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Approfondimento ( di T. Luciano

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Agroalimentare

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SE TI DICESSERO “VITAMINA C” A COSA PENSERESTI?

Probabilmente il primo alimento a cui assoceresti questa vitamina sono gli agrumi, come arance e mandarini. In realtà gli agrumi che appartengono al genere Citrus sono tanti ed oltre ai più noti quali arancia, clementina, mandarino e limone, ne fanno parte anche mandarancio, pompelmo, cedro, lime, pomelo e bergamotto le cui caratteristiche nutrizionali non si limitano, però, alla sola vitamina C. Il consumo di agrumi costituisce una parte importante del commercio di frutta fresca, circa il 15-17% del totale nel mercato ortofrutticolo italiano. Uno dei motivi risiede proprio nel fatto che questi frutti godono di un’elevata valenza salutistica, principalmente data dalla presenza di vitamine essenziali all’uomo, utili per rafforzare le difese immunitarie soprattutto nei periodi più critici e freddi dell’anno. È bene ribadire che, a livello nutrizionale, gli agrumi apportano senza alcun dubbio e in maniera consistente una sostanza importante per il corretto funzionamento dell’organismo ovvero l’acido ascorbico, più comunemente noto come vitamina C. Essa svolge un ruolo chiave nella catalizzazione delle reazioni di idrossilazione, ovvero reazioni che permettono di legare uno o più gruppi idrossili a molecole specifiche, in numerosi processi che avvengono quotidianamente nel nostro organismo. Tra le idrossilazioni si annoverano quella della prolina e della lisina, i due amminoacidi che concorrono alla formazione del collagene, la principale proteina del tessuto connettivo negli animali; a queste si aggiunge l’idrossilazione necessaria alla produzione di adrenalina. Altresì importante è l’attività anti-ossidasica della vitamina C, molto simile a quella svolta dalla vitamina E, per cui dall’incontro e dalla combinazione delle due ne risulta un’azione antiossidante potenziata e quindi benevola ai fini salutistici.

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Infine, la vitamina C agisce favorendo e/o aumentando l’assorbimento intestinale del ferro perché permette la conversione da Fe 3+ a Fe 2+. Gli agrumi del genere Citrus, però, sono anche apportatori di vitamine del gruppo B, tra cui l’acido folico anche detta vitamina B9,contenuta in particolare nelle arance ed importante per la sintesi del DNA e per la produzione dei globuli rossi, e di fibre insolubili e solubili (come le pectine) principalmente contenute nell’albedo, la parte spugnosa e bianca del frutto. Tra i minerali, invece, il potassio va per la maggiore.

Altro importante contributo è da attribuirsi alle antocianine, agenti antinfiammatori, antiossidanti e antitumorali. La sintesi di queste sostanze dà la colorazione rossa, il cui caso più evidente è quello delle "arance rosse" come per esempio l’arancio Moro, Sanguinello, Tarocco e loro cloni.

“Essa svolge un ruolo chiave nella catalizzazione delle reazioni di idrossilazione, ovvero reazioni che permettono di legare uno o più gruppi idrossili a molecole specifiche, in numerosi processi che avvengono quotidianamente nel nostro organismo. “

Agrumi come il pompelmo Star Ruby e l’arancio Cara Cara presentano pigmentazione determinata dall’accumulo di un altro pigmento, il licopene.

Per quanto riguarda invece il limone, esso contiene acido citrico, in percentuali maggiori rispetto agli altri agrumi. Infatti, i limoni ne sono particolarmente ricchi e contengono fino all’8% in peso sulla sostanza secca; ciò significa che l’acido citrico è presente fino a 47 g per litro di succo di limone, motivo per il quale sono ampiamente usati nella marinatura del pesce e delle carni.

Il bergamotto, invece, viene usato per abbassare il livello del colesterolo, grazie alla presenza, nel suo succo, di alcuni flavonoidi coniugati.

Tornando alla vitamina C che la fa da padrone negli agrumi, nella popolazione adulta si raccomanda un livello di assunzione giornaliera di almeno 60 mg. Considerato che mediamente arancia e limone ne contengono circa 50 mg/100 g, clementine 54 mg/100 g di parte edibile e arance rosse circa il 40% in più rispetto al quelle bionde, è possibile affermare che un consumo quotidiano di agrumi consente la pressoché totale copertura del fabbisogno giornaliero di vitamina C.

A cura della

Dott.ssa Tiziana Luciano

È bene ribadire che, a livello nutrizionale, gli agrumi apportano senza alcun dubbio e in maniera consistente una sostanza importante per il corretto funzionamento dell’organismo ovvero l’acido ascorbico, più comunemente noto come vitamina C. Essa svolge un ruolo chiave nella catalizzazione delle reazioni di idrossilazione. “

Tiziana Luciano Dott.ssa in Scienze e Tecnologie Alimentari (Specializzanda in Scienze della Nutrizione Umana)

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