ANNO LX - N. 205/206 Gennaio/Aprile 2007 sped. abb. post. 70% - F.I.E.F.S. Via Pisa, 17 - 00162 Roma In caso di mancato recapito, rinviare a Ufficio Poste Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito.
EDUCAZIONE FISICA E SPORT NELLA SCUOLA
Rivista di cultura e informazione delle scienze motorie
sito web - www.fiefs.it e-mail - info@fiefs.it , efss@tiscali.it , efss@fiefs.it
EDUCAZIONE FISICA E SPORT NELLA SCUOLA Rivista di cultura e informazione delle scienze motorie fondata da Serafino Mazzarocchi nel 1947
ORGANO UFFICIALE DELLE ASSOCIAZIONI UNITE DI EDUCAZIONE FISICA
F.I.E.F.S. Federazione Italiana Educatori Fisici e Sportivi
IN QUESTO NUMERO 2
Editoriale
(associazione benemerita del CONI)
C.S.E.F. Centro Studi per l’Educazione Fisica (Ente Morale - DPR 6.10.1959 n. 1222)
ATTUALITÀ E DOCUMENTI
A.N.E.F. Associazione Nazionale di Educazione Fisica (Ente Morale - DPR 30.6.1955 n. 1045)
A.N.I.E.F.A.T. Associazione Nazionale Insegnanti di Educazione Fisica Amatori Tennis
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RIVISTA BIMESTRALE ANNO LX - N. 205/206
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Gennaio-Aprile 2007 Direttore Responsabile Giorgio Lo Giudice
FOCUS BENESSERE
Direttore Giuseppe Cindolo Redazione Paolo Cambone Comitato di Redazione Mario Bella,Vincenzo Biancalana, Antonio Chiappini, Lino Doddi, Antonello Ferluga, Paolo Merlini, Franco Merni, Pasquale Piredda, Gloria Pironi, Alcide Sbrana, Gian Francesco Scarpa, Claudio Scotton, Patrizia Spinelli, Anton Fabrizio Tretene, Assunta Truffaldini, Carmelo Vinciullo. Comitato Scientifico di Redazione Riccardo Agabio, Ernesto Alicicco, Bartolomeo Bellanova, Gianna Ferranti Boccolini, Gianfranco Cameli, Gianfranco Carabelli, Luigi Cimnaghi, Francesco Cavazzuti, Roberto Contento, Bianca Rosa D’Este, Roberto Gagliardi, Bruno Grandi, Renato Manno, Carlo Alberto Nittoli, Adriano Ossicini, Giorgio Santilli. Sede Operativa del Centro Studi per l’Educazione Fisica (C.S.E.F.) Ente Morale - DPR 6.10.1959 n. 122 Via Barberia, 24 Bologna Tel. 051580542
Tavolo Interministeriale sullo Sport Avviato in Italia il “Piano per il Ben...Essere dello Studente 2007-2010” Impegnati 5 Ministeri e numerosi partner, tra i quali anche la FIEFS Convegno Nazionale FIEFS - Alleghe (BL) 23 marszo 2007 La tutela della salute del cittadino: Alimentazione e Sport Ripartono i Giochi della Gioventù Dopo 11 anni torna la storica manifestazione del CONI
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Il carico motorio nel fitness Italo Sannicandro - Barbara Fragasso Analidi di differenti tipologie di attività motorie per l’età adulta 10.000 passi al giorno tutti i giorni per tutta la vita: Mario Bellucci un obiettivo possibile? Attività motoria e disturbi Vincenzo Biancalana del comportamento alimentare Alberto Imperiale
FOCUS DIVERSAMENTE ABILI
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Yoga e abilità diverse Mario Cistulli Un’opportunità educativa per valorizzare le potenzialità personali Ginnastica artistica e disabili mentali Daniela Senarega Vale la pena vivere ... Rosaria Mirate
BACHECA
Associazione all’Unione della Stampa Periodica Italiana
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Attività FIEFS del primo quadrimestre 2007. Summaries & Key Words Il 5 X 1000 dell’IRPEF alla FIEFS - Lettera aperta del Presidente
EFSS - Educazione Fisica e Sport nella Scuola
La ristampa dei lavori comparsi su “Educazione Fisica e Sport nella Scuola” non è consentita se non dietro autorizzazione della Direzione. Tutti i diritti riservati e per la collaborazione le norme sono quelle in vigore. Gli articoli firmati impegnano solo gli autori.
editoriale
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Il 2007 si è aperto, per noi Educatori Fisici e Sportivi, all’insegna di un moderato ottimismo, dovuto ad una serie di fattori che abbiamo cercato in parte di cogliere in questo numero. Nel mondo della scuola, dell’Educazione Motoria, Fisica e Sportiva, qualcosa sembra muoversi. E soprattutto sembra farlo in direzioni che in parte condividiamo, per averle sostenute da tanto tempo, nonché per aver avuto la possibilità, ascoltati, di esporle ad istituzioni attente. Perlomeno così ci è parso. Perlomeno questo testimoniano alcuni atti che le Istituzioni hanno compiuto negli ultimi mesi, tra la fine del 2006 - e ce ne siamo già occupati nel precedente numero della Rivista - e questo inizio 2007. Quanto è andato progressivamente elaborando il Tavolo Interministeriale sullo Sport, sotto la regia del Sottosegretario del Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, on. Giovanni Lolli, e della Dirigente dell’Ufficio V della Direzione Generale dello Studente, d.ssa Giovanna Boda, merita attenzione. Anche di questo si tratta nella prima sezione di questo numero di EFSS - Attualità e documenti - con soddisfazione e compiacimento per aver dato anche il nostro contributo attraverso la partecipazione ai lavori del Tavolo del Presidente Cindolo, e per aver potuto verificare l’attenzione e la condivisione di alcuni temi a noi cari come: - il definitivo riconoscimento della presenza di personale specializzato per l’insegnamento dell’Educazione Motoria nella Scuola Primaria, anche partendo dalle interessanti esperienze condotte negli ultimi anni in molte parti d’Italia; - l’inserimento nella Scuola Secondaria della 3a ora di Educazione Fisica; - la definizione di un programma di formazione e aggiornamento per gli insegnanti (quelli dell’Area Motoria per la scuola primaria quelli di Educazione Fisica per la secondaria) in grado di incentivare e motivare questi ultimi attraverso il collegamento ad un sistema di “crediti” o comunque di valorizzazione di un percorso professionale “di qualità”; - l’attenzione alle dotazioni di impiantistica per la pratica delle attività di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva in tutti gli ordini e gradi di scuole, che parta da un serio ma rapido monitoraggio dell’esistente per realizzare poi, in tempi “non biblici”, un ammodernamento ed un adeguamento delle stesse a standard europei; - l’apertura pomeridiana delle scuole, per una utilizzazione degli impianti scolastici da parte degli alunni aderenti all’Associazione Sportiva Scolastica, regolarmente costituita nella propria scuola - e in ogni scuola! - condotta e diretta dagli stessi insegnanti di Educazione Fisica; - la definizione di un’organizzazione nazionale (Associazione, Federazione ecc.: la FIEFS da tempo propone una Federazione Italiana per l’Attività Sportiva Scolastica - FIASS), istituita attraverso la collaborazione tra MPI, CONI e Associazioni di categoria. Questo solo per citarne alcuni, i più importanti. EFSS - Educazione Fisica e Sport nella Scuola
la stanza del presidente editoriale
Da qui parte la prima sezione di questo numero, Attualità e Documenti, occupandosi poi del “Piano per il Ben...Essere dello Studente 2007-2010”, recentemente lanciato nel nostro paese con uno coordinamento ed un impegno interministeriale i cui effetti, se realizzato secondo le intenzioni e le premesse, saranno apprezzabili nel medio e nel lungo termine. La FIEFS fa parte peraltro delle Associazioni partner dell’iniziativa. E nella stessa sezione trova spazio, per affinità di temi ed a fornire così un suo primo contributo al Piano, l’attenzione al Convegno Nazionale FIEFS del marzo scorso sul tema “La tutela della salute del cittadino - Alimentazione e Sport”; si tratta di uno degli appuntamenti nazionali che la nostra Associazione, già a partire dal 2006 e confermando la scelta anche per questo 2007, ha deciso di legare ad un filo conduttore unico che è appunto la Tutela della salute del cittadino, per poi condurre di volta in volta specifici approfondimenti, con interventi di esperti del settore. Infine, nella stessa sezione, dedichiamo alcune pagine al ritorno ufficiale, dopo 11 anni, dei Giochi della Gioventù del CONI, con un nuovo disegno ed un progetto adeguato ai tempi mutati, sostenuto da importanti partner. La seconda sezione di questo numero, Focus Benessere, anche a voler sostenere il Piano e contrassegnare il partenariato della FIEFS, affronta il tema sotto profili diversi, con attenzione per l’età giovanile e adulta, attraverso la pubblicazione di contributi di livello di ricercatori accreditati. Nella terza sezione, Focus Disabili, torniamo ad occuparci delle attività motorie per i diversamente abili attraverso gli interessanti contributi centrati su due tipi di proposte, ginnastica artistica e yoga, ed un contributo, basato su un’esperienza personale, breve ma molto significativo. Nella sezione Bacheca, infine, proponiamo il quadro delle attività nazionali FIEFS del 2007, in forma sintetica, con il proposito di affrontarle in maniera più dettagliata nel prossimo numero della Rivista. Si tratta sia delle attività già realizzate sino a questo punto dell’anno, sia di quelle in programmazione nei prossimi mesi, tra le quali ci preme sottolineare il Convegno Nazionale celebrativo dei 60 anni di vita del CSEF Centro Studi per l’Educazione Fisica e della stessa EDUCAZIONE FISICA E SPORT NELLA SCUOLA, nonché dei 30 anni di vita della FIEFS, che del CSEF stesso oltre che dell’ANEF e dell’ANIEFAT ha raccolto le esperienze ed il testimone, con la costituzione delle Associazioni Unite di Educazione Fisica. Il numero si chiude con la pubblicazione di un invito del Presidente della FIEFS, il prof. Giuseppe Cindolo, rivolto non solo agli iscritti FIEFS ma anche a tutti coloro che intendono in qualche modo essere vicini alla nostra Associazione. Alla FIEFS è infatti stato riconosciuto il diritto a beneficiare della destinazione del 5 per 1000 dell’IRPEF che è possibile esprimere nella dichiarazione dei redditi per l'anno 2007. Anche dalle pagine di EDUCAZIONE FISICA E SPORT NELLA SCUOLA invitiamo dunque a sostenere la FIEFS con questa forma di impegno che, lo ricordiamo, è senza oneri per il contribuente e richiede soltanto volontà e l’attenzione di pochi secondi nella scelta, all’atto della compilazione del documento fiscale. La Redazione
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focus benessere
IL CARICO MOTORIO NEL FITNESS Analisi di differenti tipologie di attività motorie per l’età adulta
ITALO SANNICANDRO Educatore Fisico e Sportivo, Ricercatore in Metodi e Didattiche delle Attività Motorie c/o il Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive - Università di Foggia BARBARA FRAGASSO Educatrice Fisica e Sportiva, Laureata in Scienze Motorie, Insegnante di Aerobica
SOMMARIO La promozione di stili di vita attivi diviene essenziale per il miglioramento di uno stato generale di buona salute. Nel mondo del fitness la pratica motoria relativa alla ginnastica aerobica occupa un ruolo significativo. In questa ricerca si descrive il carico motorio di tre differenti tipi di attività motorie per adulti: ginnastica aerobica, aerobica con step, fit boxe. Attraverso la rilevazione della frequenza cardiaca, si evidenzia come l'unica attività fisica aerobica risulti la tradizionale "ginnastica aerobica". L'aerobica con step e la fit boxe, invece, evidenziano una sollecitazione della frequenza cardiaca in range prevalentemente anaerobico o perlomeno di tipo intermittente (anaerobicoaerobico). Il tempo trascorso nel range "aerobico" è significativamente più elevato nel corso della lezione di ginnastica aerobica (p<0.05). PAROLE CHIAVE: ginnastica aerobica, aerobica con step, fit boxe, carico motorio.
IL PROBLEMA: LA PRATICA DELLE ATTIVITÀ MOTORIE DESTINATE ALL'ETÀ ADULTA La pratica sistematica delle attività motorie in forma ricreativa e la consapevolezza dei benefici che ne possono derivare sta raggiungendo ampie fasce di popolazione adulta ed anziana. Se le attività destinata all'età anziana prevedono l'utilizzo di alcuni protocolli già ampiamente validati e quantificati (Schena, 2005; Guerra, 2005; Federici et al., 2005), le attività motorie rivolte all'età adulta risentono fortemente di alcune influenze socio-culturali e di mercato. L'attività fisica praticata con regolarità, costituisce la metodica più naturale per poter prevenire e fronteggiare eventuali dismetabolismi che affliggono la società moderna e collegati con alcu quadri patologici caratteristici della nostra società: cardiopatie, diabete, obesità, infatti, rappresentano la causa primaria di decesso nella civiltà occidentale. Se l'intelligenza ha
concesso all'uomo moderno di economizzare la fatica di tipo fisico, al contempo lo ha condannato ad un lento logorio delle funzioni metaboliche, proprio e soprattutto in ragione del suo perdurante stato di inattività. Incrementare il dinamismo nel proprio stile di vita, può migliorare sensibilmente la qualità della vita stessa sotto molteplici aspetti. La promozione di stili di vita attivi diviene essenziale per il miglioramento di uno stato generale di buona salute, prima, e per il conseguimento della physical fitness, dopo. Spesso, si pensa che la pratica di attività sempre più estenuanti sia necessaria per raggiungere più velocemente i risultati sperati. La maggior parte degli studi più recenti, invece, è concorde nel riconoscere nella moderata e regolare attività fisica (es. 30 minuti al giorno a media intensità), una dose di esercizio sufficiente per fruire degli effetti benefici per la salute (Kemper, 2005; Malina, 2005, Pate et al. 1995;
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focus benessere
10.000 PASSI AL GIORNO TUTTI I GIORNI PER TUTTA LA VITA: UN OBIETTIVO POSSIBILE?
MARIO BELLUCCI Educatore Fisico e Sportivo - Specialista in Attività motoria preventiva e adattata Ricercatore - Istituto Regionale di Ricerca Educativa (IRRE) del Lazio
SOMMARIO La relazione è stata tenuta in occasione del 37° Congresso 2006 dell'Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri nella Sessione promossa da Heart Care Foundation ONLUS aperta ai cittadini: "Muoviamoci di più: l'attività fisica per vivere sani". Il lavoro ha i seguenti obiettivi: ricordare e valorizzare l’attività svolta dal Dottor Franco Valagussa, già Presidente della HCF; capire se sono davvero necessari, per vivere bene, 10.000 passi al giorno per tutti i giorni e per tutta la vita; avviare un discorso sulla chiarezza terminologica in educazione fisica; ribadire che esistono delle linee guida sulla valutazione e sulla prescrizione dell'efficienza fisica valide per tutte le età; riaffermare che la valutazione e la prescrizione dell'attività fisica spettano al diplomato Isef o laureato in scienze motorie; confermare la necessità di intervenire in età evolutiva per indirizzare i giovani alle giuste assimilazioni dei corretti stili di vita; auspicare la sinergia fra tutte le categorie professionali che operano nell'età evolutiva; suggerire la consultazione del sito web "tuttocuore.it" dell'ANMCO-HCF. PAROLE CHIAVE: 10.000 passi al giorno, efficienza fisica, linee guida, stili di vita, sinergie professionali.
PREMESSA
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La relazione è stata tenuta in occasione del XXXVII Congresso dell'Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), svoltosi a Firenze nel giugno 2006, su invito del Dottor Franco Valagussa, allora Presidente della Heart Care Foundation (HCF) ONLUS. La HCF e l'ANMCO da anni promuovono delle valide iniziative a favore della prevenzione cardiovascolare e dell'acquisizione di stili di vita sani in tutte le fasce di età, privilegiando quelle in età evolutiva. Infatti la HCF ha da tempo impegnato molte risorse per sostenere il progetto "tuttocuore" per la scuola. Negli anni passati sono state organizzate campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, dei corsi di formazione nelle scuole indirizzati ai docenti ed agli studenti per la promozione di uno stile di vita sano "salvacuore". È stato realizzato l'interessante sito web: http://www.tuttocuore.it, finalizzato alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, EFSS - Educazione Fisica e Sport nella Scuola
di utile consultazione. Il Dottor Valagussa ha indicato l'argomento della relazione da trattare, nell'ambito della seguente Sessione aperta ai cittadini:"Muoviamoci di più: l'attività fisica per vivere sani". Il titolo della relazione, fa riferimento ad una campagna promossa alcuni mesi prima dal Ministero della Salute in collaborazione con i Medici di famiglia, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di svolgere quotidianamente una dose consistente di attività fisica. Questa campagna non ha avuto seguito. Addirittura i promotori della stessa avevano pensato di dimezzare il quantitativo di attività fisica da raccomandare ai pazienti. Lo scrivente si limita a riportare la realtà nei suoi fatti, così come avvenuti. Seguiranno, nella relazione, le critiche propositive e le personali opinioni in merito. Prima di addentrarsi nella lettura del testo, si indicano alcune precisazioni: • la divulgazione di questa relazione è stata autorizzata dalla HCF al fine di estendere il più possibile le
focus benessere
ATTIVITÀ MOTORIA E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
VINCENZO BIANACALANA Ricercatore universitario per il settore M-EDF 01 Docente di: “TTD dell'attività motoria adattata” e di “Intervento programmato adattativo” c/o Facoltà di Scienze Motorie - Università di Urbino. Docente di “Educazione motoria” e di “Educazione motoria infantile” c/o Facoltà di Scienze della Formazione - Università di Macerata. ALBERTO IMPERIALE Medico Psichiatra presso il Centro di Salute Mentale - ASUR Zona 1 Pesaro Cultore della Materia in “Psicosomatica” c/o Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Urbino
SOMMARIO L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’obesità ‘una epidemia estesa all’intera regione europea’. Parallelamente, negli ultimi decenni, nei Paesi industrializzati si è registrata una larga e crescente diffusione del fenomeno dei disturbi alimentari. Noti a tutti sono Anoressia e Bulimia, ma stanno assumendo sempre maggiore rilevanza anche i DCAnas, tra cui il BED o disturbo da alimentazione incontrollata. L’articolo illustra le caratteristiche generali di questi disturbi e presenta un progetto di ricerca sull’attività motoria riferito a venti soggetti BED. PAROLE CHIAVE: obesità, disturbi alimentari, attività motoria, progetto di ricerca.
INTRODUZIONE All’interno del Corso di Laurea Specialistica 76/S, in Attività motoria preventiva e adattata, la Facoltà di Scienze Motorie di Urbino ha strutturato dei percorsi formativi che vedono, dopo un primo anno di studi comune, la possibilità di scelta tra due indirizzi differenti. Nello specifico uno è rivolto alle “classiche” attività motorie preventive e adattate, come quelle per le varie disabilità, la terza età, l’obesità, ecc., e l’altro riguardante esclusivamente la Rieducazione funzionale post trauma. In effetti, la stessa Facoltà organizza già da due anni, e con successo di iscrizioni e risultati, anche un Master di primo livello relativo alla rieducazione funzionale e gestione del paziente traumatizzato che prevede, accanto ad un adeguato numero di ore teoriche, anche e soprattutto, oltre quattrocento ore di attività pratiche presso una struttura sanitaria riabilitativa e questo in conseguenza del fatto che
attualmente il settore rieducativo appare essere uno di quelli più trainanti all’interno delle professioni legate alle attività motorie. Naturalmente, questo non significa che gli aspetti che sopra abbiamo definiti “classici” delle attività motorie preventive e adattate siano stati trascurati, anzi, il successo nel settore rieducativo è stato di stimolo nel cogliere e nell’interpretare nuove esigenze nel campo del movimento e soprattutto nel campo della ricerca scientifica ad esso collegate. Un esempio concreto sono gli ultimi progetti di ricerca che stanno per essere avviati e relativi, alla malattia mentale, all’alcolismo e ai disturbi del comportamento alimentare. Le righe che seguiranno saranno, appunto, rivolte alla descrizione del progetto relativo alle attività motorie per soggetti colpiti da Binge Eating Disorder, (BED), ovvero da disturbo da alimentazione incontrollata.
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focus diversamente abili
YOGA E DIVERSE ABILITÀ Un’opportunità educativa per valorizzare le potenzialità personali
MARIO CISTULLI Educatore Fisico e Sportivo Insegnante di Yoga
SOMMARIO Lo yoga è una disciplina la cui origine è lontana nel tempo e nello spazio; ha la caratteristica di adattarsi alla realtà dell’individuo della nostra epoca e cultura, diventando così attuale e vicina. Rispetta la diversità di ognuno, è un mezzo al servizio di tutte le persone del nostro tempo, per migliorare la relazione con se stessi, con gli altri e con l’ambiente. Cerca di potenziare la consapevolezza e l’autonomia della persona, stimolando le sue potenzialità. Nell’insegnamento vengono usate tecniche diverse per persone diverse, a seconda delle loro caratteristiche e dei loro bisogni. PAROLE CHIAVE: yoga, adattamento, diversità, – asana, respirazione.
INTRODUZIONE Negli ultimi dieci anni ho avuto la possibilità di condividere l’esperienza dello yoga con persone diversamente abili, soprattutto con giovani dai 14 ai 26 anni integrati in scuole statali. Fra l’altro, grazie all’autorizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione, ebbi per tre anni l’opportunità di sperimentare in orario curriculare gli effetti della pratica dello yoga in alunni diversamente abili di una scuola superiore. Nel corso del tempo, diversi colleghi/e si sono interessati a questa proposta, e hanno iniziato a offrirla nei contesti in cui lavorano. Di conseguenza, al momento attuale sono attivi numerosi percorsi (presso scuole, associazioni, ecc.) in cui lo yoga è parte del processo
di integrazione. Questo scritto si avvale della sintesi delle ricerche effettuate durante queste esperienze, pubblicate sulle rivista in lingua francese”Viniyoga”, e sulla rivista in lingua tedesca “Viveka”. Nel corso dell’articolo, propongo anche alcuni spunti su possibili percorsi didattici. Vorrei chiarire che questi modelli non hanno la pretesa di esplicitare la varietà del lavoro effettuabile, e rappresentano semplicemente un tentativo di dare degli esempi metodologici e illustrativi, ma indicativi. Inoltre, queste idee si riferiscono alle situazioni specifiche incontrate in queste esperienze; allo stesso tempo, classificano le persone in tipologie di handicap, il che potrebbe dare una visione parziale e falsata dell’insegnamento
dello yoga. Prego quindi i lettori di non prendere queste proposte per “oro colato”, ma di considerarle semplicemente degli spunti iniziali che vanno adattati alla situazione e all’osservazione del momento. Non prendere in considerazione questo significherebbe dimenticare l’assoluta importanza dell’individualizzazione dell’insegnamento dello yoga, e rischiare di incontrare grossi ostacoli nell’insegnamento e nell’apprendimento.
L’IPOTESI DI PARTENZA L’ipotesi iniziale del progetto era che lo yoga fosse un mezzo che favorisse sensibilmente l’integrazione scolastica degli alunni diver-
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focus diversamente abili
GINNASTICA ARTISTICA E DISABILI MENTALI Validi risultati con soggetti affetti da Sindrome di Down
DANIELA SENAREGA Docente di Teoria, Tecnica e Didattica degli Sport Individuali - Corso di Laurea in Scienze Motorie Facoltà di Medicina - Università di Genova Pedagogista
SOMMARIO l presente lavoro vuole focalizzare l’attenzione sulle opportunità umane e tecniche che può dare l’allenamento con disabili mentali. In particolare si vogliono evidenziare le metodologie utili nella programmazione di un allenamento annuale di ginnasti down. PAROLE CHIAVE: ginnastica artistica, disabilità mentali, allenamento.
PREMESSA Il disabile mentale è da considerarsi “una realtà plurisistemica bio-psico-operante, consapevole, integrata, irripetibile ed aperta, capace di elaborare e costruire numerosi codici di comunicazione, conoscere la realtà esterna a se stessa, progettare e realizzare con i suoi 1 simili un mondo migliore” . Parliamo, dunque di una persona che ha subito un danno biologico il quale ha determinato “una costruzione alterata della struttura rendendola particolarmente vulnerabile per ciò che riguarda la salute organica, la correttezza e la economicità (in relazione a precise finalità del gesto motorio), la stabilità dei rapporti affettivi; la capacità di elevarsi dalla percezione alla concettualizzazione, al ragionamento, al giudizio e l’esposizione a processi di emarginazione sociale, 2 (familiari, scolastici, lavorativi, etc.)” . La personalità del soggetto con handicap è senza dubbio condizionata dalla presenza del deficit, essa però si organizza variamente non solo sulla base di questo dato, ma anche in relazione alla sua storia, ai suoi interessi, alla sua esperienza, ai suoi bisogni, alle sue aspettative, alle caratteristiche ed alle potenzialità dell’atto educativo.
Quanto finora descritto giustifica la richiesta di un intervento il quale si caratterizzi come azione coordinata e continuativa sulla limitazione biologica, ma che non si esaurisca solo in questo. È necessario che si rivolga al disabile mentale nella sua totalità e che miri a favorire lo sviluppo di tutte le aree e le funzioni. Il soggetto disabile è particolarmente bisognoso dell’aiuto educativo in quanto da solo non riesce a centrare quelli che sono gli obiettivi peculiari dell’uomo, soprattutto non riesce a entrare in relazione con i suoi simili per concorrere alla strutturazione di un mondo più soddisfacente per tutti. I momenti tecnico-sanitari della riabilitazione trovano il loro necessario completamento nell’educazione finalizzata a rendere il soggetto disabile mentale capace di vivere normalmente anche in presenza della limitazione e di integrarsi attivamente nel contesto sociale. L’educazione motoria, affettiva, intellettuale, sociale e operativa diventano quindi gli obiettivi necessari per realizzare questo progetto al tempo stesso difficile, ma esaltante. È da queste premesse, dall’utilità dell’attività sportiva del disabile mentale come mezzo per il recupero psi-
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focus diversamente abili
VALE LA PENA VIVERE ... ROSARIA MIRATE Studentessa iscritta al 3° Anno Accademico del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria Università degli studi di Macerata.
Pubblichiamo in questa sezione un contributo significativo, sintetico, che non ha la forma dell’articolo, ma che riteniamo meritasse spazio, attenzione. E proprio in questa sezione. Si tratta di alcune righe di riflessione di una ragazza di Porto Recanati (MC) diplomata al Liceo Psicopedagogico e studentessa universitaria iscritta al terzo Anno Accademico del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria, nonché - come lei stessa sottolinea - aspirante insegnante. La nostra Autrice, affetta da PCI, offre della sua condizione di diversamente abile una testimonianza estremamente positiva, come si evince già dal titolo con cui ha contrassegnato il suo contributo. Positività strettamente legata ell’esperienza dell’attività in acqua.
VALE LA PENA VIVERE... Un tuffo nel blu, è l'acqua che mi avvolge, sensibile, mi restituisce l'ossigeno mancato, quando ce ne era il bisogno, quando a dover reagire nel ventre materno eravamo in due ... anime aggrappate alla vita. Il mio cuore c'era, ci credeva, come oggi io credo nel domani, credo nello sguardo di un bambino, credo alla mia forza diversa, al mio essere diversa. L'acqua e quindi l'attività sportiva del nuoto costituiscono un canale fondante per cui mi posso sentir libera di esprimermi, di esplorare il mio fisico, e di placarne la morsa del dolore. I nervi si sciolgono, i muscoli aggrovigliati sono, possono essere liberi e via nel blu, in fondo al blu, in cui nascono e si esprimono capacità che pensavo non avere. Al contatto con la terraferma si è più forti, più sicuri, più in equilibrio, più leggeri e le ossa non scottano più ... È con l'acqua che realizzi di essere come gli altri, nessuno è diverso, ognuno è perfetto, ognuno con le proprie caratteristiche può esprimersi ed esplorare nuovi mondi, MODI NUOVI DI ESSERE. Dedico questa testimonianza a quelli che come me ci credono, a quelli che lottano per migliorare, e che per farlo si sono affidati al nuoto ... all'acqua in cui i difetti non esistono più, si celano tra le onde, nel blu. Dedico questo stralcio al nuoto e all’“ANTHROPOS” una società sportiva per diversamente-abili che ha permesso a me stessa di credere nella mia forza fisica, aiutandomi ancora di più ad evitare il dolore delle cadute, l'asfalto bollente che ha fatto piangere le mie ginocchia, da quando ho vinto, e da sola ho camminato per la prima volta. Ancora ricordo quell'attimo ce l'avevo fatta, più tardi degli altri, ma c'ero riuscita ero finalmente sola verso la vita ... vale la pena vivere.
EFSS - Educazione Fisica e Sport nella Scuola
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bacheca
Summaries & Key words
IL CARICO MOTORIO NEL FITNESS Analisi di differenti tipologie di attività motorie per l’età adulta Italo Sannicandro - Barbara Fragasso The promotion of active styles of life becomes essential for the improvement of a general state of good health. In the world of fitness the motor practice related to the aerobics occupies a meaningful role. In this search the motor load of three different types of motor activity is described for adults: aerobics, aerobics with step, fit boxe. Through the survey of the cardiac frequency, it is underlined as the only aerobic physical activity the traditional one results really "aerobics." The aerobics with step and the fit boxe, underline instead a solicitation of the cardiac frequency in predominantly anaerobic range, or at least type intermittent (anaerobic-aerobic). The departed time in the range "aerobic" it is meaningfully more elevated during the lesson of aerobics. KEY WORDS: aerobics, step aerobics, fit boxe, motor load.
10.000 PASSI AL GIORNO TUTTI I GIORNI PER TUTTA LA VITA: UN OBIETTIVO POSSIBILE? Mario Bellucci This paper has been presented at the 37th congress 2006 of the Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri. It was included in the Session entitled:"Let us move more: physical activity for a healthy life". This Session was promoted by the Heart Care Foundation ONLUS and it was open to the public. This work has the following objectives: to increase the appreciation of Dr. Franco Valagussa's work, to clarify why 10.000 steps per day, every day of a person life are a necessity, to initiate a discussion for a clearer terminology about physical education, to confirm that do exist valid guidelines for the evaluation and prescription of physical fitness for all ages, to reaffirm that the testing and prescription of exercise is an area pertaining to the graduate of motor science, and lastly to confirm the necessity of intervening in the schools to make an effort to direct youth to assimilate a correct life style, to wish a close cooperation among the professionals who work with youth operate, and lastly to suggest the consultation of the web site "tuttocuore.it" promoted by ANMCO-HCF. KEY WORDS: 10,000 steps to the day, physical fitness, guidelines, lifestyles, professional synergies.
stics of these troubles and introduces a project of search on the motor activity reported to subject winds BED. KEY WORDS: obesity, eating disorder, motor activity, project of search. YOGA E DIVERSE ABILITÀ Un’opportunità educativa per valorizzare le potenzialità personali The origin of yoga is far in time and space. It can adapt itself to the reality of the individual of our time and culture, and so it becomes actual and close. It respects the diversity of everyone, is a tool for every person of our time, it improves the relation with themselves, with the others and with the environment. It tries to strengthen the awareness and the autonomy of the individual, and stimulates his potentialities. In teaching, different techniques are proposed for different persons, according to their characteristic and needs. KEY WORDS: yoga, adaptation, diversity, a–sana, breathing. GINNASTICA ARTISTICA E DISABILI MENTALI Validi risultati con soggetti affetti da Sindrome di Down Daniela Senarega This work focus on human and techniques opportunities that mental disables training can give. We put in evidence useful methodology in Down beginners gymnasts annual training. KEY WORD: gymnastic, mental disability, training.
ATTIVITÀ MOTORIA E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Vincenzo Biancalana - Alberto Imperiale The OMS has defined the obesity ‘a wide epidemic to the whole European region’. Side by side, the phenomenon of the alimentary troubles, in the last decades, is recorded, in the industrialized Countries, such as a wide and increasing diffusion. Known to all are Anorexia and Bulimia. Nearby to these he also go approaching today the DCAnas, among which the BED (binge eating disorder). The article illustrates the general characteri-
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