FLEETIME
DICEMBRE 2019
AUTOMOTIVE NEWS FOR YOUR BUSINESS
N I S S A N Q A S H Q A I
BUSINESSÂ dCi 115 CV Dossier Nissan intervista Vincenzo Varriale
Manovra di legge auto aziendale risponde ANIASA
Flotte sempre connesse vantaggi o pericoli
Editoriale BUON 2020
FLEETIME
A u t o m o t i v e
n e w s
f o r
y o u r
b u s i n e s s
Siamo arrivati alla fine del 2019, anno lungo, difficile, pieno di sorprese piacevoli e meno piacevoli e con tante paure. A far discutere, già da tempo e nelle ultime ore, è il nuovo regime che colpirebbe i dipendenti a cui viene data un’auto aziendale per uso promiscuo (quindi anche per il tempo libero), ma siamo arrivati ad una sofferta soluzione. Ora ci aspettano nuove sfide, la strada del 2020 forse avrà qualche buca in meno, ma è un rattoppo, le altre bisognerà evitarle.
Buona lettura
Giuseppe Donadei
OIRAMMOS
www.fleetime.it
Dossier NISSAN
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Intervista ANIASA
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Flotte connesse vantaggi o pericoli?
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Trend produzione veicoli
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Pneumatici Flotte
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Drivers cosa chiedono
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Fleetime Magazine
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Hanno collaborato Armando Prada, Giulia Marrone, Elia Donadei, Francesco Pistocchi, Flavio Prada Editore Giuseppe Donadei giuseppe.donadei@fleetime.it
Dossier
di Giulia Marrone
Vincenzo Varriale Sales Director Nissan Italy
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nissan
ROTAGONISTA DI SFIDE, GREEN E DI ALTA TECNOLOGIA
La chiusura dell’anno e l’immediato futuro in Nissan sono affrontati con determinazione e soddisfazione. La prima arriva dalla volontà di continuare a lavorare nella direzione intrapresa, con le novità di prodotto che caratterizzeranno il 2020; la soddisfazione è generata dai numeri che raccontano di un 2019 in linea con l’anno precedente e la quota rental che si conferma in grande spolvero: 10.000 unità, pari al 20% sul mercato totale della filiale italiana.1 vettura su 5 è del mondo flotte.
L'intervista Con Vincenzo Varriale, direttore vendite di Nissan Italia, abbiamo iniziato a capire come saranno i mesi a venire e le punte di diamante per il marchio. "Anche il 2020 sarà all’insegna della continuità con il 2019, con obiettivi simili. Nissan da sempre punta sui veicoli elettrici e questo sarà un asset fondamentale. La LEAF, icona della Nissan Intelligent Mobility, è il nostro best seller a livello mondiale; il van e-NV200 o Evalia, l’auto elettrica per la capace di trasportare fino a sette persone, possono soddisfare qualsiasi esigenza. Siamo certi che l’alimentazione elettrica sia una valida scelta anche per il cliente flotte. La LEAF può rientrare nella car list a pieno titolo. Abbiamo novità importanti che arriveranno presto anche in Italia perché Nissan non si fa trovare impreparata per il futuro immediato: la tecnologia che unisce un motore 100% elettrico che muove le ruote della vettura e un motore a benzina utilizzato solo per ricaricare la batteria, si chiama e-POWER ed è disponibile in Giappone su Note e Serena. In Europa entro il 2022 sarà disponibile su determinati modelli, in scia con un mercato che cambia e chiede una elettrificazione sempre maggiore”.
Quali altre novità aspettano il mondo flotte?
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“Il nuovo Juke, prodotto nell’impianto di Sunderland in Inghilterra, è stato presentato lo scorso settembre e in questi giorni è in arrivo presso le concessionarie italiane, per il lancio commerciale che avverrà a gennaio. È equipaggiato con un motore tre cilindri benzina turbocompresso DIG-T da 1,0 litro, capace di erogare una potenza di 117 CV. Per offrire ottime prestazioni, insieme a bassi consumi e basse emissioni, la coppia di 180 Nm raggiunge un massimo di 200 Nm grazie alla funzione di overboost. È un prodotto molto interessante che può soddisfare chi ha un ambito di percorrenza annuale di 20.000 km. Qashqai invece è desiderata nella versione business e dall’anno prossimo il SUV sarà arricchito da importanti novità dal punto di vista tecnologico. Saranno inserite di serie tante tecnologie utili per la sicurezza, argomento al quale Nissan è molto attenta”.
Il mercato elettrico è in continua mutazione: come si posizionano i veicoli elettrici Nissan nel mondo flotte?
“Il 50% si declina nel mondo flotte. Complice sicuramente anche l’attenzione dei legislatori che grazie all’introduzione dell’ecobonus hanno creato un interesse maggiore.I nostri veicoli elettrici possono coprire qualsiasi tipologia di utilizzo. Ciò non toglie però che è necessario insistere in una rete infrastrutturale adeguata, è fondamentale che ci siano le colonnine a disposizione della comunità non solo sul suolo pubblico, ma anche all’interno dei siti aziendali. Oggi in Nissan abbiamo 10 punti di ricarica che duplicheranno nei prossimi mesi. Tante realtà si stanno adeguando dal punto di vista strutturale e questo è un passaggio doveroso”.
Dossier
L’auto connessa: qual è il futuro
secondo Nissan?
“L’integrazione delle vetture con le infrastrutture e con la società è uno dei pilastri della nostra visione di mobilità, la Nissan Intelligent Mobility. D’altronde essere connessi e condividere dati e informazioni è un’esperienza diffusa da anni grazie a PC e smartphone. Nel tempo tutti noi abbiamo imparato ad apprezzarne i vantaggi e crediamo che tali tecnologie applicate alle vetture siano una grande opportunità per tutti. Inoltre l’introduzione della tecnologia 5G renderà tutto più facile e sarà possibile connettersi anche con realtà “pubbliche”. Il collegamento con le infrastrutture è in fase di test a livello mondiale, aspettiamo che Stato e aziende, che gestiscono le arterie pubbliche, siano pronti e che i vari protocolli inizino a dialogare. Nissan sarà protagonista in questa futura rivoluzione”.
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Rimaniamo sull’argomento tecnologia: i dispositivi Adas sono sempre più diffusi a vantaggio della sicurezza e del comfort. Qual è l’offerta Nissan in tal senso? “Oggi assistiamo a quanto avverrà a breve, siamo al preludio dell’offerta tra qualche anno. Nissan ha sistemi diffusi già sulle vetture utilitarie. ProPILOT è sull’alto di gamma e assiste l guidatore in fase di accelerazione, sterzata e frenata. È stato progettato per la gestione della singola corsia in autostrada e garantisce che l’automobile sia al centro della corsia e mantenga la giusta velocità e la giusta distanza dal veicolo che precede. JUKE, ad esempio, offre anche un pacchetto completo di tecnologie pensate per la sicurezza, come il Sistema di frenata d’emergenza Intelligente con riconoscimento di pedoni e ciclisti, il rilevamento della segnaletica stradale, il Sistema Intelligente di Mantenimento della Corsia, il Sistema Intelligente di rilevamento posteriore degli ostacoli in movimento e il Sistema Intelligente di avviso e intervento in caso di angolo cieco. Quest’ultima dotazione, con Nissan JUKE appare per la prima volta nel segmento dei crossover compatti”.
Il settore dell’auto sta vivendo un rapido e profondo cambiamento, voi come state reagendo? “È un momento complesso per l’automotive, iniziato qualche anno fa. Le normative restrittive hanno avuto un impatto difficile sull’intero settore. E questo significa che le sfide sono tante e molteplici. Per Nissan l’elettrico è una di queste e mi riferisco agli investimenti sostanziosi per essere sempre preparati al cambiamento. Credo che oggi il cliente in Europa sia confuso e necessiti, più che mai, di consulenza e risposte concrete. Nissan offre una serie di alternative per supportarlo. L’offerta deve essere completa: dalla propulsione a benzina per la città e il diesel per centri rurali, fino all’elettrico per un cambiamento anche culturale. Poi qualsiasi azienda deve essere protagonista di questa mutazione, anche attraverso accordi e collaborazioni che possano positivamente agire sul cliente finale”.
Noleggio di Armando Prada
Manovra 2020 auto aziendale come risponde ANIASA
Pietro Teofilatto Direttore Aniasa
Auto aziendali in fringe benefit ora è tutto nero su bianco
4 Scaglioni Le auto aziendali in uso promiscuo (vale a dire utilizzate dal dipendente sia per lavoro sia in privato) saranno suddivise in 4 fasce a seconda del livello di emissioni, con fringe benefit minore per i modelli più green e più alto per quelli più inquinanti. È chiaro quindi come il Governo voglia applicare alle auto aziendali la stessa filosofia già vista per Ecobonus ed Ecotassa, portando la tassazione massima al 60% per le auto con livelli di emissioni più alti, privilegiando invece aziende che scelgono modelli elettrici o ibridi (gli unici in grado di rimanere al di sotto della soglia dei 60 g/km di CO2. Al contrario di quanto scritto nella prima bozza la nuova legge sulle auto aziendali non sarà retroattiva, vale a dire che non verrà applicata a chi già in possesso di un’auto in uso promiscuo. La nuova disciplina infatti sarà valida unicamente per tutte le auto immatricolate a partire dal 1° gennaio 2020 e inserite nelle flotte a partire dal 1° luglio dello stesso anno.
L'INTERVISTA Cosa cambierà sui contratti di noleggio da giugno 2020 dopo la manovra?
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L'effetto della rimodulazione per emissioni?
"Una necessaria premessa. ANIASA insieme alle altre associazioni automotive ha portato avanti con successo il dialogo con Istituzioni. Dalle ipotesi di fine ottobre con un aumento del coefficiente di tassazione dal 30% al 100% di novembre con un coefficiente al 60%, si è arrivati ad una soluzione più equilibrata e meno impattante. Evitando oltretutto pesanti conseguenze per le stesse casse erariali, che con la proroga dei contratti e la riduzione delle immatricolazioni avrebbero risentito di una inevitabile riduzione di gettito. Con maggior tempo a disposizione, il mercato delle auto aziendali potrà allinearsi con minori scompensi alle nuove prescrizioni".
"E’ un meccanismo già presente da tempo in Francia ed in altri Paesi EU dove ha prodotto positivi risultati ambientali. Già da tempo le policy di mobilità delle aziende e delle PA sono indirizzate ad un contenimento delle emissioni e la nuova normativa contribuirà alla scelta di veicoli più adatti e meno inquinanti. E’ un saggio rafforzamento del principio chi inquina di più paga di più. Applicarlo non è certo facile, bisognerebbe considerare tutto il ciclo di vita dell’auto. Rivalutando però anche i nuovi motori diesel Euro 6 IV temp, ingiustamente penalizzati, che hanno emissioni di CO2 di gran lunga inferiori rispetto a quelli a benzina".
Per il 2020 ANIASA prevede un ridimensionamento sul noleggio?
Cosa propone ANIASA?
"Anche il 2019 si chiude positivamente con oltre 500.000 immatricolazioni per l’intero settore, considerando anche 45.000 veicoli commerciali. Ormai il noleggio rappresenta stabilmente il 25% del mercato nazionale. Case auto e concessionari sempre più lo considerano un canale fondamentale per incrociare la nuove domande di mobilità da parte di aziende, PA e soggetti privati. Quest’ultimo è un segmento ancora di nicchia, il 2019 si chiuderà con 56.000 contratti in essere, volumi micro, ma l’aumento in percentuale è continuo e nei tre anni ha registrato il 200%".
"Uno dei problemi di cui oggi soffre di più il Sistema italia è l’assenza di pianificazione legislativa. Si susseguono proclami ed annunci con variazioni sul tema, che producono solo incertezza nelle aziende. E’ difficile parlare di investimenti quando cambiano le normative dall’oggi al domani. In aggiunta abbiamo una normativa fiscale e di settore non allineata con il resto dell’Europa. Per il 2020, con il nuovo decennio, ci auguriamo di poter lavorare con serenità, senza rincorrere le PA, ma avviare un rapporto di collaborazione, contemperando le differenti esigenze con gli obiettivi collettivi".
Flotte aziendali di Armando Prada
FLOT
Sempre connesse e dati sensibil “Scatole nere”, Park Assist, Infotainment a bordo, software di tracking, interfacce Wifi e Bluetooth, elettronica di bordo che coinvolge telecamere di parcheggio, sensori, dispositivi GPS, eventuali SIM di bordo. Le auto sempre di più abbracciano telematica e Data management. I dati prodotti dalle auto nel corso del loro funzionamento, persino i dati derivanti dalle operazioni di assistenza e riparazione possono contenere informazioni sensibili. Sommiamo poi quelli eventualmente derivanti da interfacciamento con Fornitori ed altro personale coinvolto nel processo di Gestione Flotte, oltre che da dati provenienti da “Apps” presenti sugli apparati mobili affidati agli utilizzatori. Ed ovviamente gran parte di quanto è trattato in questo Post coinvolge più prettamente i Gestori di Flotte proprietarie, perché quasi sempre, nella gestione di flotte di proprietà, gli addetti sono spesso figure “multitasking” dedicati su diversi comparti e molteplici linee operative. E per questo, un piccolo vademecum sulla questione “gestione dati sensibili” va aperto. Ma qual è la ratio di questo Post? Non certo quello di prescrivere una serie di adempimenti cui è obbligato il responsabile trattamento dati, quanto a segnalare le procedure più efficaci in termini di comunicazione verso gli “osservati speciali” cioè gli utilizzatori dei mezzi in Flotta.
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rima regola: sensib
"Perché, parlando di utilizzatori e di personale dedicato alle F preoccupazione e diffidenza sul rischio “privacy” nella localiz Molte delle preoccupazioni che i conducenti hanno rigua L'aspettativa del dipendente di veder – ad esempio – tutelat salvaguardata. Tuttavia si tratta di dati fondamentali per ge alla fine garantire il massimo ritorno dell’investimento : dunq quello di migliorare il rapporto tra impresa e Flotta disponib Fleet Manager hanno pieno diritto ed esigenza di poter ric statistiche. Le questioni che i Managers di Flotte si trovano garante della Privacy nazionale – già nel 2015 – aveva mos richiamata all’inizio - a supporto dei contratti assicurativi. L Mobility e l’avvento del prossimo protocollo C-ITS (Cooperat nato con l´obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, l´effici
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TTE
i. Problema o vantaggio per il Manager?
bilizzare gli utilizzatori
alle Flotte, a nessuno piace sentirsi osservato.I dipendenti potrebbero localizzazione dei veicoli, ad esempio. ardo l’estrapolazione e la gestione dei dati di Flotta sono legittime. ta la sua privacy e la gestione del tempo personale è comprensibile e va enerare sicurezza di uso e guida, economicità e massima efficienza, ed que dati che, a ragione, vengono raccolti ed analizzati per un fine nobile, bile, oltre che per generare valore e Business. E dunque il Titolare ed il cavare dall’utilizzo del Parco Auto il maggior numero di informazioni e a dover gestire riguardano ad esempio tematiche sulle quali l’Autorità sso rilievi pur imitando la propria valutazione alle cosidette “BlackBox” – La questione è sempre la stessa. E nel futuro, strade intelligenti, Smart tive Intelligent Transport Systems, progetto della Commissione europea enza del traffico, il comfort di guida e di ridurre le emissioni inquinanti)
continua
Flotte aziendali per effeto del quale si potrebbe realizzare la intercomunicazione tra auto in circolazione e tra queste ed altre infrastrutture territoriali. Già i Garanti europei, nelle more del progetto della Commissione, sottolineano come la raccolta e l´elaborazione di quantità senza precedenti di dati (stile di guida, velocità, direzione, geolocalizzazione), ponga nuove sfide ai diritti fondamentali e alla riservatezza, perché il protocollo consentirà di veicolare e trasmettere spostamenti e informazioni su abitudini, stili di vita, organizzazione del tempo di vita trascorsa in movimento.
Una sensibilizzazione degli Utilizzatori sul fatto che l’acquisizione dati non sia un controllo ma altresì un supporto migliorativo nelle relazioni e negli obbiettivi aziendali, e che la condivisione in questo senso rende protagonisti del miglioramento sia gli utilizzatori che il management; Un percorso di costruzione della Flotta e del suo protocollo di utilizzo svolto quanto più possibilmente a contatto con tutti gli Stakeholders e gli utilizzatori investiti dentro l’Azienda, partendo dalla considerazione che la Flotta non è solo una mmobilizzazione patrimoniale od una voce di Cassa ma un supporto strumentale al raggiungimento degli obbiettivi aziendali e che in quanto tale non può prescindere dalle valutazioni anche emotive del personale deputato al suo utilizzo; l supporto di soluzioni gestionali e di applicazioni in movimento che siano allo stesso tempo user friendly e professionali, così da coinvolgere tutti coloro interessati ad utilizzare dette soluzioni senza subirne vincoli o fastidio nell’utilizzo; La verifica che qualunque sistema di raccolta dati - fornito agli utilizzatori per la interazione in movimento - che non sia necessario in via primaria per lo svolgimento più efficace dell’attività lavorativa (si pensi ad esempio ai sistemi di geolocalizzazione in uso nei vettori di trasporto) non entri in conflitto con le deliberazioni e con gli accordi aziendali in vigore per la tutela della Privacy nel contesto di soluzioni di mobilità.
Mercato auto
di Armando Prada
Trend 2018-2023 produzione autoveicoli /Trend 2018 milioni di unitĂ e peso % delle aree di produzione / million of units and share by producing area
AUTOVEICOLI / MOTOR VEHICLES
97 milioni
103 milioni
7,7%
9,3%
7,8%
8,7%
7,0%
7,5%
10,1%
11,7%
28,7%
25,4%
Altri
38,7%
37,4%
Sud Corea/Tailandia/Indonesia Messico/Turchia/Iran Russia/Brasile/India Cina USA/Canada/J/UE1
2018 Dato 2018 elaborazione ANFIA Previsione/Forecast Fitch Solutions
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-2023 of motor vehicle production Secondo le proiezioni di Fitch Solutions a settembre 2019, la produzione globale di autoveicoli è prevista superare entro il 2023 la soglia dei 103 milioni di unità, circa 6 milioni in più rispetto al 2018. Al 2023 diminuirà il peso della produzione di autoveicoli nell'area storica di produzione (USA, Canada, Giappone ed Europa Occidentale), ma anche in Cina con un assestamento attorno ai volumi produttivi degli ultimi anni. La produzione per area seguirà la domanda di autoveicoli, in crescita soprattutto nei paesi emergenti dell'Asia, del Sud America e dell'Europa centro-orientale; l'allocazione degli investimenti pubblici e privati sulle nuove tecnologie (auto elettrica, auto connessa e a guida autonoma); l'urgente rinnovo dei parchi circolanti nei paesi maturi, come effetto degli interventi regolatori per raggiungere una mobilità sostenibile. Le innovazioni tecnologiche applicate ai veicoli, ai servizi e ai sistemi di trasporto e gestione del traffico, ai sistemi di produzione e all'organizzazione delle imprese, rappresentano una grande opportunità e una grande sfida allo stesso tempo. Servono risorse, competenze nuove, oltre che una grande visione sull'evoluzione dell'automotive nei prossimi 10 anni. According to Fitch Solutions's projections in September 2019, global vehicle production is expected to exceed the 103 million unit threshold by 2023, approximately 6 million more than in 2018. In 2023 the weight of vehicle production in the historic production area (USA, Canada, Japan and Western Europe) will decrease, but also in China with an adjustment of around production volumes in recent years. Production by area will follow the demand for vehicles, growing above all in the emerging countries of Asia, South America and Central-Eastern Europe; the allocation of public and private investments on new technologies (electric cars, connected cars and self-driving cars); the urgent renewal of the parks circulating in the mature countries, as a result of regulatory interventions to achieve sustainable mobility. The technological innovations applied to vehicles, services and transport and traffic management systems, to production systems and to the organization of companies represent a great opportunity and a great challenge at the same time. We need resources, new skills, as well as a great vision on the evolution of the automotive industry over the next 10 years.
Mobilità di Armando Prada
Gli pneu conoscere gli alleati p "Il benessere parte dei piedi" recitava una vecchia pubblicità di plantari. E sebbene il benessere dei mezzi in Flotta si costruisca nella gestione della manutenzione e nella cultura degli utilizzatori (lo sappiamo bene), tuttavia al di là dei Check di officina e dei feedback delle soluzioni di Tracking, ogni veicolo di per sé adotta da sempre un interfaccia efficace e fondamentale per comprendere “il benessere” del mezzo (assetto e bilanciamento, sovraccarico di trasporto, abitudini di guida dell’utilizzatore,etc…). Quest’interfaccia è costituito dagli pneumatici.
Poi operando regolarmente (anche nei mezzi in renting, al di là dei protocolli prescritti tra Noleggiatori e Centri Assistenza) verifiche di convergenza ed equilibratura si garantirà maggior comfort di bordo, tenuta di assetto e sicurezza su strada; inoltre la verifica periodica di abrasioni, segni e deformazioni su pneumatici e cerchi ci può segnalare in pochi passi le modalità di guida di ciascun utilizzatore consentendoci di intervenire con processi formativi o di sensibilizzazione.
Le gomme: toccare per….credere Le gomme dicono davvero tanto, con una semplice esperienza visiva e tattile circa l’uso e la corretta gestione dei mezzi. Infatti uni consumo anomalo o localizzato sulla superficie del battistrada può indicare pressioni errate, uno squilibrio dislocativo nel carico di trasporto, una errata convergenza, un problema di assetto; stessa cosa in caso di consumo irregolare tra gli penumatici sui quattro angoli dell’auto.
Infine la verifica tattile (indurimento della gomme) e visiva (data di produzione) potrà confermare o meno la validità degli interventi di sostituzione delle gomme da parte del Centro prescelto o convenzionato. Infatti al di là del rispetto di marca e misure caratteristiche, la eventuale fornitura di giacenze od obsolescenze di magazzino ci saranno rivelate dal DOT stampato su spalla degli pneumatici e dalla consistenza e durezza della gomma.
umatici iù preziosi delle Flotte
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Nel caso di Flotte in Noleggio, ovviamente, i criteri di controllo e sostituzione
I Costruttori gomme (Marca, Centro convenzionato, etc..) derivano da protocolli contrattuali da a supporto cui non si può derogare. Ma per contro, in caso di Flotte proprietarie, il rapporto tra delle Flotte mezzo e pneumatico può essere ampiamente personalizzato, in funzione del mezzo e dell’Utilizzatore, andando a selezionare il Fornitore di gomme a seconda
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dell’offerta di mercato disponibile e delle piattaforme costruite per il supporto Fleet. In particolare, qui vorrei anche fare sinteticamente cenno alle principali soluzioni operative che i principali Costruttori di Pneumatici, sia per vetture che – in molti casi – per il mercato Trucks .Omettendo DI trascrivere il nome di ciascun singolo Costruttore fornitore del supporto / servizio, si va dal servizio “Total Tyre Care” a “FleetFirst”, al supporto “CyberFleet”, basato su sensori TMS (“Tyre mounted Sensor”) installati internamente a ciascuna gomma; ricordiamo poi tra gli altri “Conti360° FleetServices” e la Rete “Flotte Amiche”; e senza dimenticare i prodotti specifici per Flotte che altri Costruttori hanno lanciato e propongono ordinariamente in commercio ed a supporto di servizio.
Mercato auto
di Armando Prada
Per quanto riguarda il futuro tecnologico e l’innovazione di prodotto, un sondaggio recentemente promosso da un Costruttore di pneumatici ha definito che oltre un conducente europeo su tre auspica che prima o poi le gomme diventino “intelligenti” reagendo automaticamente ed attivamente rispetto a condizioni stradali, di utilizzo e di clima. Gomme capaci di dialogare con le vetture e di indicare alle CTU ed ai sistemi di Tracking i parametri ideali di sicurezza alla guida, oltre che a controllare i parametri di consumi, percorrenza, e stile di guida; insomma in grado anche di “leggere” il fondo stradale per capire un eventuale rischio ghiaccio od effetto planare sull’acqua, in grado di capire grazie anche alla pressione tra strada e battistrada se si stia manifestando, ad esempio, uno squilibrio di assetto e “grip” di una gomma sulle altre, e così via.
I Drivers vogliono gomme “intelligenti”
Non è fantascienza, perché grazie alla ricerca continua dei Costruttori si perviene ogni giorno, al di là degli obblighi di legge, a sempre migliori soluzioni sia per i sensori di pressione, sia per i “TMS” installabili dentro allo pneumatico, sia per quel che riguarda la mescola propriamente detta, sia infine per le soluzioni antiscoppioo ed antiafflosciamento. Sempre più la gomma passerà da supporto ad interfaccia per i gestori Flotte.