Cento anni di scuola, famiglia, territorio

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IL NOSTRO PERCORSO EDUCATIVO Il percorso laboratoriale non è stato un semplice percorso celebrativo dei 100 anni della nostra scuola, ma vuole essere una nuova “mission” di “Cittadinanza Attiva”, capace di avviare i bambini alla ricerca storica, in modo da far capire che la storia avvolge ognuno di noi e ci permette di essere ciò che siamo adesso e che saremo nel futuro: non c'è futuro senza la conoscenza del passato. Il progetto si è articolato, in modo da offrire un approccio trasversale a tutte le discipline del curricolo ed è stato pensato per migliorare il successo formativo. Tutte le attività non sono mai il frutto di estemporaneità e occasionalità, ma concorrono a stimolare e favorire la crescita di una coscienza sociale, e civile. Le insegnanti



Cari amici, durante il nostro percorso laboratoriale, abbiamo “idealmente� esplorato nel tempo il nostro territorio attraverso immagini storiche.


Adesso confrontiamo…

La chiesa di S.Atanasio

Anni ‘50

Anno 2012


IL FIUME ELEUTERIO OGGI

IERI


Tra i preziosi documenti trovati nell’archivio dell’associazione “Controcorrente” osserviamo la planimetria del paese di Ficarazzi risalente a ben 175 anni fa. Si tratta della cartografia raffigurante l’abitato di Ficarazzi nel lontano 1837.


Oggi il nostro territorio è così! Per fortuna Google Maps ci dà una mano…


IL LAVORO IN CLASSE ALCUNI NOSTRI MOMENTI IN CIRCLE TIME

Ascoltiamo alcune testimonianze del passato dalle nostre insegnanti…

…e socializziamo le nostre scoperte sul nostro territorio


Adesso, con lo zaino in spalla, siamo pronti ad esplorare personalmente il nostro territorio.


Iniziamo il nostro percorso dal CASTELLO GIARDINA.


Iniziamo dalla scalinata storica e immaginiamo‌ dame e cavalieri che entrano nel castello per un ballo.


Visitiamo i resti dell ’antica cappella del S.S Crocifisso


Per approfondire la storia del castello Giardina facciamo qualche intervista‌


Gli interni non sembrano appartenere a un castello…

…c’è pure una piccola cappella dove ci soffermiamo per una preghierina.


Il castello Giardina si affaccia sulla valle dell’Eleuterio


Osservando le montagne attorno, ci rendiamo conto che il nostro territorio nel Pleistocene era completamente sommerso !

LIMITE DEL MARE NEL PLEISTOCENE


Lungo il fiume Eleuterio intorno al XIV e XV sec. si coltivava la canna da zucchero. Il castello Giardina era solo un semplice trappeto.


Adesso nella valle ci sono delle coltivazioni di agrumi e di ortaggi‌


‌ solo grazie al fiume Eleuterio!


Abbiamo ascoltato tante storie e leggende ma ‌ anche i monumenti parlano!


Il tufo usato per costruire il CASTELLO GIARDINA contiene dei fossili!

IL FOSSILE


Le antiche macine del trappeto di Ficarazzi sono esposte lungo il corso principale


Nel nostro territorio ci sono anche i segni indelebili della guerra e i nomi di tanti eroi che hanno combattuto per la nostra libertĂ !



Neanche la pioggia riesce a fermarci !


Adesso in classe costruiamo una mappa su ciò che abbiamo osservato durante le nostre uscite sul territorio


Inoltre, rendiamo partecipi i nostri “nuovi� compagni del lavoro fin qui svolto per metterli in situazione.


MAPPA SULLO SVILUPPO URBANO DEL PAESE DI FICARAZZI Negozi

Strade strette

Palazzine

Mare

Collina

Centro storico Periferia FICARAZZI

FRAZIONE

FICARAZZELLI

Situato in PIANURA

Provincia di

Regione

SICILIA

PALERMO

Villette

Fiume Eleuterio


I nonni ci raccontano la loro vita da bambini nel periodo del dopoguerra.

LO NIGRO CATERINA

ALCAMO MARIA ANNA SALA PIETRO – MASCALI ANDREA – BENINCASA CATERINA - D’ALEO ROSA


I nonni intervistati hanno affrontato i seguenti argomenti: • • • • • • •

…LA FAMIGLIA …LE ABITAZIONI …LA VITA QUOTIDIANA …IL GIOCO E IL TEMPO LIBERO …IL LAVORO …L’ALIMENTAZIONE …LE TRADIZIONI

Ma per saperne di più abbiamo preparato una vera e propria intervista soprattutto sulla loro “vita scolastica”.


Ecco alcune nostre domande -A che età hai iniziato ad andare a scuola? - Per quanti anni sei andato a scuola? -Quando iniziava la scuola? Quando finiva? -Per quante ore al giorno? -La scuola era distante da casa? Con quale mezzo la raggiungevi? - Quante e quali erano le materie che studiavi? - Quanti insegnanti avevi? - Qual era il materiale scolastico che portavi a scuola? - Indossavi una divisa? - Quanti alunni c'erano in ogni classe? - Com'era l'edificio? - C’era il riscaldamento? -Anche ai tuoi tempi c'erano i bidelli? -Cosa si mangiava a merenda? - Nella tua classe c'erano maschi e femmine? - Com' erano le aule? - Com'erano i banchi?


I nonni intervistati ci hanno portato dei documenti davvero interessanti sulla loro vita scolastica

La cartella e i quaderni



.


Ecco chi era… Francesco Paolo Tesauro La nostra scuola è intitolata a Francesco Paolo Tesauro che nacque a Ficarazzi nel 1852 e morì nel 1922. Nel 1888 gli fu conferita la medaglia d'argento da parte del Ministro dell'Interno per essersi distinto durante l'epidemia di colera del 1885 nel territorio della provincia di Palermo. Fu un apprezzato giurista e ricoprì varie cariche istituzionali tra le quali quella di sindaco di Palermo dal 1907 al 1908. Fu anche il decimo Presidente della Provincia di Palermo dal 1914 al 1919, ed eletto Presidente a larga maggioranza. Agli inizi del '900 istituì a proprie spese, nel paese natale di Ficarazzi, la prima scuola elementare, svolgendo un'azione di lotta contro l'analfabetismo allora imperante. Il suo impegno politico fu sempre di ispirazione ai principi democratici, basati sull'idea del "governo del popolo" . Ebbe inoltre, uno spiccato interesse per il progresso e le innovazioni tecnologiche.


Nel nostro paese c’era la scuola solo fino alla 5^ elementare e c’era un solo insegnante per classe. Le materie di studio erano religione, canto, disegno e bella scrittura, lettura espressiva e recitazione, ortografia, lettura ed esercizi di lingua, aritmetica e contabilità, nozioni varie, geografia, storia, scienze fisiche e naturali, nozioni di igiene, pulizia e cura della persona, educazione fisica, lavori donneschi e lavori manuali, disciplina (CONDOTTA). Durante il fascismo, anche la scuola era organizzata in modo rigido e militaresco; appena si entrava in classe, bisognava fare il saluto romano al duce: c’era un suo quadro appeso in ogni aula. I maschi portavano una blusa nera e le femmine un grembiulino nero con il colletto bianco. Sulla blusa e sul grembiulino c’erano delle spille in metallo con la M di Mussolini o la B di balilla. Tutti i giorni si faceva ginnastica per diventare buoni militari. Per scrivere si usavano pennino e calamaio. Possedere una penna stilografica era considerato un lusso. I maschi e le femmine erano divisi in classi diverse. Se un alunno era discolo, le maestre gli davano le bacchettate sulle mani e lo mandavano dietro la lavagna con le mani sotto le ginocchia. Le cartelle per portare i libri e i quaderni non esistevano. I più fortunati possedevano delle borse in pelle, gli altri in cartone. D’inverno le aule erano riscaldate con stufe a legna o bracieri. Finito il periodo scolastico c’erano le colonie estive per tutti i bambini.


LA PAGELLA DELL’ERA FASCISTA


ANNO SCOLASTICO 1932 – 1933


Siamo andati a scuola tra gli anni ’30 e ’50 circa. Frequentavamo solo le elementari, anzi qualcuno era costretto ad abbandonare gli studi solo dopo un anno o due per andare a lavorare. Io, dice il nonno di Geremia, non sono mai andato a scuola perché ho dovuto aiutare il mio papà in campagna. Ci alzavamo presto perché la scuola era lontana e spesso dovevamo raggiungerla a piedi anche se c’ era freddo o brutto tempo. Una volta la scuola iniziava dalle 8:30 e finiva alle 12:30. La diversa condizione sociale delle famiglie si notava nel materiale scolastico degli alunni. Per andare a scuola i nostri nonni usavano una cartella di stoffa, o di cartone,e per scrivere il pennino e il calamaio, non


esistendo le penne biro. C’era chi nell’astuccio di legno aveva molti colori e chi ne aveva solo sei: non tutti potevano permettersi la gomma o addirittura qualcuno non aveva neppure la merenda che consisteva in una fetta di pane condita con l’olio o con lo zucchero. A volte le gomme venivano realizzate con la mollica del pane. A scuola indossavamo un grembiule nero con il colletto e il fiocco bianco. Le classi erano numerose, spesso divise tra maschi e femmine. Le aule erano grandi e poco riscaldate da una stufa a legna e talvolta erano gli stessi alunni a portare da casa la legna perchÊ la scuola ne forniva poca.


Le materie principali erano: italiano, matematica, storia, geografia, scienze, economia domestica, canto, religione. Il maestro era uno solo e insegnava tutte le materie, spiegava e interrogava. Se qualche bambino non rispettava le regole, disturbava o non faceva i compiti, finiva dietro la lavagna per ore. Alcuni maestri erano talmente severi da infilare le orecchie d’asino ai bambini facendoli girare per le altre classi, oppure ci bacchettavano le mani con il righello o altro. I libri riportavano le informazioni essenziali e le illustrazioni erano poco vivaci ed invitanti. La scuola iniziava il 1°Ottobre e terminava a metĂ Giugno, si andava tutti i giorni, tranne la domenica.


I genitori ci raccontano la loro vita da bambini negli anni settanta – ottanta.



I genitori pi첫 giovani ci raccontano la loro vita da bambini negli anni novanta


La maggior parte dei nostri genitori ha frequentato le scuole elementari tra gli anni ‘70 e ’80. A quel tempo l’unica struttura scolastica presente a Ficarazzi era il plesso Tesauro, che accoglieva le classi della scuola elementare in orario antimeridiano (8.30 -12.30) e le classi della scuola media in orario pomeridiano. La scuola iniziava a metà Settembre e terminava ai primi di Giugno e si andava tutti i giorni, tranne la domenica. La maggior parte dei nostri genitori andava a scuola a piedi, solo qualcuno veniva accompagnato con l'automobile. Spesso andavano a scuola e tornavano a casa da soli, in compagnia dei loro amici o fratelli. Le classi erano miste e abbastanza numerose, si arrivava fino a 28 alunni per classe coordinati da un’unica insegnante.


Utilizzavano la cartella di plastica con le bretelle che si metteva sulle spalle o gli zaini di tela impermeabile. Dentro avevano due libri, il libro di lettura ed il sussidiario, un quaderno a righe ed uno a quadretti e l'astuccio. I quaderni erano piccoli. Nell'astuccio c'erano penna, matita, gomma, temperino, righello e pastelli. La penna era biro non cancellabile. Non c'erano le penne cancellabili. C'era chi aveva i colori a cera. A ricreazione mangiavano la pizzetta, qualche fetta di dolce fatto dalla mamma o le merendine o il panino con i salumi e qualche frutto. Per conoscere le attività scolastiche dei nostri genitori abbiamo cercato le discipline sulle loro pagelle, in alcune però esse non c'erano, c'era solo un giudizio globale. Le pagelle quindi non erano tutte uguali. I nostri genitori indossavano grembiuli diversi a seconda della scuola frequentata: blu, neri, a quadretti azzurri e bianchi, a quadretti rossi e bianchi;


i colletti erano bianchi e spesso avevano anche un fiocco blu, rosa, bianco, rosso oppure a pois. Le aule erano grandi e venivano riscaldate da una stufa elettrica. La mamma della nostra compagna Federica, invece, ci racconta che lei ha frequentato la scuola Tesauro negli anni novanta. Con l’aumento della popolazione scolastica del territorio ficarazzese venne costruito il plesso di via dell’Aria. Intanto entrano in vigore “ i moduli” che prevedevano tre insegnanti ogni due classi e c’erano molte più materie da studiare: italiano, matematica, storia, geografia, scienze, inglese, arte e immagine, musica, educazione motoria. Le nuove materie portarono un aumento del tempo – scuola, infatti, si entrava alle 8.30 e si usciva alle 13.30. Le insegnanti facevano usare sia i quaderni piccoli che i quadernoni . Alla fine di ogni quadrimestre si veniva valutati in ogni singola materia non con un voto numerico ma con giudizio espresso dalle lettere dell’alfabeto (A = ottimo,B=buono…)


Anche i nostri genitori ci hanno portato dei documenti davvero interessanti sulla loro vita scolastica

Le pagelle


Foto di gruppo – Anni ‘90



Si notano ancora i segni del passato‌



Fra i locali interni visitati, il piÚ interessante è la biblioteca


La maestra Vincenzina, che lavora ormai da anni nella biblioteca, ci fa un po’ da guida.


Scopriamo cose interessanti‌

ANTICHE FOTO


LE PAGELLE










All’interno del plesso Tesauro troviamo l’aula multimediale. Ne approfittiamo per ricercare su Internet notizie utili per il nostro progetto.


Il Signor Giglio lavora da tanti anni nella nostra scuola ‌ quindi lo intervistiamo.


Osserviamo bene le aule che hanno ancora le antiche porte


Nel 2000 la nostra scuola è così…


E’ stato costruito, negli anni novanta, un nuovo plesso “Via dell’Aria” perché la popolazione scolastica è aumentata notevolmente.


Usiamo zaini a spalla e con carrello


Oltre ai quaderni, usiamo anche i raccoglitori per attivitĂ particolari.


Usiamo diversi libri


Discutiamo in circle time


Usiamo la LIM


Realizziamo murales


Facciamo parte del progetto europeo COMENIUS


I nostri genitori ci accompagnano nelle attivitĂ extrascolastiche



Il tempo scuola della nostra scuola è strutturato dal lunedì al venerdì su un modulo di 27 ore settimanali per le classi I e II,

Mentre per le classi III - IV e V il tempo scuola è strutturato su un modulo di 30 ore settimanali: 6 ore dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 14.15


ITALIANO MATEMATICA SCIENZE GEOGRAFIA STORIA INGLESE TECNOLOGIA MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO,MOVIMENTO E SPORT RELIGIONE LABORATORIO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE


• Laboratorio informatico e multimediale

• Palestra

Laboratorio di scienze • Biblioteca

• Aula di musica





Ed. Ambientale



ATTIVITA’ PER LA SOLIDARIETA’







Durante la nostra mostra , noi bambini, facciamo da guida.






Anche il Sindaco ascolta con interesse le nostre spiegazioni!



La nostra ricerca storica finisce per il momento qui.

Noi bambini abbiamo partecipato attivamente, con vivace curiosità , con il desiderio di scoprire, ma soprattutto con la voglia di conoscere. Alla prossima e ‌ ancora

BUON COMPLEANNO SCUOLA TESAURO !


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