La Storia e l'Astronomia

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La Storia e l'Astronomia

di ROSANNA FESTA

Da un articolo di Le Scienze "Come fotografare il "nulla" ha cambiato l'astronomia, un confronto tra un'immagine a campo profondo del telescopio spaziale Hubble, e l'immagine similedel telescopio spaziale James Webb, sono passati poco più di 25 anni ed entrambe le immagini coprono all'incirca la stessa porzione di cielo, ma rivelano popolazioni di galassiesignificativamente diverse. Quella di Webb, per esempio, si spinge molto più indietro nel tempo cosmico e rivela galassie più antiche dell'universo primordiale. Il tempo, ad esempio, un pendolo, è stato sempre al centro dell'astronomia (articolo di Media Inaf intitolato "Il test più preciso del principio di equivalenza"), come l'accellerazione di due corpi diversi in caduta libera nello spazio. La Rivoluzione scientifica del 1600 è stata un banco di prova per la storia e l'astronomia, essa non ha solo spostato la posizione della Terra dal centro dell'Universo, ma ha anche cambiato la posizione dell'uomo nell'Universo. I Principia Mathematica (1910-13) di Bertrand Russell insieme con Alfred North Whitehead hanno dimostrato l'incompletezza e l'inconsistenza della matematica, e la meccanica quantistica ha cambiato le leggi fisiche, ma soprattutto Heisenberg nel 1955 dimostrò la presenza di una fondamentale differenza tra l'osservatore e il sistema che viene osservato. Wittgenstein ha scritto il Tractatus Logico-Philosophicus (1922), un libro dove applica la logica moderna alla metafisica per mezzo del linguaggio per relazionare fatti circa la realtà alla realtà stessa. La logica classica, come si sa, non va in questa direzione, e fin qui esiste un senso della storia, altrimenti è calcolo oppure interpretazione. La storia e l'astronomia sono concetti della filosofia razionale in quanto l'Essere è contenuto in essa. Anche le guerre e le rivoluzioni sarebbero colte, se non fosse così, nel loro concetto "pratico" e non "puro". Il genio maligno di Cartesio è un divenire superiore a qualsiasi fisica che non si approssima alla velocità della luce e interessa sia la res cogitans (sostanza pensante) che la res extensa (sostanza materiale) ma il fatto che interessa la sostanza pensante fa dell'uomo un sistema complesso. Il genio maligno lo vedrei a macchineggiare la materia e ad applicare marchingegni di fisica. Ed è proprio come un orologio: segna il tempo ma non lo spazio, quindi, di conseguenza, si esclude il cogito ergo sum (penso dunque sono) nel cosmo perchè non sussistono le condizioni della medicina. Essere per la macchina è percepire, in questo il linguaggio è fondamentale perchè l'uomo costruisce le macchine che eseguono, seguendo la logica di Wittgenstein. Determinare il vero e il falso secondo Wittgenstein è il nucleo della storia e dell'astronomia. Questo fatto è importante per la filosofia della scienza. Questo comporta una filosofia immanente, il materialismo, nuove forme di organizzazione, il microcosmo, quello terreno. Nel microcosmo abbiamo la necessità di conoscere ciò che dobbiamo applicare fino


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