Fondi&Sicav n.49 Gennaio 2013

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FONDI&SICAV

FONDI&SICAV - GENNAIO 2013 -

N.

49 - CINA

E

INDIA

AL MOMENTO DELLA VERITÀ

CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO

I due grandi enigmi asiatici

Cina e India al momento della verità Nuovi trend

L’Europa scopre il cloud computing Consensus Usa

Un inizio anno con tante speranze

Anno 6 - Numero 49 - Gennaio 2013



Editoriale

Alziamo il tiro entre negli Stati Uniti veniva eletto Obama tra show televisivi e copertura mediatica in tutto il mondo, anche la Cina nominava il proprio leader che resterà in carica per 10 anni e del quale però la maggior parte della gente nemmeno conosce il nome. Ancora più stridente appare questa differenza di trattamento se consideriamo che oggi la Cina è la potenza economica numero due al mondo e che molto probabilmente, alla fine degli attuali mandati dei presidenti in carica, si ritroverà al primo posto. Per questa ragione e per cercare di andare oltre gli articoli standard abbiamo deciso di cominciare l’anno dedicando la copertina a un’analisi approfondita di Cina e India (l’altro gigante asiatico in fondo quasi sconosciuto), per capire lo stato di salute di queste due economie che oggi si trovano in un momento cruciale del loro sviluppo. Come al solito non ci siamo limitati a indicare le op-

M

portunità, ma abbiamo messo in evidenza anche i molti rischi potenziali da tenere sotto controllo per decidere se investire o meno in questi paesi. Per “alzare il tiro” in questo numero inauguriamo anche una nuova rubrica con la quale cercheremo di individuare quali possano essere i nuovi trend del futuro in un mondo in continuo cambiamento. Abbiamo dedicato la prima analisi all’universo cloud, settore che molti di noi, complici i nuovi gadget tecnologici sempre più diffusi, usano e conoscono senza però avere mai pensato alle implicazioni economiche del suo diffondersi. Come scoprirete, le implicazioni sono decisamente importanti e vale la pena cominciare a considerarle; così in ogni numero cercheremo nuovi settori da approfondire per trovare nuovi spunti di investimento. Conoscere per investire al meglio!

GIUSEPPE RICCARDI

Uno sfacelo tutto green ochi conoscono l’indice Renixx e ultimamente i giornali che sono sempre estremamente attenti alle nuove tendenze dell’economia non l’hanno citato frequentemente. Si tratta del benchmark che raccoglie le 30 più importanti aziende del mondo che operano nelle energie rinnovabili: si tratta in pratica dell’indice più importante da tenere in considerazione da parte di tutti coloro che credono nei valori ecologici e che pensano che si possa realizzare un’industria energetica rispettosa dell’ambiente e capace di fornire uno sviluppo sostenibile. In questo quadro idilliaco c’è però un piccolo particolare: dai massimi del 2008 questo paniere di titoli ha perso circa il 90%. È vero che nel 2008 quasi tutte le azioni hanno ceduto pesantemente, ma è anche altrettanto vero che dal 2009, tra alti e bassi, il mercato ha riguadagnato terreno in maniera consistente. L’indice Renixx no: nel periodo 2010-inizio 2013 ha continuato a venire giù come un piombino con una coerenza invidiabile e oggi non siamo lontani dall’azzeramento del valore. Anche se molto meno drammatica, la situazione italiana non sembra idilliaca: le società green quotate in borsa (non necessariamente solo nel settore delle energie rinnovabili), secondo una rilevazione della società Vedogreen, che monitorizza il settore, nei primi nove mesi del 2012 avevano perso in borsa in media il 15,62%, con punte di -44,27%, e una sola azienda, la Greenvision ambiente, poteva vantare una perfor-

P

ALESSANDRO SECCIANI

mance positiva. Quasi tutte le società hanno dimostrato una volatilità da rendere praticamente impossibile programmare un investimento a medio-lungo termine in questo settore, che in questi termini può essere avvicinato solamente da uno scatenato speculatore a brevissimo. In più le infiltrazioni mafiose si sono dimostrate in questo campo molto pericolose. E’ vero che su tutto il comparto, che quasi ovunque è largamente sovvenzionato dagli stati, ha inciso in maniera determinante il taglio delle spese pubbliche, ma un disastro di questo genere quanto può essere imputato a fattori esterni? Francamente sono convinto che il crack sia troppo enorme perché non si debba ripensare tutta la strategia. Il destino cinico e baro e i complotti da parte del potere inquinatore in mano alle sette sorelle possono determinare momenti di difficoltà, ma non certo un crollo di questo tipo. In pratica non rimane altro da fare che mettere un punto e a capo. E sia ben chiaro, personalmente ritengo cruciale lo sviluppo sostenibile dell’economia e, proprio perché penso che sia davvero la sfida fondamentale del domani, sono convinto che sia necessario tirare fuori questi dati e procedere a una critica impietosa. Che cosa sia stato sbagliato non lo so, ma certamente è stato sbagliato quasi tutto, se non tutto. Si diceva una volta che la guerra è una cosa troppo seria per farla fare ai militari: ecco forse l’ambiente è problema troppo serio per farlo tutelare agli ambientalisti. 0 ai finanzieri green.

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

3


Sommario Gennaio 2013 I portafogli degli operatori

8

Obama ha fatto la grazia Il presidente Usa, trovando l’accordo in extremis sul fiscal cliff, ha dato un consistente aiuto ai mercati e ha incrementato l’ottimismo che già alla fine dell’anno gli operatori manifestavano. Discrete notizie anche dall’Europa

16

I trend del futuro

Investire sulle nuvole Secondo uno studio della International Data Corporation richiesto dalla Commissione europea, la piena adozione del cloud computing porterebbe fino a 3,8 milioni di nuovi posti di lavoro. E i money manager sembrano intenzionati a puntare su questa tecnologia

Le due grandi incognite asiatiche

18

Un forte Dragone con tanti problemi È fondamentale nell'economia globale il ruolo del gigante orientale, sempre più in grado di influire anche sull'andamento di Europa e Usa. Oggi Pechino appare in difficoltà per diversi motivi: lo spostamento di enormi capitali dalla borsa al settore immobiliare,peraltro in sospetto di bolla speculativa, la mancanza di finanziamenti per l'industria privata, l'assenza in molti casi di regole di governance chiare e la fase di transizione politica sono solo alcuni dei nodi ancora da sciogliere. Nonostante tutto ciò, secondo diversi analisti i prossimi anni dovrebbero vedere una ripresa dei mercati azionari e obbligazionari

&

PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV

PROMOTORI&CONSULENTI

Gennaio 2013

Consulenza fee only

Commissioni da retrocedere

La situazione in Italia

Pochi la fanno davvero

Non sempre basta la parcella

Un mercato ancora agli albori

PROMOTORI&CONSULENTI Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim

40

Una nuova rivoluzione copernicana Fee-only

Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim

«La forza del multibrand»

4

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

46

Per molti, ma non per tutti


Fondi&Sicav n. 49 Fondi comuni - La Corea

50

Miracolo a Seul Attualmente il paese asiatico viene considerato il più affidabile all'interno della sua area e i titoli di stato hanno il massimo rating. Ciò ha permesso al Tesoro di emettere 80 miliardi di dollari interamente collocati presso gli investitori di tutto il mondo. Eppure nel 1997 la crisi fu durissima e dovettero intervenire le istituzioni internazionali per salvare una situazione che appariva pesantemente compromessa

Consensus - Gli Stati Uniti

54

Inizio alla grande L'accordo sul fiscal cliff, ma anche una serie di discreti dati economici hanno fatto ripartire Wall street molto bene, dopo un 2012 sostanzialmente positivo. Aiutano anche la strategia della Federal Reserve, che resta cauta e mantiene i tassi ai minimi, e una discreta ripresa del mercato immobiliare. Le previsioni sugli utili e sull'andamento delle imprese danno ulteriore carburante al mercato. A fare paura, però, è ancora l'incertezza politica, visto che i problemi legati al taglio del deficit federale sono stati tutt'altro che risolti in maniera definitiva

Osservatorio previdenza - Pensioni: che cosa succede da gennaio 2013

62

Quanto costano Monti e la Fornero Il requisito per ottenere il trattamento di quiescenza entra con il nuovo anno in un quadro molto articolato, che per la complessità intrinseca può creare situazioni di forte penalizzazione, particolarmente per chi ha effettivamente smesso di lavorare, magari non di propria spontanea volontà, ancorché non classificabile come esodato

Le rubriche 3

Editoriale

6

Radar finanziario

14

Notizie in breve

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

5


Radar finanziario Regno Unito, le isole di Man bandiscono i vulture fund Dopo Jersey, anche le isole di Man hanno dichiarato fuorilegge i vulture fund, che sfruttano il debito di alcune delle nazioni più povere al mondo. Tecnicamente sono considerati come fondi di private equity oppure hedge fund. Questa nuova normativa impedisce a questi strumenti di investire piccole frazioni del capitale in questo tipo di debito e poi citare in giudizio le nazioni emittenti per il valore intero del debito emesso.

Europa, gli investitori attratti dal risk parity Secondo uno studio indipendente commissionato da Aquila Capital, gli investitori inglesi ed europei stanno rivalutando l’approccio risk parity come opportunità d’investimento. Per quanto riguarda le asset class su cui applicare la strategia, le preferenze variano molto a livello geografico, anche se si predilige l’equity, seguito dal fixed income, dai tassi d’interesse e dalle commodity. Questo approccio permette di diversificare il portafoglio, evitando di scommettere sui vincitori del passato e di seguire le bolle speculative.

Stati Uniti, corruzione ad alto livello Secondo il Transparency International’s Corruption Perceptions Index 2012, la corruzione è uno dei principali problemi al mondo. In una scala da 0 (altissima corruzione) a 100 (molto trasparente), nessuno stato raggiunge la perfezione, ma due terzi dei paesi sono sotto quota 50. Gli Usa si piazzano al 19° posto dietro a Regno Unito, Giappone, Barbados e Hong Kong.

Cile, i gestori riducono l’esposizione all’equity locale I gestori di fondi pensione cileni hanno ridotto la loro esposizione verso l’equity locale per il terzo mese consecutivo, assestandosi al 14,7% del totale degli investimenti. In contrapposizione, è aumentata l’esposizione azionaria verso i paesi esteri, che compone ormai il 26,5% dei portafogli. In termini settoriali, i maggiori acquisti si concentrano sui finanziari e sugli industriali. Le vendite maggiori, invece, hanno interessato i settori retail.

6

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


Europa, consolidamento nell’industria dei fondi L’industria europea dei fondi continua sulla via del consolidamento anche nel terzo trimestre del 2012. Secondo il Fund Market Insight Report, sono stati lanciati nel trimestre 404 nuovi fondi, 471 sono stati liquidati e ci sono state 241 fusioni. Ad ogni modo, la dinamica del trend sembra rallentare e sembra che si possa arrivare presto a un punto di svolta. Asia ex Japan, aumento graduale degli Aum nei prossimi anni Secondo una nuova ricerca Cerulli Quantitative Update: Asian Distribution Dynamics 2012, le masse gestite dai fondi d’investimento nell’area Asia ex Japan potrebbero passare da 911,2 miliardi di dollari nel 2011 a un trilione a fine 2012 e a 1,5 trilioni nel 2016. La crescita sarà graduale e sarà trainata da prodotti che offrono yield e income, coerentemente con uno scenario di bassi tassi d’interesse e crescita globale incerta. Emirati Arabi, attesa una crescita del 3,3% nel 2013 Merrill Lynch ha fissato a 3,3% la crescita attesa del Pil negli Emirati Arabi per il 2013. Questa convinzione poggia principalmente su tre fattori: una crescita stabile dell’economia domestica; un anno che si prospetta buono per i mercati emergenti; segnali positivi di ripresa nel settore immobiliare, in particolare a Dubai.


I portafogli degli operatori

Obama ha fatto la grazia Il presidente Usa, trovando l’accordo in extremis sul fiscal cliff, ha dato un consistente aiuto ai mercati e ha incrementato l’ottimismo che già alla fine dell’anno gli operatori manifestavano. Discrete notizie anche dall’Europa La visione aggressiva di Zenit sgr

Spostamento verso il rischio rchiviato, come largamente previsto, il

A

ci. Tanto è vero, che gli investimenti più redditi-

fiscal cliff americano con un accordo in

zi nel 2012, ma anche di gran lunga i più rischio-

extremis tra Congresso e presidenza che

si, si sono rivelati i titoli di stato greci e in secon-

ha scongiurato l’applicazione automatica dei tagli

da battuta portoghesi, con rendimenti superiori

alla spesa e alle facilitazioni fiscali, l’attenzione

al 50%.

dei mercati è tornata a concentrarsi sull’econo-

Tutto ciò ha spostato la propensione dei mer-

mia, grazie anche alla pubblicazione di dati con-

cati un po’ più verso gli investimenti rischiosi, co-

giunturali prevalentemente positivi.

me rivela anche l’analisi degli indici di volatilità

Tra questi, merita una citazione l’indice Pmi

dei mercati azionari, tornati verso valori storica-

manifatturiero a livello mondiale, tornato in di-

mente bassi. Sembrerebbe un buon momento,

cembre, dopo un semestre negativo, sopra quella

quindi, per il portafoglio consigliato questo mese,

soglia dei 50 punti che divide convenzionalmente

che, tuttavia, dato il profilo di rischio elevato, è

le fasi di espansione da quelle di contrazione, gra-

adatto solo a chi abbia un orizzonte di lungo ter-

zie anche al contributo delle economie emergen-

mine e una buona capacità di sopportazione delle

ti, che si è riflesso in un bel rally di questi mercati

oscillazioni di prezzo.

azionari.

Azionario 100%

8

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

Passando dunque al portafoglio, interamente

Dei tre fattori di attenzione segnalati lo scor-

azionario, si nota che i dieci fondi proposti sono

so mese, quindi (fiscal cliff americano, tenuta

distinti in sei prodotti a focalizzazione geografica

della crescita nei paesi emergenti ed evoluzione

e quattro a vocazione settoriale.

della crisi dell’euro) due sembrano essersi molto

Continua, tra i fondi a specializzazione geo-

attenuati, mentre l’euro non paralizza più come

grafica, la prevalenza dell’Europa, sia pure meno

un tempo gli investitori, che sono anzi tornati a

marcata rispetto al trimestre precedente; al Vec-

valutare con interesse i cosiddetti paesi periferi-

chio continente si riferiscono infatti quattro pro-


Investimento

Tipo

Macroarea

Area

Stile

Peso

Etf iShares Msci Usa Eur

Azionario

America

Globale

Generico

15

Etf Source Us Consumer Discretionary Sector Usd

Azionario

Settoriale

Consumer Discretionary

America

15

Ing (L) Invest Banking & Insurance I Ist Acc Usd

Azionario

Settoriale

Financials

Globale

15

Morgan Stanley Asian Property Fund Ist Usd

Azionario

Settoriale

Real Estate

Asia

13

BlackRock Euro Markets Fund Acc Ist Eur

Azionario

Europa

Euro

Globale

12

Schroders Uk Equity Gbp C Ist Acc. Gbp

Azionario

Europa

UK

Blend

10

Franklin European Growth Fund I Eur

Azionario

Europa

Globale

Growth

8

BlackRock World Financials Fund Acc Ist Usd

Azionario

Settoriale

Financials

Globale

6

BlackRock European Focus Fund Acc Ist Eur

Azionario

Europa

Globale

Generico

3

BlackRock Global Smallcap Fund Acc Ist Eur

Azionario

Mondiale

Globale

Small Cap

3

dotti con un peso complessivo del 33%: un fondo

parti consigliati un fondo sui consumi voluttuari

area euro, un fondo Uk, uno orientato alle azioni

in America, che punta sulla tenuta dell’economia

growth e uno più generico. L’America pesa circa il

statunitense, e due prodotti sul settore finanziario,

15%, mentre il 3% è destinato a un fondo globa-

che complessivamente rappresentano oltre il 20%

le specializzato in small cap.

del totale. Completa il portafoglio un fondo real

Cresce inoltre il peso complessivo degli stru-

estate asiatico già presente nel portafoglio consi-

menti con vocazione settoriale, che si ritagliano

gliato lo scorso trimestre, che incrementa il suo

quasi la metà del portafoglio. Spiccano tra i com-

peso di una decina di punti percentuali.

I

La visione aggressiva di Pictet funds

Una spinta dai politici icembre non ha riservato grandi sorprese.

D

mance di asset europei e carry; si ferma l’indeboli-

È rimasta costruttiva la fase politica sulle

mento del dollaro.

principali questioni, nonostante qualche

I prossimi mesi saranno caratterizzati da atti-

increspatura su entrambe le sponde atlantiche. In

vità economica stagnante o recessiva in Europa e

Europa sono arrivate le gradite conferme in merito

forse negli Usa, con minimo ciclico entro la prima

ai progressi sul piano dell’unione bancaria, mentre

metà del 2013. Per contrastare il rischio di ulterio-

l’esperienza del governo Monti si è chiusa con lie-

re rallentamento, le principali banche centrali au-

ve anticipo rispetto alle previsioni e soprattutto si

menteranno la liquidità in circolazione in Usa e

presagisce una campagna elettorale in cui non

probabilmente in Giappone con la benedizione del

mancheranno voci anti-europeiste. Negli Usa è

neo-eletto governo. La Bce dovrebbe allentare le

stato trovato un compromesso proprio allo scade-

condizioni del credito non appena la trasmissione

re che ha consentito di evitare gli aspetti più rovi-

degli impulsi monetari sarà ripristinata. Mantenia-

nosi del fiscal cliff. È quindi prevalso l’ottimismo,

mo un atteggiamento costruttivo, con il caveat

con una ripetizione dello schema di buone perfor-

delle elezioni politiche in Italia: le valutazioni

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

9


I portafogli degli operatori azionarie rimangono attraenti, ma agli attuali li-

sia americani sia europei, dove scegliamo il compar-

velli non immuni dai suddetti rischi.

to con ridotto rischio di duration, e debito emergen-

Il nostro portafoglio aggressivo è investito per

te in valuta locale. Sulle azioni, oltre ai prodotti glo-

un quarto in strumenti obbligazionari a spread, per

bali, privilegiamo le tematiche dei farmaci generici

la parte rimanente in prodotti azionari globali e te-

e delle materie prime, sia in forma diretta sia trami-

matici. Tra le obbligazioni investiamo in high yield

te un’esposizione al listino russo.

I

Obbligazionari

Allocazione per asset class 25%

Esposizione suggerita

Fondi obbligazionari

25%

Fondi azionari

75%

Fondi flessibili

0%

Totale portafoglio

100%

75%

Codice Isin

Valuta

Esposizione suggerita

Pictet-Emerging Local Currency Debt-R EUR

LU0280437830

Eur*

5%

Pictet-US High Yield-HR EUR

LU0472949915

Eur

10%

Pictet-EUR Short Term High Yield-R

LU0726357873

Eur

10%

Pictet-Global Megatrend Selection-HR EUR

LU0391944815

Eur*

15%

Pictet-US Equity Value Selection-HR EUR

LU0434579859

Eur

10%

Pictet-European Equity Selection-R EUR

LU0130732109

Eur*

20%

Pictet-Russi Indez-R EUR

LU0625742837

Eur*

5%

Pictet-High Dividend Selection-R EUR

LU0503634734

Eur*

15%

Pictet-Generics-R EUR

LU0255978859

Eur*

5%

Pictet-Agriculture-R EUR

LU0366534773

Eur*

5%

Fondo Pictet raccomandato Azionari

*Nav espresso in euro pur essendo parte del sottostante in valuta diversa

La visione aggressiva di Bnp Paribas Investment Partners sgr

Ancora azioni europee mercati azionari, a fine dicembre, segnano una

talia e la Spagna hanno guadagnato il 2,20% e il

performance positiva pari a +1,78% (Msci

2,83%. Positiva anche la performance mensile dei

World in valuta locale). Gli Stati Uniti hanno

mercati emergenti, che al 31 dicembre registrava-

I

guadagnato lo 0,71%, mentre l’Europa e il Giappo-

10

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

no un rialzo del 3,84% (Msci Em in valuta locale).

ne sono cresciute rispettivamente del 2,36% e del

Ad alimentare l’appetito per il rischio è stato

10%. In Europa, la Francia e la Germania hanno

da un lato il raggiungimento di un accordo in te-

chiuso il mese in rialzo del 2,36% e del 2,79%. L’I-

ma di budget pubblico negli Stati Uniti che ha



I portafogli degli operatori

Equity

70%

5% Alternative 9% Money market

permesso di evitare il cosiddetto precipizio fiscale,

re titoli Mbs anche dopo il termine dell’operazio-

dall’altro la pubblicazione di dati macroeconomi-

ne Twist al ritmo di 40 miliardi al mese. A questi

ci incoraggianti provenienti soprattutto dalla Ci-

vanno aggiunti i 45 miliardi mensili destinati al-

na. Se in Giappone le elezioni del 16 dicembre

l’acquisto di Treasury.

hanno portato alla vittoria della destra e alla no-

Il 6 dicembre, in occasione del consueto ap-

mina a primo ministro di Shinzo Abe, il quale sem-

puntamento mensile del Consiglio dei governato-

bra favorevole all’introduzione di nuovi stimoli

ri della Banca Centrale Europea, anche il presiden-

monetari, in Italia il premier Mario Monti ha ras-

te Mario Draghi ha lasciato inalterato il tasso refi

segnato le dimissioni aprendo la strada alle elezio-

allo 0,75%.

ni del prossimo febbraio. 16% Bond

Il rendimento dei titoli di stato americani a 10

In tema di politica monetaria, la Fed riunitasi

anni è salito di 14 punti base circa a testimonian-

l’11 e il 12 del mese ha lasciato i tassi fermi allo

za della cautela degli operatori finanziari di fron-

0,25% e ha dichiarato che continuerà ad acquista-

te alle notizie non sempre incoraggianti sul raggiungimento dell’accordo sul budget. Nonostante il ritrovato appetito per il rischio, invece, il rendi-

Categoria Equity

Bond

Money Market

Alternative

12

% portafoglio

Fondi Bnp Paribas raccomandati

Codice

mento sull’omologo tedesco è sceso di 7 punti ba-

3

Bnp Paribas L1 Equity Asia Emerging Usd

LU0377072953

se, a 1,32%. Lo spread italiano e quello spagnolo

3

Bnp Paribas L1 Equity Turkey Eur

LU0212964141

sono rimasti sostanzialmente stabili dopo la disce-

4

Bnp Paribas L1 Equity China Usd

LU0158989417

sa degli ultimi mesi (318 da 311 a fine novembre e

6

Bnp Paribas L1 Real Estate Securities Pacific

LU0291292315

395 da 393 a fine novembre rispettivamente).

6

Parvest Equity Europe Small Cap

LU0212179997

Sul mercato valutario, si segnala la significativa discesa dello yen nei confronti sia dell’euro sia

6

Bnp Paribas L1 Equity India Usd

LU0377089502

4

Bnp Paribas L1 Equity Best Selection Euro Eu

LU0158844521

3

Parvest Flexible Equity Europe

LU0360646847

4

Bnp Paribas L1 Equity Best Selection Asia Ex-

LU0158990001

3

Bnp Paribas L1 Equity Europe Growth Eur

LU0375761821

nuto l’allocazione degli attivi definita nel mese

3

Bnp Paribas L1 Equity Best Selection Europe

LU0191756005

precedente. La nostra preferenza relativa è anco-

5

Bnp Paribas L1 Equity Europe Eur

LU0158838390

ra per le azioni europee (valutazioni e sviluppi in

5

Parvest Sustainable Equity Europe

LU0212188550

tema di crisi sovrana), cui si aggiungono quelle

4

Bnp Paribas L1 Equity Pacific Ex-Japan Eur

LU0230103482

americane rispetto a quelle inglesi e giapponesi.

5

Parvest Equity Europe Mid Cap

LU0102001053

Siamo rimasti neutrali sulle azioni emergenti su

6

Bnp Paribas L1 Equity Euro Eur

LU0158091164

3

Bnp Paribas L1 Bond Euro Long Term Eur

LU0159065456

2

Bnp Paribas L1 Bond Euro High Yield Eur

LU0161744593

1

Bnp Paribas L1 Convertible Bond Best Selectio

LU0377065825

2

Bnp Paribas L1 Bond Best Selection World Emer

LU0377068688

valutazioni, in assenza di una preferenza tra i

2

Bnp Paribas L1 Bond World High Yield Eur

LU0377071476

cosiddetti paesi core. Abbiamo ridotto l’esposizio-

2

Parvest Convertible Bond Europe

LU0086913125

ne al credito sia investment grade sia high yield

2

Bnp Paribas L1 Bond Europe Emerging Eur

LU0159064301

(ora neutrali); quest’ultimo comparto, le azioni e

2

Parvest Bond Euro Corporate

LU0131211178

le obbligazioni emergenti costituiscono le nostre

3

Bnp Paribas Insticash Eur

LU0094219127

3

Parworld Euro Short Term Fixed Income

LU0377911648

3

Bnp Paribas Money Prime Euro

FR0010092528

5

Parvest Multi Assets 4 (Usd) C

LU0347703281

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

del dollaro (-6,19% e -4,87% rispettivamente) e la buona tenuta dell’euro nei confronti del dollaro, in rialzo dell’1,34% mensile e dell’1,49% annuale. A dicembre abbiamo sostanzialmente mante-

cui siamo più costruttivi in una prospettiva di medio-lungo periodo, in quanto i loro fondamentali rimangono di buona qualità. Siamo rimasti positivi su Corea, Russia e Brasile. Sui governativi continuiamo a essere neutrali, nonostante le

principali scommesse per il 2013 che sarà caratterizzato da una crescita non esplosiva ma positiva e da politiche monetarie di sostegno in presenza di tassi ancora bassi. A sinistra il nostro portafoglio aggressivo.

I



News

N

Borsa Italiana

el decimo anniversario dello sbarco sul mercato italiano dei primi Etf, Borsa Italiana ha introdotto su Etfplus due importanti novità per la nego-

ziazione grazie all’adozione della nuova piattaforma tecnologica Millennium. Ne parlano Silvia Bosoni e Demis To-

deschini del dipartimento di Borsa Italiana che si occupa degli Etf.

Quali sono state le aree su cui siete intervenuti con la migrazione sulla nuova piattaforma? Bosoni: «Millennium è il sistema di negoziazione adottato da tutti i mercati cash di Borsa Italiana che si distingue non solo per la velocità e la capacità di gestire migliaia di proposte al secondo, ma soprattutto per la flessibilità, in quanto sviluppata all’interno del gruppo London Stock Exchange da Millennium It, società di software acquisita nel 2009. Flessibilità che ci ha consentito di intervenire sul mercato Etfplus con l’introduzione dell’asta di chiusura e

vista per la fase di negoziazione continua, è estesa anche

delle funzionalità Cross/Btf. Il comune denominatore di

all’asta di chiusura».

queste due funzionalità è consentire agli investitori di ottimizzare la modalità di negoziazione degli Etf in base al-

Passiamo ai Cross/Btf: in che cosa consistono queste

le caratteristiche dei loro ordini, sotto il profilo della di-

nuove funzionalità e a chi sono dirette?

mensione e del prezzo. Da un lato l’asta di chiusura con-

Todeschini: «Con il termine Cross/Btf s’identifica una par-

sente, infatti, di eseguire un ordine a un prezzo unico che

ticolare tipologia di proposta attraverso la quale è possi-

coincide con quello di riferimento dello strumento e dal-

bile eseguire, senza impattare il book, ordini di acquisto e

l’altro gli ordini Cross/Btf permettono l’esecuzione delle

vendita i cui termini siano già stati definiti tra due contro-

operazioni di elevate dimensioni senza avere impatti sul

parti. In particolare si parla di cross order quando le pro-

book di negoziazione».

poste sono eseguite a un prezzo compreso tra la migliore

Un nuovo Millennium per gli Etf

14

Può descrivere il funzionamento dell’asta di chiusura?

proposta in acquisto e di vendita presenti sul book di ne-

Todeschini: «L’introduzione dell’asta di chiusura sul mer-

goziazione (estremi inclusi). Qualora, invece, la quantità

cato Etfplus risponde alle esigenze di quegli investitori de-

oggetto della proposta sia uguale o superiore a determi-

siderosi di eseguire o smobilizzare il proprio investimento

nati valori (block trade) stabiliti da Borsa Italiana, il prez-

a un prezzo unico, funzione dell’incontro di multipli inte-

zo di esecuzione può essere compreso in uno spread più

ressi d’acquisto e vendita, che possa risultare, almeno per

ampio del best bid-ask (ad esempio per gli Etf azionari eu-

gli Etf su indici europei, il più vicino possibile al Nav del-

ropei il controvalore deve essere superiore, indicativamen-

l’Etf e comunque sempre coincidente con il prezzo di rife-

te, a 600.000 euro e il prezzo deve ricadere in un range pa-

rimento dello strumento. L’asta ha una durata di cinque

ri a +/-2,5% rispetto al best bid-ask). Con queste due nuo-

minuti dalle 17,25 alle 17,30 (con chiusura random nell’ul-

ve funzionalità, disponibili su tutti i mercati cash di Borsa

timo minuto 17,30:00–17,30:59) e ricalca il funzionamen-

Italiana, gli investitori, in particolare gli istituzionali, pos-

to proprio dell’asta di chiusura del mercato telematico

sono oggi eseguire ordini di grandi dimensioni su Etf aven-

azionario a eccezione degli ordini al meglio che non sono

do la certezza del prezzo e della esecuzione (perché non

ammessi per l’asta Etfplus. La presenza di un operatore

transitato dal book) beneficiando inoltre della garanzia di

specialista a garanzia della liquidità del mercato, già pre-

buon fine fornita dalla controparte centrale».

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


Fondi comuni

L

a crisi non sembra andare a braccetto

quattro punti percentuali. Negli ultimi 10

con il vizio. Il Vice Fund di Usa Mutuals,

anni, il prodotto ha realizzato una rivaluta-

che investe in società attive nei settori

zione annua del 10,61%: pertanto, 10 mila

del tabacco, bevande alcoliche, giochi d’azzar-

dollari investiti dieci anni fa, si sarebbero tra-

do e armi, ha chiuso il 2012 con una perfor-

sformati in 27.419. Anche nel peggiore degli

mance annua superiore al 20%. La tesi dei ge-

scenari mondiali (gli ultimi cinque anni), il

stori del Vice Fund, che ha da poco compiuto i

fondo si è mantenuto in territorio positivo

10 anni di vita, è che i settori in cui investe sia-

con

no completamente slegati dall’andamento del

dell’1,11%.

una

performance

media

annua

ciclo economico. Talmente slegati da potere se-

I valori con più peso in portafoglio sono

guire un comportamento contrarian durante le

due società del tabacco con oltre il 5% del

fasi peggiori di una crisi economica. Tra i van-

portafoglio complessivo. Altria, società del

taggi offerti da questi settori si trovano le bar-

gruppo Philip Morris, assorbe il 5,17% e il ti-

sa di Hong Kong, si è impennato nel corso del

riere naturali che bloccano la concorrenza e la

tolo si è rivalutato del 10% da inizio anno e ha

2012 del 110%.

capacità di generare elevati flussi di cassa.

offerto un dividend yield superiore al 5%. An-

Il Vice Fund investe più del 4% del proprio

che Lorillard, terza società del tabacco negli

patrimonio in titoli della Philip Morris Inter-

Usa, presenta un dividend yield in continua

national, che vende sigarette in 180 paesi (ol-

crescita e già superiore al 5%. Con un peso

tre agli Usa), con marche come Marlboro e

Il vizio rende

molto vicino al 5% trova posto in portafoglio

L&M. Un altro titolo con un peso prossimo al

Il fondo presenta rendimenti positivi su

il Galaxy Entertainment Group, gruppo asiati-

4% è Diageo, fabbricante di bevande alcoliche

tutte le scadenze. Nel 2012, il Vice Fund ha

co controllato da Galaxy Casino, società che

famose (Johnnie Walker, J&B, Smirnoff, Bai-

accumula un rendimento del 21,49%, bat-

ha la concessione del gioco d’azzardo a Macao

leys, Tanqueray e Guinness). Il titolo Diageo si

tendo l’indice Standard and Poor’s di quasi

dal 2002. Il valore del titolo, quotato alla bor-

è rivalutato del 30% da inizio anno.

Bank of England annuncio che l’attuale governatore della Banca

L’

tolineare che il merito non è solo suo) e il prestigio di ave-

Centrale Canadese, Mark Carney, sarà dal prossi-

re saputo anticipare gli effetti della crisi, essendo stato il

mo 1° luglio alla guida della Bank of England, ha

primo banchiere centrale ad annunciare l’arrivo di un lun-

provocato un’alluvione di opinioni sul significato di un

go periodo di tassi di interesse molto bassi e il primo a op-

cambiamento così profondo. I britannici vedono in Carney

tare per un’inversione del trend ribassista iniziando a ri-

una specie di messia in grado di riportare la stabilità che è

toccarli al rialzo.

stato capace di trasmettere al Canada durante questa lun-

Carney appartiene al gruppo di esperti che crede che i

ga fase di crisi economico-finanziaria. L’elezione di Carney

bonus debbano essere vincolati ai risultati di lungo termi-

è un fatto straordinario per un’istituzione vecchia di 300

ne; che la comunicazione è uno strumento essenziale, so-

anni. Sarà la prima volta nella sua lunga storia che la Boe

prattutto in tempi di crisi; che le banche dovrebbero accu-

verrà guidata da uno straniero, anche se l’istituto ha ospi-

mulare capitali sufficienti ma senza esagerare; che le

tato in passato banchieri statunitensi in seno al Comitato

aziende occidentali devono trarre vantaggio dalla doman-

di politica monetaria.

da di beni e servizi proveniente dai paesi emergenti; che bisogna affrontare una volta per tutte l’ingiustizia di un si-

Un canadese al comando

stema che socializza le perdite e privatizza i guadagni; che è necessario restituire il capitalismo ai capitalisti, accrescere la disciplina del sistema e, di conseguenza, ridurre i rischi

Carney arriva a Londra con l’aureola di avere pilotato

sistemici. Forse arriva un po’ tardi per il Regno Unito, dove

in acque tranquille la politica monetaria canadese duran-

due tra le maggiori banche del paese sono sotto il control-

te la crisi finanziaria (anche se lui non smette mai di sot-

lo del capitale pubblico da quando è iniziata la crisi.

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

15


I trend del futuro

Investire sulle nuvole Secondo uno studio della International Data Corporation richiesto dalla Commissione europea, la piena adozione del cloud computing porterebbe 3,8 milioni di nuovi posti di lavoro. E i money manager sembrano intenzionati a puntare su questa tecnologia ra gli esperti del settore tecnologico non

mento, infatti, lo sviluppo del cloud computing è

si parla d’altro, viste le potenzialità con-

frenato da alcune criticità giuridiche come i proble-

nesse ai nuovi servizi e le fonti di business

mi di localizzazione dei dati, la loro sicurezza e pro-

che questo mercato potrebbe generare. Argomen-

tezione, la portabilità tra sistemi diversi e, più in ge-

to, specie quest’ultimo, particolarmente appetibi-

nerale, le incertezze sulla relazione e l’affidabilità

le per tutti i money manager alla ricerca di perfor-

dei fornitori di cloud. Senza dimenticare, inoltre,

mance in uno scenario, quello delle borse mon-

una questione pratica fondamentale per il take off

diali, per nulla semplice da decifrare.

del settore: l’accesso a internet a costi bassi o mino-

T

Stiamo ovviamente parlando del cloud com-

16

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

ri rispetto a oggi.

puting, i nuovi sistemi, ormai diffusi nel mercato,

Il report rileva che vi sono dunque alcune que-

che permettono alle imprese, così come al singolo

stioni fondamentali che devono essere affrontate

utente, di avvalersi autonomamente e direttamen-

dai regulator europei per togliere le barriere che

te on-line sia dei servizi di archiviazione dati sia di

attualmente ostacolano il percorso e per spingere

alcuni software.

gli investimenti in questo campo dai 35 miliardi di

Un recente studio della International Data

euro previsti in uno scenario di non-intervento ai

Corporation richiesto dalla Commissione Europea e

quasi 80 miliardi entro il 2020, considerati nell’i-

ritenuto particolarmente interessante da Tender-

potesi dell’avvio di precise politiche in ambito co-

capital, che guarda al cloud computing con molta

munitario.

attenzione considerandolo un tema d’investimento

Strategie che, considerando solo il potenziale

forte per i propri portafogli, evidenzia che più della

di creazione di posti di lavoro, International Data

metà delle imprese e dei consumatori dell'Ue utiliz-

Corporation stima che porterebbero, nello scena-

za già alcuni di questi servizi, ma la piena adozione

rio migliore, circa 3,8 milioni di nuovi occupati,

di questi modelli è ancora lontana, ostacolata da

contro gli 1,3 milioni previsti nello scenario di

una vasta gamma di strozzature e barriere. Al mo-

non-intervento. Tuttavia, questi dati non tengono


conto dei posti di lavoro che andrebbero persi nel-

adottano questi servizi possono essere sintetizzate

la riorganizzazione dei processi aziendali e nel

in cinque categorie: lavoro più efficace in mobilità

conseguente aumento della produttività. Il merca-

(46%), aumento della produttività (41%), maggio-

to del cloud, in ogni caso, dovrebbe rappresentare

re uso di processi standard (35%), una migliore ca-

non solo un driver di creazione netta di occupazio-

pacità di entrare in nuovi comparti di business

ne nel medio termine, ma è destinato ad avere un

(33%) e la possibilità di allargare l’attività a nuove

impatto sulla crescita economica nell'Unione Eu-

aree (32%). Tutti i partecipanti al sondaggio hanno

ropea, grazie allo spostamento verso un nuovo pa-

comunque manifestato l’intenzione di aumentare

radigma fondato sull’innovazione e sull’aumento

gli investimenti in questo settore. Anche se non

della produttività.

tutti i propositi si tradurranno in investimenti rea-

Secondo l’analisi di International Data Corpo-

li prima del 2020, la crescita del cloud computing è

ration, anche uno scenario di non-intervento delle

destinata comunque ad affermarsi. I servizi cloud

istituzioni nel settore del cloud computing potreb-

sembrano dunque offrire diversi vantaggi econo-

be in ogni caso generare fino a 88 miliardi di con-

mici agli utenti e all'economia. In particolare, que-

tributo al Pil dell'Ue nel 2020. L’intervento dei rego-

sti sistemi hanno il potenziale per liberare le impre-

latori, al contrario, potrebbe invece apportare nel

se dalla necessità di spendere grosse cifre nell’It,

medesimo arco temporale ben 250 miliardi, con un

consentendo loro di essere molto più agili nell’uso

surplus di 162 miliardi rispetto al primo scenario.

della tecnologia, specie perché può essere adope-

È bene sottolineare, comunque, che all’interno

rata attraverso un portale self-service.

del progetto “Europe 2020”, la Commissione euro-

L’indagine ha poi esaminato l'impatto che l’in-

pea ha definito l’agenda digitale europea che si

tervento dei regulator avrebbe sulle loro scelte di

propone proprio di sfruttare al meglio il potenzia-

investimento nel cloud computing. E i risultati so-

le delle tecnologie informative e comunicative per

no notevoli. Quasi la metà degli intervistati ha di-

favorire l’innovazione, la crescita economica e il

chiarato che, se venisse delineato un quadro giuri-

progresso. L’agenda digitale europea vede al pro-

dico e pratico più stabile, sarebbe pronta ad avvia-

prio interno la “European cloud computing stra-

re o aumentare gli investimenti in e-mail/calen-

tegy” e questa nuova strategia mira a definire un

dar/diary e più in generale nelle soluzioni di sicu-

insieme unico di regole per il settore e accrescere di

rezza. Ancora più interessante, il 47,2% degli inter-

160 miliardi di euro all'anno il Pil dell'Ue da qui al

vistati è disponibile a investire in storage online,

2020 creando almeno 2,5 milioni di posti di lavoro.

mentre il 43,6% punterebbe su cloud-based data-

Al di là delle politiche adottate dalle istituzio-

base; quasi un terzo dei partecipanti al sondaggio

ni europee, il business del cloud computing eviden-

impiegherebbe risorse nella maggior parte delle

zia al momento un peso ancora limitato, rappre-

aree dei servizi cloud. In altre parole, si attende un

sentato solo dall’1,6% del totale della spesa nell’It

indubbio impatto positivo sull’accelerazione degli

nel 2011. Tuttavia, la situazione sta cambiando ra-

investimenti nel cloud computing.

pidamente e sono attese buone notizie già nel bre-

Allargando il focus, International Data Corpo-

ve termine. International Data Corporation stima

ration ritiene che il peggioramento delle prospet-

che il mercato dei servizi cloud raggiungerà entro

tive economiche non influenzerà la crescita del

il 2014 11 miliardi di ricavi (pari al 3,6% del totale

mercato dei servizi cloud. In passato, le crisi eco-

del mercato It). Questa view è fondata sulla base

nomiche, infatti, hanno avuto un impatto minimo

dell’indagine condotta per questo studio, che ha

o nullo sul settore che anzi, in alcuni casi, ha be-

incluso 479 imprese che già utilizzano i nuovi ser-

neficiato della minore disponibilità dei capitali sul

vizi. L’81% degli intervistati ha infatti dichiarato

mercato, un fattore che ha spinto molte società a

che l’adozione del cloud computing ha comporta-

razionalizzare le spese e a cercare soluzione tecno-

to una riduzione dei costi associati all’It dal 10% al

logiche a prezzi più bassi. Inoltre, i servizi di cloud

20%, mentre il 12% ha riferito di un risparmio del

rappresentano ancora una piccola, anche se in ra-

30% o più. I vantaggi pratici per le aziende che

pida crescita, quota di mercato nell’It globale. I

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

17


Le due grandi incognite asiatiche La Cina

Un forte Dragone con tanti problemi È fondamentale nell'economia globale il ruolo del gigante orientale, sempre più in grado di influire anche sull'andamento di Europa e Usa. Oggi Pechino appare in difficoltà per diversi motivi: lo spostamento di enormi capitali dalla borsa al settore immobiliare, peraltro in sospetto di bolla speculativa, la mancanza di finanziamenti per l'industria privata, l'assenza in molti casi di regole di governance chiare e la fase di transizione politica sono solo alcuni dei nodi ancora da sciogliere. Nonostante tutto ciò, secondo diversi analisti i prossimi anni dovrebbero vedere una ripresa dei mercati azionari e obbligazionari l 2012 è stato un anno certamente non facile, ma

I

di Boris Secciani

di un paese enorme, che ancora nei tardi anni '70 era pia-

probabilmente è destinato a essere ricordato negli

gato da condizioni di povertà terribili e il cui peso nell'e-

annali di storia come un momento di passaggio

conomia mondiale era quasi irrilevante. In poco più di una

epocale per l'economia e i mercati dei capitali cine-

generazione la stessa nazione è diventata la seconda

si. Infatti il periodo appena trascorso potrebbe esse-

potenza del mondo e tra gli analisti sono aperte le scom-

re definito come la chiusura della fase di facile sviluppo

messe se la prima posizione verrà conquistata entro il

per il Dragone. Facile può non sembrare la definizione

2020 o il 2030. Il decollo è avvenuto grazie a una gigan-

migliore per descrivere il processo di ammodernamento

tesca crescita industriale: attualmente per valore aggiunto complessivo il comparto manifatturiero cinese occupa la posizione di leadership mondiale, inizialmente spinta dalla fame di importazioni a basso costo da parte dell'occidente. Grazie a questo processo di sviluppo, favorito in buona parte anche da capitali stranieri e una valuta locale tenuta sotto strettissimo controllo, la Cina ha accumulato anni di surplus commerciali, i cui flussi di valuta pregiata sono stati in gran parte reinvestiti dalla Banca centrale in titoli del tesoro occidentali, americani soprattutto.

18

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


«

»

A partire dal 2009 le autorità di Pechino si sono trovate di fronte al problema di gestire milioni di lavoratori licenziati dalle fabbriche esportatrici

PREMESSE DIVERSE

rabancari costituiti dagli stessi enti decentrati. In pratica a

Questa fase di sviluppo è terminata con la grande crisi fi-

partire dal 2009 le autorità di Pechino si sono trovate di

nanziaria del 2008. Da lì in poi l'economia cinese ha vissu-

fronte al problema di gestire milioni di lavoratori licenzia-

to ugualmente una massiccia ripresa, basata però su pre-

ti dalle fabbriche esportatrici, con un livello di tassazione

messe diverse, appunto meno facili. A fornire un impor-

e di protezione sociale bassissimo. In risposta a ciò il go-

tante aiuto è stato il piano di stimolo portato avanti a va-

verno ha varato un piano di stimolo da 4 mila miliardi di

ri livelli di governo, soprattutto nel campo infrastruttura-

yuan, ricaduto in gran parte sulle spalle degli enti locali.

le, e l'enorme spostamento di capitali cinesi dal mercato azionario, in crisi già dal 2007 dopo una gigantesca bolla, al locale comparto immobiliare. I due pilastri sono stati spesso legati, in quanto i diversi livelli locali di governo sono impegnati a raggiungere un target di crescita prestabilito. Nel recente passato la maniera migliore è stata sviluppare il settore immobiliare, che paga agli enti pubblici consistenti somme di denaro per acquisire la terra su cui costruire. Ciò ha permesso di tenere a galla bilanci locali non particolarmente nitidi, spesso gravati anche dall'esposizione a progetti di dubbia utilità economica di veicoli pa-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

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Le due grandi incognite asiatiche La Cina

Questi ultimi per legge non potevano emettere bond

profittabilità. I soldi così raccolti sono andati a finanziare

municipali o indebitarsi direttamente. Sono stati spesso

un gigantesco piano di espansione del credito agli investi-

creati veicoli societari, con o senza esplicita garanzia del-

menti, infrastrutturali e immobiliari, nonostante la politi-

le autorità pubbliche, che in varia maniera ottenevano

ca monetaria ufficiale diventasse sempre più draconiana

crediti dalle banche (i maggiori istituti del paese, pur es-

con limiti settoriali al credito, continuo innalzamento dei

sendo quotati in borsa, sono saldamente sotto controllo

coefficienti di riserva obbligatoria e altre regole per cerca-

statale) fornendo come garanzia terreni spesso acquisiti in

re di raffreddare l'economia, sempre minacciata da perico-

maniera discutibile o progetti infrastrutturali di dubbia

li inflativi.

I

Le difficili scelte di Pechino

Il peggio sembra passato echino, nonostante la crescita dei redditi dei suoi

P

Jiang gestore di Harvest, il team di gestione del Dws

abitanti, si è trovata ad avere in questi ultimissimi

Investments Chinese Equities: «All'ultima China econo-

anni un Pil in cui la componente investimenti è

mic working conference i problemi da affrontare per

diventata maggiore di quella dei consumi, una situazio-

l'anno che si affaccia sono stati esposti con una certa

ne che ha precedenti praticamente solo nella Russia di

franchezza, in particolare l'insostenibilità di uno svilup-

Stalin. In concreto la Cina si è impegnata in un'enorme

po squilibrato. La crescita globale sta subendo pressioni

manovra keynesiana, bruciando nel frattempo gran parte

al ribasso, mentre nel sistema industriale cinese c'è un

del proprio saldo positivo di partite correnti, con una rapi-

eccesso di capacità. Le aziende si trovano ad affrontare

dissima espansione debitoria e utilizzando una pletora di

costi in crescita, a fronte di un'inadeguata capacità di

strumenti (vedere box a destra) che in buona parte ricor-

innovazione».

dano gli schemi perfezionati in occidente durante il boom

20

creditizio degli anni 2000. Non sorprende che la longa

UN GIGANTESCO PIANO DI STIMOLI

manus di Pechino sia intervenuta in maniera sempre più

Di fronte a tutto ciò le autorità centrali, impegnate tra l'al-

forte, riuscendo a calmare una crescita economica fuori

tro in una difficile fase di transizione in cui è emerso il

controllo e priva di prospettive non solo di profitto, ma

nuovo leader nella figura di Xi Jinping, neosegretario del

anche di ragionevoli cash flow capaci di ripagare una delle

Partito comunista, presidente della repubblica e capo civi-

più veloci creazioni di debito della storia.

le dell'esercito (una simile concentrazione di potere non

A un sistema finanziario da ristrutturare si sommano

accadeva dagli anni settanta), hanno reagito con una cer-

altri problemi, quali il fatto di avere un comparto indu-

ta veemenza, utilizzando una variante di quanto già rea-

striale ancora poco orientato ai beni ad alto valore

lizzato in passato: hanno varato un gigantesco piano di

aggiunto ed eccessivamente dipendente dalle esporta-

stimoli per il prossimo quinquennio, cui si accompagna

zioni di merci a basso valore aggiunto: i prodotti di mag-

una politica monetaria più rilassata rispetto al recente

giore qualità vengono solamente assemblati nella fab-

passato. Se sommiamo le iniziative proposte a tutti i livel-

briche cinesi, con l’utilizzo di componenti avanzati rea-

li di governo, si potrebbe arrivare ben al di sopra del trilio-

lizzati altrove. Il tutto mentre il costo del lavoro non è

ne di euro. Questa volta però sembra che l’azione si foca-

più competitivo come una volta. Non sorprende che un

lizzi maggiormente su progetti che abbiano un senso eco-

gestore di un gruppo di private equity statunitense che

nomico e sociale, in un paese con squilibri enormi di ric-

ha chiesto di restare anonimo abbia così commentato

chezza e di qualità della vita, soprattutto fra campagne e

sul Dragone: «Finora il maggiore asset nazionale, l'uni-

città. Anche se in questo caso non è chiaro dove e come i

co davvero rilevante, è stato avere un'enorme forza lavo-

soldi verranno trovati.

ro relativamente disciplinata e disposta a lavorare duris-

Un quadro così transitorio quali conseguenze avrà sul-

simo». Non molto diversa appare anche l'analisi di Yqian

la crescita economica cinese e sugli investimenti a essa

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


Struttura dei mercati

Piccola guida dei misteri cinesi •

Azioni A: azioni quotate in yuan sui

quelli locali, da entità governative che

eccessivamente trasparente. La terra

mercati regolamentati cinesi. L'accesso è

prestano soprattutto ad aziende di stato.

serve come base per progetti

riservato in gran parte agli investitori

Negli ultimi anni l'intero sistema

infrastrutturali e immobiliari, oltre a

locali; istituzionali qualificati possono

economico ha dovuto affrontare una

essere utilizzata come collaterale dei

investire in questa categoria, previa

politica monetaria alquanto restrittiva a

capitali raccolti, tramite emissioni

autorizzazione.

livello ufficiale. Vari strumenti si sono

obbligazionarie, spesso sottoscritte dai

Azioni B: azioni quotate sui mercati

diffusi per superare le imposizioni

private trust. Esistono nel paese circa 10

domestici della Madre Patria in varie

ufficiali e finanziare i grossi progetti di

mila Lgfv. Viene stimato che fra essi e

valute, soprattutto dollari statunitensi e

sviluppo promossi dagli enti locali,

altri veicoli l'indebitamento complessivo

di Hong Kong. Sia gli stranieri sia i locali

nonché il comparto immobiliare.

degli enti locali in Cina fosse compreso

possono investirci. Si tratta di un

in una forbice fra i 14 e i 20 trilioni di Private trust: società di investimento

yuan, fra il 31% e il 43% circa del Pil del

scarsamente liquido, dove ci sono stati

promosse dalle banche per i clienti high

2011. Le autorità hanno ordinato in

molti delisting.

neth-worth. I capitali raccolti vengono

molti casi alle banche creditrici di

segmento del mercato ormai

Azioni H: depositary receipt di società

investiti in pool di prestiti, soprattutto a

operare una ristrutturazione dei crediti

cinesi quotati in dollari di Hong Kong sul

costruttori, originati dalle banche e

in essere.

listino dell’enclave; si tratta della parte

cartolarizzati. In questa maniera vengono

più liquida dell'equity cinese. L'accesso è

aggirati i regolamenti che impongono

riservato ufficialmente agli investitori

determinati tassi sui depositi e i limiti

esistono molti schemi informali per

esteri. Le quotazioni spesso divergono

settoriali nell'erogazione di prestiti.

rimediare alla mancanza di credito che

Finanziamenti alle aziende private:

piaga soprattutto le piccole e medie

significativamente per una stessa azienda rispetto ai corsi presentati dalla classe A.

Lgfv (Veicoli di finanziamento locale): si

aziende. Molto diffuse, soprattutto da

Azioni N: depositary receipt di società

tratta di società create dai governi locali

parte di gruppi immobiliari, sono state

cinesi quotati in dollari sul Nyse, il

per superare il divieto di indebitarsi. Il

negli ultimi anni alcune forme di

Nasdaq o a Londra. Ci sono stati negli

grado di tassazione è inoltre molto basso

indebitamento con l'uso del rame

ultimissimi anni diversi delisting, dovuti

e sui livelli locali dell'amministrazione

importato e altri metalli come

anche a pratiche contabili non cristalline.

sono spesso scaricate le responsabilità di

collaterale. Ciò ha causato una

raggiungere determinati obiettivi di

distorsione nei dati sull'effettiva

Sistema bancario ombra: Il sistema

crescita. Per fare ciò sono state create

domanda di rame in Cina e nel

creditizio cinese è dominato, sia per

municipalizzate cui viene conferita

differenziale fra i corsi del Lme e il

quanto riguarda gli istituti maggiori, sia

terra, spesso acquisita in maniera non

mercato cinese.

correlati? Per quanto riguarda il primo aspetto, sembra che

to mesi. Anche la temuta componente investimenti del Pil

in qualche maniera il peggio sia passato. Nel terzo trime-

sembra avere allontanato i rischi di collasso: nello stesso

stre del 2012 il Pil è cresciuto del 7,4%, il livello peggiore

periodo nella maggior parte delle 70 più grandi città i

dai tempi della crisi finanziaria. I dati successivi, in termi-

prezzi delle case sono cresciuti su base congiunturale,

ni di produzione industriale e vendite al dettaglio, indica-

mentre i prezzi del minerale di ferro sono aumentati nel-

no invece una certa ripresa: entrambi i valori a novembre

l'ultimo trimestre del 2012 di circa il 50%, dopo avere toc-

del 2012 sono cresciuti al ritmo più rapido degli ultimi ot-

cato i minimi degli ultimi tre anni. Questo indicatore vie-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

21


Le due grandi incognite asiatiche La Cina

ne considerato una buona misura dello stato di salute del-

centi, come il rialzo degli indici Pmi (direttori d'acquisto)

le acciaierie cinesi, che producono il 65% circa del com-

e Fai (investimenti in immobilizzazioni) e la stabilizzazio-

mercio internazionale di minerale di ferro.

ne del comparto immobiliare residenziale, indicano che l'economia cinese sta gradualmente migliorando ed è sul-

«TOCCATO IL FONDO NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2012»

la strada giusta per una ripresa, seppure lieve, nel 2013.

La Cina dunque sembra attualmente in grado di prosegui-

Nel prossimo futuro è probabile che la crescita dell'export

re la propria marcia verso lo status di moderna economia

acceleri, poiché l'economia Usa sembra avere ripreso a

orientata a consumi e servizi. Cyriaque Dailland, gestore

marciare più spedita. La crescita del credito sul mercato in-

di Convictions Asset Management, afferma: «La crescita

terno è aumentata e ciò dovrebbe incentivare la ripresa

cinese ha toccato il fondo nel terzo trimestre del 2012 col

degli investimenti, soprattutto nelle infrastrutture che

7,4% annualizzato. Dagli ultimi dati macroeconomici in

fungerebbero da stimolo per la produzione industriale».

miglioramento, ci possiamo aspettare una leggera ripresa

In realtà, comunque, il peso degli interventi infrastrut-

nel 2013 con una crescita dell'8-8,5%. È probabile che la

turali e della componente investimenti nell'economia con-

ripresa resterà moderata, perché le nuove autorità politi-

tinua a rimanere importante: difficilmente la Cina sareb-

che cinesi si stanno orientando per uno sviluppo economi-

be riuscita a evitare una pesante fase di ribasso senza que-

co più equilibrato; con meno crescita, più consumi inter-

sto sostegno. Ricorda infatti Qi Sun, economista di Axa In-

ni, meno investimenti, più servizi. In altre parole la Cina si

vestment Managers: «Il soft landing dell'economia cinese

sta trasformando in un’economia più matura e meno di-

nel 2012 non avrebbe potuto essere ottenuto senza una

pendente dalla domanda esterna. L’orientamento della po-

solida crescita della domanda domestica. In particolare a

litica economica della nuova classe dirigente resterà una

rendere il tutto possibile è stato lo stabile incremento de-

questione importante nel 2013».

gli investimenti fissi, con una rapida ripresa della spesa per

Anche per Raymond Ma, gestore del Ff China Consu-

infrastrutture. Sempre più questi progetti vengono finan-

mer Fund di Fidelity Worldwide Investments il paese

ziati con l'emissione di obbligazioni, una scelta preferita

sembra avere ripreso un moderato circolo virtuoso: «Così

per la maggiore trasparenza, sia dalle autorità, sia dagli in-

come avevo previsto a inizio 2012, l'economia cinese ha

vestitori. In misura crescente sta partecipando anche il ca-

toccato il minimo nel terzo trimestre, grazie a una politi-

pitale privato». Il cammino verso la normalità appare dun-

ca di allentamento monetario prolungata. Altri segnali re-

que ancora lungo.

I

Azionario

Una dubbia governance nelle aziende e la Cina sembra avviata a un 2013 simile (magari un po' migliore) all'anno passato, probabilmente

dex, che raccoglie i maggiori titoli cinesi quotati in dolla-

S

minimi da inizio 2009, l'Hang Seng China Enterprises In-

continuerà a non essere facile riuscire a cogliere sui

ri Hong Kong nella piccola enclave, ha invece chiuso il

mercati dei capitali il processo di sviluppo del paese. Infat-

2012 con un guadagno discreto, in linea con i listini di

ti i titoli domestici restano in gran parte inaccessibili agli

molti altri paesi emergenti. La questione ancora aperta,

investitori esteri, nonostante alcune riforme (vedere box

quindi, è la qualità dei titoli da mettere in portafoglio, da-

a pag. 21).

to che, per quanto riguarda trasparenza e governance, c’è

Se ci concentriamo sul mercato azionario si nota im-

22

ancora da lavorare.

mediatamente che comunque la performance dei deposi-

Non sorprende perciò che in generale enormi consensi

tory receipt quotati all'estero è stata spesso migliore ri-

il complesso del sistema finanziario non li raccolga. Indica-

spetto alle azioni domestiche in yuan sui mercati di Shan-

tivo il parere di Wojciech Stanislawski, gestore del Comge-

ghai e Shenzhen: basti pensare che se prima della ripresa

st Growth Emerging Markets di Comgest Asset Manage-

d'autunno lo Shanghai Composite aveva toccato i propri

ment: «Tradizionalmente non siamo esposti al settore ban-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


cario». Anche se lo stesso Stanislawski rileva che «sono in

plesso comunque presti alle piccole aziende, i quattro co-

corso diverse riforme strutturali, che includono il sistema

lossi nazionali del credito, che dominano il panorama ban-

finanziario. La liberalizzazione dei tassi d’interesse è in via

cario cinese, preferiscono erogare fondi a grosse aziende

di attuazione, l’internazionalizzazione del renminbi sta

pubbliche con buoni agganci nell'apparato di potere. Mol-

procedendo più rapidamente del previsto, alcuni program-

ti imprenditori del paese sono stati così costretti a rivol-

mi pilota per liberalizzare il mercato del credito sono stati

gersi al sistema bancario ombra. Le autorità sono riuscite

avviati (Wenzhou) e finalmente si parla di rompere il mono-

però a realizzare alcuni progressi nel loro processo di rifor-

polio delle banche statali (Soe). Quindi sì, pensiamo che nel

ma dei mercati. Un esempio è il recente repulisti delle irre-

2013 vi sarà un processo graduale di apertura e riforma dei

golarità del mercato A. Tutte le misure introdotte di recen-

mercati dei capitali in Cina».

te sono state concepite per incoraggiare una maggiore trasparenza e migliorare la governance aziendale».

RISTABILIRE LA FIDUCIA NELLA BORSA

Si può a questo punto, stando molto attenti, riuscire

Parole di fiducia sui miglioramenti nella struttura finanzia-

a investire su selezionati titoli quotati all'estero? I caveat

ria arrivano anche da Bill Sung, chief investment officer di

non mancano, anche perché la non elevata trasparenza si

Absolute Asia Asset Management, società che fa parte di

accompagna a un livello di profitti spesso non entusia-

Natixis Global Am: «Riteniamo che il governo cinese con-

smante. Basti pensare che, secondo uno studio di Credit

tinuerà nel 2013 a riformare i mercati dei capitali, special-

Suisse, nel primo trimestre del 2012, i profit warning

mente quello azionario. Il principale obiettivo infatti è ri-

emessi dal complesso dei titoli H a Hong Kong sono cre-

stabilire la fiducia degli investitori nella borsa, elevando il

sciuti del 145% rispetto allo stesso periodo dell'anno pre-

grado di professionalità nell'approccio all'investimento e

cedente. Un livello e una visibilità degli utili non eccelsi

promuovendo una cultura di investimento sul lungo ter-

dall'altra parte si accompagnano a prezzi da stagione dei

mine. Lo scopo di Xi e della sua squadra è rendere i merca-

saldi. Su questo punto indicativo appare il ragionamento

ti dei capitali, in particolare la borsa, una fonte alternati-

di Louisa Lo, head of Greater China Equities di Schro-

va di finanziamento per il settore privato. Il mercato cre-

ders Asset Management: «Il mercato azionario cinese a

ditizio cinese, infatti, rimane non sufficientemente svilup-

queste valutazioni appare interessante in termini di price-

pato ed eccessivamente sviluppato dalle banche statali.

to-book-value, specialmente se paragonato ai valori regi-

Inoltre vi è una forte presenza di modalità informali di cre-

strati in passato e a quelli offerti da altri mercati della

dito. Infatti, per quanto il sistema bancario nel suo com-

regione. Analisi bottom-up mostrano che del valore sta

segue a pag. 26

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

23


Le due grandi incognite asiatiche La Cina

I primi 30 fondi comuni azionari che investono in Cina Descrizione

24

Valuta

ISIN

Patrimonio

Vitruvius Sicav Greater China Equity B Cap.

Eur

LU0431685253

14.545.283

Henderson Horizon F. Sicav Horizon China A2

Eur

LU0572944774

2.673.152

Neuberger Berman Inv. Funds PLC Neuberger Berman China Equity A Acc.

Eur

IE00B54BK812

12.654

JPMorgan Funds Sicav JF Greater China D Acc.

Eur

LU0522352946

5.000.000

Fidelity Funds Sicav China Consumer A Acc.

Eur

LU0594300096

94.080.800

Pictet China Index R

Eur

LU0625738058

1.739.508

Ubs (Lux) Equity Fund SA Greater China N Acc.

Eur

LU0577510026

1.016.266

Invesco Funds Sicav China Focus Equity E Acc.

Eur

LU0717749021

372.071

First State Investments ICVC First State Greater China Growth A Acc.

Eur

GB00B2PF5G46

14.562.342

Threadneedle Invest. Services Ltd TSIF - China Opportunities RN Acc

Eur

GB00B1PRW957

25.737.859

Fidelity Funds Sicav Greater China E Acc.

Eur

LU0115765595

67.551.568

Gam Star Fund PLC China Equity C Acc.

Eur

IE00B1W3X261

1.308.798.792

Bnp Paribas L1 Equity China Classic/Cap.

Eur

LU0531569753

3.915.778

Fideuram Gestions SA (Fonditalia) Equity China (F32) T

Eur

LU0553727057

Threadneedle (Lux) Sicav TLux - Greater China Equities AU

Eur

LU0757431811

Fideuram Gestions SA (Fonditalia) Equity China (F32) R

Eur

LU0553726919

Pioneer AM SA Pioneer Funds - China Equity E Cap.

Eur

LU0133657840

145.563.921

Eurizon Capital SA EEF Equity China LTE Z

Eur

LU0335979919

11.726.923

Threadneedle (Lux) Sicav TLux - Greater China Equities DU

Eur

LU0757431902

Pictet Greater China I

Eur

LU0255978008

18.543.871

Ing (L) Sicav Invest Greater China P Cap.

Eur

LU0273689215

4.860.695

Pioneer AM SA Pioneer Funds - China Equity F Cap.

Eur

LU0133658574

143.953.792

AllianceBernstein SA Greater China Portfolio I

Eur

LU0253246259

Mfs Meridian Funds Sicav China Equity A1

Eur

LU0406710565

82.095

Pictet Greater China R

Eur

LU0255978263

47.886.333

Fidelity Funds Sicav China Opportunities A Acc.

Eur

LU0455706654

3.580.842

AllianceBernstein SA Greater China Portfolio A

Eur

LU0253245798

Dws Invest Sicav DWS Invest Chinese Equities FC

Eur

LU0273146190

132.061.244

Nextam Partners Sicav Nextam Citic Securities China I

Eur

LU0551702078

6.700.500

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


Fonte: www.fondionline.it

Perf. 1 anno

Volat. annua 1 anno

Sharpe 1 anno

Perf. 3 anni

Volat. annua 3 anni

Sharpe 3 anni

Perf. 5 anni

Volat. annua 5 anni

Sharpe 5 anni

39,175

16,451

0,228

20,323

15,790

0,051

26,969

19,787

0,176

23,550

16,356

0,136

22,941

15,482

0,192

22,339

13,632

0,195

22,041

16,440

0,150

21,994

15,775

0,181

21,339

15,976

0,167

21,286

12,661

0,217

42,019

16,179

0,102

20,767

17,411

0,149

16,256

23,545

0,041

20,708

12,917

0,205

23,645

18,30

0,060

18,148

23,337

0,023

20,373

18,611

0,123

20,049

16,784

0,153

19,879

15,480

0,155

19,861

14,690

0,156

14,581

22,725

0,040

28,565

25,869

0,027

19,131

15,515

0,149

19,065

16,736

0,157

10,179

21,132

0,029

3,095

24,959

0,008

18,911

18,223

0,160

12,513

22,627

0,037

18,890

14,683

0,147

12,412

22,726

0,036

24,888

25,852

0,024

18,848

13,719

0,186

21,461

18,072

0,058

9,058

23,796

0,012

18,796

14,366

0,177

19,598

19,626

0,051

11,223

25,564

0,018

18,175

16,735

0,151

7,752

21,061

0,025

-0,627

24,922

0,004

17,666

13,855

0,164

4,098

19,681

0,018

-22,328

25,903

-0,020

17,387

16,912

0,151

17,075

13,712

0,171

16,016

18,064

0,047

1,015

23,784

0,003

16,974

14,263

0,159

15,186

19,464

0,042

16,707

13,874

0,156

1,640

19,688

0,012

-25,403

25,90

-0,024

15,790

17,436

0,129

5,592

21,421

0,018

-3,665

27,580

0,003

15,519

9,312

0,188

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

25


Le due grandi incognite asiatiche La Cina

emergendo in particolar modo fra certe mid cap in stato

flettere in maniera un po' più adeguata sull'indubbia cre-

di ipervenduto. Detto ciò, i rischi sugli utili rimangono

scita degli ultimi anni. Non mancano infatti le scommesse

elevati per il 2013, dal momento che le aziende riman-

cicliche che puntano sul binomio consumi-investimenti,

gono sotto pressione a causa di un eccesso di leva ope-

anche se magari con proporzioni più equilibrate. Ad esem-

rativa e scarsa domanda».

pio, Yiqian Jiang di Dws Investments, spiega: «Il nostro

Selettività sembra la parola d'ordine, in particolar

team ritiene che gli ultimi dati macro confermino il fatto

modo visto che comunque le quotazioni ultra-depresse

che l'economia cinese abbia svoltato dal punto di vista ci-

riguardano, come accennato, soprattutto la parte dome-

clico. È ormai quasi certo che il Pil del quarto trimestre del

stica dell'equity cinese, dove la presenza degli investitori

2012 mostrerà un'accelerazione e che l'attuale fase di

retail è ormai da anni solo orientata al brevissimo termi-

espansione del ciclo di business sia all'inizio. Pensiamo che

ne. Ma anche i fondi ruotano molto velocemente il pro-

questa fase di ripresa durerà uno-due trimestri. Storica-

prio portafoglio. Sempre Lo spiega: «Il mercato A di Shan-

mente, a questo punto del ciclo, settori come l'immobilia-

ghai è stato uno dei peggiori negli ultimi anni. La piazza

re, le assicurazioni, la grande distribuzione e l'auto tendo-

azionaria domestica in Cina è guidata soprattutto dal sen-

no a sovraperformare».

timent e dalla liquidità locali e attualmente l'umore sia

Aggressività nelle scelte arriva anche da Dailland di

tra gli investitori retail sia tra i gestori di fondi è alquan-

Convictions: «Le banche restano un tema settoriale inte-

to cupo. Parecchie azioni che hanno quotazione duale (sia

ressante per via della loro redditività strutturale. Infatti la

A sia H) presentano uno sconto dei propri titoli A rispet-

concorrenza è molto limitata e permette alle società del

to agli H».

settore (pubbliche) di generare utili molto importanti. Siamo positivi anche sulle azioni cicliche, perché il migliora-

NON MANCANO LE SCOMMESSE CICLICHE

mento della congiuntura dovrebbe essere favorevole ad al-

Il clima di cautela però non sembra scalfire la storia di fon-

cuni settori come i materiali da costruzione o l’alimentare

do: molti sono convinti che il peggio sia passato e che an-

(società di ristorazione)». Un segnale che il ciclo cinese non

zi i mercati finanziari domestici stiano per cominciare a ri-

sembra comunque percepito in così pesanti difficoltà. I

Bond

Sempre più dim sum

26

n anno decisamente positivo ha vissuto invece il

U

indebitarsi direttamente in valuta straniera, pertanto

mercato obbligazionario cinese corporate, che,

spesso vengono creati veicoli a Hong Kong che emetto-

come nel caso dell'equity, si articola in varie tipo-

no le obbligazioni. Con i soldi degli investitori, soprattut-

logie. Ci sono da una parte emissioni, soprattutto di azien-

to istituzionali occidentali, queste entità investono in una

de di stato, in yuan sul mercato domestico, in gran parte

quota azionaria di minoranza dell'azienda che ha bisogno

possedute da banche locali, che molti osservatori riten-

del finanziamento. Il problema di questo tipo di strumen-

gono semplicemente come l'ennesimo veicolo per finan-

ti è che nei bilanci dell'azienda non vengono trattati come

ziare i colossi pubblici al di là dei tradizionali canali di

debito, creando così un'indesiderata subordinazione per

prestito, vista comunque la grande concentrazione di que-

gli investitori, che di fatto prendono un rischio aziona-

ste obbligazioni nei portafogli delle grandi banche e la

rio. Anche perché il capitale e gli interessi possono veni-

mancanza di un mercato secondario liquido. Le emissio-

re pagati solo sotto forma di dividendi sugli utili post-

ni in yuan di aziende non finanziarie sono cresciute del

tasse, che per essere spediti all'estero necessitano di

60% nella prima metà del 2012, raggiungendo il totale

approvazione da parte del regolatore.

di 134 miliardi di dollari (l'ammontare era stato di 137 in

A mostrare maggiore vivacità è stato comunque il

tutto il 2011). Vi sono poi emissioni offshore in dollari: la

mercato dei cosiddetti dim sum, bond emessi offshore (so-

legge cinese proibisce alle aziende della Madre Patria di

prattutto su Hong Kong) in yuan. Questi ultimi sono stati

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


le vere star dei mercati cinesi: nel 2012 i corporate dim sum

gliorata qualità degli emittenti. Ci aspettiamo che il pros-

hanno avuto un rendimento del 6,2%, più di qualsiasi al-

simo anno questo mercato continui a crescere».

tro gruppo di obbligazioni aziendali asiatiche emesse in

Un'interessante descrizione dell'internazionalizzazione

valuta locale. Ciò è avvenuto nonostante il grande aumen-

della divisa cinese arriva infine da Qu Hongbin, capo eco-

to di emissioni e, anche in questo caso, la mancanza di un

nomista, e Sun Junwei, economist di Hong Kong and

mercato secondario liquido. Oggi l'appetito da parte degli

Shanghai Banking Corporation: «Il processo di internazio-

investitori esteri sembra ancora forte, grazie a un certo mi-

nalizzazione dello yuan sta guadagnando forza, non solo

glioramento, nonostante le difficoltà a livello di utili e ca-

in termini di volumi di commercio internazionale regolati

sh flow, della qualità aziendale e alla continua internazio-

in yuan, ma anche per quanto riguarda la componente in-

nalizzazione della valuta cinese.

vestimenti. Questa espansione sta avvenendo sia sui mercati dei capitali domestici sia su quelli offshore. Siamo so-

AZIONE RIFORMATRICE RAPIDA ED EFFICACE

lo all'inizio di un trend che sta emergendo, che vedrà pro-

In quest'ultimo caso l'azione riformatrice del governo di

babilmente nei prossimi trimestri un'espansione straordi-

Pechino è stata considerata unanimemente rapida ed effi-

naria. Nei primi tre quarti del 2012, infatti, circa l'11% del

cace, con sempre più strumenti bancari e di investimento

commercio estero complessivo della Cina è stato regolato

disponibili in yuan all'estero, sempre più istituti di credito

in renminbi, a fronte del 9% nel 2011 e del 2% nel 2010.

che stanno entrando nel mercato del renminbi offshore,

Questa percentuale probabilmente aumenterà, special-

sempre più piazze finanziarie desiderose di accaparrarsi

mente per quanto riguarda il commercio con altri paesi

una quota di mercato e sempre più commercio internazio-

emergenti. Stimiamo che nel 2013 il 15% del totale delle

nale cinese regolato nella valuta del Dragone. Ricorda in-

transazioni sarà in valuta cinese, per arrivare al 30% nei

fatti Rajeev De Mello, head of asian fixed income di Sch-

prossimi tre anni. Anche l'emissione di nuove obbligazioni

roders Asset Management: «La crescita creditizia sta ral-

in yuan su piazze offshore sta crescendo velocemente: nei

lentando nella seconda potenza del mondo; riteniamo

primi 11 mesi la quantità di nuovi dim sum collocati ha

però che le riforme economiche e finanziarie iniziate dal-

raggiunto i 110 miliardi di renminbi, in rialzo del 30% ri-

l'attuale governo continueranno con la nuova generazio-

spetto allo stesso periodo dell'anno precedente e più dei

ne di leader nel 2013. Inoltre il fenomenale sviluppo del

107,9 registrati in tutto il 2011. Oltre a Hong Kong una so-

mercato obbligazionario offshore in renminbi continua ad

cietà cinese a dicembre ha emesso i primi dim sum anche

attrarre l'interesse degli investitori, grazie alla forza della

a Londra». Nonostante le difficoltà strutturali e le sfide im-

valuta e alle prospettive di rivalutazione, insieme alla mi-

mani, il Dragone è vivo e vegeto.

I

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

27


Le due grandi incognite asiatiche L’India

Avanti con cautela Il paese, penalizzato da una burocrazia soffocante, conti con l'estero in rosso e un'inflazione sempre pesante, ha però saputo avviare qualche timida riforma e i mercati finanziari ne hanno preso atto, premiando l'indice azionario con un +25% nel 2012. Oggi le attese sono per un ulteriore miglioramento della crescita del Pil e un abbassamento dei tassi, che dovrebbe incrementare gli investimenti. Ma per puntare su questa enorme area occorre un'attentissima selettività e un'analisi molto scrupolosa degli ampi rischi ancora presenti er parlare di India, nulla può introdurre meglio

di Boris Secciani

dato atto che l'indice azionario ha offerto soddisfazioni

l'argomento di un recente studio di Raiffeisen

e David Tonello

agli investitori. Vale la pena infatti partire dall'andamento

P

28

Bank: «Come da attese, l’economia indiana nel

del mercato azionario di Mumbay, in quanto, come si può

secondo trimestre è cresciuta del 5,3% (an-

vedere, l'India sembra godere di un elevato ottimismo, di

nualizzato). I dati sulla produzione industriale

natura ciclica, derivante da un processo di crescita e rifor-

sono stati deludenti, in compenso ha colpito positivamen-

me economiche. Ciò appare ai più sorprendente, viste le

te l’andamento dell’inflazione con un aumento molto infe-

difficoltà strutturali in cui l'economia si dibatte. A favorire

riore alle attese. A sorpresa per molti osservatori, il gover-

comunque l'andamento dei listini vi è il fatto che le valu-

no ha portato avanti i suoi piani controversi di aprire il

tazioni, come di recente accade sui mercati emergenti, ap-

commercio al dettaglio alle imprese estere. Nonostante un

paiono decisamente convenienti. Alcuni dati chiave dell'e-

deficit della bilancia commerciale record a ottobre,

quity indiano vengono elencati da Stanislawski di Comge-

Moody’s ha comunque assegnato all’India un rating credi-

st: «Il mercato ha scambiato tra 13 e 17 volte gli utili tra il

tizio stabile. La combinazione di questi fattori ha dato nuo-

2003 e il 2007. Dunque il P/E attuale a 13,4x (sugli utili pre-

vo slancio ai mercati azionari indiani: il Bse Sensex è salito

visti per marzo 2014, fine del prossimo anno finanziario in-

di un ulteriore 4% circa e così da inizio anno ha fatto regi-

diano) è più vicino al confine più basso della sua banda e

strare un aumento del 25%. A novembre sono state ogget-

sembra interessante. Il mercato offre un dividend yield

to di forte richiesta in particolare le azioni del settore del-

dell’1,7% per l’anno finanziario 2013-2014, con una cresci-

le telecomunicazioni».

ta dei profitti intorno al 14% sull’anno».

In queste dichiarazioni dell'istituto austriaco, sono

Cyriaque Dailland, gestore di Convictions Asset mana-

egregiamente riassunte molte delle incognite che l'India

gement, torna invece sui fattori elencati da Raiffeisen

deve affrontare. Ma, prima di esaminare le incertezze, va

Bank per spiegare come il quadro complessivo indiano sia

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


«

Ha colpito

favorevolmente l’andamento dell’inflazione

con un aumento

»

molto inferiore alle attese

tutto sommato favorevole e le azioni quotate sui mercati

termine ciò attirerà capitali esteri per trarre vantaggio dal-

locali siano un buon strumento per cogliere questa cresci-

l’apertura verso nuovi investitori di alcuni settori (distribu-

ta: «Il mercato indiano dovrebbe continuare a essere bene

zione, banche). Inoltre l’India sarà uno dei pochi paesi a

orientato nei prossimi mesi per diverse ragioni. Prima di

potere abbassare i tassi nel 2013, elemento di solito favo-

tutto le riforme che si stanno realizzando creano un mo-

revole alle azioni. Infine la maggior parte degli investitori

mentum favorevole e aumenteranno il potenziale di cre-

è in questo momento molto prudente sull’India, mentre

scita (non inflativo) di lungo periodo del paese. A breve

esistono opportunità importanti nel paese».

I

Le opportunità

Soprattutto i ciclici orge spontaneo a questo punto cercare di identifi-

S

parte domestica dell'economia dell'India siano molto forti.

care le citate opportunità. Sanjiv Duggal, senior

I consumi tengono anche nelle aree rurali e l'India ha i

portfolio manager, e Roshan Padamadan, product

tassi di crescita demografica migliori al mondo. Investire

specialist, di Hsbc Gif Indian Equity, più che fare nomi

sulla piazza di Mumbai sul lungo periodo è quindi da con-

preferiscono dare un'idea generale di quali caratteristiche

siderare. Se non ci sbagliamo nel’ipotesi di tassi di interes-

cercare in un investimento indiano: «Il nostro portfolio è

se più bassi nel 2013, riteniamo che essi avranno un impat-

caratterizzato da una forte propensione verso i ciclici. La

to positivo sulle società che agiscono localmente in setto-

nostra visione di lungo periodo è che i fondamentali della

ri ciclici. Innanzitutto beneficeranno di costi più bassi, in

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

29


Le due grandi incognite asiatiche L’India

I primi 15 fondi comuni azionari che investono sull’India Descrizione

30

Valuta

ISIN

Patrimonio

Goldman Sachs Funds Sicav India Equity Portfolio E Acc.

Eur

LU0333810850

9.023.845

BlackRock Global Funds Sicav BGF India D2 Cap.

Eur

LU0288299570

3.994.733

Bnp Paribas L1 Equity India Classic/Cap.

Eur

LU0531764370

1.923.574

Invesco Funds Sicav India Equity E

Eur

LU0267984697

21.818.047

Franklin Templeton IF Sicav Franklin India I Acc.

Eur

LU0231205427

14.250.316

Russell OpenWorld PLC India Focus Equity B

Eur

IE00B5VL7X88

4.414.798

Fidelity Funds Sicav India Focus A Dist.

Eur

LU0197230542

493.590.283

Pictet India Index R

Eur

LU0625739700

Ing (L) Sicav Invest India Focus P Cap.

Eur

LU0323395904

Fideuram Gestions SA (Fonditalia) Equity India (F31) T

Eur

LU0553726836

Pictet Indian Equities R

Eur

LU0255979154

39.312.178

JPMorgan Funds Sicav JF India D Acc.

Eur

LU0522352516

6.950.000

AllianceBernstein SA India Growth Portfolio A

Eur

LU0430678697

Dws Investment SA Dws India

Eur

LU0068770873

219.211.438

Pioneer AM SA Pioneer Funds - Indian Equity E Cap.

Eur

LU0363632158

64.518.289

1.797.422

seconda misura vedranno una ripresa nelle loro attività.

crescita secolare che noi apprezziamo. Siamo positivi su

La nostra visione si esprime quindi in un overweight sui

Cummins, Maruti/Suzuki e Cadilla Healthcare, per citare

settori healthcare, consumi discrezionali, materiali di base

tre convinzioni. In termini di trend secolari, siamo esposti

e industriali». Preferenza per la ciclicità, espressa nel bino-

da una parte a un aumento dei consumi nei mercati emer-

mio consumi e investimenti, viene espressa anche da Dail-

genti (Hindustan Unilever, Maruti/Suzuki, Jagran), dall'al-

land di Convictions: «Lo sviluppo dei consumi è un tema

tra agli investimenti in infrastrutture e alla riduzione del

d’investimento forte in India, con una classe media sem-

deficit indiano dell’energia: Bhel (Bharat Heavy), Ntpc,

pre più importante e una demografia sempre molto soste-

Gail, leader nelle esportazioni, Cummins India, Infosys».

nuta. Bisognerà però fare attenzione a concentrarsi sulle

Conferma alcune di queste scelte anche Pierre Puybasset,

società leader, capaci di difendersi da una concorrenza

portavoce di Financière de l’Echiquier: «Ci piacciono so-

sempre più aggressiva. L’altro tema interessante, grazie alle

cietà come Hindustan Unilever, che traggono profitti da

riforme e a una politica monetaria più accomodante, è

una crescente domanda per prodotti sempre più sofistica-

quello degli investimenti, soprattutto in infrastrutture».

ti e che sono gestite secondo standard internazionali».

A fare nomi precisi per le scelte di investimento è però

Non è comunque tutto oro quel che luccica: la selettività

Stanislawski di Comgest: «I farmaceutici sono un settore di

è anche in questo caso la parola chiave, con l'evidenziazione

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


Fonte: www.fondionline.it

Perf. 1 anno

Volat. annua 1 anno

Sharpe 1 anno

Perf. 3 anni

Volat. annua 3 anni

Sharpe 3 anni

Perf. 5 anni

Volat. annua 5 anni

Sharpe 5 anni

32,387

21,581

0,204

20,160

22,633

0,053

20,407

21,221

0,135

5,903

21,746

0,021

-25,315

29,787

-0,016

20,214

18,344

0,149

19,321

21,693

0,130

8,704

22,098

0,028

-30,839

33,769

-0,016

19,318

19,373

0,131

19,198

20,091

0,049

-0,210

28,908

0,010

19,175

21,666

0,118

18,815

19,261

0,140

12,906

21,971

0,036

-26,334

31,481

-0,015

18,498

21,173

0,123

17,163

21,274

0,122

4,844

22,730

0,019

16,610

20,219

0,117

16,222

20,247

0,123

-9,916

22,817

-0,008

-37,806

32,616

-0,027

16,110

19,545

0,116

14,756

21,231

0,107

14,079

19,615

0,114

-8,122

21,692

-0,007

-34,677

32,171

-0,023

10,685

22,383

0,082

-8,309

22,767

-0,006

in particolare, come ad esempio accade in Cina, di alcuni

in India è in effetti intorno al 2%», confermano Sanjiv

comparti più rischiosi. Ecco quelli indicati da Stanislawski di

Duggal e Roshan Padamadan, di Hsbc Gif Indian Equity,

Comgest: «Evitiamo il gruppo di aziende Reliance Anil Amba-

che però aggiungono: «Comunque l'argomento dividend

ni, uno dei maggiori conglomerati in India di telecomunica-

yield diventa meno rilevante per un titolo growth, dato

zioni, finanza, produzione e distribuzione di energia, infra-

che gli azionisti traggono maggiori vantaggi dal fatto che

strutture e media, Gmr Group, società di infrastrutture con in-

le società reinvestano nelle loro attività. Ciò è conferma-

teressi in aeroporti, energia, autostrade e infrastrutture urba-

to dal notevole apprezzamento del mercato indiano nel

ne, e Gvk (produzione di energia, carbone, aeroporti e traspor-

decennio ottobre 2002-ottobre 2012 espresso in dollari

ti, biologia). Secondo il tipico approccio quality growth di

Usa: +400%».

Comgest, il nostro stock picking ci porta a essere sottoponde-

La notevole performance del Sensex nell'ultimo anno

rati nelle azioni dei settori finanziario e delle materie prime».

e nell'ultimo decennio (in particolare nel lustro 20022007), riporta al contributo di Raiffeisen Bank citato all'i-

DIVIDENDI BASSI

nizio, che come si è visto chiudeva su questo tema e apri-

Infine, va detto che le società quotate sul Sensex sono

va su quello correlato della crescita economica, sulla qua-

note per pagare dividendi piuttosto bassi: «Il dividend yield

le vale la pena soffermarsi un po'. Un quadro della situa-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

31


Le due grandi incognite asiatiche L’India

zione fino a oggi lo danno ancora Sanjiv Duggal e Roshan

ri domestici (rallentamento degli investimenti), in parte

Padamadan: «La crescita reale del Pil è stata in media del

per fattori globali (ad esempio la crisi dell'Eurozona). Una

7,6% negli ultimi 10 anni, con un aumento nominale an-

crescita su questi livelli corrisponde a un minimo ciclico e

cora più alto, in zona mid-teens. Negli ultimi tre trimestri,

ha accentuato le preoccupazioni per il disavanzo dei con-

però, l’incremento è sceso al 5,3-5,5%, in parte per fatto-

ti pubblici».

I

I problemi ancora aperti

Scarsa competitività e inflazione è indubbiamente una dicotomia fra economia e mercati finanziari destinata a risolversi in un

S’

mostrato una nuova accelerazione, passando dal 3,9% al 5,4% del Pil.

finora il relativo soft landing a livello macro ha fatto fati-

UNA VALUTA DEBOLE E INSTABILE

ca a mostrarsi nei corsi dell'equity (anche se i segnali inco-

Dove ci sono ampi deficit con l'estero vi sono spesso anche

raggianti non mancano), l'India è riuscita a inserirsi nel

una valuta debole e instabile e un elevato tasso di inflazio-

ciclo di risk-on globale, nonostante un'economia in forte

ne. L'India negli ultimi anni si è trovata a gestire entrambi

difficoltà. Non solo la crescita ha mostrato un deteriora-

i problemi. La rupia infatti è da anni una delle divise più de-

mento marcato: il paese infatti continua a mostrare fon-

boli dell'Asia: solamente nell'ultimo trimestre del 2012 ha

damentali tipici di un vecchio paese emergente più che

perso circa il 5% contro il dollaro. Anche l'inflazione conti-

quelli di una nuova potenza.

nua a non dare requie, nonostante la mancanza da un po'

modo o nell'altro. Al contrario della Cina, dove

Il livello di competitività indiano non appare oggi ele-

di tempo a questa parte di uno shock nei corsi delle mate-

vatissimo: il paese innanzitutto non è una potenza espor-

rie prime: in tutto il 2012 i valori registrati sono stati co-

tatrice come la Cina. La produzione, a parte qualche pun-

stantemente sopra il 7%. Un simile quadro rende difficile

ta di eccellenza nei servizi, è orientata al basso valore ag-

pensare di potere abbassare i tassi di interesse, nonostante

giunto ed è concentrata sul mercato domestico. Il subcon-

la grande necessità di questo intervento. Perciò non sor-

tinente non ha ingenti risorse energetiche, tanto che

prende che la Reserve Bank of India non intervenga più

l'80% dei combustibili fossili utilizzati viene importato. A

dall'aprile del 2012. Anche le aspettative per il prossimo

ciò si aggiunge l'appetito degli investitori indiani per gli

meeting del 29 gennaio sembrano ridotte, con molti anali-

acquisti all'estero di oro, spesso utilizzato come bene rifu-

sti che attualmente prevedono un taglio di 25 punti base,

gio e come collaterale per ottenere credito in un sistema

a fronte dei 50 previsti generalmente fino a poco tempo fa.

finanziario caratterizzato da molte entità shadow

Vista dunque la situazione di relativo rallentamento

banking. Il risultato è che l'India presenta un elevato defi-

del 2012, la prima domanda agli operatori non può che es-

cit di partite correnti, che nel terzo trimestre del 2012 ha

sere se vedono una ripresa, anche se non nuoce ricordare che nel contesto globale l'India, da sempre concentrata su se stessa e sui propri consumi, non ha certo deluso quanto a performance, salvo aspettative irrealistiche. In generale l'entusiasmo non sembra abbondare per quanto riguarda la congiuntura. Indicativo al riguardo il parere di Stanislawski di Comgest: «L’outlook per l’anno finanziario 2013, alla luce delle difficoltà attuali, indica una crescita del 5,5%, la più bassa dall'anno fiscale 2004. Il periodo finanziario 2014 vedrà un miglioramento del Pil, atteso tra il 6% e il 6,5%. Questo anche grazie alla comparazione con il 5,5% dell’anno precedente. La bassa crescita dell'eco-

32

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


nomia è dovuta a una battuta d’arresto nelle spese per gli

POSSIBILE CIRCOLO VIRTUOSO

investimenti: così solo il consumo sta guidando la crescita.

Il tema delle riforme è in effetti importantissimo: riusci-

Anche l’agricoltura non ha contribuito molto, con i mon-

re a smantellare una burocrazia soffocante e aprire i set-

soni di giugno-settembre 2012 che non hanno giovato al-

tori attualmente chiusi dell'economia sono elementi di

le colture in misura significativa. Per l'anno fiscale 2014 ci

grande importanza per il futuro del paese. In questo sen-

aspettiamo che gli investimenti contribuiscano alla cresci-

so, come visto, qualche progresso di recente sembra es-

ta del Pil, dal momento che questi dovrebbero vedere un

serci stato. L'avvio di un processo di riforme permettereb-

po’ di ripresa inizialmente grazie alla spesa del governo e

be di avviare un circolo virtuoso di più ampi investimen-

poi, con il calo dei tassi d’interesse, del settore privato. L'a-

ti esteri, maggiore crescita e di maggiore qualità, upgra-

gricoltura inoltre potrebbe contribuire, ma ciò dipenderà

ding infrastrutturale, migliori saldi commerciali e quindi

dai monsoni».

un progressivo risanamento della bilancia commerciale e

Non dissimili i toni di Cyriaque Dailland di Convic-

dei conti pubblici, anch'essi in forte disavanzo.

tions: «La crescita indiana dovrebbe riprendersi legger-

Proprio sul tema degli investimenti esteri, in questo

mente nel 2013. Nel 2012 dovrebbe essersi stabilizzata

caso sui flussi finanziari, arriva da Comgest un'analisi si-

intorno al 5-5,5% e per l’anno prossimo possiamo spe-

gnificativa: «Il mercato indiano sta correndo su una gam-

rare in un 5,5-6%. In effetti, benché alcune riforme

ba di afflussi di Fii (Investimenti istituzionali esteri). Ha

strutturali importanti (distribuzione, banche) stiano per

avuto una corsa spettacolare del 26% nel 2012 per via di

essere introdotte, il loro impatto sul potenziale di cre-

23 miliardi di dollari di capitali istituzionali esteri in arri-

scita dell’economia sarà molto progressivo. Inoltre la cre-

vo nel mercato azionario indiano. Questo è l’afflusso an-

scita mondiale può restare modesta ancora nel 2013,

nuale più alto nel mercato secondario. Il picco preceden-

intorno al 2,5-3% massimo, e quindi non costituirà uno

te risale al 2010, quando in borsa sono entrati 20 miliar-

stimolo supplementare per l’economia indiana».

di di dollari. Le dimensioni del settore dei fondi comuni in

Sugli stessi temi ma un poco più ottimista Sven

India si sono contratte e le assicurazioni hanno visto un

Schubert, head of emerging markets research di Vonto-

rallentamento: non ci aspettiamo quindi una ripetizione

bel Asset Management: «Ci aspettiamo chiaramente

della stessa entità di flussi in entrata nei fondi comuni e

un'inflazione più moderata nel 2013. Inoltre il deficit del

quindi non assisteremo a una performance spettacolare

saldo di partite correnti dovrebbe diminuire. La valuta

nel 2013».

sembra inoltre ormai a un livello adeguato, con già pa-

Come si può dedurre dalle molteplici testimonianze

recchi fattori negativi scontati. Pensiamo che anche il

e dalle analisi, ci vorrà ancora del tempo per compren-

mercato, secondo il nostro modello, sia a fair value. Date

dere se l'ottimismo nonostante tutto del 2012 si rivelerà

le nostre aspettative di ripresa economica globale, in par-

giustificato da una realtà fondamentale destinata solo a

ticolare in Asia, pensiamo comunque che vi sia un buon

migliorare o se invece la cautela che gli investitori stra-

potenziale per l'azionario indiano. La nostra view è basa-

nieri hanno cominciato a mostrare si dimostrerà l'opzio-

ta sul fatto che ci aspettiamo un trend positivo nelle pre-

ne più adeguata per approcciare il secondo grande colos-

visioni di utile da parte degli analisti».

so dell'Asia.

I

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

33


Le due grandi incognite asiatiche Cina e India con gli Etf

A Shanghai, Hong Kong e Mumbai senza gestore Un modo semplice, immediato e conveniente per accedere alle borse dei due paesi, senza dovere prendere complicate decisioni di gestione. Per quanto riguarda il Dragone questo strumento consente in alcuni casi di ottenere l'esposizione sia verso le azioni A quotate sui mercati della Madre Patria, che un risparmiatore non può acquistare direttamente, sia verso i titoli di tipo H negoziati a Hong Kong ina e India in poche parole: 2,5 miliardi di

C

di Dario Palladini

I DUE PAESI SECONDO AMUNDI

persone, classe media in via di espansione, dariopalladini@fondionline.it Amundi propone al pubblico dei risparmiatori un clone per forza lavoro in aumento, domanda interna

ciascuno dei due mercati: l'Amundi Etf Msci China repli-

in forte crescita. La prima è in procinto di

ca l'andamento dell'indice Msci China H, denominato in

divenire la più importante economia del

euro, che consente l'esposizione a una cinquantina dei

mondo, mentre la seconda lo diventerà, secondo alcuni

principali titoli del mercato cinese quotati alla borsa di

analisti, tra 40 anni circa. La dipendenza dell'economia

Hong Kong. Conforme alla normativa europea Ucits IV,

mondiale da questi due giganti, già ora, ma ancora più in

l'Etf di Amundi ha un costo annuo dello 0,55% e si avvale

prospettiva futura, è ormai evidente agli occhi di tutti. La

di una metodologia di replica sintetica del sottostante. Il

Cina è il motore della crescita, l'India probabilmente lo

fondo passivo francese è stato messo sul mercato il 26 feb-

diventerà. Il ciclo economico internazionale dipende, e

braio del 2009 e attualmente amministra un patrimonio di

dipenderà sempre più, da questi due paesi.

oltre 117 milioni di euro, raccolti sulle piazze di Milano,

Su Borsa Italiana sono disponibili per gli investitori di-

34

Francoforte, Londra, Parigi e Amsterdam.

versi prodotti che fanno riferimento ai principali indici rap-

L'Amundi Etf Msci India si pone invece l'obiettivo di

presentativi delle economie dei due colossi asiatici: si trat-

replicare il più fedelmente possibile l'andamento dell'omo-

ta di Etf emessi dalle più importanti case mondiali. Otto

nimo sottostante Msci India, anch'esso denominato in eu-

strumenti hanno sottostanti che riguardano la Cina, cinque

ro, come del resto il clone stesso. Il benchmark consente

invece sono dedicati a benchmark del mercato indiano.

l'esposizione nei confronti dei 60 titoli azionari più impor-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


«

La Cina è in

procinto di

divenire la più importante economia del mondo,mentre l’India lo diventerà, secondo alcuni

»

analisti,tra 40 anni circa

tanti per capitalizzazione della borsa di Mumbai. Come il

lizzata che sfiora il 19%. La ripartizione settoriale eviden-

tracker precedente, anche questo Etf è stato lanciato alla

zia il predominio del comparto finanziario con il 37,7% di

fine del febbraio del 2009 e sinora ha raccolto capitali per

peso relativo all'interno dell'indice.

57,5 milioni di euro circa. Conforme alle direttive europee

Il Cs Etf (Ie) on Msci India mostra diverse caratteristi-

e dunque fiscalmente ottimizzato, l'Amundi Etf Msci India

che identiche allo strumento appena analizzato: è confor-

ha un Total expense ratio annuo dello 0,80% e viene ne-

me alle direttive europee, è domiciliato in Irlanda, è deno-

goziato sulle stesse borse dell’altro strumento sulla Cina.

minato in dollari Usa, è a capitalizzazione dei proventi e infine adotta anch'esso una metodologia di replica swap-

LE PROPOSTE DI CREDIT SUISSE

based. Il mercato di riferimento è ovviamente diverso,

Anche Credit Suisse offre al pubblico degli investitori un

trattandosi in questo caso di India e non di Cina: l'obietti-

prodotto per ognuno dei due paesi. Il primo, che riprodu-

vo del fondo è infatti replicare l'omonimo sottostante

ce il mercato cinese, è il Cs Etf (Ie) on Csi 300, che si pro-

Msci India Net Usd, rappresentativo delle società più ca-

pone di replicare, tramite una metodologia swap-based,

pitalizzate e liquide dell'universo investibile indiano, che

un paniere composto dai 300 titoli azionari cinesi più li-

coprano almeno l'85% della capitalizzazione dell'intero

quidi e capitalizzati tra quelli del tipo A, ossia titoli di so-

mercato. Il clone è stato messo a disposizione degli inve-

cietà costituite nella Repubblica Popolare Cinese esclusa

stitori il 24 agosto 2010 e sinora ha raccolto capitali per

Hong Kong, negoziati in yuan cinesi (Cny) sulle borse va-

oltre 47 milioni di dollari. Si evidenziano la preminenza del

lori di Shanghai e Shenzhen. Il fondo è domiciliato in Ir-

comparto industriale (26,7% del portafoglio) e una vola-

landa e denominato in dollari Usa: si pone dunque un du-

tilità annualizzata del 32,2%.

plice problema di rischio valutario per l'investitore europeo, dal momento che anche il benchmark, come abbiamo

DEUTSCHE BANK TRA AZIONI A E H

appena visto, è denominato in yuan. Lanciato il 20 agosto

Deutsche Bank, con la sua ricca offerta, propone due clo-

del 2010, l'Etf è scambiato sulle piazze di Zurigo, Milano,

ni del mercato cinese: il db x-trackers Csi 300 Index Etf e

Londra, Parigi e Francoforte e ha raccolto a oggi un patri-

il db x-trackers Ftse China 25 Etf. Il primo è un indice pon-

monio di oltre 102 milioni di dollari. Il clone della banca

derato sulla base della capitalizzazione di mercato corret-

elvetica, che è a capitalizzazione dei dividendi ed è stato il

ta per il flottante che replica la performance delle 300 A

primo in Italia a dare l'accesso alle A shares cinesi, è carat-

share cinesi più capitalizzate e liquide quotate in yuan sul-

terizzato da un Ter dello 0,50% e da una volatilità annua-

le borse di Shanghai e Shenzhen. Ricordiamo che questo ti-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

35


Le due grandi incognite asiatiche Cina e India con gli Etf

po di azioni è difficilmente acquistabile da parte di chi non

portante in India. Il prodotto viene distribuito negli stessi

risiede in Cina: esse infatti sono trattabili solo da investito-

paesi nei quali è collocato l'Etf visto in precedenza.

ri internazionali ai quali è stata concessa una particolare licenza. Il fondo è stato lanciato il 27 giugno 2012 e ha già

DUE STRUMENTI DA ISHARES

attirato capitali per 518 milioni di dollari Usa (valuta nella

E veniamo a iShares: il principale emittente mondiale di

quale è denominato). Conforme alle direttive europee, l'Etf

Exchange traded fund si propone agli investitori con uno

capitalizza i proventi e ha un Ter dello 0,50%. Quotato a

strumento per ciascuno dei due mercati. L'iShares Ftse

Milano, Londra, Francoforte e su altre borse del Vecchio

China 25 replica l'ormai noto benchmark composto dai

Continente, il fondo mostra un dividend yield dell'1,48% e

maggiori 25 titoli azionari cinesi quotati a Hong Kong e

un P/E medio di 18,58. La ripartizione settoriale evidenzia

scelti tra le azioni di tipo H e le red share. Caratterizzato

la preponderanza del comparto finanziario (38,6%).

dalla replica fisica, il fondo, come il sottostante, viene pon-

Il db x-trackers Ftse China 25 Etf, a differenza dello stru-

derato in base alla capitalizzazione del flottante. La ripar-

mento appena visto, consente l'esposizione nei confronti

tizione settoriale è del tutto analoga al prodotto omologo

delle blue chip cinesi quotate sulla borsa di Hong Kong, at-

di db e vede la decisa preponderanza del comparto finan-

traverso la replica di un paniere di 25 titoli azionari scelti in

ziario, seguita a debita distanza dalle telecomunicazioni e

base a capitalizzazione e liquidità, per ognuno dei quali c'è

dall'energetico. L'Etf, conforme ai requisiti Ucits, è domi-

un limite massimo all'interno del portafoglio pari al 10%. Il

ciliato in Irlanda e viene ribilanciato ogni tre mesi nei suoi

fondo, messo sul mercato il 19 giugno 2007 e conforme ai

componenti. La stessa periodicità contraddistingue la di-

requisiti Ucits, amministra attivi per circa 245 milioni di dol-

stribuzione dei dividendi (yield di distribuzione 2,38%). Il

lari americani e capitalizza i proventi al proprio interno. Quo-

clone della società del gruppo BlackRock è denominato in

tato su tutte le principali borse europee e in Cile, Hong Kong

dollari Usa, ma viene scambiato in euro su Borsa Italiana.

e Singapore, l'Etf teutonico si contraddistingue per un divi-

Gli attivi amministrati ammontano a oggi a 1.160 milioni

dend yield del 3,24% e un P/E medio di portafoglio di 8,83

di dollari Usa circa (il fondo è stato lanciato il 21 ottobre

(alquanto contenuto), mentre il Total expense ratio è dello

2004 ed è quotato sulle principali borse del Vecchio con-

0,60%. La suddivisione per comparti mette in luce il netto

tinente). Il Ter annuo è dello 0,74%.

predominio del settore finanziario su tutti gli altri con il

&P Cnx Nifty India Swap, come dice il nome L'iShares S&

58,14% di peso relativo; basti pensare che immediatamente

stesso, è uno strumento messo a disposizione del pubblico a

dopo viene il comparto delle telecomunicazioni con appena

partire dal 14 settembre 2010 e, attraverso una replica di ti-

il 16,46% e poi ancora l'energetico con il 14,85%.

po sintetico, offre l'esposizione alle 50 azioni indiane mag-

Deutsche Bank propone poi al pubblico degli investi-

giori per capitalizzazione e liquidità quotate sul National

&P Cnx Nifty Etf, indiciztori, sull'India, il db x-trackers S&

Stock Exchange di Mumbai. L'indice viene ponderato in ba-

zato a uno dei due principali benchmark rappresentativi

se alla capitalizzazione del flottante e, per tutelare gli inve-

&P Cnx Nifty Total Return. Quedel mercato indiano, lo S&

stitori, abbina il ricorso a diverse controparti swap a posizio-

sto sottostante è composto da 50 titoli appartenenti a 22

ni overcollateralizzate. Il tracker, denominato in dollari Usa,

differenti settori dell'economia del subcontinente indiano,

è negoziato in euro su Borsa Italiana dal 4 maggio 2011 e a

che insieme rappresentano all'incirca il 55% della capita-

oggi è forte di un patrimonio di quasi 50 milioni di dollari. Si

lizzazione totale del National Stock Exchange of India.

caratterizza per il ribilanciamento trimestrale del portafoglio

L'Etf, che ha un costo totale annuo dello 0,85%, è stato of-

e per l'accumulazione dei proventi. Il costo annuo di mante-

ferto al pubblico a partire dal 5 luglio 2007 e attualmente

nimento è dello 0,85% e la suddivisione per comparti vede al

ha asset under management per 282,5 milioni di dollari

primo posto le banche con un peso relativo del 21,16%, se-

circa. Avendo un sottostante di tipo total return, il fondo

guite dall'informatica (11,91%) e dal tabacco (8,72%).

è a capitalizzazione dei proventi. Il dividend yield è

36

dell'1,47% e il P/E medio di portafoglio è pari a 15,69. I

IL TRIS DI LYXOR

comparti finanziario (29,44%) ed energetico (12,34%) ri-

Lyxor, a lungo primo emittente di Etf in Italia, presenta

vestono la maggiore importanza all'interno del paniere di

un'offerta forte di tre proposte, due per il mercato cinese e

riferimento, seguiti dall'informatico (11,95%), molto im-

una per quello indiano. Il Lyxor Etf Hong Kong (Hsi) replica

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


Tredici prodotti per sbarcare in due grandi paesi Etf

Isin

Ter

Perf. 12 mesi

Perf. 36 mesi

Amundi Etf Msci China

FR0010713784

0,55%

21,96%

nd

Amundi Etf Msci India

FR0010713727

0,80%

21,66%

nd

Cs Etf (Ie) on Csi 300

IE00B5VG7J94

0,50%

20,56%

nd

Cs Etf (Ie) on Msci India

IE00B564MX78

0,75%

22,66%

nd

db x-trackers Csi 300 Index Etf

LU0779800910

0,50%

nd

nd

db x-trackers Ftse China 25 Etf

LU0292109856

0,60%

19,26%

13,53%

db x-trackers S&P Cnx Nifty Etf

LU0292109690

0,85%

21,21%

7,17%

iShares Ftse China 25

IE00B02KXK85

0,74%

19,82%

14,10%

iShares S&P Cnx Nifty India Swap

IE00B3YX1R94

0,85%

22,36%

nd

Lyxor Etf Hong Kong (Hsi)

FR0010361675

0,65%

26,29%

25,83%

Lyxor Etf China Enterprise

FR0010204081

0,65%

20,54%

8,12%

Lyxor Etf Msci India

FR0010361683

0,85%

22,04%

3,15%

PowerShares Ftse Rafi Hong Kong Fund

IE00B3BPCG45

0,55%

26,44%

nd

l'indice azionario Hang Seng Net Total Return denominato in

toli azionari della borsa di Mumbai scelti in base a criteri di

dollari di Hong Kong (Hkd) ed è stato collocato sul mercato

capitalizzazione, liquidità e rappresentatività. L'Etf, che a

nel settembre del 2006, raccogliendo sinora circa 148 milioni

oggi ha raccolto capitali per poco più di un miliardo di eu-

di euro di capitali sulle piazze di Milano, Parigi e Francoforte.

ro ed è a capitalizzazione dei proventi, vede la preminenza

Conforme a Ucits IV, il fondo francese distribuisce i dividendi

del comparto bancario (29,37%), seguito dall'It (14,71%),

(una o due volte all'anno a seconda degli anni e dell'anda-

dall'energetico (11,99%) e dai beni di consumo (10,14%).

mento del prodotto) e ha un Ter annuo dello 0,65%. I componenti di portafoglio sono una cinquantina (attualmente 49), appartenenti perlopiù ai settori finanziario (46,17%), immobiliare (9,88%), energetico (9,63%) e telecom (8,98%).

LE LARGHE CAPITALIZZAZIONI DI POWERSHARES L'ultimo strumento che entra a fare parte della nostra rassegna è il PowerShares Ftse Rafi Hong Kong Fund, co-

Il Lyxor Etf China Enterprise, a differenza del clone

struito sull'omonimo indice di riferimento e composto da

appena analizzato, replica l'Hang Seng China Enterprises

un paniere di una cinquantina di titoli (anche se al momen-

Net Total Return, indice a capitalizzazione costituito da

to sono solo 37) selezionati non sulla base di meri criteri di

40 titoli di società cinesi quotate a Hong Kong in Hkd.

capitalizzazione ma, come è tipico degli indici della serie

Questo sottostante si rivela più concentrato, rispetto al

Rafi, guardando a quattro indicatori di tipo fondamentale,

precedente, sia perché i componenti di portafoglio sono in

quali il patrimonio netto, il fatturato medio degli ultimi

numero minore, sia perché la prevalenza del comparto fi-

cinque anni, i flussi di cassa per lo stesso periodo di tempo

nanziario si fa più accentuata (58,84%). Seguono l'ener-

e la media dei dividendi degli ultimi cinque anni.

getico col 17,01% e i materiali di base col 9,73%. L'Etf è

Il fondo, a replica fisica e denominato in dollari Usa, è sta-

stato lanciato nel luglio 2005 e attualmente è quotato sul-

to lanciato nel settembre del 2008, anche se ha adottato

le borse di Milano, Parigi, Francoforte, Madrid e Bruxelles,

l'attuale sottostante solamente dall'1 febbraio 2010. I tito-

sulle quali ha raccolto capitali per 974 milioni di euro. Co-

li che costituiscono il portafoglio di riferimento (ribilancia-

me il tracker precedente, è conformato Ucits, ha un Ter

to annualmente) appartengono quasi esclusivamente al

dello 0,65% e presenta un rischio cambio Eur/Hkd.

segmento large cap (59% circa large cap value, 36% circa

Il Lyxor Etf Msci India, terzo e ultimo prodotto di Lyxor

large cap growth); solo il 5% circa del benchmark è compo-

a proposito di Cina ed India, viene proposto agli investitori

sto da titoli a media capitalizzazione; del tutto assenti i ti-

dall'autunno del 2006 e attualmente è negoziato in Italia,

toli a bassa capitalizzazione. I comparti finanziario ed ener-

Francia, Germania, Spagna e Belgio a un costo totale annuo

getico hanno il peso maggiore all'interno della ripartizione

dello 0,85%. Il sottostante è l'Msci Daily Emerging

settoriale. È prevista trimestralmente la distribuzione dei

Markets India Net Total Return Index, costituito da 73 ti-

dividendi. Il costo annuo totale è dello 0,55%.

I

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

37



&

PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV

PROMOTORI&CONSULENTI

Gennaio 2013

Consulenza fee-only

Commissioni da retrocedere

La situazione in Italia

Pochi la fanno davvero

Non sempre basta la parcella

Un mercato ancora agli albori

Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim

«La forza del multibrand»


Promotori&Consulenti Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim

Una nuova rivoluzione copernicana a cura di Massimiliano D’Amico

sultati che stiamo conseguendo sembrano premiare la qualità e la versati-

Dopo essersi lasciata alle spalle 12 mesi all’insegna della crescita, la sim friulana è convinta di avere le carte in regola e la strategia giusta

onfrontarsi sul mercato con i big player della promozione fi-

nalità del nostro approccio. Per prose-

C

lità della nostra offerta e la professio-

nanziaria in Italia non è affatto

guire questo percorso abbiamo avvia-

semplice. Ma Copernico sim mostra

to una serie di iniziative che puntano

prospettive di più largo respiro che

a migliorare la gestione e ad assicura-

vanno al di là della contingenza del

re continuità alla crescita aziendale.

conto economico o degli utili da regi-

Uno di questi, per esempio, è il pro-

strare nei prossimi sei mesi. Saverio

gramma per l’inserimento dei giova-

Scelzo, presidente e amministratore

ni da avviare alla professione del pro-

delegato della società friulana, spie-

motore finanziario».

ga la differenza tra multibrand reale

per continuare a prosperare. Un

e di facciata e rimarca i punti di forza

Copernico come si sta muovendo, nel-

della rivoluzione “copernicana” sul

la pratica, per rispondere allo scarso

piano che ruota intorno alla

fronte fee-only.

turnover generazionale che sta con-

coesione aziendale e alla

Qual è il bilancio della sua struttura,

«Come evidenziato dai report pubbli-

nell’ultimo anno?

cati periodicamente da Assoreti, nel

consulenza finanziaria, che viene

«Malgrado il momento resti delicato,

nostro paese si assiste a una forte

Copernico ha chiuso 12 mesi molto po-

contrazione, rispetto alla prima metà

considerata sacra. E in tal senso

sitivi, registrando utili in crescita ri-

degli anni ‘90, del numero dei profes-

spetto al medesimo periodo dello

sionisti operativi. I dati segnalano,

non mancano alcune

scorso anno. Siamo riusciti non solo a

inoltre, che solo pochi giovani riesco-

mantenere costantemente la raccolta

no realmente a inserirsi con successo

netta in territorio positivo, ma anche

sul mercato. Per rispondere a questa

ad ampliare il nostro portafoglio

sfida ormai tre anni orsono Coperni-

clienti. Possiamo dunque essere ra-

co ha avviato un programma ad hoc

gionevolmente soddisfatti. Nel corso

per valorizzare e inserire nella strut-

del 2012, inoltre, abbiamo accolto (uso

tura alcuni giovani di talento e mi

questo termine e non reclutato per-

preme sottolineare che l’investimen-

ché noi non siamo militari) nella

to, all’epoca molto criticato dai com-

struttura una decina di professionisti

petitor, si è rivelato una visione lun-

con i quali puntiamo a costruire un

gimirante e vincente. Le nuove risor-

rapporto solido e soddisfacente. I ri-

se che abbiamo accolto, infatti, si so-

trassegnando la promozione in Italia?

punzecchiature ai competitor. «Il multibrand è in gran parte utilizzato come specchietto per le allodole per collocare i ben più remunerativi prodotti di casa» 40

Gennaio 2013


no dimostrate non solo portatrici di risorse finanziarie, ma soprattutto di ricchezza umana, energia, entusia-

«

smo e voglia di fare. Questo è, secondo il mio parere, il fattore più rilevan-

Se fatto

te, perché in Copernico il capitale umano rappresenta la ricchezza più

bene,il

importante, il pilastro su cui basare la crescita nei prossimi anni. È ovvio

multibrand deve

che per tradurre in pratica queste teorie è fondamentale assicurare ai

essere sempre

giovani, così come ai professionisti senior, una formazione permanente

proposto in totale

che interessi tutto l’arco della loro carriera».

assenza di

Tornando ai dati di raccolta, quale

»

conflitto

strumento d’investimento ha raccolto maggiori consensi in questi 12 mesi?

d’interessi

«È bene ricordare che siamo stati i pionieri del multibrand nel nostro paese. Copernico è stata fondata nel 1999 e attualmente può contare su oltre 30 accordi di distribuzione con

questi principi fondamentali, non ca-

nancière de l'Echiquier, giusto per ci-

le più importanti case d’investimen-

sualmente, dunque, i portafogli dei

tarne due che all’epoca in Italia erano

to del mondo. Premesso che ogni por-

nostri clienti hanno segnato buone

poco note. Pensi che, quando orga-

tafoglio è calibrato dal nostro promo-

performance, evidenziando una cre-

nizzavamo i roadshow, contattavamo

tore e nel caso della fee-only dal no-

scita sostanziale del Nav».

telefonicamente i promotori finan-

stro ufficio studi sulle esigenze e le

ziari per stimolarli a partecipare agli

caratteristiche di ogni singolo clien-

Copernico sta facendo scouting per

eventi, perché, in pratica, queste case

te, possiamo dire che tradizional-

cercare società prodotto meno cono-

di gestione in Italia non le conosceva

mente non siamo molto esposti sul

sciute, ma dal grande potenziale?

nessuno».

mercato azionario, ma preferiamo

«La ricerca dei nuovi prodotti fa par-

un asset allocation maggiormente

te del nostro Dna ed è una costante

Il multibrand sembra essersi ormai

focalizzata sull’obbligazionario, spe-

per Copernico che vanta da sempre

radicato tra le reti. Qual è la sua opi-

cie quello internazionale, che si rita-

un ufficio studi che ha, tra gli altri,

nione?

glia mediamente il 70% degli asset in

proprio l’obiettivo di analizzare l’uni-

«Se è vero che quasi tutti i player uti-

gestione. Analizzando i flussi di rac-

verso degli strumenti d’investimento

lizzano il multibrand e molte società

colta, risulta evidente che la diversifi-

presenti sui principali mercati e di

prodotto possono essere distribuite

cazione degli investimenti, sia in ter-

valutarne le possibili evoluzioni. A tal

dalla gran parte delle reti di interme-

mini di società emittenti sia geogra-

proposito mi piace ricordare che ab-

diazione, è altresì corretto rimarcare

fica e di strumenti selezionati, rap-

biamo inserito all’interno della no-

che, nella pratica, questa strategia è

presenta uno dei punti nodali della

stra gamma la piattaforma Euresa Li-

in gran parte utilizzata come una sor-

consulenza offerta dai nostri profes-

fe che fin dall’inizio del 2000 com-

ta di specchietto per le allodole, allo

sionisti sul territorio. Attenendoci a

prendeva Carmignac Gestion e Fi-

scopo di collocare i ben più remune-

Gennaio 2013

41


Promotori&Consulenti Parla Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim

rativi prodotti di casa. Tant’è che nei

mo nulla e nulla c’è da scoprire. La

polemica, contiamo di replicare an-

contratti di consulenza il servizio è in

nostra strategia si basa da sempre,

che nel 2013 quanto di buono fatto

realtà un collocamento e la stragran-

semplicemente, sul presupposto che

negli scorsi 12 mesi, accogliendo una

de maggioranza dei competitor per

la consulenza finanziaria è sacra e,

quindicina di nuovi professionisti».

assicurare una decisione informata

per poterla assicurare effettivamen-

sul servizio richiesto è costretta a fare

te, sia fondamentale adottare il vero

Qual è l’identikit del professionista

firmare ai propri clienti il modulo sul

multibrand e stare alla larga da qual-

che state cercando?

conflitto d’interesse. Che cosa signifi-

sivoglia conflitto d’interessi. È chiaro,

«È molto semplice. Cerchiamo perso-

ca ciò? Che l’investitore, in possesso di

in ogni caso, che siamo ben attenti al-

ne serie e oneste, in grado di valutare

un potere contrattuale e informativo

le nuove tendenze tecnologiche utili

per bene le prospettive della profes-

ovviamente diverso rispetto agli in-

per snellire le incombenze che grava-

sione nel futuro e che abbiano rispet-

termediari, autorizza l’offerta, in pra-

no sui professionisti e per aiutarli

to per loro stessi. La nostra è una

tica, a sparargli addosso. Se fatto be-

nella loro operatività quotidiana. Già

struttura dalle dimensioni ancora

ne, al contrario, il multibrand deve es-

ora i membri del nostro team utiliz-

umane (contiamo circa 90 professio-

sere sempre proposto in totale assen-

zano una piattaforma molto sempli-

nisti) ed è fondamentale che i nuovi

za di conflitto d’interesse, con i distri-

ce che permette loro di conoscere, in

arrivi si sentano appagati e felici nel

butori che non dovrebbero in alcun

tempo reale, per esempio, il saldo del-

loro lavoro quotidiano perché il clima

modo produrre prodotti di bandiera,

la posizione e tutta una serie di infor-

aziendale deve sempre essere positi-

perché è poi lì che vanno a finire i ri-

mazioni sul cliente con un solo click.

vo. Noi, infatti, non consideriamo mai

sparmi dei clienti. Se analizziamo gli

La minore produzione della contrat-

i promotori come codici, semplici nu-

asset dei principali player del merca-

tualistica cartacea legata agli investi-

meri. Ne consegue che la gestione

to, scopriamo infatti che l’80-90%

menti, che per alcuni rappresenta

delle nostre risorse è volta a creare un

viene investito nei prodotti di casa e

un’emergenza, per noi è invece un

clima positivo e partecipativo all’in-

soltanto il 10-20% è realmente diver-

falso problema. Siamo ben felici, in-

terno della società e tra i singoli pro-

sificato negli strumenti offerti dalle

fatti, che al cliente resti in mano la

fessionisti che la compongono. Ciò

case di gestione che fanno parte del

documentazione necessaria per com-

che a prima vista potrebbe sembrare

bouquet multibrand. Questo feno-

prendere al meglio quale tipo di inve-

un semplice slogan, in Copernico tro-

meno la dice lunga sul grado di matu-

stimento ha disposto e quali asset

va conferma nei fatti. Non posso non

rità del mercato, specie dal punto di

manager gestiranno effettivamente i

rimarcare che il settore della consu-

vista dell’offerta».

suoi risparmi. Infine è bene precisare

lenza finanziaria in Italia risulta al

che Copernico sim non detiene i ri-

contrario altamente competitivo, con

Quali novità ha in serbo la sua strut-

sparmi dei clienti, i quali vanno diret-

molti professionisti costretti a vivere

tura per il 2013?

tamente alla società prodotto».

in un clima di conflitti, non solo d’in-

«Preferiamo non sbandierare sterili

42

teresse, che raramente trovano una

slogan per annunciare l’allargamen-

Quali target avete fissato per il 2013

to della gamma prodotti o per lancia-

dal punto di vista dell’inserimento

re un nuovo programma di recluta-

dei nuovi professionisti?

Su quali fattori punta Copernico per

mento. Questo mestiere lo lascio vo-

«Da tempo preferiamo non comuni-

affrontare i big player della consulen-

lentieri ad altri. La nostra convinzio-

care i nostri obiettivi sull’inserimento

za finanziaria?

ne infatti è che non esista alcuna bac-

dei nuovi professionisti. In un mondo

«Non ci penso lontanamente a sfida-

chetta magica per operare sul merca-

dove tutti cercano di fare i fenomeni e

re a singolar tenzone i big della con-

to, ma solo uno sforzo continuo e co-

sovente si gioca a chi la spara più

sulenza finanziaria italiana. Loro

stante, con il maggior numero di

grossa, noi rischieremmo di passare

hanno i loro obiettivi e noi i nostri.

strumenti possibili, per assistere ade-

per fessi, con i nostri obiettivi di cre-

Sarà, come consuetudine, la storia a

guatamente il cliente. Non inventia-

scita contenuti, ma reali. Al di là della

decretare il destino di ognuno. Gli

Gennaio 2013

risoluzione».


Gran Bretagna, riteniamo che l’avvio di questo scenario, al contrario, complicherebbe assai il percorso di molti nostri competitor, che rischierebbero di essere espulsi dal mercato». Alcune strutture che offrono l’advisory a parcella hanno annunciato di avere eliminato il doppio livello commissionale restituendo al cliente le fee sugli strumenti utilizzati nel portafoglio in consulenza. Come si sta muovendo Copernico da questo punto di vista? «La società che rappresento da tempo non solo ha annunciato di avere eliminato il doppio livello commissionale, restituendo al cliente le fee sugli strumenti utilizzati nel portafoglio in consulenza fee-only, ma mette in pratica quotidianamente questa direttiva. Purtroppo, da ciò che vedo, non obiettivi di Copernico sono, in ogni dare che in azienda, come promoto-

molti seguono il nostro esempio e

caso, di largo respiro e vanno al di là re finanziario, lavora anche mio figlio

continuano a fare pagare contempo-

della contingenza del conto economico Gianluca ormai da cinque anni».

raneamente ai clienti sia le provvigio-

o degli utili da registrare nei prossimi

ni sui prodotti acquistati sia la parcel-

sei mesi, tutti dati che mi interessano, La Gran Bretagna ha avviato nel 2013

la per il servizio di consulenza».

in realtà, fino a un certo punto. Perso- una vera e propria rivoluzione grazie nalmente vivo la mia azienda quasi all’arrivo della Retail distribution re-

Come quantificate la fee di advisory?

come la mia quarta figlia e per questo view. A che punto è, invece, la consu-

«La rivoluzione copernicana che ab-

motivo per noi in Copernico è norma- lenza fee-only in Italia e qual è la sua

biamo proposto consiste nel valoriz-

le mettere la qualità al primo posto. opinione sulla Rdr?

zare la relazione tra i professionisti e

Per qualità noi intendiamo la soddisfa- «Fin dalla sua nascita Copernico ha

l’azienda e in questa ottica il pricing

zione del nostro promotore e quella del intrapreso un percorso ben preciso,

del servizio di consulenza viene

cliente finale. Quando penso a Coper- che vede i suoi capisaldi nell’advisory

quantificato direttamente dal pro-

nico, vedo e tocco con mano una realtà indipendente e nel multibrand. Ab-

motore che, in sintesi, è il vero depo-

fondata sulla stabilità patrimoniale, biamo posto in pratica fin da subito

sitario della relazione con il cliente.

sulla sostenibilità del business, sull’ot- le basi per la creazione di un’azienda

Spetta dunque a lui stabilire e appli-

timo clima aziendale, tutti fattori che già pronta a recepire tutte le norme

care la parcella, che in genere è pro-

mi fanno essere molto fiducioso per il che avrebbero premiato l’indipen-

porzionale alle necessità e agli obiet-

futuro. Ritengo, infatti, che la realtà denza e dunque siamo già inattacca-

tivi del cliente, al tipo di servizio ero-

Copernico non solo abbia le basi solide bili dal punto di vista pratico, giuridi-

gato, agli strumenti d’investimento

per affrontare e superare l’attuale con- co e formativo. Se Copernico non

utilizzati, al numero di operazioni

giuntura, ma vanti valori che le consen- avrebbe quindi particolare difficoltà

eseguite e, più in generale, al tempo

tano di essere portata avanti dalle a uniformarsi all’arrivo di una nor-

dedicato per l’assistenza e alla situa-

generazioni future. Qui mi piace ricor- mativa simile a quella adottata in

zione patrimoniale».

I

Gennaio 2013

43


Promotori&Consulenti Fee-only

Per molti, ma non per tutti Se in Uk la consulenza a parcella

a cura di Massimiliano D’Amico

«Banca

Fideuram»,

risponde

Gian Maria Mossa, responsabile

rappresenta già l’unica modalità

entre la Gran Bretagna ha avviato proprio in questi

merciale e private, «è attiva nella

M

direzione marketing, sviluppo com-

giorni una vera e propria

consulenza a pagamento già dal

rivoluzione con la Retail distribution

2009, tramite Sei, il servizio che è in

finanziari, nel nostro paese questo

review che vieta, di fatto, le retroces-

continua evoluzione per rispondere

sioni con cui le società di gestione re-

al meglio al mutare delle esigenze

modello cresce in maniera molto

munerano le reti di vendita, sancen-

dei clienti e per essere sempre

do in sintesi il trionfo della filosofia

aggiornato rispetto al contesto nor-

fee-only, anche in Italia questo mo-

mativo e di mercato». In questa fase,

dello, tra qualche difficoltà, inizia a

Banca Fideuram sta ponendo parti-

farsi largo.

colare attenzione al segmento dei

per remunerare gli advisor

più graduale e sono poche le strutture che possono vantare numeri consistenti. In ogni caso la partita non si giocherà solo sul

La promozione finanziaria tradizionale sta, infatti, cambiando rapi-

clienti private e al monitoraggio completo del rischio.

damente pelle e aumentano costan-

«I clienti private», continua infat-

temente le reti di distribuzione che

ti Mossa, «necessitano di un’assisten-

offrono tra i loro servizi la consulen-

za particolare nella gestione dei biso-

za in materia d’investimenti, ovve-

costo, ma grande importanza

ro l’advisory a parcella. È probabile che nei prossimi mesi, dopo una

rivestirà la qualità. «Questa

naturale fase di studio delle mosse

modalità non costituisce uno dei

più decisa campagna per cercare di

tanti prodotti da collocare, ma è un

ti interessati a questo servizio. Ed è

servizio articolato e complesso, basato seriamente sulla personalizzazione e sulla conoscenza profonda del cliente» 44

Gennaio 2013

dei competitor, si assisterà a una attrarre il maggior numero di clienpresumibile che la battaglia si baserà principalmente sul modello di servizio calibrato dalle reti per cercare di ritagliarsi una quota di mercato rilevante. Vediamo, nel dettaglio quali armi utilizzeranno i player per rispondere

GIAN MARIA MOSSA, RESPONSABILE DIREZIONE

alle sfide lanciate dai competitor sul

MARKETING, SVILUPPO COMMERCIALE E PRIVATE DI

fronte della consulenza a parcella.

BANCA FIDEURAM


«

La

battaglia si baserà principalmente sul modello di servizio calibrato dalle reti per cercare di ritagliarsi una

»

quota di mercato rilevante

gni non strettamente finanziari, qua-

completa e adeguata allo scenario

lenza a parcella, Antonio Marangi,

li ad esempio, le tematiche successo-

macroeconomico e quindi sui vari

direttore mercato e consigliere dele-

rie legate al passaggio generaziona-

mercati finanziari di riferimento,

gato di Banca Ipibi Financial Advi-

le, i servizi fiduciari, l’ottimizzazione

dall’obbligazionario all’azionario e al

sory (gruppo Veneto Banca), rimarca

fiscale e la tutela del patrimonio».

valutario».

che «noi siamo stati i primi in Italia a

Sul fronte del controllo del ri-

Le analisi del Financial advisory

distribuire i contratti di consulenza a

schio, Banca Fideuram ha invece este-

desk del Credem, che seleziona le pro-

pagamento già nel 2008. Da allora

so l’analisi all’esposizione valutaria e

poste tra migliaia di titoli e comparti

alla correlazione e ha affiancato il

di Oicr, diventano per i consulenti del

concetto di risk allocation a quello di

team raccomandazioni, differenziate

asset allocation, introducendo una

in base al profilo di rischio e alle atte-

rappresentazione innovativa del por-

se della clientela. «Questo sostegno

tafoglio del cliente. Infine ha svilup-

costante ai clienti, che mitiga da un

pato ulteriormente l’analisi del ri-

lato le loro scelte emotive e impulsive

schio di credito, portando a casa del

e dall’altro sviluppa la maturità fi-

cliente approfondimenti informativi

nanziaria», chiarisce Marconi, «è già

su temi di grande attualità quali

un importante valore aggiunto og-

spread e credit default swap.

getto di parcella». Ma proprio per

Il Credem punta sulla continuità

non perdere il passo in un mercato in

del servizio, ma sono in agenda altre

così forte espansione, nel 2013 sono

importanti novità. «Già oggi il servi-

previsti importanti sviluppi sia in ter-

zio di consulenza personalizzata

mini di strumenti per i promotori, sia

multibrand permette ai nostri pro-

di supporto ai clienti.

motori», rimarca Duccio Marconi,

Prima di elencare quali armi uti-

responsabile commerciale promozio-

lizzerà la sua struttura per risponde-

ne finanziaria del Credem, «di offri-

re alla sfida lanciata dagli altri player

DUCCIO MARCONI, RESPONSABILE COMMERCIALE

re ai loro clienti un’informazione

del mercato sul fronte della consu-

PROMOZIONE FINANZIARIA DEL

CREDEM

Gennaio 2013

45


Promotori&Consulenti Fee-only

abbiamo continuato a perfezionarci

so terzi, viene valutato quotidiana-

e complesso, basato seriamente sulla

e ci sentiamo di affermare che non

mente dal punto di vista del rischio e

personalizzazione e sulla conoscenza

abbiamo competitor che costituisca-

ogni mese, ciascuno strumento fi-

profonda del cliente. «In tal senso»,

no un termine di paragone valido».

nanziario viene monitorato con gli

assicura Marangi, «garantiamo auto-

stessi criteri con cui viene tenuta sot-

nomia ai consulenti e rispettiamo il

to controllo l’offerta.

principio che sia l’intermediario a

Al di là della controversia su chi ha avviato prima il servizio nel mercato italiano, Marangi spiega che Banca

«Policy negoziabili, watch list e li-

Ipibi utilizza con rigore le quattro fasi

sta preferiti», aggiunge Marangi,

In ogni caso, il manager sembra

previste dalla normativa. «Ci concen-

«costituiscono poi altri cardini del

avere le idee chiare sull’arrivo sul

triamo sul consiglio e il monitoraggio

processo di consulenza calibrato da

mercato degli altri player che offro-

poiché siamo convinti che la formula-

Ipibi con un sistema che prevede il

no il servizio di consulenza in mate-

zione del suggerimento costituisca

monitoraggio continuo di circa 10 mi-

ria d’investimenti. «La diffusione del

un momento fondamentale di di-

la titoli e Oicr».

servizio di consulenza nelle banche

prestare il servizio di consulenza».

scussione e confronto con il cliente e

Un altro aspetto fondamentale

favorirà senz’altro Banca Ipibi Finan-

che senza un monitoraggio puntuale

nel modello di Banca Ipibi è evitare di

cial Advisory», sottolinea Marangi.

e personalizzato, regolamentato dal

offrire ai clienti pacchetti preconfe-

«Noi auspichiamo», aggiunge il

contratto con il cliente, si avrà sempre

zionati di asset allocation perché la

manager, «che le società comincino a

qualcosa che assomiglia molto a un

consulenza, secondo la view dell’isti-

proporre la consulenza e che l’offer-

collocamento».

tuto del gruppo Veneto Banca, non

ta cresca. In questo modo, infatti,

Nel dettaglio, il portafoglio dei

costituisce uno dei tanti prodotti da

sarà evidente a tutti la differenza tra

clienti, sia presso Banca Ipibi sia pres-

collocare, ma è un servizio articolato

un servizio aggiuntivo al colloca-

Retrocedere o no?

È questo il dilemma lcune strutture che offrono

ti». Lo spartiacque fra collocatori e fi-

delli di pricing per il servizio di consu-

l’advisory a parcella hanno

nancial advisor è definito, secondo

lenza e il modello fee-only è certamen-

annunciato di avere elimina-

Marangi, dalle risposte a queste do-

te uno di questi. In generale riteniamo

to il doppio livello commissionale re-

mande: chi paga? Il cliente per i consi-

che l’aspetto più importante sia rap-

stituendo al cliente le fee sugli stru-

gli o le Sgr per l’acquisto dei loro pro-

presentato dal contenuto del servizio

menti utilizzati nel portafoglio in

dotti? E come si può garantire assenza

e dalla trasparenza nei confronti del

consulenza. È questo, per esempio, il

di conflitto d’interesse in presenza di

cliente». In ogni caso Banca Fideuram

caso di Copernico sim e di Banca Ipibi

società di casa e di remunerazioni di-

non esclude la coesistenza di modelli

Financial Advisory (Gruppo Veneto

verse per il consiglio di strumenti ana-

di pricing diversi, in modo che il clien-

Banca).

loghi ma di classe diversa?

te possa scegliere liberamente come

«Abbiamo scelto di retrocedere al

Com’è evidente, la restituzione al

preferisce remunerare il servizio.

cliente le commissioni che incassiamo

cliente delle fee riferite agli strumenti

È simile l’approccio del Credem. «Si

dalle società prodotto», sottolinea

utilizzati nel portafoglio in advisory

tratta sicuramente di un tema di at-

Marangi, «compiendo un balzo nel fu-

rappresenta un punto nodale della

tualità,che come per molti nostri com-

turo: in sostanza il canone corrispon-

consulenza e ne determinerà, proba-

petitor è oggetto di analisi da parte

de alle management fee che incassia-

bilmente, gli sviluppi futuri. «Nei

della nostra direzione per definire le

mo quindi non costituisce necessaria-

prossimi anni», conferma Mossa, «as-

migliori strategie future per clienti e

mente un costo aggiuntivo per i clien-

sisteremo all’affermarsi di diversi mo-

promotori», conclude Marconi.

A

46

Gennaio 2013


extra-rendimento). Il tutto, sia in relazione al patrimonio gestito presso Banca Fideuram, sia alle risorse detenute presso altri intermediari. «Inoltre, aderendo al servizio», aggiunge Mossa, «il cliente riceve resoconti periodici dettagliati e chiari che gli consentono di verificare l’evoluzione del proprio patrimonio e di monitorare la rischiosità del portafoglio rispetto al proprio profilo finanziario». Nel dettaglio Sei prevede una commissione una tantum dovuta per l’attivazione del servizio il cui importo può variare da 500 a 2.500 euro e una fee periodica che può oscillare dallo 0,10% all’1% annuo delle masse che il cliente ha in gestione presso Banca Fimento e la consulenza vera, intesa

mente in un certo arco temporale. Ma

deuram. «Entrambe le commissioni»,

come core-business della banca, poi-

le variabili sono talmente numerose

sottolinea Mossa, «dipendono oltre

ché non è sufficiente offrire un servi-

che è quasi impossibile sintetizzarle in

che dal patrimonio in gestione presso

zio a pagamento, ma occorre modifi-

poche righe. Inoltre la maggior parte

Banca Fideuram, anche dalle poten-

care profondamente il modo di fare

delle società attive nell’advisory pre-

zialità commerciali del cliente».

banca in termini di cultura innovati-

vede due tipi di consulenza: una che si

«Abbiamo la possibilità di gestire

va, di originalità nell’elaborazione

può definire one shot, per esempio su

sia una commissione percentuale sia

delle conoscenze e delle esperienze,

un singolo strumento d’investimento

una fee fissa», risponde Marconi, «in

di particolarità di struttura organiz-

o su un unico aspetto del processo

funzione del tipo di operatività, degli

zativa, di novità del modello».

d’investimento, e una continuativa,

asset considerati e delle esigenze del cliente». Nel caso della commissione

È evidente che il futuro della con-

che invece rappresenta probabilmen-

sulenza a parcella in Italia non si gio-

te il punto più alto della pianificazio-

cherà solo sui servizi e sulle caratteri-

ne finanziaria. «Il modello di consu-

stiche tecniche delle offerte calibrate

lenza di Banca Fideuram», precisa

dalle singole reti, ma è presumibile

Gian Maria Mossa, «prevede due li-

che questa battaglia, specie in un

velli di servizio. A tutti i clienti viene

mercato poco avvezzo a pagare una

garantito gratuitamente un primo

prestazione che ha sempre percepito

step di servizio, già di per sé distintivo

come gratuita, si baserà anche sul

dell’approccio Fideuram e best practi-

pricing del servizio proposto.

ce in Italia. Un secondo gradino, con

In genere, per quantificare la parcella, le strutture utilizzano alcuni pa-

contenuti aggiuntivi,è rappresentato dal servizio Sei».

rametri come l’entità del patrimonio

Quest’ultimo ha quali elementi

sotto advisory, la tipologia degli stru-

distintivi il controllo del rischio e l’a-

menti presenti nel portafoglio,il profi-

nalisi dei bisogni del cliente, suddivi-

lo di rischio del cliente, il numero delle

si in sei aree (protezione, liquidità, ri-

ANTONIO MARANGI,

operazioni che questi realizza media-

serva, previdenza, investimento ed

IPIBI FINANCIAL ADVISORY (GRUPPO VENETO BANCA).

DIRETTORE MERCATO E CONSIGLIERE DELEGATO DI

Gennaio 2013

BANCA

47


Promotori&Consulenti Fee-only

percentuale, il Credem applica poi

me di opportunità d’investimento,dif-

Anche la società del gruppo Vene-

uno sconto per gli investimenti che

ferenti in base ai profili di rischio dei

to Banca punta forte sull’approccio

rientrano nella raccolta gestita, dove

clienti e un’ulteriore market list di altri

tailor made. «Il contratto di Consu-

sono presenti i prodotti dei principa-

strumenti finanziari. Questa attività

lenza di Banca Ipibi», conferma Ma-

li asset manager internazionali.

permette poi al nostro promotore fi-

rangi, «prevede un canone che cresce

«Per soddisfare le esigenze più di-

nanziario, che è stato opportunamen-

proporzionalmente alla complessità

versificate dei clienti, il nostro Finan-

te formato sulla piattaforma,di mirare

del portafoglio del cliente e che rico-

cial advisory desk, il centro di ricerca,

la proposta in base a ogni specifica esi-

nosce e valorizza la professionalità

analisi e consulenza finanziaria, indi-

genza individuale, personalizzando

del promotore, sempre in totale as-

vidua», chiarisce Marconi, «un insie-

appunto il servizio per ogni cliente».

senza di conflitto d’interesse».

I

La situazione in Italia

Tanti ne parlano, pochi la fanno

M

48

olti sono i chiamati, ma po-

«Siamo molto soddisfatti dei risultati

sulenza in materia d’investimenti

chi gli eletti. Si potrebbe sin-

ottenuti nel 2012 che, anche in un pe-

proposta da Banca Ipibi Financial

tetizzare così, utilizzando

riodo complesso, vedono confermata

Advisory è di 1.378, mentre i consulen-

una citazione del Vangelo (un testo for-

la nostra leadership», sottolinea Mos-

ti della struttura attivi su questo ser-

se poco letto nel mondo finanziario), il

sa. A oggi, il servizio di consulenza evo-

vizio sono 195, cioè tutti.

contesto in cui si sta sviluppando la

luta Sei è stato già sottoscritto da circa

In ogni caso questi numeri sono desti-

consulenza a parcella in Italia. A fronte

40 mila clienti con oltre 15 miliardi di

nati a crescere esponenzialmente nei

di un gran numero di società che offro-

masse gestite grazie a più di 3 mila

prossimi mesi. Dopo avere introdotto

no questo servizio, alla prova dei fatti e

private banker attivi. E gli obiettivi per

nel proprio business model gli uffici

dei numeri, che in questa industria so-

l’anno appena iniziato sono impron-

associati dei promotori finanziari,

no fondamentali, sono in realtà poche

tati alla crescita. «Per il 2013», confer-

che partecipano così agli utili genera-

le strutture che nella pratica sono riu-

ma Mossa, «contiamo di incrementa-

ti, nelle scorse settimane Banca Ipibi

scite a raggiungere asset under advisor

re la diffusione del servizio, ma non

ha annunciato l’inizio della fase 2 del

di una certa rilevanza.

abbiamo voluto definire un target

suo programma di sviluppo.

specifico. È un cambiamento di gran-

L’istituto guidato dall’amministrato-

de rilievo che va però accompagnato

re delegato Lucio De Rocco, si è infat-

gradualmente assieme al cliente».

ti strutturato per diventare a tutti gli

«Abbiamo avuto molto successo nel

effetti una banca di consulenza

2012», risponde Marconi, «superando

finanziaria fee-only. E in tal senso ha

quota 9 mila contratti di consulenza e

avviato non solo un importante

nel 2013 contiamo di arrivare a 15 mila».

piano di rafforzamento con un focus

Al 30 novembre scorso Banca Ipibi

specifico sui consulenti finanziari

Financial Advisory (Gruppo Veneto

indipendenti già attivi sul territorio,

Banca) vantava invece asset under

ma prevede di siglare partnership

management pari a circa 2,13 miliar-

strategiche con alcune sim di consu-

di di euro, con una raccolta netta nei

lenza pure (i nomi sono ancora top

primi 11 mesi del 2012 superiore a

secret), mettendo a loro disposizione

161,85 milioni di euro. Ora il numero

il know how maturato nella consu-

dei clienti che usufruiscono della con-

lenza finanziaria.

Gennaio 2013



Fondi comuni La Corea

Miracolo a Seul Attualmente il paese asiatico viene considerato il più affidabile all'interno della sua area e i titoli di stato hanno il massimo rating. Ciò ha permesso al Tesoro di emettere 80 miliardi di dollari interamente collocati presso gli investitori di tutto il mondo. Eppure nel 1997 la crisi fu durissima e dovettero intervenire le istituzioni internazionali per salvare una situazione che appariva pesantemente compromessa

L

50

a Corea del Sud è il paese asiatico capace di

a cura di Rocki Gialanella

capacità produttiva. I prestiti venivano garantiti dalle at-

generare il più alto grado di fiducia tra gli in-

tività immobiliari e le banche locali ed estere concedeva-

vestitori internazionali. Lo status delle sue ob-

no prestiti a piene mani, utilizzando criteri di misurazione

bligazioni, dotate del massimo livello di affi-

del rischio inefficienti e, in alcuni casi, basati sulle pressio-

dabilità creditizia, ha consentito al Tesoro di

ni di natura politica che ricevevano. Quando lo scenario

Seul di emettere titoli di stato per 80 miliardi di dollari sot-

andò incontro a un brusco cambiamento, le entità finan-

toscritti da investitori esteri. Il paese è la quarta economia

ziarie straniere chiusero i rubinetti a quelle locali e la Co-

dell’area asiatica e le aspettative fissano una crescita annua

rea del Sud si trovò sull’orlo del baratro: l’insolvenza.

del Pil al 2,7%, rispetto al 2,2% del Giappone, all’1,8% di

Se lo scenario più negativo è stato evitato, lo si deve

Hong Kong e al 2,1% di Singapore. Tuttavia, non sempre lo

in parte al patriottismo dei coreani, che decisero di dona-

scenario coreano è stato così roseo e l’esempio della Corea

re 227 tonnellate di oro che apportarono ben 2.200 milio-

del Sud può servire ad alcuni paesi europei che stanno vi-

ni di dollari Usa alle riserve del paese. In larga parte, l’ope-

vendo momenti difficili.

razione rilancio fu legata alla concessione di un prestito di

Nel 1997, il paese affogava in un debito estero di

57 miliardi di dollari da parte del Fondo Monetario Inter-

156,9 miliardi di dollari ed era in atto il tracollo dei presti-

nazionale, dalla World Bank e dalla Development Asian

ti bancari concessi da istituti di credito internazionali. Le

Bank. Kwon Dae Young, l’allora ministro dell’economia,

autorità dovettero affrontare una crisi di solvibilità di im-

dovette iniettare 3.600 milioni di dollari nel sistema ban-

prese e istituzioni, accentuata da forti difficoltà di liqui-

cario in un solo giorno, dopo avere comunicato al presi-

dità. I mercati internazionali ritirarono la loro fiducia e le

dente Kim Dae Jung che le riserve del paese sarebbero ba-

carenze strutturali dell’economia locale vennero a galla.

state per fare fronte alle necessità dei due mesi successivi.

Inoltre, le società sudcoreane erano fortemente indebita-

A partire da allora, le dimensioni della borsa sudcorea-

te e, nei fatti, 25 dei suoi 30 principali conglomerati pre-

na si sono quintuplicate, l’export ha raggiunto un picco di

sentavano un ratio debito/capitale superiore al 300%.

280 miliardi di dollari Usa (il paese è il primo produttore

L’indebitamento privato fu provocato dalla forsenna-

mondiale di semiconduttori e barche, il quarto di prodotti

ta caccia ai finanziamenti destinati all’ampliamento della

per l’elettronica, il quinto di automobili e prodotti petrol-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


«

Dietro la

forte crescita

industriale e la ripresa c’è anche un cambiamento del sistema educativo che ha permesso agli studenti coreani di primeggiare in

»

molte discipline

chimici, il sesto di acciaio e il settimo nel settore tessile). Il

posizioni detenute dalle banche in derivati forward sulle

deficit 2013 dovrebbe attestarsi allo 0,3% del Pil.

divise, un’imposta sulle passività delle banche locali deno-

I vertici alla guida del paese capirono nel momento del-

minate in valuta estera e la reintroduzione di un’aliquo-

la crisi che la soluzione del problema risiedeva nel cambia-

ta del 14% sugli interessi percepiti dagli investitori este-

mento del suo sistema produttivo, in una nuova scommes-

ri possessori di titoli di stato coreani e del 20% sui capi-

sa nell’industria, nell’innovazione e in un cambio di rotta

tal gain. Dietro la forte crescita industriale e la ripresa c’è

impresso a quei segmenti che avevano provocato il disa-

anche un cambiamento del sistema educativo che ha per-

stro: le banche e il credito facile. L’esperienza del biennio

messo agli studenti coreani di primeggiare in molte disci-

1997-1998 è servita a Seul a gettare le basi per la corretta

pline. Le scuole sudcoreane vengono supportate dalla pos-

gestione dei flussi di capitali.

sibilità di usufruire della più elevata velocità media di con-

La ristrutturazione finanziaria del paese è stata completata da un’altra serie di misure come la limitazione delle

nessione a internet tra quelle registrate nei paesi industrializzati.

I

Taewoo Kim, gestore del Ff Korea Fund di Fidelity Worldwide Investments

La tigre coreana non smette di ruggire

L

a Corea del Sud è l'unico paese Ocse ad avere cen-

prosegue senza interruzioni. Fondi&Sicav ne ha parlato con

trato un upgrade del rating nel 2012. Il trend rialzi-

Taewoo Kim, gestore del Ff Korea Fund di Fidelity

sta della borsa di Seul è iniziato la scorsa estate e

Worldwide Investments.

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

51


Fondi comuni La Corea

derne la performance futura. Ritengo infine indispensabile effettuare visite frequenti alle imprese, in modo da comprendere in profondità il management delle aziende e il reale potenziale dei business. A questo scopo lavoro a stretto contatto con gli analisti della ricerca di Fidelity, che mi aiutano a monitorare costantemente i fondamentali aziendali».

Quali ritiene che siano le fonti di rischio e quali tecniche adotta per limitarne gli effetti? «Per rischio noi intendiamo una deviazione rispetto al benchmark. Di conseguenza, abbiamo attivato tutta una serie

In riferimento al contesto di mercato che ha caratteriz-

di controlli che mettono a confronto titoli, settori, esposi-

zato il 2012, qual è stata la performance dei titoli azio-

zione a paesi terzi e capitalizzazione di mercato rispetto al

nari coreani?

benchmark. Monitoriamo regolarmente il portafoglio per

«Nel corso del 2012 i timori per la crisi in Europa hanno in-

garantire che il livello di rischio sia ottimale e mensilmen-

fluito sui mercati globali e anche la piazza coreana ha re-

te il chief investment officer, il gestore di portafoglio e il

gistrato nel corso dell’anno una volatilità marcata. Al con-

direttore della ricerca analizzano insieme il posizionamen-

tempo l’indice azionario coreano Kospi ha ottenuto rendi-

to del fondo in termini di controllo del rischio. Inoltre

menti interessanti e nello specifico gli investitori in euro

un’ulteriore verifica mensile spetta al Comitato per la su-

hanno beneficiato di una performance del 15% dall’inizio

pervisione del rischio d'investimento (K-Iroc)».

dell’anno (Fonte Bloomberg al 10 dicembre 2012). Nonostante i timori sui rischi del fiscal cliff per l’economia Usa

Quale valore offre il mercato azionario coreano? In qua-

e mondiale, il listino coreano ha inaugurato dopo l’estate

li settori si reperiscono le opportunità migliori?

un trend rialzista, trainato dalle grandi società di informa-

«Secondo l'ultima ricerca Ibes condotta tra gli analisti di

tica orientate all'export, che hanno realizzato una forte

Wall street operanti nel mercato coreano, nel 2013 la cre-

crescita degli utili. Inoltre la Corea si è distinta per essere

scita attesa per gli utili delle società coreane è di oltre il

l'unico paese membro dell'Ocse a guadagnarsi un upgrade

17%. Se si considera che la crescita degli utili per i mercati

del rating nel 2012, mentre la moneta coreana ha registra-

emergenti nel 2012 è stimata al 12,7% circa e quella com-

to l'apprezzamento maggiore in tutta l'Asia nel corso del-

plessiva dei mercati globali all'11,4%, è evidente che per la

l'anno».

Corea si prospetta un 2013 particolarmente positivo. Anche le valutazioni sono particolarmente interessanti nella fase

Quali criteri adotta per la costruzione del portafoglio? E

attuale. Il rapporto P/E si attesta a quota 8,4 (secondo le

come descriverebbe la sua strategia d'investimento?

stime di consensus Ibes a dicembre 2012), ossia al di sotto

«Applico alla gestione degli investimenti un approccio di

della media storica a quattro anni (9,7). Seguiamo da vici-

selezione dei titoli di tipo bottom-up incentrato sull’ana-

no il trend di revisione degli utili da parte delle società co-

lisi fondamentale. La mia priorità è individuare le società

reane, che quest'anno ha continuato a evidenziare un an-

di qualità elevata che abbiano avviato un percorso di cre-

damento al ribasso, a causa dei timori degli investitori per

scita sostenibile e siano scambiate a valutazioni interes-

i problemi economici registrati nell'Unione Europea e negli

santi. Nello specifico, prediligo le società che godono di

Stati Uniti. Il rallentamento della crescita in Cina nel 2012

solide prospettive a medio termine, ma ancora sottovalu-

non ha aiutato, visto che proprio questo paese è oggi la

tate dal mercato. Studio per ciascun settore o segmento

meta principale delle esportazioni coreane. Ciò nonostan-

l’equilibrio tra domanda e offerta e le barriere d'ingresso, TAEWOO KIM, GESTORE DEL FF te, prevediamo che il trend possa invertirsi nel corso del

52

al fine di valutare quanto sia effettivamente sostenibile il

KOREA FUND

FIDELITY

prossimo anno, grazie a un atteso miglioramento della do-

vantaggio competitivo di ciascuna società, così da preve-

WORLDWIDE INVESTMENTS

manda proveniente da Stati Uniti, Cina e persino dall'Ue. A

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

DI


Fondi ed Etf azionari Corea ordinati secondo le performance decrescenti a un anno Fondo

Società

Valuta

% Ytd

%a 1 anno

%a 3 anni

%a 5 anni

Commissione annua di gestione

CS Etf on MSCI Em Korea

CS Etf Plc

Usd

19,16

20,87

n.a

n.a

0,65

iShares Msci Korea

iShares Plc

Usd

18,68

20,4

48,55

12,7

0,74

Templeton Korea

Franklin Templeton Investment Funds

Usd

20,25

20,25

17,7

-17,35

1,6

Msci Korea Trn Index

db-X Trackers Sicav

Usd

17,58

19,28

45,07

11,14

0,65

Lyxor Etf Msci Korea

Lyxor International Asset Management

Eur

18,02

18,17

45,92

9,08

0,65

JF Korea Equity

JP Morgan Funds Sicav

Usd

14,71

16,75

37,79

16,29

1,5

Parvest Equity South Korea Classic

Parvest Sicav

Usd

9,94

11,68

29,04

n.a

1,75

Korea Equity Portfolio Base

Goldman Sachs Funds Sicav

Usd

7,18

9,31

n.a

n.a

1,75

Korea Equity

HSBC Global Investments Funds Sicav

Usd

7,82

8,55

21,7

-20,48

Equity Korea

Amundi Funds Sicav

Usd

5,28

5,13

18,41

n.a

2

Korea A

Fidelity Funds Sicav

Usd

4,47

4,47

24,73

-9,38

1,5

Fonte: www.fondionline.it

ciò si aggiunga anche che, a partire dal 2009, gli esporta-

prediligiamo sono quelli dell'informatica e dei beni di con-

tori coreani hanno progressivamente ampliato la propria

sumo di base. Società del comparto It, come Samsung Elec-

quota di mercato a livello globale nei settori It, auto, can-

tronics, dovrebbero realizzare una discreta crescita degli

tieristica navale e costruzioni, grazie alla soddisfacente li-

utili su base continuativa, soprattutto per telefoni cellula-

quidità presente nei bilanci e al rapido ammodernamento

ri, memorie Dram e schermi Lcd. Prevediamo inoltre che

di tecnologie e impianti. In caso di miglioramento della cre-

segmenti dei beni di consumo di base, come la cosmetica, i

scita globale nel prossimo anno, le società coreane potran-

viaggi e l'intrattenimento, registreranno una sovraperfor-

no contare su vantaggi già acquisiti, derivanti dalla solidità

mance, poiché le società che offrono questi prodotti e ser-

dei marchi e da tecnologie leader sul mercato. I settori che

vizi continueranno a beneficiare della domanda cinese». I

Gli Etf grandi vincitori Per chi ha puntato sulla Corea sono stati certamente gli Etf a

con rendimenti sostanzialmente allineati a quelli dei prodotti

dare le maggiori soddisfazioni. Cs Etf On Msci Em Korea del

considerati finora. Sono invece nettamente staccati, sui 12

Credit Suisse, con un rendimento a 12 mesi del 20,87%, è stato

mesi, gli altri fondi a gestione attiva.

il prodotto che sull’anno ha conseguito i migliori risultati,

Sui tre anni continua il dominio degli Exchange traded fund,

seguito a ruota da iShares Msci Korea, che ha ottenuto

che vedono con + 48,55% il prodotto di iShares in cima alla

+20,40%. Il primo fondo con gestione attiva si trova al terzo

classifica. Anche in questo caso gli altri Etf che hanno più di tre

posto ed è Templeton Korea, che si è difeso molto bene, rispetto

anni di vita hanno rendimenti molto simili al leader. Jf Korea

ai gestori passivi, con una performance del 20,25%. Si tratta di

Equity di Jp Morgan è invece l’unico prodotto gestito

un fondo azionario di una società che, non a caso, ha una lunga

attivamente che sui tre anni mantiene un buon livello di

esperienza di mercati emergenti ed è stata tra le prime ad avere

rendimento: +37,79%. Inoltre il medesimo fondo sui cinque

un chiaro know-how in questo campo. Al quarto e quinto posto

anni è leader assoluto, con + 16,29%, in un periodo in cui molti

ancora due Etf, rispettivamente di Deutsche Bank e di Lyxor,

concorrenti hanno dato addirittura un rendimento negativo.

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

53


Consensus Gli Stati Uniti

Inizio alla grande L'accordo sul fiscal cliff e una serie di discreti dati economici hanno fatto ripartire Wall street molto bene, dopo un 2012 sostanzialmente positivo. Aiutano anche la strategia della Federal Reserve, che resta cauta e mantiene i tassi ai minimi, e una costante ripresa del mercato immobiliare. Le previsioni sugli utili e sull'andamento delle imprese danno ulteriore carburante ai listini. A fare paura, però, è ancora l'incertezza politica, visto che i problemi legati al taglio del deficit federale sono stati tutt'altro che risolti in maniera definitiva l 2012 non si è chiuso male e il 2013 ha ugualmen-

di Boris Secciani

tutti. Le tasse sul reddito subiranno rialzi modesti per le fa-

te sperimentato un avvio positivo negli Usa, alme-

e David Tonello

miglie che guadagnano più di 450 mila dollari annui, per

I

54

no per quanto riguarda i mercati finanziari. L'S&P

le quali l'aliquota marginale passerà dal 35% al 39,6%.

500, infatti, alla fine della prima settimana di gen-

Contemporaneamente la social security (contributi per la

naio scambiava sopra 1.466, il massimo dai tardi

pensione pubblica e per il Medicare, la sanità pubblica per

mesi del 2007, prima del collasso finanziario. Nell’ultimo

gli anziani) passerà dal 4,2% al 6,2% per la parte di reddi-

periodo si sono risolti diversi problemi a livello politico,

to fino a 110 mila dollari. Punto più importante, la tassa-

che hanno rischiarato il panorama. Innanzitutto Barack

zione sui dividendi ha subito incrementi molto modesti: il

Obama ha ripreso la presidenza in una maniera più netta

prelievo sulle cedole per le famiglie che guadagnano più

e meno contestata di ciò che si potesse temere alla vigi-

di 450 mila dollari passa dal 15% al 20%, più il 3,8% di so-

lia, quando c'era il serio rischio che il presidente vinces-

vrattassa per finanziare la riforma sanitaria. Per i redditi

se il voto elettorale e perdesse quello popolare. Allo stes-

inferiori rimangono al 15% più il 3,8%.

so tempo i repubblicani hanno confermato la loro mag-

Se la legge non fosse stata cambiata, la tassazione sui

gioranza alla Camera, evitando così un'eccessiva concen-

dividendi distribuiti alle famiglie ad alto reddito, che ne ri-

trazione di poteri e costringendo in qualche modo la clas-

cevono la maggioranza, sarebbe passata al 39,6%. Simili

se politica a cooperare in maniera bipartisan.

timori avevano pesato notevolmente nelle ultime settima-

Questo scenario si è visto nella querelle sul fiscal cliff,

ne sulle azioni ad alto dividendo e avevano fatto temere

che alla fine è stata risolta all'ultimo secondo, ma con un

che si sarebbe interrotto quel processo virtuoso di accu-

accordo per certi versi ideale, perché si tratta di un com-

mulazione di liquidità e conseguente distribuzione, cui le

promesso che non piace a nessuno, ma è accettabile per

aziende hanno abituato gli investitori. Resta irrisolta la

FONDI&SICAV/Novembre 2012


«

Il Pil del

terzo trimestre su base congiunturale annualizzata è stato rivisto al rialzo al 3,1%,il livello migliore del 2012 e ben più su dell’1,3% del

»

secondo trimestre

questione delle spese e del continuo aumento del debito

turale annualizzata è stato rivisto al rialzo al 3,1%, il li-

pubblico.

vello migliore del 2012 e ben più su dell'1,3% del secon-

Nel frattempo le notizie macroeconomiche conti-

do trimestre. A dicembre sono stati creati 155 mila posti

nuano a presentare un quadro di ripresa discreta, anche

di lavoro, con la disoccupazione rimasta stabile. Simili

se squilibrata. Il Pil del terzo trimestre su base congiun-

valori, insieme a claim settimanali ormai stabili tra 350

Il panel dei gestori e degli analisti Joseph Amato, president and chief investment officer di Neuberger Berman; Evan Bauman, managing director di Clearbridge Advisors (gruppo Legg Mason); Paola Bianco, responsabile analisi e strategie di Euromobiliare Asset Management sgr; Thomas Brooks, head of research di Etf Securities; Fabio Caldato di Albemarle Asset Management; Julian Callow, economista di Barclays Capital; Nicola Esposito, chief investment officer di Tendercapital ltd; Terry Ewing, responsabile azionario Usa di Ignis Asset Management; Fabrizio Fiorini, responsabile investimenti diretti di Aletti Gestielle sgr; Michael Gapen, economista di Barclays Capital; Doug Gordon, senior investment strategist North America di Russell Investments; Alexandre Hezez, direttore investimenti di Convictions Asset Management; Johannes Jooste, chief market strategist di Merrill Lynch Wealth Management Emea; Kevin Logan, chief Us economist di Hsbc Securities Usa; Roberto Malnati, director fund manager di Global Opportunity Investments; Claudio Marchetti, responsabile equity di Eurizon Capital sgr; Philippe Mimran, Cio di La Française Asset Management; Emmanuel Morano, head of equities di La Française Asset Management; Richard S. Nackenson, managing director & senior portfolio manager di Neuberger Berman; Jim O’Neill, chairman di Goldman Sachs Asset Management; Donatella Principe, head of institutional business per l'Italia di Schroders Asset Management; Dominic Rossi, Cio azionario di Fidelity Worldwide Investment; Joanna Shatney, head of Us large cap equities di Schroders Asset management; Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners; Team di Anima sgr; Cormac Weldon, responsabile azionario Usa & gestore di Threadneedle Investments; Ralf Wiedenmann, head economic research di Vontobel Asset Management; Josef Wolfesberger del multi asset strategies team di Raiffeisen Capital Management; Daniel Wurmli, gestore di Swisscanto Asset Management; Christian Zima, del Global fixed income team di Raiffeisen Capital Management.

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

55


Consensus Gli Stati Uniti

mila e 400 mila unità, mostrano un quadro in lieve mi-

Quanto meno, però, proprio la Federal Reserve sta aiu-

glioramento del mercato del lavoro, anche se certo non

tando la rinnovata fiducia sul mercato immobiliare con

c'è nulla di entusiasmante.

il suo terzo quantitative easing orientato alle mortgage

Il settore manifatturiero continua invece da mesi a

backed security: se non altro per il momento Washing-

fluttuare tra contrazione e lieve espansione, con situa-

ton ha smesso di dare spettacoli da repubblica delle ba-

zioni molto diverse da settore a settore. Insomma anche

nane. La questione del rinnovo del debito pubblico sarà

per l'inizio di quest'anno luci e ombre negli States e per-

comunque un nuovo imminente e importante test per

tanto non sorprende che la Fed rimanga molto cauta.

capire la solidità di questa fase di rinnovamento.

I

Quale livello di valutazione presenta oggi l'S&P 500: sopravvalutato, a fair value o sottovalutato?

Un mercato non caro n generale su questo argomento gli intervistati sem-

I

brano dividersi tra chi vede fair value e chi ancora del buon valore. Nel primo gruppo c'è Roberto Malnati,

director fund manager di Global Opportunity Investments: «Se consideriamo l’intera serie storica dell’indice S&P 500 a partire dal 1954, il valore stimato per il P/E 2013 di poco superiore a 14 è inferiore sia alla media (16,33) sia alla mediana (16,60). Se consideriamo il valore della retta di regressione dei P/E degli ultimi 10 anni, il valore attuale coincide con l’attuale livello della retta di regressione, che è discendente. In considerazione del modesto tasso di crescita previsto, l’indice a questi livelli di P/E è correttamente valutato». La pensa così anche Fabrizio Fiorini, responsabile investimenti diretti di Aletti Gestielle sgr: «La nostra idea è che l’indice sia oggi molto vicino al suo fair value». Un parere non discorde arriva da Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners: «Un P/E=15x è sostanzialmente neutrale». Un minimo di sopravvalutazione vede Josef Wolfesberger del multi asset strategies

A fair value

50%

team di Raiffeisen Capital Management: «Oggi l'equity

teniamo che le azioni Usa offrano un potenziale di rial-

Usa è in qualche punto tra fair value e overvalue».

zo dai livelli correnti per diversi anni. Il rendimento po-

Non manca infine chi invece considera l'indice sot-

tenziale del 7,9% dell'S&P 500, basato sulle stime degli

tovalutato: Nicola Esposito, chief investment officer di

utili registrato lo scorso novembre, era superiore alla sua

Tendercapital, afferma: «L'S&P 500 rimane sottovaluta-

media trentennale del 7,3%. L' appeal dell'azionario Usa

to, in quanto prevediamo per il 2013 una crescita del Pil

diventa ancora più evidente, se comparato con le alter-

in area 2% e di conseguenza una crescita degli utili

native obbligazionarie».

aziendali intorno a +15%». 10%

Sopravvalutato

56

victions Asset Management, esprime lo stesso sentiment,

nare, per gli operatori, il focus sull'S&P500 per il 2013.

anche se in termini più cauti: «Il mercato è relativamen-

Richard S. Nackenson, managing director & senior

te ben valorizzato: se prendiamo multipli semplici come

portfolio manager di Neuberger Berman, afferma: «Ri-

il P/E, l’indice S&P500 tratta intorno a 13x gli utili atte-

40%

Sottovalutato

Alexandre Hezez, direttore degli investimenti di Con-

Ma non è solo l'attrattività dell'azionario a determi-

FONDI&SICAV/Novembre 2012


si per il 2013, rispetto a una media su sei anni di circa

Wiedenmann, head economic research di Vontobel Asset

14x, quindi possiamo dire che il mercato è leggermente

Management: «Con un P/E forward di 12,7x l'S&P 500

sottovalutato». Su toni simili Cormac Weldon, responsa-

sembra sottovalutato rispetto alla sua media storica dal

bile azionario Usa e gestore di Threadneedle Investments:

1985, pari a 14,9x. Anche misure alternative come il Pbv,

«Crediamo che il mercato equity abbia valutazioni

attualmente intorno a 2,3, indicano che il mercato azio-

attraenti: 8,5x in termini di free cash flow e un price-to-

nario statunitense offre valutazioni interessanti rispetto

earnings ratio inferiore a 14x».

al passato. Però altri listini azionari, quelli europei ad

Infine invita a guardare ai livelli di altri listini Ralf

esempio, offrono un maggiore sconto».

I

Quali prospettive di profitto è lecito attendersi per il 2013?

Un discreto ottimismo n umore moderatamente ottimista sembra per-

U

2,2%, dell’indice S&P500 non dovrebbe discostarsi di

vadere il sentiment nei confronti dell'azionario,

molto dal valore previsto per fine 2013».

visto il ciclo non troppo negativo. Fabio Calda-

Su questa linea di cautela si muovono anche Emma-

to, di Albemarle Asset Management, spiega: «La crescita

nuel Morano, head of equities, e Philippe Mimran, Cio,

globale, per quanto rallentata, rimane stabile e vicina al

di La Française Asset management: «Il consensus vede

3%. Le società quotate americane sono multinazionali di

un incremento del 10% degli Eps. La crescita nel 2013

fatto e approfittano del trend globale. Esistono dunque

potrebbe rimanere stagnante, proprio come nel 2012. Da

margini di ulteriore crescita dei prezzi. Unitamente a tut-

notare che, agli inizi del 2012 le attese erano di un incre-

to ciò, esiste la possibilità a medio termine che i grossi in-

mento intorno al 13% e alla fine si è registrato solo

vestitori, dopo i lauti guadagni provenienti da tutto lo

+5%. Dato l'odierno rallentamento dell'economia, ci si

spettro obbligazionario (governativo, corporate, high

può attendere una simile revisione al ribasso nelle aspet-

yield e perfino legato al real estate finanziario), possano

tative di crescita».

aumentare la quota parte di equity nell'asset allocation».

Sulla stessa lunghezza d'onda Cormac Weldon di Th-

Grande crescita probabilmente arriverà dal compar-

readneedle: «Ci attendiamo una crescita degli utili infe-

to finanziario. Per Alexandre Hezez, di Convictions Am,

riore a quella del consensus generalizzato, intorno al

«per il 2013 l’incremento degli utili è atteso intorno a

5%». Appena più in alto la stima di Paola Bianco, respon-

+7%, un livello che può sembrare ottimista rispetto alle

sabile analisi e strategie di Euromobiliare Asset Mana-

previsioni di miglioramento dell’economia sempre mode-

gement sgr: «La crescita degli utili si attesterà intorno ai

rato: intorno al 2% per gli Stati Uniti e al 2,5% per il

livelli dello scorso anno, tra il 6% e l’8%». Più ottimista,

mondo. Le attese di crescita degli utili delle banche spie-

senza però fornire cifre, Richard S. Nackenson di Neuber-

gano in gran parte il dato globale».

ger Berman: «Iniziando l'anno con tutte queste preoccu-

Roberto Malnati, di Global Opportunity Investments, avverte infatti: «Una componente importante del profit-

pazioni macro sulle prime pagine, non mi stupirei se gli Crescita nel range 0%/10%

utili del 2013 fornissero sorprese al rialzo».

to dell’intero comparto finanziario Usa, che ha un peso

Interessanti, in quanto contro corrente, le note di

abbastanza rilevante nel calcolo dell’indice S&P 500, è ri-

Doug Gordon, senior investment strategist North Ame-

conducibile ai ricchi aiuti che il settore ha ricevuto dal

rica di Russell Investments: «Con la possibile eccezione

governo. Se consideriamo che l'intera finanza si è in

di uno scenario in cui la liquidità attualmente accumu-

maggioranza schierata a favore dell’elezione di un presi-

lata nei bilanci aziendali venga usata aggressivamente in

dente repubblicano, i prossimi anni potrebbero essere

un serie di M&A, così come per finanziare la crescita, ri-

leggermente meno favorevoli alla creazione di utili e

teniamo che l'impatto combinato di una politica fiscale

premi, che potrebbero anche venire tassati in maniera

moderatamente restrittiva e di un'accresciuta tassazione

sempre più rilevante. L’attuale dividend yield, pari al

negli Usa, così come un ciclo dei profitti giunto a matu-

50%

25%

Crescita a due cifre

25%

Calo rispetto al 2012

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

57


Consensus Gli Stati Uniti

razione, manterrà l'espansione dei multipli modesta. Le

Capital sgr: « Migliori risultati si potrebbero avere grazie

aziende dovranno provare a passare da un aumento degli

a una crescita economica superiore alle attese o al rag-

utili, basato sulla leva operativa a uno basato sulla crea-

giungimento di un accordo sul piano di rientro del deficit

zione di nuova capacità produttiva in grado di generare

pluriennale. Al contrario, il mercato Usa potrebbe ritrac-

profitti, il che sarà una sfida difficile».

ciare nel caso di aumento dell’avversione al rischio, ad

Infine mette in guardia dai sempre presenti rischi politici Claudio Marchetti, responsabile equity di Eurizon

esempio dovuto a una delusione sulla crescita, alla ripresa della crisi nell’Eurozona o a tensioni geopolitiche».

I

Dove si trovano le migliori occasioni, in termini di settori e di tipologia di azioni?

Tornano i ciclici nnanzitutto va detto che il quadro generale sembra fa-

Insomma la seconda parte del fiscal cliff dovrebbe con-

vorevole al mercato azionario, con diffuse speranze di

vincere gli investitori a osare, anche a fronte di risultati

I

un rerating, nonostante le incertezze. In questo senso

aziendali non brillanti come negli anni passati. Un rerating

l'accordo a metà sul fiscal cliff potrebbe risultare alla fine

generalizzato sembra infatti possibile a Dominic Rossi, Cio

un elemento positivo, secondo Johannes Jooste, chief

azionario di Fidelity Worldwide Investment: «Per il 2013 vi

market strategist di Merrill Lynch Wealth Management

sono possibilità concrete di una rivalutazione delle azioni.

Emea: «L'incertezza sulla tassazione sui redditi più elevati

Se, come ci si aspetta, i rendimenti dei titoli di stato si man-

ha pesato sull'azionario, così come sulle decisioni di inve-

terranno su livelli ridotti e inferiori all’inflazione, gli inve-

stimento e sulla fiducia dei consumatori. La riduzione di

stitori alla ricerca di ritorni reali positivi continueranno a

questa incertezza dovrebbe aiutare i listini statunitensi, e

prediligere asset più remunerativi con capacità di generare

anche europei, e spingere i comparti più ciclici a ottenere

reddito. In un contesto del genere le azioni che distribui-

modesti guadagni nel corso dei prossimi mesi. Ad ogni mo-

scono dividendi rappresentano senza dubbio un'opportu-

do, affinché i mercati riescano a sostenere un deciso rally,

nità interessante in termini di rendimento».

oltre i massimi storici, è necessario che esca un risultato

Se la soluzione del fiscal cliff ha riportato un genera-

positivo dai negoziati sulla politica fiscale destinati a dura-

le interesse per i dividendi, va sottolineato che la rotazio-

re fino a marzo. Riteniamo peraltro che questo risultato sia

ne dai difensivi ai ciclici degli ultimi mesi dovrebbe prose-

probabile, visto quanto avvenuto in dicembre. Le scherma-

guire, se non accelerare. Appaiono evidenti due elementi

glie politiche potrebbero portare a nuove fluttuazioni nel-

in questo processo. Il primo è un aiuto esogeno, prove-

l'azionario, anche se il trend dovesse essere al rialzo».

niente dai mercati emergenti, che potrebbero essere all'inizio di un periodo di ripresa. Joseph Amato, president and chief Investment officer di Neuberger Berman, sostiene:

70

«Sull'azionario americano ci piacciono quelle aziende che sono in grado di espandere i profitti grazie ai loro vantag-

60

gi competitivi, a una forte efficienza nella gestione dei co50

sti e all'accesso a mercati chiave. Attualmente preferiamo pertanto titoli di società che hanno interessi sostanziali sui

40

mercati emergenti». Il secondo elemento è la ripresa indu30 20

striale domestica, alimentata dalla crescita del settore 50%

30%

30%

40%

40%

energetico. Il team di Anima sgr afferma: «Più a lungo termine, confermiamo la visione positiva sulla borsa Usa, col-

10

legata ai trend di lungo termine, quali la ripresa del mer0 Ciclici

58

Difensivi

Azioni ad alto rendimento

FONDI&SICAV/Novembre 2012

Comparti growth

Altro

cato immobiliare, la rivoluzione energetica basata sullo shale gas (gas prodotto da giacimenti non convenzionali),


e il cosiddetto rinascimento manifatturiero, vale a dire la recente tendenza delle imprese a trasferire posti di lavoro dai paesi emergenti (come Cina o Messico) negli Stati Uniti». Il tema dell'energia non vale solo in funzione industriale: anche specificatamente nel comparto si possono trovare buone occasioni, dopo un recente passato indubbiamente non facile. Interessante al proposito l'analisi di Thomas Brooks, head of research di Etf Securities: «Siamo bullish sul gas americano sul lungo periodo. Infatti quando le quotazioni sono scese intorno a 2 dollari per btu, molti produttori hanno smesso di estrarre. Certo il livello delle scorte resta elevato, ma pensiamo che vedremo dei rialzi, il cui limite è difficile da stabilire». Forti speranze sembrano riposte anche nella ripresa immobiliare. Ricorda infatti Terry Ewing responsabile azionario Usa di Ignis Asset Management: «Il comparto edilizio sembra sulla strada del recupero, dopo il doloro-

d’innovazione, crescita organica e strategie focalizzate

so crash degli ultimi anni. I dati di questo settore sono

sullo sviluppo».

stati inequivocabilmente buoni e il ritorno dell’immobi-

Una sintesi interessante arriva da Daniel Wurmli,

liare ha indubbiamente effetti positivi su tutta l'econo-

gestore di Swisscanto Asset Management: «Fra i cicli-

mia. Con un'edilizia in ripresa dai livelli attuali, vi è la

ci ci piacciono il comparto energetico e l'auto. Nell'e-

possibilità di creare 2 milioni di posti di lavoro. Gli appar-

nergia i nomi che preferiamo sono Halliburton nei ser-

tamenti sfitti sono attualmente ai minimi storici ed è og-

vizi all'industria petrolifera e Occidental Petroleum, che

gi più economico comprare che affittare. A uno stadio

ha subito un pesante derating l'anno scorso. L'azienda

così iniziale della ripresa vi sono senz'altro alcune azioni

presenta una valutazione interessante, insieme a un

che beneficeranno più di altre, in particolare le nostre

buon dividend yield. Ci piace anche Ford, che sta ristrut-

preferenze vanno a Lowes, Lennar e SunTrust».

turando le proprie operazioni in Europa e che dovrebbe

Sembra piacere comunque soprattutto l'elevata qua-

trarre beneficio dal miglioramento delle vendite in Usa».

lità. Donatella Principe, head of Institutional Business

Non mancano comunque apprezzamenti per i compar-

per l'Italia di Schroders, conferma: «Uno degli elementi

ti tipicamente growth dell'economia statunitense. Sem-

positivi che ha iniziato a caratterizzare il mercato Usa

pre Wurmli continua: «All'interno dell'area growth siamo

negli ultimi mesi è la discesa della correlazione tra i di-

interessati alle bio-tecnologie (Biomarin, Gilead Scien-

versi settori di borsa, nonché un andamento meno indi-

ces e Celgene) e al software (Global Payments, Cogni-

scriminato delle società pur all’interno dello stesso set-

zant Tech)».

tore. I fondamentali sono tornati a giocare un ruolo cre-

Va da sé comunque che nell'It sia necessario analiz-

scente, guadagnando spazio nelle decisioni d’investi-

zare con attenzione per trovare, in un ambiente ipercom-

mento a discapito di macrotemi spesso esogeni, che a

petitivo, i gruppi capaci di mettere a segno una buona

lungo hanno condizionato l’andamento delle quotazio-

crescita. Evan Bauman, managing director di Clearbrid-

ni. Il 2013 dovrebbe quindi confermarsi sempre più un

ge Advisors (gruppo Legg Mason), aggiunge: «Se osser-

anno per stock-picker nel mercato Usa. In futuro non do-

viamo i mercati dell'It vediamo che sono caratterizzati da

vrebbero mancare nel portafoglio degli investitori titoli

un elevato livello di competizione e ciclicità. Anche per

dei “campioni Usa”, con forti vantaggi competitivi: non

alcune delle società maggiori le barriere all'entrata sono

solo solidità finanziaria e generazione di flussi stabili di

basse. Siamo pertanto focalizzati sui nomi più innovati-

liquidità, a fronte di un contesto del credito ancora fra-

vi, in grado di offrire crescita sostenibile, quali ad esem-

gile, ma anche elevata produttività e margini, capacità

pio Citrix, Seagate e SanDisk».

I

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

59


Consensus Gli Stati Uniti

Come valutare l'accordo sul fiscal cliff del 31 dicembre, soprattutto per quanto riguarda la parte su capital gain e dividendi? Ci saranno problemi sull'aumento del tetto del debito?

Un capitolo non chiuso ome detto in apertura, un senso di scampato pe-

C

ricolo e dati discreti hanno fatto sì che i mercati americani si siano rimessi in piena carreggiata ri-

sk-on, dopo avere flirtato nelle ultime settimane con la tentazione della correzione. Non sorprende che l'umore generale sia comunque di sollievo, nonostante le magagne dell'accordo raggiunto. Indicativo il parere di Joanna Shatney, head of Us large cap equities di Schroders As-

una questione che diventerà un importante test per il

set Management: «Nonostante lo scenario migliore non

rinnovato clima di cooperazione politica, anche perché

sia più possibile, i mercati statunitensi stanno emettendo

questa questione porterà in maniera diretta all'ennesimo

un collettivo sospiro liberatorio dal momento che il fiscal

rinnovo del tetto del debito pubblico, sperando di non ri-

cliff è stato evitato, almeno per qualche mese. Il pacchet-

vedere la stessa saga tragicomica del 2011. Non a caso

to finale ha elementi sia per chi vuole essere ribassista, dal

Julian Callow e Michael Gapen, economisti di Barclays

momento che in pochi messi dovremo di nuovo affronta-

Capital, sostengono: «Viene stimato che le misure fisca-

re preoccupazioni fiscali, sia per i rialzisti, visto che i rischi

li porteranno entrate addizionali per la casse dello stato

immediati sono stati messi da parte».

pari a 600 miliardi di dollari nel prossimo decennio. Vi è

Fiscal cliff Accordo definitivo alla portata

75%

25%

Rischi di impasse politica

A rendere incompleta l'intesa è infatti la parte sui ta-

però ancora da stabilire l'esatta natura dei tagli alle spe-

gli alle spese, rimandata di due mesi. Non sorprende dun-

se: l'accordo sospende i tagli automatici per i prossimi

que che anche Kevin Logan, chief Us economist di Hsbc

due mesi. Diversi repubblicani hanno espresso preoccu-

Securities Usa veda luci e ombre: «Riteniamo che l'ac-

pazione per la mancanza di limiti alle spese nel pacchet-

cordo appena raggiunto dal Congresso imporrà un appe-

to legislativo, elemento che a un certo punto sembrava

santimento fiscale minore di quanto ci aspettavamo in

dovesse minacciarne l'approvazione. Il sostegno dei re-

precedenza. Infatti appare probabile che alla fine il dan-

pubblicani sarà necessario per approvare anche l'innal-

no sarà limitato a circa 115 miliardi di dollari, almeno nel

zamento del tetto del debito pubblico. Ci aspettiamo co-

breve termine. Altre zavorre all'economia però potranno

munque che ci si arriverà per la fine del trimestre, forse

arrivare nei prossimi mesi, una volta che il Congresso co-

anche già a metà febbraio».

mincerà ad affrontare la questione di come ridurre le spese sul lungo periodo».

Debito federale Accordo alla portata

80%

20%

Jim O’Neill chairman di Goldman Sachs Asset Ma-

ta: «Nel 2013 rischia di essere di nuovo protagonista il fi-

nagement, prova a quantificare l'impatto sull'economia

scal cliff con i nodi non risolti nel compromesso dello

americana delle misure appena approvate e di quelle fu-

scorso 1 gennaio, ovvero i tagli alla spesa e il nuovo tetto

ture: «Adesso si stanno già tutti preoccupando, chieden-

al debito pubblico che attualmente è fissato a 16.394 mi-

do e discutendo su che cosa succederà con le stesse que-

liardi di dollari e sarà raggiunto a fine febbraio. Ciò può

stioni a fine febbraio. Le stime più credibili sembrano in-

creare nuove pressioni sul rating del debito americano e

dicare che nel 2013 vi sarà un effetto di compressione sul

sulle performance borsistiche, se non si troverà in tempi

Pil nell'ordine dell1,5-1,6%. Si tratta di valori che rappre-

brevi un nuovo accordo tra democratici e repubblicani».

sentano un giusto equilibrio nel mantenere credibilità a

In una positiva conclusione sembra credere anche

livello fiscale, senza essere eccessivamente draconiani nei

Tardino di Bnp Paribas Investment Partners: «Credo che

confronti dell'economia».

l’aumento del tetto sia inevitabile e il buon senso dei po-

In realtà quanto emerso è tutt'altro che la fine della

litici americani porterà il Congresso a raggiungere un’in-

storia: l'accordo raggiunto pospone il taglio alle spese,

tesa per evitare quella che il presidente Obama nei giorni

Rischio di default

60

In ballo rischia di tornare la rinnovata stabilità e di conseguenza Nicola Esposito, di Tendercapital, commen-

FONDI&SICAV/Gennaio 2013


scorsi ha definito una catastrofe economica globale». Non

litici provenienti da Washington, con ancora vivo il ricordo

sarà comunque una passeggiata per Marchetti di Eurizon

dell’agosto 2011: è quindi lecito attendersi un aumento

Capital sgr: «I mercati rimarranno esposti agli sviluppi po-

della volatilità sul tema del debt ceiling».

I

Quale ritenete che sia il maggiore rischio che l'economia statunitense affronterà nel 2013?

Ancora incertezza politica n generale è emersa una forte varietà di risposte, che

I

seguenze dirette e indirette sulle imprese. Investimenti in

comunque possono essere ricondotte al tema condut-

conto capitale da una parte e spese per beni durevoli dall’al-

tore dell'eccezionalità dei tempi che stiamo vivendo e

tra saranno le vittime dirette di questo clima d’incertezza».

delle difficoltà a rientrare nella norma. Ovviamente lo spet-

In effetti viviamo tuttora in tempi eccezionali, da cui

tro di una débacle sul debito pubblico è ben presente. Doug

non sarà facile uscire. Caldato di Albemarle Am, è chiaro:

Gordon, di Russell Investments, non è ottimista: «Preoccu-

«I tassi ai minimi storici non possono durare in eterno e,

pazioni e rischi riguardano uno scenario di stallo politico,

senza una svolta macroeconomica forte, che preveda una

caratterizzato dall'incapacità di arrivare a una soluzione di

ripresa dell’economia reale fino a coinvolgere anche le pic-

compromesso da parte del governo. Che potrebbe portare

cole imprese e il commercio, anche solo una normalizza-

anche a un default sul debito americano».

zione dei tassi potrebbe avere risvolti negativi per molti

Problemi dalla continuazione della saga del fiscal cliff potrebbero arrivare anche per Philippe Mimran ed Emma-

soggetti, creando un circolo vizioso (calo dei consumi, disoccupazione)».

nuel Morano, di La Française Am: «Il fiscal cliff è senz'altro il

Non mancano neppure i rischi esogeni, come spiega

rischio più imminente che l'economia Usa deve affrontare.

Bianco di Euromobiliare Am: «Un rialzo degli indici dei prez-

Nonostante i progressi fatti a fine anno, vi è il rischio che

zi simile a quello del 2011, a fronte di un migliore andamen-

l'accordo finale sarà più restrittivo per la crescita. Inoltre le

to congiunturale degli emergenti, incide negativamente sui

incertezze che caratterizzano il processo di discussione ri-

consumi interni statunitensi che contribuiscono in maniera

schiano di fare pressione sulla fiducia dei consumatori».

preponderante alla crescita del Pil». Speculare infine il com-

Rischi di titubanze da parte di aziende e consumatori

mento di Fiorini, di Aletti Gestielle Sgr: «I rischi maggiori po-

vede anche Christian Zima, del global fixed income team

trebbero venire dall’esterno, ovvero da un rallentamento dei

di Raiffeisen Capital Management: «Il maggiore pericolo

paesi emergenti o da un riacutizzarsi della crisi europea. In-

è che si diffonda un'incertezza generale fra consumatori e

ternamente forze contrapposte dovrebbero garantire una

aziende, a causa del continuo stallo del Congresso sulla so-

crescita sul medesimo sentiero tenuto a fine 2012 (2%)». I

stenibilità di lungo periodo del debito. Ciò potrebbe portare a un più elevato tasso di risparmio e a minori investimenti da parte delle società». A questi elementi si sommano anche i rimasugli della

70 60

sbronza debitoria del passato. Principe, di Schroders, rileva: «I rischi per l’economia americana nel 2013 sono sostanzialmente due, connessi tra loro: l’intensità del processo di deleveraging e l’incertezza del quadro generale che frena gli in-

50 40 30

vestimenti; e con essi l’occupazione e la ripresa dei consumi. Sebbene in una forma diversa, l’incertezza che ha caratteriz-

20

zato il quadro economico del 2012 permane in parte anche

10

50%

30%

40%

30%

Rischio di collasso politico

Inflazione

Rischi da politica monetaria

Rischi esogeni

nel 2013. Difficilmente gli imprenditori vinceranno la propria ritrosia a esporsi in un intenso processo d’investimento fino a quando non si avrà visibilità sulle scelte fiscali e le loro con-

0

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

61


Osservatorio previdenza Pensioni: che cosa succede da gennaio 2013

Quanto costano Monti e la Fornero Il requisito per ottenere il trattamento di quiescenza entra con il nuovo anno in un quadro molto articolato, che per la complessità intrinseca può creare situazioni di forte penalizzazione, particolarmente per chi ha effettivamente smesso di lavorare, magari non di propria spontanea volontà, ancorché non classificabile come esodato a cura di Epheso Ia

nuovo orientamento che trasferisce il rischio demografico ed economico del sistema previdenzia-

62

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

lla data del primo gennaio 2013 è passato

A

le dallo stato sempre più in capo all’individuo. Se

un anno dall’entrata in vigore della rifor-

questa tendenza rende certa e controllabile la spe-

ma Monti-Fornero (per la precisione la

sa pubblica (la cosiddetta stabilizzazione dei flus-

legge 201 del 6/12/2011 e la sua conversione n°

si di bilancio in rapporto al Pil), in contropartita

214 del 22/12/2011), e oggi ci troviamo a fare un

rende decisamente aleatoria e penalizzante l’a-

sunto di quanto è già accaduto e di quanto è in vi-

spettativa pensionistica dal punto di vista dei sin-

gore proprio da gennaio, entrando nel vissuto di

goli individui. A conferma dei primi esiti di questa

molti lavoratori italiani. Ricordiamo che quest’ulti-

tendenza c’è la notizia, dell’ottobre 2012, del crol-

ma riforma, come d’altra parte tutte le precedenti

lo delle pensioni liquidate nell’anno di circa un

che si sono susseguite dal 1996 a oggi, non ha fat-

terzo rispetto agli anni precedenti.

to altro che proseguire il lungo il corso tracciato

Quali sono stati gli interventi del combinato di-

dalla riforma Dini dell’ormai remoto 1995. Riforma

sposto delle riforme Damiano, Sacconi e Monti-

storica, che ha interpretato e rivisitato in chiave

Fornero che hanno generato questi esiti? Sicura-

moderna il nostro welfare, rendendo la previdenza

mente per il 2012 gli effetti sono tutti da ricercare

pubblica Italiana un sistema tra i più moderni e at-

nei provvedimenti antecedenti la riforma Monti-

tuali di tutto il mondo.

Fornero, dato che i pensionati dell’anno in corso so-

Come più volte abbiamo ripetuto negli artico-

no usciti con le regole e i requisiti del 2011. Il calo

li passati, questa linea di tendenza è connotata dal

dei pensionamenti è frutto pertanto principalmen-


«

»

Il balzo rispetto al canale precedente di quota 96 è enorme,visto che il requisito di anzianità sale istantaneamente di quasi sei anni e mezzo

te dell’introduzione per il 2011 della finestra mobi-

contribuzione) entro il 2012, può andare in pen-

le (12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli au-

sione nel 2013, 2014 0 2015 al maturare di un’età

tonomi una volta raggiunti i requisiti) e in seconda

di 64 anni e tre mesi. Successivamente l’età sarà

istanza per via dell’incremento del requisito di età

adeguata agli incrementi successivi della speranza

da 59 anni a 60 anni per la pensione di anzianità

di vita. Per chi non ha maturato quota 96 entro il

con 36 anni di contributi (cosiddetta quota 96).

31 dicembre 2012 non c’è nulla da fare, deve at-

Per il 2013 si rincara la dose con l’inasprimen-

tendere la pensione anticipata.

to dei requisiti per il trattamento di anzianità, che d’ora in poi si chiamerà pensione anticipata. Que-

UN RIPIDO SCALINO PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA

sta pensione della riforma Monti-Fornero si potrà

Un altro ripido scalino è previsto anche per coloro

ottenere solo se si maturano 42 anni e un mese di

che attendono la pensione di vecchiaia. Il combi-

contribuzione entro il 2012 (ridotti a 41 anni e un

nato delle riforme introduce il primo adeguamen-

mese se donna), oppure se si maturano 42 anni e

to alla crescita della speranza di vita dal gennaio

cinque mesi (41 anni e cinque mesi se donna) nel

2013, cosi che si potrà andare in pensione di vec-

2013. Il balzo rispetto al canale precedente di quo-

chiaia se uomini non prima dei 66 anni e tre mesi,

ta 96 è enorme visto che il requisito di anzianità

se donne non prima di 62 anni e tre mesi (63 anni

sale istantaneamente di quasi sei anni e mezzo.

e nove mesi se lavoratrici autonome). Per ciò che

Ci sono però alcune piccole clausole di salva-

concerne il gentil sesso, in particolare, è previsto un

guardia per i più anziani, quelli nati entro il 1952:

rapidissimo incremento dell’età pensionabile, che

chi matura quota 96 (60 anni d’età e 36 anni di

crescerà gradualmente e progressivamente sino al

FONDI&SICAV/Gennaio 2013

63


Osservatorio previdenza 2018, anno in cui risulterà equiparata a quella de-

con minore impatto in termini di penalizzazione.

gli uomini (66 anni e sette mesi).

Si sa che la riforma Monti-Fornero ha introdotto

Sino a tutto il 2012 le donne dipendenti pote-

per tutti dal 2012 la quota di pensione con cal-

vano andare in pensione con 61 anni per via della

colo contributivo. Se per coloro che andranno in

finestra; le autonome dopo ulteriori sei mesi. Dal

pensione con più di 18 anni di contribuzione

2013, come abbiamo visto in precedenza, vi è un

accreditati prima dl 1996, questa componente

aumento da uno a due anni, a seconda dei casi. Dal

contributiva sarà di scarsa entità, perché rappor-

2014 ci vorranno 63 anni e nove mesi e così di se-

tata solo ai contributi dal 2012 in poi, per i restan-

guito. L’elevazione rapida dell’età per le donne è

ti che avevano già in precedenza il sistema di cal-

solo in parte mitigata dalla clausola di salvaguar-

colo misto, i criteri di calcolo contributivo sono

dia per le signore che maturano 60 anni entro il

molto più importanti. Come trattato nello scor-

2012 e minimo 20 anni di contribuzione. In via ec-

so articolo, il 2013 prevede anche l’aggiornamen-

cezionale potranno usufruire del pensionamento al

to dei coefficienti di conversione del montante

compimento di 64 anni e tre mesi a tutto il 2015 e

individuale all’accresciuta speranza di vita attesa,

64 anni e sette mesi successivamente. Ultima op-

che in pratica comporterà un minore assegno pen-

zione per le signore è il ricalcolo contributivo del-

sionistico, per la componente contributiva, quan-

la propria posizione, se entro il 2014 matureranno

tificabile tra il 2% e il 4% in funzione dell’età

57 anni e tre mesi di età e 35 anni di contribuzio-

effettiva di pensione.

ne. Questa opportunità (con applicazione delle vecchie finestre di 12 mesi dalla maturazione dei

PIÙ ONERI PER I PARASUBORDINATI

requisiti) offre sì una pensione, ma implica una no-

Sul versante degli oneri contributivi, i soliti lavora-

tevole riduzione di redditività attesa.

tori parasubordinati subiranno l’ennesimo incremento nel 2013, pari a un punto percentuale (dal

SITUAZIONI DI FORTE PENALIZZAZIONE

27% al 28% ripartito per un terzo a carico del sog-

Come si può notare, il requisito di pensione entra

getto e 2/3 a carico del committente) nel quadro

con il 2013 in un quadro molto articolato, che per

della progressiva equiparazione del quantum con-

la complessità intrinseca può creare situazioni di

tributivo tra parasubordinati e dipendenti. Pareg-

forte penalizzazione, particolarmente per chi ha

gio previsto, a quota 33%, entro l’anno 2018. An-

effettivamente smesso di lavorare, magari non di

che i lavori autonomi subiranno una piccola varia-

propria spontanea volontà, ancorché non classifi-

zione (innalzamento del contributo) per un pro-

cabile come esodato. Supponiamo, ad esempio, il

gressivo avvicinamento al tetto del 24%, previsto

caso di una signora nata nel 1953, che ha smesso di

anch’esso per il 2018.

lavorare nel 2012 con 20 anni di contribuzione e

Occorre infine ricordare, anche se non è più

con un reddito lordo di 25.000 euro all'anno. Nel

una novità dato che è in vigore già da quest’anno,

vecchio quadro normativo avrebbe percepito la

che anche per tutto il 2013, le pensioni tre volte

pensione dal 2014 con un importo reale di circa

superiori all’assegno minimo (pari a 1.405 euro lor-

8.900 euro all'anno. L’incremento dei requisiti con

di) non godranno più dell’indicizzazione all’infla-

il nuovo quadro normativo, di scalino in scalino,

zione. Altra differenza non di poco conto rispetto

sposta l’effettiva data di pensionamento dal 2014

all’anno passato.

al 2020 a 67 anni e l’importo della pensione, grazie

Siamo così sicuri, dopo gli spread pazzi, le

al calcolo contributivo, cresce di poco e raggiunge

guerre psicologiche e reali nell’ambito della comu-

un importo di circa 9.600 euro all'anno. Si può ben

nità europea, le continue e pressanti provocazioni

comprendere che un conto è sopportare 18 mesi

e destabilizzazioni a opera del mondo finanziario

senza entrate, ben altra situazione è sbarcare il lu-

nei confronti del mondo reale, finanche questi

nario per 78 mesi consecutivi.

continui e duraturi adeguamenti, anzi peggiora-

In presenza di casi limite con cosi ampie penalizzazioni, passa in secondo piano un’altra novità

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FONDI&SICAVGennaio 2013

menti, del nostro sistema di welfare, che i Maya non ci abbiamo visto bene?

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FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO

Anno 6 - Numero 49 - Gennaio 2013

I due grandi enigmi asiatici

Cina e India al momento della verità Nuovi trend

L’Europa scopre il cloud computing Consensus Usa

Un inizio anno con tante speranze

&Sicav - Gennaio 2013 Fondi& numero 49 – Anno 6 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Club Il Cavatappi, Marco Colli, Luigi Cossu, Epheso Ia, Andrea Ferrari, Veronica Furiano, Francesco Massimino, Andrea Milesio, Rocki Gialanella, Dario Palladini, David Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 0287063626 - Fax 0287063625 Pubblicità e distribuzione Matteo Gallizio matteogallizio@fondiesicav.it Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio 2008 del Tribunale di Milano

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