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Emergenti al centro delle strategie a impatto pag

EMERGENTI AL CENTRO DELLE STRATEGIE A IMPATTO

Buone opportunità di investimento arrivano dal private debt e da società che forniscono soluzioni per venire incontro a bisogni finanziari non ancora soddisfatti

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Sibilla Di Palma

Lotta alla povertà, dotazioni infrastrutturali per garantire i servizi pubblici essenziali, iniziative di microcredito per far decollare una rete di imprenditoria diffusa. Molte delle iniziative di impact investing sono focalizzate sui mercati emergenti, con il duplice obiettivo di contribuire ad alcune delle grandi sfide che abbiamo davanti come società globale, senza rinunciare all’obiettivo di rendimento. Francesca Oliva, docente del corso in Impact Investing and Inclusive Business: How to boost Economic Development in Cooperation Programs presso il master International cooperation and development dell’Aseri - Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali, vede sviluppi interessanti dall’intersezione tra lo sviluppo delle imprese sociali e quello dell’impact investing. “Vanno emergendo modelli nuovi, orientati ad abbattere la povertà, che generano anche un ritorno economico”, sottolinea Oliva, che poi cita qualche esempio, come iFishFarm in Uganda, nata nel 2015 grazie all’ong Avis e che attraverso l’acquacoltura dà lavoro a donne e giovani affetti da Hiv, e Nova Energia in Mozambico, che produce fornelli a risparmio energetico grazie ai quali le famiglie possono risparmiare sull’utilizzo del carbone, con un impatto positivo sulle loro finanze e sulla riduzione delle emissioni di CO2. “Gli investitori sono sempre più interessati a questo tipo di opportunità, tanto che le risorse investite nel settore hanno superato i 100 miliardi di dollari”, aggiunge Oliva.

Le opportunità del private debt

“Gli investimenti impact puntano a ottenere un beneficio in termini sia di rendimenti finanziari a tassi di mercato aggiustati per il rischio sia di impatto sociale misurabile”, spiega Michael Wehrle, head of investment solutions di BlueOrchard (gruppo Schroders), che ricorda come il contesto socio-economico attuale, incentrato fortemente sulla ripresa dalla pandemia

> Francesca Oliva

docente di impact investing dell’Aseri

> Michael Wehrle

head of investment solutions BlueOrchard (Schroders) di Covid-19, offra molte opportunità per raggiungere entrambi gli obiettivi, con un’esposizione limitata ai rischi. “Secondo uno studio del Giin (Global Impact Investing Network, ndr), i portafogli che includono istituti di microfinanza maturi e ben consolidati tendono a essere stabili – argomenta Wehrle – A seconda del profilo di rischio-rendimento del singolo investitore, si possono trovare opportunità attraenti nel private debt sia in Paesi dove la ripresa corre veloce sia in aree che stanno procedendo più lentamente”, aggiunge Wharle. L’esperto si attende un mercato molto vivace, soprattutto in relazione agli investimenti strutturali, dato che l’ammodernamento su questo fronte è fondamentale per ridurre l’impatto inquinante delle attività umane. L’esperto vede del valore negli investimenti in società che forniscono soluzioni a bisogni finanziari non ancora soddisfatti, come l’accesso al settore bancario, la micro-assicurazione, la tecnologia (pagamenti, portafogli e prestiti digitali) e i servizi sanitari di base. “Circa il 50% della crescita di queste società è finanziato dall’emissione di nuovi titoli, che offrono agli investitori opportunità di ingresso a valutazioni attraenti nel contesto attuale”, conclude Wehrle.

CHART

Confronto di performance tra gli indici Msci Emerging Markets e Msci Esg Em Leaders

200 180 160 140 120 100 80 60 Msci Emerging Markets Msci Esg Em Leaders

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