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5.3 La ritualità dell’esperienza cristiana

Capitolo 5 – Educare alla vita cristiana [ 111 ]

5.3LA RITUALITÀ DELL’ESPERIENZA CRISTIANA

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Nel branco e nel cerchio il Grande Annuncio del Vangelo trova i propri elementi essenziali nelle esperienze che i bambini possono concretamente vivere nello spirito della famiglia felice e nella dimensione simbolica che la caratterizza. I momenti di ritualità dell’esperienza cristiana – preghiere, celebrazioni e sacramenti – in cui i bambini ascoltano la Parola di Dio, la storia di Gesù e degli Apostoli – devono essere luoghi e occasioni di restituzione simbolica, in cui modalità ed esperienze siano rievocate e rilette alla luce del Vangelo, occasioni per trovare significati nuovi e più profondi a quanto accade.

Dobbiamo perciò chiederci con quali parole e gesti venga annunciato il Vangelo ai bambini, quanto i riti parlino la loro lingua, quanto siano evocativi di ciò che realmente accade; assicurarci cioè che il vissuto dalla comunità, le parole di lupetti e coccinelle trovino eco e risuonino nella Parola, che è già custodita nel cuore di ciascuno di noi come dono ricevuto il giorno del nostro battesimo6. In questo modo riusciamo a muoverci non solo su un piano di contenuti, considerando unicamente intelligenza e volontà, ma curiamo anche la dimensione affettiva; ci spendiamo affinché la Parola parli e si agganci alla vita quotidiana di ciascuno. Curiamo gestualità e linguaggio dei riti da vivere con i bambini perché siano per loro comprensibili e vicini, così che ciò che viene detto o fatto abbia senso e sia evocativo di quanto vissuto realmente.

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Cfr. M. Roselli, Che cosa realmente inizia alla vita cristiana? L’ispirazione catecumenale: Incontriamo Gesù 52, 2019.

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