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SENZA PAURA, UNITI FINO ALL’OBIETTIVO

Non ci interessano discorsi tecnici e non ci esprimiamo sul valore dei giocatori. Sappiamo che la rosa a disposizione di mister Di Francesco, non è certo da Champions League, ma siamo certi che questi ragazzi possano dare molto di più e buttare il cuore oltre l’ostacolo per raggiungere l’obiettivo. Le recenti problematiche, evidenziate dalla squadra, potrebbero certamente essere state determinate anche da una mancata serenità dovuta alle vicende societarie, ma questo non può e non deve essere un alibi. Il nostro sostegno è sempre stato presente, ai ragazzi non abbiamo mai fatto mancare il nostro calore e il nostro appoggio. La partita contro il Torino sembrava aver fatto cambiare la tendenza ma, purtroppo per noi, nel turno infrasettimanale siamo tornati a mostrare i consueti problemi. Serve già da oggi, seppur la partita sembri proibitiva, un’inversione di rotta per racimolare più punti possibile e allontanarsi al più presto dalla zona calda. Non diremmo queste cose se non credessimo in questi ragazzi, siamo convinti che uscire da questo circolo vizioso sia possibile e non conosciamo altra via che il sostegno per far passare questo momento. Da parte della squadra serve entrare in campo, già dal riscaldamento, con la convinzione di poter portare a casa un risultato positivo, concentrando tutte le forze e le energie in campo

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e non altrove, tenendo la testa sul campo e non altrove. Servono 90 minuti più recupero da giocare al massimo delle proprie possibilità come abbiamo fatto con il Torino. Nessuno a inizio stagione avrebbe mai pensato di essere in questa situazione. Ammettiamo anche che il calendario non c’è stato molto di aiuto, ma i “presunti alibi” ormai sono finiti e dobbiamo remare tutti insieme per non andare incontro a situazioni ben peggiori. Avere indosso la maglia della Sampdoria è un onore per qualunque giocatore e chi veste il blucerchiato ha l’onere di difenderla dando sempre il 100 % delle proprie possibilità. Quindi, sudore fatica e impegno per la Sampdoria, non ci saranno partite impossibili se noi e i ragazzi saremo uniti.

CHE L’INCUBO FINISCA! Lo scorso venerdì 20 settembre si è tenuta, presso il Tribunale di Roma, l’udienza preliminare in ordine alle richieste della Procura di rinvio a giudizio del sig. Massimo Ferrero e di altre quattro persone, per presunta distrazioni di fondi dalla Sampdoria, in occasione della cessione del calciatore Pedro Obiang. Come tanti di voi sapranno, per ragioni processuali, la decisione sul rinvio a giudizio per questa allarmante vicenda è stata rinviata al 14 febbraio 2020. Noi che, ormai da più di un anno, insieme agli altri gruppi della Sud, abbiamo intrapreso la via della contestazione nei confronti del proprietario della maggioranza delle quote dell’U.C. Sampdoria (chiamarlo presidente proprio non ci riesce e , anzi, ci ripugna) abbiamo prestato grande attenzione a questa vicenda giudiziaria, nella speranza che almeno tra le aule di giustizia potesse diradarsi la cortina fumogena che il suddetto personaggio ha alzato sulla sua gestione del bene da noi amato e che fosse chiaro a tutti, anche a quelli che sostengono che fino a qualche tempo fa avesse fatto bene, quale sia stata la storia di Massimo Ferrero alla Sampdoria. WWW.FIERIFOSSATO.IT


Attenderemo la decisione di febbraio, ma vogliamo che sia chiaro sin da ora che, qualunque sia l’esito di questa vicenda, il nostro giudizio non subirà alcun cambiamento. Qualora dovesse esserci il rinvio a giudizio ci troveremmo di fronte ad una situazione che mai nella storia della Sampdoria, dal 1946 ad oggi, si era presentata; una situazione grave che non farebbe altro che acuire la nostra preoccupazione e netta contrarietà nei confronti dell’attuale proprietario. In ogni caso, di fronte al riconoscimento dell’estraneità ai fatti del Sig. Ferrero rimarrebbero gli insulti alla nostra storia, il danno all’immagine del nostro stile e del nostro modo di essere e soprattutto rimarrebbe una gestione basata più sull’apparenza che su solidi fatti, circostanza che sta determinando le difficoltà tecniche di questi ultimi tempi. Chi si basa sui risultati sportivi degli ultimi anni dimentica che il Sig. Ferrero ha usufruito per tanto tempo dell’aiuto, sotto forma di fideiussioni, del precedente proprietario dott. Edoardo Garrone, anch’egli non scevro da colpe, e soprattutto si è avvalso della seria professionalità degli operatori di mercato che per sua fortuna si era trovato all’inizio della sua avventura in blucerchiato. Alle, pur remunerative, ma in ogni caso sanguinose, cessioni volute dal sig. Ferrero, la dirigenza e gli osservatori hanno sempre risposto cercando di allestire una squadra comunque competitiva e questo ha funzionato fino all’estate scorsa. L’ultimo mercato ha infatti visto il disimpegno totale del massimo amministratore dell’U.C. Sampdoria, il quale girando per programmi televisivi e rilasciando interviste sempre imbarazzanti e fuori luogo, nonché regalandosi una bella vacanza ad Ibiza nella fase più calda del mercato, ha lasciato in difficoltà e senza mezzi gli operatori blucerchiati impegnati nella campagna trasferimenti. A fronte della scelta di un allenatore diametralmente opposto al suo predecessore, nulla è stato fatto per consegnare a Di Francesco una squadra adatta al suo gioco e minimamente competitiva. Si è dovuto, in sostanza, fare le nozze con i fichi secchi. Di fronte a fatti come questi non comprendiamo come si possa ancora difendere un personaggio tale e ribadiamo che la nostra contestazione continuerà fino a quando non ci saremo liberati di una figura non adatta a rappresentare la Sampdoria. Continueremo a chiedere al sig. Ferrero di vendere la società e di farlo per il bene della Sampdoria. Continueremo a farlo senza coinvolgere in questa situazione la squadra. Non siamo più disposti ad accettare che il ruolo del Presidente dell’U.C. Sampdoria sia occupato da chi ci ha umiliato così tanto. Ferrero vattene, non vogliamo rimanga più alcuna traccia del tuo passaggio alla Sampdoria.

CHI SARANNO I VERI PIRATI? La pirateria uccide il calcio: #stopiracy. Con questo slogan, a inizio stagione la Lega Serie A ha dato inizio alla propria battaglia contro il fenomeno che, a loro avviso, danneggia pesantemente il calcio.

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Nelle prime due partite di campionato abbiamo visto striscioni con questo slogan esposti sul terreno di gioco, mentre un bambino amareggiato seduto in uno stadio vuoto e distrutto è l'immagine che è stata scelta per pubblicizzare questa campagna. Secondo i dati ufficiali, la Lega di Serie A perde a causa della pirateria circa 200 milioni di euro: un danno economico sicuramente rilevante ma che non può e non deve essere considerato come il vero motivo per il quale il calcio italiano nel corso degli anni ha perso fascino e interesse non solo nel nostro Paese, ma anche all’estero. Questo spot pone infatti nuovamente l’accento sulle contraddizioni del sistema calcio italiano, che vive esclusivamente sugli introiti derivanti dalle pay tv con tutto ciò che ne consegue. Per queste ragioni, affermare che sia la pirateria ad uccidere il calcio ci sembra una vera e propria presa in giro, perché i veri problemi sono altri. A massacrare e a distruggere il nostro amato gioco ci pensa anzitutto il costo dei biglietti sempre più elevato anche per partite non di cartello (un esempio recente, settore ospiti per Sassuolo – Samp al costo di quasi 30 €), partite che spesso sono giocate in stadi fatiscenti ed obsoleti che fanno ancor più apprezzare a molti la comodità del proprio salotto. A questo aggiungiamo il calcio spezzatino, imposto ovviamente da esigenze di palinsesto tv, che obbliga i tifosi a fare salti mortali per seguire allo stadio la propria squadra. Se analizziamo entrambi i punti, il minimo comun denominatore è sempre lo stesso: comanda il volere delle pay tv, a discapito del tifoso. Non dimentichiamo infine tutto ciò che deriva da norme restrittive e divieti, che non fanno vivere pienamente tutto ciò che è il vero spirito di questo sport. Un calcio per il quale noi continuiamo e continueremo a combattere e a portare avanti i nostri ideali , con la speranza di un ritorno alle origini. Auspichiamo che quel bimbo triste e sconsolato un giorno possa vivere questo sport con la stessa gioia ed entusiasmo che si poteva assaporare fino a pochi anni fa, sognando quel calcio degli anni 80/90, quando il campionato italiano era considerato il più bello al mondo e si giocava tutti in contemporanea la domenica pomeriggio allo stesso orario, con gli stadi stracolmi che ribollivano di calore e passione. E’ davvero la pirateria, o sono le Pay TV, ad uccidere il calcio?

HELLAS VERONA – SAMPDORIA In occasione della gara del 5 ottobre i Fieri Fossato organizzano la trasferta di Verona. Riteniamo inutile ricordare l’importanza di questa giornata che ci vedrà riabbracciare i nostri Fratelli Scaligeri, l’ennesima occasione per celebrare il gemellaggio storico tra le due tifoserie. Esserci significa far parte di un altro pezzo della storia di questo legame inscindibile, una festa che tra birre e cori si rinnoverà ancora una volta come è sempre stato e sempre sarà. Per informazioni rivolgersi il martedì o il giovedì al club oppure al numero di telefono 3480573437.

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