N°07 - Settembre 2019
Ziano Piacentino Alla scoperta delle tradizioni
Vendemmia in Oltrepò Un evento, una sfida, un’esperienza
Piatti tipici, eventi, sport e non solo! Kosmos (foto di copertina) Un nuovo museo per Pavia
HAPPENING GOURMET Food & Wine al Castello di San Gaudenzio
Motonautica Pavia Una serata di grande classe per salutare l’estate
Ristorante Selvatico Champage e crudo, un aperitivo di charme
la REDAZIONE
di PAVIA e NON SOLO magazine
Filippo Quaglini
Direttore responsabile
Isa Maggi
Veronica Marigo
Designer e redattrice
Rubrica Sportello Donna
Lucia Tuoto
Scrittrice e fotografa
Simona Novarini
Ornella della Fiore
Micol Piazza
Piero Ventura
Ricette dall’orto
Collaboratrice
Food Blogger
Giornalista sportivo
la REDAZIONE
di PAVIA e NON SOLO magazine
La parola a Filippo Quaglini: “Tanti locali e tanti Comuni stanno salutando la stagione estiva con eventi memorabili che esaltano le bellezze e i prodotti autunnali. Come ogni stagione che passa, porta con sè tanti ricordi, emozioni e sensazioni: abbiamo parlato di tuffi in piscina, di gite fuori porta, di eventi in città... e continueremo a farlo con un’energia tutta nuova offrendo una comunicazione mirata e continua per chi da anni ci segue appassionatamente! Sentirete ancora parlare di eventi enogastronomici come Mabedo Happening Gourmet al Castello di San Gaudenzio, oramai divenuta una location sognata da molti produttori! Ma ci sarà un colpo di scena come l’organizzazione di Fashion Gourmet! Seguiteci per scoprire di più!! Ci sposteremo oltre l’Oltrepò Pavese, per scoprire cosa c’è dopo il confine, approfondiremo il territorio di Ziano Piacentino perchè non finirà mai di stupirci per la quantità di storie da raccontare, rimaste nascoste per troppo tempo! Feste, progetti, produttori, sindaci... non ci scapperà nessuno! Un vero e proprio viaggio alla scoperta dei segreti delle città, come l’apertura del nuovo museo di storia naturale Kosmos, che dopo tanto tempo viene riportato alla luce e ridonato a Pavia, centro di cultura e sapienza. Degusteremo nuovi vini, parteciperemo a gare culinarie come il Memorial Egidio Rossi dove si è svolta l’ultima delle 5 sfide al Ristorante Selvatico, una location di riferimento per chi vuole trovare buon gusto, creatività e molta conoscenza! Siamo un team di appassionati viaggiatori, degustatori e della comunicazione, sempre in cerca di nuovi stimoli e nuove idee... non ci fermiamo mai, nemmeno in vacanza! Infatti è stato un rientro esplosivo e questa energia la vogliamo condividere con i lettori di questo ricco numero del Magazine di Settembre e non dimenticatevi di seguirci sui nostri canali Social: Facebook e Instagram!!!”
Nella pagina a fianco dall’alto: Filippo con Stefano della Motonautica, con Francesca Selvatico e Sergio Daglia. Sotto: Fillippo con Francesca Negri, con la D.ssa Francesca Cattaneo e Roberto Ballabene. Filippo e la Famiglia Torti dell’azienda agricola Torti Wines L’Eleganza del Vino.
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Intro Pavia Panoramica Personaggi News e curiositĂ
Cultura Letteratura e Arte Musica Teatri e Cinema Personaggi, Gruppi Artisti e mostre Scrittori e libri Patrimonio artistico
SOMMARIO INTERATTIVO Clicca sui MACRO argomenti
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Intro
Pavia e i suoi territori Clicca sull’articolo
Isa Maggi
Donne e cibo bio e di qualitĂ
Pavia e non Solo Magazine vuole essere un giornale fresco,
divertente e che porti i lettori alla scoperta dei gioielli di questo territorio. Scopriremo insieme tutto ciò che la città di Pavia, L’Oltrepò, la Lomellina e il Basso Pavese hanno da offrire.
Parleremo spesso di cibo: spazieremo dal salame di Varzi
a quello d’oca di Mortara, dal peperone di Voghera alla micca di Stradella, dal riso agli agnolotti alla mostarda. Il tutto senza dimenticare, naturalmente, il buon vino. In questo territorio sono davvero tanti i vini di qualità e pian piano vi porteremo a scoprire le aziende vitivinicole e i produttori locali.
E ancora lo sport… calcio, pallavolo, basket e altri sport cosid-
detti minori troveranno spazio sulle pagine del nostro giornale. Vi terremo aggiornati sulle sagre di paese… la primavera sta arrivando e gli eventi saranno tanti e tutti davvero imperdibili. Ma soprattutto, vi porteremo a conoscere nel dettaglio tutto il territorio.
Parleremo dell’Oltrepò e dei suoi innumerevoli castelli, dei parchi e dei musei, della Lomellina e del suo riso: nella zona è diffusa, infatti, la coltura di questo prodotto, come testimoniato dalla Sala Contrattazione Merci di Mortara, la più importante in Italia per quanto riguarda la compravendita del riso. E ancora del Basso Pavese con i suoi tanti comuni. Intervisteremo i Sindaci, parleremo con personaggi illustri del
territorio e ascolteremo le persone che vogliono raccontare una storia... per fare storia! Vi porteremo con noi in questo viaggio lungo questo meraviglioso territorio e promettiamo di farvi scoprire sempre qualche bella novità, qualche aneddoto speciale, qualche curiosità ancora da portare alla luce.
OTTO MARZO TUTTO L'ANNO EDIZIONE 2019 Rubrica a cura di Isa Maggi
(Sportello Donna, Stati Generali delle Donne con il Patrocinio della Commissione Europea e della Provincia di Pavia)
A Pavia il tasso di disoccupazione femminile ha superato il 13% e quello delle inattive è ancora più alto. Ma non possiamo più lasciarci andare al pessimismo. Ritrovare fiducia nel futuro è una condizione necessaria perché senza questa spinta è difficile riuscire ad andare oltre la crisi e costruire nuovi scenari. NON CERCARE LAVORO, CREALO! CHIAMACI AL 366 2554736 PER INIZIARE PERCORSI DI ORIENTAMENTO ATTIVO AL LAVORO
Per tutto l'anno in locali disseminati a Pavia e in Provincia, in collaborazioni con professionisti/e ed associazioni, è attivo uno Sportello di Ascolto per Donne e Uomini con una serie di specialiste/i per svolgere attività di accoglienza, ascolto, assistenza in particolare a donne in fragilità economico e sociale, vittime di violenza, rifugiate e richiedenti asilo.
Per tutto l'anno svolgiamo attivitĂ di incontro fra chi offre lavoro e chi cerca lavoro. Badanti, baby-sitter referenziate (anche condivise, come le badanti di condominio), collaboratrici domestiche, segretarie on line, educatrici, operatrici sanitari, colf e assistenti sociali. Ma anche artigiane, sarte, svuota cantine, stiratrici, cuoche a domicilio,addetti all'acquisto e consegna di spesa e farmaci a domicilio. Ci sono anche pet e flower sitter, docenti di musicoterapia e arte terapia, fotoceramica, fisioterapiste, lezioni di inglese, russo, francese. Assistenza per i compiti e lezioni di latino, matematica, scienze e filosofia. Lezioni di chitarra, creazione di siti web e molto altro.
DONNE E CIBO BIO DI QUALITÀ: un matrimonio green di successo
Tra le molteplici feste ed appuntamenti gastronomici della nostra Provincia di questo autunno troviamo sempre più donne brave ed appassionate, che con spirito imprenditoriale, affrontano e vincono il mondo del food.
Perché le donne hanno sempre più successo?
Partiamo dalla considerazione che le donne sanno, con cura, risparmiare e conservare le risorse della nostra madre Terra.
Ogni anno utilizziamo miliardi di tonnellate di risorse naturali per produrre beni di consumo ma aria, acqua, minerali, suolo, foreste non sono inesauribili.
Anno dopo anno, l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’impronta ecologica umana supera il limite posto dalla biocapacità terrestre, cade in anticipo. Nel 2019 è stato ad agosto: mai così presto da quando si è iniziato a calcolarlo negli anni 70. Non si tratta solo di ridurre gli sprechi trovando una nuova destinazione d’uso a un sottoprodotto o a un rifiuto, di privilegiare l’utilizzo di materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne preservino la qualità, né di riprogettare in modo più efficiente ed efficace i flussi di materia ed energia che concorrono alla sua produzione, mantenendo il più a lungo possibile il valore degli alimenti e delle risorse. Occorre partire dal cibo per sviluppare un cambio di passo in ottica circolare e riportare l’attenzione alle comunità, alla qualità delle relazioni e alla sostanza dei comportamenti. Significa cioè non solo occuparsi di ciò che ci tiene in vita, ma esplorare territori complessi che attengono alla socialità, all’identità personale e pubblica, alla valorizzazione dei beni comuni, alla spiritualità di ciascun essere umano. Significa riconoscere il ruolo centrale del cibo per la nostra sopravvivenza e sostenibilità del nostro pianeta, il suo valore per la salute, il benessere e la prosperità dell’uomo.
Una sfida dunque che le donne affrontano ogni giorno.
Cosa ci hanno insegnato le nostre nonne?
Il riuso del cibo avanzato, ad esempio. Una saggezza contadina in chiave rigenerativa da estendere all’ambiente e alla gestione delle risorse naturali per contrastare la perdita di biodiversità che si sta diffondendo a un ritmo da 100 a 1.000 volte più elevato rispetto al tasso di estinzione fisiologico. La natura agisce in un’ottica sistemica tra unità ecologiche micro e macro, ed è ciò che dobbiamo riscoprire nella nostra quotidianità, imparando ad apprezzare il valore della collaborazione tra gli attori di uno stesso sistema, reagendo ad un modello consumistico e competitivo, che genera disuguaglianze sociali e un accentramento della ricchezza.
Cosa fare concretamente?
Avere sempre maggiore conoscenza e acquisire sempre più consapevolezza che non abbiamo un Pianeta B e che il cambiamento parte da noi. Dalla ricerca “Circular Economy for Food. Materia, energia e conoscenza in circolo” in seno all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sono emersi più di 150 case histories, nazionali e internazionali, e di cui l’omonimo libro pubblicato da Edizioni Ambiente nel 2018 riporta una selezione di 40 casi.
Recentemente, è nato il Circular Economy for Food Monitor di UNISG che continuerà quest’operazione di analisi e catalogazione, di sviluppo della ricerca e di strumenti per l’educazione alla circolarità e al pensiero sistemico, mettendo a sua volta “in circolo” le informazioni raccolte per generare nuova conoscenza e maggior consapevolezza.
Quali sono i dati? Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, soltanto il 20% degli italiani tra i 18 e i 24 anni porta in tavola prodotti della filiera corta. Eppure parliamo di un settore in crescita, che in Europa vale 33 miliardi di dollari e occupa, con i campi coltivati,400mila ettari. Come avvicinare i giovani, quelli della Generazione Z, a un’alimentazione più green? Per un fisco sempre più rosa In legge di stabilità: decisione unanime di diminuire il cuneo fiscale. Ottimo, è da anni che se ne parla. Ma in definitiva per l’occupazione femminile il provvedimento avrà scarsa rilevanza. Dai dati Ocse si evince che il cuneo fiscale medio è del 47,9% in Italia. Siamo terzi in Europa, dopo Belgio (52,67%) e Germania (49,5%). Quindi se, come ci dice l’Istat, il costo del lavoro medio italiano è di 32.154,00 euro al lavoratore ne arrivano 17.447,00. In pratica il cuneo fiscale è la differenza tra quanto costa un dipendente a un’a-
zienda e quanto entra, alla fine, in tasca al dipendente stesso. Detto meglio, secondo la normativa, il cuneo fiscale è la somma delle imposte (dirette,indirette, e contributi previdenziali) che gravano sul costo complessivo del lavoro. Al variare dell’importo degli stipendi, varia anche il cuneo fiscale. Per le fasce di reddito più alte il cuneo fiscale si attesta al 54%, scende al 40,92% per quelle più basse (che prendono il 67% di uno stipendio medio). È più alto se il lavoratore ha un contratto a tempo indeterminato (46,6%), più basso se è a tempo determinato, 41,7%. Al Nord è al 46,8%, al Centro 46,2% e al Sud 43,6%. In generale gli uomini pagano il 46,8% di tasse e contributi, mentre le donne si fermano al 44%, ad attestare, ancora una volta, il gap salariale e la necessità di un fisco più rosa, attento quindo alle dinamiche non solo territoriali ma anche di genere. Ma il nostro interrogativo deriva, ancora una volta, dalla considerazione che in tema di occupazione femminile ancora nulla si legge nelle bozze della legge di stabilità per il 2020.
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Riconosci il ruolo centrale del cibo per la nostra sopravvivenza e sostenibilità del nostro pianeta, il suo valore per la salute, il benessere e la prosperità dell’uomo.
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Ristorante Selvatico Crudo e Champagne
Happening Gourmet Mabedo torna in Castello!
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La Food Blogger Simona Novarini ci parla di territorio
E la ricetta del Risotto alla Vogherese
Motonautica Festa di fine estate! Food, wine, musica e divertimento!
#LaMossaPerfetta La Bonarda come apericena tra la movida Milanese
Strada Canarazzo, 9 - Pavia Tel. 0382 26141 - 304659 www.motonauticapavia.it
Veronica Marigo
FESTA DI FINE ESTATE
Motonautica di Pavia, un evento di grande charme.
Motonautica di Pavia, un’associazione storica, creata dai pavesi per bene. Eventi di alta classe per degustare l’eccellenza dei prodotti italiani!
Un’altra favolosa estate è trascorsa tra il verde lussureggiante della Motonautica di Pavia, guardiana della città, coccolata dalle sponde del fiume e abbracciata da un bosco per creare un mondo intimo e suggestivo. Al calare del sole c’è ancora chi gioca a tennis o si rilassa sul lettino della piscina, mentre Stefano e tutto il suo staff stanno preparando un evento grandioso! L’atmosfera sembra di inizio estate, tutti hanno voglia di festeggiare e stare all’aria aperta, anche se siamo a settembre, il mese di nuovi inizi, e purtroppo il periodo in cui si deve dire addio all’estate. Per dimenticare la consapevolezza di un’altra calda stagione che se ne va, non possono mancare le scintillanti bollicine della Cantina Lantieri, proveniente dalla magica Franciacorta, brand di alta classe
e raffinatezza, conosciuto in tutto il mondo. Metodo Classico Rosè e Cuvèe Brut per soddisfare i gusti di signori e signore, che passano da note tostate e minerali del bianco, fino ad incontrare sfumature gentili di frutta e lievito del rosato.
La degustazione di food ha il sapore dell’incredibile, 45 kg di tonno freschissimo stanno per essere trasformati in una sofisticata tartare; assaggi di formaggi locali e salumi stimolano in un instante il senso di appetito, sprigionando aromi sapidi e caserecci. Stefano, l’organizzatore dell’evento e gestore del ristorante della Motonautica lo troviamo con tanto di grembiule ad arrostire il maialino sulla brace ardente, per farci degustare degli ottimi spiedini gourmet!
I bambini non fanno altro che ammirare increduli il buffet appena terminato: focacce, panini colorati, brioche salate, patatine fritte, tranci di pizza, mini involtini primavera, insalate di riso, verdure croccanti ... basta un cenno del “boss” per far calare la tensione! Via libera all’assalto del buffet!! I “grandi” invece si deliziano il palato con ostriche e finger food di gamberi freschi, che magicamente sono apparsi su un altro buffet!
Lo spirito è festoso, gioioso, bella gente che si riunisce in un luogo confortevole e ben organizzato, persone che amano stare all’aria aperta in compagnia di amici e soprattutto dei propri figli.
Non solo più un club privato e chiuso solo ai soci, ma far vivere degli eventi straordinari in compagnia di tutti i bei Pavesi!
o i z i r u a M e o n a f e t S the best!
L’Associazione Motonautica di Pavia, ha fatto storia, ha unito generazioni e sta creando una nuova immagine, grazie alla filosofia di Stefano: non solo piÚ un club privato e chiuso solo ai soci, ma far vivere degli eventi straordinari in compagnia di tutti i bei Pavesi!
o n a f e t S e o Filipp
s e l i m S t s e B a c i t Motonau
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Fraz. Moranda 27 - Albaredo Arnaboldi (PV) Tel. 0385 277457 - info@trattorialamoranda.it www. trattorialamoranda.it
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RISTORANTE SELVATICO L’ultimo spumeggiante aperitivo nel giardino incantato Veronica Marigo
In un attimo e non è più estate... in un mese svanisce quella sensazione di libertà e rilassamento psico-fisico, termina il periodo delle tanto attese vacanze per tornare nelle nostre vite. Ma al rientro c’è un luogo magico ad attendervi...
L’ultimo aperitivo al Ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme, ha il sapore del mare e l’atmosfera briosa: Champagne e crudo, un abbinamento sofisticato, per niente scontato, perchè dietro ogni piatto c’è una ricetta creativa, elaborata che sprigiona profumi nuovi e colori naturali in contrasto.
Sergio e Francesca ci accolgono con un grande sorriso e ci coccolano all’istante porgendoci un bel calice di Champagne Delamotte, elegante e profumato. Un primo piattino croccante e aromatico si presenta con una base di schita (frittella tipica dell’Oltrepò Pavese) con salmone e straccetti di finocchio, due estremità croccanti con un cuore tenero e freschissimo di salmone crudo.
Si prosegue con un altro assaggio colorato e ricercato: una base di crema di patate viola per ospitare la tartare di gamberi di Mazara del Vallo, decorato con un fritto di riccioli di patate viola, il tutto abbracciato da una candida crema al rafano. Un’esplosione di sapori delicati, di consistenze morbide che si vanno ad intersecare con la croccantezza del fritto sottile ed elegante.
Un altro coloratissimo piatto viene presentato con gamberoni dal colore molto acceso adagiati comodamente su uno sformatino di pomodori ed avocado, condito con aromi speciali! Con sorpresa, dopo tutti questi assaggi che riempiono pancia ma soprattutto appagano vista, olfatto e palato, arriva il primo
In un semplice angolo di mondo, esiste un luogo incantato. Ospitalità sofisticata d’altri tempi, cucina semplice ma innovativa. Un’esplosione di colori vi ammalierà.
Una serata speciale o semplicemente rilassante. Al Ristorante Selvatico troverete l’atmosfera che state cercando. Nella pagina accanto: Filippo Quaglini, Francesca Selvatico e il marito Sergio Daglia.
piatto... anche se è l’ultimo della degustazione di questo apericena che vuole far restare l’estate nel cuore: tagliolini con cubetti di morbido pomodoro e decorati con polpa di riccio, una danza di sapori marini e terreni che ricordano il sud e la freschezza dell’aria al tramonto sulla spiaggia.
Un ultimo boccone: il dolce, come descrive Francesca, è semplicemente una composta di mele cotte avvolta da una croccante pasta fillo adagiati su crema pasticcera casalinga tiepida. L’immaginazione porta subito al ricordo dei rifugi di montagna, richiamando quel calore di casa e di aria frizzante, e racchiude tutta la passione e la tenerezza che la famiglia Selvatico condivide con i propri ospiti, regalando ogni volta piatti curati, unici, raffinati e un’ospitalità d’altri tempi ma al tempo stesso professionale e raffinata.
Menu Degustazione ANTIPASTO Salumi e antipasti misti della casa PRIMO Bis ravioli di magro e tagliatelle ai funghi SECONDO Brasato o coppa arrosto con contorno DOLCE Dolce della casa Acqua, Caffè e coperto 30 € www.locandabedo.com ORARI DI APERTURA: Lun - Mar - Mer - Ven - Sab - Dom: 12:00 – 14:30, 20:00 – 22:00 Giovedì Chiuso Giuseppe Mazzini, 27 - Broni, Pavia Tel. 0385 250058 - Email: flvcagnoni@gmail.com
Micol Piazza
Agosto Rovescalese 5 appuntamenti per scaldare l’estate!
Come ogni anno a Rovescala si è conclusa la Festa d’Agosto organizzata dalla Pro Loco, che per cinque sere ha trasformato l’atmosfera di questo paesino sulle colline dell’Oltrepò Pavese al confine con l’Emilia Romagna.
La festa, partita Venerdì 23, si è aperta con l’orchestra Daniela Cavanna che è pienamente riuscita nell’impresa di scaldare gli animi prima di chiunque altro, in abbinamento alla musica la cucina della Pro Loco ha proposto come piatto speciale per la serata il fritto misto di pesce che ha allietato il corpo oltre che lo spirito. Molti i tavoli prenotati e molte le persone che hanno deciso di passare un venerdì sera diverso dal solito. Sabato è stata la volta della prima serata giovani che ha visto impegnati il ristorante spagnolo Taberna Movida di Piacenza che in collaborazione con la Pro Loco ha proposto la paella, e il gruppo musicale i Cani della Biscia che con la loro musica hanno catturato l’attenzione di tanti giovani. Domenica è stata la giornata più ricca di impegni in quanto è partita al mattino presto con l’arrivo dei ciclisti partecipanti al 68° GRAN PREMIO COLLI ROVESCALESI 12° TROFEO ENERTRADE che hanno affolla-
Un paese che non si ferma mai, giovani instancabili che hanno voglia di mettersi in gioco, pensando anche alle generazioni future.
to la piazza ed hanno trovato ristoro presso la Trattoria del Centro ; alle 14:00 tutti pronti per la partenza! Prima della fine della corsa, alle 16:30 ha avuto luogo l’inaugurazione del nuovo parco giochi intitolato all’amico Roberto Valle. Presenti il Sindaco Marco Scabiosi, e Marco Zavatarelli portavoce del comitato “Amici di Robi” che hanno spiegato i motivi e le esigenze per le quali si è pensato di realizzare questo progetto, lasciando poi spazio alla benedizione di Don Luciano. Al termine, tutti i partecipanti, grandi e piccini, hanno potuto godere dei giochi e del rinfresco offerto dai volontari. Alle 18:30 sempre al campo sportivo è stato possibile assistere alla storica partita di
calcetto “Rovescala vs Frazioni” che dallo scorso anno è stata rinominata in onore di due amici che non ci sono più “amici di Robi” vs “amici di Number” … poi alle 20:00 tutti in Pro Loco alla festa in piazza per festeggiare con l’orchestra Vandali ed una gustosa zuppa di pesce. Lunedì come da tradizione è stata la serata dedicata agli Alpini che hanno cenato sotto le stelle ricordando il capogruppo della sezione alpini di Rovescala Sergio Dellafiore che amava in modo particolare questa serata di festa; la cena ed il dopocena sono stati accompagnati ed allietati dalla musica della grande orchestra GRAZIANO CIANNI che ha fatto ballare liscio e musica più movimentata fino a tarda notte.
Durante la serata per riprendere una vecchia tradizione si è assistito al concorso MISS REGINETTA ALPINA 2019. Con ben 12 partecipanti di ogni età, fisico e spirito, tutte pronte a mettersi in gioco, si è dato il via alla sfilata sotto gli occhi degli attenti giudici; a vincere è stata la giovane Elisa Ginfiori (sopra nella foto). Con quattro sere di festa consecutive sulle spalle, la Pro Loco di Rovescala martedì 27 ha affrontato l’ultima serata; la più tosta! Per la seconda serata giovani sul palco si sono esibiti i DEJA VU, gruppo molto conosciuto in zona per la loro musica e per la loro presenza scenica. Questa sera in cucina piatto principale American Burger. L’afflusso a questa serata è stata di dimensioni epiche; più di 350 i posti prenotati per cenare, ed un numero indefinito di persone che hanno affollato la pista e la piazza per ballare e saltare a ritmo di musica fino a tarda notte.
Come ogni anno l’Agosto Rovescalese si è concluso con la festa annuale dell’associazione AUSER che con l’orchestra Dario Ghelfi ha organizzato una bellissima serata sabato 31. La Festa ha portato una ventata di allegria e movimento nel paese e per questo è necessario ringraziare tutti i volontari della Pro Loco con il Presidente Alessandro Dellafiore, l’associazione Alpini con il Capogrup-
po Alpini di Rovescala Nicola Dellafiore, l’associazione AUSER con il Presidente Giuseppe Braga ed Il Comune con il sindaco Marco Scabiosi che hanno collaborato e reso possibile tutto questo.ù
L’appuntamento con la Pro Loco è il prossimo Novembre con il vino nuovo… a presto!
AGRITURISMO LE TRADIZIONI DI ELIDE
Frazione Cà Nicelli 6 – Rovescala (Pv) Telefono 0385.75480 335.6136818 339.5374884 Email tradizionielide@gmail.com
www.tradizionidielide.com
Veronica Marigo
LA MOSSA PERFETTA La Bonarda dell’Oltrepò punta al cuore di Milano.
Fabiano Giorgi e Armando Colombi
E’ arrivato il momento della Bonarda, un vino che rappresenta il calore di casa, la convivialità e la semplicità del vino... un simbolo dell’Oltrepò Pavese che ha voglia di emergere e diventare il protagonista di una serata milanese, proprio nel cuore della metropoli. Già da tempo si sta parlando del gruppo composto da 16 produttori appartenenti al Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese, che hanno dato vita ad un nuovo movimento “La Mossa Perfetta”, per rilanciare una Bonarda più elegante e strutturata. Non vogliamo più sentire parlare di semplice vino da tavola frizzante, che è legittimo solo nelle location più rustiche, ma è ora di far avvicinare un pubblico più critico e con un palato più fine al vero mondo del vino tradizionale, rinato grazie ad un progetto del 2015 che vede adottare un regolamento più severo rispetto al disciplinare di produzione della Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC.
Fiorenzo Detti, ex Presidente AIS Lombardia, Sotto: Laura Sterza, somellier di fiducia che serve la Bonarda Perfetta.
Un vino tradizionale che è riuscito a diventare di moda, incuriosendo i wine lover più addicted! Finalmente, con l’approvazione di tutti i produttori, nasce da un’esclamazione l’hastag #laMossaPerfetta, che incuriosisce blogger e winelover più up to date! Nella fantastica location “Tutto si può”, un bar a due passi dal Duomo di Milano, nasce la voglia di comunicare ad un pubblico nuovo, mondano ed elegante. La Bonarda arriva sullo scintillante bancone per essere ammirato in una veste tutta nuova, imbottigliata solo nella Marasca, una bottiglia di vetro dal design immediatamente riconoscibile, ideata appositamente per il progetto e riportante il marchio del Distretto del Vino di Qualità, una bottiglia unica che rappresenta l’unione della squadra, con etichette diverse e creative per esprimere il carattere di ogni singola azienda. Il discorso viene aperto da Fabiano Giorgi, presidente del Distretto del Vino e titolare dell’Azienda Agricola f.lli Giorgi: “Vogliamo far diventare l’Oltrepò il re di Milano, come lo è sempre stato, portando uno dei prodotti simbolo: La Bonarda, un vino semplice, facile e che piace, per farlo conoscere sotto un nuovo carattere”.
Stappa, versa, foto, intagram... è questo il nuovo e veloce linguaggio della #laMossaPerfetta!
Cristian Calatroni, presenta la Bonarda Perfetta specificando la scelta di utilizzare Croatina 100%: per la produzione Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC, il disciplinare stabilisce un minimo di 85% di croatina, consentendo l’utilizzo di altri vitigni per il restante 15%. Le aziende del progetto Bonarda dei Produttori puntano solo sulla croatina: la vinificano in purezza, con una resa massima per ettaro e una resa uva/ vino più limitate, per esaltare la tipicità di questo vitigno autoctono, presente in Oltrepò Pavese fin dal Medioevo. 8 anni di presidenza di Ais Lombardia ed infiniti anni di esperienza a contatto con vini e produttori di tutto il mondo, con passione ed enfasi prende la parola Fiorenzo Detti, che illumina la serata con queste parole di introduzione: “Sarebbe un sogno avare una considerevole scelta di vini lombardi, tra le righe
delle carte dei vini dei ristoranti lombardi! Fare squadra e mettere da parte le litigiosità, per dimostrare le alte potenzialità dei vini dell’Oltrepò Pavese. 16 i produttori che si sono uniti ad un grande progetto #laMossaPerfetta, per condividere con gli appassionati i loro vini di altissima qualità che identificano il territorio. Questa è la strada da seguire, andare oltre al disciplinare per migliorare ancora di più il prodotto!” Il vino è la vita dei produttori e la gioia di chi lo assaggia, racchiude in sé momenti emozionanti, sempre diversi e unici, un vino come la Bonarda così limpido e invitante è diventato una delle DOC più consumate in assoluto, ma ora tuffiamoci nel vivo di questa serata, avendo la possibilità di ascoltare un oratore che sa percepire la vera anima di un vino, ecco di nuovo la parola a Fiorenzo Detti, che descrive il primo assaggio:
Basta un assaggio per innamorarsi, ma ne servono due per riuscire ad entrare nel mondo di una bollicina spumosa. Continuando a bere si capisce il vero gusto del vino. Sopra: Bruna Nicelli dell’Agriturismo Le Tradizioni di Elide
“Il vino va giudicato tramite i nostri organi sensoriali, in questo caso visivamente si presenta con una spuma meravigliosa, che ci saluta, e viene immediatamente assorbita. Un vitigno che si trova nella zona più a ovest, ad un’altitudine di circa 500 metri, identificandolo dal colore limpido, un rosso rubino quasi trasparente, illuminando il naso con aromi di frutta, fiori e spezie eleganti ma intense. Un produttore storico dell’Oltrepò una volta mi disse: “Perchè voi enologi usate così tanti aggettivi e non dite mai che un vino deve sapere di vino?” Ecco, la Bonarda Perfetta è un vino che trasmette il profumo chiaro di vino, di Croatina, di autentico Oltrepò Pavese. In bocca si evolve con un tannino elegante ed invitante, che lascia la voglia del riassaggio, sfumando in una nota mandorlata che ammalia e riempie di sapore e persistenza.
Il secondo vino invece nasce nel territorio di Montecalvo Versiggia, zona della Valle Versa, che dai 200 si innalza non più di 350 metri, collinare quindi ma come terreni e altitudine che donano un’alcolicità più marcata rispetto al primo assaggio. Gli scambi termici, il terreno e l’altitudine differenziano anche il colore, più violaceo ed intenso, tipico dei frutti a bacca nera, ma anche in questo vino è chiaro il marchio di fabbrica, il dna della Croatina è sempre presente e molto percepibile. Il terzo vino è molto simile al secondo: colore pieno, rosso rubino intenso, con una vena che abbraccia i sentori di viola e fiori di campo. Il territorio più vocato, quello di Rovescala e limitrofi caratterizza in tutta la sua autenticità le note di fiori, frutta e spezie dolci, con quel chiaro profumo di uva Croatina. La voglia del riassaggio viene donata dalla morbidezza della bacca nera, dalle note calde di un’alcolicità mar-
cata ma elegante con tannini masticabili e croccanti. Un vino che va servito fresco, sui 16 gradi, per esaltare ed assaporare al meglio le bollicine sgrassanti, consentendo alla Bonarda una eccezionale versatilità negli abbinamenti: dai salumi ai piatti classici della tradizione lombarda, dalle carni grigliate o di lunga cottura fino al pesce in preparazioni saporite e ai piatti speziati delle cucine etniche.
Voglio chiudere con una frase di Fabrizio Bernini, storico e scrittore di Voghera, in un suo libro che tratta della viticoltura oltrepadana: Cos’è la vita se non spumeggia il vino?... Vita e vino, W la Bonarda Perfetta!” Fiorenzo Detti
Finita l’entusiasmante discorso del mitico Fiorenzo Detti, si può dare il via all’assalto del variopinto buffet, la musica si alza, tutti brindano e si salutano, l’Oltrepò si unisce alla movida milanese; una serata dove profumi tipici e atmosfera ultra moderna si uniscono. Al bancone viene versata Bonarda, come nel vecchio west si servivano super alcolici, il gesto è rimasto uguale ma il contenuto si è trasformato in una signora elegante, sofisticata e misteriosa.
La Bonarda va assaggiata e capita sorso dopo sorso, per far entrare nelle vene un pezzo di questo territorio antico come l’Oltrepò... ad un passo da Milano!
Nella foto a fianco: Marco Maggi, titolare dell’az. agr. Maggi Francesco che si fa immortalare da una fan de #laMossaPerfetta
L’alta qualità dei vini nasce nel vigneto e viene portata a compimento in cantina. Consapevoli di questo, Giorgi Vini ha valorizzato i vecchi vigneti di famiglia e, quindi, selezionato ed acquisito nuovi appezzamenti di terreno, badando che l’esposizione e la composizione del terreno, sempre in alta collina, fossero ideali per ciascun tipo di vitigno.
Bonarda Frizzante DOC UVAGGIO Croatina 100% GRADAZIONE ALCOLICA 12,5% vol. CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Visive: Di colore rosso rubino carico con riflessi violacei e porpora. Olfattive: Intenso ed elegante con sentori fruttati di marasca, mandorla e di frutta fresca. Gustative: Asciutto, suadente, di buona struttura e persistenza. TEMPERATURA DI SERVIZIO 16° - 18°C.
Bonarda dell’Oltrepò Pavese “La Briccona” La Bonarda è uno dei vini più tipici dell’Oltrepò Pavese ed è il prodotto cardine della nostra azienda. In questa declinazione coniuga l’anima del tannino, solida e forte, con il carattere frizzante e la morbidezza del residuo zuccherino. Per tutte queste caratteristiche non posso che dedicarlo a mia mamma Patrizia, donna di temperamento, ma anche di grande spirito (e per questo simpaticamente detta “la briccona”). VITIGNI Croatina (100%) AFFINAMENTO Acciaio (100%) IN DEGUSTAZIONE Colore rosso intenso con spuma violacea; profumo caratteristico di marasca e confettura; al palato è morbida e gradevolmente delicata. ABBINAMENTI Accompagna tutto il pasto. Ottimo con salumi e primi piatti. Da servirsi a 16-18 °C (anche a temperature inferiori nella stagione calda).
Bonarda Mossa “Fatum” Il nome è stato volutamente scelto per una coincidenza che lega la data di nascita di Francesco la prima generazione e la quarta generazione, mia figlia Emma. “Marco Maggi”
UVAGGIO Croatina 100% COLORE Colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, brillante. PROFUMO Profumo intenso, franco, con piacevoli richiami ai piccoli frutti, speziato. SAPORE Sapore pieno, leggermente abboccato, di buona struttura, leggermente tannico, molto persistente. GRADAZIONE: 12,5 % VOL. ACCOSTAMENTI Abbinamenti Ottimo con salumi, agnolotti con sugo di brasato e primi piatti in genere, grigliate. TEMPERATURA DI SERVIZIO Va servito ad una temperatura di 18/20°C
bio
L’Azienda Agricola Quaquarini Francesco ha ottenuto il certificato di Agricoltura Biologica dall’Ente Certificatore Bios. Una scelta etica e consapevole: scegliere il biologico significa abbracciare e favorire uno stile di vita sostenibile, per sé e per gli altri, nell’ottica di un futuro migliore per tutti.
BONARDA “La Riva di Sass”
La Riva di Sass Bonarda prodotta solo e unicamente da aziende agricole associate al Distretto del vino di qualità dell’Oltrepò Pavese che sviluppano in pieno la filiera di produzione. Prodotto secondo i rigidi canoni dell’agricoltura biologica e senza aggiunta di solfiti nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute.
DENOMINAZIONE Bonarda DOC VITIGNO 85% Croatina 10% Barbera 5% Ughetta di Canneto FORMATO 75cl GRADAZIONE 13,5% vol TEMPERATURA DI SERVIZIO 14°C – 16°C ABBINAMENTI immediato e generoso, è vino da tutto pasto. Si accompagna alla cucina e ai sapori del territorio: salumi, bolliti, cotechino, sgnolotti, risotti, cacciagione. Speciale l’abbinamento con pesce crudo-sushi. CARATTERISTICHE Vino rosso rubino dai riflessi porpora. Il profumo è fine, intenso e richiama i frutti di bosco, le more, le ciliegie. Sapore al palato è armonioso, morbido, avvolgente di buona persistenza.
Famiglia Torti al completo: Laura, Giusy, Dino e Patrizia
Veronica Marigo
TORTI WINES L’Eleganza del Vino e la magia della vendemmia
Nella pagina a fianco: Giusy e Dino Torti, Sotto: Patrizia Torti
Ormai siamo di casa, da Pavia ci dirigiamo in Oltrepò Pavese ad occhi chiusi, svoltando, appena prima di Santa Maria della Versa, su per Montecalvo Versiggia.... E chi ci sarà mai ad attenderci?
La famiglia Torti, dell'Azienda Agricola Torti Wines, L'Eleganza del Vino, che appaiono uno alla volta dai loro compiti sparsi per la tenuta e le vigne in esplosione di lavoro. Patrizia, papĂ Dino, dopo ancora mamma Giusy ed infine, trafelata arriva Laura salutandoci in un modo tutto suo, caloroso, alternando abbracci e risate!
Non può mancare all'appello il mitico Baldo, ormai divenuto membro della famiglia e parte integrante dell'azienda. Insomma, più che riunione di lavoro, sembra una festa in famiglia... ma le idee da progettare sono tantissime e Patrizia suggerisce di brindare alla fine, anche perchè le nubi stanno oscurando il paesaggio, dovendo immortalare il magico momento della vendemmia! Forza squadra!! Saliamo in auto e ci dirigiamo in cantina, dove il profumo del mosto si sente appena aperto lo sportello, ma Patrizia mi trascina all'interno e socchiudendo gli occhi mi dice di inalare l'aria. La osservo e percepisco l'aroma dell'uva ma sento di più la sua passione per tutte queste sfumature del mondo vitivinicolo. La vigna è evidentemente in lavorazione, i primi filari che confinano con la strada
sono già stati vendemmiati, i ragazzi hanno riempito i cestoni con tantissima uva satura di colore e succo, una raccolta ancora fatta a mano per trasmettere i sapori di una volta emantenere intatta la tradizione di Famiglia: Giusy la prima donna del vino che con la sua fermezza e simpatia genuina ha contagiato le figlie e papà Dino, un punto di riferimento per l’azienda grazie alla sua esperienza, professionalità ma anche pura passione. Patrizia raduna la famiglia, strappando Laura ed alcuni ragazzi del team dalla vendemmia per iniziare lo shooting fotografico tra i filari e toccando l'uva nei cestoni appena tagliata, ci si colora le mani come se fosse inchistro! Si ride, si scherza ma al momento del click non voglio movimenti e occhi chiusi, tutti a guardare in camera e concentrati sull'espressione naturale dei volti segnati dal sole!
Si riparte con una nuova vendemmia, nel vino sentirete anche la passione che la famiglia Torti trasmette a tutti i lavoratori!
Le fotografie proseguono in barricaia, dove mi soffermo su dettagli storici come il logo di famiglia, i tappi dosatori di vetro avvitati nei fori delle grandi botti di legno, ricordando un laboratorio di piccoli chimici attorniati da ampolle e pozioni, per poi arrivare ad immortalare la nuova collezione di Hello Kitty Wines e i tre vini premiati da James Suckling con i 90 punti. Tutto questo è magnifico, poter condividere qualche ora la passione per un lavoro così magico, stare a contatto con persone che hanno saputo interpretare la natura e ricavarne un business esportato in diver-
si paesi del mondo: dalla Cina a Dubai, dall'Inghilterra all'America! E' arrivato il momento di sederci al grande tavolo antico e stappare un ottimo Casaleggio Metodo Martinotti dell’azienda Torti: bollicina elegante e setosa, la freschezza e il colore brillante ammaliano il gusto e la vista, desiderando il primo assaggio per poi non smettere più... Ma la riunione non si può chiamare tale se non si parla di nuovi progetti, nuove idee, nuove richieste... ma è assolutamente top secret! Ma posso raccontarvi cosa significa per la famiglia Torti questo momento speciale della vendemmia:
Una perfetta armonia di colori, sapori e convivialitĂ contraddistingue la famiglia Torti!
Fraz. Castelrotto n°6, Montecalvo Versiggia (PV) Tel. 0385 951000 torti@tortiwinepinotnero.com www.tortiwine.com
“La vendemmia quest'anno è stata diversa, siamo tornati alle origini quando si iniziava a raccogliere a fine agosto. Un clima ballerino e un po' secco ha diminuito la produzione in certi vitigni, ma grazie alla collina dal terreno argilloso, le radici hanno avuto la loro riserva di acqua e frescura, ottenendo dell'uva magnifica! Tutto sommato abbiamo avuto un'ottima annata. Un fantastico Pinot Nero, uno Chardonnay con dei profumi incredibili, infatti la sorpresa è sempre assaggiare i mosti appena dopo la pigiatura ed immaginare l'evoluzione di quell'elisir così prematuro ma ricco di aromi... Il momento della vendemmia per noi è sempre magico... siamo sempre in apnea, in sospeso guardando in ogni momento il tempo per avere delle risposte in più. L’arte della produzione passa nelle mani di Laura e papà Dino, il maestro della nostra produzione fatta principalmente di Pinot Nero vinificato bianco, rosso, affinato in barrique, Barbera e Bonarda. Mamma Giusy invece prosegue la sua esperienza e passione nel settore commerciale mantenendo contatti diretti con i clienti che da sempre ci permettono di crescere. E’ proprio una magica avventura!” - Patrizia Torti
Veronica Marigo
F.LLI GUERCI Tutti in vigna e a pigiare l’uva! Località Crotesi, 20 Casteggio (Pavia) Tel. 0383 82725 Email: info@guercivini.it www.guercivini.it
10:30 di una mattina di fine settembre, l'ultima domenica per la precisione, una giornata che si prospetta calda, dalle temperature estive, con dei colori autunnali bellissimi, sgargianti e luminosi. Ultimo appuntamento quello che Milena Guerci dell'Azienda Agricola F.lli Guerci (Casteggio, Pavia) organizza con il cuore, per ospitare i bimbi che non vedono l'ora di vendemmiare! Già dal parcheggio si sentono le urla di Milena, che farebbe invidia a qualsiasi insegnante delle elementari in gita scolastica! “Forza bambiniiii! Tra 10 minuti si parteee! Tutti qui a prendere i secchiellini e forbici!” E via che si parte per la camminata per entrare nel cuore del vigneto, una lunga carovana di mamme, papà con passeggini, nonni che controllano e giocano con i bambini che saltellano qua è là, ragazzini che fanno gruppo e camminano com-
posti come piccoli adulti. C'è chi inizia a sforbiciare le erbacce, chi raccoglie i sassi e li custodisce gelosamente nel secchiello colorato, chi si insegue e ride con passione, come se tutta la gioia stesse esplodendo in quel momento di libertà, immersi nella natura con i propri genitori... cosa volere di più?
Vogliono tagliare l'uva! Ma insomma dove sarà? Percorriamo il sentiero assolato per diversi minuti sembrando interminabile, attorno a noi solo vigneti già vendemmiati, in perfetto ordine, senza neanche più il ricordo di un grappolo d'uva. Ma all'improvviso, girato l'angolo, ecco i bambini che si addentrano nei filari e fanno a gara per chi raccoglie più uva! I papà sono entusiasti più dei figli, prendono le casse vuote dal retro del trattore per poi riportarle colme di grappoli, chili e chili di questo frutto magico, succulento, che al solo contatto rilascia succo e colore! Che bello assaggiare le dita e di tanto in tanto qualche acino di Barbera ancora fresco della notte.
Via vai di bambini che scendono e si arrampicano su per la collina per cercare i grappoli più grandi, che poi faticano a tagliare e chiamano con tutta la loro forza la mamma o il papà... e loro, come dei fulmini accorrono non solo per accontentare i bambini ma perchè si stanno divertendo! Dopo un'ora abbondante il rimorchio del trattore è colmo di casse d'uva e di bambini che salgono per fare la foto di rito, per immortalare quel momento così raro e di grande soddisfazione. Un momento di pura semplicità lontana dagli standard degli impegni di questi bambini moderni, un momento di pura complicità con i genitori, che tanti stanno vivendo per la prima volta tutti insieme. Si torna giù, verso la cascina a metà strada tra la cantina e la vigna per deliziare il palato degli adulti con una degustazione di bollicine Metodo Classico e Martinotti, invece per i bimbi succhi di frutta e tanti
Milena Guerci dell’Azienda Agricola F.lli Guerci
spuntini da prendere al volo riempiendo le manine per correre di nuovo a giocare: calcio, basket, scivolo, altalene... insomma Milena e tutta la famiglia hanno proprio pensato a tutto! A mezzogiorno spaccato passano gli aiutanti della famiglia Guerci con i cestoni pieni di pacchettini per il Pic-Nic in cascina, tutti seduti sotto il porticato del vecchio fienile, tra l'ombra e il sole caldo che riscalda, per degustare tantissime cose buone preparate in casa o prodotti da forno e salumi dell'Oltrepò: focacce, pizzette, panini al salame e coppa, insalata di riso, verdure agrodolce, frittatina e per finire un delizioso tiramisÚ al moscato per i grandi e tantissimi mini muffin per i piÚ piccoli! Il vino in tavola ovviamente non è mancato: Bonarda frizzante, Pinot Bianco, Rosato ed infine Moscato dolce oppure secco!
Paolo Camozzi
Verso le 14 si sentono di nuovo i richiami di Milena, deve avvisare la squadra di piccoli vignaioli che tra poco inizia la vendemmia in cantina! Pochi passi giù per la collina ed ecco già pronte le vasche colme della prima uva che piccoli piedini scalzi pigeranno!
La folla è scalpitante, i bambini sono tanti e hanno voglia di pigiare da ieri, come una mamma mi racconta divertita, tutti in fila ad attendere il proprio turno, anche se ci sarebbero volute dieci vasche per vedere uno spettacolo unico di bambini che saltano e man mano diventano sempre più... color vinaccia! Pigiano, saltano, toccano, assaggiano, si lavano, si asciugano per poi rituffarsi dentro! Il mosto aumenta e via un altro secchio, i bimbi più piccoli provano la sensazione di umido, freddo e sporco per la prima volta, tanti ne hanno paura ed allora le mamme prendono l'iniziativa di entrare per prime a pigiare per far divertire i propri figli, che osservano increduli... qualcosa che non hanno mai visto fare alla mamma! Un pomeriggio di puro relax ma anche faticoso, questo è solo un piccolo assaggio della dura vita in campagna che, come spiega Claudio, il figlio di Milena, ultimamente, grazie all'acquisto dei macchinari, la vita dei lavoratori è migliorata tantissimo. Da quaranta giorni di vendemmia a mano dall'alba al tramonto, ora, per un terreno così esteso come il loro, che sfiora i 40 ettari, il momento della vendemmia si è ridotto della metà. Il macchinario scuote le viti in modo da staccare solo gli acini maturi, lasciando attaccati i raspi e gli acini acerbi in un tempo ottimale di 15 giorni, senza avere il timore di far appassire troppo l'uva. Il risultato? Migliore qualità sia di prodotto che di vita.
Tantissime le famiglie che si sono volute unire alla vendemmia dei bimbi in casa Guerci, o meglio in cantina Guerci! Mamme e papà che vengono da lontano come Genova e Como, oppure tanti appassionati della zona e della Provincia di Pavia, ma anche tanti cari amici dell’azienda...
Famiglie che hanno voglia di trascorrere una giornata insolita, a contatto con la natura e lavori antichi, in una famiglia che racchiude un animo contadino, genuino ma anche imprenditoriale... Infatti, tanti papà si dirigono al punto vendita per acquistare le bottiglie che più li hanno entusiasmati ed iniziare ad esplorare questo mondo del vino dell'Oltrepò Pavease!
MABEDO HAPPENING GOURMET 2019 Nella foto il Castello di San Gaudenzio (Cervesina, Pavia), location dell’evento
Maurizio Marcone, Gianmarco Bianchi, l’eurodeputato Angelo Ciocca e Filippo Quaglini
Ormai sta diventando un appuntamento per gli amanti del wine & food che vogliono vivere una vera esperienza del gusto avvolti da lusso ed eleganza, grazie alla stupenda location del Castello di San Gaudenzio (Cervesina, Pavia). Le prime edizioni si chiamava Bollicine in Castello, ma dall’anno scorso è nato un nuovo evento che vuole premiare i produttori che meglio rappresentano il mondo dell’enogastronomia locale e non solo! Mabedo Happening Gourmet, ecco di quale evento sto parlano, un vero e proprio mercato avvolto dalle affrescate mura di un castello medievale che è anche un hotel 4 stelle!
Una festa per scoprire i cibi ed i vini che esprimono i sapori del nostro territorio, in cui è possibile concedersi qualche peccato di gola, degustando ed acquistando vini e prodotti tipici regionali. Come ci spiega l’appassionato organizzatore dell’evento Filippo Quaglini, nonché nostro direttore di Paia e Non Solo Magazine:
“L’essenza del nostro MaBeDo Happening Gourmet è nei vostri sorrisi, nelle vostre espressioni, nelle vostre voci. L’essenza di MaBeDo Happening Gourmet siete proprio voi!”.
Con questa affermazione, la filosofia di Mabedo vuole arrivare sia agli attenti espositori che per un giorno avranno la possibilità di esaltare e divulgare l’alta qualità dell’enogastronomia italiana, che ai visitatori dove potranno degustare, acquistare ed essere immersi in una totale esperienza sensoriale nel gusto, entrando in contatto con i produttori ed essere incuriositi a scoprire l’azienda e il territorio.
25 GIORNI PRIMA DI NATALE... IL VOSTRO NATALE.
Questo evento è stato creato per far vivere un’aria di festa esattamente 25 giorni prima del Natale. Ancora lontani dallo stress della corsa ai regali, saranno proprio le aziende espositrici a proporre i prodotti d’eccellenza in vista degli acquisti natalizi. Un consiglio quindi? Procuratevi la lista dei buoni e dei cattivi perchè di leccornie da donare ce ne saranno per tutti!
COME SI SVOLGE L’EVENTO?
La manifestazione si aprirà con una cena di gala sabato 30 Novembre 2019 nell’elegante ristorante del Castello di San Gaudenzio (Cervesina, Pavia). Una serata aperta a tutti, dedicata ai titolari delle aziende partecipanti o loro delegati, dove prenderanno parola giornalisti e opinion leader del settore per una cena-racconto dedicata all’eccellenza enogastronomica, tra storia e futuro.
Francesca Negri con Filippo Quaglini
I banchi d’assaggio saranno aperti al selezionato pubblico domenica 1 Dicembre 2019, dalle ore 11.00 alle ore 20.00. Durante la giornata saranno invitati ospiti illustri per valorizzare questa esperienza rendendola ancora più unica ed indimenticabile... Unico segreto che Filippo Quaglini ci può svelare? Quest’anno Happening Gourmet ha una madrina sensuale e sensibile all’argomento wine & food, da anni coinvolta in una battaglia tutta al femminile per cambiare l’idea della donna fashion e manager! Un volto sincero, una storia di passione e tantissima determinazione, sono queste le principali caratteristiche che colpiscono di più al primo incontro con Francesca Negri, legata da una lunga amicizia con Mabedo, conosciuta nel mondo del vino e degli eventi indimenticabili. Una donna che fa tendenza, con una forte personalità che esprime nei suoi libri, nel suo blog “Geisha Gourmet”, nella sua rubrica del Corriere della Sera così come nelle trasmissioni televisive in cui è spesso ospite. Francesca parla con passione e conoscenza del seducente mondo dei vini, da quelli di altissimo livello a quelli rari ed ancora da scoprire, regalandoci consigli di degustazione e di abbinamento wine & food innovativi.
AVETE MAI SENTITO PARLARE DI SABRAGE? Il tappo che salta, il botto, la spuma: stappare lo champagne è sempre coreografico. Farlo con una sciabola è spettacolare.
La tecnica del sabrage (in francese “sciabola”) nasce in epoca napoleonica quando, nei festeggiamenti per le numerose vittorie militari, gli ufficiali ussari dell’esercito iniziarono ad aprire le bottiglie di champagne utilizzando la loro sciabola corta. Oggi questa tecnica si è perfezionata e raffinata, diventando la tecnica cerimoniale d’elezione per l’apertura dello champagne.
DIVENTA ANCHE TU SABREUR!
Happening Gourmet vi offre la rara opportunità di padroneggiare questa tecnica straordinaria, dandoti la possibilità di partecipare ad uno degli esclusivi corsi di sabrage istituiti da Sabrage Academy e che Francesca Negri condurrà personalmente. Il corso per diventare provetti sciabolatori dura circa due ore e, dopo una full immertion di teoria, aneddoti, Bon Ton ed esercitazioni pratiche, verrà conferito il Diploma di Sabreur. Ogni partecipante riceverà anche il kit di Sabrage Academy contenente una sciabola professionale, i guanti da Sabreur e una bottiglia di Champagne A. Bergère, partner ufficiale dell’accademia.
SEI UN PRODUTTORE DI VINO? Scegli tra una postazione di sola degustazione o di assaggio e vendita diretta.
SEI UN ARTIGIANO DEL CIBO? Assicurati un vero e proprio banco vendita, con anche la possibilità di concedere qualche assaggio, per meglio far conoscere i tuoi prodotti.
PARTECIPA A QUESTO EVENTO ESCLUSIVO
I tuoi prodotti rispecchiano appieno la filosofia della nostra manifestazione: esaltare e divulgare l’alta qualità dell’enogastronomia italiana. Non perdere l’occasione di partecipare alla seconda edizione di “MaBeDo Happening Gourmet”, evento a cura di Mabedo s.r.l che celebra l’eccellenza dei prodotti enogastronomici italiani.
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Veronica Marigo
ORNELLA DELLA FIORE E la ricetta segreta del Risotto alla Vogherese
Il peperone, uno degli ortaggi più comuni che si possono trovare sui banchi dei supermercati, verdura presente in ogni stagione che colora le nostre ricette.
Ma avete mai sentito parlare del peperone di Voghera? Con un colore verde tendente al giallo, una forma piccola ed equilibrata, un aroma unico ed intenso, proviene da una varietà molto antica, diffusa all’inizio del ‘900 rischiando alla fine di scoparire. Oggi un’eccellenza del territorio grazie ad agricoltori e chef che hanno utilizzato questo prodotto per creare svariate ricette, dal classico Risotto alla Vogherese a quelle più creative e ricercate.
Siamo arrivati quest’anno alla terza edizione della Sagra del Peperone di Voghera, dove l’8 settembre ha visto arrivare numerosissimi ospiti con la passione per i prodotti gastronomici locali, ascoltando anche tante storie culturali e vivendo esperienze con laboratori di degustazione.
Ma ad ogni piatto innovativo che fa storia c’è sempre un primo ideatore, quindi oggi verrà svelata l’autentica ricetta di Felice Dellafiore, considerato il miglior cuoco d’Italia nei mitici anni 70, premiato dallo scrittore e giornalista Mario Soldati, per le sue ricette di alta cucina ma soprattutto per essere l’inventore del Risotto alla Vogherese.
Prematuramente scomparso, oggi tutta la passione e i segreti in cucina vengono svelati dalla figlia Ornella della Fiore, chiamata sul palco per consegnare l’autentica ricetta nelle mani del presidente della Confraternita del Risotto Pietro Bolognesi con la presenza del sindaco di Voghera Carlo Barieri, dello storico enologo Mario Maffi, il fiduciario di Slow Food Oltrepò Pavese Teresio Nardi e Mario Zefilippo docente dell’importante Istituto Tecnico Agrario Statale “Carlo Gallini”. Una giusta celebrazione per ricordare un vero artista del cibo, l’inventore di una ricetta che oggi viene servita come piatto tipico del territorio del basso Oltrepò Pavese, un prodotto difficile da trovare, lontano dalla grande distribuzione ma che ha un sapore autentico, una sagra che unisce appassionati, curiosi ma anche grandi chef di ristoranti storici della zona!
Ricetta del Risotto alla Vogherese per 2 persone: PREMESSA: PEPERONI DI VOGHERA SOTT’ACETO FATTI IN CASA: Procurarsi 2/3 peperoni di Voghera, tagliarli a piacere e pulirli, riporli in un vaso di vetro sott’aceto bianco con una gradazione alcolica di 8 gradi, per almeno un mese. • 4 pugni di riso Carnaroli, • Tostare con soffritto di cipolla e sfuma re con vino bianco dell’Oltrepò Pavese, • Continuare la cottura con brodo vegetale aggiungendo una patata media lessata precedentemente e una volta tagliata a piccoli dadini aggiungerla al risotto, si trasformerà in una soffice crema, • Aggiungere al risotto due falde di peperone sott’aceto tagliato a piccoli dadini e brodo vegetale, • Al momento della mantecatura, aggiungere due cucchiai di salsa di pomodoro fatta in casa, formaggio grana, burro e un pizzico di origano essiccato dell’orto (o del balcone).
By Ornella dellaFiore
La Ricetta di Simona Novarini Food Blogger di Giallo Zafferano. Seguitela su “La Cucina di Lice”!
Ricette che parlano del territorio, che profumano di casa e di ricordi. Una cucina semplice ma raffinata come la nostra dolce Simona!
Peperoni ripieni di melanzane e provola I PEPERONI RIPIENI DI MELANZANE E PROVOLA SONO UN SECONDO PIATTO MOLTO GUSTOSO E DI SEMPLICE PREPARAZIONE, OTTIMO DA GUSTARE ANCHE FREDDO E PUÒ ESSERE SERVITO ANCHE COME PIATTO UNICO PER UN PASTO VELOCE E SAPORITO. I PEPERONI RIPIENI SONO UN PIATTO TIPICO DELLA NOSTRA CUCINA, SEMPRE APPREZZATO E PUÒ AVERE DAVVERO TANTISSIME VARIANTI. IL PEPERONE HA MOLTE PROPRIETÀ BENEFICHE ED È RICCHISSIMO DI VITAMINA C.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 kg di peperoni 2 melanzane 300 g di mollica di pane 300 g di salsa di pomodoro 2 cucchiai di capperi 150 g di provola 30 g di pecorino grattugiato 30 g di parmigiano grattugiato qualche foglia di basilico olio extravergine d’oliva sale q.b.
Peperoni ripieni di melanzane e provola PREPARAZIONE Lavate e tagliate le melanzane a piccoli dadini poi metteteli in una padella antiaderente con un filo d’olio e un pizzico di sale e fateli cuocere per qualche minuto.
In una ciotola mettete a bagno la mollica di pane nella salsa di pomodoro per ammorbidirla, unite poi i tocchetti di melanzana, il basilico tritato, i capperi, il pecorino, il parmigiano, la provola tagliata a piccoli cubetti, un pizzico di sale e mescolate bene per amalgamare il tutto.
Ora lavate i peperoni, tagliateli a metĂ , puliteli dai semi e dai vari filamenti, sciacquateli ed infine riempiteli con il composto appena preparato.
Mettete i peperoni in una teglia e irrorateli con olio e.v.o. poi inserite in forno preriscaldato a 180° e fate cuocere per circa 45/50 minuti.
! o t i t e p
Ottimi serviti sia caldi che freddi come piĂš gradite.
Bu
p A on
Veronica Marigo
MEMORIAL EGIDIO ROSSI
Risotti in sfida
Pesce come appena pescato, pochi ingredienti per esaltare il gusto naturale, chiudete gli occhi e vi sembrerà di essere al mare!
Un’altra serata speciale abbiamo vissuto al Ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme (Pavia), questa volta niente menù estivi, niente apericena o degustazioni di cantine vinicole particolari in abbinamento a piatti creativi... ma abbiamo assistito alla finale della gara dei risotti itineranti, proposti dal Memorial Egidio Rossi, chef e personaggio della cucina pavese. Cinque tappe per ricordare l’opera di Rossi ai fornelli, il risotto, simbolo della tradizione pavese e un’idea nata da Mario Becciolini, ex presidente dell’Associazione Cuochi di Pavia, che vede coinvolgere i migliori chef del territorio.
In un’atmosfera da primo giorno d’autunno all’esterno, ma calda e scalpitante in cucina ed in sala, sentiamo annunciare il primo risotto intitolato “A MODO MIO”, al primo assaggio è cremoso, delicato, omogeneo, che va ad uniformare i quattro ingredienti utilizzati: zucca berrettina, peperone di Voghera, Carnaroli di Carnaroli e formaggio tenero stafforella. Prodotti che annunciano i sapori dell’autunno, così come le note cromatiche aranciate e calde, unite alla cremosità di un formaggio fresco ma saporito. E così, come gli altri risotti, stessi ingredienti utilizzati da mani diverse, creati da menti esperte e creative... voglia di vincere? Secondo noi è più la voglia di cucinare per far degustare i propri piatti che catturano i sensi.
Filippo Quaglini
Il secondo assaggio viene proposto con il nome “IMPRESSIONI DI SETTEMBRE”, facendo risaltare con pezzetti intatti e croccanti i quattro ingredienti, che si uniscono in una soffice cremosità ma esprimono ancora tutti gli autentici sapori, aumentando la grinta con l’aggiunta di un’altro prodotto tipico: la cipolla di Breme. Ed ora è il turno del “RISOTTO ALLA VOGHERESE” rivisitato con perle di zucca e zenzero, donandogli quel mistero dolce e frizzantino, un alternarsi di cremosità e croccantezza dei piccoli cubetti di peperone di Voghera lasciato a crudo.
Claudia Colla, Michela Selvatico, Giuliano di Paolo, il vincitore Giampiero Boscolo, Maurizio Toscanini e Mario Becciolini
L’ultimo assaggio del “RISOTTO DELLA TRADIZIONE DI VOGHERA” esprime un profumo dolce e una consistenza vellutata, ricordando un risotto alla zucca ma reso più estroso dall’aggiunta del peperone e della saporita stafforella. Insomma, assaggi che sono diventati bis e tris, una gara che si è trasformata in una allegra cena in compagnia di amanti assaggiatori e di amici di sempre, creando un’atmosfera familiare che solo al Ristorante Selvatico si riesce a vivere. Chic e semplice allo stesso momento, gli animi dei proprietari Francesca e Sergio rispecchiano gli ospiti che accorrono ad ogni evento proposto per vivere serate uniche, all’insegna della cultura enogastronomica locale e non solo! MA ALLA FINE CHI HA VINTO? ECCO A VOI LA CLASSIFICA: Primo posto all’emozionatissimo Chef Giampiero Boscolo Ristorante “Del Ponte” a Lomello fiero di aver presentato il suo risotto “A MODO MIO”. Secondo posto alle IMPRESSIONI DI SETTEMBRE di Chef Claudia Colla del Malaspina Bistrot a Volpedo. Terzo posto all’amatissima Chef Michela Selvatico proponendo IL RISOTTO ALLA VOGHERESE CON PERLE DI ZUCCA. Quarto posto in classifica ma che ha conquistato il palato di tutti è stato il cremoso e dolce RISOTTO DELLA TRADIZIONE DI VOGHERA dello Chef Giuliano Di Paolo del “Da Carla Trattoria con Locanda” a Molino D’Isella. Finalissima? Al Castello di San Gaudenzio (Cervesina, Pavia)... seguiteci per scoprire le date!
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Il nuovo museo di Pavia
La scienza è arrivata ad altissimi livelli di conoscenza, ma non semtteremo mai di farci delle domande!
Non potevamo perdere l’inaugurazione del Museo Kosmos di Pavia, tanto pubblicizzato come tanto atteso. Un’estate di restauri e fotografie svelate sui social dei reperti naturalistici, gru che trasportano elefanti e giraffe, ossa giurassiche che vengono maneggiate e coperte con cura, installazioni tecnologiche per stupire i primi visitatori di sabato 21 settembre 2019! Una grande folla ascolta interessata le parole di apertura del Rettore dell’Università di Pavia Fabio Rugge che svela i primi concept fondamentali del progetto. A fianco: Filippo Quaglini con la D.ssa Francesca Cattaneo
Passato e presente si fondono in un percorso esplorativo del mondo... un incontro entusiasmante tra natura e scienza.
“La scienza è arrivata ad altissimi livelli di conoscenza, ma ancora c’è tanto da scoprire... bisogna iniziare a fare ordine nell’universo per renderlo un po’ più nostro”. Studi ed analisi che mettono al centro l’uomo sono solo all’inizio, ma più scopriamo e più vogliamo delle risposte... Un museo che serve a individuare delle domande, che fa capire un percorso evolutivo adatto ai più piccoli, alle nuove generazioni che crescono ma anche a tutti gli appassionati e curiosi, nonché esperti del settore e ricercatori.
Un progetto che vede rivivere Palazzo Botta, patrimonio dell’Università di Pavia, con l’intendo di creare il museo delle meraviglie all’altezza di una città condensata di arte, storia e cultura.
Il Museo Spallanzani è stato dimenticato per troppo tempo, ed ora, grazie a tantissimi aiuti, ad un restauro futuristico ed opere d’arte di forte impatto emotivo, possiamo ridare ad una città come Pavia il suo amato museo. Non troverete più stanze monotematiche ma un vero e proprio percorso, un viaggio che attraversa le variabilità della natura, le scoperte scientifiche e le grandi problematiche globali del mondo del passato ma anche attuali. Nel presente possiamo rivivere il passato, reperti storici risalenti al Settecento e Ottocento vengono valorizzati da un ambiente luminoso e moderno, riuscendo a coinvolgere l’interesse dei più piccoli tramite laboratori, visite guidate per le scuole e giochi interattivi... e degli adulti, proponendo un vasto e coinvolgente percorso esplorativo del mondo.
www.museokosmos.eu
Gite fuori porta Wellness e Sport Clicca sugli articoli
Festa del Volo Dove la Terra tocca il Cielo: DOMENICA 06 OTTOBRE a Cecima (PV)
Idea Blu
Una piscina che si prende cura di corpo e mente
RUBRICA Ziano Piacentino Gita fuori porta tra natura, cultura e soste del gusto
Mossi 1558
Tre vini per abbinamenti speciali proposti da Chef Massimo Maganza
Calici di Stelle Degustazioni estive al castello di Seminò
Ziano Piacentino, Festa dell’Uva La Malvasia incontra Leonardo da Vinci
Borgonovo
L’apertura del Valtidone Wine Fest: Ortrugo e ChisÜla
Pianello
Ultima tappa del Valtidone Wine fest
Il Ginger di Ziano
Inaugurazione danzante con l’Orchestra Marianna Lanteri
Veronica Marigo
PISCINA IDEA BLU Tra divertimento in acqua, riabilitazione e relax!
Via Solferino, 70 - PAVIA Tel. 0382 461172 info.ideablu@gmail.com www.ideablu.com Seguici su Facebook!
Umberto Corsi di nuoto per bambini e adulti, Girotondo
Scoprite la storia ed i divertentissimi corsi per tutte le età della piscina Idea Blu di Pavia! Riabilitazione, giochi, allenamento personalizzato e relax vi aspettano.
La stagione del Lido di Pavia è finita, ma con la chiusura dell’estate non vuol dire che dobbiamo dimenticare il costume... non sarà più un bikini ma un bellissimo due pezzi o intero sportivo, e il discorso vale sia per maschietti che per femminucce di tutte le età: non si smette con la prova costume e rimanere in forma tutto l’anno! Scegliete Idea Blu, una struttura intima, pulitissima e con una squadra super preparata per qualsiasi esigenza o richiesta: da assistenza in acqua per piccoli traumi, ginnastica dolce, fino alle riabilitazioni più intense; per chi sa cosa vuol dire aver subito incidenti (come la sottoscritta, una brutta
caduta da cavallo) e per anni non riuscire a dimenticarsi di dolori e riprendere i propri sport sulla terra ferma... la leggera sensazione che solo l’acqua riesce a donare e con degli esercizi specifici adatti ad ogni situazione, in pochi mesi si riesce a riprendere forza, tonicità ed elasticità, facendo dimenticare qualsiasi fastidio doloroso. Quindi l’inverno è ideale per prenderci cura di noi stessi, e farci prendere cura da esperti della salute, della forma fisica e del benessere. Incontro Luigi, titolare, insieme alla moglie Silvia di Idea Blu, che mi racconta la sua esperienza trentennale nel mondo delle piscine. Dopo tanti anni a gestire grandi strutture e piscine all’aperto, ha voluto dedicare ogni sua attenzione ad una piccola, accogliente,dall’atmosfera calda, pia-
Luigi Vecchio con un gruppo di bimbi
cevole, di quel semplice lusso da crociera, oblò e legno a vista, dove per la sua pulizia si può camminare a piedi nudi, dotata di acqua calda e di ogni comfort. Ogni spazio diventa funzionale per offrire un percorso completo di miglioramento fisico ma con un pizzico di relax: dai tantissimi corsi in piscina al personal training della palestra, per poi godersi un tempo illimitato nella sala benessere, dove luci tenui, una vasca idromassaggio, sauna e bagno turco vi coccoleranno. Ma iniziamo ad accennare i corsi più esclusivi, creativi e divertenti che uniscono tecnica, gioco, e modellamento del fisico: il Nuoto a Sirena infatti unisce dei movimenti affascinanti ma faticosi che crea un contatto con l’acqua totalizzante, utilizzando una simpatica monopinna vi sembrerà di essere delle ballerine subacquee. Ed immaginate di replicare questi movimenti al mare!
Un corso che invece ha suscitato un grandissimo successo è il Nuoto Bebè, un tema molto delicato che necessitava di una maggiore formazione da parte dello staff specializzato, che, ad oggi, ha potuto accogliere quasi 4000 bebè!
Nessuna fascia d’età viene esclusa, dalle mamme in attesa, ai bimbi super piccoli, ai corsi ludici per bambini e ragazzini dai 4 ai 14 anni, che si vedono interagire in piccoli gruppi con diverse fasce d’età, giocando in acqua, sopra l’acqua, sotto l’acqua, per poi intraprendere la strada (o meglio, la corsia) verso gli stili, mantenendo sempre un insegnamento rilassato e ludico.
Per le famiglie più sportive ed unite c’è anche la possibilità di sincronizzare i corsi per bambini o ragazzi con quelli dei genitori, una splendida opportunità che coinvolge positivamente la competizione tra mamma, papà e figli!
Tutti insieme, nello stesso spazio, ma ad ognuno nel suo spazio, corsi composti da piccoli gruppi per consentire una maggiore individualizzazione, grazie anche ad un notevole valore aggiunto nella preparazione degli insegnanti, tutti specializzati ISEF o in Scienze Motorie, senza mai smettere di rimanere aggiornati!
Luigi e tutto il suo staff sono particolarmente attenti alla riabilitazione in acqua: “Ci occupiamo di questo da sempre, questa grande esperienza ci è servita a raccogliere dati e informazioni per lavorare in modo efficace, diffondendo la cultura dell’acqua come strumento di riabilitazione. Anche un muscolo leso riesce a muoversi, durante il movimento si incontra una resistenza proporzionale alla velocità di movimento e questo consente un dosaggio perfetto della resistenza, potenziamento dosato senza il rischio di sovraccaricare. Un ambiente dove la pressione idrostatica accelera la circolazione sanguigna: maggior drenaggio, eliminazione delle scorie, maggior flusso di sostanze nutritive ai tessuti aiutando a fratture o cicatrici a guarire più in fretta”.
“Quasi 4000 bimbi piccolissimi abbiamo visto crescere nella nostra piscina, giocare, divertirsi per poi nuotare da veri baby professionisti!�. -Luigi Vecchio-
Alla piscina Idea Blu ci si diverte, ci si rilassa ma soprattutto ci si allena duramente, che grazie al dolce massaggio dell’acqua che avvolge tutto il nostro corpo, i benefici del movimento vengono percepiti i giorni successivi senza quei traumatici dolori da acido lattico!
Quindi non temete la pausa estiva per tornare ad allenarvi, non sentirete i vostri muscoli indolenziti per giorni facendovi perdere le speranze ad ogni tentativo di fare le scale oppure alzarsi dalla sedia... tuffatevi in acqua, la vostra corsia di nuoto libero aspetta di essere prenotata, nuovi corsi attendono persone curiose di vivere nuove esperienze acquatiche... e poi chi resiste alla sala benessere!!
Questo mese invito tutti a partecipare alla Festa del Volo che giunge alla terza edizione.
Dove la Terra tocca il Cielo: DOMENICA 06 OTTOBRE a Cecima (PV). Comunico
la mia passione per la natura, la fotografia ed il volo da mesi... ED OGGI, voglio invitarvi a toccare con mano e a vivere l'esperienza del Volo Libero o anche solo... respirarne l'aria.
Vi aspetto DOMENICA 06 Ottobre a Ca' del Monte, Cecima (PV) per una giornata all'insegna del relax, del divertimento e dell'emozione; per grandi e piccini!
Chef Massimo Maganza
Metti una sera a cena... Piatti esclusivamente pensati per l’Azienda Vitivinicola MOSSI 1558, dallo Chef Massimo Maganza.
Loc. Albareto, 80, Ziano Piacentino (PC) Tel. 0523 860201 - info@mossi1558.com www.mossi1558.com
Una vera esperienza nel mondo dei sapori... Un’espressione artistica di un grande Chef e di una fanciulla che ama ascoltare, proporre sperimentare...
La chiamata arriva attorno alle undici del mattino: “Ciao Massimo sono Silvia. Come stai? Dimmi che giovedì non hai impegni! Io e mio marito abbiamo quattro invitati a cena che vengono appositamente per assaggiare alcuni nostri vini e ci terremmo tanto che, quella sera, cucinassi tu. Conosci molto bene i nostri prodotti e sono sicura che saprai valorizzarli abbinando loro le preparazioni adeguate” Esito, rifletto un attimo e poi… accetto. Silvia Mandini, titolare dell’azienda Mossi 1558 è una donna che sa bene il fatto suo. Colta, decisa, estremamente preparata. Occorre che mi metta subito all’opera. Il primo vino in degustazione è uno splendido “Metodo Classico Brut” dal nome CA’ DEL MORINO. Ottenuto da un uvaggio di Ortrugo, Pinot Nero e Chardonnay, racchiude in sè tutto il fascino che i grandi spumanti devono avere.
Voglio esaltare il suo bouquet ampio e varietale, il suo elegante profumo di lieviti e le sue note di crosta di pane con piatti di personalità che, senza dubbio, questo prodotto è in grado di reggere.
Ho le idee chiare: un piccolo “Amuse bouche” di polenta e lumache cui faranno seguito dei sapidi tagliolini di pasta fresca con finferli, dadolata di patate e pinoli tostati. Ci siamo! Mi sembra di essere partito col piede giusto. Non mi resta che proseguire. La portata successiva, si deve accompagnare ad un vino di tutto rispetto: rosso, fermo, caldo, suadente. “INFERNOTTO” riserva, che viene vinificato solo nelle migliori annate, è ottenuto da un sapiente mix di Barbera, Croatina e Pinot nero e ti affascina e coinvolge sin dal primo assaggio.
Silvia Mandini
Capire il territorio, usare ingredienti innovativi, immaginare sapori e colori che danzano... Libero sfogo alla creatività in cucina! Chef Massimo Maganza in posa di pensatore
Il suo “naso” etereo, boisè e speziato, unito al gusto di grande struttura in cui emergono note di liquirizia e cacao, mi fanno subito pensare ad una preparazione di carne rossa di spiccata personalità.
Propendo per un petto d’anatra a bassa temperatura glassato da una succulenta demi-glace e, permettetemi di osare un poco, guarnito da fichi caramellati. Mentre immagino il piatto idealizzato mi tornano alla mente alcune interessanti riflessioni del grande Gualtiero Marchesi. Aveva proprio ragione da vendere! Con l’avvento della nuova stagione i cambiamenti che avvengono in natura si spostano anche in cucina. Riappaiono le spezie, prevalgono i piatti di carne su quelli di pesce e le cotture complesse sovrastano quelle essenziali.
Alle cromaticità dell’estate succedono tinte sfumate, smorzate. Il rosso e il giallo dei peperoni, il verde del cetriolo e il viola della melanzana sono già dimenticati. Insomma, la cucina non può essere scollegata dai cambiamenti che avvengono in natura, in quanto ne è, essa stessa coinvolta. Mi piacerebbe dilungarmi su queste elucubrazioni ma il tempo stringe e devo ancora occuparmi del gran finale: il dessert. In questo caso, a mio avviso, ho a che fare con un vero fuoriclasse. “LE SOLANE”, Vin Santo dei colli piacentini, è, senza dubbio un vero Elisir da centellinare. Ottenuto dalla vinificazione della Malvasia Aromatica di Candia, dopo un lento e sapiente appassimento naturale i suoi grappoli vengono lavorati a dovere fino ad ottenere una resa del 30% in mosto. Fermentato in barrique di legno francese, il vino ottenuto appare di un giallo ambrato brillante con dei meravigliosi sentori di fico mandorla e splendide note agrumate. Lo adoro!
Lo accompagnerò ad una delle torte della mia infanzia: crostata di frolla con crema cotta al cardamomo e lamelle di mandorle tostate. Un richiamo al passato, ancora estremamente attuale, in cui, tutte le note gustative, troveranno nelle caratteristiche organolettiche del vino un vero matrimonio d’amore. Ci siamo, il giovedì fatidico si sta avvicinando ed io comincio ad entrare in “modalità operativa”. La divisa, lavata e stirata è pronta, le attrezzature personali ordinatamente riposte nella valigetta, la spesa stivata nelle capienti borse termiche e la vettura è già in direzione Ziano Piacentino. “Pronto Silvia… ARRIVO!”
Volta pagina e scopri le ricette!
Le Ricette di Massimo per l 'Azienda Mossi 1558 Tagliolini di pasta fresca all’uovo con finferli, dadolata di patate e pinoli tostati PROCEDIMENTO: Pulire per bene i funghi e mondarli dalle eventuali impurità. In un poco di olio e burro soffriggere a fuoco basso un trito fine di aglio e cipolla. Aggiungere i funghi ed iniziare a cuocerli bagnandoli con del vino bianco. Portare a fine cottura aggiungendo, di tanto in tanto, un poco di brodo. Nel frattempo bollire le patate e, una volta raffreddate, tagliarle a dadini piuttosto regolari. Cuocete al dente la pasta e, una volta scolata, saltatela nel sugo di funghi aggiungendo le patate ed i pinoli precedentemente tostati in padella. Completate con una generosa manciata di prezzemolo tritato.
Petto d’anatra glassato cotto a bassa temperatura con fichi caramellati PROCEDIMENTO: Insaporire il petto d’anatra con sale, pepe ed eventuali erbe aromatiche (personalmente ho utilizzato solo sale, pepe e bacche di ginepro). Mettere il tutto in un sacchetto da sottovuoto, sigillare e cuocere per due ore attorno ai sessanta gradi. Una volta terminata la cottura, raffreddare il prodotto immergendolo in una bacinella di acqua e ghiaccio al fine di arrestarne la cottura. Preparare nel frattempo la glassa utilizzando, in un padellino, una noce di burro, un paio di cucchiai di salsa di soia, del miele, del buon vino rosso ed alcuni mestoli di brodo e facendo, a fuoco medio, ridurre il tutto fino alla giusta densità. Prendere i fichi, tagliarli a metà e caramellarli in burro, un cucchiaio di zucchero di canna e per ultimo un cucchiaio della glassa dell’anatra. Procedere ora alla cottura finale della carne: Incidere in verso obliquo in entrambe le parti la pelle del petto formando così dei piccoli rombi. Mettere sul fuoco a freddo e lasciare abbrustolire per bene il lato inciso. Una volta raggiunta l’adeguata rosolatura, girare dall’altra parte e cuocete per un paio di minuti. Togliere dal fuoco, lasciar riposare un minuto e scaloppare delle fette dallo spessore di circa un centimetro nappando con la salsa e completando con i fichi.
Crostata di frolla con crema cotta al cardamomo e mandorle tostate PROCEDIMENTO: Preparate la frolla secondo la ricetta classica a voi conosciuta. Impellicolate l’impasto e mettetelo per un’ora circa in frigorifero a riposare. Preparate, nel frattempo, la crema cotta nel seguente modo: La sera precedente lasciate in infusione in 150 ml di latte e 80 ml di panna fresca una manciata di semi di cardamomo. Filtrate il tutto e mettete a scaldare sul fuoco. A parte, montate quattro tuorli d’uovo con 120 grammi di zucchero e 20 grammi di fecola di patate. Quando i liquidi iniziano a bollire versatevi il composto e, con l’aiuto di una frusta, continuate a mescolare fino all’addensamento del tutto. Stendete la frolla e dopo aver imburrato e infarinato una tortiera di circa 20 cm di diametro, foderatela con la pasta. Versatevi, cercando di livellarla, la crema ottenuta e cospargetela, in superficie, con lamelle di mandorle. Cuocete a 180 gradi circa per, più o meno, 35 minuti.
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Un mare di colori e di sapori
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Ristorante Locanda San Lupo
Veronica Marigo
Calici di Stelle a Seminò Un castello, una notte stellata d’estate...
Il 10 Agosto può sembrare una data scomoda, un giorno in cui si pensa solo al mare o alla montagna, alle meritate ferie... e invece c’è qualcuno che illumina la notte, offrendo la possibilità di vivere una serata piacevole, conviviale all’insegna del buon cibo locale e ottimi vini della tradizione... Calici di Stelle, un evento che ogni anno diventa sempre più importante e riconosciuto, una data che si fa attendere, perchè sa interpretare l’anima di un vero piccolo angolo di mondo all’italiana. Possiamo nominare le grandi città del vino, ma noi adiamo a ricercare la nicchia, abbiamo vissuto un’esperienza unica, abbracciata dalle mura grazioso castello di
Nella pagina accanto: Azienda Agricola Malvicini, Azienda Agricola Molinelli In questa pagina: Moreno, Katia e bimba della Trattoria del Tmpio
Seminò (Ziano Piacentino, PC) dove si è svolto una intima e gioiosa festa di mezza estate! L’atmosfera è calda, il tramonto sta lasciando spazio alle stelle, che, dalla corte del castello, in cima al colle sembrano ancora più grandi e luminose. L’aria fresca della lieve altitudine fa apprezzare ancora di più il piatto caldo di Pisarei e Fasò dell’Agriturismo Il Tempio, serviti da Katia e Moreno con amore e sorrisi, titolari e attenti osservatori delle ricette tradizionali, ma con un pizzico di creatività in più!
Le cantine sono disposte a semicerchio, per accogliere i visitatori che entrano al castello e si vogliono circondare di tradizione del gusto, di antichi saperi, di unicità ed autenticità, ma anche di sorrisi ed allegria! CANTINE PRESENTI A CALICI DI STELLE PRESSO IL CASTELLO DI SEMINÒ: Azienda Agricola Civardi Racemus Azienda Agricola Molinelli Azienda Agricola Civardi Azienda Agricola Malvicini Azienda Rossi Terre di Cuccagna Azienda Vinicola F.lli Piacentini Azienda Vitivinicola Formaggini e Peveri Azienda Vitivinicola Aradelli Azienda Vitivinicola Lusenti Azienda Vitivinicola Mossi 1558 Badenchini Vini Cantina Primogentita Cantina Valtidone Cantina di Vicobarone Vitivinivola Valla
Piccole cantine vinicole affiancate a grandi nomi del vino piacentino che esportano in tutto il mondo... Intesa, unione e collaborazione per creare una notte stellare! Sopra: Cantina di Vicobarone Nella pagina a fianco: Vitivinicola valla e il Sindaco di Ziano Piacentino Manuel Ghilardelli
Nomi di cantine che hanno fatto storia, che credono da generazioni alla salvaguardia dei vini autoctoni e alla promozione del territorio, anche partecipando a questi eventi locali. Cantine importanti, che girano il mondo, che vincono premi ma che non mancano mai a rappresentare il proprio territorio, nel territorio. Perchè, proprio questa unione di esperienze, di menti, di amici di sempre saranno i punti di forza per creare turismo ed incrementare l’economia locale, che vive ancora (e per fortuna) di cose semplici come l’agricoltura, l’allevamento, i prodotti tipici e lui, il signor vino! Tra un sorso e l’altro non possono mancare i tipici Batarò, un pane creato da una miscela di farine di un tempo, un semplice impasto steso a forma ovale che a contatto con il forno a legna si gonfia, lasciando spazio per la farcitura di formaggio e salumi!
Invece per chi gradisce vini freschi, bollicine e un posto a sedere ammirando le stelle e ascoltando la musica dal vivo... per non far raffreddare il piatto c’è la proposta dell’Agriturismo Il Viandante: un ottimo Roastbeef con insalatina! Seduto con amici e famiglia, non manca mai il Sindaco di Ziano Piacentino: Manuel Ghilardelli, definito da chi lo conosce bene, una buona forchetta e un amante del vino... guarda caso si trova proprio in un territorio ricco di leccornie e con una selezione di vini e cantine interminabile!
Un piccolo territorio che vanta il primato di essere quello più vitato in Europa in rapporto alla superficie... Un paese che si sta muovendo, evolvendo, si pensa alla sostenibilità e creare sempre più attrazioni per il turismo sia locale che estero!
Ma stasera lasciamo spazio al divertimento e alla spensieratezza, degustiamo un vino che ha avuto una storia lunga di lavorazione prima di essere versato in questi calici... rilassatevi e lasciate tempo ai produttori di svelarvi i loro segreti... o meglio, una parte... perchè fare vino è un’arte, e bisogna lasciare spazio anche all’immaginazione! Scoprite il territorio, ricercate le mete meno turistiche... perchè grazie a voi lo diventeranno! 10 agosto 2020... Calici di Stelle a Seminò vi aspetta!
Nella pagina accanto: Manuel Ghilardelli e l’agriturismo Il Viandante. In questa pagina: Silvia Mandini con Maurizio Serafino, sotto con il marito Marco Profumo (titolari dell’azienda Vitivinicola Mossi 1558)
Veronica Marigo
BORGONOVO,
Valtidone Wine Fest
Borgonovo, l’apertura del Valtidone Wine Fest... tra prodotti tipici e Ortrugo!
Nella pagina a fianco: Vitivinicola Valla In questa pagina: Filippo Quagini con Silvia Mandini dell’Azienda Mossi 1558
Se immaginate un rientro dalle vacanze tranquillo, se avete minimamente pensato di fare una pausa con il cibo e con il vino (perchè chi è davvero appassionato di vino, non può farsi sfuggire degustazioni in giro per l’Italia o per il mondo)... bene, il 1 settembre già vi aspetta, a Borgonovo, la prima data di apertura del Valtidone Wine Fest, diventato un evento simbolo del territorio, arrivato alla sua decima edizione. La più grande rassegna del vino piacentino che si sviluppa su tutte le domeniche di settembre e abbraccia i vitigni simbolo ed i prodotti tipici. Oggi troviamo l’esaltazione dell’Ortrugo che abbraccia la Festa della Chisöla, la squisita focaccia con i ciccioli, una sagra che vive da 53 anni!
Insomma, anche oggi passato e presente si fondono insieme per richiamare gli appassionati della tradizione ma anche farsi stupire dalle nuove generazioni che riescono sempre a creare qualcosa di nuovo. Il territorio cambia e avanza, mantenendo quell’unione di collaborazione tra Pro Loco, volontari ed alpini con l’intenzione di creare un evento semplice ma memorabile, puntando sull’accoglienza, i sorrisi e una manifestazione del vero gusto locale. ELENCO CANTINE: Vitivinicola Valla, Azienda Agricola Molinelli, Cantina di Vicobarone, Badenchini Vini, Azienda Vitivinicola Mossi 1558, Cantina Valtidone, Fratelli Bragheri, La Pioppa Vini, Azienda Agricola Gaiaschi, Cantina Civardi, Cantine Marasi.
Paolo e Andrea Badenchini
Una piazza che diventa casa, ognuno porta con se quel calore che solo in famiglia si piĂš trovare. Passione per il territorio e i propri prodotti. Una tolate immersione del gusto.
AZIENDE VITIVINICOLE AFFIANCATE DA PRODOTTI TIPICI COME: Azienda Agricola Castelli Matteo dove possiamo trovare funghi e tartufi della Val Trebbia e Val d’Aveto, salumi del Salumificio Chiarone, degustazione di formaggi di capra del simpaticissimo Filippo di Capriss, tantissime proposte del Caseificio Sociale Valtidone, oppure per chi ha il cuore tenero e dolce non può che tuffarsi nel magico mondo della Pasticceria Mera. Ma non è finita qui, il ristorante stellato “La Palta” si è unito al gruppo per proporre dei piatti gourmet, così come il ristorante “Le Proposte”, creatività e tradizione è il nuovo piatto che appassiona gli Chef più estroversi!
Nella pagina accanto: Salumifico Charone, Caseificio Capriss In questa pagina: Azienda Agricola La Pioppa, Azienda Vinicola Gaiaschi e Cantine Marasi
Da mattina a sera, l’Ortrugo è diventato la star dell’evento che si è svolto nella piazza principale di Borgonovo, riuscendo a trasformarsi in un prodotto inaspettato e glam: un cockail; interessante proposta dell’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori. Un incontro fatto di passioni da condividere, sapori da scoprire e storie da ascoltare! Nella pagina accanto: i ragazzi del ristorante stellato La Palta
Veronica Marigo
ZIANO PIACENTINO, e la Malvasia di Leonardo.
Una conferenza per capire ancora più da vicino lo straordinario vitigno di Malvasia di Candia Aromatica. Il Sindaco Manuel Ghilardelli e tutto il team di relatori
Seconda domenica di settembre, Festa dell’Uva di Ziano Piacentino e secondo appuntamento del Valtidone Wine Fest itinerante, una giornata che spaventa tutti per il fantastico temporale mattutino. Ma il Sindaco Manuel Ghilardelli non accenna minimamente ad un pensiero negativo di annullamento. La festa si fa! L’appuntamento è alle 11 in una sala del Comune, per la presentazione della storia antica della Malvasia Aromatica di Candia, che tra leggende e studi autentici rivelano la relazione con il genio di Leonardo Da Vinci. Come afferma Marco Profumo, titolare dell’Azienda Vitivinicola Mossi 1558 e Presidente del Consorzio dei Vini Doc Piacentini: “La Malvasia è un uvaggio splendido
che regala grandi vini, e Ziano è cresciuto qualitativamente anche grazie ai viticoltori che hanno saputo raccontare...” Fiera del proprio territorio è anche Simona Caselli, Assessore dell’Agricoltura dell’Emilia Romagna, dove sottolinea l’importanza della vigna ripristinata di Leonardo, perchè il nome Malvasia di Candia non deve più essere riconosciuto come brand commerciale ma uno stimolo alla maggior valorizzazione di un vitigno autoctono. Roberto Miravalle, docente di Agronomia presso Università degli Studi di Milano e grande esperto del mondo della viticoltura racconta la storia di Leonardo: “Il genio di Leonardo inizia a manifestarsi in giovane età, quando a soli 16 anni affianca artisti di bottega, integrando il lavoro con la sua curiosità verso natura e scienza. Dopo aver frequentato l’accademia del Giardino di S. Marco sotto il patrocinio di Lorenzo il Magnifico, prepara una lettera con riportato nel dettaglio tutte le sue Sopra: Roberto Miravalle. Sotto: Manuel Ghilardelli con Simona Caselli
abilità, quello che oggi tutti noi chiamiamo semplicemente curriculum: ingegnere, artista, scultore, costruttore... e viene presentata al Duca di Milano Lodovico Sforza, il quale ben lo accoglie, dandogli la possibilità di esprimere tutta la sua genialità artistica, lasciando per sempre il ricordo di Leonardo impresso su tele e affreschi... come l’Ultima Cena della famosissima Chiesa di Santa Maria delle Grazie... Nata questa stima reciproca, Lodovico Sforza detto il Moro dona a Leonardo la proprietà di una vigna... 500 anni sono passati e gli scavi per cercare la vigna di Leonardo a Milano sono divenuti realtà, trovando passaggi, radici e DNA della Malvasia coltivata a quel tempo, anni e anni di ricerca per capire cosa si beveva a quell’epoca: Nel 1500 correvano anni freddi in tutta l’Europa, così i vini venivano importati dall’est, soprattutto dall’isola di Creta, chiamata Candia, portando alle stelle Venezia come prima capitale di questo nuovo commercio. I famosi vini buoni dell’epoca, apprezzati Agriturismo Il Viandante
Nella pagina accanto: Filippo Quaglini con Giovannella Fugazza Sotto: Marco Profumo, Giuseppe Gaddilastri, Manuel Ghilardelli e Filippo Quaglini
in tutta Europa ma soprattutto in Italia proveninavo da Malvasia (un comune della Grecia situato nella periferia del Peloponneso) riconoscendo così questo nome come definizione di alta qualità e amabilità del vino”. Nel 2015, per l’Expo a Milano, torna in vita la vigna di Leonardo, e solo nel 2018 è nato il primo vino imbottigliato seguendo l’originale procedura di 500 anni fa, grazie anche all’aiuto di Giovannella Fugazza attuale proprietaria del Castello di Luzzano. PERCHÈ IL CASTELLO DI LUZZANO? Tra l’Oltrepò Pavese e i Colli Piacentini, sorge un’azienda storica che conserva le vigne autoctone di Malvasia Aromatica di Candia, legate alla famiglia degli Atellani, di cui il castello era una volta un feudo e proprietaria della Casa degli Atellani a
Nella pagina a fianco: Stefano Pizzamiglio Qui a lato: Azienda Agricola Molinelli
Milano, nel cui giardino si può oggi visitare l’Orto di Leonardo con la Vigna ripiantata a Malvasia. La casa degli Atellani, proprietà dell’architetto Portaluppi, fu da lui attentamente restaurata negli anni ‘40. Negli stessi anni la famiglia Fugazza affidò al Portaluppi il restauro del Castello di Luzzano, che la trasformò in una residenza moderna e piena di fascino. MA OGGI, LA MALVASIA AROMATICA DI CANDIA, COME SI PRESENTA? Stefano Pizzamiglio, titolare dell’Azienda Agricola La Tosa, sottolinea le caratteristiche incredibili che si nascondono all’interno di ogni chicco d’uva di questo misterioso vitigno. Un’uva buona anche da mangiare, racconta, che sprigiona tutta la sua dolcezza, sapidità e acidità degli agrumi maturati al sole. Una vigna creata da singole piante che originano una propria identità ogni anno diversa: grappoli più maturi e altri meno, chicchi dorati oppure verdognoli, sapori di frutta e sapori vegetali, una variabilità genetica unica. Un vigneto sensibile ad ogni micro cambiamento del suolo, dell’inclinazione del terreno, della tipologia della terra... originando degli uvaggi più adatti al fermo oppure al Malvasia mosso. “La Malvasia, è come una donna moderna: indipendente, floreale, aromatica, speziata, complessa che sprigiona acidità, sapidità e mineralità... una donna dinamica e alla moda che cambia sempre look: frizzante secca, frizzante dolce, ferma, passita...”
Quante cose si possono scoprire in un piccolo acino di uva? Scoprite i veri personaggi del vino e le loro storie... Sopra: Giovannella Fugazza Nella pagina accanto: Paolo Badenchini
Prende la parola Giovannella Fugazza, proprietaria del Castello di Luzzano, nonché azienda agricola: “Per noi che siamo nati nel vigneto riusciamo a capire le diversità e le complessità della Malvasia. Il vigneto di Milano è di nuovo in vita, è stata fatta la prima vendemmia 2018, un momento di raccolta e di gioia, che ha unito le famiglie e gli amici più cari. Lavorare a mano vuol dire fermarsi e chiedersi come si lavorava un tempo e ricercare gli attrezzi dimenticati in un angolo, che in un’azienda storica come la nostra, si possono trovare tinozze originali per poter pigiare coi piedi!” PERCHÈ RIPROPORRE LA VIGNA DI LEONARDO? Sempre Giovannella Fugazza spiega: “Abbiamo voluto ricostruire un sistema di vinificazione dell’epoca di Leonardo da Vinci, che a pensarci bene, non è molto diverso da quando ero io bambina.”
Il succo dell’uva, dopo aver passato un periodo nelle anfore, proprio come gli studi rivelano, passerà all’imbottigliamento dal design proposto dalla ditta Alessi, riprendendo le bozze di Leonardo. Ma ancora non viene svelato nessun dettaglio, perchè prossimamente verrà presentato il tutto, proprio nella vigna di Milano. Una vigna che è vissuta 500 anni fa ed è stata riportata alla luce, con l’orgoglio di Milano ma anche di Piacenza, che, attraverso il ricordo di Leonardo, possiamo scoprire le mille sfumature della Malvasia Aromatica di Candia, un vitigno antico, che non è mai stato così attuale, emozionante raffinato e complesso. Paolo Badenchini, Vicesindaco di Ziano Piacentino e titolare dell’azienda Badenchini Vini, pone una domanda agli ospiti che hanno parlato dell’evoluzione della Malvasia, una domanda posta da produttore appassionato, che sa cosa vuol dire il contatto quotidiano con la vigna, una
sola domanda per comprendere il futuro della Malvasia, dopo aver scoperto il suo passato: “Quale sarà la Malvasia che piacerà al mondo?”. Ognuno dice la propria opinione, soprattutto oggettiva, seguendo i trend del mercato e dei gusti della gran parte della popolazione mondiale che rema verso le bollicine, ma la mia soggettiva opinione è quella di chiudere gli occhi ed immaginare gli aromi dell’uva che si trasformano in un vino complesso, profumato ed aromatico, prendendo un’aggressività speziata e una freschezza minerale sprigionando tutte le peculiarità del terreno... insomma, ce n’è per tutti i gusti!
Si da il caso, che fuori dall’aula comunale ci siano produttori locali che ci aspettano impazienti, è ora di stappare le loro Malvasie ma non solo!
ELENCO DELLE CANTINE PRESENTI ALLA FESTA DELL’UVA DI ZIANO PIACENTINO: Cantina Val Tidone, Badenchini Vini, Azienda Agricola Civardi Racemus, Tenuta La Ferraia, Cantine Casabella, Cantina di Vicobarone, Azienda Agricola Gaiaschi, Azienda Vitivinicola Lusenti, Cantina Civardi, Azienda Agricola Zerioli, Azienda Vitivinicola f.lli Piacentini, Azienda Agricola La pioppa,Molinelli Vini, Torre Fornello, Azienda Vitivinicola Mossi 1558, Azienda Vinicola Marchesi, Cantine Marasi, Azienda Agricola Vercesi Ercole e Claudio, Tenuta Pernice.
Sopra: Tenuta La Ferraia Qui accanto: Azienda Vitivinicola Lusenti Nella pagina accanto: Azienda Agricola Zerioli e F.lli Piacentini
Malvasia, Gutturnio, Ortrugo... vini che caratterizzano il territorio ma anche tante novità che raccontano i viticoltori. Perchè il vino esprime sia la terra che la mente di chi la coltiva.
Una degustazione ricca, interrotta dalla macchina del tempo di Leonardo, dal carro allegorico pieno di bambini, successivamente giocolieri e corteo invadono la strada... Una degustazione che rispecchia un paese unito e ricco di passione per il vino, sorrisi ed accoglienza, spiegazioni dettagliate di chi davvero vive in simbiosi con la propria vigna e ne ac-
cudisce ogni fase... fino ad oggi, quando dalla bottiglia esce il vino per essere degustato da tantissimi appassionati. Esperti del settore o semplicemente amanti del vino, tutti lasciano lo spazio ai produttori di esprimere la propria anima che rappresenta il carattere dei propri vini. Nella pagina accanto: Azienda Agricola Gaiaschi e Civardi Sopra: Cantina di Vicobarone
Veronica Marigo
PIANELLO The End of
Valtidone Wine Fest
Ultima tappa del Valtidone Wine Fest, la più grande rassegna sui vini e prodotti locali del piacentino!
Domenica 22 settembre a Pianello si è vista concludere la manifestazione Valtidone Wine Fest che ogni weekend ha visto partecipare quattro Comuni Piacentini: Primo incontro a Borgonovo degustando Ortrugo e Chisöla, poi Ziano Piacentino ci ha fatto immergere nel mondo della Malvasia, terzo incontro a Nibbiano con degustazioni di vini, Passiti e cibo locale... e concludendosi con Pianello si è potuto festeggiare con una riunione di autorità importanti e persone che hanno voluto seguire questo evento di degustazione enogastronomica itinerante. Un ospite speciale che è rimasto ammaliato dai vini e dalla ricchezza di questo territorio è Luca Sardella (nella pagina a fianco), noto giornalista e conduttore di Pollice Verde, che si trasformerà in Sempre Verde in onda su Rete 4. La puntata dedicata a Pianello sarà trasmessa sabato 19 ottobre con lo scopo di comunicare sem-
pre piĂš i luoghi della tradizione che si evolvono e diventano luoghi di aggregazione sociali moderni e dotati di ogni comfort... mantenendo intatte le origini culturali e le bellezze naturali.
Anche noi di Pavia e Non Solo Magazine vogliamo prendere la parola e congratularci con gli organizzatori di questo evento bellissimo che sta ingrandendosi sempre di piĂš da dieci anni, ormai divenuto un evento atteso da tantissimi amanti del cibo, del territorio ma soprattutto del vino, il vero protagonista di questo Valtidone Wine Fest!
Dall’alto: Azienda Agricola Molinelli, Santa Giustina, Luretta e Tenuta Colombarola Nella pagina a fianco: Azienda Vitivinicola Mossi 1558, Badenchini Vini con Filippo Quaglini
Azienda Agricola Luca Ciocchi
Riso Carnaroli Campo dell’Oste
Vini autoctoni, della tradizione ma anche miscele originali e vinificazioni innovative da rimanere incantati per la precisione delle spiegazioni dei vari produttori! Attenderemo un altro anno per rivivere tutte le emozioni, i gusti e i profumi che questa terra ha da condividere con chi davvero ha voglia di scoprire un luogo lontano dal turismo di massa ma cosĂŹ ricco di percorsi enogastronomici e ospitalitĂ ! www.valtidonewinefest.it
Azienda Aistica Roberto Sala Danna
Paolo e Andrea Badenchini
Loc. Albareto 89/A Ziano Piacentino (PC) Tel: 0523 860256 Cell: 347 5970608 347 7156605 info@badenchini.com www.badenchini.com
La nuova generazione che ci farĂ scoprire il passato.
DIACONO GERARDO 1028 GUTTURNIO RISERVA
Un lascito testamento del 1028 attesta che il “Diacono Gerardo” del clero di San Martino concede in eredità le terre di Fornello ad una nobildonna piacentina. Fermo, affinato il 100% in botti e barriques di 2° e 3° passaggio per 18 mesi. Colore rosso rubino di straordinaria intensità, profumo suadente, ricco e complesso in cui si avvertono violetta, piccoli frutti e note speziate su piacevole fondo di susina di lunga persistenza.
Loc. Fornello, Ziano Piacentino (PC) Tel. 0385 861001 vini@torrefornello.it www.torrefornello.it
Veronica Marigo
O N A I Z I D R
! E e t G n N a z n GI a d e n o i z a augur In
Pochi minuti di auto da Castel San Giovanni e si entra in contatto con la natura campestre piacentina, piccole curve accennano la presenza dei colli e fanno immaginare rustiche cascine, luoghi della tradizione e cultura da scoprire. Ma stasera non vi parlerò ne di chiese, castelli o soste del gusto, ma di un luogo che sta diventando introvabile se non nelle metropoli come Milano... sto parlando della discoteca! Le discoteche sorgevano da un giorno con l’altro molti anni fa, il boom della disco music, del pop, dei balli scatenati di coppia oppure ritmi che accompagnavano delle figure singole e barcollanti. Il concetto di pura discoteca, di un luogo a volte pericoloso, buio, assordante, da perdere se stessi non fa per noi ed è lontano dallo stile di Pavia e Non Solo Magazine.
26 settembre, la stagione autunnale ha preso il suo ritmo dolce e delicato, la mattina ci si sveglia avvolti dalla nebbia ma il sole del giorno ancora scalda i nostri corpi, mantenendo quel look da voglia di fare festa! Questa sera infatti si presenta particolarmente tiepida, invogliando ad uscire per riunirsi all’inaugurazione del Ginger di Ziano! (Ziano Piacentino, Piacenza) Dalla strada principale si viene subito catturati da mille lucine colorate e dalla musica in lontananza, alle 21:30 il parcheggio è quasi pieno, pulmann giganti, macchine sportive e scintillanti che fanno presupporre la presenza di tanta bella gente! La band mi saluta, accogliendomi con infiniti sorrisi e presentandomi al pubblico che invece non vede l’ora di unirsi in coppia e danzare! Ancora poche presentazioni e ringraziamenti ed è il momento che le dita sfiorino la fisarmonica, i tasti della tastiera o del sax e la voce cominci a scaldarsi. Le
luci e i fumogeni creano un’atmosfera da concerto, la pista si illumina di mille colori accogliendo i primi ballerini, per poi riempirsi in pochi secondi!
L’orchestra di Marianna Lanteri
è spigliata, giovane, divertente, ammiccante e super in forma! Le voci calde maschili aprono con un ritmo dance, latino e poi tantissime canzoni su musica da ballo classica! La folla gira e rigira, si allarga e si stringe per tutta la pista, colori e luci illuminano a turno coppie diverse che si perdono nella musica che amano, esprimendosi con il corpo e con il volto sorridente. Chi non balla può comodamente chiaccherare nei salottini in pelle nera che si confondono con la penombra dell’ingresso, illuminato solamente dalla grande isola scintillante del piano bar, oppure sedersi composti ai tavolini per continuare l’aperitivo o cena in compagnia di fresche bollicine!
! ! e c n a D
a r t s e h c r O arianna Manteri L
Marianna Lanteri
Insomma, non manca niente... anzi si, manca l’entrata della bellissima e biondissima Marianna! (nella foto in alto) Arriva dopo alcune canzoni, lasciandosi desiderare dai suoi fan inebriando con una voce bellissima, pulita, che esprime tutta la gioia dell’estate, un’esplosione di pura energia positiva che inserisce una miccia sotto i piedi danzanti dei ballerini: c’è chi si esibisce con piroette e movimenti professionali, chi morbidamente e lentamente si unisce alle note... tutte le età da bambini a signori e signore si divertono come non mai. E vedere questa gioia sprigionata da note musicali che diventano un inno alla vita è veramente raro di questi tempi. L’unione delle voci di Marianna Lanteri e di Valerio Fantoni, stupendo ragazzo della band, crea un’intesa d’altri tempi, il palco è tutto loro, magicamente abbracciato dai musicisti che sanno creare un ritmo so-
gnante, i due cantanti si guardano, si sfiorano, allungano le mani come per voler accarezzare le coppie danzanti ma è la loro voce che lo fa ed arriva direttamente al cuore.
Amore e musica è questo che accende la serata di questa inaugurazione al Ginger di Ziano! Seguite la pagina Facebook per rimanere aggiornati su tutti gli eventi!
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