LinuxPratico - Hardware

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ADSL: connettersi ad Internet col Pinguino Le connessioni ADSL sono ormai diffuse nella maggior parte delle

cìtlà italiane. Vediamo come sfruttare questa tecnologìa con Lìnux, anche con i "temuti" modem LISB...

a

cura della Redazione <rerJazioneiilinuxpratico.com>

Sembra che, almeno per il momento, la diffu sione della banda larga in Italia sia stretta mente legata alla diffusione della tecnologia

ADSL. Prima di vedere come sfruttare questo tipo di

Ma com'è possibile che, senza passare ad una linea

connessione con Linux, però, vediamo di capire

digitale, si possa far passare 10 o 20 volte i dati

com'è possibile far passare così tanti dati nel nor

che è in grado di gestire un comune modem ana

male doppino telefonico...

logico sullo stesso mezzo (il doppino)? Questione di frequenze!

la tecnologia DSl

In una normale conversazione, la frequenza prodot

L'Asymmetric Digital Subscriber Line è la tecnologia

ta dalla voce umana si mantiene sempre entro un

DSL più diffusa in Italia. Questo tipo di connessione

determinato limite, sotto i 3400 hertz. Quindi il tele

è stato sviluppato pensando agli utenti domestici

fono è costruito in modo da sfruttare solo le fre

ed alle piccole aziende: permette di contenere i

quenze da 0 a 4000Hz, mentre i cavi telefonici pos

costi, dato che viaggia sul normale doppino telefo

sono, in genere, trasportare anche frequenze molto

nico ed è strutturato in modo che ci sia molta più

più alte, nell'ordine del milione di hertz. Mentre i

banda in download che in upload; nell'utilizzo nor

modem (che significa modulator-demoduiator, ricor

male, infatti, viene richiesta molta più banda per

diamolo) analogici sfruttavano la banda-voce, il

scaricare, ad esempio, una pagina Internet (50-

DSL Transceiver (definito erroneamente "modem",

200Kb), piuttosto che per effettuare la richiesta di

ma ci adegueremo all'uso di questa parala per sem

download della stessa (meno di lKb). In questo

plicità) può arrivare a sfruttare la maggior parte

modo vengono a formarsi le "offerte ADSL" che

delle frequenze disponibili sul cavo, di fatto rag

conosciamo qui in Italia: 640kbps (kilobit al secon

giungendo velocità teoriche di 8Mbps in download e

do, vanno divisi per 8 per ottenere i kilobyte) in

IMbps in upload.

download e 128kbps in upload e così via.

Chi volesse approfondire l'argomento potrà trovare molte altre spiegazioni (in inglese) sul sito: http://computer.howstuf fworks.com/dsl.htm

GLOSSARIO

$? Glossario: ecco

cosa vuoi dire... ADSL: è l'acronimo di "Asymmetric Digital Subscriber Line". Può essere tradotto in italiano con "Linea Asimmetrica Digitale per Abbonato". Asimmetrica perché la banda dispo

Modem e router Come accade nel mercato dei Personal Computer,

sono state sviluppate periferiche per sfruttare la tecnologia ADSL adatte a tutti i gusti (ed a tutte le tasche): si va dai modem (con connessione U5B, Ethernet o addirittura PC!) ai router. La configura

zione dei router è, per certi versi, più semplice, ma

nibile per il download è molto superiore rispetto a quella per

richiede delle conoscenze più avanzate e, oltre a

l'upload.

questo, in genere i router costano molto più dei

DHCP: acronimo che sta per Dynamic Hosts Configuration

Protocol. E' un protocollo che permette di distribuire ai

modem e sono poco diffusi, quindi lasceremo da parte questi ultimi.

client che ne fanno richiesta indirizzi IP e informazioni

Per quanto riguarda i modem va detto fin da subito

riguardanti la topologia di rete (gateway, server DNS).

che è ampiamente consigliato l'acquisto (o la richie

PPPoE: PPP over Ethernet, il più diffuso metodo di collega

sta di comodato d'uso) di un modem Ethernet e, se

mento con i provider ADSL.

necessario, l'acquisto combinato di una scheda

PPPoA (PPPoATM): PPP over ATM, un metodo di collega

Ethernet necessaria a collegarlo al computer.

mento che ha minor overhead (e quindi migliori prestazioni)

Ovviamente questo non sarà necessario se si dispo

rispetto a PPPoE, ma è meno diffuso per motivi tecnici

ne di una scheda madre recente, con scheda di rete

(richiede una scheda ATM o supporto ATM da parte dei

integrata. Con questa configurazione, nel 99% dei

driver).

casi si potrà essere online in pochi minuti.

VPI e VCI: Virtual Patii Identifier e Virtual Channel Identifier,

Per brevità non parleremo dei modem PC): ne esi

servono per l'instradamento sulla rete ATM.

stono pochissimi modelli e sono poco diffusi. Per quel che riguarda i modem USB il discorso si fa


~ parecchio complicato. Ne esistono molti tipi, di tutte

le marche, ma per fortuna la maggior parte sono costruiti a partire da circuiti pre-assembìati che

montano chipset conosciuti, quindi può capitare che Configurazione rete locale iLAN>

modem di marche diverse siano supportati dallo ethl

stesso driver... ma non anticipiamo altro ed andia mo ad esaminare, uno per uno. alcuni casi pratici.

Scheda 2

Connessioni PPPoE con

Indirizzo !P

Nessun [p

Netmask

modem Ethernet

Nessuna maschera

Protocollo di boot

La situazione ideale per un utente Linux è quella di

ethl

dhcp

Attivato ai momento del boot

no

utilizzare un modem Ethernet ed una connessione

PPPoE al provider. Useremo come riferimento il

Disabilitare la scheda di rete su cui è

modem Alcatel Speedtouch Home Ethernet. ampia

collegato il modem Ethernet

mente diffuso in Italia, in quanto è stato uno dei primissimi modem ADSL Etherneì ad essere distribuiti dai provider.

Come abbiamo detto, questa è la configurazione più semplice da "portare online". Con la Mandrake

^

basterà utilizzare lo strumento DrakConnect. disat tivando (ci penserà il software di connessione ad abilitarla) la scheda di rete a cui è collegato il modem (figura 1} e procedendo con la configurazio ne guidata {figura 2).

A questo punto basterà rispondere sì alla domanda "vuoi attivare automaticamente la connessione all'avvio?" ed il gioco è fatto. Per l'altra distribuzione di riferimento, Debian

GNU/Linux, sarà sufficiente installare i pacchetti pppoe e pppoeconf e procedere alla configurazione lanciando, appunto, pppoeconf.

tt apt-get

instali pppoe pppoeconf

Alcuni dettagli delle varie fasi della configurazione di una connessione PPPoE

Sembra incredibile, ma la configurazione con que sto tool è ancora più semplice della precedente: basterà leggere con calma tutte le domande e rispondere "Yes". dato che le impostazioni di

Sagem F@st, non dispone del firmware per I'U5

default vanno più che bene. Gli unici dati da inserire

Robotics, quindi vedremo come installare i driver

saranno lo username e la password che ci sono

dai sorgenti (questa procedura è valida per tutte le

stati comunicati dal nostro provider.

distribuzioni).

Chiunque voglia utilizzare questi tool su altre distri

Per prima cosa, sarà necessario scaricare i driver

buzioni, potrà scaricare il pacchetto rp-pppoe (esi

dal sito:

stono i pacchetti precompilati per tutte le maggiori

http://sl33p3r.free.fr/Unux.html

distribuzioni); il sito ufficiale è:

Poi, se non li avete, sarà necessario scaricare ed

http://vww.roaringpenguin.com/products

installare i sorgenti del kernel attualmente in uso (si

/rp■pppoe/index.php

veda il riquadro sul software da installare).

Nel caso di rp-pppoe l'utilità di configurazione si

Oltre a questo serviranno, ovviamente, i tool di svi

chiama adsl-setup.

Modem USB con chipset Analog Devices

luppo ed il file compilato

voi,

.config dei kernel: se lo avete probabilmente

lo

avrete

in

/usr/src/linux/; se, invece, avete i sorgenti di

Mandrake. è incluso nel pacchetto. Siamo pronti a partire: compileremo il driver ed ii

US Robotics è, da sempre, associata all'idea di

firmware per il modem e li installeremo.

"modem": i mitici US Robotics Sportster sono sem

Per prima cosa dovremo estrarre i sorgenti dei dri

pre stati i 56k più "desiderati",..

ver e procedere alla compilazione:

L'US Robotics SureConnect che abbiamo avuto in prova è un modem USB per cui sono disponibili i

#

ed

driver per Linux; in effetti, i! chipset è lo stesso dei

#

tar

Sagem F@st 800 ed il mantainer dei driver per que

#

ed

sto modem ha offerto il supporto anche per questo

0

tnake

/usr/src/ zxvf

/percor5o/del/file/eagle-1.9.4.tar.gz

eagle-i.e.v

US Robotics. Purtroppo, pur avendo Mandrake il supporto per il

Ad un certo punto della fase di compilazione si

~


vedranno queste righe: make

-C

makel2];

# make instali

./firmware

Etes

Entering directory

'/usr/src

vous

tlégroupé?

o/[n]

/eagle-l.Q.4/driver/firrr.ware' ./buildDSP

-d

La domanda si applica solo alla Francia, quindi

sagem/eagle OSFcode.bin

Reading

file

sagem/eagle/rtbldG.bnm

Resding

file

sagem/eagle/rtbldl.bnm

rispondete pure no (n).

Reading file sagem/eagle/rtbld2.bnni Reading

file

sageni/eagle/rtbldB.bnro

Reading

file

sagem/eagle/rtbld4.bnni

Writing

file

DSPcode.bin

make[2]:

Leaving dìrectory

Veuillez entrer le nom d'utilisateur pour la connexion

au

fournisseur d'accés

Richiede l'username per la connessione... '/usr/src Vernile;

/eiigle-1.0. "I/driver/firmware'

Questo significa che è stato creato il firmware per il

entrer le mot

de

passe

pour

cet

utilìsateur

... e la password.

modem Sagem, quindi dovremo cambiare tale file prima di procedere all'installazione:

Votre fourmsseur d'accès

ff

ed

[oj/n

#

./buildDSP

supporre

t

il

le cryptage du

driver/firmware -d

jsr/pots/

mot

de

passe?

DSPCODE.bin

II vostro fornitore d'accesso supporta la crittazione Oltre a questo, dovremo "ingannare" i driver met

della password? Lasciate la risposta di default (o sta

tendo il file di configurazione corretto al posto di

per ouì, ovvero sì) e premete Invio.

quello di default: Voutez vous # ed

../../driuer/user

# rnv

usrpots.conf

que

la

connexion

soit

lancée

a

chaque

démarrage?

o/[n]

sagemf800.conf

A questo punto siamo pronti all'installazione, ma

Volete che la connessione venga avviata ad ogni

procederemo passo-passo, perché, purtroppo, le

avvio? Lasciate la risposta di default (no) e

domande sono in francese; per confermare le scelte

premete Invio.

tra parentesi quadre, basterà dare Invio:

Attenzione: a meno che non abbiate un file di

INFORMAZIONI

Configurazione di

Mandrake è possibile farlo impostando con DrakConnect la

rete con un router

scheda di rete e poi la connessione tramite LAN e cliccando

Chi è così fortunato da avere a disposizione un router AD5L per la connessione, potrà avvalersi delle feature solitamente disponibili su tali device, come il server DHCP ed altro. Per

poi sul pulsante "Configura connessione ad Internet", impo stando l'indirizzo IP del gateway nell'apposita casella. Su Debian andrà modificato il file /etc/network/interfaces, creando una voce tipo:

semplificare, diciamo che il router si occupa di fare da gateway per la rete, stabilendo la connessione ADSL e per

iface ethO

inet static

mettendo di navigare ai computer facenti parte della LAN.

address

Purtroppo non è possibile definire una guida passo-passo per

netmask 255.255.255.G

la configurazione, perché ogni router gestisce le cose in modo differente, però possiamo indicare alcuni concetti chiave: -- il router/gateway stabilisce la connessione ADSL:

gateway

192.168.0.10

192.168.0.1

Secondariamente, sarà necessario impostare gli indirizzi dei server DNS. tramite il fife /etc/resolv.conf :

il router/gateway permette ai computer della LAN di accedere ad Internet (direttamente o tramite Network Address Translation, una tecnica che permette di

search

nomedominio.it

"mascherare" gli indirizzi locali e far navigare tanti

nameserver

xxx.xxx.xxx.xxx

computer con una sola connessione);

Marne server

xxx.xxx .xxx.xxx

i computer della LAN devono essere configurati per accedere ad Internet tramite il router/gateway.

Ovviamente gli indirizzi IP dei server DNS vi saranno forniti dal vostro provider.

Il caso classico prevede un router/gateway che, tramite DHCP,

Un'ultima nota: nel caso che il router stesse agendo anche

assegna automaticamente ai computer della LAN indirizzi di

come gateway NAT, bisognerebbe procedere alla creazione di

rete locale, gateway e server DNS da usare, ma, ipotizzando

"rotte" per permettere ai pacchetti di raggiungere i computer

di non avere a disposizione tali funzionalità, quali saranno i

all'interno della rete (che risultano, altrimenti, "nascosti" ai

parametri da impostare sui client della LAN?

mondo esterno), ma anche questa procedura cambia a secon

Per prima cosa andrà impostato il default gateway: su

da del router e non possiamo entrare nello specifico.


~ II nome del file cambierà a seconda dell'ID USB che

è stato assegnato al device e dal bus U5B a cui questo è collegato. Potrete utilizzare i comandi startadsl e stopadsl I

11

3

11

.

1! ■J

r,,.

li»

N-. pn

,l.,i.,

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I.

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• ...!• dtlecl*d

■it nddrens

3 U 3 11

l£» dliunCLl ai, .Um. OD'OJ.? 1 «Idre:»

N— ina ADSL

per avviare o fermare la connessione PPPoA, oppure potrete lanciare il comando adictrl

hiiill..- ii,ir.!«irr lei UH 001/011

11

- i per sapere

qual è l'interfaccia ethernet da usare per la configu

razione PPPoE che potrete effettuare, come abbia

A:.

mo visto prima, con i tool di Mandrake o con rp-pppoe.

3 11

■J 11 J

il f

11

3 11

SsluB ,i.(l.l">l..j-.|. Fnr IISR produ.

3 II

Sclup nrilu-Oxlip

11

fui

USB produci i

Mml.ilr i<-i<i|. odlinbdop for USB pi

3 11

Moiiu] e

aliili oelliralKlsp

Tur USB p

Modem USB con chipset Glnbespan

3 II 3

11

i«il noiuttuiust w rvilnd

3 11 3 11

L»dlr>a OSP toiir- lo dente..

3

ixll MIIUSMOSIOCMOKÌ recclnd Rmmlilij fcofftr si» HI lo IMI,

KP cui. MttenfiiJ lu Imlcd

11 :;

3 3

11 II

t«ti

II

3

II

maggioranza dei modem USB supportati da Linux

nonr^encsinsi' ree.ned

sono basati sul chipset Globespan e possono essere

[«dlng OSP lode lo It.li*... DSP code wccesifu] Uj loaded lo dell.

3 11 3

Sebbene esistano diverse eccezioni, la stragrande

..

hoal

/etc/hot

3 II 3 11 3 11

Mliesl

kernel.

nll«.-.l

kernel:

u-i(».flK*nt;

Srlij|> «JIK^bilifi

UVh.HBni,!

Hoclule neii^f ndlu .li'i il» For USB pi

3 11 3 11

[odi

fuf

U^B

prmkicl

t

utilizzati grazie ai driver ECI ADSL, reperibili sul sito:

il niiiir.ftni.Mih'ìion; r>iriv«i ((•Al)) liufr-r -ilin uet I<| 1036

http://eciadsl.flashtux.orcj/download.php?lang=en

il nutinfumiDsr> rr.i.r.i

Essendo questi i modem più diffusi, il supporto da

11.1'

■.r.illij londrd

-o.l

lo ile.le

parte del team di sviluppo e della comunità è ai massimi livelli e perciò sono disponibili i pacchetti

messaggi che verranno loggati alla connessione del modem

^

precompilati per la maggior parte delle distribuzioni

e moltissima documentazione, anche in italiano, direttamente sul sito.

Sulla Mandrake 9.2 su cui abbiamo svolto i test è bastato scaricare il pacchetto ed installarlo:

» urpmi eciadsl-userrao(Je-0.8-l.i3H6. rpm H» MB^fc: i tf

1

.

i .

S4?rmA&n In) 3][.l2l>ni Aiufo

t /P ror/driver/a dl.od^n/001

Per Oebian sono addirittura segnalati i repository

008

APT da cui poter scaricare gli aggiornamenti; ovvia

fllldl •K 1 rvl<;Cr. USB flDSL Hode- Sliituu Ui-i[)lny USB Bus

003

Tx I DtO rEr.

001 USI Devlce : Interface : eth2 cooooooooo R> Rate Mflrgln OOOOOOOOOO

viri

OOOOOOOOOO

! thi rnet

.t>(

VPI

:

0000000008

^elì i Hi OOOOOOOOOO 'l 1 -

Hi

oooooooooo

ifìH

oooooooooo

U.er ai*.

oooooooooo

Modi.

Inllloll/ln

VII) CI) VCI

Dl.R una k;

driver ed installarlo a mano con dpkg, non avendo a

OOOOOOOOOO

Crc

OOOOOOOOOO

OOOOOOOOOO

ntlen

OOOOOOOOOO dB

OOOOOOOOOO

MEC

0000000035

Del In

OOOOOOOOOO OOOD

Cells T« 0000000014

Pkts Tx Bad VPI

mente, la prima volta sarà necessario scaricare il

0.0

0000000002 000000000

tad CRC

A

OOOOOOOOOO

Uwr

-:h."'i*:1c-rrj,,,i

VFT:

nnwwil: '"-■■TI

!'

^

vch ""

/INfi) &«cl yuiX'i ■■

'1

Jl

;D-U* D3UWI

jJt

Uscirà UcMrMfi»

(fyifei** Altoro

Una schermata del file speciale creato in

^

rni»Tiiw

/proc dai driver del modem US Robotics

,. (..

■■■

img.hi.iai*

'

j,

VIDI-

Ul

UDÌ:

•noi.

Hi

no;.

zi jl

configurazione più aggiornato, potrebbe essere necessario cambiare alcune impostazioni nel file

j

/etc/analag/adiusbadsl .conf e, in particolare, le righe dalla 21 in poi che diventeranno:

IMO jlUtMir

SHRtl BllK nUmU

^™f,l

III VUT Ilici ■> UH<I>-..l9.LTH.Iiu.ti-i j"1

-™

#0PTN18=8112G0ff

*OPTN19=89900000 MHBWl

=RASK8=3ffiffcQ *OIAGQ=23B7OO30

,.«

vpi=ooooooos

( A questo punto potrete collegare il modem e "stare a guardare", controllando i log con un tail

-f

Mei», IMicMnfl

L'interfaccia grafica EcìConf per la configurazione dei driver ECI ADSL

/var/log/messages (figure 3 e 4) e con un controlio del file riguardante il modem in /proc.

©te

~


Tabella riassuntiva dei modem USB supportati NOME

ECf (vers.)

Aethra Starmodem

0.6

Aethra Starmodem #2

-

Altre

Note e supporto Fornito da Tiscali

Si

Chipset Conexant AccessRunner - Driver disponibili sul sito http://sourceforg.cj.net/projetts/acceS5runner

Alcatel Speedtouch USB Asus AAM6000UG

SI 0.6

-

Driver e tutoriai su http://linux-Lisb.sourceforge.net/SpeedToucli Fornito da Telecom Italia - Ne esiste un modello con chipset Alcatel supportato su: http://SQiirteforge.net/projects/zyxel630-ll

Atlantis I-Storm

Provato in redazione - Alcuni modelli sono basati sul chipset

0.6

Conexant (vedi Aethra Starmodem #2) Cypress Globespan G7000

0.6

-

Fornito da Tiscali

D-Link DSL200

0.1

-

Provato in redazione - Fornito da Infostrada

Digicom MichelAngelo USB

0.6

-

Digicom MichelAngelo USB C

-

Si

Fornito da Infostrada Provato in redazione - Fornito da Tiscali Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2)

E-Tech ADSLV2

-

Ericsson hml20dp

0.6

Si

Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2), serve aggiornamento txload . e Fornito da Telecom Italia e Tiscali Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2)

HamletHDSL640 Ipmdatacom Webpower

Fornito da Telecom Italia e Tiscali

0.6

Driver disponibili sul sito

Ipmdatacom Speedweb

h:t\vilviwvv.ipmdfitatom.it/dovvnload/adsi-usb-ita htm

Nortek 2020 (models #1 and #2)

0.6

Fornito da Tiscali

Sagem F@st 800

Si

US Robotics SureConnect

Chipset Analog Devices - Supportato su http://sl33p3rfree.fr/linux.html

Virata ADSL USB Wan modem

0.6

Wisecom ws-ad80usg

0.6

Zoom ADSL USB 5510A

-

Fornito da Tiscali Fornito da Telecom Italia e Tiscali Sì Sì

ZyXEL Prestige 630-11 (e 630-13)

Provato in redazione - Chipset Analog Devices (vedi soprai

Chipset Conexant (vedi Aethra Starmodem #2) Provato in redazione Chipset Alcatel - http://sourceforge.net/projects/zyxel630-ll

Su httpv/eciadsl.ftashtux.org/modems.php sono disponibili link di riferimento per altri modem e chipset (non diffusi in Italia)

disposizione la connessione, ma poi si potrà aggiun

non è quanto di più user-friendly abbiamo visto, ma

gere al file /etc/apt/sources. list la riga:

le impostazioni di default andranno bene per con nessioni PPPoA con i maggiori provider, mentre per

deb

http://www.flashtux.org/debian unstable mairi

la connessione PPPoE sarà necessario utilizzare i tool di configurazione di Mandrake o rp-pppoe

Bisognerà poi configurare i driver con uno dei

(come visto nel paragrafo sulle connessioni PPPoE)

comodi tool eciconf.sh (grafico, richiede Tci/TK) o

tenendo conto che il device da usare sarà tapO.

eciconftxt. sh (testuale).

Terminata la configurazione si potranno salvare

Per eseguire il tool grafico sarà prima necessario

tutte le impostazioni con un click sull'apposito pul

abilitare le connessioni ad X dall'host locale:

sante "Creare confìg"; verrà mostrata una scherma ta (figura 5) che riassume le modifiche fatte, poi si

S

xhost

$

su

potrà uscire dal programma.

+localhost

Per lanciare la connessione sarà necessario diventa

-

password:

re root e lanciare lo script startmodem.

t) eciconf.sh

Modem USB con chipset Conexant AccessBunner

Comparirà una comoda ed accat

tivante interfaccia grafica da cui sarà possibile selezionare modello di modem e provider (per i DNS),

inserire

Per la nostra prova, abbiamo utilizzato un Digicom Michelangelo USB C gentilmente fornito direttamen

nome utente e password ed il tipo di connessione;

te da Digicom Italia. Questo modem è basato sul

purtroppo, la scelta dei nomi "tecnici" dei protocolli

chipset Conexant AccessRunner, supportato tramite


~ INFORMAZIONI

dei driver derivati da quelli dell'Alcatel Speedtouch. Sfortunatamente, non esistono i pacchetti precom

Se il Giobespan

pilati di questi driver per il kernel di

default di

capricci...

Mandrake 9.2,

quindi affronteremo la proce dura di installazione dai

sorgenti, che sarà valida anche per tutte le altre distribuzioni. Procediamo con ordine:

Può capitare che i modem con chipset Giobespan (e quindi driver ECI ADSL) vengano riconosciuti rjall'USB Hotpfug di

Linux come device audio e venga quindi caricato un driver adatto a tale device... purtroppo questo porta ad un conge lamento della macchina ed al conseguente riavvio "bruta

per

le"... Per evitare che questo accada basterà aggiungere alla

prima cosa sarà necessario scaricare

blacklist dell'hotplug il driver audio incriminato. Bisognerà

cxacru-20O3-10-05-src.tgz.

aggiungere al file /etc/hotplug/blacktist la riga:

Potrete trovarlo su: http://5ourceforge.net/proiect/showfites.php ?group_id=47406&package_id=4G421

Date uno sguardo al riquadro nella pagina a fianco

per l'installazione di tutto il software e le librerie necessari e per le modifiche da apportare al Makefile del kernel Mandrake. poi potrete passare alla compilazione ed installazione dei driver:

# ed #

tar

#

ed

"»

/usr/src zxvf

/percorso/di/CKacru-2003-10-05-src.tgz

cxacru

Ora potrete lanciare il make per creare il pacchetto RPM (con il parametro rpm) o DEB (con deb}:

# make

rpm

Troverete il pacchetto fuori dalla directory cxacru:

#

urpnu

../cxacru".rpm

A questo punto andrà modificato il file di configura zione /etc/exacru per farlo diventare cosi (omet

■nWiiuni'nnin Tu riunii

-j

DRIVER_MODE=1 PROTOCOL MQDE=4

ADSL Moderni

D-Link

tiamo i commenti per brevità):

■.,

»

Account Obliqui, ìi-ii

-

E

BINARY_PATH="/usr/5bin"

ATM_PATH="" OPEN MODE= VPI=8

VCI=35 IP ADDRESS=

NETMASK=255.255.255.8 GATEWAY=

Per una connessione PPPoA il PROTOCOL MODE andrà

cambiato secondo quanto indicato nei commenti

> PPP over ATM: è poco diffuso in Italia, per la

del file stesso.

configurazione si veda la traduzione della guida

Se tutto è andato bene sarete pronti per collegare il

ufficiale dei driver su:

modem al computer e configurare la connessione.

http: //cxacru. altervista. org/doc. ptip

Ecco come fare:

andranno utilizzati gli script cxnet2up. sh e

> PPP over Ethernet: è ampiamente consigliato

dìsconnessione.

cxnet2down.sh per connessione e l'utilizzo di rp-pppoe o DrakConnect per la connessione (sì veda il paragrafo della connessione con modem ethernet, all'inizio

dell'articolo, per i dettagli); dovrà essere

> Bridged RFC1483/2684: non utilizzato dai comuni provider;

> Routed RFC1483/2684: come il precedente, non molto diffuso.

impostato naso come device ed andranno

©te

utilizzati gli script cxnet4up.sh e cxnet4down.sh

Vi consigliamo di creare dei link simbolici agli script

per connettersi e disconnettersi;

di connessione e disconnessione:

p. 10


# In

-5

/usr/sbin/cxnetNup.sh /usr/sOin/start conn

comando, può "scoprire" la password In questo

#

-s

/usr/sbin/cxnetNdown.sh

post su Bugtraq:

In

/usr/sbin/stop conn

http://wrfw.5ecurityfocu5.eom/archive/l/316951

così saranno più facili da ricordare e da richiamare.

Casi particolari: D-Lình OSI 3DDC +

Casi particolari: ZyXEl G3D-11 e E30-13 Questi modem sono basati su un chipset Alcatel

Quando si ha a che fare con modem di molte mar

poco diffuso (MTK-20152 2-Chip DynaMiTe) e sono

che diverse, è difficile poter affrontare in dettaglio

supportati con dei driver disponibili su:

la configurazione di ognuno di essi. In questo spazio

http://5ourccforgc.net/projcct/showfiles.php

vedremo alcuni casi particolari che abbiamo incon

?group_id=840G6&package id=86598

trato in redazione durante i nostri test.

Abbiamo provato in redazione lo ZyXEL 630-11.

Per quei che riguarda il modem Ethernet D-Link. per

Purtroppo non sono disponibili pacchetti precompi

default questo device funziona come una specie di

lati dei driver, quindi biso

router: assegna un IP di rete locale {192.168.0.2 in

gnerà

genere) via DHCP al computer che deve colìegarsi e

relativa compilazione

procedere

poi si occupa di stabilire la connessione col provider

(si veda il riquadro

e fare da gateway per il computer.

in questa pagina

E' piuttosto scomodo, in verità, dato che per far

per il software

partire la connessione bisogna collegarsi al modem

da installare).

(192.168.0.1) con Mozilla (è necessario un

Durante le nostre

browser

prove

grafico

con

supporto

non

alla

siamo

JavaScript).

riusciti ad utilizzare questo

Il nostro consìglio è di cam

modem

biare le impostazioni del

appena si tenta di accedere al devi

modem in modo da farlo

ce virtuale (naso) per la connessione ci si

in

modalità

PPPoE:

funzionare come "bridge"

ritrova vittime di un kernel panie (sia col kernel

{figura 6) e configurarlo,

2.4.22-10mdk di Mandrake 9.2 che col 2.4.22-xfs di

poi,

Knoppix 3.3). Attivando la modalità PPPoA i driver

come

descritto

nel

paragrafo sulla configura

sembrano, invece, funzionare correttamente. Detto

zione dei normali modem

questo, vediamo come procedere all'installazione,

ethernet (con DrakConnect

tenendo conto che l'installazione somiglia molto a

o pppoeconf ).

quella dei driver per chipset Conexant:

Per i più curiosi, diciamo che

è possibile accedere via

»

ed

telnet all'interfaccia a linea di comando del modem.

#

tar

che offre molte più possibilità di quella via web, ma

# ed

purtroppo non è documentata. Chi volesse provare

# rnake

/usr/src zxvi

/percorso/d:/amedyn-2603-16-29-src.tgz

aiedyn

("a suo rischio e perìcolo") l'interfaccia a linea di

INFORMAZIONI

a

I Pacchetti necessari per la compilazione

Per compilare i driver, oitre al solito insieme di compilatori e programmi di sviluppo vari, saranno necessari altri compo nenti software, che potrete trovare elencati qui.

Kernel

pacchetto è disponibile presso il Penguin Liberation Front con

il nome ppp-2.4.1-6plf . i586.rpm), oltre a questo andranno installate la libusb (e relativo libusb-devel) e le utility per ATM, linux-atm, oltre ad altri pacchetti necessari per la com

pilazione. Ecco la linea di comando per installare tutti i pac chetti per Mandrake;

# urpmi Libusb libusb-devel. linux-atm UbUnux-atml-devel gtk-devel

Per gli utenti di Mandrake 9.2, il file da scaricare è prelevabile

Ubglade-devel

dbl

dal mirror:

ftp://ftp.edisontet.it/pub/Handrake Mirror/Mandrake/9.2/

i5a6/Handrake/RPHS/kemel-source-2.4.22-10n)dk.i586.rpin Per Debìan, il pacchetto sarà kernel-source-VERSIONE.

Per Debian, invece;

ff apt-get instali

libusb libusb-dev atm-tools atm-dev libgtkl.2-dev

oppure sarà possibile scaricare il kernel vaniila da:

http://www.kernel.org

Librerie Sarà necessario installare alcune librerie aggiuntive, per pro cedere alla compilazione: se dovrete utilizzare i metodi PPPoA

o PPPoE (la maggior parte dei provider usa questi), andrà aggiornato pppd con i plugin pppoe e pppoa (per Mandrake il

UbglaOeO-deu

Terminate queste operazioni, su Mandrake si dovrò fare una piccola modifica al Makefile presente nella directory dei sor

genti del kernel (/usr/src/linux/Makef ile); la variabile EXTRAVERSION dovrà essere modificata così:

EXTRAVERSIOfJ =

-lGmdk


INFORMAZIONI

Essere sempre

disponibili Le connessioni AD5L fiat permettono di rimanere sempre con nessi ad Internet. un po' come un "vero server". Manca solo un ingrediente per poter fare, in modo più o meno stabile, da

server fweb. ftp. etc.) per gli amici: un nome host facile da ricordare ed immutabile.

Ogni volta che ci si connette, infatti, l'indirizzo IP cambia e,

con esso, l'hostname dinamico che ci viene assegnato dal

pmvider) dovreste poter fare un:

»

host

vostronome.dyn.linuxpratico.net

vostronome.dyn.Linuxpratico.net

has address

xxx.xxx.xxx.nxx

dove, ovviamente, xxx.xxx.xxx.xxx corrisponde all'indirizzo IP relativo alla vostra connessione ad Internet.

A questo punto chi vorrà, ad esempio, guardare il vostro sito Internet direttamente sul vostro pc potrò puntare il browser su Http://vostronome.dyn.linuxpratico.net

provider. Per permettere a tutti i suoi lettori di sperimentare

Coi Iridai amplii ire obbligatoriameli

con i vari servizi, Linux Pratico offre un servizio di nomi host

Lo!

dinamici: basterà registrarsi sul sito

z

Ho»

http://www.linuxpratico.net

,,.,■,,-

l

■ '

■■ .

La form di

1

mi

' lUXOrMCD "PI

'■j '

i

per ottenere un indirizzo del tipo:

N

[t

■■■ v. icneUi\Kprat;c;)

.

registrazione

'-

.

sul sito

-

LinuxPratico.net

poi IWnt

vost ronome.dyn.lìnuxpratico.net

E tuli

-

......

che verrà associato al vostro indirizzo IP ogni volta che vi z d=. cc-i iT^c-da la let^B E7Efl*

collegherete.

Ca

Dopo aver inviato la form {figura), riceverete una E-Mail che

u /.f jnjnljrr faeoìi Jlk-iii-pn:

D.ilill.ii/ioni uliMrjHc

ì;.3 .,;.

'

Dei™.-

permetterà di attivare l'account e ricevere il fife di configura Hai

zione per dhid. il programma che si occuperà di aggiornare il riferimento al vostro indirizzo IP. qualora dovesse cambiare.

ftica Ca

Tviffiarwt

contiene il codice di attivazione che, insieme alla password, vi

SJBckvare

' Gemati

Dfri>*B do t^cc!

Dexrvon da fcQa-a

Per installare dhid dai sorgenti, sarà necessario installare gli

Configurazione passo-passo

header della GNU Multiprecision Library, quindi per Mandrake:

> Installare le librerie libgmp:

ff

urpmi

> Scaricare i sorgenti di dhis:

libgmpB-devel

H wget

e, per Debian:

tt

apt-get

instali

> Estrarre i sorgenti: Iibgmp3

Iibgmp3-dev

e scaricare i sorgenti del client (dliid-5.2.tar.gz) dal sito: http: //www. dhis. org/ r5/downloads. ritmi La compilazione è semplice, basta estrarre i sorgenti e lancia re make:

#

ed

#

tar

/usr/src zxvf

/root/dhid-5.2.tar.gz

> Procedere alla compilazione: 1

ed

dlud-5.2

# make

> Installare il pacchetto: #

zxvf

ftp://ftp.dhis.Org/pub/dhis/dhid-5.2.tar.gz

#

tar

#

ed dhid-5.2

cp

dhid

/usr/local/sbin/

/percorso/di/dtud-5.2.tar.gz

> Registrarsi su wiw.Unuxpratico.net e copiare la configurazione fornita sui sito nel file /etc/dhid.conf;

# make

a questo punto, se la compilazione è andata a buon fine,

> Lanciare dhid e testare il funzionamento: # dhid

-f

di configurazione fornito dal nostro sito in /etc/dhid.conf e

# host

vostronome.dyn.linuxpratico.net

lanciare il tutto con:

vostronorne.dyn.UnuxDr3tico.net

potrete copiare il binario dhid in /usr/local/sbin/ ed il file

/etc/dnid.conf

has

address

x.x.x.x

~

> Se si vuole far partire automaticamente dhid all'avvio #

dhid

-f

/etc/dhid.conf

della macchina, andrà inserito in uno degli script di avvio, possibilmente /etc/re.locai o /etc/rc.sysinit:

Se tutto è andato bene, dopo qualche minuto (il tempo neces

sario all'aggiornamento dei DN5 può variare da provider a

Al termine del processo, se non ci sono stati errori,

n

eciia

Vusr/local/sbin/dhìd

-f

/etc/dhid.conf

» /etc/rc.locai

Conclusioni

vi ritroverete con i driver e le utility già pronti ed

Lo spazio è tiranno, e dobbiamo fermarci qui.

installati: per configurare il PPPoA si può fare riferi

Speriamo di aver fornito abbastanza informazioni

mento all'indirizzo segnalato nel paragrafo riguar

per aiutare tutti voi, o almeno una buona parte, a

dante i modem con chipset Conexant, mentre per

far funzionare la propria connessione ADSL, anche

far partire e fermare la connessione si dovranno uti

con i temuti modem USB. Purtroppo non c'è spazio

lizzare gli script amnet2up, sii e amnet2down . sh

per un'adeguata sezione "troubleshooting", ma sui

(PPPoA} ed amnet4up.sh e amnet4down.sh (PPPoE,

siti dei vari driver sono presenti forum pieni di infor

ma ricordiamo che nei nostri test questo porta ad

mazioni aggiuntive ed una ricerca su Internet con le

un kernel panie).

chiavi "nome

Anche in questo caso, consigliamo di creare dei link

terà di raggiungere migliaia di pagine che affronta

simbolici agli script di connessione, per potervi

no tutti i problemi più comuni.

del

modem"

linux

driver vi permet

accedere con più comodità.

p.12


^

Stampare con Linux: ecco come si fa Nell'era digitale la stampa di documenti e fotografìe occupa un posto

di primo piano, perche permette di rendere tangibile il fruito della creatività possibile con i nuovi mezzi dì desktop publishing...

a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>

a stampa è un modo per comunicare ed esprimersi che ha saputo, da Gutenberg in

;poi, evolversi nelle varie epoche con flessibili tà. Nell'era digitale, il processo di stampa, contra

contratti e quant'altro) su carta.

riamente a quanto si possa pensare, occupa un

Al contrario di quanto si possa comunemente pen

posto di primo piano dato che, tramite questo pro

sare, il sistema di stampa più diffuso nelle distribu

cesso, è possibile rendere "tangibili" tutte quelle

zioni Linux non è affatto arretrato o obsoleto: in

idee ed i risultati di quella creatività che è possibile

realtà CUPS (Common Unix Printing System) è un

esprimere con i nuovi strumenti digitali.

sistema talmente solido e funzionale da essere

La stampa è fondamentale per tutte le attività com

stato scelto anche da Apple come sistema dì stam

merciali, piccole e grandi, che necessitano di archi

pa per il suo Mac OS X.

viare molti dati (fatture, documenti di trasporto.

Come funziona? Come accade per la maggior parte del software per sistemi Unix ed Unix-like, CUPS è un server di rete ed è stato creato per supportare il protocollo IPP

(Internet Printing Protocol). La struttura di CUPS è piuttosto complessa, dato che segue quella tipica

Lancio del

filosofia Unix (Keep ìt simple) che prevede tanti pic

processo di

coli programmi specializzati che interagiscono in

stampa

modo da ottenere un risultato, invece di un unico

/^

1 ,

programma monolitico che si occupa di tutto. La ^

grande forza di CUPS è data, in gran parte, proprio

Conversione

da questa sua estrema flessibilità.

Postscript vTlpo dì stampante

Postscript^ Ghostscript

-_-^-—

CUPS v

x.

^

\

\ .

Bf"^^

i

gs-fifter ^% '

(filtri di AFPI. Ghostscript)

Immagine

\

""'

Per chiarire, diciamo subito che l'elemento alla base

del sistema di stampa CUPS è il server di stampa cupsd, che si occupa di ricevere i lavori (ed even

*

^ CUPS-Raster A {indipendente dal device)

tualmente convertirli in un formato adatto per la

stampante) e di gestire le code di stampa ed altre cose, come accounting (ovvero il conteggio delle pagine stampate da ogni utente) e billing (letteral mente, la "tassazione" delle stampe, basata ovvia mente sull'accounting) di cui non ci occuperemo, dato che sono inutili per quel che riguarda l'utenza domestica e quella degli uffici piccoli e di media

grandezza, essendo funzionalità orientate ai grandi ambienti aziendali o a grandi istituzioni, come ad esempio le Università.

In figura 1 possiamo vedere uno schema riassuntivo del funzionamento della stampa con il sistema CUPS: tutto parte dal file originale, che viene man

Connessione alla stampante (parallela, seriale, U5B, via rete su server CUPS, SAMBA, LPD,

Jetdlract)

dato in stampa da un'applicazione 0 dalla linea di comando; questo file viene preso in consegna dal server di stampa (cupsd) poi convcrtito in for mato Postscript oppure "rasterizzato" (cioè trasfor

mato in immagine bitmap), a seconda del tipo di stampante su cui sarà stampato. In base al tipo di Uno schema semplificato del funzionamento del sistema CUPS w

periferica, sarà inviato direttamente (stampante Postscript) oppure processato dai driver PS di

Ghostscript 0, ancora, da driver compatibili CUPS


(come ad esempio i driver GPL Gimp-Print ed i com merciali ESP Print Pro e TurboPrint) che genereranno

un formato rasterìzzato compatibile con i! linguag gio usato internamente dalla stampante stessa.

Come si può vedere dallo schema, la comunicazio

7)0» MO COTI

ne con la stampante può avvenire attraverso diver

si tipi di connessione {parallela, USB, ma anche via

FonnjtO tftJ tuppofts

Ai

rete sfruttando i protocolli più comuni come Samba,

per reti Windows ed IPP per reti 'nix che presentano altri server CUPS) in modo del tutto trasparente.

IVmi

1 l ia»

Cv*Mt

1 000

C,*T

1 IJOi>

Quando tutto uà bene Non c'è modo migliore per mostrare come configu

100»

rare una stampante, che vedere insieme, passo per passo, alcuni casi specifici.

1 000

•UQtlnl*

I tre metodi di configurazione presentati di seguito

UHM

sono perfettamente intercambiabili tra di loro: li presentiamo tutti configurando stampanti diverse per mostrare una più ampia gamma di situazioni in

Tramite l'interfaccia web di CUP5 è possibile

un minor spazio, in modo da avere la possibilità di

impostare i parametri dei driver

approfondire altri argomenti più avanti.

Per i nostri test abbiamo scelto di utilizzare la nuova Mandrake 10, che offre versioni aggiornate di

software e database delle stampanti, oltre ai nuovi strumenti di configurazione tipici della distribuzio Seleziona una porta rilevata valida o immetti direttamente là U|

ne, come PrinterDrake. In questa sezione ci occuperemo di alcune stam panti che abbiamo provato: la nostra Epson Stylus

Photo 810 redazionale, una HP Officejet 7130 gen tilmente fornita in prova da HP Italia ed una Samsung ML-1710 fornita da Samsung Italia,

Per procedere afla configurazione della stampante, sarà necessario aver installato ed avviato CUPS oltre ad aver disabilitato eventuali firewall per la porta 631 del localhost (almeno per le connessioni fatte da locale). In Mandrake e Fedora CUPS viene installato quasi sempre di default (a meno che non si scelgano con

nello spazio sottostante

| Sistema locale Parallela ■i^ParalIel Portai Seriale USE

;-^USB Pnnter #1 :

_ Samsung ML-1710

«i^USB Printer #2 ■ji^USB Pnnter «3 -rfi.USB Pnnter HA

figurazioni particolari dei pacchetti), mentre in Debian basterà installarlo con un:

wizard di KDE Print ci presenta la porta a

cui è collegata la nostra Samsung » apt-get

instali cupsys

cupsys-driver-gimppnnt

Se risulta impossibile collegarsi a CUPS, probabil

procedere alla configurazione tramite l'interfaccia

mente questo non sarà avviato; basterà attivare il

web di CUPS, accessibile con un qualsiasi browser

servizio, magari avviandolo da console {cambia

all'indirizzo http://localhost:631.

te cups con cupsys per Debian):

Una volta collegati all'interfaccia di amministrazio ne (vi verranno richiesti username e password:

* /etc/init.d/cups

start

usate le credenziali di root per autenticarvi), biso gnerà fare click su "Printers" e poi su "Add".

Epsnn Stylus Photo 810

di specificare nome, posizione e descri

La Epson Stylus Photo 810 è una stam

zione della stampante; nel nostro caso

pante inkjet da circa 12 pagine al minu

abbiamo scelto un semplice PHOT0S10 per

to in bianco e nero e 11 a colori capace

il nome e "Epson Stylus Photo 810" come

di una risoluzione massima di 2880 per

descrizione. Il campo "posizione" va

720 DPI e capace di stampare in formato

riempito, ovviamente, solo se si utilizza

A4 senza bordi, cosa utile specialmente

per la stampa di fotografie. Utilizza due car

tucce: quella del nero e quella dei colori, che

10

Il primo passo della configurazione richiede

la stampante in un ufficio in cui ce ne

siano molte altre e si debba localizzare quella su cui si andrà a stampare... Il secondo passo con

include ciano, magenta e giallo, oltre a varianti più

siste nella scelta del tipo di connessione che si ha

chiare di ciano e magenta, per una migliore gestio

con la stampante; nel nostro caso, questa è USB,

ne delle sfumature di colore.

quindi abbiamo selezionato dall'elenco la prima

Per questa prima stampante, abbiamo deciso di

porta USB, che indicava correttamente anche il

~


collegata.

Configure Printer. tramite l'interfaccia presentata, si

Proseguendo, abbiamo specificato produttore

potrà intervenire su parametri importanti come

modello

di

stampante

che

c'era

(Epson) e modello {Stylus Photo 810 con driver

risoluzione di stampa, formato della pagina e opzioni

CUPS + GIMP-Print).

specifiche per il colore, forniti dai driver {figura 2).

Dato l'ultimo Ok, ia stampante sarà configurata e si potrà tornare alla lista delle stampanti con un click

Samsung MI-1710

su Printers e provarla stampando una pagina di

Per la seconda prova, abbiamo deciso di usare

prova V'Print Test Page"). Sarà anche possibile con

KPrinter, il potentissimo e flessibile sistema di

figurare le opzioni dei driver, facendo click su

gestione della stampa di KDE, con la stampante Samsung. Questa stampante laser, molto compatta

e leggera, è pensata per l'utilizzo SOHO {Small

Office Home Office}; stampa circa 16 pagine al minuto ed è dotata di interfaccia USB (il cavo non è

f Impostazioni accesso utenti Definisci qui il gruppo di utenti che hanno (o non hanno) i! peunesso di stampate Tipo

incluso nella confezione e quindi andrà acquistato a parte). Per cominciare, entrate nel Pannello di controllo di

Utenti autorizzati

KDE (menu Mandrake -> Sistema -> Configurazione

r UtetttJ

-> Configura il tuo desktop) ed andate nella sezione Periferiche -> Stampanti. Per installare una nuova stampante sarà necessario fare click sul pulsante

Aggiungi -> Nuova stampante/classe. Si aprirà un comodo wizard che permetterà di scegliere il tipo di Aggiungiamo il nostro utente al gruppo degli utenti abilitati a stampare

connessione (nel nostro caso, dovremo scegliere Stampante Locale). Al passo successivo dovremo trovare a fianco della voce "USB #1" il nome della nostra stampante [figura 3). Dopo averla seleziona ta, proseguiamo e procediamo alla selezione di marca e modello della stampante dal

comodo elenco che ci verrà ..

si* a pini

;

i

presentato.

\

*

Nel passaggio successi vo potremo provare la configurazione, inviando alla stam

pante una pagina di

JE331

prova:

»™

ci

verranno

richiesti user e pas-

sword {utilizzate le cre

denziali di

root); se tutto

andrà bene, la configurazione sarà Terminata la configurazione, ci troveremo in

una situazione simile a questa

quasi finita!

Bisognerà proseguire con

ia scelta di eventuali testa e pie di pagina (insolita mente tradotti con "striscione iniziale" e "striscione finale"), eventuali quote di stampa {che per la con

figurazione di una stampante "domestica" non hanno alcuna utilità), la lista di utenti (a cui dovrete aggiungere il vostro, come in figura 4) che potranno o non potranno utilizzare la stampante e, infine, del nome e della descrizione della stampante. Dopo un Aggiungi nuova stampante

breve riepilogo dovreste poter uscire dal wizard e trovarvi in una situazione simile a quanto è visibile in figura 5: pronti per la stampa!

rtiodelio gmilc rulla Dro^^rna vh^imaia PnnttfdrsKc nliffit cht Ia tus uampanit ^a una

HPomc«K?i4o

Multifunzione HP BfficeJet 7130 Per la terza prova utilizzeremo PrinterDrake, lan ciandolo dal Mandrake Control Center (dal menu Mandrake ->

E il n:[ QWo qiljuo

Sistema

->

Configurazione ->

Configura il tuo computer e poi su Hardware -> Stampanti). Questo strumento ci guiderà con un

PrinterDrake ha riconosciuto la nostra stampante, ma non il modello esatto...

comodo wizard nella configurazione della multifun

zione HP Officejet 7130 e, per di più. ci permetterà di sfruttare anche le funzionalità di scanner della stessa (nel riquadro "Muìtifunzione HP: multifunziona?"


INFORMAZIONI

" Multifunzìone HP: multifunziona? Neiia nostra prova abbiamo avuto a dis

posizione un apparato multifunzione HP

sarà possibile provarla stam pando una pagina di prova

propriamente configurati. Questi stru menti sono nati per lavorare con i

direttamente da CUPS (facendo

floppy disk e fornire un'interfaccia ami

click sulla stampante e scegliendo

chevole a chi proveniva dal mondo del

"Prìnt test page").

DOS per lavorare con tali device. Si

Officejet 7130. Riguardo questi appa

Configurare SANE

avranno, quindi, comandi come mdir,

recchi, bisogna dire che sono molte le

Per utilizzare la HP Officejet anche come

cose che potrebbero non funzionare. Nel

scanner, sarà necessario configurare

caso dell'apparato HP solo l'invio di fax

SANE. Per prima cosa, assicuriamoci di

direttamente dal computer è. per il

riavviare il nuovo servizio hpoj, in modD

momento, non supportato, mentre fun

che lo scanner possa essere rilevato:

mcopy, mmove, che andranno ad agire su percorsi del tipo A:/directory/fìle.txt Nel nostro caso, dopo essersi assicurati che ptal-photod sta girando con un semplice grep:

zionano perfettamente la stampante (di cui ci siamo occupati nel testo dell'arti

8 /etc/imt.d/hpoj

$

restart

ps uax

|

grep photod

colo) e lo scanner. C'è anche un suppor

to parziale {e, in verità, un po' scomo do) per il lettore di memory card.

sarà possibile controllare se lo scanner è stato rilevato con il comando:

Configurare hpoj a mano 5e non utilizzate Mandrake (e non avete

# scanimage

configurato la multifunzìone HP con PrinterDrake), dovrete configurare a mano i driver hpoj relativi. Per prima ufficiale è:

hpoj :nile:usb:oj7106'

is a

Hewlett-Packard officejet

7IBB

senes muUi-function peripheral

cosa dovrete installare i driver; il sito

I driver sono disponibili per tutte le

demone non è attivo, basterà avviarlo (da root).

Per accedere alle risorse andrà fatta una piccola modifica ad un file di confi

gli utenti) o nella propria home directory

fica basterà lanciare xsane con l'oppor

(solo per l'utente modificato). Vi consi

tuno riferimento al device:

gliamo questo secondo metodo, che

risulta più sicuro e semplice. Andrà

maggiori distribuzioni: in Debian baste

rà unapt-get instali hpoj per instal

(potrebbe restituirne due, se verrà fatto

gurazione a livello di sistema (per tutti

per utilizzare lo scanner in modalità gra

http://hpoj.sou rceforge.net

nente il riferimento a ptal-photod

il match anche sullo stesso grep). 5e il

•-list-devices

device

dovrà restituire almeno una riga conte

creato nella propria home il file

S xsane hpoj :mU:usb:oj7130

.mtoolsrc, contenente le righe:

larli, mentre per le altre distribuzioni

basate su RPM la procedura si dovrebbe

nel nostro test, Gimp ha rilevato auto

ridurre all'installazione del singolo pac

maticamente lo scanner ed ha offerto la

ratools skip check=l

chetto, posto che CUPS sia correttamen

possibilità di utilizzarlo tramite il menu

drive p:

te installato sul sistema.

File -> Acquisizione -> xscanimage ->

Una volta installato con successo il

Device dialog.

driver, bisognerà procedere alla confi

Accedere al lettore

gurazione dello stesso. Per questo si

farà ricorso al comando ptal-init:

remote

in questo modo si potrà accedere alla memory card inserita (attenzione: ne va

inserita una sola per volta) con i coman

di memory card

di facenti parte della suite mtools. come

E' possibile accedere al lettore di

ad esempio indir.

memory card utilizzando gli mtools, # ptal-init

file=":Q"

setup ■

Partirà un wizard testuale che ci porrà AÉB>

alcune domande; nel nostro caso abbia

pt>t

mo risposto di no alla richiesta di cerca

1*11

talua i

arivi r is

voU» s •rial K »•■

MM

».» attui.

re una stampante sulla porta parallela e

•DI

sì a quella di cercare una stampante

»

«1

rnjOAK PC

LI MMSSW

19OT- li

j

1999- li-

B

1

B

1 KM

D

1 tu

»

I■

PS

sulle porte USB. La stampante è stata trovata e riconosciuta. Abbiamo prose

KP.1061

guito scegliendo di non cercare stam

KP_]061

91055

19)5

Ti

91701

:0Ci «

!?■

Pii

b<su !obi o:m.

9

do solamente Invio).

KP] JtttS

A questo punto sarà possibile scaricare

i i ai

rt,

is<z7 rau-ei-M

ì ! B2

PO

01U9 2SCU-II2C6

1

'Mi 11*14* Imiti

il PPD della stampante da Linux Printing

•)

all'indirizzo: -.Le

-

fa r

Pir4Ull Ikiiii IH de.n..

i

/snow printer.tgi7recnuF>=HP-0fficeJet 7130

/l/»i'

«

t

1

una volta scaricato, andrà spostato (con i permessi di root) nella directory

/usr/share/cups/model/ e successiva

'■'■

**£!» a

mente andrà riavviato CUPS:

-tiimj.i

7i6a

■"ni "■<»•<

-h

.,;.

«vut ulti b> t it

# /etc/imt.d/cups

restart

Fatto questo, sarà possibile collegarsi al server CUPS locale all'indirizzo: http://locaihost:631

e configurare la stampante. Nel nostro caso il device sarà indicato dalla sigla PTAL iniziale ed il produttore non sarà "HP". ma "Hewlett-Packard", dato che [\ nuovo PPD contiene il nome per esteso. Una volta configurata la stampante,

©te

1»1

panti di rete JetDirect (e quindi premen

http://vAAJ.linuxprinting.org

il

htrt

-p

-

.

n

.

-atc

ulti et'i:i|fi.71M.H'iiìl

1

Sopra: la configurazione con ptal-init, In alto a destra: mtools all'opera. Sotto: la configurazione con CUPS.


potete scoprire come installare e configurare que

supportare il nostro sistema operativo preferito.

sta stampante su altre distribuzioni).

Molto spesso, questo non è un comportamento da

Nel primo passaggio, impostiamo la ricerca delle

biasimare: può essere un problema piuttosto com

stampanti locali disabilitando la ricerca di stampanti

plicato sviluppare un driver per un sistema operati

remote, dato che quella scelta ci farebbe perdere

vo totalmente "alieno", soprattutto quando i costi di

tempo. Al passo successivo confermiamo il ricono

sviluppo vanno ad influire sul prezzo di vendita per

scimento del modello da parte di Mandrake che ci

dare supporto ad una piccolissima parte degli

informerà di aver abilitato anche le funzionalità dì

acquirenti. La cosa grave, però, è che il sistema

scanner della Officejet. Al passo successivo dovre

CUPS è adottato anche da Mac OS X e, nella mag

mo smentire PrinterDrake che riconoscerà il model

gior parte dei casi, basterebbe ricompilare i driver

lo come 7140 ed impostare manualmente quello

già disponibili per il sistema di casa Apple e sì

esatto (7130, vedi figura 6).

avrebbe il supporto a Linux senza particolari spese

A questo punto basterà completare l'installazione

né team di sviluppo dedicati: una volta ottenuti i

procedendo ad una stampa di prova e confermando

driver, la comunità sarebbe lieta di offrire aiuto

il corretto funzionamento della stampante.

{eventualmente sviluppando procedure di installa

Chi non utilizza Mandrake potrà comunque installa

zione semplificate ed altro) e feedback al riguardo.

re la stampante, attivare le funzionalità di scanner

Nella nostra prova abbiamo incontrato anche due

ed utilizzare il lettore di memory card integrato

stampanti che rientrano in questa fascia di device

seguendo le istruzioni del riquadro a fianco.

"poco supportati": la Canon Ì350, utilizzabile solo

Quando ce la

grazie ai driver commerciali di TurboPrint e la Lexmark P707 che viene supportata tramite un fil

passiamo cavare

tro sviluppato da Martin Micheisen a partire dal

Purtroppo non tutte le stampanti sono supportate in

Software Development Kit rilasciato da Lexmark.

modo eccelso da Linux, principalmente a causa di

Entrambe le stampanti hanno driver per Mac OS X

tutti quei produttori che non possono (o non vogliono)

supportati,

ma sotto

Linux

dovremo arrangiarci...

Canon Ì350 La Canon Ì350 è una stam pante a getto d'inchiostro di

fascia media con un design decisamente particolare e

discrete

prestazioni

di

stampa: dichiarate 11 pagi ne al minuto a colori e 16 in bianco e nero, risoluzione massima 4800xl200dpi, sup

porto per la stampa di foto senza bordi V'bordless").

Il cavo USB, anche questa

volta, non è incluso nella confezione. Purtroppo l'unico supporto disponibile per Linux al

momento della stesura di questo articolo è dato dai La selezione dei driver TurboPrint necessari per la Canon i35O

driver commerciali di TurboPrint, disponibili sul sito: http://www,turboprint.de/english.html E' possibile scaricare una versione di prova dei driver per "toccare con mano" la qualità di stampa

ottenibile (nel nostro caso, decisamente buona), ma purtroppo questa versione stamperà anche un bel logo formato gigante di TurboPrint per ogni foglio.

Sul sito è possibile acquistare la versione registrata

PtmterPaper Graphics Ulihtles ■■-

Testpage

prinl a teslpage

Set AHgriment

corredine nozzle aJignmen!

Nozzie Check

chectc functlon of ali noizles

dei driver per €24.95, ovvero circa un terzo del

prezzo di mercato della stampante stessa, in questo caso. L'acquisto, ovviamente, è consigliato per sfruttare la qualità massima dei modelli di fascia alta, ma nel caso di stampanti di fascia media e bassa il gioco non vale la candela: si ottiene un'otti ma qualità, ma con la stessa spesa si può quasi

Clean Pijnt Heads

!

start prinl heaci cleaning process

1

display thè remainlng amount ai mi

comprare una stampante nuova {alcuni modelli si trovano in offerta aìl'incirca a quella cifra)!

I

L'utility Printer Configuration di TurboPrint

Una volta scaricati i driver in formato RPM, per pro varli e decidere se acquistarli andranno installati secondo la solita procedura:

permette di pulire le testine della Canon #

urpmi

turboprint-l.87-l.i386. rpsn


A questo punto si potrà configurare la stampante

impostare correttamente il driver selezionando il

con uno dei metodi mostrati nel paragrafo "Quando

tipo di cartuccia installata dalla finestra di proprietà

tutto va bene", selezionando il driver TurboPrint

dei driver: CMY per una o due cartucce a colori, K

(figure 7) oppure utilizzando gli strumenti di

per una sola in bianco e nero e CMYK per una a colo

TurboPrint, che verranno provvidenzialmente messi

ri ed una in bianco e nero [figura 10).

a disposizione con due icone sul desktop; vi consi gliamo la prima soluzione in quanto i tool inclusi

Stampanti di rete

con i driver hanno un'interfaccia piuttosto rozza,

Le stampanti direttamente collegate alla rete sono

anche se bisogna dire che può essere utilizzata

abbastanza comuni negli uffici più grandi e in tutti

per accedere alle utilità di pulizia delle testine e

.

stampa dei test di allineamento (figura 8).

quegli ambienti dove serve avere accesso diretto e veloce alla stampante. Per i nostri test abbiamo utilizzato le nostre stam panti di rete redazionali: una HP Laserjet 5000, una

La stampante Lexmark P707 è

Ricoh Aficio AP3800C ed una Xerox Phaser 3450.

anch'essa una getto d'inchiostro di

Tutte e tre le stampanti sono compatibili Postscript ed i fife PPD sono forniti dai produttori sui rispetti

fascia media da 10 pagine al minuto a colori e 17 in bianco e

vi siti. Prenderemo come esempio la Rìcoh Aficio

nero dichiarate, risoluzione mas

AP3800C; i PPD sono scaricabili insieme ad i driver

sima 4800xl200dpi (su carta foto

per Windows dal sito Ricoh:

grafica) e supporto per la stampa di

foto "borderless"; il massimo carico men sile dichiarato è di 3000 pagine, perfettamente compatibile con un utilizzo "domestico". Inoltre, questa stampante ha un lettore di memory card che supporta tutti i principali tipi di memorie (Compact Flash, Secure Digital, etc) ed è compatibi

Lexmark Z7OO/P7OO 11

le con lo standard USB-Storage e quindi tranquilla

Z7D0. Z70S. Z70B, P706. Z707 Ctc.

mente accessibile da Linux montando il device che gli verrà assegnato (solitamente /dev/sdal).

Anche questa volta, nella confezione non è presen te il cavo U5B.

Questa stampante è supportata tramite dei driver scritti a partire da un Software Development Kit rila

sciato da Lexmark. La casa produttrice, contattata al riguardo della possibilità di portare i driver Mac OS X ha risposto segnalando l'esistenza dei driver

tìnver configurato correttamente

driver mal configurato

non ufficiali e sottolineando che non è offerto sup

Se non configuriamo correttamente il driver

porto per Linux.

avremo delle brutte sorprese...

Per installare i driver sarà necessario scaricarli dal sito di Martin Michelsen: http://users.cybercity.dk/~dkol2479 /lexmark-z7GG-cups-driver-1.1.1-1.Ì586.rpm

e sarà necessario scaricare anche il Software Devefopment Kit (dopo aver accettato la licenza) dal sito Lexmark: http://support.lexmark.com/en/ldk/LicenseZ7Q0.htm

una volta scaricati i due file, andranno installati:

.entmuratone ai i.exmnrK - Konquerar

Generale

j Margini

: Impostazioni driver

j Pot-ter

Finn

_ LexmartZ700 vi 0-1 s

Generai

su

Media Size <:£J»

[password] #

urpmi

Media Type. <Plam Paper>

/percorso/dei/nostri/'.rprn

Others

PrintOuality «Norrnsl (600 dpl):

A seconda di ciò che avete installato sul vostro

Output Mode <Colcr>

sistema, potrebbe essere necessario installare il pacchetto contenente gli header di sviluppo di CUPS {urpmi cups-devel).

A questo punto sarà possibile configurare la stam

Inkset-

pante con uno dei metodi visti nel paragrafo "Quando tutto va bene" e selezionare il driver

K

Lexmark Z700/P700.

CMYK

Se doveste avere problemi (come ad esempio si vede in figura 9) con la stampa di testi ed avete

Ricordiamoci di configurare adeguatamente

installato due cartucce a colori (quella normale e

il driver della Lexmark, prima dì stampare

quella fotografica), prima di stampare dovrete


http://support.ricoh.com/bb/html/dr ut_e/ra

a questo punto, una volta riavviato CUPS, sarà pos

/model/p3800c/p3800cen.htm

sibile collegarsi al server su http://localhost:631 e

Abbiamo usato i driver Postscript 3 disponibili per

configurare la stampante, selezionando la voce

Windows 2003, scaricando il file .exe, estraendone

"Appsocket/jetdirect" per il tipo di connessione ed impostando socket://192.168.0.253:9100 come URI

il contenuto con unzip e copiando il PPD:

del device. r4Q462it.exe

Tra gli esempi riportati ci sono anche quelli per

DISK1/RICL8GQ3.PPD

stampanti su server LPD (Ipd://) o altri server CUPS

# unzip #

co

(ipp://e http://).

/usr/share/cups/rrodel/rieoh/ap3800c.ppa

Successivamente andranno scelti produttore

# gzip /usr/5hare/cups/model/ricoh/ap3800c.ppd

(Ricoh) e modello (Aficio AP3800C}.

GLOSSARIO

-

Glossario: ecco

a cui si conformano molte stampanti. Il PCL5 è lo standard de-facto, con cui sono compatibili la maggior parte delle "PCL

cosa vuoi dire..

printers"; il PCL5e aggiunge i comandi per il supporto del

colore ed il PCL6, incompatibile con gli altri, è un linguaggio

CUPS: Common Unix Printing Syslem, basato sul protocollo

creato ex-novo in modo da essere più simile al PostScript.

IPP, utilizzato da tutte le maggiori distribuzioni e da Mac OS X.

PDF: Portable Document Format, creato da Adobe per favorire

DPI: Dot Per Inch (punti per pollice), indica la risoluzione di

lo scambio di informazioni.

stampa specificando quanti punti-colore possono essere dis

posti su un pollice quadrato (un pollice equivale a 2.54 centi-

PPD: Postscript Printer Description, un file di testo formattato

metri) di superficie.

secondo una particolare grammatica, che identifica proprietà ed opzioni di una stampante. CUPS utilizza questo file, con

Driver: nel caso di CUPS, un "driver" è composto sostanzial

opportune modifiche, anche per le stampanti non-postscript.

mente dal PPD e da un filtro (specifico o meno) per la stam

pante, che si occupa di tradurre, se necessario, dal formato PS

Post5cript (spesso abbreviato in PS): è un linguaggio

o CUPS-raster ad un linguaggio noto alla stampante stessa.

standard di definizione di lavori di stampa creato da Adobe. Le stampanti dette "PostScript" sono in grado di interpretare tale

GDI: Graphical Device Interface, un protocollo di MS Windows

linguaggio e stampare direttamente file postscript. Per le

per trasferire oggetti grafici a dispositivi di output.

stampanti non-postscript si dovrà procedere alla rasterizzazio-

Gimp-Print: PPD e filtri liberamente distrìbuibili creati per

ne della pagina ed alla traduzione in un linguaggio comprensi

ottenere qualità di stampa superiore su alcune stampanti.

bile alla stampante stessa, prima di inviarla.

IPP: Internet Printing Protocol, un protocollo che permette di

Rasterizzare: la rasterizzazione è il processo di conversione

gestire code di stampa e stampanti.

di un'immagine vettoriale, definita matematicamente, in

JetDirect: tecnologia HP per server di stampa su rete TCP/1P.

un'immagine bitmap definita da pixel.

LPD, LPRng: demoni di stampa alternativi a CUPS e ormai

Winprinter: è una stampante che viene pilotata da un driver

considerati obsoleti.

in grado di interpretare le primitive grafiche di Windows. Le

PCL: Page Control Language, un linguaggio sviluppato da HP

Winprinter, in genere, non sono supportate.

INFORMAZIONI

Tabella riassuntiva delle stampanti provate Marca Modello Canon

Ì35S

Tipo* UT

Ris. Max 1200J4800

Note

Prezzo €'

Foto borderless

69

Costo/pag."" 6,9 B/N

Supporto" Buono/S$/No

22. 2 Col Epson

Stylus Photo 810

UT

720x2888

Foto borderless

179)

5.1 B/N

Ottimo/GPL/Buono

15. 9 Col HP

Laserjet 5000

LSR

600x609

HP

OfficeJet 7130

MFZ

1200x4800

Cass.

500 fogli

[-2500]

Supporto stampa

599

da tremo ry card.

fax, Lexnarh

P7B7

UT

1200x4890

Aficio AP3B00C

LSC

1200x1200

Samsung

HL-1710

LSR

600x600

Xerox

Phaser 3450

LSR

1200x1200

Formato A3/calore cass.

Cass.

Ottimo/GPL/Ottiino Buono/GPL/Ottimo

fotocopie

Lettore memnry

2

B/N

8.9 Col.

79

card USB-Storage Ricoh

1.8

2.7 B/N

506

250

7.5 B/N

Buono/GPL/No

23. 5 Col (-4500)

fogli

fogli

Fronte-retro

9.3 B/N-

Qtti.mo/GPL/No

7.8 Col. 169

2.6 B/N

OtUmo/GPL/No

570

2.2 B/N

Ottimo/GPL/No

- Inkjet (UT), Laser B/N (L5R), Laser a colori (LSC), Multifunzione (MFZ) •* Si intende prezzo "su strada", IVA compresa.

•" Ottenuto dividendo il prezzo "su strada" della cartuccia o del toner per il numero di pagine stampabili dichiarate. Si intende carta esclusa. Per la pagina a colori si considera anche l'utilizzo di colore nero. Prezzi in centesimi di Euro.

"■■ Livello di supporto offerto dal driver / tipo di driver libero (GPL) o a pagamento (SS) / supporto dal produttore.

** Per questa stampante, il gruppo fusore è separato dai toner e non è stato calcolato all'interno della nostra formula, per questo il costo/pagina riportato risulta molto basso.


INFORMAZIONI

Configurare le applicazioni...

Winprinters Esistono delle stampanti (dette "Winprinters"o "GDI printers") create, per risparmiare sulla componenti stica hardware, in modo da essere pilotate diretta

OpenOffice Per preparare OpenOffice per la stampa sarà necessario acce dere al programma spadmin. Nella Mandrake 10 l'eseguibile si trova in /usr/lib/openof f ice ed andrà lanciato da root:

pretare le primitive grafiche native di Windows. In generale queste stampanti non sono supportate

da altri sistemi operativi, oltre a quello per cui viene rilasciato il driver (binario). Spesso sono compatibili

$ xhost *loc3lhost s

mente via software da un driver in grado di inter

solo con alcune versioni di Windows.

su

[password]

Riconoscere una GDI printer è abbastanza sempli

#

ce: si può cercare sul sito Linux Printing (si vedano i

/usr/lib/openoffice/spadmin

riferimenti web per l'indirizzo} per controllare il 5i aprirà un'interfaccia in cui dovremo fare click sul pulsante

livello di compatibilita o anche controllare sul sito

"Nuova stampante" per aprire il wizard di configurazione.

del produttore se esistono driver per Mac OS X: il

Scegliamo di aggiungere una stampante e proseguiamo. Nella finestra successiva sono presentati i driver che vengono forniti nativamente con OpenOffice: probabilmente quello della

nostra stampante non ci sarà, quindi andrà aggiunto facendo click su "importa". Impostate /etc/cups/ppd/ come cartella contenente i driver e poi selezionate quello relativo alla vostra stampante. Al passaggio successivo scegliete l'unica voce (sarà qualcosa come Ipr -P "NomeStampante"). Infine, scegliete che nome assegnare alla stampante e fate click su Crea. Se tutto è andato bene tornerete alla schermata iniziale ed avrete in elenco anche la vostra nuova stampante: selezio natela e fate click su Standard per impostarla come default.

fatto che non esistano potrebbe essere un brutto segno, dato che anche Mac 05 X usa CUPS...

Conclusioni Grazie a strumenti come CUPS e KPrinter, oìtre al

ben fatto PrinterDrake ed ai driver Gimp-Print, la stampa sotto Linux non è più appannaggio di pochi. Certo, bisogna avere "la stampante giusta"... e non sempre questo è possibile.

Dalle prove effettuate le stampanti meglio suppor tate risultano essere le Epson e le HP: le prime

Thè G1MP I driver di stampa Gimp-Print sono nati per garantire agli artisti

sono molto diffuse e possono contare su un forte

ed ai grafici che utilizzano questo programma stampe di ele

supporto da parte della community e dei driver

vata qualità, ma Gimp può funzionare tranquillamente con

Gimp-Print, mentre le seconde hanno la spinta della

qualsiasi stampante supportata da CUPS...

società che sta investendo molto nel supporto e

Per stampare un'immagine dovrete fare click sull'immagine stessa e selezionare File -> Stampa. Si aprirà una nuova fine stra di dialogo molto affollata, in cui saranno disponibili i con

trolli relativi all'aspetto dell'immagine da stampare ed alla

nello sviluppo di driver dedicati per accedere a

tutte le funzionalità dei suoi prodotti, compresi quelli della serie Officejet. Lexmark, se pur non for

stampante. Per prima cosa, dovrete selezionare dall'elenco in

nisce alcun supporto, ha almeno rilasciato un toolkit

alto a destra la stampante che intendete utilizzare, poi proce

di sviluppo su cui poter basare i propri driver. Le

dete a configurarla facendo click su "Setup Printer...": nella

stampanti Canon di ultima generazione sono inve

nuova finestra dovrete cancellare l'opzione -oraw dal primo

ce, per la maggior parte, non supportate da driver

campo di testo e dovrete scegliere il PPD relativo alla stam pante (che, come abbiamo visto per OpenOffice, viene salvato

in /etc/cups/ppd/). Una volta impostate le opzioni più stret

liberi {anche se è possibile farne funzionare alcune con quelli commerciali TurboPrint ed ESP Print Pro) e

tamente tecniche, potrete dedicarvi al posizionamento ed

sul sito Linux Printing segnalano come probabil

eventuale ridimensionamento dell'immagine con i comodi con

mente questa situazione non sia destinata a cam

trolli presenti nella finestra; terminata la configurazione, fate

biare molto presto.

click su "Print and save settings" per procedere alla stampa

salvando contemporaneamente le impostazioni.

Per maggiori informazioni sulla stampa con Linux, sulle stampanti supportate e per scaricare i driver ad esse relativi, vi rimandiamo al sito Linux Printing

INFORMAZIONI

segnalato nel riquadro dei riferimenti web: è una

fonte preziosa su cui potrete sempre contare. Se la

Riferimenti web

vostra stampante non risulta supportata nelle liste

Documentazione e liste di stampanti supportate:

supportata con qualche altro driver, nascosto nei

http://iHjww.linuxprinting.org

meandri della rete. In questi casi, non c'è altra solu

http://gimp-print.sourceforge.net/

zione: una ricerca su Google con chiave <modeUo

http://www.tldp.org/HOWrO/Printing-HOWro/

della

http://wiwj.cups.org/documentation.php

porterà senza dubbio a qualche risultato; se sul nor

Driver commerciale per Canon i350 e molte altre:

male motore non trovate nulla, provate ad estende

di Linux Printing, non disperate: è possibile che sia

stampante>

linux drivero linux

support

http://www.turboprint.de

re la ricerca anche ai gruppi di discussione, tramite

http://Wiww.turboprint.de/maiuial/turboprint-3.htrnl

Google Groups (http://groups.google.com).

Driver commerciali dagli sviluppatori di CUPS per circa 4000

Anche questa volta, lo spazio a nostra disposizione

modelli di vari produttori: http://www.easysw.com/printpro/mdex.php

Driver per Lexmark: http://users.cybercity.dk/-dkol2479/ http://support.lexmark.com/en/ldk/LicenseZ70O.htm

è terminato, non rimane che salutarvi ed invitarvi, per condividere le vostre esperienze, pareri, proble

mi e soluzioni, a scrivere sui nostri forum: http://forum.linuxpratico.com


Linux & Wireless: la libertà del "senza fili" Le connessioni senza fili sono diventate sempre più comuni ed il WiFi è ormai lo standard de-facto per la creazione di Wireless LAN: vi Spie ghiamo come utilizzare schede PCMCIA WiFi con Linux

a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>

Negli ultimi anni, con la miniaturizzazione

sempre più spinta delle componenti, si ha un netto movimento verso tutto quel che

...

viene definito "wireless". E' una delle parole che

"ctient" che utilizzano la medesima frequenza (o

ornano gran parte delle pubblicità dei prodotti più

"canale") e WLAN differenti che si trovassero a

in voga, nessuno escluso. Ma cos'è il wireless?

sfruttare gli stessi canali sarebbero fonte di "rumo

Letteralmente, wireless significa "senza fili" e, nei

re" reciproco, peggiorando notevolmente le presta

vari ambiti, viene a inglobare concetti molto diversi

zioni l'una dell'altra.

tra di loro, fino ad identificarsi, a volte nel "mobile computing". Dal nostro punto di vista, il wireless

Modelli e scenari

riguarda più le tecnologie di comunicazione che

L'utilizzo di connessioni wireless WiFi si adatta a

sfruttano mezzi come le onde radio o la luce infra

molte situazioni de! "mondo reale"; ad esempio,

rossa per comunicare, quindi possiamo distinguere

una WLAN può essere un ottimo modo per mettere

il "wireless" in diverse classi, come ad esempio i

in comunicazione le persone o per diffondere conte

dispositivi WiFi, quelli Bluetooth, i cellulari (GSM,

nuti durante

GPRS, UMTS), i dispositivi IRDA.

Collegamenti WiFi "punto-punto" possono costituire

un

meeting

o

una

conferenza,

In questo articolo ci occuperemo di WiFi, ovvero

dei formidabili ponti radio per mettere in comunica

quei dispositivi che, oggi, più comunemente sono

zione luoghi anche molto distanti tra loro. Un ponte

associati al concetto di "wireless" e che permettono

wireless può permettere di far comunicare due uffi

di creare WLAN (Wireless Locai Area Network),

ci, magari su due piani differenti di uno stesso sta

basate su opportuni standard.

bile, senza dover stendere cavi.

Gli standard WiFi prevedono due modalità di funzio

Tutti gli standard

namento, molto diverse tra loro: ad-hoc (o IB55,

Independent Basic Service Set) e managed (o BS5.

del WiFi

Basic Service Set). Esiste una terza modalità, (ESS.

Inizialmente, le WLAN vennero proposte da vari

Extended Service Set} che prevede una serie di

vendor come soluzione innovativa per la connettivi-

"celle" BS5 che possono fornire accesso in roaming

tà aziendale, ma l'hardware era costruito senza

ai client, in modo da ottenere una copertura più

seguire alcuno standard, così che ogni device era

ampia mantenendo tutti i vantaggi della modalità

incompatibile con quelli di altre marche o, addirittu

centralizzata.

ra, con modelli differenti dello stesso produttore.

I nomi spiegano già molto, ma vediamo le differen

La richiesta sempre più ampia di dispositivi WiFi

ze: la modalità ad-hoc prevede che alcune stazioni

convinse le aziende a collaborare alla stesura di

dotate di adattatori WiFi siano accomunate da

uno standard, poi ratificato come IEEE 802.llb, che

determinate impostazioni (come ad esempio il

prevedeva connessioni attraverso onde radio su fre

nome della rete) in modo da poter creare una "rete"

quenze di 2.4GHz ed una banda teorica di UMbit/s.

nel senso classico del termine, in cui ogni nodo è

La richiesta di maggiore larghezza di banda fece si

interconnesso direttamente con gli altri; è una tipi

che. parallelamente, venisse elaborato un altro

ca architettura distribuita.

standard, ratificato come IEEE 802.Ila, che lavora

In modalità managed, invece, le stazioni dotate di

nelle frequenze dei 5GH2 e dispone di una banda

adattatori WiFi dovranno collegarsi (in gergo, "asso

teorica di 54Mbi:/s. Purtroppo, dati i problemi di

ciarsi") ad una particolare stazione detta Access

implementazione

device

Point; l'AP gestisce (eventualmente anche attraver

802.Ila, causa di ridotte prestazioni e, soprattutto,

so meccanismi di autenticazione complessi) l'acces

che

affliggevano

i

alcuni problemi nello sfruttamento della banda a

so alla WLAN ed ogni nodo dovrà comunicare con

5GHz in molti paesi, si dovette pervenire ad un

esso, per contattare un altro nodo. Al contrario della

nuovo standard, l'IEEE 802.llg (approvato nel

modalità ad-hoc, quella managed ha una architettu

2003), che prevede connessioni nella fascia dei

ra centralizzata.

2-4GHz e 54Mbit/s di banda teorica.

Questi due modelli permettono una grande flessibi

Ovviamente, dato che le comunicazioni avvengono

lità, in quanto è possibile creare piccole reti WLAN

via radio, la banda passante è condivisa tra tutti i

senza necessità di utilizzare un Access Point, cosa


che torna utile in piccoli uffici oppure nel caso di

meeting tra amici, quando c'è la possibilità di comunicare i dati fondamentali per la connessione = » S-18! [»tfl]

senza particolari problemi. Anche un coliegamento punto-punto sfrutterà la modalità ad-hoc, mentre le aziende medie e grandi, in cui è necessario un con trollo centralizzato (e, possibilmente, sicuro} degli accessi saranno più propense ad utilizzare la moda

Flnwn Vtrtiai

= 5.W.10

tool ìlrcl Vtrilon

• «,»

Using Short '«Ilo Under".

= Vii

Uilng Huiiga lnUsrlt« Chtd.

= Ito

S0*M«r fttud Futfwtl catto»

- [iSlClM

t£? ;Vl-M E^l^llM Ptimcs

■ fiabM

lità managed (B55 o ESS).

= £*» A'.im aelttt itn

Cisco Aironet 350

Clwr<l Sn Cllwt r«v

Series [PCMCIA)

t-j^-tf.i Ui* sp»a

Gli adattatori WiFi 802.llb della serie 350 di Cisco

= 11 %1

Dita FUts

: (Uta ft«n S«I«tl(n

Cu-rwit Po*r Ltrtl

* 1» MU

L'utility

Cisco

; l.S.^'J.JO.M.W nM

Systems per

Systems sono perfettamente supportati da Linux, sia nella serie 2.4.x che nella nuova serie 2.6.x, gra zie anche all'impegno del produttore, che ha fornito

controllare i device

: JiiaiilM

ssa

Aironet fornisce

fin dall'inizio driver OpenSource da integrare nel

Pow S9ue nodi

kernel.

fllt«ut*J IFnn Polnt !P WHu = w.ce.oo.oo

Non sarà necessaria, quindi, nella maggior parte dei casi, alcuna configurazione aggiuntiva, dato che

miKitted Ac»ts Polnt Non Ai»clal*a AceeH Fsint K

. ] :■

molte

<

informazioni

- ■■■:;■ : 'i : '::

su hardware e tipo di

avel

connessione

i kernel di defauit delle varie distribuzioni (ricordia mo che le nostre prove si sono svolte su una Mandrake 10 Officiai) hanno già i moduli necessari.

Ovviamente, sarà necessario avere installato il pac chetto PCMCIA_CS (che Mandrake installa per defauit, se rileva un controller PCMCIA); si potrà

Adattatori Prism II, Orinoci) e Symbol

controllare il supporto con un:

II chipset Prism II è diventato un po' sinonimo di # tail

-f

WLAN per Linux, infatti la massiccia diffusione di

/var/log/messages

questo chipset e le varianti che ne sono scaturite

A questo punto si inserirà l'adattatore e, a video,

(tutte basate sullo stesso controller MAC, ma con

compariranno dei messaggi simili a questi:

alcune parti, in particolare la sezione radio, diverse)

localUost

cardrwjr[662G]:

socket

Attualmente, quelli più utilizzati, nonché i più solidi

359 Series Wireless LAN Adapter

e performanti sono i driver del progetto WLAN-NG

localhosl

airo:

for

ed i driver Orinoco che, oltre al supporto a Prism II,

localhost

bus

localhost

airo

localhost

airo

status^

localhost airo

Rsp8= 2

Al momento in cui leggerete queste righe, sarà già

localhost

airo

Rspi- e

disponibile il kernel 2.6.7 in cui tali driver saranno

localhost

airo

Rsp2= 8

localhost

airo

Domg

ha fatto si che venissero sviluppati diversi driver.

Probing

S:

PCI

adapters

hanno quello per i chipset Orinoco, appunto, penuria: :

Symbol ed Apple Airport (non per Airport Extreme,

driver airo cs

però, dato che quest'ultimo è basato su un altro

Ili

localhost airo

MAC

localhost

inde»

ethl

add

già integrati, quindi sarà sufficiente aggior

fast

enabled

5.6,

chipset attualmente non supportato).

7f11

9x85:

bap

nare il proprio sistema (gli RPM per

reads

ethl 0:c:3B:28:ee:ee

Mandrake sono disponibili sui

Vcc

mirror della versione di svilup

Vpp 5.8,

ìrq 11.

io Qx6198-exG13f

po. Mandrake Cooker, oppure

tra gli aggiornamenti ufficiali di Ovviamente, nei vostri log il nome del computer

Mandrake) per avere ii supporto.

(nel

Anche in questo caso, sarà possibile

nostro caso,

localhost) ed i dati (MAC

Atìdress, IRQ, etc) saranno, probabilmente, diversi.

controllare i log al momento dell'in

Una volta che la scheda è riconosciuta dal sistema,

serimento di un adattatore PCMCIA

è possibile passare al paragrafo Testare la configu

per osservare l'abilitazione del sup

razione per tutti i test del caso.

porto da parte del kernel:

Dal sito Cisco Systems è possibile anche scaricare i tool ACU (Aironel Client Utility) di gestione che per

« tali

mettono anche l'aggiornamento del firmware ed il

localhost

cardmgrl6620|:

controllo della qualità del collegamento (figura 1),

localhost

orinoco.e

localhost

orinoco

-f /var/log/mc5Sages

ma non parleremo dell'installazione di questi ultimi, dato che non sono fondamentali per il funziona

mento deli'hardware e che la procedura è docu mentata sul sito Cisco.

socket

B.13e

9:

D-Link DWL-658

IDavid Gibson

<hermes@gibson.dropbear.id.au> and others) cs.e

G.13e

(David

Gibson <hermes@gibson.dropbear.id.au»

localhost

bus

pcmcia:

localhost

ethl:

and

others)

add driver orinoco cs

Station

identity SBlf:0eG5:GGGl:9G63


•-

localhost

ethl:

più avanti.

Looks Uke an Intersil

localhost

etili:

1EEE

localhost

ethl:

WEP

standard

firmware

version

Dopo aver provato alcune versioni del driver (com

1.3.5

prese le ultimissime release disponibili sul CVS).

IBSS ad-hoc mode supported

supported,

lS4-bit

abbiamo finalmente trovato un sito su cui è possibi

key

localhost ethl: KAC address ee:85:5D:5C:FF:FF

le trovare delle release "rivedute e corrette", che

localhost

ethl:

Station

integrano tutta una serie di patch non ancora inse

lotalhost

ethli

ready

name

"Prism

I"

rite nel pacchetto ufficiale: http://lisas.de/-andi/acxlO0/

In questo caso la scheda è una D-Link DWL-650 a

Abbiamo scaricato l'ultima versione disponibile (al

UMbit, ma lo stesso driver ha funzionato egregia

momento, la 0.2.0pre8 plus fixes_12) e l'abbia

mente anche per una Netgear MA401 a UMbit.

mo estratta, come al solito:

Ricordiamo che le schede basate su Prism li sono

utilizzabili come Access Point, in modalità HostAP

#

ed

(ne parleremo nelle pagine successive).

«

tar jxvf

/usr/src /percorso/di

/ac*100-0.2.0pre8_ptus fines 12.tar.bz2

Texas Instruments ACK1D0 e ACK111

A questo punto siamo entrati nella nuova

directory creata e, come prima cosa, Purtroppo, per questo chipset il supporto è ad uno

abbiamo provveduto a recuperare

stadio molto sperimentale, anche se il driver si è

il necessario firmware:

comportato molto bene durante i nostri test: in effetti, Texas Instruments rifiuta di rilasciare specifi

# make

che e driver, se pure Dinari, per tali chipset.

Locatiti:; a

fetch

firmware

suitable download tool...

Fortunatamente, un team di sviluppatori sta portan

do avanti, con immensa fatica, lo sviluppo di un

Searching

driver in grado di far funzionare gli adattatori WiFi

DETECTED ACXlOO-based wireless

for

ACXlxx

cards

on

this

System...

cardi

basati su questi chipset; per quel che riguarda il supporto all'ACXlll si è ancora piut

Which firmware

;

tosto indietro, ma proprio per que

files

package would you

sto gli sviluppatori invitano a pro

ai

for ACX10Q

(TNETW1108)

vare ed eventualmente fornire bug

bl

for ACXlll

(TNETW1130/12301

report, non limitandosi all'utilizzo di

e)

for

d)

none

wrapper

come

NDISwrapper

o

both

chipset

based

like to download?

cards

chipset based

cards

chtpsets

DriverLoader, di cui parleremo approfonditamente

INFORMAZIONI

Tabella riassuntiva delle schede PCMCIA in test Produttore

Modello

Standard

Chipset

Driver

3Com

OfficeConnect

8O2.11Q

AMDTek

3Com

o SeUin Cisco

Systeins

D-Link

AHDtek +

[solo

Z.4)

Kernel

Mandrake1

Giudizio

No

No

BUONO

patch

F5D602Q

802.llb

Atmel

Atmel WLAN

No

NO

BUONO

35Q Series

802.llb

Cisco

Cisco

Si

Si

OTTIMO

DWL-65B

802.llb

Prism

Orinoco

OTTIMO

II

o WLAN-NG D-Link

QWL-650*

802.11b+2

ti Acxies

ACX

188

fio

No

SUFF.

D-Link

DWL-6SSG+

862.llg3

TI

ACX

186J

No

No

SUFF.

No

No

SUFF.

ACXlll

Digicom

Palladio Wave

B82.11b

Realtek

8180

Draytek

Vtgor54Q

802. llg

Prism54

Prism54

Sì*

Sis

BUONO

Netgear

KA.4Q1

882.llb

Prism II

Orinoco

Si

si

OTTIMO

Netgear

MAS21

882. Uh

Realtek

No

No

SUFF.

Prisma-I

5Ì=

Sì*

OTTIMO

8188

NOISwrapper

NDISwrapper

Netgear

WG511

882.llg

Prism54

Netgear

WG5UT

802.Ilg3

Atheros

KADWifi

No

No

BUONO

US

5413

802. Ilg3

TI

ACX

No

Fio

SUFF.

Robot ics

ACXlll

100

1) Configurazione standard di Mandrake 10 Officiai con kernel 2.6.7-rc2 da Mandrake Cooker 2) Velocità fino a 22Mbit/s (fuori standard)

3) Velocità superiori a 54Mbit/s (fuori standard) 4) Per il TI ACXlll è consigliato NDISwrapper, al momento

5) Va scaricato ed installato il firmware


Dato che lo script ha correttamente riconosciuto

chipset dedicato alle connessioni

una scheda basata su chipset ACX100 (D-Link

802.llg a 54Mbit; subito, un gruppo di

DWL-650+), abbiamo premuto a, seguito da Invio,

sviluppatori si è fatto carico di mantene

per scaricare il relativo firmware. Dopo il messag

re e migliorare il driver. Grazie a questa

gio di conferma Finished!

{hopefully), letteral

collaborazione, attualmente il Prism54 è

mente "Finito! (si spera)", siamo passati alla com

l'unico chipset a 54Mbit supportato ufficial

pilazione ed installazione del driver:

mente con driver OpenSource da Linux.

Per far funzionare questi driver, tuttavia, è necessario utilizzare il firmware contenuto

# make

all'interno dei driver per Windows. Ottenere tale

1...! # make instali

INFORMAZIONI

A questo punto non resta che installare il firmware che abbiamo precedentemente scaricato (o ottenu

Riconoscere ['hardware

to dai driver originali della nostra scheda) nella directory in cui verrà cercato dal driver:

Una corretta individuazione del chipset è fondamentale per capire che tipo di driver bisognerà installare; per aiutarci nella

0 mkdir # cp

-p

ricerca, conoscere ND del device è di vitale importanza, ma

/usr/share/acx/

come si fa?

firmware/".BIN /usr/share/acx/

Per una periferica PCI o PCMCIA. basta un semplice Ispci;

Non rimane che inserire l'adattatore nello slot

possiamo lanciarlo prima in modo normale, per riconoscere il device:

PCMCIA ed osservare i log: # Ispci #

tail

-f

/var/log/messages

localhost acxlOO:

It

been coaxed localhost acxlQG:

l_ooks Uke you've

06:QG.Q Network

that

uses

ACX10G/ACX111

io

chip

from Texas

Instruments.

AUocated

load

adflresses

Isize:

54)

39636

using auto

bytes

localhost

acxlOS

reset_dev:

signal that card localhost

reset

for

firmware

loading

localhost

acxlSO:

wlanO,

1260:3890

(rev 01)

tato (in questo caso, Prism 54): se il vostro è differente da http://pciids.sourceforge.net/iii/

Alcune periferiche PCMCIA potrebbero non comparire nella

1 #

Received

net

grep 06:98

lizzare cardctl:

acxlGO validate_fw:

ready to be

configurect

:)

cardctl

info 0

PRODID l="Cisco Systems" PRODID 2="350

hw unavailable-allocateti

|

lista (le schede più vecchie, in genere), in tal caso si potrà uti

Firmware written.

is

-n

06:00.0 Class 028G:

questo, controllate sulla lista di identificativi PCI disponibile su:

localhost acxioe write fw (firmware): 1,

e, poi, con il parametro -n che ci mostrerà l'tD:

periferica (3890) ci assicurano anche riguardo al chipset mon

for

increment

localhost acxlOO wrìtefw:

Series Wireless LAN Adapter'1

device

driver compiled against

[...]

MANFIO=GlSf,QQOa FUNCID=6

(...1 localhost Allocated 964

bytes for

Ecco una lista degli ID (separati da " : " se ottenuti con Ispci.

firnware module

localhost not

using auto

increment for

loading.

firmware loading.

da "," se ottenuti con cardctl) delle schede che abbiamo provato:

1..-J localhost

(rev SI)

II numero identificativo del produttore (1260) e quello della

firmware:

firmware module loaciing. localhost not

D-Link DWL-G659 Al

# Ispci

using ACX10Q resource

Vusr/5hare/acx/WLANGEN.BINp

localliost

Harris Semiconductor

thè mysterious

[...] localhost acxlOO probe pel:

localhost Trying to

controller:

imo buying a wireless network card

acxlOO probe pci:

TI acx pci.o:

Ver 0.2.0pre8

Loaded 5uccessfully

Modello

ID

3Com OfficeConnect

lGb7:6Qe0 1799:6626

Belkin F5D6020 Cisco Aironet

computer) vediamo il riconoscimento della periferi

Digicom Palladio Waue

10ec:8189

ca, il caricamento del firmware della scheda (circa

D-Link

0156.0002

40Kbyte) e del controller radio (964 byte): da que

D-Link DWL-650*

lO4c:8400

sto momento sarà possibile utilizzarla facendoci

D-Link DWL-659G+

104c:9B66

riferimento con l'etichetta wlanO.

Chipset Prism54 Intersil, dimostrando di aver imparato la lezione ricevuta riguardo ai suoi primi chipset (Prism II}, ha rilasciato un driver OpenSource per il suo nuovo

3SQ

Series

015f,00Oa

Nello stralcio riportato (locailiost è il nome del

DWL-65B

DrayTek Vigor54G

1260:3390

NetGear MA401

0156,3002

NetGear MA521

10eC:BlBO

NetGear WGSH

1260:3890

NetGear WGS11T

168c:9G13

US Robotics Wireless Turbo

104c:9G66

~


software, nel caso della scheda DrayTek Vigor 540.

802.Llg (in varie configurazioni); l'adattatore che

è molto semplice:

abbiamo provato, una scheda PCMCIA Netgear WG511T, è marcato come "108Mbit", ma queste

# ls

estensioni ai protocolli IEEE non sono supportate, al

-l /mnt/cdroFi/0nver/GWLAN\ Driver/

momento, da Linux e, comunque, risentono di tutte -r-xr-xr-x

1

root

rool

93996

Jul

16 2QQ3 GWLANDCB.ARM*

le limitazioni ed incompatibilità di cui abbiamo già parlato. Al momento della stesura dell'articolo, i driver

In attri casi i driver potrebbero

MADwifi, dedicati al supporto del chipset Atheros.

essere all'interno di file .exe (in

appunto, "non esistono", dato che nessuna release

realtà degli zip autoscompattan-

ufficiale è stata distribuita sul sito, quindi sono da

ti) o .cab (formato proprietario di

considerare altamente sperimentali.

Microsoft); se questo è il vostro caso, vi consigliamo

Grazie al lavoro degli sviluppatori Gentoo è disponi

di installare il driver su una macchina Windows e

bile una pre-release, in pratica uno snapshot abba

cercare il file di 93996 byte che è il firmware.

stanza stabile del repository CV5 del progetto; tale

Se proprio non riuscite a recuperarlo, potete scari

release è scaricabile da uno qualsiasi dei siti mirrar

carne uno generico dal sito ufficiale dei driver,

di Gentoo (si veda il riquadro Riferimenti Web alla

all'indirizzo:

fine dell'articolo per qualche esempio).

http://prism54.org/~mcgrof/finTware/

La versione che abbiamo utilizzato è quella chiama

Una volta ottenuto il firmware, questo andrà copia

ta madwifi-driver-O.lpre20040514.tar.bz2 ed

to nella directory /usr/lib/hotplug/firmware; se

ha compilato senza particolari problemi (a parte

tale directory non esiste, createla ed assicuratevi di

alcuni warning che non influiscono sul funziona

avere installato ed abilitato hotplug:

mento) sulla nostra Mandrake 10 con kernel 2.6.7rc2 preso dalla versione "Cooker"; ecco

#

rpm

-qa

|

la procedura che abbiamo seguito:

grep hotplug

hotplug-2G04_Bl 05-5radk # /etc/init.d/hotplug

status

|

grep

\[PCI\|USB\]

# ed

PCI Status for kernel: PCI

up;

bus

USB Status USB

up:

/usr/src

« mkdir madwifi

(...)

count for

bus

is

Llnux 2.6.7-rc2 1686

3

driver-.tar.bz2

kernel:

count

is

SA ed madwifi

# tar jxvf /path/al/file/madwifi-

Linux 2.6.7-rc2

1686 # make

0

"■■

Warning:

Una volta copiato, il firmware andrà rinominato in modo che possa essere caricato correttamente, una

"ieee80211 cfian2mode"

[/usr/src/madwifi/driver/atfi pei. ko|

*** Warning:

volta riscontrato un determinato chipset; ecco le

undefineQ!

"atti_hal lnit_channels"

[/usr/src/madwifi/driver/atfi pci.ko]

undefined1

corrispondenze: tt make instali

Prism GT e Prism Duette - isl3890;

I...]

Prism Indigo - isl3877.

cp

E' difficile che vi troviate di fronte al secondo chip-

ath hal.ko //Ub/modules/2.6.7- rc2/net

cp wlan.ko //lib/modules/2.6.7-rc2/net

set, in quanto la tecnologia 802.Ila in Italia non ha

avuto grande successo. Nel riquadro trovate una breve guida su come identificare gli adattatori WiFi. Terminate le operazioni, si potrà inserire l'adattato re nello slot PCMCIA ed osservare i log:

localtiost

kernel:

Loaded

locai.host

kernel ;

PCI:

pnsm54

driver,

version

1.1

EnabUng device 0000:06:00.0

(8000

■>

0002)

A questo punto, si potrà agire come spiegato più avanti per testare la propria configurazione.

Chipset Atherns I chipset Atheros si sono diffusi soprattutto durante il

periodo

in

cui

uscirono

le

prime

schede

"802.11b + ", delle schede fuori standard che sof frono di problemi di incompatibilità, ma riescono ad avere banda teorica fino a 22Mbit/s. II nuovo chipset multifrequenza e multìstandard di _

Atheros supporta gli standard 802.Ila. 802.llb ed

KWifiManager, l'utility di KDE per il monitorare lo stato delta connessione WiFi


INFORMAZIONI cp ath_pci.ko //liO/modules/2.6.7-rc2/net

/VS. Problemi con MDIS

[■■■1 depmod

Come abbiamo detto nell'articolo, alcune schede, con

-ae

NDISwrapper, possono avere problemi all'atto dell'assegnazio

Ecco fatto... a questo punto abbiamo inserito la

scheda NetGear controllando, al solito, i log:

ne dell'ESSID: questo è un problema noto ed è trattato nelle FAQ del progetto, che recitano:

. ts tail

-f

/var/log/mess3ges

localhost kernel:

localhost

kernel:

version

for

(Managed o Ad-Hoc), ad esempio iwconfig wlanO mode

ath hai:

localhost kernel: wlan:

Hanaged. Poi va impostata la chiave WEP, se necessario, ed

8.9.8.6

il security mode (open o restricted), ad esempio

0.7.3.1 BETA

ath.pel:

iwconfig wlanO

no

"ieee8G211 encap"

localhost

kernel:

ath pei:

localhost

kernel:

PCI ;

found:

kernel

ath pei:

mac 5.6 phy 4.1

ath&:

llb

llg

flthfl:

localhost

athO:

kernel :

dovrebbe essere impostato (ovvero diverso da

forcing 8

radio 4.6

Se non funziona, provate impostando prima l'ESSID, poi la chiave WEP. poi di nuovo l'ESSID (se non è impostato). ■ Attivate il broadcast dell'ESSID sul vostro Access Point ed assicuratevi che il vostro AP sia nella lista riportata da iwlist wlanO

5.5Mbps

UMbps

scan.

> Lasciate qualche secondo alla scheda per connettersi, dato che l'ESSID non compare nell'output di iwconftg se la

rates:

HHbps

[...]

802.11 address:

Atheros

set;

5ghz

IMbps 2Kbps

localhost kernel:

-> 0092)

rates:

5.5Hbps

impostate l'ESSID, ad esempio con iwconfig wlanO essid

FF;FF:FF:FF:FF:FF O 00:00:00:00:00:00).

athO:

athB:

<SflBB

cache

localhost kernel:

lHbps 2Hbp5

restricted ABCDE12345 (se non

della rete. A questo punto l'indirizzo dell'Access Point

localhost kernel:

kernel:

key

sapete quale utilizzate, provateli entrambi), Alla fine, Nome WLAN. Non vanno utilizzate virgolette attorno ai nome

EnabUng

line slzc not

localhost

tainted.

0.8.5.5 BETA

device 0090:66:00.8 localhost kernel:

Per prima cosa va impostato il modo di funzionamento

48Hbps 54Hbps

0B:B9:5b:FF;FF:FF

scheda non è associata.

A questi consigli, aggiungiamo uno script di esempio che. nel nostro caso, ha funzionato con la scheda D-Link DWL-650G +

5212:

rnem-GxlOcGGBBB,

irq-11

La scheda è stata riconosciuta ed abilitata; le viene

(come vedete, l'ESSID è ripetuto due volte}:

*!/bin/sh

assegnato il device athO, su cui dovremo poi ese guire tutte le operazioni di configurazione (che

iwconfig wlanO esstd

affronteremo più avanti).

iwconfig wlanO mode

NDISwrapper

iwconfig wlanB essid

iwconfig ulano

key

ESSID DELLA RETE Managed

open

s;Chiave_Wep

ESSID DELLA RETE

Esistono driver "nativi" anche per altri chipset (ne vedremo alcuni nelle prossime pagine), ma adesso ci preme parlare di questa soluzione che permette

n

fine!

/Ub/modules/ uname

rà alla maggior parte di voi di utilizzare la propria

-r"/

-name

'ndiswrapper''

-exec

rru -rf

{}

\;

scheda WiFi PCMCIA o PCI (se pur senza poter sfrut tare potenzialità avanzate) anche se non esiste un

A questo punto sì potrà procedere all'installazione a

supporto nativo ufficiale per Linux.

partire dai sorgenti (scaricabili dal sito segnalato tra

NDISwrapper è, come si evince dal nome, un involu

i Riferimenti Web):

cro attorno ai driver ND!S, ovvero i driver di rete di Windows. Come si può facilmente immaginare, que

#

ed

sto rende possibile utilizzare la quasi totalità delle

#

tar

schede WiFi funzionanti sotto Windows XP sfruttan

#

ed

do i driver preesistenti; dalle nostre prove, le pre

# nake

/usr/src

zxvf /percorso/di/ndiswrapper*.tgz ndiswrapper-X.Y

stazioni sono risultate più che accettabili, anche se si evidenziano alcuni problemi riguardanti la

C make

instali

"messa in rete" delle schede, dì cui parliamo in un apposito riquadro in questa pagina.

A questo punto il modulo per il kernel e le utility in

Dato l'enorme interesse che questi driver hanno

userspace saranno pronte per l'utilizzo, manca una

suscitato, lo sviluppo procede in modo molto rapido

sola cosa: il driver originale.

e le versioni si susseguono, tanto che nella

Come abbiamo accennato, i driver devono essere

Mandrake 10 è inclusa la release 0.4 mentre, al

quelli per Windows XP (spesso accorpati a quelli per

momento della stesura di questo articolo, l'ultima

Windows 2000); tali driver sono disponibili diretta

versione è la 0.8-rcl.

mente sul CD-Rom allegato alla scheda WiFi, oppure

Anche in questo caso, consigliamo vivamente l'in

si possono scaricare quelli consigliati direttamente

stallazione a partire dai sorgenti di questa nuova

sul sito di NDISwrapper:

versione. Sarà necessario rimuovere la versione

http://ndiswrapper.sourceforge.net

/supported chipsets.html

precedente:

Per i nostri test abbiamo utilizzato una scheda # modprobe #

-r

ndiswrapper

urpme ndiswrapper

PCMCIA D-Link 650G+ ed una US Robotics "Wireless Turbo PC Card" (modello 5410); una volta scaricati i


driver, li abbiamo estratti:

localhost

kernel:

wlanS:

ethernet S

ed

ndiswrapper

device

[...]

iising driver gplus.sys

/usr/src

Come vedete, appare un messaggio che avverte

S mkdir driver_dlink

# ed driverdljnk

riguardo al fatto che il driver per Windows tenta di

# unzip /percorso/driver DLINK.zip

utilizzare risorse che non può toccare: questo non influisce su! funzionamento del driver né sulle pre

#

inflating: WinXP/GPLUS.bìn

stazioni.

inflating^ WinXP/GPLUS.inf

Terminata l'installazione della scheda, bisognerà

inflating:

proseguire attivandola per accedere alla rete, ma,

ndiswrapper

Installino,

# ls

WinXP/GPLUS.sys

purtroppo, come abbiamo accennato, con le schede

-i WinXP/GPLUS.inf

da noi provate ci sono alcuni problemi, documenta

gplus

ti nell'apposito riquadro nella pagina a fianco.

-l /etc/ndiswrapper/gplus/

total 284K

Irwxrwxrwx [,..]

Testare la configurazione

104C:9B66.conf ■>

/etc/ndiswrapper/gplus/lG4C:9G66:1186;3B95.conf

Come abbiamo visto, esistono due tipi principali di

-rw-r--r--

(. . .]

1B4C:9066:1186;3BG4.conf

architettura di rete wireless, ora che abbiamo confi

-rw-r—r-

[...]

104C:9G66:1186:3BQ5.conf

gurato il nostro hardware, è venuto il momento

-rw-r--r-- [...]

gplus.bin

della connessione.

-r--r--r--

[...]

gplus.inf

Sulla distribuzione Mandrake IO Officiai che abbia

-rw-r- -r--

[... ]

gplus.sys

mo utilizzato per i nostri test, non erano installate le applicazioni

Ora sarà possibile caricare il driver ed inserire la

necessarie per utilizzare la sche

scheda, controllando, come al solito, i log:

da (nel nostro caso la D-Link DWL 650 a llMbit}, in particolare è

# modprobe

# tail

-r

ndiswrapper && rnodprobe

-a

ndiswrapper

lacalhosl kernel:

ndiswrapper uersion B.a-rcl

localhost

kernel:

ndiswrapper addmg

localhcst

kernel:

PCI:

localhost

kernel:

loaded

gplus.sys

Enablìng tìeulce 0888:06:00.Q

driver

no

recouer..,ok.

due nodi in modalità ad-hoc. Daremo per scontato

prima WLAN. Per il primo esempio, collegheremo

[...]

modules

urpni wireless-tools

A questo punto siamo pronti per creare la nostra

Trying

to

che i driver sono caricati, quindi questa sarà la

localhost pci.agent[2Z75] : ...

#

(08GG -> 00021

ndiswrapper:

Buggy ndis

stato necessario installare ii pac

chetto wireless-tools:

-f /var/log/messages

for

PCI

slot

6690:06:00.0

"prova del fuoco".

Per prima cosa, configuriamo le impostazioni del

GLOSSARIO

Glossario tecnico

server RADIUS da parte di client xsupplicant.

portatili. Vedi anche miniPCI. WEP - Wireless Equivalent Privacy:

Airport (Apple): le periferiche WiFi

sistema di crittografia a chiave simme

802.11 (IEEE): la "famiglia" dei proto

prodotte da Apple. La nuova serie,

trica utilizzato per le connessioni WiFi

colli relativi a WiFi.

denominata Airport Extreme, e compati

802.Ila e 802.llb; è stato dimostrato

bile 802.llg, ma non esistono i driver

che è possibile crackare questa prote

per Linux/PPC per fé schede miniPCI

zione con attacchi statistici basati su

Airport Extreme in dotazione con i nuovi

alcuni pacchetti denominati "weak"

802.Ila (IEEE): protocollo per connes sioni WiFi fino a 54Mbit/s su frequenze sopra ai 5GHz. 802.llb (IEEE)1 il primo vero "stan dard" per il WiFi, permette connessioni

fino a UMbit/s su frequenze di 2.4GHz. 802.llg (IEEE): il più recente protocol lo per comunicazioni WiFi, offre circa 54Mbit/s di banda su frequenze di 2.4GHz. 802.Ili (IEEE): standard per la sicu rezza del WiFi, con feature avanzate per

iBook e PowerBook (anche se, ovvia

(deboli] e su note vulnerabilità del pro

mente, le schede sono pienamente sup

tocollo di crittazione.

portate da Mac OS X).

compatibili con gli standard IEEE

solitamente scritta su una Flash ROM

802.11.

interna, che permette ad una periferica di inizializzarsi; collabora con i driver per rendere disponibile e funzionante

('hardware.

autenticazione, autorizzazione e comu

miniPCI: slot PC! di dimensioni ridotte

nicazioni sicure (crittografia a chiave

pensato appositamente per schede di

pubblica, chiavi dinamiche).

espansione da utilizzare con dispositivi

802.lx: standard attualmente utilizzato

WiFi: si riferisce alle apparecchiature

Firmware: la componente software,

portatili (laptop, palmari).

WLAN: composizione di Wireless LAN (Locai Area Network). WPA - WiFi Protected Access: stan dard per la sicurezza del WiFi nato per porre rimedio (almeno in parte) ai pro blemi di WEP, offre il cambiamento

dinamico delle chiavi di crittazione e si integra con 802.lx per l'autenticazione

PCMCIA - Personal Computer

e autorizzazione all'accesso. E' stato cri

torizzazione di un client ("supplicant")

Memory Card International

ticato pesantemente in quanto è solo un

ad una rete WiFi, solitamente imple

Associatori: il formato più diffuso per

rimedio temporaneo, in attesa dell'im-

mentato tramite autenticazione su

le schede di espansione per computer

pìementazione massiccia di 802.Ili.

per permettere l'autenticazione e l'au


wìreless su uno dei nodi, per il nostro test useremo

è giunto il momento della verità... proviamo a lan

come ES5ID (ovvero il "nome" della rete) test, il

ciare un ping verso l'altro computer:

canale 3 ed una semplice chiave WEP a 40bit (nota anche come WEP a 48bit); i computer implicati sono

ws# ping

un laptop (lap) ed una workstation (ws):

PING

lap# iwconfig ethl essid "test" channel 3 key ABCDE12345

-e 3 192.168.2.1

192.168.2.1

(192.168.2.1)

56(84)

bytes of data.

64 bytes

from

192.168.2.1:

icmp seq=l

ttl=64

64 bytes

from 192.168.2.1:

icmp_seq=2

ttl=64 time=2.27 ms

time=2.14 ms

64 bytes

from 192.168.2.1:

ìcnsp_seq=3 ttl=64 time=2.Q4 ms

poi assegnarne un indirizzo IP all'interfaccia: •-- 192.168.2.1 ping statistici lap» ifconfig ethl

3

192.168.2.1

packets

transmitted,

3

--■

received.

Q%

packet

loss,

ripetiamo le stesse operazioni su un altro nodo, per

tirae 20Q2ms

rtt min/avg/Tnax/mdev = 2.G48/2.158/2.278/D.101 ns

avere la nostra prima rete wireless: Funziona! Abbiamo creato la nostra prima WLAN! ws# iwconfig ethl essici "test" ws#

ifconfig ethl

channel 3 key ABCDE12345

Per la realizzazione di una connessione ad un Access Point le impostazioni cambiano di poco;

192.168.2.2

faremo conto di aver già configurato l'Access Point (fate riferimento al manuale del vostro AP per le

WEBOGRAF1A

Riferimenti web

istruzioni dettagliate). Impostiamo la connessione:

0

iwconfig ethl mode Hanaged essid

Driver Orinoco

rete con ap

http://savannah.nongnu.org/projects/orinoco/ Driver HostAP

key

ABCDE12345

http://hostap.epitest.fi

Come potete vedere, abbiamo cambiato solo la

Driver Madwifi (CV5)

modalità, gli altri parametri restano identici. Dato

http://sourceforge.net/cvs/7group id=82936

che. in genere, gli Access Point forniscono anche un

Driver WLAN-NG:

server DHCP (oppure possono fare da "ponte" per

http://w*m.linux-wlan.eoro/download.html Driver ATMEL Berlios (CVS snapshot) http://at76c503a.berlios.de/cvs.html

accedere al server DHCP della rete fissa), a questo punto si potrà richiedere un indirizzo IP:

Driver ATMEL Sourceforge (snapshot e patch per il kernel) http://atmelwlandriver.sourceforge.net/news.htfnl

# dhclient

ethl

Driver ACXlOO/111 patchati (funzionanti) http://lisas.de/~andi/acxlOO/

Schede poco supportate

Nel caso non si disponesse di un servizio DHCP {o

questo non fosse attivo e/o configurato) si potrà

Documentazione Digicom Palladio:

configurare la scheda come visto poco sopra, asse

http://alumnus.caltech.edu/-rbell/Realtek8180.html

gnando con ifconfig un IP disponibile.

Driver 3Com OfficeConnect (con patch) http://wnw.espina.info/papers/officeconnect/ Driver ufficiali 3Com OfficeConnect (solo kernel 2.4)

# ifconfig etili

192.168,6.194

http://support.3com.com/infodeli/tools/nic /3crshpw796/license.htm

Wrapper driver binari Progetto NDIS Wrapper:

Se tutto è andato bene, a questo punto la scheda

WiFi sarà configurata ed avrà un indirizzo IP valido; controlliamo con ifconfig:

http://ndiswrapper.sourceforge.net Linuxant DriverLoader http://www.linuxant.com/driverloader/

Varie

#

ifconfig ethl

ethl

Link encap:Ethernet

inet

addr:192.168.0.194

KWsddr GQ:0F:O3:28:AB:CD Bcast:192.168.0.255

Ampia lista di hardware con chipset e (eventuale) supporto: http://www.linux-wlan.org/docs/wlan_adapters.html.qz

Mpsk:255.255.255.0 UP

BROADCAST

NOTRAILERS

RUNNIMG MULTICAST

Lista hardware TI ACX100/111

MTU:15BG

http://acxlBO.sou rceforge.net/mat rix.htral

Ketric:l

Mirror Mandrake Cooker (per kernel aggiornati): ftp://ftp.rediris.es/pub/Unux/distributions /mandrake-devel/cooker/cooker/Handrake/RPMS/

Per sicurezza, proviamo a fare ping verso il gateway

Raccolta di driver WiFi per Windows (Linuxant):

della nostra rete:

http://www.linuxant.com/driverloader/drivers.php

Raccolta di driver WiFi per Linux (Seattle wireless): http://www.seattlewireless.net/index.cgi/LinuxDrivers Hardware supportato da MADWIFI;

# ping

PING

-e

3

192.168.0.1

192.168.0.1

(192.168.0.1)

56(84)

bytes of data.

http://www.raattfoster.clara.co.uk/madwifi-hw.htm

64 bytes from 192.168.0.1:

icmp_seq=l ttl=255 time=1.90 ms

Lista ID USB:

64 bytes

icmp seq=2

from 192.168.9.1:

ttl=255

time=ì.96 ms

http://www.linux-usb.org/usti.ids

Lista ID PCI: http://pciids.sourceforge.net/iti/

Firmware Prism54: http://prism54.org/~mcgrof/fimware/

Se tutto funziona, abbiamo terminato: ecco realiz zata la nostra prima WLAN!


Wireless: Centrino, PCI. USB e AP In queste pagine vedremo come installare il supporto wireless per il chipset Centrino di Intel, per alcune schede PCI, adattatori USB ed una breve panoramica su alcuni Access Point che abbiamo provato

a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>

Dopo aver parlato di schede (o adattatori, che dir si voglia) PCMC1A WiFi, passiamo ad

altri tipi di connettività, ovvero quella inte grata, che ormai si identifica con la tecnologia Intel

# mkdir /usr/Ub/hotplug/firmware

Centrino, quella PCI, pensata principalmente per i

# ed

desktop che necessitano di accedere ad una WLAN

# unzip /percorso/del/firmware.zip

/usr/lib/hotplug/firmware

e quella su USB, pensata per i portatili che non dis pongono di slot PCMCIA liberi e per i desktop in cui

Poi si potrà caricare il modulo:

non c'è spazio per un'altra scheda PCI. Oltre a que sto, parleremo di DriverLoader, la soluzione com

# modprobe

merciale per utilizzare i driver di Windows XP con la

# tali

propria scheda wireless e di configurazione avanza

ipw21QG:

no

ta delle schede basate su chipset Intersil Prism II

ipw21G0:

Intel(R)

per creare un vero e proprio Access Point tramite un

ipw21G0:

Copynght(c)

-f

-af

ipw2100

/var/log/messages version

computer ed una scheda WiFi PCI.

PCI:

Found

Infine, presenteremo uno script sviluppato durante

PCI:

Sharìng

la stesura di questo articolo, che serve a semplifica

Detected

IRQ

9

IRÒ

magie,

meni:

cosa fondamentale per chiunque acceda tramite la

ethl:

propria scheda wireless a più di una rete e non

Registered

Using

Intel

G.48

Corporation

6O0O:O2:Ob.e

device at QQe€:Q2:9b.O,

GxD92910O0-OxD0291FFF

hotplug as

2693-2004

for device

kernel.

21G0 Network Driver,

9 with eB66:99:ld.l

ipw218e PCI

re la gestione di diversi Profili di connessione, una

tainting

PHO/Wireless

■> d9dldQ99,

irq:

9

firrrviare load.

ethl

voglia cambiare a mano la configurazione ogni volta che desidera passare da una rete all'altra.

Intel Centrino

Come potete vedere, i moduli hanno riconosciuto il chipset wireless del Centrino ed hanno provveduto ad associargli il device ethl: da questo momento

Dopo molti mesi di estenuante attesa, Intel ha final

sarà possibile configurare l'adattatore come abbia

mente rilasciato un primitivo driver per la sua piat

mo visto nelle scorse pagine, ad esempio potremo

taforma Centrino anche per Linux; entro poche set

associarci ad un Access Point così:

timane dal rilascio, un team di mantainer altamente

motivati ha introdotto nel driver il supporto per

# iwconfig

ethl

essid

"Nome AP"

mode Hanaged

tutte quelle feature che non erano inizialmente state inserite nel driver.

Per maggiori spiegazioni vi rimandiamo alle pagine

Anche in questo caso, dato il livello di instabilità e

precedenti.

di rapido sviluppo del software, procederemo all'in stallazione a partire dai sorgenti, premurandoci di

Adattatori PCI

scaricarli (insieme al firmware) dal sito:

Configurare una scheda WiFi su bus PCI è molto

http: //ipw21GQ.sou rcefo rge.net

simile a quanto già visto per le schede PCMCIA,

Una volta ottenuto il driver, provvederemo ad

anzi, il più delle volte le schede PCI

estrarlo ed a compilarlo:

hanno la stessa circuiteria delle

# ed

tore (PCMCìA su PCI o PLX) in

PCMCIA, montata su un adatta

#

/usr/src

tar zxvf

/percorso/a/ipv/2103-".tg!

modo da poterle agganciare allo

[...1

slot PCI (figura a lato).

# ed ipwzioe-

Nel caso delle schede D-Link

M make && make instali

DWL-520G+ (802.llg equivalen

te

alla

DWL-650G + )

e

D-Link

Se non si sono verificati errori, a questo punto i

DWL-520+ <802.11b+ equivalente

moduli necessari saranno installati sul nostro siste

alla DWL-650 + ) basterà seguire le

ma; come al solito, procediamo alla verifica del cor

spiegazioni già date per le PCMCIA; è pos

retto funzionamento. Per prima cosa, andrà estratto

sibile, in pratica, utilizzare gli stessi driver

il firmware:

installati allo stesso modo (nel nostro caso, per


INFORMAZIONI

provare un'alternativa abbiamo usato anche NDISwrapper per entrambe).

DriwerLaader

Nel caso delle schede 3Com 3CRDAG675 e NetGear WG311, abbiamo sfruttato senza pro

In genere, il mercato aziendale presuppone di

blemi i driver MADwifi di cui si è

lavorare con hardware sicuramente supporta

già

to, ma in alcuni casi questo non è possibile;

parlato per l'adattatore

come possono, allora, gii utenti business utiliz

PCMCIA NetGear WG511T; fum

ea

differenza

è stata

zare senza troppa fatica le proprie periferiche?

che

Linuxant, già nota per i driver per i Softmodem

abbiamo dovuto caricare a

Conexant, ha realizzato un'applicazione simile a NDISwrapper.

mano il driver, dopo averlo

che permette di utilizzare i driver per Windows per gestire la

compilato ed installato;

propria periferica anche sotto Linux. Dato che sul sito US Robotics questa soluzione è consigliata

# modprobe

direttamente dal produttore, abbiamo deciso di provarla per la

-a ath_pci

scheda US Robotics modello 5416, che non eravamo riusciti a

# tail -f /var/log/messages localhost

7

17:09:15

Jun

7

17:09:15 localhost kernel:

wlan:

Jun

7

17:09:15 localhost kernel:

ath. pei:

G.8.5.5 BETA

valida 30 giorni, più che sufficienti per testare la bontà del pro

Jun

7

17:09:15 localhost

kernel:

ath pci:

0.8.5.5 BETA

dotto. Dallo stesso sito abbiamo scaricato i driver Windows XP

Jun

7

17:09:15

kernel:

PCI:

localhost Founcl

kernel:

IRÒ

10

ath

for

hai:

far funzionare con i driver nativi ACX100.

Jun

G.9.9.3

Ci siamo registrati sul sito di Linuxant ed abbiamo scaricato la

0.7.3.2 BETA

versione trial del programma, con una licenza temporanea

per la nostra scheda, opportunamente situati in una pagina

device 0000:00:08.0

[■_..] Jun

7

17:09:15 localhost

kernel:

athO:

apposita. Abbiamo installato il pacchetto RPM;

# urpmi driverloaaer-N.NN-fJ.i3a6.rpm

mac 5.6 phy 4.1

5gti/

radio

3.6

Preparing...

#####«######*####»»»#################

l:driverloader

Jun

7

17:09:15

localhost

llg

Jun

7

rates:

kernel: IMbps

[...]

17:09:15 localhost kernel:

####*«#############################*#

athO: 12Mbp5

[...1

54Kbps

9

athQ:

803.11 address:

Abbiamo estratto i driver per Windows:

OO:0e:6a:FF:FF:FF

Riguardo all'ultima scheda che abbiamo provato, la

US Robotics modello 5416. siamo riusciti a farla riconoscere ai driver ACX100, ma una brutta serie

di kernel Oops ne rende impossibile l'utilizzo: al momento, il bug è stato segnalato agli sviluppatori che, speriamo, potranno sistemarlo al più presto. Del resto, US Robotics sul suo sito consiglia uffi

cialmente di utilizzare Conexant DriverLoader per questa periferi

mkdir driverWin (A ed

# unzip

driverWin

. ./usrllgv46q.zip

Dopodiché ci siamo connessi con il nostro browser all'indirizzo riportato nella pagina di istruzioni di DriverLoader

(http://127.9.0.1:18040), abbiamo inviato il file .inf del nostro driver e poi il . sys ed il . bin; a questo punto, abbiamo potuto scoprire l'indirizzo MAC delia scheda e. quindi, attivare la licenza.

Terminate queste impostazioni, il nostro adattatore wireless era disponibile con il nome ethl, ed abbiamo potuto utilizzarlo

senza problemi tramite i wireless-tools (iwconf ig, etc).

ca, quindi abbiamo sfruttato l'oc casione per testare anche questa soluzione, trovate i risultati nel

estratta al solito modo:

riquadro in questa pagina.

Configurazione USB

# ed

«

/usr/src

tar jxvf /percorso/di/lmux-wlan-ng-.tar.bz2

Per quel che riguarda le periferiche USB, abbiamo avuto modo di provare un adattatore Roper FreeLan

u ed

Unux-wlan-ng"

(chipset Atmel), un Allied Telesyn ed un NetGear WG121.

A questo punto sarà necessario

L'adattatore Roper è quello meglio supportato: è

configurare i driver; dato che

bastato collegarlo alla nostra Mandrake 10

abbiamo bisogno del supporto

(con kernel 2.6.7-rc2 preso da Mandrake

USB, lo attiveremo (dove non appare nulla, abbia

Cooker) e la periferica (wlanQ) è stata

mo semplicemente dato Invio ed accettato la scelta

disponibile subito, senza bisogno di

di default, cioè quella che compare tra parentesi

ulteriori configurazioni. Per quel che riguarda la chiave USB di Allied

quadre}. Ecco come apparirà la procedura di confi gurazione:

Telesyn, il supporto è integrato nei driver WLAN-NG da oltre un anno; vediamo, quindi, di installare tali

tt

./Configure

driver sulla nostra Mandrake 10. Per prima cosa, andrà scaricato l'ultimo "snapshot" dei driver dal

Build

sito:

Linux source directory

ftp://ftp.linux-wlan.org/pub/linux-wlan-ng/

Thè kernel source tree is version

Nel nostro caso, l'ultima release è la O.2.1-pre21, abbiamo quindi scaricato questa e l'abbiamo

Prism2.5

USB

(

usb)

driver?

(y/nl

[n]:

y

[/usr/src/linux):

2.6.7-0.rc2.1mdk-i686-up-4GB.


Kernel 2.5/2.6 support is

più delle volte vengono utilizzate su computer por

hlghly experimental.

tatili, può far comodo poter gestire diversi "profili di

Hodule instati direclory

connessione", ad esempio uno per la WLAN di casa

[/lib/modules/2.6.7-a.rc2.1mdk-i686-up-4GB] :

ed uno per quella dell'ufficio.

l.-.l Configuration

Una soluzione applicabile a tutte le distribuzioni era

successful.

il supporto integrato nel pacchetto PCMC1A_CS, ma

* make

tale supporto non è applicabile agli adattatori PCI * make instali

ed USB e, soprattutto, ha dei seri problemi a funzio

Rimane un'ultima operazio

configurazione vengono pesantemente modificati.

ne da compiere, per attivare

Per risolvere il problema non abbiamo trovato di

il supporto:

meglio che sviluppare un semplice script bash

nare in distribuzioni (come Mandrake) in cui i file di

(circa 300 righe) che utilizza dei file di testo annida # /etc/init.d/wlan

ti in apposite directory per la gestione dei profili; il

start

pacchetto, comprendente io script ed alcuni file di esempio, è scaricabile presso il sito della rivista: http://www.linuxpratico.coni/risorse/hardware

Ora l'interfaccia wlanQ sarà disponibile per tutte le operazioni di accesso alla rete WiFi.

/redazione netprofiles.tar.gz

Per quel che riguarda l'adattatore Netgear, c'è da

Una volta estratto il tarball. bisognerà lanciare da

dire che. nonostante i driver per il chipset Prism54

root lo script instali. sfi che si occuperà di copiare

siano quelli meglio supportati dal kernel 2.6.X. il

i file al posto giusto e, successivamente, bisognerà

supporto per la connessione via U5B è ancora man

anche procedere alla configurazione creando in

cante, quindi è risultato impossibile utilizzare que

/etc/netprofiles una directory per ogni interfac

sto device, anche con i driver sperimentali disponi

cia che si vuole configurare; ad esempio, se volessi

bili sul CVS del progetto Prism54.org. Riguardo a

mo gestire profili solo per la scheda WiFi. potremmo

questo hardware, poi, è importante sottolineare che

creare la directory wlanO in cui poi copiare un profi

la velocità di 54mbit/s è raggiungibile solo ed unica

lo d'esempio da adattare aile nostre esigenze:

mente se si utilizzano porte U5B 2.0, la cui banda teorica sfiora i 480mbit/s, mentre le porte U5B 1.1,

# ed /etc/netprotiles

comuni a quasi tutti i PC con qualche mese sulle

f mkdir wlan6

spalle (precedenti al 2003, all'inarca) possono rag

# cp /usr/share/doc/netprofites-G.1/sanples/wifi

giungere circa 12mbit/s di banda, assolutamente

/etc/netprofiles/wlanO/lavoro

insufficienti per gestire una connessione di quella portata, e quindi risulterebbero un "collo di botti

A questo punto si potrà procedere alta configurazio

glia" per i dati.

ne; il file d'esempio è commentato in ogni sua parte, ma per completezza mostreremo qui un

Profili di connessione

esempio di configurazione abbastanza generico

Una volta appurato il corretto funzionamento dell'a

che potrebbe andar bene per la maggior parte

dattatore WiFi, è necessario pensare a come "salva

delle connessioni WiFi domestiche e di piccole

re" le impostazioni, in modo che possano essere

reti aziendali:

riutilizzate senza fatica. Oltre a questo, dato che il

INFORMAZIONI

-

Tabella riassuntiva delle schede PCI ed USB provate

Produttore

Modello

Standard

Chipset

Driver

Kernel

Mandrake1

AUied Telesyn

AT-WCL468

862.Ho

Prism II

WLAN-NG

No

NO

5UFF.

3Cora

3CROAG675

862.llg

Atheros

HADWifl

No

NO

OTTIMO

D-Lmk

OWL-520.-

862.11b+2

TI

ACX10O

ACX

No

No

BUONO

D-Link

DWL-526G+

862.llg3

TI

ACXlll

acx ìoe*

No

No

5UFF.

Netgear

WG311

862.llg

Atheros

HADWifi

NO

NO

OTTIMO

Netgear

WG 121

862.llg

Prism54

Prism54

NO*

NO

INSUFF.

Roper

Freelan

862.llb

Atmel

Atmel

No

SÌ.6

OTTIMO

US

5416

862.110*

TI

ACX 190J

No

No

SUFF.

Robotics

ACXlll

100

Giudizio

1) Configurazione standard di Mandrake 10 Officiai con kernel 2.6.7-rc2 da Mandrake Cooker 2) Velocità fino a 22Mbit/s {fuori standard) 3) Velocità superiori a 54Mbit/s [fuori standard) 4) Per il TI ACXlll è consigliato NDISwrapper. al momento

5) Nonostante il driver per questo chipset esista, il supporto USB non è ancora funzionante 6) Mandrake include il supporto per questi device mettendo i moduli in 3rd party/ cioè quelli forniti da terze parti


WIFI_MDDE="managed"

WIFI CHAN-"5"

WIFI..SSID="workplace"

WIFl_KEY-"chiave..weptrnp"

WIFI KEY="chiave lavoro"

DHCP-"n"

DHCP="y"

IP ADDR=1O.0.G.1O

Gw-ie.e.e.i

Nella maggior parte dei casi queste righe sono suf

DNsi=ie.e.o.i

ficienti a connettersi alla rete; se vogliamo, possia mo creare anche un profilo per una eventuale con

Anche in questo caso, la configurazione è di una

nessione WiFi casalinga in modalità ad-hoc, ad

semplicità estrema: poche righe per specificare le

esempio creando un nuovo file casa, nella rjirectory

impostazioni della WLAN e quelle relative ad IP,

/etc/netprofiles/wlanO/:

gateway e DN5 server da utilizzare.

Ora che i profili sono a posto, sarà possibile invo WIFI_MODE="ad-hoc" WIFI S5ID="home sweet

carli con i! comando netprofile fio script sarà installato in /usr/sbin/):

home"

PASSO-PASSO

&' HostAP: Access

.-.. ì Point con LinuH

PATH=/blr;/usr/bin:/sbin:/usr/sbin

HOSTAPD CONF=/etc/ho5tapd/hosTapd.ccnf

Attualmente, gli Access Point di fascia bassa hanno dei prezzi

HOSTAPD BIN=/usr7sbln/hostapd

decisamente abbordabili e sono forniti di tutte le funzionalità

HOSTAPD ARGS="-B ÌHOSTAPD CONF"

più importanti, ma fino a qualche tempo fa l'acquisto di un AP era un investimento notevole, perciò si cercò una soluzione

alternativa: HostAP permette di utilizzare una normale scheda WiFi basata su chipset Intersil Prism 2/2.5/3 come Access Point.

La comodità di questo approccio è che si centralizza la gestio

AP_ES5ID="Nome della WLAN"

AP..WEP S«"WepKeyWepKeyl" # WEP

128bit,

13

caratteri

AP CHANNEL-4

AP IPADDR=10.S.e.l

ne degli accessi wireless su una sola macchina, senza dover gestire separatamente gli aggiornamenti di sicurezza dell'AP

test

-f

(firmware aggiornaci, configurazione SNMP, etc).

test

x

SHOSTAPD CONF SHOSTAPD BIN

| I

exit exit

1 1

Per poter utilizzare HostAP saranno necessari i driver ed il

demone in user-space; per installarli (utilizzeremo Debian 5arge come esempio), basterà un:

# aot-get instali hostap-source hostap-utils hostspd # ed /usr/src/ # tar zxvf hostap-source.tar.gz

s ed modules/hostap-source/ »

./debian/rules KSRC=/path/dei/sorgentl/delAernel

# dpkg -i

. ./.'./hostap-modules'.deb

echo

-n "Starting wireless HostAP...

rrodprobe

-a

rrodprobe

-a hostap cryptwep

"

hostap pel

iwconfig wlanQ essld "SfAPESSID}" key s;S{AP WEP_S}

iwconfig wlanB mode Master channel SAPCHANNEL sleep 5 ifconfig wlanB

SAP IPADDR up

SHOSTAPD BIN SHOSTAPD ARGS

Ora bisognerà configurare opportunamente il demone in

ecdo

"Dorè!"

~

userspace. ecco le impostazioni principali da cambiare nel file /etc/hostapd/hostapd. conf (specifichiamo solo quelle che

Se volete, sarà possibile caricare questo script al boot metten

andranno cambiate):

dolo in /etc/init.d/ e facendoci un link dalla directory del runlevel di default (in genere 2 per Debian e 3 per le altre):

interface=wlan9

ssid=nome della rete

«

macaddr acl=l

# In

ed

/etc/rc2.d/

-s

. ./lnit.d/hostap 515hostap

accept mac file=/etc/hostapd/hostapd.accept deny_inac_file=/etc/iicstapd/ho5tapd.deny

Se desiderate filtrare in base agli indirizzi hardware (MAC

own ip addr=lG.Q.B.l

address) delle schede wireless che possono associarsi alla rete, potrete semplicemente aggiungere gli indirizzi al file

Ovviamente, own ip addr andrò sostituito con l'indirizzo IP

/etc/hostapd/hostapd. accept (se non lo fate, ed avete la

che si vorrà utilizzare per la scheda/Access Point.

variabile macaddr ad impostata ad 1, NESSUNA scheda potrà

La maggior parte delle altre opzioni sono relative all'autenti

associarsi all'access point!); gli indirizzi hardware solo, di soli

cazione con server RADIUS e protocolli 802.IX. di cui non par

to, riportati direttamente sulla scheda PCMCIA, altrimenti è

leremo.

possibile vederli con i f conf ig:

A questo punto si potrà procedere al caricamento dei moduli

ed alla configurazione dell'interfaccia; per comodità, creere

# ifconfig

|

grep HWaddr

mo uno script:

Una volta configurato l'accesso, sarà possibile utilizzare tutte #!/bin/sh

le normali funzionalità di rete di Linux, come il masquerading

# Caricamento e configurazione di HostAP

ed il Quality of Service.

~


Due parole sugli Access Point Abbiamo avuto la possibilità di provare, insieme alle

schede, anche gli Access Point dei vari produttori. Purtroppo, anche dove sembrava veramente impos sibile, cioè in componenti hardware configurabili via web, ci sono incompatibilità, anche piuttosto pesanti.

HSUS Wi-330 Pur non avendo avuto la possibilità di provare sche de WiFi ASUS, abbiamo testato in redazione questo

ibrido, che può funzionare da Access Point. ma anche da adattatore, collegandolo ad una qualsiasi scheda ethernet. L'interfaccia web dell'Access Point Cisco Systems si è dimostrata la migliore

La caratteristica più importante dei WL-330 è legata alle sue dimensioni: è veramente microscopico, con un perimetro all'inarca uguale a quello di una carta

di credito (anche se è un po' più quadrato) ed uno spessore di circa un centimetro.

La qualità del firmware che abbiamo testato era decisamente migliorabile: l'interfaccia web è poco curata e,

soprattutto, non è possibile imposta re una password di amministratore...

chiunque sia connesso alla rete wired, potrà cambiare a suo piaci mento le impostazioni del device!

Questo problema è stato sistemato in una reiease successiva del firmware.

Nel bundle sono compresi un micro-alimentatore, che ben si adatta sia alle dimensioni, che al peso

del device (è leggerissimo!), un cavo per prendere l'alimentazione direttamente dalla porta USB (vera mente utile, se si utilizza un portatile), il cavo necessario alla connessione ed un comodo astuccio L'interfaccia dell'AP D-Link, che non è possibile configurare con Linux...

imbottito che permette di tenere tutto questo arma mentario in ordine e protetto dagli urti.

Cisco Aironet 1100 Series Come sempre, la professionalità di Cisco Systems si # netprofile wlanG lavoro

nota, soprattutto nella cura dei dettagli: l'interfac

Importo

la

cia web per la configurazione è molto curata e per

Imposto

La modalità del wireless...

Imposto

il

nome

Imposto

la

WEP

conf igura?ione

[ /etc/netprofìles/wlanQ/lavoro

DHCP attivato, Attivo

il

nuovo

della

rete

a workplace...

key ascii...

]...

Fatto.

Fatto.

DhCP

(/sQin/dhcpcd)...

è disponibile l'interfaccia testuale, ampia mente documentata.

Fatto.

Proprio a questo proposito, dobbiamo dire

cerco il client... client

mette di accedere in modo intuitivo a tutte le impo stazioni de! device. Per chi non si accontenta,

Fatto.

Fatto.

che la documentazione, sia quella stampa ta ed allegata all'hardware, che quella dis

Se desiderate rimuovere qualsiasi connessione, basterà dare un semplice:

ponibile in PDF sul CD allegato e scaricabi le direttamente dal sito di Cisco Systems, è

di ottima qualità. # netproflle wlan9 off

Il bundle fornito con l'AP è di tutto rispetto,

ed include anche l'alimentatore in grado di Ovviamente esistono altri strumenti per gestire i

profili di rete e la distribuzione SuSE si distingue in

sfruttare la tecnologia Power over Ethernet, in modo da poter alimentare l'apparato diret

modo particolare al riguardo, ma purtroppo la mag

tamente con il cavo Ethernet che porta anche la

gior parte di quelli che abbiamo provato mancava

connettività alla rete fissa; oltre a questo, una serie

di alcune feature (come la gestione delle imposta

di staffe permette il montaggio dell'AP in molte

zioni WiFi) che erano necessarie per il nostro caso

posizioni differenti.

specifico. Alcune alternative, comunque, sono repe

Riguardo alla qualità della connessione, questo AP

ribili con una breve ricerca su freshmeat.net.

non è dotato di antenne esterne, ma di due anten-


ne interne in modalità antenna diversity, per cui la

ad un modem ADSL esterno.

potenza del segnale non è (facilmente) estendibi

L'interfaccia web è piuttosto curata e facilmente

le, ma la qualità del segnale è sempre buona.

D-Lìnk PWL-2DDDAP+

navigabile: ogni aspetto della configurazione è dis tribuito in modo che sia facilmente accessibile da

chi desidera configurare al meglio il proprio device

Questo Access Point è risultato un po'

ed ogni voce viene accompagnata da una descrizio

la pecora nera del gruppo. L'interfaccia

ne approfondita nella parte destra della schermata.

grafica di configurazione via web è poco

L'apparato è in grado di fungere da firewall dotato

curata, ma soprattutto è inutilizzabile, al

di stateful inspection, protezione dai DoS e dì gesti

momento, con qualsiasi browser per Linux, almeno

re reti VPN con IPSEC. L2TP e PPTP, oltre a creare

con il firmware che abbiamo utilizzato noi (datato

una De-Militarized Zone (DMZ) per configurazioni

Febbraio 2004): i controlli in javascript sono scritti

avanzate della rete locale. E' disponibile anche

con una sintassi ed un DOM che risultano errati sia

un filtro a parole chiave sugli indirizzi internet ed il

a Mozilla/Gecko che a Konqueror/KHTML, quindi per

logging dell'utilizzo della connessione ad Internet.

configurare il device sarà necessario disporre di

Purtroppo, anche in questo caso l'antenna è una

almeno un computer dotato di Windows ed Internet

sola e l'attacco non è standard, quindi non sarà

Explorer 5.x o successivi.

possibile sostituirla agevolmente, qualora si deside

Essendo un AP dedicato al mercato consumer, que

rasse aumentare ia potenza del segnale.

sto DWL 2000AP+ dispone di una sola antenna,

quindi non può sfruttare l'antenna diversity. però il

US Rpbotics Model 5450

connettore per l'antenna è standard e, quindi,

Questo AP ci ha fatto penare un poco per l'accesso

volendo, questa si potrà sostituire con un modello

all'interfaccia di configurazione, infatti è stato

più potente: nel nostro caso, infatti, l'abbiamo pro

necessario installare un server DHCP

vato con una antenna indoor, gentilmente fornita

sul portatile utilizzato per i nostri test,

da D-Link, che offre un discreto guadagno rispetto a

per assegnare automaticamente un

quella montata di default.

IP al device e poterlo configurare:

Draytek Vigar2GQDG Serìes

piuttosto scomodo,

ma

ecco

come abbiamo fatto:

# urpmi udticpd

Questo è un prodotto di fascia

# /etc/imt.d/udhcpd

alta, destinato alle aziende che

# tali

start

-f /etc/init.d/message?

desiderano una soluzione integra ta in grado di fornire connettività

A questo punto abbiamo collegato l'Access Point

wireless, ma di agire anche da

allo switch a cui era collegato il portatile ed abbia

modem ADSL (con backup su linea

mo visto quale indirizzo gii era stato assegnato:

ISDN), da router, da firewall, con tanto di gestione di reti private virtuali.

localhost udhcpd:

sending OFFER of

Altre feature includono il print server {una porta

loealhost udhcpd:

sending ACK to 192.168.0.182

192.168.0.182

USB che viene resa disponibile con il sistema LPR di Windows), il filtro per il web a parole chiave, che

Nel nostro caso. l'AP era finalmente disponibile

permette anche di bloccare contenuti potenzial

all'indirizzo 192.168.0.182.

mente dannosi, la gestione avanzata della riparti

L'interfaccia web è abbastanza curata e funzionale,

zione della banda, la cache DN5 e io switch 4 porte

permette una discreta gestione delle funzionalità

integrato, che è managed e permette quindi di

dell'Access Point; le antenne in modalità diversity e

creare LAN virtuali tra le 4 porte.

con attacchi standard offrono una discreta qualità

L'interfaccia web è intuitiva e ben realizzata: con

del segnale ed una buona espandibilità della poten

pochi click si possono configurare tutti gli aspetti

za dello stesso.

delle vane funzionalità offerte da questo apparato.

Per quel che riguarda la qualità della connessione,

Conclusioni

le nostre prove si sono svolte tutte utilizzando que

Come abbiamo visto, il supporto per il WiFi sotto

sto Access Point come base e la qualità del segnale

Linux è, nella maggior parte dei casi, ancora a livelli

è sempre stata notevole, grazie anche alle due

piuttosto sperimentali, ma la velocità con cui si

antenne in configurazione diversity; gli attacchi

susseguono le uscite dei driver ci fa ben sperare:

delle antenne sono standard e. quindi, queste pos

nonostante una buona parte dei produttori non rila

sono essere sostituite con altri modelli che offrano

sci specifiche né aiuti gli sviluppatori, il supporto

un maggiore guadagno, o una migliore

viene portato avanti e migliorato, spesso con pre

copertura di una particolare zona.

stazioni migliori ed un maggior numero di funziona

Netgear WGT624

lità rispetto ai driver ufficiali. Dopo questa lunga panoramica, ci fermiamo, ma ci

Un Access Point dal design molto

sarebbe stato molto altro da dire: vi rimandiamo ai

futuristico, che integra uno switch

siti già segnalati tra i Riferimenti Web delle scorse

a 4 porte ed offre la possibilità di

pagine ed alle discussioni sul nostro forum...

funzionare come router, collegato

Buona connessione!


Gruppi di continuità: sempre attivi! 1 gruppi di continuità sono strumenti fondamentali per preservare ciò che di più prezioso conserviamo nei nostri computer: i dati. Vediamo come utilizzarli con Linux.

a cura della Redazione <redazione@linuxpratico.com>

Sempre più spesso si parla di come siano / dati la parte importante del nostro lavoro al computer; in effetti, se un disco rigido è facilmente sostituibile, non si può dire lo stesso dei

Per calcolare il consumo del vostro sistema, potete

dati che sono registrati su di esso.

fare riferimento alle tabelle nel riquadro 1, nelle

La mancanza improvvisa di energia elettrica può

prossime pagine. I valori in watt andranno poi moiti-

portare alla perdita di dati importanti: come recita

plicati all'inarca per 1.4 per ottenere un corrispon

la famosa Legge di Murphy, "se qua/cosa può andar

dente valore in VA adatto al nostro sistema.

male, lo farà" e, in genere, questo si verifica proprio quando avete appena finito di scrivere quel docu

Gruppi di continuità APC

mento importante e state per premere il pulsante

APC è una delle marche più note e, in assoluto, la

Salva...

più venduta al mondo per quel che riguarda gli UPS,

Cose un gruppo di continuità?

Per la nostra prova abbiamo avuto a disposizione

diversi UPS, tra cui il Back-UPS ES 500, il Back-UPS ES 350 e lo Smart-UPS RS 500. Questi tre gruppi di

continuità sono accomunati dal tipico cavo USB di Un gruppo di continuità (o UPS, Unìnterruptible

APC, che va collegato al computer per gestire gli

Power Supply) è, in sostanza, una batteria tampone

eventi prodotti dall'UPS.

che entra in gioco quando la corrente della linea

Questi gruppi sono supportati dalla comunità attra

elettrica non è sufficiente ad alimentare il computer

verso il progetto APCUPSd, un demone di sistema in

ed il monitor. Oltre a questo, solitamente un gruppo

grado di monitorare UPS locali su USB e seriale ed

di continuità è in grado di stabilizzare ia tensione e

UPS remoti gestiti a loro volta da un server

la frequenza della corrente elettrica, in modo da

APCUPSd: questo permette di costruire complesse

facilitare il compito dell'alimentatore; questo, ovvia

architetture in cui tutti i server collegati ad un

mente, diminuisce anche lo stress che viene appli

grosso UPS possono reagire agli eventi in modo

cato a tale componente e favorisce la longevità di

sincronizzato.

tutto il computer.

Sulla nostra Mandrake 10 abbiamo installato le sor

In base alla potenza defl'UPS ed ali' assorbimento

genti di Easy URPMI, che potrete aggiungere utiliz

del proprio hardware, quando viene meno l'alimen

zando l'apposito script online:

tazione dalla rete elettrica, si avrà qualche minuto

http://urpmt.org/easyurpmi/index.php

di tempo per salvare i propri lavori e procedere ad

poi abbiamo installato il demone

una chiusura pulita del sistema: i gruppi di continui

apcupsd:

tà più recenti hanno anche la possibilità di essere collegati al computer via porta seriale o USB per

D

urpmi

apcupsd

comunicare l'avvenuta mancanza di corrente dalla

rete e, quindi, permettere ad un apposito software

La qualità di questo demone

di reagire in modo automatico, iniziando la procedu

è talmente elevata che, per i

ra di salvataggio e shutdown del sistema.

Scegliere un UPS

INFORMAZIONI

Quali sono i fattori determinanti nella scelta di un

gruppo di continuità per il proprio computer? Sostanzialmente, bisogna valutare quanto consuma

Porte di rete

il proprio sistema e quanto tempo deve durare la

Quasi tutti i gruppi di continuità attualmente in vendita offrono

batteria; una volta appurati i dati tecnici, si potrà

anche la protezione della linea telefonica e/o della connessio

passare a valutare altri due parametri fondamenta

ne di rete Ethernet; a cosa serve tale protezione?

li: il prezzo e la garanzia; quest'ultima, infatti, costi

tuisce un fattore da non sottovalutare, specialmen te per quel che riguarda le batterie, e può influire notevolmente sul prezzo finale.

Semplicemente, se si verifica uno sbalzo di tensione sulla linea, questo verrà assorbito dal gruppo di continuità ed il

modem verrà protetto e non subirà danneggiamenti. Lo stesso vale per la scheda di rete, ovviamente.


tre modelli che abbiamo avuto in prova, è bastato

UPSTYPE usb

un file di configurazione di appena cinque righe!

LOCKFILE /var/lock

Questa è una configurazione minimale che dovreb

NETSERVER on

be funzionare con quaisiasi UPS USB marcato APC;

SERVERPORT

andrà salvata in un file

UPSCLASS

7B80 netmaster

apcupsd.conf da piazzare

UPSMODE

nella directory

NETACCE5S true

/etc/apcupsd/:

UPSTYPE

NETTINE 19

1

UPSCABLE usb

net

NETPORT 6666

">

SLAVE

192.168.0.1

usb

LOCKFILE

/var/lock

Non è molto differente dal precedente, no? Qualora

UPSCLA55

standalone

dovessimo collegare più di uno slave, dovremo

UPSMODE

aggiungere in coda al file una o più righe contenen

disable

ti la keyword SLAVE e l'indirizzo IP di ogni slave.

Tutto qua? Ebbene, sì... per

Terminata la configurazione, salviamo il file come

testare il corretto funzionamento

apcupsd.conf in /etc/apcupsd/, badando a tenere

del demone lo abbiamo riavviato (per fargli rilegge

una copia di backup della precedente configurazio

re il file di configurazione) ed abbiamo tolto la cor

ne, poi passiamo a modificare il file /etc/services;

rente all'UPS, controllando, come sempre, i log:

dovremo aggiungere queste due righe:

# /etc/irut.d/apcupsd

apcupsò 6ó66/tcp

# tail

-f

restart

apcupsd 6666/udp

/var/log/messoges

localhost apcupsd:

~

succeeded

localhost apcupsd[lS131]:

NIS

localhost apcupsd[18131]:

apcupsd

(26 January

server startup

20041

succeeded

mandrake

startup

succeeded

localhost apcupsd|lB131]:

Power failure.

localhost apcup5d[lB131l :

Running on UPS battenes.

localhost

User

apcupsd[18131]:

logins

E' possibile aggiungerle, indifferentemente, alla fine

del file o seguendo l'ordine di quelle già disponibili.

3.10.11

prohibited

Come vedrete, al power failure viene abilitato uno shutdown del sistema (viene mandato un messag gio a tutti gli utenti collegati in console) e viene proibito a nuovi utenti di fare il login. Per terminare la prova, abbiamo ricollegato la cor

rente; ecco cosa mostrano i log: localhost

apcupsdì13131]:

Hains No

rettrned. longer

on

localhost apcupsd[181311 :

Power is back.

localhost apcupsd[18131] :

Allowing "logins

UPS

UPS

battenes.

running on

mains.

La corrente è tornata, viene fermato lo shutdown e vengono riabilitati i login alla macchina.

II messaggio di avvertimento che, sotto Windows, segnala il passaggio alle batterie

Configurazione avanzata di APCUPSd Come abbiamo accennato, con APCUPSd è possibile anche configurare diverse macchine (che saranno collegate allo stesso UPS, ovviamente) in modo che reagiscano tutte agli eventi di un solo gruppo, che sarà collegato ad una macchina detta Master.

Le altre macchine che riceveranno gli eventi saran no configurate come Slave.

Vediamo cosa modificare, nel file di configurazione visto prima, per utilizzare il nostro PC come Master e poi vedremo un file di configurazione per un client. In grassetto le righe aggiunte o modificate: La corrente è tornata ed APCUPSd ci UPSCABLE

usb

avverte prontamente

~


ABELU

ffi}} Calcolare rassorbimentn del Pubblichiamo un paio di tabelle che vi potranno aiutare nel cal

colo dell'assorbimento del vostro sistema; i valori possono, ovviamente, variare, ma per una prima stima del consumo que ste tabelle torneranno utilissime.

Componente

Assorbimento

Monitor 15"

CRT Schermata

Blu

Monitor

15"

CRT Standby

8

Monitor

15"

CRT Sospensione

5

(W)

proprio PC Componente

Asse rbimento

Linee Usate

Scheda video AGP

30W

+3.3V

5QW 10W

+5V

Scheda PCI

5W -

Scheda

4M

+3.3V

Controller SCSI

2GW

+3.3V e

Floppy

5W

*SV

Ethernet

Drive

1QW

e

+12V

DVD-ROM

18W - 25W

+5V e

♦12V

CD-RW

1C;.1 - 25W

-ÓV

e

+12V

HD

72Q0rpm

5W - 20W

+5V e

+12V

HD

SCSI

IBM

+5V

+12V

-

25W

+5V

CRT Schermata Blu

66

Monitor 17"

CRT Schermata Bianca

77

Monitor

17"

CRT Schermata Nera

57

Monitor

17"

CRT Sospensione

Monitor

19"

CRT

75

Pentium

38W

+5V

Monitor

17.4"

TFT

LCD

Schermata

Bianca

29

Pentium 4

78W

+12V

Monitor

17.4"

TFT

LCD

Schermata

Nera

26

Athlon

70W

+12V

Schermata

2

Nera

lB.OQQrpm

-

1-3W Motherboard

(vuota)

25W

40W

-

III

slave apcupsd|12637]:

*3.3V e +5V

4GW

3.10.13

(16 Aoril 2004) slave apcupsd[l2637]:

start

-■-3.3V

12BMB

apcupsd

debian startup succeeded

Connect from master

Ora dovremo controllare che sia partito il demone

e

+12V

(cadi

8W per

RAM

riavviare il demone:

/etc/init.d/apcupsd

+5V

CD-ROM

Monitor 17"

Dopo aver salvato, sarà finalmente possibile

0

-

192.163.9.162

succeeded

Controlliamo cosa succede anche sul master:

di rete; nei log ci sarà qualcosa tipo: # tail localhost

apcupsd[3215]:

N1S server

localhost

apcupsd[3215]:

apcupsd

(26

January

localhost apcupsd[3215]: to

slavo

2004)

startup succeeded

apcupsd[3555]:

Connect

3.1G.11

mandrake startup

to

failed.

slave

192.168.G.1 succeeded

succeeded

Non resta che la prova definitiva: togliete corrente

Connect

192.168.6.1

-f /var/log/messages

localhost

ERR=Connection

refused

al vostro gruppo di continuità osservando i log su

entrambe le macchine; vedrete che reagiranno Ovviamente !a connessione verso il client viene rifiutata, dato che quest'ultimo non è ancora confi

quasi contemporaneamente all'evento.

gurato... vediamo di porre rimedio a questa situa

Usare APCUPSd

zione.

eoo Windows

Sulla macchina Slave abbiamo utilizzato questo file di configurazione (in grassetto, le righe modificate):

Può capitare di avere anche macchine Windows col

UPSCABLE

con APCUPSd; cosa fare, in questo caso? Semplice:

legate allo stesso UPS che viene gestito da Linux ether

UPSTYPE net

basterà utilizzare APCUPSd per Windows. Il pro

LOCKFILE /var/lock

gramma è scaricabile dal sito ufficiale:

OEVICE 192.168.0.162

http://www2.apcupsd.com

NETSERVER

Non ci soffermeremo sull'installazione, che è sem

on

UPSCLASS netslave

plicissima, ci limiteremo a mostrare che, con il file

upsmode

di configurazione da Slave, il sistema funziona

net

perfettamente {figure 1 e 2).

NETPORT 6666 MASTER

192.168.0.162

Atlantis Land

Come vedete, il file cambia pochissimo rispetto a

e Upsiloo 2UUU

quello utilizzato per il server; a questo punto faccia

mo partire APCUPSd anche sullo Slave ed osservia

Atlantis Land fornisce, insieme

mo i log:

ai suoi gruppi di continuità, il software Upsilon 2000, che è

# /etc/ìnit.d/apcupsd

* tail

start

-f /var/log/messages

slave apcupsd[12639):

NIS server startup succeeded

compatibile anche con Linux {tutta la serie 2.x) e FreeBSD

(2.x

e3.x).

L'installazione è molto semplice, basterà inserire il


CD-Rom, montarlo (ne! nostro esempio utilizzeremo /mnt/cdrom come punto di mount), copiare in locale

ì file di installazione e lanciare lo script instali: » mount

lUPSllon]

UF5 Conliguratton Utility.

Ve-

2

/mnt/ctìrom

#

cp

-av

#

ed

/trap/Unix

/mnt/cdrom/Unix/

#

./instali

/tmp/

Siheduling Funiticn

Turn off UPS «tccr Syll rii» ithuJjlingil-ls

Terminata l'installazione

-r»

dei file, sarà richiesto di premere invio per pro

•Cfnngi Ufi mmmrinj» Monitor

UPÌ tm loiàl

Itrlat pori

seguire. Il passo succes

sivo è quello della confi gurazione; per il nostro test abbiamo accettato tutti i valori di default [figura 3), quindi abbiamo premuto s per salvare e q per uscire dall'utility di

La spartana, ma funzionale, interfaccia di

configurazione.

configurazione del software UPSilon 2000

A questo punto, il programma di installazione ha avviato il demone che si occupa di monitorare il

gruppo di continuità (rupsd) ed abbiamo potuto

~

osservare il comportamento del sistema una volta tolta la corrente:

# tail

INFORMAZIONI

-f /var/log/messages

AC

Power Fails!

UPS

provides

AC

Power Falla!

UPS provides power!

-

message

number

System will be

Compress

power!

Mon Jul

12

16:27:41 2994

Se. durante l'installazione di UPSilon 2000, notate errori riguardanti il comando compress. probabilmente non l'avrete installato: per rimediare, basterà dare un:

1

Shut

down in 5 Minutes! ■ Mon Jul

12

16:27:42 2004

Poi abbiamo ricollegato la corrente ed ecco i mes saggi di recover:

#

urpmi

ncompress

Se tale pacchetto non esiste sui CD-Rom di installazione, vi basterà aggiungere alcune sorgenti aggiuntive con Easy URPMI. disponibile all'indirizzo: http://urpmi.org/easyurpmi/

AC

Power

recovered!

ShutOown Stops!

Mon

Jul

12

System Returns ■

AC

Power

message

16:27:58 2684

to Normal Mon Jul

State! 12

16:27:58 2964

INFORMAZIONI

recovered!

number 2

II programma di installazione provvede anche a modificare il file /etc/rc.locai in modo da caricare all'avvio il demone di monitoraggio, quindi non sarò necessario nessun intervento sui file di avvio da

USB o seriale? Ultimamente stanno arrivando sul mercato alcuni UPS dotati di connessione di tipo USB al computer; va subito chiarito che, a meno che non abbiate un Macintosh (sui nuovi modelli

le porte seriali sono scomparse), questo tipo di collegamento

parte dell'utente.

non è assolutamente fondamentale per sfruttare a pieno le

Nel nostro caso, la connessione con il computer era

funzionalità di monitoring dell'apparecchio, dato che una

di tipo seriale, ma Upsilon 2000 è in grado di moni torare anche connessioni USB e, via rete, quelle di un adattatore 5NMP.

Il manuale di utilizzo, purtroppo solo in lingua ingle

porta seriale può tranquillamente reggere il carico di informa zioni che vengono scambiate (in generale, il livello di carica e poco altro; su alcuni modelli vengono anche scambiati dati come le tensioni, etcì.

Detto questo, va anche detto che nessuno dei software pro-

se (o, se preferite, giapponese o cinese!), è piutto

prietan di monitoring che abbiamo avuto modo di provare

sto ben fatto e spiega dettagliatamente tutte le

supporta la connessione via porta USB sotto Linux e che, nei

operazioni necessarie per la configurazione delle

nostri test, gli unici gruppi di continuità con cavo USB che

varie voci relative all'UPS.

hanno funzionato sono stati gli APC, che vengono gestiti diret tamente da APCUPSD.

Tecnoware, Mustek

In alcuni casi sarà possibile sfruttare la funzionalità di conver

e Winpower

integrato nell'UPS verrà riconosciuto e sarà correttamente

sione da USB a seriale offerta dal kernel Linux, se il controller supportato: un modulo si occuperà di fornire un'interfaccia di

Tecnoware ci ha fornito in prova un UPS Power Advanced XP 1200 ed ha reso disponibile per il download il software di gestione Winpower sul pro

prio sito web:

tipo seriale, in /dev/ttyUSBO ad esempio, alle applicazioni; durante i nostri test, purtroppo, queste condizioni non si sono

verificate. In questo modo sarà possibile utilizzare i software proprietari anche con gli UPS con connettività USB.

~


avviando l'installazione grafica:

http ; //www. tecnowa re. corti

Aprendo la scatola, abbiamo scoperto che anche i

gruppi PowerMust di Mustek utilizzavano lo stesso

#

software, quindi abbiamo riunito in questo paragra

/usr/src/WinpowersetupLinux/Linux/resource/j re/bin

fo le istruzioni che andranno bene per entrambi.

./setup.bin

/i3B6/natìve_threads/java:

!l pacchetto del software è di circa 25Mb, ma appe

Ubraries:

na estratto sarà facile capire il motivo di una

error while loading stiared

Ubstdc++-libc6.1-l.so.2:

shared object

file:

No

such

file

cannot

open

or directory

dimensione tanto elevata: è incluso anche l'ambien

la nostra Mandrake 10 (con le sorgenti aggiuntive di

te java Runtime Environment, dato che il software è scritto, appunto, in linguaggio Java.

Easy URPMI installate) ha risolto brillantemente la

Procediamo con ordine; dopo aver scaricato il pac

situazione, quando abbiamo invocato

chetto, andrà estratto: # #

ed

#

tar zxvf

#

ed Winpower setup linux/Lanux/

urpmi

Iibstdc++-libc6.l-l.so.2

/usr/src

installando, molto semplicemente, il pacchetto

/path/di/Winpower setup linux.tar.gz

Ubstdc++2.10-2.96-0.83mdk. 1586. rpm.

Lanciato nuovamente il programma di installazione, A questo punto è possibile lan

ci siamo trovati di fronte ad una gradevole interfac

ciare l'installazione grafica:

cia in stile Wizard, che ci ha informati che l'installa zione sarebbe avvenuta in /opt/upspilot ed ha poi

#

copiato tutti i file necessari, invitandoci, poi, a riav

./setup.bin

viare il sistema (evidentemente l'instaher è pensato per altri sistemi operativi).

oppure quella testuale:

Dopo esserci assicurati che il cavo seriale fosse col #

legato alla nostra macchina di

./setupconsole.Din

test, ci siamo spostati nella

directory di installazione ed

Nel nostro caso, abbiamo ricevuto un piccolo errore

abbiamo lanciato i'agent:

#

ed

#

./agent

/opt/upspilot start

dopodiché abbiamo lanciato l'utility grafica di configurazione, il monitor:

#

./monitor

Per prima cosa, abbiamo cambiato la lingua ed impostato l'italiano come

default, poi abbiamo cambiato la password dell'amministratore

(che

in

partenza

è

Administrator) ed abbiamo lanciato la ricerca

automatica del gruppo di continuità, che è stato

L'interfaccia grafica del software WinPower,

prontamente individuato sulla prima porta seriale

in evidenza gli eventi modificabili

(/dev/ttySO). A questo punto, configurare il sistema in modo che l'auto-spegnimento in caso di mancanza di corrente

■■ai 0.

Ji ' ' ■1'11 0 i >■<■ tt un

12004

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avvenisse dopo 5 minuti è stato uno scherzo: basta

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IH! in M«

Molto utile la finestra di riepìlogo dei log (figura 5),

%f

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.

i,,

raggiungibile dal menu Registri -> Registro eventi,

13" a!>rmirji.

.

selezionare il menu UP5 -> Setup spegnimento ed impostare i valori desiderati.

fri!

i ■

f"""';" '"' """

1 0 M

1 ai

che riporta tutti gli eventi più importanti avvenuti ■

durante il funzionamento dell'agent.

L'unica pecca che abbiamo riscontrato, è la man canza di un avvio automatico al boot della distribu

zione, ma si può sopperire aggiungendo una riga Cani» II a

Elimina Tu Ha

chiudi ;

II registro degi eventi, con le icone è facile valutare a colpo d'occhic la situazione

alla fine dello script re. locai, in /ete/:

# ectìo

'/opt/upspilot/agent

start &'

» /etc/rc.locai

Con il software Winpower è possibile configurare molti altri aspetti della gestione del gruppo di

_


continuità, inclusa la possibilità di inviare avvisi via SMS ed E-Mail qualora si verificasse una con

A questo punto basterà proseguire sce

dizione critica ed attuare delle polìtiche

gliendo l'italiano (2) ed inserendo il codi

di accensione e spegnimento intelli

ce PRTK situato dietro l'UPS.

gente del gruppo di continuità, in base

Bisognerà configurare la connessione

ad un preciso calendario di attività.

scegliendo 2, poi 1, poi di nuovo 1 per

Inowatec I gruppi di continuità Inovatec hanno

impostare il nome dell'UPS;

nel nostro

caso, abbiamo inserito Compact

600. Dopo

aver inserito il nome ci saranno altre voci nel

menu; quella più importante è la 4 {Connessione

a disposizione una connessione di tipo seriale ed un software (in Java)

UPS): selezionatela, poi scegliete l per un UPS loca

che è possibile installare direttamente

le ed impostate la porta seriale; il device sarà

dal CD-Rom:

/dev/ttySQ per COMI e /dev/ttySl per COM2. A questo punto potete tornare al menu principale (premendo 0 e Invio due volte per risalire attraver

U

mount

tt

cp

-Rv /mnt/cdrom/Unux

/mnt/cdrom

#

ed

/tmp/linux/

#

./setup.scr

so i menu) ed uscire (0 e Invio), salvando (s) ed

/tmp/

attivando il servizio al boot (y). Nel nostro test, a questo punto tutto doveva funzio nare, invece abbiamo dovuto spostare tutti i file a

Do

you want to

instali

standard UPSMON package 7

(y/n)

mano:

~

V 4

ed

/tmp/linux

# mkdir /opt/upsmon U mv

UPSHON Configuration program

UPietup

u 3.2

1013)

12/2002 Copyright 2002

'

/opt/upsnon/

poi abbiamo dovuto copiare upsagent nella apposi ta directory /etc/init.d:

ili 2.

Configurazione connessili

3.

Parametri Messaggi

J.

Configurazione Schedule

5.

Configurazione AzLOnl

6.

Aiuto

0.

Esci

# ed /opt/upsmon # cp upsagent /etc/init.d/

Abbiamo, finalmente, avviato il software:

Sele;iona la

funzione

[0-6]

:

1

#

/etc/init.d/upsmon

start

Poi abbiamo fatto una prova, staccando l'UPS dalla 1.

torre del

2.

Nome del luogo;

sistema:

3.

Persona di

i.

Lingua:

corrente e controllando i log:

Server

Server

room

riferimento:

Admimstrator

Italiano

#

L'interfaccia a riga di comando del software UPSMON allegato al gruppo Inovatec

taii

-f

localhcst

/var/lcg/messages

upsmoni2835]:

82 AC Fail.

Compact 698

UPS on battery.

localhost wall[2906]: user

To

shutdown 39Q sec.

waU: root broadcasted

1 lines

(6G

chars)

Dopodiché abbiamo ricollegato la corrente:

Localhost

upsriDn[2835):

Corepact

600 93

UPS

is

on

line.

Assicuratevi che tutto funzioni anche dopo il reboot, in modo da non rimanere scoperti, qualora ci fosse qualche problema all'avvio dello script al boot. .1 -o.o ..:. = '.

ti

Conclusìani

UH

Come abbiamo visto, grazie anche al fatto che que («TLC* «i?»

t^J'lC^

sto genere di hardware è spesso utilizzato in ambiti .7-

! J.fl

ifiutdo^i di

nilBiu

L

professionali, il supporto, anche tramite software

■>-.-;

-w/ttr -.

I,H

KCM11 Miei

V

[Un

111

proprietari, dei gruppi di continuità sotto Linux si può dire decisamente soddisfacente. L'utilizzo di Java per i software di controllo, in que sto caso, permette di avere proprio quella portabili-

tà che è fondamentale per un codice che deve Un'altra schermata della fase di configurazione di UPSMON

poter girare su qualsiasi hardware e qualsiasi siste ma operativo.


Scanner e Linux: la compatibilita è servita Al giorno d'oggi anche gli scanner hanno raggiunto prezzi tutto sommato accessibili, ed è sempre più frequente trovare questi disposivi sulle scrivanie di casa e ufficio. Ma come sarà la compatibilita con Linux? Scopriamolo insieme

a cura della Redaziane <redazione@Unuxpratico.coni>

Nel corso della breve storia dei Personal Computer (un tempo si diceva IBM compati

bili) e soprattutto dei componenti elettronici che li costituiscono, delle periferiche e degli acces-

riflessa. L'entità della riflessione è diversa a secon

sori che siamo ormai abituati associare al mondo

da del colore presente sulla facciata in esame; più

informatico, il caso degli scanner è stato, ed è

precisamente, si ha riflessione totale per il bianco e

tutt'ora, quantomai singolare.

nulla per il nero. I colori assorbono la componente

A differenza di molti altri dispositivi esterni, infatti,

della radiazione di eguale lunghezza d'onda: ad

essi hanno avuto una lenta, lentissima ascesa,

esempio, la tonalità rossa è data dalla somma di

impegando molto tempo per poter essere conside

tutte le componenti delio spettro elettromagnetico,

rati hardware di consumo. Chi non ricorda qualche

che vengono riflesse e raggiungono il nostro occhio,

anno fa, quando il loro prezzo proibitivo e l'alto rap

ad eccezione di quella corrispondente al rosso. Si

porto con la loro effettiva utilità scoraggiava i sem

tratta perciò di un metodo sottrattivo, motivo per il

plici utenti dall'acquisto?

quale, ad esempio, i possessori di macchine scure

Col passare del tempo, gli scanner sono divenuti

sono in genere i più accorti nel lasciare l'auto al

più economici, hanno perso la loro connotazione eli-

sole d'estate.

taria e trovato posto sulle scrivanie di casa e negli

Una testina di scansione si occupa di ricevere que

uffici, in modo molto simile a ciò che è accaduto per

sto fascio di luce riflesso dalle varie aree della

i ma steri zza tori CD.

pagina, in genere grandi un millesimo di millimetro

Si potrebbe obiettare sulla reale utilità, ai nostri

quadrato, dirigendolo poi su diodi fotosensibili, che

giorni, di possedere uno scanner. Dal canto nostro,

traducono l'intensità recepita in corrente elettrica.

ciò esula dallo scopo della presente recensione; è

Quanta più luce viene riflessa, tanto più elevata è la

da dire però che esistono compiti e funzioni che

tensione della corrente generata. Alla fine, un digi

possono essere svolti esclusivamente da questo

talizzatore {convertitore analogico-digitale) assegna

tipo di dispositivo.

un valore ai livelli di tensione misurati. Gii scanner

Tra i più importanti, citiamo la possibilità, per

a colori effettuano tre volte la scansione, facendo

mezzo di appositi software di riconoscimento, di tra

passare la luce diretta attraverso un filtro rosso,

sformare una pagina stampata (come quella che

verde e blu (RGB da Red, Green, Blue).

avete sottomano} in semplice testo che possa essere elaborato da un comune Word Processor, con una

tecnica denominata OCR. In varie biblioteche del mondo ancora oggi si usano scanner per archiviare

pagine di antichi testi e permetterne la visione, altrimenti impossibile, al pubblico.

Inside thè scanner Possiamo ben definire, come qualcuno ha fatto prima di noi. Io scanner come gli occhi di un PC. Trasforma quello che viene passato in input, sia esso una fotografia, un disegno o la pagina di un

sane_tìll Idynamlc backend leader)

libro, in formato elettronico atto ad essere elaborato da un programma di grafica, visualizzato su scher

mo, modificato da un elaboratore di testi e così via. La sua funzione è senza dubbio molto intuitiva, ed il

■M

(bacfcenO .1 Limivi

paragone con gli occhi di un essere umano è più profondo di quanto si pensi. Il foglio che si vuole scannerizzare (perdonateci il

Struttura di Sane con evidenziati in

termine, anche qualche blasonato dizionario italiano

colore i vari componenti

l'ha ormai già introdotto tra le sue pagine) viene inve w

stito da un fascio di luce, che viene dì conseguenza


RIQUADRO 1

Scegliere uno scanner Parlando di come funzionano gli scanner, ci siamo imbattuti prima nel concetto di area di scansione,

senza però dilungarci in spiegazioni. In realtà si

Questione di risoluzione Supponiamo di dover digitalizzare una pagina in formato A4; si tratta di un foglio che misura 21,0 centìmetri di larghezza e

tratta di nozioni sicuramente familiari al lettore: ci

29.7 centimetri di altezza. La risoluzione scelta è 300 dpi, e ia

si riferisce infatti alla risoluzione dello scanner, in

profondità 24 bit per pixel. Otteniamo anzitutto il numero dei

modo non diverso dalla risoluzione di una stam

pixel. Poiché un pollice corrisponde a 2,54 centimetri, un polli

pante. Anche qui si tratta di DPI, ovvero Punti per Pollice (da intendersi Pollice quadrato).

La risoluzione, quella ottica (cioè reale dello

ce quadrato sarà 2,54x2,54=6,4516 centimetri quadrati. Ad una risoluzione di 300 dpi corrisponderanno quindi

(300x300)/6,4516= 13.950 pixel per centimetro quadrato. In un foglio A4 ci sono 21.0x29,7=623,70 centimetri quadrati,

scanner) è il primo parametro da prendere in consi

per cui in totale abbiamo 623,70x13.950= 8.700.615 pixel.

derazione quando si decide di acquistare uno scan

Con una profondità di 24 bit per pixel avremo quindi

ner: più è aita, più l'immagine digitalizzata sarà

8.700.615x24=208.814.760 bit, che equivalgono a

fedele all'originale. Un'alta risoluzione ci permette di avere contorni ben definiti, assenza di problemi

di aliasing ed in sostanza una migliore qualità.

208.814.760/8=26.101.845 byte = 24.89 MB di spazio occu pato su disco.

Si noti che queste dimensioni si riferiscono ad un formato (ad

esempio, il BitMap, BMP) che non prevede alcun algoritmo dì

Un ulteriore, fondamentale paramentro da vagliare

compressione. Tutti i maggiori software oggi permettono di

attentamente riguarda la profondità del colore: oggi

salvare le immagini in formati compressi, come png o tiff, che

quasi tutti gli scanner dovrebbero avere una profon dità di 48 bit da assegnare a ciascun pixel, che significano 281,47 miliardi di colori (2^24).

permettono una notevole salvaguardia dello spazio. Attenti al formato jpeg che invece perde qualità in fase di compressio ne (algoritmo detto appunto iossy).

I dati riportati dal produttore si riferiscono ovvia mente ai valori massimi raggiungibili dallo scanner:

i

nelle nostre operazioni di scansione potremo deci

dere di usare risoluzione o profondità più basse del massimo consentito. Ciò permette altresì di tenere sotto controllo le dimensioni delle immagini digita

RIQUADRO 2

|

/xT\ Mini guida all'acquisto

l(ur ed alla compatibilita

lizzate; nel riquadro 1 possiamo vedere come calco larle a priori.

Tipologie di scanner Attualmente, in commercio, esistono due tipi fonda mentali di scanner: quelli piani e quelli a tamburo. Le differenze, benché non sostanziali, sono abba stanza evidenti da indurre in una scelta ben ponde rata per l'eventuale acquisto. Gli scanner piani sono quelli tradizionali che siamo abituati a vedere: un case con una lastra di vetro

Se state valutando l'acquisto di uno scanner, da usare per hobby o per lavoro, e non avete particolari esigenze, convie ne scegliere un modello supportato da Sane. In questo modo

vi risparmierete tanti grattacapi quando vorrete usarlo anche da Linux. Alla pagina: http://vww.sane-project.org/sane-supported-devices.htnil

possiamo trovare un lunghissimo elenco di scanner, ordinati per nome de! driver {poco utile ai fini di una scelta) http://wnw.sane-project.org/sane-backend5.html o per produttore

ed un coperchio fissato con una cerniera.

http://vrtiw.sane-proiect.org/sane-mfgs.htinl

II foglio da scansire si posiziona a faccia in giù sopra

in questo caso molto più utile.

la lastra; una testina viene spostata lungo tutta la

Per evitare la ricerca su decine di prodotti, meglio effettua

lunghezza dell'area selezionata e. tramite un siste ma di specchi, mantengono il fascio di luce localiz zato sui rilevatori.

re qualche ricerca per conto nostro nei negozi online, anno

tandosi i modelli in vendita, e poi andare a verificare sul sito l'effettiva compatibilita. Altrimenti, potete sempre chie dere al negoziante se vi lascia dare un'occhiata su Internet

Lo scanner a tamburo mantiene lo stesso principio,

prima di valutare l'acquisto.

ma questa volta è la testina a rimanere ferma ed il

Per quanto riguarda il tipo di scanner, dirigetevi senza indugi

foglio a scorrere, trascinato da un tamburo, appun

su quelli dotati di interfaccia USB. Come sottolineato nell'arti

to, lungo tutto il suo percorso. Ciascuna delle due tipologie presenta vantaggi e svantaggi. Lo scanner piano può scansire virtual

colo, questo potrà evitare di passare molto tempo in configu razioni strane e ricompilazioni del kernel. Evitate soluzioni esotiche come SCSI o vecchie come la porta parallela.

mente ogni cosa, dalle pagine di libri voluminosi ad altri oggetti, non necessariamente piatti, in maniera

II collegamento via porta parallela è ormai piuttosto

simile ad una fotocopiatrice. Poiché però la testina

vetusto, ma gli scanner un po' datati è possibile

è mobile, e gli specchi non sono mai perfetti, l'imma

abbiano solamente questo a disposizione. La comu

gine digitalizzata può subire un certo margine di

nicazione è bidirezionale, e non sono infrequenti

degrado. Per contro, gli scanner a tamburo sono più

configurazioni con stampanti e scanner in cascata

precisi e fedeli, ma possono scansire solo singole

sulla stessa porta.

pagine di un formato ben determinato.

L'interfaccia SCSI è veloce ed affidabile, ma è

Al di là del tipo di scanner che sceglieremo, un altro

supportata da pochissime piattaforme senza l'ag

importante fattore da prendere in cosiderazione

giunta di hardware specifico, abbastanza costoso.

sarà l'interfaccia di collegamento con il computer.

USB e Firewire sono varietà di connessione recenti e

Attualmente ne esistono quattro principali categorie:

performanti. La velocità di trasmissione è parago

porta parallela, SCSI, USB e Firewire.

nabile (sempre che si consideri la versione USB2).

**


La maggior parte degli scanner oggi in commercio è

componente hardware sia stato riconosciuto ed il

fornita di interfacce ed hardware loro dedicato.

driver caricato in memoria. In caso contrario, proba bilmente il kernel non è configurato adeguatamen

La situazione su linuM

te. Abilitate il supporto per i driver SCSI generici e

II supporto per gli scanner su Linux è gestito in vari

quelli riferiti al vostro dispositivo. Potete anche

modi, profondamente diversi tra loro. Il primo

compilarli come modulo per poi caricarli con il

posto, in ordine dì importanza, è senza dubbio

comando modprobe NOME.

occupato dal progetto Sane, del quale parleremo

Scanner con porta parallela

estensivamente più avanti. In genere, la via che passa per questo insieme di applicazioni è ìa più

Anche in questo caso, se potete non acquistate

facile e quella che garantirà i migliori risultati, a

scanner che dispongono solo di questa interfaccia.

patto che il vostro scanner sia supportato.

Chi invece possiede esclusivamente questo tipo di

Date una occhiata al riquadro 2 per ulteriori infor

modello, non si disperi: vediamo insieme come pos

mazioni su come acquistare uno scanner compatibi

siamo garantirne il funzionamento.

le con Linux.

Nei sistemi dotati di kernel 2.4 il supporto per la

Come consiglio generale, è opportuno dotarsi delle

porta parallela va esplicitamente abilitato ne! kernel,

ultime versioni de! kernel, soprattutto per la serie 2.4.

staticamente o come modulo. Ancora, tramite il

comando dmesg possiamo verificare se il supporto

Scanner SCSI

sia caricato o meno durante la fase di boot.

Gli scanner dotati di interfaccia SCSI sono gestiti

Quando carichiamo il modulo con modprobe (o viene

dal controller SCSI presente sulla macchina, e

caricato automaticamente all'avvio), può capitare

saranno quindi supportati se lo è il controller.

che sia generato un errore; in questo caso dobbiamo

Se il controller è invece fornito insieme allo scanner,

fornire noi stessi alcuni indirizzi hardware.

ci sono buone possibilità che non sia compatibile. In ogni caso, il supporto deve essere presente nel

il supporto U5B e libusb

Kernel, o come modulo oppure built-in. Una occhia

Una delle più importanti novità introdotte con la

ta ai messaggi di boot con dmesg potrà rivelare se il

serie del kernel 2.6 è stato l'inserimento del proget-

RECENSIONE

;v Epson Perfection 1B4OSU

Trust Direct Webscan Golii

Storicamente gli scanner

punto di vista della profon

II modello della Trust rap

mantiene comunque su

Epson possono vantare la

dità di colore siamo legger

presenta un buon compro

livelli molto alti. A farla da

migliore compatibilita con Linux, e questo modello

mente sotto lo standard:

messo tra qualità, presta

padrona è comunque l'ac

zioni e costo del

cessibilità, con i tasti fun

pixel invece

dispositivo. Più grosso e più

" dei 48 presenti f in altri modelli.

zione comodamente rag

pesante del modello Canon,

giungibili sul pannello

ne condivide la risoluzio

anteriore. La compatibilita

. ■m*^

non fa eccezione. A

solo 42 bit oer ^^k

dispetto della estetica

un po' grossolana e del

j

peso leggermente

sopra la media, la

qualità di scansione

Miglioratane la

M^

è stata ottima; merito soprat-

tutto dell'alta

silenziosità delle

,

componenti mec-

^^^_ Jf |

^^^

/A

*

^-"•>»

risoluzione

raggiungi-

caniche. a nastro

avviso leggermen-

ne raggiungibile ed i

con Linux è

livelli di colore (48

buona,

bit in entrambi i

anche se il

casi).

driver è in

L'estetica,

te eccessiva. In

pur non

definitiva, un buon

raggiun

acquisto.

fase di aggior namento e non

sono garantite

gendo le

bile, men

vette del

tre dal

Lide30, si

tutte le funziona

lità che si hanno sotto Windows.

/ Marca

Epson

Marca

Trust

Modello

Perfection 1640SU

Modello

240TH Direct Webscan Goìd

Tipologia

a piano fisso formato a4

Tipologia

a piano fisso formato a4

Scansione

a singolo passaggio

Scansione

a singolo passaggio

Risoluzione

1600x3200 dpi

Risoluzione

1200x2400 dpi

Livelli di colore

42 bit per pixel

Livelli di colore

48 bit per pixel

Livelli di grigio

16 bit per pixel

Livelli di grigio

16 bit per pixel

Interfaccia

USB, SCSI

Interfaccia

USB

Velocità di scansione

8.7 ms/linea (colore)

Velocità di scansione

N/A

Tempo di acquisizione

201 secondi (1200 dpi, colore)

Tempo di acquisizione

N/A

Dimensioni (mm)

96x289x442

Dimensioni (mm)

70x261x436

Peso

4,5 Kg

Peso

N/A

Sane status

complete

Sane status

Good


RECENSIONE

RECENSIONE

Dffìcejet 7130 All-in-One

Canonscan LIDE 30

Un vero concentrato di

Sane, dalla presenza dei

Questo scanner della

mente si trova in hardware

tecnologia questa Officejet

driver per questa famiglia

Canon è stato in assoluto il

di questo tipo. Viene voglia

All-in-one: fotocopiatrice,

di dispositivi (hpoj.source-

migliore della nostra prova.

di tenerlo sulla scrivania

scanner e fax in un unico,

forge.net).

Oltre alla eccellente qualità

solo per abbellire la posta

leggermente ingombrante,

Le maggiori distribuzioni

dt scansione, l'alta risolu

zione di lavoro. Le dimen

oggetto. La qualità di scan

hanno comunque pacchet-

zione a disposizione e i 48

sioni ed il peso sono un

sione è stata molto buona,

tizzato i driver. Il rapporto

bit per pixel

altro punto a

dedicati al

favore, così

colore, il

come la silen-

Ltde30 ci ha

ziosità. La

impressiona

compatibilita

ti per il

con Linux è

design e

pressoché

bilita con

l'estetica

perfetta. Un

Linux è

accatti

acquisto calo

garantita,

vante,

rosamente

anziché da

che rara

qualità/prestazioni è

grazie soprattutto all'alta

••^ ..

assolutamente

jj^ azzeccato. In

risoluzio

"l sostanza,

ne dispo- i nibile. La

ottima e affi

compati

dabile.

consigliato. —-

Ma re n

HP

Marca

Canon

Modello

Officejet 7130 All-in-One

Modello

Canoscan LIDE 30

Tipologia

Scanner multifunzione

Tipologia

a piano fisso formato a4

Scansione

a singolo passaggio

Scansione

a singolo passaggio

Risoluzione

1200x4800 dpi

Risoluzione

1200x2400 dpi

Livelli di colore

48 bit per pixel

Livelli di colore

48 bit per pixel

Livelli di grigio

8 bit per pixel

Livelli di grigio

16 bit per pixel

Interfaccia

USB, Parallela

Interfaccia

USB

Velocità di scansione

N/A

Velocità di scansione

32 ms/linea {colore)

Tempo di acquisizione

N/A

Tempo di acquisizione

secondi (1200 dpi, colore)

Dimensioni (mm)

556x414x337

Dimensioni (mm)

34x256x383

Peso

14,7 Kg

Peso

1,5 Kg

Sane status

Non necessario

Sane status

complete

to lihusb. Trattasi di una libreria per la gestione dei

i mount

-t usbdevfs

none /proc/bus/usb

dispositivi USB e del relativo canale di comunicazio ne interamente funzionante in user space, invece

Parleremo delia libusb più avanti, quando introdur

che integrato nel kernel come nelle versioni prece

remo Sane.

denti. Tra i vantaggi di questo cambiamento possiamo

E chi ha ancora il 2.4?

senz'altro citare l'acquisita portabilitò del codice,

che può funzionare senza dipendere dal particolare

I possessori di kernel 2.4 o precedente dovranno

sistema operativo usato, la semplicità di utilizzo e

invece abilitare il supporto USB nel kernel, nella

la raggiunta stabilità ad eventuali problemi (che,

forma dei vari protocolli presenti (ohei. enei ecc);

dovessero capitare, non coinvolgerebbero il sottosi

bisogna inoltre attivare l'opzione "USB scanner sup-

stema operativo).

port"; proviamo a dare

Quasi tutte le distribuzioni offrono ormai la presen za delie libusb nelle loro versioni stabili. In questo

J Ismod

|

grep

-i

scanner

modo, se il supporto USB non dovesse essere pre

sente basterebbe installare il pacchetto della libre

Se non otteniamo risultati, dobbiamo probabilmente

ria. L'unica condizione è quella di avere abilitata nel

caricare il modulo in memoria:

kernel l'opzione per il filesystem virtuale USB. Per verifìcarlo basta dare

S

cat

/prot/filesystems

i

|

grep

usb

modprobe

-v

scanner

Consideriamo anche la possibilità di riporre il modu

nodeu

usbfs

lo scanner.o nella directory /etc/modules (o quella

nodev

usbdevfs

della vostra distribuzione), in modo che sia caricato automaticamente all'avvio.

Se vediamo questo risultato significa che il suppor

Un'ultima nota di fondamentale importanza: non

to è stato abilitato nel kernel. Il filesystem virtuale è

cercate di fare funzionare la libusb su kernel 2.6

presente nella directory /proc/bus/usb. In caso

con abilitata l'opzione "USB scanner supporr appe

contrario è necessario effettuare un mount:

na vista, pena l'impossibilità del funzionamento di entrambi i metodi.


finalmente sani con Sane

Sane-lind-scanner

SANE è t'acronimo di Scanner Access Now Easy, e

Prima dì poter accedere allo scanner ed utilizzarlo

bisogna ammettere che si tratta senza dubbio di

occorre che SANE lo rilevi nel modo corretto e cari

una sigla azzeccata: con pochissima fatica potremo

chi in memoria il driver corrispondente.

subito essere operativi nell'accedere alle funzionali

Esiste una utility che permette di rendere questa

tà del nostro scanner, in maniera quasi completa

operazione completamente automatica; si tratta si

mente trasparente.

sane-find-scanner, invocata direttamente da linea

Sane è in effetti un insieme di componenti che si

di comando. Ecco il nostro risultato con uno degli

possono logicamente dividere in quattro categorie:

scanner in prova:

> il frontend, ossia i normali programmi di utilità

# sane-find-scanner

dedicati agli utenti, che consentono di usare lo

...

scanner per le normali operazioni;

found

(output USB

per

scanner

scanner

> il backend, le librerie di gestione degli scanner, per l'amministrazione ed il controllo;

porta SCSI) [EPSON],

[Perfectionl640]l # Your USB scanner was

> le API (Application Program Interface) dedicate ai

may

programmatori, con la conseguente implementazione del protocollo di

su

(vendor=0xO4bS

not

be

Iprobably) supported

-L and ...

(output

per

scanner

su

hy

product=0x010a

at

libusb:003:002

detecled. SANE.

It may or

Try

read thè backend's

scaninage manpage.

porta parallela)

comunicazione; > i driver degli scanner supportati, caricati

Da questo output possiamo ricavare molte utili

automaticamente in risposta a segnali particolari

informazioni sullo scanner rilevato ed in generale

percepiti.

sul funzionamento del programma. In primo luogo, sane-find-scanner effettua un tenta

Nella figura 1 possiamo vedere una rappresentazione

tivo sulle varie interfacce, nell'ordine SCSI, USB e

grafica di come interagiscano tra loro i vari compo

porta parallela.

nenti di Sane.

Il nostro scanner (Epson Perfection 16405U) è di

installazione dì SANE

tipo USB, e Sane ci comunica di averlo riconosciuto, fornendo inoltre una serie di informazioni utilissime

I pacchetti precompilati esistono per tutte le distri

sulla marca, sul modello e sulla interfaccia alla

buzioni più diffuse. In Mandrake possiamo semplice

quale è collegato. I codici esadecimali si riferiscono

mente sfruttare la potenza di urpmi per installare il

alle entry nel database dei driver fornito insieme al

software e tutte le sue dipendenze;

programma; come in uno schema ad albero, tutti gli scanner Epson avranno il medesimo codice vendor, mentre tutti gli appartenenti alla famiglia Perfection condivideranno il codice product.

Possiamo installare anche saned se abbiamo in

Particolarmente interessante è invece la stringa che

progetto di sfruttare alcune delle caratteristiche

si riferisce alia corrispondenza tra lo scanner ed il

avanzate del programma, come il supporto vìa rete

device fisico (in questo caso di tipo USB) al quale è

(vedi riquadro). Allo stesso modo, se usiamo una

stato collegato, ed il tipo di driver impiegato da

Debian, basterà dare il comando

Sane. I due numeri successivi ci informano inoltre su quale sia la pipeiine USB attualmente occupata

# apt-get instali

sane

dallo scanner.

Si faccia riferimento all'articolo su USB pubblicato

e tutto verrà configurato.

Tutta la potenza di xsane: preview, gestione

dei colori, accesso a tutte le funzionalità

sul numero precedente di Linux Pratico.

KDE dispone dì un suo frontend caratteristìco, Kooka, che funziona anche da OCR


Lo scanner del vicino

Scan

Mode:

--mode Binary|Gray|Cotor

Passiamo ora ad esaminare il primo e più importante

(l'in li

H| M

[Binary]

{inattive]

frantene) che Sane ci mette a disposizione: scanimage

--brightness

è un programma di test e di acquisizione estrema

--sharpness

mente potente e flessibile. Addirittura, come possiamo

--resolution 56|68|...|2488|3288dpi

-4..3 -2..2

|8] [61 [50]

notare rileggendo l'output di sane-find-scanner, è da

considerarsi più attendibile la rilevazione proprio di

In questa prima parte, parzialmente tagliata per

scanimage. Ed infatti è così, a! punto che, oltre ai

necessità editoriali, possiamo vedere qualche

parametri tipici delle applicazioni Linux (visibili pas

opzione tra le più importanti ed usate: potremo sce

sando a riga di comando l'opzione -h), verranno

gliere il tipo di scansione (binario, cioè bianco e

visualizzate una serie di istruzioni inerenti esclusi

nero, livelli di grigio o a colori), la prolondità di colo

vamente al modello di scanner in uso. Ad esempio,

re (che dipenderà dal tipo di scansione scelto),

a seconda della profondità di colore supportata

luminosità, contrasto e risoluzione. L'output della

avremo diverse alternative per specificare quella

risoluzione è stato tagliato, ma è possibile scegliere

desiderata. Potremo inoltre scegliere la correzione

in modo molto preciso in una scala da 50 a 3200.

dei vari colori, le dimensioni dell'area di scan, la

Ecco altre opzioni:

risoluzione, persino caratteristiche hardware, come

il tempo di warmup o l'intensità della lampada

Adwanced:

interna. Ad esempio, sul nostro scanner Epson,

-■speed[■(y es|no)]

l'output è di questo tipo (dopo aver tagliato la parte

-zoom

relativa alle opzioni del programma):

58..206

[no]

(inactive]

--red-gamma-table 8.-255,...

[inactive]

■-green-gamna-table 9..255,... - -blue-gamma-table S..255,...

■-wait■for-button|=(yes|no)] Options

specific

to

device

(inattive! [inactivel

[no[

epson:tibusb:083:OQ8':

INFORMAZIONI

Utilizzare SANE uia network e con Windows Una caratteristica molto interessante di Sane è la possibilità

avere installato un frontend a Sane; ad esempio con

di configurare una macchina come Scanning Server, alla pari

scanimage (supponendo che il server sia su IP 192.168.0.100):

di un Print Server o un Backup Server. Se disponiamo infatti di un solo scanner, potremmo volerlo rendere accessibile anche alle altre macchine della rete,

J scanimage -d nel :192.168.e.l80:epson:Ubusb:0B3:D08 --fonnat

senza per questo doverlo lisicamente spostare da un computer all'altro. Il Sane Network Daemon saned permette infatti ai

client remoti della nostra rete di accedere via TCP/IP alle risor se presenti sul server, garantendo non solo accessibilità ma

tiff

>

scansione.tif

Notiamo come si debba comunque specificare il nome del backend.

anche sicurezza e controlio degli accessi. Un ulteriore vantag

Da remoto con Windows

gio è quello di poter permettere ai client Windows di usare lo

Possiamo usare il nostro scanner server Linux da remoto

scanner attaccato ad una macchina Linux.

anche con sistemi Windows. Basta scaricare SaneTwain

Possiamo trovare saned all'interno del pacchetto SANE che

http://sanetwain.ozuzo.net/sanetwainl26.zip

abbiamo scaricato. Assicuratevi che lo scanner funzioni

scompattarlo e copiare il file SaneTwain. ds nelia cartella

seguendo le indicazioni di questo articolo, quindi predispone

c:\WINKWS\twain 32 (oppure WINNT\twain_32) che dovrebbe

te il sistema per l'esecuzione del demone. La maggior parte

essere già presente: se non lo fosse, installate i driver twain

delle distribuzioni configurerà tutto automaticamente; verifi-

dal edrom di corredo con lo scanner.

La configurazione è pressoché automatica, è sufficiente indi

chiamo dando un:

care l'indirizzo IP de! server SANED. Sempre sotlo Windows #

ls

cvs

possiamo usare le varie applicazioni di fotoritocco acquisendo

/etc/Kinetd.d/

fam

rsync

saned

direttamente via rete; qui di seguito abbiamo uno screenshot

sshd-xinetd

di Photoshop che ha appena acquisito una immagine proprio Se nell'output vediamo saned allora siamo a posto.

Proviamo

con Sane.

la porta di default aperta da saned {la 6566): i

netstat

-na

|

grep

6566

II passo successivo è quello di specificare quali saranno i

client che possono collegarsi al nostro scanner server. Di default solo localhost (la macchina locale) è abilitata. Nel file

/etc/sane. d/saned. con f dovremo perciò inserire gli indirizzi IP degli host della rete; volendo è possibile anche indicare un insieme di host con il network suffìx; 192.168.0.0/24 indicherà ad esempio che tutti i client sulla rete locale 192.168.0

saranno abilitati. Spostiamoci ora su uno di questi PC e verifichiamo che la

scansione via rete sia funzionante. Dovremo ovviamente

fv ■


SOFTWARE

Un front-end tira l'altro Sane dispone di altri programmi di frontend, generalmente di

l'opzione presente in Gimp, nel menu File->Acquisizione, che

più semplice utilizzo per l'utente non avezzo all'austerità delle

si interfaccia con xscanimage per effettuare l'acquisizione.

linea di comando.

L'immagine acquisita potrà essere modificata al volo con tutti gli strumenti che Gimp ci mette a disposizione, prima di sal

Xsane Tra questi citiamo senza indugio xsane. basato sulle GTK+, molto ben fatto ed intuitivo. In figura 2 possiamo vederlo in azione mentre si districa in una serie di opzioni avanzate.

varla su disco. Senza dubbio, la combinazione Gimp+Sane rap presenta un connubio di straordinaria potenza ed efficacia, che ben poco ha da invidiare a soluzioni proprietarie di eguale fine.

Virtualmente, con xsane possiamo fare tutto, da tipi diversi di

Kooka

preview a salvataggi di scansioni con particolari tipologie di

Un programma che merita di essere citato è senza dubbio

formato immagine. Avremo inoltre la possibilità di analizzare la

Kooka, software di acquisizione proprio dell'ambiente KDE,

risposta di colore dello scanner con qualche click del mouse,

dotato di interfaccia intuitiva e da caratteristiche abbastanza

ed eventualmente modificarla in previsione di acquisizioni

complete. Possiamo vedere uno screenshot in figura 3; tra le

inconsuete o particolarmente importanti.

altre cose, Kooka integra un potente programma di riconosci mento testuale (OCR), permettendo con un unica applicazione

Gimp Se si è abituati a lavorare immediatamente ed eseguire del

fotoritocco sulle immagini acquisite, è possibile sfruttare

tutte le consuete operazioni che generalmente si vogliono ese guire con gli scanner.

INFORMAZIONI

Tabella riassuntiva degli scanner provati

Qui abbiamo la possibilità di intervenire su para-

default è Max, ossia tutta l'area di scansione

mentri più avanzati: zoom, velocità, e correzione

disponibile.

fine per i tre colori. In più abbiamo la possibilità di

Altre opzioni sono disponibili a seconda del tipo di

specificare se il programma deve aspettare la

scanner e della qualità del supporto. Ad esempio,

nostra pressione del pulsante sullo scanner per

gli scanner che hanno particolari dispositivi per l'ac

cominciare la scansione. Si noti che non tutti gli

quisizione da pellicola disporranno di conseguenza

scanner dispongono di questa funzionalità.

di ulteriori paramenti per controllarne il funziona

Vediamo ancora qualche parametro:

mento, proprio come gii altri che abbiamo visto. Da ultimo, notiamo poi che il nome del backend ci

viene fornito alla fine dell'output;

Preview:

--preview[=(yes|no)J

[no] Type

Geometry;

-l Q..215.9mn ■t O..297.18mm ■x

9..215.9mm

''scanimage --help

-d DEVKE'1

[61

[297.18)

■-quick-format

CD|A5|A5|Letter|A4|Max

list of alt for DEVICE.

List of avallatile devices: epSOn:libusb:G03:OG8

[215.9]

-y 9..297.18nin

to get

options

[B]

[Maxi

Vediamo più avanti come usare questa informazio ne, sia per lo scanning locale sta per lo scanning via

Con Preview possiamo specificare che vogliamo

rete (vedi riquadro).

una scansione veloce di prova, un po' come si

Acquisire con scanimage ha sicuramente qualche

farebbe con un frontend grafico. Le opzioni succes

controindicazione rispetto ad altri frontend grafici,

sive ci permettono invece di definire l'area di scan

come l'impossibilità di avere al volo una preview

sione, in base a valori numerici oppure inserendo

della scansione, nonostante in realtà si possa effet

direttamente la grandezza voluta (A5,A4,formato

tuare uno scan veloce da usare appunto come

lettera, addirittura formato CD). Nel nostro caso il

preview. Il suo utilizzo è però indispensabile qualora


SANE NON VA!

Problemi con Sane: accesso ai dispositivi e permessi Alcuni problemi di accesso possono sorgere se non state usando

un pizzico di sicurezza e permettere a tutti di accedere allo

le libusb o devf s (udev per i Kernel 2.6). In particolare, potreste

scanner in modo sicuro.

accorgervi che. nonostante il dispositivo in questione sia stato

Creiamo un nuovo gruppo, che chiameremo scanner users;

correttamente riconosciuto dal kernel, il rispettivo file di device non è stato creato in modo appropriato.

#

groupadd

scanner

users

Possiamo risolvere la questione in due modi diversi, usando lo

script MAKEDEV oppure agendo direttamente dalla linea di comando. Vediamo ad esempio come creare i device file per uno

verifìcando poi quale gid sia stato assegnato:

scanner USB. La prima operazione da effettuare consiste nel verificare la

# grep

nomenclatura usata dalla vostra distribuzione nella gerarchla

scanner users:x:5G6:

scanner

/etc/group

/dev per i device usb. Potrebbe essere /dev/usb/, ed i nomi potrebbero spaziare

Inseriamo poi gli utenti desiderati nel gruppo scanner:

da un semplice scannerò (scannerl, scanner2 e cosi via) sino a usbscannerO, usbscannerl e simili. Come riferisce sempre lo scan

# adduser

marco scanner users

ner HOWTO possiamo creare il device con il seguente comando:

# adduser

pippo scanner users

# mknod /dev/usb/scannerG

e così via. Naturalmente marco e pippo devono essere validi

e

18G

48

username presenti nella macchina.

il secondo numero può variare; per i dispositivi USB si usano generalmente numeri tra 48 e 63. Fate riferimento al già citato

A questo punto assegnarne i giusti permessi ed i! nuovo gruppo pro prietario al descrittore del dispositivo:

HOWTO per indicazioni su come procedere con le altre inter

facce. Ancora una volta, consigliamo calorosamente di affidarsi

# chown

rootiscanner users

a libusb o almeno a devfs.

*

g+rw

Configurare i permessi giusti Se avete più utenti sulla vostra macchina, sarà bene aggiungere

si desideri automatizzare alcuni procedimenti, inse

chiiod

/dev/usb/scanner9

/dev/usb/scannerG

In questo modo non ci sarà bisogno di un accesso a root da parte degli utenti per poter usare lo scanner.

Conclusioni

rendo i comandi in uno script, oppure in fase di test. ! formati usati di default per le immagini sono TIFF e

Il mondo degli scanner su Linux, a differenza di

PNM. La scansione, se non altrimenti specificato,

quello che riguarda molto altro hardware, è ormai

viene prodotta a terminale, per cui dovremo rediri

diventato a prova di principiante grazie al progetto

gere l'output ad un file:

Sane. La figura dello smanettone che faceva le ore piccole

$

scanimage

-d

--format

scrivendosi il driver per fare funzionare un

particolare dispositivo sotto Linux è, almeno per

epson:Ubusb:G03:0G2 tiff

scansione.tiff

questa categoria, solo un ricordo. Un plauso quindi ai volontari che hanno sviluppato

Come possiamo vedere, il parametro -d prende in

Sane e a quelli della libreria libusb: grazie a loro il

ingresso il nome completo del device. Alla stringa

supporto di queste periferiche è ottimo, in alcuni

precedentemente identificata da sane-find-scanner

casi migliore che su Windows.

è stato aggiunto il nome del backend, ossia il driver

Non neghiamo che ci piacerebbe che l'esempio di

che è stato caricato in memoria per permettere

questi team fosse seguito anche per quello che

i! funzionamento del particolare modello. Una lista

riguarda altri tipi di hardware, in modo da rendere il

di questi driver può essere trovata

nostro sistema operativo accessibile da tutti, anche

nel file

/etc/sane.d/dll.conf

da chi non ha tempo o conoscenze sufficienti per

Si noti che specificare a linea di comando il nome

intervenire come farebbe un Kernel Hacker.

del device è necessario esclusivamente in condizioni di non univocità, cioè quando abbiamo più scanner

Riferimenti weo

collegati contemporaneamente. Se i frontend di

II progetto Sane si trova alla pagina

Sane dovessero trovare solo un driver in memoria

vAw.sane-project.org/

userebbero quello come default, senza che ci si

xsane all'uri

debba preoccupare di indicarlo esplicitamente. Un

http://vAW.xsane.org/

esempio quindi di scansione con più parametri

Gimp alla pagina

potrebbe essere;

wivw.gimp.org/dawnloads/ Kooka alla pagina

$

scanimage

--mode

Color

--depth

■-resotution 3GG

vaa-/. kde.org/apps/kooka/

14

--format

tìff

>

scansione.tif

SANETwain (Sane per Windows) http://sanetwain.ozuzo.net/sanetwainl26.zip

Avremo una scansione a colori, 14 bit di profondità, 300 dpi di risoluzione in formato tiff.


Tastiere Multimediali: ecco come fare... Quasi tutte le nuove tastiere dispongono di tasti aggiuntivi che permettono di eseguire rapidamente funzioni ripetitive, come Vavvia del cileni di posta oppure l'esecuzione del player mp3 preferito. Vediamo come fare con Linux.

a cura della Redazione <red^ione@linuxpratico.coin>

La conquista del desktop dei nostro sistema operativo preferito passa anche, e spesso soprattutto, dal supporto delle numerose periferiche che oggi si possono collegare al

(che non lo installa di default), xorg-xll-toois per

computer casalingo: in queste pagine andremo a

Fedora, xbase-clients per Debian.

parlare della periferica per eccellenza, la tastiera,

Nel caso di Mandrake e Fedora, se i pacchetti non

senza la quale !a configurazione di tutto sarebbe

fossero presenti nei repository ufficiali, aiutiamoci

assai difficile.

con il sito web rpmfind.net, che ci permetterà di

Una volta la tastiera serviva a scrivere: adesso,

scaricare quello più adatto alia nostra distribuzione.

invece, i vari produttori di hardware, non si sa bene

Dopo aver lanciato xev si aprirà una piccola finestra

se più per effettiva necessità o per ragioni squisita

con un rettangolo evidenziato. Non sarà importante

mente di marketing, aggiungono tasti di agni tipo,

tanto la finestra in se stessa - che però dovrà rima

da quello per scaricare !a posta a quello per acce

nere in primo piano altrimenti non potrebbe più

dere alla nostra homepage preferita, fino agli zoom

intercettare la pressione dei tasti - quanto l'output

interattivi o alle preselezioni audio a seconda se il

che scorre nella console, che ci darà le informazioni

nostro player mp3 preferito stia suonando rock, pop

delle quali abbiamo bisogno.

o musica classica.

Premiamo, ad esempio, il tasto Mail, presente ormai

La gestione di queste accattivanti periferiche, però,

in tutte le tastiere multimediali: sarà presente una

non è scontata: se, da un lato, i produttori sono ben

scritta del tipo "Key Press event..." insieme ad altre

sicuri che non vi siano problemi di supporto per

informazioni che non servono in questo caso

certi sistemi operativi, scrivendo loro gli stessi

specifico.

driver necessari al funzionamento, dall'altro il

Nella terza riga c'è l'informazione che utilizzeremo:

nostro Linux qualche problema in più ce l'ha.

keycode

Tanti piccoli tasti... Dopo aver speso qualche euro in più per le funzio-

XXX, il valore che identifica il tasto appena

premuto. Subito dopo, tra parentesi, c'è l'eventuale "nome" del tasto, ovviamente riportato solo di quel

li già noti mentre per gli altri comparirà solo un

naiità multimediali, è un dovere morale di ogni linux

laconico "No Symbol".

guy che si rispetti far funzionare tutto l'hardware in

C'è da riuscire ad identificare tale tasto, indicandolo

proprio possesso. E al meglio, ovviamente.

con un nome esplicativo per maggiore chiarezza.

L'idea alla base è semplice: ogni tasto premuto

Perché un nome venga utilizzato, però, è necessario

genera un segnale, un codice (detto scancode) che

che esso compaia all'interno della lista delle eti

dovrà essere gestito, dal sistema operativo,

chette, il cui database è contenuto nel file

dall'ambiente grafico o da chi per essi, al fine di

/U5r/XllR6/lib/Xll/XKeysymDB: qua trovate molti

eseguire una certa azione. Ecco quindi che deve

nomi già pronti all'uso, ma se volete inventare un

essere identificato il tasto, associato ad esso sia un

vostro identificativo potrete crearlo seguendo gli

nome ben preciso che una azione da compiere. Mano alla tastiera, avviamo il nostro window manager preferito, apriamo il terminale e lanciamo xev, un programma che serve per visualizzare gli eventi di X: ricordate che, a tutti gli effetti, la pres

sione di un tasto non è altro che un evento per il vostro sistema.

INFORMAZIONI

Se il tasto non "pinga"... Nel caso in cui !a pressione del tasto non generi alcun carat tere un primo rimedio potrebbe essere quello di passare al kernel una serie di parametri, da aggiungere nella sezione

i

wtiich

xev

"append" di lilo oppure come parametri aggiuntivi a grub:

/usr/XllRG/bin/xev

i8G42.direct=ì atkbd.set=3 atkbd.extra=l

Se xev non dovesse essere presente nel nostro

sistema dovremo installare il pacchetto che contie ne tale utilità, che prende nomi diversi a seconda ^

della distribuzione: XllR6-contrib per Mandrake

Tale impostazioni permettono di "abilitare" la generazione dei

codici tasto avanzati da parte della tastiera.


esempi già riportati avendo l'accortezza di mante nere unici sia le etichette che i codici numeri ad esse associati. Ad esempio, creiamo una etichetta mykey kraail che poi andremo ad associare al tasto che aprirà la posta e mykey play per il tasto che aprirà il nostro player preferito; apriamo, da utente root, il file

sopra evidenziato e inseriamo la seguente voce: mykeykmail

:10G0FFO1

mykey play

:1OO9FF02

11 event, Dt 0158,

serial

JD,

ij'i. 8<O,

ate FfxlO,

synttietlt HO.

lime 1692699.

windou U.26f>UOOl.

1-1J0.ZM).

root! (6B7.JBP).

keycode 2lb (keyiym BxlQIQHOll inykeyk

salviamo e confermiamo la sovrascrittura del file (è un file read-only): se utilizzate vi ricordatevi che è il punto esclamativo la conferma di scrittura (quindi wq!). Abbiamo creato l'etichetta per il tasto, ma manca ancora da associare al tasto premuto

l'etichetta stabilita: rilanciamo xev e annotiamo il

turni

Fai»

codice della pressione del tasto Mail e Play Con xev è possibile intercettare il keycode del

La correlazione tra codice del tasto e etichetta

tasto, ed associare una etichetta allo stesso.

viene effettuato tramite il comando xmodmap: pro viamo ad eseguire il comando

$ xmodmap

-e

"keycode 162

S

-e

"keycode 236 = mykey kmail"

xmodmap

INFORMAZIONI

- mykey play"

e proviamo adesso a rilanciare xev: questa volta i tasti premuti sono vengono riconosciuti e identifica ti correttamente, e al posto di NoSymbol compare la

Tasti Multifunzione Con il comando xmodmap e con l'opzione -pke viene stampata a video fa configurazione relativa all'attuale mappa di tastiera

in un formato che, eventualmente, potrebbe essere riletto

scelta personalissima dei nomi dei tasti.

dallo stesso comando. Se osserviamo bene, magari utilizzan

Non è certo comodo digitare questa serie di coman

do less per rendere più agevole la lettura:

di ad ogni riavvio: per quanto sia possibile inserirli uno per uno in uno script (spesso sono diverse deci

ne), è più facile far caricare al boot l'intera mappa

S «nradmap

-pke

j

less

vi sono alcuni tasti che presentano una dicitura particolare

delle associazioni. Lanciando il comando keycode S

xmodmap

-pke

21 = 4 dollar

significa che il tasto identificato dal codice 21, ad esempio, se

si ottiene l'intera lista delle corrispondenze già in un formato che può essere letto dallo stesso xmodmap. Ecco, quindi, che è sufficiente dirigere

premuto normalmente genera il simbolo "4", mentre se viene associato al primo modificatore di stato genera il simbolo del dollaro. Quali siano questi modificatori è presto detto: è suffi

ciente lanciare xmodmap senza alcun parametro.

l'output de! comando su un file per poi inserirlo in

*

uno script al boot. Salviamo il file con l'output del comando appena visto nella nostra home:

i xmodmap

-pke » -/xmodmap.conf

S

chmod

S

Is

+x

xmodmap.sii

-la

■ rwxr-xr-x

1

noteof

users

xmodmap.sh

Lo script di lettura deve essere caricato insieme

Al prossimo reboot dell'ambiente grafico verrà cari

all'ambiente grafico: una buona posizione di inseri

cata la nuova mappa personalizzata. Se voleste

mento affinchè venga eseguito all'avvio del window

modificare alcuni codici potreste intervenire diretta

manager è la directory Autostart di KDE. Potete tro

mente sul file xmodmap.conf, senza necessariamen

varla all'interno della directory . kde nella home del

te utilizzare i comandi singoli come già visto.

vostro utente.

Il riconoscimento dei tasti, però, è solo il primo passo: c'è bisogno di poterli utilizzare per i compiti

più disparati, ed ecco che ci arriva in aiuto proprio il nostro ambiente grafico preferito, KDE.

/hnme/noteof

S ed

.kde/Autostart/

-/.kde/Autostart$

KDE e KHotKeys: la

gestione diventa facile Adesso possiamo creare un semplice file con:

KDE è un ambiente che riserve sempre delle sorpre S

echo "xmodmap

-/xmodmap.conf" > xmodmap.sh

se. Il suo pannello dì controllo, unico front-end ad una serie di moduli di configurazione, permette di

che andrà ovviamente reso eseguibile;

gestire molti degli aspetti del desktop, tra i quali la


_

scelta del modello di tastiera e l'associazione tra

disponibili alcuni esempi, nel gruppo omonimo, che

tasti multimediali e operazioni desiderate.

costituiscono ottime basi di partenza per successive

Per prima cosa sarà opportuno recarsi in Regional

personalizzazioni.

& Accessibility (Accessibilità) nel Contrai Panel e

Premiamo sul pulsante "Impostazioni Globali", per

selezionare il modello di periferica presente: se è

informare il client che il nuovo gruppo che andremo

presente la tastiera in nostro possesso potremo

a creare sarà di primo livello. Selezioniamo il botto

risparmiarci un po' di lavoro con xmodmap come

ne in basso "Nuovo Gruppo", che creerà una nuova

visto sopra, in quanto ci avrà già pensato il team di

voce nel menu: a sinistra rinominiamo la voce

KDE ad inserire una mappa adeguata (grazie

generica con MyKEYS. All'interno dello stesso creia

soprattutto al lavoro del progetto LinEAK) e, lan

mo una nuova azione premendo il bottone apposito,

ciando xev, potrete sincerarvi che tutti i tasti ven

che chiameremo StartKMAIL: alla pressione del

gono intercettati con il loro nome,

tasto con il simbolo della posta elettronica avviere

in alternativa, potrete continuare a personalizzare

mo kmail automaticamente, e quindi si tratta di

ogni singolo tasto, scegliendo magari il modello che

scegliere, nel menu a tendina "Tipo di azione",

più si avvicina a quella in vostro possesso: se pro

quella relativa a "Command/URL" e passare alla

prio siete indecisi, selezionate "Generica 104 tasti

seconda linguetta. Qua andrà specificato il tasto da

PC" che vi garantirà almeno l'intercettazione dei

associare all'evento; appena aperta appare un

vari tasti modificatori come i vari Contrai e Shift.

riquadro bianco, senza scritte, che indica che la

All'associazione tra pressione di tasto ed esecuzio

voce ancora creata non è associata ad alcun valore.

ne di una funzione ci pensa KHotKeys, un demone

Cliccando sopra lo stesso si apre una finestra di

in esecuzione

impostazione delle scorciatoie: è sufficiente preme

i

zione. Premendo il tasto nero con la X in bianco sì

re il tasto Mail per far comparire l'esatta identifica ps

5989

ax ?

|

grep khotkeys 5

B:Be

kdeinit:

cancella la selezione.

khotkeys

E' anche possibile utilizzare i modificatori per otte

che, in modo assai semplice, vi permette di configu

nere un maggior numero di combinazioni intercetta-

rare al meglio ogni vostra necessità. Potete trovar

bili: si può utilizzare shift, contrai insieme ai tasti

lo, a seconda della distribuzione, nello stesso menu

multimediali, in modo da dare agli stessi più signifi

della scelta della tastiera oppure con una voce a se

cati e se, ad esempio, la pressione del solo tasto

stante, sotto System Administrator (Sistema).

apre KMail. l'aggiunta di Shift potrebbe richiamare

Tramite KHotKeys è possibile associare ad un tasto

Konqueror per controllare il nostro account webmail

una serie di funzioni: si va dall'apertura di un URL

su Gmail.

particolare, ad esempio quella del vostro sito prefe

Nella terza linguetta c'è da impostare, ovviamente,

rito associato magari al tasto Browser, all'esecuzio

il comando da eseguire: per KMail il comando da

ne di un comando di shell, che potrebbe essere uno

eseguire è banalmente kmail, in altri casi potrebbe

script oppure un programma vero e proprio, fino a

essere più complesso, ma potete effettuare delle

compiti decisamente più complessi.

prove da riga di comando per verificare che tutto

E' possibile dividere le associazioni tasti/funzione in

venga eseguito correttamente e solo allora copiarlo

gruppi, in modo da poterli attivare o disattivare a

nell'apposito spazio.

seconda degli usi del computer, ed inoltre sono

KHotKeys permette l'utilizzo di altri funzioni asso ciate alle scorciatoie da tastiera: una molto comoda che potrebbe tornare utile durante la digitazione

ripetitiva di parole molto lunghe, o di comandi simi li, è la funzione dì "simulazione di inserimento" dove viene emulata la pressione di una sequenza di tasti, che viene inviata alla finestra attiva o ad una finestra specificata.

L'utilizzo è assai intuitivo, ed è sufficiente selezio nare l'apposita voce dal tipo di azione, nella prima

linguetta di KHotKeys. e quindi selezionare la sequenza da inviare dividendo ogni singolo tasto

C* Configura Shortcut - Contro! Center Primary shcrtcut:

? n x

CtrH-Shift+Mykey_kmall

Alternate shwtcut:

con il simbolo ":". Ad esempio, per inviare la stringa "Linux" è sufficiente inserire, nella finestra di Input nella terza linguetta, la stringa

SHIFT+L:I:N:U:X:

MuRMceymocfe

dove SHIFT evidenzia, appunto, la lettera da inseri

V

OK

X

Cancel

re in maiuscolo. Possono essere inseriti spazi, con la voce "SPACE:", o pressioni del tasto Enter, con

"ENTER:". Una interessante funzionalità se non ci Con KHotKeys è semplice associare alla pressione

di un tasto l'esecuzione di un comando

fossimo imbattuti di volta in volta in bug piuttosto fastidiosi.


LinEAK: la libertà

impostandola con:

di scegliere $

lineakd

-e

CODICE

TASTIERA

Se KDE mette a disposizioni svariati strumenti per l'utilizzo dei tasti multimediali, questo non è sempre

Per

vero per altri ambienti grafici. Ecco quindi che è

CO DI CE_TASTI ERA avremmo dovuto inserire LTCDP.

necessario ricorrere ad un programma esterno che

Subito dopo l'assegnazione del modello, nella nome

possa gestire, senza difficoltà, l'associazione

dell'utente viene creato il file lineak.conf all'inter

tasto/operazione.

no della directory nascosta . Uneak

la

Logitech

vista

sopra,

al

posto

del

Uno dei migliori, utilizzato dallo stesso KDE per la mappa delle tastiere, è LinEAK, Linux support far

S pwd lineakd.conf

Easy Access and Internet Keyboards, un software

/home/redazione/.lineak

sotto licenza GPL e già presente come pacchetto per molte distribuzioni: LinEAK disponeva,) di alcuni

all'interno del quale, tra altre informazioni, vi sono i

tool di configurazione grafica che, però, vanno in

tasti elencati nel file di definizione della tastiera, in

crash non appena lanciati o sono assolutamente

questo formato:

instabili, per cui ne faremo a meno.

L'installazione è semplice: potete scaricare i pac

Gc =

chetti aggiornati dalla homepage del progetto

Internet

http://linesk.sourceforge.net/

Mail =

=

oppure utilizzare il repository della vostra distribu zione preferita, che normalmente contiene già que sto software.

dopo il simbolo = sarà possibile inserire il comando che si vuole eseguire con la pressione del tasto cor

$ which Uneakd

rispondente. Ad esempio, per avviare KMail, sarà

/usr/bin/lineakd

sufficiente la seguente riga

L'installazione, oltre all'eseguibile, copia il file del

Mail

=

kmail

manuale relativo al comando, rintracciabile con man lineakd, e una lista di definizione di tastiere,

LinEAK gestisce anche l'intercettazione dei tasti

con tutti i tasti già mappati, che potete visionare in

modificatori, ed è sufficiente aggiungere una nuova

/etc/lineakkb.def. Proviamo ad aprire tale file e a

riga con la combinazione voluta e il comando da

rintracciare una delle tastiere più diffuse, la

eseguire:

Logitech Cordless Desktop Pro: Mail+shift

=

konqueror

www.gifiail.com

I TCDP]

brandname =

"Logitech"

Con le associazioni appena viste la pressione del

modellarne =

"Cordless Desktop Pro"

tasto Mail richiamerà kmail, la pressione di SHIFT + il tasto Mail aprirà il browser preferito (in questo

[KEYS] Sleep

= 223

caso Konqueror ma potreste inserirci Firefox o altri)

Internet

=

per collegarsi al nostro account Gmail.

Mail

178

= 236

Ricordatevi che LinEAK deve essere in esecuzione per poter intercettare i tasti premuti, e deve essere

VendorHome

=

161

attivato insieme all'ambiente grafico. E' possibile avviarlo nella directory Autostart di KDE, come già

[END KEYS]

visto per xmodraap, oppure nel file .xinitre in

IEND LTCDP]

questo modo:

Ogni sezione si presenta con questo schema: ii codice tastiera, che deve essere univoco ([LTCDP]) e che deve riportare un tag di chiusura ([END

lineakd t.

LTCDPj), il produttore {brandname), il modello

exee

startkde

(modelname), la lista dei tasti con il valore dei

keycode relativo, che devono essere delimitati dalla

Sostituendo a startkde il vostro window manager

sezione [KEYS]

preferito. Al prossimo riavvio, insieme all'ambiente

[END KEYSj.

Nel caso la vostra tastiera non sia presente

grafico sarà in esecuzione anche lineakd :

nell'elenco, non sarà difficile aggiungere una nuova sezione al termine del file.

$

LinEAK, una volta installato, non identifica la vostra

8164

ps

a*

|

tty2

grep

lineakd SI

0:80

Uneakd

periferica automaticamente: tra quelle disponibili, il

cui elenco sì può ricavare digitando

Per ulteriori approfondimenti, il manuale del coman do potrà essere di grande aiuto.

S Uneadkd

-l

1

less

Si ringraziano i negozi Essedi 5hop (www.essedi.it) per averci fornito le tastiere per ia prova hardware

C'è da selezionare quella in nostro possesso,

di queste pagine.


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