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NOTA SUL TESTO
NOTA SUL TESTO
In questo volume - che è tutto scritto da B.-P., anche se egli non l’ha mai concepito in questa forma - si è conservata la struttura generale di Alla Scuola della Vita, di cui sono rimasti praticamente intatti l’introduzione e l’epilogo. Per il resto si è mantenuta la disposizione per materia dei primi capitoli, peraltro attenuata con la concentrazione nel capitolo «Primi passi della vita militare» di tutti gli episodi del primo periodo di servizio in India e con l’attribuzione di singoli episodi ai capitoli cui appartengono cronologicamente. Il numero dei capitoli è stato aumentato così da rendere ciascun capitolo più omogeneo (nella sua autobiografia B.-P. passava disinvoltamente, nello stesso capitolo, dall’Africa all’Asia e viceversa). Date le numerose integrazioni, e dall’altra parte la soppressione di qualche pezzo non attuale, il testo qui presentato è solo per un terzo tratto da Alla Scuola della Vita e per due terzi da altre fonti.
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Anche il numero dei paragrafi è stato sensibilmente aumentato, preferendosi narrare un solo episodio per paragrafo. Quasi sempre i titoli dei capitoli e dei paragrafi sono di B.-P., o sono stati tratti, per quanto possibile, dai sommari dei capitoli o dal testo nel caso di nuovi capitoli o paragrafi. Nei rari casi in cui ciò non è stato possibile, si è cercato di immaginare il titolo che B.-P. avrebbe dato al paragrafo.
Per ogni paragrafo sono citate in nota le fonti. La fontebase è indicata per prima, seguita dalle altre (utilizzate per il controllo e per l’arricchimento della fonte-base, anche mediante inserimento di singole frasi o parole significative). I paragrafi per i quali non è citata alcuna fonte provengono integralmente da Alla Scuola della vita.
Di ciascun episodio è stata riprodotta, assumendola per versione-base, quella più dettagliata. Essa non è necessariamente la migliore sul piano letterario, e questo modo di procedere genera l’inconveniente di una certa alternanza nel carattere, più o meno particolareggiato, delle narrazioni. Si è ritenuto che questi inconvenienti fossero tutto sommato secondari. Il libro dev’essere soprattutto lo strumento nelle mani dei ragazzi, per conoscere la personalità multiforme e fascinosa del fondatore del Movimento cui appartengono: e dei Capi, per raccontare B.-P. ai ragazzi e alle ragazze, così come egli si è raccontato a noi. Per questo si è preferito lasciare al lettore e al narratore la ricchezza di dettagli indispensabili per ben gustare la lettura o preparare il racconto.
Il testo è tutto di B.-P. Un lavoro di collage ha infatti permesso di limitare le aggiunte al testo ad ovvie parole di transizione come «infatti», «d’altra parte», ecc. Tutto il resto è rintracciabile nei testi citati nelle fonti.
Secondo la grafia afrikaans, scriviamo stad, veld, Snijman (contro stadt, veldt, Snjman); e per la lingua, parliamo di afrikaans (lingua dei boeri, derivata dall’antico olandese), dove B.-P. parla, impropriamente, di Dutch (olandese).
Per la compilazione del libro, mi sono riferito a tutti i volumi di B.-P. pubblicati, a qualche articolo su riviste e a qualche manoscritto inedito. Essenziale è stato, per il riordino del materiale, il supporto fornitomi dalle biografie di B.-P.
Anzitutto la più recente e documentata: T. Jeal, BadenPowell, Hutchinson, London, 1989. Quindi quella “quasi ufficiale” di W. Hillcourt, Baden-Powell, The Two Lives of a Hero, Heinemann, London, 1964, ed inoltre: E. E. Reynolds, Baden-
Powell, Oxford University Press, London, 1942, 2° ed. 1957; E. K. Wade, The Chief, The Life Story of Robert Baden-Powell, Wolfe, London, 1975 (riedizione di The Piper of Pax, Pearson, London, 1924); R. Bastin, Lord Baden-Powell of Gilwell cittadino del mondo, Ed. Centro Librario Italiano, Roma 1955 (trad. F. Catani); Marguerite de Beaumont, The Wolf That Never Sleeps, The Girl Guides Association, London 1944; M. Drewery, BadenPowell, The Man Who Lived Twice, Hodder and Stoughton, London, 1975.
Gli oltre 250 disegni di B.-P. sono stati anch’essi raccolti da vari volumi e arricchiti da didascalie che, quando non sono quelle originarie di B.-P. sono tratte dal testo medesimo.
Alcuni dei disegni del cap. IX («La spedizione dell’Ashanti») sono tratti dal diario inedito della spedizione redatto da B.-P., il cui originale si trova nel museo di Accra, nel Ghana.
Quando non è altrimenti indicato, la paternità delle note in calce è mia. Talora si è provveduto a modificare la punteggiatura e l’impiego delle maiuscole secondo l’uso moderno.
Allo scopo di facilitare la lettura al lettore italiano, le tradizionali misure inglesi di lunghezza e di peso, come miglia, iarde ecc. sono tradotte nei valori corrispondenti del sistema metrico decimale.
Mario Sica