WINE&FOOD&FUN
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. VERSO L’ALTO OLTREPÒ: Retorbido . LE VALLI DEL VINO: Torricella Verzate . LE TERRE DEI RE: Santa Maria in Betlem . CASTELLI E RISAIE: Vigevano .#VINO: Tenuta Elisabet . DAL TAJADÙ: Bruno Verdi . SOSTE GOLOSE: Ai Colli di Mairano - Corte Montini -Marechiaro . UNO DI NOI: il miccone di Stradella . #SCOPRENDO: Sagre ed eventi
EDITORIALE
Lo staff MaBeDo è giun-
dell’Oltrepò,
to alla seconda uscita di
vino.
PVMagazine.
E poi tante soste golose,
Le parole d’ordine resta-
ristoranti, agriturismi e
no: Wine, Food & Fun. La
pizzerie per pranzi e cene
lente è puntata sul tur-
sfiziosi e pieni di gusto.
ismo e sulla promozi-
Infine non dimentichia-
one del territorio, con
mo le rubriche del nostro
la
per
Enocurioso Valerio Ber-
questa uscita, di tutti e
gamini e del grande es-
quattro gli itinerari pen-
perto Remo Pàntano,
sati dall’Assessorato al
dedicate al nettare degli
Turismo della Provncia di
dei: il vino.
Pavia. I duchi a Vigeva-
In attesa delle novità che
no, la Signora venuta da
ci riserverà la terza usci-
lontano che passeggia
ta, che dire se non: bu-
sulle rive del Ticino sino
ona lettura!
a Santa Maria in Be-
Seguiteci anche su www.
tlem, Retorbido e Tor-
mabedo.it e sulla pagina
ricella Verzate, perle
facebook PVMagazine.
presentazione,
valle
del
PVMagazine è realizzato con il patrocinio della Provincia di Pavia
SOMMARIO VERSO L’ALTO OLTREPÒ Retorbido
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LE VALLI DEL VINO Torricella Verzate
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LE TERRE DEI RE Santa Maria in Betlem e La Signora venuta da lontano
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CASTELLI E RISAIE Vigevano e i Duchi
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#VINO rubrica a cura di Remo Pàntano Azienda Agricola Tenuta Elisabet
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DAL TAJADĂ™ rubrica a cura di Valerio Bergamini 44
Bruno Verdi della Vergomberra
SOSTE GOLOSE 50
Ristorante Ai Colli di Mairano
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Agriturismo Corte Montini
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Ristorante Pizzeria Marechiaro
UNO DI NOI: i prodotti tipici 64
Il miccone di Stradella
#SCOPRENDO 70
Sagre ed eventi in provincia
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ustare, scoprire e conoscere la nostra provincia attraverso quattro itinerari che ci conducono lungo Le Terre dei Re, Le Valli del Vino, l’Alto Oltrepò e Castelli e Risaie. Una proposta che vuole abbinare buona tavola, cultura e natura per fondere emozioni e creare quasi una complicità tra noi e il territorio. A Pavia quando si cerca un luogo dove mangiare, l’atmosfera che si respira è del tutto particolare. Può capitare di imbattersi in antiche cantine, in locali raffinati dove le luci soffuse ci fanno intravedere un muro medievale o una colonna romana con la naturalezza che solo i luoghi con una storia millenaria sanno offrire. Per chi sceglie di proseguire oltre il fiume fino al Borgo Ticino invito alla scoperta di Santa Maria in Betlem, chiesa che ricorda già nella intitolazione la sua vocazione all’accoglienza dei viaggiatori diretti in Terra Santa e che ancora oggi mantiene questa peculiarità con la presenza, presso la chiesa parrocchiale, di un ostello per i pellegrini che percorrono la via Francigena e intendono fare sosta a Pavia. Lasciamo la pianura per avvicinarci alle colline dove troviamo, all’imbocco della Valle Staffora, un comune già noto in passato per le sue sorgenti minerali dal quale si gode un bellissimo panorama verdeggiante dell’Oltrepò, Retorbido. La tradizione lo associa alla figura del contadino Bertoldo e alla Sagra del Po-
lentone, evento di inizio primavera che coniuga rievocazioni storiche ad eventi gastronomici molto succulenti. Anche il resto dell’anno, però, può essere una occasione per infilarsi in qualche locale dove la cucina tipica non mancherà certo di soddisfare anche i palati più esigenti. Addentrandoci lungo le Valle del Vino, tra i filari di vite che ci pregustano profumati calici, impossibile mancare una sosta a Torricella Verzate, borgo antico da cui godere un ampio panorama e dove soffermarsi per una vita al Santuario meta di moltissimi visitatori e pellegrini. È chiamato ad un approccio diverso invece il visitatore che sceglie, viaggiando tra castelli e risaie, di raggiungere Vigevano e la sua spettacolare piazza Ducale, una delle più alte imprese urbanistiche di ogni tempo, vero e proprio salotto con i colonnati e i caffè e la splendida facciata barocca del Duomo. Non c’è che scegliere in provincia di Pavia e questa è la nostra grande forza.
Emanuela Marchiafava Assessore al Turismo – Provincia di Pavia
Verso l’Alto oltrepò
Retorbido.
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d è sui colli dell’Oltrepò Pavese che sorge il comune di Retorbido alla destra dei torrenti Rile e Staffora, confinante con i comuni di Codevilla, Voghera e Rivanazzano. Il comune ha origi molto antiche, identificato con il “Litubium”, borgo romano citato dallo storico Tito Livio durante la spedizione del 193°a.c. contro i liguri ed il dominio di Roma. In seguito alle invasioni barbariche venne donato al monastero di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia, per poi entrare nei possedimenti del vescovo di Tortona ed infine essere sottratto nella metà del XII secolo da Federico Barbarossa.
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opo essere stato attaccato e saccheggiato dal Capitano Luchino dal Verme, come punizione per essersi schierato con la fazione Ghibellina, il feudo passò sotto il dominio dei Beccaria. La sua ricca storia ha lasciato qualche traccia, tra i monumenti si possono ammirare i resti del castello dei Beccaria, la seicentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente, la chiesa di Sant’Andrea ed il palazzo Durazzo-Pallavicini, in stile neoclassico. Retorbido si estende per 11,67 km ad un altitudine di 169 m s.l.m., immerso in una vegetazione rigogliosa prevalentemente vitivinicola con numerose azione agricole cui si affiancano nella parte più pianeggiante attività artigianali, commerciali ed industriali. Valentina Nardecchia
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Le Valli del Vino
Torricella Verzate.
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ra le dolci colline ricoperte da lussureggianti vigneti dell’Oltrepò Pavese esiste ancora oggi la Torre Saracena, che da il nome all’antico borgo di “Torricella”. Solo dopo il 1863 con l’unificazione dell’Italia si affianca la denominazione di Verzate, nome di una Villa che rientrava nel parrocchia del capoluogo ed assume il toponimo di Torricella Verzate. Annesso per un lungo periodo al feudo di Montalto Pavese, di proprietà degli Strozzi, il locale castello, di cui agli inizi del XV secolo risultavano comproprietari i Belcredi e Agostino Panizzari, passò nel 1500 ai Belcredi e ai Bottigella. Al termine del XVII secolo fu annessa al feudo di Casatisma, posto sotto la signoria dei Mezzabarba, entrando a far parte nel 1782, con la morte di Pio Mezzabarba, delle proprietà del conte Emanuele Kevenhuller.
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l nobile passato di Torricella Verzate viene rievocato dalla Torre, usata come apparato difensivo ed è l’ultima traccia visibile dell’antico castello di cui esistono ancora elementi delle feritoie e del ponte levatoio. Un’importante monumento a livello storico-artistico è sicuramente rappresentato dal Santuario della Passione, chiesa parrocchiale intitolata alla natività di Maria Vergine, risulta essere uno dei Santuari più antichi dell’Oltrepò. L’edificio si innalza, senza fondamenta, sulla roccia calcarea di origine vulcanica che domina la valle di Verzate. Tutt’intorno all’ampio sagrato davanti alla chiesa vi sono 14 cappellette, con statue barocche a grandezza naturale che raffigurano le stazioni della Via Crucis, erette per volontà del parroco Filippo Montagna nel 1777.
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completamento di questo Santuario, nel 1876 furono erette, poco più a valle, la cappella rappresentante l’Incoronazione di spine del Signore e la Scala Santa, che come credenza narra…dal 1877 ogni pellegrino che salga in ginocchio la Scala Santa può ottenere nove anni di indulgenza per ognuno dei 28 gradini che la compongono. La particolare struttura architettonica, la disposizione degli edifici, il bagaglio storico-artistico e soprattutto spirituale che i monumenti di Torricella Verzate offrono, attirano molti pellegrini e visitatori, facendo vivere momenti di tranquillità e di forte spiritualità. Valentina Nardecchia
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Le Terre dei Re
Santa Maria in Betlem e La Signora venuta da lontano.
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ll’esterno delle mura di Pavia, in Borgo Ticino troviamo la chiesa parrocchiale di Santa Maria in Betlem costruita nella seconda metà del XII secolo. La chiesa si trova sulla Via Francigena frequentata dai numerosi pellegrini che viaggiavano in luoghi santi, e ciò porto alla creazione di un Ospedale intorno al 1100 adibito al loro pernottamento gestito dagli Antoniani e situato nella parte destra della facciata. Nel 1575 la chiesa passò sotto la direzione della Compagnia di Santa Maria della Stella. Costruita secondo i canoni architettonici della chiesa romana, l’edificio presenta una facciata a capanna, motivi decorativi in arenaria e bacini ceramici affini a quelli di altre chiese romaniche pavesi. Internamente è scandita in tre navate per mezzo di pilastri articolati, dotati di capitelli in arenaria con figure animali, mostruose e vegetali. Nel XVIII secolo venne edificata sul lato settentrionale la cappella della Madonna della Stella che custodisce ancora oggi la scultura della ” Madonna in trono con Bambino”, oggetto di antica devozione.
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na leggenda narra… …in un giorno d’inverno, sulla Laguna Veneta, alcuni barconi carichi di merci da portare a Pavia venivano preparati dai marinai
per il viaggio, quando arrivò una povera donna con un bambino in braccio chiedendo un passaggio per arrivare alla nostra città. Solo “paron” Antonio accolse la povera donna rifocillandola e sfamandola. Scesa la notte i marinai si misero a dormire nell’attesa dell’indomani per salpare. L’indomani arrivò, i marinai di “paron” Antonio furono svegliati dal suono di campane in festa, uscirono all’aperto e videro che durante la notte aveva nevicato e che dalla barca si scorgevano le cento torri sulla destra e sulla sinistra una chiesa, la chiesa di Santa Maria in Betlem. Erano arrivati a Pavia! Cercarono la donna con il bambino, ma non la trovano, si accorsero che sulla neve fresca vi erano delle orme d’oro, le seguirono e scorsero una luce che si muoveva. Con fatica la inseguirono e videro che scomparve all’interno della porta spalancata di una chiesa. Allora anche i marinai oltrepassarono la soglia della porta spalancat, attratti da una luce divina che li rendeva beati. La videro, nel primo altare a sinist, la loro donna aveva in braccio in Bambino ed una grande stellache gli brillava tra le dita. “Ave maris stella” mormorarono i marinai…
Avevano viaggiato una notte senza accorgersene, seppero poi che in quella stessa notte era stata vista la loro barca navigare silenziosamente lungo il corso del Po e del Ticino, guidata da una grande stella, la stella dei mari. Valentina Nardecchia
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Castelli e Risaie
Vigevano ei Duchi.
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V
igevano, la città Ducale, costruita e fortificata sulla riva destra del fiume Ticino, passata dai Visconti agli Sforza, importante sede episcopale, notevole centro industriale della Lomellina che ancora oggi ci meraviglia con il suo patrimonio artistico e architettonico di impronta rinascimentale. Il primo nucleo abitativo della città di Vigevano si sviluppa in una naturale posizione difensiva, che diventò ben presto la sede di uno dei più significativi e importanti complessi fortificati d’Europa, espandendosi su una superficie di 70 mila metri quadrati. La storia della “Rocca Vecchia” iniziò nel 1341, proprio quando si progettò il potenziamento della Signoria Milanese. Fortemente voluto da Luchino Visconti il castello cominciò a prendere forma. Il primo edificio a pianta quadrata aveva una funzione prettamente difensiva, nel 1345 il podestà fece costruire un nuovo castello su di una collinetta nel luogo più sicuro della città.
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a dimora principesca prende il nome di Maschio che si presentava anch’esso come una struttura a pianta quadrata e torri quadrate agli angoli nel pieno rispetto della tradizione architettonica dei castelli viscontei di pianura. Il collegamento dei due edifici fu reso possibile grazie alla costruzione di una “Strada Coperta” sopraelevata lunga 163 metri. Una nuova fase di sviluppo per la città si attuò con l’avvento del potere degli Sforza (1473-1494). Per volontà di Ludovico il Moro, attorno al Maschio vennero costruiti nuovi edifici adibiti a scuderie, nella parte posteriore venne edificata una nuova residenza detta “Loggia delle Dame”. Venne eretta la torre a volumi sovrapposti terminata dal Bramante a metà del X secolo ed infine fu realizzata la piazza porticata, Piazza Ducale, di rara bellezza, ancora oggi centro “vivo” della città. Dopo la caduta di Ludovico il Moro , la dominazione prima spagnola e poi austriaca furono la causa del declino e dell’abbandono del Castello. Il restauro iniziato nel 1978 riporta in luce le sue bellezze. Valentina Nardecchia
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Cafè Il Ponte domenica 14 aperitivo dalle 19 con Ermanno ...a seguire... Piazza Dante, 12 “Aperitivo e tanta musica info: 0383 1938226
#VINO
Azienda Agricola Tenuta Elisabet. “Sempre nuovi passi sulla strada della qualità!”
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na “valle incantata”, incastonata tra i vigneti dell’Oltrepò, In località Lago nel comune di Borgo Priolo, la tenace proposizione di una famiglia originaria della Franciacorta, questi gli ingredienti che hanno concorso, sei anni fa, alla realizzazione di un sogno, la Tenuta Elisabet. Il figlio, Davide, intraprendente e instancabile è il responsabile della produzione e dell’amministrazione, la mamma Elisabetta tenace titolare gestisce la parte commerciale, il papà Amedeo dotato di grande umanità e forte tempra collabora in ambito commerciale, l’esperto Enologo, dott. Mattia Piva, segue la realizzazione di grandi vini, qualche collaboratore esterno e tanti amici affiatati, ecco la squadra vincente di una giovane, interessante e ambiziosa azienda vitivinicola.
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a missione della Tenuta Elisabet è il raggiungimento della massima qualità, dalla vigna alla bottiglia, la valorizzazione del grande potenziale rappresentato dal territorio e dai vitigni autoctoni, esprimere la particolarità dell’Oltrepò attraverso le tipiche varietà Croatina, Barbera, Uva Rara, trovare la migliore declinazione ambientale di un vitigno internazionale come il Chardonnay, la ricerca dell’esaltazione delle migliori caratteristiche nel Pinot Nero per la produzione di un grande metodo classico e di un superlativo Cruasè. Gli investimenti nei vigneti e in cantina seguono di pari passo l’espansione dell’attività commerciale, secondo la formula del reinvestimento in azienda dei ricavi, caratteristico esempio di una sana azienda a conduzione famigliare, attenta però
a cogliere le evoluzioni del mercato. La dimostrazione della vivace e ampia visione aziendale si esprime nel graduale ampliamento della rete commerciale, in Italia e all’estero, oltre alla costante ricerca di nuove opportunità. Da Marzo di quest’anno Tenuta Elisabet produce anche la “birra agricola”, direttamente con i cereali coltivati a Torrazza Coste. L’eclettica mentalità del team aziendale saprà sicuramente sorprenderci ancora. Remo Pàntano
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I vini dell’azienda Elisabet sono: “PRINCIPE D’ OLTREMARE” OLTREPO PAVESE DOCG METODO CLASSICO “MAISON ROYAL” OLTREPO PAVESE CRUASE’ DOCG PINOT NERO ROSE EXTRA BRUT
BRUT
METODO CLASSICO
“AMADEUS RESERVE” OLTREPO PAVESE DOC ROSSO RISERVA “LUIGI P.” PINOT NERO DELL’OLTREPO PAVESE DOC VINIFICATO IN ROSSO NOIR
“COLLINE STELLATE BLANC” OLTREPO PAVESE DOC CHARDONNAY
“SANCTUS” IGP PROVINCIA DI PAVIA CHARDONNAY PASSITO DA UVE STRAMATURE APPASSITE IN PIANTA
“SOL INVICTUS” IGT PAVIA CORTESE FRIZZANTE NATURE “3.0.3” IGP PROVINCIA DI PAVIA ROSSO FRIZZANTE “AVALON” ROSSO IGP PROVINCIA DI PAVIA
Az. Agr. Tenuta Elisabet di Pagani Elisabetta
27040 Borgo Priolo (PV) Località Lago n. 15 http://www.tenutaelisabet.com tenutaelisabet@email.it Tel. +39 334. 8224313
Menù del 13-14 settembre Aperitivo della casa Coppa, pancetta e salame Crostone con lardo stagionato Sott’olio Terrina di galletto con pancetta croccante Giardiniera di verdure al tonno Sformatino di patate, funghi e asiago con salsa al basilico Tortino di sfoglia con porcini, prosciutto cotto e fontina Risotto al tartufo Pappardelle con porcini freschi Lasagnette al ragû di manzo al bonarda gratinate al forno Filettino di maiale in crosta con demi glace al Marsala Patate al forno Tagliata di controfiletto con porcini Dessert Caffè e digestivo Vini Montini € 30 bevande incluse
Agriturismo Corte Montini Via Edoardo Montini 1, Fraz. Manzo Santa Giuletta (Pv) Tel. 0383/899382 - Fax 0383/899837
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DAL TAJADÙ
Bruno Verdi della Vergomberra.
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alla veranda si vedono i grappoli maturi di Croatine, Ughetta e Barbera ricchi e polposi di bacche che si gonfiano e diradano allungandosi, quasi desiderosi di raggiungere la terra che li ha generati. È settembre ma sembra di essere ancora in piena estate, con il caldo che la fa da padrone dando un aiutino in extremis, dopo secoli di pioggia. La veranda è quella di casa Verdi, dell’omonima cantina, a Vergomberra, presso Canneto Pavese. Ho detto di proposito “casa Verdi” perché veramente, quando arrivi qui, ti senti come un ospite a casa di Paolo (con sua moglie Enrica), sua sorella Monica e Carla, la loro stupenda madre. Con Palo, i Verdi, in Oltrepò, sono arrivati alla settima generazione. La storia di famiglia inizia in Vergomberra nel 18° secolo, allorchè Antonio vi si trasferisce dal Ducato di Parma.
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’è ancora una cospicua porzione di prima cantina che il patriarca ha costruito, con soffitto in travi di rovere che poggiano su muri recanti evidenti tracce del primitivo intonaco settecentesco. Partendo da qui la cantina si eleva in altezza per ben 3 piani sovrapposti nei quali, vicino agli impianti di lavorazione, si alternano botti di rovere, tonneau, barrique con i loro preziosi contenuti. Al vertice c’è la veranda con i vasi di fiori e le piante talmente verdi, lucide e lussureggianti che ti sembra di essere in un giardino botanico. Nella sala, dominata da una grande tavola imbandita, ha iniziato il reading poetico. Calderòn de la Barca e Pindaro ci accompagnano nella degustazione a ritroso (2003, 2009, 2011) di “Vigna Costa”, un RIESLING RENANO doc in purezza, da vigneti propri siti nel comune di Castana. Calderòn trasforma il nettare in sogno e Pindaro ci porta in volo!
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oi è la volta di Platone con la sua idea (fissa) del Pinot Nero, degustato nelle annate 2001, 2004 e 2009. Con il “Cavariola” (OP ROSSO RISERVA doc CAVARIOLA) saliamo letteralmente sull’altare del piacere, introitando, prima nei nari e poi nelle inappagate gole, le annate strepitose (ma ahimè ormai introvabili) del 1990 e 1999, per poi tuffarci nell’oceano dei desideri del Cavariola 2007 (attualmente in vendita), dove molti vorrebbero naufragare. Dulcinea
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si manifesta con il “Vergomberra� (OP METODO CLASSICO VERGOMBERRA) e i succhi primordiali del 2006 (60 mesi sui lieviti) e del 2007 (50 mesi) ci trasformano in tanti novelli Quoijoti alla ricerca della mistica origine della passione.
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a poesia dei nettari verdiani non smette di cullarci, perché Paolo e Enrica non smettono di stappare e intrattenerci, versando e riversando versi nei bicchieri. Quasi per magia compaiono in tavola dei calici a forma di coppa e Paolo prende le sembianze di Dante Alighieri per portarci in paradiso. Il suo OP SANGUE DI GIUDA doc “Paradiso” del 2011, è un capolavoro ancor più perfetto della Divina Commedia del sommo poeta perché non evoca purgatori o inferni ma solo luoghi idilliaci che celano Francesche, Laure, Beatrici, Eloise, Esmeralde, Ginevre, Rossane e mille altre donne che hanno incarnato l’ideale della bontà, della dolcezza e della Gioia. Valerio Bergamini
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Agriturismo Le Tradizioni di Elide Week-and del 13-14 settembre 2014 Menù supremo Quando i prodotti semplici della campagna incontrano funghi e tartufi Week-and del 20-21 settembre 2014 La nostra rassegna dei vini Quando il vino incontra la cucina nascono le cose più buone Week-and del 27-28 settembre 2014 PORCINI E TARTUFI I FRUTTI DORATI DELL’OLTREPO’ PAVESE
Agriturismo le Tradizioni di Elide Frazione Ca’ Nicelli 27040 ROVESCALA (PV) Tel. Tel 0385 75480
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Soste Golose
Ristorante Ai Colli di Mairano.
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ACCOLTO ed ELEGANTE. Sono sicuramente i termini più adatti a descrivere “Ai Colli di Mairano”, il ristorante gestito dallo chef Piero Doriano, uno dei più illustri esponenti del panorama gastronomico del territorio. A Casteggio, nel verde delle meravigliose colline dell’Oltrepò Pavese, questo ristorante è una location dagli interni curatissimi, con caldi tonalità che riescono a suscitare negli ospiti un senso di tranquillità, portando la loro immaginazione al ricordo dei più bei tramonti.
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otrete gustare i migliori piatti della tradizione, ma la specialità sono sicuramente i risotti, preparati al momento, e con massima cura, direttamente dallo chef Doriano. Il maitre de salle saprà consigliarvi la giusta etichetta tratta dalla selezione dei migliori vini dell’Oltrepò Pavese. I vostri pranzi o le vostre cene saranno completati da dolci d’eccellenza fatti in casa e distillati che vi lasceranno sul palato, e nel cuore, la voglia di tornare.
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Ristorante Ai Colli di Mairano via Bernini, 40 27045 – Casteggio – Pavia Tel. 0383 83296
Ristorante Ai Colli di Mairano aderisce al circuito MaBeDo Card
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Soste Golose
Agriturismo Corte Montini.
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asce dall’esperienza dell’Azienda Agricola Montini, questo agriturismo di Santa Giuletta, adagiato ai piedi dei dolci pendii delle colline dell’Oltrepò Pavese. Divenuto punto di riferimento sul territorio, grazie soprattutto all’esperienza e alla cordialità dei proprietari Lella e Gianfranco, Corte Montini propone soggiorni in camere e mini appartamenti, eleganti e confortevoli.
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angiare in agriturismo, significa aver l’occasione di assaporare piatti preparati con prodotti genuini della terra cucinati con la massima cura dallo chef Gianni, oltre che aver l’occasione di degustare non solo i migliori vini di tutto l’Oltrepò, ma anche quelli della Cantina Montini. La location per pranzi e cene è d’eccezione: un ampio salone ricavato dalla ristrutturazione dell’antica Cascina degli Isimbardi. Ecco che Corte Montini diviene anche luogo ideale per eventi e cerimonie.
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Agriturismo Corte Montini
via Emilia, 19 27046 – Santa Giuletta – Pavia Tel. 0383 899382
Agriturismo Corte Montini aderisce al circuito MaBeDo Card
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Soste Golose
Ristorante Pizzeria Marechiaro.
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l trionfo della cucina mediterranea per questo locale elegante e caratteristico, dalla posizione invidiabile, nella piazza storica di Pavia, che dal 1962 si contraddistingue per professionalità, qualità delle portate e cortesia del servizio. Dalle capaci mani dello chef una vasta gamma di gustosissimi piatti da soddisfare la clientela più esigente e raffinata: il pesce è il protagonista indiscusso della cucina, fresco e servito in ottime varianti buone al palato e belle alla vista. Per chi non può fare a meno della pizza la proposta è infinita, preparata nel forno a legna e, a richiesta, con farine biologiche.
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n accompagnamento, un’ampia selezione di vini da abbinare alle portate per esaltare gusti e sapori. Inoltre, sia in estate che in inverno, non perdete l’opportunità di pranzare o cenare nell’ampio plateatico in piazza che offre una magnifica vista sul Broletto e su Santa Maria Gualtieri.
Ristorante Pizzeria Marechiaro piazza della Vittoria, 9 27100 Pavia Tel. 0382 23739
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Uno di noi: i prodotti tipici
Il miccone di Stradella.
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ual è il pane più famoso del nostro splendido Oltrepò? Altro non può essere che il Miccone di Stradella!!! Una delle eccellenze del #food del Pavese, il Miccone, entra a far parte dell’Albo d’Oro del Pane Italiano grazie alla sua crosta croccante e spessa e alla sua mollica bianca, soffice, compatta ed elastica allo stesso tempo. Ancora oggi, simbolo dei fornai, viene preparato nel pieno rispetto dell’antica tradizione in pezzature da 1k, con ingredienti semplici ma genuini come l’acqua, il lievito naturale, la farina di grano tenero ed il sale. Il segreto per la riuscita di un “buon” pane sta nella lavorazione dell’impasto, che deve essere asciutto, infatti viene utilizzata acqua solo per un 40% in modo tale da ottenere un pane che possa mantenersi a lungo fresco e fragrante.
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l Miccone di Stradella fa parte della famiglia dei pani bianchi, con una lunga lievitazione e con diversi passaggi di lavorazione, l’impasto viene preparato 48 ore prima di essere infornato… ma prima gli viene data la tipica forma tondeggiante incisa trasversalmente sulla parte superiore. Nell’Oltrepò Pavese , il connubio tra il Miccone di Stradella e il Salame di Varzi …è entrato nella storia del nostro territorio... Valentina Nardecchia
corso Garibaldi, 11/c 27100 - Pavia Tel. 328 638 3021 www.bottegaorigini.com
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#Scoprendo Sagre ed eventi in provincia. 34°SAGRA DELLO SPIEDINO Castello d’Agogna 11-12-13-14-15 settembre Cinque giornate di grande festa, dove oltre a gustare gustosi spiedini di carne e pesce, risotti tipici lomellini, dolci e molto altro ancora sarete intrattenuti da cantanti e musicisti professionisti.
INFO & PRENOTAZIONI: tel. 340.6476334
FESTA DELL’UVA 2014 Broni - Piazza Vittorio Veneto 12-13-14 settembre Un intenso programma quello dell’OLTREPO’ WINE FESTIVAL, per un divertente e interessante week-end all’insegna del vino, dell’uva e dei prodotti tipici locali.
PALIO D’LA CIARMELA Mede venerdì 12 e domenica 14 settembre 31^ edizione del Palio D’la Ciarmela, con un programma adatto a tutta la famiglia, intrattenimenti per grandi e piccini, per due giornate di festa e divertimento.
INFO: Comune e Pro Loco di Mede, tel. 0384.805880
SAGRA DELLA CIPOLLA BIONDA Breme dal 13 al 14 settembre alle ore 19:30 La Polisportiva Bremese promuove ed organizza la 3° edizione della Sagra della Cipolla Bionda. Tutte le sere in cucina ricette di tradizione popolare a base della “Cipolla Bionda” di Breme.
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