Magazine 19

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magazine n.19

Speciale Bollicine in Castello 2016


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editoriale Il numero di Maggio è un numero da collezione. Tra le nostre pagine infatti troverete il reportage dettagliato e tutte le foto della terza edizione di Bollicine in Castello. Un evento unico che potrete rivivere sul nostro magazine, insieme alla descrizione approfondita di ogni cantina che ha partecipato all’evento, ognuna con la propria storia e le proprie peculiaritĂ tutte da scoprire! Cosa aspettate a sfogliarlo? Buona lettura e... cin cin!

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sommario

SPECIALE BOLLICINE IN CASTELLO 2016

Un weekend frizzante tra le mura di un castello da favola

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Bollicine in Castello arriva in grande stile alla sua terza edizione Bertè & Cordini

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Ca’ del Gè

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Ca’ di Frara

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Cantina della Volta

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Cantine del Notaio

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Casal Thaulero

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Castello di Stefanago

78

Citra Vini

84

Conte Vistarino

90

Oltre l’Enoteca WSM

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Giorgi

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I Borboni

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I Carpini

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Il Feudo Nico

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Lodi Corazza

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Marchesi di Montalto

128

Monsupello

132

Oltrepò Vini

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Percivalle

140

Perla del Garda

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Puiatti

150

Rebollini

156

Rossetti & Scrivani

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Statti

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Tenuta Colombarola

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Tenuta Il Bosco

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Tenuta Masselina

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Tenuta Pernice

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Terre d’Oltrepò

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Vanzini

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speciale bollicine in castello

Un weekend frizzante tra le mura di un castello da favola

Bollicine in Castello arriva in grande stile alla sua terza edizione Testo e foto di Valeria Portinari

Si è tenuta quest’anno a Cervesina la terza edizione di Bollicine in Castello, l’ormai nota rassegna enologica dedicata alle bollicine (Metodo Classico e Metodo Charmat) organizzata da FQCommunication in collaborazione con MaBeDo ed il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Nata da un’idea di Filippo Quaglini, la manifestazione ha l’obiettivo di valorizzare le grandi produzioni spumantistiche sia locali che, da quest’anno, nazionali, per portare a conoscere sempre di più l’eccellenza del nostro territorio e del nostro paese. Alla kermesse, che si è tenuta per il secondo anno consecutivo al Castello di San Gaudenzio, hanno partecipato le migliori tra le aziende vitivinicole produttrici di spumanti dell’Oltrepò Pavese e non solo, selezionate da Antonietta Mazzeo, sommelier e brand ambassador dell’evento.

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Da sin. Maurizio Marcone, Filippo Quaglini, Daniele Taramaschi Sindaco di Cervesina e Daniele Bosone

Da sin. Emanuele Bottiroli, Filippo Quaglini, Daniele Taramaschi, Daniele Bosone e Alexander Nurizade

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Una degustazione unica, abbinata agli ottimi assaggi curati dallo chef del Castello, tra fingerfood e risotti. All’ingresso gli ospiti sono stati dotati di un calice ricordo con tasca, in modo da poter assaggiare tutti i vini desiderati. Il biglietto infatti comprendeva una degustazione libera tra le numerose etichette proposte dalle 30 cantine presenti. Alla presenza degli organizzatori Filippo Quaglini di FQCommunication, Emanuele Bottiroli, direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, di tutto lo staff MaBedo, di Maurizio Marcone, titolare dell’Hotel Ristorante Castello di San Gaudenzio, degli ospiti Daniele Bosone, Presidente della Provincia di Pavia, ed Alexander Nurizade, il Console Generale della Federazione Russa a Milano e dei proprietari del Castello, la famiglia Bergaglio, il Sindaco di Cervesina ha dato ufficialmente il via alla rassegna sabato 14 maggio alle 17, con il consueto taglio del nastro.

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Lo Staff MaBeDo al completo: da sin. Elisabetta Fedegari, Ilaria Beccari, Gian Marco Bianchi, Pamela Fortun

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na de Cantina della Volta e Filippo Quaglini

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Da sin. Filippo Quaglini, Giulio Bergaglio, Mauro Ridolfi e Massimo Bergaglio

Lo stand Casal Thaulero con il Console Generale della Federazione Russa

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Da sin. Maria Elisabetta Scavia, Andrea Bertelegni e Filippo Quaglini

Carla Boatti e Filippo Quaglini

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Alessandro Paoletti allo stand Casal Thaulero

Il Console Generale Alexander Nurizade

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Lo stand di Serifollia


La Coccinella con le sue fragole

Un’occasione unica per i wine lovers e gli appassionati del mondo enogastronomico, per assaggiare le bollicine più buone di Oltrepò, Lombardia, Basilicata, Calabria, Abruzzo, Friuli, Emilia Romagna e Piemonte. Accanto alle cantine, due aziende che hanno arricchito la manifestazione con i propri prodotti di qualità per il secondo anno consecutivo. Serifollia ha mostrato le proprie creazioni serigrafate per gli accessori legati al mondo del vino come spumantiere ed ice bags mentre l’Azienda Agricola La Coccinella era presente con le sue succose fragole, perfette da abbinare agli spumanti in degustazione. Inutile dire che i suoi cestini sono andati letteralmente a ruba!

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Lo stand Percivalle

Marzia Cordini allo stand Bertè & Cordini

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Lo stand Rossetti & Scrivani

Tenuta Il Bosco

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Tenuta Pernice

In primo piano a sin. Giovanna Prandini, Perla del Garda

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Terre D’Oltrepò


Top Zero Giorgi

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La serata di sabato è stata poi animata dalla Cena di Gala “Vini, sapori e benessere”, alla quale hanno partecipato con grande entusiasmo oltre 200 persone, sfruttando la bellissima occasione per degustare gli spumanti proposti dalle cantine in abbinamento a piatti raffinati e deliziosi realizzati per l’occasione dallo chef Mauro Ridolfi. Un momento conviviale e piacevole che ha aperto le porte alla seconda giornata di evento, che grazie al pubblico presente e all’alta qualità dei prodotti, è stata un vero e proprio successo.

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Il Console Generale Alexander Nurizade con Carla Boatti, Emaniele Bottiroli e Filippo Quaglini

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Da sin. Benedetta Calvi e Massimo Madama de Il Feudo Nico con Filippo Quaglini

Da sin. Filippo Quaglini, Veronica Barri e Luca Bellani - Ca’ di Frara

Da sin. Mario Maffi, Massimiliano Tana, Ottavia Giorgi di Vistarino e Filippo Quaglini

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Da sin. Gianni Maccagni, Maurizio Marcone, Filippo Quaglini, Stefano Bressani ed Emanuele Bottiroli

Per tutta la giornata di domenica il Castello ha ospitato i banchi d’assaggio ed ha visto un grande passaggio di appassionati e curiosi della zona e non, che si sono dedicati alle degustazioni scoprendo direttamente con i singoli produttori le particolarità di ogni etichetta. L’occasione ha permesso anche di godere dello splendido parco del Castello, grazie al tempo caldo e soleggiato che ha invogliato tutti a dedicare la giornata al buon vino, al buon cibo e alla buona compagnia. A Bollicine in Castello non sono mancati i momenti dedicati alla cultura e all’arte: nella giornata di sabato infatti c’è stato spazio per una tavola rotonda dedicata al progetto “B&B Terre Pavesi - Progetto Pavia 2020: il futuro! Agrifood/Sloowfood: vino, itinerari e arte nell’Oltrepò pavese” che ha coinvolto lo staff MaBeDo, alcune personalità dell’Università di Pavia, Antonietta Mazzeo, Emanuele Bottiroli ed il Console Generale della Federazione Russa in un dibattito sullo sviluppo e promozione del territorio oltrepadano.

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Filippo Quaglini e Pamela Fortuna - Cantina della Volta

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Con Giovanna Prandini

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La Ferrari 458 Italia all’ingresso del Castello fornita da Mediaticar

All’interno della sala delle degustazioni sono state allestite alcune opere pittoriche dell’artista catanese Luca Viapiana. Antonietta Mazzeo ha poi avuto l’occasione di organizzare all’interno dell’evento una degustazione guidata di Oltrepò Pavese Metodo Classico e non solo. “Scala reale...con l’intruso!” ha visto protagoniste 5 cantine storiche con 5 vini esclusivi di 5 annate eccezionali tra le quali si insinuava un intruso proveniente da una zona diversa d’Italia. Un momento di grande qualità e interesse, dedicato agli appassionati che si sono voluti avvicinare all’enologia imparando a prestare più attenzione a profumi e sapori.

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Tavolo di lavoro “B&B Terre pavesi”

Scala reale...con l’intruso!

Alcune delle opere di Luca Viapiana

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Filippo Quaglini e Giovanna Lazzari

Filippo Quaglini con Bruno Rebollini

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Allo stand Lodi Corazza

Carlo Aguzzi e la brand ambassador dell’evento Antonietta Mazzeo

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Puiatti

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Ancora una volta, Bollicine in Castello è stato un evento di grande rilievo che ha permesso di diffondere la cultura del buon bere, grazie anche alla location d’eccezione che lo ha ospitato e ne ha permesso l’ottima riuscita creando la cornice perfetta all’altissima qualità delle proposte.

Statti

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Enoteca WSM

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Da sin. Maria Elisabetta Scavia, Filippo Quaglini, Camilla Sgorbati, Chantal Gallo e Andrea Bertelegni

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speciale bollicine in castello

Bertè & Cordini Testo di Valeria Portinari

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Bertè e Cordini via Cairoli, 67 27043 - Broni (PV) - Italy Tel. 0385 51028 info@bertecordini.it www.bertecordini.it

L’azienda Bertè & Cordini nasce nel 1974 dall’unione di due famiglie che, acquisendo l’azienda di Francesco Montagna, fondata nel 1895, ereditano un’attività storica con l’obiettivo di portarne avanti la tradizione e ricercare ogni giorno la qualità. Con quindici ettari vitati nella zona di Montù Beccaria e Zenevredo, l’azienda produce circa cinquecentomila bottiglie tra Bonarda, Pinot Nero, Sangue di Giuda e molte altre tipologie rappresentative del territorio, coltivando sia varietà caratteristiche dell’Oltrepò come Pinot Nero, Croatina, Ughetta, Uva Rara, Riesling e Moscato, sia varietà internazionali come Chardonnay, Sauvignon e Cabernet Sauvignon. La produzione è diversificata su tre linee: la “Primo fiore” comprende rossi, bianchi, un rosato e spumanti ottenuti con Metodo Martinotti; quella dei “Cru storici”, il fiore all’occhiello dell’azienda, è invece costituita da tre vini rossi e quattro vini bianchi, ognuno dei quali porta il nome della vigna di provenienza; l’ultima è la gamma del Metodo Classico Docg in tre versioni: Cuvée Tradizione (100% Pinot Nero), Cuvée della Casa (85% Pinot nero e 15% Chardonnay) e Cruasé (100% Pinot nero).

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speciale bollicine in castello

Ca’ del Gè Testo di Valeria Portinari

Dall’amore per la vigna e per il vino, nasce nel 1985, dalla volontà di Enzo Padroggi, l’azienda agricola Ca’ del Gè. Da allora la famiglia Padroggi si è occupata di ogni aspetto della viticoltura e della vinificazione, tenendo viva la passione che Enzo ha trasmesso alla moglie ed ai figli. L’azienda conta una superficie vitata di 37 ettari, distribuita nei comuni di Montalto Pavese e di Cigognola. Montalto ha il terreno ideale per la coltivazione di uve bianche e barbera, mentre Cigognola è perfetta per croatina e uva rara.

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Azienda Agricola Ca del Gè Località Cà del Gè 27040 Montalto Pavese (PV) Tel. 0383 870179 info@cadelge.it www.cadelge.com

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Nelle sue 180.000 bottiglie annue, Ca’ del Gè racchiude l’espressione di un territorio ricco e variegato, nonchè la passione e la dedizione per la terra, il territorio e per l’arte di produrre il vino. Nel pieno rispetto della materia prima e dell’ambiente, l’azienda si impegna ogni giorno di più per ridurre l’impatto ambientale della produzione, coniugando il passato e la tradizione con le più evolute ed innovative conoscenze e tecniche in campo vinicolo. La vendemmia ancora fatta a mano è solo uno dei tanti aspetti che dimostrano la forte passione della famiglia Padroggi per la terra, la vite ed il vino.

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speciale bollicine in castello

Ca’ di Frara Testo di Lorenzo Matera

L’azienda nasce nel 1905, nella frazione Casa Ferrari (in dialetto Ca’ di Frara) del comune di Mornico Losana, in una zona ideale per la coltivazione della vite. Con il successivo acquisto di altri terreni nel comune di Oliva Gessi, uno dei territori della neonata Valle del Riesling, l’azienda si allarga fino a creare un’isola riparata dal clima mite in inverno e ventilato nei mesi estivi. Qui dove il suolo è gessoso, calcareo e adatto alla coltivazione di vigneti come Pinot Nero, Pinot Grigio e Bianco mentre nel comune di Mornico Losana è rimasta la tradizione dei vitigni rossi come Pinot Nero, Croatina e Barbera. L’uva ottenuta viene raccolta esclusivamente a mano e portata in cantina di vinificazione unicamente in cassette, in modo da garantire il pieno rispetto per il prodotto ed esaltare il processo equilibrato della natura.

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zienda Agricola Ca’ di Frara

Loc. Casa Ferrari, 1 27040 Mornico Losana (PV) Tel. +39 0383.892299 cadifrara@cadifrara.com www.cadifrara.com

Luca Bellani ed il fratello Matteo sono molto attenti alla salvaguardia della natura e del territorio, per questo in azienda è in corso un progetto di “Svolta Green”, che nel tempo, passo dopo passo porterà a ridurre al minimo l’impatto dell’azienda verso uno sviluppo durevole e sostenibile. L’utilizzo del “Bioterm”, il primo tappo al mondo ad emissioni zero, è il primo step di questo lungo processo, per poi passare successivamente ad un packaging di prodotto sostenibile, fino al riciclo e recupero delle acque (piovane e lavaggi) e l’autoproduzione di energia necessaria al funzionamento delle cantine da fonti rinnovabili. Un progetto importante ed ambizioso che non farà altro che aumentare col tempo il valore già alto e la qualità dei prodotti di Ca’ di Frara.

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Cantina della Volta Testo di Lorenzo Matera

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Cantina della Volta di Christian Bellei&C. Spa Via per Modena 82 41030 Bomporto (MO) Tel. +39 059 7473312 info@cantinadellavolta.com www.cantinadellavolta.com

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Cantina della Volta nasce nel 2010 quando Christian Bellei, incoraggiato da un gruppo di amici, dà avvio ai lavori di ristrutturazione della propria cantina di famiglia presente a Bomporto, in provincia di Modena, dal 1920. Ciò che lo porta a fare questa scelta non sono però solo gli amici ma anche una educazione, una passione ed una vocazione verso il territorio trasmesse dal padre Giuseppe. Il progetto è quello di dare continuità alle produzioni di vini del territorio modenese secondo il Metodo Classico, mettendo a frutto le abilità e conoscenze enologiche acquisite dal padre. Il podere di 34 ettari ne vede 9 destinati a vigneto, sulle colline modenesi di Riccò di Serramazzoni, situati in un terreno caratterizzato da terroir e microclima molto simili alla zona francese dello Champagne.

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Qui Beppe Bellei ha piantato negli anni ‘90 le prime barbatelle di Chardonnay e Pinot Nero e sempre qui Christian le coltiva ancora oggi con attenzione e dedizione. Queste uve sono destinate alla produzione degli spumanti della gamma “Il Mattaglio” che comprende attualmente anche due Riserve. La cantina, recuperata nel rispetto delle originarie linee architettoniche, è equipaggiata di tutte le più aggiornate tecnologie ed impianti all’avanguardia ma la potatura e la vendemmia vengono ancora fatte a mano nel rispetto della tradizione, per mantenere l’integrità degli acini dalla raccolta fino alla pigiatura soffice. Dettagli che fanno la differenza per ottenere un vino unico ed irripetibile.

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Cantine del Notaio Testo di Valeria Portinari

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La passione per la viticoltura ha radici molto profonde nella famiglia Giuratrabocchetti e si tramanda da generazioni. L’azienda Cantine del Notaio nasce proprio da questa tradizione, nel 1998, quando Gerardo Giuratrabocchetti, con la moglie Marcella, consapevole della vera eredità di famiglia ritrovata nel patrimonio di valori, di amore per le cose “fatte bene”, nella voglia di fare più che avere, inizia a valorizzare l’Aglianico del Vulture coltivato nelle vigne, unendo tradizione, innovazione, storia e cultura del territorio. L’Aglianico è un vitigno coltivato sulle pendici del Vùlture, un antico vulcano spento la cui natura fa sì che i terreni siano fertili e ricchi di particolari elementi minerali, con la presenza in profondità di strati tufacei, che funzionano da riserva di acqua nei periodi più siccitosi. Il microclima del tutto particolare, unito a tutti questi elementi, determinano la tipica composizione e maturazione delle uve. I grappoli, attentamente selezionati e sapientemente lavorati, permettono di ottenere un vino forte, con spiccata personalità, prezioso nel colore rubino e dai profumi complessi. I vigneti sono distribuiti per 26 ettari nelle contrade più tipiche e più rinomate dell’area del Vulture tra Rionero, Barile, Ripacandida, Maschito e Ginestra con alcune vigne vecchie di oltre cento anni. Lungo le strade di accesso e sui confini sono presenti un centinaio di alberi di ulivo di varietà Rotondella e Ogliarola del Vulture. Il fabbricato storico, noto come Casale Vorrasi, comprende, oltre ad alcuni ambienti utilizzati in passato per soggiorno, letto e cucina e come ricovero di animali e mezzi, un “palmento” l’antica vasca dedicata alla vinificazione, una struttura architettonicamente molto suggestiva e adatta a più lavorazioni di uva in contemporanea, ancora in perfetto stato di manutenzione.

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Cantine del Notaio Via Roma, 159 85028 Rionero in Vulture (Pz) Tel. +39 335 6842483 - +39 0972 723689 info@cantinedelnotaio.it www.cantinedelnotaio.com

La valorizzazione delle tradizioni, insieme alla forte vocazione di Gerardo Giuratrabocchetti per la ricerca e la sperimentazione hanno dato vita ad un grande progetto di riscoperta e coltivazione di altri 40 vitigni storicamente coltivati per il recupero del germoplasma lucano. Parte di questo progetto è anche la valorizzazione delle tradizioni culturali del territorio, che ha consentito il recupero delle antiche grotte, risalenti al 1600 e utilizzate dai Padri Francescani. Antri naturali, scavati nel tufo vulcanico, tutti collegati tra loro, che si sviluppano nel sottosuolo del paese creando un percorso sotterraneo e che grazie ad un perfetto e naturale equilibrio di temperatura, umidità costante e ventilazione, garantiscono le perfette condizioni di affinamento del vino. Le tecniche di coltivazione si ispirano a criteri biologici e biodinamici, al rispetto della vita della pianta, dell’ambiente circostante e della “vitalità” naturale ed intrinseca del terreno. La parte tecnologica, innovativa, si ispira alle nuove frontiere della sperimentazione enologica, racchiusa all’interno della nuova cantina, edificio che pur nella sua funzionalità ricalca le antiche masserie lucane ed è perfettamente integrato nel territorio.

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speciale bollicine in castello

Casal Thaulero Testo di Valeria Portinari

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Casal Thaulero è una delle più antiche e famose cantine d’Abruzzo della omonima località dove risiedeva la nobile famiglia dei Thaulero. Alla fine del 1800 il Duca Giovanni Thaulero, considerato il “padre del vino” in Abruzzo, un vero e proprio precursore della viticoltura moderna, grazie alla sua forte inclinazione alla sperimentazione avviò un’opera di bonifica nei suoi possedimenti, piantando vitigni moderni e costruendo una grande cantina, all’avanguardia per quei tempi. Nel 1961 alcuni vignaioli decisero di associarsi e costituire una azienda vinicola, in onore della famiglia Thaulero per dare continuità alla antica tradizione enologica ricca di tradizione e passione senza mai abbandonare la qualità. La cantina del Duca Thaulero è stata la prima cantina abruzzese a produrre e ad imbottigliare vini a Denominazione di Origine Controllata fin dalla sua fondazione.

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Casal Thaulero C.da Cucullo 66026 Ortona (CH) Tel. +39 085 9032533 info@casalthaulero.it www.casalthaulero.it

Nel cuore dell’Abruzzo, territorio considerato il polmone verde d’Europa, i vigneti di Casal Thaulero si estendono sulle colline della provincia di Chieti, da Vasto fino a Torrevecchia Teatina e sono racchiusi, da una parte, dalla Majella e più a ovest dal Gran Sasso, e dall’altra, dall’Adriatico. Ciò fa sì che il terroir unico riesca a donare a questi vigneti la possibilità di essere accarezzati sia dalla brezza del mare che dalle correnti delle montagne, andando a creare microclimi differenti, con escursioni termiche perfette per lo sviluppo della vite. Nel vino si vanno così a fondere i profumi, i gusti e l’identità del territorio, che concorrono a determinare caratteristiche uniche, in un lungo processo naturale fatto di fattori climatici e geologici. I vini autoctoni abruzzesi sono il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano d’Abruzzo, il Cerasuolo d’Abruzzo, Pecorino, Passerina, Cococciola e Moscardello, mentre quelli alloctoni (non originari di questa regione) sono invece varietà internazionali come lo Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Grigio e Pinot Noir.

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Partendo dalla selezione delle uve migliori e accompagnandole poi durante tutto il processo di vinificazione ed evoluzione dagli enologi della cantina, si ottengono vini di altissima qualità, grazie anche ad un miglioramento del processo di vinificazione e all’utilizzo della tecnologia più all’avanguardia. Parola chiave di Casal Thaulero e della sua tradizione è la voglia di sperimentare: da qui la creazione di spumanti autoctoni come il Voilà Pecorino. La diffusione della conoscenza del vino a tutti i livelli, grazie alla tradizione enologica ultracentenaria dell’azienda continua a essere il traguardo per poter raggiungere l’eccellenza in tutte le fasi di vinificazione, dal grappolo alla bottiglia.

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Castello di Stefanago Testo di Lorenzo Matera

L’Azienda Vitivinicola Castello di Stefanago si trova sulle colline a sud del fiume Po, dove Antonio e Giacomo Baruffaldi portano avanti un lavoro di generazioni coltivando con impegno e passione le proprie uve, nel pieno rispetto per il territorio, la natura ed il paesaggio, in una costante ricerca per migliorare nella tradizione. Al centro della tenuta si trovano le cantine per la produzione e l’affinamento dei vini, mentre tutto intorno al castello si estendono i 135 ettari dell’azienda agricola, 20 di vigneto e poi prati, boschi, frutteti, seminativi. I vitigni sono molteplici, coltivati in agricoltura biologica, ognuno dedicato ad un vino diverso. In azienda si lavora meticolosamente per ottenere uve sane, naturali, che producono vini che “parlano” del territorio da cui nascono.

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Dalle uve raccolte a piena maturazione di Pinot Nero e vinificazione con metodo Ancestrale si ottengono tre spumanti, “Stefanago Ancestrale (bianco)”, “Stefanago Ancestrale Rosé” e “Stefanago Cruasé” DOCG dell’Oltrepò Pavese, con la stessa tecnica anche lo Spumante Metodo Classico Müller Thurgau. Dalle uve Croatina, vitigno autoctono dell’Oltrepò Pavese, derivano invece altri due vini, un Bonarda dell’Oltrepò Pavese, morbido e fermo, ed una Croatina, più secca, dal profumo fruttato.

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A Stefanago, la Cantina è un luogo conviviale ideale per degustare e cogliere tutte le sfaccettature dei vini che di questo territorio sono la piÚ significativa espressione, accompagnati dai prodotti tipici della zona che ne esaltano tutte le qualità organolettiche.

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Castello Di Stefanago S.S. Di A. E G. Baruffaldi Loc. Castello di Stefanago, 27040 Borgo Priolo (PV) Tel. +39 0383 875227 info@castellodistefanago.it www.castellodistefanago.it

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Citra Vini Testo di Valeria Portinari

Citra Vini, fondata nel 1973, raggruppa nove cantine della provincia di Chieti ed è la più grande realtà produttiva vitivinicola d’Abruzzo. Il territorio in cui sorge, che comprende quasi tutta la provincia di Chieti, è vastissimo ed offre la possibilità di sfruttare terroir e microclimi differenti tra loro, con particolarità uniche che producono uve con caratteristiche chimiche ed aromatiche diverse. Tecnologia, controllo e competenze di una grande azienda vanno ad unirsi alla qualità dei piccoli produttori soci, creando il punto di forza di questa grande rete vitivinicola. Dalle nove cantine consociate gli enologi selezionano solo la parte migliore della produzione per l’imbottigliamento, garantendo in questo modo il monitoraggio costante della qualità a tutti i livelli della filiera produttiva.

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Citra offre una vasta gamma di vini DOC, DOP e IGP. I vitigni sono soprattutto autoctoni: Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina e Cococciola ma anche alloctoni: Chardonnay, Pinot, Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Attenta al rispetto dell’ambiente ed all’utilizzo di energie sostenibili, Citra ha attuato un progetto ambientale che prevede l’attivazione di un impianto fotovoltaico da 200 KWH a impatto zero, la cui energia è riutilizzata internamente per il funzionamento dei processi produttivi. Una delle peculiarità di Citra Vini è l’apertura al web e ai social network, con lo scopo di comunicare la tradizione vitivinicola e il territorio attraverso la cultura del vino come convivialità e aggregazione sociale.

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Citra Vini S.C. C. da Cucullo 66026 Ortona (Ch) Tel. +39 085 9031342 citra@citra.it www.citra.it

Ultimo nato in casa Citra, “Hortāri” è la nuova linea di Spumanti Metodo Classico, presentata a Vinitaly 2016. Lasciati a riposare sui lieviti per 12 mesi e proposti in versione Nature, sono ottenuti da alcuni tra i più noti vitigni autoctoni abruzzesi: Pecorino e Montonico (bianchi) e Montepulciano (rosso) che danno vita a spumanti da monovitigno autoctono. Il nome vuole esprimere il senso dell’esortazione, alla sperimentazione ed alla sfida. Dopo soli dodici mesi di sosta sui lieviti, testimoniano la predisposizione dei vitigni alla spumantizzazione, interpretando le uve in modo creativo e rigoroso al tempo stesso in una gamma di sentori che vanno dalle spezie agli agrumi, al biscotto. Il Montepulciano d’Abruzzo di Citra è il più versato al mondo. Presente in 45 Paesi, Citra è la prima azienda votata all’export di vini d’Abruzzo.

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speciale bollicine in castello

Conte Vistarino Testo di Valeria Portinari

Dal 1674 il nome Giorgi di Vistarino è legato alla Valle Scuropasso, a sud di Pavia, e in particolare al piccolo comune di Rocca de Giorgi. Nel 1850, grazie all’importazione direttamente dalla Borgogna delle prime barbatelle del nobile vitigno di Pinot Nero, il Conte Augusto Giorgi di Vistarino, ha avviato la storia enologica dell’azienda. Questo vitigno, che dopo oltre un secolo è divenuto l’orgoglioso stendardo dei vini dell’azienda di famiglia, è la varietà che ha trovato nelle terre lombarde, così simili nel clima alla terra d’origine, un habitat perfetto per la sua coltivazione. Allora presero forma i primi spumanti Metodo Classico e nel 1865 venne prodotto dal Conte, insieme all’amico Carlo Gancia, il primo Spumante Secco, ancora oggi spumante di punta dell’azienda. Recentemente l’azienda, sotto la guida di Ottavia Giorgi di Vistarino, da leader nella produzione di ottimi vini sfusi, si è trasformata in viticoltore a marchio proprio con etichette premiate dalla critica, esportando l’Oltrepò attraverso nuove espressioni e nuovi prodotti.

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Foto di Lucia Tuoto

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Conte Vistarino Fraz. Scorzoletta 82/84 27040 Pietra de’ Giorgi (PV) 0385 85117 info@contevistarino.it www.contevistarino.it

Il cuore della Tenuta si trova a Rocca de Giorgi, su terreni calcarei e argillosi, nelle stesse vigne degli antenati in cui si è dato continuità all’amore per una terra antica e allo stesso tempo contemporanea, nel clima asciutto d’inverno e ventilato d’estate, caratterizzato da decise escursioni termiche. La superficie dell’azienda conta oggi 826 ettari, 200 sono destinati a vigneto di cui oltre la metà è stato reimpiantato negli ultimi 10 anni secondo quel “percorso di qualità” impostato per portare i vini di famiglia ad esprimere tutto il loro potenziale. Conte Vistarino conduce tutti i vigneti secondo un’agricoltura integrata a basso impatto ambientale. La cantina è situata nel comune di Pietra de’Giorgi ed è una struttura nata per essere funzionale sia dal punto tecnico che logistico, dotata di tutte le più moderne tecnologie. Qui la lavorazione è dedicata solo ai vini prodotti in maggior volume mentre ai vini di alta gamma è riservata l’antica cantina ottocentesca antistante a Villa Fornace. Quest’ultima, costruita nel 1700, è oggi la residenza della famiglia Giorgi di Vistarino e costituisce il cuore storico dell’azienda. Il vitigno maggiormente rappresentato è decisamente il Pinot Nero ma Conte Vistarino offre 10 etichette tra cui spiccano il cru Pernice Pinot Nero, il 1865, un Pinot Nero Metodo Classico Millesimato e Rïes, un Riesling Renano di grande struttura.

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W.S.M. Selezione s.a.s. Via Sant’Ambrogio 7/9 Voghera (PV) Tel. +39 038349612 wsm@oltrelenotecawsm.it www.oltrelenotecawsm.it

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Oltre l’Enoteca - WSM Testo di Lorenzo Matera

Enoteca WSM offre una selezione completa dei migliori vini dell’Oltrepò Pavese con un innovativo servizio che offre la possibilità di acquistare a prezzo di cantina vini di qualità in quantità libera. Ciò è reso possibile dagli accordi di rivendita autorizzata o distribuzione esclusiva, stipulati con le aziende leader del territorio come Cà di Frara, Conte Vistarino, Monsupello, Quaquarini, Tenuta la Costaiola, tra gli altri. L’azienda ha inoltre un’accurata selezione di vini provenienti da tutta l’Italia e non solo, dal Friuli, al Trentino, alla Sardegna con Angoris, Bastianich, Argiolas; e poi Franciacorta, Champagne e Valdobbiadene per le bollicine. Su richiesta anche etichette di pregio e organizzazioe di degustazioni private nell’area a disposizione all’interno dello showroom di Voghera. L’Enoteca fornisce anche un servizio di formazione mirato a valorizzare gli accostamenti Cibo-Vino per tutti i collaboratori.

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Giorgi Testo di Valeria Portinari

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Giorgi di F.lli Giorgi Antonio, Fabiano, ed Eleonora s.n.c. Fraz. Camponoce , 39/A 27044 Canneto Pavese (PV) Tel. +39 0385262151 info@giorgi-wines.it giorgi-wines.it

La prima generazione vitivinicola della famiglia Giorgi già nel lontano 1875 produceva vino per le famiglie dei paesi vicini, secondo le usanze del tempo. Da allora, l’azienda di famiglia è cresciuta sempre di più fino alla costruzione, nel 1970, di una seconda cantina moderna e tecnologicamente molto avanzata, ad opera dei fratelli Gianfranco e Antonio, a Canneto Pavese. Con la costruzione della terza cantina, a Camponoce, l’azienda negli anni ’80 raggiunge finalmente la consacrazione nazionale. Con orgoglio Giorgi rappresenta oggi l’Oltrepò Pavese in Italia e nel mondo con un’immagine dell’azienda e della qualità dei vini prodotti rimasta indelebile nel tempo, grazie al vero motore di Giorgi Vini, la famiglia posta al centro dell’impresa. La tradizione si fonde con le tecniche di enologia più innovative per garantire una qualità alta e unica in ogni singola linea di vino che nasce nel vigneto e prende forma in cantina. Per questo motivo, Giorgi Vini ha valorizzato i vecchi vigneti di famiglia e acquisito nuovi appezzamenti di terreno, ponendo molta attenzione all’esposizione e alla composizione del terreno, sempre in alta collina, ideali per ciascun tipo di vitigno.

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La coltivazione viene condotta nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo, con l’utilizzo di prodotti naturali per la concimazione, che garantiscono l’ottima qualità del prodotto. La raccolta delle uve selezionate avviene nel preciso momento della maturazione mentre la pigiatura e la fermentazione sono sempre rigorosamente controllate. Sin dal Medioevo l’Oltrepò Pavese è la terra naturale del vino e qui la tenuta Casa del Corno, la tenuta Cassinello e il Colle Camesino sono l’esempio perfetto di valorizzazione del territorio. Le tre grandi cantine di Casa Chizzoli, Camponoce e Vigalone, tutte dislocate nei dintorni di Canneto Pavese, immerse nei vigneti, rappresentano la perfetta unione tra la tradizione classica dell’Oltrepò e la capacità innovativa di un’azienda da sempre al passo coi tempi.

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L’Enoteca Solo Giorgi, recentemente costruita accanto alla sede direzionale, è un edificio ottagonale con ampie vetrate che la rendono particolarmente luminosa e di gradevole sosta per turisti, appassionati e curiosi. Qui è possibile degustare le creazioni Giorgi come il Crudoo, in un ambiente esclusivo ed elegante con la possibilità di abbinamenti interessanti e unici alle novità enogastronomiche che l’enoteca propone. Lo spazio è aperto a eventi culturali legati ai temi dell’ambiente, dei saperi e delle tradizioni locali, delle tecniche adottate per coltivare i vigneti e dell’arte di produrre vini di qualità, ed è l’esempio perfetto di come possono coesistere le attività aziendali con iniziative culturali per mettere in risalto il contesto della valle Versa.

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I Borboni Testo di Valeria Portinari

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I Borboni S.r.l. Via E. De Nicola 7 81030, Lusciano (CE) Tel. +39 081 81413 86 info@iborboni.com www.iborboni.it

La cantina della famiglia Numeroso ha origine ai primi del novecento. Nel 1998 la casa, edificata su una grotta di tufo nelle viscere del centro storico di Lusciano, viene recuperata secondo gli standard tecnici e ritorna ad essere la cantina dell’azienda. Dedita dalle origini alla coltivazione dell’asprinio con il tradizionale sistema ad alberata (dove le viti si arrampicano fino a 15 metri di altezza e la pianta riceve le brezze che vengono dal mare) e ad una produzione più quantitativa, negli anni sessanta la cantina diviene parte dei conferitori di asprinio dell’azienda Buton quale vino base dei famosi spumanti e brandy in voga in quel periodo. Verso la fine degli anni settanta, l’azienda Numeroso avvia le prime sperimentazioni nella spumantizzazione dell’asprinio che, dati i primi soddisfacenti risultati, nel 1982 si traduce nel marchio “I Borboni”, prodigandosi al recupero dell’asprinio, vitigno altrimenti condannato all’estinzione, fino al riconoscimento prima della IGT e, nel 1993, della DOC Asprinio.

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La tradizionale vinificazione dell’asprinio nelle grotte, a 13 mt sotto le dimore padronali, uniche per i loro ambienti particolarmente adatti alla conservazione, in grado di assicurare fresco, umidità , luce e temperatura costante in tutto l’anno, viene recuperata unitamente alla scelta di riportare il processo produttivo negli impianti del centro storico.

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La tutela dei legami con la tradizione che l’asprinio esige per non modificare i cicli e la tipicità del prodotto, sono i valori che la famiglia porta avanti nel tempo, lavorando con passione per il territorio, in una continua crescita alla ricerca di un prodotto sempre migliore e competitivo sul mercato.

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Enoteche

Le Rubinie del Po

Enoteca Regionale della Lombardia

Ristorante Pizzeria Palinuro

Enoteca Scooter Moda

Bierhaus - Ristorante bavarese

Hotel, B&B

Produttori

Le Stanze del Cardinale Galleria Arnaboldi Albergo Ristorante Selvatico Hotel Castello di San Gaudenzio Le Dimore di Sommelier e Gourmet La Locanda di Calvignano Ristoranti e Pizzerie Il Boss de le Balze Ostaria da’l Gondolièr Osteria del Naviglio Albergo Ristorante Selvatico Trattoria Da Lina Locanda di Calvignano

Az. Agr. La Coccinella Servizi Ghezzi Car S.r.l. Scotti S.r.l. Winterass Assicurazioni e Investimenti Rilauto Maripa Omi Shopping Ghelfi Paolo Rovati D’acqua e di vento Contrasti Illuminazione

La Locanda Vecchia Pavia al Mulino Hotel Castello di San Gaudenzio Ristorante Charlot

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I Carpini Testo di Valeria Portinari

La Cascina I Carpini con tutti i suoi vigneti, nasce sui Colli Tortonesi, in una zona ricca di prati e boschi vergini dove le condizioni pedoclimatiche sono ideali per poter dare vita al sogno di produrre vini, naturalmente nel rispetto dell’ecosistema esistente. Le vigne sono state impiantate dopo un’attenta analisi degli elementi naturali presenti, dell’andamento meterologico e del territorio, esaltando alcuni aspetti che donano unicità ai vini e che si ritrovano poi come caratteristiche organolettiche distintive. Oggi, dopo anni di lavoro amorevole e appassionato, l’azienda propone i “Vini d’Arte”, una collezione di vini prodotti con un processo naturale che uniscen la tradizione alla tecnica, nel pieno rispetto della terra e della la vite.

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Cascina I Carpini snc S.p. 105, 1, Frazione San Lorenzo Pozzol Groppo, 15050 (AL) Tel. +39 0131 800117 info@cascinacarpini.it www.cascinacarpini.it

Ogni bottiglia dei “Vini d’Arte” esprime la filosofia semplice di creare un vino sincero, dal colore pulito e brillante, ricco di profumi complessi e dal gusto onesto, immediato e persistente, in grado di regalare emozioni a chi lo beve. Un vino pregiato che viene prodotto in un numero limitato di bottiglie, curate in ogni particolare e vestite con etichette uniche. I vini di Cascina I Carpini riprendono tutta l’espressione varietale delle uve, con i loro profumi, aromi, colori ed emozioni. Stappare una delle bottiglie dopo diversi anni, permette di cogliere le sfumature e le evoluzioni che con il tempo emergono regalando un’esperienza interessante a chi le degusta.

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Il Feudo Nico Testo di Valeria Portinari

I discendenti di Cosimo Madama, oggi alla sesta generazione, fanno da sempre parte di una famiglia che crede nella qualità, nel territorio e nel lavoro, iniziato nel 1858 con agricoltura e vigneti fino alla produzione, nel dopoguerra, delle prime bottiglie. Dal 1972 la superficie dell’azienda si è ampliata sempre di più, fino ad arrivare agli attuali 16 ettari, consolidando nel tempo il marchio che punta all’eccellenza vinicola. Il Feudo Nico è oggi un’azienda dinamica, che mantiene però un forte legame con la tradizione e l’ambiente, per produrre uva sana e trasformarla in vini di qualità. Le uve coltivate rispettando l’ambiente e la natura, vengono raccolte in cantina per massimizzare le qualità che i nostri terreni conferiscono loro, sfruttando la sapiente esperienza nel vinificare uve bianche e rosse secondo la naturale tradizione.

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Il Feudo Nico Via S. Rocco, 63, Mornico Losana (PV) Tel. +39 0383 892452 info@ilfeudonico.it www.ilfeudonico.it

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Fiore all’occhiello della cantina è Maria Antonietta Cuvèe dei 100 Mesi 2006 Pinot Nero, una delle migliori annate: il lungo affinamento, cento mesi sui lieviti, è la garanzia di eccellenza per questo spumante dalla straordinaria intensità, che vuole raggiungere la sua massima espressione qualitativa. La produzione è limitata e ogni bottiglia è numerata a mano. Oltre al vino, dagli uliveti dell’azienda nasce Bricco degli Spiaggi, uno dei primi oli extra vergine d’Oliva prodotti coltivando ulivi in Oltrepò Pavese, un olio delicato ottenuto dalla spremitura a freddo olive di cultivar Leccino,Pendolino e Casaliva. Il nome deriva da un appezzamento di terreno adiacente alla proprietà con una ottimale esposizione a sud, nel Comune di Mornico Losana a 284 mt. s.l.m., circondato da vigneti e vegetazione spontanea. Dal 1998 nel locale adiacente alla cantina ha sede il ristorante, un locale con ampie vetrate sulle colline della valle e un caratteristico camino, adatto sia per le giornate estive che quelle invernali. Gabriella, moglie di Edoardo Madama, si occupa della cucina e propone agli ospiti menù tipici seguendo la stagionalità, che hanno come base le verdure del vicino orto e le carni allevate in Oltrepò.

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Lodi Corazza Testo di Valeria Portinari

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Az. Agr. Lodi Corazza Via Risorgimento, 223 40069 Ponte Ronca di Zola Predosa (BO) Tel. +39.051.756805 wine@lodicorazza.com www.lodicorazza.com

Nel Comune di Zola Predosa, precisamente a Ponte Ronca, a Sud-Ovest di Bologna, si trovano la cantina e i vigneti dell’Azienda Agricola Lodi Corazza, in un territorio che fin dal tardo medioevo fornisce uve e vini straordinari. Azienda di famiglia da cinque generazioni che coltivano l’amore per la terra da più di 200 anni, ora è gestita dai fratelli Cesare e Silvia Corazza che, dal 1998, hanno saputo creare un meraviglioso rapporto tra la qualità dei vini ed il cliente.

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Le visite in cantina sono momenti conviviali e naturali, dove la degustazione porta a piacevoli ritorni al passato, fra tanti frammenti di storia agricola, un museo di attrezzature enologiche e agricole e testimonianze storiche. Le uve vinificate sono il frutto dei 18 ettari di vigneti storici tra Grechetto gentile, Sauvignon blanc, Albana, Riesling Italico, Barbera piccolo e Merlot, sapientemente ritrovati e ripiantati. I vitigni sono allevati unendo i sistemi moderni ai piÚ tradizionali, seguendo attentamente tempi e stagioni dalla potatura alla scacchiatura, dai trattamenti sanitari alla vendemmia, rigorosamente manuale, per garantire l’arrivo in cantina della parte migliore dell’annata.

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Marchesi di Montalto Testo di Valeria Portinari

Dalla centenaria azienda familiare nasce nel 1996 la Marchesi di Montalto, con lo scopo di dare continuità a valori, tradizioni e tecniche viticole e alla filosofia della “la vite” come radice della vita. A Montalto Pavese il nonno dell’attuale proprietario, già negli anni ‘60, aveva iniziato la ristrutturazione dei vecchi fabbricati per trasformarli in cantina e poter quindi vinificare l’uva prodotta. Nell’azienda agricola le vigne occupano 98 dei 180 ettari complessivi, dislocate tra i comuni di Pietra De Giorgi, Cigognola, Broni, e sono impiantate con le nobili varietà Pinot Nero, Riesling Renano, Pinot Grigio e con vitigni autoctoni Croatina, Riesling Italico, Moscato.

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Marchesi di Montalto s.s.agrico Loc. Costa Gallotti, 5 27040 Montalto Pavese (PV) Tel. +39 0383 870358 info@marchesidimontalto.it www.marchesidimontalto.it

Il radicale processo di cambiamento viene attuato negli anni ‘90 da Gabriele Marchesi, discendente del nonno Tersilio che inizia il processo di ristrutturazione di tutto il complesso aziendale, partendo dai vigneti di Montalto Pavese privilegiando la coltivazione dei due vitigni che meglio si adattano al territorio: il Pinot Nero ed il Riesling Renano. L’azienda viene oggi definita “bi-varietale�, ovvero vinifica solo i migliori cru di Pinot Nero e Riesling per esaltarli nelle diverse tipologie di vini prodotti rappresentando lo stretto legame con la tradizione ed il territorio in una costante ricerca innovativa in cui poterne esprimere il massimo potenziale qualitativo.

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Monsupello Testo di Lorenzo Matera

L’Azienda Agricola Monsupello nasce oltre un secolo fa, nel 1893, in località Ca’ del Tava nel comune di Oliva Gessi, quando la famiglia Boatti si dedica alla cura dei propri vigneti, e si amplia nel 1914, con l’acquisto del “Podere la Borla” nel comune di Torricella Verzate. Qui nasce la cantina che ancora si occupa della vinificazione. Nel 1959, è Carlo Boatti a rimodernare l’azienda acquisendo nuovi terreni in Oltrepò Pavese e realizzando un moderno impianto di vinificazione, imbottigliamento e stoccaggio. Oggi l’azienda viene portata avanti dagli Eredi: Carla Boatti, la moglie, e i figli Pierangelo e Laura. Grazie ai 50 ettari di proprietà, vendemmiati manualmente ed esclusivamente in cassetta, l’azienda produce circa 250.000 bottiglie di Vini Pregiati e circa 50.00 bottiglie di Monsupello Metodo Classico.

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Monsupello Eredi Via San Lazzaro, 5 27050 Torricella Verzate (PV) Tel. +39 0383 896044 www.monsupello.it

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L’obiettivo dell’azienda è creare vini strutturati ed armonici, che riescano ad emozionare il consumatore, proseguendo il percorso iniziato da Carlo per portarla ai vertici dell’enologia italiana. I premi a casa Monsupello non scarseggiano, l’azienda è stata infatti premiata con 112 medaglie d’oro in concorsi enologici, il “Monsupello Brut Classese Metodo Classico” ha vinto l’Oscar Doujia D’Or di Asti nel 1993. L’azienda, prima in Oltrepò Pavese, ha conseguito i Tre Bicchieri sulla guida dei Migliori Vini d’Italia Gambero Rosso e nel 2011 le è anche stata attribuita La Stella, per aver prodotto per 10 anni un vino Tre Bicchieri. Con i suoi insuperabili spumanti e la grande passione che da sempre contraddistingue il lavoro della famiglia Boatti, Carla Boatti si merita pienamente il titolo di Regina delle Bollicine.

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Oltrepò Vini Testo di Lorenzo Matera

Oltrepò Vini è una realtà nata dall’incontro di due famiglie con storie differenti, Scavia e Bertelegni, ma entrambe portate per la ricerca della qualità estrema. Situati nella zona di Rocca Susella, custoditi da una corona di fertili colline, i vitigni crescono rigogliosi e indisturbati, secondo i principi dell’agricoltura biologica. Il momento che ha portato a conoscere le due famiglie è stato del tutto casuale: Maria Elisabetta Scavia e Andrea Bertelegni, in una fredda giornata di febbraio in quel di Voghera, non si sarebbero mai aspettati che ne potesse nascere un progetto così importante.

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Oltrepò Vini

Fraz. Gaminara - Rocca Susella (P info@oltrepovini.it www.oltrepovini.it

Da più di cent’anni, di generazione in generazione, la famiglia Scavia, si è sempre distinta per le proprie doti nell’arte dell’alta gioielleria, ponendosi la ricerca dell’eccellenza come costante obiettivo. La Famiglia Bertelegni da altrettanto tempo lavora e coltiva le proprie viti con passione e dedizione per ottenere i più pregiati vini. Da questo incontro nasce lo “Scavia Aurum” uno Chardonnay Millesimato invecchiato 30 mesi dal perlage impreziosito da oro 24kt, simbolo di eccellenza e benessere, con le sue delicate note floreali che accompagnano il gusto verso una raffinata mineralità.

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PV)

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Percivalle Testo di Valeria Portinari

Dal 1915 la famiglia Percivalle coltiva da tre generazioni un angolo di terra che ricorda un anfiteatro naturale. Qui si vive di terra e si portano avanti tradizioni legate alla campagna, al bosco, alla vendemmia che è come una festa. Le vigne sono coltivate secondo il metodo Biologico, libero da tutto quello che va contro natura. Questo fa si che il vino nasca in una oasi naturale, dal perfezionismo e dal rispetto per la terra. In nome di un futuro sostenibile per tutti l’agricoltura biologica mette al centro il benessere e la salute dell’uomo, degli animali e della terra.

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Azienda Agricola Percivalle Via Torchi 15 - 27040 Borgo Priolo - Oltrepo Pavese Tel. +39 0383 871293 info@percivalle.com www.percivalle.com

Scegliere una alimentazione biologica significa abbracciare e favorire uno stile di vita sostenibile nell’ottica di un futuro migliore per tutti. I prodotti sono coltivati e generati con criteri di compatibilità ambientale e sostenibile nei confronti di piccoli e grandi produttori che s’impegnano nel preservare la biodiversità, il suolo, le acque freatiche e l’aria e promuovono il benessere degli animali. Il biologico incoraggia l’offerta di prodotti di alta qualità nutrizionale, privi di residui chimici, saporiti e buoni per la salute.

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Perla del Garda Testo di Valeria Portinari

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L’attività ha origine nel Veronese, per poi spostarsi a Lonato del Garda, tramandando di generazione in generazione la passione per la terra ed i suoi frutti. Perla del Garda nasce dall’idea ambiziosa di riportare la vigna sulle colline moreniche della zona, attraverso una filosofia di produzione basata sul principio fondamentale che il vino si inizia a fare in vigna, rispondendo senza schemi fissi alle congiunture climatiche dell’annata con l’attenzione e la saggezza della tradizione contadina. Il vigneto si estende per circa 30 ettari nel comune di Lonato, un territorio selezionato con attenzione in base alle caratteristiche del terreno e del microclima. Qui crescono Trebbiano di Lugana, Sauvignon, Riesling, Chardonnay e Incrocio Manzoni, che vanno a creare i vini bianchi dell’azienda; Merlot, Cabernet Franc e Sauvignon, e Rebo sono invece i vitigni di uve rosse. Ogni vino ha anima e carattere propri che rendono ogni bottiglia un’esperienza unica.

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Perla del Garda Via Fenil Vecchio, 9 Lonato del Garda (BS) Tel. +39 030 9103109 info@perladelgarda.it www.perladelgarda.it

La vendemmia viene svolta esclusivamente a mano, selezionando i grappoli e riponendoli in cassette che in breve tempo vengono condotte in cantina. Questa si trova al centro della vigna a brevissima distanza dai filari. Raccolta a mano e vinificazione a caduta sono i due pilastri del metodo di produzione Perla del Garda. Le bollicine vengono prodotte con metodo classico e la rifermentazione avviene esclusivamente in bottiglie di vetro di formato magnum. A Perla del Garda viene dedicata grande attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale: il forte legame con la terra e la consapevolezza che i migliori prodotti provengano da materie prime di qualità, curate con rispetto e attenzione, è la base del costante impegno nella tutela del territorio e del vigneto. La cantina è anche un luogo di ricerca e di incontro con le scuole, le associazioni di wine lovers, nonchè di accoglienza e lavoro a Km 0 per persone con disabilità o inserite in un programma di sostegno sociale, mentre è in atto la verifica della possibilità di produrre uve da agricoltura biologica da 4 ettari vitati con Trebbiano di Lugana.

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Puiatti Testo di Valeria Portinari

La Cantina Puiatti diventa protagonista del mondo enologico e viticolo nel 1967, fondando la propria filosofia vitivinicola sul rispetto e sulla valorizzazione del territorio, quel legame indissolubile tra ambiente, vitigno, clima e intervento dell’uomo. Si trova nella zona dell’Isonzo, un territorio in cui il microclima è unico, dove la bora fredda e secca, proveniente dai Balcani, si alterna alle brezze che soffiano dall’Adriatico creando una continua modulazione climatica. Ciò favorisce una viticoltura settentrionale con sfumature mediterranee che dona alle uve una ricchezza di gusti e di aromi. Puiatti si è evoluta nel tempo cogliendo ed anticipando i continui cambiamenti, unendo esperienza, tradizione e innovazione, con rigore, progettualità, fantasia e poesia.

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“Il vino è l’incontro tra l’uomo, la sua cultura e la terra.” |

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Puiatti Vigneti S.r.l. Località Zuccole n. 4 34076 Romans d’Isonzo (GO) Tel. +39 0481 909608 puiatti@puiatti.com www.puiatti.com

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Fedele a questi princìpi, la Cantina Puiatti propone vini fatti di emozioni, suggestioni ed armonie che sono il frutto di una ricerca appassionata. Vini unici dove invenzione e sperimentazione sono in piena sintonia con il contesto attuale. Vini che hanno uno stile originale ed inconfondibile e che rappresentano una storia in continua evoluzione, ricca di esperienze e successi. Puiatti da sempre cerca di evidenziarne la natura esaltandone la purezza e rispettando la loro essenza. Il segreto dell’eleganza dei vini Puiatti è nel perfetto equilibrio tra freschezza e struttura, il tutto basato sul connubio tra precisione, pianificazione e creatività.

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“Il buon vino nasce in vigneto” 156

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Rebollini Testo di Lorenzo Matera

L’azienda Rebollini, fondata agli inizi del ‘900, coltiva da decenni i propri vigneti nell’Oltrepò Pavese su una superficie di 35 ettari, distribuiti tra i comuni di Casteggio (Mairano), Calvignano, Borgo Priolo e Borgoratto Mormorolo, dove sorge anche la cantina. La Cantina, nel tempo ha subito lavori di rinnovamento e potenziamento per accogliere la vinificazione delle uve prodotte sia nei terreni originari che di quelli successivamente acquisiti.

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Rebollini Loc. Sbercia, Borgoratto Mormorolo (PV) Tel. +39 0383 872295 info@rebollini.it www.rebollini.it

La produzione dell’azienda varia dai classici vini dell’Oltrepò Pavese (Riesling, Bonarda, Pinot Nero, Barbera), prodotti sia in linea classica che in linea “Superiore”, agli Spumanti Metodo Classico (Millesimato, Cruasé, Cuvée Brut) alle Grappe di Uva Croatina e un Vino Passito. La raccolta delle uve viene ancora effettuata rigorosamente a mano e ciascuna tipologia di vino segue un proprio specifico percorso di vinificazione, affinamento ed imbottigliamento, che lo porta ad avere un gusto e un sapore unici, fortemente legati alla terra ed al territorio. L’enologo della casa, Gabriele Rebollini, riserva una particolare attenzione alle innovazioni in campo viticolo-enologico, per mantenere sempre elevati gli standard di equilibrio e qualità dei prodotti.

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Rossetti & Scrivani Testo di Lorenzo Matera

La storia del Metodo Classico Rossetti & Scrivani ha inizio nel 2007, un’annata memorabile e una vendemmia significativa per la formulazione di una nuova filosofia di vini: l’eleganza del Pinot Nero affinata con il Metodo Classico. Attraverso questa filosofia, l’azienda ha lavorato e lavora tuttora, selezionando e consolidando i vini che meglio esprimono la personalità aziendale, la natura dei vitigni e le tecniche di vinificazione adottate. Solo così i vini raccontano il risultato di anni di preparazione ed esperienza di cui il Metodo Classico è sinonimo di eleganza, classe e stile distintivo. La mano esperta e l’idea di continuità si riflettono nella cura dedicata agli spumanti Metodo Classico Brut e Rosé, entrambi ottenuti da Pinot Nero, che in Oltrepò Pavese rappresenta una delle massime espressioni a livello italiano ed europeo sia per estensione di vigneti, sia per livelli qualitativi.

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Rossetti & Scrivani Via Costaiola, 23 27054 Montebello della Battaglia (PV) Tel. +39 0383 83169 info@lacostaiola.it www.rossettiescrivani.it

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Statti Testo di Lorenzo Matera

L’azienda Agricola di Alberto e Antonio Statti si trova nel cuore agricolo della Calabria, precisamente al centro della piana di Lamezia Terme. L’azienda è stata impostata nel rispetto della natura e per la valorizzazione del paesaggio, si estende su 500 ettari e rappresenta una delle proprietà agricole più vaste della regione. La tenuta comprende 300 ettari di uliveto, un agrumeto di circa 50 ettari e il vigneto che attualmente conta 75 ettari in produzione e 25 ettari recentemente reimpiantati.

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Statti S.r.l.

Il particolare clima della zona favorisce una gestione degli impianti con la lotta integrata, a basso impatto ambientale, e dona ai vini un carattere unico, irripetibile ed elegante. Una grande attenzione durante il rinnovo del vigneto è stata dedicata alla valorizzazione dei vigneti autoctoni e tradizionali e un meticoloso studio è stato fatto sulla moltiplicazione dei vitigni come il Gaglioppo, il Magliocco, il Greco (bianco e nero) ed il Mantonico. Oggi Statti produce circa 500.000 bottiglie, con l’obiettivo di arrivare nel futuro prossimo a 800.000, ed è presente, oltre che in Italia, anche in America, Asia e in una buona parte d’Europa. Inoltre, l’azienda organizza iniziative come la “Fattoria Didattica” aperta a studenti di tutte le età, per dare l’imperdibile opportunità di conoscere la natura più da vicino.

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Contrada Lenti 88046 Lamezia Terme Tel. +39 0968 45613 statti@statti.com www.statti.com


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speciale bollicine in castello

Tenuta Colombarola Testo di Valeria Portinari

La storia di Nibbiano e del suo territorio nasce all’epoca di Napoleone Bonaparte, qui sorgeva il vecchio castello di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone Bonaparte, di cui ora rimane solo una parte della struttura originaria. La residenza era utilizzata per i ricevimenti estivi della corte e molti nobili e personaggi famosi hanno frequentato abitualmente questi luoghi, tra cui la Tenuta Colombarola, e potuto apprezzare oltre alle bellezze naturali anche i prodotti tipici ed i vini. Il territorio di Nibbiano, infatti, essendo favorito dalla natura e dal particolare ecosistema, è tra i piĂš fertili della Val Tidone e da sempre vocato alla viticoltura.

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Tenuta Colombarola Loc. Colombarola Strada provinciale, 412 29010 Trevozzo – Nibbiano (PC) Tel. +39 0523 863932 info@tenutacolombarola.com www.tenutacolombarola.com

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Qui, sulle colline vestite di vigneti, che si stendono a perdita d’occhio, si trova la Colombarola, tenuta del Settecento di 25 ettari, di proprietà della famiglia Travini. Come già accennato, le particolari condizioni climatiche favoriscono la produzione di uve dalle straordinarie caratteristiche organolettiche che la grande passione della famiglia Travini riesce a trasformare in vini di elevata qualità, apprezzati in tutto il mondo. La passione per la viticoltura della famiglia Travini vede le sue radici alla fine dell’Ottocento, quando il bisnonno e omonimo dell’attuale proprietario della Tenuta Colombarola, Vittorio Travini, si dedicava ai vigneti in prossimità della Torre Gandini. Ancora oggi, la famiglia Travini gestisce la Tenuta con lo stesso spirito dei suoi avi. Tutte le fasi del processo produttivo vengono seguite con dedizione e cura, con l’utilizzo della tecnologia più avanzata, nel rispetto delle più antiche tradizioni, per ottenere vini di elevata qualità.

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Tenuta Il Bosco Testo di Valeria Portinari

Tenuta Il Bosco nasce nell’Oltrepò Pavese, a Zenevredo, e fonda le sue origini nel Medioevo, da monaci benedettini che ridettero vita al terreno, dopo un lungo abbandono, permettendo alla vite di rifiorire. Patria del Pinot Nero, uno dei vitigni principi del territorio da oltre due secoli, l’Oltrepò ospita le vigne della Tenuta Il Bosco, che si estendono su 152 ettari e giacciono tutte su morbide colline modellate migliaia di anni fa dall’azione degli agenti atmosferici. Oggi vengono utilizzati metodi di coltivazione a basso impatto ambientale, con sistemi di allevamento Guyot o a Cordone Speronato. Il Pinot Nero da origine a raffinati spumanti dalla forte personalità plasmata dall’Oltrepò Pavese che si affinano nelle cantine sotterranee della Tenuta.

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Tenuta Il Bosco Località Il Bosco 27049 Zenevredo (PV) Tel.+39 0385 245326 info@ilbosco.com www.ilbosco.com

Oltrenero propone un territorio con la sua storia e un vitigno, attraverso un prodotto affascinante come lo spumante. Oltrenero è marchio spumantistico con una nuova visione dell’Oltrepò Pavese si propone come una moderna fusione, tra il territorio con la sua storia, l’Oltrepo’ Pavese, e un vitigno il Pinot Nero, suo interprete prediletto che richiama immediatamente un mondo di colline, storia, vini e bollicine.

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Tenuta Masselina Testo di Lorenzo Matera

Su una dorsale collinare in localitĂ Serra, in un territorio che si affaccia sulla pianura tra Imola e Faenza, a monte di Castel Bolognese, nel cuore della Romagna, si trova la Tenuta Masselina. Un appezzamento che si estende per 22 ettari, di cui 16 coltivati a vite, in cui si coltivano vitigni di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, tra quelli a bacca nera, e di Chardonnay, Trebbiano e Pignoletto, tra quelli a bacca bianca. Tenuta Masselina racchiude i migliori terroir della Romagna, il cui il clima ha un ruolo fondamentale nella caratterizzazione del prodotto, ed ha a cuore la valorizzazione del gusto autentico dei vini e la salvaguardia del proprio territorio, attraverso una conduzione agronomica mirata alla conservazione del pregio delle proprie uve.

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Tenuta Masselina S.r.l. Via Pozze, 1030 48014 Castel Bolognese (RA) Tel. +39 0546 651004 info@masselina.it www.masselina.it

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Tenuta Pernice Testo di Lorenzo Matera

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Tenuta Pern

Sulle Colline della Val Tidone, nei pressi di Piacenza, Maria Poggi Azzali fonda nel 1998, l’Azienda Agricola Tenuta Pernice. L’azienda si estende su un terreno di 40 ettari, una cantina circondata da pendii ricoperti di vigneti, raggiungibile lungo la strada panoramica che unisce Castelnuovo a Corano. La produzione varia da vini tradizionali e autoctoni (Ortrugo, Gutturnio, Malvasia di Candia Aromatica, Barbera e Bonarda) a Spumante Metodo Charmat (Chardonnay) e un Sauvignon Frizzante. L’azienda agricola si è sempre distinta per l’impegno nell’offrire al consumatore la garanzia di un prodotto sano e di qualità.

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Località Perni 29011 Borg Tel: + info@t www


nice – Maria Poggi Azzali

ice di Castelnovo V.T. 283 gonovo Val Tidone (PC) +39 0523 860050 tenutapernice.com w.tenutapernice.it

La Cantina di affinamento è dotata di Barriques di rovere francese e di botti di rovere di Slavonia e le uve, vendemmiate nei vigneti di proprietà, sono consegnate in cantina nel massimo di due ore dalla raccolta, pesate e immediatamente pigiate. Tenuta Pernice è attiva nella tutela e promozione dei prodotti e del territorio, da sempre fornisce una clientela ampia e affezionata, grazie alla quale ha ricevuto numerossimi riconoscimenti in ambito nazionale tra cui una segnalazione sulla guida “Annuario dei migliori vini italiani” di Luca Maroni e sulla guida “Emilia Romagna da Bere” a cura dell’ Associazione Italiana Sommeliers.

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Terre d’Oltrepò Testo di Valeria Portinari

Terre d’ Oltrepò s.c.a.p.a. nasce il 1 Luglio 2008, a seguito della fusione tra la Cantina Sociale Intercomunale di Broni S.C.A.R.L. e la Cantina di Casteggio S.C.A.P.A. Questa unione ha generato la più grande realtà vitivinicola di tutta l’Italia Nord­ -Occidentale, che durante la vendemmia 2015 ha vinificato oltre 400.000 quintali di uve. Le uve sono selezionate e prodotte da circa 800 aziende viticole per 4.500 ettari, e vengono trasformate in pregiati vini e che riportano in bottiglia la peculiarità di ogni vitigno e le caratteristiche tipiche del territorio oltrepadano.

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Terre d’Oltrepò s.c.a.p.a. Via Sansaluto, 81 27043 Broni (PV) Tel. +39 0385.51505 info@bronis. it www.terreoltrepo.it

Diversi vini prodotti per diversi microclimi e terreni dove si coltiva, ad esempio lo stesso vitigno di Pinot Nero che sulle alte colline della Valle Scuropasso crea vini base per la produzione di spumanti metodo classico, coltivato invece sulle basse e calde colline che affacciano sulla pianura origina vini rossi leggeri e profumati oppure speziati dopo l’invecchiamento. Per quanto riguarda i rossi, la zona favorisce unicità enologiche come il Bonarda, il Barbera, il Buttafuoco ed il Sangue di Giuda. Terre d’Oltrepò è un’azienda rivolta al futuro, che unisce professionalità ed esperienza per dare un obiettivo concreto alla vitivinicoltura Oltrepadana.

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Vanzini Testo di Lorenzo Matera

L’Azienda Vitivinicola Vanzini nasce nel 1890 in Oltrepò Pavese e da allora si tramanda di generazione in generazione il segreto che lega la terra alla vite. I terreni dell’azienda comprendono 23 ettari di vigneti, tra San Damiano al Colle, Montù Beccaria e Canneto Pavese, ai quali si vanno ad aggiungere 30 produttori della zona (Montecalvo Versiggia, Santa Maria della Versa, Volpara, Torrazza Coste e Casteggio) che conferiscono le proprie uve alla cantina. Sono circa 600 mila le bottiglie prodotte ogni anno da Vanzini, i vini più riconosciuti sono gli spumanti Pinot Nero in Bianco e Pinot Grigio, il quale ha un particolare color ramato, ed il Sangue di Giuda, considerato uno dei migliori della zona di produzione.

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Vanzini s.a.s.

Fraz. Barbaleone, 7 27040 San Damiano al Colle ( Tel. +39 0385 75019 info@vanzini-wine.com www.vanzini-wine.com

Alla famiglia Vanzini spetta un grande primato, la loro è infatti la prima Bonarda vivace dell’Oltrepò Pavese della storia che raggiunge le finali della storica Guida Gambero Rosso. Oltre a questo primato, l’azienda è stata riconosciuta con il premio “Miglior Charmat d’Italia” della Guida Luca Maroni e con la Gran Menzione al concorso enologico internazionale di Vinitaly. La qualità dei vini ed il servizio offerto hanno contribuito al successo dell’azienda anche all’estero, in particolare USA, Cina, Giappone, Russia e buona parte dell’Europa.

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(PV)

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Pubbliredazionale N°19 Maggio 2016 Tutti i diritti riservati, la riproduzione totale o parziale è vietata in qualsiasi forma. Realizzato da MaBeDo S.r.l. Responsabile: Filippo Quaglini Redattore: Valeria Portinari Grafica: Valeria Portinari Testi: Lorenzo Matera, Valeria Portinari Web Manager: Valeria Portinari Web Hosting: Zeus Telematica



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