ACCESSIBILITÀ, COLORE E CREATIVITÀ: LA CASA IN VIA PASCOLI 9 A FOLIGNO Accessibilità e creatività abbinate a competenza tecnica sono i tratti che caratterizzano questo appartamento, la casa di Giorgio e Daniela, a Foligno che è anche la sede dell'Associazione Festival per le Città Accessibili. L’alloggio è pensato per rispondere alle esigenze di una persona con disabilità su sedia a ruote, ed alcune delle sue soluzioni, dal particolare al generale, possono essere prese come spunti di riflessione e progettazione. Consapevoli delle potenzialità “didattiche” della loro casa e avendo fatto della promozione della cultura dell’accessibilità la propria mission, Giorgio e Daniela hanno pensato di aprire le porte della loro casa alle visite delle persone interessate al tema, ovviamente previa prenotazione. E’ pur vero che ogni abitazione è un progetto a sé e che una casa è sempre il più possibile aderente alle esigenze di chi la vive, ma alcune soluzioni hanno carattere generale se pensate per favorire la mobilità di chi è su una sedia a ruote. Alcune, ma non tutte. Inoltre questa casa dimostra come sia possibile declinare le soluzioni accessibili con il proprio progetto di vita e con delle personalità volte alla creatività e all’uso dei colori. Planimetria. L’appartamento si sviluppa al piano terra di una palazzina plurifamiliare, occupa una superficie di 115 mq e si protende all’esterno con un cortile-giardino di 90 mq. La parte coperta è costituita da un ingresso, una cucina con zona pranzo, un soggiorno multifunzione, due camere da letto, due bagni. Dalla sua distribuzione funzionale risultano distinte due aree, per il giorno e la notte.
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La casa nella sua attuale struttura è frutto di un lavoro partecipato compiuto in più fasi della famiglia Raffaelli: Giorgio, Daniela e loro figlio Baires, architetto. All’ingresso della casa, al posto di un comune campanello vi è un batacchio che aziona una campana posta all’interno. La porta ha una soglia a livello e da qui, tramite un breve corridoio, si arriva alla zona giorno con un’ampia cucina e la zona pranzo. Qui praticamente tutto, per dimensioni, altezze e accorgimenti tecnici, è raggiungibile e fruibile da chi utilizza una sedia a ruote. E su ruote sono anche alcune delle soluzioni adottate che servono a facilitare manovre e spostamenti, a seconda dei casi. In cucina le altezze del piano di lavoro, dei fornelli, del forno e della maniglia della finestra sono pensate per rispondere alle esigenze di mobilità dei suoi utilizzatori. Il tavolo di forma ovoidale e realizzato con le stesse mattonelle del pavimento, ruota e si sposta facendo perno su di un palo da cantiere precedentemente utilizzato durante i lavori di consolidamento dopo il terremoto del 1997. Combinando creatività e accessibilità, è divenuto ora motivo di design per questo tavolo in movimento. Le altre gambe del tavolo terminano invece con ruote, il che rende ancora più agevole il suo spostamento a seconda delle esigenze di spazio, che mutano nel corso della giornata. Collocato al di sopra del forno e di fianco al lavandino, sfruttando un angolo altrimenti inaccessibile, c’è un piccolo armadio per bicchieri e stoviglie che gira su stesso. Gli sportelli colorati e con oblò trasparenti, si aprono dal basso verso l’alto rendendo il rotoarmadio particolarmente fruibile da seduti su di una carrozzina. Dalla cucina è possibile accedere al cortile mediante una porta finestra che come tutte le altre è livellata con l’esterno, in modo da non presentare nessun rilievo o ostacolo per la mobilità. Lungo l’architrave che attraversa la cucina un sistema di carrucole utilizza la tecnica dei “tiri” e “mantegni” utilizzati per sorreggere e movimentare le scenografie nei teatri. Manovrabile dalla carrozzina una corda colorata è arrotolata e fissata ad un piolo, “mantegno”, dello stesso colore, sale all’altezza dell’architrave utilizzando due carrucole e lo percorre per ridiscendere al centro della stanza reggendo un oggetto, una composizione di fiori, ecc. Manovrando le corde colorate che identificano i diversi “tiri” è possibile con facilità portare all’altezza che si preferisce ciascun oggetto per spolverarlo, cambiarlo, innaffiare le piante sospese, creare una diversa composizione, ecc. Il soggiorno è uno spazio a più funzioni che viene utilizzato non solo nella sua destinazione primaria ma anche per le attività di laboratorio: maschere, burattini, stampe, disegni animati e giocheria (tracce delle attività che hanno impegnato Daniela e Giorgio in oltre 40 anni di vita in comune) oppure per le riunioni e le
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conferenze stampa dell’Associazione Festival per le città accessibili. È stata realizzata una parete-armadio interamente in legno, costituita da tre elementi-scaffali affiancati che scorrono su ruote. Chiudendo la parete una parte dell’ambiente si trasforma in camera da letto per gli ospiti, il bagno del soggiorno, decorato con un mosaico in ceramica che rappresenta la famiglia gatto compreso, resta di pertinenza della stanza che viene a crearsi e dunque ad uso riservato degli ospiti. Gli scaffali in legno, di ridotta profondità, contengono materiali e attrezzi di piccole dimensioni, pennelli e colori, forbici, colle e mastici, minuteria e attrezzi per cartotecnica, ecc. I tre moduli della parete mobile sono dotati ciascuno di una maniglia di legno per quasi tutta l’altezza, il che la rende manovrabile anche da parte di persone su sedia a ruote. Tutte le porte finestre del soggiorno si aprono sul cortile giardino con soglie livellate quindi si passa dall’interno all’esterno senza difficoltà. La zona notte nella sua attuale conformazione nasce da un progetto di ristrutturazione del 2006 eseguito dall’architetto Baires che ha apportato modifiche distributive essenziali al fine di consentire l’affaccio delle due camere da letto sul cortile giardino. L’intervento ha quindi ridefinito le due camere da letto, il bagno e lo spazio di distribuzione. È stato installato un sollevatore, ovvero un ausilio che permette lo spostamento dalla camera da letto al bagno senza dover utilizzare la sedia a ruote. La camera da letto principale ha una parte del soffitto ribassata, una soluzione che ha permesso di ricavare una nicchia soppalco nella camera attigua, di mascherare così gli ancoraggi del sollevatore e di rendere agevole la sua manutenzione (ad esempio cambio batteria, ecc.). La rotaia si snoda dalla camera da letto al bagno dando origine ad un sinuoso motivo curvilineo, che anziché nascosto è amplificato e reso ancor più personale dalla scelta dei colori. Il sollevatore interamente motorizzato, corsa e sollevamento, permette l’utilizzo autonomo da parte della persona interessata anche, ad esempio, per passare dalla carrozzina manuale a quella elettrica. In sostanza il modo in cui è stato inserito questo meccanismo dimostra che anche un ausilio prettamente sanitario, con qualche accorgimento in più, può essere inserito nell’abitazione con gusto e cura del particolare. Il sollevatore è stato anche oggetto di una attenta scelta tra i vari modelli disponibili sul mercato a causa della necessità di avere binari con raggi di curvatura piuttosto ristretti, di circa 50 cm. Sono infatti tre le curve che compie il meccanismo per spostarsi, prima nella camera da letto, poi da questa al disimpegno ed infine nel bagno, quando passa dalla doccia al bidet e al water.
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Il bagno principale è dotato di una comoda doccia a paviment pavimento incassata in una nicchia, un water e un bidet sospesi ed ancorati a parete, ed infine un lavabo senza colonna. Per quanto riguarda la collocazione del wc, questa è legata alla mobilità dei suoi utilizzatori, perché le persone su sedia a ruote possono ave avere re diverse modalità di accosto al vaso: l’accosto laterale, l’accosto frontale e quello diagonale. Il cortile precedentemente recedentemente alla ristrutturazione, veniva utilizzato come parcheggio per l’auto ed era ribassato rispetto al piano di calpestio interno di oltre 50 cm. È costituito di due zone: il cortile e il retro cortile con un piccolo capanno ca ribattezzato fale-gnomeria. Le due porzioni di cortile sono ora a quota zero, ossia allo stesso livello di camminamento dell’interno dell’appartamento. La fale--gnomeria è invece rimasta al livello originale,, ma la sua accessibilità è ottenuta con una rampa. Avendo rialzato il livello del cortile anche in corrispondenza degli accessi delle porte-finestre ill piano di calpestio non present presenta dislivelli di sorta e si è ottenuta un’unica area percorribile e fruibile, contigua dall’interno all’esterno. La cura nella sua ideazione la si legge non solo dalla fruibilità ma anche dai materiali e dalle numerose piante che lo arricchiscono di colori e di vita, tra le qua quali si impongono un antico albero di fico e uno splendido glicine. Il cortile, in questo modo curato personalmente da Daniela Daniela, ha vinto il secondo premio della gara “Giardini “ in fiore” (Comune Comune di Foligno 2017 2017) …………………….. Testo liberamente tratto da due art articoli icoli dell’architetto Daniela Orlandi pubblicati su “superabile. it” – 5/15 settembre 2016 …………………….. Qui alcune immagini https://issuu.com/folignobenecomune/docs/casa_accessibile_foto
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