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1.4 Il quadro di riferimento pianificatorio Pag

vegetazionale, le praterie primarie alpine sono per lo più comprese nel geosigmeto alpino orientale basifilo della vegetazione primaria d'altitudine (Ranunculo hybridi-Caricetum sempervirentis, Gentiano terglouensis-Caricetum firmae, Caricetum mucronatae, Salicetum retuso-reticulatae, Potentilletum nitidae, Arabidion caeruleae, Thlaspion rotundifolii, Elynetum myosuroidis). Al contrario la maggioranza dei prati e pascoli secondari siti al di sotto del limite degli alberi sono in stretta connessione dinamica con la maggior parte delle serie vegetazionali forestali sopra descritte, rappresentandone una fase dinamica intermedia;

zone umide: costituite da ambienti quali torbiere, sorgenti d'acqua, prati umidi , pozze di alpeggi estivi, risorgive molto ricchi dal punto di vista naturalistico, ma altrettanto delicati. Le aree umide sono spesso serie accessorie, o inserite nel musaico delle serie vegetazionali menzionate. In questo caso esse rappresentano elementi catenali e seriali di molte formazioni forestali umide e mesofile e formazioni erbacee alpine;

ghiaioni: depositi detritici imponenti al punto da caratterizzare significativamente la regione delle Dolomiti, associati o meno a formazioni a pino mugo, altri arbusteti e comunità erbacee pioniereimportanti nella fase di consolidamento degli stessi. A queste formazioni si riconducono i mosaici legati alla serie alpina centro-orientale basifila degli arbusteti a pino mugo (Rhododendro hirsuti-Pino prostratae sigmetum) a mosaico con le serie delle foreste rade di pino cembro e larice (Pino cembrae sigmeum) ;

nuda roccia: le pareti verticali, compatte, prive o con scarsa copertura vegetale e fortemente sviluppate in altezza, rappresentano l’aspetto più suggestivo del paesaggio dolomitico. Ove le pareti presentano la tipica vegetazione casmofitica, esse possono essere comprese nel geosigmeto alpino orientale basifilo della vegetazione primaria d'altitudine (Ranunculo hybridiCaricetum sempervirentis, Gentiano terglouensis-Caricetum firmae, Caricetum mucronatae, Salicetum retuso-reticulatae, Potentilletum nitidae, Arabidion caeruleae, Thlaspion rotundifolii, Elynetum myosuroidis). In cui la vegetazione climatogena è, soprattutto a quote elevate, rappresentata dall’associazione Potentilletum nitidae.

nevai: la presenza di piccoli ghiacciai e nevai è un elemento tipico delle Dolomiti. Sono compresi nel geosigmeto alpino orientale basifilo della vegetazione primaria d'altitudine.

L’interpretazione data alle unità di base per la lettura del paesaggio delle Dolomiti contenuta nel Nomination Document appare funzionale ad una immediata identificazione degli elementi strutturali del paesaggio più riconoscibili rispondendo ad una duplice logica di caratterizzazione, naturalistica e visiva.

1.4 Il quadro di riferimento pianificatorio

Le Unità di Paesaggio all’interno del Sito seriale Dolomiti Unesco si inseriscono in un quadro pianificatorio costituito da strumenti che fanno riferimento a diversi livelli: regionale, provinciale, comunale ed altre entità caratterizzate da strumenti di gestione come i parchi, le zone di protezione ambientale.

Gli approcci sono in parte differenti:

 provincia di Bolzano PTCP1; indirizzato alla tutela di particolari ambienti che sono ritenuti significativi dal punto di vista paesaggistico (monumenti naturali, zone corografiche, zone di

1La tutela del paesaggio su base provinciale è disciplinata dalla Legge provinciale del 25 luglio 1970, n. 16.

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