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La memoria guida la base della ricerca del foraggiamento nei grandi mammiferi selvatici
I ricercatori hanno scoperto che le decisioni legate alla ricerca di foraggiamento dei caprioli sono guidate principalmente dall’esperienza e non dalla sola percezione sensoriale. I processi cognitivi alla base di tali decisioni in natura non sono ben compresi, in parte perché è difficile distinguere gli effetti della percezione sensoriale da quelli della memoria sui movimenti degli animali. Si è cercata una risposta a questa domanda ponendo collari GPS su 18 caprioli e seguendo i loro movimenti durante la manipolazione del cibo, attraverso un esperimento sul campo unico nel suo genere. Più di 50 siti di alimentazione, tipicamente costituiti da vassoi riempiti di mais, sono tradizionalmente utilizzati dai cacciatori in tutta l’area di studio. Gli autori hanno posiziona- to delle tavole di legno sopra questi vassoi, limitando l’accesso al mais per due settimane, mentre il cibo e i segnali sensoriali associati, come l’odore, erano ancora presenti. I caprioli hanno trascorso solo il 5% del tempo presso questi siti manipolati durante il periodo di chiusura, rispetto al 31% del tempo durante le due settimane precedenti. I risultati supportano un modello matematico del comportamento di ricerca del cibo basato sulla memoria, ma non un modello basato sulla percezione, che non prevedeva una diminuzione della frequentazione dei siti. Le decisioni da parte dei caprioli si basavano sull’esperienza recente in merito alla posizione e accessibilità del cibo, consentendo loro di adattarsi a cambiamenti improvvisi nella disponibilità delle risorse, com-
ANDREA CORRADINI
LUCA PEDROTTI*
CLARA TATTONI**
MARCO CIOLLI***
FRANCESCA CAGNACCI binando efficacemente la memoria spaziale a lungo e a breve termine. Un altro studio basato sullo stesso quadro teorico ha utilizzato i dati di 17 caprioli reintrodotti nell’Italia meridionale (Parco Nazionale dell’Aspromonte), dove i caprioli erano localmente estinti da oltre un secolo. I caprioli hanno stabilito gli home range, uno degli schemi di utilizzo dello spazio più comuni osservati nel regno animale, combinando la preferenza per le risorse e la memoria spazia- le, adattandosi alle previsioni di un modello matematico sviluppato dai ricercatori. https://doi.org/10.1073/pnas.2014856118
Capire come gli animali rispondono alle mutevoli condizioni ambientali, quali la disponibilità di risorse, e come e perché scelgono lo spazio in cui vivere è fondamentale per progettare strategie efficaci di conservazione e gestione della fauna selvatica. Gli studi sono il risultato di una collaborazione tra la Fondazione Edmund Mach e l’Università di Harvard.
Maggiori informazioni nell’articolo pubblicato in Proceedings of the National Academy of Sciences (2021) 118(15), e2014856118.
PAROLE CHIAVE: memoria spaziale, cognizione animale, siti di foraggiamento artificiale
SPECIE: Capreolus capreolus