Week end in Oltrepò Fortunago
Guide
Mangiare Bere Dormire www.mabedo.it 2013
Week end in
Oltrepò Fortunago
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Mangiare Bere Dormire www.mabedo.it 2013
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a copertina della Guida Mabedo è opera dell’artista contemporaneo Marco Lodola, pavese e notissimo per i lavori a olio e le sculture luminose. Le sue opere sono oggi presenti in tutto il mondo e recensite dai critici internazionali. La poliedricità è un tratto caratteristico dell’arte di Lodola, il quale ha realizzato illustrazioni per copertine di numerosi romanzi e saggi e ha collaborato in campo musicale e teatrale. Lodola ha esposto al Padiglione Italia della 53° Biennale di Venezia, all’Expo internazionale di Shangai; nel 2012 ha partecipato alla 54̊ Biennale di Venezia con “Cà Lodola”, la magnifica installazione luminosa posta alla Cà d’Oro, un progetto curato da Vittorio Sgarbi. Il logo ideato per noi da Marco Lodola rappresenta il nostro territorio dove vengono identificate graficamente le vie di terra, le vie d’acqua e le terre che a esse si correlano, divise ed intersecate dal tipico cromatismo di Lodola. Lo sfondo è “calpestato” dai passi del viandante, che percorre con lento incedere i nostri territori, in qualità di pellegrino, di turista curioso e di semplice amante delle proprie terre d’origine. Sono, questi, i passi di un turismo lento e radicato, che consente di godere degli aspetti naturalistici, storico-artistici e ambientali in modo nuovo perché guardati con occhi nuovi. Un procedere lento che regala il gusto delle piccole cose, il piacere di momenti importanti ma anche quella poesia del cibo che passa attraverso l’attenzione ad antichi sapori legati alla tradizioni della terra. Nel logo ideato da Marco Lodola, le gambe piegate dall’incedere, a volte anche con fatica, stanno proprio a simboleggiare un percorso intrapreso non solo fisicamente, ma anche e soprattutto, spiritualmente.
Indice 10
Week end: Fortunago
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Cosa Vedere
54
Dove Mangiare
80
Dove Dormire
86
Prodotti Tipici
Prefazione di Mabedo
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QComunication ha deciso di lanciarsi in una nuova sfida e crea la nuova Collana Week end. Una serie di guide volte a promuovere il turismo locale, ad invogliare le persone a visitare le splendide colline dell’Oltrepo’ Pavese, tra le quali rilassarsi e vivere momenti indimenticabili. Attraverso queste guide, lo Staff di FQComunication, s’impegna a rilanciare la filosofia e cultura del viaggio. E’ ora di partire, on the road, con il vento in faccia, quasi a portare via il grigiore cittadino, i pensieri, le preoccupazioni, tra le splendide colline dell’Oltrepo’ Pavese, tra la natura pressochè incontaminata e rigogliosa.. E’ li, che di fronte alla maestosità ed alla creatività di Madre Natura, la mente si libera lasciando spazio ad un senso di pace, di libertà, di voglia di scoprire le bellezze culturali, la storia e le leggende che queste splendide terre offrono a tutti noi. Lo scopo dei week end proposti nelle guide di FQComunication, è quello di raccogliere e proporvi informazioni utili circa la cultura, tradizione, il dove soggiornare, mangiare e scoprire i prodotti tipici che da anni dominano il nostro Oltrepo’Pavese.
Week end: Fortunago
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l viaggio di Mabedo prosegue a Fortunago ed il Week End che vogliamo proporvi è proprio in questo bellissimo Borgo Medievale. Lasciata la città alle spalle, ha inizio la nostra bellissima avventura.. piena di profumi, di colori, di persone, di natura. Guardando fuori dal finestrino, gli occhi non finiscono mai di riempirsi di stupore e di meraviglia. In queste colline la natura si rivela, si manifesta nell’apice della sua bellezza, le sue note di colore, i profumi, ad ogni curva mutano, mostrandoci nuove sfumature, nuovi colori, sempre più intensi, sempre più sorprendenti, quasi dimenticati. Ed è proprio tra questa natura florida e rigogliosa che arriviamo a Fortunago.
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e prime cose che notiamo, sono la pace e tranquillità che questo bellissimo paese ci infondono e trasmettono. Non è un luogo fantasma, ci sono tante persone, famiglie.. qui si svolge una vita normale, con feste ed eventi ma senza caos, senza i rumori fastidiosi della città . Camminando per le vie di Fortunago, si sentono solo i suoni della natura, i grilli, le cicale, il canto degli uccellini e delle tortore, le galline, il miagolio di qualche gatto, lo scroscio delle foglie mosse dal vento.. tutti questi suoni hanno composto la colonna sonora della nostra gita in questo bellissimo Borgo cullandoci ed accompagnandoci per tutto il soggiorno. A noi di Mabedo, non resta che augurarvi Buona Lettura ma soprattutto.... Buon Week End!
Cosa vedere
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iò che vi colpirà appena giunti a Fortunago, sarà la sensazione di aver fatto un viaggio nel tempo, di essere stati trasportati in un altra dimensione, in un altra epoca quando le ore scorrevano più lentamente, quando il tempo per fermarsi su una panchina a dialogare, con qualche amico si riusciva a trovare. Qui è ancora possibile! Siete a Fortunago, siete nella bellissima Piazzetta Dell’Oratorio, circondata da case in pietra dai balconi ricchi di fiori colorati, al centro della quale si erge la piccola chiesetta di Sant’Antonio Abate, della seconda metà del ‘500. Questa chiesa ospita meno di trenta fedeli, è molto semplice, silenziosa e raccolta ancora oggi utilizzata per celebrare la Santa Messa e come luogo di preghiera. Passeggiando per il Paese, ci si accorge di quanto, questo, abbia la classica struttura del borgo Medievale data dalle case in pietra arroccate sul ripido pendio del colle, con la chiesa parrocchiale ed il palazzo comunale in posizione dominante.
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roseguiamo, quindi, la nostra passeggiata verso le due strutture che con imponente silenzio guardano e proteggono Fortunago. Percorriamo le vie di questo splendido Borgo, strette e dalla pavimentazione in pietra costeggiate da case in sasso minuziosamente restaurate ravvivate dai colori dei fiori, presenti su ogni balcone, su ogni davanzale, in ogni giardino, dal profumo inebriante, calamita per molte farfalle rendendo l’atmosfera ancora più romantica. Arriviamo nella parte alta del paese, la cosa che più colpisce è il piazzale, così verde, con un prato ben curato, adorno di alberi, di siepi di ortensie in fiore, di grandi e folti cespugli di lavanda sul quale si erge il Comune e poco più avanti la Chiesa parrocchiale di Santa Maria e San Giorgio. Deciadiamo di fare una sosta all’ombra e ci sediamo sulle bellissime panchine in legno che si trovano nel parco giochi per bambini posto difronte al comune. La vista di un panorama collinare così vivace, la fresca brezza, lo scroscio delle foglie, il rumore dell’acqua che sgorga da una bellissima ed antica fontanella, il canto degli uccellini e quel piacevole silenzio.. generano in noi un senso di assoluta tranquillità e se non fosse perchè il lavoro ci richiama all’ordine, avremmo fatto volentieri un bel sonnellino! Proseguiamo la nostra visita al Comune di Fortunago, dai muri in pietra, originali e dagli interni molto curati, un tempo adibito a casa forte.
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ll’interno troverete persone molto preparate, gentili e disponibili nel darvi tutte le informazioni necessarie a rendere ottimo il vostro soggiorno. Proseguiamo per il sentiero Della Rocca che costeggia il Comune, la Chiesa Parrocchiale e che ci riporta nel cuore del Paese. La passeggiata è molto piacevole, lungo il percorso tipicamente ed accuratamente pavimentato con mattonelle di porfido, ci sono panchine all’ombra, numerosi cestini in legno, lampioni dal design anni ‘40 un sentiero decisamente curato, pulito, ricco di fiori, di profumo, ricco di farfalle, di grilli e cicale che insieme fanno musica, compongono una suave e meravigliosa musica, la musica di Fortunago! Percorrendo il Sentiero Della Rocca, tanta è l’emozione che ci attraversa nel trovarci dinnanzi alla Chiesa di Santa Maria e San Giorgio. La chiesa come noi la vediamo è frutto della ricostruzione operata a partire dalla fine del cinquecento di un precedente edificio di culto medievale, i cui resti sono visibili nel presbiterio e nella sacrestia attuali. Osservando la facciata, notiamo un bellissimo affresco raffigurante l’Annunciazione della Vergine Maria sulla quale è ancora possibile leggere “Ecclesia Parochialis S. Georgi Fortunaghi anno domini 1644”, mentre sulla facciata principale, è possibile osservare l’immagine di San Giorgio ed il Drago risalente al 1936.
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scendo dalla chiesa, incontriamo, seduta su una comoda panchina all’ombra la signora Italia con alcune amiche che ci saluta amichevolmente, curiosa della nostra presenza a Fortunago. Chiacchierando un po’ le chiediamo se legate a questo incantevole Borgo vi siano aneddoti o leggende.. Ed è così che come una dolce nonna, la signora Italia ci ha raccontato la leggenda di San Ponzo secondo la quale, nella chiesa parrocchiale vi sia solo la testa di San Ponzo mentre il corpo si trova a San Ponzo, in Val di Nizza. Secondo la leggenda, dice la signora Italia, quelli in cui visse San Ponzo, furono anni di forte Fede ma anche di persecuzioni e lotte da parte dei cultori del paganesimo che mal accettavano il diffondersi di una nuova religione, di una nuova filosofia, di un nuovo modo di vivere e di pensare. Fu proprio in questo clima di terrore che Ponzo in seguito al suo “nuovo credere” venne decapitato. La leggenda narra che il parroco di Montalto Pavese, avuta la testa del Santo volesse portarla nella sua parrocchia ma non ci riuscì in quanto, una volta giunto a Fortunago, dove il Santo aveva passato qualche tempo, la testa divenne così pesante che fu impossibile trasportarla da altre parti. Per questa ragione, i resti di San Ponzo sono tutt’oggi contenuti in due chiese diverse: La testa, così pesante ed irrimovibile si trova nella chiesa parrocchiale di Fortunago, mentre il corpo a San Ponzo in Val di Nizza.
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roseguiamo la nostra passeggiata attraverso il sentiero della Rocca, tra profumo di fichi e lavanda.. con il sorriso sulle labbra per aver parlato con la signora Italia e le sue amiche, per esserci tolti il grigiore dei pensieri legati alla quotidianità, alla frenesia, al rumore del traffico, dell’ufficio, dei pensieri così persistenti, così “brontoloni”.. e per esserci vestiti di pace, serenità, di voglia di parlare, di condividere! Torniamo, così, nel centro del Paese ed andiamo a dissetarci nella piazzetta posta alle spalle della chiesetta di Sant’Antonio, dove si trova una fontana dedicata a San Ponzo dalla quale sgorga dell’ottima e freschissima acqua sorgiva naturale e frizzante. Da qui partono altri due sentieri: Della Crosia e Del Monte Prescina. Seguendo questi due percorsi, di circa trenta minuti di cammino ciascuno, ci si potrà immergere e toccare con mano la natura con tutte le sue bellezze, le sue incantevoli magie. I crinali tra i bacini idrografici dei torrenti Ardivestra, Schizzola, Coppa, un tempo importanti vie di comunicazione di cui si conservano testimonianze storico-culturali di epoca romana e celtica, sono ora tutelati dal Parco di Fortunago; Parco Locale di Interesse Sovracomunale che vi consigliamo vivamente di visitare. Passeggiando per il Parco potrete avvistare poiane, assioli, allocchi, gufi, daini, caprioli, leppri, volpi, moscardini.
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umerosi sono gli anemoni, le orchidee, campanule dai colori luminosi, vivaci, dai profumi inebrianti... Potrete godere di una flora e fauna ricchissima che vi stupirà, incanterà e donerà un infinito senso di pace ed armonia. Spostandoci in direzione Stefanago, percorrendo la strada principale circondata dai vigneti, dai campi di grano, alla nostra destra con stupore quasi surreale, troviamo l’Eliporto Fortunago. Il temporale in arrivo, con le sue nubi, il vento che alzava le foglie, che creava misteriose ombre nei campi di grano dal giallo acceso e vivace, hanno reso l’atmosfera ancora più emozionante e magica.. facendo viaggiare la nostra fantasia, immaginandoci voli mozzafiato sulle bellissime e strepitose colline Oltrepadane. Purtroppo non siamo riusciti ad assistere a nessun atterraggio ma ci è comunque sembrato di essere stati catapultati in un film di 007!
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ultima tappa del nostro itinerario è al Castello di Stefanago, a pochi chilometri da Fortunago. “...per la mole e quantità delle pietre, che pare impossibile siano state dagli uomini portate lassù, si favoleggia che quel castello si ergesse in tre notti per opera d’incanto... Bella è la vista da Stefanago, o ti diletti a contemplarlo da lungi, o ti aggiri al piè della rupe cui maestoso siede...” Scriveva nel 1824 “Defendente Sacchi” nel romanzo “La pianta dei Sospiri”. Il Castello di Stefanago è stato costruito su di un poggio piramidale alla confluenza delle valli Coppa e Schizzola a circa 400 m sul livello del mare. L’origine del Castello non si conosce, ma da documenti sulla storia della Diocesi di Tortona il sito è segnato come luogo già presente in età altomediavale. La parte più antica risale al XI secolo, e si identifica con l’alta torre a pianta quadrata, con i lati orientati seguendo i punti cardinali.
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lta circa 28 metri dal terrazzo panoramico sottostante, è costituita quasi interamente di pietra arenaria, imponente, solida, sospettosa osservatrice. A fianco della torre, sul lato ovest, troviamo una struttura in mattoni con finestre in stile gotico; questa parte costituisce la seconda fase di edificazione del complesso che è del XIV secolo e si affaccia sulla terrazza panoramica. La Torre e le costruzioni che lo circondano danno vita al “cortile nobile” dotato di portichetti ad arco sesto acuto e a tutto tondo che si alternano, semplicemente incantevole, ne siamo rimasti tutti colpiti. Oggi, parte del Castello, è adibita a cantina vinicola. Potrete quindi visitare le bellisime stanze del Castello e concludere il vostro tour degustando dell’ottimo vino, salumi e formaggi. Dopo aver passeggiato e visitato le meraviglie contenute in questo bellissimo borgo... abbiamo deciso di concederci una squisita e prelibata pausa pranzo. Qui di seguito troverete i ristoranti che noi di mabedo abbiamo deciso di suggerirvi per ristorarvi durante questo bellissimo Week End. Buon Appetito!
Dove Mangiare
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oi di Mabedo siamo dei “Buongustai”, amanti del buon cibo, dell’ottimo vino, della gentilezza; ingredienti, per noi, fondamentali affinchè un lungo soggiorno o una breve sosta diventino un qualcosa di piacevole da portare con voi.. un bellissimo ricordo di cui parlare! Vogliamo, quindi, suggerirvi degli ottimi ristoranti provati da tutto lo Staff Mabedo, dove coccolarvi con deliziose pietanze. - Ristorante Pineta - Agriturismo Maccarini - Locanda del Passeggero - Cascina La Boatta 500 cc
Ristorante Pineta
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el cuore del centro di Fortunago, alle spalle della Chiesa di Sant’Antonio troviamo Il Ristorante, Albergo Pineta. La conduzione è famigliare, verrete accolti dallo chef Danilo, gentilissimo e molto preparato. Danilo, fa parte della federazione cuochi e vanta un’esperienza invidiabile in tutto il mondo, è tra i discepoli più giovani del grande cuoco Auguste Escoffier e cucina ogni piatto con molta passione e dedizione creando vere opere d’arte, ricche di sapore e di bellezza. Il locale ha due ampie sale, una interna ed una esterna, ricche di fiori, ben curate e fresche... un ottima sosta dopo la camminata fatta! Il clima che si respira in questo ristorante è famigliare; è come se le persone si conoscessero da sempre e questo avviene grazie alla capacità d’aggregazione dei proprietari, i signori Adelchi e Mariangela con i figli Fabio e Danilo e le cameriere molto disponibili e professionali, Anna ed Elisa.
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piatti principali proposti al ristorante Pinete sono i risotti, in particolare quello ai funghi, credete, delizioso! I malfatti e gli agnolotti. Per quanto riguarda i secondi ottimi sono i salumi di produzione propria, il brasato, gli arrosti... noi, visto l’abbondanza dei primi, decidiamo di passare al dolce; la prossima volta non ci perderemo l’assaggio dei secondi, indubbiamente squisiti. I dolci, preparati dal signor Danilo, sono un esplosione di sapore e gusto per il palato. Deliziosi sono i sorbetti, i semifreddi al caffè, all’amaretto o alle mandorle e cacao, una nota di fresco in questa stagione così calda! I vini che accompagnano le pietanze servite durante il pasto, sono tutti prodotti dall’azienda agricola Gravanago di Paolo Goggi, cugino di Danilo. Al ristorante Pineta vi sentirete coccolati, vivrete un esperienza molto piacevole ed il vostro palato vi ringrazierà! Info: Via Roma, 2 Fortunago, Pv Tel: 0383/875219
Agriturismo Maccarini
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postandoci appena fuori dal centro del paese, in direzione Gravanago, immerso nella natura, così florida e rigogliosa, ricca di daini, volpi, cinghiali, scoiattoli, faine e tanti altri bellissimi animali, troviamo l’Agriturismo Maccarini. Ad accoglierci vi è la signora Arianna Maccarini che con simpatia e gentilezza, ci mette subito a nostro agio. Dopo poco capiremo che quella della cordialità è una caratteristica famigliare che accoglie e coinvolge chi, come noi, decide di pranzare o cenare in questo bellissimo agriturismo, dandogli l’impressione di non essere un cliente qualunque ma un amico, un amico di sempre... Qui il Biologico, il naturale, i prodotti a chilometro “0” sono le fondamenta su cui si erge tutta l’Azienda. L’Azienda Agrituristica Maccarini, infatti, è produttrice di molti prodotti tipici legati al territorio, come la frutta e la verdura, che vengono poi servite in tavola fresche o in conserve e confetture; l’agriturismo produce anche vino, aceto, grappa, formaggi, miele, uova, torte e biscotti!
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n agriturismo avrete modo di esperire direttamente la vita di campagna, vivendo a stretto contatto con gli animali da cortile che vivono qui, come conigli, polli, galline, anatre, oche e tacchini che scorazzano nei prati e nel cortile. Nella stalla sono ricoverati i bovini e le capre dai quali l’Agriturismo Maccarini ricava il latte per produrre caciottine e ricotta. Oltre ai prodotti caseari l’Agriturismo produce anche ottima carne e i classici salumi tipici dell’Oltrepo Pavese, come pancetta, coppa, salame nostrano e tipo Varzi, lardo con i classici sottoprodotti del maiale: ciccioli, piedini e costine. Tutti prodotti che abbiamo provato personalmente e che vi garantiamo essere squisiti! Dopo questa boccata di genuinità, Arianna ci ha consigliato di rilassarci all’ombra nel bellissimo parco dell’Agriturismo. E’ stato strabigliante sdraiarci sulla comoda amaca posta all’ombra di due bellissimi e maestosi alberi, sulle panchine o sdraio... tra le fresche ventate di vento, il canto degli uccellini, dei grilli, i colori delle ali delle farfalle che numerose ci circondavano, abbiamo passato dei magici momenti di relax che assolutamente vi consigliamo! Info: Località Gravanago Fortunago, Pv Tel. 0383/875580
La Locanda del Passeggero
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roseguendo il nostro viaggio arriviamo alla frazione Costa Cavalieri e non possiamo non segnalarvi lo straordinario ristorante “La Locanda Del Passeggero”, un locale originale degli anni trenta recentemente ristrutturato. Ad accoglierci vi è il signor Massimo che orgoglioso del panorama che si può ammirare dalla sala principale, ci mostra la vetrata che ci permette di ammirare le splendide colline del nostro Oltrepò. Qui non serve la televisione, basta affacciarsi dalla finestra per vedere il film più bello; quello della natura che a seconda degli orari muta, rivelandosi in tutte le sue sfumature.
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lla Locanda, potrete gustare oltre 60 tipi di pizze, sia quelle classiche, sia quelle più particolari, come “la Mantovana” o “la 5 Stelle”, cotte rigorosamente nel forno a legna dai Mastri Pizzaioli Max e Mirco. Se preferite gustare la cucina tipica del nostro Oltrepò, allora vi consigliamo di seguire i suggerimenti delle ottime cuoche Ilaria e Maria che vi proporranno i Tortelli di Zucca e i ravioli di stufato, rigorosamente fatti in casa, il cinghiale, il brasato, così teneri e ben cucinati.. fino ad arrivare ai dolci preparati con cura e creatività!
Info: Via Costa Cavalieri, 41 Fortunago Tel. 0383/875241
Cascina La Boatta 500cc
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rrivati a Stefanago, per visitare il bellissimo ed imponente Castello, ci fermiamo alla Cascina La Boatta. Il locale è molto originale e mostra la passione del proprietario, Jacopo, per le moto d’epoca. Nel ristorante si possono vedere selle, marmite, immagini di motociclette risalenti agli anni sessanta. La sala interna è ampia, arredata in modo molto originale partendo dal pavimento in resina fino ad arrivare al jukebox che incuriosisce e richiama attenzione e commenti.. Dal venerdì alla domenica La Boatta apre le porte del ristorante al pubblico con i prodotti locali a chilometro “0”, con i frutti dell’orto, con i salumi e vini di produzione propria.
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utte le Domeniche, dalle 19, viene proposto con successo un ricchissimo happy hour agricolo che vista la stagione calda, vi consiglliamo di consumare sulla splendida terrazza panoramica dalla quale si può vedere il Castello e tutto l’ambiente boschivo. Un panorama molto suggestivo sia di giorno, per i brillanti colori che la natura ci regala, che di sera, quando osservando le stelle, rimarrete stupiti da quante abitano il nostro cielo e da quante in città non sono visibili per via delle luci. Vi consigliamo anche le birre, artigianali e deliziose, da settembre prodotte direttamente in Cascina. Un locale giovane, originale e ricco di iniziative come serate a tema, motoraduni o mercatini come quello che si tiene tutti i primi sabato del mese intitolato il mercatino salami e motori... Da provare!
Info: LocalitĂ Boatta, Fortunago, Pv Tel. 0383/1995220 331/4406837
Dove Dormire E’
vero, dopo una giornata così bella, ricca di pace, di tranquillità, di attività da svolgere a stretto contatto con la natura.. tornare a casa risulta essere molto difficile, come tutte le cose belle non vorremmo finissero mai.. Ma in fondo, perchè tornare, il lunedì è ancora lontano, siamo nel pieno del week end! Noi di Mabedo vi suggeriamo due locali dove potrete transcorrere la notte. Ci raccomandiamo, niente sveglia, lo scopo è quello di rilassarvi, di abbandonarvi ai suoni della natura.. ed ora, chiudete gli occhi e fatevi cullare dal dolce suono dei grilli.... Buona Notte! Lo Staff Mabedo vi consiglia di soggiornare presso: - Albergo Ristorante Pineta - Agriturismo Maccarini
Albergo Ristorante Pineta
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opra al ristorante Pineta, Danilo e la sua Famiglia hanno deciso di creare un bellissimo Albergo composto da nove stanze grandi e luminose, con ampie finestre dalle quali è possibile ammirare estasiati il panorama che Madre Natura ci offre e l’incantevole centro di Fortunago che di sera, con le tenue luci dei lampioni, della luna e delle stelle è ancora pià suggestivo. Le stanze dell’Albergo sono attrezzate al fine di ospitare anche i bambini piccoli con letti a sponda e scrivanie sulle quali fare bellissimi disegni. I bagni delle stanze non sono affatto sacrificati, la doccia è grande e la cosa che pensiamo osservando la stanza è che tutti, di comune accordo, ci saremmo voluti rinfrescare con una bella doccia e poi fare una bellissima dormita su quel letto così soffice e ben preparato! Nel prezzo del soggiorno è inclusa la prima colazione! Quindi cosa aspettate, alla Pineta, si può mangiare, bere e dormire!
Agriturismo Maccarini
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ll’Agriturismo Maccarini oltre a mangiare e degustare ottimi vini, potrete anche dormire. Immersi e circondati dalla natura, non sentirete altro che le strepitose musiche che, questa, compone per noi; cantilene così dolci e suavi che vi culleranno fino al risveglio. l’Agriturismo dispone di 20 posti letto per il pernottamento: sarà a vostra disposizione un monolocale, tre stanze e altre due stanze in mansarda, tutte dotate di servizi in camera. Qui il contatto con la natura sarà intenso! Come detto, potrete avvistare bellissimi daini, camosci, rapaci.. inoltre, in agriturismo avrete modo di vivere a stretto contatto con gli animali da cortile che vivono qui, come conigli, polli, galline, anatre, oche e tacchini che scorazzano nei prati e nel cortile. Inoltre, potrete condividere con la famiglia Maccarini il lavoro nei campi e nei vigneti. Assolutamente da non perdere, nel mese di settembre, la vendemmia: un evento “sacro” nell’Oltrepò Pavese che raccoglie i frutti di un intero anno di lavoro. L’esperienza all’Agriturismo Maccarini, tra natura, gentilezza e relax sarà per tutti voi indimenticabile!
Prodotti Tipici D
omenica è ormai arrivata ed è quasi giunto il momento di tornare a casa e di ricominciare la settimana con una carica in più, con un energia nuova, ricca di positività e leggerezza. Lo Staff Mabedo, entusiasta dei prodotti assaporati durante questo meraviglioso week end ha deciso di acquistare degli articoli locali, genuini, della terra, privi di sostanze chimiche ma naturali e frutto del lavoro e della passione di persone che da generazioni s’impegnano affinchè i frutti del nostro Oltrepò rimangano vivi nella nostra tradizione.
Le Aziende che abbiamo selezionato per voi sono: - Azienda Agricola Gravanago - Azienda Agricola Cascina La Boatta 500 cc - Azienda Agricola Rebollini
Azienda Agricola Gravanago
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rrivati all’Azienda Agricola Gravanago, veniamo accolti dal signor Paolo Goggi, cugino dello chef Danilo del ristorante Pineta, utilizzato anche come punto vendita dei prodotti dell’Azienda sovracitata. Paolo si mostra subito molto disponibile nel rispondere alle nostre domande e nel farci visitare la sua cantina, situata nel cuore del nostro Oltrepò, in cima ad una collina, circondata da un paesaggio naturalistico così bello, incontaminato da essere indescrivibile; tutti noi abbiamo smesso di parlare, per raccoglierci nei nostri pensieri e per viverci le sensazioni che questa vista panoramica ci ha donato. L’Azienda prende in nome dall’antico borgo di Gravanago, è gestita da generazioni dalla famiglia Poggi che con passione negli anni ha cercato di mantenere vivo il sapore del buon tempo, della genuinità. E credete, ci sono riusciti perfettamente!
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l signor Paolo ci porta a fare la visita della cantina.. il tempo si ferma, l’olfatto, il gusto, la vista e la fantasia sembrano in noi amplificarsi. Il profumo del mosto è così vivo, inebriante, le botti, laboratori così ordinati, i cartoni ricchi di vini destinati all’imballaggio, alla spedizione verso tavole imbandite, verso ristoranti, verso momenti magici, verso i sapori veri, genuini, della terra, della nostra uva.. quanta storia è custodita in questa cantina, quante persone coinvolge! L’azienda Gravanago, è aperta tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:30 per visite e assaggi dei prodotti tra i quali non troverete solo il vino ma anche ottimi salumi e cosmetici al vino Barbera, Tutti da provare!
Info: Frazione Gravanago, 1 Fortunago,Pv
Azienda Castello di Stefanago
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roseguendo verso il bellissimo ed imponente Castello di Stefanago, che purtroppo è aperto alle visite solo nei giorni di manifestazione pubbliche, decidiamo di fermarci e visitare anche l’omonima azienda. Negli anni ‘50 – ‘60 la famiglia Baruffaldi ha ripreso la conduzione diretta dell’azienda “Castello di Stefanago”, che conduce attività agricola e agrituristica con produzione di vini e salumi da agricoltura biologica. L’azienda il Castello di Stefanago ha come obiettivo ottenere prodotti di qualità. Antonio e Giacomo Baruffaldi coltivano le uve e producono vini con passione e impegno costante.
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isitiamo le vecchie Cantine dove ci vengono descritte le caratteristiche dei diversi vini e dei metodi di vinificazione ed invecchiamento. I vigneti si estendono per 20 ettari, la produzione dei Vini Baruffaldi comprende uve bianche nelle varietà Chardonnay, Pinot Grigio, Riesling Renano, Muller Thurghau; tra uve rosse Barbera, Croatina (Bonarda), Cabernet Sauvignon, Merlot, Uva Rara, Pinot Nero. Il personale è stato gentilissimo e molto disponibile nel mostrarci l’Azienda e la magnifica cantina! Le cantine sono aperte nei giorni di domenica e festivi per visite, degustazioni, vendita di vini e prodotti dell’azienda.
Info: Borgo Priolo, Pv Tel. 0383/875227 www.castellodistefanago.it www.baruffaldivini.it
Azienda Agricola Rebollini
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ultima tappa del nostro week end è l’Azienda Agricola Rebollini nel comune limitrofo Borgo Priolo. Arrivati, siamo stati accolti dal sorriso, dalla simpatia, gentilezza e disponibilità di Raffaella Rebollini. Raffaella e la mamma si sono mostrate molto ospitali, ci hanno offerto un ottimo caffè e, con orgoglio, ci hanno aperto le porte della loro cantina gestita dalla famiglia Rebollini da generazioni. Il profumo del vino è forte, buono, genuino, i laboratori ben tenuti, con macchinari moderni e sofisticati. Le coltivazioni sono dedicate principalmente al Pinot Nero dal quale viene ricavato il Cruasè metodo Classico, dal colore rosa. Non manca il Pinot Nero vinificato in bianco, il Riesling Italico e l’ottimo Chardonnay.
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ra i rossi spiccano i tipici vini dell’Oltrepò, come il Barbera.
Vi è la sezione dei vini cosiddetti Superiori, ottenuti da uve Croatina, come il Bonarda OP DOC. Oltre agli Speciali e i Magnum, si può trovare una vasta selezione di grappe, prodotta con le vinacce più pregiate provenienti dalle uve Croatina vitigno tradizionale. I vini dell’Azienda Rebollini vengono venduti in tutto il nord Italia ma anche in Olanda. Raffaella ci spiega che l’Oltrepò Pavese con tutti i prodotti che produce, così buoni e naturali, ha un potenziale grandissimo e spera tanto che un giorno tutto il mondo possa apprezzarne il sapore! Info: V.Loc. sbercia, 1/A Borgoratto Mormorolo, Pv Tel. 0383 872295
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ornando a casa, non potete non fermarvi a visitare queste bellissime aziende, dove vi attenderanno ottimi prodotti, un panorama sui vigneti Oltrepadani e la gentilezze e passione dei proprietari di queste strepitose cantine!
- Come raggiungere Fortunago Da Pavia: Seguire indicazioni per Voghera, Casteggio, Borgo Priolo, Fortunago. Da Piacenza: Seguire indicazioni per E70/A21/Torino/Frejus, uscire a Casteggio, tangenziale direzione Voghera, Borgo Priolo, Fortunago. Per ulteriori informazioni visitare il sito : www.comune.fortunago.pv.it
Mabedo vi augura un Buon Rientro.... AL PROSSIMO
WEEK END....
Week end in Oltrepò Fortunago
Mangiare Bere Dormire 2013 Tutti i diritti riservati realizzato da Fq Communication di Filippo Quaglini Testi a cura di Cristina Dinatale Immagini e Grafica: Sara Giammona webmaster: Zeus Telematica Pavia
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