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Monsupello
dove il vino è un miracolo della natura
Cascina Cabella
la favola, il sogno, la location... Monsupello in Rosè Torre Soca Albergo Diffuso
Lusso a Gallipoli
Le Dimore di Marcello Campeggio
MaBeDo-Mangiare Bere Dormire
c/o Centro Commerciale Poli, C.so Cavour 18/20-27100 Pavia www.mabedo.it - Tel. 0382301373 - email: mabedo@mabedo.it
EDITORIALE Mabedo Magazine nasce da una sfida tutta umana. Il desiderio è quello di puntare a un prodotto di qualità sia nelle proposte sia nella sua veste editoriale. L’obiettivo è valorizzare quindi la Vera Ospitalità Italiana, intesa con la maiuscola, nell’ottica di un Turismo Intelligente che dia il giusto rilievo al nostro Territorio. Gli spazi saranno dedicati, con particolare attenzione, alla produzione tipica locale, spingendo sul binomio “wine & food”, fulcro del nostro turismo enogastronomico, e saranno legati in uno stretto connubio con la cultura e gli eventi che vi si svolgono. Ci rivolgiamo in particolare ai più “curiosi”, agli amanti delle gite fuoriporta e ai “golosi” dando ampio spazio, e informazioni dettagliate, relativamente ai migliori agriturismi, ristoranti, pizzerie e cantine. Questo numero vi da un assaggio di quel che sarà la prima uscita di marzo: uno stuzzicante entreé che speriamo delizierà il Vostro palato. Filippo Quaglini
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SOMMARIO TERRITORIO PAVESE Monsupello dove il vino è un miracolo della natura
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CASALNOCETO E LE COLLINE TORTONESI Cascina Cabella la favola, il sogno, la location...
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L’INTERVISTA Monsupello in Rosè
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I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA Torre Soca Albergo Diffuso
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SPECIALE SALENTO Lusso a Gallipoli Le Dimore di Marcello Campeggio
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Monsupello
dove il vino è un miraco della natura
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«Il vino è un miracolo della natura coadiuvata dall’intelligenza e dalla fatica dell’uomo. É cultura, è storia, in una parola è civiltà … il vino!»
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’azienda agricola Monsupello nasce nel 1893. Oggi è rappresentata egregiamente dalla quinta generazione nella persona di Carlotta Valdata, giovane ventunenne, preceduta in questo lavoro dalla mamma Laura e dallo zio Pierangelo Boatti, dai nonni Carla Dallera e Carlo Boatti, vero maestro del “far vino”. Andando ancora più indietro nel tempo, alla prima e seconda generazione, si parlava di semplice mezzadria, ovvero di lavoro a con-
tratto, di una terra che però non era di proprietà. Col passare degli anni, nasce per la famiglia l’idea, e l’ambizione, di acquistare nelle vicinanze piccoli appezzamenti di terreno. Si viveva di sussistenza e, grazie a qualche capo di bestiame e coltivazioni di vario tipo, è iniziata l’ascesa. Ad oggi la famiglia possiede ben 52 ettari di terreno tutti coltivati a vigna, che grazie ad una raccolta interamente manuale diverrà vino di alta qualità.
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egli anni del passaggio di consegna tra Carlo Boatti e il padre, l’azienda non ha disdegnato la produzione di vino in damigiana, con la quale, tra l’altro, sono arrivati in case importanti come quella di Adriano Celentano a Milano. Ma Carlo intraprese lo studio del territorio scoprendo quello che allo-
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ra era uno sconosciuto in Italia: il Pinot Nero. Da allora il cavallo di battaglia della Monsupello sono diventati i germogli, vinificati in bianco o in nero, che sono alla base del metodo classico, della “bollicina”. Uno di questi è il superbo Cabernet Sauvignon APLOMB, nome scelto da Carlo, termine francese che indica una “perfetta
linearità verticale” e che identifica quindi un vino schietto, integerrimo. Un monovitigno con una produzione quasi di nicchia che non va a superare le mille bottiglie. Un ulteriore grande passo in avanti per l’azienda è stato fatto grazie a Pierangelo Boatti, che si è occupato dell’innovazione della commercializzazione attraverso nuovi canali grazie agli insegnamenti della mamma Carla che, provenendo da una famiglia di commercianti proprietari di una polleria e di un distributore di benzina, ha fatto esperienza sin dalla giovane età nel settore. 11
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stata lei a completare il lavoro del marito Carlo, un vero poeta della vigna e presidente di zona dell’Associazione Spumantistica. Oggi Monsupello ha una rete commerciale di ottanta, novanta agenti distribuiti per tutto lo stivale e che permettono di restare, con la vendita, all’interno dei confini italiani con un
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diligente e metodico controllo del prodotto che non deve arrivare nella grande distribuzione. Monsupello ha fatto molta strada grazie all’impronta impressa da Carlo, tutta basata sulla qualità del prodotto: fine e scopo ultimo di tutto il lavoro, e che si è dimostrata essere la carta vincente.
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’azienda ha infatti ottenuto più di 500 premi: tra i più importanti il premio Marco Aurelio del 1985, l’Oscar della Douja di Asti, il premio come miglior Barbera piemontese in terre di Oltrepò e, il più importante, i Tre Bicchieri di Gambero Rosso nel 2001. La prima guida che però diede risalto a Mon-
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supello fu quella (uscita a fascicoli in edicola) di L. Veronelli, in cui la prima etichetta messa in evidenza fu Podere La Borla di Boatti Carlo, un misto di uve invecchiato in botte, nonostante non fosse un vino tipico dell’Oltrepò. L’azienda continua a portare avanti una strategia di marketing che è risultata essere vincente (Laura Boatti stessa ha tenuto
anche lezioni alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Pavia), e che punta sulla terra, che si completa con il lavoro della cantina, e sul prodotto. Un vino che parla da sé assieme all’azienda stessa, che non ha paura di sprecare parole, eventi, cibo da unire al vino e naturalmente vino stesso. È il prodotto che deve parlare, ricordando le
parole di Carlo: “consumate la bollicina, ma non soltanto nelle giornate di festa, consumatela a tavola”.
CONTATTI Monsupello di Eredi di Boatti Carlo Società Agricola Via San Lazzaro, 5 27050 Torricella Verzate (PV) Tel. 0383 89043 monsupello@monsupello.it
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Cascina Cabella la favola, il sogno , la location...
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dagiata nella Val Curone, ai piedi delle colline tortonesi, immersa nella campagna tra Casalnoceto e Volpedo, Cascina Cabella è lo specchio di un mondo antico, fatto di colori, profumi e sapori che sembrano non essere mai andati perduti.
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a tenuta prende il nome dalla famiglia di commercianti liguri Cabella, che nel 1554 si insediarono in questa zona dell’Alessandrino. Vi costruirono alcuni caseggiati, tra cui il primo nucleo della cascina, che andava a sorgere sui resti di un ben più antico mulino. L’apparato in laterizio d’argilla, modellato a mano e pietra di fiume dell’intero caseggiato, è una caratteristica di questi luoghi dal fascino senza tempo, fatto di memoria, persone e vita felice, tra giornate terse, di sole pieno, e incantevoli inverni di bruma.
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ascina Cabella è lo scenario perfetto, per un matrimonio da favola. Con spazi adatti ad ospitare un numero importante di invitati, fornisce anche la possibilità, a chi ama festeggiare con amici e parenti stretti, di scegliere un ambiente riservato ed intimo. La Cascina riassume una filosofia legata al
piacere dell’accoglienza, e alla soddisfazione di vedere ospiti a proprio agio, liberi anche di cantare, divertirsi e brindare durante i giorni di festa. Cascina Cabella è aperta inoltre ad una molteplicità di proposte per le occasioni più diverse, aperitivi per incontri, meeting, ricorrenze e celebrazioni di ogni genere.
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a gestione degli eventi viene garantita nella maniera piÚ appropriata, piacevole, semplice o divertente, prevedendo sempre la possibilità di usufruire degli spazi interni ed esterni, del cortile e dello splendido giardino. Per ogni tipo di evento, è possibile usufruire della Cascina solo come location, avvalendosi quindi di un servizio esterno di catering, o lasciarsi tentare dalla cucina della casa.
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Cascina Cabella si riscoprono i sapori antichi dei piatti della tradizione, con proposte in cui “le eccellenze” non mancano, con ricette legate alle diverse sta-
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gioni, dove la qualità, grazie soprattutto ai prodotti del territorio, la fa da padrone. Così tra menu alla carta, menù degustazione, oppure a tema, si trovano prodotti come:
il Montebore, un formaggio dalla storia millenaria, il famosissimo Salame di Varzi e il Salame Nobile del Giarolo, la fragola di Tortona, le pesche di Volpedo ma soprattutto i tartufi.
Il tutto innaffiato dal Timorasso: un bianco di carattere, ottenuto da un vitigno autoctono dei Colli Tortonesi.
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CONTATTI Cascina Cabella via Cascina Cabella, 2 15052 Casalnoceto, Alessandria Telefono +39 0131 809408, +39 340 5731697 info@cascinacabella.com
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LAURA, CARLA E CARLOTTA: LE DONNE DEL VINO DELL’AZIENDA MONSUPELLO
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’accoglienza è delle più calorose all’azienda Monsupello. Arriviamo in una giornata di sole passando fra campi e filari di vigneti, e ad aspettarci è la Famiglia Boatti al completo: Laura, in prima linea nell’occuparsi dell’azienda famigliare, la madre Carla Dallera Boatti, il fratello Pierangelo e la figlia Carlotta. Ci introducono in un’azienda vitale e pregna di storia: nel 1893, infatti, la famiglia Boatti già si dedicava alla cura di alcuni vigneti in località Cà del Tava (comune di Oliva Gessi). Pochi anni più tardi, nel 1914, i Boatti acquistano un altro fondo detto “Podere La Borla” a Monsupello (comune di Torricella Verzate). Ed è proprio a Monsupello che prende vita la cantina attuale, quella stessa che oggi andiamo a scoprire.
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aura, in questo mondo ci è nata, ma come è entrata nell’azienda?
Diciamo che ci sono entrata un po’ per caso, se avessi seguito la tradizione di famiglia, patriarcale, tipica delle aziende contadine, si sarebbe occupato dell’azienda solo il figlio maschio. Io sono invece la prima erede femmina e, dopo di me mia figlia
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Carlotta Valdata. Il primo intestatario, Gaetano, il secondo, Delfino, e il terzo, mio padre Carlo Boatti, erano tutti maschi. Le eventuali sorelle sarebbero state destinate a una vita coniugale al di fuori della produzione del vino.
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uindi non prevedeva di lavorare in Monsupello?
Io ho studiato altro: lingue e danza. Danzo da 37 anni e mio papà mi ha sempre sognata ballerina. Un bel giorno mi sono trovata con un piede dentro e uno fuori l’azienda, fino a che non ci sono entrata a pieno. Questo ruolo un po’ me lo sono conquistata, e un po’ era il mio des-
tino. Sicuramente ho ereditato l’animo di Carlo Boatti che è stato il mio maestro. Io amavo lui e lui mi ha insegnato ad amare la terra, che è una cosa importante, perché se non c’è la terra non c’è il prodotto.
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per quanto riguarda sua mamma? Che ruolo ha avuto nel corso degli anni in Monsupello?
Mia mamma Carla Dallera Boatti era la moglie dell’erede dell’azienda, quindi aveva un ruolo ben diverso. È stata la socia fondatrice del Movimento delle Donne del vino, di cui io oggi sono rappresentante, nato da una costola della VIDE Vitivinicoltori Italiani Di Eccellenza, associazione nata per merito di Luigi Veronel-
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li, che ha scoperto per primo mio padre, Carlo Boatti. Se non ci fosse stata lei Carlo Boatti non sarebbe diventato ciò che è diventato, perché aveva tante qualità, ma mia mamma, che ha appena compiuto 80 anni, lo ha completato sempre in tutto. È stata la classica grande donna che stava dietro ad un grande uomo.
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ei ora, cosa si sente di rappresentare per Monsupello?
Io ora mi sento di essere il tramite, e la divulgatrice di quella che è la nostra filosofia, di ciò che ci ha lasciato in eredità Carlo Boatti, fondamentale per quello che è il contenuto e i significati che racchiude. La maggior parte della gente che viene qui da noi, viene a cercare dei significati, e li trova a contatto con la terra, vedendo le viti,
guardando il vigneto innevato, osservandolo con i colori dell’autunno, vivendo la raccolta, che è il momento più importante amando la terra anche dopo la “guerra”, reduce dalla vendemmia. E io ora sono impegnata a mandare avanti le idee di qualità, di tradizione, di famiglia a cui tanto teneva mio padre. 41
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L’Albergo Diffuso in uno dei borghi più belli d’Italia
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el centro storico di Lovere, uno dei borghi più belli d’Italia, sorge Torre Soca, un Albergo Diffuso a zero impatto ambientale. La forma di ospitalità chiamata Albergo Diffuso è l’ideale per chi non ama i soggiorni in alberghi tradizionali, inoltre, la filosofia di Torre Soca è in sintonia con il principio di turismo sostenibile attraverso un’attività che si mantiene vitale non alterando l’ambiente: per la pulizia dell’albergo vengono utilizzati detersivi ecologici e si prediligono saponi e prodotti biologici oltre che l’utilizzo di lampadine a risparmio energetico. Torre Soca rispecchia a pieno l’idea di albergo che “anima i centri storici stimolando
iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come componente chiave dell’offerta”.
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razie a convenzioni con ristoratori e produttori del borgo, l’Albergo Torre Soca da la possibilità di scegliere tra ben due tipi di colazione, dolce e salata, presso una latteria e un cafè, oltre che un servizio di mezza pensione o pensione completa presso una trattoria o un ristorante del paesino, pronti a far gustare a tutti gli ospiti i diversi piatti tipici della tradizione bergamasca.
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Gli Alberghi Diffusi, ancora troppo poco cono-sciuti nel panorama turistico italiano, rappresentano “un modello di ospitalità originale” con la caratteristica di offrire ai propri avventori la piena fruibilità del centro storico del paese, in cui sono immersi, senza creare il minore impatto ambientale possibile. Torre Soca è nato senza che ci fosse stato il bisogno di costruire nulla, ma limitandosi a recuperare e ristrutturare ambienti già esistenti.
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Il termine “diffuso” identifica infatti una struttura orizzontale, dove i corridoi dell’albergo sono le vie e i vicoli del borgo, nonostante le camere distino non più di 200 metri dal suo cuore, ovvero la reception, centro di accoglienza e assistenza. 51
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’albergo diffuso Torre Soca mette a disposizione degli ospiti, ogni domenica mattina, una visita guidata gratuita di Lovere, ma anche, grazie a convenzioni con le principali istituzioni culturali e comunali, la possibilità di poter visitare il paese in tutta autonomia. Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, Lovere (BG) sorge sulla sponda nord occidentale del Lago di Iseo. Centro di scambi commerciali in epoca medievale, vide un considerevole ampliamento nel 1473, quando venne costruita la Chiesa di Santa Maria in Valvendra, vero e proprio gioiello dell’architettura. Dopo la parentesi comunale, la podestaria di Lovere venne confermata sotto il controllo della Repubblica di Venezia.
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Il borgo si trasformò in centro manifatturiero e commerciale, sviluppando la produzione del panno di lana. Oltre alla già citata basilica, è sicuramente da visitare il cosiddetto Castelliere, antico insediamento protostorico costruito in posizione strategica di controllo delle vie di terra che portano alla Valle Camonica. Si gode di una meravigliosa vista panoramica dal convento di San Maurizio dei frati cappuccini, costruito nel XV secolo grazie al contributo delle piÚ eminenti famiglie loveresi.
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Vale sicuramente la pena fare un giro per Piazza Vittorio Emanuele e ammirare la sua Torre Civica, non senza aver prima visto, però, la Torre degli Alghisi e, naturalmente, Torre Soca. E ancora, il Santuario delle Sante Gerosa e Capitanio, la piccola chiesa del Conventino, la Chiesa di San
Giorgio, la splendida cappella del convento di Santa Chiara, convento che fu edificato nel XVI secolo, e la Chiesa di Santa Maria costruita tra il 1473 e il 1483, ubicata nella parte rinascimentale dell’abitato con la sua cassa d’organo, in origine realizzata per il Duomo vecchio di Brescia e dipinta da Ferramola e dal Moretto.
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Albergo Diffuso Torre Soca Via Gramsci, 39 – 24065 Lovere (BG) Telefono: 0350776131 Cellulare: 3491364142 Email: info@torresoca.com Sito: www.torresoca.com Per informazioni relative agli alberghi diffusi www.albergodiffuso.com
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Lusso in Gallipoli Le Dimore di Marcello Campeggio
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ivere una vacanza di relax e lusso a Gallipoli. Le Dimore di Marcello Campeggio sono a disposizione degli amanti del Salento e della sua buona cucina. Dedicata ai giovani, a chi ama lo sport, i piaceri della tavola, e la musica, situata a soli 700 metri dalla da una delle spiagge piÚ belle del mar Ionio, Le Dimore Baia Verde conta 14 camere disposte su un’area di ben 2000 metri quadrati.
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pochi metri dal mare, affacciate su una spiaggia di rara bellezza, Le Dimore vi regaleranno momenti unici. Tutti gli
alloggi sono totalmente indipendenti, con ingresso dedicato e dotati di uno spazio esterno con patio ombreggiato.
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Questa soluzione è l’ideale per chi, senza rinunciare al lusso, vuole essere libero dai vincoli della classica formula “hotel”.
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n una casa di fine ’900, con soffitti a stella in pietra, Le Dimore – Gallipoli centro, sono una perla situata nel centro storico della cittadina salentina. Le Dimore, affacciate sul mare, a 200 metri da Corso Roma, la via dello shopping, propongono 3 senior suite anch’esse indipendenti e disposte su due livelli. Alzarsi al mattino, fare colazione,
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inclusa nel prezzo, nella pasticceria più prestgiosa della città, per poi tuffarsi nel mare cristallino del Salento sarà un’esperienza unica, che vi resterà nel cuore.
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e amate il buon cibo, le cene in compagnia, il vino e i prodotti tipici della zona, il proprietario mette a vostra completa disposizione la sua cucina. Settanta posti a sedere per eventi, meeting e social coking. Si potrĂ acquistare assieme a Marcello tutto il necessario nei mercati di Gallipoli per cucinare assieme e cenare tra amici, o prenotare corsi di cucina, per conoscere e apprezzare al meglio tutti i segreti dei sapori del Salento.
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arcello Campeggio può essere giustamente fregiarsi del titolo di Art Director nella sua veste di Sommelier e fine Gourmet. Nel settore Enogastronomico, infatti, Marcello e il suo team si sono aggiudicati la vittoria e il titolo di primo Ambasciatore italiano delle grappa nel run finale fra 80 competitor. Dopo esaustive prove, olfattive e organolettiche, una rosa di quaranta gruppi composti da otto assaggiatori si sono sfidati durante cinque incontri per proporre la migliore fra le acquaviti francesi di Esprit de Pauliac, marchio famoso che imbottiglia il vino piÚ costoso al mondo: lo Chateau Lafite.
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CONTATTI Le Dimore Baia verde / Gallipoli centro SS 274 Gallipoli-Santa Maria d Leuca- Km 2,7 73014 Gallipoli (Lecce) Telefono +39 392 1417044 marcellocampeggio@gmail.com http://www.ledimorebaiaverde.it
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