Magazine 15 gennaio

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magazine N.15

PERSONAGGIO

Collaborazioni, viaggi e storytelling

I progetti fotografici di Marco “Yorick” Tortato

MADE IN ITALY

Dall’Offella d’Oro all’haute cuisine

Perbellini, il fiore all’occhiello della pasticceria Veronese OSPITALITÀ

La Casa e la famiglia Costa

Una Perla di ospitalità tra le cime delle Dolomiti EVENTI

Inaugurata la mostra più attesa dell’anno

Picasso e le sue passioni sbarca a Pavia MONDO DEI MOTORI

Campione “di-vino”

Mario Andretti



editoriale

I

niziamo il nuovo anno con i colori meravigliosi delle fotografie di Marco “Yorick” Tortato, gli aromi intensi del caffè Moka Sir’s e la dolcezza della pasticceria Perbellini. In vacanza sulle Dolomiti abbiamo scoperto lo splendido Hotel La Perla: un gioiello di ospitalità e di ottima cucina. Picasso e le sue passioni rimangono al centro della mondanità pavese, con eventi legati all’arte a 360 gradi anche nei prossimi mesi. Come in ogni numero, Paolo Ventura ci racconta una storia emozionante sul mondo dei motori: questa volta tocca al campione Mario Andretti. Buon 2016 e buona lettura!

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sommario

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54 PERSONAGGIO Collaborazioni, viaggi e storytelling

I progetti fotografici di Marco “Yorick” Tortato

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MADE IN ITALY Dagli anni 50 ad oggi, la storia del Signore dei Caffè

Torrefazione Moka Sir’s

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Dall’Offella d’Oro all’haute cuisine

Perbellini, il fiore all’occhiello della pasticceria Veronese

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SOSTE GOLOSE Cinque ristoranti e una Stella Michelin

Tradizione, innovazione e genuinità

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68 OSPITALITÀ La Casa e la famiglia Costa

Una Perla di ospitalità tra le cime delle Dolomiti

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EVENTI Inaugurata la mostra più attesa dell’anno

Picasso e le sue passioni sbarca a Pavia

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L’Urlo alla Vita di Stefano Bressani

In scena a Palazzo Vistarino con le Passioni di Picasso

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MONDO DEI MOTORI Campione “di-vino”

Mario Andretti

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personaggio

Collaborazioni, viaggi e storytelling

I progetti fotografici di Marco “Yorick” Tortato Testo di Valeria Portinari

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otografo per lavoro e (soprattutto) per passione, Marco Tortato, meglio conosciuto come Yorick, fa parte di quei coraggiosi che hanno intrapreso la strada per seguire i propri sogni. È stato allievo e seguace di Harry De Zitter, fotografo pubblicitario americano-belga, dal quale ha tratto il suo mantra “non lasciar passare un giorno senza aver imparato qualcosa di nuovo” ed ha studiato, seguito e collaborato con fotografi del calibro di Joe McNally, Don Gale, Drew Gardner, per dirne solo alcuni. È fondatore, responsabile e docente della Manfrotto School of Xcellence, fotografo del Caffè Florian di Venezia e della catena di Hotel e Resort Falkensteiner, oltre che collaboratore di Mondadori e di diverse testate. La sua specializzazione fotografica va dal ritratto, alla fotografia di interni allo still life ambientato per poi spaziare a progetti di storytelling incentrati sulle persone e sui luoghi che incontra viaggiando. 6


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Dal Tramonto all’Alba è un progetto/workshop fatto di camminate fotografiche in giro per città come Roma, Venezia, Verona o Genova alla scoperta delle luci e dei colori del crepuscolo, della notte e dell’alba. Un viaggio che si compone poco a poco di spunti cromatici emozionanti, per raccontare un percorso alla scoperta della notte. La parte didattica di questo progetto consiste nel carpire i segreti della fotografia notturna e crepuscolare, imparando le tecniche e l’uso degli strumenti più adatti a catturare luci e colori che rendono unici gli scatti. 11


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Dai viaggi fisici a quelli interiori, alla ricerca del talento nascosto nelle persone e nelle loro esperienze. Questo il tema di “Elvis inside”, un altro progetto, fotografico e non solo, molto interessante portato avanti da Marco ‘Yorick’ Tortato insieme a due compagni di avventura, Sebastiano Zanolli e Valerio Tagliacarne. Si tratta di un’incursione nelle storie, vere e tangibili, di persone che vogliono raccontare il proprio “Elvis inside”, uno spirito forte e creativo che si trova in ognuno di noi. Cercare il proprio talento, riconoscerlo e capire cosa farne nella vita è la grande domanda a cui si cerca di rispondere con questo progetto, attraverso le testimonianze di chi lo ha già scoperto. Ritratti di persone che si sono messe in gioco e hanno fatto strada o che ancora la stanno facendo; artisti, musicisti, giornalisti, sportivi che hanno una scintilla nello sguardo, catturata in pochi scatti e qualche riga Yorick Photograpy di racconto ciascuno. yorick@yorick-photography.com Che siano persone, paesaggi o still life, emerge in ogni www.yorick-photography.com scatto la grande sensibilità di Marco nel catturare il momento, unita all’attenzione per i dettagli e alla cromaticità uniche e ricercate.

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made in Italy

Dagli anni 50 ad oggi, la storia del Signore dei Caffè

Torrefazione Moka Sir’s

Testo di Moka Sir’s

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el 1954 il cavalier Giovanni Migliorini avvia la propria torrefazione di caffè nel cuore di Pavia e la chiama Moka Sir’s. Per la scelta di questo nome l'ispirazione nasce dall'immagine di un Sir inglese, che all'epoca era un emblema indiscusso di stile e di raffinatezza. Il caffè Moka Sir's infatti si proponeva di essere "Il Signore dei Caffè". Il primo obiettivo del fondatore della torrefazione era semplice ma ambizioso: “dare alle caffetterie la possibilità di servire un caffè espresso buono come quello che il consumatore era solito preparare a casa propria". Questa missione si traduce in passione per il proprio lavoro, profonda conoscenza del prodotto e continua ricerca della qualità, tratti che ancora oggi contraddistinguono Moka Sir's sul mercato. Nel corso dei decenni la piccola azienda familiare è cresciuta, ha ampliato il proprio business e oggi è una SPA che si muove con dinamismo sul mercato italiano ed estero, senza perdere mai di vista i valori del passato e la propria tradizione. 16


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Oggi Moka Sir's conta lo stabilimento produttivo di Cava Manara di oltre 3000 metri quadri, gli uffici commerciali di San Martino Siccomario e diversi poli di distribuzione del proprio prodotto sul territorio Italiano. L'intero processo produttivo, dall'approvvigionamento al rilascio del prodotto, è garantito dalla Certificazione di Qualità ISO 9001, ottenuta per la prima volta nel 1999 per la "Ricerca, sviluppo e produzione di caffè in grani" e recentemente estesa anche alla produzione di cialde monodose. Il fiore all’occhiello del business di Moka Sir's è il caffè in grani per il settore Ho.Re.Ca. (Bar, Ristoranti, Hotel, ecc.) ma negli ultimi cinque anni l’azienda ha fatto importanti investimenti nel settore del caffè porzionato, cioè cialde in carta-filtro e capsule in plastica e compatibili Nespresso, la scelta ideale per coniugare un ottimo caffè con una grande semplicità di utilizzo. Ultimo nato in casa Moka Sir’s è il caffè macinato per la preparazione dell’attualissimo caffè filtro. Anche noto come “Americano”. È il metodo di estrazione più diffuso al mondo, che anche in Italia, storicamente legata alla cultura dell’Espresso, sta diventando sempre più diffuso. 19


Torrefazione Moka Sir’s S.p.a. Via Turati, 50 27051 Cava Manara (PV) 0382 4534600 info@mokasirs.com www.mokasirs.com

Il caffè, si sa, è il primo grande amore di Moka Sir's, ma il mercato è in continua evoluzione e per rispondere alle nuove esigenze di consumo negli anni si è sviluppata una ricca gamma di prodotti di caffetteria complementari e articoli di merchandising. L’intera linea nel 2015 è stata oggetto di un profondo restyling grafico e il nuovo packaging, elegante ed essenziale, interpreta con stile le ultime tendenze nel settore food. I clienti di Moka Sir’s sanno di poter contare anche su un ricco programma di formazione nell'ambito della caffetteria e del latte art, affinchè la cultura del caffè e l'amore per il proprio lavoro, pilastri della Torrefazione Moka Sir's, diventino un patrimonio comune per tutti gli amanti del buon caffè. 20



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made in Italy

Dall’Offella d’Oro all’haute cuisine

Perbellini, il fiore all’occhiello della pasticceria Veronese Testo di Perbellini

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on sede a Bovolone e Isola Rizza (VR), la “Rinomata Offelleria Perbellini” ha una storia e tradizione ultracentenaria. Da metà ottocento la famiglia ha viaggiato e riportato a Verona la passione per la pasticceria, interpretando e reinventando la tradizione veronese per creare prodotti unici e completamente artigianali, dall’Offella d’Oro al Pan dei Siori, fino alla celebre Millefoglie Strachin. Porta la data 1891 la prima pagina dello storico ricettario Perbellini che apre la raccolta di dolci firmati da Giovanni Battista Perbellini con la “Pasta Lievitata”, base dell’Offella d’Oro, antesignana del pandoro e dei dolci lievitati di Verona. È invece Ernesto, figlio di Giovanni Battista, che negli anni ’50 crea il Dolce Dorato e la Millefoglie Strachin, prodotti di lavorazione completamente artigianale che diventano da subito il marchio distintivo della pasticceria di Bovolone. L’aumento della richiesta porta la Famiglia Perbellini a ingrandire l’attività e aprire, negli anni ’70, un secondo punto vendita a Isola Rizza. 23


Pasticceria Perbellini S.r.l. Via Vittorio Veneto, 46 37051 Bovolone (VR) 045 7100599 www.pasticceriaperbellini.it

La pasticceria, oggi guidata dalla quarta generazione, con Pierluigi Perbellini, sempre accompagnato dalla memoria storica di Giovanni Battista e Flavio, figli di Ernesto, ha un fatturato di circa 4 milioni di euro, con una domanda in continua crescita. La campagna natalizia 2015 ha visto la produzione aumentare del 5% a fronte di una domanda 4 volte superiore. ‘Luogo di culto’ per gli amanti del genere, la sua produzione spazia dalla storica lavorazione dei lievitati alla sfoglia alla pasticceria fresca, la biscotteria e la pralineria. Dal 1989 la famiglia Perbellini ha trasferito anche in cucina la passione per il gusto e l’ospitalità, facendo della ristorazione una vocazione irrinunciabile. 24


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Ristorante Perbellini Via Via Muselle, 130 37050 Isola Rizza (VR) 045 7135352 ristorante@perbellini.com www.ristoranteperbellini.it

Situato a Isola Rizza, a soli 15 minuti di auto da Verona, il Ristorante Perbellini è guidato da un triumvirato che vede Paola Secchi alla direzione, lo chef Francesco Baldissarutti in cucina e il sommelier Fabrizio Franzoi in cantina. Sous-chef dello stesso ristorante per ben 11 anni, dall’ottobre 2014 Francesco Baldissarutti porta in tavola il “gusto in movimento” con piatti sempre nuovi e tesi a reinventare i sapori autentici della tradizione. La cantina del ristorante, invece, conta circa 1800 etichette provenienti in prevalenza da Italia e Francia, e anche Germania, Austria e altri Paesi produttori emergenti. Oltre a curarne la selezione, Fabrizio Franzoi accompagna lo chef con le proposte dei vini per ciascun piatto in menu, per un’esperienza enogastronomica che non lascia nulla al caso. Essenzialità e cortesia sono le parole d’ordine del servizio firmato Perbellini che, con il passaggio del testimone a Paola Secchi, da circa un anno cerca di portare avanti una rivoluzione democratica nel panorama dell’haute cuisine, proponendo una cucina che punta al palato nel rispetto del portafoglio. In aggiunta al riscontro positivo dei clienti, a dicembre è arrivato anche il riconoscimento della Guida Michelin 2016, che ha premiato la nuova gestione con una stella, oltre alla “Corona radiosa”, massimo riconoscimento del “Taccuino dei ristoranti d’Italia Gatti - Massobrio 2016”. 27




soste golose

Cinque ristoranti e una Stella Michelin

Tradizione, innovazione e genuinità Testo di Valeria Portinari

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el cuore di Corvara c’è un Hotel dallo stile tipicamente altotesino, si chiama La Perla ed è un vero gioiello di tradizione ed ospitalità. Di proprietà della famiglia Costa, è rinomato anche per l’ottima cucina: cinque ristoranti dalle identità distinte, di cui uno stellato, con un solo executive chef, Nicola Laera. Di origini pugliesi, la tradizione ladina ce l’ha comunque nel sangue e nonostante abbia poco più di 30 anni è estremamente attento alla qualità, non solo delle materie prime ma soprattutto delle pratiche che le producono. I suoi piatti vengono creati con cura ed una maniacale attenzione per i dettagli. L’estetica è importante, anche l’occhio vuole la sua parte perciò è giusto soddisfarlo con gusto. Famosi anche oltre le dolomiti sono i suoi Canederli grigi, simbolo di territorio e tradizione. I ristoranti de La Perla, come anticipato, sono 5 ed ognuno ha una propria filosofia culinaria, una propria personalità con accenti e particolarità uniche rispetto agli altri. 30


Michil Costa

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Les StĂźes è il ristorante tradizionale, una cucina innovativa che prevede piatti vegetariani nel periodo estivo. Lo stile degli interni è quello tipico ladino, con le pareti in legno dai diversi colori che indicano il susseguirsi delle stube, e i decori che creano l’atmosfera perfetta di questi spazi ricchi di dettagli e di arte. I piatti sono quelli della tradizione tirolese, belli, semplici ma intensi, che catturano il palato e rimangono nel cuore. 33


Al Bistrot La Perla si può gustare la cucina mediterranea e sudtirolese, in un autentico viaggio nel gusto italiano. Ăˆ ottimo anche per chi ha voglia di uno spuntino o un pranzo veloce, un aperitivo o un dolce delizioso. Di sera il Bistrot si anima con musica e cocktail accompagnati dagli stuzzichini gustosi dello chef. Lo stile è quello della Casa, con un grande bancone di legno al centro, circondato da tredici tavoli illuminati dai piccoli lampadari appesi. 34


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L’osteria L’Murin è ricavata all’interno del vecchio mulino accanto all’hotel ed ha un tono particolarmente rustico, su più livelli, con il bar all’ingresso e una serie di isole in legno su una grande balconata. Un locale dallo stile particolare in cui degustare vini e birre selezionate, il posto perfetto per una cena informale o un aperitivo, per assaggiare specialità tradizionali e piatti leggendari. Il luogo perfetto per trascorrere una serata in compagnia.

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Il Restaurant Ladinia è la classica locanda alpina, situata accanto al Murin, nel vecchio paese, con la vista sul Sassongher. I decori nelle stube sono semplici e delicati, illuminati dalla luce che filtra dalle finestre incorniciate. Qui si gustano prodotti tipici delle alpi, che provengono tutti da produttori locali e alpini, abbinati ai vini delle piccole cantine altotesine. Un rifugio per il corpo e per l’anima.

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Hotel La Perla Str. Col Alt 105 39033 Corvara (BZ) Alta Badia - Italia 0471 831000 info@hotel-laperla.it www.hotel-laperla.it

La Stüa de Michil è il fiore all’occhiello del Perla. Gourmet restaurant da 1 Stella Michelin, ottenuta nel 2002, è una piccola stanza delle meraviglie in legno composta da due stuben del 1600 fedelmente reinstallate. Le luci soffuse, i centritavola e le candele fanno il resto, un’atmosfera elegante e raffinata fuori dal tempo. I piatti dello chef, Nicola Laera, sono una sapiente e creativa fusione di elementi tradizionali ed innovativi, in una continua ricerca delle materie prime più pregiate. Filo conduttore di tutti i Ristori de La Perla è la scelta costante di prodotti bio del territorio, a sottolineare il forte legame che c’è con il luogo in cui sorgono e “vivono”. È molto forte la scelta di assecondare uno stile di vita sempre più sostenibile e consapevole, impiegando ingredienti genuini e di stagione, nel pieno rispetto della natura. Ingredienti che si amalgamano con lo stato d’animo e l’ispirazione di chi la cucina la vive e ci lavora sempre con immensa passione. 41


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La Casa e la famiglia Costa

Una Perla di ospitalitĂ tra le cime delle Dolomiti Testo di Valeria Portinari

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ospitalità

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orvara in Badia si trova nel cuore delle Dolomiti. È il centro più grande della Val Badia, nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige. Con altri 18 comuni, forma la Ladinia. Un piccolo paradiso incorniciato dalle cime innevate che si innalzano verso le nuvole, illuminate dai raggi del sole che le rendono ancora più magiche. Una perla che risplende di fronte al monte Sassongher, un connubio tra materia e spiritualità in cui le montagne si amalgamano perfettamente con l’animo della gente ladina. Qui il concetto di montagna è inteso come sistema culturale, sociale, in grado di sviluppare uno stile di vita che si sintetizza in un’unica parola: ospitalità. Immerso in questa natura incontaminata, circondato dalle più belle piste sciistiche delle Dolomiti, si trova l’Hotel La Perla, la Casa, la cui storia si fonda nel 1957, quando Ernesto Costa chiede la licenza per affittare le camere della sua abitazione. Da allora, cordialità e allegria, le qualità della famiglia Costa, si tramandano di generazione in generazione, con l’unico scopo di fare dell’accoglienza e dell’ospitalità un modello di vita che si esplica in ogni dettaglio: dalla cucina, alle materie prime, agli spazi condivisi. 45


La Casa è un grande edificio che ricorda una casa di montagna tipicamente altotesina, pervasa dal calore e dall’intimità che caratterizzano ogni particolare. Il legno è ciò che rende accoglienti le stanze e le stube, abbinato ai tessuti ed agli arredi; ogni ambiente ha un’alchimia precisa, fatta da una costante attenzione per l’atmosfera, i fiori, i fiocchi, gli oggetti, la luce. Le stanze sono arredate con i mobili del costume locale, pezzi di antiquariato ed oggetti che fanno di ogni camera una culla di tradizione, storia e cultura. La mano di Annì Costa si nota in ogni ambiente, Ernesto ha invece adattato 6 stuben del 1700 per le sale da pranzo dell’Hotel. Lo stile inconfondibile e riconoscibile è il segno distintivo di tutti gli interni. 46


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Hotel La Perla Str. Col Alt 105 39033 Corvara (BZ) Alta Badia - Italia 0471 831000 info@hotel-laperla.it www.hotel-laperla.it

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La terrazza panoramica al primo piano dà agli ospiti la possibilità di passare qualche ora di tranquillità, circondati da un panorama incredibile che profuma di natura e di autenticità, in cui si può prendere il sole e respirare quell’aria rarefatta e frizzante tipica delle Dolomiti. Ma la terrazza non è l’unico luogo all’aperto: all’esterno della Casa uno spazio verde alberato circonda la piscina riscaldata, la casa sull’albero e il solarium, oltre ad una seconda terrazza antistante l’hotel, in cui è possibile pranzare o rilassarsi con un aperitivo. La Spa è il luogo dell’assoluto relax, con saune, bagno turco e idromassaggi a disposizione di tutti gli ospiti. Tutto attorno alla Casa è una grande offerta di attività e di svago: dallo sci alle escursioni, dal pattinaggio su ghiaccio alle pedalate in mountain bike, dal golf all’arrampicata, nessuno degli ospiti può rimanere deluso. La Casa è inserita nel circuito Leading Hotels of The Word, la più grande organizzazione di hotel di lusso presente in oltre ottanta paesi del mondo e che basa i suoi criteri esclusivamente su unicità, straordinarietà ed eccellenza delle strutture. L’Hotel è aperto da metà giugno a metà settembre e da dicembre a fine marzo. 53


eventi

Inaugurata la mostra più attesa dell’anno

Picasso e le sue passioni sbarca a Pavia Testo e foto di Valeria Portinari

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alazzo Bellisomi Vistarino ha aperto per la prima volta le sue porte al pubblico in occasione della mostra “Picasso e le sue passioni”, inaugurata venerdì 18 dicembre alla presenza del Sindaco, Massimo Depaoli, del Presidente della Provincia, Daniele Bosone e del Presidente del Consiglio Provinciale, Vittorio Poma. La mostra, curata da Lola Duran, raccoglie più di 200 opere tra disegni, ceramiche e oli, provenienti da tutto il mondo e dal museo di Mija Malaga, e illustra i temi e le passioni che hanno dato vita alla creatività di Pablo Picasso e ne hanno influenzato l’esperienza umana e artistica. Durante l’inaugurazione, dopo una breve introduzione del Rettore dell’Università di Pavia, Fabio Rugge, gli ospiti sono stati invitati a visitare in anteprima le preziosissime sale settecentesche di Palazzo Vistarino, scrigno delle opere dell’artista spagnolo. I presenti hanno potuto apprezzare il viaggio tra le opere, alla scoperta della tauromachia, del circo, delle donne e della politica, condividendo idee e impressioni sull’esposizione. 54


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Picasso e le sue passioni 19 dicembre 2015 - 20 marzo 2016

Palazzo Vistarino Via Sant’Ennodio, 26 27100 Pavia (PV) 0382 986965

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Dopo la visita, si è dato il via all’evento serale, organizzato da FQ Communication in collaborazione con l’Azienda Agricola Monsupello di Laura Boatti e il catering di Le Esperidi Pasticceria. Luciano Bertelegni di FQ Communication ha coordinato l’evento, una serata all’insegna della convivialità, della cultura, del buon cibo e del buon vino. Grande affluenza di pubblico, che ha risposto positivamente ad uno degli eventi più attesi dell’anno, una vera spinta per la città di Pavia e per la promozione della cultura e dell’arte. Tante le personalità che si sono unite ai festeggiamenti, brindando al successo dell’inaugurazione e della mostra con le ottime bollicine Monsupello.

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Tra i presenti, l’artista Stefano Bressani, autore del quadro Urlo alla Vita, un omaggio a Picasso esposto tra le opere della mostra; il Dottor Poli della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Renata Crotti e tanti altri. Va segnalato l’eccezionale impegno degli avvocati Elisabetta Fedegari e Alessandro Pantoli, veri protagonisti dell’evento, che hanno sempre creduto fortemente nel progetto ed hanno portato la mostra di Picasso a Pavia, mentre un ringraziamento speciale va a Grazia Bruttocao, responsabile relazioni istituzionali di Alma Mater Ticinensis, che ha permesso la riapertura al pubblico del meraviglioso Palazzo Bellisomi Vistarino. Un evento di qualità, coinvolgente e di ampio spessore culturale, perfetto per avvicinare i pavesi (e non solo) all’arte ed alla conoscenza, approfondendo tematiche interessanti in un contesto ricercato e dall’atmosfera davvero particolare. 66


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eventi

L’Urlo alla Vita di Stefano Bressani

In scena a Palazzo Vistarino con le Passioni di Picasso Testo di Valeria Portinari

È

prevista per venerdì 12 Febbraio 2016, dalle 18.00 alle 20.00, la serata dedicata all'artista Stefano Bressani nell’ambito della mostra: "Picasso e le sue passioni" a Pavia. Il primo di una serie di eventi pensati per dare valore all’arte ed ai suoi protagonisti, avvicinando il pubblico al cuore pulsante della cultura della nostra provincia. Bressani, l’artista delle “Sculture Vestite”, ha sempre avuto una vera e propria passione per Picasso, le sue opere ed il suo stile, ed è stato invitato ad interpretare la celebre Guernica in un contesto spazio-temporale diverso da quello proprio del quadro. “Urlo alla vita” è la Guernica di domani, la visione a colori vivaci di quell’opera grigia e tetra come la guerra che rappresenta, in cui l’animale raffigurato morde la mano dell’uomo in un urlo di speranza per la sopravvivenza. Bressani è un artista innovativo, padre fondatore di una tecnica unica che è anche un modo nuovo di interpretare l’arte. 69


Per i partecipanti alla serata del 12 febbraio, il prezzo del biglietto comprenderà l’ingresso alla mostra con visita guidata, la presentazione dell’artista, la degustazione enogastronomica con il Cuvee di Ca’ di Frara successiva alla visita e l’esclusiva possibilità di partecipare all’estrazione della Stampa incorniciata con inserto in stoffa (P.A.) di Stefano Bressani che ritrae l'opera originale esposta. Il biglietto dà anche diritto ad una convenzione per la cena che seguirà l’evento, in uno dei locali più esclusivi della città, il Vita Restaurant & Cafè, dove saranno assolute protagoniste l’accoglienza e l’eccellenza di un menù speciale interamente dedicato a Picasso. Dalle 20.30 si susseguiranno le speciali portate ispirate alla vita dell’artista spagnolo, dalle origini alla vita francese passando per tutti i suoi colori, i viaggi, le emozioni, le donne e tutte le sue passioni. Gli ospiti potranno assaporare accostamenti innovativi e gustosi che si rifanno al periodo blu delle atmosfere malinconiche e introspettive o a quello rosa dei saltimbanchi e degli acrobati. Dal Foie Gras alla focaccia con il salmone affumicato, un tripudio di colori e di sapori in grado di estasiare sia l’occhio che il palato. 70



“A cena con Pablo e Stefano” vuole essere una serata dedicata all’arte ed alla convivialità, un ponte tra la presentazione formale di Palazzo Vistarino e una situazione più giovane ed amichevole di un locale bello, nuovo e fresco, in cui tutto l’allestimento, dai quadri alle tovagliette, sarà dedicato a Picasso e a Stefano Bressani. Aperto da poco più di due mesi, il Vita Restaurant&Cafè è un locale unico nel suo genere. Nato con l’idea di portare a Pavia un’identità culinaria nuova, in cui le tradizioni della cucina italiana incontrano le innovative tecniche di cottura, si pone come obiettivo quello di garantire al cliente una triplice esperienza gastronomica: il vapore, la focaccia al formaggio e la selezione di toast gourmet e club sandwich, tutto prodotto con materie prime di ottima qualità. Il locale è caldo e accogliente in cui la tranquillità e la selezione musicale contribuiscono a creare un’atmosfera rilassante e casalinga.

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mondo dei motori

Campione “di-vino”

Mario Andretti Testo di Piero Ventura

È

stata una grande festa quella che il Ferrari Club Sant’Angelo ha riservato al campionissimo Mario Andretti, il pilota di Montona (TS), che nel 1955, ancora ragazzo, profugo istriano, a soli 15 anni si trasferì negli Stati Uniti. Gli Andretti scelsero Nazareth in Pennsylvania, dove già vivevano alcuni parenti. Vicino casa vi era una pista sterrata destinata a gare Midget; per Mario fu il luogo ideale in cui iniziare a sviluppare le sue mire agonistiche nel mondo dell’automobilismo sportivo. Pochi piloti al mondo hanno guidato meglio di lui. Andretti ha vinto la 500 miglia di Indianapolis, la Daytona 500, il Campionato Mondiale di Formula 1 e la cronoscalata di Pikes Peak. Si è imposto quattro volte nel campionato Indy Car, ha vinto tre volte la 12 ore di Sebring, si è aggiudicato la 6 Ore di Daytona, la 1000 km di Brands Hatch, la 6 Ore di Waktins Glen, la 1000 Km di Monza, ha vinto al volante delle Midget, delle Sport, dei Prototipi, delle Stock cars e delle vetture di Formula 1 e Indy gareggiando sugli ovali americani, nelle corse su strada, negli autodromi europei, ha vinto praticamente a ogni livello dello sport delle 4 ruote. È un icona delle corse, considerato da molti come il più grande pilota nella storia dello sport. 74


Andretti a Indianapolis con la Parnell

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Da sin. Colin Chapman e Mario Andretti sulla Lotus sono Campioni del mondo in F1

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Da sin. Piero Ventura e Mario Andretti

Mario Andretti con la Ferrari F1

Da sin. Maurizio Senna premia Mario Andretti

Andretti è stato nominato pilota dell’anno in tre decadi differenti (anni ‘60, anni ‘70, anni ‘80). Ha guidato per molte Case, da Ford a Lotus, dall’Alfa alla Ferrari. Le sue imprese, sono rimaste indelebilmente impresse nella memoria di tutti gli sportivi, specialmente nei tifosi del “cavallino rampante” i quali lo hanno insignito con il “Cavallino d’oro” alla carriera. Questo è avvenuto nel dicembre scorso per iniziativa della Scuderia Ferrari Club Sant’Angelo Lodigiano con una cerimonia dai risvolti emozionanti, messa in scena dagli uomini del “Cavallino” di Sant’Angelo guidati dal presidente Maurizio Senna, tenutasi presso il Castello Bolognini. Una festa per un grande uomo, semplice, disponibile e indissolubilmente legato all’Italia dove ad accoglierlo, oltre a numerosissimi appassionati, vi erano i vertici di parecchi Ferrari Club giunti da tutta Italia, tra cui il presidente del Ferrari Club Oltrepo, Germano Minotti e anche noi di Mabedo Magazine. 77


Mario Andretti è un uomo che non finisce mai di stupire e di vincere. Nonostante i 75 anni compiuti, non ha ancora annunciato il ritiro dalle corse, gestisce il team che porta il suo nome e una scuola pilotaggio, ma ciò che è importante, sta nel fatto che non dimentica di essere italiano e di far conoscere l’italianità nel mondo. È così che Andretti, garantitosi i servigi di Bob Pepi, il più importante Winemaker degli USA, è diventato anche un importante produttore di vini di alta qualità. Situata a Oak Knoll nella famosa Napa Valley in California, la cantina di Andretti onora la bellezza e l’eccellenza che sono sinonimo di questo luogo straordinario. In mezzo ai 53 ettari della tenuta, gli ospiti possono gustare una miscela di vini pluripremiati e storie di corse altrettanto premiate, con il sapore dell’Italia che si irradia in ogni piccolo angolo. A Oak Knoll, che circondano l’Andretti Winery, ci sono ettari e ettari di vigneti coltivati a Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Merlot. La posizione di Oak Knoll è una benedizione per il vino, grazie al clima particolarmente favorevole alla coltivazione di diverse varietà di uve. Questo clima unico, combinato con il suolo, produce uve piccole ma dal sapore intenso, che danno vita ai migliori vini.

Mario Andretti a Indianapolis

Mario Andretti Racing School

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Da sin. Mario Andretti con il figlio Michael e il nipolte Marco

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Andretti Winery

L’Andretti Winery produce tre distinte linee qualitative di vini: Montona riserva; Napa Valley e Villa Andretti. La linea Napa Valley è realizzata principalmente per chi gode assaporare vini abitualmente durante i pasti ma anche in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Con un’ampia gamma varietale, gli amanti del vino godono l’eleganza, la complessità e la qualità del Cabernet Sauvignon (58 $ a bottiglia), Sauvignon Blanc ($ 35), Chardonnay ($ 40), Pinot nero ($ 47), Sangiovese ($ 50), Syrah ($ 50), Merlot e Zinfandel ($ 50). I vini della linea Villa Andretti rispecchiano le nostre radici italiane. È una piccola produzione di vini, realizzati con uva proveniente da zone particolarmente seleziona della Napa Valley e da Sonoma che garantiscono eccezionale qualità e elevato valore come Napa Valley Riesling, Napa Valley Moscato, Barbera e Dolcetto compongono questo portafoglio di vini pregiati. Infine, la linea Montona, così chiamata in onore ai luoghi in cui Andretti trascorse la sua infanzia in Italia. Per questa gamma, ogni annata l’enologo Bob Pepi, prende l’uva migliore selezionata a mano per creare vini da questa acclamata serie di Cabernet Sauvignon (95 $ a bottiglia), Chardonnay, Merlot e un favoloso Super Tuscan ($ 100) senza dimenticare il Montona Reserve ($ 100). Prodotti in quantità molto limitata, non si riesce a soddisfare l’elevata richiesta, da qui la decisione di metterli esclusivamente a disposizione dei membri del Club di Andretti Winery. Anche in questo settore, Andretti si è mostrato un campione, questa volta “di-vino”. 81


www.mabedo.it Pubbliredazionale N° 15 Gennaio 2016

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