Cooperazione e Sviluppo (C&S) Via Cesare Martelli, 15 - 29122 Piacenza Tel. 0523 499424–84 - Fax 0523 400224 africamission@coopsviluppo.org www.africamission.org
L’organismo federato alla FOCSIV “Cooperazione e Sviluppo” è un’associazione senza fini di lucro fondata a Piacenza nel 1982 da Don Vittorio Pastori e Mons. Enrico Manfredini, dal 1983 è riconosciuta dal Ministero Affari Esteri come Organismo Non Governativo (ONG) idoneo a promuovere e realizzare progetti di cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo. Cooperazione e Sviluppo - FOCSIV è impegnata da trent’anni in Uganda al fine di alleviare le condizioni di povertà e di indigenza in cui versa la popolazione attraverso la realizzazione di progetti multisettoriali che favoriscono uno sviluppo equo e sostenibile del paese. Buona parte delle sue attività è concentrata in Karamoja, regione situata nel nord-est del paese e tra le aree a più basso Indice di Sviluppo Umano del continente africano, in cui un’ampia gamma di progetti è già stata realizzata.
Centro multisettoriale di Loputuk-Karamoja (Uganda) Nell’ambito di un progetto multisettoriale più ampio mirato al recepimento dei bisogni della comunità di Loputuk e al favorimento di uno sviluppo partecipato e sostenibile nei settori agricolo (attraverso la formazione di personale nell’ambito dell’agroforestazione e della trazione animale), artigianale (attraverso l’avvio di attività generatrici di reddito nei settore artigianale in generale, coniugando attività tradizionali -lavorazione legno, ferro- con nuove opportunità e, in particolare, nella produzione di articoli destinati alla vendita) e della promozione del ruolo della donna, l’iniziativa “Abbiamo riso per una cosa seria…” si inserisce nella parte di progetto relativa a quest’ultimo settore. Tale ambito prevede, in linea con il terzo obiettivo del millennio, il rafforzamento dell’autonomia della donna attraverso corsi di formazione in taglio e cucito a mano e a macchina (integrati da corsi di lingua locale, inglese e matematica e da lezioni di igiene e sanità) e attraverso
l’organizzazione di incontri e corsi di formazione e sensibilizzazione. Si sono introdotte, in via sperimentale, anche nuove attività quali la produzione del pane e la realizzazione di manufatti con le perline. Per far questo ci si avvale della collaborazione di un responsabile progetto (un espatriato), che si occuperà della formazione delle 70-90 donne beneficiarie del progetto nel “taglio e cucito” a mano e a macchina; un collaboratore locale facente parte del centro di Loputuk per l’individuazione delle beneficiarie del progetto e per l’organizzazione di incontri a livello comunitario; un insegnante locale di alfabetizzazione per la formazione di base in lingua locale, lingua inglese e matematica e un’infermiera locale per le lezioni di igiene e sanità. Attraverso la raccolta fondi derivata da questo evento ci si prefigge di coprire parte dei costi relativi ai corsi di formazione di base e di sartoria per le donne beneficiarie del progetto.