Mabedo magazine 12

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magazine N.12

PERSONAGGI

Tele e colori che si intrecciano con le vie del centro storico di Pavia

Giovanna Fra

MONDO DEL VINO

Passione e amore per la terra e i suoi prodotti rendono speciali i prodotti della cantina alessandrina

Cascina Montagnola a Viguzzolo, incanti di-vini EVENTI

Castello Visconteo di Pavia

Nuova location per la 63^ edizione dell’Autunno Pavese DOC MONDO DEI MOTORI Auto storiche

Giro notturno dell’Oltrepò



editoriale

M

aBeDo Magazine torna con uno speciale sulla 63^ edizione dell’Autunno Pavese DOC: una location tutta nuova e un palinsesto di eventi originale e interessante, sotto la direzione artistica di Marco Lodola. In provincia di Alessandria vi portiamo a conoscere i vini di Cascina Montagnola mentre tra le vie di Pavia troviamo il personaggio del mese, Giovanna Fra. Settembre è anche vendemmia: siamo stati all’Azienda Agricola Dellabianca per tre giornate all’insegna della pigiatura dell’uva con i bambini e poi Marco Bertelegni, enologo di Monsupello, ci ha invece dato la sua opinione sull’annata 2015. Per concludere, non poteva mancare lo speciale Motori con la recensione del Giro Notturno in Oltrepò Pavese. Buona lettura!

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sommario

PERSONAGGI Tele e colori che si intrecciano con le vie del centro storico di Pavia

Giovanna Fra

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MONDO DEL VINO Passione e amore per la terra e i suoi prodotti rendono speciali i prodotti della cantina alessandrina

Cascina Montagnola a Viguzzolo, incanti di-vini

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MADE IN ITALY Ritorno alla natura... con passione!

Azienda agricola La Coccinella di Torrazza Coste

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Vendemmia in Oltrepò 2015

L’opinione di Marco Bertelegni

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SOSTE GOLOSE Metti un pomeriggio in centro a Pavia a caccia di vini e liquori

Enoteca Wine All

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Cuore, passione per la cucina e gusto inconfondibile

Ristorante Pizzeria Charlot a Santa Giuletta

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… “la pizza più buona che ci sia”!

Pizzeria Santa Lucia

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EVENTI Castello Visconteo di Pavia

Nuova location per la 63^ edizione dell’Autunno Pavese DOC

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I bambini e la pigiatura dell’uva

Tre giorni tra le viti dell’Azienda Agricola Dellabianca

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MONDO DEI MOTORI Auto storiche

Giro notturno dell’Oltrepò

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Giovanna Fra

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personaggio

Tele e colori che si intrecciano con le vie del centro storico di Pavia

Giovanna Fra Testo di Simona Rapparelli

C’

è un portale in via Frank, nel cuore della città di Pavia, che ha ispirato da subito la pittrice pavese Giovanna Fra, tanto da spingerla a dare spazio alla sua arte proprio in quel luogo, nella casa Belcredi, che nel XVII e XVIII secolo ospitava la sede dell’Accademia degli Affidati, associazione che promuoveva nel capoluogo varie attività sia creative che culturali. Ed è proprio in nome di quel sontuoso ingresso che la pittrice ha scelto come simbolo della sua arte proprio “Il Portale”, sede da tempo del suo studio, dove le sue opere nascono e prendono forma tra luci, colori, astrazioni e tecniche originali e personalissime. Giovanna Fra offre agli appassionati d’arte anche uno spazio espositivo in Corso Strada Nuova dove si possono ammirare pezzi “trovati” proprio dall’artista e restaurati: un luogo caratterizzato quindi dalle arti figurative dove di volta in volta si tengono mostre di artisti contemporanei, presentazioni di libri e cataloghi d’arte, incontri con gli autori e lezioni didattiche sulle tecniche pittoriche. 7


Ninfalide

Tornando nel cuore di Pavia, ciò che colpisce della pittura di Giovanna Fra è la tecnica: l’artista, che si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1993 e si è specializzata in restauro di dipinti e affreschi all’Ateneo Artistico di Milano e presso il Centro Europeo per la conservazione del patrimonio architettonico all’Isola di San Servolo a Venezia, impiega carte imbevute di colore creando forme che suggeriscono essenzialità, movimento, cambiamento e decisione cromatica. Una tela che quasi suona come una musica dell’anima dell’autrice ma anche melodia condivisa con chi l’ha creata, che sembra immergersi e scomparire nell’aria per poi tornare a farsi viva e netta sotto gli occhi dell’osservatore. Il metodo operativo di Giovanna Fra sa raccontare lo spazio, dando volume e creando movimento: geometrie perfette che sanno sciogliersi nel bianco e rinascere nella forza del colore, in un gioco di aree che prendono vita sulla tela. 8


Un gioco fatto anche di luci e di diverse texture che ha incuriosito anche il design, tanto che nel 2012 l’artista ha dato vita ad una mostra particolare (“Arreda-Tela”), proprio a Pavia, in cui le sue opere, dipinte anche su lino, hanno vivacizzato l’ambiente dando all’arte un senso nuovo e più vicino alla gente, così vicino da bussare alla porta di casa ed entrare nelle stanze di un’abitazione. Giovanna Fra si occupa anche di restauro,sia di sculture che di opere di altro genere compreso anche l’affresco, nonché di valutazioni e consulenze in ambito di antiquariato: tanti sono infatti gli ambiti di azione di una affermata artista, compresi anche gli interventi su statue lignee con verniciature e stuccature, con le durature o ancora con speciali tecniche di integrazione delle superfici. Nelle opere di restauro Giovanna Frà inserisce anche le indagini tecniche per lo stato di conservazione di un’opera d’arte, in particolare delle tele.

Tempus Time

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Linguaggio mutevole

Giovanna Fra www.ilportaledigiovannafra.it info@ilportaledigiovannafra.it

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mondo del vino

Passione e amore per la terra e i suoi prodotti rendono speciali i prodotti della cantina alessandrina

Cascina Montagnola a Viguzzolo, incanti di-vini Testo di Simona Rapparelli

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a delicatezza e l'incisività fuse insieme nell'acquerello che ne caratterizza la grafica dell'etichetta e la sicurezza di un marchio di produzione che sa di passione e amore per la propria terra. Ecco le due prime caratteristiche (decisamente vincenti) che fanno dell'azienda Cascina Montagnola di Viguzzolo in provincia di Alessandria un punto di riferimento sia per coloro che amano da sempre il mondo del vino e lo conoscono in profondità che per quelli che vorrebbero conoscerlo meglio avvicinandosi e degustando bouquet e profumi di vigneto. Ma cosa rende veramente speciali le produzioni di Cascina Montagnola? Si potrebbe parlare di magici incontri: l'azienda è distesa e respira natura sui Colli Tortonesi, tra il bell'Oltrepò Pavese, ad un passo dal Monferrato e vicino all’Appennino Ligure. Qui, nel 1997, Donatella Giannotti, la titolare, avvia l'attività, dove farà fiorire la sua passione per i frutti della terra nata quasi per caso, nel 1988, al termine di una passeggiata con amici proprio nelle campagne vicino a Viguzzolo. 14


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Donatella Giannotti

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Una vera e propria scelta di vita che ha prodotto ottimi risultati: l’azienda si estende oggi complessivamente per diciotto ettari, di cui dieci vitati, sei a seminativo e uno a frutteto, con un parco che abbraccia l'intera abitazione principale. Dopo le primissime sperimentazioni alla fine degli anni novanta, con un limitato imbottigliamento di Barbera, il Rodeo, proveniente da un vigneto risalente agli anni cinquanta, la produzione è passata in fretta ma con accuratezza alle uve Cortese, Chardonnay e Croatina. Con gli anni, è stato il turno del prestigioso Morasso (da vigneti di Timorasso), del vigneto dedicato al Sauvignon e di quello del Merlot; dieci etichette in tutto, per un totale attuale di circa 30.000 bottiglie. 17


Curiosi, affascinanti e quasi poetici anche i nomi con cui i vini sono stati battezzati dai produttori di Cascina Montagnola, eccone alcuni esempi: per i bianchi si fanno onore sulle tavole di coloro che scelgono il marchio alessandrino, Morasso e Morassino, Risveglio, Sornione, Dunin, Alcesti e Derthona; per i rossi Donaldo, Amaranto, Rodeo, Margherita e Decima Vendemmia. Merlot, Barbera e Croatina sono le uve che dominano i rossi, Sauvignon, Timorasso, Cortese e Chardonnay i vitigni che colorano di sfumature e i vini bianchi. Per tutti coloro che vogliono assaporare in loco c'è anche un’accogliente sala degustazione. Ăˆ stata creata una barricaia, il locale in cui avviene l'affinamento del vino in botti di legno.

Cascina Montagnola Strada Montagnola Inferiore, 1 15058 Viguzzolo (AL) 348.0742701 www.cascinamontagnola.com info@cascinamontagnola.com

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MaBeDo Card 2015

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made in Italy

Ritorno alla natura... con passione!

Azienda agricola La Coccinella di Torrazza Coste Testo di Simona Rapparelli

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uante volte abbiamo scelto una coccinella come simbolo di fortuna? C'è chi decide di tatuarsela sulla pelle, chi sceglie un portachiavi o chi un ciondolo da appendere ad una catenina o un braccialetto. D'altronde, a chi non ispira simpatia il prezioso e curioso insetto? Sembra quasi spuntato dalla matita di un disegnatore, con quel colore rosso acceso ed i puntini neri distribuiti sulla corazza leggera che si apre al momento di volare... Forse però non tutti sanno che la coccinella è anche il simbolo per eccellenza di quel tipo di agricoltura che ritorna all'origine, che si basa su metodi naturali per poter coltivare e crescere i propri prodotti senza ricorrere alla chimica. Quale simbolo migliore quindi per rappresentare un'azienda agricola "tutta passione" come quella di Carla Negri che si trova alla frazione Mogliazza di Torrazza Coste? Questa passione è motore per la titolare, che già da piccola si era emozionata all'idea di poter coltivare un seme, vederlo crescere e fruttificare nel proprio orto, coglierlo e poterlo assaggiare e cucinare.

Carla Negri

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Una vera e propria filiera corta e virtuosa che per Carla Negri dev'essere stato un vero segnale di vita, tanto da spingerla, in età adulta, a dare il via all'attività dell'Azienda Agricola La Coccinella. Freschezza e genuinità, percorso brevissimo tra produttore e consumatore, e provenienza del prodotto sono le caratteristiche di ciò che è possibile comprare presso l'Azienda Agricola la Coccinella. Qui le coltivazioni sono avviate con il pieno rispetto dell'ambiente: il metodo biologico, tanto importante in questi tempi frenetici dove non si sa nemmeno più cosa si mangia, è il vero protagonista delle attività agricole di Carla Negri. 24


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Azienda Agricola La coccinella Via Sant’antonino, 10 27150 Torrazza Coste 320 1739456 cargig@inwind.it

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La titolare ha infatti deciso di impiegare particolari sostanze naturali per irrorare le proprie coltivazioni, come i macerati d'aglio e d'ortica, veri e propri "insettifughi" naturalissimi. Medesima origine "made by Madre Natura" per il metodo della permacultura, metodologia approdata ufficialmente in Italia nel settembre del 2000, che si basa sull'osservazione diretta della natura e dei suoi maccanismi di vita. Coltivare in permacultura vuol dire rispettare i cicli naturali senza ricorrere in continuazione all’uso di concimi, lavorazioni e altri interventi colturali. Vuol dire anche scegliere una metodologia che vuole evitare colture

annuali energivore passando ad uno schema che invece, su esempio degli ecosistemi naturali, punta alla creazione di colture pluriennali caratterizzate da bassi consumi di energia fossile e ridotta manodopera. A coloro che hanno intenzione di visitare e provare ciò che La Coccinella offre, ricordiamo che i prodotti coltivati sono tutti stagionali e che è possibile trovare tanta verdura, frutta e spezie (rosmarino, origano e timo fresche oppure a foglia secca). L'Azienda Agricola La Coccinella è sempre aperta, basta una telefonata per visitarla ed acquistare direttamente i suoi prodotti. 27


made in Italy

Vendemmia in Oltrepò 2015

L’opinione di Marco Bertelegni Testo di Stefania Bertonazzi - foto di Piero Ventura

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n’annata iniziata con un buon germogliamento precoce, frutto di un inverno e primavera miti e dai terreni con buone riserve idriche formatesi dalle abbondanti piogge autunnali ed invernali. La primavera ed l’estate poco piovose hanno permesso di ridurre e gestire bene i trattamenti fitosanitari al vigneto, abbassando i livelli di guardia sul rischio infezioni fungine. I mesi di giugno e di luglio hanno fatto registrare temperature decisamente al di sopra della norma, con tassi di umidità altissimi e con una lunga persistenza di dette condizioni fino ad agosto. Dopo Ferragosto si sono avute precipitazioni che hanno abbassato le temperature e riportato le condizioni ideali per la maturazione delle uve, specie quelle rosse (riportando una giusta maturazione polifenolica). La vendemmia in Oltrepò Pavese è iniziata appena dopo Ferragosto, con la raccolta delle uve Pinot Nero e Chardonnay atte a basi spumante. È stata una vendemmia precoce e veloce, che ha visto poche soste tra la raccolta di una varietà e l’altra, e che si è conclusa già a fine settembre con la pigiatura di Barbera e Croatina. Tutte le uve raccolte quest’anno avevano una straordinaria condizione sanitaria, elevate gradazioni zuccherine e buone disponibilità di sostante aromatiche nelle bucce. 28


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I quantitativi raccolti sono in linea con quelli dello scorso anno, ma in certe zone caratterizzate da terre argillose calcaree sensibili alla siccità, si sono registrati cali produttivi fino al 30% per il basso peso specifico dell’uva raccolta. I vini bianchi ottenuti sono di alta qualità, seppure in certi vigneti siano calati i tenori di acidità e freschezza, causa il caldo estivo. I vini rossi targati 2015, tanti ancora in fermentazione, saranno straordinariamente strutturati ed eleganti; i mosti avevano altissime intensità coloranti ed aromatiche, tannini dolci e ben maturi e gradazioni zuccherine elevate. Madre natura ed il vigneto hanno fatto un grande lavoro, ora dovranno essere i tecnici enologi a gestire al meglio le operazioni di cantina (svinature, chiarifiche, imbottigliamenti) per portare sulle nostre tavole, già da metà novembre, il frutto di un’annata straordinaria. 31


Abbiamo raccolto l’opinione di un esperto, l’enologo di una delle cantine più prestigiose dell’Oltrepò: Marco Bertelegni. “In un anno molto chiacchierato per i recenti fatti e misfatti avvenuti in alcune cantine oltrepadane, ad oggi si scoprono anche frodi in Friuli ed in casa Prosecco, Madre Natura ha dato nel 2015 una grossa mano ai viticoltori, con uve sane e di alta qualità a spese ridotte (per il limitato numero di trattamenti fitosanitari ed operazioni agronomiche in vigneto). Si tratta però di una condizione viticola straordinaria, perciò sarà opportuno tenere le produzioni qualitative di quest’anno come obiettivi da raggiungere anche nelle annate future meno facili. Produrre uve sane e ben mature è una priorità di ogni annata, per ottenere vini qualitativamente concorrenziali con basse spese di produzione; in cantina gli enologi possono sfruttare la tecnologia, ma non possono fare i miracoli. Infine, voglio mettere in evidenza l’aumento della fauna selvatica (ungulati e cinghiali) che in certi areali collinari ha devastato interi vigneti, mettendo in ginocchio viticoltori che vivono con i frutti della terra. Sarebbe opportuno che questo problema venisse preso seriamente in esame dalle autorità competenti in tempi brevi e che possano essere stipulate assicurazioni per tutelare le produzioni agricole più a rischio.” 32

Marco Bertelegni


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soste golose

Metti un pomeriggio in centro a Pavia a caccia di vini e liquori

Enoteca Wine All Testo di Simona Rapparelli

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utunno, voglia di sapori autentici e forti, voglia di novità da regalare o da condividere con chi si ama, voglia di trovare nel proprio bicchiere un distillato che rinfranchi lo spirito oppure un vino all’altezza di una situazione piacevolmente conviviale. Se leggendo queste poche righe vi siete riconosciuti, dovete mettere in calendario una passeggiata nel cuore di Pavia, proprio sotto la Cattedrale. Lì l’enoteca Wine All di Antonio Allegretti vi saprà accogliere con le grandi crù d’Italia, le migliori etichette dell’Oltrepò Pavese, quelle nazionali ed internazionali, spumanti e champagne, distillati e specialità alimentari. Una vera e propria esperienza di gusto che è possibile sperimentare al sabato, quando Wine All organizza momenti di degustazioni guidate di grandi vini e spumanti. Come deve essere nella migliore tradizione, l’enoteca al numero 20 di piazza Duomo mette i propri clienti al primo posto, con la possibilità di consegne a domicilio e realizzazione di cesti e confezioni di pregio per occasioni speciali. 36


“Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico” (Molière) 37


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Ma quali sono i prodotti che un appassionato, e non solo, può trovare da Wine All? Entrando nel negozio si scoprono tanti vini italiani ed internazionali, spumanti, champagne (Louis Roederer con Cristal, Bollinger, Dom Perignon, Jacques Selosse), confezioni personalizzate e natalizie, confezioni regalo, specialità alimentari. Non possono mancare i vini dell’Oltrepò Pavese (Monsupello, Picchioni, Verdi, Agnes, Ballabio e Cà di Frara per citarne alcuni tra quelli finiti sulla guida del Gambero Rosso), i vini da dessert (con i grandi metodi classici italiani come Cà del Bosco, Bellavista e Cavalleri) e le tante etichette prestigiose provenienti da tutt’Italia (Trentino Alto Adige Piemonte, Toscana, Friuli, SIcilia e tanto altro). In un anno e mezzo di apertura si sono avvicendate da Wine All più di cinquecento etichette diverse, tra cui anche distillati, grappe, rum, whisky, gin e liquori. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, Allegretti ha scelto di proporre l’Acquerello, il riso Carnaroli Superfino unico al mondo, coltivato e confezionato dalla famiglia Rondolino nella Tenuta Colombara, nel cuore della provincia di Vercelli. Troviamo anche il salame di Varzi, l’olio di Oneglia, le Acciughe del Cantabrico e poi ancora torte e confetture che arrivano da Francia e Austria. A partire dal mese di ottobre ci saranno sua maestà il cioccolato di Domori, Maglio, Valrhona; panettoni del calibro di Fiasconaro e Filippi, prodotti milanesi pronti ad essere accompagnati, durante le degustazioni, ai grandi bouquet che è possibile trovare solo da Wine All. 39


Per concludere, un pizzico di saper vivere: “Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico”, una frase che Allegretti ha voluto anche nella sua enoteca e che simboleggia i valori in cui crede: la cultura, l’amicizia e l’amore per quel meraviglioso mondo che è il vino. Una passione che è nata ben 15 anni fa, maturata attraverso un esperienza lavorativa svolta nel campo della comunicazione, del marketing, degli eventi, della ristorazione e del vino. Un sentimento che ti contagia, da cui può nascere solo un grande amore per la terra e per ciò che ci sa regalare.

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Enoteca Wine All Piazza del Duomo, 20 Pavia PV 0382 23177 www.enotecawineall.it info@wineall.it

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soste golose

Cuore, passione per la cucina e gusto inconfondibile

Ristorante Pizzeria Charlot a Santa Giuletta Testo di Simona Rapparelli

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uante volte si sente dire “avrei voglia di una cena a base di pesce ma non so dove lo cucinano bene”. Un ritornello ascoltato tante volte, al quale è sempre difficile dare una risposta, a meno che non si sia passati ad assaggiare le specialità del Ristorante Pizzeria Charlot di via Emilia a Santa Giuletta. È evidente che lo chef e i titolari amino davvero le specialità di pesce, tanto da volerle inserire come punto di riferimento e immagine rappresentativa di tutto il menù. Insieme a una lista dedicata alle pizze (cotte rigorosamente nel forno a legna e create con solo ingredienti di stagione e di prima qualità per garantire il massimo del gusto e della freschezza), il pesce è davvero il piacevole protagonista dell’offerta del ristorante. Si può scegliere tra tartare di salmone, insalata di gamberi e patate, grigliata mista di pesce, gamberoni di Mazara del Vallo scottati sulla piastra, ma anche specialità originalissime come l’acquerello (un riso pregiato e particolare, Carnaroli Superfino coltivato e confezionato dalla famiglia Rondolino nella Tenuta Colombara a Vercelli, caratterizzato da chicchi integri, sodi, sgranati e saporiti, che fanno del risotto quasi un’opera d’arte) al foie gras, al pomodoro con foglia d’oro o al granchio.

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Roberto e Paola Venturi

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E ancora, i canolicchi spagnoli, l’astice alla catalana, le linguine al pomodoro e ricci di mare, per non parlare del tonno rosso scottato o della millefoglie di salmone, vere prelibatezze che davvero non è possibile trovare ovunque. Possono stare tranquilli anche quelli che amano la carne, al Ristorante Pizzeria Charlot si fanno anche fenomenali tagliate di Black Angus! Il pesce fa capolino anche nelle pizze: c’è il calzone ai frutti di mare che sorprende sempre chi lo ordina proprio per la sua originale forma di pesce o quella al salmone, polipo e gamberi. Ci sono anche una serie di pizze che stupiscono vista e palato, come quella alle patate viola o quella al pomodoro giallo. Inutile dire che il Ristorante Pizzeria Charlot di Santa Giuletta è un posto ideale per trascorrere una piacevole serata in compagnia di amici oppure un momento romantico accompagnato da sapori del tutto inediti. La famiglia Venturi, titolare del bel locale, si occupa di ristorazione da ben vent’anni, un bagaglio di esperienza di tutto rispetto che permette al cliente di avere a disposizione piatti complessi e preparati con materie prime di ottima qualità: e proprio la geniunità e la freschezza dei prodotti hanno decretato il successo di Charlot. Sembra quasi di vederlo in bombetta, baffetti e bastone che entra nel “suo” ristorante a Santa Giuletta per assaggiare le delizie dello chef. 46


Ristorante Pizzeria Charlot Via Emilia 68/70 27046 Santa Giuletta, PV 0383 899000 ristorantepizzeriacharlot@gmail.com www.ristorantepizzeriacharlot.com

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soste golose

… “la pizza più buona che ci sia”!

Pizzeria Santa Lucia Testo di Simona Rapparelli

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l gioco di parole e di rime nel titolo non è casuale, ma ricalca perfettamente lo slogan voluto da Vittorio, titolare del locale e specializzato nel settore grazie ad anni di esperienza nella ristorazione e nella cultura del buon cibo di qualità. Uno slogan che sintetizza bene ciò che il cliente trova, alla pizzeria Santa Lucia di Bastida Pancarana: una pizza semplicemente buona, che incontra i gusti di tutti in ogni circostanza, grazie alla grande offerta della carta che prevede oltre sessanta tipi di pizze diverse, create sempre con ingredienti di primissima qualità. Un dettaglio da non sottovalutare, è il rapporto qualità-prezzo che fa la differenza alla Santa Lucia. Sia nel locale di Bastida che in quello di San Martino Siccomario, si può passare una serata tra amici con la sensazione chiara di avere pancia e bocca soddisfatti e il portafogli ancora praticamente pieno. Vittorio con la sua simpatia e cordialità riesce a far sentire tutti i clienti a proprio agio grazie alla giocosità delle sue battute, un elemento quest’ultimo che contribuisce sempre alla buona riuscita di un pranzo oppure di una cena. 48


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Ristorante Pizzeria Santa Lucia Via del Canale, 18 Bastida Pancarana (PV) 0383 855083

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Fin qui abbiamo parlato solo di pizze, specialità unica per il locale di San Martino Siccomario, piatto di punta ma non esclusivo invece per Bastida, dove a mozzarella, pomodoro, pasta sottile e ingredienti vari, si unisce anche il buono del ristorante: via allora con i fritti di pesce, con gli spaghetti in crosta e la famigerata grigliata di pesce freschissimo, delizia dei palati che ben la conoscono e ottima scoperta per coloro che decidono per la prima volta di provarla. La grigliata è un classico della pizzeria Santa Lucia e viene proposta dal venerdì alla domenica. Valore aggiunto di un piatto sempre bello da vedersi è proprio il gusto: la leggerezza e nel contempo la croccantezza dei frutti di mare che la compongono, frutto delle abili mani che grigliano in cucina, rendono la grigliata della Pizzeria Santa Lucia un vero e proprio tuffo nel sapore del mare! Tornando alle pizze, realizzate con pasta sottile e con una lievitazione ben fatta che evita il fastidioso “effetto gonfio” al termine della cena, per i più curiosi c’è la possibilità di provare, oltre ad un vasto listino di proposte classiche, anche due specialità, originali di Santa Lucia: la mitica pizza Pippo, che tra i suoi ingredienti annovera salsiccia, provola e scarola e la Peccato di Gola, assolutamente da provare senza svelare la sorpresa. Un vero e proprio regno dove la pizza è una gustosa regina, protagonista di una bella serata da passare in compagnia, alla pizzeria Santa Lucia… con la pizza più buona che sia! 51


Ristorante Pavese dal 1951

Le Rubinie del Po

GRADITA LA PRENOTAZIONE

Località Ponte della Becca, 1 Linarolo (PV) tel 0382 587039 info@lerubiniedelpo.it - www.lerubiniedelpo.it 52

CHIUSO IL LUNEDì


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Castello Visconteo di Pavia

Nuova location per la 63^ edizione dell’Autunno Pavese DOC Testo e foto di Valeria Portinari

Da sin. Giuseppe Pep Villani Gustavo Cioppa Erminia Rosa Cesari Franco Bosi Daniele Bosone Massimo Depaoli

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eventi

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Angelo Poma

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Marco Lodola

enerdì 25 settembre, alla presenza del Presidente della Camera di Commercio di Pavia, Bosi, del Presidente della Provincia, Bosone, del Sindaco Depaoli, del Procuratore, del Prefetto e di tutte le autorità, è stato tagliato il nastro ed inaugurata la 63^ edizione dell’Autunno Pavese DOC. “Inauguriamo Autunno Pavese con la speranza che aiuti il nostro territorio a fare un passo in più verso la valorizzazione e la conoscenza di quanto sa fare e di quanto può dare. Nell’anno di Expo la Camera di Commercio ha voluto fare una scelta coraggiosa ma anche orgogliosa che ci auguriamo sarà apprezzata dal pubblico pavese e non.” ha affermato Franco Bosi. Per il 2015 si è scelta infatti come nuova location della manifestazione il Castello Visconteo, colorato esternamente per l’occasione dal direttore artistico, Marco Lodola, che ha voluto anche caratterizzare ogni serata con una sfumatura diversa: blu, rosso, verde e giallo. 56


Daniele Bosone

Erminia Rosa Cesari

Emanuela Marchiafava

Massimo Depaoli

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Da sin. Filippo Quaglini Laura Boatti Gian Marco Bianchi

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Da sin. Gian Marco Bianchi Laura Boatti Gustavo Cioppa Maria Giampà Filippo Quaglini

Il frizzante Staff Mabedo era ovviamente tra i presenti. All’interno della grande tensostruttura posta al centro del cortile del Castello, 70 produttori locali tra cantine, specialità, salumi e formaggi, hanno accolto i visitatori con assaggi e degustazioni molto gradite. Abbiamo seguito autorità e amministratori per un brindisi da Giorgi per poi spostarci allo stand Monsupello-Winterass con altri amici, tra cui Gian Marco Bianchi, dove ci ha poi raggiunto il Sindaco, al quale è stato offerto un calice di rosè. Tra gli altri stand abbiamo incontrato amici vecchi e nuovi, scambiando parole e sorrisi con Giulio Fiamberti, Cristina Cerri di Travaglino, Carlo Aguzzi di La Versa e Maurizio della Formaggeria Pavese. Ci siamo fermati anche alla Torrefazione Janko per un buon caffè, mentre accanto allo stand Monsupello abbiamo trovato i deliziosi salami Dedominici e gli ottimi prodotti liguri. 62

Cristina Cerri


Da sin. Giulio Fiamberti Roberto Grignani

F.lli Janko

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Da sin. Andrea Astori Antonio Giorgio Federica Benvenuti Fabiano Giorgi Filippo Quaglini

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Pro Loco Dorno

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Silvia Garavaglia

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La nuova location ha colpito molto i visitatori, che hanno risposto positivamente partecipando anche ai laboratori, alle conferenze ed alle serate. Ad attirare l’attenzione è stato anche il palco incorniciato dalle sculture luminose di Lodola, luogo di dibattito, musica dal vivo e spettacoli (tra gli altri, si sono esibiti Red Ronnie ed Enzo Iacchetti). Per la prima serata, dopo la conferenza sul rapporto tra Oltrepò ed Expo con Stevie Kim, managing directory di Vinitaly International, si sono esibite le allieve della Academy di Pavia. Spazio quindi non solo all’enogastronomia ma anche e soprattutto alla cultura, per rilanciare la manifestazione della Camera di Commercio di Pavia nell’anno di Expo. Simbolo della manifestazione, creato dal maestro Lodola, un Arcimboldo carico di frutta, oggetti, libri, personaggi in una contaminazione di generi che ben rappresenta questa edizione di Autunno Pavese Doc. 69


eventi

I bambini e la pigiatura dell’uva

Tre giorni tra le viti dell’Azienda Agricola Dellabianca Testo di Simona Rapparelli

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etti un pomeriggio tra i filari, con i raggi del sole d'autunno a baciare le testoline dei bambini che corrono tra i grappoli d'uva oltrepadana, e si nascondono tra le viti in un vociare veloce di richiami e risa. È la magia che l'Azienda Agricola Dellabianca di Pietra De' Giorgi è riuscita a ricreare nell'arco di ben tre intense e luminose giornate a cavallo tra la fine dell'estate e il primissimo autunno, caratterizzato come sempre dai suoi colori (che in collina risaltano ancora di più) che si mescolano tra il rosso e il giallo delle foglie di vite e il brunito dei tronchi nei boschi. Tre giornate di divertimento, uve e vini d'Oltrepò che hanno caratterizzato il mese di settembre, nelle domeniche 13, 20 e 27, quando tantissime famiglie con bambini si sono date appuntamento in collina per partecipare ad una vendemmia davvero originale. Durante tutti e tre i momenti di ritrovo, infatti, è stato possibile fare tante esperienze diverse, immerse nella natura oltrepadana: prima un giro tra le viti, su e giù per i declivi che caratterizzano le colline dell'Oltrepò pavese, poi, con i bambini per mano, via alla raccolta delle pregiatissime uve e alla vendemmia 2015. 70


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L'atmosfera è stata di entusiasmo e di momenti di autentico relax dopo la "fatica" del cogliere i grappoli. La giornata ha avuto un grande successo anche grazie e al pranzo e alla merenda a base di ottime e uniche specialità dell’Oltrepò Pavese, accompagnate ovviamente dai vini dell’Azienda che hanno caratterizzato al meglio i sapori oltrepadani. Gran divertimento anche per i più piccoli: dopo la prima fase della raccolta dei grappoli, gli organizzatori hanno dato il via alla pigiatura. In possenti tini di legno i bambini hanno potuto, in piena libertà e sotto la sorveglianza divertita di genitori, partecipanti e animatori, scoprire e testare con mano (o meglio, con piede) il segreto e il divertimento del vecchio metodo della spremitura dei chicchi d'uva. Un ballo e un salto per pigiare e far uscire dai grappoli il loro preziosissimo succo, destinato a diventare un vino favoloso, naturalmente firmato Dellabianca di Pietra De' Giorgi. I più piccoli hanno potuto imparare e divertirsi, intrattenuti da un’animatrice che ha proposto loro giochi inerenti l’uva e ha illustrato ai bambini attentissimi il processo della vendemmia. Il prossimo appuntamento sarà poi in calendario per la prima domenica di aprile quando verrà consegnata ad ogni bimbo che ha partecipato alla vendemmia una bottiglia con etichetta personalizzata del vino derivato dalle uve pigiate a settembre.

Azienda Agricola Dellabianca Località Canova, 20 27040 Pietra de’ Giorgi (PV) 0385 85291 - 0385 284171 www.antoniodellabianca.it info@antoniodellabianca.it

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www.contevistarino.it


mondo dei motori

Auto storiche

Giro notturno dell’Oltrepò Testo e foto di Piero Ventura

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rande successo della nona edizione del Giro notturno dell’Oltrepò Pavese, gara di regolarità riservata alle auto storiche, sviluppata a cavallo tra Emilia, Lombardia e Piemonte. La culla di questa specialità nella nostra provincia é appunto l’Oltrepò Pavese con le sue piste naturali che si arrampicano sul colli e monti che lo compongono e lo circondano; la mente ed il cuore che animano questa passione sono invece quelli deli componenti il Veteran Car Club Carducci di Casteggio con a capo Tony Borgonovi che hanno confezionato per gli amanti della specialità una due giorni intensa dove, a rendere ancora più impegnativa una manifestazione che già di per sé ha presentato una tracciato di gara alquanto difficoltoso, c’é stato il caldo torrido che ha accompagnato i concorrenti per entrambe le giornate di gara. Scattata alle 14,30 di un infuocato pomeriggio d’estate dal piazzale antistante il “Museo del Cavatappi” di Montecalvo, per affrontare un viaggio suggestivo in cui, mentre la lucente e variopinta carovana delle “vecchie signore a 4 ruote” s’addentrava nelle strade dell’Oltrepò, il pensiero dei concorrenti non faticava a volare a molti secoli fa, quando su quel percorso che collega la Valle Straffora con il mare, al posto di auto e camion c’erano i muli carichi di sale, i cui traffici stimolarono lo sviluppo della zona. 78


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Sotto i loro occhi, scenari stupendi si sono susseguiti come in un film, facendo da splendida cornice alla sfilata delle signore della strada; dalla Singer Le Mans degli anni trenta di Gualdi, alla Ermini siluro datata 1951 dello svizzero Morcombe, dalla Jaguar XK 120 OTS del 1954 di De Bellis, alla Fiat Osca Coupè del 1960 di Aiolfi alle Fiat 124 Sport Spider di Verri, Perelli, Vernetti e Palazzi, vetture che negli anni Settanta su queste strade, scrissero pagine indelebili di storia rallistica o la Lancia Fulvia Coupè di Andreoli e ancora: Triumph, MG, Mercedes, Fiat 131 Abarth, Austin, Porsche, VW, Alfa Romeo Giulietta Spider e GTV, Lancia Beta sino alla Opel Manta di Uderzo e la Maserati Biturbo di Forlino. Molte le Fiat 500 C Topolino e Fiat 500 F, le 600, la 850 coupé e le 1100-103, per non parlare poi delle scattanti Autobianchi A112 di Fronti, Salviato, Ercolani, Scarabelli, Colombi e Menoni. Settanta le macchine al via per affrontare le cinquanta prove cronometrate e otto Controlli Orari disseminati tra Montecalvo, Ruino, Zavattarello, Bognassi, Varzi, Oramala, Sant’Alberto di Butrio, Poggio Ferrato, Ponte Nizza, Godiasco, Gerone (in cui i concorrenti hanno potuto assaporare i prodotti del Salumificio Gran Varzi), poi, Schizzola, Fortunago e giù fino a Torrazza Coste per raggiungere l’Azienda Agricola Borgo Adorno luogo in cui la qualità dei vini non nasce per caso, ma dal fondamentale connubio che si crea tra la pianta di vite e l’uomo. 81


Dopo una graditissima degustazione dei prodotti, la carovana, proseguendo per Casteggio ha poi raggiunto Montalto Pavese, Celle, Ca’ del Fosso prima di arrivare alle ore 22 al traguardo della prima giornata di gara posto a Broni. La seconda giornata di gara, ha preso invece il via dalle Cantine La Versa alle 09,30 del mattino seguente, per Golferenzo. Dopo aver onorato la Cantina Storica Montù, i partecipanti hanno raggiunto Scagno, Torricella Verzate con visita e degustazione all’Azienda Agricola Monsupello i cui terreni, grazie all’ottima esposizione, creano le condizioni ideali per la produzione di uve di altissima qualità per vini eccellenti. 82


Da Torrazza i concorrenti hanno poi raggiunto Oliva Gessi, Casa Ronchi e l’arrivo finale a Casteggio alle ore 12,30. La comitiva delle arzille veterane dell’asfalto si è poi trasferita nello splendido scenario offerto dal Castello San Gaudenzio a Cervesina, in cui si è svolto il pranzo ufficiale a chiusura della manifestazione nel corso del quale si è svolta la cerimonia di premiazione. Nella gara, diretta con estrema competenza e bravura da Fulvio Negrini, ad aggiudicarsi la vittoria assoluta è stato l’equipaggio composto dallo specialista Enzo Salviato e Maria Caterina Moglia su Autobianchi A112 Abarth del 1972, portacolori del sodalizio milanese CMAE. 83


Al secondo posto un altro equipaggio targato CMAE formato da Massimo Dall’Acqua e Mary Vicari su Fiat 850 Sport Coupè del 1970, mentre i pavesi Giovanni Scarabelli e Federica Taschin, portacolori del Classic Team, sono giunti a completare il podio con la loro Autobianchi A112 Elegant del 1973, rendendosi autori di un finale in crescendo dopo un avvio in cui l’inedito equipaggio ha dovuto affinare l’affiatamento. Appena giù dal podio, un altro equipaggio CMAE, formato da Mauro Bonfante e Cinzia Bruno con la Fiat 1100-103 del 1956 i quali hanno preceduto Stefano Ercolani e Tito Scabini su A 112 del 1973, primo equipaggio in gara con i colori del Veteran Car Club Carducci di Casteggio, organizzatore della manifestazione. Seguono a completare la top ten: Massimo Politi e Silvia Scabini (Triumph TR3A - 1958), Diego Garilli e Paolo Giafusti (Giulia Spider 1962), Darren Morcombe e Chiara Montalberti (Ermini Siluro - 1951), Fiorenzo Malvicini e Maria Grazia Crosignani (Alfa Romeo Spider 1600 - 1972) e Fabio Fronti e Roberto Ruggeri (A112 Abarth 58 Hp - 1975). A fine gara, i commenti favorevoli degli equipaggi che si sono divertiti e hano apprezzato il susseguirsi delle prove e la proverbiale ospitalità, hanno premiato la determinazioni e gli sforzi della squadra organizzatrice che ha incamerato quest’ altro bel risultato. 84


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