Manifesto per la Puglia - Minervini Segretario

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Committente Responsabile: Vito Ferrante / design della comunicazione: FF3300

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RIFACCIAMO LA POLITICA

Mi chiamo Guglielmo Minervini. Dal 2005 sono assessore alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva della Regione Puglia. Mi candido alle primarie per portare nel Partito Democratico una carica di innovazione. L’ho sperimentata a lungo: prima nell’impegno sociale, poi da sindaco della mia città, e in questi anni di governo regionale. Con Bollenti Spiriti, le esperienze di partecipazione, l’ascolto dei cittadini. Vogliamo una politica che creda nelle persone. Vogliamo una politica aperta alle idee. Vogliamo un PD protagonista della Puglia migliore.

Guglielmo Minervini candidato alle primarie del partito democratico della Puglia.


tutti possono votare.

un partito delle persone e delle idee otto politiche per un futuro sostenibile dalla Puglia, laboratorio del cambiamento, lanciamo un Manifesto aperto


Fiducia nel futuro

Molte idee, una visione

Laboratorio Puglia

A che serve la Politica? A non avere paura del futuro.

Sta finendo la Puglia delle grandi cattedrali industriali, stanno nascendo le Puglie in cui le singole vocazioni territoriali rapidamente evolvono verso la qualità e l’eccellenza.

Della visione, in 5 anni al governo della Puglia, abbiamo fornito i tratti: le energie rinnovabili, la sostenibilità, i giovani, l’economia della conoscenza, le tipicità, l’innovazione.

La Puglia, come l’intero Mezzogiorno, ha carte straordinarie da giocarsi. Forse addirittura migliori delle altre zone del paese, nelle quali sarà più lento e difficile liberarsi delle vecchie visioni di sviluppo senza limiti.

Nella nostra visione, le riforme non sono incompatibili con la radicalità. Lo abbiamo sperimentato: è vero tutto il contrario. Sui problemi concreti, abbiamo visto le culture politiche mescolarsi, contaminarsi.

Finora abbiamo vissuto in un’economia dell’illimitato. Oggi siamo rapidamente costretti a elaborare una nuova economia del limite: l’acqua è limitata, il petrolio è limitato, in generale le risorse naturali sono limitate, la distribuzione delle opportunità è limitata.

Nella nostra visione, la sfida di una riforma radicale vuol dire affrontare i problemi "alla radice": riconoscere gli errori, scontare i ritardi, misurarsi nel concreto con la fatica e la responsabilità del cambiamento. Correggere la rotta. Raccontare le difficoltà. Sottoporsi senza paura al giudizio dei cittadini.

-----------Il mondo cambia in fretta. Siamo convinti che i cambiamenti che ci investono, rapidissimi e tumultuosi, contengano anche delle opportunità, non solo dei problemi. Siamo convinti che queste opportunità potremo raccoglierle solo con un atteggiamento curioso, aperto, intelligente. Noi abbiamo fiducia nel futuro. Per questa ragione, vogliamo unire molte, tante energie nello spazio di una politica che produca la decisione. Abbiamo fiducia nel Partito Democratico perchè può diventare uno strumento straordinario per traghettare la Puglia nel futuro. Noi non vogliamo subire i cambiamenti. Vogliamo cercarli, provocarli e governarli. Essere protagonisti della nostra vita e del nostro destino: questo vogliamo.

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Per governare il cambiamento servono molte nuove idee. Occorre essere agili e aperti di mente. Occorre essere disposti a cambiare rapidamente punti di osservazione. In una parola: è tempo di passaggi creativi. Ancora non basta. Occorre una visione. Avere una visione significa disegnare un orizzonte condiviso verso cui muovere.

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Questa visione ci convince. È nello spirito del nostro tempo. È stata l’anima della Primavera pugliese. L’abbiamo ritrovata nelle parole di Barack Obama. Da qui, dalla Puglia di Nichi Vendola, laboratorio del cambiamento, vogliamo ripartire. Lanciamo un Manifesto aperto. Sul metodo e sul merito. Sulla Puglia e sul PD. Per connettere idee e persone. Allargare la discussione e rilanciare. Cominciamo.


Cominciamo dalle persone

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La trasparenza come regola ------------

La vera risorsa della Puglia sono Dobbiamo dirlo con chiarezza. le persone. Bisogna rompere la regola secondo la quale nell’esercizio Vogliamo liberare le energie del potere non ci sono regole. perché i cittadini si sentano veri protagonisti, non comparse del Meglio: ci sono delle regole che racconto. In questa convinzione valgono per tutti e si declamano c’è un’idea della politica ma in pubblico. Altre anche della società pugliese. che valgono per pochi, quando Lo diciamo chiaramente: si esercitano funzioni pubbliche. noi crediamo nei cittadini e Lo sdoppiamento tra ciò che nelle cittadine di Puglia. Solo si dice e ciò che si fa sfregia sprigionando le energie sociali l’onore delle istituzioni. diffuse nel tessuto della Compromette la credibilità della comunità, e facendole interagire, politica. la Puglia può farcela. C’è una sola risposta che Anche nel PD la vera risorsa la politica può dare alla sono le persone: gli elettori, crescente domanda di una i militanti, gli amministratori nuova etica pubblica. È la scelta pubblici. Insieme costituiscono forte, inequivoca, coraggiosa una comunità, della trasparenza: negli atti, una rete, un'intelligenza negli appalti, nei concorsi distribuita a servizio dei ma anche nelle discussioni cittadini e dello sviluppo politiche, nelle nomine ai ruoli dei territori. Non solo braccia di partito. per la campagna elettorale. Immaginiamo un PD totalmente Per questo, anche qui in Puglia, trasparente che opera per il cambiamento deve riguardare rendere totalmente trasparenti il metodo. La politica che le istituzioni che amministra. governa dall’alto, gerarchica e di apparato, è un’idea La trasparenza può riconciliare arcaica che non funziona più. i cittadini alla vita pubblica, può Impoverisce e genera sfiducia, alimentare un nuovo spirito distacco. civico. Il Partito Democratico ha un senso se vive di discussioni pubbliche e condivise. Se investe nella formazione degli amministratori pubblici. Se usa le primarie per estendere a tutta la società una modalità aperta di selezione della classe dirigente. La Puglia decide il suo destino, non lo fa decidere.

tutti possono votare.

Un PD senza segreti (e senza segretari con il compito di custodirli), senza doppi fondi, senza zone d’ombra. Vogliamo trasformare la politica in una discussione ampia e condivisa, limpida e appassionata. un partito delle persone e delle idee otto politiche per un futuro sostenibile dalla Puglia, laboratorio del cambiamento, lanciamo un Manifesto aperto


Democrazia è Prima partecipazione convincere ------------

Dobbiamo immaginare un governo abituato a dialogare. Un governo "insieme", di rete e di sistema. Con gli enti locali, le organizzazioni sociali, i cittadini attivi. I percorsi partecipativi, che hanno reso la Puglia un laboratorio nazionale, non possono restare un’eccezione. Per governare la complessità non basta decidere da soli, chiusi dentro la stanza dei bottoni. La partecipazione dei cittadini è necessaria, indispensabile per rendere efficaci le politiche pubbliche. Le decisioni che funzionano sono quelle che si prendono insieme. Questo significa, innanzi tutto, superare il fastidio della politica verso il metodo della decisione condivisa, della democrazia deliberativa. I cittadini sono maturi, adulti. Vanno presi sul serio. Dobbiamo scardinare il principio della delega e radicare quella della responsabilità distribuita. Nel partito e nella società pugliese. Anche il PD deve sperimentare forme inedite di coinvolgimento dei cittadini nella elaborazione delle sue grandi scelte politiche. Perché il futuro della politica chiede persone convinte.

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Convincere è un processo più lungo, più lento, più radicale. Ma coinvolge, rende protagonisti, crea partecipazione, genera legami solidali. Produce senso, insomma. Noi pensiamo che la Puglia attenda questo PD. Noi pensiamo che un PD largo, aperto e riconciliato con le energie sane e vitali della società pugliese, possa estendersi fino a sprigionare le sue potenzialità enormi di cambiamento. Noi pensiamo che questo sia nelle nostre mani.


otto politiche per un futuro sostenibile

tutti possono votare.

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la politica dei cicli ambientali

la politica della salute

la politica del buon lavoro

La Puglia regione verde e sostenibile.

La migliore cura della sanità sono i cittadini

Un programma di lavoro per curare le fragilità della Puglia

Nel Mezzogiorno delle emergenze ambientali, la Puglia scommette su uno sviluppo verde e sostenibile. Abbiamo imparato come i limiti possano diventare risorse straordinarie per una svolta ambientale del pianeta. Ora dobbiamo gettare le basi per una nuova politica dei cicli: il ciclo dall’acqua, il ciclo dei rifiuti, il ciclo dell’energia.

Non basta curare la malattia, dobbiamo promuovere la salute. Su questo abbiamo accumulato ritardo. La Regione Puglia ha approvato leggi importanti, ma da poco abbiamo cominciato ad attuarle. Abbiamo redatto un innovativo Piano della Salute che ci consente di segnare la svolta, ma la “Sanità” è stata assorbita da troppa gestione e poco disegno strategico.

Un buon lavoro non uccide. Innanzitutto. Non rende schiavi nelle campagne, non costringe ad emigrare, non tiene una generazione appesa ad un filo, di tre mesi in tre mesi.

Il PD Pugliese può, deve essere protagonista della sfida. Per far questo serve una visione chiara, moderna ed eco-sostenibile: una strategia riformatrice per mettere ordine nella selva degli enti e ricomporre le competenze frammentate. Per far questo servono i pugliesi: vogliamo promuovere con ogni mezzo un cambio di cultura dei cittadini fondata sulla responsabilità e sul senso del limite.

Vogliamo una Politica che aiuti le persone a prevenire, attraversare e superare la malattia ma il cammino da compiere è ancora enorme. Sappiamo che su questo il giudizio sensibile dei cittadini sarà più esigente. Per questo il PD Pugliese deve guidare la svolta e proseguire nella strada da poco intrapresa. Per curare la sanità pugliese serve un impulso forte, chiaro, deciso e una volontà riformatrice audace. Diciamolo con fermezza: il farmaco che può curare i numerosi mali del pachidermico sistema sanitario è la democrazia, il coinvolgimento sociale dei cittadini, il loro concorso, il loro controllo sociale. Dobbiamo farli entrare dappertutto: nelle direzioni, negli appalti, nei bilanci, nei concorsi.

Il lavoro, quando è buono, conferisce autonomia e dignità alla persona. Permette di esprimersi, partecipare, progettare il futuro. Non è solo una variabile della produzione. La Regione Puglia ha iniziato la sua battaglia per il buon lavoro. Abbiamo scritto la migliore legge d’Europa per contrastare il lavoro nero. Abbiamo combattuto per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nello stesso tempo il governo regionale ha fatto il più grande investimento della sua storia nella formazione di eccellenza dei suoi giovani: 150 milioni di Euro e un patto etico, perché possano imparare ovunque e spendere in Puglia la competenze apprese. Non fuga ma circolazione dei cervelli. Oggi la crisi investe la Puglia del lavoro. Molte persone, troppe, rischiano di finire nel baratro della disoccupazione. O nei circuiti del lavoro precario, irregolare, insicuro. Anche nella crisi, soprattutto nella crisi, il PD pugliese deve cercare soluzioni per trasformare i rischi in occasioni di cambiamento. Immaginiamo una politica regionale che affronti la crisi non solo con gli ammortizzatori sociali. Immaginiamo un piano straordinario che - attraverso il lavoro - possa curare le fragilità della Puglia. Un programma di lavoro per l’ambiente, la società, il territorio.


la politica della solidarietà attiva

tutti possono votare.

Un nuovo welfare, per moltiplicare le energie solidali La società pugliese è ancora diseguale. Fragile. Ingiusta. Le istituzioni hanno il compito di redistribuire le risorse e intensificare la rete dei servizi verso i più deboli. Bambini, madri, anziani, disabili, migranti. Molto è stato fatto. Molto altro resta da fare. Ma questo modello non è sufficiente a colmare il baratro delle ingiustizie e delle esclusioni. I bisogni aumentano. Il vecchio welfare, con le sole istituzioni al centro, non regge più. Per non perdere la partita con il futuro, dobbiamo immaginare una nuova strategia di azione che sia anche in grado di attivare le persone, di moltiplicare le energie solidali. Il nuovo PD Pugliese deve immaginare e sperimentare un nuovo modello di welfare generativo. Dobbiamo mettere al centro le persone e la loro responsabilità verso gli altri e verso la comunità. Dobbiamo immaginare un massiccio investimento per diffondere la cultura dell’attivazione responsabile. Tra le nuove generazioni innanzitutto. Chiedersi cosa ciascuno può fare per gli altri è l’inizio di una nuova concezione della cittadinanza. E della politica.

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la politica DEL FARE INNOVATIVO

la politica della bellezza

la politica delle culture locali

Diamo ossigeno alla buona economia

La bellezza salverà la Puglia

Le culture locali sono la mappa della nostra identità

La Puglia ha bisogno di sviluppo e innovazione. Non solo. Per promuovere la “buona economia” dobbiamo tenere distanti la politica e gli affari. Dobbiamo distinguere i ruoli di chi fa e di chi fa le regole. Istituzioni e imprese. Chi eroga i finanziamenti e chi li usa.Questo è un punto chiave. Non è solo una questione di democrazia e legalità, è una strategia di sviluppo. Vuol dire maturare una nuova cultura e consentire al merito di emergere. E’ appena partito il nuovo ciclo, l’ultimo, di programmazione strategica che copre il periodo 2007-2013. I primi risultati sono incoraggianti. L’economia pugliese tiene, nonostante la crisi. E allora rilanciamo. Usiamo le risorse europee per dare uno scossone alla Puglia: liberiamo le energie di intrapresa, la voglia di scommettere, di investire in ricerca e innovazione, in idee e creatività. Il nuovo PD Pugliese deve promuovere lo sviluppo economico dando qualità alla spesa. Dobbiamo moltiplicare le opportunità e far uscire la qualità dai perimetri parassitari che la opprimono. Proviamo a dirla così: facciamo emergere la good economy e smettiamola di alimentare la bad economy. I giovani possono fare la vera differenza. Possono dare alla Puglia il valore aggiunto in termini di conoscenza ed energia di cui ha bisogno.

La risorsa principale della nostra terra è la bellezza. In 4 anni di governo regionale abbiamo fermato l’aggressione alle porzioni più pregiate del nostro territorio - dai parchi alle coste - introducendo un rigoroso sistema di vincoli di tutela e di salvaguardia. Abbiamo investito nel recupero e nella valorizzazione dell’immenso giacimento di beni naturali, culturali, architettonici, storici. Molte realtà locali stanno facendo leva sulla loro qualità storica e ambientale per aprire inedite prospettive di sviluppo dolce. Questo è il momento di osare: il PD pugliese deve farsi promotore di una Politica della Bellezza. La Puglia deve scegliere di fare della bellezza e della qualità il suo principale fattore produttivo, non solo il suo prevalente elemento d’identità.

La Puglia è in realtà le Puglie. Siamo una regione plurale, di culture, saperi, identità locali che non si sono liquefatti nella modernità. Molte realtà locali stanno compiendo un cammino coraggioso e innovativo per rielaborare la propria diversità. Senza smarrirla e senza nemmeno imbalsamarla. Vogliamo invertire il solito schema: bisogna pensare localmente e agire in una dimensione globale. C’è una saggezza antica in tutto questo. Vogliamo che il PD Pugliese e i suoi amministratori siano artefici di una politica dei saperi locali. Per proteggere i comuni, specie i piccoli. Per stimolare l’emersione delle tipicità, la ricerca culturale, la circolazione delle esperienze, la tutela dei simboli come fattori di uno sviluppo centrato sulla propria specifica vocazione. Perché la dimensione locale – quando è salda sulle proprie radici ma curiosa del mondo è quella giusta per sperimentare il massimo dell’innovazione, della conoscenza, dell’apertura. Vogliamo trasformare i nostri comuni in laboratori dove si sperimenta il futuro.


la politica della accoglienza conviviale

tutti possono votare.

La vocazione della Puglia: arca di pace Siamo una terra di incontri. Un crocevia di culture. Una regione di attraversamenti. Mettere a valore il nostro genius locii meridiano significa moltiplicare non solo i luoghi ma anche i simboli del dialogo, dell’incontro, della relazione positiva e nonviolenta con l’altro. Significa riconoscerci meticci e respingere il ritorno aggressivo e rozzo della cultura dell’intolleranza e della chiusura razziale. Vogliamo che la Puglia costituisca l’avamposto per la difesa dei valori nazionali dell’accoglienza e del dialogo, dell’apertura e della solidarietà. Non solo convivenza con l’altro. Convivialità. Vogliamo il PD Pugliese che scelga l’accoglienza e la vocazione alla pace come strategica missione per il futuro.

un partito delle persone e delle idee otto politiche per un futuro sostenibile dalla Puglia, laboratorio del cambiamento, lanciamo un Manifesto aperto


RIFACCIAMO LA POLITICA

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