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INTRODUZIONE L’Autore presenta le sue scuse Come diventare ricchi La mia doppia vita

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PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

INTRODUZIONE

(1) Poeta inglese (1812-1889) - La citazione è da Saul, ix.

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(2)Poeta inglese dialettale (18571927). «Com’è bella la vita dell’uomo, il solo fatto di vivere!». Robert Browning(1)

«Questo mondo in cui viviamo è assai duro da conquistare: non c’è rosa senza spina, è naturale, ma quanto son belle le rose!» Frank L. Stanton(2)

«Nessuno può passare attraverso la vita, come nessuno può attraversare un tratto di campagna, senza lasciare qualche traccia dietro di sé; e spesso queste tracce possono aiutare coloro che vengono dietro di lui cercando la loro strada».

«Sempre mi tornano a mente le parole di addio pronunciate dal mio vecchio padre: “Ragazzo mio, giammai...”; ma non le porterò per intero. Come uno sciocco, non ne ho tenuto conto, ed ho pagato, eh, se ho pagato! Se avessi un figlio, gliele trasmetterei e le farei ben penetrare in testa! Che sciocchi che siamo da giovani! Crediamo di essere saggi, e dimentichiamo che i vecchi sono stati promossi alla scuola più importante di tutte, la scuola della vita, e che ogni giorno noi dovremmo imparare da loro». Janes nella Fishing Gazette

L’Autore presenta le sue scuse

Come diventare ricchi

Non volevo scrivere questo racconto della mia vita: un’autobiografia non può che essere una presuntuosa ripetizione di «io». Ma diverse persone mi hanno chiesto di mettere per iscritto qualcuna delle mie esperienze, in quanto esse potrebbero tornare utili ai giovani per orientare la loro vita.

Quindi è soprattutto per i giovani (e in tale parola comprendo tanto le ragazze che i ragazzi) che io scrivo, rendendomi conto di essere io pure passato per questa “scuola della vita”.

Non ho l’intenzione di fare una biografia vera e propria, che cominci dalla mia infanzia e proceda via via lungo tutti gli anni della mia vita. Sarà invece una specie di guazzabuglio, un dolce con le uvette, in cui le uvette, temo, saranno poche, e dovrete tirarle fuori da voi dalla pasta.

Ho goduto del mio soggiorno sulla terra più di qualsiasi altra persona, e dunque posso parlare con conoscenza di causa.

In un articolo sul Manchester Guardian, il cui autore mi è sconosciuto, sono stato recentemente descritto come «l’uomo più ricco del mondo».

Può sembrare una definizione un po’ arrischiata, ma, riflettendoci su, penso che in fondo quell’uomo non si è sbagliato di molto.

Un uomo ricco non è necessariamente un uomo che ha un sacco di quattrini, ma un uomo che è veramente felice. Ed io lo sono.

Ho conosciuto parecchi miliardari che non erano uomini felici; non avevano ottenuto tutto ciò che volevano, e perciò non erano riusciti ad avere successo nella vita. Un proverbio di Ceylon dice: «Colui che è felice è ricco, ma non per questo colui che è ricco è felice».

L’uomo veramente ricco è colui che ha meno bisogni.

Quasi tutte le biografie contengono utili consigli per fare della propria vita un successo, ma nessuna può offrirne di migliori o più sicuri di quella di Cristo.

(3) Poeta inglese (18621938).

(4) B.-P. cita a memoria dall’Experto credite («Credete a chi ha esperienza») di Virgilio (Eneide, XI, 283).

La mia doppia vita

Se avete letto La strada verso il successo vi sarete accorti che la mia idea del successo nella vita consiste nella felicità. E la felicità, come dice Sir Henry Newbolt(3), consiste in gran parte nel render felici gli altri.

Una cosa di cui molti giovani non sembrano a tutta prima accorgersi è che il successo dipende da loro stessi e non dalla buona sorte, o dall’interessamento di amici potenti.

Più e più volte ho spiegato che il fine del Movimento degli Scouts e delle Guide è quello di educare uomini e donne a diventare cittadini in possesso di salute, felicità e disponibilità ad aiutare gli altri.

L’uomo o la donna che riesce ad acquistare queste tre qualità ha compiuto il passo principale per riuscire in questa vita.

L’altro giorno mi hanno chiesto se potevo definire in poche parole, diciamo cinquanta, la mia idea su ciò che si poteva far di meglio nella vita. Risposi che mi bastavano quattro parole: «fate un matrimonio felice». E volevo dire con ciò che colui che riesce a guadagnarsi l’affetto duraturo di una moglie veramente buona ha superato il passo più importante della sua vita.

Parlando di matrimonio felice non intendo riferirmi ad un’allegra luna di miele di qualche settimana o di qualche mese, seguita da una sopportazione reciproca, ma ad una luna di miele che resista alla prova degli anni. Experto crede! (4)

Eppure per completare il successo è necessaria un’altra cosa, e cioè il dedicarsi al servizio del prossimo nella comunità. Senza di questo la mera soddisfazione di desideri egoisti non ci permette di raggiungere il culmine della felicità.

Un’altra scusante per azzardarmi a scrivere è quella di aver avuto l’esperienza forse unica di aver vissuto nel corso dei miei giorni una doppia vita.

Naturalmente intendo dire una cosa del tutto diversa da ciò che queste parole potrebbero lasciar pensare!

La mia vita n. 1 e la mia vita n. 2 collegate dallo scouting.

Vita Numero Uno - Intendo dire che ho esordito nella vita, appena lasciata la scuola, come giovane ufficiale nell’esercito, e, grazie ad una fortuna straordinaria unita ad un inspiegabile amore per il mio lavoro, ottenni un rapido avanzamento attraverso tutti i vari gradi della carriera militare.

C’era in questa vita il fascino dei viaggi in terre sconosciute a spese del mio paese, nelle mie successive destinazioni di servizio in India, Afghanistan, Africa del Sud, Africa occidentale ed Egitto.

C’erano le campagne militari, lo sport, l’amicizia dei colleghi. C’erano anche le difficoltà, le malattie, le separazioni: le ombre che facevano tanto più apprezzare il bel sole. O Mi toccarono in sorte compiti grandi e piccoli; come aiutante, come comandante di squadrone, infine come colonnello comandante di un reggimento, ho avuto via via quelle che a mio parere sono state le più belle responsabilità che possano toccare ad un uomo, nelle quali ero a stretto contatto coi miei uomini. O Poi vennero a me compiti più importanti, di cui parlerò in un prossimo capitolo, quali ad esempio quello di reclutare un contingente di indigeni per la spedizione dell’Ashanti, di fungere da Capo di Stato Maggiore nella campagna del Matabeleland, di comandare quel magnifico pugno d’uomini e di donne che tennero Mafeking nella guerra boera, e, più importante di tutti, l’organizzazione della Polizia sudafricana, per il ristabilimento di condizioni normali nel paese dopo la guerra.

Infine raggiunsi il culmine della gerarchia nella mia arma, come Ispettore Generale della cavalleria, ed ebbi così l’ambita occasione di preparare i nostri cavalieri per quella che poi sarebbe stata la Grande Guerra.

Così, all’età relativamente giovane di quarantadue anni mi

(5) Isoletta nella Baia di Poole (contea del Dorset), sulla costa della Manica, dov’ebbe luogo il primo campo sperimentale (v. p. 459).

(6) Nel 1932. Oggi (2002) il Movimento conta 38 milioni di membri (di cui 28 nell’OMMS e 10 nell’AMGE). trovai ad essere Maggior Generale, ed a cinquantatré anni, dopo un periodo straordinariamente fortunato, avevo terminato la mia carriera di soldato ed andavo in pensione.

Vita Numero Due - Iniziai quindi la vita Numero Due, una vita completamente nuova, su di un piano interamente diverso, la quale tuttavia, come la Numero Uno, comprende lo scouting.

Ho sposato colei che doveva essere il mio braccio destro nell’educazione, non solo dei nostri figli, ma della grande famiglia, allora nascente, degli Scouts e delle Guide.

Abbiamo goduto l’esperienza straordinaria di vedere questo Movimento crescere dalla piccola ghianda dei venticinque ragazzi accampati sull’isola di Brownsea(5) ad una fratellanza che abbraccia quasi tutti i paesi civili del mondo, con una forza che, quest’anno, è di due milioni e novecentomila membri(6) .

Ebbene, ecco così brevemente delineata la mia vita. Ho voluto darne un sommario, in modo che il lettore possa tener presente la linea generale che questo libro prenderà anche quando si soffermerà su alcuni punti particolari.

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