Week end a Pavia
Guide
Mangiare Bere Dormire www.mabedo.it 2013
Week end a Pavia
Guide
Mangiare Bere Dormire www.mabedo.it 2013
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a copertina della Guida Mabedo è opera dell’artista contemporaneo Marco Lodola, pavese e notissimo per i lavori a olio e le sculture luminose. Le sue opere sono oggi presenti in tutto il mondo e recensite dai critici internazionali. La poliedricità è un tratto caratteristico dell’arte di Lodola, il quale ha realizzato illustrazioni per copertine di numerosi romanzi e saggi e ha collaborato in campo musicale e teatrale. Lodola ha esposto al Padiglione Italia della 53° Biennale di Venezia, all’Expo internazionale di Shangai; nel 2012 ha partecipato alla 54̊ Biennale di Venezia con “Cà Lodola”, la magnifica installazione luminosa posta alla Cà d’Oro, un progetto curato da Vittorio Sgarbi. Il logo ideato per noi da Marco Lodola rappresenta il nostro territorio dove vengono identificate graficamente le vie di terra, le vie d’acqua e le terre che a esse si correlano, divise ed intersecate dal tipico cromatismo di Lodola. Lo sfondo è “calpestato” dai passi del viandante, che percorre con lento incedere i nostri territori, in qualità di pellegrino, di turista curioso e di semplice amante delle proprie terre d’origine. Sono, questi, i passi di un turismo lento e radicato, che consente di godere degli aspetti naturalistici, storico-artistici e ambientali in modo nuovo perché guardati con occhi nuovi. Un procedere lento che regala il gusto delle piccole cose, il piacere di momenti importanti ma anche quella poesia del cibo che passa attraverso l’attenzione ad antichi sapori legati alla tradizioni della terra. Nel logo ideato da Marco Lodola, le gambe piegate dall’incedere, a volte anche con fatica, stanno proprio a simboleggiare un percorso intrapreso non solo fisicamente, ma anche e soprattutto, spiritualmente.
Emanuela Marchiafava Assessore al Turismo della Provincia di Pavia
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na passeggiata tra le vie del centro storico, perdendosi fra stradine di ciottoli affiancate da alti muri di mattoni rossi, racconta molto più di tante parole la magnificenza dell’antica Ticinum… “Ogni strada, ogni piazza, ogni porta o rione, un mozzicone di torre o una lapide murata, una statua, un ponte, il nome d’una via, talvolta un odore, mi diventa un buon filo per rinascere con lei in ogni sua epoca e trovarne l’anima vecchissima”, raccontava Cesare Angelini, uno dei cantori più apprezzati di Pavia. Antiche basiliche, palazzi nobiliari e l’università, questo è il “concentrato” della città più vera, in grado di stupire ogni volta sia i propri cittadini che i turisti.
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el regno longobardo restano, purtroppo, solo testimonianze parziali, nelle cripte e nei numerosi sigilli tombali di nobili personaggi: percorrendo Via Severino Boezio, si incontra la prima basilica cristiana eretta a Pavia, intitolata ai Santi Gervasio e Protasio, distrutta e ricostruita più volte nel corso dei secoli, mentre della chiesa di Sant’Eusebio, in Piazza Leonardo da Vinci, indicata un tempo come cattedrale dei longobardi, di fede ariana, resta solo la cripta Dello stesso periodo sono le chiese di San Felice (Via San Felice), di San Marino (Via Siro Comi) e di San Tommaso (Via Rusconi). Si erge a simbolo dell’epoca di maggior splendore il Castello Visconteo (XIV sec.) che si apre oggi su un magnifico parco-giardino, torreggiante sui palazzi nobiliari decorati in cotto come il Broletto in Piazza della Vittoria, Casa Belcredi in Via Frank e Casa Folperti in Via Teodolinda. L’architettura sacra romanica risplende nelle basiliche di San Pietro in Ciel d’Oro, nella piazza omonima, di San Michele (piazza omonima) e San Teodoro, quasi nascosta dal dedalo di viuzze nel quartiere ebraico, che conserva l’affresco di Bernardino Lanzani raffigurante una suggestiva veduta di Pavia del 1522. Il cotto purpureo delle chiese di San Lanfranco (Via Riviera), Santa Maria del Carmine (nella piazza omonima), San Francesco (corso Cairoli), Santa Maria in Betlem (Via dei Mille), San Pietro in Verzolo (nella via omonima), San Lazzaro (viale Cremona) chiude, infine, questa passerella di insigni bellezze medievali.
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’antica università vide i primi albori nell’anno 825, quando l’imperatore Lotario con un capitolare datato da Corteolona riordinò l’istruzione superiore nel Regno Italico e costituì a Pavia la scuola alla quale dovevano convenire i giovani di larga parte dell’Italia settentrionale. La scuola di retorica comprendeva insegnamenti di diritto per la formazione di notai e giudici palatini perché allora Pavia era sede della corte regia. La scuola giuridica di Pavia ebbe notevole attività in età medievale ed è ancora attestata nel secolo XI. Ma la vera fondazione a Pavia di uno Studium generale dal quale deriva l’Università, risale all’imperatore Carlo IV, nel 1361, dietro sollecitazione di Galeazzo II Visconti duca di Milano. Grazie alla “preziosa” guida realizzata da MaBeDo chiunque, pavese o “straniero”, è ora in grado di apprezzare angoli nascosti e particolari di questa nostra bellissima, nobile e antica città.
Prefazione di Mabedo
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QComunication ha deciso di lanciarsi in una nuova sfida e crea la nuova Collana Week end. Una serie di guide volte a promuovere il turismo locale, ad invogliare le persone a visitare le splendide colline dell’Oltrepo’ Pavese, tra le quali rilassarsi e vivere momenti indimenticabili. Attraverso queste guide, lo Staff di FQComunication, s’impegna a rilanciare la filosofia e cultura del viaggio. E’ ora di partire, on the road, con il vento in faccia, quasi a portare via il grigiore cittadino, i pensieri, le preoccupazioni, tra le splendide colline dell’Oltrepo’ Pavese, tra la natura pressochè incontaminata e rigogliosa.. E’ li, che di fronte alla maestosità ed alla creatività di Madre Natura, la mente si libera lasciando spazio ad un senso di pace, di libertà, di voglia di scoprire le bellezze culturali, la storia e le leggende che queste splendide terre offrono a tutti noi. Lo scopo dei week end proposti nelle guide di FQComunication, è quello di raccogliere e proporvi informazioni utili circa la cultura, tradizione, il dove soggiornare, mangiare e scoprire i prodotti tipici che da anni dominano il nostro Oltrepo’Pavese.
Indice 14
Week end: Pavia
20
Un po’ di storia e qualche curiositĂ
58
MangiareDormireComprare
112
Appuntamenti
114
Come raggiungere Pavia
Week end: Pavia
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una giornata grigia, fredda, caratterizzata da una fitta nebbia che avvolge la città come fosse un ampio scialle fumè. Il Ponte coperto è ancora più misterioso, così come tutte le stradine del centro storico ed i monumenti che riservati, mostrano la loro storia di secoli. Questa particolare atmosfera mi rimanda a tanti anni fa.. quando il fiume era caratterizzato da impavide signore che, immerse fino alle ginocchia, ad ogni stagione vi facevano il bucato.. mi vengono in mente le fotografie di Chiolini che con il suo occhio artistico è riuscito a catturare ciò che per sempre rimmarrà impresso nella nostra mente. Passeggio per la mia città e la guardo, l’osservo nei suoi dettagli e mi accorgo di non averla mai guardata realmente.. quante cose viviamo senza viverle veramente, quante cose ci scivolano addosso senza essere apprezzate, per cosa poi?! Per la fretta, l’ingordigia di vivere... ma così si perde la gioia delle piccole cose, si perde l’abitudine dell’apprezzare, dello stupirsi.
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i accorgo che è bellissimo il contrasto tra il grigiore della nebbia e l’allegria che caratterizza le persone, la città; oggi particolarmente allegra! C’è profumo di caldarroste e mandorle caramellate, è Nico che con il suo Apecar domina il Corso per tutto l’inverno, la colonna sonora di questa giornata è un bellissimo tango, sono i quattro fratelli gitani che con le loro splendide musiche rallegrano tutto il centro, un giocolliere ipnotizza i bambini con le sue colorate palline.. il mercato inizia a vestirsi a festa, ci sono i primi calendari dell’avvento, le prime decorazioni, c’è profumo di clementine e l’allegro vociare di tantissime persone.. C’è l’entusiasmo del prepararsi al Natale, la voglia di uscire, di conoscere, di visitare nuove città, nuove tradizioni... di scappare per un Week end! Dove? Questo mese partiamo alla scoperta di Pavia! Buona Lettura.
Ada Negri scriveva... “I Giardini Nascosti” Amo la libertà de’ tuoi romiti vicoli e delle tue piazze deserte, rossa Pavia, città della mia pace. Le fontanelle cantano ai crocicchi con chioccolío sommesso: alte le torri sbarran gli sfondi, e, se pesante ho il cuore, me l’avventano su verso le nubi... Assai più belli i bei giardini, se nascosti: tutto mi pare più bello, se lo vedo in sogno. E a me basta passar lungo i muretti caldi di sole; e perdermi ne’ tuoi vicoli che serpeggian come bisce fra verzure d’occulti orti da fiaba, rossa Pavia, città della mia pace.
Ada Negri, Il Dono, 1936
Un po’ di Storia e qualche Curiosità Pavia, Città delle cento Torri
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n’antica leggenda narra che tanti, tanti anni fa, in una grotta vicino alle sponde del fiume Ticino, nascosta da una fitta vegetazione, abitava un’anziana signora. Il suo aspetto non era certo dei più rassicuranti, gobba, strabica e solitaria; amava uscire di notte per raccogliere erbe e radici che utilizzava per infusi curativi, di felicità, filtri d’amore.Per questo veniva accusata di stregoneria, isolata e mal giudicata da tutti i cittadini. Ma l’arte delle apparenze, è tra le più antiche del mondo... I Pavesi, infatti, nonostante le cattiverie dette sulla povera signora, le facevano visita per chiederle del futuro, filtri, pozioni e.....consigli su come diventare sempre più potenti e poter dominare Pavia. La vecchina, un po’ dipettosa, rispondeva allo stesso modo a tutti: Chi vicino alla propria casa avesse costruito la torre più alta avrebbe dominato l’intera città.
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così, iniziarono a costruire torri sempre più alte fino a quando i cittadini si accorsero che la vecchia signora si era semplicemente presa gioco di loro.... da allora Pavia viene detta:”La Città delle cento torri”. Pavia... città di torri, leggende, di vecchi pescatori, di sole, di nebbia, di grano, di risaie, di labirinti..... Pavia, La nostra città!
Cenni Storici I primi ad occupare con i loro insediamenti la città di Pavia, per via del traffico fluviale, furono Galli, Liguri e Celti di tribù Levi e Marici. Tuttavia, la città venne fondata dai Romani che vi costruirono il castrum, tipico accampamento romano, che chiamarono Ticinum. Potrete ammirare gli importanti reperti risalenti al periodo romanico, nei resti del sistema fognario presenti nel sottosuolo della città. In particolare, accedendo al mercato coperto collocato sotto a Piazza della Vittoria ne potrete ammirare un frammento.
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accheggiata più volte dalle popolazioni Barbare, nel 572, l’antica Ticinum, venne proclamata sotto il nome di Papia, capitale del regno Longobardo. La città rimase sotto dominio Longobardo fino al 774, quando venne conquistata da Carlo Magno. Nel periodo Medievale, Pavia, da un punto di vista politico perse d’importanza e venne annessa al Ducato di Milano nel 1360, sotto il dominio della famiglia Visconti che fecero della città un importantissimo centro culturale. Attorno al 1361, l’Università di Pavia, portò giovani studenti da tutta l’Europa aumentando il prestigio della città che nel 1450 passò agli Sforza. Nel Cinquecento di incisiva importanza è la Battaglia di Pavia, combattuta il 24 Febbraio 1525 tra Francesi ed Imperiali. La Battaglia fu vinta dagli Imperiali grazie al capitano Forlivese Cesare Hercolani che ferì il cavallo del Re Francesco I di Francia permettendo la cattura di quest’ultimo, guadagnando, così, la gratitudine dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo. Per quasi un secolo la città di Pavia fu sotto la dominazione straniera di Spagnoli, Francesi ed Austriaci e nel 1859, divenne insieme al resto della Lombardia, parte del Regno di sardegna; quello che diventerà il futuro Regno d’Italia.
Qualche Curiosità...
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urante la ricerca fatta per conoscere l’avvincente storia di Pavia è stato molto interessante scoprire che: Nella Chiesa di San Michele vennero incoronati Re d’Italia Berengario I del Friuli ed i suoi successori fino a Federico I, il Barbarossa. E’ straordinaria la sensazione che si prova calpestando lo stesso suolo che secoli fa veniva colorato da sfarzose carrozze, da illustri personaggi vestiti con bellissimi abiti in velluto, da trombe, spade... Legata alla Battaglia di Pavia, invece, vi è l’origine della zuppa alla pavese. Gli ingredienti? Pane secco, uova, formaggio e burro. Tale zuppa venne cucinata da una contadina al Re di Francia Francesco I, fatto prigioniero. Pare che il Re ne fu così entusiasta che la fece inserire, sotto il nome di “Soupe à la Pavoise“, nel menù di corte. Perchè non provarla?!
Ponte Coperto
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el 1352, per mano di due rinomati architetti, Giovanni Da Ferrara e Jacopo da Cozzo, venne eretto sulle rovine di una precedente costruzione romana, il Ponte Coperto. La sua particolarità? La copertura a tetto! Galeazzo II Visconti aveva una personalità creativa e piuttosto esigente; così, dopo aver conquistato la città apportò immediate modifiche architettoniche: rinnovò la già esistente Strada Nuova, così da collegare la sua dimora,il Castello Visconteo, al Ponte che fece coprire con una sorta di tetto. Siamo nel 1360. Negli anni successivi, il Ponte subì numerose modifiche; furono aggiunte la porta d’ingresso, d’uscita ed una cappella dedicata a S. Giovanni Nepomuceno, patrono degli annegati. Il Ponte, durante la seconda Guerra Mondiale, venne danneggiato dai continui bombardamenti. Demolito per paura di un possibile crollo, venne ricostruito cercando di mantere l’aspetto originale, nel 1951. Alcuni dei resti dei piloni del ponte trecentesco, sono tuttora visibili nelle acque del fiume Ticino. Il Ponte Coperto collega il centro storico della città con il colorato e pittoresco Borgo, in antichità abitato da pescatori, cavatori di ghiaia e lavandaie a cui è dedicata una statua ammirabile proprio in questo bellissimo Borgo.
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redo che visitare una città impugnando una guida turistica o una mappa, sia didatticamente utile ed interessante ma ritengo che di altrettanto interesse sia lasciarsi trasportare dall’intuzione, dalla voglia d’esplorare, dal perdersi per vie inesplorate, per meglio apprezzare il ritrovarsi d’innanzi ad un opera di sorprendente bellezza. Quindi, forza! Perdetevi per i quartieri Medievali, per il quartiere dei pescatori.... mal che vada..... siamo nella generazione dei cellulari! Passando per Porta Calcinara, il cui nome deriva dall’approdo sul fiume destinato alle imbarcazioni che trasportavano materiali edilizi come sabbia, legna, argilla e ghiaia, percorrendo le strette viuzze acciottolate, si arriva alla bellissima chiesa di San Teodoro ed alla Quattrocentesca Casa degli Eustachi, appartenente al guardiano delle acque.
Chiesa di San Teodoro Costruita su di una precedente chiesa dedicata a Sant’Agnese, San Teodoro appartiene al XIII ed è caratterizzata da una disarmante semplicità. La facciata in mattoni rossi è tripartita da contrafforti ed il triburio ottagonale termina con lanterna, un tempo impreziosita da bacini in ceramica orientale.
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’aspetto interno è costruito secondo il modello delle chiese tardoromaniche ed impreziosito da numerose testimonianze votive dedicate alle imprese di Sant’Agnese e San Teodoro, uno dei patroni di Pavia. Strepitoso l’affresco rinascimentale di valore topografico raffigurante Pavia nel suo aspetto originale di quell’epoca storica. Suggestiva la cripta seminterrata, con capitelli romanici.
Basilica di San Michele Maggiore La Basilica di S. Michele, completata nel 1155, è il più importante monumento a carattere religioso medievale della città. In tale chiesa, come detto, si svolsero importanti cerimonie e numerose incoronazioni di re italici. San Michele, chiesa di rilevante prestigio, doveva distinguersi dalle altre chiese pavesi... in cosa? Nella scelta dei materiali! E’, infatti, l’unica chiesa quasi interamente rivestita di pietra arenaria la cui peculiarità è quella di assorbire la luce che la colpisce, per restituirla di volta in volta con diverse sfumature di tonalità.
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a facciata presenta tre portali sulle quali troviamo raffigurati S. Ennodio, S. Eleucadio ed in quello centrale, S. Michele. Le cordonature dei portali presentano rilievi, fasce zoomorfe, cornici a girali e tralci vegetali. All’interno sono presenti tre navate i cui pilastri sono caratterizzate da strepitosi capitelli scolpiti con storie della Bibbia e figure allegoriche come Adamo, Eva e l’albero del Bene e del Male, La Giustizia divina...
Università Parlare di Pavia, spesso significa parlare della sua università, dei suoi studenti che la rallegrano, con i loro libri, il loro vociare, il loro studiare, il loro riempire i bellissimi cortili che, da secoli, impreziosiscono il nostro Ateneo Pavese. L’Università di Pavia nasce nel 1361 per volere di Galeazzo II Visconti con le facoltà di Diritto, Medicina, Filosofia, ed Arti Libere. Nei secoli subì vari cambiamenti; durante il periodo asburgico, ad esempio, gli edifici universitari vennero ristrutturati in stile neoclassico ed ampliate con nuove aule come Il Teatro Anatomico di Antonio Scarpa ed il Teatro di Fisica di Alessandro Volta.
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curioso pensare che un tempo a riempire le aule di questa splendida università, vi erano personaggi come Ugo Foscolo, Cesare Beccaria, Alessandro Volta, Camillo Golgi, premio Nobel per la medicina nel 1906 e tantissimi altri..... Chissà se anche loro facevano scherzi goliardici, se anche loro provavano ansia prima di un esame o se anche loro facevano merenda da Vigoni con la golosa Torta Paradiso?!
Teatro Fraschini Nel 1771 per opera dell’architetto Antonio Galli Bibiena venne realizzato il Teatro Fraschini. Cos’è un Teatro? Una scatola chiusa piena di emozioni, una palla di vetro che se agiti regala inaspettati paesaggi innevati, un carillon, una sorpresa unica da ammirare.. La creatività del Teatro Fraschini è custodita al suo interno. I lati del palcoscenico sono arrichiti da statue allegoriche della musica e della poesia di Michele Forabosco. Il soffitto è affrescato dal Bignami mentre i palchetti sono tutt’oggi decorati da specchiere, affreschi, stucchi settecenteschi. Divenuto di proprietà Comunale nella seconda metà dell’800, venne dedicato al patriota pavese, tenore verdiano Gaetano Fraschini. Ogni anno, propone una stagione lirica, musicale, di prosa e balletto. Teatro Fraschini, Teatro di Tradizione!
Castello Visconteo
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dificato nel 1361 e realizzato in soli cinque anni, per volere di Galeazzo II Visconti. L’aspetto di questa fortezza, non è mai stato dei più minacciosi, infatti, più che rocca di difesa militare, fu splendida ed elegante residenza di corte. Purtroppo, il tempo ha portato con se i numerosi affreschi raffiguranti battaglie, scene di caccia, della vita di corte.. ma non una delle più significative testimonianze; La Sala Azzurra. Suona di mistero? Di tesoro nascosto? Ebbene si! In questa sfarzosa sala, ricca di ori e lapislazzuli, vi era l’immensa biblioteca viscontea, piena di codici e pregiati libri ordinati dal Petrarca. Utilizzato a lungo come caserma militare, oggi, il Castello Visconteo, è sede culturale. Troverete, infatti, varie sezioni dei Musei civici, sale per mostre d’arte e sede di concerti e spettacoli.
Secondo un’antica leggenda.... .... All’interno del Castello, nascosto da qualche parte, ci sarebbe un uomo murato. Si tratterebbe del segretario di Galeazzo Visconti; Pasquino Capelli. Accusato di tradimento nel 1398, venne avvolto nudo in una pelle di bue ancora calda e murato fino alla testa.
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ccusato di tradimento nel 1398, venne avvolto nudo in una pelle di bue ancora calda e murato fino alla testa. Galeazzo Visconti, andava a trovarlo ogni giorno, con lo scopo di farlo confessare, lo fece nutrire per venti giorni, fino a quando la pelle del bue, seccandosi, non lo stritolò. Quando morì, la testa venne murata insieme al resto del corpo. Successivamente, il Duca, scoprì la reale innocenza del suo segretario e per mettere a tacere il terribile errore da lui commesso, lasciò il cadavere all’interno del muro. Si narra che da qualche parte, all’interno della fortezza vi siano ancora, misteriosi segni riconducibili allo sventurato Pasquino Capelli. Un motivo in pù per visitare il Castello Visconteo, non trovate?
Basilica di San Pietro in ciel d’Oro Eseguita da maestri lombardi tra il 1300 ed il 1400, deve la sua fama Europea alla presenza delle spoglie di Sant’Agostino. San Pietro in Ciel d’Oro, come tante altre chiese di Pavia, è caratterizzata da una struttura semplice, in mattoni rossi, a tre navate con falso transetto, abside e cripta, risalente al tardo Ottocento. Nel presbiterio, si trova l’Arca di Sant’Agostino, un capolavoro della scultura gotica, contenenti le ceneri del Santo.
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ltre a quella di Sant’agostino, la chiesa ospita le sepolture di Severino Boezio, filosofo e del Re longobardo Liutprando.
Palazzo Broletto Inserito nel contesto della splendida Piazza della Vittoria, quasi interamente cinta da portici trecenteschi, si trova il Palazzo del Broletto; sede storica del Comune di Pavia. L’edificio, nel corso dei secoli, ha subito numerose modifiche; la parte più antica si trova all’interno del palazzo caratterizzato da un grande salone rettangolare sorretto da portici aperti con vista sull’imponente Duomo. Oggi, il Broletto, è sede dell’accoglienza turistica di Pavia e provincia, dell’ufficio informazioni e luogo di manifestazioni a carattere artistico.
Duomo Il Duomo, è la più imponente chiesa di Pavia ed edificio rinascimentale di straordinaria importanza. Costruito nel XV secolo, per quanto riguarda i rivestimenti marmorei ad oggi, non è stato ancora completato. Determinante fu l’intervento progettuale dell’architetto Bramante, Francesco di Giorgio Martini e Leonardo Da Vinci. Diviso in tre navate da pilastri con transetto e maestosa cupola. All’interno meritano ammirazione i numerosi dipinti tra i quali “Scene di vita di S. Siro”, “La Madonna col Bambino“, “L’adorazione dei Magi”...
Sapevate che....
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l Duomo di Pavia possiede la quinta cupola più alta d’Italia dopo quella si San Pietro in Vaticano?! La Cattedrale di Pavia, dedicata a San Siro patrono della città, è inserita nella bellissima Piazza Duomo dove si trova Il Palazzo Vescovile, della seconda metà del Cinquecento, la cui costruzione viene attribuita all’architetto Pellegrino Tibaldi per volere del vescovo Ippolito de Rossi e la Statua del Regisole. Quest’ultima, in bronzo d’orato, attribuita all’epoca teodoriciana. Cosa rappresentava questa statua? La Grandiosità dell’Imperatore e di Pavia. Ritenuta simbolo della tirannia venne distrutta per mano dei Giacobini nel 1796. La statua che si può ammirare oggi, è un rifacimento dell’opera originale, creata nel 1937 dallo scultore Francesco Messina.
Dove Mangiare, Dormire e....... Comprare!
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er me, viaggiare, scoprire nuove città, nuove tradizioni.. è una delle cose più belle che riempie ed arricchisce l’anima; che fa gioire e sorridere. Non importa dove si va... non è necessario recarsi in posti esotici per provare queste sensazioni, l’importante è andare, ovunque ci vada, ovunque ci porti la nostra meta.. Viaggiare è cultura, cultura di strada, pratica, poco ampollosa ed immediata... puoi studiare una vita sui libri, ma se rimani recluso, limitato in uno spazio ristretto... i tuoi occhi rimarrano sempre poveri e l’immaginazione insoddisfatta.. Fino ad ora abbiamo parlato della parte culturale di Pavia.. ma si sa che il viaggio è anche relax, buon cibo, qualche chiacchiera e un po’ di shopping! Le campane suonano e la fame inizia a farsi sentire.... Dove si mangia oggi?!
Ristorante Pizzeria Botticella
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ituato nel centro storico di Pavia, in Piazza del Carmine, ai piedi dell’omonima Chiesa, maestoso esempio di architettura gotico lombarda, si trova il Ristorante Pizzeria Botticella. Lo stile, curato nel dettaglio dal proprietario Salvatore Spataro, rendono il locale elegante e raffinato. Potrete rendere la vostra mensa ancora più suggestiva, consumandola nello spazio esterno “immerso” nella splendida piazza. La specialità della casa? Freschi e prelibati piatti di pesce come Paccheri ai Frutti di Mare, Tartar di Tonno.... cucinati ed impiattati dalla passione, preparazione e creatività dello Chef Julian. Per chi volesse, il Botticella, è anche pizzeria con forno a legna che sforna ogni giorno ottime e gustosissime pizze. Per i più golosi, sarà un piacere poter scegliere uno dei tanti dolci fatti in casa, proposti... come Tiramisù, salame di cioccolato e tanti altri! L’intero menù verrà accompagnato da una richissima carta dei vini e dalla cortesia del personale.
Ristorante Pizzeria Palinuro
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due passi da piazza del Duomo, ecco a voi un ristorante tranquillo, discreto, di tradizione Italiana. Lo staff è attento, cordiale e allegro. L’ambiente è vivace e senza pretese, accogliente e decorato da quadri marinari o da altri oggetti particolari che richiamano alla memoria il Sud d’Italia. La cucina profuma di mediterraneo, e lo si sente soprattutto nei buoni piatti di pesce fresco, un vero piacere per il palato. Un menù perfetto che coniuga la tradizione Tricolore con tocchi dello chef Vincenzo Fersula rendendo il tutto ineguagliabile, unico e sublime. Sfogliate la carta delle pizze, con le sue infinite scelte, dalle più tradizionali come la margherita o il classico calzone napoletano fino alle più sfiziose e coraggiose, come la Mare e monti o con lo zola e le mele. Il tutto da abbinare agli eccellenti vini della cantina tutta nazionale. Inoltre, sono tra i pochi locali ad avere un menu in scrittura Braille per i non vedenti! A Pavia.... un po’ di “Napolinità”!
Ristorante Pizzeria Marechiaro
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e vi siete innamorati della principale Piazza di Pavia, Piazza della Vittoria e vi piace osservare il via vai delle persone, con i loro colori e l’allegro vociare... il Ristorante Pizzeria Marechiaro è ciò che fa per voi! Ottima la pizza, la cui proposta è infinita, preparata nel forno a legna, su richiesta impastata con farine biologiche o al metro. Numerose le proposte del menù... dai saporiti piatti di terra ai più delicati piatti di pesce, tutti accompagnati da una vasta carta di vini che sapranno esaltare i sapori delle pietanze scelte. Sia in estate che in inverno, non perdete l’opportunità di pranzare o cenare nell’ampio plateatico in piazza, perfettamente isolato sia dal freddo che dalle zanzare con un’impagabile vista sul Broletto e su Santa Maria Gualtieri. Ristorante Pizzeria Marechiaro, trionfo della cucina mediterranea!
Informazioni utili per prenotare..... Ristotante Pizzeria Botticella Piazza del Carmine, 8 Pavia Tel. 0382 - 21664 E-mail: botticellapv@hotmail.it Aperto dal LunedĂŹ al Sabato - Chiuso il Domenica.
Ristotante Pizzeria Palinuro Via Teodolinda, 38 Pavia Tel. 0382.22266 | 0382.22266 E-mail: palinuropizza@alice.it Chiuso: martedĂŹ Adesione MabedoCard: Sconto del 10% (escluso Pizza)
Ristotante Pizzeria Marechiaro Piazza della Vittoria, 9 Pavia Tel. 0382 23739 Chiuso: LunedĂŹ
Per un buon caffè, una merenda o un aperitivo....
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asseggiando per le vie del centro storico di Pavia potrete concedervi una pausa relax con un buon caffè, un dolcetto o magari prima di pranzare o cenare.. coccolarvi con un buon aperitivo! Per questo vi suggeriamo due bellissimi Bar: Chocolate Caffè, di Ribaudo Francesco, ex Caffè Morandotti nato nel 1921; locale di riconoscimento storico situato in Piazza della Vittoria,10... dove ottimi sono gli aperitivi e..... La cioccolata tanto amata dagli studenti che usciti da scuola o al termine delle lezioni Universitarie si concedono una golosa pausa. Assolutamente da provare i ricchi menù proposti per la pausa pranzo, pensati per gli studenti più frettolosi e per chi, invece, vuole prendersi una pausa rilassante prima di ricominciare le attività di routine, in estate comodamente seduti ai tavolini posti nella bellissima Piazza Grande. Ottima location anche per feste di Laurea e compleanni!
Caffè Delizia
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ituato in Corso Cavour 17, vi offrirà squisite leccornie... dal salato al dolce! Tutto arricchito dalla simpatia del personale! Il Caffè Delizia è un locale vivace, pieno di allegre persone, è un punto di ritrovo. Il Bancone è impreziosito da numerosi prodotti culinari, brioches, baci di dama, tortini di marmellata, dolci alle noci..e tanti altri fino ad arrivare ai salati... focacce, pizze, tanti panini... strepitosi ed originali... con funghi, patè d’olive, pomodorini secchi e delicati salumi del nostro Oltrepo’!
E per dormire....L’Hotel Moderno
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’Hotel è situato in un palazzo d’epoca in stile Liberty elegante e recentemente ristrutturato al fine di offrire al cliente spazi accoglienti e raffinati. Prima di rilassarsi nelle camere dotate di ogni comfort, frigobar, Tv, climatizzazione... gli ospiti potranno assaporare gustosi cocktails all’American bar. Inoltre, potrete godere del centro benessere che vi intratterrà tra bollicine dell’idromassaggio o nei vapori del bagno turco. L’Hotel Moderno, mette a disposizione, comode biciclette per spostarsi nel centro storico della città. L’Hotel Moderno è anche raffinato centro congressi.
Viale Vittorio Emanuele, 41 Pavia Tel. 0382.303401 | 0382.25225
Un po’ di Shopping... Agripavia
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n questa accogliente bottega, troverete alcuni dei nomi più stimati e conosciuti in ambito provinciale; produttori locali, specializzati anche nel biologico che, con le loro squisitezze, raggiungono anche i palati più esigenti. Potrete degustare ed acquistare, oltre ai conosciutissimi vini e salumi dell’Oltrepò Pavese, funghi e tartufi, tantissime varietà di miele, birra di zucca proposta dalla Proloco di Dorno, confetture dolci da colazione o da abbinare agli squisiti formaggi di capra, bufala, pecora e vaccini ben visibili al bancone. E poi ancora torte (come ad esempio la Risolona, cugina della più nota Sbrisolona ma prodotta con farina di riso), biscotti (tra cui le originali Ofelle di Parona con tutte le varianti), succhi, frutta e verdure freschissime di stagione, piante officinali, focacce e brioche di pasta madre, ottimi sughi per condire i vostri primi piatti, pasta fresca (solo nel week end), riso biologico e non (proveniente dal pavese e dalla Lomellina), prodotti cosmetici per la cura del corpo e tanto altro! Dopo aver visitato la nostra bella città, aver scoperto le sue tradizioni, assaporato tanti piatti tipici, perchè non provare a cucinare qualcosa di tipico nelle vostre case, magari organizzando una divertente cena tra amici? Dove acquistare gli ingredienti per un pasto “alla Pavese”? DA AGRIPAVIA!!
Origini, La Spesa come una volta
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egozio di nuova concezione che propone un inedito mix di tradizione ed innovazione. Qui si fa la spesa come una volta, molti prodotti sono venduti sfusi, all’etto: dalla pasta ai detersivi ecologici, dai cereali alle farine, dalle spezie ai biscotti, dai legumi alla frutta e verdura di fattoria. Si sceglie da soli, in uno spazio che profuma di frutta, di sapone fatto a mano, di cacao e caramelle. Tra i filoni di pane cotto a legna, bottiglie e lattine di olio nuovo, cesti di frutta di stagione bio o di varietà rare... e tante cose introvabili nei supermercati: i sottaceti artigianali, le acciughe, le mostarde artigianali. Anche il vino si compra sfuso: bianco o rosso si spilla da grandi damigiane che provengono dai migliori produttori dell’Oltrepò. Si può portarlo a casa insieme al latte appena munto che arriva ogni giorno e viene venduto in bottiglia di vetro. In fresco, vicino ai legumi che si possono mixare da soli, una ricca selezione di yogurt, formaggi, salumi, snack leggeri di riso, soia e avena, salse, conserve, succhi di frutta senza conservanti che arrivano da aziende certificate.
Corso Garibaldi 11/c - 328 6383021 www.bottegaorigini.com
Gli storici negozi: Buroni
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uroni si snoda nelle due sedi di Corso Cavour e di Piazza della Vittoria offre ogni giorno con cortesia e professionalità un’immutata qualità. Nella sede di Piazza Vittoria potrete trovare marche ormai diventate sinonimo di tres chic: le coloratissime borse Furla, le eleganti The Bridge, le funzionali Samsonite e Piero Guidi... In Corso Cavour potrete trovare le borse e gli accessori che fanno tendenza firmati da Calvin Klein e Guess, la giovanile linea di Coccinelle o Piquadro per il work e new entry Alviero Martini e molto altro ancora. Le migliori marche sul mercato si trovano qui, grazie ai loro occhi vigili e attenti puntati con costanza sul mercato alla ricerca della più alta qualità e creatività. La parola d’ordine è coccolare il cliente, in modo che possa trovare esattamente ciò che desidera, soddisfare un suo capriccio o fare un regalo per un’occasione importante.
C.so Cavour, 25 - 0382 32164 / Piazza Vittoria, 19 - 0382 24749 Adesione MabedoCard: Sconto del 10% escluso prodotti Samsonite
Gli storici negozi: Ghelfi
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helfi, negozio d’eccellenza situato sulla via principale della città. Da anni offre le migliori marche d’abbigliamento maschile. Ambiente moderno e minimalista, luci perfette che mettono in risalto la qualità ed i colori dei capi. L’architettura ed il design degli spazi contribuiscono a creare un ambiente curato nel minimo dettaglio. Versatile, offre alla sua clientela le migliori marche della sartoria e della moda italiana e straniera: potrete trovare AERONAUTICA MILITARE, BROOKSFIELD, BURBERRY (un classico senza tempo), BURLINGTON, DIESEL, FAY, FRED PERRY, CALZE GALLO, GRIFONI, CAMICIE GUGLIELMINOTTI, INCOTEX, JECKERSON, CINTURE ORCIANI, OSGOOD, PEUTEREY, PIACENZA CASHMERE, PRADA, anche nella versione più sportiva ispirata alla mitica LUNA ROSSA...
Corso Strada Nuova, 96 - 0382.33203 Adesione a Mabedo Card, sconto 5%.
Gli storici negozi: Paolo Rovati
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er voi che amate la Danza... ed i suoi bellissimi costumi che fanno da cornice a ciò che la musica non può esprimere sola... fatevi trasportare dal vostro corpo, vi porterà nel fatato regno di Paolo Rovati. Un regno fatto di scarpette, accessori luccicanti ricoperti di gemme e strass, colori, stoffe meravigliose, costumi e abiti per i balletti classici o per la danza moderna, dal body alla parigina, per le bambine più piccole al primo tutù che indosseranno per la loro prima e ...musica...! Non ci sono cataloghi da consultare perché Paolo ha imparato, in seguito a molti anni di collaborazione con i maggiori teatri in Italia e all’estero, che ogni costume e unico: deve essere studiato e realizzato a seconda del tipo di spettacolo, del palcoscenico, della musica... Un Due Tre.... Un Due Tre...... tatarattatata.... Un Due Tre....
Via Volturno, 13 - 0382 303738 Adesione Mabedo Card: sconto 10%
Appuntamenti
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utte le mattine, in particolar modo nei giorni di Mercoledì e Sabato, Piazza Petrarca si vivacizza con le bellissime Bancarelle del Mercato. La prima Domenica di ogni mese, viale XI Febbraio profuma d’antico e protagonista di tutta l’intera giornata è il mercatino dell’antiquariato. Numerosi sono gli eventi proposti a Pavia... mostre, sagre, concerti, manifestazioni... e tanto altro! Vi invitiamo a visitare, quindi, il sito Comunale ed il nostro portale Mabedo sempre aggiornato con tante News!
www.comune.pv.it www.mabedo.it
Come raggiungere Pavia Aereo Pavia è servita dagli aeroporti Milanesi di Linate e Malpensa, collegati alla città di Pavia tramite Corriere SGEA. www.sgea.it Treno Tutti i giorni, ogni 30 minuti, passa un treno che da Milano porta a Pavia. www.trenitalia.it Auto Da Milano: Prendere l’auostrada A7, in direzione Genova ed uscire a Bereguardo-Pavia Nord. Da Genova: Prendere l’auostrada A7, in direzione Milano ed uscire a Bereguardo-Pavia Nord. Da Piacenza: Prendere l’autostrada A21, Piacenza-Torino ed uscire a Broni Stradella
Mabedo vi augura un Buon rientro.... .... Al prossimo Week End...
Week end a Pavia
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