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WINE&FOOD&FUN

. LE TERRE DEI RE

Corteolona CASTELLI E RISAIE: Dorno #VINO La Croatina DAL TAJADÙ Strudel di Tarassaco SOSTE GOLOSE Agriturismo La Sorgente UNO DI NOI La Castagna #SCOPRENDO Festa del Vino Novello a Rovescala

. . . . . .

n.10





EDITORIALE

de-

Tajadù Valerio Bergami-

proposti

ni. Subito dopo pensiamo

dall’Assessorato al Tur-

a cucinare qualcosa da

ismo della Provincia di

abbinare a un buon bic-

Pavia,

nelle

chiere di Croatina, vino

Terre dei Re la bella Cor-

speciale di cui ci parla il

teolona, antica sede del

nostro

palazzo longobardo. Ci

Pantano. Per la rubrica

spostiamo poi in Lomel-

#Soprendo, siamo stati

lina per conoscere meg-

per voi alla festa del Vino

lio Dorno. Con la nos-

Novello di Rovescala.

Seguendo gli

itinerari

due

visitiamo

esperto

Remo

tra castagna in tasca, prodotto tipico autinnale, che ci aiuta a combattere

Seguiteci

anche

su

i più comuni mali di stag-

www.mabedo.it e sulla

ione, seguiamo la ricetta

pagina facebook PVMag-

che ci propone il nostro

azine.

PVMagazine è realizzato con il patrocinio della Provincia di Pavia


SOMMARIO

LE TERRE DEI RE Corteolona.

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CASTELLI E RISAIE Dorno.

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#VINO rubrica a cura di Remo Pàntano Curiosità enologiche:la Croatina, dall’Emilia al Piemonte, con il cuore in Lombardia.

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DAL TAJADĂ™ rubrica a cura di Valerio Bergamini 40

Strudel di tarassaco con fonduta di toma di capra del Boscasso.

SOSTE GOLOSE 48

Agriturismo La Sorgente.

UNO DI NOI: i prodotti tipici 56

La Castagna.

#SCOPRENDO 62

Festa del Vino Novello a Rovescala.


Noblesse oblige”: questa settimana andiamo alla riscoperta di due fra i paesi più antichi e nobili del nostro territorio, ricchissimi di storia e tradizioni, uno in Lomellina e l’altro nella bassa Pavese… Iniziamo da Dorno: la prima scritta che riporta il toponimo del paese lomellino è considerato l’itinerarium “Burdigalense” del 333 dopo Cristo, che segnala la presenza, tra Pavia (Ticinum) e Lomello (Laumellum ), a 12 miglia dall’una e 9 dall’altra, di una stazione di cambio per cavalli, appunto la “mutatio Duriis”. Fantasiose appaiono alttre teorie formulate nei secoli circa l’etimologia del nome di Dorno, che deriverebbe secondo alcuni dall’etrusco Horn (capo) o dal celtico Dur (argine), Durna (curva). Vari documenti medievali, a partire dal 12° secolo attestano l’uso ormai comune del nome Durno. Nell’ 834 Dorno, infeudato nella Contea di Lomello venne da Lotario I assegnato a Manfredi d’Orleans. Roberto dei Conti Palatini di Lomello, viene citato dall’Imperatore Enrico V, in un diploma del 1190, come


Signore di Dorno. Nel 1266 Dorno era Castello dei ghibellini di Pavia, per poi passare nello stato Visconteo e seguire le vicende legate al casato lombardo. Altro nobilissimo paese, nella bassa Pavese, è Corteolona, che fu sede nell’alto medioevo della corte Longobarda e deve la propria fondazione probabilmente a Re Liutprando, sui resti d’una villa romana. L’Imperatore Lotario datò dal paese il “capitolare” cui si fa risalire l’atto di fondazione dell’Ateneo Pavese (825). Vi sostarono re ed imperatori carolingi e il nome del paese è composto da due parti: Olona, dal fiume omonimo, e Curtis, che equivale, nel linguaggio popolare, a “corte”. Corteolona ha dato i natali al Cardinale Pietro Maffi, uno dei protagonisti delTrattato di Conciliazione tra lo Stato Italiano e la Santa Sede. Dai paesi ai prodotti tipici del territorio – come sapete – il passo è assai breve… Meno nobile, anzi popolare, ma importantissima nel nostro territorio, è la castagna. L’importanza che il frutto ha da sempre rivestito è testimo-


niata da tutta una serie di documenti che ne segnano il cammino via via nel tempo e fanno capire come essa influenzò la cultura e la politica dei luoghi. Del resto la vita delle persone è stata strettamente legata ad essa, in quanto la castagna ha rappresentato per lungo tempo una delle fonti principali per l’alimentazione e non a caso è stata soprannominata “il cereale che cresce sull’albero”, perché molto simile al riso ed al frumento dal punto di vista nutrizionale. Ciò ha fatto sì che si potessero trovare diversi modi di propagazione della pianta, cercando di affinarne le qualità, aumentarne le varietà e conseguentemente migliorarne il frutto che poteva essere utilizzato fresco, secco o macinato ai molini. E come sempre, buon viaggio e… buon appetito!

Emanuela Marchiafava Assessore al Turismo – Provincia di Pavia


Il mare incontra l’Oltrepò giovedì 20 novembre alle ore 20.30

CENA A TEMA IN COLLABORAZIONE CON

Cruditè di gamberi rossi di Mazara del Vallo e riso venere Gamberone blu della Nuova Caledonia con sale al limone abbinamento consigliato: GERMOGLI bianco e rosè

Tortino di alici al pesto, pecorino e patate viola abbinamento consigliato: GERMOGLI bianco e rosè

Acquerello 7 anni alle triglie e finocchietto abbinamento consigliato NATURE premiato miglior spumante d’Italia

Red King Salmone selvaggio dell’Alaska al forno con cipollotta dolce Giarratana (RG) al vapore abbinamento consigliato CHARDONNAY 2013

Rocciata alla umbra abbinamento consigliato PASSITO LA CUENTA

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Martedi 26 novembre Timballo di ricotta e carote al miele con riduzione di barolo e gourme di vegetali croccanti Raviolone imperiale su cavolo cappuccio e profumo di burro e animelle arrostite al sentore di bavere d’inverno Farcitello in volo con canto di cavoletti su grata di parmigiano in riduzione alla malvasia nera Tortino di riso in crema al moscato Martedì 3 dicembre Zuccotto salato con anima di cuore morbido al selvatico in salsa di provenze dei visconti in gourmè di tuberi rosolato in agro dolce Risotto fantasia dei tempi nobili con quaglia al cacio affumicato Liste di guancio con sapori rustici delle rive del Po’ Caciucco del fiume con crosta di pane aromatizzato Cuore morbido alla gianduia in crema di zabaione e ananas caramellata

Rubinie del Po

1- 27011 Linarolo (PV) 382 587039 rubiniedelpo.it iniedelpo.it


Le Terre dei Re

Corteolona.

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orteolona è un comune di pianura, di origini medievali, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato l’industria ed il terziario. E’ percorso lungo il confine orientale, per un tratto circa di 4 km. dal fiume Olona. Il Po scorre circa a 4 km. a sud del confine meridionale del territorio. La sua fondazione risale al re longobardo Liutprando (712-744), che dominò su queste terre nella prima metà dell’ottavo secolo, edificandovi una residenza reale, abbellita da marmi, colonne e mosaici che fece arrivare apposta da Roma, un monastero e una splendida chiesa, dedicata a Sant’Anastasio martire e per la cui costruzione furono utilizzati materiali preziosi. Purtroppo oggi di questo edificio sacro si conserva traccia soltanto nei pochi resti custoditi nel castello di Pavia.

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nche dopo la caduta dei longobardi, il Palazzo di Corteolona continuò a essere frequentato dai sovrani carolingi e del Regno Italico. Il Palazzo si trovava nei pressi dell’attuale cascina Castellaro. Per tutto il periodo medievale, la cosiddetta “villa di Olonna”, ebbe grande notorietà: in epoca carolingia, infatti, fu sede della corte regia ed ospitò illustri sovrani, che da qui emanarono, durante l’alto Medioevo, importanti documenti. Anche dopo la distruzione nel 1024 del Palazzo Regio ad opera dei pavesi, conservò grande fama: esponenti della nobiltà e del clero si riunivano nella località denominata “Campo di Maggio”, deliberando leggi e statuti. Solo dopo la fine del Medioevo la sua importanza diminuì, come testimoniano le sporadiche citazioni del suo nome negli atti ufficiali. Fu aggregata al feudo di Belgioioso, divenendo proprietà dei Barbiano e, verso la metà del XVI secolo, del conte Filippo d’Este. Tra i monumenti spiccano il palazzo estense, di cui è stata mantenuta l’originaria struttura esterna, e la settecentesca chiesa parrocchiale, intitolata a Santo Stefano.

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l nome del paese consta in due parti: Olona, dal fiume omonimo, e Curtis, particolarmente usata nella tarda epoca romana “corte”. Secondo il “Codex diplomaticus Longobardorum” la Curtis Olona aveva un’estensione di mille “mansi” coltivati e si estendeva sulla sinistra del fiume Olona fino al Po e, a nord, fino al territorio di Inverno. Corteolona ha dato i natali al Cardinale Pietro Maffi, nato nel 1858 e defunto a Pisa nel 1931. Uomo di profonda ed enciclopedica cultura, l’illustre porporato fu scrittore, scienziato ed oratore di grande influenza e dottrina. Vescovo dal 1903 e nominato cardinale nel 1907 il Maffi fu arcivescovo di Pisa fino all’anno della morte. Degno di nota è “ Il mondo dei semplici”, un luogo di relax e benessere che ancora usa prodotti naturali, come una volta. Un casolare romantico, dall’atmosfera rilassante dove possiamo intraprendere un percorso alla ricerca di noi stessi e del benessere perduto, grazie alle numerose terapie naturali. Non dimentichiamoci della Pasticceria Maini che dal 1980 delizia il paese e dintorni. Il titolare Dino Maini propone dolci tradizionali e di propria creazione, insieme alla figlia Daniela, la quale ha imparato il lavoro del padre con amore e creatività e si è specializzata nella creazione di torte artistiche. La Paticceria Maini propone tantissime e gustose specialità come la torta meringata di mandorle, la torta “Crock”, la torta paradiso pralinata e la torta paradiso classica, pasticcini, brioches e molto altro ancora! Emma Scognamiglio

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MenÚ del week end 15-16 novembre Salumi misti di nostra produzione accompagnati da una sfiziosa focaccia fatta in casa Rotolo di frittata con salsa tonnata Peperoni marinati Bocconcini di pollo dorati Torta salata porri e patate Salamino cotto caldo Risotto carnaroli ai peperoni e gorgonzola Gnocchi di patate alla boscaiola Cosciotto di maiale al forno con patate rustiche Cinghiale in umido con polenta Dolce della casa Caffè



Castelli e Risaie

Dorno.

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orno si colloca precisamente a metà strada tra Pavia e Lomello e questa fortunata posizione ha sviluppato nei secoli la sua storia di confine tra le pretese di dominio delle signorie pavesi e lomelline. Alcune fonti farebbero risalire l’origine di Dorno come muratio Duris sulla strada romana che collegava Laumellun a Ticinum sulla via delle Gallie. Lo stesso toponimo risalirebbe a Durnae, indicante la direzione della strada verso la Dora.

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n epoca più recente si sono formulate anche altre ipotesi di origine etrusca e celtica, valutati i ritrovamenti di fibule, asce e ceramiche risalenti all’età del bronzo ,ora in parte conservate al Museo Civico di Pavia e al Pigorini di Roma. In età medioevale la comunità viene già indicata con il più verosimile Durno e in epoca viscontea affidata ad Antonio Crivelli. Nel Cinquecento il territorio è teatro di ripetuti scontri tra i francesi e spagnoli. La storia della comunità parla anche attraverso i suoi monumenti. Del XVIII sec. è il santuario della Madonna del Boschetto e le chiese di San Rocco e del Sacro Cuore. Ottocentesca la parrocchiale intitolata alla Vergine Assunta al cui interno sono conservati gli affreschi di Baldassarre Varazzi.

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orno è anche famosa per la produzione della Zucca Bertagnina sopravvissuta nei secoli da una minuziosa selezione di sementi. Gli agricoltori locali l’hanno battezzata Bertagnina per via della somiglianza della sommità della zucca al loro copricapo; in dialetto bartoi. L’ortaggio riconosciuto nel 2008 con marchio De.Co è entrato in vista di Expo a far parte solo nel 2012 di “Hortus 2015”. La zucca Bertagnina è parte del paniere della Provincia di Pavia recentemente presentata al Salone del Gusto di Torino con altri prodotti locali. Dall’ortaggio sono ricavate confetture e dolci come i baci di Dorno. Ultima nata da questo frutto della terra la birra Zeta. Marco Ariatta

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Menù del week end 15 e 16 novembre Torta salata Fesa affumicata di Chianina Affettati : Crudo di Dozza, Salame di Varzi, Coppa e Pancetta Antipasto misto completo € 9,00 Tagliolini freschi al tartufo nero € 13,00 Bucatini cacio e pepe € 9,00 Fettuccine con gamberoni e lime € 9,00 Tagliatelle di farina di castagne con pancetta affumicata e pecorino € 9,00 Risotto zafferano e funghi porcini (min. 2 pers.) €. 9,00 Gnocchi di patate noci e gorgonzola € 9,00 Caramelle Piacentine al burro fuso € 9,00 Filetto di manzo al passito € 18,00 Caprino al forno con anello di spinaci € 12,00 Filetto di branzino al lime e menta € 12,00 Capriolo in salmì con polenta € 15,00 Manzo all’olio € 15,00 Nodini di vitello alla valdostana (prosciutto e casera) € 15,00 Tagliata di manzo Kobe alla griglia € 19,00 Cotoletta di filetto Fassona alla piemontese € 19,00 Tartare di manzo Kobe al coltello con tartufo nero € 23,00 Grattata di tartufo bianco € 10,00 Sfogliatina di frutta al forno € 5,00 Castagnaccio € 5,00 Torta di mele € 5,00 Carpaccio di ananas al lime € 5,00 Pane,coperto e servizio € 2,00


La Locanda di Calvignano Via Roma 10/12- 27040 Calvignano (PV) Telefono: 0383 398014 | Cell. 335 232960 Mail: info@lalocandacalvignano.it www.lalocandacalvignano.it


#VINO

Curiosità enologiche: la Croatina, dall’Emilia al Piemonte, con il cuore in Lombardia.

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V

arietà di uva autoctona, la Croatina, unisce due regioni e tre zono viticole in un ideale percorso enologico. Partendo dalle colline di Piacenza, attraverso l’Oltrepò Pavese e il Tortonese, per poi raggiungere Cisterna d’Asti, in Piemonte, questo è il percorso enogastronomico, veramente particolare, della Croatina.

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l vino, prodotto con questo vitigno, è stato per troppo tempo considerato d’inferiore valore, rispetto a qualche altro, più celebrato, invece è capace di esprimersi in maniera diversa, in base al tipo di vinificazione e invecchiamento al quale può essere sottoposto. Il suo tannino acerbo può rappresentare un buon auspicio di longevità, le sue note fruttate si confondono con le sfumature floreali da giovane, divenendo complesse e balsamiche con l’invecchiamento, ma sempre inconfondibili.

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N

el piacentino la Croatina è diventata la varietà fondamentale per completare il carattere della Barbera, mentre in Oltrepò Pavese mantiene il suo nome originale nell’IGT e si qualifica nella DOC con il sinonimo di Bonarda, da non confondere però con l’altra varietà piemontese. Nel Tortonese è prodotta rigorosamente in purezza e si esprime con tutto il suo carattere. A Cisterna d’Asti, per difendere la Croatina da equivoci, si è dovuto ricorrere a una DOC specifica, per evitare di confonderla con la Bonarda piemontese, del resto a un palato allenato, la differenza si sente e il vino prodotto con questa “uva croata o a forma di cravattina” dà dei piacevolissimi sentori, molto caratteristici. Remo Pàntano

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DAL TAJADĂ™

Strudel di tarassaco con fonduta di toma di capra del Boscasso. 40


Ingredienti 1 bel mazzetto di tarassaco*, 1 rotolo di pasta fillo (o phillo), 250 gr di ricotta, 200 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato, una cipolla di Breme di piccole dimensioni, 1 uovo, 50 gr di Pancetta piacentina, 150 cl. di olio d’oliva e.v., sale e pepe da macinare.

Per la fonduta: 250 gr di toma di capra del Boscasso (Oltrepò Pavese) e 2 cucchiai di olio d’oliva e.v.

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Preparazione

Mi metto una maglietta bianca e il cappello da cuoco. Riempio un calice di Vino Cuore La Botte n. 18 2009 di Cabanon e degusto il nettare (di Cabernet Sauvignon e Bonarda) divino. È stato il primo vino importante che ho bevuto e il primo amore non si scorda mai... Apro gli occhi della mente e mi sovviene la dolce Calderon, che chiamavo così perchè mi ricordava il sogno e la Sfinge, perchè io,con lei, ero come Edipo di fronte al suo fatale enigma e quella che per me era la tenera Turris Eburnea, perchè, solo nella prigione della sua Torre, si liberava il mio pensiero. Il bello è che, dietro tutte quelle sfaccettature, c’era una faccia sola, quella del mio primo e unico amore. Inserisco il cd di Nina Simone e sposto la traccia su “My baby just cares for me”. Adesso sono pronto per prendermi cura della...

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Esecuzione

Mondo il tarassaco, lo lavo con cura e lo faccio lessare, poi lo scolo bene sulla carta assorb ente. Indi lo faccio saltare in padella con l’olio, la Pancetta piacentina, il sale, il pepe e la cipolla tritata fine. Mescolo il tarassaco con la ricotta e il Parmigiano grattugiato. Stendo la pasta, spalmo sulla superficie il composto e arrotolo formando un cilindro. Richiudo bene i bordi e spennello con l’uovo sbattuto. Metto in forno a 200°C per circa 20 minuti. Mentre lo strudel cuoce spezzetto la toma in un tegame con un pò d’olio d’oliva e.v. (non burro please!) e accendo un fuoco basso per ottenere la fonduta senza bruciacchiarla. Tolgo dal forno lo strudel, lo taglio a fette e lo cospargo con la fonduta ben calda. Valerio Bergamini

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Soste Golose

Agriturismo La Sorgente. 48


L

’Agriturismo “La Sorgente” è situato a Varzi, antico borgo medioevale e principale centro dell’alta Valle Staffora. L’agriturismo sorge lungo la riva sinistra del torrente Staffora, immerso tra prati coltivati a foraggi, frutteti, vigneti e ortaggi. Pur essendo inserito in un contesto di tranquillità e silenzio, l’agriturismo è ideale sia per la villeggiatura estiva che invernale: offre a soli 500 metri numerose strutture per lo svago ed il tempo libero, che possono accompagnare con gradevolezza il vostro soggiorno quali il centro sportivo, i campi da tennis, il parco, maneggio e una discoteca. La struttura è composta da un’antica casa padronale con fattoria restaurata e che mantiene intatte le splendide caratteristiche architettoniche.

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ompletamente immerso nella natura, l’Agriturismo La Sorgente vi aspetta, in un ambiente accogliente e raffinato, che cattura l’attenzione dell’ospite con il suo fascino antico. Qui potrete godere di tutti i sapori della tradizione, preparati con cura e creatività. Qui sono a vostra disposizione ampi spazi al chiuso ed all’aperto dove si possono riscoprire gli antichi sapori della tradizione preparati con creatività e raffinatezza, legati ad un servizio cortese e famigliare, curato nei particolari ed in grado di rispondere in modo adeguato alle varie esigenze. La sala ricevimenti è l’ideale per organizzare riunioni di lavoro, meeting, incontri culturali, corsi di aggiornamento, feste private o serate danzanti con musica dal vivo.

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L 52

a Sorgente è, insomma, il luogo ideale per chi vuole trascorrere piacevoli momenti in compagnia, dove le cose che contano hanno il giusto valore legato alle antiche tradizioni. Potrete usufruire di camere e mini appartamenti autonomi, arredati con mobili d’epoca e dotati di tutti i comfort, in un’atmosfera piacevole ed accogliente: qui è possibile fermare il tempo del vivere quotidiano per concedersi una pausa rigeneratrice. Nella parte antistante la struttura agrituristica si trova la piscina: un bagno di sole, rilassandosi in tranquillità al fresco sotto gli alberi da frutta e in mezzo ai fiori.


Agriturismo La Sorgente

Via Generale Maretti, 5 - 27057 Varzi (PV) Telefono: 0383/53295 || 333/8092944 Mail: info@lasorgenteagriturismo.it www.lasorgenteagriturismo.it

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Uno di noi: i prodotti tipici

La Castagna. 56


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n frutto prelibato, protetto dal suo riccio spinoso...simbolo per eccellenza della stagione autunnale, la castagna! La castagna è un frutto della pianta arborea Castanea sativa, comunemente chiamata Castagno, che produce i suoi deliziosi frutti durante l’autunno. Tipico delle nostre alpi, ci regala grandi quantità di castagne tra i mesi di settembre e di dicembre e,è una pianta longeva, caratterizzata da uno sviluppo molto lento; può addirittura raggiungere i trentacinque metri di altezza e i due metri di diametro.

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e castagne sono un frutto molto nutriente, ed in passato rappresentavano un alimento fondamentale del popolo, infatti venivano chiamate anche “pane dei poveriâ€?. A livello nutrizionale le castagne sono un elemento ricco di amidi ,vitamine e proteine preziose per la salute! Le castagne sono state impiegate anche a scopi curativi, proteggono la salute, sono importanti per rinforzare le nostre difese immunitarie, ideali anche per prevenire l’influenza! Questo è un frutto molto versatile e ci permette di sbizzarrirci in cucina... vengono infatti utilizzate per la preparazione di molte pietanze. Per le vie del centro troviamo le famosissime caldarroste, preparate secondo la tradizione su di un bracere; possono essere servite bollite, ottime per le zuppe . Sono impiegate, con fantastici risultati, anche nella preparazione dei dolci, con confetture e marmellate... e come non nominare il Castagnaccio o Patona, preparato con la farina ricavata dalle castagne essiccate ci delizia ad ogni boccone! Valentina Nardecchia

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#Scoprendo

Festa del vino novello a ROVESCALA.

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omenica 9 novembre un clima autunnale ci accompagna a Rovescala,perla dell’Oltrepò pavese, per partecipare alla festa per il vino novello. Gustavo Delmonico ci accoglie con tanta cordialità’ e disponibilità e ci illustra tutta la manifestazione; sulla splendida piazza del paese possiamo ammirare in bella mostra tantissime Ferrari e lo spettacolo

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in questo contesto e’ emozionante!! Con questa bella immagine negli occhi andiamo insieme a Gustavo a degustare le prelibatezze cucinate con tanta passione e professionalità dallo staff della pro loco:insieme ad una squisita polenta c ‘e’ la possibilità di scegliere tra ragù oppure merluzzo e poi salamelle e würstel alla brace cucinati dal simpatico e dinamico Giorgio Galli, piatti di formaggi misti o piatti di affettato e poi...dulcis in fundo le torte fatte in casa che soddisfano anche i palati più esigenti,il tutto accompagnato dal magnifico vino di Rovescala!

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I

n un clima allegro,di grande condivisione ,seduti sulle lunghe panche,serviti dalle gentilissime ragazze dello staff, ci sentiamo a casa,ci sentiamo parte del territorio,e completamente appagati andiamo a curiosare tra alcuni stand sulla piazza,non prima di aver salutato Alessandro Tato Dellafiore Presidente della Pro Locom simpatico ed efficiente come sempre. Uno stand dedicato al cioccolato ci colpisce particolarmente per la varietĂ dei prodotti e la provenienza. Ilaria Beretta si fornisce direttamente in Piemonte, offrendo cosĂŹ un

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buon rapporto qualitĂ prezzo e anche specialitĂ particolari come i gianduiotti di cioccolato fondente,da assaggiare,una vera prelibatezza. Molto belle e interessanti le ceramiche artigianali del vicino stand di LE NINI IDEE come pure i quadri che possiamo ammirare in gran numero, esposti nello stand della pittrice Mercedes. Il sole ci accompagna,a malincuore dobbiamo lasciare Rovescala, siamo stati bene,e ci auguriamo che altre manifestazioni cosĂŹ ben riuscite si ripetano e ringraziamo tutta Rovescala per questa bella domenica. Graziella Dezza

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