bronzo era appannaggio del tedesco Paul Pigortsch che concludeva con 137 bersagli utili davanti al 136 di Baldinotti. La Germania vinceva la gara a squadre con 341/375 e precedeva l’Italia di Giulio Fioravanti, Renzo Baldinotti e Jacopo Trevisan (323) e l’India (317). Sulle pedane del’impianto che sorge alle porte della città finlandese di Lahti anche Alessia Iezzi ha tenuto alto il vessillo del Trap rosazzurro. La ragazza abruzzese ha conquistato la vittoria totalizzando 91/100 (con un bel 25/25 di esordio che
le ha attribuito subito un ampio vantaggio anzitutto psicologico sulle avversarie) e precedendo di sette piattelli l’indiani Shreyasi Singh che a sua volta ha staccato ampiamente la beniamina di casa Hanna Ojala. Nello Skeet maschile ha vinto Tammaro Cassanro ma per il casertano l’affermazione sulle pedane del paese dei mille laghi non è stata propriamente una passeggiata. Al traguardo dei centoventicinque bersagli Cassandro guidava la classifica con un solido 119 ed era tallonato ad un piattello dal finlandese Pekka Heinonen a sua volta inseguito ad una lunghezza dall’indiano Smit Singh. Con 116 era il tedesco Sebastian Spey ad aver acquisito il diritto di far parte del gruppo dei finalisti insieme ai finlandesi Olli Honkanen e Henri Sorvo (115). In finale Cassandro era abile a comporre un bel 24, ma Heinonen era addirittura ineccepibile e assemblava una perfetta serie piene che gli permetteva di agganciare il casertano a quota 143/150. Nello shoot – off Tammaro Cassandro era indubbiamente più glaciale del nordico Heinonen e superavo il coetaneo finlandese per 5 a 4. La medaglia di bronzo era appannaggio dell’indiano Smit Singh che totalizzava 139 centri e superava in spareggio per 2 a 0 il finnico Honkanen. Tra le ragazze vinceva Virginia Orlando. L’iridata di Montalbano Jonico totalizzava 84/100 e precedeva di dieci piattelli la tedesca Nadine Messersmidt. Terza classificata era la finlandese Kaisa Kurki con 70 centri all’attivo. Vittoria rotonda di Jacopo Trevisan nel Double Trap. Lo specialista veneta guidava già la graduatoria alla vigilia della finale con 138 centri su 150 e due pitattelli di vantaggio sull’iridato indiano Asher Noria. In finale Trevisan collezionava 41 centri e si assicurava il primato con 179/200 davanti allo stesso Noria (177) e all’altro indiano Ankur Mittal (171). Quarto era il finlandese Teemu Jutila ( 166) che concludeva davanti all’indiano Shayan Masood (162) e al maltese Nathan Xuereb (154). TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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SU L L E
P E DA N E
D ’ I TA L I A
QUI VALLE D’AOSTA… Aosta accoglie gli atleti paralimpici. Testo di CHANTAL VALLET. Il 2 e il 3 luglio si è svolto presso l’Associazione Tiro a Volo Aosta il raduno nazionale degli atleti disabili che hanno disputato una competizione sulla distanza di settantacinque piattelli per l’assegnazione dei trofei messi a disposizione da Gigi Benorino, l’ormai riconosciuta “mascotte” del movimento disabili. Gli atleti provenienti da molte regioni d’Italia sono stati accolti dal Presidente dell’Associazone ospitante Michele Monteleone e da Marco Bianchi nella sua duplice veste di Delegato Regionale Fitav Valle d’Aosta e di responsabile tecnico degli atleti paralimpici. Per la categoria Sitting, al termine di una avvincente serie di spareggio, si è aggiudicato il 1° Trofeo della Mascotte l’atleta appartenente alla Nazionale Paralimpica e proveniente dalla regione Sardegna Oreste Lai con il punteggio di 57/75. Il tiratore cagliaritano si è imposto sul secondo classificato nonché Campione Italiano 2010 Andrea Tabanelli di Courmayeur (48/75). Terzo è risultato Giuseppe Cordì di Aosta (48/75). Per la categoria Standing a vincere l’ambito trofeo è stato l’atleta lombardo appartenente alla Nazionale Paralimpica Santo Falanga con il punteggio di 68/75 davanti al veneto Giuliano Berlato (68/75) e al ligure Denis Chiarotti (66/75). Il 2 luglio è stata effettuata una competizione a cinquanta piattelli aperta a tutti gli amici e simpatizzanti del “Progetto Disabili”, volta alla raccolta di fondi da destinare all’Airc con trofei offerti dal Comune di Aosta e gadget offerti dal Casinò de la Valléè. A vincere la competizione è stato il Delegato Regionale della Fitav per la Valle d’Aosta Marco Bianchi, con il punteggio di 48/50: Bianchi ha rinunciato al trofeo premiando al suo posto proprio la Mascotte Gigi Benorino, omaggiandolo prima con un gilet da tiro della Società di Aosta e poi, sul gradino più alto 32
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del podio, con l’ambito trofeo. Al secondo e terzo posto si sono collocati Santo Falanga e Giuliano Berlato con il punteggio di 46/50. Nel corso della manifestazione sono stati raccolti 675 Euro che sono stati consegnati alla Vicepresidente Emanuela Croce Bonomi, promotrice del movimento atleti paralimpici nonché della raccolta per l’Airc. Presenti alla cerimonia di premiazione anche l’Assessore allo sport della Regione Valle d’Aosta Aurelio La Vicepresidente della Fitav Emanuela Croce Bonomi riceve un omaggio dal Sindaco di Aosta Bruno Giordano.
Gigi Benorino con i medagliati della categoria Sitting.
Marguerettaz, l’Assessore alle finanze Claudio Lavoyer, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Andrè Laniece, il Sindaco del Comune di Aosta Bruno Giordano, l’Assessore allo sport del Comune di Aosta Patrizia Carradore, il Presidente del Coni Valle d’Aosta Bruno Oro e il Delegato del Comitato Italiano Paraolimpico della Valle d’Aosta Michele Tropiano. Il Delegato Regionale e il Presidente della
// sulle pedane d’italia
Il podio della categoria Standing.
Il podio della qualifica Amici e Simpatizzanti.
Società di tiro a volo di Aosta hanno ribadito l’urgenza di realizzare al più presto una struttura tiravolistica in ambito regionale, per
consentire la prosecuzione di questo sport e l’organizzazione di manifestazioni importanti come quella degli atleti disabili.
QUI LOMBARDIA… Sotto il cielo di lombardia. Sotto il cielo di Lombardia che, come scriveva il Manzoni, è così bello quando è bello, nelle ultime settimane si è verificato un fiorire di avvenimenti tiravolistici. Dopo un barrage al cardiopalma che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, il bresciano Roberto Cavagnoli si è ad esempio meritato a pieni voti il trofeo Top Ten, gara regionale di Fossa Olimpica organizzata dal sodalizio di Montichiari e giunta quest’anno alla quinta edizione. Un’affluenza davvero notevole, con oltre duecentocinquanta tiratori al via, ha dimostrato come questo appuntamento sia davvero sentito anche da molti tiratori di altre Regioni. Dopo aver conquistato il titolo regionale della massima categoria, l’Eccellenza Roberto Cavagnoli, che difende i colori dell’Associazione Poggio dei Castagni di Vobarno, ha dimostrato di essere in forma smagliante con il solo varesino Diego Puccio a intralciarne il cammino. A schierarsi in pedana per il barrage finale, oltre a Cavagnoli e Puccio, sono stati Giuseppe Bresciani del Concaverde, il gussaghese Marco Minini accasato al Tav Dro di Trento, il suo compagno di colori Giambattista Bassini e l’alfiere del Tav Valle Duppo di Lodrino Luigi Maggiori. Perfetta la prova
di Roberto Cavagnoli con un 25/25 fatto da molte prime canne mentre ha continuato a sperare invano sull’errore del bresciano il portacolori del Tav Belvedere Diego Puccio che aveva graziato un piattello a metà gara. Belle inoltre anche le prove degli altri contendenti con Bresciani a quota 23/25 mentre Minini e Maggiori hanno fatto suonare tre volte il campanello degli zeri. Altro giro, altro regalo: si diceva quando c’erano le giostre le piazze. Il secondo giro nella circostanza è il Trap Challenge B&P 2011 disputato sulle pedane del Concaverde con quasi duecentocinquanta contendenti. Dopo i cento piattelli di scrematura si è passati ai momenti topici dei barrage. Tra gli Eccellenza è Stefano Mariani, classe 1984 di Sulbiate, a dominare la scena nel respingere gli attacchi di altri blasonati big come Emanuele Bernasconi, Erminio Frasca e Daniele Lucidi. Un solo errore, per lui e poi nulla più fino al momento di assaporare questa vittoria davvero meritata e costruita con caparbia tenacia. Più o meno simile la situazione iniziale anche tra i Prima categoria con il bergamasco di Sovere Francesco Contessi, affiliato al Bettolino di Trenzano, chiamato a gestire un margine di
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quattro lunghezze di vantaggio da un Giuseppe Piccolboni in gran forma. Più arduo il compito invece per Maurizio Conti, Valerio Grazini e Massimo Costantini. Decisamente bravo Contessi, classe 1965, a controllare i suoi antagonisti con un 24/25 finale che lo ha reso irraggiungibile per tutti, compreso il pur bravo Piccolboni al quale neppure un perentorio 25/25 è stato sufficiente. Apertissimi invece i giochi tra i Seconda con Daniele Crotti e Ugo Sabatti in perfetta parità con 93/100 e le insidie di Antonello Grisci e Giovan Battista Giudici a quota 91/100. Fatale “bicicletta” del bergamasco Daniele Crotti al secondo e al terzo lancio. Crotti lascia volare indenne anche il settimo e il ventiquattresimo piattello. Stesso dicasi per Grisci, che sbaglia il sesto e il venticinquesimo. Ugo Sabatti, tiratore bresciano accasato al Tav Valle Duppo di Lodrino, nonostante tre zeri è riuscito a conquistare il prestigioso trofeo griffato B&P dei Seconda, per quel classico piattello in più che, anche questa volta, ha inesorabilmente fatto la differenza. Belle sfide anche nel circuito regionale di Fossa Olimpica con la giornata conclusiva programmata all’impianto bergamasco di Cieli Aperti. Festa grande per tutti i neocampioni regionali, a iniziare dal portacolori del Tav Mesero Carlo Zavattaro tra i Seconda categoria, dall’alfiere del Poggio dei Castagni di Vobarno Enrico Massardi e dalla punta di diamante del varesino Tav Belvedere di Uboldo Marco Vaccari nei Master: un’icona del tiro a volo nazionale e non solo. Marco Vaccari, classe 1945, nato a Montegrino Valtravaglia, nella sua carriera ha vinto davvero tanto, e non solo a livello nazionale, e continua ad arricchire il suo palmaress. Ultima performance di Vaccari lo scorso 12 luglio a Maribor, in Slovenia, dove ha conquistato il titolo europeo individuale dei Superveterani di Fossa Universale: un successo prezioso di cui abbiamo dato notizia proprio nello scorso numero de IL TIRO A VOLO. Per il quarantottenne Carlo Zavattaro, nato a Casale 34
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Monferrato ma lombardo d’adozione, il titolo regionale dei Seconda assume una valenza importante. Zavattaro, che frequenta le pedane da venti anni, ha dimostrato infatti di Roberto Cavagnoli, il dominatore del Trofeo Top Ten a Montichiari.
I dirigenti di B&P con i vincitori della fase finale del Trap Challenge disputato al Concaverde.
essere pronto per il salto di categoria. Cosa dire poi del Terza categoria Enrico Massardi che ha dimostrato ampiamente di meritare questo titolo fino dalle prime battute del circuito? Massardi, 43 anni di Calcinato in provincia di Brescia, spara da sole tre stagioni e quest’anno lo rivedremo, quale ago della bilancia, nella squadra del Poggio dei Castagni, in occasione del Campionato nazionale per Società. La giornata conclusiva del circuito regionale lombardo di Fossa Olimpica ha peraltro regalato uno spettacolo con i fiocchi. Dopo i cento piattelli dei tempi regolamentari e alcuni shoot off per completare le griglie dei finalisti siamo intorno alle ore 19 quando si giunge al clou dei barrage con i migliori sei tiratori per ciascuna categoria. Strepitoso l’acuto di Vaccari che, entrato con il miglior punteggio (95/100), si assicura il gradino più alto con un perentorio 25/25 distanziando di sette piattelli Giuseppe Faini (Tav Arlunese) e
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Passerella di campioni lombardi a Cologno al Serio: il vincitore dello scudetto di Fossa Olimpica di seconda categoria Enrico Massardi, il vincitore di Terza Carlo Zavattaro e il Master Marco Vaccari. Marco Minini, vincitore dalla Castagna d’Oro, premiato dalla Presidente dell’Associazione Poggio dei Castagni Loretta Zani.
di ben dodici lunghezze Santo Verducci (Tav Belvedere), bronzo dopo aver spareggiato con Claudio Popovic del Tav Il Campanile di Mesero. Successo di giornata per Mario Ferrari del Tav Cieli Aperti che, dopo il 93/100 dei regolamentari sigla un 23/25 che lo pone al riparo dal tentativo di rimonta di Sergio Bresciani (Top Ten), anche lui con il parziale di 23/25 dopo il 92/100, mentre il bronzo è stato appannaggio di Santo Falanga (Tav Mesero), entrato in finale con il punteggio di 90/100 per poi totalizzare un 23/25 che lo ha costretto ai supplementari vista la perfetta parità con l’alfiere del Tav Arlunese Alberto De Pietri. Terzo lancio fatale per quest’ultimo che ha donato così la medaglia al milanese. In Terza categoria precedenza al vincitore Maurizio Ambroggi, portacolori del Tav Mattarona-Rivarolo, per passare poi allo Junior Daniel Barzaghi (Cieli Aperti). I due, tallonati da Massardi, hanno dato vita a una finale al cardiopalma e solo dopo il doppio zero di Barzaghi al giro di boa si è aperta la strada della vittoria per Ambroggi. Un bravo grande come una casa per il giovane Barzaghi, tornato a calcare le pedane con quel cipiglio e la classe che lo contraddistingue. Terzo posto, dunque, per Massardi che può dirsi comunque pienamente appagato. Un piccolo capolavoro quello di Carlo Zavattaro, dominatore tra i Seconda categoria. Un più che ottimo 98/100 e un 23/25 a seguire gli hanno garantito il gradino più altro seguito come un’ombra da Mario Savino (Cieli Aperti) che, dopo il bel 96/100 nella fase di selezione, ha chiuso il barrage con il punteggio di 22/25.
Bronzo per Salvatore Pasquale (Fagnano Valle Olona), protagonista di una rimonta ai danni di Giuseppe Lombardo (Tav Belvedere). Organizzata con dovizia dal “Poggio dei Castagni” di Vobarno si è disputata al Concaverde la decima edizione della “Castagna d’Oro”: gara che ha visto primeggiare il tiratore bresciano Marco Minini dopo un vibrante barrage e un ulteriore spareggio a tre tiratori. Vittoria non certo facile, quindi, quella del Terza categoria di Gussago. Marco Minini, su un lotto di oltre ottanta tiratori al via, ha dovuto sfoderare lo smalto dei giorni migliori per aver ragione di un campione del calibro del lumezzanese d’Eccellenza Vittorio Taiola e del Seconda categoria vicentino Paolo Danieli, suoi più irriducibili avversari nel barrage finale. Nel corso dei cinquanta lanci dei tempi regolamentari, con la colonnina di mercurio sui 34°, ecco spuntare nel primo pomeriggio punteggi di notevole caratura tecnica a rendere il tutto decisamente più accattivante. Si parte con il 49/50 di Vittorio Taiola insieme a quelli di Giancarlo Zanotti del Concaverde, Fausto Menasio del “Poggio” e Paolo Danieli del Tav Zugliano. Alle loro spalle, ben quattro i 48/50, fatti registrare da Gian Battista Bassini, Cristian Filippi, Marco Minini e Simone Bentivoglio. Eccoci dunque al barrage conclusivo sui 25 piattelli con ripartenza da zero e con Taiola quale favorito a confrontarsi in pedana con i migliori Seconda categoria Danieli e Minini e i due Terza Menasio e Zanotti. Giochi di nuovo aperti per tutti quando Taiola fa suonare il campanello dello zero all’undicesimo piattello, con Danieli che riprende
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coraggio dopo l’errore al quarto lancio e Minini ancora immacolato. Per quest’ultimo, lo zero arriva al diciottesimo lancio e i tre si ritrovano a fine barrage in perfetta parità con lo score di 24/25. Nello shoot off a un solo
colpo con eliminazione diretta, sia Taiola che Danieli hanno graziato il secondo piattello, errore non commesso da Minini, che ha meritato davvero a pieni voti questa vittoria.
Agosto di fuoco a Cisterna. E’ un avvio di agosto realmente di fuoco quello in programma all’Associazione Tiro a Volo Cisterna di Latina con avvincenti appuntamenti di Fossa Olimpica. Allo stand del Presidente Roberto Bizzoni si gareggia il 5 agosto per il Trofeo Fernando Quargentan e il 6 agosto per il Trofeo Livio Priori. Il 7 agosto si celebrerà il Trofeo Remo Bizzoni. In base al risultato sulla distanza dei cento piattelli nelle gare del 6 e 7 agosto sarà composta una batteria con i sei migliori risultati in assoluto che gareggeranno ripartendo da zero. L’agosto di fuoco di Cisterna avrà come Coordinatore Mario Clemenzi mentre la gestione delle sfide sarà delegata ai Direttori di Tiro Nello Costa e Roberto Del Rosso.
QUI TOSCANA… Il tiro a volo va a scuola. È un’interessante iniziativa quella promossa dal Comitato regionale Fitav della Toscana e dal Delegato provinciale di Grosseto che ha raccolto con un criterio sistematico il giudizio di un gruppo di studenti sulla disciplina del tiro a volo. Ragazzi e ragazze di alcuni istituti superiori (un Liceo Classico e alcuni Istituti tecnici e Professionali del comprensorio di Grosseto) sono stati invitati presso un impianto di tiro a volo per prendere contatto con il nostro sport. Prima e dopo la visita agli stessi studenti è stato distribuito un test con una serie di domande. Gli elementi emersi dall’iniziativa sono indubbiamente molto utili per condurre progetti analoghi in altre aree d’Italia e con istituti scolastici di diverso ordine e grado. Attraverso il test è emerso che il 94% degli studenti conosceva lo sport del tiro a volo prima del coinvolgimento nell’iniziativa promozionale e il 36% ha dichiarato di aver già assistito ad una gara (il 68% di quel gruppo ha visto gare in Tv e il 32% dal vivo
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in un impianto). L’88% degli intervistati ha dichiarato di sapere che il tiro a volo è uno sport olimpico, ma all’interno di quel gruppo soltanto il 6% ha saputo fare il nome di un campione del nostro sport. Dopo la visita al campo di tiro agli studenti coinvolti nell’iniziativa è stato chiesto di esprimere un parere e il 38% degli interpellati ha definito “accatti-
I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato all’iniziativa del Comitato regionale Fitav della Toscana.
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vante” la specialità. “Difficile” è stata l’impressione suscitata nei confronti del 54% degli interpellati e l’8% l’ha ritenuta “possibile”. Alla domanda se gli interessati avrebbero fatto ritorno su di un campo di tiro dopo quella
prima esperienza, a fronte di un 12% che ha l’ha totalmente escluso e di un 18% che ha espresso dubbi, il 70% ha dichiarato di essere interessato a ulteriori esperienze sportive del genere.
QUI ABRUZZO… Stefano Mellone si aggiudica il memorial Leandro Recinella. Si è conclusa con un grande successo di pubblico e di partecipanti la prima edizione del Memorial Leandro Recinella, la gara di Fossa Olimpica in programma all’Associazione Giulio Antonio Acquaviva dedicata al maestro di tiro scomparso prematuramente lo scorso anno. La gara ha visto la presenza di ben duecentodieci tiratori provenienti da tutta l’Italia Stefano Mellone, vincitore del Memorial Recinella.
(Marche, Lazio, Campania, Umbria e Molise sono state le regioni che hanno assicurato il maggior numero di partecipanti). A vincere la classifica generale è stato il campano Stefano Mellone, mentre il Trofeo speciale Beretta, assegnato al miglior tiratore di ogni categoria che abbia sparato con un fucile Beretta, è andato al marchigiano Rossano Principi. C’è stato poi spazio anche per i giovani con Nicola Adam Cingolani che si è aggiudicato mille cartucce come miglior tiratore del Settore giovanile. Tra i premiati, infine, anche l’altro marchigiano Domenico Pulsoni, trionfatore nel barrage finale previsto dal programma, in cui si affrontavano i migliori di ogni categoria per l’assegnazione di un fucile Beretta. Da segnalare la presenza degli azzurri Massimo Fabrizi, Luigi Viscovo, Daniele Resca, Marcello Tittarelli, Luigi Mele e Daniele Lucidi e del detentore della Coppa del Mondo di Trap, il turco Oguzan Tuzun. Un significato ancor più importante ha assunto infine l’iniziativa della famiglia Recinella che ha deciso di devolvere l’intero ricavato all`AIRC. “E’ stata un’iniziativa doverosa – ha spiegato Tatiana Recinella, figlia del maestro “perché il nostro pensiero è rivolto costantemente a chi in questo momento sta combattendo battaglie ben più importanti e difficili di quelle sportive”. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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QUI SICILIA… Skeet e double trap coniugati al futuro. Si è svolto all’Associazione Tiro a Volo Torretta nei giorni di sabato 16 e domenica 17 luglio lo stage tecnico del Settore Giovanile dedicato alle discipline dello Skeet e del Double Trap. Lo stage, diretto dai tecnici federali Francesco Belluco per il Double Trap e Gino Corrado per lo Skeet, ha permesso di approfondire argomenti relativi alle tecniche di tiro. Le lezioni sul campo sono state svolte mediante uno specifico lavoro tecnico individuale teso al miglioramento ed al potenziamento delle qualità dei giovani tiratori. Per il Double Trap hanno partecipato allo stage tecnico
di Torretta Letterio Barresi, Rocco Bellavia, Davide Bosco, Giovanni Castello, Giuseppe Greco e Claudio Saitta. Per lo Skeet hanno partecipato invece Giulio Curcio, Francesco Infurna e Luigi Sardo. Gli allievi si sono immersi per due giorni in una serie di lezioni teoriche e pratiche, intense, ma ben articolate fra loro, tanto da consentire un’equa distribuzione delle energie. A detta di Francesco Belluco e Gino Corrado il gruppo dei giovani skeettisti e doublisti siciliani ha fornito delle ottime risposte in termini di attenzione, interesse e partecipazione.
Alcune istantanee che testimoniano il prezioso lavoro condotto in occasione dei due giorni di stage tecnico condotto da Francesco Belluco e Gino Corrado all’Associazione Tiro a Volo Torretta.
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AVVISO IMPORTANTE Tutti gli atleti (agonisti ed amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono essere in possesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT). La ““Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT) deve essere spedita per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del CONI (Stadio Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma): • - Per gli atleti non soggetti a TUE (Richiesta di Esenzione ai Fini Terapeutici), la DUT va inviata entro 7 giorni lavorativi dalla data di sessione del prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo deputato al controllo della documentazione; il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare. • - Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistemica, la DUT va presentata nel momento in cui si inizia la somministrazione, sono interessati tutti gli Atleti compresi quelli inseriti nel Gruppo Registrato ai Fini dei Controlli (RTP). Si ribadisce che gli atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE. Nel caso in cui il Comitato per l’Esenzione ai Fini Terapeutici”(CEFT) approvi la TUE, l’Atleta può cominciare il trattamento farmacologico soltanto dopo aver ricevuto la notifica di autorizzazione da parte del CEFT. Si fa eccezione per i casi in cui l’intervento farmacologico si configuri quale trattamento di emergenza indispensabile per le condizioni di salute dell’atleta; in questo caso l’autorizzazione può avere validità retroattiva. Per prendere visione del “Regolamento Antidoping” e la relativa modulistica, collegarsi sul sito federale www.fitav.it , cliccare sul link in basso. Una volta aperta la Home Page del sito www.coni.it , scorrere la colonna laterale sinistra fino alla voce Antidoping e cliccarla. Si prega di prenderne visione e si raccomanda la massima cura e scrupolosità. Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare il Medico Federale dr. Francesco Fazi 335333670 e l’Ufficio Antidoping FITAV al numero 06.45235213.
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