FONDI&SICAV
FONDI&SICAV - GENNAIO 2013 -
N.
49 - CINA
E
INDIA
AL MOMENTO DELLA VERITÀ
CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
I due grandi enigmi asiatici
Cina e India al momento della verità Nuovi trend
L’Europa scopre il cloud computing Consensus Usa
Un inizio anno con tante speranze
Anno 6 - Numero 49 - Gennaio 2013
Editoriale
Alziamo il tiro entre negli Stati Uniti veniva eletto Obama tra show televisivi e copertura mediatica in tutto il mondo, anche la Cina nominava il proprio leader che resterà in carica per 10 anni e del quale però la maggior parte della gente nemmeno conosce il nome. Ancora più stridente appare questa differenza di trattamento se consideriamo che oggi la Cina è la potenza economica numero due al mondo e che molto probabilmente, alla fine degli attuali mandati dei presidenti in carica, si ritroverà al primo posto. Per questa ragione e per cercare di andare oltre gli articoli standard abbiamo deciso di cominciare l’anno dedicando la copertina a un’analisi approfondita di Cina e India (l’altro gigante asiatico in fondo quasi sconosciuto), per capire lo stato di salute di queste due economie che oggi si trovano in un momento cruciale del loro sviluppo. Come al solito non ci siamo limitati a indicare le op-
M
portunità, ma abbiamo messo in evidenza anche i molti rischi potenziali da tenere sotto controllo per decidere se investire o meno in questi paesi. Per “alzare il tiro” in questo numero inauguriamo anche una nuova rubrica con la quale cercheremo di individuare quali possano essere i nuovi trend del futuro in un mondo in continuo cambiamento. Abbiamo dedicato la prima analisi all’universo cloud, settore che molti di noi, complici i nuovi gadget tecnologici sempre più diffusi, usano e conoscono senza però avere mai pensato alle implicazioni economiche del suo diffondersi. Come scoprirete, le implicazioni sono decisamente importanti e vale la pena cominciare a considerarle; così in ogni numero cercheremo nuovi settori da approfondire per trovare nuovi spunti di investimento. Conoscere per investire al meglio!
GIUSEPPE RICCARDI
Uno sfacelo tutto green ochi conoscono l’indice Renixx e ultimamente i giornali che sono sempre estremamente attenti alle nuove tendenze dell’economia non l’hanno citato frequentemente. Si tratta del benchmark che raccoglie le 30 più importanti aziende del mondo che operano nelle energie rinnovabili: si tratta in pratica dell’indice più importante da tenere in considerazione da parte di tutti coloro che credono nei valori ecologici e che pensano che si possa realizzare un’industria energetica rispettosa dell’ambiente e capace di fornire uno sviluppo sostenibile. In questo quadro idilliaco c’è però un piccolo particolare: dai massimi del 2008 questo paniere di titoli ha perso circa il 90%. È vero che nel 2008 quasi tutte le azioni hanno ceduto pesantemente, ma è anche altrettanto vero che dal 2009, tra alti e bassi, il mercato ha riguadagnato terreno in maniera consistente. L’indice Renixx no: nel periodo 2010-inizio 2013 ha continuato a venire giù come un piombino con una coerenza invidiabile e oggi non siamo lontani dall’azzeramento del valore. Anche se molto meno drammatica, la situazione italiana non sembra idilliaca: le società green quotate in borsa (non necessariamente solo nel settore delle energie rinnovabili), secondo una rilevazione della società Vedogreen, che monitorizza il settore, nei primi nove mesi del 2012 avevano perso in borsa in media il 15,62%, con punte di -44,27%, e una sola azienda, la Greenvision ambiente, poteva vantare una perfor-
P
ALESSANDRO SECCIANI
mance positiva. Quasi tutte le società hanno dimostrato una volatilità da rendere praticamente impossibile programmare un investimento a medio-lungo termine in questo settore, che in questi termini può essere avvicinato solamente da uno scatenato speculatore a brevissimo. In più le infiltrazioni mafiose si sono dimostrate in questo campo molto pericolose. E’ vero che su tutto il comparto, che quasi ovunque è largamente sovvenzionato dagli stati, ha inciso in maniera determinante il taglio delle spese pubbliche, ma un disastro di questo genere quanto può essere imputato a fattori esterni? Francamente sono convinto che il crack sia troppo enorme perché non si debba ripensare tutta la strategia. Il destino cinico e baro e i complotti da parte del potere inquinatore in mano alle sette sorelle possono determinare momenti di difficoltà, ma non certo un crollo di questo tipo. In pratica non rimane altro da fare che mettere un punto e a capo. E sia ben chiaro, personalmente ritengo cruciale lo sviluppo sostenibile dell’economia e, proprio perché penso che sia davvero la sfida fondamentale del domani, sono convinto che sia necessario tirare fuori questi dati e procedere a una critica impietosa. Che cosa sia stato sbagliato non lo so, ma certamente è stato sbagliato quasi tutto, se non tutto. Si diceva una volta che la guerra è una cosa troppo seria per farla fare ai militari: ecco forse l’ambiente è problema troppo serio per farlo tutelare agli ambientalisti. 0 ai finanzieri green.
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
3
Sommario Gennaio 2013 I portafogli degli operatori
8
Obama ha fatto la grazia Il presidente Usa, trovando l’accordo in extremis sul fiscal cliff, ha dato un consistente aiuto ai mercati e ha incrementato l’ottimismo che già alla fine dell’anno gli operatori manifestavano. Discrete notizie anche dall’Europa
16
I trend del futuro
Investire sulle nuvole Secondo uno studio della International Data Corporation richiesto dalla Commissione europea, la piena adozione del cloud computing porterebbe fino a 3,8 milioni di nuovi posti di lavoro. E i money manager sembrano intenzionati a puntare su questa tecnologia
Le due grandi incognite asiatiche
18
Un forte Dragone con tanti problemi È fondamentale nell'economia globale il ruolo del gigante orientale, sempre più in grado di influire anche sull'andamento di Europa e Usa. Oggi Pechino appare in difficoltà per diversi motivi: lo spostamento di enormi capitali dalla borsa al settore immobiliare,peraltro in sospetto di bolla speculativa, la mancanza di finanziamenti per l'industria privata, l'assenza in molti casi di regole di governance chiare e la fase di transizione politica sono solo alcuni dei nodi ancora da sciogliere. Nonostante tutto ciò, secondo diversi analisti i prossimi anni dovrebbero vedere una ripresa dei mercati azionari e obbligazionari
&
PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
PROMOTORI&CONSULENTI
Gennaio 2013
Consulenza fee only
Commissioni da retrocedere
La situazione in Italia
Pochi la fanno davvero
Non sempre basta la parcella
Un mercato ancora agli albori
PROMOTORI&CONSULENTI Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim
40
Una nuova rivoluzione copernicana Fee-only
Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim
«La forza del multibrand»
4
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
46
Per molti, ma non per tutti
Fondi&Sicav n. 49 Fondi comuni - La Corea
50
Miracolo a Seul Attualmente il paese asiatico viene considerato il più affidabile all'interno della sua area e i titoli di stato hanno il massimo rating. Ciò ha permesso al Tesoro di emettere 80 miliardi di dollari interamente collocati presso gli investitori di tutto il mondo. Eppure nel 1997 la crisi fu durissima e dovettero intervenire le istituzioni internazionali per salvare una situazione che appariva pesantemente compromessa
Consensus - Gli Stati Uniti
54
Inizio alla grande L'accordo sul fiscal cliff, ma anche una serie di discreti dati economici hanno fatto ripartire Wall street molto bene, dopo un 2012 sostanzialmente positivo. Aiutano anche la strategia della Federal Reserve, che resta cauta e mantiene i tassi ai minimi, e una discreta ripresa del mercato immobiliare. Le previsioni sugli utili e sull'andamento delle imprese danno ulteriore carburante al mercato. A fare paura, però, è ancora l'incertezza politica, visto che i problemi legati al taglio del deficit federale sono stati tutt'altro che risolti in maniera definitiva
Osservatorio previdenza - Pensioni: che cosa succede da gennaio 2013
62
Quanto costano Monti e la Fornero Il requisito per ottenere il trattamento di quiescenza entra con il nuovo anno in un quadro molto articolato, che per la complessità intrinseca può creare situazioni di forte penalizzazione, particolarmente per chi ha effettivamente smesso di lavorare, magari non di propria spontanea volontà, ancorché non classificabile come esodato
Le rubriche 3
Editoriale
6
Radar finanziario
14
Notizie in breve
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
5
Radar finanziario Regno Unito, le isole di Man bandiscono i vulture fund Dopo Jersey, anche le isole di Man hanno dichiarato fuorilegge i vulture fund, che sfruttano il debito di alcune delle nazioni più povere al mondo. Tecnicamente sono considerati come fondi di private equity oppure hedge fund. Questa nuova normativa impedisce a questi strumenti di investire piccole frazioni del capitale in questo tipo di debito e poi citare in giudizio le nazioni emittenti per il valore intero del debito emesso.
Europa, gli investitori attratti dal risk parity Secondo uno studio indipendente commissionato da Aquila Capital, gli investitori inglesi ed europei stanno rivalutando l’approccio risk parity come opportunità d’investimento. Per quanto riguarda le asset class su cui applicare la strategia, le preferenze variano molto a livello geografico, anche se si predilige l’equity, seguito dal fixed income, dai tassi d’interesse e dalle commodity. Questo approccio permette di diversificare il portafoglio, evitando di scommettere sui vincitori del passato e di seguire le bolle speculative.
Stati Uniti, corruzione ad alto livello Secondo il Transparency International’s Corruption Perceptions Index 2012, la corruzione è uno dei principali problemi al mondo. In una scala da 0 (altissima corruzione) a 100 (molto trasparente), nessuno stato raggiunge la perfezione, ma due terzi dei paesi sono sotto quota 50. Gli Usa si piazzano al 19° posto dietro a Regno Unito, Giappone, Barbados e Hong Kong.
Cile, i gestori riducono l’esposizione all’equity locale I gestori di fondi pensione cileni hanno ridotto la loro esposizione verso l’equity locale per il terzo mese consecutivo, assestandosi al 14,7% del totale degli investimenti. In contrapposizione, è aumentata l’esposizione azionaria verso i paesi esteri, che compone ormai il 26,5% dei portafogli. In termini settoriali, i maggiori acquisti si concentrano sui finanziari e sugli industriali. Le vendite maggiori, invece, hanno interessato i settori retail.
6
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
Europa, consolidamento nell’industria dei fondi L’industria europea dei fondi continua sulla via del consolidamento anche nel terzo trimestre del 2012. Secondo il Fund Market Insight Report, sono stati lanciati nel trimestre 404 nuovi fondi, 471 sono stati liquidati e ci sono state 241 fusioni. Ad ogni modo, la dinamica del trend sembra rallentare e sembra che si possa arrivare presto a un punto di svolta. Asia ex Japan, aumento graduale degli Aum nei prossimi anni Secondo una nuova ricerca Cerulli Quantitative Update: Asian Distribution Dynamics 2012, le masse gestite dai fondi d’investimento nell’area Asia ex Japan potrebbero passare da 911,2 miliardi di dollari nel 2011 a un trilione a fine 2012 e a 1,5 trilioni nel 2016. La crescita sarà graduale e sarà trainata da prodotti che offrono yield e income, coerentemente con uno scenario di bassi tassi d’interesse e crescita globale incerta. Emirati Arabi, attesa una crescita del 3,3% nel 2013 Merrill Lynch ha fissato a 3,3% la crescita attesa del Pil negli Emirati Arabi per il 2013. Questa convinzione poggia principalmente su tre fattori: una crescita stabile dell’economia domestica; un anno che si prospetta buono per i mercati emergenti; segnali positivi di ripresa nel settore immobiliare, in particolare a Dubai.
I portafogli degli operatori
Obama ha fatto la grazia Il presidente Usa, trovando l’accordo in extremis sul fiscal cliff, ha dato un consistente aiuto ai mercati e ha incrementato l’ottimismo che già alla fine dell’anno gli operatori manifestavano. Discrete notizie anche dall’Europa La visione aggressiva di Zenit sgr
Spostamento verso il rischio rchiviato, come largamente previsto, il
A
ci. Tanto è vero, che gli investimenti più redditi-
fiscal cliff americano con un accordo in
zi nel 2012, ma anche di gran lunga i più rischio-
extremis tra Congresso e presidenza che
si, si sono rivelati i titoli di stato greci e in secon-
ha scongiurato l’applicazione automatica dei tagli
da battuta portoghesi, con rendimenti superiori
alla spesa e alle facilitazioni fiscali, l’attenzione
al 50%.
dei mercati è tornata a concentrarsi sull’econo-
Tutto ciò ha spostato la propensione dei mer-
mia, grazie anche alla pubblicazione di dati con-
cati un po’ più verso gli investimenti rischiosi, co-
giunturali prevalentemente positivi.
me rivela anche l’analisi degli indici di volatilità
Tra questi, merita una citazione l’indice Pmi
dei mercati azionari, tornati verso valori storica-
manifatturiero a livello mondiale, tornato in di-
mente bassi. Sembrerebbe un buon momento,
cembre, dopo un semestre negativo, sopra quella
quindi, per il portafoglio consigliato questo mese,
soglia dei 50 punti che divide convenzionalmente
che, tuttavia, dato il profilo di rischio elevato, è
le fasi di espansione da quelle di contrazione, gra-
adatto solo a chi abbia un orizzonte di lungo ter-
zie anche al contributo delle economie emergen-
mine e una buona capacità di sopportazione delle
ti, che si è riflesso in un bel rally di questi mercati
oscillazioni di prezzo.
azionari.
Azionario 100%
8
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
Passando dunque al portafoglio, interamente
Dei tre fattori di attenzione segnalati lo scor-
azionario, si nota che i dieci fondi proposti sono
so mese, quindi (fiscal cliff americano, tenuta
distinti in sei prodotti a focalizzazione geografica
della crescita nei paesi emergenti ed evoluzione
e quattro a vocazione settoriale.
della crisi dell’euro) due sembrano essersi molto
Continua, tra i fondi a specializzazione geo-
attenuati, mentre l’euro non paralizza più come
grafica, la prevalenza dell’Europa, sia pure meno
un tempo gli investitori, che sono anzi tornati a
marcata rispetto al trimestre precedente; al Vec-
valutare con interesse i cosiddetti paesi periferi-
chio continente si riferiscono infatti quattro pro-
Investimento
Tipo
Macroarea
Area
Stile
Peso
Etf iShares Msci Usa Eur
Azionario
America
Globale
Generico
15
Etf Source Us Consumer Discretionary Sector Usd
Azionario
Settoriale
Consumer Discretionary
America
15
Ing (L) Invest Banking & Insurance I Ist Acc Usd
Azionario
Settoriale
Financials
Globale
15
Morgan Stanley Asian Property Fund Ist Usd
Azionario
Settoriale
Real Estate
Asia
13
BlackRock Euro Markets Fund Acc Ist Eur
Azionario
Europa
Euro
Globale
12
Schroders Uk Equity Gbp C Ist Acc. Gbp
Azionario
Europa
UK
Blend
10
Franklin European Growth Fund I Eur
Azionario
Europa
Globale
Growth
8
BlackRock World Financials Fund Acc Ist Usd
Azionario
Settoriale
Financials
Globale
6
BlackRock European Focus Fund Acc Ist Eur
Azionario
Europa
Globale
Generico
3
BlackRock Global Smallcap Fund Acc Ist Eur
Azionario
Mondiale
Globale
Small Cap
3
dotti con un peso complessivo del 33%: un fondo
parti consigliati un fondo sui consumi voluttuari
area euro, un fondo Uk, uno orientato alle azioni
in America, che punta sulla tenuta dell’economia
growth e uno più generico. L’America pesa circa il
statunitense, e due prodotti sul settore finanziario,
15%, mentre il 3% è destinato a un fondo globa-
che complessivamente rappresentano oltre il 20%
le specializzato in small cap.
del totale. Completa il portafoglio un fondo real
Cresce inoltre il peso complessivo degli stru-
estate asiatico già presente nel portafoglio consi-
menti con vocazione settoriale, che si ritagliano
gliato lo scorso trimestre, che incrementa il suo
quasi la metà del portafoglio. Spiccano tra i com-
peso di una decina di punti percentuali.
I
La visione aggressiva di Pictet funds
Una spinta dai politici icembre non ha riservato grandi sorprese.
D
mance di asset europei e carry; si ferma l’indeboli-
È rimasta costruttiva la fase politica sulle
mento del dollaro.
principali questioni, nonostante qualche
I prossimi mesi saranno caratterizzati da atti-
increspatura su entrambe le sponde atlantiche. In
vità economica stagnante o recessiva in Europa e
Europa sono arrivate le gradite conferme in merito
forse negli Usa, con minimo ciclico entro la prima
ai progressi sul piano dell’unione bancaria, mentre
metà del 2013. Per contrastare il rischio di ulterio-
l’esperienza del governo Monti si è chiusa con lie-
re rallentamento, le principali banche centrali au-
ve anticipo rispetto alle previsioni e soprattutto si
menteranno la liquidità in circolazione in Usa e
presagisce una campagna elettorale in cui non
probabilmente in Giappone con la benedizione del
mancheranno voci anti-europeiste. Negli Usa è
neo-eletto governo. La Bce dovrebbe allentare le
stato trovato un compromesso proprio allo scade-
condizioni del credito non appena la trasmissione
re che ha consentito di evitare gli aspetti più rovi-
degli impulsi monetari sarà ripristinata. Mantenia-
nosi del fiscal cliff. È quindi prevalso l’ottimismo,
mo un atteggiamento costruttivo, con il caveat
con una ripetizione dello schema di buone perfor-
delle elezioni politiche in Italia: le valutazioni
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
9
I portafogli degli operatori azionarie rimangono attraenti, ma agli attuali li-
sia americani sia europei, dove scegliamo il compar-
velli non immuni dai suddetti rischi.
to con ridotto rischio di duration, e debito emergen-
Il nostro portafoglio aggressivo è investito per
te in valuta locale. Sulle azioni, oltre ai prodotti glo-
un quarto in strumenti obbligazionari a spread, per
bali, privilegiamo le tematiche dei farmaci generici
la parte rimanente in prodotti azionari globali e te-
e delle materie prime, sia in forma diretta sia trami-
matici. Tra le obbligazioni investiamo in high yield
te un’esposizione al listino russo.
I
Obbligazionari
Allocazione per asset class 25%
Esposizione suggerita
Fondi obbligazionari
25%
Fondi azionari
75%
Fondi flessibili
0%
Totale portafoglio
100%
75%
Codice Isin
Valuta
Esposizione suggerita
Pictet-Emerging Local Currency Debt-R EUR
LU0280437830
Eur*
5%
Pictet-US High Yield-HR EUR
LU0472949915
Eur
10%
Pictet-EUR Short Term High Yield-R
LU0726357873
Eur
10%
Pictet-Global Megatrend Selection-HR EUR
LU0391944815
Eur*
15%
Pictet-US Equity Value Selection-HR EUR
LU0434579859
Eur
10%
Pictet-European Equity Selection-R EUR
LU0130732109
Eur*
20%
Pictet-Russi Indez-R EUR
LU0625742837
Eur*
5%
Pictet-High Dividend Selection-R EUR
LU0503634734
Eur*
15%
Pictet-Generics-R EUR
LU0255978859
Eur*
5%
Pictet-Agriculture-R EUR
LU0366534773
Eur*
5%
Fondo Pictet raccomandato Azionari
*Nav espresso in euro pur essendo parte del sottostante in valuta diversa
La visione aggressiva di Bnp Paribas Investment Partners sgr
Ancora azioni europee mercati azionari, a fine dicembre, segnano una
talia e la Spagna hanno guadagnato il 2,20% e il
performance positiva pari a +1,78% (Msci
2,83%. Positiva anche la performance mensile dei
World in valuta locale). Gli Stati Uniti hanno
mercati emergenti, che al 31 dicembre registrava-
I
guadagnato lo 0,71%, mentre l’Europa e il Giappo-
10
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
no un rialzo del 3,84% (Msci Em in valuta locale).
ne sono cresciute rispettivamente del 2,36% e del
Ad alimentare l’appetito per il rischio è stato
10%. In Europa, la Francia e la Germania hanno
da un lato il raggiungimento di un accordo in te-
chiuso il mese in rialzo del 2,36% e del 2,79%. L’I-
ma di budget pubblico negli Stati Uniti che ha
I portafogli degli operatori
Equity
70%
5% Alternative 9% Money market
permesso di evitare il cosiddetto precipizio fiscale,
re titoli Mbs anche dopo il termine dell’operazio-
dall’altro la pubblicazione di dati macroeconomi-
ne Twist al ritmo di 40 miliardi al mese. A questi
ci incoraggianti provenienti soprattutto dalla Ci-
vanno aggiunti i 45 miliardi mensili destinati al-
na. Se in Giappone le elezioni del 16 dicembre
l’acquisto di Treasury.
hanno portato alla vittoria della destra e alla no-
Il 6 dicembre, in occasione del consueto ap-
mina a primo ministro di Shinzo Abe, il quale sem-
puntamento mensile del Consiglio dei governato-
bra favorevole all’introduzione di nuovi stimoli
ri della Banca Centrale Europea, anche il presiden-
monetari, in Italia il premier Mario Monti ha ras-
te Mario Draghi ha lasciato inalterato il tasso refi
segnato le dimissioni aprendo la strada alle elezio-
allo 0,75%.
ni del prossimo febbraio. 16% Bond
Il rendimento dei titoli di stato americani a 10
In tema di politica monetaria, la Fed riunitasi
anni è salito di 14 punti base circa a testimonian-
l’11 e il 12 del mese ha lasciato i tassi fermi allo
za della cautela degli operatori finanziari di fron-
0,25% e ha dichiarato che continuerà ad acquista-
te alle notizie non sempre incoraggianti sul raggiungimento dell’accordo sul budget. Nonostante il ritrovato appetito per il rischio, invece, il rendi-
Categoria Equity
Bond
Money Market
Alternative
12
% portafoglio
Fondi Bnp Paribas raccomandati
Codice
mento sull’omologo tedesco è sceso di 7 punti ba-
3
Bnp Paribas L1 Equity Asia Emerging Usd
LU0377072953
se, a 1,32%. Lo spread italiano e quello spagnolo
3
Bnp Paribas L1 Equity Turkey Eur
LU0212964141
sono rimasti sostanzialmente stabili dopo la disce-
4
Bnp Paribas L1 Equity China Usd
LU0158989417
sa degli ultimi mesi (318 da 311 a fine novembre e
6
Bnp Paribas L1 Real Estate Securities Pacific
LU0291292315
395 da 393 a fine novembre rispettivamente).
6
Parvest Equity Europe Small Cap
LU0212179997
Sul mercato valutario, si segnala la significativa discesa dello yen nei confronti sia dell’euro sia
6
Bnp Paribas L1 Equity India Usd
LU0377089502
4
Bnp Paribas L1 Equity Best Selection Euro Eu
LU0158844521
3
Parvest Flexible Equity Europe
LU0360646847
4
Bnp Paribas L1 Equity Best Selection Asia Ex-
LU0158990001
3
Bnp Paribas L1 Equity Europe Growth Eur
LU0375761821
nuto l’allocazione degli attivi definita nel mese
3
Bnp Paribas L1 Equity Best Selection Europe
LU0191756005
precedente. La nostra preferenza relativa è anco-
5
Bnp Paribas L1 Equity Europe Eur
LU0158838390
ra per le azioni europee (valutazioni e sviluppi in
5
Parvest Sustainable Equity Europe
LU0212188550
tema di crisi sovrana), cui si aggiungono quelle
4
Bnp Paribas L1 Equity Pacific Ex-Japan Eur
LU0230103482
americane rispetto a quelle inglesi e giapponesi.
5
Parvest Equity Europe Mid Cap
LU0102001053
Siamo rimasti neutrali sulle azioni emergenti su
6
Bnp Paribas L1 Equity Euro Eur
LU0158091164
3
Bnp Paribas L1 Bond Euro Long Term Eur
LU0159065456
2
Bnp Paribas L1 Bond Euro High Yield Eur
LU0161744593
1
Bnp Paribas L1 Convertible Bond Best Selectio
LU0377065825
2
Bnp Paribas L1 Bond Best Selection World Emer
LU0377068688
valutazioni, in assenza di una preferenza tra i
2
Bnp Paribas L1 Bond World High Yield Eur
LU0377071476
cosiddetti paesi core. Abbiamo ridotto l’esposizio-
2
Parvest Convertible Bond Europe
LU0086913125
ne al credito sia investment grade sia high yield
2
Bnp Paribas L1 Bond Europe Emerging Eur
LU0159064301
(ora neutrali); quest’ultimo comparto, le azioni e
2
Parvest Bond Euro Corporate
LU0131211178
le obbligazioni emergenti costituiscono le nostre
3
Bnp Paribas Insticash Eur
LU0094219127
3
Parworld Euro Short Term Fixed Income
LU0377911648
3
Bnp Paribas Money Prime Euro
FR0010092528
5
Parvest Multi Assets 4 (Usd) C
LU0347703281
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
del dollaro (-6,19% e -4,87% rispettivamente) e la buona tenuta dell’euro nei confronti del dollaro, in rialzo dell’1,34% mensile e dell’1,49% annuale. A dicembre abbiamo sostanzialmente mante-
cui siamo più costruttivi in una prospettiva di medio-lungo periodo, in quanto i loro fondamentali rimangono di buona qualità. Siamo rimasti positivi su Corea, Russia e Brasile. Sui governativi continuiamo a essere neutrali, nonostante le
principali scommesse per il 2013 che sarà caratterizzato da una crescita non esplosiva ma positiva e da politiche monetarie di sostegno in presenza di tassi ancora bassi. A sinistra il nostro portafoglio aggressivo.
I
News
N
Borsa Italiana
el decimo anniversario dello sbarco sul mercato italiano dei primi Etf, Borsa Italiana ha introdotto su Etfplus due importanti novità per la nego-
ziazione grazie all’adozione della nuova piattaforma tecnologica Millennium. Ne parlano Silvia Bosoni e Demis To-
deschini del dipartimento di Borsa Italiana che si occupa degli Etf.
Quali sono state le aree su cui siete intervenuti con la migrazione sulla nuova piattaforma? Bosoni: «Millennium è il sistema di negoziazione adottato da tutti i mercati cash di Borsa Italiana che si distingue non solo per la velocità e la capacità di gestire migliaia di proposte al secondo, ma soprattutto per la flessibilità, in quanto sviluppata all’interno del gruppo London Stock Exchange da Millennium It, società di software acquisita nel 2009. Flessibilità che ci ha consentito di intervenire sul mercato Etfplus con l’introduzione dell’asta di chiusura e
vista per la fase di negoziazione continua, è estesa anche
delle funzionalità Cross/Btf. Il comune denominatore di
all’asta di chiusura».
queste due funzionalità è consentire agli investitori di ottimizzare la modalità di negoziazione degli Etf in base al-
Passiamo ai Cross/Btf: in che cosa consistono queste
le caratteristiche dei loro ordini, sotto il profilo della di-
nuove funzionalità e a chi sono dirette?
mensione e del prezzo. Da un lato l’asta di chiusura con-
Todeschini: «Con il termine Cross/Btf s’identifica una par-
sente, infatti, di eseguire un ordine a un prezzo unico che
ticolare tipologia di proposta attraverso la quale è possi-
coincide con quello di riferimento dello strumento e dal-
bile eseguire, senza impattare il book, ordini di acquisto e
l’altro gli ordini Cross/Btf permettono l’esecuzione delle
vendita i cui termini siano già stati definiti tra due contro-
operazioni di elevate dimensioni senza avere impatti sul
parti. In particolare si parla di cross order quando le pro-
book di negoziazione».
poste sono eseguite a un prezzo compreso tra la migliore
Un nuovo Millennium per gli Etf
14
Può descrivere il funzionamento dell’asta di chiusura?
proposta in acquisto e di vendita presenti sul book di ne-
Todeschini: «L’introduzione dell’asta di chiusura sul mer-
goziazione (estremi inclusi). Qualora, invece, la quantità
cato Etfplus risponde alle esigenze di quegli investitori de-
oggetto della proposta sia uguale o superiore a determi-
siderosi di eseguire o smobilizzare il proprio investimento
nati valori (block trade) stabiliti da Borsa Italiana, il prez-
a un prezzo unico, funzione dell’incontro di multipli inte-
zo di esecuzione può essere compreso in uno spread più
ressi d’acquisto e vendita, che possa risultare, almeno per
ampio del best bid-ask (ad esempio per gli Etf azionari eu-
gli Etf su indici europei, il più vicino possibile al Nav del-
ropei il controvalore deve essere superiore, indicativamen-
l’Etf e comunque sempre coincidente con il prezzo di rife-
te, a 600.000 euro e il prezzo deve ricadere in un range pa-
rimento dello strumento. L’asta ha una durata di cinque
ri a +/-2,5% rispetto al best bid-ask). Con queste due nuo-
minuti dalle 17,25 alle 17,30 (con chiusura random nell’ul-
ve funzionalità, disponibili su tutti i mercati cash di Borsa
timo minuto 17,30:00–17,30:59) e ricalca il funzionamen-
Italiana, gli investitori, in particolare gli istituzionali, pos-
to proprio dell’asta di chiusura del mercato telematico
sono oggi eseguire ordini di grandi dimensioni su Etf aven-
azionario a eccezione degli ordini al meglio che non sono
do la certezza del prezzo e della esecuzione (perché non
ammessi per l’asta Etfplus. La presenza di un operatore
transitato dal book) beneficiando inoltre della garanzia di
specialista a garanzia della liquidità del mercato, già pre-
buon fine fornita dalla controparte centrale».
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
Fondi comuni
L
a crisi non sembra andare a braccetto
quattro punti percentuali. Negli ultimi 10
con il vizio. Il Vice Fund di Usa Mutuals,
anni, il prodotto ha realizzato una rivaluta-
che investe in società attive nei settori
zione annua del 10,61%: pertanto, 10 mila
del tabacco, bevande alcoliche, giochi d’azzar-
dollari investiti dieci anni fa, si sarebbero tra-
do e armi, ha chiuso il 2012 con una perfor-
sformati in 27.419. Anche nel peggiore degli
mance annua superiore al 20%. La tesi dei ge-
scenari mondiali (gli ultimi cinque anni), il
stori del Vice Fund, che ha da poco compiuto i
fondo si è mantenuto in territorio positivo
10 anni di vita, è che i settori in cui investe sia-
con
no completamente slegati dall’andamento del
dell’1,11%.
una
performance
media
annua
ciclo economico. Talmente slegati da potere se-
I valori con più peso in portafoglio sono
guire un comportamento contrarian durante le
due società del tabacco con oltre il 5% del
fasi peggiori di una crisi economica. Tra i van-
portafoglio complessivo. Altria, società del
taggi offerti da questi settori si trovano le bar-
gruppo Philip Morris, assorbe il 5,17% e il ti-
sa di Hong Kong, si è impennato nel corso del
riere naturali che bloccano la concorrenza e la
tolo si è rivalutato del 10% da inizio anno e ha
2012 del 110%.
capacità di generare elevati flussi di cassa.
offerto un dividend yield superiore al 5%. An-
Il Vice Fund investe più del 4% del proprio
che Lorillard, terza società del tabacco negli
patrimonio in titoli della Philip Morris Inter-
Usa, presenta un dividend yield in continua
national, che vende sigarette in 180 paesi (ol-
crescita e già superiore al 5%. Con un peso
tre agli Usa), con marche come Marlboro e
Il vizio rende
molto vicino al 5% trova posto in portafoglio
L&M. Un altro titolo con un peso prossimo al
Il fondo presenta rendimenti positivi su
il Galaxy Entertainment Group, gruppo asiati-
4% è Diageo, fabbricante di bevande alcoliche
tutte le scadenze. Nel 2012, il Vice Fund ha
co controllato da Galaxy Casino, società che
famose (Johnnie Walker, J&B, Smirnoff, Bai-
accumula un rendimento del 21,49%, bat-
ha la concessione del gioco d’azzardo a Macao
leys, Tanqueray e Guinness). Il titolo Diageo si
tendo l’indice Standard and Poor’s di quasi
dal 2002. Il valore del titolo, quotato alla bor-
è rivalutato del 30% da inizio anno.
Bank of England annuncio che l’attuale governatore della Banca
L’
tolineare che il merito non è solo suo) e il prestigio di ave-
Centrale Canadese, Mark Carney, sarà dal prossi-
re saputo anticipare gli effetti della crisi, essendo stato il
mo 1° luglio alla guida della Bank of England, ha
primo banchiere centrale ad annunciare l’arrivo di un lun-
provocato un’alluvione di opinioni sul significato di un
go periodo di tassi di interesse molto bassi e il primo a op-
cambiamento così profondo. I britannici vedono in Carney
tare per un’inversione del trend ribassista iniziando a ri-
una specie di messia in grado di riportare la stabilità che è
toccarli al rialzo.
stato capace di trasmettere al Canada durante questa lun-
Carney appartiene al gruppo di esperti che crede che i
ga fase di crisi economico-finanziaria. L’elezione di Carney
bonus debbano essere vincolati ai risultati di lungo termi-
è un fatto straordinario per un’istituzione vecchia di 300
ne; che la comunicazione è uno strumento essenziale, so-
anni. Sarà la prima volta nella sua lunga storia che la Boe
prattutto in tempi di crisi; che le banche dovrebbero accu-
verrà guidata da uno straniero, anche se l’istituto ha ospi-
mulare capitali sufficienti ma senza esagerare; che le
tato in passato banchieri statunitensi in seno al Comitato
aziende occidentali devono trarre vantaggio dalla doman-
di politica monetaria.
da di beni e servizi proveniente dai paesi emergenti; che bisogna affrontare una volta per tutte l’ingiustizia di un si-
Un canadese al comando
stema che socializza le perdite e privatizza i guadagni; che è necessario restituire il capitalismo ai capitalisti, accrescere la disciplina del sistema e, di conseguenza, ridurre i rischi
Carney arriva a Londra con l’aureola di avere pilotato
sistemici. Forse arriva un po’ tardi per il Regno Unito, dove
in acque tranquille la politica monetaria canadese duran-
due tra le maggiori banche del paese sono sotto il control-
te la crisi finanziaria (anche se lui non smette mai di sot-
lo del capitale pubblico da quando è iniziata la crisi.
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
15
I trend del futuro
Investire sulle nuvole Secondo uno studio della International Data Corporation richiesto dalla Commissione europea, la piena adozione del cloud computing porterebbe 3,8 milioni di nuovi posti di lavoro. E i money manager sembrano intenzionati a puntare su questa tecnologia ra gli esperti del settore tecnologico non
mento, infatti, lo sviluppo del cloud computing è
si parla d’altro, viste le potenzialità con-
frenato da alcune criticità giuridiche come i proble-
nesse ai nuovi servizi e le fonti di business
mi di localizzazione dei dati, la loro sicurezza e pro-
che questo mercato potrebbe generare. Argomen-
tezione, la portabilità tra sistemi diversi e, più in ge-
to, specie quest’ultimo, particolarmente appetibi-
nerale, le incertezze sulla relazione e l’affidabilità
le per tutti i money manager alla ricerca di perfor-
dei fornitori di cloud. Senza dimenticare, inoltre,
mance in uno scenario, quello delle borse mon-
una questione pratica fondamentale per il take off
diali, per nulla semplice da decifrare.
del settore: l’accesso a internet a costi bassi o mino-
T
Stiamo ovviamente parlando del cloud com-
16
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
ri rispetto a oggi.
puting, i nuovi sistemi, ormai diffusi nel mercato,
Il report rileva che vi sono dunque alcune que-
che permettono alle imprese, così come al singolo
stioni fondamentali che devono essere affrontate
utente, di avvalersi autonomamente e direttamen-
dai regulator europei per togliere le barriere che
te on-line sia dei servizi di archiviazione dati sia di
attualmente ostacolano il percorso e per spingere
alcuni software.
gli investimenti in questo campo dai 35 miliardi di
Un recente studio della International Data
euro previsti in uno scenario di non-intervento ai
Corporation richiesto dalla Commissione Europea e
quasi 80 miliardi entro il 2020, considerati nell’i-
ritenuto particolarmente interessante da Tender-
potesi dell’avvio di precise politiche in ambito co-
capital, che guarda al cloud computing con molta
munitario.
attenzione considerandolo un tema d’investimento
Strategie che, considerando solo il potenziale
forte per i propri portafogli, evidenzia che più della
di creazione di posti di lavoro, International Data
metà delle imprese e dei consumatori dell'Ue utiliz-
Corporation stima che porterebbero, nello scena-
za già alcuni di questi servizi, ma la piena adozione
rio migliore, circa 3,8 milioni di nuovi occupati,
di questi modelli è ancora lontana, ostacolata da
contro gli 1,3 milioni previsti nello scenario di
una vasta gamma di strozzature e barriere. Al mo-
non-intervento. Tuttavia, questi dati non tengono
conto dei posti di lavoro che andrebbero persi nel-
adottano questi servizi possono essere sintetizzate
la riorganizzazione dei processi aziendali e nel
in cinque categorie: lavoro più efficace in mobilità
conseguente aumento della produttività. Il merca-
(46%), aumento della produttività (41%), maggio-
to del cloud, in ogni caso, dovrebbe rappresentare
re uso di processi standard (35%), una migliore ca-
non solo un driver di creazione netta di occupazio-
pacità di entrare in nuovi comparti di business
ne nel medio termine, ma è destinato ad avere un
(33%) e la possibilità di allargare l’attività a nuove
impatto sulla crescita economica nell'Unione Eu-
aree (32%). Tutti i partecipanti al sondaggio hanno
ropea, grazie allo spostamento verso un nuovo pa-
comunque manifestato l’intenzione di aumentare
radigma fondato sull’innovazione e sull’aumento
gli investimenti in questo settore. Anche se non
della produttività.
tutti i propositi si tradurranno in investimenti rea-
Secondo l’analisi di International Data Corpo-
li prima del 2020, la crescita del cloud computing è
ration, anche uno scenario di non-intervento delle
destinata comunque ad affermarsi. I servizi cloud
istituzioni nel settore del cloud computing potreb-
sembrano dunque offrire diversi vantaggi econo-
be in ogni caso generare fino a 88 miliardi di con-
mici agli utenti e all'economia. In particolare, que-
tributo al Pil dell'Ue nel 2020. L’intervento dei rego-
sti sistemi hanno il potenziale per liberare le impre-
latori, al contrario, potrebbe invece apportare nel
se dalla necessità di spendere grosse cifre nell’It,
medesimo arco temporale ben 250 miliardi, con un
consentendo loro di essere molto più agili nell’uso
surplus di 162 miliardi rispetto al primo scenario.
della tecnologia, specie perché può essere adope-
È bene sottolineare, comunque, che all’interno
rata attraverso un portale self-service.
del progetto “Europe 2020”, la Commissione euro-
L’indagine ha poi esaminato l'impatto che l’in-
pea ha definito l’agenda digitale europea che si
tervento dei regulator avrebbe sulle loro scelte di
propone proprio di sfruttare al meglio il potenzia-
investimento nel cloud computing. E i risultati so-
le delle tecnologie informative e comunicative per
no notevoli. Quasi la metà degli intervistati ha di-
favorire l’innovazione, la crescita economica e il
chiarato che, se venisse delineato un quadro giuri-
progresso. L’agenda digitale europea vede al pro-
dico e pratico più stabile, sarebbe pronta ad avvia-
prio interno la “European cloud computing stra-
re o aumentare gli investimenti in e-mail/calen-
tegy” e questa nuova strategia mira a definire un
dar/diary e più in generale nelle soluzioni di sicu-
insieme unico di regole per il settore e accrescere di
rezza. Ancora più interessante, il 47,2% degli inter-
160 miliardi di euro all'anno il Pil dell'Ue da qui al
vistati è disponibile a investire in storage online,
2020 creando almeno 2,5 milioni di posti di lavoro.
mentre il 43,6% punterebbe su cloud-based data-
Al di là delle politiche adottate dalle istituzio-
base; quasi un terzo dei partecipanti al sondaggio
ni europee, il business del cloud computing eviden-
impiegherebbe risorse nella maggior parte delle
zia al momento un peso ancora limitato, rappre-
aree dei servizi cloud. In altre parole, si attende un
sentato solo dall’1,6% del totale della spesa nell’It
indubbio impatto positivo sull’accelerazione degli
nel 2011. Tuttavia, la situazione sta cambiando ra-
investimenti nel cloud computing.
pidamente e sono attese buone notizie già nel bre-
Allargando il focus, International Data Corpo-
ve termine. International Data Corporation stima
ration ritiene che il peggioramento delle prospet-
che il mercato dei servizi cloud raggiungerà entro
tive economiche non influenzerà la crescita del
il 2014 11 miliardi di ricavi (pari al 3,6% del totale
mercato dei servizi cloud. In passato, le crisi eco-
del mercato It). Questa view è fondata sulla base
nomiche, infatti, hanno avuto un impatto minimo
dell’indagine condotta per questo studio, che ha
o nullo sul settore che anzi, in alcuni casi, ha be-
incluso 479 imprese che già utilizzano i nuovi ser-
neficiato della minore disponibilità dei capitali sul
vizi. L’81% degli intervistati ha infatti dichiarato
mercato, un fattore che ha spinto molte società a
che l’adozione del cloud computing ha comporta-
razionalizzare le spese e a cercare soluzione tecno-
to una riduzione dei costi associati all’It dal 10% al
logiche a prezzi più bassi. Inoltre, i servizi di cloud
20%, mentre il 12% ha riferito di un risparmio del
rappresentano ancora una piccola, anche se in ra-
30% o più. I vantaggi pratici per le aziende che
pida crescita, quota di mercato nell’It globale. I
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
17
Le due grandi incognite asiatiche La Cina
Un forte Dragone con tanti problemi È fondamentale nell'economia globale il ruolo del gigante orientale, sempre più in grado di influire anche sull'andamento di Europa e Usa. Oggi Pechino appare in difficoltà per diversi motivi: lo spostamento di enormi capitali dalla borsa al settore immobiliare, peraltro in sospetto di bolla speculativa, la mancanza di finanziamenti per l'industria privata, l'assenza in molti casi di regole di governance chiare e la fase di transizione politica sono solo alcuni dei nodi ancora da sciogliere. Nonostante tutto ciò, secondo diversi analisti i prossimi anni dovrebbero vedere una ripresa dei mercati azionari e obbligazionari l 2012 è stato un anno certamente non facile, ma
I
di Boris Secciani
di un paese enorme, che ancora nei tardi anni '70 era pia-
probabilmente è destinato a essere ricordato negli
gato da condizioni di povertà terribili e il cui peso nell'e-
annali di storia come un momento di passaggio
conomia mondiale era quasi irrilevante. In poco più di una
epocale per l'economia e i mercati dei capitali cine-
generazione la stessa nazione è diventata la seconda
si. Infatti il periodo appena trascorso potrebbe esse-
potenza del mondo e tra gli analisti sono aperte le scom-
re definito come la chiusura della fase di facile sviluppo
messe se la prima posizione verrà conquistata entro il
per il Dragone. Facile può non sembrare la definizione
2020 o il 2030. Il decollo è avvenuto grazie a una gigan-
migliore per descrivere il processo di ammodernamento
tesca crescita industriale: attualmente per valore aggiunto complessivo il comparto manifatturiero cinese occupa la posizione di leadership mondiale, inizialmente spinta dalla fame di importazioni a basso costo da parte dell'occidente. Grazie a questo processo di sviluppo, favorito in buona parte anche da capitali stranieri e una valuta locale tenuta sotto strettissimo controllo, la Cina ha accumulato anni di surplus commerciali, i cui flussi di valuta pregiata sono stati in gran parte reinvestiti dalla Banca centrale in titoli del tesoro occidentali, americani soprattutto.
18
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
«
»
A partire dal 2009 le autorità di Pechino si sono trovate di fronte al problema di gestire milioni di lavoratori licenziati dalle fabbriche esportatrici
PREMESSE DIVERSE
rabancari costituiti dagli stessi enti decentrati. In pratica a
Questa fase di sviluppo è terminata con la grande crisi fi-
partire dal 2009 le autorità di Pechino si sono trovate di
nanziaria del 2008. Da lì in poi l'economia cinese ha vissu-
fronte al problema di gestire milioni di lavoratori licenzia-
to ugualmente una massiccia ripresa, basata però su pre-
ti dalle fabbriche esportatrici, con un livello di tassazione
messe diverse, appunto meno facili. A fornire un impor-
e di protezione sociale bassissimo. In risposta a ciò il go-
tante aiuto è stato il piano di stimolo portato avanti a va-
verno ha varato un piano di stimolo da 4 mila miliardi di
ri livelli di governo, soprattutto nel campo infrastruttura-
yuan, ricaduto in gran parte sulle spalle degli enti locali.
le, e l'enorme spostamento di capitali cinesi dal mercato azionario, in crisi già dal 2007 dopo una gigantesca bolla, al locale comparto immobiliare. I due pilastri sono stati spesso legati, in quanto i diversi livelli locali di governo sono impegnati a raggiungere un target di crescita prestabilito. Nel recente passato la maniera migliore è stata sviluppare il settore immobiliare, che paga agli enti pubblici consistenti somme di denaro per acquisire la terra su cui costruire. Ciò ha permesso di tenere a galla bilanci locali non particolarmente nitidi, spesso gravati anche dall'esposizione a progetti di dubbia utilità economica di veicoli pa-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
19
Le due grandi incognite asiatiche La Cina
Questi ultimi per legge non potevano emettere bond
profittabilità. I soldi così raccolti sono andati a finanziare
municipali o indebitarsi direttamente. Sono stati spesso
un gigantesco piano di espansione del credito agli investi-
creati veicoli societari, con o senza esplicita garanzia del-
menti, infrastrutturali e immobiliari, nonostante la politi-
le autorità pubbliche, che in varia maniera ottenevano
ca monetaria ufficiale diventasse sempre più draconiana
crediti dalle banche (i maggiori istituti del paese, pur es-
con limiti settoriali al credito, continuo innalzamento dei
sendo quotati in borsa, sono saldamente sotto controllo
coefficienti di riserva obbligatoria e altre regole per cerca-
statale) fornendo come garanzia terreni spesso acquisiti in
re di raffreddare l'economia, sempre minacciata da perico-
maniera discutibile o progetti infrastrutturali di dubbia
li inflativi.
I
Le difficili scelte di Pechino
Il peggio sembra passato echino, nonostante la crescita dei redditi dei suoi
P
Jiang gestore di Harvest, il team di gestione del Dws
abitanti, si è trovata ad avere in questi ultimissimi
Investments Chinese Equities: «All'ultima China econo-
anni un Pil in cui la componente investimenti è
mic working conference i problemi da affrontare per
diventata maggiore di quella dei consumi, una situazio-
l'anno che si affaccia sono stati esposti con una certa
ne che ha precedenti praticamente solo nella Russia di
franchezza, in particolare l'insostenibilità di uno svilup-
Stalin. In concreto la Cina si è impegnata in un'enorme
po squilibrato. La crescita globale sta subendo pressioni
manovra keynesiana, bruciando nel frattempo gran parte
al ribasso, mentre nel sistema industriale cinese c'è un
del proprio saldo positivo di partite correnti, con una rapi-
eccesso di capacità. Le aziende si trovano ad affrontare
dissima espansione debitoria e utilizzando una pletora di
costi in crescita, a fronte di un'inadeguata capacità di
strumenti (vedere box a destra) che in buona parte ricor-
innovazione».
dano gli schemi perfezionati in occidente durante il boom
20
creditizio degli anni 2000. Non sorprende che la longa
UN GIGANTESCO PIANO DI STIMOLI
manus di Pechino sia intervenuta in maniera sempre più
Di fronte a tutto ciò le autorità centrali, impegnate tra l'al-
forte, riuscendo a calmare una crescita economica fuori
tro in una difficile fase di transizione in cui è emerso il
controllo e priva di prospettive non solo di profitto, ma
nuovo leader nella figura di Xi Jinping, neosegretario del
anche di ragionevoli cash flow capaci di ripagare una delle
Partito comunista, presidente della repubblica e capo civi-
più veloci creazioni di debito della storia.
le dell'esercito (una simile concentrazione di potere non
A un sistema finanziario da ristrutturare si sommano
accadeva dagli anni settanta), hanno reagito con una cer-
altri problemi, quali il fatto di avere un comparto indu-
ta veemenza, utilizzando una variante di quanto già rea-
striale ancora poco orientato ai beni ad alto valore
lizzato in passato: hanno varato un gigantesco piano di
aggiunto ed eccessivamente dipendente dalle esporta-
stimoli per il prossimo quinquennio, cui si accompagna
zioni di merci a basso valore aggiunto: i prodotti di mag-
una politica monetaria più rilassata rispetto al recente
giore qualità vengono solamente assemblati nella fab-
passato. Se sommiamo le iniziative proposte a tutti i livel-
briche cinesi, con l’utilizzo di componenti avanzati rea-
li di governo, si potrebbe arrivare ben al di sopra del trilio-
lizzati altrove. Il tutto mentre il costo del lavoro non è
ne di euro. Questa volta però sembra che l’azione si foca-
più competitivo come una volta. Non sorprende che un
lizzi maggiormente su progetti che abbiano un senso eco-
gestore di un gruppo di private equity statunitense che
nomico e sociale, in un paese con squilibri enormi di ric-
ha chiesto di restare anonimo abbia così commentato
chezza e di qualità della vita, soprattutto fra campagne e
sul Dragone: «Finora il maggiore asset nazionale, l'uni-
città. Anche se in questo caso non è chiaro dove e come i
co davvero rilevante, è stato avere un'enorme forza lavo-
soldi verranno trovati.
ro relativamente disciplinata e disposta a lavorare duris-
Un quadro così transitorio quali conseguenze avrà sul-
simo». Non molto diversa appare anche l'analisi di Yqian
la crescita economica cinese e sugli investimenti a essa
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
Struttura dei mercati
Piccola guida dei misteri cinesi •
•
Azioni A: azioni quotate in yuan sui
quelli locali, da entità governative che
eccessivamente trasparente. La terra
mercati regolamentati cinesi. L'accesso è
prestano soprattutto ad aziende di stato.
serve come base per progetti
riservato in gran parte agli investitori
Negli ultimi anni l'intero sistema
infrastrutturali e immobiliari, oltre a
locali; istituzionali qualificati possono
economico ha dovuto affrontare una
essere utilizzata come collaterale dei
investire in questa categoria, previa
politica monetaria alquanto restrittiva a
capitali raccolti, tramite emissioni
autorizzazione.
livello ufficiale. Vari strumenti si sono
obbligazionarie, spesso sottoscritte dai
Azioni B: azioni quotate sui mercati
diffusi per superare le imposizioni
private trust. Esistono nel paese circa 10
domestici della Madre Patria in varie
ufficiali e finanziare i grossi progetti di
mila Lgfv. Viene stimato che fra essi e
valute, soprattutto dollari statunitensi e
sviluppo promossi dagli enti locali,
altri veicoli l'indebitamento complessivo
di Hong Kong. Sia gli stranieri sia i locali
nonché il comparto immobiliare.
degli enti locali in Cina fosse compreso
possono investirci. Si tratta di un
•
in una forbice fra i 14 e i 20 trilioni di Private trust: società di investimento
yuan, fra il 31% e il 43% circa del Pil del
scarsamente liquido, dove ci sono stati
promosse dalle banche per i clienti high
2011. Le autorità hanno ordinato in
molti delisting.
neth-worth. I capitali raccolti vengono
molti casi alle banche creditrici di
segmento del mercato ormai
•
Azioni H: depositary receipt di società
investiti in pool di prestiti, soprattutto a
operare una ristrutturazione dei crediti
cinesi quotati in dollari di Hong Kong sul
costruttori, originati dalle banche e
in essere.
listino dell’enclave; si tratta della parte
cartolarizzati. In questa maniera vengono
più liquida dell'equity cinese. L'accesso è
aggirati i regolamenti che impongono
riservato ufficialmente agli investitori
determinati tassi sui depositi e i limiti
esistono molti schemi informali per
esteri. Le quotazioni spesso divergono
settoriali nell'erogazione di prestiti.
rimediare alla mancanza di credito che
•
•
Finanziamenti alle aziende private:
piaga soprattutto le piccole e medie
significativamente per una stessa azienda rispetto ai corsi presentati dalla classe A.
•
•
Lgfv (Veicoli di finanziamento locale): si
aziende. Molto diffuse, soprattutto da
Azioni N: depositary receipt di società
tratta di società create dai governi locali
parte di gruppi immobiliari, sono state
cinesi quotati in dollari sul Nyse, il
per superare il divieto di indebitarsi. Il
negli ultimi anni alcune forme di
Nasdaq o a Londra. Ci sono stati negli
grado di tassazione è inoltre molto basso
indebitamento con l'uso del rame
ultimissimi anni diversi delisting, dovuti
e sui livelli locali dell'amministrazione
importato e altri metalli come
anche a pratiche contabili non cristalline.
sono spesso scaricate le responsabilità di
collaterale. Ciò ha causato una
raggiungere determinati obiettivi di
distorsione nei dati sull'effettiva
Sistema bancario ombra: Il sistema
crescita. Per fare ciò sono state create
domanda di rame in Cina e nel
creditizio cinese è dominato, sia per
municipalizzate cui viene conferita
differenziale fra i corsi del Lme e il
quanto riguarda gli istituti maggiori, sia
terra, spesso acquisita in maniera non
mercato cinese.
correlati? Per quanto riguarda il primo aspetto, sembra che
to mesi. Anche la temuta componente investimenti del Pil
in qualche maniera il peggio sia passato. Nel terzo trime-
sembra avere allontanato i rischi di collasso: nello stesso
stre del 2012 il Pil è cresciuto del 7,4%, il livello peggiore
periodo nella maggior parte delle 70 più grandi città i
dai tempi della crisi finanziaria. I dati successivi, in termi-
prezzi delle case sono cresciuti su base congiunturale,
ni di produzione industriale e vendite al dettaglio, indica-
mentre i prezzi del minerale di ferro sono aumentati nel-
no invece una certa ripresa: entrambi i valori a novembre
l'ultimo trimestre del 2012 di circa il 50%, dopo avere toc-
del 2012 sono cresciuti al ritmo più rapido degli ultimi ot-
cato i minimi degli ultimi tre anni. Questo indicatore vie-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
21
Le due grandi incognite asiatiche La Cina
ne considerato una buona misura dello stato di salute del-
centi, come il rialzo degli indici Pmi (direttori d'acquisto)
le acciaierie cinesi, che producono il 65% circa del com-
e Fai (investimenti in immobilizzazioni) e la stabilizzazio-
mercio internazionale di minerale di ferro.
ne del comparto immobiliare residenziale, indicano che l'economia cinese sta gradualmente migliorando ed è sul-
«TOCCATO IL FONDO NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2012»
la strada giusta per una ripresa, seppure lieve, nel 2013.
La Cina dunque sembra attualmente in grado di prosegui-
Nel prossimo futuro è probabile che la crescita dell'export
re la propria marcia verso lo status di moderna economia
acceleri, poiché l'economia Usa sembra avere ripreso a
orientata a consumi e servizi. Cyriaque Dailland, gestore
marciare più spedita. La crescita del credito sul mercato in-
di Convictions Asset Management, afferma: «La crescita
terno è aumentata e ciò dovrebbe incentivare la ripresa
cinese ha toccato il fondo nel terzo trimestre del 2012 col
degli investimenti, soprattutto nelle infrastrutture che
7,4% annualizzato. Dagli ultimi dati macroeconomici in
fungerebbero da stimolo per la produzione industriale».
miglioramento, ci possiamo aspettare una leggera ripresa
In realtà, comunque, il peso degli interventi infrastrut-
nel 2013 con una crescita dell'8-8,5%. È probabile che la
turali e della componente investimenti nell'economia con-
ripresa resterà moderata, perché le nuove autorità politi-
tinua a rimanere importante: difficilmente la Cina sareb-
che cinesi si stanno orientando per uno sviluppo economi-
be riuscita a evitare una pesante fase di ribasso senza que-
co più equilibrato; con meno crescita, più consumi inter-
sto sostegno. Ricorda infatti Qi Sun, economista di Axa In-
ni, meno investimenti, più servizi. In altre parole la Cina si
vestment Managers: «Il soft landing dell'economia cinese
sta trasformando in un’economia più matura e meno di-
nel 2012 non avrebbe potuto essere ottenuto senza una
pendente dalla domanda esterna. L’orientamento della po-
solida crescita della domanda domestica. In particolare a
litica economica della nuova classe dirigente resterà una
rendere il tutto possibile è stato lo stabile incremento de-
questione importante nel 2013».
gli investimenti fissi, con una rapida ripresa della spesa per
Anche per Raymond Ma, gestore del Ff China Consu-
infrastrutture. Sempre più questi progetti vengono finan-
mer Fund di Fidelity Worldwide Investments il paese
ziati con l'emissione di obbligazioni, una scelta preferita
sembra avere ripreso un moderato circolo virtuoso: «Così
per la maggiore trasparenza, sia dalle autorità, sia dagli in-
come avevo previsto a inizio 2012, l'economia cinese ha
vestitori. In misura crescente sta partecipando anche il ca-
toccato il minimo nel terzo trimestre, grazie a una politi-
pitale privato». Il cammino verso la normalità appare dun-
ca di allentamento monetario prolungata. Altri segnali re-
que ancora lungo.
I
Azionario
Una dubbia governance nelle aziende e la Cina sembra avviata a un 2013 simile (magari un po' migliore) all'anno passato, probabilmente
dex, che raccoglie i maggiori titoli cinesi quotati in dolla-
S
minimi da inizio 2009, l'Hang Seng China Enterprises In-
continuerà a non essere facile riuscire a cogliere sui
ri Hong Kong nella piccola enclave, ha invece chiuso il
mercati dei capitali il processo di sviluppo del paese. Infat-
2012 con un guadagno discreto, in linea con i listini di
ti i titoli domestici restano in gran parte inaccessibili agli
molti altri paesi emergenti. La questione ancora aperta,
investitori esteri, nonostante alcune riforme (vedere box
quindi, è la qualità dei titoli da mettere in portafoglio, da-
a pag. 21).
to che, per quanto riguarda trasparenza e governance, c’è
Se ci concentriamo sul mercato azionario si nota im-
22
ancora da lavorare.
mediatamente che comunque la performance dei deposi-
Non sorprende perciò che in generale enormi consensi
tory receipt quotati all'estero è stata spesso migliore ri-
il complesso del sistema finanziario non li raccolga. Indica-
spetto alle azioni domestiche in yuan sui mercati di Shan-
tivo il parere di Wojciech Stanislawski, gestore del Comge-
ghai e Shenzhen: basti pensare che se prima della ripresa
st Growth Emerging Markets di Comgest Asset Manage-
d'autunno lo Shanghai Composite aveva toccato i propri
ment: «Tradizionalmente non siamo esposti al settore ban-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
cario». Anche se lo stesso Stanislawski rileva che «sono in
plesso comunque presti alle piccole aziende, i quattro co-
corso diverse riforme strutturali, che includono il sistema
lossi nazionali del credito, che dominano il panorama ban-
finanziario. La liberalizzazione dei tassi d’interesse è in via
cario cinese, preferiscono erogare fondi a grosse aziende
di attuazione, l’internazionalizzazione del renminbi sta
pubbliche con buoni agganci nell'apparato di potere. Mol-
procedendo più rapidamente del previsto, alcuni program-
ti imprenditori del paese sono stati così costretti a rivol-
mi pilota per liberalizzare il mercato del credito sono stati
gersi al sistema bancario ombra. Le autorità sono riuscite
avviati (Wenzhou) e finalmente si parla di rompere il mono-
però a realizzare alcuni progressi nel loro processo di rifor-
polio delle banche statali (Soe). Quindi sì, pensiamo che nel
ma dei mercati. Un esempio è il recente repulisti delle irre-
2013 vi sarà un processo graduale di apertura e riforma dei
golarità del mercato A. Tutte le misure introdotte di recen-
mercati dei capitali in Cina».
te sono state concepite per incoraggiare una maggiore trasparenza e migliorare la governance aziendale».
RISTABILIRE LA FIDUCIA NELLA BORSA
Si può a questo punto, stando molto attenti, riuscire
Parole di fiducia sui miglioramenti nella struttura finanzia-
a investire su selezionati titoli quotati all'estero? I caveat
ria arrivano anche da Bill Sung, chief investment officer di
non mancano, anche perché la non elevata trasparenza si
Absolute Asia Asset Management, società che fa parte di
accompagna a un livello di profitti spesso non entusia-
Natixis Global Am: «Riteniamo che il governo cinese con-
smante. Basti pensare che, secondo uno studio di Credit
tinuerà nel 2013 a riformare i mercati dei capitali, special-
Suisse, nel primo trimestre del 2012, i profit warning
mente quello azionario. Il principale obiettivo infatti è ri-
emessi dal complesso dei titoli H a Hong Kong sono cre-
stabilire la fiducia degli investitori nella borsa, elevando il
sciuti del 145% rispetto allo stesso periodo dell'anno pre-
grado di professionalità nell'approccio all'investimento e
cedente. Un livello e una visibilità degli utili non eccelsi
promuovendo una cultura di investimento sul lungo ter-
dall'altra parte si accompagnano a prezzi da stagione dei
mine. Lo scopo di Xi e della sua squadra è rendere i merca-
saldi. Su questo punto indicativo appare il ragionamento
ti dei capitali, in particolare la borsa, una fonte alternati-
di Louisa Lo, head of Greater China Equities di Schro-
va di finanziamento per il settore privato. Il mercato cre-
ders Asset Management: «Il mercato azionario cinese a
ditizio cinese, infatti, rimane non sufficientemente svilup-
queste valutazioni appare interessante in termini di price-
pato ed eccessivamente sviluppato dalle banche statali.
to-book-value, specialmente se paragonato ai valori regi-
Inoltre vi è una forte presenza di modalità informali di cre-
strati in passato e a quelli offerti da altri mercati della
dito. Infatti, per quanto il sistema bancario nel suo com-
regione. Analisi bottom-up mostrano che del valore sta
segue a pag. 26
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
23
Le due grandi incognite asiatiche La Cina
I primi 30 fondi comuni azionari che investono in Cina Descrizione
24
Valuta
ISIN
Patrimonio
Vitruvius Sicav Greater China Equity B Cap.
Eur
LU0431685253
14.545.283
Henderson Horizon F. Sicav Horizon China A2
Eur
LU0572944774
2.673.152
Neuberger Berman Inv. Funds PLC Neuberger Berman China Equity A Acc.
Eur
IE00B54BK812
12.654
JPMorgan Funds Sicav JF Greater China D Acc.
Eur
LU0522352946
5.000.000
Fidelity Funds Sicav China Consumer A Acc.
Eur
LU0594300096
94.080.800
Pictet China Index R
Eur
LU0625738058
1.739.508
Ubs (Lux) Equity Fund SA Greater China N Acc.
Eur
LU0577510026
1.016.266
Invesco Funds Sicav China Focus Equity E Acc.
Eur
LU0717749021
372.071
First State Investments ICVC First State Greater China Growth A Acc.
Eur
GB00B2PF5G46
14.562.342
Threadneedle Invest. Services Ltd TSIF - China Opportunities RN Acc
Eur
GB00B1PRW957
25.737.859
Fidelity Funds Sicav Greater China E Acc.
Eur
LU0115765595
67.551.568
Gam Star Fund PLC China Equity C Acc.
Eur
IE00B1W3X261
1.308.798.792
Bnp Paribas L1 Equity China Classic/Cap.
Eur
LU0531569753
3.915.778
Fideuram Gestions SA (Fonditalia) Equity China (F32) T
Eur
LU0553727057
Threadneedle (Lux) Sicav TLux - Greater China Equities AU
Eur
LU0757431811
Fideuram Gestions SA (Fonditalia) Equity China (F32) R
Eur
LU0553726919
Pioneer AM SA Pioneer Funds - China Equity E Cap.
Eur
LU0133657840
145.563.921
Eurizon Capital SA EEF Equity China LTE Z
Eur
LU0335979919
11.726.923
Threadneedle (Lux) Sicav TLux - Greater China Equities DU
Eur
LU0757431902
Pictet Greater China I
Eur
LU0255978008
18.543.871
Ing (L) Sicav Invest Greater China P Cap.
Eur
LU0273689215
4.860.695
Pioneer AM SA Pioneer Funds - China Equity F Cap.
Eur
LU0133658574
143.953.792
AllianceBernstein SA Greater China Portfolio I
Eur
LU0253246259
Mfs Meridian Funds Sicav China Equity A1
Eur
LU0406710565
82.095
Pictet Greater China R
Eur
LU0255978263
47.886.333
Fidelity Funds Sicav China Opportunities A Acc.
Eur
LU0455706654
3.580.842
AllianceBernstein SA Greater China Portfolio A
Eur
LU0253245798
Dws Invest Sicav DWS Invest Chinese Equities FC
Eur
LU0273146190
132.061.244
Nextam Partners Sicav Nextam Citic Securities China I
Eur
LU0551702078
6.700.500
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
Fonte: www.fondionline.it
Perf. 1 anno
Volat. annua 1 anno
Sharpe 1 anno
Perf. 3 anni
Volat. annua 3 anni
Sharpe 3 anni
Perf. 5 anni
Volat. annua 5 anni
Sharpe 5 anni
39,175
16,451
0,228
20,323
15,790
0,051
26,969
19,787
0,176
23,550
16,356
0,136
22,941
15,482
0,192
22,339
13,632
0,195
22,041
16,440
0,150
21,994
15,775
0,181
21,339
15,976
0,167
21,286
12,661
0,217
42,019
16,179
0,102
20,767
17,411
0,149
16,256
23,545
0,041
20,708
12,917
0,205
23,645
18,30
0,060
18,148
23,337
0,023
20,373
18,611
0,123
20,049
16,784
0,153
19,879
15,480
0,155
19,861
14,690
0,156
14,581
22,725
0,040
28,565
25,869
0,027
19,131
15,515
0,149
19,065
16,736
0,157
10,179
21,132
0,029
3,095
24,959
0,008
18,911
18,223
0,160
12,513
22,627
0,037
18,890
14,683
0,147
12,412
22,726
0,036
24,888
25,852
0,024
18,848
13,719
0,186
21,461
18,072
0,058
9,058
23,796
0,012
18,796
14,366
0,177
19,598
19,626
0,051
11,223
25,564
0,018
18,175
16,735
0,151
7,752
21,061
0,025
-0,627
24,922
0,004
17,666
13,855
0,164
4,098
19,681
0,018
-22,328
25,903
-0,020
17,387
16,912
0,151
17,075
13,712
0,171
16,016
18,064
0,047
1,015
23,784
0,003
16,974
14,263
0,159
15,186
19,464
0,042
16,707
13,874
0,156
1,640
19,688
0,012
-25,403
25,90
-0,024
15,790
17,436
0,129
5,592
21,421
0,018
-3,665
27,580
0,003
15,519
9,312
0,188
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
25
Le due grandi incognite asiatiche La Cina
emergendo in particolar modo fra certe mid cap in stato
flettere in maniera un po' più adeguata sull'indubbia cre-
di ipervenduto. Detto ciò, i rischi sugli utili rimangono
scita degli ultimi anni. Non mancano infatti le scommesse
elevati per il 2013, dal momento che le aziende riman-
cicliche che puntano sul binomio consumi-investimenti,
gono sotto pressione a causa di un eccesso di leva ope-
anche se magari con proporzioni più equilibrate. Ad esem-
rativa e scarsa domanda».
pio, Yiqian Jiang di Dws Investments, spiega: «Il nostro
Selettività sembra la parola d'ordine, in particolar
team ritiene che gli ultimi dati macro confermino il fatto
modo visto che comunque le quotazioni ultra-depresse
che l'economia cinese abbia svoltato dal punto di vista ci-
riguardano, come accennato, soprattutto la parte dome-
clico. È ormai quasi certo che il Pil del quarto trimestre del
stica dell'equity cinese, dove la presenza degli investitori
2012 mostrerà un'accelerazione e che l'attuale fase di
retail è ormai da anni solo orientata al brevissimo termi-
espansione del ciclo di business sia all'inizio. Pensiamo che
ne. Ma anche i fondi ruotano molto velocemente il pro-
questa fase di ripresa durerà uno-due trimestri. Storica-
prio portafoglio. Sempre Lo spiega: «Il mercato A di Shan-
mente, a questo punto del ciclo, settori come l'immobilia-
ghai è stato uno dei peggiori negli ultimi anni. La piazza
re, le assicurazioni, la grande distribuzione e l'auto tendo-
azionaria domestica in Cina è guidata soprattutto dal sen-
no a sovraperformare».
timent e dalla liquidità locali e attualmente l'umore sia
Aggressività nelle scelte arriva anche da Dailland di
tra gli investitori retail sia tra i gestori di fondi è alquan-
Convictions: «Le banche restano un tema settoriale inte-
to cupo. Parecchie azioni che hanno quotazione duale (sia
ressante per via della loro redditività strutturale. Infatti la
A sia H) presentano uno sconto dei propri titoli A rispet-
concorrenza è molto limitata e permette alle società del
to agli H».
settore (pubbliche) di generare utili molto importanti. Siamo positivi anche sulle azioni cicliche, perché il migliora-
NON MANCANO LE SCOMMESSE CICLICHE
mento della congiuntura dovrebbe essere favorevole ad al-
Il clima di cautela però non sembra scalfire la storia di fon-
cuni settori come i materiali da costruzione o l’alimentare
do: molti sono convinti che il peggio sia passato e che an-
(società di ristorazione)». Un segnale che il ciclo cinese non
zi i mercati finanziari domestici stiano per cominciare a ri-
sembra comunque percepito in così pesanti difficoltà. I
Bond
Sempre più dim sum
26
n anno decisamente positivo ha vissuto invece il
U
indebitarsi direttamente in valuta straniera, pertanto
mercato obbligazionario cinese corporate, che,
spesso vengono creati veicoli a Hong Kong che emetto-
come nel caso dell'equity, si articola in varie tipo-
no le obbligazioni. Con i soldi degli investitori, soprattut-
logie. Ci sono da una parte emissioni, soprattutto di azien-
to istituzionali occidentali, queste entità investono in una
de di stato, in yuan sul mercato domestico, in gran parte
quota azionaria di minoranza dell'azienda che ha bisogno
possedute da banche locali, che molti osservatori riten-
del finanziamento. Il problema di questo tipo di strumen-
gono semplicemente come l'ennesimo veicolo per finan-
ti è che nei bilanci dell'azienda non vengono trattati come
ziare i colossi pubblici al di là dei tradizionali canali di
debito, creando così un'indesiderata subordinazione per
prestito, vista comunque la grande concentrazione di que-
gli investitori, che di fatto prendono un rischio aziona-
ste obbligazioni nei portafogli delle grandi banche e la
rio. Anche perché il capitale e gli interessi possono veni-
mancanza di un mercato secondario liquido. Le emissio-
re pagati solo sotto forma di dividendi sugli utili post-
ni in yuan di aziende non finanziarie sono cresciute del
tasse, che per essere spediti all'estero necessitano di
60% nella prima metà del 2012, raggiungendo il totale
approvazione da parte del regolatore.
di 134 miliardi di dollari (l'ammontare era stato di 137 in
A mostrare maggiore vivacità è stato comunque il
tutto il 2011). Vi sono poi emissioni offshore in dollari: la
mercato dei cosiddetti dim sum, bond emessi offshore (so-
legge cinese proibisce alle aziende della Madre Patria di
prattutto su Hong Kong) in yuan. Questi ultimi sono stati
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
le vere star dei mercati cinesi: nel 2012 i corporate dim sum
gliorata qualità degli emittenti. Ci aspettiamo che il pros-
hanno avuto un rendimento del 6,2%, più di qualsiasi al-
simo anno questo mercato continui a crescere».
tro gruppo di obbligazioni aziendali asiatiche emesse in
Un'interessante descrizione dell'internazionalizzazione
valuta locale. Ciò è avvenuto nonostante il grande aumen-
della divisa cinese arriva infine da Qu Hongbin, capo eco-
to di emissioni e, anche in questo caso, la mancanza di un
nomista, e Sun Junwei, economist di Hong Kong and
mercato secondario liquido. Oggi l'appetito da parte degli
Shanghai Banking Corporation: «Il processo di internazio-
investitori esteri sembra ancora forte, grazie a un certo mi-
nalizzazione dello yuan sta guadagnando forza, non solo
glioramento, nonostante le difficoltà a livello di utili e ca-
in termini di volumi di commercio internazionale regolati
sh flow, della qualità aziendale e alla continua internazio-
in yuan, ma anche per quanto riguarda la componente in-
nalizzazione della valuta cinese.
vestimenti. Questa espansione sta avvenendo sia sui mercati dei capitali domestici sia su quelli offshore. Siamo so-
AZIONE RIFORMATRICE RAPIDA ED EFFICACE
lo all'inizio di un trend che sta emergendo, che vedrà pro-
In quest'ultimo caso l'azione riformatrice del governo di
babilmente nei prossimi trimestri un'espansione straordi-
Pechino è stata considerata unanimemente rapida ed effi-
naria. Nei primi tre quarti del 2012, infatti, circa l'11% del
cace, con sempre più strumenti bancari e di investimento
commercio estero complessivo della Cina è stato regolato
disponibili in yuan all'estero, sempre più istituti di credito
in renminbi, a fronte del 9% nel 2011 e del 2% nel 2010.
che stanno entrando nel mercato del renminbi offshore,
Questa percentuale probabilmente aumenterà, special-
sempre più piazze finanziarie desiderose di accaparrarsi
mente per quanto riguarda il commercio con altri paesi
una quota di mercato e sempre più commercio internazio-
emergenti. Stimiamo che nel 2013 il 15% del totale delle
nale cinese regolato nella valuta del Dragone. Ricorda in-
transazioni sarà in valuta cinese, per arrivare al 30% nei
fatti Rajeev De Mello, head of asian fixed income di Sch-
prossimi tre anni. Anche l'emissione di nuove obbligazioni
roders Asset Management: «La crescita creditizia sta ral-
in yuan su piazze offshore sta crescendo velocemente: nei
lentando nella seconda potenza del mondo; riteniamo
primi 11 mesi la quantità di nuovi dim sum collocati ha
però che le riforme economiche e finanziarie iniziate dal-
raggiunto i 110 miliardi di renminbi, in rialzo del 30% ri-
l'attuale governo continueranno con la nuova generazio-
spetto allo stesso periodo dell'anno precedente e più dei
ne di leader nel 2013. Inoltre il fenomenale sviluppo del
107,9 registrati in tutto il 2011. Oltre a Hong Kong una so-
mercato obbligazionario offshore in renminbi continua ad
cietà cinese a dicembre ha emesso i primi dim sum anche
attrarre l'interesse degli investitori, grazie alla forza della
a Londra». Nonostante le difficoltà strutturali e le sfide im-
valuta e alle prospettive di rivalutazione, insieme alla mi-
mani, il Dragone è vivo e vegeto.
I
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
27
Le due grandi incognite asiatiche L’India
Avanti con cautela Il paese, penalizzato da una burocrazia soffocante, conti con l'estero in rosso e un'inflazione sempre pesante, ha però saputo avviare qualche timida riforma e i mercati finanziari ne hanno preso atto, premiando l'indice azionario con un +25% nel 2012. Oggi le attese sono per un ulteriore miglioramento della crescita del Pil e un abbassamento dei tassi, che dovrebbe incrementare gli investimenti. Ma per puntare su questa enorme area occorre un'attentissima selettività e un'analisi molto scrupolosa degli ampi rischi ancora presenti er parlare di India, nulla può introdurre meglio
di Boris Secciani
dato atto che l'indice azionario ha offerto soddisfazioni
l'argomento di un recente studio di Raiffeisen
e David Tonello
agli investitori. Vale la pena infatti partire dall'andamento
P
28
Bank: «Come da attese, l’economia indiana nel
del mercato azionario di Mumbay, in quanto, come si può
secondo trimestre è cresciuta del 5,3% (an-
vedere, l'India sembra godere di un elevato ottimismo, di
nualizzato). I dati sulla produzione industriale
natura ciclica, derivante da un processo di crescita e rifor-
sono stati deludenti, in compenso ha colpito positivamen-
me economiche. Ciò appare ai più sorprendente, viste le
te l’andamento dell’inflazione con un aumento molto infe-
difficoltà strutturali in cui l'economia si dibatte. A favorire
riore alle attese. A sorpresa per molti osservatori, il gover-
comunque l'andamento dei listini vi è il fatto che le valu-
no ha portato avanti i suoi piani controversi di aprire il
tazioni, come di recente accade sui mercati emergenti, ap-
commercio al dettaglio alle imprese estere. Nonostante un
paiono decisamente convenienti. Alcuni dati chiave dell'e-
deficit della bilancia commerciale record a ottobre,
quity indiano vengono elencati da Stanislawski di Comge-
Moody’s ha comunque assegnato all’India un rating credi-
st: «Il mercato ha scambiato tra 13 e 17 volte gli utili tra il
tizio stabile. La combinazione di questi fattori ha dato nuo-
2003 e il 2007. Dunque il P/E attuale a 13,4x (sugli utili pre-
vo slancio ai mercati azionari indiani: il Bse Sensex è salito
visti per marzo 2014, fine del prossimo anno finanziario in-
di un ulteriore 4% circa e così da inizio anno ha fatto regi-
diano) è più vicino al confine più basso della sua banda e
strare un aumento del 25%. A novembre sono state ogget-
sembra interessante. Il mercato offre un dividend yield
to di forte richiesta in particolare le azioni del settore del-
dell’1,7% per l’anno finanziario 2013-2014, con una cresci-
le telecomunicazioni».
ta dei profitti intorno al 14% sull’anno».
In queste dichiarazioni dell'istituto austriaco, sono
Cyriaque Dailland, gestore di Convictions Asset mana-
egregiamente riassunte molte delle incognite che l'India
gement, torna invece sui fattori elencati da Raiffeisen
deve affrontare. Ma, prima di esaminare le incertezze, va
Bank per spiegare come il quadro complessivo indiano sia
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
«
Ha colpito
favorevolmente l’andamento dell’inflazione
con un aumento
»
molto inferiore alle attese
tutto sommato favorevole e le azioni quotate sui mercati
termine ciò attirerà capitali esteri per trarre vantaggio dal-
locali siano un buon strumento per cogliere questa cresci-
l’apertura verso nuovi investitori di alcuni settori (distribu-
ta: «Il mercato indiano dovrebbe continuare a essere bene
zione, banche). Inoltre l’India sarà uno dei pochi paesi a
orientato nei prossimi mesi per diverse ragioni. Prima di
potere abbassare i tassi nel 2013, elemento di solito favo-
tutto le riforme che si stanno realizzando creano un mo-
revole alle azioni. Infine la maggior parte degli investitori
mentum favorevole e aumenteranno il potenziale di cre-
è in questo momento molto prudente sull’India, mentre
scita (non inflativo) di lungo periodo del paese. A breve
esistono opportunità importanti nel paese».
I
Le opportunità
Soprattutto i ciclici orge spontaneo a questo punto cercare di identifi-
S
parte domestica dell'economia dell'India siano molto forti.
care le citate opportunità. Sanjiv Duggal, senior
I consumi tengono anche nelle aree rurali e l'India ha i
portfolio manager, e Roshan Padamadan, product
tassi di crescita demografica migliori al mondo. Investire
specialist, di Hsbc Gif Indian Equity, più che fare nomi
sulla piazza di Mumbai sul lungo periodo è quindi da con-
preferiscono dare un'idea generale di quali caratteristiche
siderare. Se non ci sbagliamo nel’ipotesi di tassi di interes-
cercare in un investimento indiano: «Il nostro portfolio è
se più bassi nel 2013, riteniamo che essi avranno un impat-
caratterizzato da una forte propensione verso i ciclici. La
to positivo sulle società che agiscono localmente in setto-
nostra visione di lungo periodo è che i fondamentali della
ri ciclici. Innanzitutto beneficeranno di costi più bassi, in
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
29
Le due grandi incognite asiatiche L’India
I primi 15 fondi comuni azionari che investono sull’India Descrizione
30
Valuta
ISIN
Patrimonio
Goldman Sachs Funds Sicav India Equity Portfolio E Acc.
Eur
LU0333810850
9.023.845
BlackRock Global Funds Sicav BGF India D2 Cap.
Eur
LU0288299570
3.994.733
Bnp Paribas L1 Equity India Classic/Cap.
Eur
LU0531764370
1.923.574
Invesco Funds Sicav India Equity E
Eur
LU0267984697
21.818.047
Franklin Templeton IF Sicav Franklin India I Acc.
Eur
LU0231205427
14.250.316
Russell OpenWorld PLC India Focus Equity B
Eur
IE00B5VL7X88
4.414.798
Fidelity Funds Sicav India Focus A Dist.
Eur
LU0197230542
493.590.283
Pictet India Index R
Eur
LU0625739700
Ing (L) Sicav Invest India Focus P Cap.
Eur
LU0323395904
Fideuram Gestions SA (Fonditalia) Equity India (F31) T
Eur
LU0553726836
Pictet Indian Equities R
Eur
LU0255979154
39.312.178
JPMorgan Funds Sicav JF India D Acc.
Eur
LU0522352516
6.950.000
AllianceBernstein SA India Growth Portfolio A
Eur
LU0430678697
Dws Investment SA Dws India
Eur
LU0068770873
219.211.438
Pioneer AM SA Pioneer Funds - Indian Equity E Cap.
Eur
LU0363632158
64.518.289
1.797.422
seconda misura vedranno una ripresa nelle loro attività.
crescita secolare che noi apprezziamo. Siamo positivi su
La nostra visione si esprime quindi in un overweight sui
Cummins, Maruti/Suzuki e Cadilla Healthcare, per citare
settori healthcare, consumi discrezionali, materiali di base
tre convinzioni. In termini di trend secolari, siamo esposti
e industriali». Preferenza per la ciclicità, espressa nel bino-
da una parte a un aumento dei consumi nei mercati emer-
mio consumi e investimenti, viene espressa anche da Dail-
genti (Hindustan Unilever, Maruti/Suzuki, Jagran), dall'al-
land di Convictions: «Lo sviluppo dei consumi è un tema
tra agli investimenti in infrastrutture e alla riduzione del
d’investimento forte in India, con una classe media sem-
deficit indiano dell’energia: Bhel (Bharat Heavy), Ntpc,
pre più importante e una demografia sempre molto soste-
Gail, leader nelle esportazioni, Cummins India, Infosys».
nuta. Bisognerà però fare attenzione a concentrarsi sulle
Conferma alcune di queste scelte anche Pierre Puybasset,
società leader, capaci di difendersi da una concorrenza
portavoce di Financière de l’Echiquier: «Ci piacciono so-
sempre più aggressiva. L’altro tema interessante, grazie alle
cietà come Hindustan Unilever, che traggono profitti da
riforme e a una politica monetaria più accomodante, è
una crescente domanda per prodotti sempre più sofistica-
quello degli investimenti, soprattutto in infrastrutture».
ti e che sono gestite secondo standard internazionali».
A fare nomi precisi per le scelte di investimento è però
Non è comunque tutto oro quel che luccica: la selettività
Stanislawski di Comgest: «I farmaceutici sono un settore di
è anche in questo caso la parola chiave, con l'evidenziazione
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
Fonte: www.fondionline.it
Perf. 1 anno
Volat. annua 1 anno
Sharpe 1 anno
Perf. 3 anni
Volat. annua 3 anni
Sharpe 3 anni
Perf. 5 anni
Volat. annua 5 anni
Sharpe 5 anni
32,387
21,581
0,204
20,160
22,633
0,053
20,407
21,221
0,135
5,903
21,746
0,021
-25,315
29,787
-0,016
20,214
18,344
0,149
19,321
21,693
0,130
8,704
22,098
0,028
-30,839
33,769
-0,016
19,318
19,373
0,131
19,198
20,091
0,049
-0,210
28,908
0,010
19,175
21,666
0,118
18,815
19,261
0,140
12,906
21,971
0,036
-26,334
31,481
-0,015
18,498
21,173
0,123
17,163
21,274
0,122
4,844
22,730
0,019
16,610
20,219
0,117
16,222
20,247
0,123
-9,916
22,817
-0,008
-37,806
32,616
-0,027
16,110
19,545
0,116
14,756
21,231
0,107
14,079
19,615
0,114
-8,122
21,692
-0,007
-34,677
32,171
-0,023
10,685
22,383
0,082
-8,309
22,767
-0,006
in particolare, come ad esempio accade in Cina, di alcuni
in India è in effetti intorno al 2%», confermano Sanjiv
comparti più rischiosi. Ecco quelli indicati da Stanislawski di
Duggal e Roshan Padamadan, di Hsbc Gif Indian Equity,
Comgest: «Evitiamo il gruppo di aziende Reliance Anil Amba-
che però aggiungono: «Comunque l'argomento dividend
ni, uno dei maggiori conglomerati in India di telecomunica-
yield diventa meno rilevante per un titolo growth, dato
zioni, finanza, produzione e distribuzione di energia, infra-
che gli azionisti traggono maggiori vantaggi dal fatto che
strutture e media, Gmr Group, società di infrastrutture con in-
le società reinvestano nelle loro attività. Ciò è conferma-
teressi in aeroporti, energia, autostrade e infrastrutture urba-
to dal notevole apprezzamento del mercato indiano nel
ne, e Gvk (produzione di energia, carbone, aeroporti e traspor-
decennio ottobre 2002-ottobre 2012 espresso in dollari
ti, biologia). Secondo il tipico approccio quality growth di
Usa: +400%».
Comgest, il nostro stock picking ci porta a essere sottoponde-
La notevole performance del Sensex nell'ultimo anno
rati nelle azioni dei settori finanziario e delle materie prime».
e nell'ultimo decennio (in particolare nel lustro 20022007), riporta al contributo di Raiffeisen Bank citato all'i-
DIVIDENDI BASSI
nizio, che come si è visto chiudeva su questo tema e apri-
Infine, va detto che le società quotate sul Sensex sono
va su quello correlato della crescita economica, sulla qua-
note per pagare dividendi piuttosto bassi: «Il dividend yield
le vale la pena soffermarsi un po'. Un quadro della situa-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
31
Le due grandi incognite asiatiche L’India
zione fino a oggi lo danno ancora Sanjiv Duggal e Roshan
ri domestici (rallentamento degli investimenti), in parte
Padamadan: «La crescita reale del Pil è stata in media del
per fattori globali (ad esempio la crisi dell'Eurozona). Una
7,6% negli ultimi 10 anni, con un aumento nominale an-
crescita su questi livelli corrisponde a un minimo ciclico e
cora più alto, in zona mid-teens. Negli ultimi tre trimestri,
ha accentuato le preoccupazioni per il disavanzo dei con-
però, l’incremento è sceso al 5,3-5,5%, in parte per fatto-
ti pubblici».
I
I problemi ancora aperti
Scarsa competitività e inflazione è indubbiamente una dicotomia fra economia e mercati finanziari destinata a risolversi in un
S’
mostrato una nuova accelerazione, passando dal 3,9% al 5,4% del Pil.
finora il relativo soft landing a livello macro ha fatto fati-
UNA VALUTA DEBOLE E INSTABILE
ca a mostrarsi nei corsi dell'equity (anche se i segnali inco-
Dove ci sono ampi deficit con l'estero vi sono spesso anche
raggianti non mancano), l'India è riuscita a inserirsi nel
una valuta debole e instabile e un elevato tasso di inflazio-
ciclo di risk-on globale, nonostante un'economia in forte
ne. L'India negli ultimi anni si è trovata a gestire entrambi
difficoltà. Non solo la crescita ha mostrato un deteriora-
i problemi. La rupia infatti è da anni una delle divise più de-
mento marcato: il paese infatti continua a mostrare fon-
boli dell'Asia: solamente nell'ultimo trimestre del 2012 ha
damentali tipici di un vecchio paese emergente più che
perso circa il 5% contro il dollaro. Anche l'inflazione conti-
quelli di una nuova potenza.
nua a non dare requie, nonostante la mancanza da un po'
modo o nell'altro. Al contrario della Cina, dove
Il livello di competitività indiano non appare oggi ele-
di tempo a questa parte di uno shock nei corsi delle mate-
vatissimo: il paese innanzitutto non è una potenza espor-
rie prime: in tutto il 2012 i valori registrati sono stati co-
tatrice come la Cina. La produzione, a parte qualche pun-
stantemente sopra il 7%. Un simile quadro rende difficile
ta di eccellenza nei servizi, è orientata al basso valore ag-
pensare di potere abbassare i tassi di interesse, nonostante
giunto ed è concentrata sul mercato domestico. Il subcon-
la grande necessità di questo intervento. Perciò non sor-
tinente non ha ingenti risorse energetiche, tanto che
prende che la Reserve Bank of India non intervenga più
l'80% dei combustibili fossili utilizzati viene importato. A
dall'aprile del 2012. Anche le aspettative per il prossimo
ciò si aggiunge l'appetito degli investitori indiani per gli
meeting del 29 gennaio sembrano ridotte, con molti anali-
acquisti all'estero di oro, spesso utilizzato come bene rifu-
sti che attualmente prevedono un taglio di 25 punti base,
gio e come collaterale per ottenere credito in un sistema
a fronte dei 50 previsti generalmente fino a poco tempo fa.
finanziario caratterizzato da molte entità shadow
Vista dunque la situazione di relativo rallentamento
banking. Il risultato è che l'India presenta un elevato defi-
del 2012, la prima domanda agli operatori non può che es-
cit di partite correnti, che nel terzo trimestre del 2012 ha
sere se vedono una ripresa, anche se non nuoce ricordare che nel contesto globale l'India, da sempre concentrata su se stessa e sui propri consumi, non ha certo deluso quanto a performance, salvo aspettative irrealistiche. In generale l'entusiasmo non sembra abbondare per quanto riguarda la congiuntura. Indicativo al riguardo il parere di Stanislawski di Comgest: «L’outlook per l’anno finanziario 2013, alla luce delle difficoltà attuali, indica una crescita del 5,5%, la più bassa dall'anno fiscale 2004. Il periodo finanziario 2014 vedrà un miglioramento del Pil, atteso tra il 6% e il 6,5%. Questo anche grazie alla comparazione con il 5,5% dell’anno precedente. La bassa crescita dell'eco-
32
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
nomia è dovuta a una battuta d’arresto nelle spese per gli
POSSIBILE CIRCOLO VIRTUOSO
investimenti: così solo il consumo sta guidando la crescita.
Il tema delle riforme è in effetti importantissimo: riusci-
Anche l’agricoltura non ha contribuito molto, con i mon-
re a smantellare una burocrazia soffocante e aprire i set-
soni di giugno-settembre 2012 che non hanno giovato al-
tori attualmente chiusi dell'economia sono elementi di
le colture in misura significativa. Per l'anno fiscale 2014 ci
grande importanza per il futuro del paese. In questo sen-
aspettiamo che gli investimenti contribuiscano alla cresci-
so, come visto, qualche progresso di recente sembra es-
ta del Pil, dal momento che questi dovrebbero vedere un
serci stato. L'avvio di un processo di riforme permettereb-
po’ di ripresa inizialmente grazie alla spesa del governo e
be di avviare un circolo virtuoso di più ampi investimen-
poi, con il calo dei tassi d’interesse, del settore privato. L'a-
ti esteri, maggiore crescita e di maggiore qualità, upgra-
gricoltura inoltre potrebbe contribuire, ma ciò dipenderà
ding infrastrutturale, migliori saldi commerciali e quindi
dai monsoni».
un progressivo risanamento della bilancia commerciale e
Non dissimili i toni di Cyriaque Dailland di Convic-
dei conti pubblici, anch'essi in forte disavanzo.
tions: «La crescita indiana dovrebbe riprendersi legger-
Proprio sul tema degli investimenti esteri, in questo
mente nel 2013. Nel 2012 dovrebbe essersi stabilizzata
caso sui flussi finanziari, arriva da Comgest un'analisi si-
intorno al 5-5,5% e per l’anno prossimo possiamo spe-
gnificativa: «Il mercato indiano sta correndo su una gam-
rare in un 5,5-6%. In effetti, benché alcune riforme
ba di afflussi di Fii (Investimenti istituzionali esteri). Ha
strutturali importanti (distribuzione, banche) stiano per
avuto una corsa spettacolare del 26% nel 2012 per via di
essere introdotte, il loro impatto sul potenziale di cre-
23 miliardi di dollari di capitali istituzionali esteri in arri-
scita dell’economia sarà molto progressivo. Inoltre la cre-
vo nel mercato azionario indiano. Questo è l’afflusso an-
scita mondiale può restare modesta ancora nel 2013,
nuale più alto nel mercato secondario. Il picco preceden-
intorno al 2,5-3% massimo, e quindi non costituirà uno
te risale al 2010, quando in borsa sono entrati 20 miliar-
stimolo supplementare per l’economia indiana».
di di dollari. Le dimensioni del settore dei fondi comuni in
Sugli stessi temi ma un poco più ottimista Sven
India si sono contratte e le assicurazioni hanno visto un
Schubert, head of emerging markets research di Vonto-
rallentamento: non ci aspettiamo quindi una ripetizione
bel Asset Management: «Ci aspettiamo chiaramente
della stessa entità di flussi in entrata nei fondi comuni e
un'inflazione più moderata nel 2013. Inoltre il deficit del
quindi non assisteremo a una performance spettacolare
saldo di partite correnti dovrebbe diminuire. La valuta
nel 2013».
sembra inoltre ormai a un livello adeguato, con già pa-
Come si può dedurre dalle molteplici testimonianze
recchi fattori negativi scontati. Pensiamo che anche il
e dalle analisi, ci vorrà ancora del tempo per compren-
mercato, secondo il nostro modello, sia a fair value. Date
dere se l'ottimismo nonostante tutto del 2012 si rivelerà
le nostre aspettative di ripresa economica globale, in par-
giustificato da una realtà fondamentale destinata solo a
ticolare in Asia, pensiamo comunque che vi sia un buon
migliorare o se invece la cautela che gli investitori stra-
potenziale per l'azionario indiano. La nostra view è basa-
nieri hanno cominciato a mostrare si dimostrerà l'opzio-
ta sul fatto che ci aspettiamo un trend positivo nelle pre-
ne più adeguata per approcciare il secondo grande colos-
visioni di utile da parte degli analisti».
so dell'Asia.
I
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
33
Le due grandi incognite asiatiche Cina e India con gli Etf
A Shanghai, Hong Kong e Mumbai senza gestore Un modo semplice, immediato e conveniente per accedere alle borse dei due paesi, senza dovere prendere complicate decisioni di gestione. Per quanto riguarda il Dragone questo strumento consente in alcuni casi di ottenere l'esposizione sia verso le azioni A quotate sui mercati della Madre Patria, che un risparmiatore non può acquistare direttamente, sia verso i titoli di tipo H negoziati a Hong Kong ina e India in poche parole: 2,5 miliardi di
C
di Dario Palladini
I DUE PAESI SECONDO AMUNDI
persone, classe media in via di espansione, dariopalladini@fondionline.it Amundi propone al pubblico dei risparmiatori un clone per forza lavoro in aumento, domanda interna
ciascuno dei due mercati: l'Amundi Etf Msci China repli-
in forte crescita. La prima è in procinto di
ca l'andamento dell'indice Msci China H, denominato in
divenire la più importante economia del
euro, che consente l'esposizione a una cinquantina dei
mondo, mentre la seconda lo diventerà, secondo alcuni
principali titoli del mercato cinese quotati alla borsa di
analisti, tra 40 anni circa. La dipendenza dell'economia
Hong Kong. Conforme alla normativa europea Ucits IV,
mondiale da questi due giganti, già ora, ma ancora più in
l'Etf di Amundi ha un costo annuo dello 0,55% e si avvale
prospettiva futura, è ormai evidente agli occhi di tutti. La
di una metodologia di replica sintetica del sottostante. Il
Cina è il motore della crescita, l'India probabilmente lo
fondo passivo francese è stato messo sul mercato il 26 feb-
diventerà. Il ciclo economico internazionale dipende, e
braio del 2009 e attualmente amministra un patrimonio di
dipenderà sempre più, da questi due paesi.
oltre 117 milioni di euro, raccolti sulle piazze di Milano,
Su Borsa Italiana sono disponibili per gli investitori di-
34
Francoforte, Londra, Parigi e Amsterdam.
versi prodotti che fanno riferimento ai principali indici rap-
L'Amundi Etf Msci India si pone invece l'obiettivo di
presentativi delle economie dei due colossi asiatici: si trat-
replicare il più fedelmente possibile l'andamento dell'omo-
ta di Etf emessi dalle più importanti case mondiali. Otto
nimo sottostante Msci India, anch'esso denominato in eu-
strumenti hanno sottostanti che riguardano la Cina, cinque
ro, come del resto il clone stesso. Il benchmark consente
invece sono dedicati a benchmark del mercato indiano.
l'esposizione nei confronti dei 60 titoli azionari più impor-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
«
La Cina è in
procinto di
divenire la più importante economia del mondo,mentre l’India lo diventerà, secondo alcuni
»
analisti,tra 40 anni circa
tanti per capitalizzazione della borsa di Mumbai. Come il
lizzata che sfiora il 19%. La ripartizione settoriale eviden-
tracker precedente, anche questo Etf è stato lanciato alla
zia il predominio del comparto finanziario con il 37,7% di
fine del febbraio del 2009 e sinora ha raccolto capitali per
peso relativo all'interno dell'indice.
57,5 milioni di euro circa. Conforme alle direttive europee
Il Cs Etf (Ie) on Msci India mostra diverse caratteristi-
e dunque fiscalmente ottimizzato, l'Amundi Etf Msci India
che identiche allo strumento appena analizzato: è confor-
ha un Total expense ratio annuo dello 0,80% e viene ne-
me alle direttive europee, è domiciliato in Irlanda, è deno-
goziato sulle stesse borse dell’altro strumento sulla Cina.
minato in dollari Usa, è a capitalizzazione dei proventi e infine adotta anch'esso una metodologia di replica swap-
LE PROPOSTE DI CREDIT SUISSE
based. Il mercato di riferimento è ovviamente diverso,
Anche Credit Suisse offre al pubblico degli investitori un
trattandosi in questo caso di India e non di Cina: l'obietti-
prodotto per ognuno dei due paesi. Il primo, che riprodu-
vo del fondo è infatti replicare l'omonimo sottostante
ce il mercato cinese, è il Cs Etf (Ie) on Csi 300, che si pro-
Msci India Net Usd, rappresentativo delle società più ca-
pone di replicare, tramite una metodologia swap-based,
pitalizzate e liquide dell'universo investibile indiano, che
un paniere composto dai 300 titoli azionari cinesi più li-
coprano almeno l'85% della capitalizzazione dell'intero
quidi e capitalizzati tra quelli del tipo A, ossia titoli di so-
mercato. Il clone è stato messo a disposizione degli inve-
cietà costituite nella Repubblica Popolare Cinese esclusa
stitori il 24 agosto 2010 e sinora ha raccolto capitali per
Hong Kong, negoziati in yuan cinesi (Cny) sulle borse va-
oltre 47 milioni di dollari. Si evidenziano la preminenza del
lori di Shanghai e Shenzhen. Il fondo è domiciliato in Ir-
comparto industriale (26,7% del portafoglio) e una vola-
landa e denominato in dollari Usa: si pone dunque un du-
tilità annualizzata del 32,2%.
plice problema di rischio valutario per l'investitore europeo, dal momento che anche il benchmark, come abbiamo
DEUTSCHE BANK TRA AZIONI A E H
appena visto, è denominato in yuan. Lanciato il 20 agosto
Deutsche Bank, con la sua ricca offerta, propone due clo-
del 2010, l'Etf è scambiato sulle piazze di Zurigo, Milano,
ni del mercato cinese: il db x-trackers Csi 300 Index Etf e
Londra, Parigi e Francoforte e ha raccolto a oggi un patri-
il db x-trackers Ftse China 25 Etf. Il primo è un indice pon-
monio di oltre 102 milioni di dollari. Il clone della banca
derato sulla base della capitalizzazione di mercato corret-
elvetica, che è a capitalizzazione dei dividendi ed è stato il
ta per il flottante che replica la performance delle 300 A
primo in Italia a dare l'accesso alle A shares cinesi, è carat-
share cinesi più capitalizzate e liquide quotate in yuan sul-
terizzato da un Ter dello 0,50% e da una volatilità annua-
le borse di Shanghai e Shenzhen. Ricordiamo che questo ti-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
35
Le due grandi incognite asiatiche Cina e India con gli Etf
po di azioni è difficilmente acquistabile da parte di chi non
portante in India. Il prodotto viene distribuito negli stessi
risiede in Cina: esse infatti sono trattabili solo da investito-
paesi nei quali è collocato l'Etf visto in precedenza.
ri internazionali ai quali è stata concessa una particolare licenza. Il fondo è stato lanciato il 27 giugno 2012 e ha già
DUE STRUMENTI DA ISHARES
attirato capitali per 518 milioni di dollari Usa (valuta nella
E veniamo a iShares: il principale emittente mondiale di
quale è denominato). Conforme alle direttive europee, l'Etf
Exchange traded fund si propone agli investitori con uno
capitalizza i proventi e ha un Ter dello 0,50%. Quotato a
strumento per ciascuno dei due mercati. L'iShares Ftse
Milano, Londra, Francoforte e su altre borse del Vecchio
China 25 replica l'ormai noto benchmark composto dai
Continente, il fondo mostra un dividend yield dell'1,48% e
maggiori 25 titoli azionari cinesi quotati a Hong Kong e
un P/E medio di 18,58. La ripartizione settoriale evidenzia
scelti tra le azioni di tipo H e le red share. Caratterizzato
la preponderanza del comparto finanziario (38,6%).
dalla replica fisica, il fondo, come il sottostante, viene pon-
Il db x-trackers Ftse China 25 Etf, a differenza dello stru-
derato in base alla capitalizzazione del flottante. La ripar-
mento appena visto, consente l'esposizione nei confronti
tizione settoriale è del tutto analoga al prodotto omologo
delle blue chip cinesi quotate sulla borsa di Hong Kong, at-
di db e vede la decisa preponderanza del comparto finan-
traverso la replica di un paniere di 25 titoli azionari scelti in
ziario, seguita a debita distanza dalle telecomunicazioni e
base a capitalizzazione e liquidità, per ognuno dei quali c'è
dall'energetico. L'Etf, conforme ai requisiti Ucits, è domi-
un limite massimo all'interno del portafoglio pari al 10%. Il
ciliato in Irlanda e viene ribilanciato ogni tre mesi nei suoi
fondo, messo sul mercato il 19 giugno 2007 e conforme ai
componenti. La stessa periodicità contraddistingue la di-
requisiti Ucits, amministra attivi per circa 245 milioni di dol-
stribuzione dei dividendi (yield di distribuzione 2,38%). Il
lari americani e capitalizza i proventi al proprio interno. Quo-
clone della società del gruppo BlackRock è denominato in
tato su tutte le principali borse europee e in Cile, Hong Kong
dollari Usa, ma viene scambiato in euro su Borsa Italiana.
e Singapore, l'Etf teutonico si contraddistingue per un divi-
Gli attivi amministrati ammontano a oggi a 1.160 milioni
dend yield del 3,24% e un P/E medio di portafoglio di 8,83
di dollari Usa circa (il fondo è stato lanciato il 21 ottobre
(alquanto contenuto), mentre il Total expense ratio è dello
2004 ed è quotato sulle principali borse del Vecchio con-
0,60%. La suddivisione per comparti mette in luce il netto
tinente). Il Ter annuo è dello 0,74%.
predominio del settore finanziario su tutti gli altri con il
&P Cnx Nifty India Swap, come dice il nome L'iShares S&
58,14% di peso relativo; basti pensare che immediatamente
stesso, è uno strumento messo a disposizione del pubblico a
dopo viene il comparto delle telecomunicazioni con appena
partire dal 14 settembre 2010 e, attraverso una replica di ti-
il 16,46% e poi ancora l'energetico con il 14,85%.
po sintetico, offre l'esposizione alle 50 azioni indiane mag-
Deutsche Bank propone poi al pubblico degli investi-
giori per capitalizzazione e liquidità quotate sul National
&P Cnx Nifty Etf, indiciztori, sull'India, il db x-trackers S&
Stock Exchange di Mumbai. L'indice viene ponderato in ba-
zato a uno dei due principali benchmark rappresentativi
se alla capitalizzazione del flottante e, per tutelare gli inve-
&P Cnx Nifty Total Return. Quedel mercato indiano, lo S&
stitori, abbina il ricorso a diverse controparti swap a posizio-
sto sottostante è composto da 50 titoli appartenenti a 22
ni overcollateralizzate. Il tracker, denominato in dollari Usa,
differenti settori dell'economia del subcontinente indiano,
è negoziato in euro su Borsa Italiana dal 4 maggio 2011 e a
che insieme rappresentano all'incirca il 55% della capita-
oggi è forte di un patrimonio di quasi 50 milioni di dollari. Si
lizzazione totale del National Stock Exchange of India.
caratterizza per il ribilanciamento trimestrale del portafoglio
L'Etf, che ha un costo totale annuo dello 0,85%, è stato of-
e per l'accumulazione dei proventi. Il costo annuo di mante-
ferto al pubblico a partire dal 5 luglio 2007 e attualmente
nimento è dello 0,85% e la suddivisione per comparti vede al
ha asset under management per 282,5 milioni di dollari
primo posto le banche con un peso relativo del 21,16%, se-
circa. Avendo un sottostante di tipo total return, il fondo
guite dall'informatica (11,91%) e dal tabacco (8,72%).
è a capitalizzazione dei proventi. Il dividend yield è
36
dell'1,47% e il P/E medio di portafoglio è pari a 15,69. I
IL TRIS DI LYXOR
comparti finanziario (29,44%) ed energetico (12,34%) ri-
Lyxor, a lungo primo emittente di Etf in Italia, presenta
vestono la maggiore importanza all'interno del paniere di
un'offerta forte di tre proposte, due per il mercato cinese e
riferimento, seguiti dall'informatico (11,95%), molto im-
una per quello indiano. Il Lyxor Etf Hong Kong (Hsi) replica
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
Tredici prodotti per sbarcare in due grandi paesi Etf
Isin
Ter
Perf. 12 mesi
Perf. 36 mesi
Amundi Etf Msci China
FR0010713784
0,55%
21,96%
nd
Amundi Etf Msci India
FR0010713727
0,80%
21,66%
nd
Cs Etf (Ie) on Csi 300
IE00B5VG7J94
0,50%
20,56%
nd
Cs Etf (Ie) on Msci India
IE00B564MX78
0,75%
22,66%
nd
db x-trackers Csi 300 Index Etf
LU0779800910
0,50%
nd
nd
db x-trackers Ftse China 25 Etf
LU0292109856
0,60%
19,26%
13,53%
db x-trackers S&P Cnx Nifty Etf
LU0292109690
0,85%
21,21%
7,17%
iShares Ftse China 25
IE00B02KXK85
0,74%
19,82%
14,10%
iShares S&P Cnx Nifty India Swap
IE00B3YX1R94
0,85%
22,36%
nd
Lyxor Etf Hong Kong (Hsi)
FR0010361675
0,65%
26,29%
25,83%
Lyxor Etf China Enterprise
FR0010204081
0,65%
20,54%
8,12%
Lyxor Etf Msci India
FR0010361683
0,85%
22,04%
3,15%
PowerShares Ftse Rafi Hong Kong Fund
IE00B3BPCG45
0,55%
26,44%
nd
l'indice azionario Hang Seng Net Total Return denominato in
toli azionari della borsa di Mumbai scelti in base a criteri di
dollari di Hong Kong (Hkd) ed è stato collocato sul mercato
capitalizzazione, liquidità e rappresentatività. L'Etf, che a
nel settembre del 2006, raccogliendo sinora circa 148 milioni
oggi ha raccolto capitali per poco più di un miliardo di eu-
di euro di capitali sulle piazze di Milano, Parigi e Francoforte.
ro ed è a capitalizzazione dei proventi, vede la preminenza
Conforme a Ucits IV, il fondo francese distribuisce i dividendi
del comparto bancario (29,37%), seguito dall'It (14,71%),
(una o due volte all'anno a seconda degli anni e dell'anda-
dall'energetico (11,99%) e dai beni di consumo (10,14%).
mento del prodotto) e ha un Ter annuo dello 0,65%. I componenti di portafoglio sono una cinquantina (attualmente 49), appartenenti perlopiù ai settori finanziario (46,17%), immobiliare (9,88%), energetico (9,63%) e telecom (8,98%).
LE LARGHE CAPITALIZZAZIONI DI POWERSHARES L'ultimo strumento che entra a fare parte della nostra rassegna è il PowerShares Ftse Rafi Hong Kong Fund, co-
Il Lyxor Etf China Enterprise, a differenza del clone
struito sull'omonimo indice di riferimento e composto da
appena analizzato, replica l'Hang Seng China Enterprises
un paniere di una cinquantina di titoli (anche se al momen-
Net Total Return, indice a capitalizzazione costituito da
to sono solo 37) selezionati non sulla base di meri criteri di
40 titoli di società cinesi quotate a Hong Kong in Hkd.
capitalizzazione ma, come è tipico degli indici della serie
Questo sottostante si rivela più concentrato, rispetto al
Rafi, guardando a quattro indicatori di tipo fondamentale,
precedente, sia perché i componenti di portafoglio sono in
quali il patrimonio netto, il fatturato medio degli ultimi
numero minore, sia perché la prevalenza del comparto fi-
cinque anni, i flussi di cassa per lo stesso periodo di tempo
nanziario si fa più accentuata (58,84%). Seguono l'ener-
e la media dei dividendi degli ultimi cinque anni.
getico col 17,01% e i materiali di base col 9,73%. L'Etf è
Il fondo, a replica fisica e denominato in dollari Usa, è sta-
stato lanciato nel luglio 2005 e attualmente è quotato sul-
to lanciato nel settembre del 2008, anche se ha adottato
le borse di Milano, Parigi, Francoforte, Madrid e Bruxelles,
l'attuale sottostante solamente dall'1 febbraio 2010. I tito-
sulle quali ha raccolto capitali per 974 milioni di euro. Co-
li che costituiscono il portafoglio di riferimento (ribilancia-
me il tracker precedente, è conformato Ucits, ha un Ter
to annualmente) appartengono quasi esclusivamente al
dello 0,65% e presenta un rischio cambio Eur/Hkd.
segmento large cap (59% circa large cap value, 36% circa
Il Lyxor Etf Msci India, terzo e ultimo prodotto di Lyxor
large cap growth); solo il 5% circa del benchmark è compo-
a proposito di Cina ed India, viene proposto agli investitori
sto da titoli a media capitalizzazione; del tutto assenti i ti-
dall'autunno del 2006 e attualmente è negoziato in Italia,
toli a bassa capitalizzazione. I comparti finanziario ed ener-
Francia, Germania, Spagna e Belgio a un costo totale annuo
getico hanno il peso maggiore all'interno della ripartizione
dello 0,85%. Il sottostante è l'Msci Daily Emerging
settoriale. È prevista trimestralmente la distribuzione dei
Markets India Net Total Return Index, costituito da 73 ti-
dividendi. Il costo annuo totale è dello 0,55%.
I
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
37
&
PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
PROMOTORI&CONSULENTI
Gennaio 2013
Consulenza fee-only
Commissioni da retrocedere
La situazione in Italia
Pochi la fanno davvero
Non sempre basta la parcella
Un mercato ancora agli albori
Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim
«La forza del multibrand»
Promotori&Consulenti Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim
Una nuova rivoluzione copernicana a cura di Massimiliano D’Amico
sultati che stiamo conseguendo sembrano premiare la qualità e la versati-
Dopo essersi lasciata alle spalle 12 mesi all’insegna della crescita, la sim friulana è convinta di avere le carte in regola e la strategia giusta
onfrontarsi sul mercato con i big player della promozione fi-
nalità del nostro approccio. Per prose-
C
lità della nostra offerta e la professio-
nanziaria in Italia non è affatto
guire questo percorso abbiamo avvia-
semplice. Ma Copernico sim mostra
to una serie di iniziative che puntano
prospettive di più largo respiro che
a migliorare la gestione e ad assicura-
vanno al di là della contingenza del
re continuità alla crescita aziendale.
conto economico o degli utili da regi-
Uno di questi, per esempio, è il pro-
strare nei prossimi sei mesi. Saverio
gramma per l’inserimento dei giova-
Scelzo, presidente e amministratore
ni da avviare alla professione del pro-
delegato della società friulana, spie-
motore finanziario».
ga la differenza tra multibrand reale
per continuare a prosperare. Un
e di facciata e rimarca i punti di forza
Copernico come si sta muovendo, nel-
della rivoluzione “copernicana” sul
la pratica, per rispondere allo scarso
piano che ruota intorno alla
fronte fee-only.
turnover generazionale che sta con-
coesione aziendale e alla
Qual è il bilancio della sua struttura,
«Come evidenziato dai report pubbli-
nell’ultimo anno?
cati periodicamente da Assoreti, nel
consulenza finanziaria, che viene
«Malgrado il momento resti delicato,
nostro paese si assiste a una forte
Copernico ha chiuso 12 mesi molto po-
contrazione, rispetto alla prima metà
considerata sacra. E in tal senso
sitivi, registrando utili in crescita ri-
degli anni ‘90, del numero dei profes-
spetto al medesimo periodo dello
sionisti operativi. I dati segnalano,
non mancano alcune
scorso anno. Siamo riusciti non solo a
inoltre, che solo pochi giovani riesco-
mantenere costantemente la raccolta
no realmente a inserirsi con successo
netta in territorio positivo, ma anche
sul mercato. Per rispondere a questa
ad ampliare il nostro portafoglio
sfida ormai tre anni orsono Coperni-
clienti. Possiamo dunque essere ra-
co ha avviato un programma ad hoc
gionevolmente soddisfatti. Nel corso
per valorizzare e inserire nella strut-
del 2012, inoltre, abbiamo accolto (uso
tura alcuni giovani di talento e mi
questo termine e non reclutato per-
preme sottolineare che l’investimen-
ché noi non siamo militari) nella
to, all’epoca molto criticato dai com-
struttura una decina di professionisti
petitor, si è rivelato una visione lun-
con i quali puntiamo a costruire un
gimirante e vincente. Le nuove risor-
rapporto solido e soddisfacente. I ri-
se che abbiamo accolto, infatti, si so-
trassegnando la promozione in Italia?
punzecchiature ai competitor. «Il multibrand è in gran parte utilizzato come specchietto per le allodole per collocare i ben più remunerativi prodotti di casa» 40
Gennaio 2013
no dimostrate non solo portatrici di risorse finanziarie, ma soprattutto di ricchezza umana, energia, entusia-
«
smo e voglia di fare. Questo è, secondo il mio parere, il fattore più rilevan-
Se fatto
te, perché in Copernico il capitale umano rappresenta la ricchezza più
bene,il
importante, il pilastro su cui basare la crescita nei prossimi anni. È ovvio
multibrand deve
che per tradurre in pratica queste teorie è fondamentale assicurare ai
essere sempre
giovani, così come ai professionisti senior, una formazione permanente
proposto in totale
che interessi tutto l’arco della loro carriera».
assenza di
Tornando ai dati di raccolta, quale
»
conflitto
strumento d’investimento ha raccolto maggiori consensi in questi 12 mesi?
d’interessi
«È bene ricordare che siamo stati i pionieri del multibrand nel nostro paese. Copernico è stata fondata nel 1999 e attualmente può contare su oltre 30 accordi di distribuzione con
questi principi fondamentali, non ca-
nancière de l'Echiquier, giusto per ci-
le più importanti case d’investimen-
sualmente, dunque, i portafogli dei
tarne due che all’epoca in Italia erano
to del mondo. Premesso che ogni por-
nostri clienti hanno segnato buone
poco note. Pensi che, quando orga-
tafoglio è calibrato dal nostro promo-
performance, evidenziando una cre-
nizzavamo i roadshow, contattavamo
tore e nel caso della fee-only dal no-
scita sostanziale del Nav».
telefonicamente i promotori finan-
stro ufficio studi sulle esigenze e le
ziari per stimolarli a partecipare agli
caratteristiche di ogni singolo clien-
Copernico sta facendo scouting per
eventi, perché, in pratica, queste case
te, possiamo dire che tradizional-
cercare società prodotto meno cono-
di gestione in Italia non le conosceva
mente non siamo molto esposti sul
sciute, ma dal grande potenziale?
nessuno».
mercato azionario, ma preferiamo
«La ricerca dei nuovi prodotti fa par-
un asset allocation maggiormente
te del nostro Dna ed è una costante
Il multibrand sembra essersi ormai
focalizzata sull’obbligazionario, spe-
per Copernico che vanta da sempre
radicato tra le reti. Qual è la sua opi-
cie quello internazionale, che si rita-
un ufficio studi che ha, tra gli altri,
nione?
glia mediamente il 70% degli asset in
proprio l’obiettivo di analizzare l’uni-
«Se è vero che quasi tutti i player uti-
gestione. Analizzando i flussi di rac-
verso degli strumenti d’investimento
lizzano il multibrand e molte società
colta, risulta evidente che la diversifi-
presenti sui principali mercati e di
prodotto possono essere distribuite
cazione degli investimenti, sia in ter-
valutarne le possibili evoluzioni. A tal
dalla gran parte delle reti di interme-
mini di società emittenti sia geogra-
proposito mi piace ricordare che ab-
diazione, è altresì corretto rimarcare
fica e di strumenti selezionati, rap-
biamo inserito all’interno della no-
che, nella pratica, questa strategia è
presenta uno dei punti nodali della
stra gamma la piattaforma Euresa Li-
in gran parte utilizzata come una sor-
consulenza offerta dai nostri profes-
fe che fin dall’inizio del 2000 com-
ta di specchietto per le allodole, allo
sionisti sul territorio. Attenendoci a
prendeva Carmignac Gestion e Fi-
scopo di collocare i ben più remune-
Gennaio 2013
41
Promotori&Consulenti Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim
rativi prodotti di casa. Tant’è che nei
mo nulla e nulla c’è da scoprire. La
polemica, contiamo di replicare an-
contratti di consulenza il servizio è in
nostra strategia si basa da sempre,
che nel 2013 quanto di buono fatto
realtà un collocamento e la stragran-
semplicemente, sul presupposto che
negli scorsi 12 mesi, accogliendo una
de maggioranza dei competitor per
la consulenza finanziaria è sacra e,
quindicina di nuovi professionisti».
assicurare una decisione informata
per poterla assicurare effettivamen-
sul servizio richiesto è costretta a fare
te, sia fondamentale adottare il vero
Qual è l’identikit del professionista
firmare ai propri clienti il modulo sul
multibrand e stare alla larga da qual-
che state cercando?
conflitto d’interesse. Che cosa signifi-
sivoglia conflitto d’interessi. È chiaro,
«È molto semplice. Cerchiamo perso-
ca ciò? Che l’investitore, in possesso di
in ogni caso, che siamo ben attenti al-
ne serie e oneste, in grado di valutare
un potere contrattuale e informativo
le nuove tendenze tecnologiche utili
per bene le prospettive della profes-
ovviamente diverso rispetto agli in-
per snellire le incombenze che grava-
sione nel futuro e che abbiano rispet-
termediari, autorizza l’offerta, in pra-
no sui professionisti e per aiutarli
to per loro stessi. La nostra è una
tica, a sparargli addosso. Se fatto be-
nella loro operatività quotidiana. Già
struttura dalle dimensioni ancora
ne, al contrario, il multibrand deve es-
ora i membri del nostro team utiliz-
umane (contiamo circa 90 professio-
sere sempre proposto in totale assen-
zano una piattaforma molto sempli-
nisti) ed è fondamentale che i nuovi
za di conflitto d’interesse, con i distri-
ce che permette loro di conoscere, in
arrivi si sentano appagati e felici nel
butori che non dovrebbero in alcun
tempo reale, per esempio, il saldo del-
loro lavoro quotidiano perché il clima
modo produrre prodotti di bandiera,
la posizione e tutta una serie di infor-
aziendale deve sempre essere positi-
perché è poi lì che vanno a finire i ri-
mazioni sul cliente con un solo click.
vo. Noi, infatti, non consideriamo mai
sparmi dei clienti. Se analizziamo gli
La minore produzione della contrat-
i promotori come codici, semplici nu-
asset dei principali player del merca-
tualistica cartacea legata agli investi-
meri. Ne consegue che la gestione
to, scopriamo infatti che l’80-90%
menti, che per alcuni rappresenta
delle nostre risorse è volta a creare un
viene investito nei prodotti di casa e
un’emergenza, per noi è invece un
clima positivo e partecipativo all’in-
soltanto il 10-20% è realmente diver-
falso problema. Siamo ben felici, in-
terno della società e tra i singoli pro-
sificato negli strumenti offerti dalle
fatti, che al cliente resti in mano la
fessionisti che la compongono. Ciò
case di gestione che fanno parte del
documentazione necessaria per com-
che a prima vista potrebbe sembrare
bouquet multibrand. Questo feno-
prendere al meglio quale tipo di inve-
un semplice slogan, in Copernico tro-
meno la dice lunga sul grado di matu-
stimento ha disposto e quali asset
va conferma nei fatti. Non posso non
rità del mercato, specie dal punto di
manager gestiranno effettivamente i
rimarcare che il settore della consu-
vista dell’offerta».
suoi risparmi. Infine è bene precisare
lenza finanziaria in Italia risulta al
che Copernico sim non detiene i ri-
contrario altamente competitivo, con
Quali novità ha in serbo la sua strut-
sparmi dei clienti, i quali vanno diret-
molti professionisti costretti a vivere
tura per il 2013?
tamente alla società prodotto».
in un clima di conflitti, non solo d’in-
«Preferiamo non sbandierare sterili
42
teresse, che raramente trovano una
slogan per annunciare l’allargamen-
Quali target avete fissato per il 2013
to della gamma prodotti o per lancia-
dal punto di vista dell’inserimento
re un nuovo programma di recluta-
dei nuovi professionisti?
Su quali fattori punta Copernico per
mento. Questo mestiere lo lascio vo-
«Da tempo preferiamo non comuni-
affrontare i big player della consulen-
lentieri ad altri. La nostra convinzio-
care i nostri obiettivi sull’inserimento
za finanziaria?
ne infatti è che non esista alcuna bac-
dei nuovi professionisti. In un mondo
«Non ci penso lontanamente a sfida-
chetta magica per operare sul merca-
dove tutti cercano di fare i fenomeni e
re a singolar tenzone i big della con-
to, ma solo uno sforzo continuo e co-
sovente si gioca a chi la spara più
sulenza finanziaria italiana. Loro
stante, con il maggior numero di
grossa, noi rischieremmo di passare
hanno i loro obiettivi e noi i nostri.
strumenti possibili, per assistere ade-
per fessi, con i nostri obiettivi di cre-
Sarà, come consuetudine, la storia a
guatamente il cliente. Non inventia-
scita contenuti, ma reali. Al di là della
decretare il destino di ognuno. Gli
Gennaio 2013
risoluzione».
Gran Bretagna, riteniamo che l’avvio di questo scenario, al contrario, complicherebbe assai il percorso di molti nostri competitor, che rischierebbero di essere espulsi dal mercato». Alcune strutture che offrono l’advisory a parcella hanno annunciato di avere eliminato il doppio livello commissionale restituendo al cliente le fee sugli strumenti utilizzati nel portafoglio in consulenza. Come si sta muovendo Copernico da questo punto di vista? «La società che rappresento da tempo non solo ha annunciato di avere eliminato il doppio livello commissionale, restituendo al cliente le fee sugli strumenti utilizzati nel portafoglio in consulenza fee-only, ma mette in pratica quotidianamente questa direttiva. Purtroppo, da ciò che vedo, non obiettivi di Copernico sono, in ogni dare che in azienda, come promoto-
molti seguono il nostro esempio e
caso, di largo respiro e vanno al di là re finanziario, lavora anche mio figlio
continuano a fare pagare contempo-
della contingenza del conto economico Gianluca ormai da cinque anni».
raneamente ai clienti sia le provvigio-
o degli utili da registrare nei prossimi
ni sui prodotti acquistati sia la parcel-
sei mesi, tutti dati che mi interessano, La Gran Bretagna ha avviato nel 2013
la per il servizio di consulenza».
in realtà, fino a un certo punto. Perso- una vera e propria rivoluzione grazie nalmente vivo la mia azienda quasi all’arrivo della Retail distribution re-
Come quantificate la fee di advisory?
come la mia quarta figlia e per questo view. A che punto è, invece, la consu-
«La rivoluzione copernicana che ab-
motivo per noi in Copernico è norma- lenza fee-only in Italia e qual è la sua
biamo proposto consiste nel valoriz-
le mettere la qualità al primo posto. opinione sulla Rdr?
zare la relazione tra i professionisti e
Per qualità noi intendiamo la soddisfa- «Fin dalla sua nascita Copernico ha
l’azienda e in questa ottica il pricing
zione del nostro promotore e quella del intrapreso un percorso ben preciso,
del servizio di consulenza viene
cliente finale. Quando penso a Coper- che vede i suoi capisaldi nell’advisory
quantificato direttamente dal pro-
nico, vedo e tocco con mano una realtà indipendente e nel multibrand. Ab-
motore che, in sintesi, è il vero depo-
fondata sulla stabilità patrimoniale, biamo posto in pratica fin da subito
sitario della relazione con il cliente.
sulla sostenibilità del business, sull’ot- le basi per la creazione di un’azienda
Spetta dunque a lui stabilire e appli-
timo clima aziendale, tutti fattori che già pronta a recepire tutte le norme
care la parcella, che in genere è pro-
mi fanno essere molto fiducioso per il che avrebbero premiato l’indipen-
porzionale alle necessità e agli obiet-
futuro. Ritengo, infatti, che la realtà denza e dunque siamo già inattacca-
tivi del cliente, al tipo di servizio ero-
Copernico non solo abbia le basi solide bili dal punto di vista pratico, giuridi-
gato, agli strumenti d’investimento
per affrontare e superare l’attuale con- co e formativo. Se Copernico non
utilizzati, al numero di operazioni
giuntura, ma vanti valori che le consen- avrebbe quindi particolare difficoltà
eseguite e, più in generale, al tempo
tano di essere portata avanti dalle a uniformarsi all’arrivo di una nor-
dedicato per l’assistenza e alla situa-
generazioni future. Qui mi piace ricor- mativa simile a quella adottata in
zione patrimoniale».
I
Gennaio 2013
43
Promotori&Consulenti Fee-only
Per molti, ma non per tutti Se in Uk la consulenza a parcella
a cura di Massimiliano D’Amico
«Banca
Fideuram»,
risponde
Gian Maria Mossa, responsabile
rappresenta già l’unica modalità
entre la Gran Bretagna ha avviato proprio in questi
merciale e private, «è attiva nella
M
direzione marketing, sviluppo com-
giorni una vera e propria
consulenza a pagamento già dal
rivoluzione con la Retail distribution
2009, tramite Sei, il servizio che è in
finanziari, nel nostro paese questo
review che vieta, di fatto, le retroces-
continua evoluzione per rispondere
sioni con cui le società di gestione re-
al meglio al mutare delle esigenze
modello cresce in maniera molto
munerano le reti di vendita, sancen-
dei clienti e per essere sempre
do in sintesi il trionfo della filosofia
aggiornato rispetto al contesto nor-
fee-only, anche in Italia questo mo-
mativo e di mercato». In questa fase,
dello, tra qualche difficoltà, inizia a
Banca Fideuram sta ponendo parti-
farsi largo.
colare attenzione al segmento dei
per remunerare gli advisor
più graduale e sono poche le strutture che possono vantare numeri consistenti. In ogni caso la partita non si giocherà solo sul
La promozione finanziaria tradizionale sta, infatti, cambiando rapi-
clienti private e al monitoraggio completo del rischio.
damente pelle e aumentano costan-
«I clienti private», continua infat-
temente le reti di distribuzione che
ti Mossa, «necessitano di un’assisten-
offrono tra i loro servizi la consulen-
za particolare nella gestione dei biso-
za in materia d’investimenti, ovve-
costo, ma grande importanza
ro l’advisory a parcella. È probabile che nei prossimi mesi, dopo una
rivestirà la qualità. «Questa
naturale fase di studio delle mosse
modalità non costituisce uno dei
più decisa campagna per cercare di
tanti prodotti da collocare, ma è un
ti interessati a questo servizio. Ed è
servizio articolato e complesso, basato seriamente sulla personalizzazione e sulla conoscenza profonda del cliente» 44
Gennaio 2013
dei competitor, si assisterà a una attrarre il maggior numero di clienpresumibile che la battaglia si baserà principalmente sul modello di servizio calibrato dalle reti per cercare di ritagliarsi una quota di mercato rilevante. Vediamo, nel dettaglio quali armi utilizzeranno i player per rispondere
GIAN MARIA MOSSA, RESPONSABILE DIREZIONE
alle sfide lanciate dai competitor sul
MARKETING, SVILUPPO COMMERCIALE E PRIVATE DI
fronte della consulenza a parcella.
BANCA FIDEURAM
«
La
battaglia si baserà principalmente sul modello di servizio calibrato dalle reti per cercare di ritagliarsi una
»
quota di mercato rilevante
gni non strettamente finanziari, qua-
completa e adeguata allo scenario
lenza a parcella, Antonio Marangi,
li ad esempio, le tematiche successo-
macroeconomico e quindi sui vari
direttore mercato e consigliere dele-
rie legate al passaggio generaziona-
mercati finanziari di riferimento,
gato di Banca Ipibi Financial Advi-
le, i servizi fiduciari, l’ottimizzazione
dall’obbligazionario all’azionario e al
sory (gruppo Veneto Banca), rimarca
fiscale e la tutela del patrimonio».
valutario».
che «noi siamo stati i primi in Italia a
Sul fronte del controllo del ri-
Le analisi del Financial advisory
distribuire i contratti di consulenza a
schio, Banca Fideuram ha invece este-
desk del Credem, che seleziona le pro-
pagamento già nel 2008. Da allora
so l’analisi all’esposizione valutaria e
poste tra migliaia di titoli e comparti
alla correlazione e ha affiancato il
di Oicr, diventano per i consulenti del
concetto di risk allocation a quello di
team raccomandazioni, differenziate
asset allocation, introducendo una
in base al profilo di rischio e alle atte-
rappresentazione innovativa del por-
se della clientela. «Questo sostegno
tafoglio del cliente. Infine ha svilup-
costante ai clienti, che mitiga da un
pato ulteriormente l’analisi del ri-
lato le loro scelte emotive e impulsive
schio di credito, portando a casa del
e dall’altro sviluppa la maturità fi-
cliente approfondimenti informativi
nanziaria», chiarisce Marconi, «è già
su temi di grande attualità quali
un importante valore aggiunto og-
spread e credit default swap.
getto di parcella». Ma proprio per
Il Credem punta sulla continuità
non perdere il passo in un mercato in
del servizio, ma sono in agenda altre
così forte espansione, nel 2013 sono
importanti novità. «Già oggi il servi-
previsti importanti sviluppi sia in ter-
zio di consulenza personalizzata
mini di strumenti per i promotori, sia
multibrand permette ai nostri pro-
di supporto ai clienti.
motori», rimarca Duccio Marconi,
Prima di elencare quali armi uti-
responsabile commerciale promozio-
lizzerà la sua struttura per risponde-
ne finanziaria del Credem, «di offri-
re alla sfida lanciata dagli altri player
DUCCIO MARCONI, RESPONSABILE COMMERCIALE
re ai loro clienti un’informazione
del mercato sul fronte della consu-
PROMOZIONE FINANZIARIA DEL
CREDEM
Gennaio 2013
45
Promotori&Consulenti Fee-only
abbiamo continuato a perfezionarci
so terzi, viene valutato quotidiana-
e complesso, basato seriamente sulla
e ci sentiamo di affermare che non
mente dal punto di vista del rischio e
personalizzazione e sulla conoscenza
abbiamo competitor che costituisca-
ogni mese, ciascuno strumento fi-
profonda del cliente. «In tal senso»,
no un termine di paragone valido».
nanziario viene monitorato con gli
assicura Marangi, «garantiamo auto-
stessi criteri con cui viene tenuta sot-
nomia ai consulenti e rispettiamo il
to controllo l’offerta.
principio che sia l’intermediario a
Al di là della controversia su chi ha avviato prima il servizio nel mercato italiano, Marangi spiega che Banca
«Policy negoziabili, watch list e li-
Ipibi utilizza con rigore le quattro fasi
sta preferiti», aggiunge Marangi,
In ogni caso, il manager sembra
previste dalla normativa. «Ci concen-
«costituiscono poi altri cardini del
avere le idee chiare sull’arrivo sul
triamo sul consiglio e il monitoraggio
processo di consulenza calibrato da
mercato degli altri player che offro-
poiché siamo convinti che la formula-
Ipibi con un sistema che prevede il
no il servizio di consulenza in mate-
zione del suggerimento costituisca
monitoraggio continuo di circa 10 mi-
ria d’investimenti. «La diffusione del
un momento fondamentale di di-
la titoli e Oicr».
servizio di consulenza nelle banche
prestare il servizio di consulenza».
scussione e confronto con il cliente e
Un altro aspetto fondamentale
favorirà senz’altro Banca Ipibi Finan-
che senza un monitoraggio puntuale
nel modello di Banca Ipibi è evitare di
cial Advisory», sottolinea Marangi.
e personalizzato, regolamentato dal
offrire ai clienti pacchetti preconfe-
«Noi auspichiamo», aggiunge il
contratto con il cliente, si avrà sempre
zionati di asset allocation perché la
manager, «che le società comincino a
qualcosa che assomiglia molto a un
consulenza, secondo la view dell’isti-
proporre la consulenza e che l’offer-
collocamento».
tuto del gruppo Veneto Banca, non
ta cresca. In questo modo, infatti,
Nel dettaglio, il portafoglio dei
costituisce uno dei tanti prodotti da
sarà evidente a tutti la differenza tra
clienti, sia presso Banca Ipibi sia pres-
collocare, ma è un servizio articolato
un servizio aggiuntivo al colloca-
Retrocedere o no?
È questo il dilemma lcune strutture che offrono
ti». Lo spartiacque fra collocatori e fi-
delli di pricing per il servizio di consu-
l’advisory a parcella hanno
nancial advisor è definito, secondo
lenza e il modello fee-only è certamen-
annunciato di avere elimina-
Marangi, dalle risposte a queste do-
te uno di questi. In generale riteniamo
to il doppio livello commissionale re-
mande: chi paga? Il cliente per i consi-
che l’aspetto più importante sia rap-
stituendo al cliente le fee sugli stru-
gli o le Sgr per l’acquisto dei loro pro-
presentato dal contenuto del servizio
menti utilizzati nel portafoglio in
dotti? E come si può garantire assenza
e dalla trasparenza nei confronti del
consulenza. È questo, per esempio, il
di conflitto d’interesse in presenza di
cliente». In ogni caso Banca Fideuram
caso di Copernico sim e di Banca Ipibi
società di casa e di remunerazioni di-
non esclude la coesistenza di modelli
Financial Advisory (Gruppo Veneto
verse per il consiglio di strumenti ana-
di pricing diversi, in modo che il clien-
Banca).
loghi ma di classe diversa?
te possa scegliere liberamente come
«Abbiamo scelto di retrocedere al
Com’è evidente, la restituzione al
preferisce remunerare il servizio.
cliente le commissioni che incassiamo
cliente delle fee riferite agli strumenti
È simile l’approccio del Credem. «Si
dalle società prodotto», sottolinea
utilizzati nel portafoglio in advisory
tratta sicuramente di un tema di at-
Marangi, «compiendo un balzo nel fu-
rappresenta un punto nodale della
tualità,che come per molti nostri com-
turo: in sostanza il canone corrispon-
consulenza e ne determinerà, proba-
petitor è oggetto di analisi da parte
de alle management fee che incassia-
bilmente, gli sviluppi futuri. «Nei
della nostra direzione per definire le
mo quindi non costituisce necessaria-
prossimi anni», conferma Mossa, «as-
migliori strategie future per clienti e
mente un costo aggiuntivo per i clien-
sisteremo all’affermarsi di diversi mo-
promotori», conclude Marconi.
A
46
Gennaio 2013
extra-rendimento). Il tutto, sia in relazione al patrimonio gestito presso Banca Fideuram, sia alle risorse detenute presso altri intermediari. «Inoltre, aderendo al servizio», aggiunge Mossa, «il cliente riceve resoconti periodici dettagliati e chiari che gli consentono di verificare l’evoluzione del proprio patrimonio e di monitorare la rischiosità del portafoglio rispetto al proprio profilo finanziario». Nel dettaglio Sei prevede una commissione una tantum dovuta per l’attivazione del servizio il cui importo può variare da 500 a 2.500 euro e una fee periodica che può oscillare dallo 0,10% all’1% annuo delle masse che il cliente ha in gestione presso Banca Fimento e la consulenza vera, intesa
mente in un certo arco temporale. Ma
deuram. «Entrambe le commissioni»,
come core-business della banca, poi-
le variabili sono talmente numerose
sottolinea Mossa, «dipendono oltre
ché non è sufficiente offrire un servi-
che è quasi impossibile sintetizzarle in
che dal patrimonio in gestione presso
zio a pagamento, ma occorre modifi-
poche righe. Inoltre la maggior parte
Banca Fideuram, anche dalle poten-
care profondamente il modo di fare
delle società attive nell’advisory pre-
zialità commerciali del cliente».
banca in termini di cultura innovati-
vede due tipi di consulenza: una che si
«Abbiamo la possibilità di gestire
va, di originalità nell’elaborazione
può definire one shot, per esempio su
sia una commissione percentuale sia
delle conoscenze e delle esperienze,
un singolo strumento d’investimento
una fee fissa», risponde Marconi, «in
di particolarità di struttura organiz-
o su un unico aspetto del processo
funzione del tipo di operatività, degli
zativa, di novità del modello».
d’investimento, e una continuativa,
asset considerati e delle esigenze del cliente». Nel caso della commissione
È evidente che il futuro della con-
che invece rappresenta probabilmen-
sulenza a parcella in Italia non si gio-
te il punto più alto della pianificazio-
cherà solo sui servizi e sulle caratteri-
ne finanziaria. «Il modello di consu-
stiche tecniche delle offerte calibrate
lenza di Banca Fideuram», precisa
dalle singole reti, ma è presumibile
Gian Maria Mossa, «prevede due li-
che questa battaglia, specie in un
velli di servizio. A tutti i clienti viene
mercato poco avvezzo a pagare una
garantito gratuitamente un primo
prestazione che ha sempre percepito
step di servizio, già di per sé distintivo
come gratuita, si baserà anche sul
dell’approccio Fideuram e best practi-
pricing del servizio proposto.
ce in Italia. Un secondo gradino, con
In genere, per quantificare la parcella, le strutture utilizzano alcuni pa-
contenuti aggiuntivi,è rappresentato dal servizio Sei».
rametri come l’entità del patrimonio
Quest’ultimo ha quali elementi
sotto advisory, la tipologia degli stru-
distintivi il controllo del rischio e l’a-
menti presenti nel portafoglio,il profi-
nalisi dei bisogni del cliente, suddivi-
lo di rischio del cliente, il numero delle
si in sei aree (protezione, liquidità, ri-
ANTONIO MARANGI,
operazioni che questi realizza media-
serva, previdenza, investimento ed
IPIBI FINANCIAL ADVISORY (GRUPPO VENETO BANCA).
DIRETTORE MERCATO E CONSIGLIERE DELEGATO DI
Gennaio 2013
BANCA
47
Promotori&Consulenti Fee-only
percentuale, il Credem applica poi
me di opportunità d’investimento,dif-
Anche la società del gruppo Vene-
uno sconto per gli investimenti che
ferenti in base ai profili di rischio dei
to Banca punta forte sull’approccio
rientrano nella raccolta gestita, dove
clienti e un’ulteriore market list di altri
tailor made. «Il contratto di Consu-
sono presenti i prodotti dei principa-
strumenti finanziari. Questa attività
lenza di Banca Ipibi», conferma Ma-
li asset manager internazionali.
permette poi al nostro promotore fi-
rangi, «prevede un canone che cresce
«Per soddisfare le esigenze più di-
nanziario, che è stato opportunamen-
proporzionalmente alla complessità
versificate dei clienti, il nostro Finan-
te formato sulla piattaforma,di mirare
del portafoglio del cliente e che rico-
cial advisory desk, il centro di ricerca,
la proposta in base a ogni specifica esi-
nosce e valorizza la professionalità
analisi e consulenza finanziaria, indi-
genza individuale, personalizzando
del promotore, sempre in totale as-
vidua», chiarisce Marconi, «un insie-
appunto il servizio per ogni cliente».
senza di conflitto d’interesse».
I
La situazione in Italia
Tanti ne parlano, pochi la fanno
M
48
olti sono i chiamati, ma po-
«Siamo molto soddisfatti dei risultati
sulenza in materia d’investimenti
chi gli eletti. Si potrebbe sin-
ottenuti nel 2012 che, anche in un pe-
proposta da Banca Ipibi Financial
tetizzare così, utilizzando
riodo complesso, vedono confermata
Advisory è di 1.378, mentre i consulen-
una citazione del Vangelo (un testo for-
la nostra leadership», sottolinea Mos-
ti della struttura attivi su questo ser-
se poco letto nel mondo finanziario), il
sa. A oggi, il servizio di consulenza evo-
vizio sono 195, cioè tutti.
contesto in cui si sta sviluppando la
luta Sei è stato già sottoscritto da circa
In ogni caso questi numeri sono desti-
consulenza a parcella in Italia. A fronte
40 mila clienti con oltre 15 miliardi di
nati a crescere esponenzialmente nei
di un gran numero di società che offro-
masse gestite grazie a più di 3 mila
prossimi mesi. Dopo avere introdotto
no questo servizio, alla prova dei fatti e
private banker attivi. E gli obiettivi per
nel proprio business model gli uffici
dei numeri, che in questa industria so-
l’anno appena iniziato sono impron-
associati dei promotori finanziari,
no fondamentali, sono in realtà poche
tati alla crescita. «Per il 2013», confer-
che partecipano così agli utili genera-
le strutture che nella pratica sono riu-
ma Mossa, «contiamo di incrementa-
ti, nelle scorse settimane Banca Ipibi
scite a raggiungere asset under advisor
re la diffusione del servizio, ma non
ha annunciato l’inizio della fase 2 del
di una certa rilevanza.
abbiamo voluto definire un target
suo programma di sviluppo.
specifico. È un cambiamento di gran-
L’istituto guidato dall’amministrato-
de rilievo che va però accompagnato
re delegato Lucio De Rocco, si è infat-
gradualmente assieme al cliente».
ti strutturato per diventare a tutti gli
«Abbiamo avuto molto successo nel
effetti una banca di consulenza
2012», risponde Marconi, «superando
finanziaria fee-only. E in tal senso ha
quota 9 mila contratti di consulenza e
avviato non solo un importante
nel 2013 contiamo di arrivare a 15 mila».
piano di rafforzamento con un focus
Al 30 novembre scorso Banca Ipibi
specifico sui consulenti finanziari
Financial Advisory (Gruppo Veneto
indipendenti già attivi sul territorio,
Banca) vantava invece asset under
ma prevede di siglare partnership
management pari a circa 2,13 miliar-
strategiche con alcune sim di consu-
di di euro, con una raccolta netta nei
lenza pure (i nomi sono ancora top
primi 11 mesi del 2012 superiore a
secret), mettendo a loro disposizione
161,85 milioni di euro. Ora il numero
il know how maturato nella consu-
dei clienti che usufruiscono della con-
lenza finanziaria.
Gennaio 2013
Fondi comuni La Corea
Miracolo a Seul Attualmente il paese asiatico viene considerato il più affidabile all'interno della sua area e i titoli di stato hanno il massimo rating. Ciò ha permesso al Tesoro di emettere 80 miliardi di dollari interamente collocati presso gli investitori di tutto il mondo. Eppure nel 1997 la crisi fu durissima e dovettero intervenire le istituzioni internazionali per salvare una situazione che appariva pesantemente compromessa
L
50
a Corea del Sud è il paese asiatico capace di
a cura di Rocki Gialanella
capacità produttiva. I prestiti venivano garantiti dalle at-
generare il più alto grado di fiducia tra gli in-
tività immobiliari e le banche locali ed estere concedeva-
vestitori internazionali. Lo status delle sue ob-
no prestiti a piene mani, utilizzando criteri di misurazione
bligazioni, dotate del massimo livello di affi-
del rischio inefficienti e, in alcuni casi, basati sulle pressio-
dabilità creditizia, ha consentito al Tesoro di
ni di natura politica che ricevevano. Quando lo scenario
Seul di emettere titoli di stato per 80 miliardi di dollari sot-
andò incontro a un brusco cambiamento, le entità finan-
toscritti da investitori esteri. Il paese è la quarta economia
ziarie straniere chiusero i rubinetti a quelle locali e la Co-
dell’area asiatica e le aspettative fissano una crescita annua
rea del Sud si trovò sull’orlo del baratro: l’insolvenza.
del Pil al 2,7%, rispetto al 2,2% del Giappone, all’1,8% di
Se lo scenario più negativo è stato evitato, lo si deve
Hong Kong e al 2,1% di Singapore. Tuttavia, non sempre lo
in parte al patriottismo dei coreani, che decisero di dona-
scenario coreano è stato così roseo e l’esempio della Corea
re 227 tonnellate di oro che apportarono ben 2.200 milio-
del Sud può servire ad alcuni paesi europei che stanno vi-
ni di dollari Usa alle riserve del paese. In larga parte, l’ope-
vendo momenti difficili.
razione rilancio fu legata alla concessione di un prestito di
Nel 1997, il paese affogava in un debito estero di
57 miliardi di dollari da parte del Fondo Monetario Inter-
156,9 miliardi di dollari ed era in atto il tracollo dei presti-
nazionale, dalla World Bank e dalla Development Asian
ti bancari concessi da istituti di credito internazionali. Le
Bank. Kwon Dae Young, l’allora ministro dell’economia,
autorità dovettero affrontare una crisi di solvibilità di im-
dovette iniettare 3.600 milioni di dollari nel sistema ban-
prese e istituzioni, accentuata da forti difficoltà di liqui-
cario in un solo giorno, dopo avere comunicato al presi-
dità. I mercati internazionali ritirarono la loro fiducia e le
dente Kim Dae Jung che le riserve del paese sarebbero ba-
carenze strutturali dell’economia locale vennero a galla.
state per fare fronte alle necessità dei due mesi successivi.
Inoltre, le società sudcoreane erano fortemente indebita-
A partire da allora, le dimensioni della borsa sudcorea-
te e, nei fatti, 25 dei suoi 30 principali conglomerati pre-
na si sono quintuplicate, l’export ha raggiunto un picco di
sentavano un ratio debito/capitale superiore al 300%.
280 miliardi di dollari Usa (il paese è il primo produttore
L’indebitamento privato fu provocato dalla forsenna-
mondiale di semiconduttori e barche, il quarto di prodotti
ta caccia ai finanziamenti destinati all’ampliamento della
per l’elettronica, il quinto di automobili e prodotti petrol-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
«
Dietro la
forte crescita
industriale e la ripresa c’è anche un cambiamento del sistema educativo che ha permesso agli studenti coreani di primeggiare in
»
molte discipline
chimici, il sesto di acciaio e il settimo nel settore tessile). Il
posizioni detenute dalle banche in derivati forward sulle
deficit 2013 dovrebbe attestarsi allo 0,3% del Pil.
divise, un’imposta sulle passività delle banche locali deno-
I vertici alla guida del paese capirono nel momento del-
minate in valuta estera e la reintroduzione di un’aliquo-
la crisi che la soluzione del problema risiedeva nel cambia-
ta del 14% sugli interessi percepiti dagli investitori este-
mento del suo sistema produttivo, in una nuova scommes-
ri possessori di titoli di stato coreani e del 20% sui capi-
sa nell’industria, nell’innovazione e in un cambio di rotta
tal gain. Dietro la forte crescita industriale e la ripresa c’è
impresso a quei segmenti che avevano provocato il disa-
anche un cambiamento del sistema educativo che ha per-
stro: le banche e il credito facile. L’esperienza del biennio
messo agli studenti coreani di primeggiare in molte disci-
1997-1998 è servita a Seul a gettare le basi per la corretta
pline. Le scuole sudcoreane vengono supportate dalla pos-
gestione dei flussi di capitali.
sibilità di usufruire della più elevata velocità media di con-
La ristrutturazione finanziaria del paese è stata completata da un’altra serie di misure come la limitazione delle
nessione a internet tra quelle registrate nei paesi industrializzati.
I
Taewoo Kim, gestore del Ff Korea Fund di Fidelity Worldwide Investments
La tigre coreana non smette di ruggire
L
a Corea del Sud è l'unico paese Ocse ad avere cen-
prosegue senza interruzioni. Fondi&Sicav ne ha parlato con
trato un upgrade del rating nel 2012. Il trend rialzi-
Taewoo Kim, gestore del Ff Korea Fund di Fidelity
sta della borsa di Seul è iniziato la scorsa estate e
Worldwide Investments.
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
51
Fondi comuni La Corea
derne la performance futura. Ritengo infine indispensabile effettuare visite frequenti alle imprese, in modo da comprendere in profondità il management delle aziende e il reale potenziale dei business. A questo scopo lavoro a stretto contatto con gli analisti della ricerca di Fidelity, che mi aiutano a monitorare costantemente i fondamentali aziendali».
Quali ritiene che siano le fonti di rischio e quali tecniche adotta per limitarne gli effetti? «Per rischio noi intendiamo una deviazione rispetto al benchmark. Di conseguenza, abbiamo attivato tutta una serie
In riferimento al contesto di mercato che ha caratteriz-
di controlli che mettono a confronto titoli, settori, esposi-
zato il 2012, qual è stata la performance dei titoli azio-
zione a paesi terzi e capitalizzazione di mercato rispetto al
nari coreani?
benchmark. Monitoriamo regolarmente il portafoglio per
«Nel corso del 2012 i timori per la crisi in Europa hanno in-
garantire che il livello di rischio sia ottimale e mensilmen-
fluito sui mercati globali e anche la piazza coreana ha re-
te il chief investment officer, il gestore di portafoglio e il
gistrato nel corso dell’anno una volatilità marcata. Al con-
direttore della ricerca analizzano insieme il posizionamen-
tempo l’indice azionario coreano Kospi ha ottenuto rendi-
to del fondo in termini di controllo del rischio. Inoltre
menti interessanti e nello specifico gli investitori in euro
un’ulteriore verifica mensile spetta al Comitato per la su-
hanno beneficiato di una performance del 15% dall’inizio
pervisione del rischio d'investimento (K-Iroc)».
dell’anno (Fonte Bloomberg al 10 dicembre 2012). Nonostante i timori sui rischi del fiscal cliff per l’economia Usa
Quale valore offre il mercato azionario coreano? In qua-
e mondiale, il listino coreano ha inaugurato dopo l’estate
li settori si reperiscono le opportunità migliori?
un trend rialzista, trainato dalle grandi società di informa-
«Secondo l'ultima ricerca Ibes condotta tra gli analisti di
tica orientate all'export, che hanno realizzato una forte
Wall street operanti nel mercato coreano, nel 2013 la cre-
crescita degli utili. Inoltre la Corea si è distinta per essere
scita attesa per gli utili delle società coreane è di oltre il
l'unico paese membro dell'Ocse a guadagnarsi un upgrade
17%. Se si considera che la crescita degli utili per i mercati
del rating nel 2012, mentre la moneta coreana ha registra-
emergenti nel 2012 è stimata al 12,7% circa e quella com-
to l'apprezzamento maggiore in tutta l'Asia nel corso del-
plessiva dei mercati globali all'11,4%, è evidente che per la
l'anno».
Corea si prospetta un 2013 particolarmente positivo. Anche le valutazioni sono particolarmente interessanti nella fase
Quali criteri adotta per la costruzione del portafoglio? E
attuale. Il rapporto P/E si attesta a quota 8,4 (secondo le
come descriverebbe la sua strategia d'investimento?
stime di consensus Ibes a dicembre 2012), ossia al di sotto
«Applico alla gestione degli investimenti un approccio di
della media storica a quattro anni (9,7). Seguiamo da vici-
selezione dei titoli di tipo bottom-up incentrato sull’ana-
no il trend di revisione degli utili da parte delle società co-
lisi fondamentale. La mia priorità è individuare le società
reane, che quest'anno ha continuato a evidenziare un an-
di qualità elevata che abbiano avviato un percorso di cre-
damento al ribasso, a causa dei timori degli investitori per
scita sostenibile e siano scambiate a valutazioni interes-
i problemi economici registrati nell'Unione Europea e negli
santi. Nello specifico, prediligo le società che godono di
Stati Uniti. Il rallentamento della crescita in Cina nel 2012
solide prospettive a medio termine, ma ancora sottovalu-
non ha aiutato, visto che proprio questo paese è oggi la
tate dal mercato. Studio per ciascun settore o segmento
meta principale delle esportazioni coreane. Ciò nonostan-
l’equilibrio tra domanda e offerta e le barriere d'ingresso, TAEWOO KIM, GESTORE DEL FF te, prevediamo che il trend possa invertirsi nel corso del
52
al fine di valutare quanto sia effettivamente sostenibile il
KOREA FUND
FIDELITY
prossimo anno, grazie a un atteso miglioramento della do-
vantaggio competitivo di ciascuna società, così da preve-
WORLDWIDE INVESTMENTS
manda proveniente da Stati Uniti, Cina e persino dall'Ue. A
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
DI
Fondi ed Etf azionari Corea ordinati secondo le performance decrescenti a un anno Fondo
Società
Valuta
% Ytd
%a 1 anno
%a 3 anni
%a 5 anni
Commissione annua di gestione
CS Etf on MSCI Em Korea
CS Etf Plc
Usd
19,16
20,87
n.a
n.a
0,65
iShares Msci Korea
iShares Plc
Usd
18,68
20,4
48,55
12,7
0,74
Templeton Korea
Franklin Templeton Investment Funds
Usd
20,25
20,25
17,7
-17,35
1,6
Msci Korea Trn Index
db-X Trackers Sicav
Usd
17,58
19,28
45,07
11,14
0,65
Lyxor Etf Msci Korea
Lyxor International Asset Management
Eur
18,02
18,17
45,92
9,08
0,65
JF Korea Equity
JP Morgan Funds Sicav
Usd
14,71
16,75
37,79
16,29
1,5
Parvest Equity South Korea Classic
Parvest Sicav
Usd
9,94
11,68
29,04
n.a
1,75
Korea Equity Portfolio Base
Goldman Sachs Funds Sicav
Usd
7,18
9,31
n.a
n.a
1,75
Korea Equity
HSBC Global Investments Funds Sicav
Usd
7,82
8,55
21,7
-20,48
Equity Korea
Amundi Funds Sicav
Usd
5,28
5,13
18,41
n.a
2
Korea A
Fidelity Funds Sicav
Usd
4,47
4,47
24,73
-9,38
1,5
Fonte: www.fondionline.it
ciò si aggiunga anche che, a partire dal 2009, gli esporta-
prediligiamo sono quelli dell'informatica e dei beni di con-
tori coreani hanno progressivamente ampliato la propria
sumo di base. Società del comparto It, come Samsung Elec-
quota di mercato a livello globale nei settori It, auto, can-
tronics, dovrebbero realizzare una discreta crescita degli
tieristica navale e costruzioni, grazie alla soddisfacente li-
utili su base continuativa, soprattutto per telefoni cellula-
quidità presente nei bilanci e al rapido ammodernamento
ri, memorie Dram e schermi Lcd. Prevediamo inoltre che
di tecnologie e impianti. In caso di miglioramento della cre-
segmenti dei beni di consumo di base, come la cosmetica, i
scita globale nel prossimo anno, le società coreane potran-
viaggi e l'intrattenimento, registreranno una sovraperfor-
no contare su vantaggi già acquisiti, derivanti dalla solidità
mance, poiché le società che offrono questi prodotti e ser-
dei marchi e da tecnologie leader sul mercato. I settori che
vizi continueranno a beneficiare della domanda cinese». I
Gli Etf grandi vincitori Per chi ha puntato sulla Corea sono stati certamente gli Etf a
con rendimenti sostanzialmente allineati a quelli dei prodotti
dare le maggiori soddisfazioni. Cs Etf On Msci Em Korea del
considerati finora. Sono invece nettamente staccati, sui 12
Credit Suisse, con un rendimento a 12 mesi del 20,87%, è stato
mesi, gli altri fondi a gestione attiva.
il prodotto che sull’anno ha conseguito i migliori risultati,
Sui tre anni continua il dominio degli Exchange traded fund,
seguito a ruota da iShares Msci Korea, che ha ottenuto
che vedono con + 48,55% il prodotto di iShares in cima alla
+20,40%. Il primo fondo con gestione attiva si trova al terzo
classifica. Anche in questo caso gli altri Etf che hanno più di tre
posto ed è Templeton Korea, che si è difeso molto bene, rispetto
anni di vita hanno rendimenti molto simili al leader. Jf Korea
ai gestori passivi, con una performance del 20,25%. Si tratta di
Equity di Jp Morgan è invece l’unico prodotto gestito
un fondo azionario di una società che, non a caso, ha una lunga
attivamente che sui tre anni mantiene un buon livello di
esperienza di mercati emergenti ed è stata tra le prime ad avere
rendimento: +37,79%. Inoltre il medesimo fondo sui cinque
un chiaro know-how in questo campo. Al quarto e quinto posto
anni è leader assoluto, con + 16,29%, in un periodo in cui molti
ancora due Etf, rispettivamente di Deutsche Bank e di Lyxor,
concorrenti hanno dato addirittura un rendimento negativo.
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
53
Consensus Gli Stati Uniti
Inizio alla grande L'accordo sul fiscal cliff e una serie di discreti dati economici hanno fatto ripartire Wall street molto bene, dopo un 2012 sostanzialmente positivo. Aiutano anche la strategia della Federal Reserve, che resta cauta e mantiene i tassi ai minimi, e una costante ripresa del mercato immobiliare. Le previsioni sugli utili e sull'andamento delle imprese danno ulteriore carburante ai listini. A fare paura, però, è ancora l'incertezza politica, visto che i problemi legati al taglio del deficit federale sono stati tutt'altro che risolti in maniera definitiva l 2012 non si è chiuso male e il 2013 ha ugualmen-
di Boris Secciani
tutti. Le tasse sul reddito subiranno rialzi modesti per le fa-
te sperimentato un avvio positivo negli Usa, alme-
e David Tonello
miglie che guadagnano più di 450 mila dollari annui, per
I
54
no per quanto riguarda i mercati finanziari. L'S&P
le quali l'aliquota marginale passerà dal 35% al 39,6%.
500, infatti, alla fine della prima settimana di gen-
Contemporaneamente la social security (contributi per la
naio scambiava sopra 1.466, il massimo dai tardi
pensione pubblica e per il Medicare, la sanità pubblica per
mesi del 2007, prima del collasso finanziario. Nell’ultimo
gli anziani) passerà dal 4,2% al 6,2% per la parte di reddi-
periodo si sono risolti diversi problemi a livello politico,
to fino a 110 mila dollari. Punto più importante, la tassa-
che hanno rischiarato il panorama. Innanzitutto Barack
zione sui dividendi ha subito incrementi molto modesti: il
Obama ha ripreso la presidenza in una maniera più netta
prelievo sulle cedole per le famiglie che guadagnano più
e meno contestata di ciò che si potesse temere alla vigi-
di 450 mila dollari passa dal 15% al 20%, più il 3,8% di so-
lia, quando c'era il serio rischio che il presidente vinces-
vrattassa per finanziare la riforma sanitaria. Per i redditi
se il voto elettorale e perdesse quello popolare. Allo stes-
inferiori rimangono al 15% più il 3,8%.
so tempo i repubblicani hanno confermato la loro mag-
Se la legge non fosse stata cambiata, la tassazione sui
gioranza alla Camera, evitando così un'eccessiva concen-
dividendi distribuiti alle famiglie ad alto reddito, che ne ri-
trazione di poteri e costringendo in qualche modo la clas-
cevono la maggioranza, sarebbe passata al 39,6%. Simili
se politica a cooperare in maniera bipartisan.
timori avevano pesato notevolmente nelle ultime settima-
Questo scenario si è visto nella querelle sul fiscal cliff,
ne sulle azioni ad alto dividendo e avevano fatto temere
che alla fine è stata risolta all'ultimo secondo, ma con un
che si sarebbe interrotto quel processo virtuoso di accu-
accordo per certi versi ideale, perché si tratta di un com-
mulazione di liquidità e conseguente distribuzione, cui le
promesso che non piace a nessuno, ma è accettabile per
aziende hanno abituato gli investitori. Resta irrisolta la
FONDI&SICAV/Novembre 2012
«
Il Pil del
terzo trimestre su base congiunturale annualizzata è stato rivisto al rialzo al 3,1%,il livello migliore del 2012 e ben più su dell’1,3% del
»
secondo trimestre
questione delle spese e del continuo aumento del debito
turale annualizzata è stato rivisto al rialzo al 3,1%, il li-
pubblico.
vello migliore del 2012 e ben più su dell'1,3% del secon-
Nel frattempo le notizie macroeconomiche conti-
do trimestre. A dicembre sono stati creati 155 mila posti
nuano a presentare un quadro di ripresa discreta, anche
di lavoro, con la disoccupazione rimasta stabile. Simili
se squilibrata. Il Pil del terzo trimestre su base congiun-
valori, insieme a claim settimanali ormai stabili tra 350
Il panel dei gestori e degli analisti Joseph Amato, president and chief investment officer di Neuberger Berman; Evan Bauman, managing director di Clearbridge Advisors (gruppo Legg Mason); Paola Bianco, responsabile analisi e strategie di Euromobiliare Asset Management sgr; Thomas Brooks, head of research di Etf Securities; Fabio Caldato di Albemarle Asset Management; Julian Callow, economista di Barclays Capital; Nicola Esposito, chief investment officer di Tendercapital ltd; Terry Ewing, responsabile azionario Usa di Ignis Asset Management; Fabrizio Fiorini, responsabile investimenti diretti di Aletti Gestielle sgr; Michael Gapen, economista di Barclays Capital; Doug Gordon, senior investment strategist North America di Russell Investments; Alexandre Hezez, direttore investimenti di Convictions Asset Management; Johannes Jooste, chief market strategist di Merrill Lynch Wealth Management Emea; Kevin Logan, chief Us economist di Hsbc Securities Usa; Roberto Malnati, director fund manager di Global Opportunity Investments; Claudio Marchetti, responsabile equity di Eurizon Capital sgr; Philippe Mimran, Cio di La Française Asset Management; Emmanuel Morano, head of equities di La Française Asset Management; Richard S. Nackenson, managing director & senior portfolio manager di Neuberger Berman; Jim O’Neill, chairman di Goldman Sachs Asset Management; Donatella Principe, head of institutional business per l'Italia di Schroders Asset Management; Dominic Rossi, Cio azionario di Fidelity Worldwide Investment; Joanna Shatney, head of Us large cap equities di Schroders Asset management; Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners; Team di Anima sgr; Cormac Weldon, responsabile azionario Usa & gestore di Threadneedle Investments; Ralf Wiedenmann, head economic research di Vontobel Asset Management; Josef Wolfesberger del multi asset strategies team di Raiffeisen Capital Management; Daniel Wurmli, gestore di Swisscanto Asset Management; Christian Zima, del Global fixed income team di Raiffeisen Capital Management.
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
55
Consensus Gli Stati Uniti
mila e 400 mila unità, mostrano un quadro in lieve mi-
Quanto meno, però, proprio la Federal Reserve sta aiu-
glioramento del mercato del lavoro, anche se certo non
tando la rinnovata fiducia sul mercato immobiliare con
c'è nulla di entusiasmante.
il suo terzo quantitative easing orientato alle mortgage
Il settore manifatturiero continua invece da mesi a
backed security: se non altro per il momento Washing-
fluttuare tra contrazione e lieve espansione, con situa-
ton ha smesso di dare spettacoli da repubblica delle ba-
zioni molto diverse da settore a settore. Insomma anche
nane. La questione del rinnovo del debito pubblico sarà
per l'inizio di quest'anno luci e ombre negli States e per-
comunque un nuovo imminente e importante test per
tanto non sorprende che la Fed rimanga molto cauta.
capire la solidità di questa fase di rinnovamento.
I
Quale livello di valutazione presenta oggi l'S&P 500: sopravvalutato, a fair value o sottovalutato?
Un mercato non caro n generale su questo argomento gli intervistati sem-
I
brano dividersi tra chi vede fair value e chi ancora del buon valore. Nel primo gruppo c'è Roberto Malnati,
director fund manager di Global Opportunity Investments: «Se consideriamo l’intera serie storica dell’indice S&P 500 a partire dal 1954, il valore stimato per il P/E 2013 di poco superiore a 14 è inferiore sia alla media (16,33) sia alla mediana (16,60). Se consideriamo il valore della retta di regressione dei P/E degli ultimi 10 anni, il valore attuale coincide con l’attuale livello della retta di regressione, che è discendente. In considerazione del modesto tasso di crescita previsto, l’indice a questi livelli di P/E è correttamente valutato». La pensa così anche Fabrizio Fiorini, responsabile investimenti diretti di Aletti Gestielle sgr: «La nostra idea è che l’indice sia oggi molto vicino al suo fair value». Un parere non discorde arriva da Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners: «Un P/E=15x è sostanzialmente neutrale». Un minimo di sopravvalutazione vede Josef Wolfesberger del multi asset strategies
A fair value
50%
team di Raiffeisen Capital Management: «Oggi l'equity
teniamo che le azioni Usa offrano un potenziale di rial-
Usa è in qualche punto tra fair value e overvalue».
zo dai livelli correnti per diversi anni. Il rendimento po-
Non manca infine chi invece considera l'indice sot-
tenziale del 7,9% dell'S&P 500, basato sulle stime degli
tovalutato: Nicola Esposito, chief investment officer di
utili registrato lo scorso novembre, era superiore alla sua
Tendercapital, afferma: «L'S&P 500 rimane sottovaluta-
media trentennale del 7,3%. L' appeal dell'azionario Usa
to, in quanto prevediamo per il 2013 una crescita del Pil
diventa ancora più evidente, se comparato con le alter-
in area 2% e di conseguenza una crescita degli utili
native obbligazionarie».
aziendali intorno a +15%». 10%
Sopravvalutato
56
victions Asset Management, esprime lo stesso sentiment,
nare, per gli operatori, il focus sull'S&P500 per il 2013.
anche se in termini più cauti: «Il mercato è relativamen-
Richard S. Nackenson, managing director & senior
te ben valorizzato: se prendiamo multipli semplici come
portfolio manager di Neuberger Berman, afferma: «Ri-
il P/E, l’indice S&P500 tratta intorno a 13x gli utili atte-
40%
Sottovalutato
Alexandre Hezez, direttore degli investimenti di Con-
Ma non è solo l'attrattività dell'azionario a determi-
FONDI&SICAV/Novembre 2012
si per il 2013, rispetto a una media su sei anni di circa
Wiedenmann, head economic research di Vontobel Asset
14x, quindi possiamo dire che il mercato è leggermente
Management: «Con un P/E forward di 12,7x l'S&P 500
sottovalutato». Su toni simili Cormac Weldon, responsa-
sembra sottovalutato rispetto alla sua media storica dal
bile azionario Usa e gestore di Threadneedle Investments:
1985, pari a 14,9x. Anche misure alternative come il Pbv,
«Crediamo che il mercato equity abbia valutazioni
attualmente intorno a 2,3, indicano che il mercato azio-
attraenti: 8,5x in termini di free cash flow e un price-to-
nario statunitense offre valutazioni interessanti rispetto
earnings ratio inferiore a 14x».
al passato. Però altri listini azionari, quelli europei ad
Infine invita a guardare ai livelli di altri listini Ralf
esempio, offrono un maggiore sconto».
I
Quali prospettive di profitto è lecito attendersi per il 2013?
Un discreto ottimismo n umore moderatamente ottimista sembra per-
U
2,2%, dell’indice S&P500 non dovrebbe discostarsi di
vadere il sentiment nei confronti dell'azionario,
molto dal valore previsto per fine 2013».
visto il ciclo non troppo negativo. Fabio Calda-
Su questa linea di cautela si muovono anche Emma-
to, di Albemarle Asset Management, spiega: «La crescita
nuel Morano, head of equities, e Philippe Mimran, Cio,
globale, per quanto rallentata, rimane stabile e vicina al
di La Française Asset management: «Il consensus vede
3%. Le società quotate americane sono multinazionali di
un incremento del 10% degli Eps. La crescita nel 2013
fatto e approfittano del trend globale. Esistono dunque
potrebbe rimanere stagnante, proprio come nel 2012. Da
margini di ulteriore crescita dei prezzi. Unitamente a tut-
notare che, agli inizi del 2012 le attese erano di un incre-
to ciò, esiste la possibilità a medio termine che i grossi in-
mento intorno al 13% e alla fine si è registrato solo
vestitori, dopo i lauti guadagni provenienti da tutto lo
+5%. Dato l'odierno rallentamento dell'economia, ci si
spettro obbligazionario (governativo, corporate, high
può attendere una simile revisione al ribasso nelle aspet-
yield e perfino legato al real estate finanziario), possano
tative di crescita».
aumentare la quota parte di equity nell'asset allocation».
Sulla stessa lunghezza d'onda Cormac Weldon di Th-
Grande crescita probabilmente arriverà dal compar-
readneedle: «Ci attendiamo una crescita degli utili infe-
to finanziario. Per Alexandre Hezez, di Convictions Am,
riore a quella del consensus generalizzato, intorno al
«per il 2013 l’incremento degli utili è atteso intorno a
5%». Appena più in alto la stima di Paola Bianco, respon-
+7%, un livello che può sembrare ottimista rispetto alle
sabile analisi e strategie di Euromobiliare Asset Mana-
previsioni di miglioramento dell’economia sempre mode-
gement sgr: «La crescita degli utili si attesterà intorno ai
rato: intorno al 2% per gli Stati Uniti e al 2,5% per il
livelli dello scorso anno, tra il 6% e l’8%». Più ottimista,
mondo. Le attese di crescita degli utili delle banche spie-
senza però fornire cifre, Richard S. Nackenson di Neuber-
gano in gran parte il dato globale».
ger Berman: «Iniziando l'anno con tutte queste preoccu-
Roberto Malnati, di Global Opportunity Investments, avverte infatti: «Una componente importante del profit-
pazioni macro sulle prime pagine, non mi stupirei se gli Crescita nel range 0%/10%
utili del 2013 fornissero sorprese al rialzo».
to dell’intero comparto finanziario Usa, che ha un peso
Interessanti, in quanto contro corrente, le note di
abbastanza rilevante nel calcolo dell’indice S&P 500, è ri-
Doug Gordon, senior investment strategist North Ame-
conducibile ai ricchi aiuti che il settore ha ricevuto dal
rica di Russell Investments: «Con la possibile eccezione
governo. Se consideriamo che l'intera finanza si è in
di uno scenario in cui la liquidità attualmente accumu-
maggioranza schierata a favore dell’elezione di un presi-
lata nei bilanci aziendali venga usata aggressivamente in
dente repubblicano, i prossimi anni potrebbero essere
un serie di M&A, così come per finanziare la crescita, ri-
leggermente meno favorevoli alla creazione di utili e
teniamo che l'impatto combinato di una politica fiscale
premi, che potrebbero anche venire tassati in maniera
moderatamente restrittiva e di un'accresciuta tassazione
sempre più rilevante. L’attuale dividend yield, pari al
negli Usa, così come un ciclo dei profitti giunto a matu-
50%
25%
Crescita a due cifre
25%
Calo rispetto al 2012
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
57
Consensus Gli Stati Uniti
razione, manterrà l'espansione dei multipli modesta. Le
Capital sgr: « Migliori risultati si potrebbero avere grazie
aziende dovranno provare a passare da un aumento degli
a una crescita economica superiore alle attese o al rag-
utili, basato sulla leva operativa a uno basato sulla crea-
giungimento di un accordo sul piano di rientro del deficit
zione di nuova capacità produttiva in grado di generare
pluriennale. Al contrario, il mercato Usa potrebbe ritrac-
profitti, il che sarà una sfida difficile».
ciare nel caso di aumento dell’avversione al rischio, ad
Infine mette in guardia dai sempre presenti rischi politici Claudio Marchetti, responsabile equity di Eurizon
esempio dovuto a una delusione sulla crescita, alla ripresa della crisi nell’Eurozona o a tensioni geopolitiche».
I
Dove si trovano le migliori occasioni, in termini di settori e di tipologia di azioni?
Tornano i ciclici nnanzitutto va detto che il quadro generale sembra fa-
Insomma la seconda parte del fiscal cliff dovrebbe con-
vorevole al mercato azionario, con diffuse speranze di
vincere gli investitori a osare, anche a fronte di risultati
I
un rerating, nonostante le incertezze. In questo senso
aziendali non brillanti come negli anni passati. Un rerating
l'accordo a metà sul fiscal cliff potrebbe risultare alla fine
generalizzato sembra infatti possibile a Dominic Rossi, Cio
un elemento positivo, secondo Johannes Jooste, chief
azionario di Fidelity Worldwide Investment: «Per il 2013 vi
market strategist di Merrill Lynch Wealth Management
sono possibilità concrete di una rivalutazione delle azioni.
Emea: «L'incertezza sulla tassazione sui redditi più elevati
Se, come ci si aspetta, i rendimenti dei titoli di stato si man-
ha pesato sull'azionario, così come sulle decisioni di inve-
terranno su livelli ridotti e inferiori all’inflazione, gli inve-
stimento e sulla fiducia dei consumatori. La riduzione di
stitori alla ricerca di ritorni reali positivi continueranno a
questa incertezza dovrebbe aiutare i listini statunitensi, e
prediligere asset più remunerativi con capacità di generare
anche europei, e spingere i comparti più ciclici a ottenere
reddito. In un contesto del genere le azioni che distribui-
modesti guadagni nel corso dei prossimi mesi. Ad ogni mo-
scono dividendi rappresentano senza dubbio un'opportu-
do, affinché i mercati riescano a sostenere un deciso rally,
nità interessante in termini di rendimento».
oltre i massimi storici, è necessario che esca un risultato
Se la soluzione del fiscal cliff ha riportato un genera-
positivo dai negoziati sulla politica fiscale destinati a dura-
le interesse per i dividendi, va sottolineato che la rotazio-
re fino a marzo. Riteniamo peraltro che questo risultato sia
ne dai difensivi ai ciclici degli ultimi mesi dovrebbe prose-
probabile, visto quanto avvenuto in dicembre. Le scherma-
guire, se non accelerare. Appaiono evidenti due elementi
glie politiche potrebbero portare a nuove fluttuazioni nel-
in questo processo. Il primo è un aiuto esogeno, prove-
l'azionario, anche se il trend dovesse essere al rialzo».
niente dai mercati emergenti, che potrebbero essere all'inizio di un periodo di ripresa. Joseph Amato, president and chief Investment officer di Neuberger Berman, sostiene:
70
«Sull'azionario americano ci piacciono quelle aziende che sono in grado di espandere i profitti grazie ai loro vantag-
60
gi competitivi, a una forte efficienza nella gestione dei co50
sti e all'accesso a mercati chiave. Attualmente preferiamo pertanto titoli di società che hanno interessi sostanziali sui
40
mercati emergenti». Il secondo elemento è la ripresa indu30 20
striale domestica, alimentata dalla crescita del settore 50%
30%
30%
40%
40%
energetico. Il team di Anima sgr afferma: «Più a lungo termine, confermiamo la visione positiva sulla borsa Usa, col-
10
legata ai trend di lungo termine, quali la ripresa del mer0 Ciclici
58
Difensivi
Azioni ad alto rendimento
FONDI&SICAV/Novembre 2012
Comparti growth
Altro
cato immobiliare, la rivoluzione energetica basata sullo shale gas (gas prodotto da giacimenti non convenzionali),
e il cosiddetto rinascimento manifatturiero, vale a dire la recente tendenza delle imprese a trasferire posti di lavoro dai paesi emergenti (come Cina o Messico) negli Stati Uniti». Il tema dell'energia non vale solo in funzione industriale: anche specificatamente nel comparto si possono trovare buone occasioni, dopo un recente passato indubbiamente non facile. Interessante al proposito l'analisi di Thomas Brooks, head of research di Etf Securities: «Siamo bullish sul gas americano sul lungo periodo. Infatti quando le quotazioni sono scese intorno a 2 dollari per btu, molti produttori hanno smesso di estrarre. Certo il livello delle scorte resta elevato, ma pensiamo che vedremo dei rialzi, il cui limite è difficile da stabilire». Forti speranze sembrano riposte anche nella ripresa immobiliare. Ricorda infatti Terry Ewing responsabile azionario Usa di Ignis Asset Management: «Il comparto edilizio sembra sulla strada del recupero, dopo il doloro-
d’innovazione, crescita organica e strategie focalizzate
so crash degli ultimi anni. I dati di questo settore sono
sullo sviluppo».
stati inequivocabilmente buoni e il ritorno dell’immobi-
Una sintesi interessante arriva da Daniel Wurmli,
liare ha indubbiamente effetti positivi su tutta l'econo-
gestore di Swisscanto Asset Management: «Fra i cicli-
mia. Con un'edilizia in ripresa dai livelli attuali, vi è la
ci ci piacciono il comparto energetico e l'auto. Nell'e-
possibilità di creare 2 milioni di posti di lavoro. Gli appar-
nergia i nomi che preferiamo sono Halliburton nei ser-
tamenti sfitti sono attualmente ai minimi storici ed è og-
vizi all'industria petrolifera e Occidental Petroleum, che
gi più economico comprare che affittare. A uno stadio
ha subito un pesante derating l'anno scorso. L'azienda
così iniziale della ripresa vi sono senz'altro alcune azioni
presenta una valutazione interessante, insieme a un
che beneficeranno più di altre, in particolare le nostre
buon dividend yield. Ci piace anche Ford, che sta ristrut-
preferenze vanno a Lowes, Lennar e SunTrust».
turando le proprie operazioni in Europa e che dovrebbe
Sembra piacere comunque soprattutto l'elevata qua-
trarre beneficio dal miglioramento delle vendite in Usa».
lità. Donatella Principe, head of Institutional Business
Non mancano comunque apprezzamenti per i compar-
per l'Italia di Schroders, conferma: «Uno degli elementi
ti tipicamente growth dell'economia statunitense. Sem-
positivi che ha iniziato a caratterizzare il mercato Usa
pre Wurmli continua: «All'interno dell'area growth siamo
negli ultimi mesi è la discesa della correlazione tra i di-
interessati alle bio-tecnologie (Biomarin, Gilead Scien-
versi settori di borsa, nonché un andamento meno indi-
ces e Celgene) e al software (Global Payments, Cogni-
scriminato delle società pur all’interno dello stesso set-
zant Tech)».
tore. I fondamentali sono tornati a giocare un ruolo cre-
Va da sé comunque che nell'It sia necessario analiz-
scente, guadagnando spazio nelle decisioni d’investi-
zare con attenzione per trovare, in un ambiente ipercom-
mento a discapito di macrotemi spesso esogeni, che a
petitivo, i gruppi capaci di mettere a segno una buona
lungo hanno condizionato l’andamento delle quotazio-
crescita. Evan Bauman, managing director di Clearbrid-
ni. Il 2013 dovrebbe quindi confermarsi sempre più un
ge Advisors (gruppo Legg Mason), aggiunge: «Se osser-
anno per stock-picker nel mercato Usa. In futuro non do-
viamo i mercati dell'It vediamo che sono caratterizzati da
vrebbero mancare nel portafoglio degli investitori titoli
un elevato livello di competizione e ciclicità. Anche per
dei “campioni Usa”, con forti vantaggi competitivi: non
alcune delle società maggiori le barriere all'entrata sono
solo solidità finanziaria e generazione di flussi stabili di
basse. Siamo pertanto focalizzati sui nomi più innovati-
liquidità, a fronte di un contesto del credito ancora fra-
vi, in grado di offrire crescita sostenibile, quali ad esem-
gile, ma anche elevata produttività e margini, capacità
pio Citrix, Seagate e SanDisk».
I
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
59
Consensus Gli Stati Uniti
Come valutare l'accordo sul fiscal cliff del 31 dicembre, soprattutto per quanto riguarda la parte su capital gain e dividendi? Ci saranno problemi sull'aumento del tetto del debito?
Un capitolo non chiuso ome detto in apertura, un senso di scampato pe-
C
ricolo e dati discreti hanno fatto sì che i mercati americani si siano rimessi in piena carreggiata ri-
sk-on, dopo avere flirtato nelle ultime settimane con la tentazione della correzione. Non sorprende che l'umore generale sia comunque di sollievo, nonostante le magagne dell'accordo raggiunto. Indicativo il parere di Joanna Shatney, head of Us large cap equities di Schroders As-
una questione che diventerà un importante test per il
set Management: «Nonostante lo scenario migliore non
rinnovato clima di cooperazione politica, anche perché
sia più possibile, i mercati statunitensi stanno emettendo
questa questione porterà in maniera diretta all'ennesimo
un collettivo sospiro liberatorio dal momento che il fiscal
rinnovo del tetto del debito pubblico, sperando di non ri-
cliff è stato evitato, almeno per qualche mese. Il pacchet-
vedere la stessa saga tragicomica del 2011. Non a caso
to finale ha elementi sia per chi vuole essere ribassista, dal
Julian Callow e Michael Gapen, economisti di Barclays
momento che in pochi messi dovremo di nuovo affronta-
Capital, sostengono: «Viene stimato che le misure fisca-
re preoccupazioni fiscali, sia per i rialzisti, visto che i rischi
li porteranno entrate addizionali per la casse dello stato
immediati sono stati messi da parte».
pari a 600 miliardi di dollari nel prossimo decennio. Vi è
Fiscal cliff Accordo definitivo alla portata
75%
25%
Rischi di impasse politica
A rendere incompleta l'intesa è infatti la parte sui ta-
però ancora da stabilire l'esatta natura dei tagli alle spe-
gli alle spese, rimandata di due mesi. Non sorprende dun-
se: l'accordo sospende i tagli automatici per i prossimi
que che anche Kevin Logan, chief Us economist di Hsbc
due mesi. Diversi repubblicani hanno espresso preoccu-
Securities Usa veda luci e ombre: «Riteniamo che l'ac-
pazione per la mancanza di limiti alle spese nel pacchet-
cordo appena raggiunto dal Congresso imporrà un appe-
to legislativo, elemento che a un certo punto sembrava
santimento fiscale minore di quanto ci aspettavamo in
dovesse minacciarne l'approvazione. Il sostegno dei re-
precedenza. Infatti appare probabile che alla fine il dan-
pubblicani sarà necessario per approvare anche l'innal-
no sarà limitato a circa 115 miliardi di dollari, almeno nel
zamento del tetto del debito pubblico. Ci aspettiamo co-
breve termine. Altre zavorre all'economia però potranno
munque che ci si arriverà per la fine del trimestre, forse
arrivare nei prossimi mesi, una volta che il Congresso co-
anche già a metà febbraio».
mincerà ad affrontare la questione di come ridurre le spese sul lungo periodo».
Debito federale Accordo alla portata
80%
20%
Jim O’Neill chairman di Goldman Sachs Asset Ma-
ta: «Nel 2013 rischia di essere di nuovo protagonista il fi-
nagement, prova a quantificare l'impatto sull'economia
scal cliff con i nodi non risolti nel compromesso dello
americana delle misure appena approvate e di quelle fu-
scorso 1 gennaio, ovvero i tagli alla spesa e il nuovo tetto
ture: «Adesso si stanno già tutti preoccupando, chieden-
al debito pubblico che attualmente è fissato a 16.394 mi-
do e discutendo su che cosa succederà con le stesse que-
liardi di dollari e sarà raggiunto a fine febbraio. Ciò può
stioni a fine febbraio. Le stime più credibili sembrano in-
creare nuove pressioni sul rating del debito americano e
dicare che nel 2013 vi sarà un effetto di compressione sul
sulle performance borsistiche, se non si troverà in tempi
Pil nell'ordine dell1,5-1,6%. Si tratta di valori che rappre-
brevi un nuovo accordo tra democratici e repubblicani».
sentano un giusto equilibrio nel mantenere credibilità a
In una positiva conclusione sembra credere anche
livello fiscale, senza essere eccessivamente draconiani nei
Tardino di Bnp Paribas Investment Partners: «Credo che
confronti dell'economia».
l’aumento del tetto sia inevitabile e il buon senso dei po-
In realtà quanto emerso è tutt'altro che la fine della
litici americani porterà il Congresso a raggiungere un’in-
storia: l'accordo raggiunto pospone il taglio alle spese,
tesa per evitare quella che il presidente Obama nei giorni
Rischio di default
60
In ballo rischia di tornare la rinnovata stabilità e di conseguenza Nicola Esposito, di Tendercapital, commen-
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
scorsi ha definito una catastrofe economica globale». Non
litici provenienti da Washington, con ancora vivo il ricordo
sarà comunque una passeggiata per Marchetti di Eurizon
dell’agosto 2011: è quindi lecito attendersi un aumento
Capital sgr: «I mercati rimarranno esposti agli sviluppi po-
della volatilità sul tema del debt ceiling».
I
Quale ritenete che sia il maggiore rischio che l'economia statunitense affronterà nel 2013?
Ancora incertezza politica n generale è emersa una forte varietà di risposte, che
I
seguenze dirette e indirette sulle imprese. Investimenti in
comunque possono essere ricondotte al tema condut-
conto capitale da una parte e spese per beni durevoli dall’al-
tore dell'eccezionalità dei tempi che stiamo vivendo e
tra saranno le vittime dirette di questo clima d’incertezza».
delle difficoltà a rientrare nella norma. Ovviamente lo spet-
In effetti viviamo tuttora in tempi eccezionali, da cui
tro di una débacle sul debito pubblico è ben presente. Doug
non sarà facile uscire. Caldato di Albemarle Am, è chiaro:
Gordon, di Russell Investments, non è ottimista: «Preoccu-
«I tassi ai minimi storici non possono durare in eterno e,
pazioni e rischi riguardano uno scenario di stallo politico,
senza una svolta macroeconomica forte, che preveda una
caratterizzato dall'incapacità di arrivare a una soluzione di
ripresa dell’economia reale fino a coinvolgere anche le pic-
compromesso da parte del governo. Che potrebbe portare
cole imprese e il commercio, anche solo una normalizza-
anche a un default sul debito americano».
zione dei tassi potrebbe avere risvolti negativi per molti
Problemi dalla continuazione della saga del fiscal cliff potrebbero arrivare anche per Philippe Mimran ed Emma-
soggetti, creando un circolo vizioso (calo dei consumi, disoccupazione)».
nuel Morano, di La Française Am: «Il fiscal cliff è senz'altro il
Non mancano neppure i rischi esogeni, come spiega
rischio più imminente che l'economia Usa deve affrontare.
Bianco di Euromobiliare Am: «Un rialzo degli indici dei prez-
Nonostante i progressi fatti a fine anno, vi è il rischio che
zi simile a quello del 2011, a fronte di un migliore andamen-
l'accordo finale sarà più restrittivo per la crescita. Inoltre le
to congiunturale degli emergenti, incide negativamente sui
incertezze che caratterizzano il processo di discussione ri-
consumi interni statunitensi che contribuiscono in maniera
schiano di fare pressione sulla fiducia dei consumatori».
preponderante alla crescita del Pil». Speculare infine il com-
Rischi di titubanze da parte di aziende e consumatori
mento di Fiorini, di Aletti Gestielle Sgr: «I rischi maggiori po-
vede anche Christian Zima, del global fixed income team
trebbero venire dall’esterno, ovvero da un rallentamento dei
di Raiffeisen Capital Management: «Il maggiore pericolo
paesi emergenti o da un riacutizzarsi della crisi europea. In-
è che si diffonda un'incertezza generale fra consumatori e
ternamente forze contrapposte dovrebbero garantire una
aziende, a causa del continuo stallo del Congresso sulla so-
crescita sul medesimo sentiero tenuto a fine 2012 (2%)». I
stenibilità di lungo periodo del debito. Ciò potrebbe portare a un più elevato tasso di risparmio e a minori investimenti da parte delle società». A questi elementi si sommano anche i rimasugli della
70 60
sbronza debitoria del passato. Principe, di Schroders, rileva: «I rischi per l’economia americana nel 2013 sono sostanzialmente due, connessi tra loro: l’intensità del processo di deleveraging e l’incertezza del quadro generale che frena gli in-
50 40 30
vestimenti; e con essi l’occupazione e la ripresa dei consumi. Sebbene in una forma diversa, l’incertezza che ha caratteriz-
20
zato il quadro economico del 2012 permane in parte anche
10
50%
30%
40%
30%
Rischio di collasso politico
Inflazione
Rischi da politica monetaria
Rischi esogeni
nel 2013. Difficilmente gli imprenditori vinceranno la propria ritrosia a esporsi in un intenso processo d’investimento fino a quando non si avrà visibilità sulle scelte fiscali e le loro con-
0
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
61
Osservatorio previdenza Pensioni: che cosa succede da gennaio 2013
Quanto costano Monti e la Fornero Il requisito per ottenere il trattamento di quiescenza entra con il nuovo anno in un quadro molto articolato, che per la complessità intrinseca può creare situazioni di forte penalizzazione, particolarmente per chi ha effettivamente smesso di lavorare, magari non di propria spontanea volontà, ancorché non classificabile come esodato a cura di Epheso Ia
nuovo orientamento che trasferisce il rischio demografico ed economico del sistema previdenzia-
62
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
lla data del primo gennaio 2013 è passato
A
le dallo stato sempre più in capo all’individuo. Se
un anno dall’entrata in vigore della rifor-
questa tendenza rende certa e controllabile la spe-
ma Monti-Fornero (per la precisione la
sa pubblica (la cosiddetta stabilizzazione dei flus-
legge 201 del 6/12/2011 e la sua conversione n°
si di bilancio in rapporto al Pil), in contropartita
214 del 22/12/2011), e oggi ci troviamo a fare un
rende decisamente aleatoria e penalizzante l’a-
sunto di quanto è già accaduto e di quanto è in vi-
spettativa pensionistica dal punto di vista dei sin-
gore proprio da gennaio, entrando nel vissuto di
goli individui. A conferma dei primi esiti di questa
molti lavoratori italiani. Ricordiamo che quest’ulti-
tendenza c’è la notizia, dell’ottobre 2012, del crol-
ma riforma, come d’altra parte tutte le precedenti
lo delle pensioni liquidate nell’anno di circa un
che si sono susseguite dal 1996 a oggi, non ha fat-
terzo rispetto agli anni precedenti.
to altro che proseguire il lungo il corso tracciato
Quali sono stati gli interventi del combinato di-
dalla riforma Dini dell’ormai remoto 1995. Riforma
sposto delle riforme Damiano, Sacconi e Monti-
storica, che ha interpretato e rivisitato in chiave
Fornero che hanno generato questi esiti? Sicura-
moderna il nostro welfare, rendendo la previdenza
mente per il 2012 gli effetti sono tutti da ricercare
pubblica Italiana un sistema tra i più moderni e at-
nei provvedimenti antecedenti la riforma Monti-
tuali di tutto il mondo.
Fornero, dato che i pensionati dell’anno in corso so-
Come più volte abbiamo ripetuto negli artico-
no usciti con le regole e i requisiti del 2011. Il calo
li passati, questa linea di tendenza è connotata dal
dei pensionamenti è frutto pertanto principalmen-
«
»
Il balzo rispetto al canale precedente di quota 96 è enorme,visto che il requisito di anzianità sale istantaneamente di quasi sei anni e mezzo
te dell’introduzione per il 2011 della finestra mobi-
contribuzione) entro il 2012, può andare in pen-
le (12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli au-
sione nel 2013, 2014 0 2015 al maturare di un’età
tonomi una volta raggiunti i requisiti) e in seconda
di 64 anni e tre mesi. Successivamente l’età sarà
istanza per via dell’incremento del requisito di età
adeguata agli incrementi successivi della speranza
da 59 anni a 60 anni per la pensione di anzianità
di vita. Per chi non ha maturato quota 96 entro il
con 36 anni di contributi (cosiddetta quota 96).
31 dicembre 2012 non c’è nulla da fare, deve at-
Per il 2013 si rincara la dose con l’inasprimen-
tendere la pensione anticipata.
to dei requisiti per il trattamento di anzianità, che d’ora in poi si chiamerà pensione anticipata. Que-
UN RIPIDO SCALINO PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA
sta pensione della riforma Monti-Fornero si potrà
Un altro ripido scalino è previsto anche per coloro
ottenere solo se si maturano 42 anni e un mese di
che attendono la pensione di vecchiaia. Il combi-
contribuzione entro il 2012 (ridotti a 41 anni e un
nato delle riforme introduce il primo adeguamen-
mese se donna), oppure se si maturano 42 anni e
to alla crescita della speranza di vita dal gennaio
cinque mesi (41 anni e cinque mesi se donna) nel
2013, cosi che si potrà andare in pensione di vec-
2013. Il balzo rispetto al canale precedente di quo-
chiaia se uomini non prima dei 66 anni e tre mesi,
ta 96 è enorme visto che il requisito di anzianità
se donne non prima di 62 anni e tre mesi (63 anni
sale istantaneamente di quasi sei anni e mezzo.
e nove mesi se lavoratrici autonome). Per ciò che
Ci sono però alcune piccole clausole di salva-
concerne il gentil sesso, in particolare, è previsto un
guardia per i più anziani, quelli nati entro il 1952:
rapidissimo incremento dell’età pensionabile, che
chi matura quota 96 (60 anni d’età e 36 anni di
crescerà gradualmente e progressivamente sino al
FONDI&SICAV/Gennaio 2013
63
Osservatorio previdenza 2018, anno in cui risulterà equiparata a quella de-
con minore impatto in termini di penalizzazione.
gli uomini (66 anni e sette mesi).
Si sa che la riforma Monti-Fornero ha introdotto
Sino a tutto il 2012 le donne dipendenti pote-
per tutti dal 2012 la quota di pensione con cal-
vano andare in pensione con 61 anni per via della
colo contributivo. Se per coloro che andranno in
finestra; le autonome dopo ulteriori sei mesi. Dal
pensione con più di 18 anni di contribuzione
2013, come abbiamo visto in precedenza, vi è un
accreditati prima dl 1996, questa componente
aumento da uno a due anni, a seconda dei casi. Dal
contributiva sarà di scarsa entità, perché rappor-
2014 ci vorranno 63 anni e nove mesi e così di se-
tata solo ai contributi dal 2012 in poi, per i restan-
guito. L’elevazione rapida dell’età per le donne è
ti che avevano già in precedenza il sistema di cal-
solo in parte mitigata dalla clausola di salvaguar-
colo misto, i criteri di calcolo contributivo sono
dia per le signore che maturano 60 anni entro il
molto più importanti. Come trattato nello scor-
2012 e minimo 20 anni di contribuzione. In via ec-
so articolo, il 2013 prevede anche l’aggiornamen-
cezionale potranno usufruire del pensionamento al
to dei coefficienti di conversione del montante
compimento di 64 anni e tre mesi a tutto il 2015 e
individuale all’accresciuta speranza di vita attesa,
64 anni e sette mesi successivamente. Ultima op-
che in pratica comporterà un minore assegno pen-
zione per le signore è il ricalcolo contributivo del-
sionistico, per la componente contributiva, quan-
la propria posizione, se entro il 2014 matureranno
tificabile tra il 2% e il 4% in funzione dell’età
57 anni e tre mesi di età e 35 anni di contribuzio-
effettiva di pensione.
ne. Questa opportunità (con applicazione delle vecchie finestre di 12 mesi dalla maturazione dei
PIÙ ONERI PER I PARASUBORDINATI
requisiti) offre sì una pensione, ma implica una no-
Sul versante degli oneri contributivi, i soliti lavora-
tevole riduzione di redditività attesa.
tori parasubordinati subiranno l’ennesimo incremento nel 2013, pari a un punto percentuale (dal
SITUAZIONI DI FORTE PENALIZZAZIONE
27% al 28% ripartito per un terzo a carico del sog-
Come si può notare, il requisito di pensione entra
getto e 2/3 a carico del committente) nel quadro
con il 2013 in un quadro molto articolato, che per
della progressiva equiparazione del quantum con-
la complessità intrinseca può creare situazioni di
tributivo tra parasubordinati e dipendenti. Pareg-
forte penalizzazione, particolarmente per chi ha
gio previsto, a quota 33%, entro l’anno 2018. An-
effettivamente smesso di lavorare, magari non di
che i lavori autonomi subiranno una piccola varia-
propria spontanea volontà, ancorché non classifi-
zione (innalzamento del contributo) per un pro-
cabile come esodato. Supponiamo, ad esempio, il
gressivo avvicinamento al tetto del 24%, previsto
caso di una signora nata nel 1953, che ha smesso di
anch’esso per il 2018.
lavorare nel 2012 con 20 anni di contribuzione e
Occorre infine ricordare, anche se non è più
con un reddito lordo di 25.000 euro all'anno. Nel
una novità dato che è in vigore già da quest’anno,
vecchio quadro normativo avrebbe percepito la
che anche per tutto il 2013, le pensioni tre volte
pensione dal 2014 con un importo reale di circa
superiori all’assegno minimo (pari a 1.405 euro lor-
8.900 euro all'anno. L’incremento dei requisiti con
di) non godranno più dell’indicizzazione all’infla-
il nuovo quadro normativo, di scalino in scalino,
zione. Altra differenza non di poco conto rispetto
sposta l’effettiva data di pensionamento dal 2014
all’anno passato.
al 2020 a 67 anni e l’importo della pensione, grazie
Siamo così sicuri, dopo gli spread pazzi, le
al calcolo contributivo, cresce di poco e raggiunge
guerre psicologiche e reali nell’ambito della comu-
un importo di circa 9.600 euro all'anno. Si può ben
nità europea, le continue e pressanti provocazioni
comprendere che un conto è sopportare 18 mesi
e destabilizzazioni a opera del mondo finanziario
senza entrate, ben altra situazione è sbarcare il lu-
nei confronti del mondo reale, finanche questi
nario per 78 mesi consecutivi.
continui e duraturi adeguamenti, anzi peggiora-
In presenza di casi limite con cosi ampie penalizzazioni, passa in secondo piano un’altra novità
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FONDI&SICAVGennaio 2013
menti, del nostro sistema di welfare, che i Maya non ci abbiamo visto bene?
I
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Anno 6 - Numero 49 - Gennaio 2013
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Un inizio anno con tante speranze
&Sicav - Gennaio 2013 Fondi& numero 49 – Anno 6 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Club Il Cavatappi, Marco Colli, Luigi Cossu, Epheso Ia, Andrea Ferrari, Veronica Furiano, Francesco Massimino, Andrea Milesio, Rocki Gialanella, Dario Palladini, David Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 0287063626 - Fax 0287063625 Pubblicità e distribuzione Matteo Gallizio matteogallizio@fondiesicav.it Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio 2008 del Tribunale di Milano
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