50° Anniversario di Fondazione Fidas Monticello Conte Otto

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FIDAS VICENZA Associazione donatori di sangue gruppo di

monticello conte otto

cinquantesimo di fondazione

1964 - 2014 6 aprile 2014


• FIDAS • Gruppo di Monticello Conte otto


1964 - 2014 Cinquantesimo di fondazione

Presentazione Cinquant’anni. Tanti o pochi. Rivedendo la storia del gruppo Donatori di Sangue del nostro Comune e quanto ha saputo fare, si può dire che cinquant’anni sono tanti. Ma, se andiamo in sede e ci accorgiamo che è come un cantiere, bisogna dire che cinquant’anni sono proprio pochi. Il gruppo ha una vitalità eccezionale, uno sviluppo da adolescente, un’iniziativa dietro l’altra. Anzi, mentre alcuni ne seguono una, altri ne avviano un’altra.

Primo labaro storico del Gruppo Donatori di Sangue di Monticello Conte Otto

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Lettera del Presidente del gruppo Carissimi Donatori e cittadini, sono veramente orgoglioso di festeggiare assieme a voi il 50° anniversario di fondazione dell’Associazione “FIDAS Vicenza gruppo di MONTICELLO CONTE OTTO”. È per me un grande privilegio ricoprire questa carica che mi offre l’opportunità di proseguire l’operato dei miei predecessori e promuovere con entusiasmo i valori che da sempre caratterizzano la Fidas. Cinquant’anni di storia per un gruppo di volontariato è sicuramente un grande traguardo. Conosco la Fidas da quando ero ragazzino (allora si chiamava A.DO.SAV.) ed ho sempre ammirato la generosità e lo spirito di solidarietà che la anima. Voglio esprimere riconoscenza e ringraziare, a nome mio e del direttivo che rappresento, tutti i donatori e volontari che in questi anni hanno contribuito a mantenere attivo il nostro gruppo. Un ringraziamento particolare ai soci fondatori, ai presidenti che mi hanno preceduto e ai loro direttivi; senza loro, oggi non saremmo qui a festeggiare il mezzo secolo di attività della nostra Associazione. In questi cinquant’anni noi Donatori abbiamo silenziosamente ed umilmente aiutato tante persone, che con il nostro sangue sono tornate a vivere; questo deve essere di stimolo per continuare su questa strada. Pertanto invito tutti i Donatori a non sentirsi estranei, ma bensì parte attiva della famiglia Fidas. Con queste condizioni, credo che il volontariato in generale e la nostra Associazione in particolare potranno continuare a crescere ed a svolgere le proprie attività. Un sentito grazie a tutti. Moreno Pento

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Lettera del Presidente provinciale Fidas È con molto piacere che porto il saluto di tutta la Fidas Provinciale a tutti i donatori di sangue del gruppo Fidas di Monticello Conte Otto. La ricorrenza dell’anniversario del 50° dalla fondazione è motivo di grande orgoglio per tutta la comunità e tutta la Fidas Vicenza. Il mio primo pensiero va a coloro che con forza e coraggio sono partiti nella fondazione del gruppo, perché essi hanno compreso l’importanza ed il valore del donarsi completamente, nel semplice ma importante gesto di donare sangue per la collettività, senza sapere chi poi sarà a riceverlo. È questa virtù che le nuove generazioni devono conoscere per comprendere la filosofia del volontariato che si mette a disposizione per rispondere ai bisogni della società, necessità che nel vivere quotidiano spesso sono invisibili ai nostri occhi. Un particolare ringraziamento e plauso a tutti coloro che in questi anni hanno contribuito alla crescita e valorizzazione del gruppo Fidas di Monticello Conte Otto e di tutta la Fidas Vicenza, che grazie all’impegno nel donare, hanno lavorato con costanza ed altruistica opera di solidarietà, ma soprattutto con il silenzio e la riservatezza che distingue chi porta nel cuore la voglia di fare del bene, senza secondi fini. Essi si sentano orgogliosi di essere i veri protagonisti di una società sana, attenta e che guarda positivamente al futuro. Concludo nell’augurare alla Fidas di Monticello Conte Otto di raggiungere nel futuro altri prestigiosi traguardi, con il mio personale ringraziamento e di tutta la Fidas Provinciale per il vostro quotidiano impegno per il dono del sangue. Mariano Morbin

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Lettera del Sindaco di Monticello Conte Otto L’Associazione Donatori di Sangue Fidas di Monticello Conte Otto quest’anno festeggia il mezzo secolo di attività, un traguardo straordinario merito dell’impegno dei soci e del nobile ideale morale che ne costituisce le fondamenta. Con il passare degli anni questi basilari presupposti hanno consentito al gruppo di attestarsi tra i più importanti a livello regionale ed annoverare tra i suoi soci persone che si collocano ai vertici nazionali come numero di donazioni. In questo libro sono raccolte testimonianze, immagini, documenti della storia dell’ Associazione; un modo per consegnare alle future generazioni la dimostrazione di quanto è stato fatto, anno dopo anno, con impegno e sacrificio. Per la Fidas c’è anche il valore aggiunto, rappresentato dalla straordinaria funzione sociale che è motivo stesso dell’esistenza di questo sodalizio: la solidarietà. Il dono del sangue rappresenta uno degli atti più significativi ed eloquenti di fratellanza: donare senza condizione, senza conoscere chi sarà il beneficiario, senza aspettarsi nulla in cambio. Se poi parliamo della nostra Fidas, ci sono dei dati, riferiti sia ai donatori che alla quantità di donazioni, che fanno di questa associazione un motivo di orgoglio per il nostro paese, per la nostra provincia, per la regione stessa. Donare il sangue è infatti un modo straordinariamente efficace per dimostrare che siamo veramente un paese solidale, capace di atti di altruismo e generosità, sempre impegnato a dare conforto a chi ha bisogno. Di fronte a questi fatti non rimane che esprimere un grazie, a nome mio, dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza che ho l’onore di rappresentare. Alessandro Zoppelletto

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Lettera del Parroco Nel 50° di fondazione del gruppo Donatori di Sangue di Monticello Conte Otto Ricorre in questi giorni il 50° di fondazione del gruppo Donatori di Sangue di Monticello Conte Otto. È sorto per iniziativa di alcuni volontari con l’incoraggiamento ed il sostegno morale del parroco di allora, don Giuseppe Stella, al fine di portare beneficio a chi si veniva a trovare nel bisogno di sangue o per malattia, o per interventi chirurgici, o per incidenti sulla strada o sul lavoro. Donare sangue vuol dire “dare vita”, vuol dire “salvare”. Tutti comprendono l’importanza di questo dono e tutti possono in qualche momento trovarsi in necessità di trasfusioni. Dare sangue riveste un grande significato umanitario, di altruismo e solidarietà, affinché la persona malata, con il tuo aiuto, possa vivere. L’esempio supremo di dono è Gesù sulla croce, che si è offerto per tutti. Un grazie sincero ai donatori e un vivo incoraggiamento, specialmente ai giovani, a farsi donatori. Ciò allarga la gioia e il bene nel mondo. Don Franco Corradin

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Lettera del gruppo AIDO Il gruppo Aido comunale Laura Boaria Monticello Conte Otto si congratula con il gruppo Fidas Monticello Conte Otto nel ricordare il 50° anniversario di fondazione. Un lungo cammino di dedizione, di solidarietà, di grande impegno per sostenere con l’Aido lo stesso ideale: la donazione di sangue e di organi. Il sangue dono importantissimo per salvare o aiutare la vita, chi dona ama la vita! Tutti dobbiamo capire che donare è una scelta giusta, un atto d’amore, di civiltà; sono le conquiste più appaganti dell’uomo. Per l’Aido senza sangue non si potrebbero fare i trapianti. L’Associazione Aido è grata alla Fidas e ringrazia per la collaborazione tutto il direttivo. Tanti auguri e buon proseguimento. Per il direttivo Aido Edda Elvira Pinton

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Lettera del gruppo Avis di Valmadrera Cari amici della Fidas di Monticello, è con gioia che ci accingiamo a partecipare al vostro 50° di fondazione. Ricordiamo sempre volentieri tutti gli incontri a Valmadrera e presso di voi in occasione delle rispettive feste, incontri che sono stati momenti di condivisione delle nostre fatiche e problemi ma anche delle soddisfazioni per i risultati ottenuti e, soprattutto, per i giovani che siamo riusciti ad avvicinare alle nostre associazioni ed alla donazione di sangue. La vostra presenza alle nostre manifestazioni ci ha sempre dimostrato che la parola solidarietà non è solo un termine da trovare sul vocabolario o una bella espressione con cui riempirsi la bocca; per noi donatori di sangue la parola solidarietà è la sintesi della nostra quotidiana azione verso tutti coloro che per vari motivi lottano strenuamente per poter riaffermare il diritto alla vita. Le nostre motivazioni, anonimato, gratuità, responsabilità e libertà di scelta, sono la molla che ci spinge a lavorare sempre e comunque a favore dei nostri fratelli meno fortunati. La nostra libertà è la scelta di donare agli altri una piccola parte di noi stessi, non passi per un atto straordinario quanto piuttosto ordinario, non episodico ma costante. Dare il sangue per uno dei tanti pazienti sofferenti è una peculiarità che non vogliamo nascondere quanto invece portare avanti con la speranza di poter contare sull’entusiasmo generoso di chi pensa che “dare” sia più gratificante che “ricevere”. In noi è sempre vivo il ricordo delle tante celebrazioni vissute insieme, contenti e onorati di poter ricevere a Valmadrera voi, i nostri gemellati. Ed il ricordo va subito ad Angelo Canali, il nostro compianto fondatore e presidente emerito, che per primo si rallegrava nell’incontrarvi alle nostre feste. Il ricordo di Angelo si rinnoverà l’anno prossimo, nel 2015, quando anche la nostra associazione festeggerà il 50° della propria fondazione. Ma oggi tocca a noi fare gli auguri e ve li rivolgiamo di tutto cuore. Con spirito di fratellanza ci uniamo allora a tutti i donatori

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di Monticello Conte Otto per festeggiare un traguardo che merita la massima stima e ammirazione, sicuri che quanto è stato costruito fino ad ora non potrà che essere di esempio e di stimolo per le generazioni future. Con amicizia. Il consiglio dell’AVIS di Valmadrera

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Lettera del gruppo Fratres della Misericordia di Lucca Il gruppo Donatori di Sangue Fratres “Mario Staderini” della Misericordia di Lucca e il gruppo Donatori di Sangue Fidas di Cavazzale FRATELLI DI SANGUE DA 33 ANNI! È per me motivo di gioia e orgoglio fare gli auguri per il 50° compleanno del vostro gruppo! Sarebbe bello rivedere come in un film la storia del vostro gruppo di cui in larga parte anche io ne sono stato protagonista! Ricordo con piacere i miei primi viaggi a Cavazzale (avevo 27 anni!) le vostre partecipazioni alle feste del nostro gruppo, le belle serate trascorse insieme, le due Ferrari Testarossa (Anna e Morena) e molti altri; oggi, vicino a 60 anni, quanto sono orgoglioso delle cose vissute e condivise con voi! Sono trascorsi 33 anni da quando il nostro compianto comm. NINO ARDUINO ARNOFI (allora presidente del gruppo sportivo) lanciò l’idea di un gemellaggio con voi e da allora comincia il nostro film! La foto conservata nella nostra sede fissa l’immagine dello scambio di doni, intesa di gemellaggio fra Nino e Romolo Pento, avvenuto come risulta dai verbali il 25 febbraio 1981. Quanti anni da quel giorno e pur con la naturale alternanza di persone diverse nei vari consigli direttivi, è continuata quella amicizia che ci unisce nel nobile gesto del dono del sangue. Ma soprattutto è nato fra noi quell’essere fratelli in tutto, anche nelle gioie e nei dolori che attraversano la nostra vita di ogni giorno. Voi tutti donatori e donatrici, siate orgogliosi di questo traguardo. È la storia che materialmente non possiamo vedere, rimane però il patrimonio per tutti voi, che l’avete scritta con il vostro amore, senza nulla chiedere e senza niente pretendere, umili ma consapevoli che un poco del vostro sangue era gioia e

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speranza per un fratello sconosciuto. Il vostro esempio sicuramente dà vitalità al gruppo, perché da questo nasce anche la trasmissione della cultura del dono; chi meglio di un donatore può insegnare ad altri il significato di un gesto semplice che rappresenta molte volte la vita, chi meglio di noi può rappresentare la solidarietà e la generosità nel donare? Riporto alcune frasi tratte dal numero unico pubblicato in occasione del nostro 40°: “leggendo i giornali, ascoltando radio e tv ci viene presentato un mondo che immaginiamo come una grande nave che va alla deriva ma la realtà è diversa”. Noi donatori di sangue sappiamo bene che possiamo costruire un mondo migliore, un mondo che ha per suo motto la solidarietà. Un ricordo particolare lo rivolgo ora verso coloro che lì ho conosciuto e che non ci sono più ma che hanno lasciato la memoria del loro dono e del loro impegno affinché altri ed altri ancora possano seguire il loro esempio. Auguro che questi 50 anni di amore e di dono possano moltiplicarsi all’infinito. CHE DIO VI RENDA MERITO PER TUTTO IL BENE CHE FATE! Francesco Bullentini (presidente)

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Lettera del gruppo Avis di Polesella È con grande piacere che mi accingo a scrivere queste poche righe per fare i miei complimenti, quelli del Consiglio Direttivo e di tutti gli Avisini di Polesella in occasione del 50° anniversario di fondazione della sezione Fidas Donatori di Sangue di Monticello Conte Otto. Le nostre due sezioni, nonostante la diversa appartenenza, si conoscono da tempo. Dopo aver accolto a Polesella la staffetta Cavazzale-Loreto il 25 maggio 1980 i due Consigli Direttivi hanno deciso di gemellare le due sezioni con cerimonia avvenuta il 14 giugno 1981. Da allora l’Avis di Polesella non è mai mancata alla Vostra festa perché in Voi abbiamo sempre trovato una grande accoglienza, conosciuto tanti amici e la bontà e generosità della vostra gente dalla quale abbiamo imparato usi e costumi che ci hanno fatto comprendere quanto sia bello essere gemellati con Voi. Il sottoscritto è da poco subentrato all’amico Milani nel presiedere l’Avis di Polesella ma da sempre vi conosce per aver partecipato molte volte alle vostre feste e mi auguro che questa grande Amicizia si affermi sempre più. Di nuovo tanti complimenti e auguri per il vostro anniversario di fondazione. Viva la Fidas - Viva l’Avis. Il Presidente Avis Polesella Arialdo Rosatti

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Lettera del gruppo Fidas Montanaro È con vivo piacere e con grande gioia che intendo porgere, in occasione dei festeggiamenti del cinquantesimo di fondazione del gruppo Fidas Monticello Conte Otto, le più sentite congratulazioni, unito al mio Consiglio Direttivo e a tutti i Donatori di sangue della Fidas ADSP del Piemonte gruppo Comunale di Montanaro. Cinquant’anni di continuità sono una tappa molto importante nel servizio di aiuto e solidarietà offerti a coloro che soffrono, ma soprattutto sono cinquant’anni di impegno a far conoscere la cultura del dono e della solidarietà nella vostra comunità. La nostra amicizia e frequentazione più che trentennale risale al 16 maggio 1982 quando ci incontrammo per la prima volta a Cavazzale per iniziare il gemellaggio tra i nostri gruppi e, per suggellare ulteriormente l’avvenimento, avvenne un prelievo collettivo di sangue con Donatori vicentini e montanaresi. E come dimenticare la vostra prima venuta a Montanaro, per la sigla del gemellaggio, il 18 settembre 1983, giornata memorabile per la grande partecipazione e la meravigliosa cerimonia sulla nostra piazza principale. Auspico con fiducia che la nostra amicizia possa non solo continuare, ma crescere e rafforzarsi sempre più con vitalità e nuovi momenti d’incontro, nell’attesa di poter festeggiare insieme futuri traguardi altrettanto prestigiosi, Vi saluto e Vi abbraccio. A presto! A nome dei Donatori Montanaresi Pier Enrico Curtaz Presidente

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Lettera del gruppo ADVSG Gradisca di Isonzo Carissimi gemellati di Monticello Conte Otto, sono passati vent’anni dal gemellaggio con la nostra sezione A.D.V.S. di Gradisca d’Isonzo-Sagrado, ma l’amicizia è sempre più viva. Oggi tagliate il prestigioso traguardo dei cinquant’anni di vita e attività della vostra sezione e ne siete orgogliosi. Vi siete sempre impegnati nella diffusione della cultura del dono, consapevoli che il sangue è un bene primario indispensabile per tutta l’umanità. Tanti donatori e donatrici con il gesto volontario del dono del Sangue e del proprio tempo si sono messi a disposizione del prossimo con generosità ed umiltà, offrendo a tutti uno splendido modello di vita e servizio agli altri. Con questo sentimento di stima colgo l’occasione per ringraziare l’attuale Presidente per avermi dato l’opportunità di scrivere queste righe e rivolgo il plauso più sincero a quanti nel tempo per cinquant’anni hanno operato in seno alla Fidas Monticello Conte Otto con l’augurio sincero ai soci ed ai dirigenti attuali per un futuro altrettanto lusinghiero e prezioso. Claudio Roppa Presidente A.D.V.S. Gradisca d’Isonzo-Sagrado

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Lettera del gruppo Avis Copparo UNITI PER LA VITA Due sigle diverse ma un unico grande scopo Da anni le comunità di Monticello Conte Otto e di Copparo hanno dato vita ad un importante gemellaggio, sicuramente il gemellaggio più nobile e significativo che potesse essere realizzato... quello per la raccolta del sangue. Due associazioni diverse, contraddistinte da un differente acronimo, poste in territori diversi e separate da chilometri di distanza. Da un lato la FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue) di Monticello, nel vicentino. Dall’altro l’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) di Copparo, in provincia di Ferrara. Anche il logo che le caratterizza è diverso, tuttavia la goccia rossa di sangue è una costante imprescindibile, e rappresenta la loro essenza, il loro scopo, nonché il motivo della loro unione. Fidas e Avis perseguono da sempre il medesimo obiettivo: quello di diffondere la cultura e l’importanza della donazione tra la gente. E dal momento che il fine ultimo è lo stesso, perché non realizzarlo insieme? L’utilità di un gemellaggio appare quindi palese; si tratta di un vero e proprio “patto di sangue”, di una intensa collaborazione tra due gruppi, finalizzata al confronto e al supporto reciproco. Negli anni, la Fidas di Monticello Conte Otto e l’Avis di Copparo hanno indetto iniziative comuni ed hanno preso parte l’una agli eventi organizzati dall’altra, in uno scambio fraterno di mentalità, di costumi e di tradizioni, che indubbiamente ha avvicinato i donatori tra loro e li ha arricchiti nell’anima. È indiscusso infatti che l’unione fa la forza e che l’adoperarsi insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune stimoli la partecipazione più intensa di tutti gli associati. Per tale motivo, quindi, in occasione del 50° anno della fondazione di Fidas Monticello Conte Otto, Avis Copparo esprime ancora una volta la propria vicinanza ai donatori di Monticello e la propria volontà di proseguire insieme questo cammino: ... uniti per la raccolta di sangue, uniti per la vita! Una Donatrice Laura Bonora

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Fondazione e vita del gruppo Nel 1963, Romolo Pento, già donatore di sangue, animato da grande spirito di umana solidarietà, spinto dalla conoscenza che aveva già fatto nell’associazione Donatori di Sangue di Vicenza, maturò l’idea di costituire anche nel nostro comune un nuovo gruppo per meglio sensibilizzare la popolazione sull’importanza del dono del sangue. Così si mise in contatto con Camillo Giacomello per studiare il modo di realizzare quell’idea. È da ricordare che entrambi provenivano da un’esperienza di barellieri dell’Unitalsi e che, quindi, in parecchie occasioni erano a diretto contatto con gli ammalati, con coloro che più degli altri avevano bisogno di aiuto. I due decisero di coinvolgere altre persone ed organizzarono un primo incontro nel teatro Roi di Cavazzale, al quale furono presenti il prof. Giovanni Rossi, allora primario del centro trasfusionale di Vicenza, il dott. Giuseppe Buratti, medico condotto a Monticello Conte Otto, l’arciprete di Cavazzale don Giuseppe Stella, il sindaco di allora avv. Giovanni Cuccarolo e vari compo-

Riunione dei soci fondatori

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Il dott. Giuseppe Buratti e il dott. Sergio Fochesato

nenti di associazioni che operavano nel territorio comunale. Seguirono altri incontri per mettere le basi al costituendo gruppo. Si arrivò così al 1964, anno in cui fu fondato il GRUPPO DONATORI di SANGUE di MONTICELLO CONTE OTTO che registrava una trentina di soci fondatori. Il 17 aprile 1966, giornata dedicata alla Pasqua degli ammalati, l’allora presidente provinciale Fidas, conte Tommaso Valmarana, consegnò il labaro benedetto dall’arciprete don Giuseppe Stella durante la Santa messa. Per alcuni anni i Donatori usarono come sede la casa parrocchiale di piazza Trieste; successivamente, in seguito alle numerose adesioni, si resero necessari spazi più grandi che permettessero una gestione autonoma del gruppo. Allora l’amministrazione comunale, sempre attenta e sensibile alle attività del volontariato, procurò al gruppo alcuni locali in affitto siti in via Fogazzaro e successivamente gli mise a disposizione i locali dell’attuale Distretto Sanitario in via Dante. Dal 1983 invece la sede si trasferì definitivamente in Piazza del Donatore a Cavazzale. Inutile ricordare che i primi soci dovettero affrontare molte difficoltà e gravarsi anche di oneri finanziari per poter far sì

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Prima assemblea dei soci al teatro Roi nel 1964

che il gruppo svolgesse la propria attività. La carica umana che li sosteneva non veniva meno, anzi, ne usciva rafforzata e più la “famiglia” si ingrandiva più erano soddisfatti e si sentivano ripagati dei sacrifici sostenuti. Ogni iniziativa portata a termine dava nuovo slancio per intraprenderne un’altra. All’inizio sono stati anni di duro lavoro e grandi sacrifici, non era facile far capire alla popolazione che donare un po’ di sangue non avrebbe creato nessun problema al fisico ma si compiva un grande atto d’amore verso le persone meno fortunate. L’uscita dell’autoemoteca era la promozione più visibile; in seguito si è organizzata la marcia del donatore e costituito il gruppo marciatori, con i quali si è dato vita a numerose staffette podistiche che hanno favorito gemellaggi con altri gruppi di donatori di sangue. Anche ora il direttivo persegue gli stessi obiettivi di allora, facendo tesoro di quanto costruito dai predecessori.

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Arriva l’autoemoteca nella scuola elementare Giacomo Zanella alla fine degli anni 60

Marciatori durante una staffetta

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Vita del Gruppo La Giornata del Dono del Sangue Elencare tutte le attività del gruppo è un compito arduo in quanto in questi cinquant’anni molte cose sono state fatte. Parleremo in questo capitolo di quelle più significative che hanno distinto il nostro gruppo nel campo della propaganda e proselitismo del Dono del Sangue. Già dai primi anni di fondazione si organizzava la giornata del “Dono del Sangue”. Venivano infatti predisposti dei locali (Scuole Elementari di Cavazzale, atrio del Teatro Roi) in cui si allestiva un vero e proprio centro per la raccolta del sangue. Questo poteva avvenire grazie alla presenza dell’ “Autoemoteca” (un mezzo sanitario attrezzato per il prelievo e il trasporto del sangue donato) e di personale medico e paramedico del centro trasfusionale di Vicenza. Giovani e meno giovani erano sempre più numerosi, brevi preliminari e controlli medici, la preparazione di un cartellino e poi, sdraiati sul lettino, pronti all’ago per riempire il flacone. Qualche minuto, un bicchiere, un panino... tutto fatto.

Uscita autoemoteca

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Raccolta sangue nell’atrio del teatro Roi

Raccolta sangue nell’atrio del teatro Roi

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Donazioni al centro sangue dell’ospedale di Vicenza

Donazioni al centro sangue dell’ospedale di Vicenza

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Col passare degli anni e le scoperte di nuove malattie come l’HIV e le varie forme di epatite, per motivi di sicurezza, questo tipo di raccolta non fu più possibile. Per continuare l’opera di sensibilizzazione tra la popolazione, venne mantenuta però la giornata del Dono del Sangue ma, in queste occasioni, si effettuavano solamente i prelievi preliminari per i test diagnostici ai nuovi donatori. In questi ultimi anni anche la giornata del dono del sangue è stata progressivamente abbandonata in favore di una doppia apertura domenicale mensile del centro trasfusionale. Allora come ora l’unica ricompensa è la soddisfazione di aver offerto qualcosa di sé agli altri.

Test di idoneità in palestra ex scuole elementari di Cavazzale

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Donazioni effettuate nei 50 anni di attivitĂ del gruppo 1964 1989 1965 1990 1966 1991 1967 1992 1968 1993 1969 1994 1970 1995 1971 1996 1972 1997 1973 1998 1974 1999 1975 2000 1976

150 581 155 504 165 518 164 667 180 679 252 675 232 723 346 688 382 616 369 653 410 660 427 754 529

2001 1977 2002 1978 2003 1979 2004 1980 2005 1981 2006 1982 2007 1983 2008 1984 2009 1985 2010 1986 2011 1987 2012 1988 2013

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642 452 731 445 689 404 705 420 722 485 733 522 819 568 789 551 799 626 763 558 688 610 727 528 627


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La Marcia del Donatore di Sangue L’iniziativa che la nostra comunità conosce maggiormente è la “Marcia del Donatore”. La prima fu organizzata nel Febbraio del 1974 in cui l’entusiasmo della novità sopperì alla totale mancanza di esperienza e tutti furono impiegati a dare la propria collaborazione. I problemi principali di allora furono stabilire il percorso, fissare i punti di controllo e i ristori, assicurare un’adeguata assistenza sanitaria, provvedere ai premi e soprattutto trovare i finanziamenti.

Locandine delle prime marce del Donatore di Sangue

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1a Marcia del Donatore di Sangue 1974

2a Marcia del Donatore di Sangue 1975

3a Marcia del Donatore di Sangue 1976

4a Marcia del Donatore di Sangue 1977

5a Marcia del Donatore di Sangue 1978

Medaglie ai partecipanti delle prime marce del Donatore

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Negli anni le adesioni alla manifestazione divennero sempre più numerose tanto che i partecipanti nelle ultime edizioni hanno superato le tremila presenze con punte anche di quattromila marciatori. Anche per questa manifestazione, l’obiettivo principale era ed è la propaganda del dono del sangue. Merito del successo è dovuto in parte anche alla generosità di vari sponsor e al supporto delle amministrazioni comunali succedutesi nel corso degli anni. Parallelamente è nato anche il “Gruppo Marciatori”, composto principalmente da donatori del gruppo e da simpatizzanti. Questo gruppo si è distinto negli anni partecipando come succede adesso a tutte le varie manifestazioni provinciali facendo conoscere la Fidas anche fuori provincia.

Gruppo marciatori partecipanti alla Marcialonga

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Prime marce del Donatore di Cavazzale

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Gruppo marciatori donatori di sangue:

Primo gruppo di marciatori

Il gruppo Marciatori Donatori di Sangue è composto da un insieme di appassionati, per lo più camminatori, che la domenica mattina si cimentano in percorsi variegati in grado di offrire un ampio panorama delle bellezze della nostra provincia. Siamo circa una trentina di iscritti alla FIASP ma, complice la complessità e i ritmi degli impegni di ciascuno, a svegliarsi la domenica per andare a passeggiare ci contiamo sulle dita delle mani. Non ci sono più i numeri per riempire un pullman come in passato ma poco importa; raggiunta la località dove si svolge la marcia ci sono sempre dalle 2 alle 3.000 persone che ci attendono! Generalmente ci si organizza in piccoli gruppetti di familiari o amici e autonomamente si raggiunge la partenza, ci sono sempre 3 tipi di percorsi di circa 6, 11 o 20 km; anche l’orario di partenza è a scelta per agevolare i più “dormiglioni” e poi: via! In primavera i tracciati ci portano spesso nelle campagne vicentine, tra campi e fattorie si percorrono “strosi” che ci fanno riscoprire vecchi

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casali, talvolta solo per l’occasione vengono aperte proprietà private anche di antiche ville. In estate i percorsi ci conducono sui sentieri di montagna e collina così c’è chi approfitta anche per fermarsi a fare picnic o assaggiare formaggi di malga. Ci sono poi percorsi in paesi con antiche mura che ci mostrano il volto di borghi dimenticati o poco conosciuti. La nostra è una bella provincia e forse non ci rendiamo conto del patrimonio culturale e naturale che ci circonda. Oltre alla eterogeneità dei luoghi, partecipare alle marce ti offre uno spaccato della popolazione “itinerante”. Camminando trovi gruppetti di uomini e donne che “ciacolano”, talvolta superandoli cogli pezzetti di pettegolezzi, commenti sui fatti di attualità, il menù di succulente cene “sbafate” la sera prima; trovi sempre quella coppia di anziani che camminano mano nella mano con lui che porta sulle spalle un seggiolino pieghevole che ogni tanto offre alla compagna perché si riposi; ci sono poi, maschi e femmine, giovani e meno giovani, che ti sfrecciano e superano di lato, alcuni forse un po’ fanatici super tecnologici con cardiofrequenzimetro, gps e contachilometri incorporato che magari alla fine ti dicono che i chilometri non erano 10 ma 9 e 853m! Ci sono famigliole con bimbi che immancabilmente chiedono “quanto manca?”; c’è chi si porta il cane con il dubbio talvolta che a fare il passo e condurre sia proprio l’amico a quattro zampe e, fra i tanti, ci siamo anche noi! Noi che andiamo come tutti per passione unendo però la voglia di trasmettere anche un valore, quello del dono, in particolare del dono del sangue. Nel 2013 abbiamo festeggiato la quarantesima edizione della marcia del donatore di sangue, sono quarant’anni che il gruppo cammina per le strade della provincia e della regione orgoglioso di portare questo nobile valore del dono del sangue. Anche fra di noi c’è chi corre, chi cammina, chi viene con i figli, il giovane, il meno giovane, chi si porta il cane, siamo gente comune ecco perché anche tu puoi far parte del nostro gruppo ed aiutarci a sostenere un ideale, un valore: quello del dono gratuito di qualcosa di se stessi per gli altri. Ti aspettiamo!

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Staffette podistiche All’interno del gruppo marciatori maturò successivamente l’idea della “staffetta podistica” come ulteriore mezzo per la propaganda del dono del sangue su ampia scala, che divenne prima un progetto, poi una realtà con l’approvazione del direttivo del gruppo. La prima staffetta venne effettuata nel 1977. Partirono allora da Cavazzale Piazza Trieste una quarantina di staffettisti che si alternavano lungo il percorso sino alla chiesetta del Donatore di Sangue sul monte Cengio.

Marciatori alla chiesetta del Donatore sul monte Cengio

Per il ventennale della fondazione provinciale dell’associazione Fidas di Vicenza, nel 1980, fu organizzata la staffetta a Loreto. In questa occasione i nostri staffettisti affrontarono un percorso di ben 420 Km con partenza da Piazza dei Signori. A Faenza si unirono anche gli amici Avis di Valmadrera (nostri primi gemellati) con i quali si raggiunse insieme la cittadina marchigiana.

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Staffettisti a Loreto

Nel 1981 i nostri marciatori parteciparono ancora a due staffette. Dal primo al tre maggio la staffetta Vicenza-Torino in occasione della chiusura del congresso nazionale Fidas svoltosi a San Vincent e della prima Giornata nazionale del Dono del Sangue. La partenza in questo caso avvenne dal Tempio di San Lorenzo a Vicenza dopo che l’allora vescovo monsignor Onisto impartì la benedizione ai partecipanti e consegnò un testimone con un messaggio per gli amici piemontesi. Prima tappa di questa staffetta fu a Mantova poi, il secondo giorno, si arrivò a Chivasso attraversando i centri storici di Cremona e Pavia. A Chivasso si unirono, il terzo giorno, dei staffettisti partiti da San Vincent con i quali si arrivò in cattedrale a Torino dove il cardinale Balestrero celebrò la Santa Messa.

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Pergamena con firme al passaggio della staffetta Vicenza-Loreto

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Marciatori in partenza da San Lorenzo

Foto-ricordo durante una tappa

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Firme dei partecipanti alla staffetta Vicenza-Torino

Firme dei testimoni al passaggio della staffetta Vicenza-Torino

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Sempre lo stesso anno, il 14 Giugno 1981, venne organizzata la staffetta Cavazzale-Polesella (Rovigo). Questa volta la manifestazione si svolse in notturna per dar modo cosĂŹ il giorno successivo di partecipare alla cerimonia del gemellaggio tra il gruppo Donatori di Sangue Fidas Monticello Conte Otto e il gruppo Avis di Polesella.

Passaggio del testimone tra staffettisti

In partenza dal vagone cucina

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Nel 1983 la Fidas provinciale di Vicenza, su invito della Fidas Leccese appena sorta, organizzò una campagna promozionale nel Salento con un gemellaggio e fu chiesto al nostro gruppo (visto il risultato delle precedenti manifestazioni) di collaborare attivamente.


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Il direttivo entusiasta si attivò subito per organizzare il servizio mensa nel treno speciale per oltre seicento donatori. Il nostro gruppo marciatori e i gruppi leccesi, per promuovere su un più ampio territorio le donazioni, misero a punto tre staffette, una per ogni giorno di permanenza. L’accoglienza fu via via sempre più calorosa, fino a trasformarsi in un tripudio. Perfino i bambini uscivano dalle scuole Scomparto regia per acclamare e applaudire i nostri marciatori. Un’esperienza davvero indimenticabile.

Passaggio dei podisti sotto il palco delle autorità di un paese del Salento

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Gli itinerari della staffetta nel Salento

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Arrivo della staffetta a Gallipoli

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Unione Ciclisti Fidas-Aido Cavazzale La Società Ciclistica U.C. CAVAZZALE è stata costituita nel 1973 per volontà di alcuni amici amanti di questo sport, che desideravano associarsi affiliandosi all’UDACE e poter partecipare a competizioni. Negli anni si sono succeduti accanto al nome ufficiale i vari nomi di associazioni od aziende, che hanno sostenuto l’attività amatoriale senza scopo di lucro e che ancora oggi vengono ricordati con l’esposizione della raccolta di maglie storiche, nelle occasioni ufficiali quali mostre e incontri sociali. A quei tempi si partiva in corriera con 40-50 biciclette caricate sul tetto per andare a partecipare a raduni nazionali a Roma, Imperia, Cesenatico, Gabicce ed altre località. Viene spesso ricordato Cesenatico, dove 3 biciclette sono rimaste appese ai rami di un albero dopo il passaggio del nostro pullman. Storico evento è stato nel 1975 quando 8 nostri soci hanno partecipato anche alla Milano-Sanremo con andata e ritorno in giornata. La Società ha continuato nella sua attività con innumerevoli partecipazioni e vittorie a gare Udace di valenza locale, regionale e nazionale. In questi ultimi anni abbiamo partecipato in tutta Italia a manifestazioni a livello nazionale quali le “Granfondo ciclistiche” e nostri iscritti sono risultati vincitori o piazzati a livello provinciale, regionale e nazionale. Da ricordare, ad esempio, il Campionato Italiano per Donatori di Sangue che annualmente viene organizzato a Fonzaso e che nel 2008 e nel 2010 ha visto la nostra Società classificarsi al primo posto. Vengono organizzati Tour Cicloturistici nazionali e internazionali della durata di uno o più giorni, a cui spesso si aggregano anche ciclisti di altre associazioni, oltre a gite con famiglie in località di particolare interesse turistico. Nel 1995 alla denominazione U.C. Cavazzale è stata abbinata quella delle due associazioni Fidas e Aido, per la sensibilizzazione al dono del sangue e degli organi, in seguito alla volontà

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del direttivo di pubblicizzare queste pratiche rivolte alla salute del prossimo. Nella nostra Associazione l’organizzazione delle attività con presenza di pubblico è sempre una buona occasione per divulgare la necessità che, chi ha l’idoneità, diventi donatore di sangue o di organi e conferma ne è che circa la metà dei soci del nostro sodalizio è composta da donatori. Ormai da 18 anni sulle nostre divise da ciclista compaiono in bella evidenza i loghi della Fidas e dell’Aido e striscioni e bandiere Fidas fanno parte fissa della coreografia della nostra presenza sul territorio. Riteniamo infatti che chi ha la salute per praticare uno sport debba almeno provare a diventare Donatore di Sangue. U.C. Cavazzale Fidas Aido

Gruppo ciclisti Fidas-Aido di Monticello Conte Otto davanti al municipio

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Gemellaggi L’importanza e l’utilità dei gemellaggi risultano evidenti dal fatto che gruppi di donatori di località anche molto lontane si trovano insieme in fraterna amicizia e stabiliscono di partecipare a comuni iniziative, allo scopo di diffondere sempre più l’idea del dono del Sangue fra le diverse popolazioni. Culture diverse a confronto migliorano non solo i rapporti umani, ma anche gli aspetti organizzativi. C’è sempre qualcosa che si può imparare dagli altri. Al di là di ogni discorso retorico, sono veri e propri “patti di Sangue”, che avvicinano popolazioni, mentalità, costumi e tradizioni diverse; ma che sono originati dall’unico ideale che i gruppi anima e fa prosperare. Il primo gemellaggio avvenne con il Gruppo AVIS di Valmadrera (Lecco). Con esso erano stati avviati già legami di amicizia e di collaborazione in occasione delle reciproche marce del donatore.

Consegna del ricordo che testimonia il gemellaggio in chiesa a Cavazzale

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Scambio di targhe

Nella primavera del 1975, gli amici lombardi furono ospitati dal nostro Gruppo in occasione del pellegrinaggio podistico al Tempio del Donatore di Valdobbiadene. La cerimonia del gemellaggio si tenne a Cavazzale l’8 ottobre 1978. Erano presenti molti gruppi della provincia con i loro gagliardetti, e di altre province: Tarcento e Lusevera (Udine), Tombolo e Camazzole (Padova). Ricordo del gemellaggio

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È seguito il gemellaggio con Donatori di Sangue FRATRES della Misericordia di Lucca. Anche gli amici toscani sono stati ospitati per la cerimonia avvenuta a Cavazzale il 25 febbraio 1981, con la partecipazione di moltissimi gruppi con i loro gagliardetti variopinti.

Scambio di doni tra i due presidenti in occasione del gemellaggio

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Pergamena ricordo

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Il gemellaggio con il gruppo Avis di Polesella (Rovigo) si è svolto invece in quella località il 14 giugno 1981. A quella manifestazione hanno partecipato molti nostri donatori che, con la staffetta podistica, hanno dato la loro testimonianza di fedeltà al dono del Sangue.

Staffettisti in corsa verso Polesella

Ricordo del gemellaggio

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Pergamena ricordo

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Ricordo del gemellaggio

Gli amici della Fidas Montanaro (Torino) per il gemellaggio arrivarono con due pulman e vennero festosamente accolti a Cavazzale il 16 maggio 1982. Fu una commovente e memorabile manifestazione, alla quale partecipò la nostra popolazione in forma massiccia oltre a tantissimi gruppi di varie province d’Italia.

Targa ricordo in occasione del 45° anniversario di Fidas Monticello C.Otto

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Gli ultimi due gemellaggi sono stati con il gruppo donatori ADVS Gradisca D’Isonzo e Sagrado (Gorizia) e AVIS Copparo (Ferrara), avvenuti il 12 giugno 1994 in occasione della festa per il trentennale del nostro gruppo.

Consegna della pergamena a ricordo del gemellaggio con Avis Copparo

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Oltre che con i gruppi gemellati, è stata stretta una forte amicizia con il gruppo FRATRES di San Pietro a Vico in provincia di Lucca. Il sodalizio si è creato grazie alla scuola di canto parrocchiale di Cavazzale “Giacomo Zanella” e si è fortificato, in seguito, per merito del gruppo ciclisti Fidas-Aido di Monticello Conte Otto, uniti per sempre nel proselitismo del dono del sangue.

I due presidenti in occasione di un anniversario a San Pietro a Vico

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Monumento al Donatore di Sangue Il 16 maggio 1982, oltre al gemellaggio con il gruppo Fidas di Montanaro, ci fu l’inaugurazione del Monumento al Donatore, progettato dall’arch. Ubaldo Pezzin e realizzato dagli amici Piero De Vicari e Renzo Talli, in collaborazione con altri donatori e venne intitolata al Donatore di Sangue la piazzetta sorta nell’ex area della Cooperativa di Consumo, che tanta parte ha avuto nella storia del nostro centro. Oggi la “Piazzetta del Donatore di Sangue” accoglie anche l’entrata della nostra sede.

Il monumento al Donatore e il taglio del nastro all’inaugurazione della Piazza

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• FIDAS • Gruppo di Monticello Conte otto

Attività del gruppo Elencare tutte le attività del nostro gruppo è un compito arduo. Nei cinquant’anni di vita, sono state numerose le attività e difficilmente possono essere ricordate tutte. Alcune però meritano una menzione particolare:

• Le uscite per la sensibilizzazione del dono del sangue alle Scuole Medie “Don Bosco” di Cavazzale con la partecipazione di personale medico del Centro Trasfusionale di Vicenza e di alcuni medici del nostro Comune.

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Le attività sportive, come la campestre “Trofeo Fidas” promossa e organizzata in collaborazione con i gruppi della zona 5 e il gruppo sportivo “Le Risorgive” nel Parco dei Cedri a Vigardolo.

Premiazioni Trofeo Fidas Zona 5

Molteplici sono state anche le manifestazioni alle quali il nostro gruppo ha partecipato come partner per propagandare il dono del sangue. Ricordiamo:

• Le varie rassegne teatrali organizzate dalla compagnia “Astichello” nel nostro Comune

Premiazione rassegna teatrale “Febbraio a teatro”

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• FIDAS • Gruppo di Monticello Conte otto

• Sponsor della squadra di pallavolo femminile under 16 di Acs Povolaro

Il gruppo è stato sempre presente inoltre con il nostro “gazebo” a varie manifestazioni comunali durante tutto l’anno. Ricordiamo la Fiera degli uccelli di via Parmesana, le varie feste patronali di Cavazzale, Monticello conte Otto e Vigardolo, i mercatini di Natale e tutte le occasioni in cui è richiesta la nostra presenza. Tutte le attività comunque sono state organizzate con la volontà unica di propagandare ad ogni livello l’importanza del dono del Sangue e della sua raccolta.

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Cittadino Benemerito Da anni la Pro Loco di Monticello Conte Otto, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, conferisce ad un singolo o a un’associazione il riconoscimento di “Cittadino Benemerito”. Nel 1999, in concomitanza con il trentacinquesimo anniversario di fondazione del gruppo Fidas Vicenza di Monticello Conte Otto, il comitato promotore ci ha onorato di questo titolo. La motivazione è stata la seguente: “L’entusiasmo dei Donatori di Sangue abbatte ogni divisione. Con la generosità senza limiti che unisce, con il dono di vita, tutti gli uomini annullano l’egoismo” Cavazzale 3 Dicembre 1999

Consegna della pergamena “Cittadino benemerito”

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Consegna della pergamena “Cittadino benemerito”

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Direttivi del gruppo Donatori di Sangue Fidas Monticello Conte Otto Una volta organizzato, il gruppo doveva continuare la sua vita secondo le norme stabilite nello Statuto e nel Regolamento, eleggendo e rinnovando i propri organi sociali. Di seguito si elencano i nominativi dei responsabili che si sono succeduti negli anni con la relativa carica sociale. Qualcuno non c’è più, ma il ricordo di ognuno non è svanito, anzi pare che ancora suggerisca qualche miglioria da fare contribuendo a dare slancio a chi è venuto dopo. 1964 - 1971 Pento Romolo GIACOMELLO CAMILLO GOLLIN PIETRO FANCHIN GIOVANNI DE VICARI PIETRO DOLO MARINO GIACOMELLO ANTONIO RIVA IGINO TALLI RENZO VICARI GIUSEPPE ZAMBERLAN ERMINIO ZIGGIOTTO AGOSTINO

Presidente Vice Presidente Segretario Tesoriere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

1971 - 1975 PENTO ROMOLO GIACOMELLO ANTONIO GOLLIN PIETRO RIGON LIVIA FANCHIN GIOVANNI CALEFFA CIRILLO COMIATI OSCAR DAL MORO ANTONIO DE VICARI PIETRO DOLO MARINO GIACOMELLO CAMILLO

Presidente Vice Presidente Segretario Segretario aggiunto Tesoriere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

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• FIDAS • Gruppo di Monticello Conte otto

GIRARDO ANTONIO TALLI RENZO ZANCAN ATTILIO ZIGGIOTTO AGOSTINO

Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

1975 - 1980 PENTO ROMOLO GIRARDO ANTONIO BINOTTO BENVENUTO FANCHIN GIOVANNI CALEFFA CIRILLO CAVALIERE GINO DAL MORO ANTONIO DE VICARI PIETRO MURARO ANGELO TALLI RENZO

Presidente Vice Presidente Segretario Tesoriere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

1981 - 1984 PENTO ROMOLO GIRARDO ANTONIO BINATO LIVIO MICHELETTO FABRIZIO SILVESTRELLO GIOVANNI DALLA BONA REMO DALIO ROBERTO DE VICARI PIETRO LIANI OMERO MONTICELLO ALESSANDRO PENTO ANGELO TALLI RENZO TREVISAN ROBERTO

Presidente Vice Presidente Segretario Segretario aggiunto Tesoriere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

1984 - 1987 TALLI RENZO PENTO ROMOLO STELLA GIULIANO SILVESTRELLO GIOVANNI GATTO ANNA MARIA BERLATO SIMONETTA CHEMELLO MIRENO DALIO ROBERTO

Presidente Vice Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Segretario aggiunto Consigliere Consigliere

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1964 - 2014 Cinquantesimo di fondazione

DE VICARI PIETRO MOTTERLE GIUSEPPE ZIGGIOTTO GILBERTO

Consigliere Consigliere Consigliere

1987 - 1990 TALLI RENZO BARAUSSE PIERGIORGIO DALLA BONA REMO SILVESTRELLO GIOVANNI GATTO ANNA MARIA GASPARINI MORENA BORSATO EGIDIO BUSELLATO GIOVANNI DALIO ROBERTO DE VICARI PIETRO FACCIN ANTONIO PENTO ROMOLO ZANELLA LUCIANA

Presidente Vice Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Segretario aggiunto Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

1990 - 1993 BARAUSSE PIERGIORGIO TREVISAN GIANPIETRO BUSELLATO GIOVANNI BINOTTO BENVENUTO GATTO ANNA MARIA GASPARINI MORENA TALLI RENZO PENTO ROMOLO DALIO ROBERTO DE VICARI PIETRO ZANELLA LUCIANA

Presidente Vice Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Segretario aggiunto Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

1993 - 1996 BARAUSSE PIERGIORGIO TREVISAN GIANPIETRO BUSELLATO GIOVANNI BINOTTO BENVENUTO GATTO ANNA MARIA GASPARINI MORENA DALIO ROBERTO DE VICARI PIETRO

Presidente Vice Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Segretario aggiunto Consigliere Consigliere

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• FIDAS • Gruppo di Monticello Conte otto

MENEGHELLO GIUSEPPE FACCIN ANTONIO ROSSATO RAFFAELLA ZANELLA LUCIANA

Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

1996 - 2000 GASPARINI MORENA BARAUSSE PIERGIORGIO DE VICARI PIERLUIGI ROSSATO RAFFAELLA GATTO ANNA MARIA CHIMENTON GIOVANNI DALIO ROBERTO DE VICARI PIETRO MENEGHELLO GIUSEPPE TREVISAN GIANPIETRO BUSELLATO GIOVANNI ZANELLA LUCIANA MIOTELLO GIORGIO PEDROLLO MAURO

Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Segretario aggiunto Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Delegato Giovani

2000 - 2004 BARAUSSE PIERGIORGIO TALLI RENZO GASPARINI MORENA ROSSATO RAFFAELLA GATTO ANNA MARIA CHIMENTON GIOVANNI COLBACCHINI TERESITA CONFORTI RINALDO COSTA GINO DALIO ROBERTO LUCCI SANTINO PELLEGRIN DANILO ZANELLA LUCIANA ZECCHINATI JANNOT

Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Segretario aggiunto Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere

2004 - 2008

Presidente Vice Presidente Tesoriere

BARAUSSE PIERGIORGIO CHIMENTON GIOVANNI GALLETTO GIUSEPPINA

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1964 - 2014 Cinquantesimo di fondazione

ROSSATO RAFFAELLA GATTO ANNA MARIA DALIO ROBERTO BERNARDINI GABRIELLA ZANELLA LUCIANA COSTA GINO PELLEGRIN DANILO PARISE DANILO PENTO MORENO

Segretario Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Delegato di zona

2008 - 2012 PENTO MORENO CHIMENTON GIOVANNI BARAUSSE PIERGIORGIO SOMMACAL BARBARA COSTA GINO GALLETTO GIUSEPPINA GALVANIN ALESSIO GATTO ANNA MARIA ROSSATO RAFFAELLA BEZZERRI LUCIANO PELLEGRIN DANILO

Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Delegato di zona

2012 - 2016 PENTO MORENO CORA’ FLAVIO BARAUSSE PIERGIORGIO GATTO ANNA MARIA CHIMENTON GIOVANNI BIGON MASSIMO COSTA GINO GALVANIN ALESSIO ROSSATO RAFFAELLA PANOZZO ELISA PELLEGRIN DANILO

Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Delegato di zona

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La FIDAS La FIDAS è la Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, costituita a Torino nel 1959. Vi aderiscono attualmente 73 Associazioni di Donatori, tutte con Statuto autonomo, sparse in tutto il territorio nazionale. Ciascuna Associazione federata vive in autonomia, con i propri simboli e le proprie tradizioni, che rispecchiano i valori delle tradizioni locali. Tutte, però, sono legate da questi principi e da queste finalità comuni:

Promuovere una diffusa coscienza trasfusionale;

• Sviluppare

e coordinare la propaganda del dono volontario, anonimo e gratuito del sangue;

Incrementare lo sviluppo delle associazioni autonome di donatori di sangue al fine essenziale del reclutamento di un sempre maggior numero di donatori volontari;

Concorrere al conseguimento dei fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale;

• Operare

affinché il servizio trasfusionale in tutte le fasi, dalla raccolta alla distribuzione del sangue, sia gestito dall’Ente Pubblico preposto.

Quest’ultima finalità statutaria è quella che ci contraddistingue nel panorama italiano del volontariato del sangue.

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La FIDAS di Vicenza La FIDAS Vicenza è l’Associazione Donatori di Sangue della Provincia di Vicenza e opera in quasi tutto il territorio. Attualmente l’associazione è composta da 84 gruppi locali, aventi sede in comuni, frazioni, complessi aziendali. I gruppi sono a loro volta aggregati in 10 zone, formate secondo criteri di omogeneità a salvaguardia delle specificità territoriali ed ambientali e avendo riguardo alla localizzazione dei Centri trasfusionali. La FIDAS Vicenza si propone di:

• Riuscire a soddisfare le esigenze dei reparti medici e chirurgici

degli ospedali vicentini; • Far fronte alle eventuali richieste di ospedali della regione Veneto; • Essere in grado di rispondere a richieste di emergenza; • Far sì che gli ospedali dispongano sempre di una riserva costante di sangue; • Tutelare l’integrità fisica del donatore; • Fornire, tramite le ULSS, il plasma alle ditte farmaceutiche regolarmente convenzionate con la regione Veneto, perché vengano ottenuti gli emoderivati.

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Il Sangue Il sangue è un tessuto liquido del nostro organismo che circola all’interno dei vasi sanguigni e rappresenta il 7-8% del peso corporeo. È un fluido viscoso, di colore rosso, costituito da plasma, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Il sangue non può essere “fabbricato” e la sua disponibilità dipende tutt’oggi unicamente e totalmente dalla generosità dei donatori. I globuli rossi derivano dal midollo osseo ed hanno questo colore perché ricchi di emoglobina. Hanno la funzione di trasportare l’ossigeno ai tessuti e l’anidride carbonica ai polmoni. Detti anche emazie, rappresentano le cellule più numerose del sangue. Il plasma è la parte liquida del sangue ed è costituito da acqua (94-95%) in cui sono sciolti: grassi, zuccheri, proteine, fattori della coagulazione, anticorpi, ormoni, vitamine e minerali. Viene utilizzato nelle trasfusioni, ma soprattutto viene inviato alle industrie per produrre farmaci plasma-derivati che sono, in alcuni casi, dei farmaci salvavita. I globuli bianchi sono detti anche leucociti ed intervengono in diversi modi nella difesa del nostro organismo da aggressioni esterne (virus, batteri, neoplasie, ecc.). Le piastrine intervengono nei meccanismi della coagulazione. Vivono pochi giorni e vengono trasfuse in caso di riduzione numerica dovuta a leucemie e tumori.

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I Gruppi Sanguigni I gruppi sanguigni sono un insieme di sistemi ematici suddivisi in A - B - AB - 0 e, a seconda del fattore Rh, in positivo (+) o negativo (-). A e B sono degli antigeni presenti sulla superficie esterna dei globuli rossi e, se non presenti, il gruppo sanguigno è lo 0.

Requisiti Minimi del Donatore di Sangue Per diventare Donatori di Sangue non serve essere supereroi, ma rispettare alcuni parametri di base sì. Può diventare donatore: • Ogni persona sana • Maschio o femmina • Di ogni religione o etnia • Che pesi almeno 50 Kg. • Che abbia compiuto i 18 anni

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La prima volta che ci si reca al Centro Raccolta Sangue, non si fà la donazione, ma solo un prelievo di sangue per accertare l’idoneità. Per i nuovi donatori l’età non deve superare i 60 anni; si può donare fino a 65 anni, oltre è consentita una deroga solo dopo la valutazioni dei medici trasfusionisti. Prima della donazione Nelle ore precedenti la donazione è consentita l’assunzione di una piccola colazione evitando, però, sostanze grasse e latticini. Al Centro Raccolta Sangue, il donatore dovrà leggere attentamente e compilare un questionario anamnestico che poi il medico valuterà nel colloquio privato. Il donatore si farà registrare in Segreteria e verrà invitato alla misurazione della pressione e dell’emoglobina attraverso la digito-puntura del polpastrello. Successivamente avverrà la visita dove il medico responsabile accerterà l’idoneità alla donazione anche attraverso la lettura del questionario; qui viene anche consigliato il tipo di donazione più idonea al proprio gruppo sanguigno e alla necessità del momento. La donazione Accertata l’idoneità e scelto il tipo di donazione da fare, si entrerà nelle sale di donazione, dove un medico o un infermiere professionale effettueranno le procedure standard per la raccolta del sangue o dell’emoderivato. Il donatore verrà fatto stendere su una poltrona-lettino e, dopo aver disinfettato la cute, gli verrà applicato l’ago sterile e monouso. Prima della donazione vera e propria verranno prelevate delle provette di sangue per il controllo

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della salute attraverso gli esami previsti dalla legge per la tutela del donatore e di quella del ricevente. Dopo la donazione Subito dopo la donazione, prima di alzarsi, al donatore viene consigliato di attendere qualche minuto sulla poltrona; al termine di questo momento di riposo viene offerta una piccola colazione presso il ristoro. Nel giorno della donazione, il donatore non deve svolgere attività o hobby rischiosi (guida di mezzi pubblici operanti, arrampicata o immersioni, ecc.) per garantire la sua sicurezza e quella degli altri. Si consiglia, inoltre, l’introduzione di un maggior quantitativo di liquidi e di evitare gli alcolici e i pasti abbondanti. Il nostro organismo, in poche ore, reintegrerà la parte liquida donata, mentre ci mette un po’ di più per la parte corpuscolata (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine). L’aferesi L’aferesi è una tecnica particolare con la quale è possibile prelevare al donatore uno o più emocomponenti, restituendo al donatore la parte del sangue che non si intende raccogliere. Per eseguire queste particolari donazioni occorrono speciali apparecchiature dotate di centrifuga e pompe peristaltiche che facilitano il prelievo e la reinfusione. Al sangue prelevato, durante la procedura, viene aggiunta una sostanza anticoagulante (ACD-A) che non provoca alcun danno al donatore al momento della reinfusione; infatti questa sostanza è una semplice soluzione di acido citrico e zucchero destrosio. In alcuni casi (es. nelle donazioni di piastrine), l’aferesi può provocare un leggero formicolio alle labbra, dovuto alla riduzione dei livelli di calcio; se questo dovesse succedere, durante la donazione, viene somministrato del calcio al donatore e tutto

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ritorna regolare senza alcun problema. In alcune realtà trasfusionali viene somministrata una bustina di calcio preventivamente. Come si utilizza il sangue donato? Il sangue è una risorsa terapeutica limitata e deperibile e di esclusiva origine umana; proprio per questo, da anni, si ricorre alla trasfusione mirata ed alla trasfusione del singolo emocomponente di cui necessita il malato. I concentrati di globuli rossi sono indicati per correggere le anemie gravi di varia natura (talassemia, emorragie, leucemie e tumori). I concentrati di piastrine servono per tamponare o prevenire le gravi emorragie conseguenti a difetti congeniti o difetti acquisiti del numero o della funzionalità di queste. Il plasma fresco per uso clinico serve per prevenire alcuni specifici difetti della coagulazione. La gran parte del plasma viene inviata alla lavorazione industriale per ottenere altri prodotti emoderivati, veri e propri salvavita. Tra gli emoderivati: l’albumina è utile per correggere gli edemi diffusi conseguenti alle gravi insufficienze epatiche; le immunoglobuline si usano per contrastare le infezioni gravi; i fattori della coagulazione sono indispensabili per la cura delle emorragie che si accompagnano alla loro carenza o assenza congenita (emofilia). Sicurezza trasfusionale La trasfusione di sangue e di emocomponenti rappresenta un’insostituibile terapia per molte malattie e rappresenta, a tutti gli effetti, un vero e proprio trapianto di tessuto anche se liquido da una persona sana (donatore) e donato a un’altra (ricevente) malata. Quest’ultima condizione espone il ricevente a rischi potenziali; compito fondamentale del Servizio Immuno Trasfusionale (SIT) e delle Associazioni è di fare in modo che tali rischi siano

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minimi, e per farlo è indispensabile la collaborazione e la responsabilità di tutti, a partire dai donatori. In campo trasfusionale va sottolineata l’importanza dell’accurata selezione di donatori come punto cardine della sicurezza trasfusionale, in quanto è noto che mai come oggi la trasfusione è sicura, anche se non al 100%. Con il sangue è possibile trasmettere malattie infettive (virus, batteri, funghi) e quindi, è importante escludere dalle donazioni temporaneamente il donatore o aspirante tale che: • si sia sottoposto ad ago-puntura • abbia subito un intervento chirurgico, o si sia sottoposto a esami microscopici e trasfusioni • abbia fatto cure dentarie • abbia fatto tatuaggi o piercing • sia tornato da un viaggio in zone endemiche o a rischio malaria • si sia ferito con siringhe • sia a stretto contatto con persone affette da epatite B, o C o HIV • tenga comportamenti sessuali a rischio • stia assumendo farmaci • faccia uso di medicinali per via intramuscolare • assuma ormoni steroidei.

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È definitivamente escluso o sospeso: chi ha contratto l’epatite B o C chi ha contratto l’infezione da HIV AIDS chi fa uso di sostanze stupefacenti (tossicodipendenti) chi abusa di alcol (alcolismo cronico).

Mentre, per tutelare la salute del Donatore stesso, viene dichiarato non idoneo: • chi soffre o ha sofferto di epilessia, convulsioni • chi soffre o ha sofferto di malattie cardiovascolari, respiratorie, renali • chi soffre o ha sofferto di malattie del sangue, neoplasie o malattie maligne • chi ha subito un trapianto di organo.

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Per tantissime malattie è importante una certa conoscenza sulla loro prevenzione, perché molte di queste, purtroppo, sono trasmesse sessualmente. Le malattie trasmissibili sessualmente (MTS) costituiscono uno dei più seri problemi di salute pubblica al mondo e, come dice il nome, avvengono mediante contatto sessuale e provocano lesioni e infiammazioni ai genitali.

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Le MTS comprendono: HIV/AIDS epatiti virali sifilide gonorrea tricomoniasi herpes genitale condilomi pediculosi pubica altre...

Prevenzione Dal momento che i virus responsabili di queste malattie si possono trasmettere con il sangue e con i rapporti sessuali, che l’infezione può persistere per molto tempo anche senza alcun sintomo e che la diagnosi di laboratorio soffre dei limiti legati al pericolo finestra (periodo tra il contagio e la comparsa della malattia), è assolutamente importante escludere dalla donazione i soggetti a rischio. Tante MTS sono prevedibili e non trasmissibili semplicemente mediante l’uso di contraccettivi esterni (esempio preservativo), con una profonda conoscenza del partner ed evitando i rapporti occasionali e/o il cambio frequente del partner. Rendere consapevoli i donatori, informarli sulle problematiche della donazione e della trasfusione, consigliarli all’autoesclusione e di parlare con il medico trasfusionista ogni volta che ritengano di non essere in condizioni ottimali o di avere avuto comportamenti a rischio che possono, donando, causare danni alla propria salute e a quella dei riceventi, è uno dei compiti

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principali del Sistema Trasfusionale Italiano e delle Associazioni di Donatori. Privacy Nell’eventualità che il donatore possa avere qualche dubbio circa qualche comportamento a rischio, questo dovrebbe autoescludersi dalla donazione; per farlo ha due diverse possibilità: rinviare la donazione (esempio assunzione di farmaci o sostanze stupefacenti), chiedere un consulto con il medico trasfusionista (esempio rapporti sessuali occasionali o non protetti) e, se ha già donato e gli viene qualche dubbio, telefonare immediatamente al CRS e fare in modo che la sua donazione venga eliminata. Tutti i dati riguardanti il donatore vengono trattati secondo le modalità previste dalla normativa vigente nel rispetto della legge sulla privacy. Tutto ciò che emerge prima (colloquio), durante e dopo la donazione, è strettamente confidenziale e coperto dal segreto professionale. I dati forniti dal donatore vengono condivisi con Fidas Vicenza Associazioni di Donatori di Sangue - ONLUS a cui è iscritto, per qualsiasi necessità di contatto o di chiamata. Tutti gli esami e i motivi di sospensione, temporanea o definitiva, sono riservati ai medici del CRS; a Fidas Vicenza vengono solo comunicate le sospensioni per una pura gestione del donatore.

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Preghiera del donatore OSignoreGesù,cheritienifattoaTeogniminimodono che facciamo ai fratelli, accogli il mio piccolo sacrificio e benedici il mio desiderio di aiutare chi soffre col dono del mio sangue. NonTichiedoricompensa,oSignore,nésoddisfazione alcuna, ma Ti prego di valorizzare il mio piccolo dono, che insieme a quello di tanti donatori, accresce la sua efficacia e serve a sollevare molti fratelli. Mantieni in me una salute che mi consenta il continuo dono di me agli altri, e mentre l’offerta materiale del sangue raggiunge il corpo del fratello e lo solleva, fa’ o Signore, che il mio sacrificio, unito al Tuo, infinitamente più grande, serva alla redenzione della sua anima. Amen. Papa Giovanni XXIII

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Ringraziamenti

Si ringraziano per la collaborazione e i contributi: • Galliano Rosset • Amministrazione Comunale di Monticello Conte Otto • Regione Veneto • PierGiovanni Schiavotto (Schiavotto srl) • BCC San Giorgio Quinto Valle Agno

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• FIDAS • Gruppo di Monticello Conte otto

indice

Presentazione 3 Lettera del Presidente del gruppo Lettera del Presidente provinciale Fidas 5 Lettera del Sindaco di Monticello Conte Otto 6 Lettera del Parroco 7 Lettera del gruppo AIDO 8 Lettera del gruppo Avis di Valmadrera 9 Lettera del gruppo Frates della Misericordia di Lucca 11 Lettera del gruppo Avis di Polesella 13 Lettera del gruppo Fidas di Montanaro 14 Lettera del gruppo ADVSG Gradisca di Isonzo 15 Lettera del gruppo Avis Copparo 16 Fondazione e vita del gruppo

17

Vita del gruppo - La Giornata del Dono del Sangue - Donazioni effettuate nei 50 anni di attività del gruppo - La Marcia del Donatore di Sangue - Gruppo marciatori donatori di sangue - Staffette podistiche - Unione Ciclisti Fidas-Aido Cavazzale - Gemellaggi

21 21 25 26 30 32 42 44

Monumento al Donatore di Sangue

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Attività del gruppo

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Cittadino Benemerito

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Direttivi del gruppo Donatori di Sangue Fidas Monticello Conte Otto

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La Fidas

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La Fidas di Vicenza

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Il sangue

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I gruppi sanguigni - Requisiti minini del Donatore di Sangue - Prima della donazione - La donazione - Dopo la donazione - L’aferesi - Come si utilizza il sangue donato? - Sicurezza trasfusionale - Prevenzione - Privacy

67 67 68 68 69 69 70 70 72 73

Inno dei Donatori di Sangue

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Preghiera del donatore

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Ringraziamenti 77

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• FIDAS • Gruppo di Monticello Conte otto

per contatti:

Gruppo Fidas Monticello Conte Otto www.fidasmonticelloconteotto.it e-mail: fidasmonticello@virgilio.it

ISBN 978-88-8449-658-4

1a edizione - Marzo 2014 Tutti i diritti riservati al Gruppo Fidas di Monticello Conte Otto Edito da Editrice Veneta sas, via Ozanam 8, Vicenza www.editriceveneta.it


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