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Auto elettriche
Le auto elettriche in Italia stentano a decollare, il mercato è solo del 4% con un piccolo segno positivo a giugno Nuovi modelli, incentivi e aumento delle colonnine, ai nostri connazionali gli EV non sembrano proprio piacere. Ma se vi dicessimo che a breve potrebbe arrivare una batteria che si ricarica all'istante? E magari a seguire i prezzi saranno sempre più abbordabili.
No, non stiamo dando i numeri, semplicemente abbiamo scoperta la presenza di una batteria che sfrutta la fisica quantistica per ricaricarsi da 0 a 100 in un battito di ciglia. Due talentuosi ricercatori italiani, leggasi Marco Polini dell'università statale di Pisa, e Vittorio Giovannetti, della Normale Superiore sempre di Pisa, che dopo vari studi negli Stati Uniti e in Inghilterra hanno intuito la presenza del qubit.
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“L’invenzione della pila da parte di Alessandro Volta, che ha posto le fondamenta dell’era elettrica, gestisce l’energia sulla base di principi elettrochimici che hanno dei limiti. Il primo è l’esaurimento, in forza del processo di decadimento degli elementi chimici che la compongono.
Allo stesso modo, il processo di carica è, in termini assoluti, “lento”, perché vincolato al tempo necessario per lo svolgimento delle reazioni elettrochimiche”, questo quanto affermava a marzo del 2018 proprio Polini in un articolo pubblicato su una delle rivista più autorevoli del settore, leggasi Physical Review Letters, spiegando i risultati ottenibili da una batteria di tipo quantistico.
di particelle fisiche in cui è possibile i livelli di energia; una volta che vengono 'arrangiati' in una specifica architettura li si può controllare. La cosa che più ci interessa è che tale processo dinamico permette di caricare la batteria in un tempo che diventa sempre più rapido mano a mano che aumenta il numero dei qubit.
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Di fatto sarà possibile creare batterie che passano dal 20 all'80% in tempi decisamente più brevi rispetto a quelli attuali, quasi all'istante, e più sono grandi e più sono veloci. Fortunatamente non si tratta semplicemente di un qualcosa di teorico visto che fra le novità più interessanti in tal campo vi è la Enea Tech, una fondazione che ha come obiettivo quello di individuare tecnologia per questo scopo.
Ne è nata poi a sua volta Planckian, una start up che produrrà la prima batteria superveloce entro due anni: che sia davvero la svolta? La tecnologia fa passi da gigante e negli ultimi 10 anni l'autonomia delle batterie è aumentata di ben 4 volte: se il futuro è quantistico allora possiamo dormire sonni tranquilli.
di Redazione Fleetime fonte everyeye
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