Fleetime Magazine Luglio-Agosto-Settembre 2022

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Fleetime automotive news for your business

Audi

Dossier Audi dalla A alla Q

Mercato auto 6 mesi del 2022

Q3

Prezzi carburante l'indagine Altroconsumo




www.fleetime.it

SO

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ARIO Indagine Altroconsumo

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Dossier Audi

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Talkingpress

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Riciclo multiplo

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Mercato auto

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Fleetime Magazine Spinoff fleetime.it

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Direzione e redazione 20097 San Donato Milanese (MI) Tel. 02.80888386 redazione@fleetime.it

pubblicità Tel. 02.80888286 elimedia@fleetime.it

Hanno collaborato Giuseppe Donadei, Giulia Marrone, Elia Donadei, Daniele Invernizzi, Vincenzo Di Bella.

Giuseppe Donadei giuseppe.donadei@fleetime.it



di Daniele Invernizzi

Editoriale

2035 La nuova adolescenza della mobilittà Tredici anni possono sembrare tanti o pochi già solo in base ai punti di vista, immaginiamo ad esempio una bambina che nasce quest’anno, la chiameremo Elisa: Elisa sarà adolescente nel momento in cui starà cominciando a pensare al motorino, e di certo sarà elettrico. La bici elettrica, il monopattino e chissà quale altro strumento di micromobilità a batteria, Elisa lo starà guidando almeno da un paio d’anni. Quella che stiamo vivendo è una vera e propria rivoluzione industriale del settore automotive, rivoluzione che abbraccia tutto ciò che si muove su strada e per mare, ma pensandoci bene già per aria, con tanti Droni che mano a mano stanno sostituendo il lavoro di elicotteri ed in alcuni casi dei satelliti…ma anche in mare, partendo dalle piccole imbarcazioni ricreative fino ad arrivare ai mezzi di flotta per lo spostamento di cose e persone. Il papà di Elisa è un fleet manager che non si farà trovare impreparato: nel 2022 ne ha già passate di tutti i colori tra pandemia e guerra, crisi energetica ed idrica ed il voto di Commissione e Parlamento lo ha digerito male, non perché sia retrogrado o tecnofobico, ma perché in fondo in fondo a nessuno piace cambiare il proprio stile di vita abituato a distributori di carburante ovunque e brevi soste prima della ripartenza….eppure guardandosi indietro Vincenzo - il papà di Elisa - sorride sapendo che di passaggi ed abitudini ne abbiamo vissuti tanti: il vapore, il carbone, i cavalli e poi la macchina a benzina, e questa è una delle slide che usa più spesso con i suoi clienti quando discute dei nuovi veicoli di flotta, delle colonnine, delle ricariche lente, rapide, velocissime. E poi si è specializzato nell’integrazione di un’offerta che comprende energia rinnovabile anche autoprodotta, servizi di rete ancillari, alcuni veicoli a guida autonoma e flotte di micromobilità elettrica condivisa…in fondo quando è arrivato il 2035 Vincenzo da Mobility Manager si è trasformato in e-Mobility Energy Manager allargando il suo giro d’affari, integrando nuovi strumenti mai avuti prima nell’offerta di un veicolo - a privati o aziende - partendo dal tetto fino ad arrivare nel garage: il 2035 non è stata solo una data ed anche se è apparsa come un’imposizione poi si è rivelata per quello che era, ovvero una grande opportunità di rilancio di un tessuto professionale che ha spaziato dall’industria fino ad arrivare a Vincenzo, passando per impiantisti e nuove professioni mai immaginate prima fino ad arrivare ai giornalisti automotive che dal principio hanno osteggiato, poi sopportato ed infine amato la nuova mobilità a batteria. Elisa va ovunque con gli amici Edoardo ed Eva e ci va a bordo di veicoli elettrici leggeri che trovano ovunque, il logo è quello dell’azienda del papà di Elisa e questo weekend proveranno la prima linea di taxi a guida autonoma per andare in centro in tutta sicurezza, ascoltando il Podcast con le interviste che il papà, Giulia e Daniele fanno ai protagonisti della mobilità elettrica. Il mondo nel 2035 con Elisa adolescente è cambiato e con esso l’energia che lo alimenta, è cambiato ad una velocità rapidissima, ma la passione per le auto non è sparita, ha solo cambiato carburante .Ed Alessia lo sa bene, anzi per Lei era scontato già dalla prime parole di stupore davanti all’auto elettrica del papà.



Per aziende e privati l’indagine Altroconsumo sui prezzi delle grandi insegne per capire dove conviene fare il pieno La pandemia e il conflitto tra Russia e Ucraina hanno aggravato notevolmente la situazione economica e la politica globale. “In particolare, le conseguenze di questi fenomeni hanno avuto una ricaduta significativa sui prezzi della benzina, del gasolio e del gpl. Il temporaneo taglio sulle accise attuato dal Governo non è stato sufficiente per risolvere questa condizione, infatti, il prezzo del carburante è aumentato dapprima in maniera più contenuta (2% a settimana da gennaio a fine febbraio 2022), dopodiché in modo quasi esponenziale. Solo nella prima settimana di marzo il prezzo alla pompa ha infatti subìto un balzo dell’8,94%. Inoltre, recentemente, il prezzo della benzina in modalità “self” si è alzato sopra quota 2 euro al litro”- ha dichiarato Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo. “Al fine di rendere il prezzo dei carburanti meno gravoso per le famiglie italiane, come Altroconsumo abbiamo chiesto al Governo di intervenire in maniera strutturale e duratura, agendo direttamente sull’Iva, riducendone l’attuale aliquota del 22% e azzerandola del tutto quanto meno durante i periodi di emergenza, in modo da mettersi al riparo da eventuali eccessivi aumenti futuri”. È possibile sostenere questo appello sottoscrivendo la petizione online.

Il più conveniente In questo difficile contesto, è fondamentale per i consumatori saper scegliere accuratamente il distributore più conveniente per fare il pieno. Per questo motivo, Altroconsumo ha monitorato il prezzo del carburante per un anno (dal 29 marzo 2021 al 12 aprile 2022), confrontando l’andamento delle principali insegne lungo le strade e autostrade italiane. I dati – aggiornati periodicamente in base alle informazioni fornite dalle stesse compagnie di distribuzione del carburante – sono stati reperiti forniti dal sito dell’Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero dello Sviluppo economico, che pubblica le informazioni con periodicità giornaliera. L’indagine di Altroconsumo ha coinvolto tutte le insegne di rilevanza nazionale, monitorando nel complesso i prezzi dei carburanti di 14.506 distributori della rete urbana ed extraurbana e di 455 distributori della rete autostradale. Per le 2 reti di vendita e per ogni tipo di carburante, è stato preso in esame il costo in modalità “self” ed è stato calcolato il prezzo medio a settimana per provincia e per insegna.


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Tamoil

Dall’indagine emerge che, per quanto riguarda le grandi insegne presenti nei centri urbani e nella rete extraurbana, i prezzi della benzina sono abbastanza allineati. Tamoil è in vetta alla classifica come la compagnia con il prezzo medio più conveniente. Al contrario, Api-Ip e Agip Eni sono quelle più care, ma comunque rientrano in una forbice di prezzo ridotta a solo circa il 2% in più. Per quanto concerne la rete autostradale, si contendono il primo posto equamente Tamoil, Q8 e Sarni Oil; segue Agip Eni, con prezzi medi superiori di circa il 4%.

Gasolio Agip Eni ha i prezzi più elevati (+7%) L'insegna più conveniente nella distribuzione di benzina nei centri urbani ed extraurbani

Anche per i prezzi del gasolio praticati nella rete urbana ed extraurbana dalle grandi compagnie le differenze non sono elevate: in testa alla classifica troviamo Tamoil, mentre la più cara è Agip Eni (circa +3%). Per la rete autostradale la forbice invece si allarga, l’insegna più conveniente risulta essere Sarni Oil, seguita da Tamoil, Q8 ed Esso. L’insegna più cara è Agip Eni, con i prezzi medi più elevati di circa il 7%.

In GPL SI RISPARMIA

Dall’indagine emerge che le possibilità di risparmio per i consumatori sul gpl sono decisamente più ampie. Dal confronto tra i prezzi del gpl praticati dalle grandi insegne nei distributori della rete autostradale, la compagnia più conveniente è Q8, dove il rifornimento costa in media l’11% in meno rispetto alla più cara Api-Ip. Nonostante in autostrada gli impianti di metano da autotrazione siano decisamente meno rispetto agli altri tipi di carburante, Sarni Oil risulta l’insegna meno costosa, mentre ultima in classifica è Esso, dove il pieno costa in media circa il 12% in più.


La classifica delle insegne L'indice 100 indica l'insegna più conveniente. Se l'indice è 105, per esempio, significa che i prezzi sono più cari del 5% rispetto all'insegna più economica

Altroconsumo ha monitorato il prezzo del carburante per un anno (dal 29 marzo 2021 al 12 aprile 2022), confrontando l’andamento delle principali insegne lungo le strade e autostrade italiane.

Alle "pompe bianche" il pieno resta in media più caro rispetto ai distributori delle grandi compagnie. L’indagine Altroconsumo ha preso in considerazione anche le cosiddette “pompe bianche” cioè gli oltre 4mila piccoli distributori indipendenti sparsi sul territorio nazionale, e gli impianti con brand delle catene della grande distribuzione, che sono state comprese nell’analisi dell’andamento dei prezzi. Considerando il prezzo finale alla pompa, dalla prima rilevazione di Altroconsumo (29/3/2021) all’ultima (12/4/2022), il metano da autotrazione è quello che ha subìto un aumento dei prezzi più che raddoppiato (+106%), seguito dal gpl (+30%). Gli aumenti, più contenuti, ma comunque evidenti si sono registrati per le insegne di gasolio (+23%) e quella di benzina (+12%). Da notare in positivo i prezzi applicati dagli impianti delle catene della grande distribuzione (spicca Carrefour, dove dall’inizio dell’anno il prezzo della benzina è diminuito dell’1,2%), mentre, contrariamente alla vulgata comune che dà per economiche le pompe bianche, in queste ultime il prezzo di benzina e gasolio è rimasto in media più elevato di quello applicato dalle grandi compagnie.



Aftermarket

Aftermarket ed elettrico

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Parola d'ordine riconversione. Ma sarà davvero così? .

La filiera dell'Automotive si interroga sul futuro dell'Aftermarket vista la prospettiva del blocco, in UE, della vendita di auto nuove endotermiche dal 2035. Alcune riflessioni in controtendenza.

La filiera dell'aftermarket, questa sconosciuta...scherzi a parte, pensare che l'aftermarket sia legato a tempi e destini della produzione di auto in Europa è fondamentalmente sbagliato. Come è stato in passato quando il mercato viro' dalla benzina al gasolio oppure alla elettronica e telematica avanzata. La scadenza del 2035 rimbalzata dalle istituzioni UE che ha riproposto un tema, ma l'aftermarket si muove su dimensione globale, e tanto per dare un esempio, nel 2035 avremo probabilmente in Cina ed India già qualche centinaia di milioni di auto Green, oltre ad altrettante auto tradizionali. E per allora sarebbe interessante capire se il sistema industriale occidentale sarà stato in grado di poter offrire in quei due mercati la propria struttura di servizi. È impensabile per l'aftermarket europeo sopravvivere senza riuscire ad entrare in quei mercati, dunque si capirà allora quanta parte di aftermarket globale sarà capitalizzato sull'elettrico e quanta sul tradizionale. Perché non dimentichiamo che nel mercato globale dell'industria auto l'aftermarket è questione ancora più legata a fattori globali.


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Riconvertire dove e come, in primis. Il termine riconversione nel contesto della rivoluzione green delle auto trova un suo deciso "inciampo" anche nel settore della componentistica pura e dei servizi di assistenza. Infatti qualunque stop sarà deciso sulla produzione di motori endotermici, la reperibilità dei ricambi di vecchie auto sarà garantita per anni a venire sia per obblighi di legge sia per convenienza economica : il vecchio parco Ci si chiede, o forse si spera, che il mondi auto circolante sarà sempre a tal punto aftermarket abbracci in tempi predefiniti la diffuso nel mondo, e su basi di numeri filosofia dell'elettrico. Si trascura però che in importanti quale produttore non continuerà a un momento di crollo epocale di vendita del garantire un approvvigionamento ed un servizio nuovo, l'aftermarket classico è stato sinora il adeguato ai proprietari di vecchie auto? È facile supporto finanziario ed operativo al crollo capire che la produzione e distribuzione di di marginalità da vendita. Perché dunque componentistica c.d. convenzionale perderà l'aftermarket avrebbe così esigenza di diversi produttori e regioni produttive, ma riconvertire sé stesso superando il business difficilmente scomparirà. Ecco perché il termine del motore convenzionale che genera ancora riconversione va indirizzato non al "cosa" ma al marginalità e occupazione diffusa in tutto il "come" e "dove". La filiera aftermarket dei mondo? Perché non potrebbe verificarsi una servizi di autoriparazione dovrà adeguarsi al perfetta coabitazione tra diversi filoni operativi concetto di intervento da remoto. Per prima dell'aftermarket? cosa.

La ragione dei fatturati


Fine delle officine di prossimità, l'assistenza è da remoto.

Di certo appare chiaro che le nuove linee di business nella organizzazione di servizi di service si basano su due concetti chiave: predittività e servizi in remoto. Ecco la vera possibile riconversione. La fine dei servizi di assistenza stanziali e di prossimità. E soprattutto la fine della polverizzazione territoriale di officine e ricambisti. Probabilmente il futuro dell'aftermarket dipende anche da un fattore essenziale, la finanziarizzazione dei servizi di assistenza e ricambi. Più l'automobilista si rivolgerà a servizi programmati e finanziabili, più dall'altra parte i fornitori di servizi assumeranno la configurazione di service provider, secondo l'evoluzione del mondo della telefonia. E dunque la lotta non sarà sul tema della riconversione, difficile da definire, ma sul branding. I fornitori di servizi dovranno, ciascuno per il proprio target di mercato, costruirsi una immagine in grado di distinguerlo dalla concorrenza generalista che ancora per diversi anni continuerà ad operare.

Troppe Reti generaliste in concorrenza? C'è infine il tema della cosiddetta divisione delle competenze e dei settori di mercato. È ancora troppo frammentato il mondo dei servizi aftermarket. Da un lato i grandi Network integrati di assistenza e ricambi (Mopar, Bosch,Motorcraft, etc) che invece che acquisire mercato ai danni dell'autoriparazione indipendente e degli OES finiscono per limare quote di mercato alle Reti Ufficiali ed agli OEM. Per questo mondo di servizi l'approccio all'elettrico potrebbe essere un mercato in più o una ennesima concorrenza indesiderata verso le Casemadri? Più probabilmente anche qui vedremo la nascita di Reti specifiche dedicate al service su target ben definiti di mezzi.

Parola d'ordine : BER 2023 Insomma, tante questioni che purtroppo richiedono tempo per essere interpretate. Ecco anche l'ultimo aspetto chiave. Di non poco interesse. la BER 2023 e le nuove regole per l'Aftermarket, soprattutto, stabiliranno i confini e le regole attuative di ogni modello nuovo di servizio e dunque non rimane che attendere. Infatti quello tra aftermarket ed elettrico, è un tema caldo legato alla possibilità che produttori generalisti possano offrire servizi e componenti in concorrenza con i produttori originali o autorizzati.



Dalla

A3

Innovazione e design, spinti ai massimi livelli, trovano la carattere del conducente, la vettura della Casa dei Qu percepibile fin dal linguaggio stilistico. Il design è diromp di serie i gruppi ottici full LED. Oltre alla visibilità, quest maggiormente l’attenzione e si attivano due decimi di se

di Giulia Marrone

Sportback, contemporanea e oltre

Per soddisfare la necessità dei clienti business, sulla A3 sono proposti e inclusi: l’adaptive speed assist (per cambio S tronic con funzione Stop&Go), il climatizzatore automatico bizona, il sistema di navigazione MMI plus, il pacchetto Audi connect navigation & infotainment, l’Audi virtual cockpit da 10,25”, l’Audi smartphone interface, i sensori di parcheggio posteriori.

Audi for business


perfetta collocazione sull’Audi A3. Sportiva, elegante e capace di adattarsi allo stile di guida e al uattro Anelli è per chi si sente contemporaneo ma non rinuncia a una tradizione importante, pente ma nel solco del family feeling. Audi A3 Sportback in configurazione S line edition monta ta soluzione incide sulla sicurezza della vettura: le luci di stop realizzate mediante diodi attirano condo più velocemente rispetto alle lampade a incandescenza.

La certezza del valore futuro

Rendere certo il valore a termine della propria Audi è la peculiarità del Costruttore tedesco. La tenuta del valore residuo, storicamente più alto tra i brand premium, raggiunge un picco di riferimento nel caso proprio della gamma compatta, consentendo di contenere anticipo, rate e canoni di locazione delle vetture.


Audi A3 Sportback TFSI

A

Ricaricare: più semplice di quel che immagini La ricarica è semplice: il sistema di ricarica e-tron, disponibile di serie, permette la ricarica domestica con una potenza fino a 3,6 kW; diversamente a casa si può utilizzare il wallbox (opzionale). Quando si viaggia, il cavo Mode 3 supporta la ricarica pubblica. In più il servizio Audi etron Charging Service permette l’accesso a oltre 360.000 punti di ricarica pubblici in 26 paesi europei con un unico contratto e un’unica card, tariffe agevolate, la pianificazione intelligente e preventiva del percorso, una panoramica di tutte le operazioni di ricarica e fatturazione.

Sportiva anche in silenzio La versione Audi A3 Sportback TFSI e unisce il meglio della propulsione tradizionale e il massimo della tecnologia plug-in hybrid. Il motore elettrico, abbinato alla batteria agli ioni di litio, dà una spinta sportiva al motore TFSI da 1,4 litri. Insieme, i due propulsori possono raggiungere una potenza fino a 204 CV (150 kW) nel modello 40 TFSI e, e fino a 245 CV nel modello 45 TFSI e. Fin dalla fase di avvio la power unit elettrica mette a disposizione una coppia elevata, e qualsiasi sia la modalità di viaggio completamente elettrica, a benzina o ibrida - l’auto assicura prestazioni elevate sorprendenti.


Carattere dominante

Alla L’Audi Q3 è l’auto ideale per chi desidera uno spazio generoso in dimensioni

Q3

esterne compatte, il massimo della performance, la potenza e la versatilità di un SUV.

Guardami, sono Q. Dal punto di vista estetico, il design è scolpito e le linee marcate per sottolineare la vocazione atletica e il dinamismo che poi si esprime al meglio in movimento. Al primo sguardo risulta ben aderente al terreno, ma slanciata grazie alle proporzioni equilibrate. Protagonista del frontale è l’ampia griglia Singleframe con listelli verticali. Un unico tratto fluido collega i proiettori anteriori e posteriori. Nella parte posteriore il design racconta l’indiscutibile anima da esploratrice, tipica di tutta la gamma Q. A partire dall’allestimento Business, l’equipaggiamento di serie si arricchisce grazie ai gruppi ottici anteriori e posteriori con tecnologia full LED, garanti di un rendimento luminoso simile alla luce diurna e di un consumo d’energia eccezionalmente ridotto.


In movimento Audi Q3 coniuga alla cura costruttiva precisione, controllo e sicurezza su ogni percorso e in ogni condizione. Se si opta per l’Audi drive select si può impostare uno dei sei profili di guida per assicurarsi lo stile più adeguato. La disponibilità della trazione integrale quattro, dello sterzo progressivo, il Descent Assist e il cambio a doppia frizione S tronic sono gli altri elementi che contraddistinguono la gamma Q. Guidare una Q3 significa anche poter scegliere il supporto di diversi sistemi di assistenza, come l’Adaptive cruise assist che affianca il conducente in accelerazione, in frenata, nel mantenimento della velocità e della vettura al centro della carreggiata o della distanza.

Spazio e confort All’interno, oltre alla qualità dei materiali, a fare la differenza sono i centimetri in altezza e in lunghezza che permettono sia al conducente, sia agli altri ospiti, di provare una comodità autentica e sentirsi a proprio agio nell’abitacolo. L’optional dei sedili regolabili elettricamente permette di personalizzare la configurazione migliore. Lo spazio è modulabile grazie allo spostamento dei sedili in avanti o indietro di 15 centimetri e alle sette posizioni che possono assumere gli schienali a tre sezioni. Reclinandoli completamente si ottengono fino a 1.525 litri di spazio per bagagli di ogni genere. Inoltre, le sedute rialzate contribuiscono a una visibilità completa.


Motorizzazioni La sportività è la carta vincente di tutte le versioni della Q3, che viene proposta con diverse motorizzazioni: TFSI e TDI da 150 a 245 cavalli. Sulla Audi Q3 45 TFSI e la trazione elettrica si combina perfettamente con il propulsore tradizionale, permettendo di affrontare viaggi senza emissioni con una autonomia dichiarata tra i 44 e i 49 km, secondo il ciclo WLTP. La potenza combinata è di 245 cavalli con una coppia di 400 Nm. Sono quattro le modalità di guida tra le quali scegliere: EV puramente elettrica, Hold che prevede un utilizzo prevalente del motore tradizionale per mantenere la carica della batteria, Charge che sfrutta il motore endotermico per incrementare la carica della batteria, Hybrid che è la combinazione di entrambi i motori.

Connettività e intuito A rendere il viaggio ancora più semplice e piacevole la presenza di serie della radio MMI da 10,1” e del quadro strumenti digitale, denominato Audi virtual cockpit, da 10,25’’. La connettività è assicurata dalle diverse interfacce presenti e da più porte USB che permettono di collegare i propri device all’auto. Il sistema di navigazione MMI plus con MMI touch (di serie a partire dal secondo livello si allestimento) include il display da 10,1” a colori ad alta risoluzione, in grado di riconoscere la scrittura manuale. Oltre a questi vantaggi, grazie ai servizi Audi connect 5 Navigation & amp; Infotainment plus integrati, è possibile usufruire di molti servizi digitali.. Per sentirsi a casa Amazon Alexa è già integrata a bordo.




PODCAST

TALKINGPRESS

Giulia Marrone

FLEETIME AUTOMOTIVE NEWS FOR YOUR BUSINESS


Il nuovo dibatitto ai microfoni della TalkingPress

Vincenzo di Bella Fleet Specialist 2035: opportunità o imposizione? Clicca sulle immagini per ascoltare i protagonisti intervenuti ai microfoni della Talkingpress

Pier Luigi Del Viscovo Presidente Fleet&Mobility

Daniele Invernizzi eV-Now! President

di redazione TALKINGPRESS


QUALI SONO LE CITTÀ PIÙ PREPARATE ALLA MOBILITÀ ELETTRICA? Uswitch.com ha valutato 33 città europee sulla loro preparazione infrastrutturale all’e-mobility. Prima in classifica Reykjavik, seguita

A

di Redazione Milano

da Glasgow e Lisbona.

Glasgow il 92% delle colonnine pubbliche offre una ricarica gratuita

Quanto sono preparate le città europee alla mobilità elettrica? E quale realtà urbana offre un “servizio” migliore ai possessori di e-car? A queste domande risponde Uswitch, compagnia britannica specializzata nel confronto prezzi, con un nuovo studio. La società ha elaborato un indice di valutazione con cui identificare le migliori città in Europa per i possessori di auto elettrica. Nel dettaglio, la misura valuta una serie di aspetti chiave per l’e-mobility, quali: numero di punti di ricarica gratuiti, i prezzi medi dell’energia, potenza media dei caricatori e distanza tra le colonnine. E in base a questi assegna un punteggio da uno a 10 all’impegno urbano. Gli esperti di Uswitch hanno utilizzato l’indice su 33 celebri città europee tra cui Torino, Roma e Milano, per identificare le realtà meglio attrezzate per ospitare le auto con la spina Il risultato? Con un punteggio di 7,94, Reykjavik è risultata la prima in classifica. La capitale islandese si è meritata il piazzamento grazie ad una distanza media tra le stazioni di ricarica particolarmente bassa (0,55 km) e alla presenza di un 65% di caricatori gratuito. Seguono in classifica Glasgow, dove le colonnine gratuite sono addirittura il 92% del totale, e Lisbona che possiede il prezzo per kWh più basso in Europa (0,17 €/kWh). Menzione d’onore per L’Aia che sebbene non rientri nella top ten della mobilità elettrica, vanta una distanza tra le stazioni di ricarica sotto i 500 metri. Anche l’Italia non ce la fa a guadagnarsi un posto nelle prime dieci. In questo caso la più “e-mobility frendly” appare Milano, con un punteggio di 6,36 su 10 e la più breve distanza media tra i punti di ricarica (1,03 km) in Italia. Molto più in basso, invece, il posizionamento di Torino e Roma.



Ricerca Fonte Volkswagen

Riciclo e riciclo multiplo I componenti preziosi

Le materie prime ottenute possono essere riutilizzate in un processo di riciclo a ciclo chiuso.

I partner della comunità industriale e scientifica intendono dimostrare che i componenti più preziosi delle batterie da trazione possono essere recuperati e riutilizzati più volte consecutivamente mediante il loro riciclo. Il consorzio di ricerca HVBatCycle ha l'obiettivo di mantenere in un ciclo chiuso i metalli del catodo, l'elettrolita e la grafite in modo continuo. Guidati dal Gruppo Volkswagen, TANIOBIS GmbH, J. Schmalz GmbH e Viscom AG collaboreranno per tre anni con i ricercatori dell'Università Tecnica (RWTH) di Aquisgrana, dell’Università Tecnica di Braunschweig e dell'Istituto Fraunhofer per l’Ingegneria delle Superfici e dei Film sottili (Fraunhofer Institute for Surface Engineering and Thin Films, IST) per studiare e lo sviluppare i processi necessari. Il progetto è finanziato dal Ministero Federale dell'Economia e dell'Energia.

Per la prima volta un gruppo di ricerca guidato dal Gruppo Volkswagen lavorerà sul riciclo multiplo delle batterie

Michael Kellner, Segretario di Stato parlamentare: “La produzione europea di batterie può avere successo solo se si concentra sulla sostenibilità considerando più aspetti possibile. Le batterie sostenibili sono fondamentali per una transizione energetica e dei trasporti guidata da elevati standard ambientali e sociali”. Sebastian Wolf, Responsabile delle operazioni Battery Cell del Gruppo Volkswagen, ha spiegato: “Il riciclo delle batterie e degli scarti di produzione contribuisce in modo decisivo a garantire l’approvvigionamento di materie prime per le nostre fabbriche future. Con il progetto HVBatCycle si lavorerà a una visione olistica dei processi di riciclo, e quindi all’implementazione del ciclo chiuso dei materiali per le batterie“.


Ciclo chiuso delle materie prime e riciclo multiplo

Per utilizzare meno materiali provenienti da fonti primarie come miniere o saline, le materie prime essenziali devono essere recuperate non una, ma più volte. A tal fine, le celle batteria già realizzate con materiale riciclato vengono nuovamente riciclate, dimostrando come ciò non vada a intaccare la qualità del materiale. Chiudere il ciclo richiede complessi processi interdisciplinari. Questi devono essere coordinati tra loro per produrre materiali secondari selezionati e di alta qualità, nel rispetto dei massimi requisiti di sicurezza; ciò è fondamentale anche perché il riciclo sia efficiente e sensato dal punto di vista non solo ecologico, ma anche del business – questioni di scalabilità ed efficienza economica, in particolare.


Fonte Stellantis

Nuove soluzioni per il B2B, per ora parte da Stellantis France B2B ELECTRIC PLACE

Una piattaforma online semplice ed educativa, inizialmente disponibile in Francia, che raccoglie tutte le informazioni sui veicoli elettrici: normative, tassazione, costi, tecnologie, procedure di ricarica, consigli d’uso e le offerte di Stellantis.

Stellantis France ha lanciato una piattaforma dedicata ai clienti B2B dei marchi del Gruppo Stellantis chiamata B2B ELECTRIC PLACE. Il suo obiettivo: semplificare la transizione delle aziende verso la mobilità elettrificata, accompagnandole passo dopo passo, prima, durante e dopo l’acquisto. Con un percorso differenziato per i gestori di flotte e per i dipendenti che utilizzano un veicolo aziendale, tutti potranno trovare rapidamente informazioni e risposte alle tante domande legate al nuovo ecosistema della mobilità elettrica. In questo modo, B2B ELECTRIC PLACE sostiene il pilastro CARE del piano strategico Stellantis Dare Forward 2030, rappresentando un aiuto concreto per i clienti che scelgono di abbracciare la mobilità elettrificata. La nuova piattaforma contiene tutte le informazioni normative relative ai veicoli elettrici, come la legge LOM e la legge sul clima e la resilienza (promulgate in Francia nel 2019 e nel 2021), la tassazione, gli ecoincentivi e gli aiuti pubblici, al fine di fornire una comprensione globale delle opportunità e dei vincoli attualmente esistenti in Francia, relativi al mondo dei veicoli a basse emissioni (Low Emission Vehicle, LEV). Per aiutare a scegliere il modello LEV più adatto all’uso di ciascuno, la piattaforma contiene anche semplici strumenti per analizzare la predisposizione del cliente alla mobilità elettrica e per simulare il “Total Cost of Ownership” (TCO) dei LEV. Inoltre, B2B ELECTRIC PLACE descrive le diverse tecnologie disponibili sul mercato e presenta in modo esaustivo i modelli elettrificati del Gruppo Stellantis. Questo nuovo strumento è a disposizione di tutti i rappresentanti commerciali della rete Stellantis France per aiutare le aziende clienti ad affrontare le sfide della transizione energetica e a coglierne tutte le opportunità. Accessibile online, lo strumento è stato progettato per essere utilizzato su computer, tablet o smartphone e dovrebbe essere presto esteso al resto dei Paesi europei.



Anche per le concessionarie soluzioni per il

futuro

Un mercato frammentato: il 72% degli utenti è pronto ad acquistare la prossima auto online ma la distribuzione non ha ancora gli strumenti adatti a raccogliere la sfida.

MotorK lancia una nuova un'innovativa suite di soluzioni per gestire in maniera integrata l'intero Customer Journey

Fonte MotorK

I paradigmi di consumo nel mercato automotive si stanno evolvendo rapidamente, poiché sempre di più gli acquirenti di veicoli richiedono flessibilità di poter passare in modo semplice e fluido dai canali fisici a quelli digitali, in base alle proprie necessità. Secondo una ricerca Capgemini Invent, il 72% degli utenti comprerebbe la sua prossima auto online, ma il 92% ritiene ancora essenziale un momento di contatto col concessionario. Oggi dealer e case auto sono quindi chiamati al difficile compito di stare al passo con l’aumento della complessità del customer journey, integrando sistemi di digitalizzazione in grado di gestire le varie interazioni con il cliente al fine di creare un’esperienza di acquisto omogenea e soprattutto omnicanale. MotorK, azienda leader in Europa specializzata in soluzioni SaaS (Software as a Service) per il retail automotive, è pronta ad abbracciare questa rivoluzione colmando il gap esistente tra domanda e offerta e a superare l’attuale frammentazione tecnologica all'interno della distribuzione automobilistica: l’azienda ha infatti annunciato il lancio della piattaforma SparK, un unico ambiente multifunzione nativamente integrato, pensato per mettere a disposizione dei concessionari e delle case auto la più completa e innovativa suite di strumenti per la digitalizzazione delle proprie attività, da quelle di lead management ai servizi post vendita. Tutti i moduli di SparK sono accessibili in cloud, garantendo così manutenzione e aggiornamento centralizzati.


Utilizzando gli strumenti modulari e personalizzabili di SparK, un concessionario ufficiale o un rivenditore indipendente sarà in grado di gestire a 360 gradi la propria presenza digitale, presidiando tutti i momenti di contatto lungo il customer journey e rispondendo in modo flessibile alle esigenze dei clienti, dalla ricerca di informazioni alla finalizzazione dell’acquisto, per un’esperienza senza frizioni.Dal 2020 le soluzioni cloud-based di MotorK hanno permesso ai concessionari di raggiungere complessivamente oltre 50 milioni di utenti unici, grazie alla sofisticata tecnologia sviluppata e validata in house. Con l’introduzione della piattaforma SparK, MotorK compie un ulteriore passo in avanti in questa direzione attraverso un sistema che, basandosi sul potenziale di apprendimento e rielaborazione di da ti dell’intelligenza artificiale, permette di superare i limiti di una gestione non armonizzata e condivisa dei momenti di contatto tra consumatore e concessionaria. Il vantaggio competitivo di SparK non si manifesta soltanto a livello della relazione con il cliente, ma anche nella possibilità per i concessionari di ottimizzare i propri processi interni. Tramite gli strumenti di reportistica avanzata integrati in tutte le soluzioni, SparK consente, infatti, di analizzare la performance della concessionaria in tutte le fasi, individuando i propri punti di forza e le aree di miglioramento, massimizzando la prestazione della propria forza vendita, e potendo attuare in maniera semplice ed immediata azioni correttive e campagne mirate. Le principali soluzioni presenti in SparK includono uno showroom digitale ottimizzato per l’acquisizione di traffico (WebSparK) e sincronizzato con la gestione centralizzata dello stock (StockSparK); un sistema di CRM verticale per la raccolta ed organizzazione dei lead (LeadSparK); uno strumento per l’automazione delle campagne di marketing (AdSparK); applicativi che abilitano la gestione delle interazioni in tempo reale con il cliente (LiveSparK) e quella della reputazione online (FidSparK) e infine strumenti di marketing predittivo per creare campagne personalizzate per cluster di utenti (PredictSparK). “Negli ultimi due anni, una tecnologia integrata e omnicanale è diventata un investimento imprescindibile per i concessionari Oggi avere un sito web e un CRM ottimizzati per l’acquisizione e la gestione di lead è solo il punto di partenza: con SparK abbiamo sviluppato una piattaforma modulare che consente all'utente di vivere un'esperienza di consumo all’altezza delle proprie aspettative e che allo stesso tempo permette al concessionario di creare valore lungo tutto il ciclo di vita del cliente. Grazie a questo lancio, MotorK afferma ancora una volta la propria leadership nella transizione digitale dell’automotive retail”, ha dichiarato Marco Marlia, co-founder e CEO di MotorK.


Fonte UNRAE

Mercato Auto Immatricolazioni Auto: a giugno mercato ancora il calo (-15%) nel primo semestre, "buco" di 200 mila vetture

L’UNRAE ha già espresso soddisfazione - a seguito delle pressanti e reiterate richieste al Governo - per il prolungamento dei termini di conferma delle prenotazioni degli incentivi, portati da 180 a 270 giorni, scadenza valida per gli incentivi 2022 ma per quelli del 2021 applicabile solo ai veicoli prenotati dall’1 Prosegue il calo delle ottobre 2021. immatricolazioni di auto in Italia: nel mese di giugno il Michele Crisci mercato ha registrato 127.209 Presidente UNRAE nuove immatricolazioni, con una flessione del 15,0% rispetto a giugno 2021. Il primo semestre 2022 chiude con 684.228 nuove auto immatricolate, pari a un calo del 22,7% con circa 200.000 unità in meno sul corrispondente periodo 2021. nuovo termine risulta L’apertura della piattaforma “Il per la prenotazione degli senz’altro più adeguato alla incentivi, il 25 maggio scorso, reale situazione, e fa uscire non ha generato una vera operatori e consumatori da una inversione di tendenza, né estrema incertezza riguardo d’altronde avrebbe potuto in all’effettiva possibilità di fruire così poco tempo, agendo degli incentivi”, ha commentato esclusivamente sulle pronte il Presidente dell’UNRAE Michele consegne, una porzione Crisci. minimale del mercato..

A rilento gli incentivi per le elettriche, urge allargare la platea ad aziende e società di noleggio Dopo il rapido esaurimento del fondo per gli incentivi destinati alla fascia 61-135 g/Km, si segnala invece un tiraggio che va a rilento per le vetture 0-20 g/Km e 21-60 g/Km: un utilizzo molto ridotto da parte dei clienti privati, gli unici ammessi a beneficiare del sostegno. Lo stesso vale per la minuscola quota riservata al car sharing, che normalmente si approvvigiona dai noleggiatori, esclusi dagli incentivi. Con questo ritmo, a poco più di un mese dall’avvio degli incentivi, la proiezione per fine anno indica un mancato utilizzo dei fondi pari al 60% per la fascia 0-20 g/Km e all’80% per la fascia 21-60 g/Km.


6 mesi del 2022 Prescindendo dall’andamento delle prenotazioni di incentivi, risulta stagnante anche quello delle immatricolazioni di auto “alla spina”: a giugno le PHEV scendono a quota 5,5% del mercato (a maggio erano al 6,1%) e le BEV nonostante il recupero della quota (4,8%) sono ancora sotto al livello del 2021.

Michele Crisci Presidente UNRAE “Le deludenti performance di mercato delle auto elettriche – sottolinea Michele Crisci – sono prova evidente, come da tempo segnaliamo, della necessità di includere le persone giuridiche tra i soggetti beneficiari degli incentivi. Alla luce dei dati di giugno, è auspicabile che - senza generare avanzi di fine anno né tantomeno dirottarli altrove - i fondi vengano impiegati da subito per allargare la platea dei beneficiari a categorie che sarebbero pronte ad utilizzarli. Enti, aziende e noleggi rappresentano infatti, nel loro insieme, il 52% del mercato di auto con la spina, e ad oggi

risultano escluse dai contributi per motivi puramente di budget”. “In particolare - conclude il Presidente dell’UNRAE andrebbero incluse le società di noleggio a lungo termine (NLT), che a loro volta servono non solo aziende, ma anche consumatori: una quota, quest’ultima, sempre crescente negli ultimi anni, fin quando non è intervenuta questa ingiustificabile discriminazione rispetto ad altre modalità di acquisizione”. La struttura del mercato di giugno evidenzia una flessione per tutti gli utilizzatori: i privati registrano una diminuzione in linea con il mercato totale, recuperando un decimo di punto di quota nel mese, al 57,1% (59,8% nei sei mesi). le autoimmatricola zioni crollano del 41% a una quota di marcato del 7,7% (8,5% nel cumulato. Nel mese il noleggio a lungo termine vira in negativo con un - 1,7% guadagnando comunque 3 punti di quota al 22,9% (21,2% nel semestre) , con andamenti opposti per

per principali società (Top, in aumento) e Captive (in calo). Il noleggio a breve termine fa appena meglio del mercato complessivo: -13,6%, con un marginale aumento di quota al 6,8% (4,5% nei 6 mesi). Le società, con un andamento in flessione del 12,4%, aumentano di un decimo la loro quota al 5,5% (6,0% nel cumulato).



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