Catalogo Arte Contemporanea

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ARTE CONTEMPORANEA mercoledì 11 novembre 2015

Asta mercoledì 11 novembre 2015, ore 18 Lotti 1 - 122 Sessione unica Palazzo della Permanente, via Turati 34, Milano

Esposizione Da sabato 7 a lunedì 9 novembre 2015, ore 10 - 18 ILLUSTRAZIONI COPERTINA: Lotto 58, Enrico Castellani, 1961 (particolare) SECONDA DI COPERTINA: Lotto 59, Agostino Bonalumi, 1988 (particolare)

Condizioni di vendita Questa vendita è soggetta ad importanti avvertenze, Condizioni di vendita e riserve. Comprare da Finarte Per informazioni consultare la sezione comprare da Finarte.

PAGINA OPPOSTA AL FRONTESPIZIO: Lotto 6, Lucio Fontana, 1949-1950 PAGINA OPPOSTA AL SOMMARIO Lotto 14, Giuseppe Capogrossi, 1969 TERZA DI COPERTINA: Lotto 9, Tancredi, 1957 (particolare) QUARTA DI COPERTINA: Lotto 22, Piero Dorazio, 1965 (particolare)

Fotografie di Pietro Scapin

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SOMMARIO 3

Dettagli asta

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Dipartimento

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Informazioni su questa vendita

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Sezioni catalogo:

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1) Arte astratta e informale

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2) La Pop Art in Italia

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3) Arte Povera e dintorni

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4) Superfici monocrome

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5) Arte Cinetica e Programmata - Pittura Analitica e scritture

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6) Ritorno alla figurazione

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Indice artisti

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Informazioni importanti per gli acquirenti

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Modulo offerte

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IL DIPARTIMENTO DI ARTE CONTEMPORANEA

Camilla Prini Capo Dipartimento Arte Contemporanea Tel +39 0236569107 Fax +39 0236569109 c.prini@finarte.it

Serena Marchi

Ardesia Ognibene

Dipartimento Arte Contemporanea Tel +39 0236569105 Fax +39 0236569109 s.marchi@finarte.it

Dipartimento Arte Contemporanea Tel +39 0236569100 Fax +39 0236569109 a.ognibene@finarte.it

A partire da sabato 7 a mercoledĂŹ 11 novembre 2015 Palazzo della Permanente Tel +39 0229060459 Fax +39 0256561623

A cura di Luca Beatrice e Camilla Prini

Ringraziamenti Germana Agnetti Federico Bianchi Emiliano Bona Corinna Carbone Galleria de’ Foscherari Rocco Guglielmo Pietro Lobascio Amanda Nicoli Fabrizio Padovani Federico Sardella

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Per informazioni su questa vendita COMMISSIONI D’ACQUISTO/ OFFERTE TELEFONICHE

AMMINISTRAZIONE COMPRATORI E VENDITORI

SPEDIZIONI ED ESPORTAZIONI

Grazia Besana Tel +39 0236569108 Fax +39 0236569109 g.besana@finarte.it A partire da sabato 7 a mercoledì 11 novembre 2015 Palazzo della Permanente Tel +39 0229060539 Fax +39 0256561623 Le offerte telefoniche dovranno pervenire entro le 24 ore prima dell’inizio dell’asta

Milena Pellizzoni Tel +39 0236569108 Fax +39 0236569109 m.pellizzoni@finarte.it A partire da sabato 7 a mercoledì 11 novembre 2015 Palazzo della Permanente Tel +39 0229060412 Fax +39 0256561623

Grazia Besana Tel +39 0236569108 Fax +39 0236569109 g.besana@finarte.it A partire da sabato 7 a mercoledì 11 novembre 2015 Palazzo della Permanente Tel +39 0229060539 Fax +39 0256561623

PAGAMENTI DEI LOTTI ACQUISTATI

CONDITION REPORT

I pagamenti dei lotti acquistati potranno essere effettuati il giorno dell’asta presso Palazzo della Permanente Via Turati, 34 Milano e, a partire dal giorno 12 novembre 2015, presso la nostra sede Finarte SpA Via Brera, 8 Milano Tel +39 0236569100 Fax +39 0236569109

Tel +39 0236569100 Fax +39 0236569109 A partire da sabato 7 a mercoledì 11 novembre 2015 Palazzo della Permanente Tel +39 0229060459 Fax +39 0256561623

RITIRO DEI LOTTI ACQUISTATI

CENTRALINO

I ritiri dei lotti acquistati potranno essere effettuati come indicato qui di seguito: • il giorno dell’asta presso Palazzo della Permanente Via Turati, 34 Milano • il giorno 12 novembre 2015 non sarà possibile effettuare il ritiro Dal giorno 13 Novembre presso Open Care SpA Via Piranesi, 10 Milano Si prega cortesemente di fissare un appuntamento contattando Finarte SpA, Tel +39 0236569100 Fax +39 0236569109

Tel +39 0236569100 A partire da sabato 7 a mercoledì 11 novembre 2015 Palazzo della Permanente Tel +39 0229060563

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Finarte è partner di Art Loss Register. L’Art Loss Register (ALR) è la più grande banca dati privata internazionale di oggetti d’arte rubati, depredati e smarriti. Tutti i lotti presenti su questo catalogo, con stima pari o superiore a 1500 €, sono stati verificati dalla Banca dati ALR.

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Arte AstrAttA e informAle

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ROBERTO CRIPPA (1921 - 1972) Geometrico, 1950 Olio su tavola 60 x 60 cm Firmato e datato sul retro R. Crippa 950 L’opera è accompaganta da autentica su fotografia firmata dall’artista rilasciata dalla Galleria Pace, Milano PROV E N I E N Z A : Galleria d’arte Cortina, Milano Galleria Pace, Milano Collezione privata BI BL I OGRAFI A: Catalogo Generale delle Opere di Roberto Crippa, numero di repertorio 958, Volume II, p. 52

€ 6.000 - 8.000

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®2 GASTONE NOVELLI (1925 - 1968)

Muro tragicomico, 1957 Olio su tela 100 x 80 cm Firmato in basso a destra G.Novelli 57 PROV E N I E N Z A : Collezione Nuvolo, Città di Castello Asta Finarte Roma n. 527 del 3 dicembre 1985, lotto n. 253 Collezione privata B I B L I O GR AFI A : Paolo Bonani, Marco Rinaldi, Alessandra Tiddia, Gastone Novelli, Catalogo Generale. 1 Pittura e scultura, Silvana Editoriale, 2011, p. 135 n. 1957/16

€ 30.000 - 50.000

Il ’57 è un anno importante per Gastone Novelli: con Achille Perilli fonda L’Esperienza moderna, rivista pubblicata fino al ’59 e aperta alle avanguardie artistiche. Soggiorna a Parigi ed entra in contatto con Tristan Tzara, André Masson, Hans Arp e Man Ray, inaugura una mostra personale alla galleria romana La Salita, conosce Cy Twombly e Afro, di cui nel ’59 diventa assistente. Muro tragicomico, realizzato proprio in quell’anno, rivela ancora l’influenza della pittura informale: la pennellata è nervosa e incisiva nel suo manifestarsi, la tela si articola su stratificazioni di colore, si compone d’impasti polimaterici, il tutto è sormontato da colature dense di vernice nera. Un codice linguistico sviluppato e indagato da Novelli fino agli anni ’60 quando si avvicina ai poeti del Gruppo 63 rivolgendo il suo interesse al segno puro, alla parola scritta, alla lettera e più avanti ancora ai simboli primitivi, spirali e greche, a elementi arcaici come fossili e conchiglie, raggiungendo così il grande successo che lo porta a esporre per la prima volta alla Biennale di Venezia nel ’64, dove ritorna con una sala personale nel ’68, nel pieno clima delle contestazioni politiche sociali.

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GIUSEPPE SANTOMASO (1907 - 1990)

Siviglia, 1960 Olio su tela 75 x 50 cm Firmato e datato in basso a sinistra Santomaso ’60 Sul retro presenta la scritta Venezia PROV E N I E N Z A : Galleria La Bussola, Torino (etichetta sul retro) Studio Marconi, Milano Collezione privata E SPO S I Z I O N I : Pittori d’oggi Francia Italia, Galleria Civica d’arte moderna, Torino 1961 B I B L I O GR AFI A : Catalogue Raisonné Santomaso 1931-1974, Ed. Alfieri, Venezia, 1975 (ill. 344) Catalogo dell’Arte Moderna Italiana n. 17, Ed. Mondadori e Ass., Milano 1981 (ripr. p. 398)

€ 40.000 - 60.000

Il mio è un tipo di reale che naturalmente viene vissuto dentro una cultura, la cultura veneziana che ha scoperto l’importanza di distrug gere le forme per ricostruirle con il colore. Strettamente legato alle sue radici veneziane, Giuseppe Santomaso è tra i protagonisti del rinnovamento pittorico italiano del dopoguerra aderendo al movimento Nuova Secessione Artistica Italiana, poi rinominato Fronte Nuovo delle Arti. Abbraccia una poetica informale fondata sull’astrazione, sullo studio del colore e si fa fautore di un’autonomia delle forme. La materia per Santomaso è utilizzata in senso funzionale, per esaltare il colore e la luce della pittura. L’immagine deve essere libera, svincolata da ogni necessario riferimento a ciò che rappresenta.

Il segreto è quello di tradurre in una forma autonoma un sentimento reale, vissuto. Profondo è anche il legame di Santomaso con la poesia; nota la frequentazione e collaborazione con autori importanti, come Andrea Zanzotto, Ezra Pound, Paul Eluard di cui illustra alcuni versi. Siviglia, opera del ’60, ripropone gli esiti stilistici raggiunti dall’artista all’interno del rinnovamento informale: una pittura mossa dal segno dove la materia diventa strumento gestuale emergendo dalla superficie della tela e il colore si fa veicolo di un’emozione.

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GIUSEPPE SANTOMASO (1907 - 1990)

Senza titolo, 1987 Tecnica mista su carta intelata 48 x 37 cm L’opera è registrata presso l’Archivio Giuseppe Santomaso, Milano con il numero SCT/508 come da autentica su fotografia rilasciata dalla Galleria Blu, Milano PROV E N I E N Z A : Galleria Multigraphic, Venezia Galleria Blu, Milano Collezione privata

€ 12.000 - 18.000 16


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LUCIO FONTANA (1899 - 1968)

Disegno, 1952 Pennarello su carta 28 x 22 cm Firmato in basso a destra Fontana e numerato 86 in basso a sinistra L’opera è archivata presso la Fondazione Fontana, Milano con il numero 770/9 come da autentica su fotografia a cura di Luca Palazzoli PROV E N I E N Z A : Studio Luca Palazzoli, Milano Collezione privata, Milano B I B L I O GR AFI A : Luca Massimo Barbero, Lucio Fontana, Catalogo Ragionato dell’opera su carta, Skira, 2013, illustrato a p. 517

€ 7.000 - 10.000

L’apprendistato presso il laboratorio del padre, lo studio della scultura di Adolfo Wildt all’Accademia di Brera e la frequentazione della Scuola del Marmo segnano profondamente gli anni di formazione di Lucio Fontana, scultore affermato già nel ’30 quando partecipa alla Biennale di Venezia e tiene la sua prima personale alla Galleria Il Milione di Milano. Lo spirito innovatore, la voglia di superare l’arte del passato individuando soluzioni estetiche aperte a nuovi formalismi lo portano a metà degli anni ’30 a distaccarsi dal plasticismo tradizionale e ad approdare a opere scultoree stilizzate composte da sagome geometriche in gesso sorrette da fusti di fili di ferro. Ma è a cavallo degli anni ’40 e ’50 che Fontana dà respiro a nuovi intuiti artistici e a elaborazioni in campo pittorico e scultoreo che lo conducono ben presto a tracciare le linee guida dello Spazialismo:

uscire il quadro dalla sua cornice e la scultura dalla sua campana di vetro. A inaugurare il nuovo corso è la personale organizzata alla galleria milanese Il Naviglio di Milano nella quale Fontana presenta nel ’49 Ambiente spaziale a luce nera, opera composta di elementi fluttuanti fosforescenti installati sul soffitto dipinto con vernice nera. Nello stesso anno realizza la serie dei Buchi che sancisce la concretizzazione delle teorie spaziali sotto forma di vortici di fori impressi sulla superficie della tela, in seguito tramutati nei Tagli, grazie ai quali si affermerà come figura centrale dell’arte italiana. Tutta l’opera di Fontana si caratterizza per una sperimentazione incessante che parte dalla registrazione grafica del suo pensiero teorico e culmina nelle grandi opere: i disegni rappresentano in tal senso un’importante testimonianza della genesi delle sue indagini e della sua immaginazione trasposta nel segno del gesto. Disegno s’inserisce all’interno di questo ricco corpo di disegni, realizzato durante tutta la sua carriera in parallelo alle sue produzioni pittoriche e scultoree. Nell’ambito della scultura Fontana si afferma anche come ceramista, è infatti a partire dal ’37 che si misura con la materia e realizza opere sul tema della natura morta. 17


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LUCIO FONTANA (1899 - 1968)

Cavalli, 1949 - 1950 Ceramica colorata e riflessata 10 x 9,5 x 12 cm € 20.000 - 30.000

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Opera siglata LF L’opera è archiviata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano con il numero 3825/1 come da autentica su fotografia


Cavalli appartiene al ciclo di opere in ceramica prodotte dal ’47 in Italia - nel ’48 è alla Biennale di Venezia - e che Enrico Crispolti così definisce:

in queste opere quell’accento “barocchetto” (che rimarrà tipico del Fontana ceramista) si fa sensibile, come in un placarsi del massiccio barocchismo plastico, espressionista, delle ceramiche verso il 1940, per movenze più increspate, più agili ed animate, più pellicolari e sottili: quasi proprio a cogliere più che (…) la materialità dell’immagine (…) la sua labilità, il suo improvviso manifestarsi nelle pieghe stesse della materia più aerea e vibrante, terra sì, ma prontissima ad ogni minima sollecitazione immaginativa del segno, della mano si può dire.

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LUCIO FONTANA (1899 - 1968)

L’épée dans l’Eau: Lucio Fontana, Dix eauxfortes, 1962 30,7 x 25 x 3 cm (il libro); 25 x 20 cm (ciascun foglio)

PROV E N I E N Z A : Galleria Schwarz, Milano Collezione privata

Edizione 17/75 L’edizione comprende dieci acqueforti originali di Lucio Fontana 75 copie + 25 in numeri romani Ciascun foglio è firmato l. fontana (in basso a destra) e numerato 17/75

Il libro L’épée dans l’Eau: Lucio Fontana, Dix eaux fortes raccoglie una raccolta di acqueforti e acquetinte realizzate da Fontana e accompagnate dalle poesie del critico d’arte francese Alain Jouffroy; pubblicazione realizzata a Milano sui torchi dell’incisore Giorgio Upiglio.

€ 12.000 - 18.000

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TANCREDI (1927 - 1964)

Senza titolo, 1953 Pastello a cera su carta intelata 24,5 x 34,5 cm

PROV E N I E N Z A : Collezione Ugo Fasolo, Venezia Collezione privata

€ 3.000 - 5.000

Firmato in basso a destra Tancredi

Nel ’50 Tancredi si trasferisce a Roma, conosce Giulio Turcato, tramite il quale entra in contatto con la Galleria/Libreria L’Age d’Or, aperta in quell’anno da Dorazio, Perilli e Guerini, si avvicina al gruppo Forma 1 e a un’estetica di matrice astratta; nel ’51 partecipa alla mostra Arte astratta e concreta in Italia allestita alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma e nello stesso anno ritorna a Venezia dove conosce Peggy Guggenheim che interessata al suo lavoro gli offre uno studio a Ca’ Venier dei Leoni.

Per Tancredi feci una delle rare eccezioni alla regola che mi sono imposta (…) fu per alcuni anni pittore in residenza presso la mia collezione, qui egli ebbe modo di conoscere Pollock e i suoi quadri che si trovano nella mia collezione. Tancredi ebbe probabilmente modo di svilupparsi per scatenare la rivolta naturale che era in lui e che appare così evidente in tutta la sua opera. È con l’esposizione del ’53 alla Galleria Il Naviglio di Milano e alla Galleria Il Cavallino di Venezia che ha inizio per Tancredi l’ascesa nel panorama internazionale. Sono anni importanti, le cui opere, come Senza titolo, 1953 (lotto 8), evidenziano lo studio dell’Action Painting americana, dove alla tecnica del dripping di Pollock, Tancredi risponde con un tratto frenetico e nervoso realizzato con pastelli a cera. Negli anni successivi la sua adesione all’astrattismo appare sempre più radicale, sulla tela emerge una gestualità impetuosa, un’energia progressiva; la superficie pittorica diventa il luogo di un’esplosione cromatica fatta di segni dinamici e materici, come in Senza titolo, 1957 (lotto 9). 22


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TANCREDI (1927 - 1964)

Senza titolo, 1957 Olio su tela 50 x 70 cm

PROV E N I E N Z A : Collezione Toso, Venezia Collezione privata

Firmato in basso a destra Tancredi

ES POS I ZI ONI : Tancredi, Cà Vendramin, Venezia 1967

€ 50.000 - 70.000

BI BL I OGRAFI A: Marisa Dalai Emiliani, Tancredi, I dipinti e gli scritti, vol.II, Allemandi, Torino 1997, n.705

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RENATO BIROLLI (1905 - 1959)

Landa invernale, 1957 - 1958 Olio su tela 89,5 x 147 cm

PROV E N I E N Z A : Galleria Michelangelo, Bergamo Asta Finarte, n. 380 lotto n. 224 del 1981 Collezione privata

Firmato in basso a destra Birolli Firmato sul retro Renato Birolli 57 - 1958

ES POS I ZI ONI : Renato Birolli, Catherine Viviano Gallery, New York, 7 aprile - 3 maggio 1958, cat., n. 9 Antologica Renato Birolli, XXX Esposizone Biennale e Internazionale di Venezia, 1960 Arte a Milano 1946-1959, Palazzo Sertoli, Credito Valtellinese, Sondrio, 28 febbraio - 26 aprile 1997

â‚Ź 25.000 - 30.000

BI BL I OGRAFI A: Antologica Renato Birolli, XXX Esposizone Biennale e Internazionale di Venezia, 1960, catalogo della mostra, pp. 39-41, n. 42 AA. VV., Renato Birolli, Milano 1978, p. 317, n. 786 - 1958.2 (illustrato con misure errate)

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BICE LAZZARI (1900 - 1981) Venezia, 1960 Olio su tela 81 x 162 cm Firmato, datato e titolato sul retro BICE LAZZARI, ROMA 12-1960, VENEZIA

€ 7.000 - 10.000 25


Landa invernale è realizzata nell’ultimo periodo di vita di Renato Birolli e si colloca nel pieno del suo percorso artistico. Dopo le esperienze di rinnovamento del linguaggio artistico, condivise con Guttuso, Manzù, Persico e la successiva partecipazione al movimento Corrente – fondato nel ’38 da cui scaturirono due importanti mostre alla Permanente di Milano nel marzo e nel dicembre del ’39 – Birolli giunge negli anni ’50 a una maturità estetica in cui al formalismo astratto si unisce un’espressività primitiva fondata sul colore e il rapporto con la forma.

La costruzione dell’immagine è preceduta da un periodo anche lungo (uno, due, tre mesi) durante il quale la progressiva messa a fuoco - in termini cromatici - di un determinato og getto, coinvolgendo la fisicità dell’“uomo pittore” ne modifica di continuo le abitudini, le possibilità e le capacità percettive. La natura – amata e osservata attentamente da Birolli in Provenza e alle Cinque Terre dove soggiorna per lungo tempo nel ’50 – diventa fonte d’ispirazione, soggetto delle sue opere e delle sue ricerche estetiche, dove al figurativismo delle forme si sostituisce il lirismo emozionale del colore.

Nel ’57 Emilio Scanavino incontra Enrico Crispolti con il quale stringe un intenso rapporto epistolare; dal ricco carteggio emerge la natura delle sue ricerche, rivolte al segno e alla materia, in piena adesione alle istanze dell’Informale europeo, osservato e studiato da Scanavino in occasione di suoi soggiorni a Parigi e Londra.

Per contenuto nelle mie opere intendo l’idea, cioè la vita, la vita generale anche economica; tutto è vita come tutto è movimento. Il tendere alla spiritualizzazione di una linea è un’aspirazione interiore. Mia idea è far vivere contemporaneamente ogni cosa in armonia, in un tempo e in uno spazio indeterminato. Contenuto mistico se vogliamo, in quanto tendo a una comunione universale, a una fusione e a un annullamento di una realtà impura. L’occhio percepisce e delinea l’immagine, ma è vero che quello che esiste al di fuori dell’oggetto e lo lambisce non assume forma, ma si moltiplica con ciò che si vede per milioni e milioni di volte annullando l’immagine stessa. Questo è quanto penso riferendomi a quello che vedo e sento, in quanto tutto è armonia. Il segno diventa protagonista e viene scandito sulla tela secondo un sequenza ritmata, tradotta in un gesto esplosivo, mosso da una forte carica emotiva. Nascono così i cicli Rituali e Alfabeto senza fine, in cui l’elemento del groviglio ritorna ripetutamente, connotandosi quale sua cifra stilistica. Nel ’58 partecipa alla Biennale di Venezia e riceve il Premio Prampolini. Sarà presente anche nel ’60 e nel ’66 con una sala personale vincendo il Premio Pininfarina. Alla fine degli anni ’60 il suo è un successo consolidato; negli anni ’70 il segno si semplifica, il “suo nodo” si trasforma in una vera e propria legatura alla quale Scanavino sembra voler assegnare un significato più duro, a tratti più crudo, stagliandolo su fondi rosso sangue.

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EMILIO SCANAVINO (1922 - 1986)

Senza titolo, 1958 Tecnica mista su carta intelata 51 x 73 cm Firmato e datato in basso a destra E. Scanavino 1958 PROV E N I E N Z A : Studio Marconi, Milano Collezione privata

€ 12.000 - 15.000

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EMILIO SCANAVINO (1922 - 1986)

Tramatura, 1980 Olio su tela applicata su tavola 60 x 60 cm Firmato in basso a destra Scanavino Firmato sul retro in alto a destra Scanavino L’opera è accompagnata da autentica su fotografia a cura di Giorgina Scanavino PROV E N I E N Z A : Galleria Valente, Finale Ligure BI B L I O GR AFI A : Giorgina Graglia Scanavino e Carlo Pirovano, Emilio Scanavino, Catalogo Generale, vol. II p. 754, n. 1980/18

€ 8.000 - 12.000

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GIUSEPPE CAPOGROSSI (1900 - 1972)

Superficie 676, 1969 Olio su tela 22 x 33 cm Firmato, datato ed intitolato sul retro “SUP. 676” 1969 Capogrossi PROV E N I E N Z A : Galleria Tega, Milano Collezione privata, Milano E SPO S I Z I O N I : Giuseppe Capogrossi, Elementi, a cura di Luca Massimo Barbero, Luciano Caprile, 24 gennaio 2014 – 24 gennaio 2015, Galleria Tega, Milano B I B L I O GR AFI A : Guglielmo Capogrossi, Seconda parte del catalogo delle opere di Capogrossi 1967 - 1972, Edizioni del Naviglio, 1974, Milano n. 111 illustrato Luca Massimo Barbero, Luciano Caprile, Giuseppe Capogrossi, Elementi, 24 gennaio 2014 – 24 gennaio 2015, Galleria Tega, Milano, Silvana editoriale, p. 93 ill.

€ 40.000 - 50.000

Superficie 676 testimonia l’importante percorso artistico tracciato da Giuseppe Capogrossi a partire dagli anni ’50. Una sintesi linguistica fondata su segni essenziali tracciati sul fondo della tela. Elementi primordiali di un’estetica finalizzata all’azzeramento dei contenuti figurativi e rivolta

a far vedere agli uomini quello che i loro occhi non percepiscono: la prospettiva dello spazio nel quale nascono le loro opinioni e azioni. Nel ’50 la Galleria del Secolo di Roma presenta le ricerche sviluppate da Capogrossi, giunto dopo l’esperienza figurativa nella Scuola Romana a una saturazione del processo di rappresentazione tradizionale spinto dalla necessità di individuare un codice stilistico del tutto personale. Ridisegna gli spazi pittorici e la composizione strutturale, detta la nascita di un nuovo alfabeto segnico, preferibilmente sulle note del nero, fatto di lettere dentate e curve spezzate, disposte – come scrive Luca Massimo Barbero – “in un gioco tra positivo e negativo, nella costante ricerca di equilibrio tra pieni e vuoti”. Un intuito espressivo che caratterizza la sua produzione anche nei due decenni successivi mossa dalla convinzione che

il segno possiede contenuto spaziale autonomo (e che) deve essere autonomo, il più scabro possibile.

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EMILIO VEDOVA (1919 - 2006)

Senza titolo, 1980 Tecnica mista su carta applicata su tela 49 x 33 cm Firmato e datato in basso a destra Vedova 80 L’opera è registrata presso la Fondazione Emilio Vedova, Venezia, con il n. 1030 come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Milano

€ 15.000 - 20.000

Prerogativa di Emilio Vedova è la sperimentazione; autodidatta, fin dai suoi esordi partecipa in maniera attiva al dibattito artistico degli anni ’40. Ai primi del decennio aderisce al gruppo Corrente, poi nel ’46 è tra i firmatari del manifesto Oltre Guernica, per poi essere nello stesso anno tra i fondatori del Fronte Nuovo delle Arti. La sua ricerca si muove subito verso l’Espressionismo Astratto che lo allontana da ogni esperienza neorealista avanzata da alcuni compagni, in primis Guttuso, e si pone come punto di partenza per un linguaggio che, se in un primo momento rivela ancora derivazioni neocubiste, ben presto guarda all’Informale e trasforma il gesto pittorico in qualcosa di più dinamico e libero, affrancato da ogni forma geometrica compositiva. Le sue tele si animano di pennellate vigorose dai toni decisi: bianchi, neri e rossi. Vedova riscuote fin da subito grande interesse e successo: nel ’52 partecipa alla Biennale di Venezia con il Gruppo degli Otto, dove ritorna nel ’56 con una sala personale, nel ’53 è presente alla II Biennale di San Paolo e nel ’56 a Documenta II; nel ’60 vince il Gran Premio per la pittura alla XXX Biennale di Venezia e nel ’61 espone alla VI Biennale di Tokyo. Agli inizi degli anni ’60 la sua attenzione è rivolta alla materia e si misura con supporti differenti: ferro, legno, da qui scaturiscono opere dall’impianto installativo polimaterico, come Plurimi (dei primi ’60) e più avanti i cicli dei Dischi, Tondi, Oltre e in Continuum (negli anni ’80). Una ricerca artistica che si muove, durante tutta la sua carriera, nell’ambito della pittura, della scultura, dell’incisione, dell’architettura e della scenografia come accade nel ’84 con la realizzazione d’interventi luce per il Prometeo di Luigi Nono nella Chiesa di San Lorenzo di Venezia.

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SERGIO DANGELO (1932) Lettera a Tancredi, anni ’70 Collage e tecnica mista su tela 100 x 70 cm Firmato e titolato sul retro “UNA LETTERA A TANCREDI” Sergio Dangelo L’opera è accompagnata da autentica su fotografia rilasciata dalla Galleria d’arte Elleni, Bergamo PROV E N I E N Z A : Galleria d’arte Elleni, Bergamo Collezione privata

€ 4.000 - 6.000

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BRUNO MUNARI (1907 - 1998) Scultura da viaggio, 1985-1997 Alluminio 30 x 58 x 18 cm Esemplare 8-90 Edizioni Corraini Mantova Firmato e datato MUNARI 1985 -1997 PROV E N I E N Z A : Galleria Vismara, Milano Collezione privata

€ 1.000 - 2.000

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FORMA 1 Ci proclamiamo formalisti e marxisti, convinti che i termini marxismo e formalismo non siano inconciliabili (…). Con queste parole il gruppo Forma 1 sottoscrive il proprio manifesto nel ’47. A prenderne parte sono Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato e, unica donna, Carla Accardi. Nell’ambito del dibattito emerso nel dopoguerra tra teorici dell’arte astratta e sostenitori di un’arte figurativa di impegno civile (vicina alle istanze del Partito Comunista), Forma 1 - il nome deriva dalla rivista su cui vennero pubblicati i punti chiave del loro pensiero - si pone come alternativa possibile e conciliante tra posizioni apparentemente lontane, riconoscendo l’importanza di una ricerca sia formale che funzionale dell’opera d’arte.

La forma è mezzo e fine. Accomunati da un’affinità d’intenti, i singoli autori agiscono tuttavia secondo percorsi individuali, chi rivolto a un astrattismo espressivo come Accardi, Dorazio, Turcato, chi come Attardi ritorna ben presto alla figurazione. Le ingerenze esercitate dalla politica su alcuni componenti, Turcato e Consagra, e le posizioni volutamente autonome mantenute dagli altri, Dorazio, Perilli e Guerrini, portano nel giro di pochi anni all’ufficiale scioglimento del gruppo nel ’51, ma al proseguimento di importanti carriere e successi personali.

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GIULIO TURCATO (1912 - 1995)

Composizione, 1954 Olio su tela 72,5 x 100 cm Firmato in basso a destra Turcato PROV E N I E N Z A : Galleria d’arte Portofino, Portofino Galleria Pagani, Milano Studio d’arte D’Alibert, Roma Asta Finarte del 16/12/1987 (lotto n. 251/630) Collezione privata

€ 7.000 - 10.000

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CARLA ACCARDI (1924 - 2014) Arancio lilla, 1971 Tempera su cartoncino 48,5 x 69 cm Firmato, datato e titolato sul retro Accardi, Arancio lilla, 71 L’opera è registrata presso lo Studio Carla Accardi, Roma, con il numero 133/09 come da autentica su fotografia e l’autenticità è stata confermata dall’ Archivio Accardi Sanfilippo, Roma

€ 8.000 - 10.000

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CARLA ACCARDI (1924 - 2014)

Piatto, fine anni ’80 Ceramica Diametro 50,3 x 9 cm Firmato sulla base Accardi L’autenticità dell’opera è stata confermata dall’Archivio Accardi Sanfilippo, Roma PROV E N I E N Z A : Bottega dei vasai, Milano Collezione privata

€ 3.000 - 5.000

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PIERO DORAZIO (1927 - 2005)

Bluenote, 1976 Olio su tela 35 x 50 cm Firmato, titolato e datato sul retro PIERO DORAZIO BLUENOTE 1976 Numero dell’Inventario Piero Dorazio n. 826 come da timbro sul telaio PROV E N I E N Z A : Galleria Lorenzelli, Bergamo (etichetta sul retro) Collezione privata E S PO SI Z I O NI : Piero Dorazio, Galleria Lorenzelli, Bergamo, novembre - dicembre 1977

€ 15.000 - 20.000

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Con la partecipazione al gruppo Forma 1, Dorazio consolida le sue posizioni a favore di un formalismo estetico puramente astratto, lontano quindi dalle regole pittoriche legate al realismo sociale. Il colore assume un ruolo predominante raggiungendo nell’ambito della sua ricerca una posizione di totale autonomia rispetto lo spazio pittorico.

Il pittore vive in mezzo ai suoi colori come il musicista, il quale non si separa mai dai suoi suoni, tutti e due pensano continuamente a organizzarli e a scoprirne le combinazioni e gli aspetti più segreti e più improbabili. In solitudine, essi provano e poi provano ancora per vedere e sentire, se mettendo insieme gli elementi del loro linguag gio, ne risulterà un’opera completa. Il colore si estende, il tratto si fa regolare, il piano si trasforma in un reticolato fitto di linee colorate, estese su tutta la tela, orientate in tutte le direzioni verticale, orizzontale, diagonale – e sovrapposte tra loro. L’artista definisce così un nuovo spazio-superficie fatto di forme, di colore e quindi di luce. Nel ’65 Dorazio è ormai artista affermato - già invitato da Lionello Venturi alla Biennale di Venezia del ’60 con una sala personale, dove ritorna nel ’66 e nel ’68 -, e partecipa al MoMA di New York alla mostra The Responsive Eye dedicata alle esperienze di Arte cinetica e Op Art, confermando il suo profilo internazionale. L’opera While u Wait descrive fedelmente l’indagine rivolta a studiare campiture pittoriche sempre più ampie che, se qui si traducono ancora in una trama rada di linee parallele su un fondo monocromo, nei lavori successivi andranno a comporre un reticolato fitto e compatto tale da occupare tutta la superficie pittorica.

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PIERO DORAZIO (1927 - 2005)

While u wait, 1965 Olio su tela 72 x 92 cm

PROV E N I E N Z A : Marlborough Galleria d’Arte, Roma; Marlborough Gallery, Londra Collezione privata

Firmato, datato e titolato sul retro Piero Dorazio. 1965 - “while u wait” L’opera è accompagnata da autentica su fotografia a cura dell’artista

BI BL I OGRAFI A: M. Volpi Orlandini, Dorazio, Alfieri Venezia 1977, n. 839 (ill.)

€ 50.000 - 70.000

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PIERO DORAZIO (1927 - 2005)

Omnia munda II, 1980 Olio su tela 70 x 125 cm Titolato, firmato e datato sul retro PIERO DORAZIO 1980 “OMNIA MUNDA” II L’opera è registrata presso l’Archivio Opera Piero Dorazio, Todi (PG) con il n. 80081105184854008 come da autentica su fotografia Numero inventario Studio Dorazio 1160 PROV E N I E N Z A : Collezione Stefanoni, Lecco Galleria Paolo Giuli, Lecco Collezione privata, Lecco ES PO S I Z I O N I : Città di Lecco per l’arte, Musei Civici Scuderie Villa Manzoni, Lecco dal 20/04/1991 al 26/05/1991 (etichetta sul retro)

€ 25.000 - 35.000

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PIERO DORAZIO (1927 - 2005) Seared 1, 1986 Tecnica mista su carta 59 x 89 cm Firmato e datato in basso a destra DORAZIO 1986 Al retro Pubbl SEARED 1 gallery FACE TOKIO NOV 86 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista, con il n. P18 PROV E N I E N Z A : Gallery Face, Tokyo Collezione privata

€ 7.000 - 10.000

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ACHILLE PERILLI (1927) Ballet des statues, 2001 Tecnica mista su tela 50 x 50 cm Firmato datato e titolato sul retro Achille Perilli, 2001, Ballet des statues 50 x 50 L’opera è accompagnata da certificato su fotografia firmata dall’artista

€ 4.000 - 6.000

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CARLO NANGERONI (1922)

Percorso composto I, 1967 Acrilico su tela 40 x 50 cm Firmato e datato sul retro Carlo Nangeroni 1967 PROV E N I E N Z A : Galleria Lorenzelli, Bergamo (timbro ed etichetta sul retro) Collezione privata

€ 3.000 - 5.000

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CAROL RAMA (1918 - 2015)

Senza titolo, 1951 Tecnica mista su carta 23,5 x 15,5 cm Firmato e datato sul fronte Carol Rama 1951 attimo I L’opera è archiviata presso l’Associazione Archivio Carol Rama, Torino

€ 5.000 - 7.000

Carol Rama inizia a dipingere ancora adolescente senza alcuna formazione accademica e fa della pittura una pratica ininterrotta, un filtro attraverso cui elaborare immagini e oggetti del quotidiano. Si pensi agli Acquerelli degli anni ’30 e ’40 in cui, nonostante la rudezza e la scabrosità dei soggetti rappresentati, l’artista dimostra una grande maturità di tecnica e ideazione; ai Bricolage degli anni ’60 in cui l’oggetto è inserito, nella sua fisicità, all’interno della rappresentazione pittorica, diventando colore e forma del quadro pur rimanendo “cosa”. Negli anni ’50 l’artista si accosta alla pittura a olio con dense paste di colore e rappresenta soggetti spesso non tradizionali. Senza titolo del ’51 presenta proprio quel sapore figurativo delle opere di quel periodo nonostante, embrionalmente, vi siano già alcuni elementi pittorici che saranno sviluppati negli anni successivi.

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lA PoP Art in itAliA

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MIMMO ROTELLA (1918 - 2006)

Senza titolo, 1957 - 1959 Retro d’affiche su cartone 120 x 57 cm Firmato in basso a sinistra Rotella PROV E N I E N Z A : Collezione privata

€ 25.000 - 35.000

Nel ’53 Mimmo Rotella scopre il fascino dei manifesti pubblicitari e decide di intraprendere un nuovo percorso artistico. Passeggiando per le strade di Roma rimane impressionato dalle locandine e dalle affissioni che tappezzano di messaggi e slogan la città; ciò che lo attrae non è l’immagine integra ma quello che rimane dopo l’intervento del tempo e i residui di carta che emergono da vari strati sovrapposti. Nascono così i décollage: come in Andate in tre del ’61 (lotto 30) Rotella strappa i manifesti li porta in studio e qui li lacera asportando lembi di carta, porzioni irregolari, per creare immagini nuove e in linea con l’estetica pop. Parallelamente lavora anche sul retro dei manifesti, incollandoli uno sull’altro dalla parte posteriore: sono i retro d’affiches, come Senza titolo, 19571959 (lotto 28) e Senza titolo del ’59 (lotto 29) opere dall’impianto formale monocromo e volutamente materico, dove se nel primo l’aspetto astratto sembra ricordare una superfice marmorea, nel secondo affiorano in parte sezioni di immagini. Rotella ama il mondo del cinema e soprattutto le attrici; sono le star dei film e in particolare le dive, prima tra tutte Marilyn Monroe, a diventare le protagoniste delle sue opere. Dai film classici ai fenomeni di cassetta tutto entra a far parte della macchina creativa di Rotella che, precursore di un’arte seriale, si fa narratore di un nuovo immaginario contemporaneo entrando a far parte del panorama artistico internazionale del Nouveau Réalisme.

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MIMMO ROTELLA (1918 - 2006)

Senza titolo, 1959 Retro d’affiche su tela 76 x 85 cm Firmato e datato sul retro ROTELLA 1959 L’opera è archiviata presso l’Archivio Mimmo Rotella, Milano, con il n. 1843 RA 959/000 PROV E N I E N Z A : Studio Marconi, Milano Collezione Luigi Molina, Pavia Collezione privata

€ 40.000 - 60.000

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Durante un rito della Lacerazione nelle strade di Roma anni ’60, Courtesy Fondazione Mimmo Rotella


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MIMMO ROTELLA (1918 - 2006)

Andate in tre, 1961 Décollage su tela 54 x 53,5 cm Firmato in basso a destra Rotella Firmato, datato e titolato sul retro “Rotella, 1961, ANDATE IN TRE” L’opera è archiviata presso l’Archivio Mimmo Rotella, Milano, con il n. 1812 DC961/000 PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Roma

€ 40.000 - 60.000

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ALDO MONDINO (1938 - 2005)

Collage, inizio anni ‘70 Olio su tela 70 x 70 cm Titolato e firmato sul fronte Collage Mondino L’opera è registrata presso l’Archivio Aldo Mondino, Milano, con il n. 20091217124732 come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Lecco

€ 3.000 - 5.000

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MARIO SCHIFANO (1934 - 1998)

Pittura, 1959 Cemento su tela 190 x 130 cm Titolato, datato, firmato sul retro Schifano Ottobre 59 Pittura L’opera è archiviata presso L’Archivio Generale dell’Opera di Mario Schifano, Roma con il n. 02944150926 PROV E N I E N Z A : Studio Marconi, Milano Galleria Coen e Pieroni, Pescara (etichetta sul retro) Collezione privata E SPO S I Z I O N I : Galleria de’ Foscherari, Bologna, dicembre 1981 (etichetta sul retro)

€ 60.000 - 80.000

Affascinante e maledetto, Mario Schifano è tra le figure di spicco della Pop Art italiana. La pittura vive con Schifano un nuovo corso, rinnovata e interpretata secondo una diversa visione, affrancata dal passato e proiettata in una dimensione del tutto contemporanea. Suoni, immagini tratte da riviste e televisione, parole, marchi pubblicitari, sono i fattori che alimentano la sua creatività e compongono il suo vocabolario espressivo. La pittura è per Schifano alla base della storia dell’avanguardia del XX secolo, con la quale rivela un’esplicita relazione: la serie Futurismo rivisitato reinterpreta l’immagine storica del gruppo futurista nello scatto fotografico del ’17 all’uscita da una serata di gala. Nel ’59 Mario Schifano, prima di affrontare i temi della pittura monocroma che lo renderanno famoso, si dedica a un breve ciclo di opere in cemento, che possono ricordare da vicino sia le superfici dei sacchi di Burri sia le esperienze scultoree di Giuseppe Uncini. Si tratta di un periodo molto raro e in buona parte ancora da riscoprire. Il paesaggio è un soggetto più volte affrontato da Schifano; inizialmente negli anni ’60 nel ciclo Paesaggio anemico, nel quale oltre l’elemento pittorico inserisce frammenti di materiali plastici, lastre di perspex fissate alla tela, mostrandosi sensibile alla contaminazione dell’era tecnologica, successivamente negli anni ’70 nella serie Paesaggio Tv, dove l’immagine assume i contorni di uno schermo a tubo catodico, per poi spingersi nel decennio successivo a estendere la rappresentazione a tutta la superficie del quadro, dalla tela alla cornice, impiegandosi su tele di grandi dimensioni. Negli anni ’90, ultimo periodo della sua produzione, Schifano supera la pura pittura dimostrando un interesse maggiore verso l’universo mediatico.

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SCUOLA DI PIAZZA DEL POPOLO Roma negli anni ’60 è al centro del panorama artistico nazionale e internazionale. Città che più di altre ha rappresentato il benessere economico del dopoguerra, palcoscenico della Dolce Vita, dei film di Fellini e delle pellicole di Pasolini, la Capitale diventa fucina di una nuova spinta creativa. È in piazza del Popolo al Caffè Rosati che si riuniscono artisti, poeti, registi e letterati attenti alla mescolanza dei linguaggi, alla pluralità espressiva, aperti alla sperimentazione e a forme artistiche che attingono dal quotidiano, dalla società moderna, dal mondo dei consumi e che si rendono interpreti di una nuova stagione culturale. Protagonisti della seconda Scuola Romana, chiamata in seguito Scuola di Piazza del Popolo e così definita da Maurizio Calvesi, sono Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli soprannominati gli artisti “maledetti” per lo stile di vita bohemien, immerso tra piaceri e vizi –, Giosetta Fioroni, Pino Pascali, Francesco Lo Savio, Sergio Lombardo, Cesare Tacchi e Renato Mambor. Figure interessanti tanto da suscitare l’attenzione di artisti stranieri come Rauschenberg e De Kooning, grazie ai quali l’arte italiana si afferma di lì a poco anche oltre oceano. Punti di riferimento del gruppo sono inoltre le gallerie romane La Tartaruga e La Salita, sedi ufficiali delle prime esposizioni.

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MARIO SCHIFANO (1934 - 1998)

Futurismo rivisitato, 1973 Tecnica mista su tela 141 x 161 cm Firmato e intitolato sul retro Schifano FUTURISMO RIVISITATO L’opera è archiviata presso L’Archivio Generale dell’Opera di Mario Schifano, Roma con il n. 02196120310

€ 15.000 - 20.000

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PROV E N I E N Z A : Acquistato direttamente dall’artista Galleria de’ Foscherari, Bologna Galleria d’arte Plurima 1, Udine (marchio sul retro) Collezione privata ESPOSIZION I: ARTE FANO, Aspetti della ricerca iconografica oggi, Fano dal 2 al 31 agosto 1975 (etichetta sul retro)


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MARIO SCHIFANO (1934 - 1998)

Senza titolo, 1974/78 Smalto su tela 74,5 x 100 cm Firmato in basso a destra Schifano L’opera è registrata presso l’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n.02044111126 come da autentica su fotografia

€ 12.000 - 15.000

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MARIO SCHIFANO (1934 - 1998) Paesaggio anemico, anni ’70 Olio su tela 50 x 70 cm Firmato in alto a destra Schifano L’opera è archiviata presso L’Archivio Generale dell’Opera di Mario Schifano, Roma con il n. 02947150926 PROV E N I E N Z A : Galleria Blu, Milano Collezione privata

€ 4.000 - 6.000

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TANO FESTA (1938 - 1988) Senza titolo, 1978 Acrilico su tela 80 x 60 cm Firmato e datato sul retro Festa 78 L’opera è accompagnata da certificato su fotografia rilasciato dallo Studio Soligo, Roma, con il n. RMS7886000684 PROV E N I E N Z A : Galleria Pace, Milano Collezione privata

€ 3.000 - 4.000

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TINO STEFANONI (1937) Le matite, 1974 Acrilico su tela 70 x 60 cm Firmato, datato e timbrato in basso a destra TINO STEFANONI 1974 T. Stefanoni Titolato sul retro “le matite” PROV E N I E N Z A : Galleria Lorenzelli, Bergamo (etichetta sul retro) Collezione privata E SPO S I Z I O N I : Tino Stefanoni, Galleria Lorenzelli, Bergamo, aprile - maggio 1975

€ 2.500 - 3.500

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TINO STEFANONI (1937) I pennelli, 1974 Tecnica mista su tela 95 x 80 cm Firmato e datato in basso a destra Tino Stefanoni 1974 Titolato sul retro “i pennelli” Titolo presente sull’autentica I pennelli n. 136B L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Milano

€ 2.500 - 3.500

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GIOSETTA FIORONI (1932) Senza titolo, 1970 Tecnica mista su carta 50 x 35 cm Firmato e datato in alto a destra Giosetta Fioroni 70

€ 2.000 - 3.000

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REMO BIANCO (1922-1988) Tableau doré, 1960 - 1967 Tecnica mista e foglia d’oro su collage di tela su supporto ligneo 60,8 x 40,6 cm L’opera è registrata presso la Fondazione Remo Bianco, Milano, con il n. FRB1258 come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Galleria d’arte Piazza Erbe di Giorgio Ghelfi, Verona (etichetta sul retro) Collezione privata

€ 5.000 - 7.000

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CLAUDIO CINTOLI (1935 - 1978)

Anatomus, 1964 Tecnica mista, progetto per film composto da 12 pagine 32 x 23 cm Firmato, datato, titolato e autenticato sull’ultimo foglio L’opera è autenticata sul retro da Vittorio Cintoli PROV E N I E N Z A : Collezione privata Vittorio Cintoli Collezione privata

€ 5.000 - 7.000

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Arte PoverA e dintorni

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ARTE POVERA

Nel settembre del ’67 Germano Celant presenta a Genova, alla Galleria La Bertesca, la mostra Arte Povera - Im Spazio. È l’affermazione di un nuovo percorso artistico, di un processo creativo in totale disaccordo con l’arte tradizionale, con i suoi strumenti espressivi e i suoi codici semantici. Sono i materiali semplici – legno, ferro, plastica, terra, stracci – a costituire l’alfabeto segnico del movimento dell’Arte Povera.

Il processo linguistico consiste nel togliere, nell’eliminare, nel ridurre ai minimi termini, nell’impoverire i segni, per ridurli ai loro archetipi. Siamo in periodo di decultura. Cadono le convenzioni iconografiche e si sbriciolano i linguaggi simbolici e convenzionali. (…) Tutto si riduce a “costruire” l’idea intuita. Lo sforzo è quindi portato all’intento di comunicarla mediante un medium che non conceda nulla all’ambiguità e all’apertura semantica. Ne deriva una fisicizzazione di un’idea, un’idea tradotta “in materia” (…) L’autore, ponendosi alla convergenza tra idea e immagine, diventa il vero protagonista dell’evento, si integra all’attualità e al divenire evolutivo delle sue idee. (…) La imitatio del mondo forse volge alla fine. Alla mostra debutto partecipano Boetti, Fabro, Kounellis, Paolini, Pascali e Prini, un anno più tardi, nel ’68, in occasione dell’esposizione organizzata alla Galleria de’ Foscherari di Bologna, si uniscono anche Anselmo, Ceroli, Merz, Piacentino, Pistoletto e Zorio, negli stessi anni seguono Calzolari, Cintoli, Mauri, Penone. Nel ’69 Harald Szeemann cura When Attitudes Become Form alla Kunsthalle di Berna e, oltre alle figure chiave dell’arte concettuale europea, estende l’invito ai protagonisti del movimento poverista; è la consacrazione ufficiale del gruppo, l’Arte Povera conquista il primo passo del successo internazionale.

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JANNIS KOUNELLIS (1936)

Senza titolo (Black/Brown), 2004 Tecnica mista su carta 34 x 42 cm Firmato e datato in basso a destra Kounellis 2004 PROV E N I E N Z A : Galerie Lelong, Paris Livingstone Gallery, The Hague Collezione privata

€ 5.000 - 7.000

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MICHELANGELO PISTOLETTO (1933)

Arlecchino, 1981 Serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio 120 x 100 cm Firmato e datato sul retro in basso a destra Michelangelo Pistoletto 1981 ed. 2/8 Riporta le scritte >Arlecchino< (Scultura ‘71) sul retro in basso a sinistra PROV E N I E N Z A : Galleria Alessandro Bagnai, Firenze (etichetta sul retro) Galleria Centro Steccata, Parma (etichetta sul retro) Collezione privata

€ 130.000 - 180.000

Nel ’61, dopo la formazione alla scuola di Armando Testa e le prime sperimentazioni pittoriche sul tema del ritratto, Michelangelo Pistoletto affronta nuove tecniche che lo portano a realizzare suoi autoritratti su fondi monocromi: inizialmente oro e argento, poi nero lucido, reso tale con la stesura di vernice trasparente. Il passaggio alla fase successiva è breve, la tecnica si affina, da lì a poco è la svolta della sua carriera artistica. Pistoletto lucida a specchio lastre di acciaio inox e, con la tecnica del riporto fotografico su carta velina, applica un’immagine sulla superficie del quadro: nascono così nel ’62 i Quadri specchiati. La superficie specchiante apre le porte a una nuova percezione dell’opera d’arte: l’ambiente circostante così come lo spettatore sono proiettati nel quadro, entrando a far parte di esso e instaurando un nuovo e più diretto dialogo. La dimensione del tempo è sovvertita, non è più l’idea di un tempo rappresentato ma di un tempo presente; il quadro, non più appeso al muro ma poggiato a terra, suggerisce una relazione più profonda tra vita e arte.

L’uomo dipinto veniva avanti come vivo nello spazio vivo dell’ambiente, ma il vero protagonista era il rapporto di istantaneità che si creava tra lo spettatore, il suo riflesso e la figura dipinta, in un movimento sempre “presente” che concentrava in sé il passato e il futuro tanto da far dubitare della loro esistenza: era la dimensione del tempo. Nel ’63 dopo l’inaugurazione della mostra alla Galleria Galatea di Torino, Pistoletto si reca a Parigi, conosce la gallerista Ileana Sonnabend che interessata al suo lavoro acquista l’intera esposizione rilevando il contratto con la galleria torinese: per Pistoletto è il debutto internazionale. Arlecchino, realizzata in una serie di otto edizioni, propone un soggetto rappresentato già in scultura da Pistoletto nel ’71, stesso anno in cui la tecnica dei quadri specchiati evolve ulteriormente: la carta velina dipinta è sostituita dalla riproduzione serigrafica dell’immagine fotografica, all’effetto in scala bianco/nero subentra il retino in quadricromia.

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Vorrei far sapere che amo la palla di carta l’igloo e le scar pe di filo la felce i canti del grillo, amo la realtà la funzione di una palla di carta di un igloo di scar pe di filo di una felce di canti di un grillo, vorrei far sapere che amo queste cose orizzontali come affermazioni di una nuova fisiologia, ma ancor di più chi le ha usate per sé, che io ora posso riconoscermi. (…) C’è la dimensione ottusa che vuol misurare e definirsi. Vorrei far sapere che nessuno può dimensionare la necessità di espandermi e di percepire per un arco di tempo e ancora. Con queste parole Pier Paolo Calzolari apre nel ’68 il suo scritto La casa ideale, testo che lo inserisce ufficialmente nel movimento dell’Arte Povera. Ghiaccio, foglie, sale, teli di stoffa, sedie, metalli e neon sono i principali elementi che compongono i suoi lavori, contraddistinti per il carattere installativo e per l’approccio empirico alla materia che viene indagata attraverso le sue stesse mutazioni, generate da alterazioni alchemiche e quindi strutturali. La sua ricerca si muove alla base dei principi della fisica, osserva la sostanza delle cose in relazione non alla forma ma alla loro potenziale trasformazione, in una dialettica tra organico e inorganico, tra elemento naturale e componente tecnologica come accade nelle opere ghiaccianti dove alla delicatezza di alcuni materiali risponde la pesantezza dei metalli in un equilibrio poetico tra forze opposte.

Tutto il lavoro di Calzolari – spiega Giorgio Verzotti – è attraversato da una sorta di ricerca dell’assoluto. L’artista ha affrontato questa tematica con la volontà di relativizzare l’assoluto (l’essenza) portandolo a confronto, si può dire a contatto, con il mondo dei fenomeni.

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PIERPAOLO CALZOLARI (1943) Senza titolo, 1969 circa Tecnica mista su carta 69 x 102 cm Firmato in basso a destra Pierpaolo Calzolari L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista

€ 12.000 - 15.000

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PIERPAOLO CALZOLARI (1943) Avido, 1969 Matita e sale su carta 56 x 76 cm Firmato e datato in basso a destra Calzolari 69 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista

€ 12.000 - 15.000

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PIERPAOLO CALZOLARI (1943) Restaurato, 1973 Caffè piume, e tecnica mista su cartone applicato a tela 70 x 100 cm Firmato sul fronte Calzolari ’73 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista

€ 15.000 - 20.000

PROV E N I E N Z A : Studio Morra, Napoli (etichetta sul retro) Collezione privata ES POS I ZI ONI : Close Up from Andy Warhol to Cy Twombly, Olasz Magyar Akadémia, Budapest, 2007 BI BL I OGRAFI A: Close Up from Andy Warhol to Cy Twombly, a cura di Edoardo Paticchio e Iuri Olivieri, Studio Arte, Trieste, Olasz Magyar Akadémia, ill. p. 17

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GIULIO PAOLINI (1940)

Senza titolo, 1974 Collage su carta 33,5 x 48 cm Datato sul retro 1974 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista PROV E N I E N Z A : Galleria Menzio, Torino Collezione privata, Milano

€ 18.000 - 22.000

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ALIGHIERO BOETTI (1940 - 1994)

Pio per mari e monti, 1988 Ricamo su tessuto 17,5 x 18,3 cm Firmato sul retro alighiero e boetti L’opera è registrata presso l’Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n.7623

€ 15.000 - 18.000

L’esperienza artistica di Alighiero Boetti è strettamente legata ai materiali e ai procedimenti, oltre all’idea di separazione tra i principi di progettazione ed esecuzione. Decisivo nel suo percorso è l’esperienza afgana, luogo che visita per la prima volta nel ’71 e in cui torna a più riprese fino al ’79. Di questo periodo sono i lavori a ricamo, realizzati a mano da donne afghane cui Boetti affida l’esecuzione della sua idea. Nel ’73 Boetti realizza l’opera Ordine e disordine, lavoro a ricamo che rivela il principio di una coesistenza tra concetti contrapposti (disordine/ordine, naturale/artificiale, ombra/luce). Parole e brevi frasi vengono racchiuse in uno schema a forma quadrata, diversificate nelle sole varianti cromatiche. A questo modello formale sono riconducibili i lavori Il silenzio è d’oro dell’88 (lotto 49), Un’idea brillante, del ’92 (lotto 50) e in particolare Pio per mari e monti, opera realizzata nel ’88 in una serie di 55 piccole tele dedicate al gallerista Pio Monti.

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ALIGHIERO BOETTI (1940 - 1994) Il silenzio è d’oro, 1988 circa Ricamo su tessuto 18 x 19 cm Firmato sul retro in alto alighiero boetti L’opera è archiviata presso l’Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 4908 PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Roma

€ 20.000 - 24.000

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ALIGHIERO BOETTI (1940 - 1994) Un’idea brillante, 1992 circa Ricamo su tessuto 19 x 18 cm L’opera è archiviata presso l’Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 4909 PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Roma

€ 20.000 - 24.000

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GIUSEPPE UNCINI (1929- 2008) Senza titolo, 1975 Collage su carta 70 x 100 cm Firmato e datato in basso a destra Uncini 1975 Procedura di archiviazione in corso PROV E N I E N Z A : Galleria Studio G7, Bologna Collezione privata

€ 8.000 - 10.000

® 52

GIUSEPPE UNCINI (1929- 2008) Senza titolo, 1980 Tecnica mista su carta 38 x 56 cm Firmato e datato in basso a destra Uncini 80 Procedura di archiviazione in corso

€ 3.000 - 5.000

71


® 53

CLAUDIO PARMIGGIANI (1943) Senza titolo, 1978 Carboncino e pastello su tela 100 x 70 cm Firmato e datato in basso a destra parmiggiani 1978

€ 15.000 - 20.000

72

PROV E N I E N Z A : Galleria Tega, Milano


54 PIERO GILARDI (1942) Senza titolo, 1984 Poliuretano espanso 11 x 21 x 21 cm € 2.000 - 3.000

® 55

GIUSEPPE SPAGNULO (1936) Guerriero, anni ’80 Bronzo 72 x 100 x 78 cm PROV E N I E N Z A : Collezione privata

€ 8.000 - 12.000

73


® 56

MAURO STACCIOLI (1937)

Senza titolo, 1973 Cemento 87 x 80 x 15 cm L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista PROV E N I E N Z A : Collezione privata

€ 8.000 - 10.000

74


® 57

MAURO STACCIOLI (1937)

Studio per Arecibo, 2004 Acciaio corten 44 x 30,5 x 19,5 cm Firmato e numerato sulla base, esemplare 4/7 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista PROV E N I E N Z A : Galleria Il Ponte, Firenze Collezione privata

€ 6.000 - 9.000

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suPerfici monocrome

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® 58

ENRICO CASTELLANI (1930)

Senza titolo (Superficie blu), 1961 Inchiostro e cera su tela 50 x 70 cm (con listello) Firmato e datato sul retro Castellani 61 L’opera è registrata presso l’Archivio della Fondazione Enrico Castellani, Milano, con il n. 61-005, come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Galleria La Tartaruga, Roma (marchio sul retro) Galleria dell’Ariete, Milano (etichetta e marchio) Collezione privata, Milano E SPO S I Z I O N I : Castellani, Galleria dell’Ariete, Milano, dal 26 febbraio 1963 Castellani, Loggetta Lombardesca, Pinacoteca Comunale, Ravenna, 9 giugno - 16 settembre 1984 (opera riprodotta a colori a p. 44) Enrico Castellani, Fondazione Prada, Milano, 26 aprile - 14 giugno 2001 (opera riprodotta in b/n a p. 43 nella prima versione del volume e a colori a p. 121 nella seconda versione e nella versione inglese) B I B L I O GR AFI A : A. Bonito Oliva, A.C. Quintavalle, Enrico Castellani, catalogo della mostra, Università di Parma. Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma, 1976 (opera riprodotta in b/n al n. 18) G. Celant, I. Giannelli, Memoria del futuro, catalogo della mostra, Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (ES), Bompiani, Milano 1990 (opera riprodotta in b/n a p. 173) R. Wirz, F. Sardella, Enrico Castellani, Catalogo ragionato, tomo II. Opere 1955 - 2005, Edizioni Skira, Milano 2012 (opera riprodotta in b/n a p. 333 n. 93)

€ 300.000 - 350.000

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® 59

AGOSTINO BONALUMI (1935 - 2013)

Senza titolo (Bianco non Bianco), 1988 Tela estroflessa e vinavil colorato 60 x 73 cm

Volevo che ciò che facevo fosse indiscutibile, non interpretabile. Qualcosa che è e basta. Così ho iniziato a intervenire sulla tela con il rilievo, sensibilizzando la superficie con questi rilievi per renderla percettibile. Dietro la tela ci sono delle punte, sopra ce ne sono altre in senso negativo. Però ho agito in maniera impersonale, suddividendo la tela in parti uguali, creando un reticolo geometrico elementare; proprio perché un’imperfezione, un spostamento da un allineamento non creasse un turbamento in questo fare impersonale. Io non la modello la superficie, io do dei punti di tensioni. È su tali principi che Enrico Castellani pone le basi della sua ricerca artistica dalla fine degli anni ’50, poi messa a punto nel decennio successivo. Superfici flesse ed estroflesse, regolate nelle loro variazioni dalle leggi della fisica, tele con toni monocromi da cui scaturiscono effetti di luce, piani pittorici ritmati, affrancati dal senso del limite e svelati nella loro infinita ripetibilità. Una relazione con lo spazio che le pone come elementi oggettuali capaci di interagirvi e ridisegnarne la percezione. Insieme a Piero Manzoni, Castellani fonda nel ’59 la rivista Azimuth, di cui usciranno due numeri e nello stesso anno la Galleria Azimut a Milano dove esporrà le sue prime opere a rilievo. È all’interno di quest’atmosfera di grande dinamismo culturale, sensibile agli stimoli del Gruppo Zero, che si colloca Senza titolo (Superficie in blu), opera realizzata nel ’61 – momento decisivo per il suo percorso stilistico – dove l’artista interviene, come nei lavori di quel periodo, con un solo colore su tutta la tela.

Il monocromo è l’unica occasione per la pittura di affermarsi e per distinguersi dagli altri linguaggi artistici. Ed è proprio su queste superfici che entra in gioco la luce connotandosi come altro elemento compositivo, definendo volumi, piani, effetti di chiari e scuri, ampliando lo spazio pittorico del quadro.

Firmato al retro in alto a sinistra Bonalumi L’opera è registrata presso l’Archivio Agostino Bonalumi, Milano, con il n. 88 - 030, come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Galleria Blu (etichetta sul retro) Collezione privata, Milano

€ 70.000 - 90.000

Rigore e metodologia sono i cardini sui quali si fonda la poetica di Agostino Bonalumi. Le sue tele estroflesse sono il luogo, come lui stesso sostiene nell’ambito di Nuove Tendenze - gruppo di giovani artisti delineatosi a Milano agli inizi degli anni ’60 di cui fanno parte Castellani, Manzoni, Scheggi e Colombo - di un’oggettualità della rappresentazione. L’opera d’arte si configura non più come riproduzione di una concretezza esterna ma come vero e proprio oggetto. Secondo questa nuova prerogativa, tutti gli elementi compositivi diventano fattori strutturali; così la tela si trasforma in qualcosa con (e non più su) cui fare arte, che assume una forma e che compie un’invasione spaziale. La superficie si muove attraverso la tensione sollecitata da diversi elementi - punte, legni, volumi - che Bonalumi pone dietro la tela, creando una seconda realtà, ossia quella interna, lo spazio fisico racchiuso dietro il quadro. In Bianco non Bianco, dell’88, l’artista testimonia il suo interesse per il colore; se buona parte della produzione si colloca all’interno dell’estetica del monocromo, qui il tessuto pittorico si articola per plurimi tocchi cromatici che contribuiscono a esaltare l’effetto di luce e ombre oltre che di movimento della tela.

Il progetto artistico nasce con il colore; io intendo la forma l’immagine fatta di colore. Non è una forma dipinta, l’estroflessione è un territorio di colore dal quale emerge una forma.

80


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® 60

AGOSTINO BONALUMI (1935 - 2013)

Rosso, 1994 Carta estroflessa e tempera vinilica 73 x 60 cm L’opera è registrata presso l’Archivio Agostino Bonalumi, Milano, con il n. 94 - 012, come da autentica su fotografia

€ 18.000 - 22.000

82

PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Parma


® 61

GIANFRANCO ZAPPETTINI (1939) Superficie acrilica n. 245, 1974 Acrilico su tela 100 x 100 cm Firmato e titolato sul retro F. Zappettini, superficie acrilica n.245/74 L’opera è archiviata presso la Fondazione Zappettini, Chiavari con il numero 1974.0026.TE (timbro sul telaio)

€ 10.000 - 12.000

Gianfranco Zappettini è un importante esponente della pittura analitica e tra gli artisti più coerenti del movimento. La sua opera è caratterizzata dalla ricerca sul bianco. Velature di bianco si sovrappongono ad una prima stesura di nero fino ad arrivare al bianco purissimo che si trasforma quasi in luce. Sovrapponendo diversi strati di pittura Zappettini esplora la tela in una nuova dimensione nella sua profondità. Quest’opera del ’74 è un esempio dell’eleganza intrinseca a questa ricerca analitica. 83


Monocromia, superfici aggettanti, sintesi formale sono i principi sui quali si sviluppa, dagli anni ’60 fino ad oggi, l’opera di Turi Simeti. Dopo un breve periodo segnato dalle ricerche materiche di Alberto Burri, nel ’61, ormai trasferitosi a Roma, Simeti sperimenta e traccia un nuovo percorso artistico. Taglia piccole sagome di cartone, prediligendo la forma ellittica, le incolla direttamene sulla tela e le ricopre con grandi campiture monocromatiche: rosso, giallo, blu, nero, bianco compongono la sua personalissima gamma di colori. Il passo a forme aggettanti è breve; gli elementi ovali – diventati di legno - vengono posti nella parte retro del quadro e spinti contro la tela. Nascono così opere dall’effetto tridimensionale che invadono lo spazio, lo indagano, restituendo un diverso equilibrio tra forma e colore. Se negli anni ’60 le forme geometriche occupavano buona parte della tela, negli anni ’70 e ’80 la loro presenza si riduce a pochi se non a un solo elemento posto in maniera decentrata rispetto alla superficie pittorica, per poi negli anni ’90 giungere a soluzioni di dinamicità compositiva. Una ricerca incessante che dagli esordi fino alla più recente produzione colloca Simeti nel panorama internazionale tra i principali esponenti di quel processo di rinnovamento linguistico ed estetico che ha caratterizzato l’arte italiana della neoavanguardia.

® 62

TURI SIMETI (1929)

Un ovale bianco, 1980 Acrilico su tela sagomata 92 x 105 cm Firmato e datato sul telaio Simeti 80 L’opera è registrata presso l’Archivio Turi Simeti, Milano, con il n. 1980 - B0921, come da autentica su fotografia rilasciata dalla Galleria Dep Art, Milano

€ 18.000 - 22.000 84


® 63

TURI SIMETI (1929) Un ovale grigio, 1980 Acrilico su tela sagomata 50 x 40 cm Firmato e datato sul telaio Simeti 1980 L’opera è registrata presso l’Archivio Turi Simeti, Milano, con il n. 1980-GR0501, come da autentica su fotografia rilasciata dalla Galleria Dep Art, Milano

€ 10.000 - 15.000

® 64

TURI SIMETI (1929) Un ovale nero, 1981 Acrilico su tela sagomata 60 x 60 cm Firmato, datato e dedica sul telaio sul retro in basso a destra Per Ernestina, Turi Simeti, 1981 L’opera è registrata presso l’Archivio Turi Simeti, Milano, con il n. 1981-N0601 come da autentica su fotografia rilasciata dalla Galleria Dep Art, Milano

€ 12.000 - 18.000

85


® 65

TURI SIMETI (1929) Due ovali bianchi, 2005 Acrilico su tela sagomata 50 x 50 cm Firma e dedica sul telaio sul retro Simeti per Giraldi L’opera è registrata presso l’Archivio Turi Simeti, Milano, con il n. 2005-B0502 come da autentica su fotografia rilasciata dalla Galleria Dep Art, Milano PROV E N I E N Z A : Galleria Giraldi, Livorno Collezione privata, Livorno

€ 15.000 - 20.000

66 TURI SIMETI (1929) Senza titolo, 1973 Carta a rilievo 70 x 50 cm Firmato e datato sul fronte in basso a destra Simeti 73 e in basso a sinistra Prova d’artista

€ 2.000 - 3.000

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Il panneggio caratterizza lo stile di Umberto Mariani. Dalla metà degli anni ’60 fino ai lavori più recenti le sue opere sono animate da un motivo a pieghe realizzato attraverso materiali metallici. Il panneggio

è un elemento che conosciamo da secoli, dai tempi degli egizi e dei greci, ma ogni volta è diverso, cambia pur rimanendo identico. Un simbolo considerato universale, pertanto affascinante da indagare e sviluppare. Se a metà degli anni ’70 nelle prime sperimentazioni, in particolare nella serie Alfabeto afono, i soggetti della rappresentazione sono lettere dell’alfabeto nascoste dietro un fitto drappeggio, come a voler insonorizzare il suono fonetico della parola, alla fine degli anni ’80, e in maniera più intensa dagli anni ’90 in poi, l’attenzione di Mariani si rivolge al solo panneggio che studia unitamente alle proprietà materiche del piombo. Superfici ondulate, dipinte con colori intensi, il bianco, il nero, l’indaco – colore scoperto durante i suoi viaggi in Africa – o in alcuni casi ricoperte con foglia d’oro e, come in Specchio n. 16, dell’86 (lotto 68), con vernici argento specchianti. Ciò che emerge dalle sue opere è l’interesse per la verità nascosta, per la forma celata che sottende l’opera d’arte, perché è grazie alla sua parte più misteriosa, a quell’enigma da svelare, e non alla sola apparenza, che l’opera d’arte - spiega Mariani - dura nel tempo rinnovandosi ogni volta attraverso sguardi sempre diversi. ® 67

UMBERTO MARIANI (1936) Senza titolo, 1980 Tecnica mista su tela 97 x 67,2 cm Firmato e datato in basso a destra U. Mariani /80

€ 3.000 - 5.000

87


® 68

UMBERTO MARIANI (1936) Specchio n. 16, 1986 Acrilico e piombo su tavola 178 x 131 cm Firmato, datato e titolato sul retro U. Mariani, ‘86 Specchio n. 16 L’artista riporta sul retro misure non esatte cm 220 x 131

€ 20.000 - 30.000

® 69

UMBERTO MARIANI (1936) Senza titolo, 1990 Pittura acrilica su piombo su tela 36 x 27 cm Firmato e datato sul fronte Mariani 11/1990 Firmato e datato sul retro U. Mariani 11/1990 cm 36,5 x 27,5 cm

€ 2.000 - 4.000

88


® 70

PINO PINELLI (1938) Pittura R, 2009 Tecnica mista 48 x 80 cm

PROV E N I E N Z A : Collezione privata

€ 12.000 - 15.000

Titolato, datato e firmato sul retro “Pittura R”, Milano 2009 - PINO PINELLI. cm 82 x 40 L’opera è archiviata presso l’Archivio Pino Pinelli, Milano con il n. PITTURA R – 2009 – 2 – 1344 come da autentica su fotografia

® 71

ETTORE SPALLETTI (1940)

Senza titolo, grigio, 2009 Impasto di colore su tavola, cornice rastremata su tre lati con impasto oro - argento 40 x 40 x 4 cm Firmato, titolato e datato sul retro Ettore Spalletti, Senza titolo grigio, 2009 L’opera è accompagnata da certificato su fotografia rilasciato dall’artista

€ 21.000 - 25.000

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90


Arte cineticA e ProgrAmmAtA PitturA AnAliticA e scritture

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® 72

GETULIO ALVIANI (1939) Superficie a testura vibratile - Studio, 1964 - 1976 Alluminio 48 x 48 cm Firmato titolato e datato sul retro “alviani superficie a testura vibratile alluminio studio 1964/76” PROV E N I E N Z A : Collezione privata

€ 10.000 - 15.000

® 73

ACHILLE PACE (1923) Itinerario YY, 1974 Tela detessuta, tempera e filo su tela 35 x 30 cm Firmato sul lato in basso a destra PROV E N I E N Z A : Pantha Arte, Como (etichetta sul retro) Collezione privata

€ 1.500 - 2.000

92


Nanda Vigo è una tra le esponenti più dinamiche del Gruppo Zero. Dal ’65 infatti collabora intensamente all’attivita espositiva del movimento, dalla prima mostra nello studio di Lucio Fontana alla più recente attualmente in corso al Museo d’arte contemporanea di Lissone. I Cronotopi qui presentati sono entrambi degli anni ’60 e rientrano nel ciclo delle opere più emblematiche della sua produzione. Già dal titolo dell’opera Cronotopo dal greco “spazio-tempo” si evince il fulcro della sua ricerca artistica.

Courtesy Archivio Nanda Vigo

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® 74

NANDA VIGO (1936) Cronotopo, 1965 Alluminio e vetri smerigliati 60 x 60 x 20 cm (su base) € 28.000 - 32.000

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® 75

NANDA VIGO (1936) Cronotopo, 1965 Alluminio e vetri smerigliati 60 x 60 x 7 cm € 28.000 - 32.000

95


76 GRAZIA VARISCO (1937) Tavola magnetica, 1961 Tavola di ferro con elementi mobili e componibili (otto bianchi e uno nero) 41,5 x 37 cm Firmato sul retro Grazia Varisco

â‚Ź 22.000 - 28.000

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77 GRAZIA VARISCO (1937) Reticolo frangibile, 1969 Oggetto ottico - cinetico, cartone bianco con tracciato, vetro industriale 35,5 x 35,5 cm â‚Ź 20.000 - 25.000

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® 78

ALBERTO BIASI (1937) Senza titolo, 1989 Rilievo in pvc su tavola 52 x 35 x 3 cm Firmato, titolato e datato sul retro alberto biasi 1989 “Senza Titolo” L’opera appartiene al ciclo ottico - dinamici come riportato sul retro L’opera è registrata presso l’Archivio Alberto Biasi, Milano, con il n. OC 592

€ 6.000 - 8.000

Alberto Biasi, uno dei più importanti protagonisti dell’arte cinetica a livello internazionale, è il caposcuola del Gruppo N. Gli anni ’80 sono il periodo della sua produzione con i cromatismi più accesi. Attraverso la sovrapposizione di pattern diversi, si creano, appunto, effetti ottico cinetici e cromatici.

® 79

ALBERTO BIASI (1937)

Senza titolo, 2002 Tecnica mista su tavola 36 x 36 cm Firmato e datato sul retro “Alberto Biasi 2002” L’opera è registrata presso l’Archivio Alberto Biasi, Milano, con il n. AS. 87 come da autentica su fotografia ES PO SI Z I O NI : Alberto Biasi, Dall’arte programmata al caos, Galleria Colossi Arte contemporanea, Brescia 24 ottobre 2009 - 12 gennaio 2010

€ 5.000 - 7.000

98


® 80

MARCELLO MORANDINI (1940) Senza titolo, 1988 Legno laccato 50 x 50 x 10 cm Esemplare 1/3, progetto 327 dell’anno 1988 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista

€ 7.000 - 9.000

® 81

MARCELLO MORANDINI (1940) 154 A - 155 B - 155 A , 1971 Tecnica mista su cartone 70 x 50 cm Firmato titolato e datato in basso a sinistra M. Morandini 154 A - 155 B - 155 A - 1971 PROV E N I E N Z A : Galleria Lorenzelli, Bergamo (etichetta sul retro) Collezione privata E SPO S I Z I O N I : Marcello Morandini, Galleria Lorenzelli, Bergamo, marzo - aprile 1977

€ 2.000 - 4.000

99


® 82

DADAMAINO (1930 - 2004) Volume, 1960 Tempera su tela bucata 64 x 50 cm Firmato e datato e titolato al retro “Dadamaino Volume 1960” L’opera è registrata presso l’Archivio Dadamaino, Varese, con il n. 452/10, come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Studio d’arte Martini, Brescia - Asta Arte Moderna & Contemporanea, 8/10/2010 lotto 85 Collezione privata

€ 40.000 - 50.000

Dadamaino ha superato la problematica pittorica, altre misure informano la sua opera, i suoi quadri sono bandiere di un nuovo mondo. Non si accontentano di dire diversamente, ma dicono cose nuove. Con queste parole Piero Manzoni definisce nel ’61, in occasione della personale di Dadamaino allo Studio Gruppo N, le ricerche dell’artista milanese. Sono gli anni del debutto e della serie intitolata Volumi, opere dichiaratamente influenzate dall’indagine spaziale di Lucio Fontana, dai buchi e i tagli impressi sulla tela, che reinterpreta con grandi squarci ovoidali dall’aspetto plastico (Volume del ’60). Da qui in poi vive un’ascesa internazionale, conosce Manzoni e Castellani con i quali condivide le proposte della rivista Azimuth, espone all’estero, in Germania, in Olanda e in Francia, stringendo rapporti con i movimenti neoavanguardisti: Gruppo Zero, Gruppo Nul, Gruppo Motus.

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Dopo le ricerche in chiave ottica-dinamica e lo studio delle interazioni tra i colori, nel ’76 realizza Alfabeto della mente, un ciclo di lavori portato avanti fino al ’79 e caratterizzato dalla ripetizione dello stesso segno su supporti di carta di varia dimensione – fogli, foglietti, tele – andando a comporre un corpo di 16 segni convenzionali, definiti e numerati progressivamente dall’artista Lettere.

L’unica condizione è quella di ripetere un segno fino a riempire tutto lo spazio che mi sono proposta di utilizzare. Nel ’80 Dadamaino espone in una sala personale alla Biennale di Venezia e presenta il ciclo I fatti della vita, un’installazione composta da 461 lavori su tela e carta sui quali traccia 12 segni da lei ideati.

® 83

DADAMAINO (1930 - 2004) L’alfabeto della mente - Lettera 8 - 1978 (1), 1978 Inchiostro su tela sintetica 40,5 x 30 cm Firmato, datato e con dedica sul retro: “23-XI-82 Dedicato ad Anna con grande affetto” e intitolato L’ALFABETO DELLA MENTE LETTERA 8 - 1978 - 1 L’opera è registrata presso l’Archivio Dadamaino, Varese con il numero 064/15 come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Acquistato direttamente dall’artista Collezione privata, Milano

€ 5.000 - 7.000

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® 84

DADAMAINO (1930 - 2004) L’alfabeto della mente - Lettera 5, 1978 Inchiostro su tela sintetica 81 x 207 cm L’opera è registrata presso l’Archivio Dadamaino, Varese con il n. 78/11 come da autentica su fotografia del Professore Flaminio Gualdoni

€ 25.000 - 35.000

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Il ’68 è un anno decisivo per Giorgio Griffa: abbandona la pittura figurativa e si muove verso nuove indagini artistiche che ne definiscono la cifra stilistica. Attento, dal punto di vista formale, alla matrice astratta indaga la pittura con un approccio analitico, recuperando l’essenza della pratica artistica e i suoi strumenti operativi, il segno, il colore. Senza titolo del ’70 (lotto 85) è riconducibile al periodo tra la serie dei Segni primari, nella quale Griffa attua per la prima volta un processo di sottrazione pittorica, di riduzione della rappresentazione, e il ciclo Connessioni, caratterizzato da una contaminazioni di segni eterogeni – orizzontali, verticali, sottili, spessi – concepiti in una composizione ritmica. Nell’opera del ’70 Griffa traccia pochi e sostanziali elementi, a tratti evanescenti, lasciando la tela di grandi dimensioni allo stato grezzo privata della cornice; disegna linee orizzontali, di diverso spessore, definite dalla sola materia cromatica e dilatate lungo tutto il supporto, inquadrando così nuovi spazi. A emergere quale fattore primario della composizione è il gesto dell’artista (a volte visibilmente più marcato a volte meno) ossia la profonda corrispondenza tra l’azione della mano e l’elaborazione del pensiero. All’intervento pittorico si unisce poi l’effetto plastico che Griffa ottiene grazie a piegature regolari e ritmiche che esercita sulla tela. Un campo visivo in movimento, in continuo divenire - è l’ideale del costante non finito - verso ciò che Griffa definisce l’evento, ovvero la pittura.

È la pittura che rappresenta se stessa e rappresenta il rito del dipingere.

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® 85

GIORGIO GRIFFA (1936) Senza titolo (Linee orizzontali), 1970 Acrilico su lino 317 x 300 cm Firmato e datato sul retro in basso a sinistra Giorgio Griffa 1970 L’opera è registrata presso l’Archivio Giorgio Griffa, Bergamo, con il n. 70041

€ 30.000 - 40.000 104

PROV E N I E N Z A : Christie’s, Arte contemporanea, Milano, asta del 23/05/2006 Collezione privata


® 86

GIORGIO GRIFFA (1936) Rosso su rosso, 1987 Tempera acrilica su tela 70 x 95 cm Firmato e datato sul retro giorgio griffa ’87 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista B IB L I O GR AFI A: Gianfranco Rossi, Giorgio Griffa 8 cicli, 2000 & Novecento Edizioni Arte, Reggio Emilia 2009, p. 41

€ 8.000 - 10.000

® 87

GIORGIO GRIFFA (1936) Tre linee con arabeschi nr 404, 1992 Acrilici su tela grezza su cartoncino 47 x 63 cm Firmato e datato sul retro giorgio griffa 92 L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dell’artista

€ 4.000 - 6.000

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® 88

RODOLFO ARICO’ (1930 - 2002) Senza titolo 1967 Tecnica mista su carta 69 x 99 cm Firmato e datato in basso a.67/1

€ 3.000 - 5.000

® 89

RODOLFO ARICO’ (1930 - 2002) Senza titolo, 1970 Olio su tela 50 x 79 cm Firmato e datato sul retro aricò 70 PROV E N I E N Z A : Collezione Stefanoni, Lecco Collezione privata

€ 8.000 - 10.000

Precursore della Pittura Analitica e in sintonia con le ricerche portate avanti dal movimento americano della Post-Minimal Painting, Rodolfo Aricò si distingue per una poetica fondata sulla prospettiva, l’architettura, la struttura dell’opera e i colori monocromi. Negli anni ’60 Aricò intraprende un percorso individuale che guarda all’essenza della pittura, sempre più epurata dai tradizionalismi estetici, e approda a rigorose forme geometriche declinate su una sensibile scala monocolore. Una ricerca che parte dalla bidimensionalità della tela, dipinta solo al centro, e giunge a soluzioni tridimensionali. È il ’64 quando alla Biennale di Venezia presenta Tendenza dell’esistenza, un lavoro composto da tre grandi tele quadrate monocrome disposte l’una accanto all’altra secondo una direttiva diagonale, preludio per il passo futuro verso le pitture-oggetto. L’aspetto architettonico diventa componente fondamentale dei lavori entrando in rapporto diretto con lo spazio.

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® 90

RODOLFO ARICO’ (1930 - 2002) Scatola rosa, 1977 Collage su tela 20 x 20 cm Firmato sul retro aricò PROV E N I E N Z A : Galleria La Chiocciola, Padova (etichetta sul retro) Collezione privata

€ 2.500 - 3.500

® 91

CLAUDIO OLIVIERI (1934) Rosso Blu, 1976 Olio su tela 60 x 90 cm Firmato, datato e intitolato sul retro ROSSO BLU Olivieri 76

€ 5.000 - 7.000

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® 92

ELIO MARCHEGIANI (1929) Grammature di colore, 1973 Tecnica mista su intonaco 50 x 50 cm Firmato, datato, titolato sul retro Elio Marchegiani, 1973, SUPPORTO INTONACO GRAMMATURE DI COLORE

€ 4.000 - 6.000

® 93

ELIO MARCHEGIANI (1929) Grammature di colore N 38, 1973 Tempera su lavagna 48,5 x 48,5 cm Firmato, datato e intitolato sul retro Elio Marchegiani 1973 GRAMMATURE di colore SUPPORTO LAVAGNA NUMERATO n. 38

€ 6.000 - 8.000

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® 94

ELIO MARCHEGIANI (1929) Grammature di colore N 2, 1974 Tempera su lavagna 53 x 17 cm Firmato, datato e intitolato sul retro Elio Marchegiani 1974 GRAMMATURE di colore SUPPORTO LAVAGNA - NUMERATO N. 2 L’opera è registrata presso l’Archivio Marchegiani, Bologna con il numero 2/74 come da etichetta riportata sul retro PROV E N I E N Z A : Collezione Carola Pandolfo Marchegiani Collezione privata

€ 5.000 - 7.000

® 95

ELIO MARCHEGIANI (1929) Grammature di colore N 8, 1976 Tecnica mista su intonaco 50 x 50 cm Firmato, datato, titolato sul retro Elio Machegiani 1976, Grammature di colore SUPPORTO INTONACO

€ 4.000 - 6.000

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ANTONIO SCACCABAROZZI (1936-2008) Due proporzioni nel diametro dei punti, 1977 Acrilico su tela 60 x 60 cm Titolato e datato sul retro Due proporzioni nel diametro dei punti 1/6/77 PROV E N I E N Z A : Galleria Lorenzelli, Bergamo (etichetta sul retro) Collezione privata

â‚Ź 2.000 - 4.000

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FRANCO GRIGNANI (1908 - 1999) 244 periodica, 1968 Tecnica mista su cartone 52,5 x 72,5 cm Firmato e datato sul retro Franco Grignani 1968 PROV E N I E N Z A : Galleria Lorenzelli, Bergamo (timbro e etichetta sul retro) Collezione privata

â‚Ź 8.000 - 12.000

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GIANFRANCO BARUCHELLO (1924)

Città di poeti in fase esplosiva, 1963 Tecnica mista su tela 133 x 92 cm Titolato, datato e firmato sul retro Città di poeti in fase esplosiva 1963 cm 134 x 93 G. Baruchello PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Milano

€ 20.000 - 25.000

Attento sperimentatore, Gianfranco Baruchello si misura con linguaggi differenti; disegno, scultura, installazione e cinema sperimentale sono gli ambiti che caratterizzano più di cinquant’anni di attività. Il suo codice espressivo affonda le proprie radici nella filosofia, nella psicanalisi, nella matematica per tradursi in una figurazione complessa, fatta di piccoli disegni dal tratto marcato, scritte e ritagli di giornali distribuiti sulla tela secondo un preciso programma mentale, schematizzato e puntuale o da composizioni tridimensionali, simili a enciclopedici archivi, a labirintici totem, in cui si annidano sconfinate combinazioni narrative. Un vocabolario iconografico che si ritrova in Città di poeti in fase esplosiva, opera realizzata nel ’63, anno importante per Baruchello che inaugura una personale alla Galleria La Tartaruga di Roma. È l’impianto urbano di una città immaginaria a campeggiare sulla superficie del quadro, della quale idealmente si possono riconoscere le cinta murarie, le torri di difesa, le piazze. A popolare questo luogo sconosciuto sono elementi pluriformi, geometrici, linee, tratti, grate, cerchi, spirali, mossi da un’energia dilagante dettata dal processo mentale, dal pensiero, che secondo Baruchello non è altro che il possibile, ossia

l’abbandono di stereotipi, il rovesciamento delle logiche convenzionali, la chiusura del sistema causa-effetto.

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Tedesca di nascita ma trasferitasi giovanissima in Italia, Irma Blank matura in un clima di sperimentazione linguistica tipico della seconda metà degli anni ’60 e, fin da subito, rivolge la propria attenzione verso la scrittura. Nella serie delle Trascrizioni negli anni ’70, Irma Blank riporta le pagine di libri e giornali sostituendo il linguaggio con un tratto incomprensibile, facendone rimanere solo una traccia come un resto sintetico. Il linguaggio si fa segno e struttura. La scrittura viene spogliata del proprio senso per essere caricata di altre valenze, il testo viene ricondotto a segno riacquisendo la propria valenza asemantica primordiale.

® 99

IRMA BLANK (1934) Trascrizioni, Della sentenza A, 1974 China su carta pergamenata 40 x 51 cm piegata in 2 pagine

PROV E N I E N Z A : Galleria Derbylius, Milano Collezione privata, Livorno

Firmato e titolato in basso a destra Della sentenza A, Irma Blank 74 L’opera è accompagnata da autentica rilasciata dalla Galleria Derbylius, Milano

ES POS I ZI ONI : Trascrizioni 1973 - 1979: libri, giornali, pagine, registrazioni sonore, documenti, Galleria Derbylius, Milano, 2007

€ 5.000 - 7.000

BI BL I OGRAFI A: Catalogo della mostra Arte. Scrittura e immagine, Galleria Derbylius, Milano, 2008

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La scrittura di Blank, infatti, non si legge ma si osserva: in serie come le Trascrizioni, guardare è come leggere da lontano. Quando si prendono le distanze da una pagina scritta, non si leggono più le singole parole bensì l’insieme delle frasi, delle linee; la totalità dei rapporti e dei ritmi che si vengono a creare sulla pagina. Oltre a registrare le proprie pulsioni emotive e lo scorrere del tempo, l’artista ci restituisce un insieme di relazioni, una varietà di strutture.

® 100

IRMA BLANK (1934) Trascrizioni, Della continuità I, 1975 China su carta pergamenata 14 x 18 cm piegata in 2 pagine

PROV E N I E N Z A : Galleria Derbylius, Milano Collezione privata, Livorno

Firmato e titolato in basso a destra Della continuità Irma Blank 75 L’opera è accompagnata da autentica rilasciata dalla Galleria Derbylius, Milano

ES POS I ZI ONI : Trascrizioni 1973 - 1979: libri, giornali, pagine, registrazioni sonore, documenti, Galleria Derbylius, Milano, 2007

€ 3.000 - 5.000

BI BL I OGRAFI A: Catalogo della mostra Arte. Scrittura e immagine, Galleria Derbylius, Milano, 2008

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® 101

JAN SCHOONHOVEN (1914 - 1994) T76-22, 1976 Ink su carta 40 x 24,5 cm

PROV E N I E N Z A : Galleria Peccolo, Livorno Collezione privata, Livorno

Firmato, titolato e datato in basso “Schoonhoven, 1976, T76- 22”

ES POS I ZI ONI : Puri Segni, Galleria Peccolo, Livorno, febbraio 2014

€ 18.000 - 22.000

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BI BL I OGRAFI A: Catalogo della mostra Puri segni, Galleria Peccolo, ill. p.75


® 102

ARTURO VERMI (1928 - 1988) Diario, 1965 Tecnica mista su cartone riportato su tela 64,8 x 47 cm Firmato e datato in basso a destra Arturo Vermi 65 L’opera è accompagnata da fotografia con il n. R56D101101A772 a cura di Anna Maria Rizzo PROV E N I E N Z A : Collezione Angelo Verga Collezione privata, Livorno E SPO S I Z I O N I : Antologica Vermi, Galerie 21, Livorno 2014

€ 2.500 - 3.500

® 103

AGOSTINO FERRARI (1938) Senza titolo, 1964 Tecnica mista su cartone telato 53 x 42 cm Siglato e datato in basso a destra 64 A.F. Firmato, datato e autenticato sul retro “opera Autentica Agostino Ferrari 1964” L’opera è registrata presso l’Archivio Agostino Ferrari, Milano, con il numero RA010164 come da autentica su fotografia PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Livorno E SPO S I Z I O N I : Agostino Ferrari, Galleria Peccolo, Livorno, settembre 2004 B I B L I O GR AFI A : Elisabetta Longari, Agostino Ferrari, Nr. 49, Peccolo Edizioni, 2004, illustrato

€ 2.000 - 3.000

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VINCENZO AGNETTI (1926 - 1981) Oltre il linguaggio, 1968 Tela sensibilizzata su tavola 24 x 29 cm Firmato e datato in basso a destra Vincenzo Agnetti 68 L’attribuzione del numero di autentica dell’opera è in corso presso l’Archivio Vincenzo Agnetti, Milano PROV E N I E N Z A : Galleria Milano, Milano Collezione privata, Milano E S PO SI Z I O NI : Galleria Milano, Milano, gennaio 1989

€ 15.000 - 20.000

Oltre il linguaggio è un’opera prodotta dalla celebre Macchina drogata. Trattasi di una calcolatrice Divisumma 14 di Olivetti, i cui numeri sono stati sostituiti dall’artista con lettere dell’alfabeto. Inibita dalle sue funzioni tecniche, la Macchina drogata crea delle nuove, imprevedibili opere. La procedura sfugge a ogni controllo e la parola, elemento chiave del lavoro di Agnetti, perde in questo contesto il suo senso e viene resa illeggibile durante lo sviluppo della tela emulsionata. Altro interessante aspetto di queste creazioni è l’happening. La macchina esposta in mostra, infatti, necessita dell’intervento del pubblico. I risultati vengono estratti e appesi al muro.

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ritorno AllA figurAzione

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TRANSAVANGUARDIA

La Transavanguardia ha risposto in termini contestuali alla catastrofe generalizzata della storia e della cultura, aprendosi verso una posizione di superamento del puro materialismo di tecniche e nuovi materiali e approdando al recupero dell’inattualità della pittura, intesa come capacità di restituire al processo creativo il carattere di un intenso erotismo, lo spessore di un’immagine che non si priva del piacere della rappresentazione e della narrazione. È con queste parole che nel ’79 Achille Bonito Oliva definisce il gruppo artistico formato da Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Sandro Chia, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Un linguaggio che prende avvio dal ritorno alla pittura e alla scultura, dal recupero della manualità, del disegno e dalla volontà di riacquisizione di una soggettività espressiva, il genius loci, in risposta all’oggettualità avanzata dal concettuale e dall’Arte Povera. Un pensiero artistico che prende ispirazione dal passato attraverso un recupero della propria tradizione in un processo citazionista che supera ogni forma di opposizione tra figurazione e astrattismo e giunge a quello che Bonito Oliva chiama eclettismo stilistico. Il riconoscimento sul piano internazionale arriva con la partecipazione degli artisti della Transavanguardia alla Biennale di Venezia nella mostra Aperto 80 curata da Bonito Oliva e Harald Szeemann, per poi esporre nel ’82 a Documenta 7 di Kassel.

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MIMMO PALADINO (1948)

Blu, 1979 Tempera e pigmento su tela 120 x 70cm

PROV E N I E N Z A : Lucio Amelio, Napoli Asta Il Ponte, Milano del 4/12/1990, lotto n. 59 asta n. 90/3 Collezione privata

Firmato sul telaio Mimmo Paladino

€ 25.000 - 35.000 123


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NICOLA DE MARIA (1954)

Che non ha titolo, 1977 Olio su tela 15 x 20 cm Titolato, datato e firmato sul retro Che non ha titolo, 25 dicembre 1977, Nicola de Maria PROV E N I E N Z A : Asta Finarte n. 774, Milano 1990 Collezione privata

â‚Ź 10.000 - 15.000

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NICOLA DE MARIA (1954)

Testa (Testa del Pittore), 1985 Tecnica mista su tela 24 x 29,8 x 4 cm Firmato datato e titolato sul retro nicola de maria 1985 Testa del PITTORE L’opera è autenticata dall’artista come riporta la scritta sul retro TESTA (testa di pittore) 1985 tecnica mista su tela è mia opera nicola de maria PROV E N I E N Z A : Collezione dell’artista Collezione privata, Milano

€ 30.000 - 35.000

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FRANCESCO CLEMENTE (1952)

Senza titolo (monotipo 70), 1986 Olio su carta litografica 124 x 81 cm PROV E N I E N Z A : Sperone Westwater, New York Thomas Ammam Fine arts, Zurich Collezione privata B I B L I O GR AFI A : Catalogo della mostra Two Garlands, Sperone-Westwater, 1986, New York

€ 20.000 - 22.000

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ENZO CUCCHI (1949)

Senza titolo, 2006 Tecnica mista su carta 75,5 x 56 cm Firmato e datato sul retro Enzo Cucchi 2006 PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Grosseto

€ 4.000 - 6.000

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SCUOLA DI SAN LORENZO Tra gli anni ’70 e ’80 negli spazi dell’Ex Pastificio Cerere di Roma si riuniscono a vivere e lavorare un gruppo di giovani artisti. Sono Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli i principali componenti della Scuola di San Lorenzo. Si unirà a loro per un breve periodo anche Domenico Bianchi. Come dichiara Achille Bonito Oliva nell’84 in occasione della mostra Atelier, gli artisti dell’ex fabbrica romana pur mantenendo un percorso individuale e poetiche personali sono mossi da

una comune mentalità estetica e una visione morale dell’arte che li vede attivi in uno scambio e un confronto culturale, estetico e formale nonostante ambiti di ricerca diversi. Una realtà artistica che tra l’82 e l’89 trova la sua massima affermazione - entrando a volte in polemica con il coevo movimento della Transavanguardia - e capace di mantenere vivo il dibattito anche nel decennio successivo.

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PIERO PIZZI CANNELLA (1955) Senza titolo, 1985 Tecnica mista su cartone 74 x 53,5 cm Firmato in basso in centro PIZZI CANNELLA L’opera è accompagnata da certificato su fotografia rilasciato dallo Studio d’arte Enzo Cannaviello, Milano PROV E N I E N Z A : Studio d’arte Cannaviello, Milano Collezione privata, Milano E SPO S I Z I O N I : Pizzi Cannella, Studio d’Arte Cannaviello Milano, novembre - dicembre 1987

€ 4.000 - 6.000

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® 111 PIERO PIZZI CANNELLA (1955)

Senza titolo, 1987 Tecnica mista su cartone 73 x 40 cm Firmato sul retro e datato Pizzi Cannella 1987 L’opera è accompagnata da certificato su fotografia rilasciato dallo Studio d’arte Enzo Cannaviello, Milano PROV E N I E N Z A : Studio d’arte Cannaviello, Milano Collezione privata, Milano

€ 2.500 - 3.500

® 112 PIERO PIZZI CANNELLA (1955)

Senza titolo, 1987 Tecnica mista su cartone 73 x 52 cm Firmato sul retro Pizzi Cannella e datato 1987 L’opera è accompagnata da certificato su fotografia rilasciato dallo Studio d’arte Enzo Cannaviello, Milano PROV E N I E N Z A : Studio d’arte Cannaviello, Milano Collezione privata, Milano

€ 2.000 - 4.000

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DOMENICO BIANCHI (1955)

Senza titolo, 1994 Tarsie in cera su vetroresina gialla 78 x 56 cm L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista

€ 7.000 - 9.000

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LUIGI ONTANI (1943)

Senza titolo, 1997 Ceramica 105 x 43 x 43 cm Marchio Bottega Gatti, Faenza, 1997 sulla base PROV E N I E N Z A : Collezione privata, Milano

€ 26.000 - 32.000

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LUIGI ONTANI (1943)

Gobang al bagno “Bali”, 1999 China e acquerello su carta 36 x 48 cm Titolato e datato sul retro Gobang al bagno, Bali, 1999

€ 10.000 - 12.000

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® 116

SALVO (1947 - 2015)

La strada di casa, 2004 Olio su tela 90 x 124 cm Firmato, datato e titolato Salvo, Ott.’04, “LA STRADA DI CASA”

€ 20.000 - 25.000

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® 117

LUCA PIGNATELLI (1962)

Cavalli di Tarquinia, 2002 Tecnica mista su canapa 171 x 145 cm Titolato, firmato e datato sul retro Luca Pignatelli, Milano 2002, ‘Cavalli di Tarquinia’ L’opera è accompagnata da autentica su fotografia rilasciata dalla Galleria Poggiali e Forconi, Firenze

PROV E N I E N Z A : Galleria Poggiali e Forconi, Firenze Collezione privata, Livorno BI BL I OGRAFI A: D. Eccher, Luca Pignatelli, Ed. Charta, Italia 2003 p. 86

€ 25.000 - 30.000

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® 118

LUCA PIGNATELLI (1962)

Afrodite, 2005 Olio su telone di copertura vagone ferroviario 80 x 60 cm Firmato, titolato e datato sul retro Luca Pignatelli, Milano 2005, “Afrodite” L’opera è accompagnata da autentica su fotografia rilasciata da Italian Factory, Milano

€ 15.000 - 18.000

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® 119

LUCA PIGNATELLI (1962)

Treno, 2012 Tecnica mista su carta trattata 56,7 x 76,4 cm E SPO S I Z I O N I : Off Paper, Galleria M77, Milano 2014

€ 10.000 - 12.000

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GIOVANNI FRANGI (1959)

Nord ovest, 2000 Olio su tela 170 x 130 cm Titolato, firmato e datato sul retro “NORDOVEST, Frangi, 2000” L’opera è accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista rilasciata dalla Galleria Poggiali e Forconi, Firenze

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PROV E N I E N Z A : Galleria Poggiali e Forconi, Firenze Collezione privata

€ 8.000 - 10.000


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ALESSANDRO PAPETTI (1958)

Autotreno, 2005 Olio su tela 148 x 198 cm Firmato in basso a destra A. Papetti Firmato datato e titolato sul retro Altoforno, 2005, olio su tela, cm 148 x 198 A. Papetti PROV E N I E N Z A : Galerie Alain Blondel, Paris Galleria Forni, Bologna

€ 12.000 - 15.000

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ALESSANDRO PAPETTI (1958)

Interno, 1996 Olio su tela 134,5 x 160 cm Firmato in basso a destra A.Papetti 96 PROV E N I E N Z A : Collezione privata

€ 4.000 - 6.000

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INDICE ARTISTI

Accardi, C 19 20

Festa, T 36

Pinelli, P 70

Agnetti, V 104

Fioroni, G 39

Pistoletto, M 43

Alviani, G 72

Fontana, L 5 6 7

Pizzi Cannella, P 110 111 112

Aricò, R 88 89 90

Frangi, G 120

Rotella, M 28 29 30

Baruchello, G 98

Gilardi, P 54

Salvo 116

Bianchi, D 113

Griffa, G 85 86 87

Santomaso, G 3 4

Bianco, R 40

Grignani, F 97

Scaccabarozzi, A 96

Biasi, A 78 79

Kounellis, J 42

Scanavino, E 12 13

Birolli, R 10

Lazzari, B 11

Schifano, M 32 33 34 35

Blank, I 99 100

Marchegiani, E 92 93 94 95

Schoonhoven, J 101

Boetti, A 48 49 50

Mariani, U 67 68 69

Simeti, T 62 63 64 65 66

Bonalumi, A 59 60

Mondino, A 31

Spagnulo, G 55

Calzolari, P 44 45 46

Morandini, M 80 81

Spalletti, E 71

Capogrossi, G 14

Munari, B 17

Staccioli, M 56 57

Carol Rama, O 27

Nangeroni, C 26

Stefanoni, T 37 38

Castellani, E 58

Novelli, G 2

Tancredi 8 9

Cintoli, C 41

Olivieri, C 91

Turcato, G 18

Clemente, F 108

Ontani, L 114 115

Uncini, G 51 52

Crippa, R 1

Pace, A 73

Varisco, G 76 77

Cucchi, E 109

Paladino, M 105

Vedova, E 15

Dadamaino 82 83 84

Paolini, G 47

Vermi, A 102

Dangelo, S 16

Papetti, A 121 122

Vigo, N 74 75

De Maria, N 106 107

Parmiggiani, C 53

Zappettini, G 61

Dorazio, P 21 22 23 24

Perilli, A 25

Ferrari, A 103

Pignatelli, L 117 118 119

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INFORMAZIONI IMPORTANTI PER GLI ACQUIRENTI Comprare all’Asta Le seguenti pagine sono finalizzate per fornire informazioni utili su come comprare all’asta. Finarte agisce per conto del Venditore, in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso. I potenziali Acquirenti sono pregati di consultare il Sito per prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo. Provenienza In alcune circostanze Finarte può stampare sul catalogo d’asta la storia della proprietà di un’opera, se quell’informazione possa contribuire al suo studio o se sia comunque ben nota e valga a distinguere la stessa opera. Tuttavia, l’identità del Venditore o dei precedenti proprietari potrà non essere resa pubblica per una serie di ragioni, per esempio per rispettare la richiesta di riservatezza da parte del Venditore o perché l’identità del precedente proprietario non è nota a causa dell’età dell’opera. Prezzo di aggiudicazione, Commissione d’acquisto e IVA Al Prezzo di aggiudicazione del lotto sarà aggiunta una Commissione d’acquisto che l’Acquirente è tenuto a pagare quale parte dell’importo totale dovuto. La Commissione d’acquisto è stabilita nella misura del 25,00 % del Prezzo di aggiudicazione del lotto fino alla concorrenza dell’importo di euro 60.000,00 per ogni parte del Prezzo di aggiudicazione eccedente l’importo di euro 60.000 la commissione d’acquisto è stabilita nella misura del 20,00% fino alla concorrenza dell’importo di euro 600.000,00. Per ogni parte del Prezzo di aggiudicazione eccedente euro 600.000,00 la commissione d’acquisto è stabilita nella misura del 15,00%. Le percentuali sopra indicate sono inclusive di IVA ovvero di qualsiasi somma sostitutiva di IVA. Qualora nel catalogo d’asta, in relazione ad uno specifico lotto, siano indicate percentuali diverse rispetto a quelle qui indicate con riferimento alla Commissione d’acquisto, le

percentuali indicate in catalogo saranno da ritenersi prevalenti.

a) 4% per la parte del prezzo di vendita compresa tra euro 0 e euro 50.000,00;

IVA

b) 3% per la parte del prezzo di vendita compresa tra euro 50.000,01 e euro 200.000,00;

Un’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) può essere applicata sul Prezzo di aggiudicazione e/o sulla Commissione di acquisto. Si prega di fare riferimento alle informazioni relative all’IVA, contenute nella sezione “Simboli”, che segue. Al fine di armonizzare le procedure fiscali tra i Paesi dell’Unione Europea, con decorrenza dal 1° gennaio 2001 sono state introdotte in Italia nuove regole con l’estensione alle Case d’Asta del regime del margine. L’art. 45 della legge 342 del 21 Novembre 2000 prevede l’applicazione di tale regime alle vendite concluse in esecuzione ai contratti di commissione definiti con: (a) soggetti privati; (b) soggetti passivi d’imposta che hanno assoggettato l’operazione al regime del margine; (c) soggetti che non hanno potuto detrarre l’imposta ai sensi degli art. 19, 19-bis, e 19-bis2 del DPR. 633/72 (che hanno venduto il bene in esenzione ex-art. 10, 27-quinquies); (d) soggetti che beneficiano del regime di franchigia previsto per le piccole imprese nello Stato di appartenenza. In forza della speciale normativa, nei casi sopracitati eventuale imposta IVA, ovvero una somma sostitutiva di IVA, se applicabile, viene applicata da Finarte. Nessun particolare simbolo verrà usato per identificare i lotti venduti nel regime del margine. Diritto di seguito Il 9 aprile 2006 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, che, in attuazione della Direttiva 2001/84/CE, ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano il diritto degli autori di opere d’arte e di manoscritti, ed ai loro aventi causa, a percepire un compenso sul prezzo di ogni vendita dell’originale successiva alla prima (c.d. “diritto di seguito”). Il “diritto di seguito” è dovuto solo se il prezzo della vendita non è inferiore a euro 3.000,00. Esso è così determinato:

c) 1% per la parte del prezzo di vendita compresa tra euro 200.000,01 e euro 350.000,00; d) 0,5% per la parte del prezzo di vendita compresa tra euro 350.000,01 e euro 500.000,00; e) 0,25% per la parte del prezzo di vendita superiore a euro 500.000,00. Finarte, in quanto casa d’aste, è tenuta a versare il “diritto di seguito” alla Società italiana degli autori ed editori (S.I.A.E.). I lotti contrassegnati con il simbolo (®) sono soggetti al “diritto di seguito” nella percentuale sopra indicata per un importo totale comunque non superiore a euro 12.500,00. Oltre al Prezzo di aggiudicazione, alle Commissioni di acquisto e alle altre Spese, l’Acquirente si impegna a pagare il “diritto di seguito”, che spetterebbe al venditore pagare in base all’art. 152, I comma, Legge 22 aprile 1941, n. 633. Il “diritto di seguito” sarà addebitato in accordo con l’articolo 5.1 delle Condizioni di Vendita. Valute Durante alcune aste potrà essere operante uno schermo che indica i cambi aggiornati delle principali valute estere, in contemporanea con le offerte effettuate in sala d’asta. I cambi sono da considerarsi solo indicativi e tutte le offerte in sala saranno espresse in Euro. Finarte declina ogni responsabilità per ogni errore ed omissione che apparirà su detto schermo. Il pagamento dei lotti acquistati dovrà essere in Euro. L’ammontare equivalente in altre valute sarà accettato solo in base alla valuta del giorno in cui il pagamento verrà effettuato.

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Sicurezza Per salvaguardare la Sua sicurezza durante la permanenza nei nostri spazi espositivi, Finarte cerca di esporre tutte le opere in modo tale da non creare eventuali pericoli. Tuttavia, nel caso in cui maneggiaste oggetti in esposizione presso di noi, ciò è a Suo rischio e pericolo. Alcuni oggetti di grandi dimensioni e pesanti possono essere pericolosi se maneggiati in modo errato. Nel caso in cui desideraste ispezionare accuratamente un oggetto, La preghiamo di richiedere l’assistenza del personale di Finarte. Alcuni oggetti in esposizione potrebbero essere segnalati con la dicitura “per cortesia non toccare” ovvero con altra dicitura simile. Nel caso in cui sia Suo desiderio esaminare questi oggetti, La preghiamo di richiedere l’assistenza del personale Finarte. 1. PRIMA DELL’ASTA Abbonamento ai cataloghi Eventuali abbonamenti ai cataloghi d’asta possono essere acquistati esclusivamente da Finarte. Stime pubblicate in catalogo Le stime pubblicate in catalogo sono solo indicative per i potenziali acquirenti e i lotti possono raggiungere prezzi sia superiori che inferiori alle valutazioni indicate. E’ sempre consigliabile interpellare Finarte prima dell’asta, poiché le stime possono essere soggette a revisione. Le valutazioni stampate sul catalogo d’asta non comprendono la Commissione d’acquisto e l’IVA.

Indica il caso in cui possano essere effettuate offerte sul lotto anche da parte di soggetti aventi un interesse diretto o indiretto sul medesimo, quale ad esempio il beneficiario o l’esecutore testamentario che abbia venduto il lotto, oppure il comproprietario del lotto o un’altra parte che abbia prestato una garanzia per il lotto. SR Senza Riserva Qualora i lotti illustrati nel catalogo non siano contrassegnati dal simbolo (SR), si intendono soggetti alla vendita con riserva. La Riserva è il prezzo d’asta minimo concordato tra Finarte e il Venditore, al di sotto del quale il lotto non verrà venduto. Generalmente la Riserva corrisponde ad una percentuale della Stima minima prevendita e non supera tale valore. Nel caso in cui un lotto sia venduto senza riserva, verrà contrassegnato da questo simbolo. Qualora tutti i lotti contenuti nel catalogo siano soggetti alla vendita senza riserva non verrà utilizzato alcun simbolo in relazione ai singoli lotti. ® Diritto di Seguito Per i lotti contrassegnati da questo simbolo l’Acquirente si impegna a pagare il “diritto di seguito”, che spetterebbe al venditore pagare in base all’art. 152, I comma, Legge 22 aprile 1941, n. 633, nella misura determinata nella sezione “Diritto di Seguito” di cui sopra. I Lotto proveniente da impresa, dove il valore di aggiudicazione è soggetto ad IVA. TI Lotto in regime di temporanea importazione ex art. 72 del Codice Urbani o per il quale è richiesta la temporanea esportazione

Simboli Il seguente elenco spiega i simboli che si possono trovare nel catalogo d’asta. Importo minimo garantito Nel caso in cui un lotto sia contrassegnato da questo simbolo al Venditore è stato garantito un importo minimo nell’ambito di una o più aste. P Lotti di proprietà di Finarte Nel caso in cui i lotti siano contrassegnati da questo simbolo la proprietà appartiene in tutto o in parte a Finarte.

Condizioni dei lotti I potenziali acquirenti si impegnano ad esaminare attentamente il lotto durante l’eventuale esposizione prima dell’asta. Su richiesta, Finarte potrà fornire, comunque sempre a sua discrezione ed eventualmente a pagamento, un rapporto sulle condizioni del lotto. La mancanza di riferimenti espliciti in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni.

Beni elettrici e meccanici PI Parte Interessata

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Tutti i beni di natura elettrica o meccanica

sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo, e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso che il sistema elettrico sia certificato da un elettricista qualificato. 2. OFFERTE PER L’ASTA Offerte in asta Le offerte possono essere eseguite personalmente mediante una paletta durante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono ovvero via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla specifica asta). La velocità dell’asta può variare, tra i 50 e i 120 lotti l’ora. L’incremento delle offerte è generalmente del 10% rispetto a quella precedente. Si prega di fare riferimento all’art. 4 delle Condizioni Generali di Vendita. Offerte in sala Al fine di migliorare le procedure d’asta, è richiesto a tutti i potenziali acquirenti di munirsi di una paletta numerata per le offerte prima che inizi la vendita. Sarà possibile pre-registrarsi anche durante i giorni di esposizione. Compilando e firmando il modulo di registrazione e di attribuzione della paletta numerata, Lei accetta le Informazioni importanti per gli acquirenti e le Condizioni Generali di Vendita stampate in catalogo. In occasione della registrazione all’asta Le verrà richiesto un Suo documento di identità. Se agite come rappresentante per una terza persona, si richiede una autorizzazione scritta da parte di quest’ultima. Ad ogni modo, Finarte si riserva la facoltà di non farvi partecipare all’asta in qualità di rappresentante qualora, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. Tutti i potenziali acquirenti, o i loro rappresentanti, sono pregati di portare con sé un documento di identità in corso di validità. Le palette numerate devono essere utilizzate per indicare le offerte al banditore durante l’asta. Se doveste essere aggiudicatario di un lotto, siete pregati di essere certi che la Sua paletta possa essere vista dal banditore e che sia il Suo numero ad essere stato annunciato. Nell’ipotesi di dubbi riguardo al Prezzo di aggiudicazione o all’Acquirente, siete pregati di attirare immediatamente l’attenzione del banditore. Tutti i lotti venduti saranno fatturati al


nome ed all’indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata e non potranno essere trasferiti ad altri nomi ed indirizzi. In caso di perdita della paletta, è pregato di informare l’assistente del banditore. Al termine dell’asta la paletta deve essere restituita al banco registrazioni. Offerte scritte Nel caso in cui non possiate partecipare all’asta, daremo esecuzione alle offerte pervenuteci per iscritto per Suo conto. Al tal fine La preghiamo di compilare e trasmetterci il modulo offerte allegato in catalogo con la documentazione in esso richiesta. Questo servizio è gratuito. I lotti saranno sempre acquistati al prezzo più conveniente consentito da altre offerte sugli stessi lotti e dalle riserve da noi registrate. In caso di offerte identiche, sarà data la precedenza a quella ricevuta per prima. E’ pregato di indicare sempre un “limite massimo” (l’ammontare massimo al quale fareste l’offerta se partecipaste personalmente all’asta). Non saranno accettati ordini di acquisto con offerte illimitate. Gli ordini, se dettati telefonicamente, sono accettati solo a rischio del mittente e devono essere confermati per lettera, fax o telegramma prima dell’asta. Il numero di fax valido per le offerte è il seguente: (+39) 02.36569109. Al fine di assicurare un servizio soddisfacente agli offerenti, Le raccomandiamo di inviarci le offerte in modo che siano da noi ricevute almeno 24 ore prima dell’asta. Non si riterranno valide comunicazioni verbali. Dopo l’asta, coloro che avranno lasciato offerte scritte dovranno tempestivamente controllare con Finarte se la loro offerta è andata a buon fine.

in lingua inglese e francese. Finarte non è responsabile Offerte via internet Finarte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima la data dell’asta) e/o sul catalogo l’asta in occasione della quale è possibile formulare offerte anche via internet. Si prega di fare riferimento all’art. 4.6 delle Condizioni Generali di Vendita. Offerte da parte dei dipendenti I dipendenti di Finarte possono effettuare offerte in un’asta di Finarte solo se il dipendente non è a conoscenza del prezzo di riserva e se effettua l’offerta nel pieno rispetto delle regolamentazioni interne che regolano le offerte in asta dei dipendenti. 3. L’ASTA Condizioni Generali di Vendita L’asta è regolata dalle Condizioni Generali di Vendita e dalle Condizioni Generali di Mandato. Le Condizioni Generali di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso nella sala d’asta o tramite un annuncio fatto dal banditore d’asta prima dell’inizio dell’asta. Avviso relativo a parti interessate Nel caso in cui una persona a cui sia stata concessa la possibilità di effettuare un’offerta relativa ad un lotto abbia un interesse diretto o indiretto sul medesimo, quale ad esempio il beneficiario o l’esecutore testamentario che abbia venduto il lotto, oppure il comproprietario del lotto o un’altra parte che abbia prestato una garanzia per il lotto, Finarte ne darà comunicazione in catalogo.

Offerte telefoniche Nel caso in cui non possiate partecipare all’asta, è possibile effettuare offerte telefoniche. Poiché le linee telefoniche disponibili sono limitate, è necessario inviare il modulo offerte allegato in catalogo almeno entro le 24 ore prima dell’inizio dell’asta. I collegamenti telefonici durante l’asta potranno essere registrati. Le suggeriamo di lasciare un’offerta massima, che eseguiremo per Suo conto, nel caso in cui fossimo impossibilitati a contattarLa telefonicamente. Il nostro personale sarà disponibile per telefonate

Offerte di rilancio e di risposta Il banditore può aprire le offerte su ogni lotto formulando un’offerta nell’interesse del venditore. Il banditore può inoltre fare offerte nell’interesse del venditore, fino all’ammontare della riserva, formulando offerte di rilancio e di risposta per un lotto . 4. DOPO L’ASTA Pagamento degli acquisti Se Lei si è aggiudicato un lotto, il pagamento

deve essere effettuato immediatamente dopo l’asta e può essere corrisposto nei seguenti metodi: contanti, assegno circolare, assegno bancario, Bancomat o Carta di Credito (American Express, Visa o Mastercard), Paypal. Finarte può accettare pagamenti singoli o multipli in contanti solo per importi inferiori a euro 999,99. Si prega di fare riferimento all’art. 5 delle Condizioni Generali di Vendita. Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: c/c n. 000045227579 intestato a Finarte S.p.A. presso Cariparma - codice IBAN numero IT44B0623001627000045227579 – SWIFT numero CRPPIT2P227. Nella causale si prega di indicare il proprio nome e cognome e il numero della fattura. Il pagamento mediante Bancomat, American Express, Visa o Mastercard può essere disposto solo dal titolare della carta ovvero, nel caso di pagamento mediante PayPal, dal titolare del relativo conto. Finarte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti ricevuti da persone differenti dall’Acquirente. Le Condizioni Generali di Vendita impongono agli acquirenti il pagamento immediato dei beni acquistati. Tuttavia in limitate circostanze e comunque con il consenso del Venditore, Finarte ha la possibilità di offrire agli acquirenti che ritenga affidabili la facoltà di pagare i beni acquistati a cadenze dilazionate. Normalmente le modalità di pagamento dilazionato dovranno essere definite prima della vendita. Prima di stabilire se concedere o meno pagamenti dilazionati, Finarte può chiedere referenze sull’affidabilità dell’Acquirente e documentazione sulla sua identità e residenza. Non Le sarà permesso di ritirare il lotto sino a che non avrà corrisposto il pagamento, a meno che non Le sia stato accordato un credito prima dell’asta. Orario di cassa: Lun-Ven 10.00-13.00; 14.00-18.00. Ritiri Al momento del ritiro del lotto, Finarte richiederà all’Acquirente un documento attestante la Sua identità. I lotti saranno consegnati solo ad avvenuto pagamento all’Acquirente, a quest’ultimo ovvero a

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persona incaricata dall’Acquirente per il ritiro. Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Finarte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria. Prima di organizzare il ritiro del lotto, si prega di controllare con Finarte dove è conservato il bene. Ai lotti non ritirati saranno addebitate spese di trasporto e di deposito nonché interessi. Si prega di fare riferimento all’art. 6 delle Condizioni Generali di Vendita. Magazzinaggio Ai lotti potrebbero essere addebitate spese di magazzinaggio e di trasporto. Le spese, mensili, di magazzinaggio ammontano all’1% della massima offerta in asta relativa al lotto. Responsabilità danneggiamento

di

perdita/

Si prega di notare che Finarte sarà responsabile per la perdita o danneggiamento del bene per un massimo di cinque (5) giorni lavorativi dalla data della vendita. Si prega di fare riferimento all’art. 7 delle Condizioni Generali di Vendita. Spedizione Finarte è a Sua disposizione per informazioni circa l’esportazione e la spedizione dei lotti. Il nostro ufficio è aperto dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e può essere contattato al numero indicato in catalogo. Il lotto può essere spedito immediatamente previo pagamento dell’Importo totale dovuto e dopo aver ricevuto istruzioni scritte in merito da parte Sua e solo dopo aver ottenuto eventuali attestati di libera circolazione ovvero licenze di esportazione o qualunque eventuale attestazione e/o certificazione a tal fine necessaria. Saldo diverso accordo: (a) le spese di spedizione sono a carico e cura dell’Acquirente, ma Lei può comunque richiedere, almeno 24 ore prima dell’inizio dell’asta, preventivi di spesa qualora intenda affidare a Finarte la spedizione del lotto; (b) la copertura assicurativa volta a coprire il rischio di perdite e/o danni (anche parziali) che il lotto può subire durante il trasporto

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dovrà essere concordata fra l’Acquirente ed il trasportatore senza alcuna responsabilità per Finarte. Il costo della copertura assicurativa sarà a spese dell’Acquirente. Alla consegna del lotto da parte del trasportatore, La preghiamo vivamente di controllare la condizione del lotto e di segnalare immediatamente qualsiasi discrepanza riscontrata rispetto a quando il lotto è stato aggiudicato. Esportazione acquistati

dall’Italia

dei

importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. E’ responsabilità dell’Acquirente ottenere tali licenze/ certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto prima di effettuare qualsiasi offerta. Si prega di fare riferimento all’art. 8 delle Condizioni Generali di Vendita. CONDIZIONI VENDITA

GENERALI

DI

lotti

L’esportazione di beni culturali al di fuori del territorio della Repubblica italiana è assoggettata alla disciplina prevista dal D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. L’esportazione di beni culturali al di fuori del territorio dell’Unione Europea è altresì assoggettata alla disciplina prevista dal Regolamento CEE n. 3911/92 del 9 dicembre 1992, come modificato dal Regolamento CEE n. 2469/96 del 16 dicembre 1996 e dal Regolamento CEE n. 974/01 del 14 maggio 2001. I beni culturali che siano opera di autore non più vivente e aventi più di 50 anni necessitano di un attestato di libera circolazione per essere esportati al di fuori dell’Italia e di una licenza di esportazione per essere esportati in Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Se del caso, l’Acquirente, e in alcun modo Finarte, è responsabile per l’ottenimento dell’attestato di libera circolazione o della licenza di esportazione. Il pagamento del lotto deve essere comunque effettuato nei termini stabiliti e la negazione dell’attestato di libera circolazione ovvero della licenza di esportazione non può essere motivo di cancellazione dell’aggiudicazione ovvero giustificare il mancato o ritardato pagamento del lotto aggiudicato. Specie protette Tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (ad esempio corallo, coccodrillo, avorio, osso di balena, tartaruga), indipendentemente dall’età e dal valore, potrebbero richiedere una licenza o un certificato prima dell’esportazione e richiedere ulteriori licenze o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. Si prega di notare che l’aver ottenuto la licenza o il certificato in importazione non garantisce alcuna licenza o certificato per l’esportazione e vice versa. Finarte consiglia i potenziali acquirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le

1. DEFINIZIONI (a) Acquirente: la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accettata dal banditore, ovvero che acquista il lotto per trattativa privata; (b) Ammontare totale dovuto: è l’importo dovuto per l’aggiudicazione del lotto, oltre alla Commissione d’acquisto e alle Spese; (c) Codice Urbani: il Decreto Legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42; (d) Commissione d’acquisto: il compenso dovuto a Finarte dall’Acquirente in relazione all’acquisto del lotto e calcolato in misura percentuale al Prezzo di aggiudicazione, in base al valore percentuale indicato nel catalogo d’asta ovvero nelle Condizioni Generali di Vendita, oltre a qualsiasi importo dovuto a Finarte dall’Acquirente a titolo di IVA o di importo in sostituzione di IVA; (e) Contraffazione: secondo la ragionevole opinione di Finarte, l’imitazione di un lotto offerto in vendita, non descritta come tale nel catalogo d’asta, creata a scopo di inganno su paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, fonte, data, età, periodo, che alla data delle vendita aveva un valore inferiore a quello che avrebbe avuto se il lotto fosse stato corrispondente alla descrizione del catalogo d’asta. Non costituisce una contraffazione un lotto che sia stato restaurato o sottoposto ad opera di modifica di qualsiasi natura (tra cui la ripitturazione o la sovrapitturazione); (f) Dati: i dati personali, come definiti dall’art. 4, comma 1, lett. b) del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”), forniti, anche verbalmente e/o telefonicamente, dall’Acquirente, nonché quelli raccolti in dipendenza dell’asta o quelli comunque afferenti la vendita all’asta; (g) Finarte: Finarte S.p.A., con sede in Via Brera 8, 20121, Milano;


(h) Prezzo: il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore all’Acquirente o, nel caso di vendita mediante trattativa privata, il prezzo concordato fra Finarte e l’Acquirente, al netto della Commissione di acquisto; (i) Riserva: il prezzo minimo (confidenziale) a cui il Venditore ha concordato con Finarte di vendere il lotto; (l) Sito: www.finarte.it; (m) Spese: in relazione all’acquisto di un lotto, sono tutte le spese dovute dall’Acquirente a Finarte e comprendono (ma non si limitano a): le imposte di qualsiasi tipo, i costi di imballaggio e di spedizione, le spese di recupero delle somme dovute dall’ Acquirente inadempiente, le eventuali spese di riproduzione del lotto ovvero di sua perizia e/o autentica, il diritto di seguito, che l’Acquirente si impegna a pagare e che spetterebbe al venditore pagare in base all’art. 152, I comma, Legge 22 aprile 1941, n. 633; (n) Venditore è la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta o mediante trattativa privata da Finarte, in qualità di sua mandataria con rappresentanza. 2. OBBLIGHI DI FINARTE NEI CONFRONTI DELL’ACQUIRENTE 2.1 Finarte agisce in qualità di mandataria con rappresentanza del Venditore ad eccezione dei casi in cui è proprietaria in tutto o in parte di un lotto. 2.2 Normalmente i lotti offerti in vendita in asta sono beni di antiquariato. I beni sono venduti con ogni difetto, imperfezione ed errore di descrizione. Le illustrazioni dei cataloghi sono effettuate al solo scopo di identificare il lotto. Il funzionamento e la sicurezza dei beni di natura elettrica o meccanica non sono verificati prima della vendita e sono acquistati dall’ Acquirente a suo rischio e pericolo. L’Acquirente si impegna ad esaminare il lotto prima dell’acquisto per accertare se lo stesso sia conforme alle descrizioni del catalogo e, se del caso, a richiedere il parere di uno studioso o di un esperto indipendente, per accertarne autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, condizione. 2.3 Nel caso in cui dopo la vendita in asta

un lotto risulti essere una Contraffazione, Finarte rimborserà all’Acquirente che faccia richiesta di risoluzione del contratto di vendita, previa restituzione del lotto a Finarte, l’Ammontare totale dovuto nella valuta in cui è stato pagato dall’Acquirente. L’obbligo di Finarte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della vendita, l’Acquirente: comunichi a Finarte per iscritto, entro tre (3) mesi dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una Contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una Contraffazione; sia in grado di riconsegnare a Finarte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; fornisca a Finarte le relazioni di due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una Contraffazione. Finarte si riserva il diritto di procedere alla risoluzione della vendita anche in assenza di una o più delle condizioni sopra richieste, in tutto o in parte.

RESPONSABILITÀ DI FINARTE E DEL VENDITORE NEI CONFRONTI DEGLI ACQUIRENTI 3.1 Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Finarte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi carattere di un lotto, quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, riflettono esclusivamente opinioni e possono essere riesaminate da Finarte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. 3.2 Finarte e i suoi dipendenti, collaboratori, amministratori o consulenti non sono responsabili degli errori o delle omissioni contenuti in queste rappresentazioni. 3.3 Fatto salvo quanto previsto nelle clausole 3.1 e 3.2, l’eventuale responsabilità di Finarte nei confronti dell’Acquirente in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla Commissione d’acquisto pagata dall’Acquirente a Finarte. Le limitazioni alla responsabilità di Finarte si estendono alla responsabilità del Venditore nei confronti dell’Acquirente.

Finarte non sarà vincolata dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere il parere addizionale di altri esperti a sue proprie spese. Nel caso in cui Finarte decida di risolvere la vendita, Finarte avrà facoltà di rimborsare all’Acquirente, in misura ragionevole, i costi da questo sostenuti per ottenere i pareri dei due esperti indipendenti e accettati sia da Finarte che dall’ Acquirente.

Salvo il caso di dolo o colpa grave, Finarte ovvero i suoi dipendenti, collaboratori, amministratori o consulenti non saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi questione relativa alla vendita dei lotti.

2.4 Finarte non effettuerà il rimborso se:

4.1 A sua completa discrezione, Finarte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste.

la descrizione nel catalogo è conforme all’opinione generalmente accettata di studiosi ed esperti alla data della vendita o indicasse come controversa l’autenticità o l’attribuzione del lotto; o alla data della pubblicazione del catalogo la contraffazione del lotto poteva essere accertata soltanto svolgendo analisi generalmente ritenute inadeguate allo scopo o difficilmente praticabili, il cui costo era irragionevole o che avrebbero ragionevolmente potuto danneggiare o altrimenti comportare una diminuzione di valore del lotto.

VENDITA ALL’ASTA

4.2 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata, in funzione del valore del lotto e delle offerte concorrenti. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva. 4.3 Chiunque faccia un’offerta ad un’asta sarà considerato parte direttamente interessata all’acquisto, salvo accordo scritto fra il partecipante all’asta e Finarte in base al quale il partecipante dichiara di agire in nome e per conto di un terzo che sia da Finarte accettato. In tal caso il partecipante

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all’asta sarà solidalmente obbligato con il terzo interessato nei confronti di Finarte in relazione a tutti gli obblighi derivanti dalle presenti Condizioni Generali di Vendita. 4.4 Le offerte scritte sono valide soltanto qualora pervengano a Finarte almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta e siano sufficientemente chiare e complete, in particolare con riferimento al lotto e al prezzo a cui si intende aggiudicare il lotto. Nel caso in cui Finarte riceva più offerte scritte di pari importo per uno specifico lotto ed esse siano le più alte risultanti all’asta per quel lotto, quest’ultimo sarà aggiudicato al soggetto la cui offerta sia pervenuta per prima a Finarte. Qualora Lei intenda effettuare offerte scritte è pregato di compilare debitamente il “Modulo offerte” allegato al catalogo d’asta e trasmettercelo unitamente alla documentazione ivi richiesta. 4.5 Le offerte telefoniche sono valide purché siano confermate per iscritto prima dell’asta. Finarte si riserva il diritto di registrare le offerte telefoniche e non assume alcuna responsabilità, ad alcun titolo, nei confronti dei partecipanti all’asta per problemi o inconvenienti relativi alla linea telefonica (a titolo di esempio, per interruzione o sospensione della linea telefonica). 4.6 Finarte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima la data dell’asta) e/o sul catalogo l’asta in occasione della quale è possibile formulare offerte anche via internet. Qualora Lei intenda partecipare all’asta via internet avrà la possibilità di fare offerte in tempo reale. La partecipazione all’asta via internet è subordinata alla Sua previa iscrizione al Sito e alla successiva registrazione all’asta almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta. Una volta che Lei ha accesso al Sito in qualità di utente registrato, Lei è responsabile per qualsiasi attività compiuta attraverso il Sito tramite le sue credenziali di accesso. Lei si impegna a comunicare immediatamente a Finarte qualsiasi uso illecito della sua password di accesso al Sito ovvero lo smarrimento della password. In questo caso Finarte Le comunicherà una nuova password di accesso al Sito e Lei non potrà più utilizzare la precedente password per accedere al Sito ovvero per partecipare alle aste. La invitiamo ad effettuare il log out al termine di qualsiasi sessione di utilizzo del Sito.

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Finarte non garantisce che il Sito sia sempre operativo e che non vi si siano interruzioni durante la Sua partecipazione all’asta ovvero che il Sito e/o il relativo server siano liberi da virus o da qualsiasi altro materiale dannoso o potenzialmente dannoso. Pertanto, salvo i casi di dolo o colpa grave, Finarte non si assume alcuna responsabilità per eventuali problemi tecnici verificatisi in occasione dell’asta (ad esempio, rallentamenti nella navigazione internet o il malfunzionamento del server che gestisce la partecipazione all’asta via internet). Finarte non è in alcun modo responsabile per qualsiasi danno ovvero inconveniente da Lei subito per il non corretto uso del Sito ai sensi delle presenti informazioni ovvero delle condizioni di utilizzo del Sito. Lei si impegna a non usare alcun software ovvero strumento di alcun tipo per influenzare ovvero interferire (anche solo potenzialmente) sull’andamento dell’asta e si impegna ad utilizzare il Sito e qualsiasi sua applicazione con correttezza e buona fede. 4.7 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta, il Prezzo di aggiudicazione e, conseguentemente, la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente. 4.8 Il banditore può, a sua assoluta discrezione e in un momento qualsiasi dell’asta: ritirare un lotto dall’asta; riformulare un’offerta di vendita per un lotto, qualora abbia motivi per ritenere che ci sia un errore o una disputa; e/o adottare qualsiasi provvedimento ritenga adatto alle circostanze.

che

4.9 Durante alcune aste potrà essere operante uno schermo video. Finarte declina ogni responsabilità sia in relazione alla corrispondenza dell’immagine sullo schermo all’originale, sia per errori nel funzionamento dello schermo video. 4.10 Finarte dichiara che il lotto può essere oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani Finarte ne darà comunicazione prima della vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale

il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. 4.11 La Riserva non potrà mai superare la Stima minima pre-vendita annunciata o pubblicata da Finarte, salvo nel caso in cui la Riserva sia espressa in una moneta diversa dall’Euro e vi siano sensibili fluttuazioni del tasso di cambio fra la data in cui è stata pattuita la Riserva e la data dell’asta. In tal caso, salvo diverso accordo fra Finarte ed il Mandante, la Riserva sarà modificata in un importo pari all’equivalente in Euro in base al tasso ufficiale di cambio del giorno immediatamente precedente quello dell’asta. 5. PAGAMENTO 5.1 L’Acquirente è tenuto a pagare a Finarte l’Ammontare totale dovuto immediatamente dopo la conclusione dell’asta. 5.2 Il trasferimento della proprietà del lotto dal Venditore all’ Acquirente avverrà soltanto al momento del pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare totale dovuto. 5.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare totale dovuto, Finarte ha diritto, a propria scelta, di chiedere l’adempimento ovvero di risolvere il contratto di vendita a norma dell’art. 1454 c.c. intendendosi il termine per l’adempimento ivi previsto convenzionalmente pattuito in cinque (5) giorni, salvo in ogni caso il diritto al risarcimento dei danni, nonché la facoltà di far vendere il lotto per conto ed a spese dell’Acquirente, a norma dell’art. 1515 c.c. 5.4 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’ Ammontare totale dovuto, Finarte ha diritto di imputare qualsiasi pagamento fatto dall’ Acquirente a Finarte al debito dell’ Acquirente rappresentato dall’Ammontare totale dovuto ovvero a qualsiasi altro debito dell’ Acquirente nei confronti di Finarte


derivante da altri rapporti contrattuali.

prende in consegna il lotto acquistato; o

5.5 In caso di ritardo nel pagamento dell’ Ammontare totale dovuto per un periodo superiore a cinque (5) giorni lavorativi dalla data dell’asta Finarte depositerà il lotto presso di sé o altrove a rischio e onere dell’ Acquirente. Sempre in caso di ritardo nel pagamento per un periodo superiore a quello sopra indicato, l’Acquirente dovrà pagare a Finarte interessi moratori in misura pari al tasso previsto dalla legge Euribor a 3 mesi maggiorato di uno spread del 5%, salvo il diritto di Finarte al risarcimento del maggior danno. Il lotto sarà consegnato all’Acquirente solo dopo che quest’ultimo abbia pagato a Finarte l’Ammontare totale dovuto, tutte le spese di deposito, trasporto e qualsiasi altra spesa sostenuta.

paga l’Ammontare totale dovuto per il lotto; ovvero

5.6 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente Finarte potrà rifiutare qualsiasi offerta fatta dall’Acquirente o da un suo rappresentante nel corso di aste successive o chiedere all’Acquirente di depositare una somma di denaro, a titolo di garanzia, prima di accettare offerte. 5.7 Finarte ha la facoltà di compensare ogni somma dovuta, a qualsiasi titolo, all’ Acquirente con ogni somma dovuta da quest’ultimo, a qualsiasi titolo a Finarte. 6. CONSEGNA LOTTO

E

RITIRO

DEL

6.1 La consegna del lotto all’Acquirente avverrà a spese di quest’ultimo, non oltre cinque (5) giorni lavorativi dal giorno della vendita. Il lotto sarà consegnato all’Acquirente (ovvero a soggetto debitamente autorizzato da quest’ultimo) soltanto dopo che Finarte avrà ricevuto l’Ammontare totale dovuto. 6.2 Qualora l’Acquirente non ritiri il lotto entro cinque (5) giorni lavorativi dal giorno della vendita, Finarte avrà titolo di addebitare all’Acquirente un importo pari all’1% del Prezzo di aggiudicazione per ogni mese di ritardo nel ritiro del lotto, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla vendita. 7. TRASFERIMENTO DEL RISCHIO 7.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente:

dalla data in cui decorre il termine di cinque (5) giorni lavorativi dal giorno della vendita. 7.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo la vendita ma prima del trasferimento del rischio, ma il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla Commissione d’acquisto ricevuta da Finarte. Salvo il caso di dolo o colpa grave, in nessun caso Finarte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta. In nessun caso Finarte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di esperti indipendenti incaricati da Finarte con il consenso del Venditore per la perdita o il danneggiamento causati o derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da interventi sul bene e/o da vizi o difetti occulti (inclusi i tarli del legno); (c) errori di trattamento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimiche o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo. 7.3 L’imballaggio e la spedizione del lotto all’ Acquirente sono interamente a suo rischio e carico e in nessuna circostanza Finarte si assume la responsabilità per azioni od omissioni degli addetti all’imballaggio o dei trasportatori. 8. ESPORTAZIONE DAL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA ITALIANA 8.1 L’esportazione dal territorio della Repubblica italiana di un lotto può essere soggetta al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione. Il rilascio dell’attestato di libera circolazione ovvero e/o della licenza di esportazione è a carico dell’Acquirente. Il mancato

rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non costituisce una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustifica il ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare totale dovuto. 9. LEGGE APPLICABILE GIURISDIZIONE

E

9.1 Le presenti Condizioni Generali di Vendita sono regolate dalla legge italiana. L’Acquirente accetta che ogni e qualsiasi controversia che dovesse sorgere in relazione all’applicazione, interpretazione ed esecuzione delle presenti Condizioni Generali di Vendita sia devoluta alla competenza esclusiva del Foro di Milano. 10. TUTELA DATI PERSONALI 10.1 Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”), Finarte informa che i Dati da Lei conferiti a Finarte saranno trattati da quest’ultima principalmente con l’ausilio di mezzi elettronici, automatizzati e/o di videoregistrazione (secondo le modalità e con gli strumenti idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza dei Dati stessi) per: (a) esigenze funzionali all’esecuzione delle proprie obbligazioni, (b) esigenze gestionali del rapporto con i venditori ed i compratori, (quali, ad es., amministrazione di proventi di vendita, fatture, spedizioni), (c) verifiche e valutazioni sul rapporto di vendita all’asta nonché sui rischi ad esso connessi, (d) per adempimenti di obblighi fiscali, contabili, legali e/o di disposizioni di organi pubblici ovvero, (e) l’invio di materiale pubblicitario ed informativo da parte di Finarte a mezzo di sistemi automatizzati, quali e-mail, fax, sms o MMS. 10.2 Il conferimento dei Dati per le finalità di cui all’art. 10.1 lettere (a) – (d) comprese è facoltativo. Tuttavia, un eventuale rifiuto comporterà l’impossibilità di partecipare all’asta ovvero il corretto adempimento delle obbligazioni gravanti su Finarte. 10.3 L’assenso al trattamento dei Dati per la finalità di cui all’art. 10.1 lett. (e) è facoltativo. Tuttavia il mancato assenso comporterà l’impossibilità di ricevere materiale pubblicitario ed informativo da

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da parte di Finarte a mezzo di sistemi automatizzati, quali e-mail, fax, sms o MMS. 10.4 I Dati verranno trattati dai dipendenti o collaboratori di Finarte in qualità di incaricati o di responsabili del trattamento. 10.5 I Suoi Dati potranno essere inoltre comunicati a: (a) tutti quei soggetti (ivi incluse le Pubbliche Autorità) che hanno accesso ai dati personali in forza di provvedimenti normativi o amministrativi; (b) alle società o soggetti terzi incaricati dei servizi di stampa, imbustamento, spedizione e/o consegna dei lotti acquistati; (c) a uffici postali, corrieri o spedizionieri incaricati della consegna dei lotti acquistati; (d) a società, consulenti o professionisti eventualmente incaricati dell’installazione, della manutenzione, dell’aggiornamento e, in generale, della gestione degli hardware e software di Finarte, o di cui Finarte si serve, compreso il Sito; (e) a società o Internet provider incaricati dell’invio di documentazione e/o materiale informativo ovvero pubblicitario; (f) a società incaricate dell’elaborazione e/o dell’invio di materiale pubblicitario ed informativo per conto di Finarte; (g) a tutti quei soggetti pubblici e/o privati, persone fisiche e/o giuridiche (studi di consulenza legale, amministrativa e fiscale, Uffici Giudiziari, Camere di Commercio, Camere ed Uffici del Lavoro, ecc.), qualora la comunicazione risulti necessaria o funzionale al corretto adempimento degli obblighi gravanti su Finarte. I Suoi Dati non saranno diffusi, se non in forma anonima ed aggregata, per finalità statistiche o di ricerca. 10.6 Titolare del trattamento dei Dati è Finarte S.p.A., con sede in Via Brera 8 (20121), Milano, al quale è possibile rivolgere istanze e richieste relative al trattamento dei Dati. 10.7 I Dati saranno conservati per il solo tempo necessario a garantire la corretta prestazione delle obbligazioni facenti capo a Finarte, e comunque entro i limiti consentiti dalla legge. 10.8 Ai sensi dell’art. 7 del Codice della Privacy, Lei ha diritto, tra l’altro di: (a) ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la loro comunicazione in forma intellegibile; (b) ottenere, a cura del titolare o del responsabile/dei responsabili del

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trattamento: - indicazioni sull’origine dei Dati, sulle finalità e sulle modalità del trattamento, sulla logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;

A parere di Finarte opera dell’artista (quando non è conosciuto il primo nome dell’artista sia che il cognome venga preceduto da una serie di asterischi, sia da una iniziale o no, indica che l’opera è dell’artista nominato).

- indicazione degli estremi identificativi del titolare del trattamento e del responsabile/ dei responsabili, nonché eventualmente del rappresentante designato da un soggetto straniero al trattamento dei dati in Italia;

ATTRIBUITO A SANDRO BOTTICELLI: E’ opinione di Finarte che sia probabilmente opera dell’artista, ma con meno sicurezza che nella categoria precedente.

- indicazioni circa i soggetti o le categorie di soggetti a cui i dati possono essere comunicati o che possono venire a conoscenza degli stessi in qualità di rappresentante designato sul territorio dello stato, di responsabili o incaricati;

- BOTTEGA DI SANDRO BOTTICELLI:

(c) ottenere:

A parere di Finarte un’opera di mano non identificata, ma distinta; strettamente associata con il suddetto artista, ma non necessariamente suo allievo.

- l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione dei dati che La riguardano; -la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; - l’attestazione del fatto che le operazioni di cui ai punti che precedono sono state portate a conoscenza anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i Dati sono stati comunicati o diffusi, salvo il caso in cui tale adempimento risulti impossibile o comporti l’impiego di mezzi manifestamente sproporzionati rispetto al diritto tutelato; (d) opporsi, in tutto o in parte: - per motivi legittimi, al trattamento dei Dati che La riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta; - al trattamento dei Dati che La riguardano, previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. I diritti di cui sopra potranno essere esercitati con richiesta al titolare del trattamento via lettera raccomandata, telefax al seguente numero: (+39) 02.36569109 o anche a mezzo posta elettronica al seguente indirizzo: info@finarte.it. 11.TERMINOLOGIA ESEMPLIFICATIVA 11.1 Si prega di prestate attenzione alla seguente terminologia esemplificativa: - SANDRO BOTTICELLI:

A parere di Finarte è di una mano sconosciuta della bottega dell’artista, che può essere stata eseguita sotto la direzione dell’artista. - CERCHIA DI SANDRO BOTTICELLI:

- STILE DI/SEGUACE DI SANDRO BOTTICELLI: A parere di Finarte opera di un pittore che lavora nello stile dell’artista, contemporaneo o quasi contemporaneo, ma non necessariamente suo allievo. - MANIERA DI SANDRO BOTTICELLI: A parere di Finarte una opera nello stile dell’artista di epoca più tarda. - DA SANDRO BOTTICELLI: A parere di Finarte una copia di un dipinto conosciuto dell’artista. - IN STILE... A parere di Finarte opera nello stile citato pur essendo eseguita in epoca successiva. 11.2 Il termine firmato e/o datato e/o iscritto, significa che a parere di Finarte la firma e/o la data e/o l’iscrizione sono di mano dell’artista. 11.3 Il termine recante firma e/o data e/o iscrizione, significa che a parere di Finarte queste sembrano aggiunte o di altra mano. 11.4 Le dimensioni date sono prima l’altezza e poi la base. 11.5 I dipinti s’intendono incorniciati se non altrimenti specificato. 12. LEGGE E FORO APPLICABILE 12.1 I suoi rapporti con Finarte sono regolati dalla legge italiana. Ogni controversia che dovesse sorgere in relazione all’applicazione, interpretazione ed esecuzione delle presenti Condizioni Generali di Mandato è esclusivamente devoluta al Foro di Milano.


ARTE CONTEMPORANEA - 0315 Milano, 11 novembre 2015 Offerta scritta/Offerta telefonica* (Barrare l’opzione rilevante) Absentee /Telephone Bidding (Please tick the relevant option) Per cortesia inviare entro le 24 ore prima dell’orario di inizio dell’asta a: All bids must be received no less than 24 hours prior to sale and sent to Finarte S.p.A. Via Brera 8 20121 Milano Tel.: +39 0236569100 Fax :+39 0236569109 Email: g.besana@finarte.it Dal 7 all’11 novembre 2015: From 7 to 11 November 2015: Tel.: +39 0229060539 Fax: +39 0256561623 Email: g.besana@finarte.it Finarte si riserva il diritto di non accettare le offerte che non perverranno entro le 24 ore prima dell’inizio dell’asta. Finarte reserves the right not to accept bids received later than 24 hours before the sale.

MODULO OFFERTE / BIDDING FORM La preghiamo di consultare le importanti informazioni riportate nel retro del presente modulo, il quale dovrà essere debitamente compilato e trasmesso a Finarte per fax, email ovvero posta. Please see the important information on the reverse of this form, which should be completed and sent to Finarte via fax, email or mail. Nome e Cognome - Società/First name and last name - Company

Numero cliente/Client number

Indirizzo/Address Città/City C.A.P./Postcode

E-mail

Telefono/Telephone Codice fiscale – Partita Iva/Tax code - VAT Siete pregati di formulare offerte per mio conto alla sopra indicata asta per il/i seguente/i lotto/i e sino al/ai prezzo/i indicato/i. Ogni offerta è per lotto e tutte le offerte sono accettate e saranno eseguite in base alle Informazioni Importanti per gli Acquirenti, alle Condizioni Generali di Vendita stampate in catalogo e all’Avviso agli Acquirenti stampato a retro del presente modulo. Please bid on my behalf at the above sale for the following lot(s) up to the price(s) mentioned below. Every offer is for the one lot and all of the bids are accepted and will be executed according to the Important Information for Buyers and “Condizioni Generali di Vendita” printed in the catalogue and the Guide for Bidders printed on the reverse of this form. Lotto Lot number

Descrizione Item

Offerta scritta (Euro) (commissione di acquisto esclusa)/Absentee Bid amount (Euros) (Commission excluded)

Covering Optional)

Bid*

(Facoltativo/

Numero di paletta (solo per uso interno) Paddle number (for office use only) Avviso agli offerenti La preghiamo di allegare al presente modulo copia della propria carta di identità o del proprio passaporto. Qualora Lei agisca per conto di una società, è pregato di allegare copia dello statuto insieme ad documento che La autorizza a presentare offerte per conto della società. In assenza di questa documentazione la Sua offerta può non essere accolta. Per lotti di valore rilevante Le potrà essere richiesta una referenza bancaria. La traduzione in inglese del testo in italiano contenuto nel presente documento è solo per scopo informativo. Nell’ipotesi di qualsiasi difformità tra la traduzione inglese e il testo italiano, quest’ultimo prevale.

Notice to bidders

Clients are requested to provide a copy of their Id or passport. Corporate clients should also provide a copy of their articles of association together with a document authorizing the individual to bid on the company’s behalf. Failure to provide this may result in your bids not being processed. For higher value lots you may also be asked to provide a bank reference. Please note that the English translation of the Italian text in this document is for information purposes only. In the event of any discrepancy between the English translation and the Italian text, the latter shall prevail.

Telefono per offerte telefoniche/Telephone number during the sale Sono consapevole che l’offerta telefonica potrà essere registrata/I am aware that the telephone bidding may be recorded. *L’offerta massima (commissione d’acquisto esclusa) che Finarte è autorizzata a formulare solo qualora Finarte non sia in grado di contattarLa telefonicamente o la comunicazione sia interrotta durante l’asta. * A maximum bid (commission excluded) to be executed by Finarte only if we are unable to contact you by telephone, or should the connection be lost during bidding. Per ulteriori offerte, si prega di trasmettere un separato modulo (For additional bids, please attach a separate form) In caso di aggiudicazione del lotto □ ritirerò il lotto ovvero i lotti di persona □ Vi autorizzo a consegnare il lotto ovvero i lotti al mio rappresentante/trasportatore (inserire le generalità e contatti) _________________________________________________________________________________________ □ Vi chiedo di trasmettermi un preventivo per il trasporto del lotto If successful □ I will collect in person □ I authorize you to release my purchased property to my agent/shipper (provide name and contacts) _________________________________________________________________________________________ □ Send me a shipping quotation for purchases Data/Date Firma/Signature ___________________________ ____________________________________________

Dichiaro di avere letto le disposizioni relative al “diritto di seguito” come riportate nelle “Informazioni Importanti per gli Acquirenti” e acconsento al pagamento del “diritto di seguito”, che spetterebbe al venditore pagare in base all’art. 152, I comma, Legge 22 aprile 1941, n. 633, nelle percentuali ivi descritte, ove applicabile. Il “diritto di seguito” sarà inserito nell’ ammontare totale dovuto riportato nella fattura. Dichiaro di aver letto e di approvare le “Informazioni Importanti per gli Acquirenti” e le Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo di Finarte relativo a questa asta. Preso atto dell’informativa privacy come da art. 13 d. lgs 196/2003 contenuta nelle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo di Finarte relativo a questa asta □ acconsento □ non acconsento al trattamento dei mie dati personali per l’invio di materiale pubblicitario ed informativo da parte di Finarte a mezzo di sistemi automatizzati, quali email, fax, sms o MMS. Ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 231/2007, consapevole delle responsabilità civili e penali e degli effetti amministrativi derivanti dal rilascio di dichiarazioni mendaci o incomplete, dichiaro e garantisco: - di aver correttamente rappresentato la mia identità mediante la consegna di un documento di identità valido e non scaduto; - che i fondi che utilizzerò in caso di aggiudicazione sono di provenienza lecita; - [ove applicabile] che il titolare effettivo della società che rappresento è il Signor ______________ ________________nato a _________________il______________ residente a _______________________ I declare that I have read the provision relating to the Artist’s Resale Right, as set out in “Important Information for Buyers” and agree to pay such Artist’s Resale Right, which should be paid by the seller in accordance with article 152, first paragraph of the law of 22 April 1941 no. 633, where applicable, at the percentage set out therein. The applicable amount of Artist’s Resale Right will be added to the total amount payable shown on the invoice. I hereby, confirm to have received, read and approved the information contained in “Important Information for Buyers” and “Condizioni Generali di Vendita” printed in the Finarte’s catalogue for the sale. I have read the privacy notice contained in the “Condizioni Generali di Vendita” provided pursuant to art. 13 of Legislative Decree 196/2003 and hereby □ agree □ do not agree to the processing of my personal data by Finarte for sending promotional material through automated systems such as e-mails, fax, sms or MMS. Pursuant to the Legislative Decree no. 231/2007, aware of the civil and criminal liabilities and of the administrative effects arising from the release of false or incomplete declaration, I declare and guarantee that:: - I have duly represented my identity with the delivery of a valid and not expired document ; - the funds that I will use in case of adjudication of the bid are and derive from a legitimate source; - [where applicable] that the beneficial owner of the company that I represent is Mr. _________________ _________________ born in _________________on ____________ resident in ___________________________ Data/Date Firma/Signature ___________________________ ____________________________________________ Approvo specificatamente, ai sensi dell’art. 1341 c.c., le seguenti clausole delle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo di Finarte relativo a questa asta: 2.2 (obbligo dell’Acquirente di verificare i lotti prima dell’acquisto); 2.3 (risoluzione in caso di “contraffazione” entro 5 anni); 2.4 (limiti alla risoluzione in caso di “contraffazione”); 3 (limitazione di responsabilità di Finarte e del Venditore nei confronti dell’Acquirente); 4.1 (limiti alla partecipazione all’asta); 4.4 (validità offerte scritte), 4.5 (validità offerte telefoniche); 4.8 (diritti del banditore); 4.9 (limitazione responsabilità per schermo video); 5.2. (riservato dominio); 5.3 (effetti del mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente); 5.5 (deposito del lotto in caso di ritardo nel pagamento); 5.6 (offerte nel caso di ritardo nel pagamento); 6.2 (penale per ritardo nel ritiro); 7.2 (limitazione di responsabilità nel caso di perdita o danneggiamento); 7.3 (limitazione di responsabilità per imballaggio e trasporto); 9 (legge applicabile e giurisdizione). I hereby expressly approve, for the purpose of Article 1341 of the Italian Civil Code the following clauses of the “Condizioni Generali di Vendita” printed in Finarte’s catalogue for the sale: 2.2 (obligation of the Buyer to inspect the lots prior to the sale); 2.3 (rescission in the event that the lot is “counterfeit” within 5 years); 2.4 (limitation to the right to rescission in the event that the lot is “counterfeit”); 3 (Finarte and Seller’s liability to the Buyer); 4.1 (participation in the auction); 4.4 (validity of written bids); 4.5 (validity of telephone bids); 4.8 (auctioneer’s rights); 4.9 (limitation of liability for faulty video images); 5.2 (transfer of title to the lot); 5.3 (delay or failure to make payment); 5.5 (deposit of the lot in the event of delayed payment); 5.6 (offers in the event of delayed payment); 6.2 (penalty clause); 7.2 (liability and compensation for loss or damage); 7.3 (liability for packaging and shipping); 9 (applicable law and jurisdiction). Firma/Signature ____________________________________________

Data/Date ___________________________

* Si prega di consultare il sito www.finarte.it per verificare la possibilità di effettuare offerte online/Please visit our website www.finarte.it in order to check if bidding online service is available.

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Rosario Bifulco Giampaolo Cagnin Marco Giovanni Faieta Riccardo Lia Attilio Meoli (Amministratore Delegato) Giancarlo Meschi (Presidente) Camilla Prini

PUBBLICHE RELAZIONI/ UFFICIO STAMPA CASADOROFUNGHER Comunicazione Elena Casadoro – Francesca Fungher info@casadorofungher.com www.casadorofungher.com COMMISSIONI D’ACQUISTO/ OFFERTE TELEFONICHE Grazia Besana Tel +39 0236569108 Fax +39 0236569109 g.besana@finarte.it AMMINISTRAZIONE Sara Cremonesi Tel +39 0236569108 Fax +39 0236569109 s.cremonesi@finarte.it Milena Pellizzoni Tel +39 0236569108 Fax +39 0236569109 m.pellizzoni@finarte.it SPEDIZIONI ED ESPORTAZIONI Grazia Besana Tel +39 0236569108 Fax +39 0236569109 g.besana@finarte.it

DIPARTIMENTI ARTE MODERNA & CONTEMPORANEA

DIPINTI ANTICHI

Camilla Prini Capo Dipartimento Tel +39 0236569107 Fax +39 0236569109 c.prini@finarte.it

Michele Danieli Capo Dipartimento Tel +39 0236569103 Fax +39 0236569109 m.danieli@finarte.it

Serena Marchi Assistente Tel +39 0236569105 Fax +39 0236569109 s.marchi@finarte.it

Davide Battaglia Assistente Tel +39 0236569103 Fax +39 0236569109 davide.battaglia@finarte.it

Ardesia Ognibene Servizio clienti Tel +39 0236569100 Fax +39 0236569109 a.ognibene@finarte.it

FOTOGRAFIA

DIPINTI DEL XIX SECOLO

Roberto Mutti Capo Dipartimento Tel +39 0236569103 Fax +39 0236569109 r.mutti@finarte.it

Serena Marchi Assistente Tel +39 0236569105 Fax +39 0236569109 s.marchi@finarte.it

Davide Battaglia Assistente Tel +39 0236569103 Fax +39 0236569109 davide.battaglia@finarte.it

Finarte S.p.A.

Via Brera 8 - 20121 Milano | Tel + 39 0236569100 | Fax + 39 0236569109 | Pec: finartespa@pec.finarte.it Capitale Sociale: € 800.000,00 i.v. | Registro Imprese Milano: 08640270966 REA: MI-2039217| Codice Fiscale e P. IVA: 08640270966 Website www.finarte.it | Email info@finarte.it

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NOTE

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