ADSL: connettersi ad Internet col Pinguino Le connessioni ADSL sono ormai diffuse nella maggior parte delle
cìtlà italiane. Vediamo come sfruttare questa tecnologìa con Lìnux, anche con i "temuti" modem LISB...
a
cura della Redazione <rerJazioneiilinuxpratico.com>
Sembra che, almeno per il momento, la diffu sione della banda larga in Italia sia stretta mente legata alla diffusione della tecnologia
ADSL. Prima di vedere come sfruttare questo tipo di
Ma com'è possibile che, senza passare ad una linea
connessione con Linux, però, vediamo di capire
digitale, si possa far passare 10 o 20 volte i dati
com'è possibile far passare così tanti dati nel nor
che è in grado di gestire un comune modem ana
male doppino telefonico...
logico sullo stesso mezzo (il doppino)? Questione di frequenze!
la tecnologia DSl
In una normale conversazione, la frequenza prodot
L'Asymmetric Digital Subscriber Line è la tecnologia
ta dalla voce umana si mantiene sempre entro un
DSL più diffusa in Italia. Questo tipo di connessione
determinato limite, sotto i 3400 hertz. Quindi il tele
è stato sviluppato pensando agli utenti domestici
fono è costruito in modo da sfruttare solo le fre
ed alle piccole aziende: permette di contenere i
quenze da 0 a 4000Hz, mentre i cavi telefonici pos
costi, dato che viaggia sul normale doppino telefo
sono, in genere, trasportare anche frequenze molto
nico ed è strutturato in modo che ci sia molta più
più alte, nell'ordine del milione di hertz. Mentre i
banda in download che in upload; nell'utilizzo nor
modem (che significa modulator-demoduiator, ricor
male, infatti, viene richiesta molta più banda per
diamolo) analogici sfruttavano la banda-voce, il
scaricare, ad esempio, una pagina Internet (50-
DSL Transceiver (definito erroneamente "modem",
200Kb), piuttosto che per effettuare la richiesta di
ma ci adegueremo all'uso di questa parala per sem
download della stessa (meno di lKb). In questo
plicità) può arrivare a sfruttare la maggior parte
modo vengono a formarsi le "offerte ADSL" che
delle frequenze disponibili sul cavo, di fatto rag
conosciamo qui in Italia: 640kbps (kilobit al secon
giungendo velocità teoriche di 8Mbps in download e
do, vanno divisi per 8 per ottenere i kilobyte) in
IMbps in upload.
download e 128kbps in upload e così via.
Chi volesse approfondire l'argomento potrà trovare molte altre spiegazioni (in inglese) sul sito: http://computer.howstuf fworks.com/dsl.htm
GLOSSARIO
$? Glossario: ecco
cosa vuoi dire... ADSL: è l'acronimo di "Asymmetric Digital Subscriber Line". Può essere tradotto in italiano con "Linea Asimmetrica Digitale per Abbonato". Asimmetrica perché la banda dispo
Modem e router Come accade nel mercato dei Personal Computer,
sono state sviluppate periferiche per sfruttare la tecnologia ADSL adatte a tutti i gusti (ed a tutte le tasche): si va dai modem (con connessione U5B, Ethernet o addirittura PC!) ai router. La configura
zione dei router è, per certi versi, più semplice, ma
nibile per il download è molto superiore rispetto a quella per
richiede delle conoscenze più avanzate e, oltre a
l'upload.
questo, in genere i router costano molto più dei
DHCP: acronimo che sta per Dynamic Hosts Configuration
Protocol. E' un protocollo che permette di distribuire ai
modem e sono poco diffusi, quindi lasceremo da parte questi ultimi.
client che ne fanno richiesta indirizzi IP e informazioni
Per quanto riguarda i modem va detto fin da subito
riguardanti la topologia di rete (gateway, server DNS).
che è ampiamente consigliato l'acquisto (o la richie
PPPoE: PPP over Ethernet, il più diffuso metodo di collega
sta di comodato d'uso) di un modem Ethernet e, se
mento con i provider ADSL.
necessario, l'acquisto combinato di una scheda
PPPoA (PPPoATM): PPP over ATM, un metodo di collega
Ethernet necessaria a collegarlo al computer.
mento che ha minor overhead (e quindi migliori prestazioni)
Ovviamente questo non sarà necessario se si dispo
rispetto a PPPoE, ma è meno diffuso per motivi tecnici
ne di una scheda madre recente, con scheda di rete
(richiede una scheda ATM o supporto ATM da parte dei
integrata. Con questa configurazione, nel 99% dei
driver).
casi si potrà essere online in pochi minuti.
VPI e VCI: Virtual Patii Identifier e Virtual Channel Identifier,
Per brevità non parleremo dei modem PC): ne esi
servono per l'instradamento sulla rete ATM.
stono pochissimi modelli e sono poco diffusi. Per quel che riguarda i modem USB il discorso si fa
~ parecchio complicato. Ne esistono molti tipi, di tutte
le marche, ma per fortuna la maggior parte sono costruiti a partire da circuiti pre-assembìati che
montano chipset conosciuti, quindi può capitare che Configurazione rete locale iLAN>
modem di marche diverse siano supportati dallo ethl
stesso driver... ma non anticipiamo altro ed andia mo ad esaminare, uno per uno. alcuni casi pratici.
Scheda 2
Connessioni PPPoE con
Indirizzo !P
Nessun [p
Netmask
modem Ethernet
Nessuna maschera
Protocollo di boot
La situazione ideale per un utente Linux è quella di
ethl
dhcp
Attivato ai momento del boot
no
utilizzare un modem Ethernet ed una connessione
PPPoE al provider. Useremo come riferimento il
Disabilitare la scheda di rete su cui è
modem Alcatel Speedtouch Home Ethernet. ampia
collegato il modem Ethernet
mente diffuso in Italia, in quanto è stato uno dei primissimi modem ADSL Etherneì ad essere distribuiti dai provider.
Come abbiamo detto, questa è la configurazione più semplice da "portare online". Con la Mandrake
^
basterà utilizzare lo strumento DrakConnect. disat tivando (ci penserà il software di connessione ad abilitarla) la scheda di rete a cui è collegato il modem (figura 1} e procedendo con la configurazio ne guidata {figura 2).
A questo punto basterà rispondere sì alla domanda "vuoi attivare automaticamente la connessione all'avvio?" ed il gioco è fatto. Per l'altra distribuzione di riferimento, Debian
GNU/Linux, sarà sufficiente installare i pacchetti pppoe e pppoeconf e procedere alla configurazione lanciando, appunto, pppoeconf.
tt apt-get
instali pppoe pppoeconf
Alcuni dettagli delle varie fasi della configurazione di una connessione PPPoE
Sembra incredibile, ma la configurazione con que sto tool è ancora più semplice della precedente: basterà leggere con calma tutte le domande e rispondere "Yes". dato che le impostazioni di
Sagem F@st, non dispone del firmware per I'U5
default vanno più che bene. Gli unici dati da inserire
Robotics, quindi vedremo come installare i driver
saranno lo username e la password che ci sono
dai sorgenti (questa procedura è valida per tutte le
stati comunicati dal nostro provider.
distribuzioni).
Chiunque voglia utilizzare questi tool su altre distri
Per prima cosa, sarà necessario scaricare i driver
buzioni, potrà scaricare il pacchetto rp-pppoe (esi
dal sito:
stono i pacchetti precompilati per tutte le maggiori
http://sl33p3r.free.fr/Unux.html
distribuzioni); il sito ufficiale è:
Poi, se non li avete, sarà necessario scaricare ed
http://vww.roaringpenguin.com/products
installare i sorgenti del kernel attualmente in uso (si
/rp■pppoe/index.php
veda il riquadro sul software da installare).
Nel caso di rp-pppoe l'utilità di configurazione si
Oltre a questo serviranno, ovviamente, i tool di svi
chiama adsl-setup.
Modem USB con chipset Analog Devices
luppo ed il file compilato
voi,
.config dei kernel: se lo avete probabilmente
lo
avrete
in
/usr/src/linux/; se, invece, avete i sorgenti di
Mandrake. è incluso nel pacchetto. Siamo pronti a partire: compileremo il driver ed ii
US Robotics è, da sempre, associata all'idea di
firmware per il modem e li installeremo.
"modem": i mitici US Robotics Sportster sono sem
Per prima cosa dovremo estrarre i sorgenti dei dri
pre stati i 56k più "desiderati",..
ver e procedere alla compilazione:
L'US Robotics SureConnect che abbiamo avuto in prova è un modem USB per cui sono disponibili i
#
ed
driver per Linux; in effetti, i! chipset è lo stesso dei
#
tar
Sagem F@st 800 ed il mantainer dei driver per que
#
ed
sto modem ha offerto il supporto anche per questo
0
tnake
/usr/src/ zxvf
/percor5o/del/file/eagle-1.9.4.tar.gz
eagle-i.e.v
US Robotics. Purtroppo, pur avendo Mandrake il supporto per il
Ad un certo punto della fase di compilazione si
~
vedranno queste righe: make
-C
makel2];
# make instali
./firmware
Etes
Entering directory
'/usr/src
vous
tlégroupé?
o/[n]
/eagle-l.Q.4/driver/firrr.ware' ./buildDSP
-d
La domanda si applica solo alla Francia, quindi
sagem/eagle OSFcode.bin
Reading
file
sagem/eagle/rtbldG.bnm
Resding
file
sagem/eagle/rtbldl.bnm
rispondete pure no (n).
Reading file sagem/eagle/rtbld2.bnni Reading
file
sageni/eagle/rtbldB.bnro
Reading
file
sagem/eagle/rtbld4.bnni
Writing
file
DSPcode.bin
make[2]:
Leaving dìrectory
Veuillez entrer le nom d'utilisateur pour la connexion
au
fournisseur d'accés
Richiede l'username per la connessione... '/usr/src Vernile;
/eiigle-1.0. "I/driver/firmware'
Questo significa che è stato creato il firmware per il
entrer le mot
de
passe
pour
cet
utilìsateur
... e la password.
modem Sagem, quindi dovremo cambiare tale file prima di procedere all'installazione:
Votre fourmsseur d'accès
ff
ed
[oj/n
#
./buildDSP
supporre
t
il
le cryptage du
driver/firmware -d
jsr/pots/
mot
de
passe?
DSPCODE.bin
II vostro fornitore d'accesso supporta la crittazione Oltre a questo, dovremo "ingannare" i driver met
della password? Lasciate la risposta di default (o sta
tendo il file di configurazione corretto al posto di
per ouì, ovvero sì) e premete Invio.
quello di default: Voutez vous # ed
../../driuer/user
# rnv
usrpots.conf
que
la
connexion
soit
lancée
a
chaque
démarrage?
o/[n]
sagemf800.conf
A questo punto siamo pronti all'installazione, ma
Volete che la connessione venga avviata ad ogni
procederemo passo-passo, perché, purtroppo, le
avvio? Lasciate la risposta di default (no) e
domande sono in francese; per confermare le scelte
premete Invio.
tra parentesi quadre, basterà dare Invio:
Attenzione: a meno che non abbiate un file di
INFORMAZIONI
Configurazione di
Mandrake è possibile farlo impostando con DrakConnect la
rete con un router
scheda di rete e poi la connessione tramite LAN e cliccando
Chi è così fortunato da avere a disposizione un router AD5L per la connessione, potrà avvalersi delle feature solitamente disponibili su tali device, come il server DHCP ed altro. Per
poi sul pulsante "Configura connessione ad Internet", impo stando l'indirizzo IP del gateway nell'apposita casella. Su Debian andrà modificato il file /etc/network/interfaces, creando una voce tipo:
semplificare, diciamo che il router si occupa di fare da gateway per la rete, stabilendo la connessione ADSL e per
iface ethO
inet static
mettendo di navigare ai computer facenti parte della LAN.
address
Purtroppo non è possibile definire una guida passo-passo per
netmask 255.255.255.G
la configurazione, perché ogni router gestisce le cose in modo differente, però possiamo indicare alcuni concetti chiave: -- il router/gateway stabilisce la connessione ADSL:
gateway
192.168.0.10
192.168.0.1
Secondariamente, sarà necessario impostare gli indirizzi dei server DNS. tramite il fife /etc/resolv.conf :
il router/gateway permette ai computer della LAN di accedere ad Internet (direttamente o tramite Network Address Translation, una tecnica che permette di
search
nomedominio.it
"mascherare" gli indirizzi locali e far navigare tanti
nameserver
xxx.xxx.xxx.xxx
computer con una sola connessione);
Marne server
xxx.xxx .xxx.xxx
i computer della LAN devono essere configurati per accedere ad Internet tramite il router/gateway.
Ovviamente gli indirizzi IP dei server DNS vi saranno forniti dal vostro provider.
Il caso classico prevede un router/gateway che, tramite DHCP,
Un'ultima nota: nel caso che il router stesse agendo anche
assegna automaticamente ai computer della LAN indirizzi di
come gateway NAT, bisognerebbe procedere alla creazione di
rete locale, gateway e server DNS da usare, ma, ipotizzando
"rotte" per permettere ai pacchetti di raggiungere i computer
di non avere a disposizione tali funzionalità, quali saranno i
all'interno della rete (che risultano, altrimenti, "nascosti" ai
parametri da impostare sui client della LAN?
mondo esterno), ma anche questa procedura cambia a secon
Per prima cosa andrà impostato il default gateway: su
da del router e non possiamo entrare nello specifico.
~ II nome del file cambierà a seconda dell'ID USB che
è stato assegnato al device e dal bus U5B a cui questo è collegato. Potrete utilizzare i comandi startadsl e stopadsl I
11
3
11
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l£» dliunCLl ai, .Um. OD'OJ.? 1 «Idre:»
N— ina ADSL
per avviare o fermare la connessione PPPoA, oppure potrete lanciare il comando adictrl
hiiill..- ii,ir.!«irr lei UH 001/011
11
- i per sapere
qual è l'interfaccia ethernet da usare per la configu
razione PPPoE che potrete effettuare, come abbia
A:.
mo visto prima, con i tool di Mandrake o con rp-pppoe.
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Mml.ilr i<-i<i|. odlinbdop for USB pi
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Modem USB con chipset Glnbespan
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maggioranza dei modem USB supportati da Linux
nonr^encsinsi' ree.ned
sono basati sul chipset Globespan e possono essere
[«dlng OSP lode lo It.li*... DSP code wccesifu] Uj loaded lo dell.
3 11 3
Sebbene esistano diverse eccezioni, la stragrande
..
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/etc/hot
3 II 3 11 3 11
Mliesl
kernel.
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kernel:
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Srlij|> «JIK^bilifi
UVh.HBni,!
Hoclule neii^f ndlu .li'i il» For USB pi
3 11 3 11
[odi
fuf
U^B
prmkicl
t
utilizzati grazie ai driver ECI ADSL, reperibili sul sito:
il niiiir.ftni.Mih'ìion; r>iriv«i ((•Al)) liufr-r -ilin uet I<| 1036
http://eciadsl.flashtux.orcj/download.php?lang=en
il nutinfumiDsr> rr.i.r.i
Essendo questi i modem più diffusi, il supporto da
11.1'
■.r.illij londrd
-o.l
lo ile.le
parte del team di sviluppo e della comunità è ai massimi livelli e perciò sono disponibili i pacchetti
messaggi che verranno loggati alla connessione del modem
^
precompilati per la maggior parte delle distribuzioni
e moltissima documentazione, anche in italiano, direttamente sul sito.
Sulla Mandrake 9.2 su cui abbiamo svolto i test è bastato scaricare il pacchetto ed installarlo:
» urpmi eciadsl-userrao(Je-0.8-l.i3H6. rpm H» MB^fc: i tf
1
.
i .
S4?rmA&n In) 3][.l2l>ni Aiufo
t /P ror/driver/a dl.od^n/001
Per Oebian sono addirittura segnalati i repository
008
APT da cui poter scaricare gli aggiornamenti; ovvia
fllldl •K 1 rvl<;Cr. USB flDSL Hode- Sliituu Ui-i[)lny USB Bus
003
Tx I DtO rEr.
001 USI Devlce : Interface : eth2 cooooooooo R> Rate Mflrgln OOOOOOOOOO
viri
OOOOOOOOOO
! thi rnet
.t>(
VPI
:
0000000008
^elì i Hi OOOOOOOOOO 'l 1 -
Hi
oooooooooo
ifìH
oooooooooo
U.er ai*.
oooooooooo
Modi.
Inllloll/ln
VII) CI) VCI
Dl.R una k;
driver ed installarlo a mano con dpkg, non avendo a
OOOOOOOOOO
Crc
OOOOOOOOOO
OOOOOOOOOO
ntlen
OOOOOOOOOO dB
OOOOOOOOOO
MEC
0000000035
Del In
OOOOOOOOOO OOOD
Cells T« 0000000014
Pkts Tx Bad VPI
mente, la prima volta sarà necessario scaricare il
0.0
0000000002 000000000
tad CRC
A
OOOOOOOOOO
Uwr
-:h."'i*:1c-rrj,,,i
VFT:
nnwwil: '"-■■TI
!'
^
vch ""
/INfi) &«cl yuiX'i ■■
'1
Jl
;D-U* D3UWI
jJt
Uscirà UcMrMfi»
(fyifei** Altoro
Una schermata del file speciale creato in
^
rni»Tiiw
/proc dai driver del modem US Robotics
,. (..
■■■
img.hi.iai*
'
j,
VIDI-
Ul
UDÌ:
•noi.
Hi
no;.
zi jl
configurazione più aggiornato, potrebbe essere necessario cambiare alcune impostazioni nel file
j
/etc/analag/adiusbadsl .conf e, in particolare, le righe dalla 21 in poi che diventeranno:
IMO jlUtMir
SHRtl BllK nUmU
^™f,l
III VUT Ilici ■> UH<I>-..l9.LTH.Iiu.ti-i j"1
-™
#0PTN18=8112G0ff
*OPTN19=89900000 MHBWl
=RASK8=3ffiffcQ *OIAGQ=23B7OO30
,.«
vpi=ooooooos
( A questo punto potrete collegare il modem e "stare a guardare", controllando i log con un tail
-f
Mei», IMicMnfl
L'interfaccia grafica EcìConf per la configurazione dei driver ECI ADSL
/var/log/messages (figure 3 e 4) e con un controlio del file riguardante il modem in /proc.
©te
~
Tabella riassuntiva dei modem USB supportati NOME
ECf (vers.)
Aethra Starmodem
0.6
Aethra Starmodem #2
-
Altre
Note e supporto Fornito da Tiscali
Si
Chipset Conexant AccessRunner - Driver disponibili sul sito http://sourceforg.cj.net/projetts/acceS5runner
Alcatel Speedtouch USB Asus AAM6000UG
SI 0.6
-
Driver e tutoriai su http://linux-Lisb.sourceforge.net/SpeedToucli Fornito da Telecom Italia - Ne esiste un modello con chipset Alcatel supportato su: http://SQiirteforge.net/projects/zyxel630-ll
Atlantis I-Storm
Provato in redazione - Alcuni modelli sono basati sul chipset
0.6
Conexant (vedi Aethra Starmodem #2) Cypress Globespan G7000
0.6
-
Fornito da Tiscali
D-Link DSL200
0.1
-
Provato in redazione - Fornito da Infostrada
Digicom MichelAngelo USB
0.6
-
Digicom MichelAngelo USB C
-
Si
Fornito da Infostrada Provato in redazione - Fornito da Tiscali Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2)
E-Tech ADSLV2
-
Ericsson hml20dp
0.6
Si
Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2), serve aggiornamento txload . e Fornito da Telecom Italia e Tiscali Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2)
HamletHDSL640 Ipmdatacom Webpower
Fornito da Telecom Italia e Tiscali
0.6
Driver disponibili sul sito
Ipmdatacom Speedweb
h:t\vilviwvv.ipmdfitatom.it/dovvnload/adsi-usb-ita htm
Nortek 2020 (models #1 and #2)
0.6
Fornito da Tiscali
Sagem F@st 800
Si
US Robotics SureConnect
Sì
Chipset Analog Devices - Supportato su http://sl33p3rfree.fr/linux.html
Virata ADSL USB Wan modem
0.6
Wisecom ws-ad80usg
0.6
Zoom ADSL USB 5510A
-
Fornito da Tiscali Fornito da Telecom Italia e Tiscali Sì Sì
ZyXEL Prestige 630-11 (e 630-13)
Provato in redazione - Chipset Analog Devices (vedi soprai
Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2) Provato in redazione Chipset Alcatel - http://sourceforge.net/projects/zyxel630-ll
Su httpv/eciadsl.ftashtux.org/modems.php sono disponibili link di riferimento per altri modem e chipset (non diffusi in Italia)
disposizione la connessione, ma poi si potrà aggiun
non è quanto di più user-friendly abbiamo visto, ma
gere al file /etc/apt/sources. list la riga:
le impostazioni di default andranno bene per con nessioni PPPoA con i maggiori provider, mentre per
deb
http://www.flashtux.org/debian unstable mairi
la connessione PPPoE sarà necessario utilizzare i tool di configurazione di Mandrake o rp-pppoe
Bisognerà poi configurare i driver con uno dei
(come visto nel paragrafo sulle connessioni PPPoE)
comodi tool eciconf.sh (grafico, richiede Tci/TK) o
tenendo conto che il device da usare sarà tapO.
eciconftxt. sh (testuale).
Terminata la configurazione si potranno salvare
Per eseguire il tool grafico sarà prima necessario
tutte le impostazioni con un click sull'apposito pul
abilitare le connessioni ad X dall'host locale:
sante "Creare confìg"; verrà mostrata una scherma ta (figura 5) che riassume le modifiche fatte, poi si
S
xhost
$
su
potrà uscire dal programma.
+localhost
Per lanciare la connessione sarà necessario diventa
-
password:
re root e lanciare lo script startmodem.
t) eciconf.sh
Modem USB con chipset Conexant AccessBunner
Comparirà una comoda ed accat
tivante interfaccia grafica da cui sarà possibile selezionare modello di modem e provider (per i DNS),
inserire
Per la nostra prova, abbiamo utilizzato un Digicom Michelangelo USB C gentilmente fornito direttamen
nome utente e password ed il tipo di connessione;
te da Digicom Italia. Questo modem è basato sul
purtroppo, la scelta dei nomi "tecnici" dei protocolli
chipset Conexant AccessRunner, supportato tramite
~ INFORMAZIONI
dei driver derivati da quelli dell'Alcatel Speedtouch. Sfortunatamente, non esistono i pacchetti precom
Se il Giobespan
pilati di questi driver per il kernel di
default di
capricci...
Mandrake 9.2,
quindi affronteremo la proce dura di installazione dai
sorgenti, che sarà valida anche per tutte le altre distribuzioni. Procediamo con ordine:
Può capitare che i modem con chipset Giobespan (e quindi driver ECI ADSL) vengano riconosciuti rjall'USB Hotpfug di
Linux come device audio e venga quindi caricato un driver adatto a tale device... purtroppo questo porta ad un conge lamento della macchina ed al conseguente riavvio "bruta
per
le"... Per evitare che questo accada basterà aggiungere alla
prima cosa sarà necessario scaricare
blacklist dell'hotplug il driver audio incriminato. Bisognerà
cxacru-20O3-10-05-src.tgz.
aggiungere al file /etc/hotplug/blacktist la riga:
Potrete trovarlo su: http://5ourceforge.net/proiect/showfites.php ?group_id=47406&package_id=4G421
Date uno sguardo al riquadro nella pagina a fianco
per l'installazione di tutto il software e le librerie necessari e per le modifiche da apportare al Makefile del kernel Mandrake. poi potrete passare alla compilazione ed installazione dei driver:
# ed #
tar
#
ed
"»
/usr/src zxvf
/percorso/di/CKacru-2003-10-05-src.tgz
cxacru
Ora potrete lanciare il make per creare il pacchetto RPM (con il parametro rpm) o DEB (con deb}:
# make
rpm
Troverete il pacchetto fuori dalla directory cxacru:
#
urpnu
../cxacru".rpm
A questo punto andrà modificato il file di configura zione /etc/exacru per farlo diventare cosi (omet
■nWiiuni'nnin Tu riunii
-j
DRIVER_MODE=1 PROTOCOL MQDE=4
ADSL Moderni
D-Link
tiamo i commenti per brevità):
■.,
»
Account Obliqui, ìi-ii
-
■
E
BINARY_PATH="/usr/5bin"
ATM_PATH="" OPEN MODE= VPI=8
VCI=35 IP ADDRESS=
NETMASK=255.255.255.8 GATEWAY=
Per una connessione PPPoA il PROTOCOL MODE andrà
cambiato secondo quanto indicato nei commenti
> PPP over ATM: è poco diffuso in Italia, per la
del file stesso.
configurazione si veda la traduzione della guida
Se tutto è andato bene sarete pronti per collegare il
ufficiale dei driver su:
modem al computer e configurare la connessione.
http: //cxacru. altervista. org/doc. ptip
Ecco come fare:
andranno utilizzati gli script cxnet2up. sh e
> PPP over Ethernet: è ampiamente consigliato
dìsconnessione.
cxnet2down.sh per connessione e l'utilizzo di rp-pppoe o DrakConnect per la connessione (sì veda il paragrafo della connessione con modem ethernet, all'inizio
dell'articolo, per i dettagli); dovrà essere
> Bridged RFC1483/2684: non utilizzato dai comuni provider;
> Routed RFC1483/2684: come il precedente, non molto diffuso.
impostato naso come device ed andranno
©te
utilizzati gli script cxnet4up.sh e cxnet4down.sh
Vi consigliamo di creare dei link simbolici agli script
per connettersi e disconnettersi;
di connessione e disconnessione:
p. 10
# In
-5
/usr/sbin/cxnetNup.sh /usr/sOin/start conn
comando, può "scoprire" la password In questo
#
-s
/usr/sbin/cxnetNdown.sh
post su Bugtraq:
In
/usr/sbin/stop conn
http://wrfw.5ecurityfocu5.eom/archive/l/316951
così saranno più facili da ricordare e da richiamare.
Casi particolari: D-Lình OSI 3DDC +
Casi particolari: ZyXEl G3D-11 e E30-13 Questi modem sono basati su un chipset Alcatel
Quando si ha a che fare con modem di molte mar
poco diffuso (MTK-20152 2-Chip DynaMiTe) e sono
che diverse, è difficile poter affrontare in dettaglio
supportati con dei driver disponibili su:
la configurazione di ognuno di essi. In questo spazio
http://5ourccforgc.net/projcct/showfiles.php
vedremo alcuni casi particolari che abbiamo incon
?group_id=840G6&package id=86598
trato in redazione durante i nostri test.
Abbiamo provato in redazione lo ZyXEL 630-11.
Per quei che riguarda il modem Ethernet D-Link. per
Purtroppo non sono disponibili pacchetti precompi
default questo device funziona come una specie di
lati dei driver, quindi biso
router: assegna un IP di rete locale {192.168.0.2 in
gnerà
genere) via DHCP al computer che deve colìegarsi e
relativa compilazione
procedere
poi si occupa di stabilire la connessione col provider
(si veda il riquadro
e fare da gateway per il computer.
in questa pagina
E' piuttosto scomodo, in verità, dato che per far
per il software
partire la connessione bisogna collegarsi al modem
da installare).
(192.168.0.1) con Mozilla (è necessario un
Durante le nostre
browser
prove
grafico
con
supporto
non
alla
siamo
JavaScript).
riusciti ad utilizzare questo
Il nostro consìglio è di cam
modem
biare le impostazioni del
appena si tenta di accedere al devi
modem in modo da farlo
ce virtuale (naso) per la connessione ci si
in
modalità
PPPoE:
funzionare come "bridge"
ritrova vittime di un kernel panie (sia col kernel
{figura 6) e configurarlo,
2.4.22-10mdk di Mandrake 9.2 che col 2.4.22-xfs di
poi,
Knoppix 3.3). Attivando la modalità PPPoA i driver
come
descritto
nel
paragrafo sulla configura
sembrano, invece, funzionare correttamente. Detto
zione dei normali modem
questo, vediamo come procedere all'installazione,
ethernet (con DrakConnect
tenendo conto che l'installazione somiglia molto a
o pppoeconf ).
quella dei driver per chipset Conexant:
Per i più curiosi, diciamo che
è possibile accedere via
»
ed
telnet all'interfaccia a linea di comando del modem.
#
tar
che offre molte più possibilità di quella via web, ma
# ed
purtroppo non è documentata. Chi volesse provare
# rnake
/usr/src zxvi
/percorso/d:/amedyn-2603-16-29-src.tgz
aiedyn
("a suo rischio e perìcolo") l'interfaccia a linea di
INFORMAZIONI
a
I Pacchetti necessari per la compilazione
Per compilare i driver, oitre al solito insieme di compilatori e programmi di sviluppo vari, saranno necessari altri compo nenti software, che potrete trovare elencati qui.
Kernel
pacchetto è disponibile presso il Penguin Liberation Front con
il nome ppp-2.4.1-6plf . i586.rpm), oltre a questo andranno installate la libusb (e relativo libusb-devel) e le utility per ATM, linux-atm, oltre ad altri pacchetti necessari per la com
pilazione. Ecco la linea di comando per installare tutti i pac chetti per Mandrake;
# urpmi Libusb libusb-devel. linux-atm UbUnux-atml-devel gtk-devel
Per gli utenti di Mandrake 9.2, il file da scaricare è prelevabile
Ubglade-devel
dbl
dal mirror:
ftp://ftp.edisontet.it/pub/Handrake Mirror/Mandrake/9.2/
i5a6/Handrake/RPHS/kemel-source-2.4.22-10n)dk.i586.rpin Per Debìan, il pacchetto sarà kernel-source-VERSIONE.
Per Debian, invece;
ff apt-get instali
libusb libusb-dev atm-tools atm-dev libgtkl.2-dev
oppure sarà possibile scaricare il kernel vaniila da:
http://www.kernel.org
Librerie Sarà necessario installare alcune librerie aggiuntive, per pro cedere alla compilazione: se dovrete utilizzare i metodi PPPoA
o PPPoE (la maggior parte dei provider usa questi), andrà aggiornato pppd con i plugin pppoe e pppoa (per Mandrake il
UbglaOeO-deu
Terminate queste operazioni, su Mandrake si dovrò fare una piccola modifica al Makefile presente nella directory dei sor
genti del kernel (/usr/src/linux/Makef ile); la variabile EXTRAVERSION dovrà essere modificata così:
EXTRAVERSIOfJ =
-lGmdk
INFORMAZIONI
Essere sempre
disponibili Le connessioni AD5L fiat permettono di rimanere sempre con nessi ad Internet. un po' come un "vero server". Manca solo un ingrediente per poter fare, in modo più o meno stabile, da
server fweb. ftp. etc.) per gli amici: un nome host facile da ricordare ed immutabile.
Ogni volta che ci si connette, infatti, l'indirizzo IP cambia e,
con esso, l'hostname dinamico che ci viene assegnato dal
pmvider) dovreste poter fare un:
»
host
vostronome.dyn.linuxpratico.net
vostronome.dyn.Linuxpratico.net
has address
xxx.xxx.xxx.nxx
dove, ovviamente, xxx.xxx.xxx.xxx corrisponde all'indirizzo IP relativo alla vostra connessione ad Internet.
A questo punto chi vorrà, ad esempio, guardare il vostro sito Internet direttamente sul vostro pc potrò puntare il browser su Http://vostronome.dyn.linuxpratico.net
provider. Per permettere a tutti i suoi lettori di sperimentare
Coi Iridai amplii ire obbligatoriameli
con i vari servizi, Linux Pratico offre un servizio di nomi host
Lo!
dinamici: basterà registrarsi sul sito
z
Ho»
http://www.linuxpratico.net
,,.,■,,-
l
■ '
■
■■ .
La form di
1
mi
' lUXOrMCD "PI
'■j '
i
per ottenere un indirizzo del tipo:
N
[t
■■■ v. icneUi\Kprat;c;)
■
.
registrazione
'-
.
sul sito
-
LinuxPratico.net
poi IWnt
vost ronome.dyn.lìnuxpratico.net
E tuli
-
......
che verrà associato al vostro indirizzo IP ogni volta che vi z d=. cc-i iT^c-da la let^B E7Efl*
collegherete.
Ca
Dopo aver inviato la form {figura), riceverete una E-Mail che
u /.f jnjnljrr faeoìi Jlk-iii-pn:
D.ilill.ii/ioni uliMrjHc
ì;.3 .,;.
'
Dei™.-
permetterà di attivare l'account e ricevere il fife di configura Hai
zione per dhid. il programma che si occuperà di aggiornare il riferimento al vostro indirizzo IP. qualora dovesse cambiare.
ftica Ca
Tviffiarwt
contiene il codice di attivazione che, insieme alla password, vi
SJBckvare
' Gemati
Dfri>*B do t^cc!
Dexrvon da fcQa-a
Per installare dhid dai sorgenti, sarà necessario installare gli
Configurazione passo-passo
header della GNU Multiprecision Library, quindi per Mandrake:
> Installare le librerie libgmp:
ff
urpmi
> Scaricare i sorgenti di dhis:
libgmpB-devel
H wget
e, per Debian:
tt
apt-get
instali
> Estrarre i sorgenti: Iibgmp3
Iibgmp3-dev
e scaricare i sorgenti del client (dliid-5.2.tar.gz) dal sito: http: //www. dhis. org/ r5/downloads. ritmi La compilazione è semplice, basta estrarre i sorgenti e lancia re make:
#
ed
#
tar
/usr/src zxvf
/root/dhid-5.2.tar.gz
> Procedere alla compilazione: 1
ed
dlud-5.2
# make
> Installare il pacchetto: #
zxvf
ftp://ftp.dhis.Org/pub/dhis/dhid-5.2.tar.gz
#
tar
#
ed dhid-5.2
cp
dhid
/usr/local/sbin/
/percorso/di/dtud-5.2.tar.gz
> Registrarsi su wiw.Unuxpratico.net e copiare la configurazione fornita sui sito nel file /etc/dhid.conf;
# make
a questo punto, se la compilazione è andata a buon fine,
> Lanciare dhid e testare il funzionamento: # dhid
-f
di configurazione fornito dal nostro sito in /etc/dhid.conf e
# host
vostronome.dyn.linuxpratico.net
lanciare il tutto con:
vostronorne.dyn.UnuxDr3tico.net
potrete copiare il binario dhid in /usr/local/sbin/ ed il file
/etc/dnid.conf
has
address
x.x.x.x
~
> Se si vuole far partire automaticamente dhid all'avvio #
dhid
-f
/etc/dhid.conf
della macchina, andrà inserito in uno degli script di avvio, possibilmente /etc/re.locai o /etc/rc.sysinit:
Se tutto è andato bene, dopo qualche minuto (il tempo neces
sario all'aggiornamento dei DN5 può variare da provider a
Al termine del processo, se non ci sono stati errori,
n
eciia
Vusr/local/sbin/dhìd
-f
/etc/dhid.conf
» /etc/rc.locai
Conclusioni
vi ritroverete con i driver e le utility già pronti ed
Lo spazio è tiranno, e dobbiamo fermarci qui.
installati: per configurare il PPPoA si può fare riferi
Speriamo di aver fornito abbastanza informazioni
mento all'indirizzo segnalato nel paragrafo riguar
per aiutare tutti voi, o almeno una buona parte, a
dante i modem con chipset Conexant, mentre per
far funzionare la propria connessione ADSL, anche
far partire e fermare la connessione si dovranno uti
con i temuti modem USB. Purtroppo non c'è spazio
lizzare gli script amnet2up, sii e amnet2down . sh
per un'adeguata sezione "troubleshooting", ma sui
(PPPoA} ed amnet4up.sh e amnet4down.sh (PPPoE,
siti dei vari driver sono presenti forum pieni di infor
ma ricordiamo che nei nostri test questo porta ad
mazioni aggiuntive ed una ricerca su Internet con le
un kernel panie).
chiavi "nome
Anche in questo caso, consigliamo di creare dei link
terà di raggiungere migliaia di pagine che affronta
simbolici agli script di connessione, per potervi
no tutti i problemi più comuni.
del
modem"
linux
driver vi permet
accedere con più comodità.
p.12
^
Stampare con Linux: ecco come si fa Nell'era digitale la stampa di documenti e fotografìe occupa un posto
di primo piano, perche permette di rendere tangibile il fruito della creatività possibile con i nuovi mezzi dì desktop publishing...
a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>
a stampa è un modo per comunicare ed esprimersi che ha saputo, da Gutenberg in
;poi, evolversi nelle varie epoche con flessibili tà. Nell'era digitale, il processo di stampa, contra
contratti e quant'altro) su carta.
riamente a quanto si possa pensare, occupa un
Al contrario di quanto si possa comunemente pen
posto di primo piano dato che, tramite questo pro
sare, il sistema di stampa più diffuso nelle distribu
cesso, è possibile rendere "tangibili" tutte quelle
zioni Linux non è affatto arretrato o obsoleto: in
idee ed i risultati di quella creatività che è possibile
realtà CUPS (Common Unix Printing System) è un
esprimere con i nuovi strumenti digitali.
sistema talmente solido e funzionale da essere
La stampa è fondamentale per tutte le attività com
stato scelto anche da Apple come sistema dì stam
merciali, piccole e grandi, che necessitano di archi
pa per il suo Mac OS X.
viare molti dati (fatture, documenti di trasporto.
Come funziona? Come accade per la maggior parte del software per sistemi Unix ed Unix-like, CUPS è un server di rete ed è stato creato per supportare il protocollo IPP
(Internet Printing Protocol). La struttura di CUPS è piuttosto complessa, dato che segue quella tipica
Lancio del
filosofia Unix (Keep ìt simple) che prevede tanti pic
processo di
coli programmi specializzati che interagiscono in
stampa
modo da ottenere un risultato, invece di un unico
/^
1 ,
programma monolitico che si occupa di tutto. La ^
grande forza di CUPS è data, in gran parte, proprio
Conversione
da questa sua estrema flessibilità.
Postscript vTlpo dì stampante
Postscript^ Ghostscript
-_-^-—
CUPS v
x.
^
\
\ .
Bf"^^
i
gs-fifter ^% '
(filtri di AFPI. Ghostscript)
Immagine
\
""'
Per chiarire, diciamo subito che l'elemento alla base
del sistema di stampa CUPS è il server di stampa cupsd, che si occupa di ricevere i lavori (ed even
*
^ CUPS-Raster A {indipendente dal device)
tualmente convertirli in un formato adatto per la
stampante) e di gestire le code di stampa ed altre cose, come accounting (ovvero il conteggio delle pagine stampate da ogni utente) e billing (letteral mente, la "tassazione" delle stampe, basata ovvia mente sull'accounting) di cui non ci occuperemo, dato che sono inutili per quel che riguarda l'utenza domestica e quella degli uffici piccoli e di media
grandezza, essendo funzionalità orientate ai grandi ambienti aziendali o a grandi istituzioni, come ad esempio le Università.
In figura 1 possiamo vedere uno schema riassuntivo del funzionamento della stampa con il sistema CUPS: tutto parte dal file originale, che viene man
Connessione alla stampante (parallela, seriale, U5B, via rete su server CUPS, SAMBA, LPD,
Jetdlract)
dato in stampa da un'applicazione 0 dalla linea di comando; questo file viene preso in consegna dal server di stampa (cupsd) poi convcrtito in for mato Postscript oppure "rasterizzato" (cioè trasfor
mato in immagine bitmap), a seconda del tipo di stampante su cui sarà stampato. In base al tipo di Uno schema semplificato del funzionamento del sistema CUPS w
periferica, sarà inviato direttamente (stampante Postscript) oppure processato dai driver PS di
Ghostscript 0, ancora, da driver compatibili CUPS
(come ad esempio i driver GPL Gimp-Print ed i com merciali ESP Print Pro e TurboPrint) che genereranno
un formato rasterìzzato compatibile con i! linguag gio usato internamente dalla stampante stessa.
Come si può vedere dallo schema, la comunicazio
7)0» MO COTI
ne con la stampante può avvenire attraverso diver
si tipi di connessione {parallela, USB, ma anche via
FonnjtO tftJ tuppofts
Ai
rete sfruttando i protocolli più comuni come Samba,
per reti Windows ed IPP per reti 'nix che presentano altri server CUPS) in modo del tutto trasparente.
IVmi
1 l ia»
Cv*Mt
1 000
C,*T
1 IJOi>
Quando tutto uà bene Non c'è modo migliore per mostrare come configu
100»
rare una stampante, che vedere insieme, passo per passo, alcuni casi specifici.
1 000
•UQtlnl*
I tre metodi di configurazione presentati di seguito
•
UHM
sono perfettamente intercambiabili tra di loro: li presentiamo tutti configurando stampanti diverse per mostrare una più ampia gamma di situazioni in
Tramite l'interfaccia web di CUP5 è possibile
un minor spazio, in modo da avere la possibilità di
impostare i parametri dei driver
approfondire altri argomenti più avanti.
Per i nostri test abbiamo scelto di utilizzare la nuova Mandrake 10, che offre versioni aggiornate di
software e database delle stampanti, oltre ai nuovi strumenti di configurazione tipici della distribuzio Seleziona una porta rilevata valida o immetti direttamente là U|
ne, come PrinterDrake. In questa sezione ci occuperemo di alcune stam panti che abbiamo provato: la nostra Epson Stylus
Photo 810 redazionale, una HP Officejet 7130 gen tilmente fornita in prova da HP Italia ed una Samsung ML-1710 fornita da Samsung Italia,
Per procedere afla configurazione della stampante, sarà necessario aver installato ed avviato CUPS oltre ad aver disabilitato eventuali firewall per la porta 631 del localhost (almeno per le connessioni fatte da locale). In Mandrake e Fedora CUPS viene installato quasi sempre di default (a meno che non si scelgano con
nello spazio sottostante
| Sistema locale Parallela ■i^ParalIel Portai Seriale USE
;-^USB Pnnter #1 :
_ Samsung ML-1710
«i^USB Printer #2 ■ji^USB Pnnter «3 -rfi.USB Pnnter HA
figurazioni particolari dei pacchetti), mentre in Debian basterà installarlo con un:
wizard di KDE Print ci presenta la porta a
cui è collegata la nostra Samsung » apt-get
instali cupsys
cupsys-driver-gimppnnt
Se risulta impossibile collegarsi a CUPS, probabil
procedere alla configurazione tramite l'interfaccia
mente questo non sarà avviato; basterà attivare il
web di CUPS, accessibile con un qualsiasi browser
servizio, magari avviandolo da console {cambia
all'indirizzo http://localhost:631.
te cups con cupsys per Debian):
Una volta collegati all'interfaccia di amministrazio ne (vi verranno richiesti username e password:
* /etc/init.d/cups
start
usate le credenziali di root per autenticarvi), biso gnerà fare click su "Printers" e poi su "Add".
Epsnn Stylus Photo 810
di specificare nome, posizione e descri
La Epson Stylus Photo 810 è una stam
zione della stampante; nel nostro caso
pante inkjet da circa 12 pagine al minu
abbiamo scelto un semplice PHOT0S10 per
to in bianco e nero e 11 a colori capace
il nome e "Epson Stylus Photo 810" come
di una risoluzione massima di 2880 per
descrizione. Il campo "posizione" va
720 DPI e capace di stampare in formato
riempito, ovviamente, solo se si utilizza
A4 senza bordi, cosa utile specialmente
per la stampa di fotografie. Utilizza due car
tucce: quella del nero e quella dei colori, che
10
Il primo passo della configurazione richiede
la stampante in un ufficio in cui ce ne
siano molte altre e si debba localizzare quella su cui si andrà a stampare... Il secondo passo con
include ciano, magenta e giallo, oltre a varianti più
siste nella scelta del tipo di connessione che si ha
chiare di ciano e magenta, per una migliore gestio
con la stampante; nel nostro caso, questa è USB,
ne delle sfumature di colore.
quindi abbiamo selezionato dall'elenco la prima
Per questa prima stampante, abbiamo deciso di
porta USB, che indicava correttamente anche il
~
collegata.
Configure Printer. tramite l'interfaccia presentata, si
Proseguendo, abbiamo specificato produttore
potrà intervenire su parametri importanti come
modello
di
stampante
che
c'era
(Epson) e modello {Stylus Photo 810 con driver
risoluzione di stampa, formato della pagina e opzioni
CUPS + GIMP-Print).
specifiche per il colore, forniti dai driver {figura 2).
Dato l'ultimo Ok, ia stampante sarà configurata e si potrà tornare alla lista delle stampanti con un click
Samsung MI-1710
su Printers e provarla stampando una pagina di
Per la seconda prova, abbiamo deciso di usare
prova V'Print Test Page"). Sarà anche possibile con
KPrinter, il potentissimo e flessibile sistema di
figurare le opzioni dei driver, facendo click su
gestione della stampa di KDE, con la stampante Samsung. Questa stampante laser, molto compatta
e leggera, è pensata per l'utilizzo SOHO {Small
Office Home Office}; stampa circa 16 pagine al minuto ed è dotata di interfaccia USB (il cavo non è
f Impostazioni accesso utenti Definisci qui il gruppo di utenti che hanno (o non hanno) i! peunesso di stampate Tipo
incluso nella confezione e quindi andrà acquistato a parte). Per cominciare, entrate nel Pannello di controllo di
Utenti autorizzati
KDE (menu Mandrake -> Sistema -> Configurazione
r UtetttJ
-> Configura il tuo desktop) ed andate nella sezione Periferiche -> Stampanti. Per installare una nuova stampante sarà necessario fare click sul pulsante
Aggiungi -> Nuova stampante/classe. Si aprirà un comodo wizard che permetterà di scegliere il tipo di Aggiungiamo il nostro utente al gruppo degli utenti abilitati a stampare
connessione (nel nostro caso, dovremo scegliere Stampante Locale). Al passo successivo dovremo trovare a fianco della voce "USB #1" il nome della nostra stampante [figura 3). Dopo averla seleziona ta, proseguiamo e procediamo alla selezione di marca e modello della stampante dal
comodo elenco che ci verrà ..
si* a pini
;
i
presentato.
\
*
Nel passaggio successi vo potremo provare la configurazione, inviando alla stam
pante una pagina di
JE331
—
prova:
»™
ci
verranno
richiesti user e pas-
sword {utilizzate le cre
■
denziali di
root); se tutto
andrà bene, la configurazione sarà Terminata la configurazione, ci troveremo in
una situazione simile a questa
quasi finita!
Bisognerà proseguire con
ia scelta di eventuali testa e pie di pagina (insolita mente tradotti con "striscione iniziale" e "striscione finale"), eventuali quote di stampa {che per la con
figurazione di una stampante "domestica" non hanno alcuna utilità), la lista di utenti (a cui dovrete aggiungere il vostro, come in figura 4) che potranno o non potranno utilizzare la stampante e, infine, del nome e della descrizione della stampante. Dopo un Aggiungi nuova stampante
breve riepilogo dovreste poter uscire dal wizard e trovarvi in una situazione simile a quanto è visibile in figura 5: pronti per la stampa!
rtiodelio gmilc rulla Dro^^rna vh^imaia PnnttfdrsKc nliffit cht Ia tus uampanit ^a una
HPomc«K?i4o
Multifunzione HP BfficeJet 7130 Per la terza prova utilizzeremo PrinterDrake, lan ciandolo dal Mandrake Control Center (dal menu Mandrake ->
E il n:[ QWo qiljuo
Sistema
->
Configurazione ->
Configura il tuo computer e poi su Hardware -> Stampanti). Questo strumento ci guiderà con un
PrinterDrake ha riconosciuto la nostra stampante, ma non il modello esatto...
comodo wizard nella configurazione della multifun
zione HP Officejet 7130 e, per di più. ci permetterà di sfruttare anche le funzionalità di scanner della stessa (nel riquadro "Muìtifunzione HP: multifunziona?"
INFORMAZIONI
" Multifunzìone HP: multifunziona? Neiia nostra prova abbiamo avuto a dis
posizione un apparato multifunzione HP
sarà possibile provarla stam pando una pagina di prova
propriamente configurati. Questi stru menti sono nati per lavorare con i
direttamente da CUPS (facendo
floppy disk e fornire un'interfaccia ami
click sulla stampante e scegliendo
chevole a chi proveniva dal mondo del
"Prìnt test page").
DOS per lavorare con tali device. Si
Officejet 7130. Riguardo questi appa
Configurare SANE
avranno, quindi, comandi come mdir,
recchi, bisogna dire che sono molte le
Per utilizzare la HP Officejet anche come
cose che potrebbero non funzionare. Nel
scanner, sarà necessario configurare
caso dell'apparato HP solo l'invio di fax
SANE. Per prima cosa, assicuriamoci di
direttamente dal computer è. per il
riavviare il nuovo servizio hpoj, in modD
momento, non supportato, mentre fun
che lo scanner possa essere rilevato:
mcopy, mmove, che andranno ad agire su percorsi del tipo A:/directory/fìle.txt Nel nostro caso, dopo essersi assicurati che ptal-photod sta girando con un semplice grep:
zionano perfettamente la stampante (di cui ci siamo occupati nel testo dell'arti
8 /etc/imt.d/hpoj
$
restart
ps uax
|
grep photod
colo) e lo scanner. C'è anche un suppor
to parziale {e, in verità, un po' scomo do) per il lettore di memory card.
sarà possibile controllare se lo scanner è stato rilevato con il comando:
Configurare hpoj a mano 5e non utilizzate Mandrake (e non avete
# scanimage
configurato la multifunzìone HP con PrinterDrake), dovrete configurare a mano i driver hpoj relativi. Per prima ufficiale è:
hpoj :nile:usb:oj7106'
is a
Hewlett-Packard officejet
7IBB
senes muUi-function peripheral
cosa dovrete installare i driver; il sito
I driver sono disponibili per tutte le
demone non è attivo, basterà avviarlo (da root).
Per accedere alle risorse andrà fatta una piccola modifica ad un file di confi
gli utenti) o nella propria home directory
fica basterà lanciare xsane con l'oppor
(solo per l'utente modificato). Vi consi
tuno riferimento al device:
gliamo questo secondo metodo, che
risulta più sicuro e semplice. Andrà
maggiori distribuzioni: in Debian baste
rà unapt-get instali hpoj per instal
(potrebbe restituirne due, se verrà fatto
gurazione a livello di sistema (per tutti
per utilizzare lo scanner in modalità gra
http://hpoj.sou rceforge.net
nente il riferimento a ptal-photod
il match anche sullo stesso grep). 5e il
•-list-devices
device
dovrà restituire almeno una riga conte
creato nella propria home il file
S xsane hpoj :mU:usb:oj7130
.mtoolsrc, contenente le righe:
larli, mentre per le altre distribuzioni
basate su RPM la procedura si dovrebbe
nel nostro test, Gimp ha rilevato auto
ridurre all'installazione del singolo pac
maticamente lo scanner ed ha offerto la
ratools skip check=l
chetto, posto che CUPS sia correttamen
possibilità di utilizzarlo tramite il menu
drive p:
te installato sul sistema.
File -> Acquisizione -> xscanimage ->
Una volta installato con successo il
Device dialog.
driver, bisognerà procedere alla confi
Accedere al lettore
gurazione dello stesso. Per questo si
farà ricorso al comando ptal-init:
remote
in questo modo si potrà accedere alla memory card inserita (attenzione: ne va
inserita una sola per volta) con i coman
di memory card
di facenti parte della suite mtools. come
E' possibile accedere al lettore di
ad esempio indir.
memory card utilizzando gli mtools, # ptal-init
file=":Q"
setup ■
Partirà un wizard testuale che ci porrà AÉB>
alcune domande; nel nostro caso abbia
pt>t
mo risposto di no alla richiesta di cerca
1*11
talua i
arivi r is
voU» s •rial K »•■
MM
».» attui.
re una stampante sulla porta parallela e
•DI
sì a quella di cercare una stampante
»
«1
rnjOAK PC
LI MMSSW
19OT- li
j
1999- li-
B
1
B
1 KM
D
1 tu
»
I■
PS
sulle porte USB. La stampante è stata trovata e riconosciuta. Abbiamo prose
KP.1061
guito scegliendo di non cercare stam
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91055
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Ti
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b<su !obi o:m.
9
do solamente Invio).
KP] JtttS
A questo punto sarà possibile scaricare
i i ai
rt,
is<z7 rau-ei-M
ì ! B2
PO
01U9 2SCU-II2C6
1
'Mi 11*14* Imiti
il PPD della stampante da Linux Printing
•)
all'indirizzo: -.Le
-
fa r
Pir4Ull Ikiiii IH de.n..
i
/snow printer.tgi7recnuF>=HP-0fficeJet 7130
/l/»i'
«
t
1
una volta scaricato, andrà spostato (con i permessi di root) nella directory
/usr/share/cups/model/ e successiva
'■'■
**£!» a
mente andrà riavviato CUPS:
-tiimj.i
7i6a
■"ni "■<»•<
-h
.,;.
«vut ulti b> t it
# /etc/imt.d/cups
restart
Fatto questo, sarà possibile collegarsi al server CUPS locale all'indirizzo: http://locaihost:631
e configurare la stampante. Nel nostro caso il device sarà indicato dalla sigla PTAL iniziale ed il produttore non sarà "HP". ma "Hewlett-Packard", dato che [\ nuovo PPD contiene il nome per esteso. Una volta configurata la stampante,
©te
1»1
■
panti di rete JetDirect (e quindi premen
http://vAAJ.linuxprinting.org
il
htrt
-p
-
.
n
.
-atc
ulti et'i:i|fi.71M.H'iiìl
1
Sopra: la configurazione con ptal-init, In alto a destra: mtools all'opera. Sotto: la configurazione con CUPS.
potete scoprire come installare e configurare que
supportare il nostro sistema operativo preferito.
sta stampante su altre distribuzioni).
Molto spesso, questo non è un comportamento da
Nel primo passaggio, impostiamo la ricerca delle
biasimare: può essere un problema piuttosto com
stampanti locali disabilitando la ricerca di stampanti
plicato sviluppare un driver per un sistema operati
remote, dato che quella scelta ci farebbe perdere
vo totalmente "alieno", soprattutto quando i costi di
tempo. Al passo successivo confermiamo il ricono
sviluppo vanno ad influire sul prezzo di vendita per
scimento del modello da parte di Mandrake che ci
dare supporto ad una piccolissima parte degli
informerà di aver abilitato anche le funzionalità dì
acquirenti. La cosa grave, però, è che il sistema
scanner della Officejet. Al passo successivo dovre
CUPS è adottato anche da Mac OS X e, nella mag
mo smentire PrinterDrake che riconoscerà il model
gior parte dei casi, basterebbe ricompilare i driver
lo come 7140 ed impostare manualmente quello
già disponibili per il sistema di casa Apple e sì
esatto (7130, vedi figura 6).
avrebbe il supporto a Linux senza particolari spese
A questo punto basterà completare l'installazione
né team di sviluppo dedicati: una volta ottenuti i
procedendo ad una stampa di prova e confermando
driver, la comunità sarebbe lieta di offrire aiuto
il corretto funzionamento della stampante.
{eventualmente sviluppando procedure di installa
Chi non utilizza Mandrake potrà comunque installa
zione semplificate ed altro) e feedback al riguardo.
re la stampante, attivare le funzionalità di scanner
Nella nostra prova abbiamo incontrato anche due
ed utilizzare il lettore di memory card integrato
stampanti che rientrano in questa fascia di device
seguendo le istruzioni del riquadro a fianco.
"poco supportati": la Canon Ì350, utilizzabile solo
Quando ce la
grazie ai driver commerciali di TurboPrint e la Lexmark P707 che viene supportata tramite un fil
passiamo cavare
tro sviluppato da Martin Micheisen a partire dal
Purtroppo non tutte le stampanti sono supportate in
Software Development Kit rilasciato da Lexmark.
modo eccelso da Linux, principalmente a causa di
Entrambe le stampanti hanno driver per Mac OS X
tutti quei produttori che non possono (o non vogliono)
supportati,
ma sotto
Linux
dovremo arrangiarci...
Canon Ì350 La Canon Ì350 è una stam pante a getto d'inchiostro di
fascia media con un design decisamente particolare e
discrete
prestazioni
di
stampa: dichiarate 11 pagi ne al minuto a colori e 16 in bianco e nero, risoluzione massima 4800xl200dpi, sup
porto per la stampa di foto senza bordi V'bordless").
Il cavo USB, anche questa
volta, non è incluso nella confezione. Purtroppo l'unico supporto disponibile per Linux al
momento della stesura di questo articolo è dato dai La selezione dei driver TurboPrint necessari per la Canon i35O
driver commerciali di TurboPrint, disponibili sul sito: http://www,turboprint.de/english.html E' possibile scaricare una versione di prova dei driver per "toccare con mano" la qualità di stampa
ottenibile (nel nostro caso, decisamente buona), ma purtroppo questa versione stamperà anche un bel logo formato gigante di TurboPrint per ogni foglio.
Sul sito è possibile acquistare la versione registrata
PtmterPaper Graphics Ulihtles ■■-
Testpage
prinl a teslpage
Set AHgriment
corredine nozzle aJignmen!
Nozzie Check
chectc functlon of ali noizles
dei driver per €24.95, ovvero circa un terzo del
prezzo di mercato della stampante stessa, in questo caso. L'acquisto, ovviamente, è consigliato per sfruttare la qualità massima dei modelli di fascia alta, ma nel caso di stampanti di fascia media e bassa il gioco non vale la candela: si ottiene un'otti ma qualità, ma con la stessa spesa si può quasi
Clean Pijnt Heads
!
start prinl heaci cleaning process
1
display thè remainlng amount ai mi
comprare una stampante nuova {alcuni modelli si trovano in offerta aìl'incirca a quella cifra)!
I
L'utility Printer Configuration di TurboPrint
Una volta scaricati i driver in formato RPM, per pro varli e decidere se acquistarli andranno installati secondo la solita procedura:
permette di pulire le testine della Canon #
urpmi
turboprint-l.87-l.i386. rpsn
A questo punto si potrà configurare la stampante
impostare correttamente il driver selezionando il
con uno dei metodi mostrati nel paragrafo "Quando
tipo di cartuccia installata dalla finestra di proprietà
tutto va bene", selezionando il driver TurboPrint
dei driver: CMY per una o due cartucce a colori, K
(figure 7) oppure utilizzando gli strumenti di
per una sola in bianco e nero e CMYK per una a colo
TurboPrint, che verranno provvidenzialmente messi
ri ed una in bianco e nero [figura 10).
a disposizione con due icone sul desktop; vi consi gliamo la prima soluzione in quanto i tool inclusi
Stampanti di rete
con i driver hanno un'interfaccia piuttosto rozza,
Le stampanti direttamente collegate alla rete sono
anche se bisogna dire che può essere utilizzata
abbastanza comuni negli uffici più grandi e in tutti
per accedere alle utilità di pulizia delle testine e
.
stampa dei test di allineamento (figura 8).
quegli ambienti dove serve avere accesso diretto e veloce alla stampante. Per i nostri test abbiamo utilizzato le nostre stam panti di rete redazionali: una HP Laserjet 5000, una
La stampante Lexmark P707 è
Ricoh Aficio AP3800C ed una Xerox Phaser 3450.
anch'essa una getto d'inchiostro di
Tutte e tre le stampanti sono compatibili Postscript ed i fife PPD sono forniti dai produttori sui rispetti
fascia media da 10 pagine al minuto a colori e 17 in bianco e
vi siti. Prenderemo come esempio la Rìcoh Aficio
nero dichiarate, risoluzione mas
AP3800C; i PPD sono scaricabili insieme ad i driver
sima 4800xl200dpi (su carta foto
per Windows dal sito Ricoh:
grafica) e supporto per la stampa di
foto "borderless"; il massimo carico men sile dichiarato è di 3000 pagine, perfettamente compatibile con un utilizzo "domestico". Inoltre, questa stampante ha un lettore di memory card che supporta tutti i principali tipi di memorie (Compact Flash, Secure Digital, etc) ed è compatibi
Lexmark Z7OO/P7OO 11
le con lo standard USB-Storage e quindi tranquilla
Z7D0. Z70S. Z70B, P706. Z707 Ctc.
mente accessibile da Linux montando il device che gli verrà assegnato (solitamente /dev/sdal).
Anche questa volta, nella confezione non è presen te il cavo U5B.
Questa stampante è supportata tramite dei driver scritti a partire da un Software Development Kit rila
sciato da Lexmark. La casa produttrice, contattata al riguardo della possibilità di portare i driver Mac OS X ha risposto segnalando l'esistenza dei driver
tìnver configurato correttamente
driver mal configurato
non ufficiali e sottolineando che non è offerto sup
Se non configuriamo correttamente il driver
porto per Linux.
avremo delle brutte sorprese...
Per installare i driver sarà necessario scaricarli dal sito di Martin Michelsen: http://users.cybercity.dk/~dkol2479 /lexmark-z7GG-cups-driver-1.1.1-1.Ì586.rpm
e sarà necessario scaricare anche il Software Devefopment Kit (dopo aver accettato la licenza) dal sito Lexmark: http://support.lexmark.com/en/ldk/LicenseZ7Q0.htm
una volta scaricati i due file, andranno installati:
.entmuratone ai i.exmnrK - Konquerar
Generale
j Margini
: Impostazioni driver
j Pot-ter
Finn
_ LexmartZ700 vi 0-1 s
Generai
su
Media Size <:£J»
[password] #
urpmi
Media Type. <Plam Paper>
/percorso/dei/nostri/'.rprn
Others
PrintOuality «Norrnsl (600 dpl):
A seconda di ciò che avete installato sul vostro
Output Mode <Colcr>
sistema, potrebbe essere necessario installare il pacchetto contenente gli header di sviluppo di CUPS {urpmi cups-devel).
A questo punto sarà possibile configurare la stam
Inkset-
pante con uno dei metodi visti nel paragrafo "Quando tutto va bene" e selezionare il driver
K
Lexmark Z700/P700.
CMYK
Se doveste avere problemi (come ad esempio si vede in figura 9) con la stampa di testi ed avete
Ricordiamoci di configurare adeguatamente
installato due cartucce a colori (quella normale e
il driver della Lexmark, prima dì stampare
quella fotografica), prima di stampare dovrete
http://support.ricoh.com/bb/html/dr ut_e/ra
a questo punto, una volta riavviato CUPS, sarà pos
/model/p3800c/p3800cen.htm
sibile collegarsi al server su http://localhost:631 e
Abbiamo usato i driver Postscript 3 disponibili per
configurare la stampante, selezionando la voce
Windows 2003, scaricando il file .exe, estraendone
"Appsocket/jetdirect" per il tipo di connessione ed impostando socket://192.168.0.253:9100 come URI
il contenuto con unzip e copiando il PPD:
del device. r4Q462it.exe
Tra gli esempi riportati ci sono anche quelli per
DISK1/RICL8GQ3.PPD
stampanti su server LPD (Ipd://) o altri server CUPS
# unzip #
co
(ipp://e http://).
/usr/share/cups/rrodel/rieoh/ap3800c.ppa
Successivamente andranno scelti produttore
# gzip /usr/5hare/cups/model/ricoh/ap3800c.ppd
(Ricoh) e modello (Aficio AP3800C}.
GLOSSARIO
-
Glossario: ecco
a cui si conformano molte stampanti. Il PCL5 è lo standard de-facto, con cui sono compatibili la maggior parte delle "PCL
cosa vuoi dire..
printers"; il PCL5e aggiunge i comandi per il supporto del
colore ed il PCL6, incompatibile con gli altri, è un linguaggio
CUPS: Common Unix Printing Syslem, basato sul protocollo
creato ex-novo in modo da essere più simile al PostScript.
IPP, utilizzato da tutte le maggiori distribuzioni e da Mac OS X.
PDF: Portable Document Format, creato da Adobe per favorire
DPI: Dot Per Inch (punti per pollice), indica la risoluzione di
lo scambio di informazioni.
stampa specificando quanti punti-colore possono essere dis
posti su un pollice quadrato (un pollice equivale a 2.54 centi-
PPD: Postscript Printer Description, un file di testo formattato
metri) di superficie.
secondo una particolare grammatica, che identifica proprietà ed opzioni di una stampante. CUPS utilizza questo file, con
Driver: nel caso di CUPS, un "driver" è composto sostanzial
opportune modifiche, anche per le stampanti non-postscript.
mente dal PPD e da un filtro (specifico o meno) per la stam
pante, che si occupa di tradurre, se necessario, dal formato PS
Post5cript (spesso abbreviato in PS): è un linguaggio
o CUPS-raster ad un linguaggio noto alla stampante stessa.
standard di definizione di lavori di stampa creato da Adobe. Le stampanti dette "PostScript" sono in grado di interpretare tale
GDI: Graphical Device Interface, un protocollo di MS Windows
linguaggio e stampare direttamente file postscript. Per le
per trasferire oggetti grafici a dispositivi di output.
stampanti non-postscript si dovrà procedere alla rasterizzazio-
Gimp-Print: PPD e filtri liberamente distrìbuibili creati per
ne della pagina ed alla traduzione in un linguaggio comprensi
ottenere qualità di stampa superiore su alcune stampanti.
bile alla stampante stessa, prima di inviarla.
IPP: Internet Printing Protocol, un protocollo che permette di
Rasterizzare: la rasterizzazione è il processo di conversione
gestire code di stampa e stampanti.
di un'immagine vettoriale, definita matematicamente, in
JetDirect: tecnologia HP per server di stampa su rete TCP/1P.
un'immagine bitmap definita da pixel.
LPD, LPRng: demoni di stampa alternativi a CUPS e ormai
Winprinter: è una stampante che viene pilotata da un driver
considerati obsoleti.
in grado di interpretare le primitive grafiche di Windows. Le
PCL: Page Control Language, un linguaggio sviluppato da HP
Winprinter, in genere, non sono supportate.
INFORMAZIONI
Tabella riassuntiva delle stampanti provate Marca Modello Canon
Ì35S
Tipo* UT
Ris. Max 1200J4800
Note
Prezzo €'
Foto borderless
69
Costo/pag."" 6,9 B/N
Supporto" Buono/S$/No
22. 2 Col Epson
Stylus Photo 810
UT
720x2888
Foto borderless
179)
5.1 B/N
Ottimo/GPL/Buono
15. 9 Col HP
Laserjet 5000
LSR
600x609
HP
OfficeJet 7130
MFZ
1200x4800
Cass.
500 fogli
[-2500]
Supporto stampa
599
da tremo ry card.
fax, Lexnarh
P7B7
UT
1200x4890
Aficio AP3B00C
LSC
1200x1200
Samsung
HL-1710
LSR
600x600
Xerox
Phaser 3450
LSR
1200x1200
Formato A3/calore cass.
Cass.
Ottimo/GPL/Ottiino Buono/GPL/Ottimo
fotocopie
Lettore memnry
2
B/N
8.9 Col.
79
card USB-Storage Ricoh
1.8
2.7 B/N
506
250
7.5 B/N
Buono/GPL/No
23. 5 Col (-4500)
fogli
fogli
Fronte-retro
9.3 B/N-
Qtti.mo/GPL/No
7.8 Col. 169
2.6 B/N
OtUmo/GPL/No
570
2.2 B/N
Ottimo/GPL/No
- Inkjet (UT), Laser B/N (L5R), Laser a colori (LSC), Multifunzione (MFZ) •* Si intende prezzo "su strada", IVA compresa.
•" Ottenuto dividendo il prezzo "su strada" della cartuccia o del toner per il numero di pagine stampabili dichiarate. Si intende carta esclusa. Per la pagina a colori si considera anche l'utilizzo di colore nero. Prezzi in centesimi di Euro.
"■■ Livello di supporto offerto dal driver / tipo di driver libero (GPL) o a pagamento (SS) / supporto dal produttore.
** Per questa stampante, il gruppo fusore è separato dai toner e non è stato calcolato all'interno della nostra formula, per questo il costo/pagina riportato risulta molto basso.
INFORMAZIONI
Configurare le applicazioni...
Winprinters Esistono delle stampanti (dette "Winprinters"o "GDI printers") create, per risparmiare sulla componenti stica hardware, in modo da essere pilotate diretta
OpenOffice Per preparare OpenOffice per la stampa sarà necessario acce dere al programma spadmin. Nella Mandrake 10 l'eseguibile si trova in /usr/lib/openof f ice ed andrà lanciato da root:
pretare le primitive grafiche native di Windows. In generale queste stampanti non sono supportate
da altri sistemi operativi, oltre a quello per cui viene rilasciato il driver (binario). Spesso sono compatibili
$ xhost *loc3lhost s
mente via software da un driver in grado di inter
solo con alcune versioni di Windows.
su
[password]
Riconoscere una GDI printer è abbastanza sempli
#
ce: si può cercare sul sito Linux Printing (si vedano i
/usr/lib/openoffice/spadmin
riferimenti web per l'indirizzo} per controllare il 5i aprirà un'interfaccia in cui dovremo fare click sul pulsante
livello di compatibilita o anche controllare sul sito
"Nuova stampante" per aprire il wizard di configurazione.
del produttore se esistono driver per Mac OS X: il
Scegliamo di aggiungere una stampante e proseguiamo. Nella finestra successiva sono presentati i driver che vengono forniti nativamente con OpenOffice: probabilmente quello della
nostra stampante non ci sarà, quindi andrà aggiunto facendo click su "importa". Impostate /etc/cups/ppd/ come cartella contenente i driver e poi selezionate quello relativo alla vostra stampante. Al passaggio successivo scegliete l'unica voce (sarà qualcosa come Ipr -P "NomeStampante"). Infine, scegliete che nome assegnare alla stampante e fate click su Crea. Se tutto è andato bene tornerete alla schermata iniziale ed avrete in elenco anche la vostra nuova stampante: selezio natela e fate click su Standard per impostarla come default.
fatto che non esistano potrebbe essere un brutto segno, dato che anche Mac 05 X usa CUPS...
Conclusioni Grazie a strumenti come CUPS e KPrinter, oìtre al
ben fatto PrinterDrake ed ai driver Gimp-Print, la stampa sotto Linux non è più appannaggio di pochi. Certo, bisogna avere "la stampante giusta"... e non sempre questo è possibile.
Dalle prove effettuate le stampanti meglio suppor tate risultano essere le Epson e le HP: le prime
Thè G1MP I driver di stampa Gimp-Print sono nati per garantire agli artisti
sono molto diffuse e possono contare su un forte
ed ai grafici che utilizzano questo programma stampe di ele
supporto da parte della community e dei driver
vata qualità, ma Gimp può funzionare tranquillamente con
Gimp-Print, mentre le seconde hanno la spinta della
qualsiasi stampante supportata da CUPS...
società che sta investendo molto nel supporto e
Per stampare un'immagine dovrete fare click sull'immagine stessa e selezionare File -> Stampa. Si aprirà una nuova fine stra di dialogo molto affollata, in cui saranno disponibili i con
trolli relativi all'aspetto dell'immagine da stampare ed alla
nello sviluppo di driver dedicati per accedere a
tutte le funzionalità dei suoi prodotti, compresi quelli della serie Officejet. Lexmark, se pur non for
stampante. Per prima cosa, dovrete selezionare dall'elenco in
nisce alcun supporto, ha almeno rilasciato un toolkit
alto a destra la stampante che intendete utilizzare, poi proce
di sviluppo su cui poter basare i propri driver. Le
dete a configurarla facendo click su "Setup Printer...": nella
stampanti Canon di ultima generazione sono inve
nuova finestra dovrete cancellare l'opzione -oraw dal primo
ce, per la maggior parte, non supportate da driver
campo di testo e dovrete scegliere il PPD relativo alla stam pante (che, come abbiamo visto per OpenOffice, viene salvato
in /etc/cups/ppd/). Una volta impostate le opzioni più stret
liberi {anche se è possibile farne funzionare alcune con quelli commerciali TurboPrint ed ESP Print Pro) e
tamente tecniche, potrete dedicarvi al posizionamento ed
sul sito Linux Printing segnalano come probabil
eventuale ridimensionamento dell'immagine con i comodi con
mente questa situazione non sia destinata a cam
trolli presenti nella finestra; terminata la configurazione, fate
biare molto presto.
click su "Print and save settings" per procedere alla stampa
salvando contemporaneamente le impostazioni.
Per maggiori informazioni sulla stampa con Linux, sulle stampanti supportate e per scaricare i driver ad esse relativi, vi rimandiamo al sito Linux Printing
INFORMAZIONI
segnalato nel riquadro dei riferimenti web: è una
fonte preziosa su cui potrete sempre contare. Se la
Riferimenti web
vostra stampante non risulta supportata nelle liste
Documentazione e liste di stampanti supportate:
supportata con qualche altro driver, nascosto nei
http://iHjww.linuxprinting.org
meandri della rete. In questi casi, non c'è altra solu
http://gimp-print.sourceforge.net/
zione: una ricerca su Google con chiave <modeUo
http://www.tldp.org/HOWrO/Printing-HOWro/
della
http://wiwj.cups.org/documentation.php
porterà senza dubbio a qualche risultato; se sul nor
Driver commerciale per Canon i350 e molte altre:
male motore non trovate nulla, provate ad estende
di Linux Printing, non disperate: è possibile che sia
stampante>
linux drivero linux
support
http://www.turboprint.de
re la ricerca anche ai gruppi di discussione, tramite
http://Wiww.turboprint.de/maiuial/turboprint-3.htrnl
Google Groups (http://groups.google.com).
Driver commerciali dagli sviluppatori di CUPS per circa 4000
Anche questa volta, lo spazio a nostra disposizione
modelli di vari produttori: http://www.easysw.com/printpro/mdex.php
Driver per Lexmark: http://users.cybercity.dk/-dkol2479/ http://support.lexmark.com/en/ldk/LicenseZ70O.htm
è terminato, non rimane che salutarvi ed invitarvi, per condividere le vostre esperienze, pareri, proble
mi e soluzioni, a scrivere sui nostri forum: http://forum.linuxpratico.com
Linux & Wireless: la libertà del "senza fili" Le connessioni senza fili sono diventate sempre più comuni ed il WiFi è ormai lo standard de-facto per la creazione di Wireless LAN: vi Spie ghiamo come utilizzare schede PCMCIA WiFi con Linux
a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>
Negli ultimi anni, con la miniaturizzazione
sempre più spinta delle componenti, si ha un netto movimento verso tutto quel che
...
viene definito "wireless". E' una delle parole che
"ctient" che utilizzano la medesima frequenza (o
ornano gran parte delle pubblicità dei prodotti più
"canale") e WLAN differenti che si trovassero a
in voga, nessuno escluso. Ma cos'è il wireless?
sfruttare gli stessi canali sarebbero fonte di "rumo
Letteralmente, wireless significa "senza fili" e, nei
re" reciproco, peggiorando notevolmente le presta
vari ambiti, viene a inglobare concetti molto diversi
zioni l'una dell'altra.
tra di loro, fino ad identificarsi, a volte nel "mobile computing". Dal nostro punto di vista, il wireless
Modelli e scenari
riguarda più le tecnologie di comunicazione che
L'utilizzo di connessioni wireless WiFi si adatta a
sfruttano mezzi come le onde radio o la luce infra
molte situazioni de! "mondo reale"; ad esempio,
rossa per comunicare, quindi possiamo distinguere
una WLAN può essere un ottimo modo per mettere
il "wireless" in diverse classi, come ad esempio i
in comunicazione le persone o per diffondere conte
dispositivi WiFi, quelli Bluetooth, i cellulari (GSM,
nuti durante
GPRS, UMTS), i dispositivi IRDA.
Collegamenti WiFi "punto-punto" possono costituire
un
meeting
o
una
conferenza,
In questo articolo ci occuperemo di WiFi, ovvero
dei formidabili ponti radio per mettere in comunica
quei dispositivi che, oggi, più comunemente sono
zione luoghi anche molto distanti tra loro. Un ponte
associati al concetto di "wireless" e che permettono
wireless può permettere di far comunicare due uffi
di creare WLAN (Wireless Locai Area Network),
ci, magari su due piani differenti di uno stesso sta
basate su opportuni standard.
bile, senza dover stendere cavi.
Gli standard WiFi prevedono due modalità di funzio
Tutti gli standard
namento, molto diverse tra loro: ad-hoc (o IB55,
Independent Basic Service Set) e managed (o BS5.
del WiFi
Basic Service Set). Esiste una terza modalità, (ESS.
Inizialmente, le WLAN vennero proposte da vari
Extended Service Set} che prevede una serie di
vendor come soluzione innovativa per la connettivi-
"celle" BS5 che possono fornire accesso in roaming
tà aziendale, ma l'hardware era costruito senza
ai client, in modo da ottenere una copertura più
seguire alcuno standard, così che ogni device era
ampia mantenendo tutti i vantaggi della modalità
incompatibile con quelli di altre marche o, addirittu
centralizzata.
ra, con modelli differenti dello stesso produttore.
I nomi spiegano già molto, ma vediamo le differen
La richiesta sempre più ampia di dispositivi WiFi
ze: la modalità ad-hoc prevede che alcune stazioni
convinse le aziende a collaborare alla stesura di
dotate di adattatori WiFi siano accomunate da
uno standard, poi ratificato come IEEE 802.llb, che
determinate impostazioni (come ad esempio il
prevedeva connessioni attraverso onde radio su fre
nome della rete) in modo da poter creare una "rete"
quenze di 2.4GHz ed una banda teorica di UMbit/s.
nel senso classico del termine, in cui ogni nodo è
La richiesta di maggiore larghezza di banda fece si
interconnesso direttamente con gli altri; è una tipi
che. parallelamente, venisse elaborato un altro
ca architettura distribuita.
standard, ratificato come IEEE 802.Ila, che lavora
In modalità managed, invece, le stazioni dotate di
nelle frequenze dei 5GH2 e dispone di una banda
adattatori WiFi dovranno collegarsi (in gergo, "asso
teorica di 54Mbi:/s. Purtroppo, dati i problemi di
ciarsi") ad una particolare stazione detta Access
implementazione
device
Point; l'AP gestisce (eventualmente anche attraver
802.Ila, causa di ridotte prestazioni e, soprattutto,
so meccanismi di autenticazione complessi) l'acces
che
affliggevano
i
alcuni problemi nello sfruttamento della banda a
so alla WLAN ed ogni nodo dovrà comunicare con
5GHz in molti paesi, si dovette pervenire ad un
esso, per contattare un altro nodo. Al contrario della
nuovo standard, l'IEEE 802.llg (approvato nel
modalità ad-hoc, quella managed ha una architettu
2003), che prevede connessioni nella fascia dei
ra centralizzata.
2-4GHz e 54Mbit/s di banda teorica.
Questi due modelli permettono una grande flessibi
Ovviamente, dato che le comunicazioni avvengono
lità, in quanto è possibile creare piccole reti WLAN
via radio, la banda passante è condivisa tra tutti i
senza necessità di utilizzare un Access Point, cosa
che torna utile in piccoli uffici oppure nel caso di
meeting tra amici, quando c'è la possibilità di comunicare i dati fondamentali per la connessione = » S-18! [»tfl]
senza particolari problemi. Anche un coliegamento punto-punto sfrutterà la modalità ad-hoc, mentre le aziende medie e grandi, in cui è necessario un con trollo centralizzato (e, possibilmente, sicuro} degli accessi saranno più propense ad utilizzare la moda
Flnwn Vtrtiai
= 5.W.10
tool ìlrcl Vtrilon
• «,»
Using Short '«Ilo Under".
= Vii
Uilng Huiiga lnUsrlt« Chtd.
= Ito
S0*M«r fttud Futfwtl catto»
- [iSlClM
t£? ;Vl-M E^l^llM Ptimcs
■ fiabM
lità managed (B55 o ESS).
= £*» A'.im aelttt itn
Cisco Aironet 350
Clwr<l Sn Cllwt r«v
Series [PCMCIA)
t-j^-tf.i Ui* sp»a
Gli adattatori WiFi 802.llb della serie 350 di Cisco
= 11 %1
Dita FUts
: (Uta ft«n S«I«tl(n
Cu-rwit Po*r Ltrtl
* 1» MU
L'utility
Cisco
; l.S.^'J.JO.M.W nM
Systems per
Systems sono perfettamente supportati da Linux, sia nella serie 2.4.x che nella nuova serie 2.6.x, gra zie anche all'impegno del produttore, che ha fornito
controllare i device
: JiiaiilM
ssa
Aironet fornisce
fin dall'inizio driver OpenSource da integrare nel
Pow S9ue nodi
kernel.
fllt«ut*J IFnn Polnt !P WHu = w.ce.oo.oo
Non sarà necessaria, quindi, nella maggior parte dei casi, alcuna configurazione aggiuntiva, dato che
miKitted Ac»ts Polnt Non Ai»clal*a AceeH Fsint K
. ] :■
molte
<
informazioni
- ■■■:;■ : 'i : '::
su hardware e tipo di
avel
connessione
i kernel di defauit delle varie distribuzioni (ricordia mo che le nostre prove si sono svolte su una Mandrake 10 Officiai) hanno già i moduli necessari.
Ovviamente, sarà necessario avere installato il pac chetto PCMCIA_CS (che Mandrake installa per defauit, se rileva un controller PCMCIA); si potrà
Adattatori Prism II, Orinoci) e Symbol
controllare il supporto con un:
II chipset Prism II è diventato un po' sinonimo di # tail
-f
WLAN per Linux, infatti la massiccia diffusione di
/var/log/messages
questo chipset e le varianti che ne sono scaturite
A questo punto si inserirà l'adattatore e, a video,
(tutte basate sullo stesso controller MAC, ma con
compariranno dei messaggi simili a questi:
alcune parti, in particolare la sezione radio, diverse)
localUost
cardrwjr[662G]:
socket
Attualmente, quelli più utilizzati, nonché i più solidi
359 Series Wireless LAN Adapter
e performanti sono i driver del progetto WLAN-NG
localhosl
airo:
for
ed i driver Orinoco che, oltre al supporto a Prism II,
localhost
bus
localhost
airo
localhost
airo
status^
localhost airo
Rsp8= 2
Al momento in cui leggerete queste righe, sarà già
localhost
airo
Rspi- e
disponibile il kernel 2.6.7 in cui tali driver saranno
localhost
airo
Rsp2= 8
localhost
airo
Domg
ha fatto si che venissero sviluppati diversi driver.
Probing
S:
PCI
adapters
hanno quello per i chipset Orinoco, appunto, penuria: :
Symbol ed Apple Airport (non per Airport Extreme,
driver airo cs
però, dato che quest'ultimo è basato su un altro
Ili
localhost airo
MAC
localhost
inde»
ethl
add
già integrati, quindi sarà sufficiente aggior
fast
enabled
5.6,
chipset attualmente non supportato).
7f11
9x85:
bap
nare il proprio sistema (gli RPM per
reads
ethl 0:c:3B:28:ee:ee
Mandrake sono disponibili sui
Vcc
mirror della versione di svilup
Vpp 5.8,
ìrq 11.
io Qx6198-exG13f
po. Mandrake Cooker, oppure
tra gli aggiornamenti ufficiali di Ovviamente, nei vostri log il nome del computer
Mandrake) per avere ii supporto.
(nel
Anche in questo caso, sarà possibile
nostro caso,
localhost) ed i dati (MAC
Atìdress, IRQ, etc) saranno, probabilmente, diversi.
controllare i log al momento dell'in
Una volta che la scheda è riconosciuta dal sistema,
serimento di un adattatore PCMCIA
è possibile passare al paragrafo Testare la configu
per osservare l'abilitazione del sup
razione per tutti i test del caso.
porto da parte del kernel:
Dal sito Cisco Systems è possibile anche scaricare i tool ACU (Aironel Client Utility) di gestione che per
« tali
mettono anche l'aggiornamento del firmware ed il
localhost
cardmgrl6620|:
controllo della qualità del collegamento (figura 1),
localhost
orinoco.e
localhost
orinoco
-f /var/log/mc5Sages
ma non parleremo dell'installazione di questi ultimi, dato che non sono fondamentali per il funziona
mento deli'hardware e che la procedura è docu mentata sul sito Cisco.
socket
B.13e
9:
D-Link DWL-658
IDavid Gibson
<hermes@gibson.dropbear.id.au> and others) cs.e
G.13e
(David
Gibson <hermes@gibson.dropbear.id.au»
localhost
bus
pcmcia:
localhost
ethl:
and
others)
add driver orinoco cs
Station
identity SBlf:0eG5:GGGl:9G63
•-
localhost
ethl:
più avanti.
Looks Uke an Intersil
localhost
etili:
1EEE
localhost
ethl:
WEP
standard
firmware
version
Dopo aver provato alcune versioni del driver (com
1.3.5
prese le ultimissime release disponibili sul CVS).
IBSS ad-hoc mode supported
supported,
lS4-bit
abbiamo finalmente trovato un sito su cui è possibi
key
localhost ethl: KAC address ee:85:5D:5C:FF:FF
le trovare delle release "rivedute e corrette", che
localhost
ethl:
Station
integrano tutta una serie di patch non ancora inse
lotalhost
ethli
ready
name
"Prism
I"
rite nel pacchetto ufficiale: http://lisas.de/-andi/acxlO0/
In questo caso la scheda è una D-Link DWL-650 a
Abbiamo scaricato l'ultima versione disponibile (al
UMbit, ma lo stesso driver ha funzionato egregia
momento, la 0.2.0pre8 plus fixes_12) e l'abbia
mente anche per una Netgear MA401 a UMbit.
mo estratta, come al solito:
Ricordiamo che le schede basate su Prism li sono
utilizzabili come Access Point, in modalità HostAP
#
ed
(ne parleremo nelle pagine successive).
«
tar jxvf
/usr/src /percorso/di
/ac*100-0.2.0pre8_ptus fines 12.tar.bz2
Texas Instruments ACK1D0 e ACK111
A questo punto siamo entrati nella nuova
directory creata e, come prima cosa, Purtroppo, per questo chipset il supporto è ad uno
abbiamo provveduto a recuperare
stadio molto sperimentale, anche se il driver si è
il necessario firmware:
comportato molto bene durante i nostri test: in effetti, Texas Instruments rifiuta di rilasciare specifi
# make
che e driver, se pure Dinari, per tali chipset.
Locatiti:; a
fetch
firmware
suitable download tool...
Fortunatamente, un team di sviluppatori sta portan
do avanti, con immensa fatica, lo sviluppo di un
Searching
driver in grado di far funzionare gli adattatori WiFi
DETECTED ACXlOO-based wireless
for
ACXlxx
cards
on
this
System...
cardi
basati su questi chipset; per quel che riguarda il supporto all'ACXlll si è ancora piut
Which firmware
;
tosto indietro, ma proprio per que
files
package would you
sto gli sviluppatori invitano a pro
ai
for ACX10Q
(TNETW1108)
vare ed eventualmente fornire bug
bl
for ACXlll
(TNETW1130/12301
report, non limitandosi all'utilizzo di
e)
for
d)
none
wrapper
come
NDISwrapper
o
both
chipset
based
like to download?
cards
chipset based
cards
chtpsets
DriverLoader, di cui parleremo approfonditamente
INFORMAZIONI
Tabella riassuntiva delle schede PCMCIA in test Produttore
Modello
Standard
Chipset
Driver
3Com
OfficeConnect
8O2.11Q
AMDTek
3Com
o SeUin Cisco
Systeins
D-Link
AHDtek +
[solo
Z.4)
Kernel
Mandrake1
Giudizio
No
No
BUONO
patch
F5D602Q
802.llb
Atmel
Atmel WLAN
No
NO
BUONO
35Q Series
802.llb
Cisco
Cisco
Si
Si
OTTIMO
DWL-65B
802.llb
Prism
Orinoco
Sì
Sì
OTTIMO
II
o WLAN-NG D-Link
QWL-650*
802.11b+2
ti Acxies
ACX
188
fio
No
SUFF.
D-Link
DWL-6SSG+
862.llg3
TI
ACX
186J
No
No
SUFF.
No
No
SUFF.
ACXlll
Digicom
Palladio Wave
B82.11b
Realtek
8180
Draytek
Vtgor54Q
802. llg
Prism54
Prism54
Sì*
Sis
BUONO
Netgear
KA.4Q1
882.llb
Prism II
Orinoco
Si
si
OTTIMO
Netgear
MAS21
882. Uh
Realtek
No
No
SUFF.
Prisma-I
5Ì=
Sì*
OTTIMO
8188
NOISwrapper
NDISwrapper
Netgear
WG511
882.llg
Prism54
Netgear
WG5UT
802.Ilg3
Atheros
KADWifi
No
No
BUONO
US
5413
802. Ilg3
TI
ACX
No
Fio
SUFF.
Robot ics
ACXlll
100
1) Configurazione standard di Mandrake 10 Officiai con kernel 2.6.7-rc2 da Mandrake Cooker 2) Velocità fino a 22Mbit/s (fuori standard)
3) Velocità superiori a 54Mbit/s (fuori standard) 4) Per il TI ACXlll è consigliato NDISwrapper, al momento
5) Va scaricato ed installato il firmware
Dato che lo script ha correttamente riconosciuto
chipset dedicato alle connessioni
una scheda basata su chipset ACX100 (D-Link
802.llg a 54Mbit; subito, un gruppo di
DWL-650+), abbiamo premuto a, seguito da Invio,
sviluppatori si è fatto carico di mantene
per scaricare il relativo firmware. Dopo il messag
re e migliorare il driver. Grazie a questa
gio di conferma Finished!
{hopefully), letteral
collaborazione, attualmente il Prism54 è
mente "Finito! (si spera)", siamo passati alla com
l'unico chipset a 54Mbit supportato ufficial
pilazione ed installazione del driver:
mente con driver OpenSource da Linux.
Per far funzionare questi driver, tuttavia, è necessario utilizzare il firmware contenuto
# make
all'interno dei driver per Windows. Ottenere tale
1...! # make instali
INFORMAZIONI
A questo punto non resta che installare il firmware che abbiamo precedentemente scaricato (o ottenu
Riconoscere ['hardware
to dai driver originali della nostra scheda) nella directory in cui verrà cercato dal driver:
Una corretta individuazione del chipset è fondamentale per capire che tipo di driver bisognerà installare; per aiutarci nella
0 mkdir # cp
-p
ricerca, conoscere ND del device è di vitale importanza, ma
/usr/share/acx/
come si fa?
firmware/".BIN /usr/share/acx/
Per una periferica PCI o PCMCIA. basta un semplice Ispci;
Non rimane che inserire l'adattatore nello slot
possiamo lanciarlo prima in modo normale, per riconoscere il device:
PCMCIA ed osservare i log: # Ispci #
tail
-f
/var/log/messages
localhost acxlOO:
It
been coaxed localhost acxlQG:
l_ooks Uke you've
06:QG.Q Network
that
uses
ACX10G/ACX111
io
chip
from Texas
Instruments.
AUocated
load
adflresses
Isize:
54)
39636
using auto
bytes
localhost
acxlOS
reset_dev:
signal that card localhost
reset
for
firmware
loading
localhost
acxlSO:
wlanO,
1260:3890
(rev 01)
tato (in questo caso, Prism 54): se il vostro è differente da http://pciids.sourceforge.net/iii/
Alcune periferiche PCMCIA potrebbero non comparire nella
1 #
Received
net
grep 06:98
lizzare cardctl:
acxlGO validate_fw:
ready to be
configurect
:)
cardctl
info 0
PRODID l="Cisco Systems" PRODID 2="350
hw unavailable-allocateti
|
lista (le schede più vecchie, in genere), in tal caso si potrà uti
Firmware written.
is
-n
06:00.0 Class 028G:
questo, controllate sulla lista di identificativi PCI disponibile su:
localhost acxioe write fw (firmware): 1,
e, poi, con il parametro -n che ci mostrerà l'tD:
periferica (3890) ci assicurano anche riguardo al chipset mon
for
increment
localhost acxlOO wrìtefw:
Series Wireless LAN Adapter'1
device
driver compiled against
[...]
MANFIO=GlSf,QQOa FUNCID=6
(...1 localhost Allocated 964
bytes for
Ecco una lista degli ID (separati da " : " se ottenuti con Ispci.
firnware module
localhost not
using auto
increment for
loading.
firmware loading.
da "," se ottenuti con cardctl) delle schede che abbiamo provato:
1..-J localhost
(rev SI)
II numero identificativo del produttore (1260) e quello della
firmware:
firmware module loaciing. localhost not
D-Link DWL-G659 Al
# Ispci
using ACX10Q resource
Vusr/5hare/acx/WLANGEN.BINp
localliost
Harris Semiconductor
thè mysterious
[...] localhost acxlOO probe pel:
localhost Trying to
controller:
imo buying a wireless network card
acxlOO probe pci:
TI acx pci.o:
Ver 0.2.0pre8
Loaded 5uccessfully
Modello
ID
3Com OfficeConnect
lGb7:6Qe0 1799:6626
Belkin F5D6020 Cisco Aironet
computer) vediamo il riconoscimento della periferi
Digicom Palladio Waue
10ec:8189
ca, il caricamento del firmware della scheda (circa
D-Link
0156.0002
40Kbyte) e del controller radio (964 byte): da que
D-Link DWL-650*
lO4c:8400
sto momento sarà possibile utilizzarla facendoci
D-Link DWL-659G+
104c:9B66
riferimento con l'etichetta wlanO.
Chipset Prism54 Intersil, dimostrando di aver imparato la lezione ricevuta riguardo ai suoi primi chipset (Prism II}, ha rilasciato un driver OpenSource per il suo nuovo
3SQ
Series
015f,00Oa
Nello stralcio riportato (locailiost è il nome del
DWL-65B
DrayTek Vigor54G
1260:3390
NetGear MA401
0156,3002
NetGear MA521
10eC:BlBO
NetGear WGSH
1260:3890
NetGear WGS11T
168c:9G13
US Robotics Wireless Turbo
104c:9G66
~
software, nel caso della scheda DrayTek Vigor 540.
802.Llg (in varie configurazioni); l'adattatore che
è molto semplice:
abbiamo provato, una scheda PCMCIA Netgear WG511T, è marcato come "108Mbit", ma queste
# ls
estensioni ai protocolli IEEE non sono supportate, al
-l /mnt/cdroFi/0nver/GWLAN\ Driver/
momento, da Linux e, comunque, risentono di tutte -r-xr-xr-x
1
root
rool
93996
Jul
16 2QQ3 GWLANDCB.ARM*
le limitazioni ed incompatibilità di cui abbiamo già parlato. Al momento della stesura dell'articolo, i driver
In attri casi i driver potrebbero
MADwifi, dedicati al supporto del chipset Atheros.
essere all'interno di file .exe (in
appunto, "non esistono", dato che nessuna release
realtà degli zip autoscompattan-
ufficiale è stata distribuita sul sito, quindi sono da
ti) o .cab (formato proprietario di
considerare altamente sperimentali.
Microsoft); se questo è il vostro caso, vi consigliamo
Grazie al lavoro degli sviluppatori Gentoo è disponi
di installare il driver su una macchina Windows e
bile una pre-release, in pratica uno snapshot abba
cercare il file di 93996 byte che è il firmware.
stanza stabile del repository CV5 del progetto; tale
Se proprio non riuscite a recuperarlo, potete scari
release è scaricabile da uno qualsiasi dei siti mirrar
carne uno generico dal sito ufficiale dei driver,
di Gentoo (si veda il riquadro Riferimenti Web alla
all'indirizzo:
fine dell'articolo per qualche esempio).
http://prism54.org/~mcgrof/finTware/
La versione che abbiamo utilizzato è quella chiama
Una volta ottenuto il firmware, questo andrà copia
ta madwifi-driver-O.lpre20040514.tar.bz2 ed
to nella directory /usr/lib/hotplug/firmware; se
ha compilato senza particolari problemi (a parte
tale directory non esiste, createla ed assicuratevi di
alcuni warning che non influiscono sul funziona
avere installato ed abilitato hotplug:
mento) sulla nostra Mandrake 10 con kernel 2.6.7rc2 preso dalla versione "Cooker"; ecco
#
rpm
-qa
|
la procedura che abbiamo seguito:
grep hotplug
hotplug-2G04_Bl 05-5radk # /etc/init.d/hotplug
status
|
grep
\[PCI\|USB\]
# ed
PCI Status for kernel: PCI
up;
bus
USB Status USB
up:
/usr/src
« mkdir madwifi
(...)
count for
bus
is
Llnux 2.6.7-rc2 1686
3
driver-.tar.bz2
kernel:
count
is
SA ed madwifi
# tar jxvf /path/al/file/madwifi-
Linux 2.6.7-rc2
1686 # make
0
"■■
Warning:
Una volta copiato, il firmware andrà rinominato in modo che possa essere caricato correttamente, una
"ieee80211 cfian2mode"
[/usr/src/madwifi/driver/atfi pei. ko|
*** Warning:
volta riscontrato un determinato chipset; ecco le
undefineQ!
"atti_hal lnit_channels"
[/usr/src/madwifi/driver/atfi pci.ko]
undefined1
corrispondenze: tt make instali
Prism GT e Prism Duette - isl3890;
I...]
Prism Indigo - isl3877.
cp
E' difficile che vi troviate di fronte al secondo chip-
ath hal.ko //Ub/modules/2.6.7- rc2/net
cp wlan.ko //lib/modules/2.6.7-rc2/net
set, in quanto la tecnologia 802.Ila in Italia non ha
avuto grande successo. Nel riquadro trovate una breve guida su come identificare gli adattatori WiFi. Terminate le operazioni, si potrà inserire l'adattato re nello slot PCMCIA ed osservare i log:
localtiost
kernel:
Loaded
locai.host
kernel ;
PCI:
pnsm54
driver,
version
1.1
EnabUng device 0000:06:00.0
(8000
■>
0002)
A questo punto, si potrà agire come spiegato più avanti per testare la propria configurazione.
Chipset Atherns I chipset Atheros si sono diffusi soprattutto durante il
periodo
in
cui
uscirono
le
prime
schede
"802.11b + ", delle schede fuori standard che sof frono di problemi di incompatibilità, ma riescono ad avere banda teorica fino a 22Mbit/s. II nuovo chipset multifrequenza e multìstandard di _
Atheros supporta gli standard 802.Ila. 802.llb ed
KWifiManager, l'utility di KDE per il monitorare lo stato delta connessione WiFi
INFORMAZIONI cp ath_pci.ko //liO/modules/2.6.7-rc2/net
/VS. Problemi con MDIS
[■■■1 depmod
Come abbiamo detto nell'articolo, alcune schede, con
-ae
NDISwrapper, possono avere problemi all'atto dell'assegnazio
Ecco fatto... a questo punto abbiamo inserito la
scheda NetGear controllando, al solito, i log:
ne dell'ESSID: questo è un problema noto ed è trattato nelle FAQ del progetto, che recitano:
. ts tail
-f
/var/log/mess3ges
localhost kernel:
localhost
kernel:
version
for
(Managed o Ad-Hoc), ad esempio iwconfig wlanO mode
ath hai:
localhost kernel: wlan:
Hanaged. Poi va impostata la chiave WEP, se necessario, ed
8.9.8.6
il security mode (open o restricted), ad esempio
0.7.3.1 BETA
ath.pel:
iwconfig wlanO
no
"ieee8G211 encap"
localhost
kernel:
ath pei:
localhost
kernel:
PCI ;
found:
kernel
ath pei:
mac 5.6 phy 4.1
ath&:
llb
llg
flthfl:
localhost
athO:
kernel :
dovrebbe essere impostato (ovvero diverso da
forcing 8
radio 4.6
Se non funziona, provate impostando prima l'ESSID, poi la chiave WEP. poi di nuovo l'ESSID (se non è impostato). ■ Attivate il broadcast dell'ESSID sul vostro Access Point ed assicuratevi che il vostro AP sia nella lista riportata da iwlist wlanO
5.5Mbps
UMbps
scan.
> Lasciate qualche secondo alla scheda per connettersi, dato che l'ESSID non compare nell'output di iwconftg se la
rates:
HHbps
[...]
802.11 address:
Atheros
set;
5ghz
IMbps 2Kbps
localhost kernel:
-> 0092)
rates:
5.5Hbps
impostate l'ESSID, ad esempio con iwconfig wlanO essid
FF;FF:FF:FF:FF:FF O 00:00:00:00:00:00).
athO:
athB:
<SflBB
cache
localhost kernel:
lHbps 2Hbp5
restricted ABCDE12345 (se non
della rete. A questo punto l'indirizzo dell'Access Point
localhost kernel:
kernel:
key
sapete quale utilizzate, provateli entrambi), Alla fine, Nome WLAN. Non vanno utilizzate virgolette attorno ai nome
EnabUng
line slzc not
localhost
tainted.
0.8.5.5 BETA
device 0090:66:00.8 localhost kernel:
Per prima cosa va impostato il modo di funzionamento
48Hbps 54Hbps
0B:B9:5b:FF;FF:FF
scheda non è associata.
A questi consigli, aggiungiamo uno script di esempio che. nel nostro caso, ha funzionato con la scheda D-Link DWL-650G +
5212:
rnem-GxlOcGGBBB,
irq-11
La scheda è stata riconosciuta ed abilitata; le viene
(come vedete, l'ESSID è ripetuto due volte}:
*!/bin/sh
assegnato il device athO, su cui dovremo poi ese guire tutte le operazioni di configurazione (che
iwconfig wlanO esstd
affronteremo più avanti).
iwconfig wlanO mode
NDISwrapper
iwconfig wlanB essid
iwconfig ulano
key
ESSID DELLA RETE Managed
open
s;Chiave_Wep
ESSID DELLA RETE
Esistono driver "nativi" anche per altri chipset (ne vedremo alcuni nelle prossime pagine), ma adesso ci preme parlare di questa soluzione che permette
n
fine!
/Ub/modules/ uname
rà alla maggior parte di voi di utilizzare la propria
-r"/
-name
'ndiswrapper''
-exec
rru -rf
{}
\;
scheda WiFi PCMCIA o PCI (se pur senza poter sfrut tare potenzialità avanzate) anche se non esiste un
A questo punto sì potrà procedere all'installazione a
supporto nativo ufficiale per Linux.
partire dai sorgenti (scaricabili dal sito segnalato tra
NDISwrapper è, come si evince dal nome, un involu
i Riferimenti Web):
cro attorno ai driver ND!S, ovvero i driver di rete di Windows. Come si può facilmente immaginare, que
#
ed
sto rende possibile utilizzare la quasi totalità delle
#
tar
schede WiFi funzionanti sotto Windows XP sfruttan
#
ed
do i driver preesistenti; dalle nostre prove, le pre
# nake
/usr/src
zxvf /percorso/di/ndiswrapper*.tgz ndiswrapper-X.Y
stazioni sono risultate più che accettabili, anche se si evidenziano alcuni problemi riguardanti la
C make
instali
"messa in rete" delle schede, dì cui parliamo in un apposito riquadro in questa pagina.
A questo punto il modulo per il kernel e le utility in
Dato l'enorme interesse che questi driver hanno
userspace saranno pronte per l'utilizzo, manca una
suscitato, lo sviluppo procede in modo molto rapido
sola cosa: il driver originale.
e le versioni si susseguono, tanto che nella
Come abbiamo accennato, i driver devono essere
Mandrake 10 è inclusa la release 0.4 mentre, al
quelli per Windows XP (spesso accorpati a quelli per
momento della stesura di questo articolo, l'ultima
Windows 2000); tali driver sono disponibili diretta
versione è la 0.8-rcl.
mente sul CD-Rom allegato alla scheda WiFi, oppure
Anche in questo caso, consigliamo vivamente l'in
si possono scaricare quelli consigliati direttamente
stallazione a partire dai sorgenti di questa nuova
sul sito di NDISwrapper:
versione. Sarà necessario rimuovere la versione
http://ndiswrapper.sourceforge.net
/supported chipsets.html
precedente:
Per i nostri test abbiamo utilizzato una scheda # modprobe #
-r
ndiswrapper
urpme ndiswrapper
PCMCIA D-Link 650G+ ed una US Robotics "Wireless Turbo PC Card" (modello 5410); una volta scaricati i
driver, li abbiamo estratti:
localhost
kernel:
wlanS:
ethernet S
ed
ndiswrapper
device
[...]
iising driver gplus.sys
/usr/src
Come vedete, appare un messaggio che avverte
S mkdir driver_dlink
# ed driverdljnk
riguardo al fatto che il driver per Windows tenta di
# unzip /percorso/driver DLINK.zip
utilizzare risorse che non può toccare: questo non influisce su! funzionamento del driver né sulle pre
#
inflating: WinXP/GPLUS.bìn
stazioni.
inflating^ WinXP/GPLUS.inf
Terminata l'installazione della scheda, bisognerà
inflating:
proseguire attivandola per accedere alla rete, ma,
ndiswrapper
Installino,
# ls
WinXP/GPLUS.sys
purtroppo, come abbiamo accennato, con le schede
-i WinXP/GPLUS.inf
da noi provate ci sono alcuni problemi, documenta
gplus
ti nell'apposito riquadro nella pagina a fianco.
-l /etc/ndiswrapper/gplus/
total 284K
Irwxrwxrwx [,..]
Testare la configurazione
104C:9B66.conf ■>
/etc/ndiswrapper/gplus/lG4C:9G66:1186;3B95.conf
Come abbiamo visto, esistono due tipi principali di
-rw-r--r--
(. . .]
1B4C:9066:1186;3BG4.conf
architettura di rete wireless, ora che abbiamo confi
-rw-r—r-
[...]
104C:9G66:1186:3BQ5.conf
gurato il nostro hardware, è venuto il momento
-rw-r--r-- [...]
gplus.bin
della connessione.
-r--r--r--
[...]
gplus.inf
Sulla distribuzione Mandrake IO Officiai che abbia
-rw-r- -r--
[... ]
gplus.sys
mo utilizzato per i nostri test, non erano installate le applicazioni
Ora sarà possibile caricare il driver ed inserire la
necessarie per utilizzare la sche
scheda, controllando, come al solito, i log:
da (nel nostro caso la D-Link DWL 650 a llMbit}, in particolare è
# modprobe
# tail
-r
ndiswrapper && rnodprobe
-a
ndiswrapper
lacalhosl kernel:
ndiswrapper uersion B.a-rcl
localhost
kernel:
ndiswrapper addmg
localhcst
kernel:
PCI:
localhost
kernel:
loaded
gplus.sys
Enablìng tìeulce 0888:06:00.Q
driver
no
recouer..,ok.
due nodi in modalità ad-hoc. Daremo per scontato
prima WLAN. Per il primo esempio, collegheremo
[...]
modules
urpni wireless-tools
A questo punto siamo pronti per creare la nostra
Trying
to
che i driver sono caricati, quindi questa sarà la
localhost pci.agent[2Z75] : ...
#
(08GG -> 00021
ndiswrapper:
Buggy ndis
stato necessario installare ii pac
chetto wireless-tools:
-f /var/log/messages
for
PCI
slot
6690:06:00.0
"prova del fuoco".
Per prima cosa, configuriamo le impostazioni del
GLOSSARIO
Glossario tecnico
server RADIUS da parte di client xsupplicant.
portatili. Vedi anche miniPCI. WEP - Wireless Equivalent Privacy:
Airport (Apple): le periferiche WiFi
sistema di crittografia a chiave simme
802.11 (IEEE): la "famiglia" dei proto
prodotte da Apple. La nuova serie,
trica utilizzato per le connessioni WiFi
colli relativi a WiFi.
denominata Airport Extreme, e compati
802.Ila e 802.llb; è stato dimostrato
bile 802.llg, ma non esistono i driver
che è possibile crackare questa prote
per Linux/PPC per fé schede miniPCI
zione con attacchi statistici basati su
Airport Extreme in dotazione con i nuovi
alcuni pacchetti denominati "weak"
802.Ila (IEEE): protocollo per connes sioni WiFi fino a 54Mbit/s su frequenze sopra ai 5GHz. 802.llb (IEEE)1 il primo vero "stan dard" per il WiFi, permette connessioni
fino a UMbit/s su frequenze di 2.4GHz. 802.llg (IEEE): il più recente protocol lo per comunicazioni WiFi, offre circa 54Mbit/s di banda su frequenze di 2.4GHz. 802.Ili (IEEE): standard per la sicu rezza del WiFi, con feature avanzate per
iBook e PowerBook (anche se, ovvia
(deboli] e su note vulnerabilità del pro
mente, le schede sono pienamente sup
tocollo di crittazione.
portate da Mac OS X).
compatibili con gli standard IEEE
solitamente scritta su una Flash ROM
802.11.
interna, che permette ad una periferica di inizializzarsi; collabora con i driver per rendere disponibile e funzionante
('hardware.
autenticazione, autorizzazione e comu
miniPCI: slot PC! di dimensioni ridotte
nicazioni sicure (crittografia a chiave
pensato appositamente per schede di
pubblica, chiavi dinamiche).
espansione da utilizzare con dispositivi
802.lx: standard attualmente utilizzato
WiFi: si riferisce alle apparecchiature
Firmware: la componente software,
portatili (laptop, palmari).
WLAN: composizione di Wireless LAN (Locai Area Network). WPA - WiFi Protected Access: stan dard per la sicurezza del WiFi nato per porre rimedio (almeno in parte) ai pro blemi di WEP, offre il cambiamento
dinamico delle chiavi di crittazione e si integra con 802.lx per l'autenticazione
PCMCIA - Personal Computer
e autorizzazione all'accesso. E' stato cri
torizzazione di un client ("supplicant")
Memory Card International
ticato pesantemente in quanto è solo un
ad una rete WiFi, solitamente imple
Associatori: il formato più diffuso per
rimedio temporaneo, in attesa dell'im-
mentato tramite autenticazione su
le schede di espansione per computer
pìementazione massiccia di 802.Ili.
per permettere l'autenticazione e l'au
wìreless su uno dei nodi, per il nostro test useremo
è giunto il momento della verità... proviamo a lan
come ES5ID (ovvero il "nome" della rete) test, il
ciare un ping verso l'altro computer:
canale 3 ed una semplice chiave WEP a 40bit (nota anche come WEP a 48bit); i computer implicati sono
ws# ping
un laptop (lap) ed una workstation (ws):
PING
lap# iwconfig ethl essid "test" channel 3 key ABCDE12345
-e 3 192.168.2.1
192.168.2.1
(192.168.2.1)
56(84)
bytes of data.
64 bytes
from
192.168.2.1:
icmp seq=l
ttl=64
64 bytes
from 192.168.2.1:
icmp_seq=2
ttl=64 time=2.27 ms
time=2.14 ms
64 bytes
from 192.168.2.1:
ìcnsp_seq=3 ttl=64 time=2.Q4 ms
poi assegnarne un indirizzo IP all'interfaccia: •-- 192.168.2.1 ping statistici lap» ifconfig ethl
3
192.168.2.1
packets
transmitted,
3
--■
received.
Q%
packet
loss,
ripetiamo le stesse operazioni su un altro nodo, per
tirae 20Q2ms
rtt min/avg/Tnax/mdev = 2.G48/2.158/2.278/D.101 ns
avere la nostra prima rete wireless: Funziona! Abbiamo creato la nostra prima WLAN! ws# iwconfig ethl essici "test" ws#
ifconfig ethl
channel 3 key ABCDE12345
Per la realizzazione di una connessione ad un Access Point le impostazioni cambiano di poco;
192.168.2.2
faremo conto di aver già configurato l'Access Point (fate riferimento al manuale del vostro AP per le
WEBOGRAF1A
Riferimenti web
istruzioni dettagliate). Impostiamo la connessione:
0
iwconfig ethl mode Hanaged essid
Driver Orinoco
rete con ap
http://savannah.nongnu.org/projects/orinoco/ Driver HostAP
key
ABCDE12345
http://hostap.epitest.fi
Come potete vedere, abbiamo cambiato solo la
Driver Madwifi (CV5)
modalità, gli altri parametri restano identici. Dato
http://sourceforge.net/cvs/7group id=82936
che. in genere, gli Access Point forniscono anche un
Driver WLAN-NG:
server DHCP (oppure possono fare da "ponte" per
http://w*m.linux-wlan.eoro/download.html Driver ATMEL Berlios (CVS snapshot) http://at76c503a.berlios.de/cvs.html
accedere al server DHCP della rete fissa), a questo punto si potrà richiedere un indirizzo IP:
Driver ATMEL Sourceforge (snapshot e patch per il kernel) http://atmelwlandriver.sourceforge.net/news.htfnl
# dhclient
ethl
Driver ACXlOO/111 patchati (funzionanti) http://lisas.de/~andi/acxlOO/
Schede poco supportate
Nel caso non si disponesse di un servizio DHCP {o
questo non fosse attivo e/o configurato) si potrà
Documentazione Digicom Palladio:
configurare la scheda come visto poco sopra, asse
http://alumnus.caltech.edu/-rbell/Realtek8180.html
gnando con ifconfig un IP disponibile.
Driver 3Com OfficeConnect (con patch) http://wnw.espina.info/papers/officeconnect/ Driver ufficiali 3Com OfficeConnect (solo kernel 2.4)
# ifconfig etili
192.168,6.194
http://support.3com.com/infodeli/tools/nic /3crshpw796/license.htm
Wrapper driver binari Progetto NDIS Wrapper:
Se tutto è andato bene, a questo punto la scheda
WiFi sarà configurata ed avrà un indirizzo IP valido; controlliamo con ifconfig:
http://ndiswrapper.sourceforge.net Linuxant DriverLoader http://www.linuxant.com/driverloader/
Varie
#
ifconfig ethl
ethl
Link encap:Ethernet
inet
addr:192.168.0.194
KWsddr GQ:0F:O3:28:AB:CD Bcast:192.168.0.255
Ampia lista di hardware con chipset e (eventuale) supporto: http://www.linux-wlan.org/docs/wlan_adapters.html.qz
Mpsk:255.255.255.0 UP
BROADCAST
NOTRAILERS
RUNNIMG MULTICAST
Lista hardware TI ACX100/111
MTU:15BG
http://acxlBO.sou rceforge.net/mat rix.htral
Ketric:l
Mirror Mandrake Cooker (per kernel aggiornati): ftp://ftp.rediris.es/pub/Unux/distributions /mandrake-devel/cooker/cooker/Handrake/RPMS/
Per sicurezza, proviamo a fare ping verso il gateway
Raccolta di driver WiFi per Windows (Linuxant):
della nostra rete:
http://www.linuxant.com/driverloader/drivers.php
Raccolta di driver WiFi per Linux (Seattle wireless): http://www.seattlewireless.net/index.cgi/LinuxDrivers Hardware supportato da MADWIFI;
# ping
PING
-e
3
192.168.0.1
192.168.0.1
(192.168.0.1)
56(84)
bytes of data.
http://www.raattfoster.clara.co.uk/madwifi-hw.htm
64 bytes from 192.168.0.1:
icmp_seq=l ttl=255 time=1.90 ms
Lista ID USB:
64 bytes
icmp seq=2
from 192.168.9.1:
ttl=255
time=ì.96 ms
http://www.linux-usb.org/usti.ids
Lista ID PCI: http://pciids.sourceforge.net/iti/
Firmware Prism54: http://prism54.org/~mcgrof/fimware/
Se tutto funziona, abbiamo terminato: ecco realiz zata la nostra prima WLAN!
Wireless: Centrino, PCI. USB e AP In queste pagine vedremo come installare il supporto wireless per il chipset Centrino di Intel, per alcune schede PCI, adattatori USB ed una breve panoramica su alcuni Access Point che abbiamo provato
a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>
Dopo aver parlato di schede (o adattatori, che dir si voglia) PCMC1A WiFi, passiamo ad
altri tipi di connettività, ovvero quella inte grata, che ormai si identifica con la tecnologia Intel
# mkdir /usr/Ub/hotplug/firmware
Centrino, quella PCI, pensata principalmente per i
# ed
desktop che necessitano di accedere ad una WLAN
# unzip /percorso/del/firmware.zip
/usr/lib/hotplug/firmware
e quella su USB, pensata per i portatili che non dis pongono di slot PCMCIA liberi e per i desktop in cui
Poi si potrà caricare il modulo:
non c'è spazio per un'altra scheda PCI. Oltre a que sto, parleremo di DriverLoader, la soluzione com
# modprobe
merciale per utilizzare i driver di Windows XP con la
# tali
propria scheda wireless e di configurazione avanza
ipw21QG:
no
ta delle schede basate su chipset Intersil Prism II
ipw21G0:
Intel(R)
per creare un vero e proprio Access Point tramite un
ipw21G0:
Copynght(c)
-f
-af
ipw2100
/var/log/messages version
computer ed una scheda WiFi PCI.
PCI:
Found
Infine, presenteremo uno script sviluppato durante
PCI:
Sharìng
la stesura di questo articolo, che serve a semplifica
Detected
IRQ
9
IRÒ
magie,
meni:
cosa fondamentale per chiunque acceda tramite la
ethl:
propria scheda wireless a più di una rete e non
Registered
Using
Intel
G.48
Corporation
6O0O:O2:Ob.e
device at QQe€:Q2:9b.O,
GxD92910O0-OxD0291FFF
hotplug as
2693-2004
for device
kernel.
21G0 Network Driver,
9 with eB66:99:ld.l
ipw218e PCI
re la gestione di diversi Profili di connessione, una
tainting
PHO/Wireless
■> d9dldQ99,
irq:
9
firrrviare load.
ethl
voglia cambiare a mano la configurazione ogni volta che desidera passare da una rete all'altra.
Intel Centrino
Come potete vedere, i moduli hanno riconosciuto il chipset wireless del Centrino ed hanno provveduto ad associargli il device ethl: da questo momento
Dopo molti mesi di estenuante attesa, Intel ha final
sarà possibile configurare l'adattatore come abbia
mente rilasciato un primitivo driver per la sua piat
mo visto nelle scorse pagine, ad esempio potremo
taforma Centrino anche per Linux; entro poche set
associarci ad un Access Point così:
timane dal rilascio, un team di mantainer altamente
motivati ha introdotto nel driver il supporto per
# iwconfig
ethl
essid
"Nome AP"
mode Hanaged
tutte quelle feature che non erano inizialmente state inserite nel driver.
Per maggiori spiegazioni vi rimandiamo alle pagine
Anche in questo caso, dato il livello di instabilità e
precedenti.
di rapido sviluppo del software, procederemo all'in stallazione a partire dai sorgenti, premurandoci di
Adattatori PCI
scaricarli (insieme al firmware) dal sito:
Configurare una scheda WiFi su bus PCI è molto
http: //ipw21GQ.sou rcefo rge.net
simile a quanto già visto per le schede PCMCIA,
Una volta ottenuto il driver, provvederemo ad
anzi, il più delle volte le schede PCI
estrarlo ed a compilarlo:
hanno la stessa circuiteria delle
# ed
tore (PCMCìA su PCI o PLX) in
PCMCIA, montata su un adatta
#
/usr/src
tar zxvf
/percorso/a/ipv/2103-".tg!
modo da poterle agganciare allo
[...1
slot PCI (figura a lato).
# ed ipwzioe-
Nel caso delle schede D-Link
M make && make instali
DWL-520G+ (802.llg equivalen
te
alla
DWL-650G + )
e
D-Link
Se non si sono verificati errori, a questo punto i
DWL-520+ <802.11b+ equivalente
moduli necessari saranno installati sul nostro siste
alla DWL-650 + ) basterà seguire le
ma; come al solito, procediamo alla verifica del cor
spiegazioni già date per le PCMCIA; è pos
retto funzionamento. Per prima cosa, andrà estratto
sibile, in pratica, utilizzare gli stessi driver
il firmware:
installati allo stesso modo (nel nostro caso, per
INFORMAZIONI
provare un'alternativa abbiamo usato anche NDISwrapper per entrambe).
DriwerLaader
Nel caso delle schede 3Com 3CRDAG675 e NetGear WG311, abbiamo sfruttato senza pro
In genere, il mercato aziendale presuppone di
blemi i driver MADwifi di cui si è
lavorare con hardware sicuramente supporta
già
to, ma in alcuni casi questo non è possibile;
parlato per l'adattatore
come possono, allora, gii utenti business utiliz
PCMCIA NetGear WG511T; fum
ea
differenza
è stata
zare senza troppa fatica le proprie periferiche?
che
Linuxant, già nota per i driver per i Softmodem
abbiamo dovuto caricare a
Conexant, ha realizzato un'applicazione simile a NDISwrapper.
mano il driver, dopo averlo
che permette di utilizzare i driver per Windows per gestire la
compilato ed installato;
propria periferica anche sotto Linux. Dato che sul sito US Robotics questa soluzione è consigliata
# modprobe
direttamente dal produttore, abbiamo deciso di provarla per la
-a ath_pci
scheda US Robotics modello 5416, che non eravamo riusciti a
# tail -f /var/log/messages localhost
7
17:09:15
Jun
7
17:09:15 localhost kernel:
wlan:
Jun
7
17:09:15 localhost kernel:
ath. pei:
G.8.5.5 BETA
valida 30 giorni, più che sufficienti per testare la bontà del pro
Jun
7
17:09:15 localhost
kernel:
ath pci:
0.8.5.5 BETA
dotto. Dallo stesso sito abbiamo scaricato i driver Windows XP
Jun
7
17:09:15
kernel:
PCI:
localhost Founcl
kernel:
IRÒ
10
ath
for
hai:
far funzionare con i driver nativi ACX100.
Jun
G.9.9.3
Ci siamo registrati sul sito di Linuxant ed abbiamo scaricato la
0.7.3.2 BETA
versione trial del programma, con una licenza temporanea
per la nostra scheda, opportunamente situati in una pagina
device 0000:00:08.0
[■_..] Jun
7
17:09:15 localhost
kernel:
athO:
apposita. Abbiamo installato il pacchetto RPM;
# urpmi driverloaaer-N.NN-fJ.i3a6.rpm
mac 5.6 phy 4.1
5gti/
radio
3.6
Preparing...
#####«######*####»»»#################
l:driverloader
Jun
7
17:09:15
localhost
llg
Jun
7
rates:
kernel: IMbps
[...]
17:09:15 localhost kernel:
####*«#############################*#
athO: 12Mbp5
[...1
54Kbps
9
athQ:
803.11 address:
Abbiamo estratto i driver per Windows:
OO:0e:6a:FF:FF:FF
Riguardo all'ultima scheda che abbiamo provato, la
US Robotics modello 5416. siamo riusciti a farla riconoscere ai driver ACX100, ma una brutta serie
di kernel Oops ne rende impossibile l'utilizzo: al momento, il bug è stato segnalato agli sviluppatori che, speriamo, potranno sistemarlo al più presto. Del resto, US Robotics sul suo sito consiglia uffi
cialmente di utilizzare Conexant DriverLoader per questa periferi
mkdir driverWin (A ed
# unzip
driverWin
. ./usrllgv46q.zip
Dopodiché ci siamo connessi con il nostro browser all'indirizzo riportato nella pagina di istruzioni di DriverLoader
(http://127.9.0.1:18040), abbiamo inviato il file .inf del nostro driver e poi il . sys ed il . bin; a questo punto, abbiamo potuto scoprire l'indirizzo MAC delia scheda e. quindi, attivare la licenza.
Terminate queste impostazioni, il nostro adattatore wireless era disponibile con il nome ethl, ed abbiamo potuto utilizzarlo
senza problemi tramite i wireless-tools (iwconf ig, etc).
ca, quindi abbiamo sfruttato l'oc casione per testare anche questa soluzione, trovate i risultati nel
estratta al solito modo:
riquadro in questa pagina.
Configurazione USB
# ed
«
/usr/src
tar jxvf /percorso/di/lmux-wlan-ng-.tar.bz2
Per quel che riguarda le periferiche USB, abbiamo avuto modo di provare un adattatore Roper FreeLan
u ed
Unux-wlan-ng"
(chipset Atmel), un Allied Telesyn ed un NetGear WG121.
A questo punto sarà necessario
L'adattatore Roper è quello meglio supportato: è
configurare i driver; dato che
bastato collegarlo alla nostra Mandrake 10
abbiamo bisogno del supporto
(con kernel 2.6.7-rc2 preso da Mandrake
USB, lo attiveremo (dove non appare nulla, abbia
Cooker) e la periferica (wlanQ) è stata
mo semplicemente dato Invio ed accettato la scelta
disponibile subito, senza bisogno di
di default, cioè quella che compare tra parentesi
ulteriori configurazioni. Per quel che riguarda la chiave USB di Allied
quadre}. Ecco come apparirà la procedura di confi gurazione:
Telesyn, il supporto è integrato nei driver WLAN-NG da oltre un anno; vediamo, quindi, di installare tali
tt
./Configure
driver sulla nostra Mandrake 10. Per prima cosa, andrà scaricato l'ultimo "snapshot" dei driver dal
Build
sito:
Linux source directory
ftp://ftp.linux-wlan.org/pub/linux-wlan-ng/
Thè kernel source tree is version
Nel nostro caso, l'ultima release è la O.2.1-pre21, abbiamo quindi scaricato questa e l'abbiamo
Prism2.5
USB
(
usb)
driver?
(y/nl
[n]:
y
[/usr/src/linux):
2.6.7-0.rc2.1mdk-i686-up-4GB.
Kernel 2.5/2.6 support is
più delle volte vengono utilizzate su computer por
hlghly experimental.
tatili, può far comodo poter gestire diversi "profili di
Hodule instati direclory
connessione", ad esempio uno per la WLAN di casa
[/lib/modules/2.6.7-a.rc2.1mdk-i686-up-4GB] :
ed uno per quella dell'ufficio.
l.-.l Configuration
Una soluzione applicabile a tutte le distribuzioni era
successful.
il supporto integrato nel pacchetto PCMC1A_CS, ma
* make
tale supporto non è applicabile agli adattatori PCI * make instali
ed USB e, soprattutto, ha dei seri problemi a funzio
Rimane un'ultima operazio
configurazione vengono pesantemente modificati.
ne da compiere, per attivare
Per risolvere il problema non abbiamo trovato di
il supporto:
meglio che sviluppare un semplice script bash
nare in distribuzioni (come Mandrake) in cui i file di
(circa 300 righe) che utilizza dei file di testo annida # /etc/init.d/wlan
ti in apposite directory per la gestione dei profili; il
start
pacchetto, comprendente io script ed alcuni file di esempio, è scaricabile presso il sito della rivista: http://www.linuxpratico.coni/risorse/hardware
Ora l'interfaccia wlanQ sarà disponibile per tutte le operazioni di accesso alla rete WiFi.
/redazione netprofiles.tar.gz
Per quel che riguarda l'adattatore Netgear, c'è da
Una volta estratto il tarball. bisognerà lanciare da
dire che. nonostante i driver per il chipset Prism54
root lo script instali. sfi che si occuperà di copiare
siano quelli meglio supportati dal kernel 2.6.X. il
i file al posto giusto e, successivamente, bisognerà
supporto per la connessione via U5B è ancora man
anche procedere alla configurazione creando in
cante, quindi è risultato impossibile utilizzare que
/etc/netprofiles una directory per ogni interfac
sto device, anche con i driver sperimentali disponi
cia che si vuole configurare; ad esempio, se volessi
bili sul CVS del progetto Prism54.org. Riguardo a
mo gestire profili solo per la scheda WiFi. potremmo
questo hardware, poi, è importante sottolineare che
creare la directory wlanO in cui poi copiare un profi
la velocità di 54mbit/s è raggiungibile solo ed unica
lo d'esempio da adattare aile nostre esigenze:
mente se si utilizzano porte U5B 2.0, la cui banda teorica sfiora i 480mbit/s, mentre le porte U5B 1.1,
# ed /etc/netprotiles
comuni a quasi tutti i PC con qualche mese sulle
f mkdir wlan6
spalle (precedenti al 2003, all'inarca) possono rag
# cp /usr/share/doc/netprofites-G.1/sanples/wifi
giungere circa 12mbit/s di banda, assolutamente
/etc/netprofiles/wlanO/lavoro
insufficienti per gestire una connessione di quella portata, e quindi risulterebbero un "collo di botti
A questo punto si potrà procedere alta configurazio
glia" per i dati.
ne; il file d'esempio è commentato in ogni sua parte, ma per completezza mostreremo qui un
Profili di connessione
esempio di configurazione abbastanza generico
Una volta appurato il corretto funzionamento dell'a
che potrebbe andar bene per la maggior parte
dattatore WiFi, è necessario pensare a come "salva
delle connessioni WiFi domestiche e di piccole
re" le impostazioni, in modo che possano essere
reti aziendali:
riutilizzate senza fatica. Oltre a questo, dato che il
INFORMAZIONI
-
Tabella riassuntiva delle schede PCI ed USB provate
Produttore
Modello
Standard
Chipset
Driver
Kernel
Mandrake1
AUied Telesyn
AT-WCL468
862.Ho
Prism II
WLAN-NG
No
NO
5UFF.
3Cora
3CROAG675
862.llg
Atheros
HADWifl
No
NO
OTTIMO
D-Lmk
OWL-520.-
862.11b+2
TI
ACX10O
ACX
No
No
BUONO
D-Link
DWL-526G+
862.llg3
TI
ACXlll
acx ìoe*
No
No
5UFF.
Netgear
WG311
862.llg
Atheros
HADWifi
NO
NO
OTTIMO
Netgear
WG 121
862.llg
Prism54
Prism54
NO*
NO
INSUFF.
Roper
Freelan
862.llb
Atmel
Atmel
No
SÌ.6
OTTIMO
US
5416
862.110*
TI
ACX 190J
No
No
SUFF.
Robotics
ACXlll
100
Giudizio
1) Configurazione standard di Mandrake 10 Officiai con kernel 2.6.7-rc2 da Mandrake Cooker 2) Velocità fino a 22Mbit/s {fuori standard) 3) Velocità superiori a 54Mbit/s [fuori standard) 4) Per il TI ACXlll è consigliato NDISwrapper. al momento
5) Nonostante il driver per questo chipset esista, il supporto USB non è ancora funzionante 6) Mandrake include il supporto per questi device mettendo i moduli in 3rd party/ cioè quelli forniti da terze parti
WIFI_MDDE="managed"
WIFI CHAN-"5"
WIFI..SSID="workplace"
WIFl_KEY-"chiave..weptrnp"
WIFI KEY="chiave lavoro"
DHCP-"n"
DHCP="y"
IP ADDR=1O.0.G.1O
Gw-ie.e.e.i
Nella maggior parte dei casi queste righe sono suf
DNsi=ie.e.o.i
ficienti a connettersi alla rete; se vogliamo, possia mo creare anche un profilo per una eventuale con
Anche in questo caso, la configurazione è di una
nessione WiFi casalinga in modalità ad-hoc, ad
semplicità estrema: poche righe per specificare le
esempio creando un nuovo file casa, nella rjirectory
impostazioni della WLAN e quelle relative ad IP,
/etc/netprofiles/wlanO/:
gateway e DN5 server da utilizzare.
Ora che i profili sono a posto, sarà possibile invo WIFI_MODE="ad-hoc" WIFI S5ID="home sweet
carli con i! comando netprofile fio script sarà installato in /usr/sbin/):
home"
PASSO-PASSO
&' HostAP: Access
.-.. ì Point con LinuH
PATH=/blr;/usr/bin:/sbin:/usr/sbin
HOSTAPD CONF=/etc/ho5tapd/hosTapd.ccnf
Attualmente, gli Access Point di fascia bassa hanno dei prezzi
HOSTAPD BIN=/usr7sbln/hostapd
decisamente abbordabili e sono forniti di tutte le funzionalità
HOSTAPD ARGS="-B ÌHOSTAPD CONF"
più importanti, ma fino a qualche tempo fa l'acquisto di un AP era un investimento notevole, perciò si cercò una soluzione
alternativa: HostAP permette di utilizzare una normale scheda WiFi basata su chipset Intersil Prism 2/2.5/3 come Access Point.
La comodità di questo approccio è che si centralizza la gestio
AP_ES5ID="Nome della WLAN"
AP..WEP S«"WepKeyWepKeyl" # WEP
128bit,
13
caratteri
AP CHANNEL-4
AP IPADDR=10.S.e.l
ne degli accessi wireless su una sola macchina, senza dover gestire separatamente gli aggiornamenti di sicurezza dell'AP
test
-f
(firmware aggiornaci, configurazione SNMP, etc).
test
x
SHOSTAPD CONF SHOSTAPD BIN
| I
exit exit
1 1
Per poter utilizzare HostAP saranno necessari i driver ed il
demone in user-space; per installarli (utilizzeremo Debian 5arge come esempio), basterà un:
# aot-get instali hostap-source hostap-utils hostspd # ed /usr/src/ # tar zxvf hostap-source.tar.gz
s ed modules/hostap-source/ »
./debian/rules KSRC=/path/dei/sorgentl/delAernel
# dpkg -i
. ./.'./hostap-modules'.deb
echo
-n "Starting wireless HostAP...
rrodprobe
-a
rrodprobe
-a hostap cryptwep
"
hostap pel
iwconfig wlanQ essld "SfAPESSID}" key s;S{AP WEP_S}
iwconfig wlanB mode Master channel SAPCHANNEL sleep 5 ifconfig wlanB
SAP IPADDR up
SHOSTAPD BIN SHOSTAPD ARGS
Ora bisognerà configurare opportunamente il demone in
ecdo
"Dorè!"
~
userspace. ecco le impostazioni principali da cambiare nel file /etc/hostapd/hostapd. conf (specifichiamo solo quelle che
Se volete, sarà possibile caricare questo script al boot metten
andranno cambiate):
dolo in /etc/init.d/ e facendoci un link dalla directory del runlevel di default (in genere 2 per Debian e 3 per le altre):
interface=wlan9
ssid=nome della rete
«
macaddr acl=l
# In
ed
/etc/rc2.d/
-s
. ./lnit.d/hostap 515hostap
accept mac file=/etc/hostapd/hostapd.accept deny_inac_file=/etc/iicstapd/ho5tapd.deny
Se desiderate filtrare in base agli indirizzi hardware (MAC
own ip addr=lG.Q.B.l
address) delle schede wireless che possono associarsi alla rete, potrete semplicemente aggiungere gli indirizzi al file
Ovviamente, own ip addr andrò sostituito con l'indirizzo IP
/etc/hostapd/hostapd. accept (se non lo fate, ed avete la
che si vorrà utilizzare per la scheda/Access Point.
variabile macaddr ad impostata ad 1, NESSUNA scheda potrà
La maggior parte delle altre opzioni sono relative all'autenti
associarsi all'access point!); gli indirizzi hardware solo, di soli
cazione con server RADIUS e protocolli 802.IX. di cui non par
to, riportati direttamente sulla scheda PCMCIA, altrimenti è
leremo.
possibile vederli con i f conf ig:
A questo punto si potrà procedere al caricamento dei moduli
ed alla configurazione dell'interfaccia; per comodità, creere
# ifconfig
|
grep HWaddr
mo uno script:
Una volta configurato l'accesso, sarà possibile utilizzare tutte #!/bin/sh
le normali funzionalità di rete di Linux, come il masquerading
# Caricamento e configurazione di HostAP
ed il Quality of Service.
~
Due parole sugli Access Point Abbiamo avuto la possibilità di provare, insieme alle
schede, anche gli Access Point dei vari produttori. Purtroppo, anche dove sembrava veramente impos sibile, cioè in componenti hardware configurabili via web, ci sono incompatibilità, anche piuttosto pesanti.
HSUS Wi-330 Pur non avendo avuto la possibilità di provare sche de WiFi ASUS, abbiamo testato in redazione questo
ibrido, che può funzionare da Access Point. ma anche da adattatore, collegandolo ad una qualsiasi scheda ethernet. L'interfaccia web dell'Access Point Cisco Systems si è dimostrata la migliore
La caratteristica più importante dei WL-330 è legata alle sue dimensioni: è veramente microscopico, con un perimetro all'inarca uguale a quello di una carta
di credito (anche se è un po' più quadrato) ed uno spessore di circa un centimetro.
La qualità del firmware che abbiamo testato era decisamente migliorabile: l'interfaccia web è poco curata e,
soprattutto, non è possibile imposta re una password di amministratore...
chiunque sia connesso alla rete wired, potrà cambiare a suo piaci mento le impostazioni del device!
Questo problema è stato sistemato in una reiease successiva del firmware.
Nel bundle sono compresi un micro-alimentatore, che ben si adatta sia alle dimensioni, che al peso
del device (è leggerissimo!), un cavo per prendere l'alimentazione direttamente dalla porta USB (vera mente utile, se si utilizza un portatile), il cavo necessario alla connessione ed un comodo astuccio L'interfaccia dell'AP D-Link, che non è possibile configurare con Linux...
imbottito che permette di tenere tutto questo arma mentario in ordine e protetto dagli urti.
Cisco Aironet 1100 Series Come sempre, la professionalità di Cisco Systems si # netprofile wlanG lavoro
nota, soprattutto nella cura dei dettagli: l'interfac
Importo
la
cia web per la configurazione è molto curata e per
Imposto
La modalità del wireless...
Imposto
il
nome
Imposto
la
WEP
conf igura?ione
[ /etc/netprofìles/wlanQ/lavoro
DHCP attivato, Attivo
il
nuovo
della
rete
a workplace...
key ascii...
]...
Fatto.
Fatto.
DhCP
(/sQin/dhcpcd)...
è disponibile l'interfaccia testuale, ampia mente documentata.
Fatto.
Proprio a questo proposito, dobbiamo dire
cerco il client... client
mette di accedere in modo intuitivo a tutte le impo stazioni de! device. Per chi non si accontenta,
Fatto.
Fatto.
che la documentazione, sia quella stampa ta ed allegata all'hardware, che quella dis
Se desiderate rimuovere qualsiasi connessione, basterà dare un semplice:
ponibile in PDF sul CD allegato e scaricabi le direttamente dal sito di Cisco Systems, è
di ottima qualità. # netproflle wlan9 off
Il bundle fornito con l'AP è di tutto rispetto,
ed include anche l'alimentatore in grado di Ovviamente esistono altri strumenti per gestire i
profili di rete e la distribuzione SuSE si distingue in
sfruttare la tecnologia Power over Ethernet, in modo da poter alimentare l'apparato diret
modo particolare al riguardo, ma purtroppo la mag
tamente con il cavo Ethernet che porta anche la
gior parte di quelli che abbiamo provato mancava
connettività alla rete fissa; oltre a questo, una serie
di alcune feature (come la gestione delle imposta
di staffe permette il montaggio dell'AP in molte
zioni WiFi) che erano necessarie per il nostro caso
posizioni differenti.
specifico. Alcune alternative, comunque, sono repe
Riguardo alla qualità della connessione, questo AP
ribili con una breve ricerca su freshmeat.net.
non è dotato di antenne esterne, ma di due anten-
ne interne in modalità antenna diversity, per cui la
ad un modem ADSL esterno.
potenza del segnale non è (facilmente) estendibi
L'interfaccia web è piuttosto curata e facilmente
le, ma la qualità del segnale è sempre buona.
D-Lìnk PWL-2DDDAP+
navigabile: ogni aspetto della configurazione è dis tribuito in modo che sia facilmente accessibile da
chi desidera configurare al meglio il proprio device
Questo Access Point è risultato un po'
ed ogni voce viene accompagnata da una descrizio
la pecora nera del gruppo. L'interfaccia
ne approfondita nella parte destra della schermata.
grafica di configurazione via web è poco
L'apparato è in grado di fungere da firewall dotato
curata, ma soprattutto è inutilizzabile, al
di stateful inspection, protezione dai DoS e dì gesti
momento, con qualsiasi browser per Linux, almeno
re reti VPN con IPSEC. L2TP e PPTP, oltre a creare
con il firmware che abbiamo utilizzato noi (datato
una De-Militarized Zone (DMZ) per configurazioni
Febbraio 2004): i controlli in javascript sono scritti
avanzate della rete locale. E' disponibile anche
con una sintassi ed un DOM che risultano errati sia
un filtro a parole chiave sugli indirizzi internet ed il
a Mozilla/Gecko che a Konqueror/KHTML, quindi per
logging dell'utilizzo della connessione ad Internet.
configurare il device sarà necessario disporre di
Purtroppo, anche in questo caso l'antenna è una
almeno un computer dotato di Windows ed Internet
sola e l'attacco non è standard, quindi non sarà
Explorer 5.x o successivi.
possibile sostituirla agevolmente, qualora si deside
Essendo un AP dedicato al mercato consumer, que
rasse aumentare ia potenza del segnale.
sto DWL 2000AP+ dispone di una sola antenna,
quindi non può sfruttare l'antenna diversity. però il
US Rpbotics Model 5450
connettore per l'antenna è standard e, quindi,
Questo AP ci ha fatto penare un poco per l'accesso
volendo, questa si potrà sostituire con un modello
all'interfaccia di configurazione, infatti è stato
più potente: nel nostro caso, infatti, l'abbiamo pro
necessario installare un server DHCP
vato con una antenna indoor, gentilmente fornita
sul portatile utilizzato per i nostri test,
da D-Link, che offre un discreto guadagno rispetto a
per assegnare automaticamente un
quella montata di default.
IP al device e poterlo configurare:
Draytek Vigar2GQDG Serìes
piuttosto scomodo,
ma
ecco
come abbiamo fatto:
# urpmi udticpd
Questo è un prodotto di fascia
# /etc/imt.d/udhcpd
alta, destinato alle aziende che
# tali
start
-f /etc/init.d/message?
desiderano una soluzione integra ta in grado di fornire connettività
A questo punto abbiamo collegato l'Access Point
wireless, ma di agire anche da
allo switch a cui era collegato il portatile ed abbia
modem ADSL (con backup su linea
mo visto quale indirizzo gii era stato assegnato:
ISDN), da router, da firewall, con tanto di gestione di reti private virtuali.
localhost udhcpd:
sending OFFER of
Altre feature includono il print server {una porta
loealhost udhcpd:
sending ACK to 192.168.0.182
192.168.0.182
USB che viene resa disponibile con il sistema LPR di Windows), il filtro per il web a parole chiave, che
Nel nostro caso. l'AP era finalmente disponibile
permette anche di bloccare contenuti potenzial
all'indirizzo 192.168.0.182.
mente dannosi, la gestione avanzata della riparti
L'interfaccia web è abbastanza curata e funzionale,
zione della banda, la cache DN5 e io switch 4 porte
permette una discreta gestione delle funzionalità
integrato, che è managed e permette quindi di
dell'Access Point; le antenne in modalità diversity e
creare LAN virtuali tra le 4 porte.
con attacchi standard offrono una discreta qualità
L'interfaccia web è intuitiva e ben realizzata: con
del segnale ed una buona espandibilità della poten
pochi click si possono configurare tutti gli aspetti
za dello stesso.
delle vane funzionalità offerte da questo apparato.
Per quel che riguarda la qualità della connessione,
Conclusioni
le nostre prove si sono svolte tutte utilizzando que
Come abbiamo visto, il supporto per il WiFi sotto
sto Access Point come base e la qualità del segnale
Linux è, nella maggior parte dei casi, ancora a livelli
è sempre stata notevole, grazie anche alle due
piuttosto sperimentali, ma la velocità con cui si
antenne in configurazione diversity; gli attacchi
susseguono le uscite dei driver ci fa ben sperare:
delle antenne sono standard e. quindi, queste pos
nonostante una buona parte dei produttori non rila
sono essere sostituite con altri modelli che offrano
sci specifiche né aiuti gli sviluppatori, il supporto
un maggiore guadagno, o una migliore
viene portato avanti e migliorato, spesso con pre
copertura di una particolare zona.
stazioni migliori ed un maggior numero di funziona
Netgear WGT624
lità rispetto ai driver ufficiali. Dopo questa lunga panoramica, ci fermiamo, ma ci
Un Access Point dal design molto
sarebbe stato molto altro da dire: vi rimandiamo ai
futuristico, che integra uno switch
siti già segnalati tra i Riferimenti Web delle scorse
a 4 porte ed offre la possibilità di
pagine ed alle discussioni sul nostro forum...
funzionare come router, collegato
Buona connessione!
Gruppi di continuità: sempre attivi! 1 gruppi di continuità sono strumenti fondamentali per preservare ciò che di più prezioso conserviamo nei nostri computer: i dati. Vediamo come utilizzarli con Linux.
a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>
Sempre più spesso si parla di come siano / dati la parte importante del nostro lavoro al computer; in effetti, se un disco rigido è facilmente sostituibile, non si può dire lo stesso dei
Per calcolare il consumo del vostro sistema, potete
dati che sono registrati su di esso.
fare riferimento alle tabelle nel riquadro 1, nelle
La mancanza improvvisa di energia elettrica può
prossime pagine. I valori in watt andranno poi moiti-
portare alla perdita di dati importanti: come recita
plicati all'inarca per 1.4 per ottenere un corrispon
la famosa Legge di Murphy, "se qua/cosa può andar
dente valore in VA adatto al nostro sistema.
male, lo farà" e, in genere, questo si verifica proprio quando avete appena finito di scrivere quel docu
Gruppi di continuità APC
mento importante e state per premere il pulsante
APC è una delle marche più note e, in assoluto, la
Salva...
più venduta al mondo per quel che riguarda gli UPS,
Cose un gruppo di continuità?
Per la nostra prova abbiamo avuto a disposizione
diversi UPS, tra cui il Back-UPS ES 500, il Back-UPS ES 350 e lo Smart-UPS RS 500. Questi tre gruppi di
continuità sono accomunati dal tipico cavo USB di Un gruppo di continuità (o UPS, Unìnterruptible
APC, che va collegato al computer per gestire gli
Power Supply) è, in sostanza, una batteria tampone
eventi prodotti dall'UPS.
che entra in gioco quando la corrente della linea
Questi gruppi sono supportati dalla comunità attra
elettrica non è sufficiente ad alimentare il computer
verso il progetto APCUPSd, un demone di sistema in
ed il monitor. Oltre a questo, solitamente un gruppo
grado di monitorare UPS locali su USB e seriale ed
di continuità è in grado di stabilizzare ia tensione e
UPS remoti gestiti a loro volta da un server
la frequenza della corrente elettrica, in modo da
APCUPSd: questo permette di costruire complesse
facilitare il compito dell'alimentatore; questo, ovvia
architetture in cui tutti i server collegati ad un
mente, diminuisce anche lo stress che viene appli
grosso UPS possono reagire agli eventi in modo
cato a tale componente e favorisce la longevità di
sincronizzato.
tutto il computer.
Sulla nostra Mandrake 10 abbiamo installato le sor
In base alla potenza defl'UPS ed ali' assorbimento
genti di Easy URPMI, che potrete aggiungere utiliz
del proprio hardware, quando viene meno l'alimen
zando l'apposito script online:
tazione dalla rete elettrica, si avrà qualche minuto
http://urpmt.org/easyurpmi/index.php
di tempo per salvare i propri lavori e procedere ad
poi abbiamo installato il demone
una chiusura pulita del sistema: i gruppi di continui
apcupsd:
tà più recenti hanno anche la possibilità di essere collegati al computer via porta seriale o USB per
D
urpmi
apcupsd
comunicare l'avvenuta mancanza di corrente dalla
rete e, quindi, permettere ad un apposito software
La qualità di questo demone
di reagire in modo automatico, iniziando la procedu
è talmente elevata che, per i
ra di salvataggio e shutdown del sistema.
Scegliere un UPS
INFORMAZIONI
Quali sono i fattori determinanti nella scelta di un
gruppo di continuità per il proprio computer? Sostanzialmente, bisogna valutare quanto consuma
Porte di rete
il proprio sistema e quanto tempo deve durare la
Quasi tutti i gruppi di continuità attualmente in vendita offrono
batteria; una volta appurati i dati tecnici, si potrà
anche la protezione della linea telefonica e/o della connessio
passare a valutare altri due parametri fondamenta
ne di rete Ethernet; a cosa serve tale protezione?
li: il prezzo e la garanzia; quest'ultima, infatti, costi
tuisce un fattore da non sottovalutare, specialmen te per quel che riguarda le batterie, e può influire notevolmente sul prezzo finale.
Semplicemente, se si verifica uno sbalzo di tensione sulla linea, questo verrà assorbito dal gruppo di continuità ed il
modem verrà protetto e non subirà danneggiamenti. Lo stesso vale per la scheda di rete, ovviamente.
tre modelli che abbiamo avuto in prova, è bastato
UPSTYPE usb
un file di configurazione di appena cinque righe!
LOCKFILE /var/lock
Questa è una configurazione minimale che dovreb
NETSERVER on
be funzionare con quaisiasi UPS USB marcato APC;
SERVERPORT
andrà salvata in un file
UPSCLASS
7B80 netmaster
apcupsd.conf da piazzare
UPSMODE
nella directory
NETACCE5S true
/etc/apcupsd/:
UPSTYPE
NETTINE 19
1
UPSCABLE usb
net
NETPORT 6666
">
SLAVE
192.168.0.1
usb
LOCKFILE
/var/lock
Non è molto differente dal precedente, no? Qualora
UPSCLA55
standalone
dovessimo collegare più di uno slave, dovremo
UPSMODE
aggiungere in coda al file una o più righe contenen
disable
ti la keyword SLAVE e l'indirizzo IP di ogni slave.
Tutto qua? Ebbene, sì... per
Terminata la configurazione, salviamo il file come
testare il corretto funzionamento
apcupsd.conf in /etc/apcupsd/, badando a tenere
del demone lo abbiamo riavviato (per fargli rilegge
una copia di backup della precedente configurazio
re il file di configurazione) ed abbiamo tolto la cor
ne, poi passiamo a modificare il file /etc/services;
rente all'UPS, controllando, come sempre, i log:
dovremo aggiungere queste due righe:
# /etc/irut.d/apcupsd
apcupsò 6ó66/tcp
# tail
-f
restart
apcupsd 6666/udp
/var/log/messoges
localhost apcupsd:
~
succeeded
localhost apcupsd[lS131]:
NIS
localhost apcupsd[18131]:
apcupsd
(26 January
server startup
20041
succeeded
mandrake
startup
succeeded
localhost apcupsd|lB131]:
Power failure.
localhost apcup5d[lB131l :
Running on UPS battenes.
localhost
User
apcupsd[18131]:
logins
E' possibile aggiungerle, indifferentemente, alla fine
del file o seguendo l'ordine di quelle già disponibili.
3.10.11
prohibited
Come vedrete, al power failure viene abilitato uno shutdown del sistema (viene mandato un messag gio a tutti gli utenti collegati in console) e viene proibito a nuovi utenti di fare il login. Per terminare la prova, abbiamo ricollegato la cor
rente; ecco cosa mostrano i log: localhost
apcupsdì13131]:
Hains No
rettrned. longer
on
localhost apcupsd[181311 :
Power is back.
localhost apcupsd[18131] :
Allowing "logins
UPS
UPS
battenes.
running on
mains.
La corrente è tornata, viene fermato lo shutdown e vengono riabilitati i login alla macchina.
II messaggio di avvertimento che, sotto Windows, segnala il passaggio alle batterie
Configurazione avanzata di APCUPSd Come abbiamo accennato, con APCUPSd è possibile anche configurare diverse macchine (che saranno collegate allo stesso UPS, ovviamente) in modo che reagiscano tutte agli eventi di un solo gruppo, che sarà collegato ad una macchina detta Master.
Le altre macchine che riceveranno gli eventi saran no configurate come Slave.
Vediamo cosa modificare, nel file di configurazione visto prima, per utilizzare il nostro PC come Master e poi vedremo un file di configurazione per un client. In grassetto le righe aggiunte o modificate: La corrente è tornata ed APCUPSd ci UPSCABLE
usb
avverte prontamente
~
ABELU
ffi}} Calcolare rassorbimentn del Pubblichiamo un paio di tabelle che vi potranno aiutare nel cal
colo dell'assorbimento del vostro sistema; i valori possono, ovviamente, variare, ma per una prima stima del consumo que ste tabelle torneranno utilissime.
Componente
Assorbimento
Monitor 15"
CRT Schermata
Blu
Monitor
15"
CRT Standby
8
Monitor
15"
CRT Sospensione
5
(W)
proprio PC Componente
Asse rbimento
Linee Usate
Scheda video AGP
30W
+3.3V
5QW 10W
+5V
Scheda PCI
5W -
Scheda
4M
+3.3V
Controller SCSI
2GW
+3.3V e
Floppy
5W
*SV
Ethernet
Drive
1QW
e
+12V
DVD-ROM
18W - 25W
+5V e
♦12V
CD-RW
1C;.1 - 25W
-ÓV
e
+12V
HD
72Q0rpm
5W - 20W
+5V e
+12V
HD
SCSI
IBM
+5V
+12V
-
25W
+5V
CRT Schermata Blu
66
Monitor 17"
CRT Schermata Bianca
77
Monitor
17"
CRT Schermata Nera
57
Monitor
17"
CRT Sospensione
Monitor
19"
CRT
75
Pentium
38W
+5V
Monitor
17.4"
TFT
LCD
Schermata
Bianca
29
Pentium 4
78W
+12V
Monitor
17.4"
TFT
LCD
Schermata
Nera
26
Athlon
70W
+12V
Schermata
2
Nera
lB.OQQrpm
-
1-3W Motherboard
(vuota)
25W
40W
-
III
slave apcupsd|12637]:
*3.3V e +5V
4GW
3.10.13
(16 Aoril 2004) slave apcupsd[l2637]:
start
-■-3.3V
12BMB
apcupsd
debian startup succeeded
Connect from master
Ora dovremo controllare che sia partito il demone
e
+12V
(cadi
8W per
RAM
riavviare il demone:
/etc/init.d/apcupsd
+5V
CD-ROM
Monitor 17"
Dopo aver salvato, sarà finalmente possibile
0
-
192.163.9.162
succeeded
Controlliamo cosa succede anche sul master:
di rete; nei log ci sarà qualcosa tipo: # tail localhost
apcupsd[3215]:
N1S server
localhost
apcupsd[3215]:
apcupsd
(26
January
localhost apcupsd[3215]: to
slavo
2004)
startup succeeded
apcupsd[3555]:
Connect
3.1G.11
mandrake startup
to
failed.
slave
192.168.G.1 succeeded
succeeded
Non resta che la prova definitiva: togliete corrente
Connect
192.168.6.1
-f /var/log/messages
localhost
ERR=Connection
refused
al vostro gruppo di continuità osservando i log su
entrambe le macchine; vedrete che reagiranno Ovviamente !a connessione verso il client viene rifiutata, dato che quest'ultimo non è ancora confi
quasi contemporaneamente all'evento.
gurato... vediamo di porre rimedio a questa situa
Usare APCUPSd
zione.
eoo Windows
Sulla macchina Slave abbiamo utilizzato questo file di configurazione (in grassetto, le righe modificate):
Può capitare di avere anche macchine Windows col
UPSCABLE
con APCUPSd; cosa fare, in questo caso? Semplice:
legate allo stesso UPS che viene gestito da Linux ether
UPSTYPE net
basterà utilizzare APCUPSd per Windows. Il pro
LOCKFILE /var/lock
gramma è scaricabile dal sito ufficiale:
OEVICE 192.168.0.162
http://www2.apcupsd.com
NETSERVER
Non ci soffermeremo sull'installazione, che è sem
on
UPSCLASS netslave
plicissima, ci limiteremo a mostrare che, con il file
upsmode
di configurazione da Slave, il sistema funziona
net
perfettamente {figure 1 e 2).
NETPORT 6666 MASTER
192.168.0.162
Atlantis Land
Come vedete, il file cambia pochissimo rispetto a
e Upsiloo 2UUU
quello utilizzato per il server; a questo punto faccia
mo partire APCUPSd anche sullo Slave ed osservia
Atlantis Land fornisce, insieme
mo i log:
ai suoi gruppi di continuità, il software Upsilon 2000, che è
# /etc/ìnit.d/apcupsd
* tail
start
-f /var/log/messages
slave apcupsd[12639):
NIS server startup succeeded
compatibile anche con Linux {tutta la serie 2.x) e FreeBSD
(2.x
e3.x).
L'installazione è molto semplice, basterà inserire il
CD-Rom, montarlo (ne! nostro esempio utilizzeremo /mnt/cdrom come punto di mount), copiare in locale
ì file di installazione e lanciare lo script instali: » mount
lUPSllon]
UF5 Conliguratton Utility.
Ve-
2
/mnt/ctìrom
#
cp
-av
#
ed
/trap/Unix
/mnt/cdrom/Unix/
#
./instali
/tmp/
Siheduling Funiticn
Turn off UPS «tccr Syll rii» ithuJjlingil-ls
Terminata l'installazione
-r»
dei file, sarà richiesto di premere invio per pro
•Cfnngi Ufi mmmrinj» Monitor
UPÌ tm loiàl
Itrlat pori
seguire. Il passo succes
sivo è quello della confi gurazione; per il nostro test abbiamo accettato tutti i valori di default [figura 3), quindi abbiamo premuto s per salvare e q per uscire dall'utility di
La spartana, ma funzionale, interfaccia di
configurazione.
configurazione del software UPSilon 2000
A questo punto, il programma di installazione ha avviato il demone che si occupa di monitorare il
gruppo di continuità (rupsd) ed abbiamo potuto
~
osservare il comportamento del sistema una volta tolta la corrente:
# tail
INFORMAZIONI
-f /var/log/messages
AC
Power Fails!
UPS
provides
AC
Power Falla!
UPS provides power!
-
message
number
System will be
Compress
power!
Mon Jul
12
16:27:41 2994
Se. durante l'installazione di UPSilon 2000, notate errori riguardanti il comando compress. probabilmente non l'avrete installato: per rimediare, basterà dare un:
1
Shut
down in 5 Minutes! ■ Mon Jul
12
16:27:42 2004
Poi abbiamo ricollegato la corrente ed ecco i mes saggi di recover:
#
urpmi
ncompress
Se tale pacchetto non esiste sui CD-Rom di installazione, vi basterà aggiungere alcune sorgenti aggiuntive con Easy URPMI. disponibile all'indirizzo: http://urpmi.org/easyurpmi/
AC
Power
recovered!
ShutOown Stops!
■
Mon
Jul
12
System Returns ■
AC
Power
message
16:27:58 2684
to Normal Mon Jul
State! 12
16:27:58 2964
INFORMAZIONI
recovered!
number 2
II programma di installazione provvede anche a modificare il file /etc/rc.locai in modo da caricare all'avvio il demone di monitoraggio, quindi non sarò necessario nessun intervento sui file di avvio da
USB o seriale? Ultimamente stanno arrivando sul mercato alcuni UPS dotati di connessione di tipo USB al computer; va subito chiarito che, a meno che non abbiate un Macintosh (sui nuovi modelli
le porte seriali sono scomparse), questo tipo di collegamento
parte dell'utente.
non è assolutamente fondamentale per sfruttare a pieno le
Nel nostro caso, la connessione con il computer era
funzionalità di monitoring dell'apparecchio, dato che una
di tipo seriale, ma Upsilon 2000 è in grado di moni torare anche connessioni USB e, via rete, quelle di un adattatore 5NMP.
Il manuale di utilizzo, purtroppo solo in lingua ingle
porta seriale può tranquillamente reggere il carico di informa zioni che vengono scambiate (in generale, il livello di carica e poco altro; su alcuni modelli vengono anche scambiati dati come le tensioni, etcì.
Detto questo, va anche detto che nessuno dei software pro-
se (o, se preferite, giapponese o cinese!), è piutto
prietan di monitoring che abbiamo avuto modo di provare
sto ben fatto e spiega dettagliatamente tutte le
supporta la connessione via porta USB sotto Linux e che, nei
operazioni necessarie per la configurazione delle
nostri test, gli unici gruppi di continuità con cavo USB che
varie voci relative all'UPS.
hanno funzionato sono stati gli APC, che vengono gestiti diret tamente da APCUPSD.
Tecnoware, Mustek
In alcuni casi sarà possibile sfruttare la funzionalità di conver
e Winpower
integrato nell'UPS verrà riconosciuto e sarà correttamente
sione da USB a seriale offerta dal kernel Linux, se il controller supportato: un modulo si occuperà di fornire un'interfaccia di
Tecnoware ci ha fornito in prova un UPS Power Advanced XP 1200 ed ha reso disponibile per il download il software di gestione Winpower sul pro
prio sito web:
tipo seriale, in /dev/ttyUSBO ad esempio, alle applicazioni; durante i nostri test, purtroppo, queste condizioni non si sono
verificate. In questo modo sarà possibile utilizzare i software proprietari anche con gli UPS con connettività USB.
~
avviando l'installazione grafica:
http ; //www. tecnowa re. corti
Aprendo la scatola, abbiamo scoperto che anche i
gruppi PowerMust di Mustek utilizzavano lo stesso
#
software, quindi abbiamo riunito in questo paragra
/usr/src/WinpowersetupLinux/Linux/resource/j re/bin
fo le istruzioni che andranno bene per entrambi.
./setup.bin
/i3B6/natìve_threads/java:
!l pacchetto del software è di circa 25Mb, ma appe
Ubraries:
na estratto sarà facile capire il motivo di una
error while loading stiared
Ubstdc++-libc6.1-l.so.2:
shared object
file:
No
such
file
cannot
open
or directory
dimensione tanto elevata: è incluso anche l'ambien
la nostra Mandrake 10 (con le sorgenti aggiuntive di
te java Runtime Environment, dato che il software è scritto, appunto, in linguaggio Java.
Easy URPMI installate) ha risolto brillantemente la
Procediamo con ordine; dopo aver scaricato il pac
situazione, quando abbiamo invocato
chetto, andrà estratto: # #
ed
#
tar zxvf
#
ed Winpower setup linux/Lanux/
urpmi
Iibstdc++-libc6.l-l.so.2
/usr/src
installando, molto semplicemente, il pacchetto
/path/di/Winpower setup linux.tar.gz
Ubstdc++2.10-2.96-0.83mdk. 1586. rpm.
Lanciato nuovamente il programma di installazione, A questo punto è possibile lan
ci siamo trovati di fronte ad una gradevole interfac
ciare l'installazione grafica:
cia in stile Wizard, che ci ha informati che l'installa zione sarebbe avvenuta in /opt/upspilot ed ha poi
#
copiato tutti i file necessari, invitandoci, poi, a riav
./setup.bin
viare il sistema (evidentemente l'instaher è pensato per altri sistemi operativi).
oppure quella testuale:
Dopo esserci assicurati che il cavo seriale fosse col #
legato alla nostra macchina di
./setupconsole.Din
test, ci siamo spostati nella
directory di installazione ed
Nel nostro caso, abbiamo ricevuto un piccolo errore
abbiamo lanciato i'agent:
#
ed
#
./agent
/opt/upspilot start
dopodiché abbiamo lanciato l'utility grafica di configurazione, il monitor:
#
./monitor
Per prima cosa, abbiamo cambiato la lingua ed impostato l'italiano come
default, poi abbiamo cambiato la password dell'amministratore
(che
in
partenza
è
Administrator) ed abbiamo lanciato la ricerca
automatica del gruppo di continuità, che è stato
L'interfaccia grafica del software WinPower,
prontamente individuato sulla prima porta seriale
in evidenza gli eventi modificabili
(/dev/ttySO). A questo punto, configurare il sistema in modo che l'auto-spegnimento in caso di mancanza di corrente
■■ai 0.
Ji ' ' ■1'11 0 i >■<■ tt un
12004
Oh
ly
i ;.;.' OS
Cn
1200* : hM !
■
1 . n 1
■ 1.
■
«i
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11,
1 IN
avvenisse dopo 5 minuti è stato uno scherzo: basta
i r.intclli
IIIDIIU rnr," (un
[la
ti
lini
in: in
1 IH!
IH! in M«
Molto utile la finestra di riepìlogo dei log (figura 5),
%f
■-
.
i,,
raggiungibile dal menu Registri -> Registro eventi,
•
13" a!>rmirji.
.
selezionare il menu UP5 -> Setup spegnimento ed impostare i valori desiderati.
fri!
i ■
f"""';" '"' """
1 0 M
1 ai
che riporta tutti gli eventi più importanti avvenuti ■
durante il funzionamento dell'agent.
L'unica pecca che abbiamo riscontrato, è la man canza di un avvio automatico al boot della distribu
zione, ma si può sopperire aggiungendo una riga Cani» II a
Elimina Tu Ha
chiudi ;
II registro degi eventi, con le icone è facile valutare a colpo d'occhic la situazione
alla fine dello script re. locai, in /ete/:
# ectìo
'/opt/upspilot/agent
start &'
» /etc/rc.locai
Con il software Winpower è possibile configurare molti altri aspetti della gestione del gruppo di
_
continuità, inclusa la possibilità di inviare avvisi via SMS ed E-Mail qualora si verificasse una con
A questo punto basterà proseguire sce
dizione critica ed attuare delle polìtiche
gliendo l'italiano (2) ed inserendo il codi
di accensione e spegnimento intelli
ce PRTK situato dietro l'UPS.
gente del gruppo di continuità, in base
Bisognerà configurare la connessione
ad un preciso calendario di attività.
scegliendo 2, poi 1, poi di nuovo 1 per
Inowatec I gruppi di continuità Inovatec hanno
impostare il nome dell'UPS;
nel nostro
caso, abbiamo inserito Compact
600. Dopo
aver inserito il nome ci saranno altre voci nel
menu; quella più importante è la 4 {Connessione
a disposizione una connessione di tipo seriale ed un software (in Java)
UPS): selezionatela, poi scegliete l per un UPS loca
che è possibile installare direttamente
le ed impostate la porta seriale; il device sarà
dal CD-Rom:
/dev/ttySQ per COMI e /dev/ttySl per COM2. A questo punto potete tornare al menu principale (premendo 0 e Invio due volte per risalire attraver
U
mount
tt
cp
-Rv /mnt/cdrom/Unux
/mnt/cdrom
#
ed
/tmp/linux/
#
./setup.scr
so i menu) ed uscire (0 e Invio), salvando (s) ed
/tmp/
attivando il servizio al boot (y). Nel nostro test, a questo punto tutto doveva funzio nare, invece abbiamo dovuto spostare tutti i file a
Do
you want to
instali
standard UPSMON package 7
(y/n)
mano:
~
V 4
ed
/tmp/linux
# mkdir /opt/upsmon U mv
UPSHON Configuration program
UPietup
u 3.2
1013)
12/2002 Copyright 2002
'
/opt/upsnon/
poi abbiamo dovuto copiare upsagent nella apposi ta directory /etc/init.d:
ili 2.
Configurazione connessili
3.
Parametri Messaggi
J.
Configurazione Schedule
5.
Configurazione AzLOnl
6.
Aiuto
0.
Esci
# ed /opt/upsmon # cp upsagent /etc/init.d/
Abbiamo, finalmente, avviato il software:
Sele;iona la
funzione
[0-6]
:
1
#
/etc/init.d/upsmon
start
Poi abbiamo fatto una prova, staccando l'UPS dalla 1.
torre del
2.
Nome del luogo;
sistema:
3.
Persona di
i.
Lingua:
corrente e controllando i log:
Server
Server
room
riferimento:
Admimstrator
Italiano
#
L'interfaccia a riga di comando del software UPSMON allegato al gruppo Inovatec
taii
-f
localhcst
/var/lcg/messages
upsmoni2835]:
82 AC Fail.
Compact 698
UPS on battery.
localhost wall[2906]: user
To
shutdown 39Q sec.
waU: root broadcasted
1 lines
(6G
chars)
Dopodiché abbiamo ricollegato la corrente:
Localhost
upsriDn[2835):
Corepact
600 93
UPS
is
on
line.
Assicuratevi che tutto funzioni anche dopo il reboot, in modo da non rimanere scoperti, qualora ci fosse qualche problema all'avvio dello script al boot. .1 -o.o ..:. = '.
ti
Conclusìani
UH
Come abbiamo visto, grazie anche al fatto che que («TLC* «i?»
t^J'lC^
sto genere di hardware è spesso utilizzato in ambiti .7-
! J.fl
ifiutdo^i di
nilBiu
L
professionali, il supporto, anche tramite software
■>-.-;
-w/ttr -.
I,H
KCM11 Miei
V
[Un
111
proprietari, dei gruppi di continuità sotto Linux si può dire decisamente soddisfacente. L'utilizzo di Java per i software di controllo, in que sto caso, permette di avere proprio quella portabili-
tà che è fondamentale per un codice che deve Un'altra schermata della fase di configurazione di UPSMON
poter girare su qualsiasi hardware e qualsiasi siste ma operativo.
Scanner e Linux: la compatibilita è servita Al giorno d'oggi anche gli scanner hanno raggiunto prezzi tutto sommato accessibili, ed è sempre più frequente trovare questi disposivi sulle scrivanie di casa e ufficio. Ma come sarà la compatibilita con Linux? Scopriamolo insieme
a cura della Redaziane <redazione@Unuxpratico.coni>
Nel corso della breve storia dei Personal Computer (un tempo si diceva IBM compati
bili) e soprattutto dei componenti elettronici che li costituiscono, delle periferiche e degli acces-
riflessa. L'entità della riflessione è diversa a secon
sori che siamo ormai abituati associare al mondo
da del colore presente sulla facciata in esame; più
informatico, il caso degli scanner è stato, ed è
precisamente, si ha riflessione totale per il bianco e
tutt'ora, quantomai singolare.
nulla per il nero. I colori assorbono la componente
A differenza di molti altri dispositivi esterni, infatti,
della radiazione di eguale lunghezza d'onda: ad
essi hanno avuto una lenta, lentissima ascesa,
esempio, la tonalità rossa è data dalla somma di
impegando molto tempo per poter essere conside
tutte le componenti delio spettro elettromagnetico,
rati hardware di consumo. Chi non ricorda qualche
che vengono riflesse e raggiungono il nostro occhio,
anno fa, quando il loro prezzo proibitivo e l'alto rap
ad eccezione di quella corrispondente al rosso. Si
porto con la loro effettiva utilità scoraggiava i sem
tratta perciò di un metodo sottrattivo, motivo per il
plici utenti dall'acquisto?
quale, ad esempio, i possessori di macchine scure
Col passare del tempo, gli scanner sono divenuti
sono in genere i più accorti nel lasciare l'auto al
più economici, hanno perso la loro connotazione eli-
sole d'estate.
taria e trovato posto sulle scrivanie di casa e negli
Una testina di scansione si occupa di ricevere que
uffici, in modo molto simile a ciò che è accaduto per
sto fascio di luce riflesso dalle varie aree della
i ma steri zza tori CD.
pagina, in genere grandi un millesimo di millimetro
Si potrebbe obiettare sulla reale utilità, ai nostri
quadrato, dirigendolo poi su diodi fotosensibili, che
giorni, di possedere uno scanner. Dal canto nostro,
traducono l'intensità recepita in corrente elettrica.
ciò esula dallo scopo della presente recensione; è
Quanta più luce viene riflessa, tanto più elevata è la
da dire però che esistono compiti e funzioni che
tensione della corrente generata. Alla fine, un digi
possono essere svolti esclusivamente da questo
talizzatore {convertitore analogico-digitale) assegna
tipo di dispositivo.
un valore ai livelli di tensione misurati. Gii scanner
Tra i più importanti, citiamo la possibilità, per
a colori effettuano tre volte la scansione, facendo
mezzo di appositi software di riconoscimento, di tra
passare la luce diretta attraverso un filtro rosso,
sformare una pagina stampata (come quella che
verde e blu (RGB da Red, Green, Blue).
avete sottomano} in semplice testo che possa essere elaborato da un comune Word Processor, con una
tecnica denominata OCR. In varie biblioteche del mondo ancora oggi si usano scanner per archiviare
pagine di antichi testi e permetterne la visione, altrimenti impossibile, al pubblico.
Inside thè scanner Possiamo ben definire, come qualcuno ha fatto prima di noi. Io scanner come gli occhi di un PC. Trasforma quello che viene passato in input, sia esso una fotografia, un disegno o la pagina di un
sane_tìll Idynamlc backend leader)
libro, in formato elettronico atto ad essere elaborato da un programma di grafica, visualizzato su scher
mo, modificato da un elaboratore di testi e così via. La sua funzione è senza dubbio molto intuitiva, ed il
■M
(bacfcenO .1 Limivi
paragone con gli occhi di un essere umano è più profondo di quanto si pensi. Il foglio che si vuole scannerizzare (perdonateci il
Struttura di Sane con evidenziati in
termine, anche qualche blasonato dizionario italiano
colore i vari componenti
l'ha ormai già introdotto tra le sue pagine) viene inve w
stito da un fascio di luce, che viene dì conseguenza
RIQUADRO 1
Scegliere uno scanner Parlando di come funzionano gli scanner, ci siamo imbattuti prima nel concetto di area di scansione,
senza però dilungarci in spiegazioni. In realtà si
Questione di risoluzione Supponiamo di dover digitalizzare una pagina in formato A4; si tratta di un foglio che misura 21,0 centìmetri di larghezza e
tratta di nozioni sicuramente familiari al lettore: ci
29.7 centimetri di altezza. La risoluzione scelta è 300 dpi, e ia
si riferisce infatti alla risoluzione dello scanner, in
profondità 24 bit per pixel. Otteniamo anzitutto il numero dei
modo non diverso dalla risoluzione di una stam
pixel. Poiché un pollice corrisponde a 2,54 centimetri, un polli
pante. Anche qui si tratta di DPI, ovvero Punti per Pollice (da intendersi Pollice quadrato).
La risoluzione, quella ottica (cioè reale dello
ce quadrato sarà 2,54x2,54=6,4516 centimetri quadrati. Ad una risoluzione di 300 dpi corrisponderanno quindi
(300x300)/6,4516= 13.950 pixel per centimetro quadrato. In un foglio A4 ci sono 21.0x29,7=623,70 centimetri quadrati,
scanner) è il primo parametro da prendere in consi
per cui in totale abbiamo 623,70x13.950= 8.700.615 pixel.
derazione quando si decide di acquistare uno scan
Con una profondità di 24 bit per pixel avremo quindi
ner: più è aita, più l'immagine digitalizzata sarà
8.700.615x24=208.814.760 bit, che equivalgono a
fedele all'originale. Un'alta risoluzione ci permette di avere contorni ben definiti, assenza di problemi
di aliasing ed in sostanza una migliore qualità.
208.814.760/8=26.101.845 byte = 24.89 MB di spazio occu pato su disco.
Si noti che queste dimensioni si riferiscono ad un formato (ad
esempio, il BitMap, BMP) che non prevede alcun algoritmo dì
Un ulteriore, fondamentale paramentro da vagliare
compressione. Tutti i maggiori software oggi permettono di
attentamente riguarda la profondità del colore: oggi
salvare le immagini in formati compressi, come png o tiff, che
quasi tutti gli scanner dovrebbero avere una profon dità di 48 bit da assegnare a ciascun pixel, che significano 281,47 miliardi di colori (2^24).
permettono una notevole salvaguardia dello spazio. Attenti al formato jpeg che invece perde qualità in fase di compressio ne (algoritmo detto appunto iossy).
I dati riportati dal produttore si riferiscono ovvia mente ai valori massimi raggiungibili dallo scanner:
i
nelle nostre operazioni di scansione potremo deci
dere di usare risoluzione o profondità più basse del massimo consentito. Ciò permette altresì di tenere sotto controllo le dimensioni delle immagini digita
RIQUADRO 2
|
/xT\ Mini guida all'acquisto
l(ur ed alla compatibilita
lizzate; nel riquadro 1 possiamo vedere come calco larle a priori.
Tipologie di scanner Attualmente, in commercio, esistono due tipi fonda mentali di scanner: quelli piani e quelli a tamburo. Le differenze, benché non sostanziali, sono abba stanza evidenti da indurre in una scelta ben ponde rata per l'eventuale acquisto. Gli scanner piani sono quelli tradizionali che siamo abituati a vedere: un case con una lastra di vetro
Se state valutando l'acquisto di uno scanner, da usare per hobby o per lavoro, e non avete particolari esigenze, convie ne scegliere un modello supportato da Sane. In questo modo
vi risparmierete tanti grattacapi quando vorrete usarlo anche da Linux. Alla pagina: http://vww.sane-project.org/sane-supported-devices.htnil
possiamo trovare un lunghissimo elenco di scanner, ordinati per nome de! driver {poco utile ai fini di una scelta) http://wnw.sane-project.org/sane-backend5.html o per produttore
ed un coperchio fissato con una cerniera.
http://vrtiw.sane-proiect.org/sane-mfgs.htinl
II foglio da scansire si posiziona a faccia in giù sopra
in questo caso molto più utile.
la lastra; una testina viene spostata lungo tutta la
Per evitare la ricerca su decine di prodotti, meglio effettua
lunghezza dell'area selezionata e. tramite un siste ma di specchi, mantengono il fascio di luce localiz zato sui rilevatori.
re qualche ricerca per conto nostro nei negozi online, anno
tandosi i modelli in vendita, e poi andare a verificare sul sito l'effettiva compatibilita. Altrimenti, potete sempre chie dere al negoziante se vi lascia dare un'occhiata su Internet
Lo scanner a tamburo mantiene lo stesso principio,
prima di valutare l'acquisto.
ma questa volta è la testina a rimanere ferma ed il
Per quanto riguarda il tipo di scanner, dirigetevi senza indugi
foglio a scorrere, trascinato da un tamburo, appun
su quelli dotati di interfaccia USB. Come sottolineato nell'arti
to, lungo tutto il suo percorso. Ciascuna delle due tipologie presenta vantaggi e svantaggi. Lo scanner piano può scansire virtual
colo, questo potrà evitare di passare molto tempo in configu razioni strane e ricompilazioni del kernel. Evitate soluzioni esotiche come SCSI o vecchie come la porta parallela.
mente ogni cosa, dalle pagine di libri voluminosi ad altri oggetti, non necessariamente piatti, in maniera
II collegamento via porta parallela è ormai piuttosto
simile ad una fotocopiatrice. Poiché però la testina
vetusto, ma gli scanner un po' datati è possibile
è mobile, e gli specchi non sono mai perfetti, l'imma
abbiano solamente questo a disposizione. La comu
gine digitalizzata può subire un certo margine di
nicazione è bidirezionale, e non sono infrequenti
degrado. Per contro, gli scanner a tamburo sono più
configurazioni con stampanti e scanner in cascata
precisi e fedeli, ma possono scansire solo singole
sulla stessa porta.
pagine di un formato ben determinato.
L'interfaccia SCSI è veloce ed affidabile, ma è
Al di là del tipo di scanner che sceglieremo, un altro
supportata da pochissime piattaforme senza l'ag
importante fattore da prendere in cosiderazione
giunta di hardware specifico, abbastanza costoso.
sarà l'interfaccia di collegamento con il computer.
USB e Firewire sono varietà di connessione recenti e
Attualmente ne esistono quattro principali categorie:
performanti. La velocità di trasmissione è parago
porta parallela, SCSI, USB e Firewire.
nabile (sempre che si consideri la versione USB2).
**
La maggior parte degli scanner oggi in commercio è
componente hardware sia stato riconosciuto ed il
fornita di interfacce ed hardware loro dedicato.
driver caricato in memoria. In caso contrario, proba bilmente il kernel non è configurato adeguatamen
La situazione su linuM
te. Abilitate il supporto per i driver SCSI generici e
II supporto per gli scanner su Linux è gestito in vari
quelli riferiti al vostro dispositivo. Potete anche
modi, profondamente diversi tra loro. Il primo
compilarli come modulo per poi caricarli con il
posto, in ordine dì importanza, è senza dubbio
comando modprobe NOME.
occupato dal progetto Sane, del quale parleremo
Scanner con porta parallela
estensivamente più avanti. In genere, la via che passa per questo insieme di applicazioni è ìa più
Anche in questo caso, se potete non acquistate
facile e quella che garantirà i migliori risultati, a
scanner che dispongono solo di questa interfaccia.
patto che il vostro scanner sia supportato.
Chi invece possiede esclusivamente questo tipo di
Date una occhiata al riquadro 2 per ulteriori infor
modello, non si disperi: vediamo insieme come pos
mazioni su come acquistare uno scanner compatibi
siamo garantirne il funzionamento.
le con Linux.
Nei sistemi dotati di kernel 2.4 il supporto per la
Come consiglio generale, è opportuno dotarsi delle
porta parallela va esplicitamente abilitato ne! kernel,
ultime versioni de! kernel, soprattutto per la serie 2.4.
staticamente o come modulo. Ancora, tramite il
comando dmesg possiamo verificare se il supporto
Scanner SCSI
sia caricato o meno durante la fase di boot.
Gli scanner dotati di interfaccia SCSI sono gestiti
Quando carichiamo il modulo con modprobe (o viene
dal controller SCSI presente sulla macchina, e
caricato automaticamente all'avvio), può capitare
saranno quindi supportati se lo è il controller.
che sia generato un errore; in questo caso dobbiamo
Se il controller è invece fornito insieme allo scanner,
fornire noi stessi alcuni indirizzi hardware.
ci sono buone possibilità che non sia compatibile. In ogni caso, il supporto deve essere presente nel
il supporto U5B e libusb
Kernel, o come modulo oppure built-in. Una occhia
Una delle più importanti novità introdotte con la
ta ai messaggi di boot con dmesg potrà rivelare se il
serie del kernel 2.6 è stato l'inserimento del proget-
RECENSIONE
;v Epson Perfection 1B4OSU
Trust Direct Webscan Golii
Storicamente gli scanner
punto di vista della profon
II modello della Trust rap
mantiene comunque su
Epson possono vantare la
dità di colore siamo legger
presenta un buon compro
livelli molto alti. A farla da
migliore compatibilita con Linux, e questo modello
mente sotto lo standard:
messo tra qualità, presta
padrona è comunque l'ac
zioni e costo del
cessibilità, con i tasti fun
pixel invece
dispositivo. Più grosso e più
" dei 48 presenti f in altri modelli.
zione comodamente rag
pesante del modello Canon,
giungibili sul pannello
ne condivide la risoluzio
anteriore. La compatibilita
. ■m*^
non fa eccezione. A
solo 42 bit oer ^^k
dispetto della estetica
un po' grossolana e del
j
peso leggermente
sopra la media, la
qualità di scansione
Miglioratane la
M^
è stata ottima; merito soprat-
tutto dell'alta
silenziosità delle
,
componenti mec-
^^^_ Jf |
^^^
/A
*
^-"•>»
risoluzione
raggiungi-
caniche. a nastro
avviso leggermen-
ne raggiungibile ed i
con Linux è
livelli di colore (48
buona,
bit in entrambi i
anche se il
casi).
driver è in
L'estetica,
te eccessiva. In
pur non
definitiva, un buon
raggiun
acquisto.
fase di aggior namento e non
sono garantite
gendo le
bile, men
vette del
tre dal
Lide30, si
tutte le funziona
lità che si hanno sotto Windows.
/ Marca
Epson
Marca
Trust
Modello
Perfection 1640SU
Modello
240TH Direct Webscan Goìd
Tipologia
a piano fisso formato a4
Tipologia
a piano fisso formato a4
Scansione
a singolo passaggio
Scansione
a singolo passaggio
Risoluzione
1600x3200 dpi
Risoluzione
1200x2400 dpi
Livelli di colore
42 bit per pixel
Livelli di colore
48 bit per pixel
Livelli di grigio
16 bit per pixel
Livelli di grigio
16 bit per pixel
Interfaccia
USB, SCSI
Interfaccia
USB
Velocità di scansione
8.7 ms/linea (colore)
Velocità di scansione
N/A
Tempo di acquisizione
201 secondi (1200 dpi, colore)
Tempo di acquisizione
N/A
Dimensioni (mm)
96x289x442
Dimensioni (mm)
70x261x436
Peso
4,5 Kg
Peso
N/A
Sane status
complete
Sane status
Good
RECENSIONE
RECENSIONE
Dffìcejet 7130 All-in-One
Canonscan LIDE 30
Un vero concentrato di
Sane, dalla presenza dei
Questo scanner della
mente si trova in hardware
tecnologia questa Officejet
driver per questa famiglia
Canon è stato in assoluto il
di questo tipo. Viene voglia
All-in-one: fotocopiatrice,
di dispositivi (hpoj.source-
migliore della nostra prova.
di tenerlo sulla scrivania
scanner e fax in un unico,
forge.net).
Oltre alla eccellente qualità
solo per abbellire la posta
leggermente ingombrante,
Le maggiori distribuzioni
dt scansione, l'alta risolu
zione di lavoro. Le dimen
oggetto. La qualità di scan
hanno comunque pacchet-
zione a disposizione e i 48
sioni ed il peso sono un
sione è stata molto buona,
tizzato i driver. Il rapporto
bit per pixel
altro punto a
dedicati al
favore, così
colore, il
come la silen-
Ltde30 ci ha
ziosità. La
impressiona
compatibilita
ti per il
con Linux è
design e
pressoché
bilita con
l'estetica
perfetta. Un
Linux è
accatti
acquisto calo
garantita,
vante,
rosamente
anziché da
che rara
qualità/prestazioni è
grazie soprattutto all'alta
••^ ..
assolutamente
jj^ azzeccato. In
risoluzio
"l sostanza,
ne dispo- i nibile. La
ottima e affi
compati
dabile.
consigliato. —-
Ma re n
HP
Marca
Canon
Modello
Officejet 7130 All-in-One
Modello
Canoscan LIDE 30
Tipologia
Scanner multifunzione
Tipologia
a piano fisso formato a4
Scansione
a singolo passaggio
Scansione
a singolo passaggio
Risoluzione
1200x4800 dpi
Risoluzione
1200x2400 dpi
Livelli di colore
48 bit per pixel
Livelli di colore
48 bit per pixel
Livelli di grigio
8 bit per pixel
Livelli di grigio
16 bit per pixel
Interfaccia
USB, Parallela
Interfaccia
USB
Velocità di scansione
N/A
Velocità di scansione
32 ms/linea {colore)
Tempo di acquisizione
N/A
Tempo di acquisizione
secondi (1200 dpi, colore)
Dimensioni (mm)
556x414x337
Dimensioni (mm)
34x256x383
Peso
14,7 Kg
Peso
1,5 Kg
Sane status
Non necessario
Sane status
complete
to lihusb. Trattasi di una libreria per la gestione dei
i mount
-t usbdevfs
none /proc/bus/usb
dispositivi USB e del relativo canale di comunicazio ne interamente funzionante in user space, invece
Parleremo delia libusb più avanti, quando introdur
che integrato nel kernel come nelle versioni prece
remo Sane.
denti. Tra i vantaggi di questo cambiamento possiamo
E chi ha ancora il 2.4?
senz'altro citare l'acquisita portabilitò del codice,
che può funzionare senza dipendere dal particolare
I possessori di kernel 2.4 o precedente dovranno
sistema operativo usato, la semplicità di utilizzo e
invece abilitare il supporto USB nel kernel, nella
la raggiunta stabilità ad eventuali problemi (che,
forma dei vari protocolli presenti (ohei. enei ecc);
dovessero capitare, non coinvolgerebbero il sottosi
bisogna inoltre attivare l'opzione "USB scanner sup-
stema operativo).
port"; proviamo a dare
Quasi tutte le distribuzioni offrono ormai la presen za delie libusb nelle loro versioni stabili. In questo
J Ismod
|
grep
-i
scanner
modo, se il supporto USB non dovesse essere pre
sente basterebbe installare il pacchetto della libre
Se non otteniamo risultati, dobbiamo probabilmente
ria. L'unica condizione è quella di avere abilitata nel
caricare il modulo in memoria:
kernel l'opzione per il filesystem virtuale USB. Per verifìcarlo basta dare
S
cat
/prot/filesystems
i
|
grep
usb
modprobe
-v
scanner
Consideriamo anche la possibilità di riporre il modu
nodeu
usbfs
lo scanner.o nella directory /etc/modules (o quella
nodev
usbdevfs
della vostra distribuzione), in modo che sia caricato automaticamente all'avvio.
Se vediamo questo risultato significa che il suppor
Un'ultima nota di fondamentale importanza: non
to è stato abilitato nel kernel. Il filesystem virtuale è
cercate di fare funzionare la libusb su kernel 2.6
presente nella directory /proc/bus/usb. In caso
con abilitata l'opzione "USB scanner supporr appe
contrario è necessario effettuare un mount:
na vista, pena l'impossibilità del funzionamento di entrambi i metodi.
finalmente sani con Sane
Sane-lind-scanner
SANE è t'acronimo di Scanner Access Now Easy, e
Prima dì poter accedere allo scanner ed utilizzarlo
bisogna ammettere che si tratta senza dubbio di
occorre che SANE lo rilevi nel modo corretto e cari
una sigla azzeccata: con pochissima fatica potremo
chi in memoria il driver corrispondente.
subito essere operativi nell'accedere alle funzionali
Esiste una utility che permette di rendere questa
tà del nostro scanner, in maniera quasi completa
operazione completamente automatica; si tratta si
mente trasparente.
sane-find-scanner, invocata direttamente da linea
Sane è in effetti un insieme di componenti che si
di comando. Ecco il nostro risultato con uno degli
possono logicamente dividere in quattro categorie:
scanner in prova:
> il frontend, ossia i normali programmi di utilità
# sane-find-scanner
dedicati agli utenti, che consentono di usare lo
...
scanner per le normali operazioni;
found
(output USB
per
scanner
scanner
> il backend, le librerie di gestione degli scanner, per l'amministrazione ed il controllo;
porta SCSI) [EPSON],
[Perfectionl640]l # Your USB scanner was
> le API (Application Program Interface) dedicate ai
may
programmatori, con la conseguente implementazione del protocollo di
su
(vendor=0xO4bS
not
be
Iprobably) supported
-L and ...
(output
per
scanner
su
hy
product=0x010a
at
libusb:003:002
detecled. SANE.
It may or
Try
read thè backend's
scaninage manpage.
porta parallela)
comunicazione; > i driver degli scanner supportati, caricati
Da questo output possiamo ricavare molte utili
automaticamente in risposta a segnali particolari
informazioni sullo scanner rilevato ed in generale
percepiti.
sul funzionamento del programma. In primo luogo, sane-find-scanner effettua un tenta
Nella figura 1 possiamo vedere una rappresentazione
tivo sulle varie interfacce, nell'ordine SCSI, USB e
grafica di come interagiscano tra loro i vari compo
porta parallela.
nenti di Sane.
Il nostro scanner (Epson Perfection 16405U) è di
installazione dì SANE
tipo USB, e Sane ci comunica di averlo riconosciuto, fornendo inoltre una serie di informazioni utilissime
I pacchetti precompilati esistono per tutte le distri
sulla marca, sul modello e sulla interfaccia alla
buzioni più diffuse. In Mandrake possiamo semplice
quale è collegato. I codici esadecimali si riferiscono
mente sfruttare la potenza di urpmi per installare il
alle entry nel database dei driver fornito insieme al
software e tutte le sue dipendenze;
programma; come in uno schema ad albero, tutti gli scanner Epson avranno il medesimo codice vendor, mentre tutti gli appartenenti alla famiglia Perfection condivideranno il codice product.
Possiamo installare anche saned se abbiamo in
Particolarmente interessante è invece la stringa che
progetto di sfruttare alcune delle caratteristiche
si riferisce alia corrispondenza tra lo scanner ed il
avanzate del programma, come il supporto vìa rete
device fisico (in questo caso di tipo USB) al quale è
(vedi riquadro). Allo stesso modo, se usiamo una
stato collegato, ed il tipo di driver impiegato da
Debian, basterà dare il comando
Sane. I due numeri successivi ci informano inoltre su quale sia la pipeiine USB attualmente occupata
# apt-get instali
sane
dallo scanner.
Si faccia riferimento all'articolo su USB pubblicato
e tutto verrà configurato.
Tutta la potenza di xsane: preview, gestione
dei colori, accesso a tutte le funzionalità
sul numero precedente di Linux Pratico.
KDE dispone dì un suo frontend caratteristìco, Kooka, che funziona anche da OCR
Lo scanner del vicino
Scan
Mode:
--mode Binary|Gray|Cotor
Passiamo ora ad esaminare il primo e più importante
(l'in li
H| M
[Binary]
{inattive]
frantene) che Sane ci mette a disposizione: scanimage
--brightness
è un programma di test e di acquisizione estrema
--sharpness
mente potente e flessibile. Addirittura, come possiamo
--resolution 56|68|...|2488|3288dpi
-4..3 -2..2
|8] [61 [50]
notare rileggendo l'output di sane-find-scanner, è da
considerarsi più attendibile la rilevazione proprio di
In questa prima parte, parzialmente tagliata per
scanimage. Ed infatti è così, a! punto che, oltre ai
necessità editoriali, possiamo vedere qualche
parametri tipici delle applicazioni Linux (visibili pas
opzione tra le più importanti ed usate: potremo sce
sando a riga di comando l'opzione -h), verranno
gliere il tipo di scansione (binario, cioè bianco e
visualizzate una serie di istruzioni inerenti esclusi
nero, livelli di grigio o a colori), la prolondità di colo
vamente al modello di scanner in uso. Ad esempio,
re (che dipenderà dal tipo di scansione scelto),
a seconda della profondità di colore supportata
luminosità, contrasto e risoluzione. L'output della
avremo diverse alternative per specificare quella
risoluzione è stato tagliato, ma è possibile scegliere
desiderata. Potremo inoltre scegliere la correzione
in modo molto preciso in una scala da 50 a 3200.
dei vari colori, le dimensioni dell'area di scan, la
Ecco altre opzioni:
risoluzione, persino caratteristiche hardware, come
il tempo di warmup o l'intensità della lampada
Adwanced:
interna. Ad esempio, sul nostro scanner Epson,
-■speed[■(y es|no)]
l'output è di questo tipo (dopo aver tagliato la parte
-zoom
relativa alle opzioni del programma):
58..206
[no]
(inactive]
--red-gamma-table 8.-255,...
[inactive]
■-green-gamna-table 9..255,... - -blue-gamma-table S..255,...
■-wait■for-button|=(yes|no)] Options
specific
to
device
(inattive! [inactivel
[no[
epson:tibusb:083:OQ8':
INFORMAZIONI
Utilizzare SANE uia network e con Windows Una caratteristica molto interessante di Sane è la possibilità
avere installato un frontend a Sane; ad esempio con
di configurare una macchina come Scanning Server, alla pari
scanimage (supponendo che il server sia su IP 192.168.0.100):
di un Print Server o un Backup Server. Se disponiamo infatti di un solo scanner, potremmo volerlo rendere accessibile anche alle altre macchine della rete,
J scanimage -d nel :192.168.e.l80:epson:Ubusb:0B3:D08 --fonnat
senza per questo doverlo lisicamente spostare da un computer all'altro. Il Sane Network Daemon saned permette infatti ai
client remoti della nostra rete di accedere via TCP/IP alle risor se presenti sul server, garantendo non solo accessibilità ma
tiff
>
scansione.tif
Notiamo come si debba comunque specificare il nome del backend.
anche sicurezza e controlio degli accessi. Un ulteriore vantag
Da remoto con Windows
gio è quello di poter permettere ai client Windows di usare lo
Possiamo usare il nostro scanner server Linux da remoto
scanner attaccato ad una macchina Linux.
anche con sistemi Windows. Basta scaricare SaneTwain
Possiamo trovare saned all'interno del pacchetto SANE che
http://sanetwain.ozuzo.net/sanetwainl26.zip
abbiamo scaricato. Assicuratevi che lo scanner funzioni
scompattarlo e copiare il file SaneTwain. ds nelia cartella
seguendo le indicazioni di questo articolo, quindi predispone
c:\WINKWS\twain 32 (oppure WINNT\twain_32) che dovrebbe
te il sistema per l'esecuzione del demone. La maggior parte
essere già presente: se non lo fosse, installate i driver twain
delle distribuzioni configurerà tutto automaticamente; verifi-
dal edrom di corredo con lo scanner.
La configurazione è pressoché automatica, è sufficiente indi
chiamo dando un:
care l'indirizzo IP de! server SANED. Sempre sotlo Windows #
ls
cvs
possiamo usare le varie applicazioni di fotoritocco acquisendo
/etc/Kinetd.d/
fam
rsync
saned
direttamente via rete; qui di seguito abbiamo uno screenshot
sshd-xinetd
di Photoshop che ha appena acquisito una immagine proprio Se nell'output vediamo saned allora siamo a posto.
Proviamo
con Sane.
la porta di default aperta da saned {la 6566): i
netstat
-na
|
grep
6566
II passo successivo è quello di specificare quali saranno i
client che possono collegarsi al nostro scanner server. Di default solo localhost (la macchina locale) è abilitata. Nel file
/etc/sane. d/saned. con f dovremo perciò inserire gli indirizzi IP degli host della rete; volendo è possibile anche indicare un insieme di host con il network suffìx; 192.168.0.0/24 indicherà ad esempio che tutti i client sulla rete locale 192.168.0
saranno abilitati. Spostiamoci ora su uno di questi PC e verifichiamo che la
scansione via rete sia funzionante. Dovremo ovviamente
fv ■
SOFTWARE
Un front-end tira l'altro Sane dispone di altri programmi di frontend, generalmente di
l'opzione presente in Gimp, nel menu File->Acquisizione, che
più semplice utilizzo per l'utente non avezzo all'austerità delle
si interfaccia con xscanimage per effettuare l'acquisizione.
linea di comando.
L'immagine acquisita potrà essere modificata al volo con tutti gli strumenti che Gimp ci mette a disposizione, prima di sal
Xsane Tra questi citiamo senza indugio xsane. basato sulle GTK+, molto ben fatto ed intuitivo. In figura 2 possiamo vederlo in azione mentre si districa in una serie di opzioni avanzate.
varla su disco. Senza dubbio, la combinazione Gimp+Sane rap presenta un connubio di straordinaria potenza ed efficacia, che ben poco ha da invidiare a soluzioni proprietarie di eguale fine.
Virtualmente, con xsane possiamo fare tutto, da tipi diversi di
Kooka
preview a salvataggi di scansioni con particolari tipologie di
Un programma che merita di essere citato è senza dubbio
formato immagine. Avremo inoltre la possibilità di analizzare la
Kooka, software di acquisizione proprio dell'ambiente KDE,
risposta di colore dello scanner con qualche click del mouse,
dotato di interfaccia intuitiva e da caratteristiche abbastanza
ed eventualmente modificarla in previsione di acquisizioni
complete. Possiamo vedere uno screenshot in figura 3; tra le
inconsuete o particolarmente importanti.
altre cose, Kooka integra un potente programma di riconosci mento testuale (OCR), permettendo con un unica applicazione
Gimp Se si è abituati a lavorare immediatamente ed eseguire del
fotoritocco sulle immagini acquisite, è possibile sfruttare
tutte le consuete operazioni che generalmente si vogliono ese guire con gli scanner.
INFORMAZIONI
Tabella riassuntiva degli scanner provati
Qui abbiamo la possibilità di intervenire su para-
default è Max, ossia tutta l'area di scansione
mentri più avanzati: zoom, velocità, e correzione
disponibile.
fine per i tre colori. In più abbiamo la possibilità di
Altre opzioni sono disponibili a seconda del tipo di
specificare se il programma deve aspettare la
scanner e della qualità del supporto. Ad esempio,
nostra pressione del pulsante sullo scanner per
gli scanner che hanno particolari dispositivi per l'ac
cominciare la scansione. Si noti che non tutti gli
quisizione da pellicola disporranno di conseguenza
scanner dispongono di questa funzionalità.
di ulteriori paramenti per controllarne il funziona
Vediamo ancora qualche parametro:
mento, proprio come gii altri che abbiamo visto. Da ultimo, notiamo poi che il nome del backend ci
viene fornito alla fine dell'output;
Preview:
--preview[=(yes|no)J
[no] Type
Geometry;
-l Q..215.9mn ■t O..297.18mm ■x
9..215.9mm
''scanimage --help
-d DEVKE'1
[61
[297.18)
■-quick-format
CD|A5|A5|Letter|A4|Max
list of alt for DEVICE.
List of avallatile devices: epSOn:libusb:G03:OG8
[215.9]
-y 9..297.18nin
to get
options
[B]
[Maxi
Vediamo più avanti come usare questa informazio ne, sia per lo scanning locale sta per lo scanning via
Con Preview possiamo specificare che vogliamo
rete (vedi riquadro).
una scansione veloce di prova, un po' come si
Acquisire con scanimage ha sicuramente qualche
farebbe con un frontend grafico. Le opzioni succes
controindicazione rispetto ad altri frontend grafici,
sive ci permettono invece di definire l'area di scan
come l'impossibilità di avere al volo una preview
sione, in base a valori numerici oppure inserendo
della scansione, nonostante in realtà si possa effet
direttamente la grandezza voluta (A5,A4,formato
tuare uno scan veloce da usare appunto come
lettera, addirittura formato CD). Nel nostro caso il
preview. Il suo utilizzo è però indispensabile qualora
SANE NON VA!
Problemi con Sane: accesso ai dispositivi e permessi Alcuni problemi di accesso possono sorgere se non state usando
un pizzico di sicurezza e permettere a tutti di accedere allo
le libusb o devf s (udev per i Kernel 2.6). In particolare, potreste
scanner in modo sicuro.
accorgervi che. nonostante il dispositivo in questione sia stato
Creiamo un nuovo gruppo, che chiameremo scanner users;
correttamente riconosciuto dal kernel, il rispettivo file di device non è stato creato in modo appropriato.
#
groupadd
scanner
users
Possiamo risolvere la questione in due modi diversi, usando lo
script MAKEDEV oppure agendo direttamente dalla linea di comando. Vediamo ad esempio come creare i device file per uno
verifìcando poi quale gid sia stato assegnato:
scanner USB. La prima operazione da effettuare consiste nel verificare la
# grep
nomenclatura usata dalla vostra distribuzione nella gerarchla
scanner users:x:5G6:
scanner
/etc/group
/dev per i device usb. Potrebbe essere /dev/usb/, ed i nomi potrebbero spaziare
Inseriamo poi gli utenti desiderati nel gruppo scanner:
da un semplice scannerò (scannerl, scanner2 e cosi via) sino a usbscannerO, usbscannerl e simili. Come riferisce sempre lo scan
# adduser
marco scanner users
ner HOWTO possiamo creare il device con il seguente comando:
# adduser
pippo scanner users
# mknod /dev/usb/scannerG
e così via. Naturalmente marco e pippo devono essere validi
e
18G
48
username presenti nella macchina.
il secondo numero può variare; per i dispositivi USB si usano generalmente numeri tra 48 e 63. Fate riferimento al già citato
A questo punto assegnarne i giusti permessi ed i! nuovo gruppo pro prietario al descrittore del dispositivo:
HOWTO per indicazioni su come procedere con le altre inter
facce. Ancora una volta, consigliamo calorosamente di affidarsi
# chown
rootiscanner users
a libusb o almeno a devfs.
*
g+rw
Configurare i permessi giusti Se avete più utenti sulla vostra macchina, sarà bene aggiungere
si desideri automatizzare alcuni procedimenti, inse
chiiod
/dev/usb/scanner9
/dev/usb/scannerG
In questo modo non ci sarà bisogno di un accesso a root da parte degli utenti per poter usare lo scanner.
Conclusioni
rendo i comandi in uno script, oppure in fase di test. ! formati usati di default per le immagini sono TIFF e
Il mondo degli scanner su Linux, a differenza di
PNM. La scansione, se non altrimenti specificato,
quello che riguarda molto altro hardware, è ormai
viene prodotta a terminale, per cui dovremo rediri
diventato a prova di principiante grazie al progetto
gere l'output ad un file:
Sane. La figura dello smanettone che faceva le ore piccole
$
scanimage
-d
--format
scrivendosi il driver per fare funzionare un
particolare dispositivo sotto Linux è, almeno per
epson:Ubusb:G03:0G2 tiff
scansione.tiff
questa categoria, solo un ricordo. Un plauso quindi ai volontari che hanno sviluppato
Come possiamo vedere, il parametro -d prende in
Sane e a quelli della libreria libusb: grazie a loro il
ingresso il nome completo del device. Alla stringa
supporto di queste periferiche è ottimo, in alcuni
precedentemente identificata da sane-find-scanner
casi migliore che su Windows.
è stato aggiunto il nome del backend, ossia il driver
Non neghiamo che ci piacerebbe che l'esempio di
che è stato caricato in memoria per permettere
questi team fosse seguito anche per quello che
i! funzionamento del particolare modello. Una lista
riguarda altri tipi di hardware, in modo da rendere il
di questi driver può essere trovata
nostro sistema operativo accessibile da tutti, anche
nel file
/etc/sane.d/dll.conf
da chi non ha tempo o conoscenze sufficienti per
Si noti che specificare a linea di comando il nome
intervenire come farebbe un Kernel Hacker.
del device è necessario esclusivamente in condizioni di non univocità, cioè quando abbiamo più scanner
Riferimenti weo
collegati contemporaneamente. Se i frontend di
II progetto Sane si trova alla pagina
Sane dovessero trovare solo un driver in memoria
vAw.sane-project.org/
userebbero quello come default, senza che ci si
xsane all'uri
debba preoccupare di indicarlo esplicitamente. Un
http://vAW.xsane.org/
esempio quindi di scansione con più parametri
Gimp alla pagina
potrebbe essere;
wivw.gimp.org/dawnloads/ Kooka alla pagina
$
scanimage
--mode
Color
--depth
■-resotution 3GG
vaa-/. kde.org/apps/kooka/
14
--format
tìff
>
scansione.tif
SANETwain (Sane per Windows) http://sanetwain.ozuzo.net/sanetwainl26.zip
Avremo una scansione a colori, 14 bit di profondità, 300 dpi di risoluzione in formato tiff.
Tastiere Multimediali: ecco come fare... Quasi tutte le nuove tastiere dispongono di tasti aggiuntivi che permettono di eseguire rapidamente funzioni ripetitive, come Vavvia del cileni di posta oppure l'esecuzione del player mp3 preferito. Vediamo come fare con Linux.
a cura della Redazione <red^ione@linuxpratico.coin>
La conquista del desktop dei nostro sistema operativo preferito passa anche, e spesso soprattutto, dal supporto delle numerose periferiche che oggi si possono collegare al
(che non lo installa di default), xorg-xll-toois per
computer casalingo: in queste pagine andremo a
Fedora, xbase-clients per Debian.
parlare della periferica per eccellenza, la tastiera,
Nel caso di Mandrake e Fedora, se i pacchetti non
senza la quale !a configurazione di tutto sarebbe
fossero presenti nei repository ufficiali, aiutiamoci
assai difficile.
con il sito web rpmfind.net, che ci permetterà di
Una volta la tastiera serviva a scrivere: adesso,
scaricare quello più adatto alia nostra distribuzione.
invece, i vari produttori di hardware, non si sa bene
Dopo aver lanciato xev si aprirà una piccola finestra
se più per effettiva necessità o per ragioni squisita
con un rettangolo evidenziato. Non sarà importante
mente di marketing, aggiungono tasti di agni tipo,
tanto la finestra in se stessa - che però dovrà rima
da quello per scaricare !a posta a quello per acce
nere in primo piano altrimenti non potrebbe più
dere alla nostra homepage preferita, fino agli zoom
intercettare la pressione dei tasti - quanto l'output
interattivi o alle preselezioni audio a seconda se il
che scorre nella console, che ci darà le informazioni
nostro player mp3 preferito stia suonando rock, pop
delle quali abbiamo bisogno.
o musica classica.
Premiamo, ad esempio, il tasto Mail, presente ormai
La gestione di queste accattivanti periferiche, però,
in tutte le tastiere multimediali: sarà presente una
non è scontata: se, da un lato, i produttori sono ben
scritta del tipo "Key Press event..." insieme ad altre
sicuri che non vi siano problemi di supporto per
informazioni che non servono in questo caso
certi sistemi operativi, scrivendo loro gli stessi
specifico.
driver necessari al funzionamento, dall'altro il
Nella terza riga c'è l'informazione che utilizzeremo:
nostro Linux qualche problema in più ce l'ha.
keycode
Tanti piccoli tasti... Dopo aver speso qualche euro in più per le funzio-
XXX, il valore che identifica il tasto appena
premuto. Subito dopo, tra parentesi, c'è l'eventuale "nome" del tasto, ovviamente riportato solo di quel
li già noti mentre per gli altri comparirà solo un
naiità multimediali, è un dovere morale di ogni linux
laconico "No Symbol".
guy che si rispetti far funzionare tutto l'hardware in
C'è da riuscire ad identificare tale tasto, indicandolo
proprio possesso. E al meglio, ovviamente.
con un nome esplicativo per maggiore chiarezza.
L'idea alla base è semplice: ogni tasto premuto
Perché un nome venga utilizzato, però, è necessario
genera un segnale, un codice (detto scancode) che
che esso compaia all'interno della lista delle eti
dovrà essere gestito, dal sistema operativo,
chette, il cui database è contenuto nel file
dall'ambiente grafico o da chi per essi, al fine di
/U5r/XllR6/lib/Xll/XKeysymDB: qua trovate molti
eseguire una certa azione. Ecco quindi che deve
nomi già pronti all'uso, ma se volete inventare un
essere identificato il tasto, associato ad esso sia un
vostro identificativo potrete crearlo seguendo gli
nome ben preciso che una azione da compiere. Mano alla tastiera, avviamo il nostro window manager preferito, apriamo il terminale e lanciamo xev, un programma che serve per visualizzare gli eventi di X: ricordate che, a tutti gli effetti, la pres
sione di un tasto non è altro che un evento per il vostro sistema.
INFORMAZIONI
Se il tasto non "pinga"... Nel caso in cui !a pressione del tasto non generi alcun carat tere un primo rimedio potrebbe essere quello di passare al kernel una serie di parametri, da aggiungere nella sezione
i
wtiich
xev
"append" di lilo oppure come parametri aggiuntivi a grub:
/usr/XllRG/bin/xev
i8G42.direct=ì atkbd.set=3 atkbd.extra=l
Se xev non dovesse essere presente nel nostro
sistema dovremo installare il pacchetto che contie ne tale utilità, che prende nomi diversi a seconda ^
della distribuzione: XllR6-contrib per Mandrake
Tale impostazioni permettono di "abilitare" la generazione dei
codici tasto avanzati da parte della tastiera.
esempi già riportati avendo l'accortezza di mante nere unici sia le etichette che i codici numeri ad esse associati. Ad esempio, creiamo una etichetta mykey kraail che poi andremo ad associare al tasto che aprirà la posta e mykey play per il tasto che aprirà il nostro player preferito; apriamo, da utente root, il file
sopra evidenziato e inseriamo la seguente voce: mykeykmail
:10G0FFO1
mykey play
:1OO9FF02
11 event, Dt 0158,
serial
JD,
ij'i. 8<O,
ate FfxlO,
synttietlt HO.
lime 1692699.
windou U.26f>UOOl.
1-1J0.ZM).
root! (6B7.JBP).
keycode 2lb (keyiym BxlQIQHOll inykeyk
salviamo e confermiamo la sovrascrittura del file (è un file read-only): se utilizzate vi ricordatevi che è il punto esclamativo la conferma di scrittura (quindi wq!). Abbiamo creato l'etichetta per il tasto, ma manca ancora da associare al tasto premuto
l'etichetta stabilita: rilanciamo xev e annotiamo il
turni
Fai»
codice della pressione del tasto Mail e Play Con xev è possibile intercettare il keycode del
La correlazione tra codice del tasto e etichetta
tasto, ed associare una etichetta allo stesso.
viene effettuato tramite il comando xmodmap: pro viamo ad eseguire il comando
$ xmodmap
-e
"keycode 162
S
-e
"keycode 236 = mykey kmail"
xmodmap
INFORMAZIONI
- mykey play"
e proviamo adesso a rilanciare xev: questa volta i tasti premuti sono vengono riconosciuti e identifica ti correttamente, e al posto di NoSymbol compare la
Tasti Multifunzione Con il comando xmodmap e con l'opzione -pke viene stampata a video fa configurazione relativa all'attuale mappa di tastiera
in un formato che, eventualmente, potrebbe essere riletto
scelta personalissima dei nomi dei tasti.
dallo stesso comando. Se osserviamo bene, magari utilizzan
Non è certo comodo digitare questa serie di coman
do less per rendere più agevole la lettura:
di ad ogni riavvio: per quanto sia possibile inserirli uno per uno in uno script (spesso sono diverse deci
ne), è più facile far caricare al boot l'intera mappa
S «nradmap
-pke
j
less
vi sono alcuni tasti che presentano una dicitura particolare
delle associazioni. Lanciando il comando keycode S
xmodmap
-pke
21 = 4 dollar
significa che il tasto identificato dal codice 21, ad esempio, se
si ottiene l'intera lista delle corrispondenze già in un formato che può essere letto dallo stesso xmodmap. Ecco, quindi, che è sufficiente dirigere
premuto normalmente genera il simbolo "4", mentre se viene associato al primo modificatore di stato genera il simbolo del dollaro. Quali siano questi modificatori è presto detto: è suffi
ciente lanciare xmodmap senza alcun parametro.
l'output de! comando su un file per poi inserirlo in
*
uno script al boot. Salviamo il file con l'output del comando appena visto nella nostra home:
i xmodmap
-pke » -/xmodmap.conf
S
chmod
S
Is
+x
xmodmap.sii
-la
■ rwxr-xr-x
1
noteof
users
xmodmap.sh
Lo script di lettura deve essere caricato insieme
Al prossimo reboot dell'ambiente grafico verrà cari
all'ambiente grafico: una buona posizione di inseri
cata la nuova mappa personalizzata. Se voleste
mento affinchè venga eseguito all'avvio del window
modificare alcuni codici potreste intervenire diretta
manager è la directory Autostart di KDE. Potete tro
mente sul file xmodmap.conf, senza necessariamen
varla all'interno della directory . kde nella home del
te utilizzare i comandi singoli come già visto.
vostro utente.
Il riconoscimento dei tasti, però, è solo il primo passo: c'è bisogno di poterli utilizzare per i compiti
più disparati, ed ecco che ci arriva in aiuto proprio il nostro ambiente grafico preferito, KDE.
/hnme/noteof
S ed
.kde/Autostart/
-/.kde/Autostart$
KDE e KHotKeys: la
gestione diventa facile Adesso possiamo creare un semplice file con:
KDE è un ambiente che riserve sempre delle sorpre S
echo "xmodmap
-/xmodmap.conf" > xmodmap.sh
se. Il suo pannello dì controllo, unico front-end ad una serie di moduli di configurazione, permette di
che andrà ovviamente reso eseguibile;
gestire molti degli aspetti del desktop, tra i quali la
_
scelta del modello di tastiera e l'associazione tra
disponibili alcuni esempi, nel gruppo omonimo, che
tasti multimediali e operazioni desiderate.
costituiscono ottime basi di partenza per successive
Per prima cosa sarà opportuno recarsi in Regional
personalizzazioni.
& Accessibility (Accessibilità) nel Contrai Panel e
Premiamo sul pulsante "Impostazioni Globali", per
selezionare il modello di periferica presente: se è
informare il client che il nuovo gruppo che andremo
presente la tastiera in nostro possesso potremo
a creare sarà di primo livello. Selezioniamo il botto
risparmiarci un po' di lavoro con xmodmap come
ne in basso "Nuovo Gruppo", che creerà una nuova
visto sopra, in quanto ci avrà già pensato il team di
voce nel menu: a sinistra rinominiamo la voce
KDE ad inserire una mappa adeguata (grazie
generica con MyKEYS. All'interno dello stesso creia
soprattutto al lavoro del progetto LinEAK) e, lan
mo una nuova azione premendo il bottone apposito,
ciando xev, potrete sincerarvi che tutti i tasti ven
che chiameremo StartKMAIL: alla pressione del
gono intercettati con il loro nome,
tasto con il simbolo della posta elettronica avviere
in alternativa, potrete continuare a personalizzare
mo kmail automaticamente, e quindi si tratta di
ogni singolo tasto, scegliendo magari il modello che
scegliere, nel menu a tendina "Tipo di azione",
più si avvicina a quella in vostro possesso: se pro
quella relativa a "Command/URL" e passare alla
prio siete indecisi, selezionate "Generica 104 tasti
seconda linguetta. Qua andrà specificato il tasto da
PC" che vi garantirà almeno l'intercettazione dei
associare all'evento; appena aperta appare un
vari tasti modificatori come i vari Contrai e Shift.
riquadro bianco, senza scritte, che indica che la
All'associazione tra pressione di tasto ed esecuzio
voce ancora creata non è associata ad alcun valore.
ne di una funzione ci pensa KHotKeys, un demone
Cliccando sopra lo stesso si apre una finestra di
in esecuzione
impostazione delle scorciatoie: è sufficiente preme
i
zione. Premendo il tasto nero con la X in bianco sì
re il tasto Mail per far comparire l'esatta identifica ps
5989
ax ?
|
grep khotkeys 5
B:Be
kdeinit:
cancella la selezione.
khotkeys
E' anche possibile utilizzare i modificatori per otte
che, in modo assai semplice, vi permette di configu
nere un maggior numero di combinazioni intercetta-
rare al meglio ogni vostra necessità. Potete trovar
bili: si può utilizzare shift, contrai insieme ai tasti
lo, a seconda della distribuzione, nello stesso menu
multimediali, in modo da dare agli stessi più signifi
della scelta della tastiera oppure con una voce a se
cati e se, ad esempio, la pressione del solo tasto
stante, sotto System Administrator (Sistema).
apre KMail. l'aggiunta di Shift potrebbe richiamare
Tramite KHotKeys è possibile associare ad un tasto
Konqueror per controllare il nostro account webmail
una serie di funzioni: si va dall'apertura di un URL
su Gmail.
particolare, ad esempio quella del vostro sito prefe
Nella terza linguetta c'è da impostare, ovviamente,
rito associato magari al tasto Browser, all'esecuzio
il comando da eseguire: per KMail il comando da
ne di un comando di shell, che potrebbe essere uno
eseguire è banalmente kmail, in altri casi potrebbe
script oppure un programma vero e proprio, fino a
essere più complesso, ma potete effettuare delle
compiti decisamente più complessi.
prove da riga di comando per verificare che tutto
E' possibile dividere le associazioni tasti/funzione in
venga eseguito correttamente e solo allora copiarlo
gruppi, in modo da poterli attivare o disattivare a
nell'apposito spazio.
seconda degli usi del computer, ed inoltre sono
KHotKeys permette l'utilizzo di altri funzioni asso ciate alle scorciatoie da tastiera: una molto comoda che potrebbe tornare utile durante la digitazione
ripetitiva di parole molto lunghe, o di comandi simi li, è la funzione dì "simulazione di inserimento" dove viene emulata la pressione di una sequenza di tasti, che viene inviata alla finestra attiva o ad una finestra specificata.
L'utilizzo è assai intuitivo, ed è sufficiente selezio nare l'apposita voce dal tipo di azione, nella prima
linguetta di KHotKeys. e quindi selezionare la sequenza da inviare dividendo ogni singolo tasto
C* Configura Shortcut - Contro! Center Primary shcrtcut:
? n x
CtrH-Shift+Mykey_kmall
Alternate shwtcut:
con il simbolo ":". Ad esempio, per inviare la stringa "Linux" è sufficiente inserire, nella finestra di Input nella terza linguetta, la stringa
SHIFT+L:I:N:U:X:
MuRMceymocfe
dove SHIFT evidenzia, appunto, la lettera da inseri
V
OK
X
Cancel
re in maiuscolo. Possono essere inseriti spazi, con la voce "SPACE:", o pressioni del tasto Enter, con
"ENTER:". Una interessante funzionalità se non ci Con KHotKeys è semplice associare alla pressione
di un tasto l'esecuzione di un comando
fossimo imbattuti di volta in volta in bug piuttosto fastidiosi.
LinEAK: la libertà
impostandola con:
di scegliere $
lineakd
-e
CODICE
TASTIERA
Se KDE mette a disposizioni svariati strumenti per l'utilizzo dei tasti multimediali, questo non è sempre
Per
vero per altri ambienti grafici. Ecco quindi che è
CO DI CE_TASTI ERA avremmo dovuto inserire LTCDP.
necessario ricorrere ad un programma esterno che
Subito dopo l'assegnazione del modello, nella nome
possa gestire, senza difficoltà, l'associazione
dell'utente viene creato il file lineak.conf all'inter
tasto/operazione.
no della directory nascosta . Uneak
la
Logitech
vista
sopra,
al
posto
del
Uno dei migliori, utilizzato dallo stesso KDE per la mappa delle tastiere, è LinEAK, Linux support far
S pwd lineakd.conf
Easy Access and Internet Keyboards, un software
/home/redazione/.lineak
sotto licenza GPL e già presente come pacchetto per molte distribuzioni: LinEAK disponeva,) di alcuni
all'interno del quale, tra altre informazioni, vi sono i
tool di configurazione grafica che, però, vanno in
tasti elencati nel file di definizione della tastiera, in
crash non appena lanciati o sono assolutamente
questo formato:
instabili, per cui ne faremo a meno.
L'installazione è semplice: potete scaricare i pac
Gc =
chetti aggiornati dalla homepage del progetto
Internet
http://linesk.sourceforge.net/
Mail =
=
oppure utilizzare il repository della vostra distribu zione preferita, che normalmente contiene già que sto software.
dopo il simbolo = sarà possibile inserire il comando che si vuole eseguire con la pressione del tasto cor
$ which Uneakd
rispondente. Ad esempio, per avviare KMail, sarà
/usr/bin/lineakd
sufficiente la seguente riga
L'installazione, oltre all'eseguibile, copia il file del
=
kmail
manuale relativo al comando, rintracciabile con man lineakd, e una lista di definizione di tastiere,
LinEAK gestisce anche l'intercettazione dei tasti
con tutti i tasti già mappati, che potete visionare in
modificatori, ed è sufficiente aggiungere una nuova
/etc/lineakkb.def. Proviamo ad aprire tale file e a
riga con la combinazione voluta e il comando da
rintracciare una delle tastiere più diffuse, la
eseguire:
Logitech Cordless Desktop Pro: Mail+shift
=
konqueror
www.gifiail.com
I TCDP]
brandname =
"Logitech"
Con le associazioni appena viste la pressione del
modellarne =
"Cordless Desktop Pro"
tasto Mail richiamerà kmail, la pressione di SHIFT + il tasto Mail aprirà il browser preferito (in questo
[KEYS] Sleep
= 223
caso Konqueror ma potreste inserirci Firefox o altri)
Internet
=
per collegarsi al nostro account Gmail.
178
= 236
Ricordatevi che LinEAK deve essere in esecuzione per poter intercettare i tasti premuti, e deve essere
VendorHome
=
161
attivato insieme all'ambiente grafico. E' possibile avviarlo nella directory Autostart di KDE, come già
[END KEYS]
visto per xmodraap, oppure nel file .xinitre in
IEND LTCDP]
questo modo:
Ogni sezione si presenta con questo schema: ii codice tastiera, che deve essere univoco ([LTCDP]) e che deve riportare un tag di chiusura ([END
lineakd t.
LTCDPj), il produttore {brandname), il modello
exee
startkde
(modelname), la lista dei tasti con il valore dei
keycode relativo, che devono essere delimitati dalla
Sostituendo a startkde il vostro window manager
sezione [KEYS]
preferito. Al prossimo riavvio, insieme all'ambiente
[END KEYSj.
Nel caso la vostra tastiera non sia presente
grafico sarà in esecuzione anche lineakd :
nell'elenco, non sarà difficile aggiungere una nuova sezione al termine del file.
$
LinEAK, una volta installato, non identifica la vostra
8164
ps
a*
|
tty2
grep
lineakd SI
0:80
Uneakd
periferica automaticamente: tra quelle disponibili, il
cui elenco sì può ricavare digitando
Per ulteriori approfondimenti, il manuale del coman do potrà essere di grande aiuto.
S Uneadkd
-l
1
less
Si ringraziano i negozi Essedi 5hop (www.essedi.it) per averci fornito le tastiere per ia prova hardware
C'è da selezionare quella in nostro possesso,
di queste pagine.