FONDAZIONE CAMILLO CAETANI
CENTRO DI STUDI INTERNAZIONALI GIUSEPPE ERMINI FERENTINO
ROMA
Riproduzione digitale
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SOPHIE LEVIE La rivista Commerce e il ruolo di Marguerite Caetani nella letteratura europea 1924-1932
Roma 1985
QUADERNI DELLA FONDAZIONE CAMILLO CAETANI V
Sophie Levie
La rivista Commerce e il ruolo di Marguerite Caetani nella letteratura europea 1924-1932
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ROMA 1985
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QUADERNI DELLA FONDAZIONE CAMILLO CAETANI A CURA DI LUIGI FIORANI
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Sophie Levie
La rivista Commerce e il ruolo di Marguerite Caetani nella letteratura europea 1924-1932
ROMA 1985
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© 1985 FONDAZIONEçAM!LWCAETANI VIA DELLE IIOTI'ÈGHE OSàJRE, 32 - ROMA
Indice
di Hubert Howard
pag.
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1924-1932
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BIBLIOGRAFIA
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APPENDICI: I. INDICE DEI QUADERNI; II. LETTERE DI MARGUERITE CAETANI
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PRESENTAZIONE
LA RIVISTA "COMMERCE" E IL RUOLO DI MARGUERITE CAETANI NELLA LETTERATURA EUROP:É.A,
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Sovrapponendosi alla stratificazione del materiale archivistico accumulato attraverso i secoli~ esiste, nell'Archivio della Fondazione Camilla Caetani a Roma, un fondo di documenti indispensabile per lo studio della letteratura modern_a. Questo fondo è connesso con le riviste « Com.merce » e « Botteghe Oscure » di cui fu promotrice e animatrice la principessa Marguerite Caetani di Bassiano. · Attingendo alle carte di Marguerite Caetam~ la pro/ssa Sophie Levie dell'Università di Nimega apporta nuovi dati sulla genesi del progetto e sulle ampie collaborazioni che Marguerite Caetani riusd, con un talento eccezionale, ad assicurare alle sue pubblicazioni. Con il passare degli anni si comincia a capire meglio l'influenza che queste riviste hanno esercitato nella cultura letteraria del nostro secolo. Non si trattava, né in « Commerce » né in « Botteghe Oscure », di un commercio mosso da interessi particolaristici, quelli stessi che avevano portato al deserto contemporaneo di cui parlava T.S. Elio! nel suo« Wasteland ». Questi letterati apriro-
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no porte e finestre. In tempi di chauvinismo imperante raccoglievano l'amicizia e la collaborazione di scrittori di tutte le nazionalità. L'indice di« Commerce » pubblicato negli anni V enti-Trenta è colmo di nomi forestieri che in molti casi comparivano per la prima volta su una scena internazionale: Ortega y Gasset, William Faulkner, Soren Kierkegaard, Ossipe Mandelstam, Boris Pasternak, Hugo von Hofmannsthal; Bernard Groethuysen, Virginia W oolf, Garcia Lorca, Franz Kafka, Giuseppe_ Ungaretti~ Rainer Maria Rilke, St.-]ohn Perse e tanti altri. Il nome di Marguerite Caetani non figura mai sulle pagine di« Commerce », scegliendo una discrezione così contrastante con l'esibizionismo pubblicitario dei nostri giorni. Ma era lei il punto di riferimento, la sintesi di tutto. Vorrei ricordare quell'indimenticabile convivio di letteratt~ pittori~ musicisti che si radunavano regolarmente nell'accogliente Villa Romaine a Versailles, dimora di Marguerit(! e di Rof/redo Caetani. Qu( in un'atmosfera di vivace attenzione a tutto ciò che di nuovo stava maturando nell'Europa letteraria, si scambiavano le loro idee ed auspicavano un futuro in cui i fenomeni culturali avrebbero ripreso la loro funzione e il loro primato in mezzo agli uomini. « Il n'y a qu'une touche», diceva Leon Paul Fargue a ]ean Paulhan, « c'est le talent ».
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In questo « commercio delle idee » come lo chiamava Paul Valery, il valore supremo doveva essere la qualità. In occasione dell' « Hommage a Commerce » tenutosi a Roma nel 1958, Gaston Palewskt~ l'ambasciatore di Francia, così ricordava Margueri'te Caetani nella prefazione al catalogo della mostra celebrativa: « Pour réussir cette aventure spirituelle, il /allait cette /emme supèrieure, son amour des lettres, sa générositè, son intransigence tetue, son horreur du compromis, son sens infallible de la qualitè, sa curiositè de l'avenir ». E quando St.-]ohn Perse inviava il suo poema « Exil » a Marguerite Caetani lo fece in questi temrini: « A vous, amie très chère, dont l'élégance morale et la noblesse de coeur demeureront associées à l'envoie de tant d'oeuvres franc.aises ». Da parte sua Giuseppe Ungaretti riassumendo, nel 1958, il ruolo che ebbe modo di svolgere « Commerce » negli anni V enti~ aggiunse: « per altre iniziative gli scrittori di oggi hanno doveri di /orte gratitudine verso Marguerite Caetani; ma per Commerce i pochi superstiti della vecchia generazione, anche a nome dei loro numerosi scomparsi~ le dicono che il loro debito verso di lei non ha misura». Con vero piacere presento, dunque, i risultati della ricerca di Sophie Levie, ringraziandola del suo lavoro; ringraziando, parimenti~ l'Istituto Olandese di Roma
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nella persona del suo presidente il prof Johannes Offerhaus per la collaborazione prestata sia alle ricerche suddette, sia alla conferenza del 15 marzo 1983, alla quale questo quaderno deve la sua origine. Hubert Howard Presidente della Fondazione Camillo Caetani
Palazzo Caetani, 15 marzo 1985
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Sophie Levie LA RIVISTA "COMMERCE" E IL RUOLO DI
MARGUERITE
GAETANI
NELLA
1924-1932
LETTERATURA EUROPEA
I. Ila rivista Commerce sono stati dedicati, finora, sette articoli 1, •· ma nessuno di essi, tranne il brillante saggio di Giovanni Macchia, « Biografia di una rivista», può considerarsi un serio tentativo di inquadrare Commerce in una prospettiva storico-lettèraria per coglierne appieno la funzione, senza dubbio eccezionale, svolta nella letteratura europea 2 • Il dato più importante ricavabile dalla scarsa bibliografia sulla rivista è che questa era sorta per iniziativa di una donna, la principessa di Bassiano, com'è nominata negli articoli francesi, o Marguerite Caetani, secondo la denominazione più frequente fra gli studiosi italiani. In occasione della mostra « Hommage à Commerce », tenutasi a Roma alla fine del 1957, Giovanni Macchia scrive: « Viene svelato ufficialmente agli occhi di tutti il nome della gentile e munifica fondatrice: Miss Marguerite Gilbert Chapin, cioè Margherita Caetani, principessa di Bassiano » 3 • Se ci si limita infatti alla lettura della rivista non si ha modo di incontrare il suo nome, con il rischio di ignorare anche quale sia stato il ruolo di Marguerite Caetani. Ma se si esaminano gli archivi 4 è chiaro che la
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principessa ebbe responsabilità non solo di redazione, ma di un'intelligente e generosa animatrice. Una prima indicazione sulla strategia di Commerce ci è fornita dalle operazioni a cui ha dato luogo il poema « Anabase » di Saint-John Perse, pseudonimo com'è noto di Alexis Leger. Il poema stesso non appare sulla rivista, dove invece è pubblicato il testo di Hugo Von Hofmannsthal, intitolato « Emancipation du lyrisme français » 5 , tradotto dallo stesso autore, Von Hofmannsthal, e che nella traduzione tedesca di « Anabase » fungeva da prefazione. Il testo .di Von Hofmannsthal esce in lingua tedesca nel maggio 1929 nella Neue Schweizer Rundschau e viene pubblicato nel ventesimo numero di Commerce nell'estate dello stesso anno. Il testo di « Anabase » era uscito nel gennaio 1924 nella Nouvelle Revue Française e l'editore Gallimard ne aveva pubblicato subito due edizioni. In quel periodo Marguerite Caetani, che era amica di Alexis Leger, abitava a Villa Romaine a Versailles: senza dubbio doveva aver letto il poema nella Nouvelle Revue Française e l'autore dovette certamente farle omaggio di un esemplare del volume. Nell'edizione Pléiade dell'opera di Saint-John Perse leggiamo a pagina 1104: De 1925 à 1947, toute réédition de l'ceuvre de Saint-John Perse avait été interdite en France par l'auteur, (... ). Saint-John Perse
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accepta seulement des.traductions étrangères (pour la plupart en éditions bilingues) . Le singulier destin d'« Anabase » à l'étranger fut favorisé par le nombre et la qualité de ses traducteurs imrriédiats.
I traduttori nelle diverse lingue sono effettivamente molti: Adamovic e Ivanov in russo, con una prefazione di Valery Larbaud nel 1926; Bernard Groethuysen e Walter Benjamin in tedesco con la suddetta prefazione di Von Hofmannsthal nel 1929 6; T.S. Eliot - che scrisse anche la prefazione - in inglese nel 1930; Giuseppe Ungaretti - come Eliot prefatore e traduttore - in italiano nel 1931; in questo stesso anno apparve anche una traduzione in spagnolo e una m romeno. Come mai il poema, appena uscito, venne tradotto in tante lingue e da traduttori così autorevoli? Allo stato della ricerca non mi è possibile dare con sicurezza una risposta. Dalla corrispondenza inedita Caetani-Larbaud risulta che Marguerite Caetani pregò Larbaud e Von Hofmannsthal di scrivere una prefazione alla versione in lingua russa e a quella in tedesco. Per quanto riguarda la traduzione inglese si trova uno scambio di lettere fra Eliot e Marguerite Caetani e non tra lo scrittore inglese e Leger. Inoltre nelle note al testo dell'edizione Pléiade 7 si legge che Giuseppe Ungaretti, nel 1926, fece partecipe Marguerite Caetani
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delle sue idee e dei suoi progressi in merito alla traduzione-di « Anabase ». Sulla base di questi dati si è tentati di concludere che a pregare i diversi autori tutti collaboratori di Commerce salvo i due r'ussi e Benjamin - di tradurre« Anabase » sia stata proprio Marguerite Caetani. La vicenda d'« Anahase » è esemplare di emme si operasse attorno a Commerce, anche se nel caso in questione si tratta di traduzioni di un testo francese, mentre normalmente la rivista si occupava soprattutto della traduzione di testi stranieri in francese. L'esempio di « Anabase » chiarisce in primo luogo che Marguerite Caetani e gli autori interessati credevano nella possibilità di far recepire la letteratura in traduzione. In secondo luogo illustra che « si commerciava » in letteratura: si scambiavano, si traducevano testi e si scrivevano delle prefazioni per presentare al pubblico lo scrittore. (È questo il momento di soffermarsi sul titolo della rivista. Il nome Commerce veniva usato nella .sua antica accezione umanistica: « commerce d'idées »,o« commerce d'esprit» 8 ). In terzo luogo « Anabase » costituisce un esempio, fondamentale, della letteratura che Marguerite Caetani voleva diffon-· dere nella sua rivista. « Anabase » viene definito dalla cnttca come un lungo « poème-en-prose » epico o epico-lirico, che per certi aspetti formali e per la
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tematica appartiene a quella corrente letteraria che, nella teoria generale della letteratura degli ultimi dieci anni, viene chiamata Modernismo 9 • In una intervista lo stesso Leger descrive come segue il tema di « Anabase »: Anabase a pour objet le poème de la solitude dans l' action. Aussi bien l'action parmi les hommes que l'action de l'esprit, envers autrui comme envers soi-mème 10 •
Spostiamo ora l'attenzione da un testo come « Anabase » che in fondo non figura nella rivista, a
quei testi che invece vi figurano. Cominciamo con alcune cifre: uscirono in tutto 29 fascicoli, uno a stagione; con una tiratura di 1600 esemplari 11 ; al momento di maggiore diffusione la rivista poteva contare su punti di vendita in 19 paesi; non solo europei. Tutto procedette per il meglio fino al 1930, ma negli ultimi due anni di vita apparvero, a causa di difficoltà finanziarie, solo tre numeri. Nel suo co~plesso Commerce comprende più di 215 titoli e più di 6000 pagine: prosa, poesia, teatro, testi storico-culturali, lettere e altri sottogeneri di più difficile classificazione. I testi pubblicati ricoprono un periodo che va dal V secolo dopo Cristo al 1932: erano in prevalenza testi francesi ma anche traduzioni da più di 15 lingue diverse: cinese, giapponese o altre lingue
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non europee, ma soprattutto inglese, tedesco, italiano e russo. È perciò interessante indagare quale sia stata la motivazione della scelta dei testi e se in tale motivazione sia dato cogliere una coerenza sistematica.
II. Dalla corrispondenza che ho avuto modo di esaminare emergono alcuni aspetti su cui si basava il programma redazionale di Commerce. Partendo da questi è possibile avviare un tentativo di descrizione della poetica della rivista. Si cerca invano su Commerce un programma esplicito o delle dichiarazioni programmatiche della redazione che chiariscano la linea da seguire per potere così delineare la poetic~ della rivista; ci si deve quindi basare esclusivamente sui testi stessi e su eventuali affermazioni reperibili nelle lettere. Commerce mostrò una spiccata attenzione per la letteratura moderna, anzi modernissima, senza però trascurare la tradizione. Per questa tendenza la rivista si colloca in un movimento più vasto che si riscontra per esempio anche nelle critiche, nei saggi e nella poesia di un T.S. Eliot e un Osip Mandelstam 12 • In una lettera alla sorella di Nietzsche, Elisabeth, alla
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quale chiedeva l'autorizzazione a far tradurre alcuni testi di Nietzsche per poi pubblicarli su Commerce 13 , Marguerite Caetani cerca di convincerla nei termini seguenti: In dieser Vereinignung (sic!) von dem, was jung gebleben ist und ewig jung bleiben wird, mit dem Neue, was unsere eigene Zeit bringt, sehe ich den eigentlichen Sinn einer Zeitschrift wie Commerce. (In questa combinazione di ciò che è rimasto giovane e rimarrà sempre giovane, col nuovo apportato dal nostro tempo vedo il vero senso di una rivista come Commerce). ·
.E in una lettera precedente aveva già chiarito che cosa intendeva per « ciò che- è rimasto giovane e rimarrà sempre giovane»: Zugleich mochte ich noch bei Ihnen anfragen, oh Sie fur unsere Zeitschrift Commerce nicht ein oder das andere unedierte Ftagment Ihres Bruders zur Verfugung stellen mochten. Commerce hat sich zur Aufgabe gestellt, seinem Leserkreise die Kenntnis derjenigen geistigen Schopfungen zu vermitteln, die ganz in dem Sinne Nietzsches zu dem unverlierbaren Besitz der grossen Kultureinheit, die fur uns alle Europa darstellt; gehoren. (Colgo l'occasione per chiederLe se vuole mettere a disposizione della nostra rivista Commerce qualche frammento inedito di Suo . fratello . Commerce si propone di comunicare ai suoi lettori la conoscenza di quelle creazioni spirituali che appartengono, proprio nel senso di Nietzsche, al tesoro inalienabile di quellà grande unione culturale che rappresenta per noi l'Europa).
Qui viene espresso chiaramente, più che nella corrispondenza con redattori e con collaboratori, che
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cosa si proponesse Marguerite Caetani nella conduzione della rivista. Dalla scelta dei testi si può dedurre che Commerce si impegnava soprattutto nella presentazione della letteratura meno recente, se considerata qualitativamente valida, accompagnata però dalla più moderna, allo scopo di mantenere cosl la tradizione letteraria e di mostrare, allo stesso tempo, fiducia nella continuazione di questa tradizione. Troviamo quindi in uno stesso numero, l'uno accanto all'altro, Meister Eckhart e Paul Claudel, o un frammento da « To the Lighthouse » (« Gita al faro ») di Virginia Woolf e un testo in prosa del Trecento italiano 14 • Questa predilezione per la combinazione di testi antichi, specialmente se poco noti, e la letteratura più moderna, che si rileva in quasi tutti numeri di Commerce, è forse la componente più importante della sua poetica. Nelle lettere a Elisabeth Nietzsche e in altre riguardanti la scelta dei testi si riscontra una preferenza per i materiali ancora inediti. Che non sempre erano reperibili, owiamente: la prefazione di Von Hofmanrtsthal, per esempio, era già stata pubblicata in precedenza, ma, nell'insieme, la percentuale dei testi di autori noti, e meno noti, ospitati per la prima volta in Commerce è straordinariamente alta. Oltre al frammento da « T o the Lighthouse » appena nominato, si possono ricordare le poesie di Eliot e Edith Sitwell,
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testi di Pasternak e Mandelstam e, naturalmente, quelli degli stessi redattori. Che l'accostamento di vecchio e nuovo non procedesse sempre senza qualche difficoltà, lo attestano i problemi provocati dalla presentazione di testi surrea~ listi. Nella corrispondenza inedita fra Marguerite Caetani e Valery Larbaud 15 si trovano parecchie osservazioni che alludono a queste difficoltà. Sembra infatti che Paul Claudel, i cui contributi erano molto apprezzati dalla redazione, si rifiutasse a un certo momento di continuare a pubblicare su Commerce se ne veniva ancora offerta l'occasione anche ai surrealisti. Più~tardi si lasciò persuadere a coll~b~rare di nuovo, ma seguitò evidentemente a far tante difficoltà che Marguerite Caetani, in una lettera a Larbaud, col quale corrispondeva in francese, esclama: « Claudel is a pig ». In una lettera successiva 16 si parla della pubblicazione di testi del surrealista Soupault. Marguerite Caetani scrive a Larbaud: Ne pourrions nous pas par son intermediaire avoir de temps à autre des textes des meilleurs Surréalistes sans avoir des relations directes avec eux ce qui entraine toujours des incidents désagréables?
Marguerite Caetani annoverava fra « les meilleurs Surréalistes » anche Louis Aragon di cui avrebbe
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pubblicato ben volentieri dei testi su Commerce, nonostante una terribile lettera scritta da questi alla redazione. J.e trouve - confidava a Larbaud Marguerite Caetani - qu'il a trop de talent pour que nous puissions si facilement l'enrayer de parmi les collaborateurs de Commerce.
Il nome di Aragon offre ·10 spunto per mettere in luce un'altra caratteristica di Commerce: l'awersione, cioè, ai problemi di « politica » letteraria. Larbaud, Valéry e parzialmente anche Fargue erano in contatto con altre riviste 17 contemporanee a Commerce. Conoscevano perciò fin troppo bene le difficoltà e i dissidi abituali fra redattori, editori e collaboratori. La redazione di Commerce voleva evitare questi problemi. Dalle lettere di Larbaud e Valéry a Marguerite Caetani, citate in un articolo di Iris Origo 18, si desume che i redattori intendevano rivolgersi a un gruppo ristretto di appassionati di letteratura e non a un gro~so pubblico. Desideravano che Commerce si differenziasse da ogni altro periodico non mediante delle scelte politiche, ma per una presa di posizione che rispecchiasse sicurezza e autorità, nella speranza, espressa da Larbaud, che la rivista non si sarebbe mai« commercializzata ». Il materiale inedito, conservato nell'Archivio Cae-
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tani e in diverse biblioteche e archivi francesi, mostra come la redazione procedesse nel tentativo di attuare questa sua linea direttiva. Non si tenevano vere e proprie riunioni di redazione. Ogni due settimane, la domenica, Marguerite e Roffredo Caetani intrattenevano i redattori e gli altri ospiti, a Villa Romaine, o in un ristorante vicino. Durante una di queste colazioni nacque l'idea di Commerce e durante questi incontri, una volta avviata la rivista, si discutevano i problemi e si facevano dei progetti. Era pe.rò soprattutto per lettera che veniva deciso quali testi sarebbero apparsi sulla rivista. Operando il più discretamente P<?Ssibile si tentava di prevenire dissidi di natura politicoletteraria 19 • La stessa scelta dei testi operata dalla redazione sottolinea del resto questo tipo di approccio: si preferivano opere appartenenti alla letteratura creativa, d'invenzione, dove meno frequenti o meno immediate sono quelle prese di posizione di tipo politiço-letterario che invece affollano spesso i saggi e gli studi critici. Al contrario di molte altre riviste letterarie di quel periodo, come ad esempio, la francese Bzfur, l'americana The Dial o le due inglesi Scrutiny e The Criterion, Commerce non pubblicò « foreign letters », né recensioni di eventuali riviste concorrenti, né commenti a avvenimenti di carattere sociale. Nella bibliografia finora disponibile su Commer-
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ce, sono menzionati, accanto ai tre redattori fissi, Larbaud, Fargue e Valéry, Jean Paulhan e Alexis Leger come redattori « silenziosi». Paulhan non poteva essere ufficialmente redattore poiché a quell'epoca era redattore capo della Nouvelle Revue Française, ma diede a Marguerite Caetani non pochi suggerimenti e le fornì spesso testi da pubblicare in Commerce. Quanto a Leger è da presumere che preferisse non apparire come redattore a causa della sua posizione di braccio destro del ministro degli Affari Esteri, Aristide Briand. A prescindere dalla testimonianza personale di Leger stesso, il materiale da me consultato finora non offre comunque dei dati concreti che indichino un qualsiasi contributo o aiuto offerto da Leger a Marguerite Caetani o ai redattori nella conduzione della rivista 20 •
III. La corrispondenza tenuta da Marguerite Caetani allo scopo di raccogliere testi, è molto estesa. Marguerite Caetani aveva creato, per così dire, una rete di agenti letterari nei diversi paesi europei. Sceglieva i suoi corrispondenti fra gli autori del cui giudizio in questioni letterarie si fidava e li promuoveva consiglieri. Per l'area anglosassone era in contatto con T.S.
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Eliot che redigeva The Criterion; per la letteratura tedesca con Hugo Von Ho&nannsthal, membro della redazione della rivista Neuen Deutschen Beitrage; per l'Italia con Giuseppe Ungaretti; per la letteratura russa veniva consigliata da D.S. Mirsky, che in quegli anni viveva a Londra e dove, nel 1927, aveva pubblicato l'importante A History of Russian Literature. Questi agenti le segnalavano gli autori che a loro giudizio meritavano uno spazio su Commerce. Marguerite Caetani, quindi, li contattava per lettera o, nei casi in cui le pareva più opportuno, chiedeva ali' agente straniero o a uno dei consiglieri francesi, il più delle volte Larbaud o Paulhan, di farlo . Una volta avviati i contatti, quando l'autore aveva mandato un suo testo, Marguerite Caetani decideva se sarebbe apparso nel periodico: dopo aver consultato i redattori, ovviamente, ma la parola decisiva spettava comunque a lei. E, senza dubbio, l'alto livello raggiunto dalla rivista, quale risult~ dagli scrittori e dai testi che ho avuto modo di nominare fin qui, fu dovuto al suo fiuto e al suo senso critico. Ma bisogna segnalare anche alcuni sorprendenti passi falsi. È difficile capire come mai Marguerite Caetani abbia posto il suo veto a testi di Italo Svevo, Thomas Mann, D.H. Lawrence e Ezra Pound. Fino a questo momento non mi è stato possibile scoprire sulla
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base di quali argomenti abbia rifiutato questi autori. Le lettere rivelano però che i suoi redattori e gli altri consiglieri non sempre erano d'accordo con queste decisioni. Se si stabiliva di pubblicare su Commerce un testo originariamente non francese Marguerite Caetani sceglieva un traduttore. Larbaud traduceva la maggior parte dei testi inglesi e italiani; Paulhan e Groethuysen erano i traduttori dal tedesco a cui Marguerite Caetani si rivolgeva più spesso. Sia gli autori che i traduttori venivano pagati con assegni. Non ho potuto stabilire con precisione quanto venisse rimunerata una pagina in Commerce, ma dalle lettere dei collaboratori risulta chiaramente che Marguerite Caetani era sempre molto generosa. I criteri di scelta adottati per la letteratura straniera erano applicati anche alla letteratura francese di quegli anni. I consiglieri più autorevoli, in questo caso, erano i tre redattori e Paulhan: la loro fitta rete di contatti comprendeva in pratica l'intero mondo letterario francese di quegli anni. Valéry, che a quell'epoca era già membro dell'Académie Française ed era impegnatissimo in conferenze in patria e fuori, svolgeva soprattutto un ruolo di mediatore, di sostenitore, più che occuparsi attivamente della ricerca di autori. F argue era la figura meno adatta ad impegnarsi
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all'interno di una organizzazione; gli elementi emersi dalla corrispondenza con Marguerite Caetani e gli altri redattori 21 sono insufficienti per stabilire quale sia stato il suo ruolo nella redazione. Larbaud invece partecipava molto attivamente. Inoltre, poiché si recava abbastanza spesso all'estero, era al corrente, della situazione letteraria in Inghilterra, in Italia e in Spagna; in Francia conosceva gli scrittori legati alla Nouvelle Revue Française e a tutte le altre riviste a cui collaborava. Paulhan, nella sua funzione di redattore capo della Nouvelle Revue Française, riceveva un gran numero di manoscritti e ne passava una buona parte a Commerce 22 • Dal momento che i redattori frequentavano in parte gli stessi, ma in parte anche circoli letterari diversi, avevano modo di dare ciascuno, tranne F argue, un apporto particolare alla rivista. La linea della redazione era tuttavia ben determinata e da quanto si è esaminato finora risulta che essa mirava a fare di Commerce una rivista che: 1) fosse cosciente della tradizione letteraria e che lo manifestasse dedicando attenzione alla letteratura meno recente; 2) desse la preferenza alla letteratura ancora inedita, con la pubblicazione, per esempio, di manoscritti sconosciuti e soprattutto con la presentazione di autori giovani poco noti; 3) sostenesse un'idea non nazionalistica ma cosmopolita della letteratura; 4) affermasse
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l'importanza della traduzione letteraria pubblicando molte traduzioni ad alto livello; 5) evitasse quanto più possibile una politica letteraria. In questa sede non è possibile soffermarsi sui singoli testi; per concludere però vorrei prendere ancora in considerazione un ultimo esempio che mostra come i testi di Commerce denotino delle scelte che ancor oggi possono avere delle conseguenze per la storia letteraria e per la conoscenza della genesi e della situazione testuale di alcune opere fondamentali della letteratura europea del Novecento. Consideriamo il frammento, già citato, da « To the Lightouse » di Virginia Woolf. La seconda parte del romanzo, intitolato « Time Passes », è pubblicata col titolo « Le Temps Passe» nel decimo numero di Commerce, uscito nell'inverno del 1926. In calce alla traduzione si legge:« Traduit par C. Mauron ». Conformemente alle regole di Commerce il testo non era ancora apparso in quel momento in Inghilterra; « To the Lighthouse » venne pubblicato infatti per la prima volta nel 1927 da The Hogarth Press, la casa editrice di Leonard e Virginia Woolf. Un paragone fra il brano francese e quello dell'edizione di The Hogarth Press rivela delle discrepanze che non sono riportabili allo scarto fra le due lingue o a un'interpretazione personale del traduttore Charles Mauron. Le differenze fra il testo francese
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e quello inglese autorizzano a chiedersi se Mauron non abbia rielaborato il testo per renderlo comprensibile ai lettori, o se si sia basato per la traduzione su un'altra, forse precedente, redazione. La risposta a queste due domande si può trovare nell'articolo di Susan Dick, professoressa d'inglese alla Queen's University in Canada. La professoressa Dick ha avuto la possibilità di consultare 23 il manoscritto di « To the Lighthouse », che si trova nella B~rg Collection 47 • La sua ricerca ha portato alla luce l'esistenza di due versioni di« Time Passes » che presentano tra loro grandi differenze. La prima versione è il manoscritto e la seconda è il testo dattilografato così come alla fine venne pubblicato. 25 La traduzione francese, nota nel complesso di opere riguardante Virginia Woolf 26 e quindi anche usata nella sua ricerca dalla professoressa Dick, non risulta essere né una traduzione del manoscritto né una del testo finale, ma sembra essere più che altro una versione intermedia contenente delle caratteristiche di ambedue i testi inglesi. Eventuali stesure intermedie di altre parti del romanzo non sono state conservate 27 • Dopo aver messo a confronto alcuni frammenti dei testi di tutte e tre le versioni di« Time Passes », la professoressa Dick arriva alla conclusione che « Le Temps Passe » anche se possiede più punti in comune
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con il manoscritto che con la versione stampata, non di meno rivela anche molto chiaramente dei tratti in comune con il testo finale. Sembra quindi lecito considerare il testo su Commerce come un « work in progress ». Susan Dick descrive nel suo articolo le differenze tra i tre stadi di questa parte del romanzo, sottolinea la grande importanza che queste tre versioni hanno per la buona comprensione di questo complicato e quasi lirico testo e ci rivela quale significato i tre frammenti assumano per una buona interpretazione di tutto il romanzo. Viene così spiegata la discrepanza tra il testo su Commerce ed il testo in ambedue le versioni in lingua inglese. Dopo di ciò è importante per noi la domanda se Virginia Woolf, che, come si sa, descriveva accuratamente sui suoi diari e lettere la genesi delle sue opere letterarie, avesse scritto un commento sulle diverse versioni di « Time Passes » e forse anche sul ruolo di Mauron in tutto ciò che riguardò la nascita della traduzione. Cominceremo con questo secondo punto: Mauron, che più tardi diverrà famoso per i suoi contributi alla psicocritica letteraria 28 , godeva, come traduttore, della fiducia dei membri del Bloomsbury Group 29 e non era sconosciuto alla redazione di Commerce per il fatto che già prima erano state
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pubblicate sulla rivista alcune sue poesie 30 • Nel 1926 Virginia Woolf probabilmente non conosceva ancora Mauron: un accenno al suo nome si trova per la prima volta nel 1928 31 • Né dai diari e dalle lettere pubblicate di Virginia Woolf, né dalle lettere inedite che si trovano nell'Archivio Caetani si può stabilire chi avesse chiesto a Mauron di tradurre il testo per Commerce o chi gli avesse dato una copia del « Time Passes ». Sembra abbastanza logico supporre che Roger F ry esercitasse in quella circostanza un ruolo di mediatore 32 , ma non si hanno delle vere prove. Purtroppo non sono riuscita a stabilire se esista ancora un testo inglese del frammento tradotto da Mauron. In base ai risultati di Susan Dick e al valore che lei attribuisce a « Le Temps Passe», non sembra giusto supporre che Mauron stesso avesse fatto un'adattamento del testo per i lettori di Commerce. La cronologia della storia della genesi di « T o the Lighthouse » così come viene descritta da Virginia Woolf nei suoi diari e lettere, rafforza l'idea che Mauron avesse tradotto e perciò conservato un unico stadio intermedio del testo. Virginia Woolf inizia a scrivere « To the Lighthouse » nell'estate del 1925 33 . In un primo momento la stesura procede a stento e la scrittrice conclude la prima parte il 28 aprile 1926. Il giorno dopo comincia a lavorare alla seconda parte e
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cosl scrive il 25 maggio nel suo diario: I bave finished - sketchily I admit - the second part of To the Lighthouse - and may, then, bave it all written over by the end of July 34 . (Ho finito - ammetto in forma di abbozzo - la seconda parte di To the Lighthouse - e posso averla interamente rielaborata verso la fine di luglio).
L'unico riferimento alla traduzione di « Time Passes » è del gennaio 1927, quando; poco dopo la pubblicazione del decimo numero di Commerce, la scrittrice scrive a Edward Sackville West: My dear Eddy, (... ) I'm glad, but surprised, that you like Time Passes. I thought that between the Princesse Bassiano and the translator it had got into a hopeless mess, and was too ashamed to read it 35 . (Caro Eddy, (... ) sono lieta, ma sorpresa che ti piaccia Time Passes. Pensavo che tra la ·Principessa Bassiano e il traduttore il testo fosse diventato disperatamente _confuso. E mi vergognavo troppo per leggerlo).
Come abbiamo già visto, il 25 maggio del 1926 il primo abbozzo di « Time Passes » era pronto; Virginia W oolf voleva rivederlo prima di agosto, nel gennaio del 1927 la scrittrice commentava, con quel suo modo tipico, la traduzione francese comparsa nel dicembre sul · decimo numero di Com merce. La versione inglese definitiva del romanzo era pronta verso la metà del gennaio del 1927 e il romanzo uscì il5 maggio. In base a quanto detto, concludo che Mauron
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dopo il luglio del 1926 ricevette il testo di « Time Passes » già revisionato una volta, che consegnò sotto forma di « Le T emps Passe » al massimo nel novembre del 1926 (secondo la prassi stabilita dalla redazione, un mese prima della comparsa del fascicolo). Si potrebbe obiettare che « T o the Lighthouse » costituisca un esempio particolarmente complicato. Certamente, sotto questo aspetto, non è rappresentativo degli altri testi di Commerce, ma illustra comunque quali conseguenze storico-letterarie possa implicare l'esame dei singoli contributi a questa rivista. A mio parere Marguerite Caetani, forse senza esserne pienamente cosciente - ma vagliare questa affermazione spetta appunto agli storici della letteratura - si è riallacciata a quella corrente letteraria degli anni venti definita Modernismo: gli autori citati, l'attenzione rivolta alla letteratura meno recente, i problemi con i surrealisti e il gran numero di testi che nella forma e nella tematica sono riportabili alla corrente del Modernismo, rinviano in maniera spiccata in questa direzione. Marguerite Caetani non ha lasciato un diario in cui potremmo seguire le sue idee e i suoi giudizi sulla letteratura giorno per giorno; credo di poter affermare tuttavia che Commerce costituisce non solo un riflesso di quelle idee e di quei giudizi, ma anche un risultato difficilmente superabile.
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NOTE
1 Vedi bibliografia: BouRDET 1959, BROWN 1973, LIOuRE 1970, MAccHIA 1973 (1959), 0RIGO 1965, PALEWSKI 1975, UNGARETTI 1974 (1958) . Importante è anche il catalogo della mostra « Hommage à Commerce » tenutasi a Roma nel 1958: 2 È proprio la mancanza di uno studio ampio e approfondito che mi ha convinta a scegliere Commèrce come oggetto di indagine per la mia tesi di dottorato. Ringrazio il prof. Pieter de Meijer. che ha richiamato la mia attenzione su Com m erce e segue attualmente la mia ricerca come« promotor ». 3 Vedi MACCHIA 1973, p. 378. 4 Alla Bibliothèque Doucet, dove mi recai durante il mio primo viaggio a Parigi alla ricerca di resti dell'archivio di redazione e di altri documenti, scoprii l'esistenza di lettere della priricipessa di Bassiano, consultabili però solo con l'autorizzazione dell'erede. Il signor Hubert Howard, Presidente della Fondazione Camillo Caetani di Roma, a cui mi rivolsi subito, non solo mi concesse l'autorizzazione ma mi informò dell'esistenza di altro materiale, di sicuro interesse, presso l'Archivio Caetani custodito nella Fondazione, L'esame del materiale, poco studiato finora, si è rivelato preziosissimo per la mia ricei:ca. Desidero perciò esprimere qui la mia riconoscenza al signor Howard: grazie al suo invito a consultare e a studiare il materiale mi è possibile descrivere ora come operasse la reda~ione della rivista e quale fosse la sua poetica. So~o inoltre particolarmente lieta di rendere noti, in questa sede, alcuni risultati della mia ricerca. 5 Huco VoN HoFMANNSTHAL, « Emancipation du lyrisme français » , Commerce XX, eté 1929, pp. 7-11. 6 La prefazione di Von Hofmannsthal è stata ristampata nel volume Honneur à Saint-fohn Perse (vedi bibliografia) ; in questa edizione compare, alla fine del testo, un brano sulla traduzione di testi poetici che non figura in Commerce. 7 SAINT-]OHN PERSE, CEuvres complètes, p. 1105.
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8
Vedi LmuRE 1970, p. 25; 0RIGO 1965, p. 82. Nella bibliografia sul Modernismo è possibile distinguere due diverse concezioni. L'una, detta « inclusiva », propone di riunire sotto il nome Modernismo tutte le correnti letterarie, tradizionalistiche e anti-tradizionalistiche, del periodo che va all'incirca dal 1910 al 1940. Questa concezione si ritrova per esempio in BRADBURY and MAcFARLANE 1976. L'altra, la « esclusiva», conta fra gli appanenenti al Modernismo quegli autori che se da una pane mostrano il legame con la tradizione, dall'altra, esprimono però una preferenza per esperimenti formali e per una data tematica, sotto l'influsso dei progressi in campo filosofico (Bergson), psicologico (Williarn Jarnes) e psichiatrico (Freud). Questa concezione si trova espressa in FoKKEMA 1979 e BRONZWAER 1982. lO SAINT-JOHN PERSE, op. cit., p. 1108. 9
11
BROWN 1973, p. 307. Vedi per esempio T.S. EuoT, Tradition and the individua! talent (ELIOT 1975, pp. 37.-44) e 0sIP MANDELSTAM , O prirode slova (MANDELSTAM 1971, pp. 241-259) . 12
13 Lettera inedita nell'Archivio Caetani. Colgo qui l'occasione per ringraziare l'archivista, dottor Luigi Fiorani, per l'aiuto prestatomi durante la ricerca.
14 Commerce IV, printemps 1925: PAUL CLAUDEL, « Le Vieillard sur le Mont Orni», (insetto) ; MAiTRE EcKHART, « Fragments mystiques », pp. 149-173. Commerce X , hiver 1926: VIRGINIA WOOLF, « Le Temps Passe», pp. 91-133; Anonyme (Trecento italiano),« Bru.lement d'un hérétique », pp. 189-200. 1 s Gli originali delle lettere di Marguerite Caetani a Valery Larbaud sono conservati nel Fonds Larbaud della Bibliothèque Municipale di Vichy in Francia. L'Archivio Caetani possiede delle copie. Ringrazio la bibliotecaria, Mlle Monique Kuntz, per l'aiuto e i consigli prestati durante la mia ricerca a Vichy. 16 Marguerite Caetani non datava quasi mai le sue lettere. Il più delle volte ritroviamo solamente l'indicazione del giorno, per esempio « manedi » o « sabato» . Leggendo il contenuto è però quasi sempre possibile stabilire quando siano state scritte. 17 LARBAUD pubblicò, fra l'altro, in La Phalange, la Nouvelle Revue Française, Manuscrit Autographe e R evue de Parzs. Valéry fra l'altro su Mercure de France, la R evue de France, e la Nouvelle Revue Française. Riguardo a Fargue non ho trovato sue pubblicazioni su altri periodici oltre a Commerce. 18
IRIS 0RIGO 1965, p. 82. Dal materiale, edito e inedito, risulta che non sempre Commerce ci riusci. Vedi RYPKO-ScHUB 1977. 19
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20 Il ruolo avuto da Saint-John Perse nella rtvlSta non è facilmente determinabile. Jean-Philippe Segonds scrive: « en dernier ressort c'est Mme de Bassiano et Saint-John Perse qui prennent !es décisions, qui sont !es véritables directeurs ». (JEAN -PHILIPPE SEGONDS, 1978, p. 69). Ringrazio il Signor Segonds per aver richiamato la mia attenzione su un'interessante nota comparsa sull'edizione Pléiade del lavoro di Saint-John Perse; un'edizione curata dallo stesso autore. Da . questa nota, a pag. 1304, si può concludere che Saint-John Perse si considerava quale uno dei direttori di Commerce. Purtroppo proprio in questo caso, probabilmente a causa di motivi politici e personali, non ci sono né lettere né altra documentazione disponibile. Ma accolta l'osservazione dello stesso SaintJohn Perse, non si può far altro che constatare la mancanza di materiale dove poter controllare la veridicità di tale osservazione. 21 La corrispondenza epistolare tra Fargue e Marguerite Caetani, paragonata con quella degli altri redattori, è molto scarsa. Si tratta spesso di lettere sulla sua incapacità di portare a termine il lavoro. Negli anni in cui Commerce veniva pubblicato Fargue e Larbaud non si scrivevano a causa di un litigio. Vedi RYPKO-ScHUB 1977. 22 SEGONDS suggerisce che la Nouvelle Revue Française passasse dei momenti difficili finché Commerce rimase in vita data l'abitudine di Paulhan di cedere manoscritti a Marguerite Caetani. SEGONDS 1977, p. 70. 23 SusAN DICK, « Tue Restless Searcher, A Discussion of the Evolution of Time Passes » in To the Lighthouse, English Studies in Canada, V, 3, Autumn 1979, pp. 311-329. La professoressa Dick ha continuato la sua ricerca sulla genesi di To the Lighthouse; recentemente ha pubblicato: Virginia W ool/ the originai holograph dra/t transcribed and edited bySusan Dick, Tue Hogarth Press, London 1983. 24 In tutte lettere: ·]a Henry W. e Albert A. Berg Collection della Tue New York Public Library, Astor, Lenox e Tilden Foìmdations. 25 Nel 1927 uscirono contemporaneamente un'edizione inglese ed una americana del romanzo (Tue Hogarth Press, London; Harcourt, Brace and World, Inc., New York). Il testo di queste edizioni non è totalmente identico. Vedi su questo argomento D1cK 1979; nota 5. 26 La traduzione di Mauron è parzialmente stampata in MoNIQUE NATHAN, Virginia Wool/, p. 153 e viene citata in Virginia Woolf, the criticai heritage, p. 18. 27
Vedi D1cK 1983 , p . 16. Il critico deve la sua fama specialmente allo studio Des Métaphores obsédantes au Mythe personnel, J. CoRTI, Paris 1963. 29 Mauron tradusse il romanzo A Passage to India di E.M. FoRSTER; in precedenza aveva tradotto per Commerce un racconto di RoGER FRY (« Mousti28
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I,.'
ques », Commerce, VII, printemps 1926, pp. 147-154) e più tardi Orlando di VIRGINIA WOOLF. 3
° CHARLES MAURON, « Poèmes », Commerce, VI, hiver 1925, pp. 125-137.
31
A Change o/Perspective. Letters o/Virginia Wool/1923-1928, p. 562.
32
Nella biografia di E.M. Forster, Mauron viene così descritto: « A French translation of A Passage to India was in hand by a young writer named Charles Mauron, living in Tarascon. He and his wife Marie were Roger Fry's discovery. He had trained as a scientist, but, being threatened with blindness, had to give up a career in the government service, and had toumed to literary criticism and translation ».(«Una traduzione francese di A Passage to India era in preparazione presso un giovane scrittore che si chiamava Charles Mauron e che viveva a Tarascon. Lui, e la moglie, Marie, erano una scoperta di Roger Fry. Aveva avuto una formazione scientifica ma poiché rischiava di diventare cieco aveva dovuto abbandonare una carriera al Servizio del Governo e si era rivolto alla critica letteraria e alla traduzione»). Vedi P.N. FURBANK 1974, II parte, p. 138; vedi anche nota 28.
A Writer's Dzary, 1975 7 , p. 76.
33
VIRGINIA WooLF,
34
Ibidem, p. 89.
35
A Change o/Perspective, pp. 315-316.
39
BIBLIOGRAFIA
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43
Jean Guiguet. Virginia Woolf and her works, translated by Jean Stewart, The Hogarth Press, London 1965 (Paris 1962). Hommage à « Commerce » . Lettres et arts à Paris 1920-1935. Exposition sous le Patronage de l'Ambassade. de France en ltalie .. . Roma, 5 déc. 1958 - 30 janv. 1959, Istituto Grafico Tiberino, Roma 1958. Honneur à Saint-fohn Perse, Hommages et témoignages littéraires, Gallimard, Paris 1965. Françoise Lioure, « Valery Larbaud et Commerce », in: Cahiers des Amis de Valery Larbaud, 6, 1970, pp. 24-37. Giovanni Macchia, « Biografia di una rivista: Commerce », in: Il paradiso della ragione, Einaudi, Torino 1972, pp. 378-386. O. Mandelstam, « O prirode slova », in: Sobranie Socinenii II, pod red. G.P. Struve i B.A. Filippov, Inter. Language Literary Associates, New York 1971, pp. 241-259. Modernism 1890-1930. Malcolm Bradbury and James McFarlane, ed. Penguin 1976. Monique Nathan, Virginia Wool/, Ed. du Seuil, Paris 1956. Iris Origo, « Marguerite Caetani », in: Atlantic Monthly, ccxv, 1965, pp. 81-88. Gaston Palewski, « Commerce », in: La nouvelle revue des deux mondes, 1975, pp. 387-391. Louise Rypko-Schub, « Fargue-Larbaud: nouvelles lumières (grace à des lettres inédites) sur une amitié orageuse », in: Valery Larbaud et la littérature de son temps. Actes du Colloque de Vichy (17-19 juin 1977), Klincksieck, Paris 1978, pp. 86-91. Saint-John Perse, <Euvres complètes, Gallimard, Paris 1972. Jean-Philippe Segonds, « Valery Larbaud et la Nouvelle Revue Française de Jean Paulhan (1925-1935) », in: Valery Larbaud et la littérature de son temps, Klincksieck, Paris 1978, pp. 66-72. « Tradition and the individua! talent », in: Se!ected Prose o/ T.S. Eliot, edited with an introduction by Frank Kermode, Faber and Faber, London 1975, pp. 37-44.
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Giuseppe Ungaretti, « La Rivista Commerce », in: Vita d'un uomo, saggi e interventi, Mondadori, Milano 1974, pp. 661-665. Virginia Woolf, the criticai heritage. ed. by Robin Majumdar and Allen McLaurin, London, 1975.
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APPENDICI I. Indice dei quaderni di « Commerce » II. Lettere di Marguerite Caetani
I. Indice dei quaderni di « Commerce »
Nel 1958 venne pubblicato a Roma un libretto (Commerce, index: 1924-1932; Botteghe Oscure, index: 1948-1957, Roma 1958) contenente gli indici di Commerce e di Botteghe Oscure, la seconda rivista di Marguerite Caetani, ancora vivente in quegli anni (la principessa muore infatti nel 1963 ). Questo indice contiene una lista in ordine alfabetico degli autori contemporanei e di quelli del passato i cui testi erano stati pubblicati sull'una o sull'altra o su ambedue le riviste, con il titolo dei rispettivi articoli ed il numero delle pagine. Nel libretto vi sono, inoltre, introduzioni di Archibald MacLeish, Georges Limbour, Alan PryceJones e Guglielmo Petroni, e in più un resoconto dei libri ed opuscoli pubblicati su Botteghe Oscure. In questo volumetto, un esemplare del quale è di proprietà del Signor H. Howard, la parte riguardante Commerce viene preceduta da un altro indice, in ordine cronologico e non alfabetico. Per quanto ci è dato sapere questo è l'unico esemplare in cui tale indice cronologico sia stato incluso. Visto che un ordine cronologico illustra con più chiarezza gli sviluppi di Commerce, e che tale indice non è mai stato pubblicato prima, si è pensato di pubblicarlo qui di seguito per intero. Gli errori di stampa dell'originale (il testo non venne corretto con molta accuratezza) sono stati espunti, mentre alcune peculiarità ortografiche, quali l'uso indistinto di Wyat e Wyatt o di Hoelderlin al posto di Holderlin che comparivano anche nella rivista, sono state mantenute.
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I:.'
Commerce Cahiers trimestriels publiés par les soins de Paul Valéry; Léon-Paul Fargue, Valery Larbaud
Rédaction et administration 7, Rue de l'Odéon, 7 Paris - VJe
Cahier I - Eté 1924 Paul Valéry, Lèttre, 7-26. Léon-Paul Fargue, Epaisseurs, 29-59. Valery Larbaud, Ce vice impuni, la -Lectwéi 63-102. Saint-John Perse, Amitié du Prince, 105-H9. · James Joyce, Ulysse-Fragments (traduction de Valery Larbaud et Auguste More!, avec une note par V (alery) L (arbaud), 123-158. -·
Cahier II - Automne 1924 (Pàì.il Valéty), Uttre de Madame 'Emilie Teste, 7-30'.1 Léon~ Pau:l ·Fargue, Suite fa'milière, 33-55. Valery Larbàud, Lettre 1à deux amis, 59-88. Louis Aragori, Une vague de reves, 91-122. Miche! Iehl, Wiellerholz, féerie dramatique en trois tableau (Premier tableau), 125-157. Jean Paulhan, Luce, l'en/ant négligée, 161: 164. Rainer Maria Rilke, La Dormeuse, 167-169. V(alery) L·(arbaud), Robert Herrick, 173-180. Robert Herrick, Poèmes (traduction de Annie Hervieu et Auguste Morel), 183-188.
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Cahier III - Hiver 1924 Saint-John Perse, Chanson, 7. T.S. Eliot, « We are the hollow men», avec une adaptation de Saint-John Perse, 10-11. Max Jacob, Poèmes, 15-23. André Breton, Introduction au discours sur le peu de téalité, 27-57. Roger Vitrac, Insomnie, 61-68. J-B. Tavernit!r, Epitre au Roi d'un commerçant français, suivie de fragments de ses· relations de voyage, avec une notice sur l' Auteur par B. Groethtiysen, 71-142. Georg Biichner, Léonce et Léna (traduction de Denise Levé), 145-223. Léon-Paul Fargue, Nuées, 227-231. Valery Larbaud, Lettre d'Italie, 235-285. Cahitr IV - Printemps 1925 Paul Claudel, Le Vieillard sur le Mont Omi, (inséré). Prancis Jammes, Trois extraits de« Ma France poétique », 9-14. Giuseppe Ungaretti, Appunti per una poesia (textes itàliens et français), 17-29. Marcel Jouhandeau, Ermeline et !es quatre vieillards, 33-74. John-Antoine Nau, Au mouillage, 77-92. Paul Valéry, Préface pour une nouvelle traduction de « La soirée avec M. Teste», 95-102. Léon-Paùl Fargue, Poème, 105-109. Sir Thomas Wyat, Poèmes (traduction de Annie Hervieu et Auguste Morel), 111-126. Valery Larbaud, Sir Thomas Wyatt, 129-145. Mattre Eckhart, Fragments mystiques, traduits et précédés d'un portrait par Bernard Groethuysen, 149-173. Giacomo Leopardi, Poèmes (traduction de Benjamin Crémieux), 177-185 .
Cahier V -Automne 1925 Paul Valéry, AB C, 7-14. Léon-Paul Fargue, Tumulte, 17-22. Jean J)aulhan, L 'expérience du proverbe, 25-77. Ra-Chrysalide,
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recueilli et traduit par J. Paulhan, 79-85. Nukarpiartekak, recuielli et traduit par R. Holm au Groenland en 1884, 89-91. Rudolf Kassner, Le Lépreux (traduit de l'allemand par Jean Paulhan), 95-122. Francis Ponge, Poèmes, 125-126. Archibald Mac Leish, Poèmes (texte anglais et traduction de Valery Larbaud), 128-131. Jean Prévost, L 'homme ,à la montre, 135-138. André Beucler, Visite à une entreprise de /éeries, 141-168. Friedrich Hoelderlin, Poèmes, suivis d'une documentation sur la folie de Hoelderlin réunie par B. Groethuysen, 171-207. Maurice Scève, Fragments de « Microcosme », suivi de Notes sur Maurice Scève par Valery Larbaud, 211-231.
Cahier VI - Hiver 1925 Léon-Paul Fargue, Banalité, 7-12. (Paul Valéry) Edmond Teste, Extraits de son « Log Book » , 15-25. Valery Larbaud, Le vain travail de voir divers pays, 29-79. André Suarès, Saint-Juin de la primevère, 83-122. Charles Mauron, Poèmes, 125-137. Hugo von Hofmann~thal, Voies et rencontres, 141-150. Louis Massignon, Trois mystiques musulmans (Shoshtari, Ahmad Ghazali, Niyazi Misri), 153-168. José Ortega Y Gasset, Mort et résurrection (traduit par Jean Baruzi), 171-185. Boris Pasternak, Poèmes (traduit par Hélène Iswolsky), 189-192. Ossipe Mandelstam, I' Janvier 1924 (traduit par Hélène Iswolsky), 195-199. Henry Hoppenot, Traversée de la ville, 203-208.
Cahier VII - Printemps 1926 Léon-Paul Fargue, Esquisses pour un paradis, 7-33. Valery Larbaud, Ecrit dans une cabine du Sud-Express, 37-57. Jules
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Supervielle, Whisper, 61. Antonin Artaud, Fragments d'un joumal d'en/er, 65-79. Roger Vitrac, Le gout du sang, 83-111. Edith Sitwell, Poème (texte anglais et traduction de Valery Larbaud), 114-123. Vincenzo Cardarelli, Prologues (traduits de l'italien par Joseph Baruzzi), 127-143 . Roger Fry, Moustiques (traduit de l'anglais par Charles Mauron), 147-154. Pouchkine, Le Maure de Pierre le Grand (traduit du russe par Hélène Iswolsky), 157-200.
Cahier VIII - Eté 1926 . Paul Valéry, Au sujet des « Lettres Persanes », 7-27. Valery Larbaud, Rues et visages de Parzs, 31-60. Max Jacob, Poèmes, 63-71. René Guilleré, Dans les Espagnes arbitraires, 75-79. Marcel Jouhandeau, Léda, 83-124. Emilio Cecchi, Aquarz·um - Kalézdoscope (traduits de l'italien par B. Crémieux et V. Larbaud), 127-147. Le père François (E. Binet), Deux extraits del'« Essai des merveilles de nature et des plus nobles arti/ices », 151-166. Jacques Rivière, 22-25 Aout 1914, 169-204.
Cahier IX - Automne 1926 Paul Claudel, Le poete et le Shamisen, 7-40. André Gide, Dindikt; ou Le Pérodictique patto, 43-59. Max Elskamp, Poèmes, 63-70. Henri Michaux, Villes mouvantes, 73-84. P. Drieu La Rochelle, Le jeune Européen, 87-104. Rudolf Kassner, Des éléments de la grandeur humaine (traduit de l'allemand par la Princesse Alexandre de la Tour et Taxis), 107-170. Antoine Héroet, Complainte d'une dame surprzse nouvellement d'amour (suivi d'une note sur Héroet par Valery Larbaud), 173-183.
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Cahier X - Hiver 1926 Nietzsche, Das Griechische Muszkdrama (texte allemand et traduction de Jean Paulhan), 6-46. André Suarès, Variables, 49-87. Virginia Woolf, Le temps passe (traduit par Charles Mauron), 91-133. Paul Valéry, Oraison Junèbre d'une fable, 137-142. Bruno Barilli, Trois essais (traduits par Maria Nebbia et Valery Larbaud), 145-156. Jules Supervielle, Oloron-Sainte-Marie, 159-164. Léon-Paul Fargue, Caquets de la table tournante. Sécond récit du naufrageur, 167-175. Pierre de Lanux, Voz:X dans le vieux Louvre, 179-185. * * * Brulement d'un hérétique (traduit de l'italien par Eugène Marsan), 189-200.
Cahier XI - Printemps 1927 Paul Valéry, Essai sur Stendhal (A propos de « Lucien Leuwen »), 7-69. Léon-Paul Fargue, Trouvé dans des papiers de famille en 1909, 73-131. Valery Larbaud, Sur le rebut, 135-146. Bernard Groethuysen, Essai sur la pensée de Saint Augustin, 149-160. Henri Hertz, Préparattfs de création, 163-180. PierreJean Jouve, Quatre fleurs, 183-186. René Guilleré, Sainte Russie, 189-197.
Cahier XII - Eté 1927 Léon-Paul Fargue, La drogue, 7-20. Giuseppe Ungaretti, Appunti per una poesia (textes italiens et français), 22-41. Archibald Mac Leish, Poèmes (textes anglais et traduction de Valery Larbaud), 44-51. Charles Mauron, Poèmes, 55-74. Franz Hellens,
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Indications peu salutaires, 77-92. André Malraux, Le voyage aux Iles Fortunées, 95-131. Henry Michaux, L'époque des illuminés, 135-141. Riccardo Bacchelli, Trois divinités sur !es Apennins (traduit de l'italien par Valery Larbaud), 145-151. Soren Kiekegaard, Fragments d'un journal (traduits du danòis par Jean Gateau et précédés d'une introduction ·de Rudolf Kassner), 155-202. Miche! Psellos, Deux épisodes du règne de Constantin IX (traduit du grec par Emile Renauld), 205-233.
Cahier XIII-Automne 1927 Nietzsche, Sokrates und die Tragodie (texte allemand et traduction de Jean Paulhan), 6-44. Paul Valéry, Sur Bossuet, 47-50. Léon-Paul Fargue, L'Exzl, 53-57. Valery Larbaud, Le miroir du Café Marchesi, 61-76. André Breton, Nadja, 79-120. Georges Neveux, Quelle ombre soulève votre main, 123-127. Benjamin Péret, La brebis galante (Fragments), 131-170. Liam O'Flaherty, Barbara la rouge (traduit de l'anglais par Valery Larbaud), 173-193.
Cahier XIV - Hiver 1927 Thomas Hardy, Abatage d'un arbre (traduit de l'anglais par Paul Valéry), 6-9. Edgar Poe, Quelques Jragments des « Marginalia» (traduits et annotés par Paul Valéry), 12-41. G. RibemontDessaignes, L'Evasion, 45-78. Marce! Jouhandeau, Le marié de village, 81-138. Leopardi, Pensées (traduits de l'italien et précédées d'une note de Giuseppe Ungaretti), 141-180. Léon-Paul Fargue; Esquisses pour un paradis (fin), 183-228.
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Cahier XV - Printemps 1928 T.S. Eliot, « Perch'io non spero ... » (texte anglais et traduction de Jean de Menasce), 6-11. André Suarès, Valeurs, 15-58. Paul Valéry, Pré/ace au livre d'un chinois, 61-77. Cheng-Tcheng, Ma mère, 81-88. Ricardo Gwraldes, Poèmas solitarios (texte espagnol et traduction de Valery Larbaud), 90-107. Valery Larbaud, Deux artistes lyriques, 111-136. Jules Supervielle, La Pampa aux yeux clos, 139-181. Léon-Paul Fargue, Bruits de café, 185-209.
Cahier XVI- Eté 1928 Léon-Paul Fargue, Souvenirs d'un Jantome (Fragments), 7-19. Valery Larbaud, Actualité, 23-28. Jean Paulhan, Sur un déjaut de la pensée critique, 31-52. Pouchkine, Le coup de feu (traduit du russe par A. Gide et J. Schiffrin), 55-81. D.S. Mirsky, Sur Pouchkine, 85-97. T.F. Powys, fohn Pardy et les vagues (traduit de l'anglais par Charles Mauron), 101-118. Jean Giono, Colline, 121-210.
Cahier XVII -Automne 1928 1 1 ' ' * Lettre du Prestre Jehan à L 'Empereur de Rame (texte établi par Louis Chevasson, précédé d'une introduction d'André Malraux), 7-24. Valery Larbaud, Une Nonnain, 27-70. Federico Garcia Lorca, Le martyre de Sainte Eulalie (traduit de l'espagnol par Jules Supervielle), 73-78. Liam O'Flaherty, L'Aviron (traduit de l'anglais par Valery Larbaud), 81-93. Rudolf Kassner, La
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Chirnère (traduit de l'allemand par B. Groethuysen et J. Paulhan), 97-136. Marcel Jouhandeau, La Bosco, Léocadie et Pierre l'àveugle, 139-174.
Cahier XVIII - Hiver 1928 André Gide, Montaigne, 7-48. Léon-Paul Fargue, Vieille France, 51-66. Roy Campbell, Poèmes (texte anglais et traduction de G. Limbour), 68-85. Valery Larbaud, Note sur Nathaniel Hawthorne, 89-98. Nathaniel Hawthorne, Idées et germes de nouvelles (traduit de l'anglais par Valery Larbaud), 101-111. Georges Limbour, Le cheval de Veni.re, 115-149. Paul Valéry, Léonard et !es philosophes, 153-205. Marquis de Nointel, Dépeches d 'un ambassadeur de France au XVIJe siècle (Documents inédits), 209-256.
Cahier XIX- Printemps 1929 Paul Claudel, Conversations dans le Loir-et-Cher, 7-81. Jean Paulhan, Les Gardiens, 85-96. Léon-Paul Fargue, Signaux, 99-103. André Suarès, Voyage du condottière, 107-200. Bruno Barilli, Vieille Parme (traduit de l'italien par Valery Larbaud), 203-230.
Cahier XX - Eté 1929 Hugo von Hofmannsthal, Emancipation du lyrisme Jrançais (traduit de l'allemand par l'Auteur; revu par Alexis Léger), 7-11. ~aul Valéry, Littérature, 15-65. Alfonso Reyes, Les Herbes du
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Tarahumara (texte espagnol et traduction de Valery Larbaud), 68-77. G. Ribemont-Dessaignes, Première épitre aux directeurs, 81-105. Jérome Cardan, Fragments adaptés du latin, présentés par B. Groethuysen, 109-150. V. Rozanov, L 'apocalypse de notre temps (Fragments, traduits du russe par V. Pozner et B. de Schloezer), 153-213.
Cahier XXI - Automne 1929 Paul Claudel, Le Livre du Christophe Colomb, 7-98. T.S., Eliot, Som de L'Escalina (texte anglais et traduction de Jean de Menasce), 100-103. Valery Larbaud, Le Patron des traducteurs, 107-184. Sir Thomas Browne, Chapitre V de « Hydriotaphia », précédé d'Opinions de S.T. Coleridge sur sir Thomas Browne (traduit de l'anglais par Valery Larbaud), 187-215. Léon-Paul Fargue, Mimes, 219-223.
Cahier XXII - Hiver 1929 Morven le Gaelique, Poèmes, 7-43. Michel Yell, Le Déserteur, 47-107. Henri Michaux, Le /ils du macrocéphale, 111-123. André Suarès, Fiorenza, 127-196. Paul Valéry, Petite pré/ace aux poésies de T'ao Yuan Ming, 199-209. T'ao Yuan Ming, Oraison /unèbre sur sa mort (traduit du chinois par Liang Tsong Tai), 211-214. Rudolf Kassner, Le Christ en l'Ame du monde (traduit de l'allemand par Jean Paulhan), 217-245.
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Cahier XXIII - Printemps 1930 Valery Larbaud, Trois belles mendiantes, 7-30. Henri Bosco, Dans !es petits pays de Provence, 33-47. G. Ribemont-Dessaignes, Au delà du pouvoir, 51-92. MarcelJouhandeau, Le cadavre enlevé, 95-161. Richard Aldington, Le creur mangé (traduit de l'anglais par André Beucler et Henry Church), 165-189. Jean Paulhan, Sur une poésie obscure, 193-260.
Cahier XXIV - Eté 1930 Paul Valéry, Moralités, 7-66. René Daumal, Poèmes, 69-98. Valery Larbaud, Du se! ou du sable, 101-118. Ossipe Mandelstam, Le timbre égyptien (traduit du russe par D.S. Mirsky et Georges Limbour), 121-168. Ecole Bouddhiste Zen,« Les dix étapes dans l'art de garder la vache » (Adaption française de Paul Petit), 171-194.
Cahier XXV - Automne 1930 André Gide, Oredipe, 7-83. Léon-Paul Fargue, Une violette noire, 87-90. Benjamin Fondane, Ulysse, 93-111. Louis Brauquier, Panama, 115-122. Jean Follain, Poèmes, 125-141. Henri Michaux, Un certain piume, 145-161. Georges Meredith, Amour moderne (traduit de l'anglais par Gilbert de V~isins), 165-220.
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Cahier XXVI - Hiver 1930 Paul Valéry, Allocution, 7-16. Marce! Jouhandeau, Tite-lelong, 19-124. Léon-Paul Fargue, D'un porte-piume à un aimant, 127-130. Georges Schehadé, Poèmes, 133-143. G. RibemontDessaignes, Deuxième épitre aux serins et meme aux rossignols, 147-181. Franz Kafka, Récits (traduits de l'allemand par Alexandre Vialatte), 185-211.
Cahier XXVII - Printemps 1931 Paul Valéry, Amphion, 5-50. André Delons, Poèmes, 53-58. Joe Bousquet, L'ombre d'une ombre, 61-73. ***Un miracle de Notre-Dame (Adaption de Jean Schlumberger), 77-139. Georg Biichner, Woyzeck (traduit de l'allemand par Jeanne Bucher, B. Groethuysen et J. Paulhan), 143-186.
Cahier XXVIII - Eté 1931 Paul Claudel, Les cinq premières plaies d'Egypte, 7-39. J acques Prévert, T entative de description d'un diner de tetes à Paris France, 43-61. G. Ribemont-Dessaignes, Faust (première partie), 65-164. Robert Desnos, Siramour, 167-196. Rudolf Kassner, L'tndividu et l'homme collectif (traduit de l'allemand par Jacques Decour), 199-229.
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' Cahier XXIX- Hiver 1932 Paul Valéry, Réponse, 7-14. Valery Larbaud, Le vaisseau de Thésée, 17-78. T.S. Eliot, Difficulties of a statesman (texte anglais et traduction de Georges Limbour), 80-87. Georges Garampon, Réveil du début de l'été, 91-98. Henri Michaux, Nous auires, 101-102. Georges Roditi, L'abdication au matin, 105-107. William Faulkner, Une rose pour Emily (traduit de l'anglais par MauriceEdgar Coindreau), 111-137. ***Sinica, Récits de Missionaires ] ésuites présentés par Bernard Groethuysen, 141-198.
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II. Lettere di Marguerite Caetani
Nel testo precedente è già stata.menzionata la corrispondenza avuta da Marguerite Caetani con i redattori di Commerce e con una grande parte degli autori che scrissero sulla rivista. La sua corrispondenza conservata nell'Archivio Caetani a Roma contiene centinaia di lettere di scrittori famosi, nonché, in alcuni casi, copie delle sue lettere. Talune di esse provengono dai Fonds Larbaud a Vichy o da scambi epistolari con la vedova di T. S. Eliot. Recentemente l'Archivio ha ricevuto, tramite la Biblioteca Nazionale di Parigi, copie di lettere indirizzate a Paul Valéry. Le lettere che Marguerite Caetani scrisse agli autori sono naturalmente disperse un po' ovunque e non è sempre possibile individuarle. Nella Biblioteca Doucet, a Parigi, vengono conservate alcune lettere indirizzate a sei autori francesi ed a un'americana che abitava a Parigi. Presso la Signora Paulhan si possono trovare le lettere che Marguerite Caetani spedì aJean Paulhan. Esistono dei progetti concreti di pubblicare in un prossimo futuro l'edizione critica delle lettere ricevute da Marguerite Caetani. Per completare il quadro però si cercherà di rintracciare il maggior numero possibile delle lettere spedite da Marguerite Caetani, non soltanto in Francia, ma anche in Italia, Inghilterra, Germania e Austria. La mole e la qualità dell'epistolario saranno rilevanti: oltre a dare un'immagine abbastanza precisa di come veniva elaborata Commerce la conoscenza di queste lettere servirà a ravvivare e a completare il quadro letterario del periodo. Per dare qui un'idea della ricchezza e della vivacità che caratterizzano le lettere di Marguerite Caetani, pubblico una scelta di dieci lettere da lei scritte a collaboratori francesi di
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Commerce. Le lettere, che sono disposte in ordine cronologico, vengono precedute da un « Rapporto del Commissario » che, benché non compilato da lei stessa, serve ad illustrare chiaramente l'atmosfera in cui la rivista venne fondata. I criteri che hanno guidato questa scelta sono vari. Un primo criterio è dato dal limite imposto dalla lingua: Marguerite Caetani corrispose in inglese, francese, tedesco ed italiano. Visto che, per ragioni di natura prevalentemente tecnica, non sarebbe stato possibile prendere in considerazione tutte e quattro queste sezioni, si è deciso per le sole lettere francesi. Un secondo criterio è dettato dal èarattere stesso di questo« Quaderno»: sono state selezionate alcune tra le lettere che mettono in rilievo l'importanza del lavoro svolto da Marguerite Caetani nella preparazione dei vari numeri di Commerce. Infine, sono state scelte quelle che lasciano intravvedere come la principessa avvicinava i suoi diversi collaboratori: Larbaud in maniera amichevole, Adrienne Monnier con modi distanti e li!Ditati a rapporti di lavoro, Suarès in modo quasi rispettoso e Jouhandeau da persona adulta a persona giovane.
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1.
Société anonyme « Commerce » 1 Capital social: 60.000 francs Siège à Paris, rue du faubourg Saint-Honoré, 160 2
Rapport du Commissaire sur les apports en nature et les avantages particuliers
M.M ... .
Dans votre première Assemblée générale constitutive du 27 Novembre dernier 3, vous m'avez nommé Commissaire et vous m'avez chargé de vous faire un rapport sur les apports en nature faits par M. Paul Valery, M. Léon-Paul Fargue et M. Valéry Larbaud, à la Société en formation « Commerce », sur les avantages attribués en représentation de ces apports et sur les autres avantages particuliers pouvant résulter des statuts. Je viens vous rendre compte de l'accomplissement de ma mission: Aux termes de l'article 6 des statuts 4 de ladite Société, établis sous-seings privés et déposés au rai;ig des minutes de Me Maurice Dauchez, notaire à Paris, le 27 novembre 1924, chacun de MM. Valery, Fargues 5 & Larbaud a fait apport à la Société du droit pour la revue de se servir de son nom et de le faire figurer en sous-titre dans chaque numéro ou publication ainsi que dans les prospectus, bulletin d'abonnements, etc ... , avec la mention que'elle est publiée par leurs soins; et du crédit moral et commerciai résultant de cette autorisation et de la notoriété
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attachée aux noms des apporteurs dans les milieux littéraires et artistiques; du bénéfice, des démarches par eux effectuées, qui assurent à la revue la collaboration d'écrivains connus et des engagements qu'ils ont obtenus ou qu 'ils ont pris eux-mèmes de ce chef, ainsi que de la propaganda préparée par eux en faveur de la revue et d'une façon générale, leur concours, leur activité et les études et travaux entrepris ou menés à bien pour la mise au point et le lancement de la revue. En représentation de cet apport il a été attribué à chacun de MM. Paul Valery, Léon-Paul Fargue & Valéry Larbaud, cent actions de cent francs entièrement libérées de la Société en formation . L'appréciation de la valeur d'un apport plutòt intellectuel que matériel est assez difficile; cependant il n'est pas douteux pour ceux qui vivent dans les milieux littéraires et artistiques auxquels s'adresse la revue « Commerce », que l'autorisation donnée à la revue par MM. Paul Valery, Léon-Paul Fargue, Valéry Larbaud d'y inserire leur nom en sous titre, avec indication qu'elle est publiée par leurs soins est de nature à lui faciliter grandement en France et à l'étranger, l'accès de ces milieux, tant parmi les lecteurs que parmi les écrivains; les trois apporteurs y jouissent, en effet, d'une réputation de longue date, ils y ont un public de lecteurs fidèles et nombreux et y ont acquis d' autre part parmi les écrivains de leur génération et ceux plus jeunes du crédit et de l'influence. Il n'est pas douteux qu'ils sont donc non seulement en mesure d ' amener à « Commerce » une clientèle intéressante et importante mais aussi des collaborateurs de choix. En outre, MM. Paul Valery, Léon-Paul Fargue & Valéry Larbaud, n'ont jamais, jusqu'ici, donné à aucune des revues, auxquelles ils ont collaboré qu'une simple collaboration exclusive de toute responsabilité morale au point de vue de la tenue littéraire de la revue 6 • « Commerce » sera donc la première revue publiée en quelque sorte sous leur tutelle et elle en retirera un avantage certain sur les revues concurrentes s'adressant au mème public. En considération de ce qui précède et également de la part
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personelle prise par les trois apporteurs pour la mise au point et la présentation de la revue, le recrutement d'un certain nombre d'écrivains qui leur ont promis leur collaboration, de la propagande préparée par eux et des résultats acquis déjà par leur activité, j'estime en toute connaissance de cause qu'est justifiée l'attribution faite à chacun de MM. Paul Valery, Léon Paul Fargues & Valéry Larbaud, de cent actions entièrement libérées en représentation de son apport. En outre la Princesse Di Bassiano, fondatrice de la Société, a été nommée administratrice de votre société. Il ne lui est attribué d' autre avantage particulier que celui qui peut résulter pour elle de la création, dans votre société, d'actions à vote plural, desquelles elle sera et restera forcément propriétaire pour partie, puisqu'administratrice de votre Société. La Princesse Di Bassiano ne me parait avoir sur les actionnaires propriétaires des actions ordinaires, qu'un avantage parfaitement justifié, eu égard à ce qu'elle a fait jusu'à ce jour, comme fondatrice de la revue et de ce qu'elle devra faire pour l' administration de la Société. Je vous propose en conséquence d'approuver, purement et simplement, les apports en nature et les avantages particuliers stipulés par les statuts. Fait à Paris, le 28 Novembre 1924 A. Dunoyer de Segonzac 7 ,
13, Rue Bonaparte 2. Marguerite Caetimi a Valery Larbaud (B 36)
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Vendredi CherAmi, j' au eu une immense plaisir à lire et relire votre bel essai et j'en s_uis très fière pour notre « Commerce » . Vous nous manquez
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tout le temps et terriblement - vous etes vraiment parti trop tòt. Je trouve que c'était un peu votre devoir d'assist~r à la naissance de notre enfant qui aura deux mères et quatre pères 9 • S'il ne prospère pas ça ne sera pas pour manquer de parents! Fargue donne ce matin son manuscript et Valéry j'espère aujourd'hui ou demain ainsi j' ai tout espoir que Commerce paraìtra vers le 5 ce je trouve très important vous ne trouvez pas. A. Monnier m' a lu hier votre « chapeau » pour Joyce 10 • Le tout fera une magnifÌque c;ontribution grace a vous - en grande parti. Mardi est ma fete 11 et je reunie tous mes amis que j'aime le plus mais il y aura une grande vide. Aurevoir cher Larbaud. T outes mes affectueuses amitiés, Marguerite di Bassiano 3.
Marguerite Caetani a Adrienne Monnier (ms 7667)
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Villa Romaine le 3 oct. 24 Chère Mademoiselle, Je suis désolée d'apprendre que vous etes souffrante et je regrette infiniment d' etre obligée de vous déranger en ce moment ci mais voici la raison - dernièrement j' ai cru comprendre que vous étiez toute disposée à reprendre l' administration 13 de « Commerce », tandis que l'autre jour on m'a fait savoir que vous aviez changé d' avis. Puisceque 14 nous devons prendre une décision définitive et immédiate je vous serais bien reconnaissante de me faire savoir ce que vous avez vraiment décidé à ce sujet car je tiens à vous assurer que Valéry, Larbaud et moi 15 nous tenons beaucoup mais beaucoup à ce que vous repreniez l'administration de « Commerce » ~ous des conditions que nous arreterons facilement entre nous comme du reste nous .avons les
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premiers numéros de « C » et pour la reception des nouveaux abonnés. A bientot j'espère, MdiB
4. Marguerite Caetani a Adrienne Monnier (ms 7668)
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Versailles, le 16 Déc. 1924 A Mademoiselle Adrienne Monnier 7, rue de l'Odéon, Paris Mademoiselle, La Société Anonyme « Commerce » étant définitivement constituée, je vous confirme en qualité d'administrateur unique de la société nos accords verbaux: Vous remettrez à la Société la liste des abonnés à la Revue « Commerce » pour l' année en cours avec toutes indications utiles pour le service des Abonnements. D' autres part vous ferez le nécessaire, d' accord avec le représentant de la Revue, en vue d' assurer votre remplacement comme gérante par un gérant nouveau désigné par moi et en vue de faire supprimer au registre de commerce l'inscription de la Revue à votre nom, et de la faire inserire à un nouveau numéro au nom de la Société. Vous remettrez à la Société Anonyme « Commerce » toutes les pièces et documents que vous avez entre les mains et qui peuvent se rapporter à l'impression, l'édition et la vente la de Revue. En contre-partie, il est bien entendu que nous vous dégageons de façon entière et définitive de toute responsabilité en ce qui concerne le service des abonnements à con.tinuer et que nous prenons complètement vos lieu et place pour remplir les engagements que vous avez pu prendre camme gérant-éditeur et vendeur de la Revue.
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Dans le cas où, pour une raison imprévue, la Société viendrait à cesser avant la fin des abonnements en cours et qui ont été receuillis par vous, la publication de la Revue, la Société anonyme « Commerce » ferait son affaire personelle de toutes réclamations et remboursements vis à vis des abonnés. , Recevez, Mademoiselle, mes salutations distinguées. L' administrateur: Marguerite Caetani di Bassiano
5. Marguerite Caetani a Valéry Larbaud (code Vichy B 35)
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Mardi
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Très cher ami, On m'a dit que vous etes allé passer le jour de l'an avec Madame votre mère mais j'espère que vous etes de retour car j'ai très besoin de vous voir - de votre conseil - et enfin j' ai a vous demander une grande faveur mais puisceque c'est pour Commerce c' est aussi un peu pour vous alors j' ai moins de scrupules. En passant, Commerce vous envoie ce cheque avec tous les remerciements reconnaissants. Voila la chose: j' ai terriblement besoin de votre lettre d'Italie pour no. III! Et puis pour no. IV vous ne donnerez rien si vous ne voulez pas. Voilà toutes les raisons: 1° parceque c' est vous. 2° parceque c'est un sujet Italien que Roffredo et moi désirons beaucoup justement pour ce numero pour des raisons que je vous expliquerai à vive voix. 3. parceque Valéry ne donne rien pour ce numéro et donnera surement quelque chose pour no. IV, pour lequel nous aurons aussi un essai de Fabre 19 sur « le Rire », ou un voyage, tous les deux assai volumineu, et de tas d'autres choses que nous discuterons ensemble - et je crois que deux des directeurs devraient toujours donner quelque chose au moins
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pour la première année et je ne peux pas insister auprès de Valéry car il a été vraiment malade et en ce moment ne va pas bien du tout; j'espère que Fargue donnera ses premières 20 pages de son « Paradis Terrestre », mais enfin, je suis sùre que lui aussi aura bien plus à donner pour no. IV. Maintenant pour le texte ancien a donner, si vous ne l'avez pas préparé Léger a un à suggérer de Tavernier le vieux voyageur. Léger donne une chanson à condition que notre no. ID 20 paraisse avant le 15 Février ce qu'il faut absolùment. J'ai un poème de Eliot que Léger traduit - un poème en prose très bien de Vitrac que Paulhan m'a envoyé - quelque chose de Breton et si vous approvez un article de Charles Signier 21 et peutetre quelque chose de Gide (vous savez qu'il a subi un grave operation de l'appendicite l'autre jour?) Pour no. IV nous aurons j'espère du Claudel- j'ai rien reçu de Jacob. Cher, cher Larbaud vous voyez camme nous avons besoin de vous tout de suite? Soyez un ange encore une fois de plus. Je vous serais si reconnaissante. Et j' ai encore une autre raison que je pourrai seulement vous dire et qui vous fera rire. Puis je vous voir vendredi? Malheureusement pour nous nous avons un dejeuner assommant à subir et nous ne pouvons pas vous proposer de dejeuner avec nous, mais voulez-vous me rencontrer au salon-de-lecture du Ritz, Place Vendome, vers 4 hrs ou si vous préférez (si vous travaillez pour exemple pour « Commerce ») que j' aille chez vous à 4 hr? Je suis toujours heureuse d'aller vous trouver entouré de vos troupes 22 • Nous composerons alors notre no. ID où j'espère qu'on devra vous réserver une large part. Bien affectueusement, Marguerite di Bassiano
Je crois qu'il vaut mieux que je vous dise la raison principale que nous désirons votre lettre pour no. III. C'est que Roffredo retourne à Rome vers le milieu 23 •
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6. Marguerite Caetani a Valéry Larbaud (B 37) Mercredi 24 Cher Ami, Quelle lettre délicieuse meme si elle n'était pas d'ltalie! Je suis enchantée que les Wiat 25 vous ont plu et que vous vous y intéressez avec un si bel enthousiasme. Je presents que votre chapeau pour lui sera encore plus reussi et délicieux que celui de Herrick 26 • Si vous continuez le metier de chapelier comme je l'espère de tout mon creur quel beau volume tout cela fera un jour ! Quel dommage que vous ne soyez pas ici. J' ai tant de choses à vous dire. D' abord, mon profond secret jusq' au ce que cela soit sur, Claudel 27 a dit à Léger qu'il désir donner à Commerce son drame car il tient que cela soit publié en une seule fois et pour cette raison il ne le donnerait pas à une autre revue. Je suis allée voir Gallimard à ce sujet et il doit parler avec Paulhan et me faire savoir sa décision. Cela serait très bien pour nous et nous le mettrerons au numéro de Mai. Je vous ferai savoir aussitòt que je reçois la reponse de G. Cher Larbaud, laissons Supervielle 28 en lui disant que peutetre une autre fois - et aussi ce paquet de pensées, je les trouve vraiment pas assai intéressants. ]'ai si* 29 que vous me parliez de Commerce no. 3. Je trouve qu'il est très bien mais il y a des tas de petites incorrections - faute de Davis - une autre fois je ferai tout ça moi-meme. La signature de Buchner 30 avec ses dates omis! 99 pour cent des abonnés vont penser que c' est un Allemand qui vit quelque part dans le monde. Déjeuné hier avec Rilke, Paulhan et Léger. Vous nous avez beaucoup manqué! Ne restez pas absent trop longtemps cher Larbaud je vous prie de me faire savoir pour quand je peux compter sur votre « Chapeau » - si possible vers le 15?
Bien affectueusement, Marguerite di Bassiano
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7.
Marguerite Caetani a André Suarès (ms 1122)
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Villa Mercédes 32 Petite Afrique Beaulieu • A.M. Jeudi Cher Monsieur, « Commerce » vous envoie ceci avec ses remerciements les plus vifs et !es plus reconnaissantes. · Comment vous dire le plaisir que j' ai eu à lire St. Juin 33 et comme je suis heureuse que Commerce ait le privilège de ces belles et nobles pages qui me plaisent infiniment. J'espère de tout creur que vous trouverez la presentation de votre reuvre satisfaisante comme aussi vos collaborateurs. Serait-ce trop vous demander de m'envoyer un petit mot quand vous aurez vu le numéro? Si vous désirez plus que les dix qu'on vous enverra, je vous prie de me le faire savoir et nous serions heureux de vous envoyer autant que vous désirez. Si jamais parmi les manuscripts que vous devez recevoir en quantité des jeunes et des inconnues qui désirent ou votre conseil ou votre appui, vous trouviez quelque chose que vous considérez digne de Commerce je vous serais très reconnaissante de me l'envoyer ou au moins de me signaler l'auteur, car la tache de trouver toujours des jeunes et des inconnues dignes d 'intéret et de la qualité que nous espérons conserver à la Revue n'est pas chose facile. Veuillez croire cher Monsieur à mes sentiments les meilleurs et les plus reconnaissants
Marguerite di Bassiano
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8. Marguerite Caetani a André Suarès (ms 1134) villa Romaine mardi Cher Monsieur, Comme vous avez été si gentil et que vous m' avez dit de vous dire si je trouvais des passages un peu trop pointus dans votre beau voyage 34 , j' ose vous envoyer les épreuves avec quelque indication que je vous prie de modifier. Peutetre meme l'auriez vous fait sans que je vous le demande! Je suis bien heureuse que nous pouvons mettre le tout dans ce cahier. Connaissez-vous le Suarez 35 Espagnole mystique du 16e, je pense. Seriez-vous disposé a en traduire du latin des fragments que vous choisiriez? Je peux vous preter ses reuvres c?mplètes. Je vous prie d'agréer Monsieur mes meilleurs souvemrs. Marguerite di Bassiano
9. Marguerite Caetani a Valéry Larbaud (B 67) Bien Cher Ami, voici enfin la lettre! 36 Je suis si contente pour le vieux texte. Peutetre pourrai je l'avoir par la 15 Juin et le mettre au cahier d'été? Et l'« Enfantine » quand pourrai je l'avoir? J'y tiens tellement pour ce numéro. Nous avons un très beau Suarès dans ce cahier de Printemps (heureusement que le Printemps est en retard cette année!) la suite de son « voyage du Condottiere». Vous l' aimerez certainement. Il est brouillé avec la N .R.F. ainsi que Claudel!
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Avez vous vu «Nord»
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la revue de Stols plagiée sur
« Commerce » c' est fort et pas très chic je trouve. Il y a 3 articles
que « C » a refusé! Si vous ne l'avez pas je vous l'enverrai. Il parait qu'il y aura une seconde 3 8 aussi initié de« Commerce » faite par Ribemont - Dessaignes! Quel succès! Cber Ami je vous écrirai encore bien vite Bien affectueusement Marguerite di Bassiano J e voudrais avoir l'Enfantine pour mettre en tete de notre cahier d'Été. 10. Marguerite Caetani a André Suarès (ms 1128) 39 Villa Fouillée Bould de Garavan Menton Garavan A.M. Cher Maitre et Ami, J e suis désolée de vous avoir laissé si longtemps sans mes nouvelles mais si vous saviez combien j' ai pensé à vous et a votre belle reuvre je pense que je serais pardonnée. Je voulais tant faire de manière que Commerce puisse publier la tout mais hélas ce ne sera guère possible et je me vois forcée mais bien contre mon gré de vous prier de réduire 40 cette belle ceuvre à 80 pages de votre manuscrit. Je ne peux pas faire autrement et meme camme cela c'est une exception qu'on fait pour vous. Vous irnaginez peutetre le poids matériel que Commerce représente pour moi et l' année '29 a été particulièrement dure pour differentes raisons. A mon grand regret j' ai du me décider à tenir la revue à un nombre de pages plus ou moins fix. C'est à dire autour de 200 ce qui rend impossible la publication de manuscrits de plus de 50 à 60 pages au maximum pour arriver à la variété nécessaire à une revue. Ceci
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•
dit on fera exception pour vous toujours dans les limites du possible. Je vous prie de me renvoyer ici votre manuscrit avant le 12 février. Si vous n'y voyez pas d'objection (en vue de la date de publication en livre) « Fiorenza » sera publiée dans le cahier de Printemps 41 paraissant au mais d'Avril? Comment allez vous et avez vous quelque espoir d' avoir une maison pour le Printemps à Paris ou aux environs? Merci de cceur pour le charmant petit livre sur St. Augustin. Je vous envoie malgré que cela soit un peu tard mille et mille vceux pour l'année '30 et qu'elle vous reserve surtout une maison d'après votre cceur. Bien cordialement à vous, Marguerite di Bassiano
11.
Marguerite Caetani a MarcelJouhandeau (JHD. C. 5591)
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villa Romaine, Versailles le 27 Avril Cher Monsieur, Avec les vifs remerciements de Commerce 43 et l'espoir de vous voir un de ces jours à Versailles. Je vous serais infiniment reconnaissante si [... ] 44 vous me faites parvenir des manuscripts de vos camarades 45 que vous jugez interessants pour notre Revue - je crois que la seule façon d'assurer sa vie, ou plutòt une vie prolongée et surtout qu'elle puisse se tenir a meme niveau qu'elle a gardé plus ou moins jusqu'a présent, serait que ses jeunes collaborateurs s'intéressent activement à lui procurer la nourriture qui lui est nécessaire. T ous mes meilleurs souvenirs Marguerite di Bassiano
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NOTE
' Fortunatamente Valery Larbaud conservò il suo esemplare di questo rapporto. La sua copia si può trovare tra le carte del Fonds Larbaud. 2 Con il cambiare dei « gérants », come vengono definiti sul retro della copertina della rivista, cambiava anche l'indirizw della redazione di Commerce: quando Adrienne Monnier era ancora « gérante » l'indirizw era: rue de l'Odéon 7; in seguito Ronald Davis diventò « gérant » e la redazione si stabili presso rue du Faubourg Saint-Honoré 160, ed infine fu L. Giraud-Badin ad ottenere la funzione spostando la redazione prima in rue Saint-Honoré 219, e poi in Boulevard Saint-Germain 128. Ciascuno di questi indirizzi corrispondeva ad una libreria. ' Commerce I e II uscirono durante l'estate e l'autunno del 1924. Come risulta dalla datazione di questo rapporto, la parte finanziaria venne regolata soltanto nel novembre di quell'anno. 4 Fino ad ora non mi è stato possibile rintracciare gli statuti. 5 Sic. Questo errore si ripete un'altra volta nel testo. Per di più Valery Larbaud viene chiamato sempre Valéry Larbaud e Paul Valéry sempre Paul Valery. • A rigor di termini questo è vero. Dalla corrispondenza di Larbaud (naturalmente non dal suo scambio di lettere con Marguerite Caetani) risulta però il fatto che egli si sentiva in tal modo responsabile anche di altre riviste come per esempio La Nouveile Revue Française e Manuscrit Autographe, da non ritenere giusto definire il suo lavoro per tali riviste: « une simple collaboration ». 7 MONSIEUR DUNOYER DE SEGONZAC, il « commissaire », viene nominato anche in una lettera dell'avvocato Charles Chanvin a Marguerite Caetani. In questa lettera del 21 novembre 1924, l'avvocato indica esattamente il modo in cui avrebbero dovuto venir regolati gli affari finanziari con la banca, prima che la riunione riguardante la fondazione potesse aver luogo presso il notaio Dauchez. Chanvin scrisse che sia Larbaud che Fargue avrebbero dovuto assolutamente essere presenti a tale riunione che avrebbe avuto luogo il 27 novembre 1924. Per Segonzac e Fabre, nel caso non avessero potuto andare, sarebbe stato sufficiente
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inviare una delega firmata. Quale sia stato il ruolo di Segonzac e Fabre (probabilmente: Lucien Fabre; confronta nota 19 qui sotto) nella fondazione di Commerce ed eventuahnente in seguito, non è chiaro. Nel Fonds Larbaud si possono trovare in totale 86 lettere scritte da Marguerite Caetani a Larbaud. Esse hanno come numero di codice: BJJ - B119. · 8 B 36 occupa tre pagine nelle copie dell'Archivio Caetani. Dal contenuto ci si pup rendere conto che Commerce I era appena uscito quando questa lettera veniva scritta. 9 Sull'identità della prima madre e di tre dei quattro padri non ci sono dubbi. Visto il contenuto della lettera, la seconda madre potrebbe essere Adrienne Monnier e per il quarto padre Marguerite Caetani intende probabilmente Roffredo. 10 Nel 1922 comparve già nella rivista La Nouvelle Revue Française il testo di una conferenza su James Joyce che Larbaud aveva tenuto nella libreria di Adrienne Monnier « La Maison des Arnis des Livres ». Commerce I ottenne come primizia letteraria una parte della traduzione francese dell'Ulysses fatta da Larbaud e Auguste More!. L'introduzione a questa parte venne scritta da Larbaud. 11 Se Marguerite Caetani intende qui il suo compleanno e non il suo onomastico, allora sarebbe possibile determinare con esattezza la data in cui questa lettera venne scritta. Il suo compleanno ricorreva il 24 giugno e capitò in quell'anno di martedl. La lettera venne scritta quindi il venerdl20 giugno 1924. 12 Questo numero e gli altri numeri che non cominciano con una B sono codici della Biblioteca Doucet. In questa biblioteca si possono trovare quattro lettere di Marguerite Caetani a Adrienne Monnier. 13 Adrienne Monnier che era coinvolta nei preparativi per la pubblicazione della rivista, era sul punto di abbandonare la sua collaborazione a Commerce. Quale fosse la sua funzione, che potrebbe essere paragonata a quella di un segretario di redazione, non viene descritto né nelle lettere di Marguerite Caetani né altrove. Quello che risulta chiaro da questa lettera è che il lavoro degli abbonamenti e della vendita dei numeri sciolti era comunque competenza del « gérant »; da altre lettere (tra cui quelle a Larbaud) risulta che la funzione implicava anche alcuni lati tecnico-editoriali. 14 Marguerite Caetani non scriveva correttamente il francese. Nelle sue lettere si trovano stranezze ed errori ricorrenti: non usa correttamente l'accento grave e, soprattutto, la preposizione « à » viene scritta a volte con l'accento e a volte senza. La congiunzione « puisque » viene sempre scritta: « puisceque » e « assez »: «assai». Né gli errori di francese, né gli italianismi, né gli anglicismi verranno corretti: non bisogna dimenticare che l'autrice delle lettere proveniva da
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New London nel Connecticut. Ho quindi rinunciato a segnalare i vari errori grammaticali e lessicali: tali errori, per quanto numerosi, non impediscono una corretta interpretazione del testo. 15 Colpisce il fatto che qui manchi il nome di Fargue. La ragione è che lui stesso era la causa delle difficoltà. Nella nota 21 del testo è già stato fatto cenno al conflitto tra Larbaud e Fargue. Questo conflitto venne in parte causato dai problemi esistenti tra Fargue e Adrienne Monnier. Le lettere e i resoconti di testimoni presenti che avrebbero potuto gettare un po' di luce su qùesto caso, danno però soltanto un quadro di parte, a seconda che la simpatia dello scrivente sia dall'una o dall'altra parte. Dai documenti si può stabilire con certezza che né Fargue né Adrienne Monnier erano delle persone facili. Nèlla documentazione ci si attiene in generale, per quanto riguarda le cause dei dissidi, a ragioni di « incompatibilité d 'humeurs »e« histoires de femmes ». 16 Questa lettera è dattilografata; soltanto la data e la firma sono scritte a mano da Marguerite Caetani. È chiaro ciò che ha deciso Adrienne Monnier. Con questa lettera viene ufficialmente esonerata dalla sua funzione. 17 I numeri di codice del Fonds Larbaud non sono sempre corrispondenti all'ordine in cui sono state spedite le lettere. B35 è stata scritta dopo B36. 18 Vedi per quanto riguarda la datazione delle lettere, la nota 16 del testo. La calligrafia di Marguerite Caetani, con un po' di esercizio, è facilmente comprensibile. Ciò che caratterizza le sue lettere è, a parte alcune eccezioni, l'assenza di allineamento; lo scarso uso della punteggiatura; la sostituzione del punto, alla fine di una frase, con un trattino orizzontale; la calligrafia molto ampia tanto che un foglio non può contenere che poche parole ed infine le lettere molto grandi cosl che non si capisce, a volte, se si tratti di lettere maiuscole o no. Molte lettere vennero spedite su fogli di carta formato 16" 25 con stampato nell'angolo destro in alto: villa Romaine, av. Douglas Haig, Versailles (Tél. 13-28). Le lettere sono scritte con inchiostro blu. Questa lettera (B35) occupa nelle copie dell'Archivio Caetani 8 pagine; per la datazione mi attengo, in base all'informazione su Commerce III ed il« jour de l'an », al gennaio 1925. 19 Lucien Fabre (1889-1953), secondo RoBERT SABATIER (La Poésie du xx' siècle I, Paris 1982, p. 30), un« proche de Valéry », non pubblicò mai nulla su Commerce. Il suo nome viene comunque citato alcune volte nei diversi scambi di lettere. Sull'awiso di Commerce II, che venne arnluso a Commerce I sotto forma di foglio sciolto, viene annunciato: L~cien Fabre - Bassesse de Venise. I suoi testi, molto probabilmente, non vennero accettati a causa del fatto che evocavano troppo l'atmosfera del Simbolismo. (Vedi anche: SoPHIE LEvIE, « Larbaud, Commerce et le Modernisme », conferenza tenuta a Cerisy il 5 settembre 1983 e che sarà pubblicata in Larbaud-Suarès, Colloques de Cerisy, ed. 10/18).
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20 Se si confronta il contenuto di Commerce III, che viene riportato nell'Appendice I, con i testi che vengono nominati qui, ci si può rendere conto di come per il n. III venne fatta la scelta del materiale. 21 Charles Signier, purtroppo il nome non è scritto in maniera molto leggibile. Comunque su Commerce non scrisse mai nessun autore di questo nome. 22 Come si sa Valery Larbaud collezionava soldatini di piombo. 23 La lettera si interrompe. Forse Marguerite Caetani allude qui alla visita di Roffredo alla regina d'Italia, occasione in cui egli le presentò i primi cinque · · fascicoli di Commerce.
24 Nelle copie di Palazzo Caetani B37 occupa 5 pagine. Paragonando i testi che vengono citati in questa lettera con i « sommaires » di Commerce si arriva alla conclusione che questa lettera era stata scritta qualche tempo dopo la pubblicazione della rivista, ma che non si era ancora molto avanzati nella raccolta di testi necessari per Commerce IV. Quindi mi attengo, per la datazione, al marzo 1925. 25 Il nome del poeta rinascimentale inglese del XVI secolo Sir Thomas Wyatt, viene citato alternativamente come: Wyatt, Wyat e Wiat. Alcuni testi di Wyatt comparvero su Commerce IV con un'introduzione di Larbaud. 26 Marguerite Caetani allude qui ai testi del poeta inglese del XVII secolo Robert Herrick, testi che vennero pubblicati su Commerce II. Anche per questi testi Larbaud scrisse l'introduzione. 27 Paul Claudel pubblicò infatti su Commerce IV un testo intitolato: « Le vieillard sur le Mont Orni ». Questo testo venne stampato su Commerce su di un foglio molto grande e piegato in maniera speciale. È difficile stabilire se questo sia il dramma di cui parla Marguerite Caetani in questa lettera e che Claudel avrebbe voluto veder pubblicato in una volta. Il testo comunque non è un'opera per teatro nel senso abituale della parola, ma è una raccolta di testi brevi stampata in diverse forme. 28 Jules Supervielle pubblicò testi su Commerce VII, X e XV. 29 Parola illeggibile. 30 Georg Biichner (1813-1837) . La sua commedia « Léonce und Lena» venne pubblicata su Commerce III. 31 Nella Bibliothèque Doucet si possono trovare 21 lettere scritte da Marguerite Caetani ad André Suarès (mss 1119-1134 e mss 3254-3258). Anche in questo caso i numeri di codice non corrispondono sempre con l'ordine in cui vennero spedite le lettere. La busta in cui venne spedita questa lettera è stata conservata, ma purtroppo il timbro postale non è ben leggibile: 5?-26. La persona a cui la lettera venne indirizzata è Monsieur André Suarès, 20 rue Passette, Paris. Ms 1122 consiste di due grandi fogli 20 "27 scritti su tre lati.
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32 La maggior parte della posta Marguerite Caetani la spedì dalla Villa Romaine a Versailles. Visto però che la famiglia passava regolarmente le vacanze in diversi posti in Francia, e che il lavoro per Commerce doveva proseguire, si possono trovare nel materiale anche molte lettere spedite dagli indirizzi dove la famiglia soggiornava. 33 Il testo intitolato « Saint-Juin de la Primavère » fu il primo apporto di Suarès a Commerce. Il testo comparve sul fascicolo n. VI. È vero che accanto al titolo di questo numero, che non era ancora stato pubblicato al momento in cui questa lettera veniva scritta, si trova: « hiver 1925 », ma in realtà il numero uscì soltanto verso la fine di febbraio , i primi del marzo 1926. Ms 1121 è un telegramma del 17 gennai~ 1926 in cui si legge che lo stesso Suarès avrebbe dovuto fare, per Commerce, una scelta tra due articoli da lui spediti. Alcuni dati risultanti da lettere di Marguerite Caetani a diversi altri autori, attestano che tra la consegna della copia alla tipografia e la comparsa in pubblico del numero trascorreva in genere circa un mese. Per la datazione del ms 1122 mi attengo quindi al febbraio o al marzo 1926. 34 Dalla lettera seguente (B67) ci si rende conto che Marguerite Caetani allude al « Voyage du Condottiere». Questo testo comparve su Commerce XIX (printemps 1929). Quindi dato il ms 1134: primavera 1929. 35 Francisco de Suarez SJ, 1548 (Granada) - 1619 (Lisbona) . Spesso era Bernard Groethuysen che sceglieva e adattava il vecchio testo per la rivista. Chiaramente Marguerite Caetani voleva far tradurre Suarez da .Suarès, onde suggerire in tal modo una specie di legame familiare. Non se ne fece mai niente: i testi di Suarez non comparvero mai sulla rivista. 36 B67 occupa nelle copie dell'Archivio Caetani tre pagine. Questa lettera venne scritta quando il contenuto di Commerce XIX era già stato stabilito ma prima che la rivista venisse pubblicata. Non posso stabilire con esattezza quale lettera tra ms 1134 e B67 fosse stata scritta prima. Per la datazione mi attengo quindi anche alla tarda primavera del 1929. 37 La rivista Disque Veri, che venne pubblicata sotto diversi nomi e con grandi intervalli di tempo tra un numero e l'altro, esistette dal maggio 1921 al luglio del 1941, essa comparve dall'aprile del 1929 al novembre 1930 sotto il nome di Nord. La serie completa (1921-1941) è stata ristampata nel 1970-71 a Bruxelles, su quattro volumi dall'editore Jacques Antoine. 38 Qui, Marguerite Caetani intende la rivista Bi/ur che venne pubblicata dal 1929 al 1931. Gli otto numeri comparsi di Bzfur vennero ristampati nel 1976 su due volumi dall'editore Jean-Michel Piace a Parigi. 39 Come risulta dall'indirizzo, Suarès non si trovava a Parigi quando questa lettera venne spedita. Sulla busta c'è scritto: André Suarès, Collioure, Pyrénées
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Orientales. Il timbro postale non è totalmente leggibile: 16?-30; dal contenuto risulta tuttavia che la lettera era del gennaio. 40 Suarès pubblicò cinque volte su Commerce. Tutti e cinque i suoi lavori furono di ampiezza notevole: da 38 pagine (« Variables » nel fascicolo X) a 93 pagine (« Voyage du Condottière » nel fascicolo XIX). Dalle lettere di Marguerite Caetani a Suarès risulta che diverse volte vennero fatti dei tentativi per fargli accorciare i testi. Non mi è stato possibile confrontare il manoscritto originale di « Fiorenza » con il testo cosi come si trova su Commerce XXII. Nella rivista il testo occupa 49 pagine: da questo fatto si deduce che Suarès accettò il suggerimento di Marguerite Caetani. 41 Nel fascicolo XXII, che in realtà usci nella primavera del 1930, si trova come data di pubblicazione: hiver 1929. Non mi è dato conoscere quali furono le ragioni della redazione di far pubblicare comunque, anche se con molto ritardo, il numero invernale del 1929. 42 Nella Bibliothèque Doucet si possono trovare due lettere di Marguerite Caetani a Marce! Jouhandeau. La seconda lettera contiene soltanto un invito a cena. Jouhandeau consegnò sei testi a Commerce. La prima volta nel fascicolo IV e l'ultima nel XXVI. Purtroppo non sono riuscita a trovare la corrispondenza riguardante la sua collaborazione a Commerce. In questa lettera non si trova nessuna indicazione grazie alla quale poter definire quando essa venne scritta. 43 Questa era la formula fissa con cui Marguerite Caetani accompagnava gli assegni di pagamento per la collaborazione data dagli autori a Commerce. 44 Parola illeggibile. 45 A causa della mancanza di corrispondenza non si può stabilire se Jouhandeau acconsentì alla richiesta di Marguerite Caetani. Ringrazio la signora Katja Langereis-Michenzi e la signora Rita DijkgraafVisca che hanno tradotto il testo olandese e la dottoressa Dina Aristodemo per aver voluto controllare la traduzione.
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Finito di stampare nel mese di marzo 1985 dalla Tipografia Città Nuova della PAMOM, Roma