magazine n.16
PERSONAGGIO
La musica, il canto e l’arte
L’emozionante storia di Claudia Peccenini
MONDO DEL VINO
In Franciacorta, un vino e una location per veri estimatori
Tutta l’eccellenza delle Tenute La Montina
SOSTE GOLOSE
Ristorante Enoteca Alex
Tra terra e mare, il cibo come musica per il palato OSPITALITÀ
Galleria Arnaboldi e Le Stanze del Cardinale
A Pavia, il fascino di un’altra epoca in due gioielli di ospitalità
EVENTI
Tutti i particolari dell’evento a Palazzo Vistarino
Pablo Picasso, Stefano Bressani e i colori della Guernica
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editoriale In questo numero di MaBeDo Magazine, Claudia Peccenini ci ha raccontato la sua storia tra arte e musica, siamo andati a scoprire la Franciacorta e Le Tenute La Montina per poi spostarci in Toscana e assaporare il Brunello di Montalcino della storica cantina di Argiano. Sempre in terra toscana abbiamo trovato anche il Ristorante Enoteca Alex, con il suo stile e i suoi piatti incredibilmente ricercati. Attraversando l’Italia siamo passati a Torgiano per mostrarvi il meraviglioso Resort Le Tre Vaselle e l’Agriturismo Poggio alle Vigne, per poi tornare a Pavia e scoprire un’offerta ricettiva davvero unica: il B&B Le Stanze del Cardinale e la Maison d’Hotes Galleria Arnaboldi. Vi raccontiamo com’è andata all’evento di Stefano Bressani alla mostra Picasso e le sue Passioni e concludiamo, come di consueto, con uno speciale motori dedicato ancora una volta al mito Jaguar. Buona lettura!
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sommario
PERSONAGGIO
La musica, il canto e l’arte
L’emozionante storia di Claudia Peccenini
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MONDO DEL VINO
In Franciacorta, un vino e una location per veri estimatori
Tutta l’eccellenza delle Tenute La Montina
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Una tenuta immersa nel fascino della Toscana
Argiano, cinque secoli di storia per il Brunello di Montalcino
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SOSTE GOLOSE
Ristorante Enoteca Alex
Tra terra e mare, il cibo come musica per il palato
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OSPITALITÀ
Tra vigneti e oliveti, la proposta ricettiva del Gruppo Lungarotti
Le Tre Vaselle e Poggio alle Vigne
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Galleria Arnaboldi e Le Stanze del Cardinale
A Pavia, il fascino di un’altra epoca in due gioielli di ospitalità
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LOCATION PER EVENTI
In un antico borgo, una residenza storica di grande fascino
La bellezza di Palazzo Ronchelli
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EVENTI
Tutti i particolari dell’evento a Palazzo Vistarino
Pablo Picasso, Stefano Bressani e i colori della Guernica
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MONDO DEI MOTORI
Per la Jaguar regina di Le Mans
Colori francesi in onore al vino
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“Sono un’entusiasta, un’ottimista per natura. L’arte, nelle sue multiple sfaccettature, è stata la costante della mia vita, e, tenendomi per mano, mi ha accompagnata dentro meandri seducenti e sempre stimolanti coinvolgendo la mente e l’anima in un vortice di passione.” 6
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personaggio
La musica, il canto e l’arte
L’emozionante storia di Claudia Peccenini Testo di Valeria Portinari
Il personaggio di questo mese è una giovane donna di talento che ha masticato pane, arte e musica fin da bambina. Noi di MaBeDo l’abbiamo incontrata e ci siamo fatti raccontare la sua storia. Arte e musica viaggiano su binari paralleli e spesso risultano essere intrecciati, nella vita di molte persone. Io ho avuto la fortuna di riuscire a conciliare questi interessi ricavandone una professione. Creare, innovare, sperimentare, insegnare, confrontarmi e collaborare con gli altri mi da sempre lo stimolo per evolvermi e varcare nuovi orizzonti. Mi chiamo Claudia, sono nata a Milano da una famiglia semplice originaria dell’Oltrepò Pavese. La mia è stata un’infanzia felice, ed è proprio in questi primi anni di vita che, manifestando una spiccata attitudine musicale, mia madre decise di portarmi a fare una prima “audizione” nella scuola di canto del maestro Vitali in Galleria Del Corso. Il maestro mi accolse con entusiasmo fra i suoi pupilli e così, per un paio d’anni, frequentai la scuola conoscendo per altro il celebre musicista Giovanni D’Anzi. Quando però iniziai la scuola primaria dimenticai le lezioni di musica, cantando solo occasionalmente in qualche programma radiofonico o televisivo per bambini.
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All’età di dodici anni, incentivata dal mio professore di musica delle medie, frequentai un breve corso comunale di chitarra e ripresi le lezioni di canto sia dal maestro Prencipe, sempre in Galleria a Milano, sia presso il mio insegnante che, essendo compositore, aveva scritto qualche brano appositamente per me, dandomi lezioni private. Fu in quel periodo che ricordo di essere stata accompagnata al pianoforte, per un esibizione in RAI, dal maestro Renato Carosone, uno dei grandi artisti di cui ho scoperto l’enorme valore col tempo. Dopo le scuole medie presi la maturità artistica e, in seguito, il diploma di stilista indirizzato alla storia del costume. Nel frattempo, cresciuta costante la passione per il canto, mi iscrissi all’Accademia di Musica Moderna, dove per quattro anni studiai canto moderno, armonia, comportamento scenico, dizione e ortofonia con gli insegnanti Eloisa Francia, Josè Mascolo, Narcisa Bonati, Nicoletta Ramorino, tutt’oggi pilastri del teatro e della scena musicale italiana. Una vera e propria scuola in pieno stile “FAME”, dove si respirava aria di successi e musical. Inutile dire che il mio futuro prossimo era ormai segnato, avrei finalmente realizzato il mio sogno di fare la cantante. Le mie prime esperienze riguardarono i jingle, pubblicità e piccoli spot cantati per evidenziare prodotti e grandi marchi: lavorai per Simmenthal, Crodo, Pioneer e piccole sponsorizzazioni radiofoniche; mi emozionava accendere la tv e udire la mia voce. Feci la gavetta nelle piazze d’Italia, nelle sale da ballo, nei locali di Brera, acquisendo l’opportunità di integrare un repertorio già molto vasto e adatto all’etichetta di svariate manifestazioni. Negli anni successivi, inserita in vari gruppi composti da ottimi musicisti del calibro di Vittorio Bacchetta e Gianni Bedori, non mancò l’occasione di presenziare a feste private, meeting aziendali, congressi, incentives, teatri, locali e Casinò, di girare il mondo, conoscere e sopratutto collaborare con colleghi professionisti anche di fama internazionale.
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Claudia Peccenini claudiapeccenini@libero.it Facebook: ARTE’ Gioielli d’Autore
Un’esperienza interessante fu cantare per qualche anno in un gruppo israeliano, l’unico presente in Europa a quell’epoca, per il quale incisi un master in ebraico con brani “Traditional” e danze del ventre. Con loro feci due mini tour in Australia, molti spettacoli all’Excelsior di Roma e nelle più belle città della vecchia Europa. Emozionante fu poi cantare nella villa privata in Sardegna del principe di Giordania, o a Berna per il Presidente del Kazakistan, o allo Sheraton di Chicago per gli “Italiani d’America” nonchè nelle tende Beduine nel deserto di Luxor. Tra enti, locali e Hotel dove ho avuto l’opportunità di esibirmi per eventi occasionali o lunghi periodi ricordo il Palazzo dei Nobel a Stoccolma, il Grand Hotel Eden Roc ad Ascona per Rolls Royce & Bentley, l’Hotel Grosvenor a Londra e la presentazione dei Profumi di Dior al Principe di Savoia a Milano e a Villa Erba a Como; bellissimi gala. Tutte queste esperienze mi hanno arricchita non solo professionalmente ma sopratutto nell’animo: ho imparato a conoscere le persone, l’umiltà e la forza di confrontarmi con gli altri. La forte adrenalina che non mi abbandona mai e che cresce prima di ogni spettacolo mi rende più carica e più propensa a rilasciare energie positive al pubblico che mi sta ascoltando, che a sua volta mi trasmette forti vibrazioni e grande appagamento.
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In questi ultimi anni mi sto dedicando sopratutto alle Belle Arti, alla realizzazione dei Bijoux e all’insegnamento di tecniche hobbistiche. Un ritorno quasi casuale, alla mia passione per le Arti Creative già sperimentata alla scuola di stilismo. Da una collaborazione occasionale, si è sviluppato in poco tempo un lavoro impegnativo ma gratificante, dedito all’incentivo della creatività che risulta essere, sempre più frequentemente, terapeutica in una quotidianità stressante e troppo materialista. Dedico i miei pomeriggi al reparto decorazione in un negozio di Belle Arti a Milano, dove, oltre all’organizzazione dell’esercizio pubblico, gestisco, con due ispirate colleghe, corsi e dimostrazioni manuali e creativi.
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Anello Soutaches Diva
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Qualche anno fa ho ideato una nuova tecnica di pittura su vetro, un effetto “Murano” con finitura in” foglia oro” che ha riscosso un piacevole successo confermato dalla proposta della casa editrice “Il Castello” di impostare un manuale descrittivo della tecnica, poi pubblicato e tutt’ora in vendita. Da questa esperienza sono nati vari tipi di corsi e Workshop tenuti durante la manifestazione “Hobby show”, fiera nazionale dedicata all’ handcraft. Numerose sono state le occasioni di collaborare con varie riviste di settore specializzate in lavori femminili, lo scorso anno ho anche tenuto dei corsi all’Accademia del tempo libero presso l’istituto Gonzaga.
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Collana Boùle Royal
La mia specializzazione nel corso degli anni è diventata la creazione di alta bigiotteria: argento, ottone, cristalli Swarovski, pietre dure e perline Delica Miyuki giapponesi, sono i materiali che utilizzo per ottenere monili preziosi che, abilmente tessuti a mano con ago e filo e opportunamente abbinati a pietre o stoffe, danno origine a manufatti originali, unici e luminosi. La pazienza e la precisione sono determinanti poichè, per alcuni gioielli molto elaborati, la realizzazione comporta anche 20 o 30 ore di manodopera. La visita a mostre, musei, esposizioni e manifestazioni è spesso fonte di ispirazione per la creazione di un nuovo gioiello,come del resto lo è lo studio e la teoria del colore, e ovviamente l’aggiornamento costante sulle novità nelle arti applicate. Tutt’oggi concilio la quotidianità del negozio con qualche serata sopratutto nei periodi estivi e quasi esclusivamente in Svizzera dove collaboro con un’ agenzia di spettacoli, eventi e manifestazioni.
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Orecchini Soutaches
Trionfo di turchese
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mondo del vino
In Franciacorta un vino e una location per veri estimatori
Tutta l’eccellenza delle Tenute La Montina Testo di Valeria Portinari
Un territorio meraviglioso, la Franciacorta, il luogo perfetto per la coltivazione della vite. Qui, tra il lago d’Iseo e l’anfiteatro morenico della Franciacorta, sorgono le Tenute La Montina, con vigneti che si sviluppano su circa 72 ettari dislocati in 7 comuni. I vini La Montina sono il frutto di una costante ricerca della massima qualità derivata da uno studio di zonazione che ha consentito di valutare e valorizzare le caratteristiche climatiche, geografiche e morfologiche del territorio, permettendo così la completa interazione tra vitigno e ambiente. L’azienda nasce nel 1987 per volere dei fratelli Bozza: Vittorio, Gian Carlo e Alberto. La tradizione vitivinicola è una tradizione familiare, che viene tramandata di generazione in generazione, mantenendo fede ai valori e rispettando il territorio in un’ottica di evoluzione ed innovazione delle tecniche di coltivazione e vinificazione.
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La casa vinicola, vanta oggi una produzione di 380.000 bottiglie l’anno e nel 2015 ha terminato la trasformazione dei vigneti in biologico, realizzando anche la prima bottiglia ufficiale di Franciacorta per Ac Milan. Lo stile La Montina è unico e riconoscibile, aggiornato di recente nell’immagine, prendendo spunto dai colori di Madre Natura e dai suoi elementi. In questo rinnovamento c’è la volontà di ribadire un impegno ecologico per il futuro, nel rispetto della natura e della tradizione. L’immagine diventa così più colorata, fresca e moderna, elegante e naturale: le bottiglie rimangono le stesse, cambiano le etichette, per comunicare il carattere di ogni vino e ribadire il loro forte legame con il territorio.
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Villa Baiana
All’interno delle Tenute La Montina, Villa Baiana è una dimora risalente al 1620, immersa in un bellissimo parco di alberi secolari. Un luogo affascinante, dall’architettura che richiama le antiche ville dell’alta borghesia rurale, in cui avevano luogo eventi e cerimonie. La cucina è raffinata e ricca, con un’ampia scelta di menù curati dagli chef che ne garantiscono la qualità. Villa Baiana, con le sue terrazze, i suoi pavimenti in marmo, le pareti in stucco veneziano e i meravigliosi lampadari in vetro di Murano, è la location adatta per ogni tipo di happening, dai meeting aziendali, alle celebrazioni, agli eventi privati sino a spot pubblicitari o servizi fotografici.
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Museo d’Arte Contemporanea Remo Bianco
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Baiana Congressi
Tenute La Montina Via Baiana 17 25040 Monticelli Brusati (BS) Tel. +39(0)30653278 comunicazione@lamontina.it www.lamontina.it
Presso Villa Baiana ha sede il Museo d’Arte Contemporanea in Franciacorta Remo Bianco. È il primo museo in Europa in una struttura privata ed è aperto al pubblico dal settembre 2004. Al suo interno sono esposte a rotazione circa cento opere di Remo Bianco e una sala è riservata all’esposizione temporanea di mostre di arte contemporanea, presentazioni di libri ed altri eventi legati all’arte. Tra Villa Baiana e La Montina, ha poi da poco inaugurato il Baiana Congressi, una grande sala da 160 persone predisposta per video conferenze e meeting aziendali. Una soluzione dalla massima eleganza per eventi di alto livello in una location esclusiva.
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mondo del vino
Una tenuta immersa nel fascino della Toscana
Argiano, cinque secoli di storia per il Brunello di Montalcino Testo di Valeria Portinari
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Oltre quattro secoli di storia fanno di Argiano la tenuta che ha fatto del territorio di Montalcino una delle realtà di maggior prestigio e tradizione. Tra il 1581 ed il 1596 è stata costruita la villa che ancora oggi si erge maestosa ed elegante immersa nel verde di vigneti, oliveti e boschi: un’atmosfera unica che avvolge l’architettura e la rende ancora più affascinante. Passata di proprietà fra numerose famiglie nobiliari, nell’Ottocento donna Ersilia Caetani Lovatelli riuscì a far conoscere Argiano e promuovere i suoi prodotti enologici nei migliori salotti culturali dell’epoca, contribuendo in questo modo ad accrescere la fama ed il prestigio della casa vinicola. Nel 1967, collaborando alla fondazione del Consorzio del Brunello, assieme ad altre aziende vinicole, Argiano scrive una pagina importante nella storia del Brunello di Montalcino. Dal 1992 la contessa Noemi Marone Cinzano, nuova proprietaria, introduce importanti innovazioni nella gestione dell’azienda vinicola, coadiuvata dall’enologo di fama mondiale Giacomo Tachis. Da questa svolta nasce il supertuscan Solengo, e mentre in vigna vengono ampliate le colture di Sangiovese, in cantina si ha una ristrutturazione dei locali e un rinnovamento delle tecniche di affinamento. La storica enoteca della tenuta ospita sin dal ’500 i vini a temperatura e umidità costanti, in assenza di luce e rumori, per portare all’eccellenza le qualità di ogni bottiglia.
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Nel 2013, un gruppo di imprenditori brasiliani acquisisce l’azienda, che ora si sviluppa intorno al nucleo dei fabbricati per una superficie di circa 125 ettari, sempre circondata da paesaggi unici e indimenticabili. Fin dal 1888, le migliori uve Sangiovese della proprietà sono state destinate alla produzione del Brunello di Montalcino, uno dei vini rossi più noti al mondo. Per il suo Brunello, Argiano seleziona le uve dai suoi vigneti più nobili e fa invecchiare il vino in due diversi tipi di legno: il primo anno in barriquese tonneau francesi di varie dimensioni per rafforzare la struttura innata del vino, il secondo anno in botti di rovere di Slavonia più grandi che permettono al vino di equilibrarsi. Caratteristiche fondamentali che hanno sempre fatto parte della tradizione di Argiano sono il grande rispetto dell’ambiente ed il massimo riguardo per gli elementi del paesaggio. L’alta considerazione per la natura è ciò che permette di coltivare sempre i suoi migliori frutti, seguendo metodi di lavoro più efficaci e moderni, ma tenendo anche ben presente che ogni tecnica deve avere il minimo impatto sulla salute e sull’ambiente. Il rispetto è dovuto anche alla tradizione, una storia di cinque secoli che è soprattutto un patrimonio di saggezza ed esperienza che va trasmesso alle generazioni future.
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Ad Argiano, immerso tra vigneti e oliveti, sorge anche l’Agriturismo Posta l’Orciaia, che prende il nome dal luogo in cui è stato ricavato, in cui si lavoravano le olive e venivano depositati gli orci d’olio. Adiacente alla villa, l’agriturismo è l’espressione della vera ospitalità toscana, in una posizione unica e immerso in un’atmosfera davvero speciale. Tre grandi appartamenti compongono l’agriturismo e prendono i nomi dei vini più famosi della cantina, che hanno anche ispirato le decorazioni d’interni. Abbiamo il “Suolo”, dal carattere elegante con toni scarlatti, il “Rosso”, confortevole, dai toni caldi e il “Solengo”, prestigioso e dai toni blu. L’offerta della tenuta di Argiano non è quindi solo vinicola ma anche ricettiva e si esplica in un territorio, la Toscana, che è la cornice perfetta per apprezzare la totale bellezza dei luoghi, il fascino della cultura e il gusto delle tradizioni.
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Agriturismo Porta l’Orciaia
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Argiano S.p.A. SocietĂ Agricola S. Angelo in Colle, 53024 Montalcino (SI) Tel. +39 0577 844037 argiano@argiano.net www.argiano.net
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MaBeDo MaBeDoCard Card 2015
MaBeDo Card è la preziosa carta sconti che ti accompagna nei tuoi acquisti, aiutandoti a risparmiare nelle attività convenzionate in tutta Italia: dai ristoranti agli agriturismi, dall’abbigliamento agli articoli regalo, dalle strutture turistiche ai tour operator e tanto altro ancora. Diventa Partner del circuito MaBeDo e offri anche tu uno sconto ai titolari di MaBeDo Card. Unisciti a noi, abbiamo entrambi un obiettivo comune: aumentare la clientela e battere la concorrenza. Per info mabedo@mabedo.it.
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soste golose
Ristorante Enoteca Alex
Tra terra e mare, il cibo come musica per il palato Testo di Valeria Portinari
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Alessandro Tognetti
Alessandro Tognetti è il proprietario del Ristorante Enoteca Alex, a Marina di Pietrasanta. Situato in una elegante palazzina dei primi anni del secolo scorso, il locale è arredato in stile etnico, con marmi pregiati e finiture che contribuiscono a creare un ambiente caldo e intimo. Circondato da una terrazza dal sapore tropicale, il locale gode di una posizione privilegiata a pochi passi dal mare. Riconosciuto dalle più importanti guide del panorama enogastronomico, il Ristorante Enoteca Alex propone una cucina raffinata e di gran classe, a base di ingredienti genuini e di prima qualità. Il menù è ricercato e particolare, con portate sempre nuove caratterizzate da semplicità e freschezza, oltre che da creatività e originalità.
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Ravioli di Batti Batti
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ALEX Ristorante Enoteca Via Versilia, 159 55045 - Marina di Pietrasanta, (LU) Tel. +39 0584 74 60 70 Cel. +39 347 77 74 337 info@ristorantealex.it www.ristorantealex.it
Le portate spaziano dal mare alla terra e sono tutte orientate all’esaltazione di un gusto sempre unico. Tra le prelibatezze alla Carta si possono trovare l’Alaskan King Crab o i Batti Batti, nonchè una attenta selezione per il crudo di mare. Grande importanza ed attenzione viene data alla presentazione di ogni piatto, impeccabile, con lo scopo di esaltare tutte le qualità delle portate, dagli antipasti come lo spiedino di rana pescatrice con gamberi e olio agli agrumi, ai primi piatti come i ravioli di Batti Batti su crema di zucchine e pepe di Szechuan, per poi gustare i secondi come il filetto di branzino spadellato con frutti di mare e crostacei. Musica per il palato. Ampia è anche la scelta di piatti di carne, come l’angus argentino o il bisonte americano. I dolci sono gustosi e sempre fatti in casa. Il Fuori Menù Stagionale invece accompagna la proposta principale con piatti altrettanto sofisticati in base all’offerta stagionale di mare e terra. Tra questi possiamo trovare la Capasanta Nordamericana o il Tartufo Bianco pregiato di “San Miniato”.
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Crudo di pesce
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Alaskan King Crab
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Da Alex sono importanti anche i condimenti: l’Aska Eleivana Olio Extra Vergine di Oliva 100% Italiano è un blend di cultivar toscani incredibili e si abbina perfettamente a tutti i cibi del menù. La cantina, a vista, è fornitissima e vanta oltre 450 etichette italiane e 280 estere, selezionate tra le migliori del mondo, per accostamenti esclusivi. Supertuscans, Gaja e le cantine più prestigiose d’Italia, oltre che rari vini Francesi. Alex è anche Catering&Banqueting, un servizio di ristorazione d’eccellenza per eventi privati e aziendali, feste e cerimonie in tutta Italia, Europa e Florida, che garantisce un servizio raffinato ed impeccabile oltre che l’ottima qualità di cibi e materie prime. Il locale di Alessandro Tognetti è un capolavoro di momenti enogastronomici in una location caratteristica dove è protagonista una premiata ristorazione d’eccellenza in un luogo rinomato come la Versilia.
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Vi aspettiamo a Rocca de’ Giorgi! www.contevistarino.it
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Foto di Lucia Tuoto
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ospitalità
Tra vigneti ed oliveti, la proposta ricettiva del Gruppo Lungarotti
Le Tre Vaselle e Poggio alle Vigne Testo di Valeria Portinari
Il Gruppo Lungarotti non si occupa solo di vino, ma anche di ospitalità ad alto livello e promozione integrata e coordinata del territorio. Nel cuore di Torgiano, borgo medievale situato tra Perugia e Assisi, il Wine Restort a 5 stelle Le Tre Vaselle è l’espressione dell’eccellenza Lungarotti anche nel campo della ricettività. 52 camere e una Spa in cui si pratica la vinoterapia, il Museo del Vino e il ristorante Le Melograne, in cui i piatti che vengono proposti hanno alla base solo prodotti locali del territorio provenienti dalle aziende agricole Lungarotti. Sempre a Torgiano, la seconda offerta ricettiva del Gruppo è l’Agriturismo Poggio alle Vigne: 10 appartamenti autonomi e due case indipendenti con piscina, immersi tra i vigneti del Rubesco. La Tenuta di Turrita di Montefalco è invece una villa dalle architetture antiche, circondata da vigneti e da una vista panoramica a 360°, ed è destinata, oltre che alla cantina, anche ad attività di ospitalità che spaziano dagli eventi ai matrimoni, dalle cene ai concerti. Tutto questo va a completamento di un sistema turistico integrato e legato al vino.
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Il Resort Le Tre Vaselle è il luogo ideale in cui ospitalità, Le Tre ricercatezza degli arredi e cucina raffinata fanno rivivere l’atmosfera di un’antica residenza signorile di Via Garibal campagna. Le 52 camere del Resort offrono il massimo comfort, 3v un’atmosfera calda, ospitale e quasi d’altri tempi, per un’offerta che comprende eleganza, enoturismo e benessere. Le camere Classic sono arredate con stile sobrio e raffinato; le Deluxe sono invece spaziose, luminose, arredate con pregiati mobili d’epoca e dotate di ogni comodità; le Junior Suite, il fiore all’occhiello de Le Tre Vaselle, offrono un soggiorno che per comfort, completezza dell’offerta e qualità del servizio è al vertice della categoria. All’interno del Resort si trova anche il rinomato Le Tre Vaselle al momento ristorante d’autore Le Melograne, un luogo osserva un breve periodo esclusivo ed elegante caratterizzato da due grandi sale di pausa e non è aperto alla luminose, arredate finemente, in cui viene proposto clientela individuale; riprenderà un menù capace di sorprendere anche i palati più fini, l’attività per la nuova stagione il 24 marzo prossimo. il tutto associato ad un servizio sempre impeccabile.
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Vaselle Resort & Spa
ldi, 48, 06089 Torgiano (PG) Tel. 075 9880447 vaselle@3vaselle.it 3vaselle.it
In cucina, passione e conoscenza portano alla realizzazione di piatti che reinterpretano in modo nuovo le ricette dell’antica tradizione umbra, fondendole a uno stile di cucina creativo e internazionale. Lo chef, Alessandro Lestini, ha esperienza internazionale ed una grande attenzione ai dettagli. Riesce sempre a coniugare l’arte di calibrare sapori e arricchire ingredienti comuni, divertendosi e sorprendendo anche i gourmet locali con interpretazioni che accentuano le qualità delle materie prime. La cantina de Le Tre Vaselle è capace di soddisfare anche i palati più raffinati, proponendo numerose annate delle riserve Lungarotti oltre a un’ampia e selezionata gamma di vini nazionali ed internazionali. Il piano-bar Il Fauno è il luogo perfetto per una tranquilla serata in pieno relax, con il suo ampio camino, l’atmosfera tranquilla e l’arredo d’epoca. Il Bar degli Olivi è invece la proposta del Resort per la stagione estiva: un pranzo a bordo piscina con ottimi piatti freschi e leggeri.
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A Le Tre Vaselle sono graditi ospiti anche gli animali domestici. Il piccolo terrazzo delle camere è adatto per ogni loro esigenza e sono ammessi anche al ristorante. Nel parco della piscina è stata riservata un'area apposita ed è previsto anche un percorso verde di Torgiano situato a pochi passi dal Resort per passeggiate divertenti all'aria aperta con il proprio amico. Tra i primi centri dedicati alla vinoterapia in Italia, la Spa bellaUve invita a un relax polisensoriale nelle cinque cabine dalle forme sinuose e colori ispiratori. I trattamenti enoterapici si basano sui principi attivi dell’uva, il vino non è inteso qui solo come piacere per il palato, ma anche come prezioso alleato per il benessere, la salute, la vita. La Spa ha un design non convenzionale e di gran carattere: tutto parla di uva e di vino, lo stesso aspetto degli interni richiama il grappolo. Il corridoio, sinuoso e verde, è il graspo; le cabine, rosso bordeaux e rotondeggianti, sono gli acini.
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L’agriturismo Poggio alle Vigne è situato sulla collina che da Torgiano va verso Brufa, dove vigneti ed oliveti si alternano rispettosi e ben allineati. Il casolare del XVII secolo è immerso nel verde, circondato da pini marittimi, olmi secolari, olivi ed oleandri. Gli ospiti del Poggio hanno a loro disposizione una rilassante piscina, il forno a legna, il barbecue, degli spazi per i bambini e il grande parco naturale nel quale é immerso l’agriturismo. I dieci appartamenti - otto nel corpo centrale e due nel fienile d’un tempo - sono immersi nella tranquillità e in un ambiente incontaminato che li rende unici, unito alla ricercatezza degli arredi ed alla qualità dell’accoglienza. Frutto di un attento restauro, il casolare “Il Pometo” è una grande casa vacanza con quattro camere - una singola, due doppie ed una matrimoniale - ognuna con bagno privato, un accogliente soggiorno con caminetto, cucina ben attrezzata e veranda pensile. La casa è immersa nei vigneti e circondata da un frutteto unico, costituito da vecchie varietà di mele.
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Nel cuore dei vigneti Lungarotti, alle pendici della collina di Brufa si trova invece il Poggiolo, un piccolo nido per due persone ricavato dall’attento recupero di una vecchia stalla. Maestosa, al tramonto in lontananza, la sagoma di Perugia e dei suoi campanili, che può essere ammirata sorseggiando l’aperitivo nel comodo idromassaggio. Una visita in Umbria, il cuore verde d’Italia, è un’ottima scelta per trascorrere un soggiorno piacevole e rigenerante, in un ambiente dove la natura è ancora predominante. Il Gruppo Lungarotti include nella sua offerta ricettiva anche visite guidate alle vigne e alle cantine.
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Agriturismo Poggio alle Vigne Via del Colle 46, Montespinello Brufa, 06089 Torgiano (PG) Tel. 075 982 994 info@poggioallevigne.it www.poggioallevigne.it
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location per eventi
Galleria Arnaboldi e Le Stanze del Cardinale
A Pavia, il fascino di un’altra epoca in due gioielli di ospitalità Testo di Valeria Portinari
Tra i meravigliosi palazzi storici del centro di Pavia, ce ne sono due molto particolari, le cui stanze hanno la peculiarità di farti sentire proprio come a casa, in un’atmosfera unica e di pregio. Si tratta del B&B Le stanze del Cardinale e della Maison d’Hôtes Galleria Arnaboldi. Il “padrone di casa”, Paolo Ceriani, è un ingegnere di origini napoletane che nel 2001 si è trasferito a Pavia per amore. Con il tempo, si è lasciato sedurrre anche dal fascino della città, in particolare dagli immobili storici ancora splendidi di cui Pavia è eccezionalmente ricca. Ha scelto, in particolare, la Cupola Arnaboldi, edificio di fine ottocento progettato dall’architetto Ercole Balossi per la nobile famiglia Arnaboldi Gazzaniga, perfetta espressione del periodo delle prime grandi costruzioni in ferro e vetro che in Europa rappresentavano allora il più eclatante segno della modernità: dalla Tour Eiffel di Parigi, alla Galleria Vittorio Emanuele di Milano.
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Al piano nobile del Palazzo sormontato dalla cupola, l’ingegner Ceriani abita con la famiglia, ma dal 2014 ha destinato l’ala nord est affacciata su piazza del Lino a un’attività ricettiva di alto livello, creando nuove occasioni di utilizzo e di intrattenimento all’interno del centro storico e puntando su un settore (quello dei B&B di charme) tra i più dinamici nel campo del turismo. Unendo quindi il concetto di investimento immobiliare tradizionale con l’introduzione di servizi nuovi, è nata la Maison d’Hotes “Galleria Arnaboldi”. L’appartamento a disposizione degli ospiti comprende due splendide suite, ognuna con bagno privato e con l’affaccio sulla terrazza che sovrasta piazza del Lino. Le zone comuni sono composte da una cucina e un ampio salone con una doppia vista: da un lato sul terrazzo di piazza del Lino, dall’altro sull’interno della Cupola.
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Galleria Arnaboldi Maison d’Hotes
Piazza del Lino, 11, Pavia Tel. +39-0382-571072 Cell. +39 338 3001103 – +39 334 1700921 info@galleria-arnaboldi.com www.galleria-arnaboldi.com
Gli interni sono stati curati nei minimi dettagli dagli interior designer dello studio “D’acqua e di vento” per garantire il fascino dei mobili d’epoca, unito a tutti comfort di un hotel ultramoderno come la tv a schermo piatto con canali satellitari, riscaldamento e condizionamento autonomo e il Wi-fi. All’interno delle suite gli ospiti hanno a disposizione biancheria di lino e di cotone, accappatoi e spugne, il tutto curato nei particolari per far sentire l’ospite assolutamente a suo agio e coccolato, immerso in un’atmosfera d’altri tempi, nel totale relax.
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Al 2014 risale anche l’acquisto di un secondo immobile in Piazza del Duomo, con ingresso secondario da via dei Liguri, all’epoca in cattivo stato di conservazione. Si tratta probabilmente di un’antica torre che alla fine del XV secolo ha ospitato anche alcuni degli uffici della Fabbriceria del Duomo. Successivamente il palazzetto era divenuto abitazione privata e frazionato in piccoli appartamenti. L’ultimo restauro ha ripristinato l’impianto originario della costruzione, che si sviluppa verticalmente intorno a un’antica scala. Al primo piano si trova la suite del Cardinale, un mini appartamento costituito da due locali: una zona notte con bagno privato e una zona giorno con angolo cottura e divano letto, adatto agli ospiti che desiderano fermarsi per periodi più lunghi di qualche giorno. Ai piani superiori, le camere: quelle matrimoniali hanno vista sulla Piazza del Duomo mentre la singola e la doppia hanno vista sul lato Sud della città antica, che digrada verso il fiume Ticino. Un Bed&Breakfast su modello dei petit hotel francesi, dei piccoli alberghi di charme provenzali o del Nord Europa. Il fascino di un immobile d’epoca, nel cuore pulsante della città e la vista, davvero singolare, sono i punti forti di questo B&B.
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Anche gli arredamenti delle camere sono concepiti e curati con attenzione, impreziositi da mobili e quadri d’epoca che richiamano le atmosfere e la storia dell’immobile. Ogni stanza vede l’unione dell’arredamento d’epoca con tutti i comfort moderni come i televisori piatti, aria condizionata, riscaldamento autonomo e frigobar, oltre al wi-fi gratuito. Anche in questo caso, come per la Galleria Arnaboldi, arredi e ristrutturazione sono stati curati dal team dello studio “D’acqua e di vento” di Pavia. La prima colazione è compresa nel prezzo del pernottamento, come in ogni B&B, ma Le Stanze del Cardinale offre anche la possibilità di consumarla in camera oppure nelle pasticcerie più rinomate del centro della città, tra cui la Pasticceria Vigoni, uno dei “Locali storici d’Italia”. La vera peculiarità, comune sia alla Galleria Araboldi che a Le Stanze del Cardinale, è che il cliente ha tutto a portata di mano: dalla storia della città, con le sue chiese, i monumenti e i musei, all’università, ai locali per assaporare menù di qualità o bere un ottimo aperitivo. Ogni cosa ad un passo senza dover utilizzare l’auto se non per visitare la bellissima provincia o le colline dell’Oltrepò.
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Le Stanze del Cardinale
Bed & Breakfast di Charme in Piazza Duomo via dei Liguri, 4, Pavia Tel. +39-0382-571072 Cell. +39-338- 3001103 info@lestanzedelcardinale.com www.lestanzedelcardinale.com
In meno di un anno dall’avvio dell’attività, hanno soggiornato qui numerosi relatori dei frequenti convegni pavesi, artisti delle compagnie impegnate al Teatro Fraschini, docenti e ricercatori legati all’Università di Pavia o al Policlinico, ospiti delle aziende pavesi, ma anche genitori in visita agli studenti, coppie in cerca di un angolo ovattato e romantico e turisti di tutto il mondo – dall’Australia al Giappone, dagli Stati Uniti al Brasile, dalle capitali d’Europa ai pellegrini della via Francigena – interessati a scoprire le province italiane più ricche di storia e cultura. Per loro il personale del B&B, presente 24 ore su 24, fa tutto il possibile per creare un ambiente ed un’atmosfera speciali, con dettagli e attenzioni personalizzate come nei grandi alberghi, che fanno si che l’ospite si senta rilassato e coccolato. La posizione delle Stanze del Cardinale è ottimale anche per chi gravita su Milano ma preferisce pernottare fuori dal caos metropolitano (da Pavia sono poco più di 20 minuti in treno e 30-35 di macchina) e per chi vuole un punto d’appoggio ideale per dedicarsi alla scoperta del territorio circostante, con itinerari nella zona sud del Milanese ma anche in Oltrepo e in Lomellina, percorsi sempre più battuti dal turismo enogastronomico più raffinato ed esigente.
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location per eventi
In un antico borgo, una residenza storica di grande fascino
La bellezza di Palazzo Ronchelli Testo di Valeria Portinari
In provincia di Varese, nell’antico borgo di Castel Cabiaglio, sorge Palazzo Ronchelli, una prestigiosa residenza appartenuta alla moglie del pittore Giovan Battista Ronchelli. Tra portici, colonnati a volta, camini in marmo, pavimenti in cotto e soffitti affrescati, si respira un’atmosfera d’altri tempi e ci si immerge in un angolo di passato in cui risalta l’armonia e la raffinatezza delle dimore del ‘700. Un magnifico glicine si erge all’interno della corte d’accesso e contribuisce a rendere ancora più speciale lo scenario in cui è inserito il Palazzo. Questo glicine è considerato uno dei più vecchi d’Europa, con la sua storia che inizia nel periodo di costruzione della villa, nel 1597. Palazzo Ronchelli è situato in un antico borgo arroccato a 600 mt d’altezza e dominante sulla valle, proprio di fronte al gruppo montuoso del Campo dei Fiori e del suo omonimo Parco Regionale.
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Questo è il luogo ideale per un soggiorno in pieno relax, immerso nel verde e nella tranquillità, in una posizione favorevole per raggiungere diverse e interessanti località turistiche come il Lago Maggiore o patrimoni artistici come Villa Porta Bozzolo o Villa Panza. Il Palazzo risulta essere anche la location perfetta per ogni tipo di evento o happening, cerimonia o ricevimento. Le due grandi sale al piano terreno e al primo piano sono affascinanti e incantevoli ambientazioni d’altri tempi per chi desidera mettere in scena un evento indimenticabile. Ogni dettaglio viene curato nei minimi particolari in collaborazione con i migliori operatori nel campo del catering e banqueting, per garantire la perfetta riuscita degli eventi e dei ricevimenti, con menù personalizzati e adatti ad ogni tipo di happening.
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I saloni, il giardino ed i portici sono anche un’eccellente scenario per servizi fotografici. All’interno del Palazzo è possibile soggiornare in tre camere arredate secondo uno stile adeguato al contesto storico e naturalistico circostante. Gli spazi dei portici, del terrazzo, del giardino e della corte sono a disposizione degli ospiti e fanno da cornice ai preziosi momenti trascorsi all’interno della struttura. Sono fruibili anche diverse proposte turistiche e ricreative da intraprendere nella zona di Varese e dintorni, alla scoperta dei territori della provincia e delle bellezze naturali ed artistiche racchiuse nei luoghi limitrofi.
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Palazzo Ronchelli Via Mazzini, 10 21030 Castello Cabiaglio, Varese Tel.+39.339.152.37.97 info@palazzoronchelli.it www.palazzoronchelli.it
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Stefano Bressani con la sua Guernica
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eventi
Tutti i particolari dell’evento a Palazzo Vistarino
Pablo Picasso, Stefano Bressani e i colori della Guernica Testo e foto di Valeria Portinari
Nello scorso numero vi avevamo parlato della grande attesa per l’evento che avrebbe visto protagonista Stefano Bressani, innovativo artista pavese, con la sua personale interpretazione della Guernica di Picasso a Palazzo Vistarino. Il 12 febbraio alle 18, la sala conferenze era gremita di gente con in mano il prezioso biglietto per la mostra, in attesa dei protagonisti della serata. Al tavolo, con Stefano Bressani sedevano Vittorio Poma, vice presidente di Alma Mater Ticinensis, Elisabetta Fedegari, presidente dell’associazione culturale Vivi Pavia e organizzatrice della mostra e Francesco Mutti Raffaele, critico d’arte.
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Alla presentazione: da sin. Stefano Bressani, Francesco Mutti Raffaele, Elisabetta Fedegari e Vittorio Poma
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La stampa autografata in palio per l’estrazione
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Dopo una breve introduzione di Poma e della Fedegari sul significato di Palazzo Vistarino e sull’importanza di avere un’esposizione come Picasso e le sue Passioni a Pavia, Mutti Raffaele ha introdotto Stefano Bressani parlando della sua arte e facendo una riflessione sui temi affrontati nel suo omaggio a Pablo Picasso, confrontati con le tematiche dell’artista spagnolo. Bressani ha reinterpretato la Guernica in modo innovativo e rivoluzionario, introducendo il colore all’interno di un quadro dal tono desolante per il tema che rappresenta, l’orrore della guerra. La stampa dell’opera, autografata con inserto in stoffa, era l’ambito premio per il fortunato visitatore il cui biglietto sarebbe stato estratto a fine presentazione.
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Stefano Bressani e Filippo Quaglini
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Filippo Quaglini con Lele Picà e Fiorenza Orseoli
Con Luca Bellani di Ca’ di Frara
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Con Elisabetta Fedegari e Tatiana Palm
Con Bressani e la vincitrice del premio: Laura Boatti
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Stefano Bressani con Veronica Barri di Ca’ di Frara
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Alla presentazione è seguita una visita guidata alla mostra, alla scoperta delle sale meravigliose di Palazzo Bellisomi Vistarino e dei disegni, oli e ceramiche del celebre Picasso. Una visione nuova e diversa di quella che si studia a scuola, una panoramica dell’opera di un artista che rivela tutte le sue sfaccettature. In fondo, nell’ultima sala, la Guernica di Bressani spiccava tra gli altri quadri, con i suoi colori forti e la sua carica emotiva. L’artista ha illustrato ai presenti le sue tecniche e le tematiche che lo hanno portato ad un’interpretazione così fortemente piena di vita e di colore, per poi prestarsi per qualche foto con amici e ospiti. Dopo la visita, nella sala conferenze è stato offerto un aperitivo con le ottime bollicine del Cuvèe di Ca’ di Frara e gli stuzzichini de Il Pane di Rosa, per festeggiare tutti insieme i protagonisti dell’evento.
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Durante la degustazione, Stefano Bressani ha estratto il fortunato vincitore della sua stampa incorniciata, che si è rivelata essere Laura Boatti, dell’Azienda Agricola Monsupello. Tra risate, foto e chiacchiere, gran parte dei presenti si è spostato poi al Vita Restaurant&Caffè, locale di recente apertura in corso Mazzini per una cena dedicata a Picasso e a Bressani, in cui le portate prendevano ispirazione dalla vita del pittore spagnolo.
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Filippo Quaglini e Stefano Bressani con i titolari del Vita Restaurant&Caffè
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Piatti unici e ricercati, accostamenti gustosi che esaltavano il gusto delle materie prime. Buonissima in particolare la Focaccia Rosa, con pomodorini freschi, rucola, crescenza, salmone scozzese affumicato e pepe rosa: una vera delizia per il palato. Oltre alla cucina squisita, la ottima compagnia e l’atmosfera informale e conviviale hanno fatto sÏ che la serata fosse un grande successo ed una festa per tutti i presenti. Stefano Bressani ha colto ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti gli ospiti con dediche personalizzate sulle stampe a tema delle tovagliette. Un evento ed una serata da ricordare, che ha reso protagonisti ancora una volta l’arte e la cultura, oltre che il buon cibo ed il buon vino.
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mondo dei motori
Per la Jaguar regina di Le Mans
Colori francesi in onore al vino Testo di Piero Ventura
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Come già abbiamo avuto modo di ricordare nel magazine n° 14, la Jaguar (principale fornitrice di autovetture alla cara reale inglese) inizia la propria storia in Inghilterra nel 1922 con il sodalizio tra William Lyons e William Walmsley: primo oggetto sociale, la costruzione di sidecar, ben presto affiancato dall’attività automobilistica. Con l’inizio degli anni Trenta, Lyons rimane solo (Walmsley si dimette): si punta solo sulle auto, e l’azienda viene chiamata SS Cars. Il nome viene cambiato perché l’acronimo, con la Seconda Guerra Mondiale, è tristemente evocativo: si sceglie il nome Jaguar, già utilizzato per i modello SS1 Jaguar del 1931. La prima auto marchiata Jaguar risale al 1945: la Mark IV, riproposizione di un modello d’anteguerra della SS Cars. La produzione è un mix di lusso e sportività: negli anni cinquanta le Jaguar ottengono i primi successi rilevanti nelle competizioni sportive e diventarono oggetto del desiderio dei più abbienti. Grazie a piloti ufficiali e a gentleman driver, la Casa inglese, con il modello “D”, diviene la vera dominatrice della gara più sensazioonale dell’epoca: “La 24 Ore di Le Mans” diventando una delle vetture più vincenti nella storia della 24 Ore francese.
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L’auto da corsa britannica si è infatti aggiudicata tre edizioni consecutive (su quattro partecipazioni). Scopriamo insieme la sua storia. La Jaguar D-Type - prodotta dal 1954 al 1957 in 71 esemplari - è un’evoluzione della C-Type, vincitrice della 24 Ore di Le Mans del 1953. Migliorata nel telaio e nell’aerodinamica, monta un motore di 3,4 litri a sei cilindri da 285 CV in grado di far raggiungere alla vettura una velocità massima di 270 km/h. Nel 1957 viene adottato un propulsore da 3,8 litri. Nel 1954 la D-Type guidata da Duncan Hamilton e Tony Rolt termina al secondo posto la 24 Ore di Le Mans dietro alla Ferrari. Un risultato incredibile se si considera che la vettura deve fare i conti con alcuni problemi al motore per via della presenza di sabbia nel carburante e con un’uscita di pista. Nello stesso anno la Jaguar D-Type si aggiudica la 12 Ore di Reims con Peter Whitehead e Ken Wharton. Per la 24 Ore di Le Mans 1955 la Jaguar fa le cose in grande ingaggiando come pilota Mike Hawthorn (reduce da un terzo posto nel Mondiale F1 dell’anno prima). La vettura viene completamente modificata: frontale più lungo per migliorare l’aerodinamica e propulsore con valvole maggiorate. Un’edizione tragica della corsa endurance transalpina, funestata dall’incidente di Pierre Levegh, che dopo aver toccato con la sua Mercedes la Austin-Healey di Lance Macklin (spostatosi per evitare Hawthorn, rientrato precipitosamente ai box dopo una manovra sconsiderata) muore travolgendo e uccidendo 83 spettatori.
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La Casa tedesca della Stella decide di ritirarsi per rispetto nei confronti delle vittime nonostante i due equipaggi Kling/Simon e Fangio/Moss siano al comando. La Jaguar D-Type di Mike Hawthorn e Ivor Bueb continua invece a gareggiare e vince: Mike festeggia addirittura con lo champagne… Hawthorn, insieme a Phil Walters, conquista nello stesso anno anche la 12 Ore di Sebring. La 24 Ore di Le Mans del 1956 non si mette bene per la Jaguar D-Type: nel secondo giro due vetture ufficiali su tre (quelle degli equipaggi Frère-Titterington e FairmanWharton) si scontrano tra loro mentre quella guidata dai campioni in carica Hawthorn/Bueb chiude con venti giri di distacco per via di una rottura dell’impianto di alimentazione. A salvare la faccia ci pensa la scuderia privata Ecurie Ecosse, che porta sul gradino più alto del podio non la classica vettura verde inglese colore ufficiale della Casa britannica, bensì un modello splendente nel classico Flag Metallic Blue di Francia con cui sono verniciate le vetture della scozzese Ecurie Ecosse guidato da Ninian Sanderson e Ron Flockhart.
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Piero Ventura con la Jaguar D-Type
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Nel 1957 nessuna Jaguar D-Type ufficiale partecipa alla 24 Ore di Le Mans ma nonostante questo i team privati permettono alla Casa inglese di monopolizzare la corsa con quattro vetture nelle prime quattro posizioni. A vincere é sempre la Ecurie Ecosse con Ron Flockhart e Ivor Bueb. A Torino, al recente “Automotoretro”, questa vettura l’abbiamo ritrovata in tutto il suo splendore a ricordarci le imprese della Jaguar della Scuderia Ecosse nata nel 1951, grazie all’eclettico uomo d’affari scozzese David Murray che fonda appunto la Ecurie Ecosse (che in francese significa Scuderia Scozia). Il nome del team è in francese perché Murray, oltre che di corse automobilistiche è un buongustaio particolarmente appassionato di vini Bordeaux e Bourgogne.
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Pubbliredazionale N°16 Febbraio 2016 Tutti i diritti riservati, la riproduzione totale o parziale è vietata in qualsiasi forma. Realizzato da MaBeDo S.r.l. Responsabile: Filippo Quaglini Redattore: Valeria Portinari Grafica: Valeria Portinari Testi: Valeria Portinari, Piero Ventura Web Manager: Valeria Portinari Web Hosting: Zeus Telematica