FONDI&SICAV
Obbligazionario
È l’ora dei gestori aggressivi
FONDI&SICAV - GIUGNO 2013 -
N.
54 - OBBLIGAZIONARIO,
CAMBIA LO STILE DI GESTIONE
CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Consensus paesi emergenti
Continuano le difficoltà Etc
Gli strumenti per puntare sul petrolio
Anno 6 - Numero 54 - Giugno 2013
Editoriale
È la flessibilità, baby! ambiano i mercati, cambia il modo di investire e di conseguenza cambiano anche i prodotti. Piazze finanziarie sempre più correlate e veloci nei mutamenti di direzione, tassi, valute, duration sono solo alcune delle variabili da considerare. Per affrontare questo scenario, i gestori hanno la necessità di utilizzare tutti gli strumenti possibili alla ricerca di rendimento da offrire ai propri clienti. Dovere operare in un contesto simile ha fatto sì che negli ultimi mesi siano proliferati i fondi flessibili con i quali ci si affida completamente alle scelte dell’esperto. Il problema che ora si pone è come creare un portafoglio utilizzando prodotti simili senza benchmark. Non sarà semplice mixare strumenti che cambiano in continuazione seguendo le scelte dei gestori, fondi che oggi sono una cosa e che magari domani saranno l'esat-
C
to opposto: che è poi ciò che dovrebbe fare un prodotto flessibile. Controllo del rischio, scelta degli strumenti (quindi dei gestori) che applicano diverse strategie possono rappresentare una soluzione. Anche se la principale sarà un continuo monitoraggio delle politiche dei money manager, una verifica attenta e puntuale di quali classi di investimento stiano creando valore: non ci dovremo accontentare del semplice numero che esprime il rendimento, dovremo analizzare la cosiddetta "performance attribution" per capire e condividere ciò che il gestore starà facendo. In sostanza dovremo ancora una volta cambiare il modo di scegliere i nostri investimenti, come più volte già fatto in passato. Sei i mercati sono flessibili, dovremo esserlo anche noi.
GIUSEPPE RICCARDI
Quando Bernanke parla... e osserviamo il recente comportamento dei mercati si deve per forza notare una certa incoerenza, che a volte fa pensare che molti dei cosiddetti oracoli del settore siano in realtà poco più che dei dilettanti. La volatilità sembra tornata sulla scena, dopo mesi di calmi rialzi. A mettere un po' di sale sulla coda dei mercati dei capitali sono state la correzione (per il momento chiamiamola tale) che si è verificata sull'azionario giapponese e le dichiarazione recenti di Bernanke. Proprio su quest'ultimo punto non si può evitare di porci qualche domanda: fino a poco tempo fa, infatti, c'era chi teorizzava che una normalizzazione delle politiche della Fed sarebbe stata addirittura un elemento di sostegno per le attività rischiose. Un complesso di aziende in grado di mostrare una crescita dei profitti significativa e più in generale un'economia in via di guarigione, in grado di reggere l'urto di tassi reali positivi (la norma fino a poco tempo fa), avrebbe tolto dalla testa degli investitori gli ultimi residui di paura. Magari convincendoli a mettere i loro soldi non solo su oligopolisti capaci di controllare in maniera quasi assoluta la propria filiera di costi e pronti a staccare ricchi dividendi in ogni circostanza. In realtà così non è stato. È bastato che il lin-
S
ALESSANDRO SECCIANI
guaggio del presidente della Fed esprimesse un minimo di cautela e che indicasse alcune specifiche asset class come un po’ a rischio per indurre al panico molte persone, ormai impegnate in discussioni ad nauseam su quando avverrà il famigerato “tapering” prossimo venturo. A noi sinceramente sembra un po' la scoperta dell'acqua calda, cioè che finora in termini di andamento economico il 2013 è stato molto deludente. Per quanto i mercati abbiano molte possibilità per limitare la correlazione con l'andamento dell'ambiente circostante, questo fenomeno non può durare per sempre, né assumere proporzioni troppo esagerate. Specialmente nel frangente attuale, in cui si comincia a vedere qualche scricchiolio sui titoli di stato dei paesi occidentali e in cui molti emergenti, specialmente quelli meno diversificati e più legati alle materie prime, si trovano in discrete difficoltà finanziarie. Se i corsi continuassero a salire, senza miglioramenti tangibili in termini di occupazione (quantità e qualità), consumi e disciplina fiscale, prima o poi gli asset rischiosi entrerebbero in maniera conclamata nel territorio della bolla e sulle bolle le banche centrali tendono ad agire. Anche l'irriconoscibile Fed di questa epoca travagliata.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
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Sommario Giugno 2013 Obbligazionario - Una rivoluzione in atto
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Addio gestione tradizionale!
I money manager del reddito fisso, che stanno affrontando uno scenario totalmente nuovo e problemi mai visti finora, si muovono con la massima determinazione e soprattutto con grande spregiudicatezza nelle politiche di investimento. Una quantità sempre maggiore di prodotti global bond, long only e flessibili è stata offerta sul mercato, con strategie di composizione del portafoglio e tecniche di risk management sempre più innovative
PROMOTORI&CONSULENTI
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PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
PROMOTORI&CONSULENTI
Giugno 2013
Consulenza all’inglese/1
Consulenza all’inglese/2
Contratto unico dei promotori
Per gli Etf è benvenuta
Poco entusiasmo dalle assicurazioni
Un cambiamento epocale
40 44
Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato di Azimut
«Sempre più internazionali» 4
FONDI&SICAV/Giugno 2013
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Parla Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato di Azimut
L’Italia ci sta stretta I punti di forza del modello basato sulle fee
Welcome dagli Etf Un nuovo accordo tra le mandanti e i promotori
Tutti per uno, un contratto per tutti
Fondi&Sicav n. 54 Etc - Strategie short
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E se ci coprissimo un po’? I mercati azionari, in controtendenza rispetto ai problemi dell'economia reale, sembrano vivere uno straordinario periodo di euforia e alcuni guru della finanza pronosticano addirittura un lustro di crescita dei corsi. Tuttavia gli avvenimenti delle ultime settimane hanno un po' messo in discussione questa tendenza. Per chi non vuole dismettere il proprio investimento in azioni, ma allo stesso tempo desidera tutelarsi almeno parzialmente, ci sono sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana diversi strumenti che guadagnano sui ribassi Fondi azionari - Area euro ed Europa
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Trainati dal Dax Il confronto tra i risultati di queste due categorie evidenzia l’importanza assunta dall’esposizione ai listini dei paesi più forti negli ultimi cinque anni. Ma nella zona della moneta unica le performance delle economie in crisi hanno inciso maggiormente Consensus - I mercati emergenti
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Il momento dei problemi Dopo un decennio di crescita impetuosa, la maggior parte degli emerging sta manifestando chiare difficoltà: oggi non è più possibile svilupparsi limitandosi a sfruttare le risorse naturali ed è necessario avviare complesse politiche industriali. Il caso più eclatante è il Brasile, che continua a esprimere un tenue miglioramento, ma anche Cina, Russia, India e Sudafrica non sembrano passarsela meglio Osservatorio previdenza - Ingegneri e architetti
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Precisi e puntuali Inarcassa ha realizzato una riforma tra le più incisive e articolate del panorama delle casse. È stato introdotto, per mantenere la sostenibilità di lungo periodo, il sistema di calcolo contributivo aggiungendo però caratteristiche e peculiarità proprie e distintive. Nonostante ciò la pensione di questi professionisti non è sufficiente a coprire il reddito di sopravvivenza necessario
Le rubriche 3
Editoriale
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Radar finanziario
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Notizie in breve
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My life, My style
FONDI&SICAV/Giugno 2013
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Radar finanziario Europa, atteso peggioramento dei fondamentali di credito Secondo Fitch, un numero sempre maggiore di investitori europei si aspetta un peggioramento dei fondamentali di credito trasversale tra vari settori. Questa prospettiva riflette la paura per la bassa inflazione e del perpetuarsi della recessione. Nonostante ciò, i rendimenti dovuti alle politiche monetarie espansive non dovrebbero arrestarsi e negli investimenti dovrebbero essere prediletti gli high yield unitamente agli emerging market.
Stati Uniti, i migliori per gli investimenti in fondi Gli Stati Uniti sono il paese migliore per chi acquista fondi comuni. Questo è il risultato di una ricerca che tiene conto della protezione dei risparmiatori, della trasparenza, delle fee e della tassazione. Secondo Morningstar, le dimensioni del mercato americano ed europeo sono simili, ma gli investitori Usa pagano fee molto minori rispetto a quelli del Vecchio continente.
America latina, crescita al 3,4% nel 2013 L’’Fmi prospetta una crescita per l’America latina del 3,4% nel 2013, con un outlook per il 2014 del 3,9%. Nel suo report il Fondo Monetario sottolinea anche i rischi che potrebbero minare la crescita della regione, in particolare il peggioramento delle condizioni di finanziamento dei paesi e la diminuzione dei prezzi delle materie prime.
Emirati Arabi Uniti, grandi risparmi per gli indiani emigrati Uno studio della Standard Life ha mostrato che gli indiani espatriati negli Emirati Arabi Uniti risparmiano circa il 70% del loro reddito. Nonostante ciò, molti sono restii a chiedere consulenza finanziaria professionale e circa il 44% preferisce ricevere consigli sugli investimenti dai membri della famiglia. Coloro che cercano advisory spesso si affidano ai loro connazionali, circa il 21%, mentre il 18% preferisce rivolgersi alla propria banca.
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Europa, non è ancora grande rotazione dai bond all’equity Un’analisi sui flussi finanziari tra le varie asset class, realizzata su un campione di 54 fund selector provenienti da cinque paesi europei, mostra che la grande rotazione dai bond all’equity non si è ancora completamente avviata. Una delle possibili cause, secondo alcuni intervistati, è il persistere dell’avversione al rischio che porta gli operatori a rimanere difensivi. Solamente il 10% sostiene che la grande rotazione è in atto, mentre 1/3 ritiene che ci sia solamente un graduale spostamento. Giappone, crescono le classi hedge Per proteggere gli investitori dalla potenziale svalutazione dello yen, causata Abenomics, molti gestori giapponesi dall’A hanno creato classi hedge dei loro fondi. Quasi la metà dei prodotti ora possiede questi comparti, contro un terzo di un anno fa. Secondo Epfr Global, nel primo trimestre 2013 c’è stato un flusso in entrata netto di più di 10 miliardi di dollari nei fondi equity giapponesi. Asia, incremento del 5,5% degli investimenti Secondo Schroders, gli investitori asiatici incrementeranno il loro impegno finanziario mediamente del 5,5% nei prossimi 12 mesi contro l’1% di quelli europei. Oltre la metà degli asiatici intervistati favorirà il proprio continente per l’allocazione del portafoglio, mentre solo il 12% degli europei ritiene l’area occidentale interessante. Dalla survey si evidenzia una propensione verso l’equity, con 2/3 degli interpellati che nel 2013 vi investirà, mentre solo 1/4 preferirà il fixed income.
News
Canada
opo i dati deboli diffusi alla fine del 2012, le prospettive di crescita del Canada per il 2013 non
D
consecutivo di questi settori. L’incremento della produzione manifatturiera, in rialzo dello 0,8% a febbraio, è stato
apparivano incoraggianti. La crescita attesa da
guidato da un aumento della produzione di beni durevoli,
AllianceBernstein per questo anno era pari all'1,2%, men-
vale a dire le attrezzature per i trasporti, i minerali non me-
tre la Banca centrale canadese ha recentemente corretto
tallici e i prodotti elettronici e per computer. Lo sviluppo
al ribasso le proprie previsioni all'1,5% per l'anno in corso.
di questi settori è legato alla crescita degli Stati Uniti. La
Gli ultimi dati, in realtà, indicano che la crescita nel primo
ripresa di questi comparti continuerà dunque con l'acce-
trimestre è stata più veloce rispetto alle attese. Il Pil mensile è salito al di sopra delle stime del consenso e di quelle della Bank of Canada almeno nei primi due mesi del
Meglio del previsto
2013 e il report più recente indica un rimbalzo molto più rapido delle aspettative dal rallentamento del quarto tri-
lerazione degli Usa. Nel settore manifatturiero, quasi il
mestre del 2012. La crescita del Prodotto interno lordo
75% della produzione viene esportata e dato che il 75%
mese su mese a febbraio ha segnato +0,3%, dopo un
circa delle esportazioni canadesi è destinato al mercato
aumento già sorprendente dello 0,3% a gennaio. Sulla
americano, il miglioramento della domanda statunitense
base di questa accelerazione, si stima che la crescita annua
rappresenta un fattore determinante per le prospettive di
del primo trimestre toccherà il 2,5-3%.
sviluppo del Canada. La bilancia commerciale a marzo ha
La crescita robusta di febbraio si deve perlopiù allo svi-
mostrato un surplus per la prima volta in un anno ed è sta-
luppo del settore manifatturiero, minerario e all'estrazio-
ta supportata dalla crescita dei volumi di esportazione di
ne di petrolio e gas. Si tratta del quinto aumento mensile
energia, veicoli e metalli.
Turchia ono trascorse solo poche settimane da
La Turchia continua a essere un mercato
quando Moody’s ha elevato il livello di
emergente vulnerabile ai cambi di direzione
affidabilità creditizia della Turchia a
dei mercati. Il suo tasso di risparmio interno,
investment grade, una decisione arrivata
pari al 15,2% del Pil, è basso, se messo a con-
pochi mesi dopo l’annuncio di Fitch, che lo
fronto con economie che beneficiano, stando
scorso novembre aveva deciso di portare il
alle valutazioni di Moody’s, di rating similii.
rating di Ankara allo stesso livello. Le turbo-
Questa situazione fa sì che gli istituti di cre-
lenze degli ultimi giorni, però, hanno provo-
dito dipendano dai flussi di capitali prove-
S
Il peso delle turbolenze sociali
piare in un momento peggiore. Il paese ha già dovuto fare i conti con l’ondata di vendite che si è abbattuta sui mercati emergenti, dopo che
8
cato un vero terremoto in borsa, con l’indi-
nienti dall’estero affinché il credito continui
si erano diffusi timori su una possibile riduzio-
ce domestico in caduta del 10,5% il 3 giu-
a fluire senza problemi a livello nazionale.
ne dell’ammontare di titoli acquistati dalla Fe-
gno e la perdita giornaliera più intensa della
Il ratio prestiti/depositi del sistema banca-
deral Reserve. E se i capitali internazionali do-
sua storia. Tuttavia, questo crollo andrebbe
rio turco si è impennato oltre il 100% durante
vessero muoversi con un minore grado di li-
analizzato in relazione al contesto di riferi-
questa prima parte del 2013. Alla fine del
bertà, i paesi come la Turchia si troverebbero a
mento: le azioni della borsa di Istanbul
2012, il debito estero delle banche ha toccato
competere per un capitale disponibile sempre
hanno guadagnato più del 40% negli ultimi
quota 14,3% del Pil, in aumento dell’8% ri-
più scarso. Il governo turco aveva intrapreso
12 mesi e la lira di Ankara si è svalutata sol-
spetto a quello registrato prima dell’inizio
un programma per tagliare questa esposizione
tanto dell’1% il 3 giugno, mentre il costo del
della crisi finanziari, il livello più alto degli ul-
ed era riuscito a ridurre il deficit delle partite
Cds (Credit default swap) per coprirsi da un
timi 20 anni. I due terzi del debito estero do-
correnti dall’11% del 2011 fino al 6% di fine
eventuale default dei titoli di stato turchi è
vranno essere rifinanziati nei prossimi 12 me-
2012. Tuttavia, questa correzione nasconde la
cresciuto di appena lo 0,08%.
si. Le attuali turbolenze non potevano scop-
vera dimensione della dipendenza dall’estero.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
News
Cina
ono circa 145 mila le società statali cinesi, 126 delle quali conglomerati dalle di-
(circa 8,116 miliardi di dollari). Gli esperti so-
S
perdite complessive per 50 miliardi di yuan
mensioni mastodontiche; pesano per il
stengono che le maggiori aziende cinesi sia-
35% sull’attività economica nazionale e affon-
no cresciute a dismisura, in particolare le ban-
dono le proprie radici in settori strategici, come
che e le società delle telecomunicazioni. Il
energia, aeronautica, telecomunicazioni e ban-
problema di fondo deriva dalle connessioni
che. Economisti cinesi e stranieri, ma anche i go-
politiche che consentono a questi conglome-
vernanti della potenza asiatica, sostengono che
rati di assorbire gran parte dei finanziamenti
ci sia un’impellente bisogno di riformare queste
concessi dal sistema bancario domestico, la-
imprese, dalla cui liberalizzazione dipende larga
sciando pochi spiccioli alle piccole imprese
parte della crescita futura del paese.
dotate di un forte potenziale di crescita. Stu-
La zavorra delle imprese statali
società. Si calcola che siano 100 miliardi di yuan solo nel settore bancario. Le dimensioni degli asset fanno ipotizzare che una trasfor-
Nonostante alcune di queste grandi com-
di recenti hanno infatti dimostrato che i cre-
mazione razionale possa essere realizzata in
pagnie si siano trasformate in società quota-
diti destinati alle aziende minori sono quelli
almeno 10 anni.
te in borsa, molti esperti denunciano la loro
che riescono a produrre vero valore aggiunto
bassa redditività, imputandola al fatto che
per l’economia del paese.
Le autorità cinesi hanno più volte accennato all’avvio di un processo che dovrebbe se-
operano in regime di quasi monopolio e alle
Per alcuni esperti, la soluzione è la priva-
gnare la fine dei monopoli, tuttavia, le impre-
forti connessioni con la politica. La prova di
tizzazione, anche se a breve e medio termine
se statali vengono considerate luoghi dove si-
quest’inefficienza è nei risultati conseguiti
il processo risulta complicato a causa dell’e-
stemare politici sulla via del tramonto o quel-
nel 2012: le imprese statali hanno accusato
norme volume di asset in possesso di queste
li in attesa di riposizionamento.
Hedge fund gestori dei fondi a gestione alternativa mostrano di gra-
Stando ai dati pubblicati da un’analisi curata da
dire sempre più l’utilizzo degli Etf nel processo di costru-
Market Watch, l’Etf che trova più spazio, in termini di nu-
I
zione dei rispettivi portafogli d’investimento. Spesso gli
mero di hedge fund interessati, nei portafogli di questi
Exchange traded fund vengono utilizzati dai risparmiatori
strumenti è l’Spdr Gold Trust, il più grande Etf specializza-
come veicolo per assumere esposizione a un indice senza es-
to sul metallo giallo, noto al grande pubblico perchè più
sere costretti ad acquistare tutte le singole azioni che lo
volte citato da George Soros e John Paulson come veicolo
compongono. Allo stesso modo, sono una delle opzioni più
d’investimento. Questo strumento trova spazio in ben 67
semplici per puntare su panieri di materie prime.
tra i 450 hedge fund presi in considerazione dal report. Ri-
Com’è noto questi strumenti non sono ad appannaggio
cordiamo che, a causa del trend discendente intrapreso
esclusivo degli investitori retail. I recenti incrementi regi-
dalle quotazioni dell’oro da inizio anno, la sua performan-
strati nei loro volumi di negoziazione sono stati alimentati
ce Ytd è negativa (-12%). Il secondo Etf che figura nella li-
in particolare dagli istituzionali, che li utilizzano per diver-
sta, molto distante dal primo, è il Financial Select Sector,
Sempre più Etf in portafoglio
10
sificare i propri portafogli e assumere esposizioni verso as-
presente in 27 hedge fund del panel. Tra i fondi alternati-
set che fuoriescono dal loro raggio d’investimento core.
vi che lo ospitano in portafoglio troviamo quelli guidati da
Quest’ultimo è il caso degli hedge fund o fondi a gestione
investitori del calibro di Paul Tudor e Louis Bacon. Il veico-
alternativa, che acquistano in prevalenza Etf focalizzati su
lo viene utilizzato per assumere esposizione al settore fi-
materie prime o indici azionari asiatici.
nanziario su scala globale.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Obbligazionario Una rivoluzione in atto
Addio gestione tradizionale I money manager del reddito fisso, che stanno affrontando uno scenario totalmente nuovo e problemi mai visti finora, si muovono con la massima determinazione e soprattutto con grande spregiudicatezza nelle politiche di investimento. Una quantità sempre maggiore di prodotti global bond, long only e flessibili è stata offerta sul mercato, con strategie di composizione del portafoglio e tecniche di risk management sempre più innovative
A
partire dal 2009 si è sviluppata l'ultima e più
di Boris Secciani
cario che sembravano funzionare. A partire dalla seconda
intensa gamba di un bull market obbliga-
metà dell'anno passato vi è stato un graduale ritorno del-
zionario che ha cambiato, forse per sempre,
la propensione al rischio, che ha di fatto reintegrato nei
l'approccio al reddito fisso. Infatti se l'equity
mercati dei capitali anche il Tesoro dei paesi dell’Europa in
sta subendo un processo di rerating, grazie a
crisi. Ciò ha ovviamente creato enormi opportunità di pro-
margini, cash flow, profitti e dividendi record, la politica mo-
fitto, in un comparto, quello dei titoli di stato, ormai esau-
netaria che in questi anni si è mossa in territorio sconosciu-
sto, che però non sembra finora presentare fasi di corre-
to ha prodotto effetti sul complesso obbligazionario di por-
zione troppo significative.
tata epocale. Avere spinto i tassi di interesse a breve su livel-
12
li ampiamente negativi, in termini reali, contemporanea-
SITUAZIONE DRAMMATICA
mente allo scoppio della crisi finanziaria nell’Europa perife-
Il capitolo crisi sovrana all'interno della più ampia tempe-
rica, ha avuto l’immediato effetto di portare le emissioni go-
sta finanziaria di questi anni ha infatti lasciato diversi in-
vernative di stati considerati sicuri, cioè a non immediato ri-
vestitori istituzionali in una situazione drammatica, parti-
schio di insolvenza, a valutazioni insensate dal punto di vista
colarmente in Europa dove spesso il fixed income rappre-
fondamentale.
senta ben oltre la metà di tutti gli asset. Infatti nel Vecchio
Infatti si sono intrecciati da una parte l'avversione al
continente il rally azionario di questi anni non ha portato
rischio di molti investitori, dall'altra il desiderio di avere in
i grandi portafogli a ricollocarsi più di tanto verso l’equity.
mano pregiato collaterale da portare in pegno sul merca-
Anche negli Usa, dove indubbiamente il panorama si di-
to repo e presso, nel caso europeo, la Bce. A un certo pun-
mostra radicalmente diverso, tassi di interesse reali nega-
to, durante i giorni più neri della crisi del 2011 e del 2012,
tivi appaiono come non sostenibili per il complesso del
questi due erano gli unici segmenti del mercato interban-
reddito fisso.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
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Oggi fare soldi con i tassi di interesse è più complicato che mai e bisogna andare a cercare i prodotti giusti,anche in un portafoglio di sole posizioni lunghe
Contemporaneamente vi è stata un'esplosione dei cor-
shore, che quest'anno dovrebbero superare i 59 miliardi di
porate bond, prima di quelli di qualità più elevata, poi, in
dollari di nuovi collocamenti, con il segmento high yield
maniera ancora più intensa, degli high yield. Ciò che non
anch'esso in fase di decollo.
era più possibile ottenere con il governativo lo si è cerca-
Non sorprende dunque che anche la gestione obbliga-
to nel debito delle grandi aziende, che soprattutto in Eu-
zionaria sia cambiata molto: una quantità sempre maggio-
ropa ne hanno approfittato per raccogliere capitali a tas-
re di prodotti global bond, long only e flessibili è stata of-
si ridotti, ovviando così al problema del deleveraging del
ferta sul mercato, con strategie di composizione del por-
sistema bancario continentale. Alla fine si è arrivati ad
tafoglio e tecniche di risk management sempre più inno-
avere un incredibile rally, ad esempio nello spettro delle
vative. Oggi fare soldi con i tassi di interesse è più compli-
cinque B di rating, con emissioni obbligazionarie che sem-
cato che mai e bisogna andare a cercare i prodotti giusti,
pre più si sono comportate da azioni; il tutto accompagna-
anche in un portafoglio di sole posizioni lunghe. Ricorda
to da una crescita delle borse, alimentata soprattutto da
infatti Maria Paola Toschi, market strategist di Jp Morgan
titoli azionari che invece si comportano in qualche misu-
Asset Management: «Molte asset class di fixed income, a
ra come il debito (difensivi a buon rendimento).
seguito del forte calo dei tassi, mostrano rendimenti reali
In questo quadro evolutivo, ovviamente è cambiata
negativi. Ciò ha comportato la necessità di aumentare la
anche l'offerta: la crescente quantità di corporate di ogni
diversificazione e il rischio per andare a catturare rendi-
genere e qualità non si è limitata a Usa ed Europa: sempre
mento. La diversificazione è diventata un'esigenza più for-
più questi strumenti (e sempre più spesso in valuta locale)
te e l’approccio deve essere globale».
sono diventati uno strumento per accedere ai mercati
In questo contesto sempre più perplessità sembra
emergenti. Basti pensare alla vertiginosa crescita dei bond
suscitare il ruolo delle agenzie di rating e dei benchmark
Dim Sum, cioè obbligazioni emesse in yuan su piazze off-
di settore. Basti pensare che quando paesi core come
segue a pagina 16
FONDI&SICAV/Giugno 2013
13
Obbligazionario Una rivoluzione in atto
I migliori fondi obbligazionari globali Fondo
Valuta
Isin
Perf. 6 mesi
Volat. ann. 6 mesi
Sharpe 6 mesi
Edmond De Rothschild Am Edr Signatures Financial Bonds C Sparinvest Sicav Investment Grade Value Bonds R Sparinvest Sicav High Yield Value Bonds R UBS (Lux) Bond Sicav Convert Global P Acc. Hedged Invesco Funds Sicav Global Unconstrained Bond C Acc. Hedged Ersel Gestion Int. Sa Globersel Bcm Convertible Consultinvest High Yield A Compam Fund Sicav Bond Risk A Acc. Nextam Partners Obbligazionario Misto Reyl (Lux) Tactical Alloc. Sicav Diversified Income E Pharus Sicav Bond Opportunities A Dexia Bonds Total Return C Cap. Pharus Sicav Absolute Return Ersel Gestion Int. Sa Globersel Corporate Bond Eurizon Diversificato Etico Az Fm Sa Solidity A-Az Fund Pioneer Am Sa Pioneer S.F. - Tactical Allocation Bond E Cap. Amundi Funds Sicav Bond Global Au Cap. Franklin Templeton If Sicav Templeton Global Bond (Euro) A Acc. Pimco Global Investors Series Plc Global Investment Grade Credit E Acc. Hedged Ailis Funds Ailis Rendimento Misto Ersel Gestion Int. Sa Leaderersel Total Return Edmond De Rothschild Am Edr Bond Allocation C Primaforza 2 A Bnp Paribas L1 Bond Currencies World Classic/Cap. Cb-Accent Lux Sicav Quantitative Bond Eur B Cap. ING (L) Sicav Renta Fund World X Acc. Hedged Alpi Bond Primaforza 1 A Eurofundlux Qbond Absolute Return B Cap. Euromobiliare Total Return Flex 2 Pimco Global Investors Series Plc Total Return Bond Inst. Acc. Hedged BlackRock Global Funds Sicav Bgf World Income A2 Cap. Schroder Isf Sicav Strategic Bond A Acc. Ailis Funds Ailis Coupon Plus Ubi Pramerica Portafoglio Prudente Amundi Funds Sicav Absolute Var 2 (Eur) Se Cap. Anima Prima Funds Plc Prima Bond 2013 Silver BlackRock Global Funds Sicav Bgf Fixed Income Global Opportunities A2 Cap. Oyster Sicav Credit Opportunities Eur2 Bper International Sicav Global Medium Term Bond P Diaman Sicav Zenit Dynamic Bond R JPMorgan Funds Sicav Jpm Global Government Bond A Acc. Dexia Bonds International C Cap. Westlb Compass Sicav Global Bond A Polaris Investment Sa Geo Global Diversified Strategy Ritorni Reali Parvest Sicav Parvest Bond World Classic/Cap. Invesco Funds Sicav Global Bond E Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Brandywine Global Fixed Income A Acc. Dws Invest Sicav Dws Invest Income Strategy Currency Nc Nord Est Fund Sa Obbligazionario Globale R Cap. BlackRock Global Funds Sicav Bgf Global Government Bond A2 Cap. JPMorgan Funds Sicav Jpm Aggregate Bond A Acc.
Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Usd Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Eur Usd Usd Eur Eur Eur Eur Usd Eur Eur Eur Eur Eur Usd Eur Eur Usd Eur Usd Eur Eur Usd Usd
FR0011034495 LU0264925727 LU0232765429 LU0203937692 LU0503340233 LU0188417975 IT0003018022 LU0178938824 IT0003245393 LU0280065359 LU0159790970 LU0252128276 LU0291569647 LU0012092481 IT0001052742 LU0262758658 LU0453510686 LU0119133188 LU0170474422 IE00B11XZ434 IE00B4KC9F18 LU0364762657 FR0010144675 IT0003087068 LU0011928255 LU0379560153 LU0546921965 IT0001079810 IT0003087043 LU0241092161 IT0001366167 IE0033989843 LU0230590456 LU0201322137 IE00B3ZVV944 IT0003242325 LU0210817440 IE00B3ZRPL27 LU0278466700 LU0435360283 LU0214548348 LU0277560859 LU0406674076 LU0012119433 LU0093983921 LU0314268557 IT0003722565 LU0038743380 LU0115143918 IE00B19Z4J92 LU0273149376 LU0102239976 LU0006061385 LU0430493139
6,865959 3,61726 6,894014 8,498584 4,739345 9,538133 3,0669 2,892756 3,995762 2,342371 2,683897 3,245504 2,341296 1,929248 3,086846 2,088167 0,70529 1,39247 1,217039 -0,131839 0,70922 2,286751 2,075482 2,44489 -0,067296 0,178992 -0,197284 1,109589 1,241891 1,019641 1,23113 -1,074219 1,89697 3,31953 1,544051 0,469557 1,039739 0,253548 1,760048 -0,759745 -0,492729 -0,900073 -0,512383 -0,711721 -4,638644 0,48729 -0,894062 1,923591 -0,476449 -1,268468 -0,512918 -1,578947 0,949565 -0,433018
5,07459 4,347953 6,528803 5,156376 2,26862 5,030142 5,790724 3,632823 3,693983 2,831963 2,375021 3,089042 2,897762 1,977805 2,36756 3,912378 4,006915 7,760092 2,421779 2,801709 2,090694 2,025574 2,778881 1,894439 8,011649 2,460217 3,798888 0,583467 1,262024 1,785292 1,52879 2,18229 6,519999 8,485085 2,591943 1,873097 1,401136 0,1223 7,974291 2,204563 0,804133 2,675911 2,689442 2,326847 8,171274 0,715817 3,063701 9,668278 6,462202 6,582707 1,03779 6,899733 7,845785 8,380106
0,403858 0,284153 0,329674 0,418617 0,557229 0,503351 0,158572 0,191156 0,263498 0,189006 0,308379 0,250043 0,223573 0,22041 0,273654 0,115453 0,06316 0,011843 0,073039 0,00485 0,050089 0,240477 0,177865 0,301259 -0,032904 -0,033001 0,015485 0,242072 0,167968 0,093698 0,127781 -0,165921 0,02903 0,059999 0,094752 -0,010646 0,071257 -0,755261 0,000805 -0,15945 -0,352958 -0,126527 -0,094787 -0,125315 -0,143521 0,124434 -0,116405 0,016228 -0,064712 -0,094296 -0,266901 -0,110167 -0,01974 -0,039056
14
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Perf. 1 anno
Volat. ann. 1 anno
Sharpe 1 anno
28,830505 25,5979 23,892799 17,72541 17,192902 14,539367 14,290749 13,17097 12,954134 11,113047 10,143588 10,11687 10,027627 9,804248 9,000122 8,580106 8,307748 8,20033 7,543103 6,765328 6,423983 6,169351 5,714452 5,336905 4,756589 4,593292 4,456182 3,563912 3,545024 3,35186 3,289966 3,261978 2,614076 2,484159 2,193784 1,969817 1,965143 1,872442 1,732936 1,518503 1,396032 1,295531 1,128472 1,022267 0,882898 0,361937 0,358729 0,157522 -0,044961 -0,178941 -0,484561 -1,058201 -1,060493 -1,146001
5,857818 5,344495 6,003515 5,262827 3,417673 5,962001 5,44561 4,276996 5,287271 2,862802 2,446286 3,015585 2,646041 2,3493 3,559639 5,374657 5,239695 7,563206 2,282069 2,557166 3,10631 1,887321 2,650416 2,804347 7,181903 2,19963 3,228301 0,941509 1,713265 1,858991 1,248438 2,12152 7,010588 8,47691 2,789666 1,829234 1,111094 0,424798 8,169575 2,27808 0,874554 2,684339 2,497862 2,384936 7,890246 0,789019 2,450717 9,631642 6,274732 6,594008 1,110297 7,18738 8,267295 8,840252
0,524668 0,50761 0,42193 0,333069 0,524237 0,242592 0,263409 0,268616 0,249852 0,387528 0,372181 0,328777 0,375585 0,398891 0,23406 0,139834 0,178552 0,126387 0,29409 0,257475 0,173589 0,244134 0,172955 0,161777 0,076731 0,155463 0,115127 0,176836 0,109386 0,070047 0,115692 0,088511 0,055293 0,038468 0,003656 0,002967 -0,04 -0,115456 0,031686 -0,066998 -0,098638 -0,05474 -0,01979 -0,006979 -0,004986 -0,226245 -0,108112 -0,011986 -0,007184 -0,006661 -0,297191 -0,020433 -0,005544 -0,003949
Perf. 3 anni
Volat. ann. 3 anni
Sharpe 3 anni
Perf. 5 anni
Volat. ann. 5 anni
Sharpe 5 anni
32,258395 34,808168 22,234043
9,598216 8,700284 8,781311
0,121477 0,140695 0,087301
42,45231 69,830442 22,6254
14,305923 11,884295 12,654474
0,057606 0,106395 0,030584
19,917145 15,746611 23,131894 15,848929 18,359774 13,683052 10,14635 12,526162 13,686934 13,535456 8,518308 18,097676 6,327745 14,274809 22,374798 0,913706 8,062506 6,414917 10,053821 14,931396 5,548387 3,570918 2,329128 7,077044 5,979833 4,524818 15,705311 7,579685 6,650545 1,268116 4,919908 -1,299707 7,216975 8,262497 8,574169 4,836668 1,840491 11,697028 11,926639 15,018854 1,731745 0,633779 12,970092 11,507595 12,845485 -0,701555 1,630435 2,634694 7,494302
7,301022 5,49304 7,411967 4,887697 5,35868 3,919696 2,888612 3,160698 3,883234 4,036182 4,887134 5,604308 8,031455 2,122058 3,643222 4,482167 2,261355 2,894796 2,75602 6,728307 1,795387 3,911887 2,011921 1,676118 2,38292 1,292699 3,025522 9,385394 9,742145 3,900979 1,834027 1,717735 1,386861 9,795157 2,820537 1,244371 2,428014 3,026612 3,161818 8,468576 1,101891 5,989036 8,877621 7,203949 8,293169 1,34417 7,942983 10,101736 10,110682
0,086874 0,082432 0,103539 0,086455 0,098778 0,095932 0,066006 0,101285 0,090587 0,080996 0,022897 0,088686 0,008958 0,178245 0,188363 -0,043268 0,042572 0,015241 0,067748 0,068957 -0,012565 -0,018471 -0,084406 0,032747 -0,012102 -0,047869 0,140786 0,02257 0,026211 -0,048188 -0,022969 -0,191374 0,03632 0,022467 0,039687 -0,041726 -0,078984 0,074547 0,077826 0,058045 -0,153556 -0,037231 0,040445 0,042202 0,051723 -0,199315 -0,011894 0,000014 0,025581
2,042846 26,38541 24,256019 22,630734 27,198405 27,216749 18,080934 12,279419 15,916286 22,468528 13,267327
10,252225 6,909426 13,711209 4,028917 5,55957 6,122599 3,676691 3,937193 4,347972 3,742137 4,101561
-0,013927 0,055787 0,031876 0,07024 0,069723 0,064467 0,044858 0,010807 0,027001 0,071823 0,012584
63,969975 37,087912 43,465909
10,017887 4,848826 5,120351
0,11147 0,119101 0,143673
16,978213 11,227154 49,544872
3,366794 3,630612 7,447005
0,038045 0,004494 0,113931
28,952516 6,033616 11,651676 17,669393 10,866774 38,767123 47,658445 52,072539
5,254775 3,111173 3,839909 2,448186 1,281155 4,470337 9,776501 11,690098
0,081066 -0,042758 0,005284 0,062782 -0,004117 0,142193 0,087767 0,080699
15,304473 6,560729
2,237688 4,641756
0,04475 -0,018921
48,633366
12,522267
0,075024
-1,510646 5,908912
2,492494 2,261748
-0,134154 -0,055804
25,761134 44,875932 6,224602 12,526336 50,078678 47,336032 58,119564 2,235237 32,489879 46,37496
3,896821 9,181468 0,96423 4,894263 9,419779 9,136293 9,373753 1,9906 9,786603 12,498226
0,086922 0,086482 -0,110746 0,008367 0,093635 0,092149 0,111747 -0,110164 0,057145 0,071929
FONDI&SICAV/Giugno 2013
15
Obbligazionario Una rivoluzione in atto
Austria, Francia e Usa hanno perso l'unanimità nel rating
mentali stanno conquistando quote di mercato. Facendo
AAA, gli investitori se ne sono completamente disinteres-
ciò, infatti, gli investitori tendono a guadagnare un mag-
sati, continuando a spingere al ribasso i rendimenti di quei
giore orientamento alla qualità, invece di seguire i trend di
titoli di stato.
mercato. Però nel campo obbligazionario non ci dovrebbe essere neppure un dibattito, in quanto allocare maggiori
DUE VISIONI OPERATIVE
risorse sugli emittenti più indebitati non ha alcun senso. In
Proprio in questo ambito appaiono interessanti due visio-
parole semplici, un'asset allocation basata sui fondamen-
ni operative, che vanno in una direzione in qualche manie-
tali fa sì che gli investitori diano la preferenza a quegli
ra di rottura rispetto al passato. Da una parte troviamo il
emittenti con la maggiore capacità di ripagare. Anche nei
ragionamento di Stephane Monier, deputy global Cio di
corporate bond si sono verificati gli stessi fenomeni: ad
Lombard Odier Investment Managers, che propone un
esempio nei tardi anni novanta crebbe esponenzialmente
approccio al reddito fisso, sia pubblico sia corporate com-
la quantità di capitali collocati sulle emissioni di gruppi di
pletamente slegato dagli indici di settore: «Se il vostro la-
telecomunicazioni. Gli investitori europei in corporate
voro fosse prestare soldi, come vi sentireste a dare denaro
bond passarono dall'allocare il 47% dei propri asset in que-
ai clienti che hanno già preso più a prestito? Probabilmen-
sto tipo di titoli nei tardi anni novanta al 67% del 2000,
te non vi sentireste particolarmente inclini a ciò. Il proble-
poco prima del crash della tecnologia. Più recentemente
ma è che questa è esattamente l’operatività che molti in-
un fenomeno simile si è avuto nel comparto dei servizi fi-
vestitori nel debito pubblico dell'Eurozona hanno portato
nanziari, passati dal 45% del totale degli asset a oltre il
avanti. Infatti, seguendo un approccio tradizionale basato
60% nel 2008, subito prima del collasso finanziario».
sulla capitalizzazione di mercato, si sarebbe arrivati a
Dall'altra parte, se ci spostiamo nel campo del debito
un'allocazione del 5% sul debito greco nel 2010, da un li-
emesso dalle banche, quest'anno un'asset class in decisa ri-
vello trascurabile nel 1999. Ciò in seguito alla forte cresci-
presa, vediamo che l'interesse maggiore è spesso per gli isti-
ta del rapporto debito pubblico/Pil nel paese, che è passa-
tuti “too big to fail”, ma che abbiano dato prova tangibile
to dal 76% nel 1997 al 133% del 2010. La maggior parte
di essersi rafforzati a livello patrimoniale e di avere in cor-
dei benchmark, sia applicati alle obbligazioni sia alle azio-
so un processo di deleveraging. Ciò al di là del paese di ap-
ni, segue una metodologia basata sulla capitalizzazione di
partenenza della banca o della sua esposizione sovrana. Il
mercato. Nel campo dell'equity il dibattito è tuttora in cor-
Team di analisi di Carmignac Gestion afferma: «Di fatto,
so su questo approccio, in cui però gli stili costruiti sull'as-
nell'ambito del quadro normativo dell'Unione bancaria eu-
segnare i pesi in portafoglio in base a parametri fonda-
ropea, viene richiesta una proposta di un ordinato procedimento di liquidazione delle banche nell'Eurozona, applicabile sin dal 2015 o entro il 2018 al più tardi, per consentire un trattamento differenziato favorevole agli istituti sani, mentre le aziende di credito più fragili saranno penalizzate dal ricorso automatico ai creditori. Deteniamo per il 6% degli asset obbligazioni emesse da banche dell'Eurozona. I nostri investimenti si limitano a istituti leader nazionali, evitando le banche Tier 2. La posizione principale è costituita dalla banca Santander (2,1% del patrimonio), il cui bilancio si è rafforzato grazie a un aumento dei depositi del 28% tra il 2009 e il 2012, con conseguente riduzione della propria dipendenza dal mercato finanziario, mentre l'indebitamento è diminuito del 15%». Oggi non si può più dare per scontato nulla e nessuno sono al sicuro con rendite di posizione inamovibili, né a livello sell-side, né a livello di gestione.
16
FONDI&SICAV/Giugno 2013
I
Obbligazionario L’azione dei gestori
Scegliere nella nebulosa Gli elementi di mercato per i money manager sono sempre più difficili da analizzare. La normalizzazione dei tassi di interesse o l'andamento futuro dell'inflazione sono fattori sui quali è praticamente impossibile fare previsioni. «La ricerca di rendimento reale positivo ha spinto molti operatori verso segmenti dell'investimento in reddito fisso generalmente più rischiosi» are il gestore di obbligazionario, o con un por-
F
mercato, se non si vuole avventurarsi nel terreno di un
tafoglio globale o con uno concentrato in una
maggiore rischio creditizio, con contorno di elevata vola-
determinata asset class, non è mai stato faci-
tilità. Interessante appare l'approccio di Olivier de Berran-
le: molte infatti sono le analisi che si devono
ger, manager dell’Echiquier Oblig and Arty di Financière
compiere su parametri macro e, ovviamente,
de l’Echiquier: «Dall'inizio della crisi consideriamo come
sulla qualità degli emittenti. Oggi però riuscire anche solo
scenario centrale la presenza di bassi tassi per un lungo pe-
a immaginare elementi come il processo di normalizza-
riodo. Preferiamo di conseguenza strategie di carry trade
zione dei tassi di interesse o l'andamento futuro dell'in-
concentrate sulla pancia della curva, dal momento che la
flazione comporta muoversi in un ambito particolarmen-
cedola e l'effetto di roll down (la tendenza mostrata dal
te nebuloso: è indicativa la recente volatilità. Il generale
prezzo di un'obbligazione a convergere verso la parità man
super bull market di questi anni ha comunque molto
mano che ci si avvicina alla scadenza) ci proteggono dai
ridotto le scelte strategiche da operare. Ad esempio appa-
movimenti nella parte lunga della curva».
re difficile posizionarsi lunghi di duration su titoli del
18
debito pubblico di paesi occidentali, così come nei cor-
DURATION MEDIAMENTE IN SOTTOPESO
porate di elevata qualità. Il bivio che il mondo del reddi-
In effetti con tassi di interesse reali ancora in gran parte
to fisso sta affrontando viene ben tratteggiato da Gabrie-
negativi è difficile immaginare un ulteriore salto al ribas-
le Roghi, responsabile consulenza investimenti di Invest
so tout court, se non in alcune selezionate aree. Ciò ha co-
Banca: «La ricerca di rendimento reale positivo ha spinto
me immediata conseguenza di rendere difficili le strategie
molti investitori verso segmenti obbligazionari general-
orientate all'esposizione diretta sulla duration, almeno per
mente più rischiosi, ma che oggi le azioni monetarie delle
la maggior parte degli emittenti, delle asset class e delle
banche centrali hanno reso meno rischiosi grazie alla sop-
scadenze. Indicativo appare al riguardo il commento di
pressione della volatilità: un gioco che può essere peri-
Sergio Bertoncini, strategist di Amundi Sgr: «La duration
coloso, ma che per un po' di tempo può andare avanti».
è mediamente in sottopeso nei portafogli obbligazionari,
In pratica in un ambiente di tassi di interesse a zero,
soprattutto nei segmenti del core Europe e dei Treasury
bisogna giocare molto più su eventuali discrepanze di
statunitensi sia per ragioni di valutazioni sia di rischi lega-
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
Il debito
italiano offre ancora
rendimenti reali positivi a partire dalle scadenze
»
sopra i cinque anni
ti all’eventuale riaggiustamento al rialzo dei rendimenti. Al
creditizia. Anche si di recente c’è stato un calo, in partico-
contrario, la duration è uno strumento più utilizzato nei
lare in questo caso vi è ancora lo spazio per strategie du-
bond periferici e nei prodotti a spread».
ration. Infatti molte realtà di nuova industrializzazione si
Sostanzialmente oggi puntare su politiche incentrate
trovano in una fase difficile: da una parte i problemi di in-
sull'esposizione alla duration in Europa viene a coincidere
flazione non sono del tutto scomparsi, dall'altra non è pos-
essenzialmente con strategie di appiattimento della curva
sibile stringere troppo i cordoni della borsa in termini di
dei tassi governativi nella travagliata periferia europea.
politica monetaria, poiché il tasso di crescita si è ridotto
Quest'ottica sembra che interessi diversi money manager e
parecchio. A ciò va aggiunta la pressione al rialzo di alcu-
analisti. Gabriele Roghi, di Invest Banca, afferma: «Il debito
ne valute, che suscitano un crescente interesse da parte di
italiano offre ancora rendimenti reali positivi a partire dal-
investitori che hanno a disposizione strumenti di debito
le scadenze sopra i cinque anni».
sempre più sofisticati e liquidi per scommettere su queste
Tra i prodotti che oggi offrono spread interessanti, ac-
divise. In questo periodo di transizione, caratterizzato da
compagnati spesso anche da un buon carry, vi è il ruggen-
uno strisciante rischio stagflativo non ancora scomparso,
te mondo del debito dei paesi emergenti. Quest'ultima as-
cercando con il lanternino si possono trovare ancora mer-
set class ha avuto recentemente uno sviluppo enorme, con
cati caratterizzati da tassi reali positivi con in più tutte le
una sempre maggiore offerta, diversificata per area geo-
caratteristiche che consentono una maggiore convergen-
grafica, scadenza, tipologia di emittente, valuta e qualità
za con le politiche monetarie dei paesi sviluppati.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
19
Obbligazionario L’azione dei gestori
Indicativa appare l'analisi di Enzo Puntillo, responsa-
le, portfolio manager di outcome driven investment di
bile fixed income di Swiss & Global Asset Management:
Vontobel Asset Management: «Strategie orientate sull'es-
«Attualmente vediamo le migliori opportunità in strategie
sere lunghi di duration in maniera diretta appaiono oggi
con duration lunga sui mercati emergenti. Sono partico-
pericolose, poiché i rendimenti di lungo periodo hanno
larmente interessanti piazze come Cile, Israele e Brasile,
spazio per muoversi molto più al rialzo che al ribasso. Però
che offrono tra il 2,5% e il 4% di rendimento reale sulla
continuiamo a detenere titoli del Tesoro americano per ra-
parte lunga delle rispettive curve. Si tratta di livelli estre-
gioni di costruzione e diversificazione del portafoglio, spe-
mamente attraenti in termini assoluti, ma anche relativi,
cialmente per i mandati più conservativi. Prima di tutto
se paragonati ad altre economie avanzate: i Treasury Usa
queste emissioni offrono comunque ancora fra il 2% e il
a 10 anni, ad esempio, rendono -0,8%».
3%. Inoltre sono le obbligazioni più sensibili al rischio geopolitico: ad esempio tendono ad apprezzarsi non appena gli asset rischiosi, come l'azionario, cominciano a mostrare rendimenti negativi».
BANCHE CENTRALI ANCORA PIÙ ACCOMODANTI In questa generale voglia di andare in là con le scadenze, non manca comunque qualche voce contraria. Steven Major, strategist di Hsbc Bank, sembra puntare soprattutto, per quanto riguarda i governativi dei paesi sviluppati, sulla pancia della curva: «Le banche centrali del G-3 sono diventate ancora più accomodanti negli ultimi mesi, in risposta a un’ulteriore fase di debolezza mostrata dai dati, sia a livello economico sia inflativo. Le prospettive di avere tassi bassissimi per un periodo molto prolungato di tempo si accompagnano a una diminuzione del pool di emissioni governative a disposizione: in pratica gli asset sicuri stanno diventando relativamente scarsi. A parte le considerazioni tattiche, riteniamo che a livello strategico gli investitori si dovrebbero posizionare lunghi sulle maturità intermedie, allo scopo di ottimizzare il rendimento aggiustato per il rischio. Vi è da dire che questi bond sono tutt'altro che economici: in Usa e nell'Eurozona posizioni barbell sui 2-10-30 anni, in cui si riceve la pancia della curva, sono oggi 100-150 punti base più care rispetto a
20
Per quanto riguarda questi ultimi, non manca chi con-
due anni fa. La pancia della curva, però, offre tuttora il mi-
tinua a detenerli in portafoglio, per ragioni di diversifica-
gliore carry, se aggiustato per il rischio. A nostro avviso, a
zione ed hedging. Infatti, se oggi appare difficile giustifi-
meno che il quadro fiscale diventi molto più restrittivo e
care un simile investimento in termini fondamentali, visti
la politica monetaria venga radicalmente cambiata, è dif-
i rendimenti non entusiasmanti e la precaria situazione fi-
ficile pensare che le emissioni a scadenza particolarmente
scale, tipica anche di molte nazioni percepite come porto
lunga sovraperformeranno».
sicuro, non va però dimenticato che solo un anno fa era-
In definitiva, anche nel caso del reddito fisso, nono-
vamo in piena tempesta. In questo caso sembra che la te-
stante vi sia una drammatica necessità di continuare a for-
sta dei gestori di reddito fisso non sia poi così diversa da
nire rendimenti reali positivi, diversificando rischi crediti-
quella dei colleghi impegnati nell'equity. La grande paura
zi, strategie e tattiche, vale comunque per molti mandati
non appare infatti del tutto scomparsa, per Fabrizio Basi-
il vecchio adagio: «Primo non prenderle».
FONDI&SICAV/Giugno 2013
I
Obbligazionario I rischi di inflazione
Due partiti in netto contrasto Le visioni dei gestori sul possibile aumento del costo della vita in occidente sono opposte: c’è chi pensa che ci sarà presto un forte incremento, a causa dell’enorme liquidità messa in circolazione dalle banche centrali, e chi ritiene che la crisi economica stia tenendo ancora tutto sotto controllo. Su questa base i money manager non hanno politiche univoche nei confronti degli inflation-linked bond n altro ambito in cui sembra essersi svi-
U
re rispetto al calo della crescita, tanto che di recente di-
luppata una sorta di schizofrenia è la pre-
verse banche centrali hanno preso a tagliare i tassi.
sembra essersi diviso in due fronti contrapposti. Da una
mi anni si sono moltiplicate le emissioni governative (e in
parte vi è chi vede nella politica monetaria recente un'a-
qualche caso corporate) inflation-linked. E' ovvio che con
zione dalle conseguenze imprevedibili, che sta già gon-
visioni tanto diverse questi strumenti polarizzino, e non
fiando in maniera sproporzionata i corsi degli asset e che
poco, gli investitori in reddito fisso. Non eccezionali pro-
è destinata a fare esplodere l'inflazione, una volta che la
spettive vede nell'immediato per questo tipo di strumen-
crescita del credito ritorni a ritmi più sostenibili. Dall'al-
ti, Theologis Chapsalis, analista di Hsbc Bank: «La volati-
tra parte c’è chi vede un'economia ormai strutturalmen-
lità dei prezzi delle commodity si è rivelata uno degli ele-
te più debole, con un elevato deleveraging ancora in corso
menti più interessanti sulle piazze finanziarie lo scorso
e molta capacità inutilizzata, caratteristiche che difficil-
aprile, specialmente per gli investitori focalizzati su asset
mente si conciliano con una forte crescita dei prezzi. Se
inflation-linked. I metalli preziosi e non, quali l'oro, l'ar-
si aggiunge anche il fatto che le materie prime sembra-
gento e il rame, hanno perso più del 10% nel giro di pochi
no essersi comunque stabilizzate, non sorprende che fino-
giorni, il calo peggiore da decenni. Agli inizi di maggio,
ra i dati ufficiali che riguardano l'inflazione al consumo
però, le quotazioni di molte materie prime, quali petrolio
siano alquanto tenui.
e oro, hanno messo a segno alcuni rimbalzi. Nel frattem-
visione di inflazione nei paesi sviluppati.
22
Intendiamoci: anche qui economisti, ana-
IMPLICAZIONI ENORMI
listi e gestori hanno sempre avuto opinio-
La questione ha ovviamente implicazioni enormi a livello
ni piuttosto contrastanti, però negli ultimi anni il campo
di mercato, in quanto in occidente, e non solo, negli ulti-
Nei paesi emergenti ovviamente il discorso è diverso:
po i prezzi della benzina in America sembrano in via di sta-
anche in quel caso, pur con le dovute differenze, le pres-
bilizzazione, dopo mesi di cali. In ogni caso il momentum
sioni inflazionistiche sembrano un problema molto mino-
sembra puntare nella direzione di un ulteriore ribasso dei
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
Nei paesi
emergenti,pur con le dovute differenze,le pressioni
inflazionistiche sembrano un problema molto minore,rispetto
»
al calo della crescita
corsi delle risorse e per estensione dei livelli di inflazione
ci sono interessanti, ma i risultati empirici non convinco-
break even (il tasso di inflazione che, sottratto al rendi-
no. Tuttavia, nell'ultimo paio d'anni, coloro che credono in
mento nominale di un'obbligazione a tasso fisso, porta il
un approccio output-gap all’inflazione hanno sostenuto
rendimento reale di quest'ultima a essere uguale a quello
che sia molto difficile vedere l’incremento del costo della
di un bond inflation-linked comparabile; più scendono i
vita quando la crescita è così fiacca e il divario tra il pro-
corsi di un inflation-linked, più cala il tasso di inflazione di
dotto interno lordo effettivo e quello potenziale è consi-
break-even, n.d.r.). In questo quadro di crescita globale in
derevole. Fin dal picco del Pil nell’ultimo ciclo dell’attività
deterioramento e prezzi delle risorse più bassi, il momen-
a fine 2007, pochissimi paesi sono stati in grado di ripristi-
tum non sembra favorire gli asset inflation-linked. A no-
nare tutto l’output occorso durante la recessione. Il Pil è
stro avviso adesso è il momento di aprire una posizione
più elevato rispetto a quanto non fosse a fine 2007 solo in
corta sui Tips a 10 anni, sulla base di un'inflazione break-
paesi come la Corea, l'Australia e il Canada. E leggermen-
even che si sta abbassando sempre più».
te superiore negli Usa e in Germania, ma nel resto d’Euro-
Dall'altra parte c’è chi vede la crescita del costo della
pa è o allo stesso livello di allora (Francia) o inferiore (Re-
vita nel lungo periodo come un problema ancora poten-
gno Unito, Spagna, Italia). I tassi di disoccupazione sono
zialmente serio. Tra questi troviamo Chris Iggo, chief inve-
ancora molto più alti rispetto a prima della crisi finanzia-
stment officer di Axa Investment Managers: «E' difficile
ria, fatto che depone contro eventuali incrementi dell'in-
racchiudere l'inflazione in un modello. I presupposti teori-
flazione salariale. Secondo questo approccio, non sorpren-
FONDI&SICAV/Giugno 2013
23
Obbligazionario I rischi di inflazione
de che il trend più recente sia stato di disinflazione e non sarebbde improbabile assistere al suo proseguimento, fino al miglioramento della crescita globale. La discesa dell'inflazione ha provocato un certo disamoramento nei confronti delle obbligazioni correlate a questa. I tassi d’inflazione di break-even sono in calo da metà marzo negli Usa, nel Regno Unito e in Europa con i rendimenti reali in rialzo più dei rendimenti nominali dei titoli di stato. Resto dell'idea che siano presenti rischi di aumento dell'inflazione nel medio termine, un’incerta ripresa della crescita, un incremento dei prestiti concessi dalle banche e una riduzione degli effetti del calo dei prezzi delle commodity. Riguardo agli investitori di più lungo periodo, per i quali le passività sono correlate in qualche modo all'inflazione futura, stiamo iniziando a osservare miglioramenti che ci
Corporate Bond, spiega: «Scommettere su una maggiore
consentiranno di adottare alcune transazioni a copertura
inflazione non è necessariamente la più saggia delle stra-
dell'inflazione. Nel breve, i break-even potrebbero scende-
tegie. Tuttavia, aggiungere protezione come parte di un
re ulteriormente, soprattutto se la crescita sarà deludente
portafoglio ben diversificato è di certo un approccio pru-
durante l'estate. Tuttavia, in questa eventualità, le banche
dente. Sebbene negli ultimi mesi l’inflazione sia diminuita
centrali probabilmente manderanno il messaggio che con-
in Europa in ragione di una debole crescita economica,
tinueranno ad allentare la politica monetaria, facendo co-
continuo a credere che nel medio e lungo periodo ci sarà
sì aumentare i rischi d’inflazione».
pressione sui prezzi a causa di un buon numero di ragioni. Le banche centrali nel mondo sembrano ora meno concen-
«CI SARÀ PRESSIONE SUI PREZZI»
trate sul mantenimento del costo della vita e più indirizza-
Come in altri segmenti del reddito fisso, ad esempio i go-
te a stimolare la crescita economica e l’occupazione. Quan-
vernativi “sicuri”, vediamo che in molti casi l'asset alloca-
do la velocità della moneta migliorerà, questo massiccio
tion su certi prodotti può avere senso in termini di stru-
aumento nella fornitura porterà probabilmente a una
mento di diversificazione e di copertura da rischi di coda,
maggiore inflazione. Un’altra considerazione riguarda i
che in questi anni ormai non sono più così improbabili. Ben
trend demografici che stanno cambiando. All’invecchiare
&G European Inflation Linked Lord, gestore del fondo M&
della popolazione, il numero di persone in pensione, e quindi dipendenti dai lavoratori più giovani (rapporto di dipendenza), aumenterà probabilmente fino a raddoppiare entro il 2050, secondo le stime delle Nazioni Unite. In altre parole, ci saranno più persone che consumeranno beni e servizi e meno che li produrranno. A patto che non ci sia una significativa crescita della produttività, queste dinamiche demografiche spingeranno i prezzi al rialzo. Le aspettative degli investitori per l’inflazione futura, come misurato dai tassi di break even, sono recentemente diminuite. Di conseguenza, credo che attualmente le obbligazioni indicizzate offrano protezione a un buon prezzo contro un futuro aumento dei prezzi e ritengo che si stiano sottostimando troppo i rischi inflativi di più lungo termine». Anche in questo campo non ci sarebbe da meravigliarsi se avvenisse un cambiamento di scenario imponente. I
24
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Obbligazionario I corporate bond
Ancora tanta strada davanti Nonostante la concorrenza dell’equity, spread minori e un sentiment non più ai massimi, per questa categoria di debito l’avvenire sembra tuttora radioso. Occorre tuttavia grande cautela, anche perché molti gestori per tenere alto il rendimento puntano su segmenti inferiori a BB e addirittura a titoli con rating CCC, dove il rischio di default è maggiore orse nessuna asset class, all'interno del variega-
F
quanto descritto in Europa, cui va sommato il nascente mer-
to mondo obbligazionario, ma non solo, ha ot-
cato degli high yield emergenti, e anche per la grande quan-
tenuto in questi anni lo stesso successo dei cor-
tità di fallen angel, soprattutto finanziari, ma non solo. La li-
porate bond su qualsiasi mercato: Usa, Europa
quidità è diventata molto maggiore grazie all'arrivo di diver-
ed economie emergenti, dove vi è stata un'e-
si nuovi mandati istituzionali, mentre le performance hanno
norme crescita, nonostante la recente correzione. Anche in
finito per essere correlate più della media storica con quelle
questo caso il paradigma è andato profondamente cam-
di un equity in pieno risorgimento. Nel frattempo, la crisi ne-
biando con gli sviluppi della crisi, soprattutto in Europa.
ra in Europa e il rallentamento generale a livello mondiale
Due fenomeni si sono sommati nel Vecchio continente: il
non hanno influito significativamente sul tasso di default
primo è un sempre maggiore processo di disintermediazio-
aziendale.
ne e deleveraging da parte degli istituti di credito, che ha
26
spinto sempre più aziende a rivolgersi agli investitori in
UN FENOMENO NUOVO DA AFFRONTARE
corporate bond e ad approfittare dei tassi bassi. A ciò va
Dopo simili stagioni ruggenti, sorge spontaneo chiedersi
aggiunta la crisi sovrana che ha costretto diversi mandati
che cosa fare: in questo caso appare chiara la dicotomia
istituzionali a rivolgersi alle emissioni investment grade di
fra investment grade e high yield, in questi termini an-
maggiore qualità come sostituti dei titoli di stato sempre
ch'esso un fenomeno piuttosto nuovo da affrontare per i
più rischiosi o privi di rendimenti reali positivi.
gestori: nella prima ipotesi, infatti, le occasioni sembrano
L'eccellente gestione aziendale ha spinto poi a un cre-
da cercare con il lanternino. Indicativo il parere di Enzo
scente rialzo le obbligazioni high yield, le vere e proprie star
Puntillo, di Swiss & Global Asset Management: «Nel caso
del settore, da parte di investitori desiderosi di rendimento,
dei corporate di alta qualità, pensiamo che resti ancora
ma ancora non del tutto fiduciosi nell'azionario. Se ci foca-
poco valore sul mercato e difficilmente ci possiamo aspet-
lizziamo su questa categoria del credito aziendale, vediamo
tare ritorni totali interessanti in futuro. Piuttosto che
che ci si trova di fronte a un paradigma completamente nuo-
preoccupati degli spread, lo siamo di più per i bassi rendi-
vo: è aumentato a dismisura l'universo investibile, per via di
menti alla scadenza su questi titoli».
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
Preferiamo
la parte con più basso rating dell’universo
investment grade (BBB e BBB-),dove si possono trovare le migliori combinazioni
»
rischio rendimento
L'investment grade appare oggi sempre più simile a
parire. Gabriele Roghi, di Invest Banca, afferma: «Non pen-
quello in emissioni governative: privo di rendimenti reali
siamo che gli spread siano troppo bassi, perché il rischio
positivi e con meno marcate caratteristiche che lo renda-
non è affatto prezzato in modo fair: anche un big come
no un sistema per diversificare e abbassare il grado di ri-
Apple con l'emissione di un mese fa ha visto salire i rendi-
schio complessivo in portafoglio. La conseguenza principa-
menti, che evidentemente, al momento dell'emissione e
le è che oggi a fornire le migliori occasioni sono proprio
pur in presenza di una società piena di cash, erano troppo
quegli strumenti di minore qualità creditizia, più vicini al
ottimistici. Figuriamoci cos’è successo ai tassi di tutti gli al-
mondo high yield. Olivier de Berranger, di Financière de l’E-
tri emittenti».
chiquier, sostiene: «Negli ultimi anni le obbligazioni azien-
Nel frattempo l'interesse per gli high yield continua a
dali di qualità sono state un ottimo investimento. Al gior-
essere altissimo: anche in questo caso, però, le caratteristi-
no d'oggi con rendimenti su scadenze a cinque anni e ra-
che strutturali stanno cambiando. Innanzitutto va in qual-
ting A che vanno dall'1% all'1,25%, certamente questi
che maniera ridimensionata la correlazione con l'anda-
bond non offrono alcun cuscinetto in caso di cattive noti-
mento delle azioni. Ricorda infatti James Tomlins, gestore
zie, sia a livello micro sia macro. Preferiamo la parte con
&G European High Yield Bond: «Le obbligadel fondo M&
più basso rating dell'universo investment grade (BBB e
zioni high yield e l’azionario sono sempre stati visti come
BBB-), dove si possono trovare migliori combinazioni di ri-
asset class altamente correlate in termini di rendimenti.
schio rendimento».
Mentre ciò è certamente vero per gli anni precedenti al
Non manca chi vede ancora una certa tendenza di in-
2008, da allora c’è stata una significativa divergenza nella
versione, segno che alla fin fine i timori potrebbero ricom-
performance. A seguito del collasso della Lehman Brothers,
FONDI&SICAV/Giugno 2013
27
Obbligazionario I corporate bond
I migliori fondi obbligazionari Usa Fondo
Valuta
Isin
Perf. 6 mesi
Volat. ann. 6 mesi
Sharpe 6 mesi
JPMorgan Investment Funds Sicav JPM US Bond A Acc.
Usd
LU0070215933
3,993
12,210
0,070
Planetarium Fund Sicav Dollar Bonds A
Usd
LU0078276010
0,343
7,818
-0,038
Amundi Funds Sicav Bond US Opportunistic Core Plus AU Cap.
Usd
LU0568617186
-0,568
8,588
-0,064
Oyster Sicav US Dollar Bonds USD
Usd
LU0069165115
-0,786
8,387
-0,069
Russell IC PLC US Bond B
Usd
IE0002410706
-0,360
8,502
-0,060
BlackRock Global Funds Sicav BGF US Dollar Core Bond A2 Cap.
Usd
LU0096258362
-0,084
8,256
-0,053
BSI-Multinvest USD Bnds P
Usd
LU0148517476
0,898
8,147
-0,026
MFS Meridian Funds Sicav Research Bond I1
Usd
LU0219455879
-1,320
8,398
-0,081
Threadneedle Invest. Services Ltd TIF - Dollar Bond RG Acc
Usd
GB00B44DFG38
-1,501
8,553
-0,090
Parvest Sicav Bond USD Classic/Cap.
Usd
LU0879078136
-1,642
7,788
-0,099
UBS (Lux) Medium Term Bond Fund SA USD P Acc.
Usd
LU0057957531
-0,192
8,122
-0,063
UBS (Lux) Strategy Fund SA Fixed Income USD P
Usd
LU0042745397
-1,205
7,992
-0,094
Aberdeen Global II US Dollar Bond A2
Usd
LU0513831411
-1,881
8,589
-0,098
Vontobel Fund Sicav US Dollar Bond B
Usd
LU0035745552
-1,590
8,398
-0,10
Dexia Bonds USD C Cap.
Usd
LU0064135527
-1,621
8,601
-0,098
ING (L) Sicav Renta Fund Dollar X Cap.
Usd
LU0546914838
-2,269
8,448
-0,115
Popso (Suisse) IF Sicav USA Bond
Usd
LU0095504881
-0,790
7,987
-0,084
Swiss & Global AM (Lux) SA JB BF Dollar Bond B
Usd
LU0012197074
-2,005
8,699
-0,108
MFS Meridian Funds Sicav US Government Bond I1
Usd
LU0219455440
-1,703
8,339
-0,103
UBS (Lux) Strategy Fund SA Fixed Income USD B
Usd
LU0039703532
-1,375
8,358
-0,103
BlackRock Global Funds Sicav BGF US Government Mortgage A2 Cap.
Usd
LU0096258446
-1,598
8,061
-0,111
WillerFunds Manag. Co. SA Willerbond Capital $US P
Usd
LU0006062516
-1,419
7,596
-0,113
UBS (Lux) Medium Term Bond Fund SA US Government P Acc.
Usd
LU0045870143
-0,615
8,123
-0,078
Pictet USD Government Bonds P Cap.
Usd
LU0128488383
-2,161
8,644
-0,110
UBAM Sicav Yield Curve US Dollar Bond A Cap.
Usd
LU0068133569
-1,874
8,659
-0,108
Lombard Odier Funds Sicav Government Bond (USD) P Acc.
Usd
LU0077027877
-0,840
8,553
-0,077
Parvest Sicav Bond USD Classic/Cap.
Usd
LU0012182399
-2,164
8,732
-0,111
Dexia Bonds USD Government C Cap.
Usd
LU0157931121
-2,177
8,713
-0,116
il comparto high yield ha decisamente sovraperformato ri-
avranno buone probabilità di continuare a sovraperforma-
spetto ai principali mercati azionari. In più, questi rendi-
re, secondo Philippe Berthelot, head of credit di Natixis
menti sono stati ottenuti con un minore grado di volati-
Asset Management: «Gli high yield sono più correlati alla
lità. Il principale fattore dietro la scelta di un bond high
volatilità delle azioni che al loro rendimento. Minore essa
yield da parte di un investitore è la sua possibilità di gene-
è, maggiore appare la compressione degli spread e quindi
rare performance. In un mondo caratterizzato da bassi tas-
la performance complessiva di queste emissioni».
si di interesse, gli investitori si trovano di fronte una lista
28
sempre più breve di opzioni capaci di portare rendimenti
UNA VIEW POSITIVA
reali positivi al netto dell’inflazione».
Certo entrare sul mercato adesso non è facile, per una si-
In effetti le crescite di questa asset class sembrano più
tuazione un po' paradossale: i rendimenti sono molto bas-
che altro correlate all'andamento della volatilità dei listi-
si, però gli spread continuano a essere elevati; nel frattem-
ni azionari, più che alle performance di questi ultimi in
po i tassi di default continuano a sfidare non solo la realtà
maniera diretta. In pratica fintanto che le banche centra-
dell'economia in generale, ma anche le aspettative degli
li sosterranno attivamente gli asset rischiosi, comprimen-
analisti. Rendu de Lint, head of fixed income di Union
do così la loro volatilità, i corporate di minore qualità
Bancaire Privée, aggiunge: «L’attuale livello dei tassi d’in-
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Perf. 1 anno
Volat. ann. 1 anno
Sharpe 1 anno
Perf. 3 anni
Volat. ann. 3 anni
3,292 0,131 -0,686
Sharpe 3 anni
Perf. 5 anni
Volat. ann. 5 anni
Sharpe 5 anni
10,630
0,048
16,698
10,608
7,930
-0,001
2,821
9,469
0,061
67,441
12,546
0,101
-0,001
45,747
11,437
0,076
8,870
-0,022
9,785
9,952
0,030
70,956
12,372
0,105
-0,979
8,741
0,001
5,857
9,998
0,016
51,022
11,975
0,082
-1,055
9,069
-0,007
8,966
10,442
0,030
55,129
12,508
0,085
-1,228
8,625
-0,009
7,844
10,284
0,022
46,614
12,465
0,073
-1,429
8,486
-0,023
1,262
10,132
-0,004
49,211
12,282
0,078
-1,816
8,917
-0,024
7,277
10,192
0,024
57,796
12,139
0,090
-2,324
8,937
-0,032
7,284
10,057
0,019
49,829
12,309
0,075
-2,648
8,437
-0,035
5,662
10,287
0,016
54,862
12,137
0,088
-3,403
8,363
-0,052
-2,433
9,619
-0,023
37,085
11,403
0,063
-4,296
8,464
-0,066
-1,126
9,838
-0,017
36,341
11,705
0,060
-4,335
9,194
-0,051
1,068
10,864
-0,003
48,912
12,948
0,074
-4,479
8,986
-0,058
2,269
10,718
0,0
45,829
12,832
0,071
-4,542
9,501
-0,051
3,611
10,879
0,006
48,939
12,703
0,075
-4,683
9,520
-0,063
3,372
10,793
0,008
51,893
12,737
0,078
-4,712
8,223
-0,076
-4,767
9,672
-0,036
30,838
12,050
0,049
-4,787
9,515
-0,059
3,784
10,851
0,007
38,603
12,419
0,061
-4,819
9,027
-0,072
0,829
10,541
-0,003
50,843
12,597
0,077
-4,888
8,944
-0,065
-1,323
9,947
-0,017
37,782
11,859
0,061
-5,046
8,371
-0,082
1,313
10,102
-0,005
43,104
12,559
0,067
-5,147
7,956
-0,088
-3,620
9,530
-0,030
30,245
11,565
0,050
-5,339
8,502
-0,083
-5,041
9,923
-0,034
32,124
11,946
0,052
-5,860
9,338
-0,072
2,761
11,243
0,0
46,504
13,043
0,068
-6,208
9,769
-0,074
1,733
11,252
0,0
46,718
13,079
0,071
-6,245
9,544
-0,077
1,246
11,238
-0,003
40,795
13,120
0,061
-6,413
9,695
-0,092
0,056
11,505
-0,008
44,329
13,254
0,065
-6,711
9,769
-0,083
0,764
11,519
-0,004
45,663
13,336
0,069
teresse non ha avuto ripercussioni sul processo d’investi-
Per questo, preferiamo un’esposizione attraverso indici
mento. Continuiamo a mantenere una view positiva sul
Cds high yield. Questi ultimi forniscono agli investitori
settore del credito, dato il contesto e la politica ultra-ac-
un'alternativa liquida, in assenza di costi di frizione, e
comodante delle banche centrali; a nostro avviso il com-
capace di fornire un'esposizione diversificata agli spread
parto resta attraente, specialmente a livello di istituti fi-
high yield con un limitatissimo rischio di tasso d'interes-
nanziari sistemici Usa ed europei, sul debito senior e subor-
se e senza i problemi legati alle call di richiamo anticipa-
dinato e sugli indici Cds high yield. Gli spread high yield re-
to incorporate nei cash bond. Il cosiddetto call risk ridu-
stano molto interessanti. Alle attuali quotazioni gli inve-
ce il rendimento atteso di circa 150 punti base rispetto
stitori sono compensati per un tasso di default del 5,5%,
agli indici di Cds».
mentre le aspettative al riguardo per i prossimi due anni rimangono basse al 2%».
Tra le soluzioni che si prospettano ai gestori, vi è anche quella di scendere sempre più in basso nella curva dei
Vi è da dire, però, che i tanto vituperati derivati di
rating, prospettiva che in alcuni casi può apparire interes-
credito spesso offrono soluzioni interessanti a gestori con
sante. Infatti sotto la fascia di sicurezza del BB, troviamo
meno opportunità, sempre per Rendu de Lint: «Comun-
un variegato universo, che spesso comprende diversi colos-
que, i tassi d’interesse obbligazionari sono molto costosi.
si dell’Europa periferica. In questo contesto interessanti
FONDI&SICAV/Giugno 2013
29
Obbligazionario I corporate bond
appaiono i nomi proposti da Olivier de Berranger di Finan-
Anche in questo caso, nel nuovo paradigma degli ultimi
cière de l’Echiquier: «Di solito i rating rappresentano
anni vi è comunque sempre la solita, immarcescibile politica
un'informativa e non un criterio di scelta degli investi-
monetaria del quantitative easing globale, ormai una bene-
menti. Ad esempio, nel comparto automobilistico ci piac-
dizione-maledizione per i money manager di tutto il mondo.
ciono Fiat (B+) e Faurecia (B-), che offrono valutazioni in-
Cosa potrebbe succedere in sua assenza non si sa, ma pare op-
teressanti, anche se si tratta di aziende a elevata leva».
portuno riportare l'analisi di Gabriele Roghi di Invest Banca:
Operando un'accurata selezione si trovano opportunità
«Fino a che la liquidità consentirà di avere rendimenti molto
anche più in basso. Philippe Berthelot, di Natixis Asset Ma-
inferiori ai fondamentali, gli emittenti che pagano un interes-
nagement, conferma: «Alcuni emittenti CCC presentano
se molto più vantaggioso di quanto sarebbe giusto faranno la
potenzialità interessanti, grazie al loro differenziale di ren-
corsa alla quotazione. Se dall'altro lato il mercato continuerà
dimento con i BB. Bisogna però tenere a mente che nel cor-
a comprare qualsiasi cosa, non ci saranno problemi e tutti
so di cinque anni in media i CCC hanno un tasso di default
(emittente e investitore) saranno soddisfatti, ma se per qua-
intorno al 50%, pertanto si tratta di obbligazioni rischiose,
lunque motivo la giostra si fermasse, in questo segmento as-
seppure dal ricco rendimento. A fare la differenza è un'ac-
sisteremmo a una vera e propria carneficina». Un rischio di
curata selezione caso per caso».
coda ormai praticamente impossibile da modellare.
I
Parla Mike Buchanan, portfolio manager del Legg Mason Western Asset Global High Yield Fund
«Siamo sovrappesati sul comparto CCC» P
ensate che ci sarà un deflusso di denaro fuori dagli high yield e verso l'azionario?
Ha senso investire su emissioni con rating in-
tassi, pensiamo di essere maggiormente
feriore a BB?
protetti con alcune security a minore rating».
«Sebbene pensiamo che gli high yield
«Abbiamo un leggero overweight sui titoli a
continuino a offrire un buon rapporto
minore rating. Non si tratta però
Quali sono le vostre previsioni per il resto del
rischio/rendimento, rimaniamo in allerta
necessariamente di bond di qualità inferiore.
2013?
nei confronti dei segnali di un possibile calo
I rendimenti nel segmento BB attualmente
«Penso che continueranno alcuni trend già
dell'asset allocation in high yield
sono intorno al 4,5%, mentre per quelli CCC
evidenti nel 2012. Innanzitutto pensiamo che
a favore delle azioni. Infatti
si arriva al 7,5-8% o anche più in alto.
vi sarà una grossa disparità nelle performance
i flussi netti sono stati negativi negli ultimi
Pensiamo che questa differenza sia eccessiva,
fra i bond che vanno peggio e quelli che si
anni, mentre il contrario vale per l'equity.
dato il basso livello di default sui mercati. Il
comportano meglio. In altre parole il 2013
Riteniamo comunque che sia troppo presto
risultato è che siamo overweight sul
sarà un anno per i bond picker. Prevediamo
per preoccuparsi dell'emergere di un vero e
comparto CCC e anche su emissioni a rating
una forte disparità fra il mercato degli high
proprio trend. Inoltre pensiamo che, se il
ancora minore, e underweight su quello BB,
yield in generale e alcune specifiche emissioni.
denaro continuerà a uscire dai fondi
che riteniamo abbia una maggiore sensibilità
Ci sono ancora diverse opportunità di cui
comuni del settore e le valutazioni a
all'aumento dei tassi di interesse. Anche se
siamo entusiasti. Inoltre non penso che si
declinare, la base degli investitori
comunque queste strategie non sono così
vedrà una categoria di rating con
istituzionali ne approfitterà per aggiungere
significative, rispetto alle posizioni che
performance incredibilmente diverse da
posizioni. Ciò limita il rischio di un calo
avevamo anche solo due o tre trimestri fa. Se
un'altra. Anche in questo caso penso che
significativo».
si dovesse avere un movimento al rialzo dei
dipenderà da ogni singolo caso».
30
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Obbligazionario Mercati emergenti
Ancora occasioni È in questo comparto che si sta concentrando la caccia al rendimento da parte dei money manager, nonostante le recenti difficoltà. I tassi sono ancora alti e in diversi casi c’è la ragionevole speranza che le quotazioni delle valute aumentino in maniera significativa. Occorre però analizzare con attenzione le aree: l’America latina, per esempio, è guardata con una notevole diffidenza
32
N
SEMPRE PIÙ APPETITO PER I BOND IN YUAN
biennio 2011-2012 ha visto forti guada-
molto la varietà e la quantità di emissioni da parte dei
gni, a livello di indici generali il 2013 finora ha mostrato di-
nuovi protagonisti dell'economia mondiale. Ad esempio
screti cali. Il problema è però che negli indici si trova un po'
c’è sempre più appetito per i bond in yuan collocati off-
di tutto. In particolare ad andare male sono state soprat-
shore, i cosiddetti Dim Sum, la cui liquidità sta miglio-
tutto le emissioni sovrane in valuta occidentale, dollari in
rando molto. Nelle economie più vitali sta decollando
primis, anche perché molte di queste obbligazioni si trova-
anche il credito aziendale high yield. Difficilmente que-
no sui mercati latino-americani, che in effetti presentano
sto processo verrà interrotto, almeno nelle condizioni
più di un problema. Specificatamente rimane in questa
attuali: infatti i mercati emergenti continuano a presen-
area il rischio di una stagflazione: significativo, infatti, ap-
tare una qualità creditizia oggettivamente migliore
pare quanto successo a maggio in Brasile. I dati del primo
rispetto a quella della maggior parte dei paesi occiden-
trimestre hanno mostrato una crescita del Pil, su base con-
tali. Enzo Puntillo, di Swiss & Global Asset Management,
giunturale, pari allo 0,6% e di poco più dell'1% su base an-
sostiene: «Penso che, se si guarda ai fondamentali e ai
nuale. In pratica la maggiore economia della zona appare
rendimenti potenziali, non si hanno molte altre possibi-
bloccata per il terzo anno di fila. Nonostante ciò, la Banca
lità se non quelle di diversificare verso i bond degli emer-
centrale all’unanimità ha deciso di alzare il Selic, il tasso di
ging market». Un parere essenzialmente confermato da
riferimento, dal 7,5% all'8%. Si tratta di una delle pochis-
Maria Paola Toschi, di Jp Morgan Asset Management:
sime realtà al mondo dove i tassi di interesse sono in rialzo,
«Ciò che sta accadendo soprattutto nei mercati emer-
nonostante le difficoltà economiche, a causa dell'intratta-
genti è la conseguenza delle dinamiche virtuose e strut-
bile aumento dei prezzi.
turali che stanno interessando queste economie».
el complesso questi anni non stanno risultando eccessivamente facili per gli inve-
Se però ci spostiamo da alcune aree di crisi, vediamo che
stitori sui mercati emergenti, neppure per
nei corporate bond le performance continuano a esse-
quelli che hanno puntato sul debito. Se il
re positive. Infatti nel corso degli anni sono aumentate
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
»
Aziende e governi dei mercati emergenti molto probabilmente venderanno tutto il debito che riusciranno a collocare
La realtà è che anche questa asset class ha subito un
mento favorevole ai titoli dei corporate high yield e ai
mutamento strutturale: in particolare i corporate emergen-
bond emergenti, soprattutto in valuta locale: questi ulti-
ti ormai vengono percepiti sempre meno come qualcosa di
mi offrono un rendimento più alto e le opportunità di
distinto. In misura crescente, infatti, le aziende sono valu-
apprezzamento delle divise emergenti. L’atteggiamento
tate in merito alla propria forza creditizia e alla propria ca-
sui governativi ritenuti più sicuri, come quelli core dell’a-
pacità di fornire rendimento agli investitori. In pratica rien-
rea euro e i Treasury americani, al contrario, è cauto e di
trano in pieno in quella ricerca di fuga dai tassi a zero che
generale sottopeso. I rendimenti nominali sono ormai
tanto affligge i portafogli fixed income. Per questo, sic
inferiori all’1% su gran parte di queste curve con un con-
stantibus rebus, è difficile immaginare significativi cambia-
seguente rendimento reale negativo e il rischio di perdi-
menti nell'immediato futuro, sia sul fronte dell'offerta sia
te in conto capitale in caso di aumenti anche limitati dei
su quello della domanda. Fabrizio Basile, di Vontobel Asset
livelli di rendimento».
Management, spiega: «Aziende e governi dei mercati emer-
Un parere sulla stessa lunghezza d'onda arriva da Sal-
genti molto probabilmente venderanno tutto il debito che
man Ahmed, global & emerging fixed income team stra-
riusciranno a collocare, dal momento che possono trarre
tegist di Lombard Odier Investment Managers: «Nel
vantaggio dalla richiesta di rendimento da parte degli inve-
mondo di oggi, con tassi di interesse bassissimi, l'extra-ren-
stitori, dai tassi molto bassi e dall'attuale livello di spread.
dimento offerto dalle emissioni delle nazioni emergenti, di
Già si è visto quest'anno con le obbligazioni corporate, in-
solito caratterizzate da bilanci più sani, è certamente inte-
vestment grade e high yield, asiatiche. Probabilmente si
ressante. Si tratta di un tema che riteniamo abbia ancora
continuerà fintanto che gli investitori saranno contenti di
un forte sostegno da parte del mercato».
assorbire rischio aggiuntivo nel proprio portafoglio». Un simile approccio appare ben sintetizzato da Sergio Bertoncini, di Amundi Sgr: «Manteniamo un atteggia-
Se non altro per mancanza di alternative, la parte dei portafogli obbligazionari destinata agli emergenti è destinata ad aumentare.
I
FONDI&SICAV/Giugno 2013
33
Obbligazionario Alto rendimento
Grandi occasioni europee Raphaël Chemla, deputy head per il corporate debt, e Julie Gualino-Daly, fund manager-analyst sul mercato dei bond high yield del Vecchio continente di Edmond De Rothschild, puntano sul debito corporate in moneta unica. I ritorni in alcuni casi sono ottimi e il rischio ragionevole. «L'aspetto interessante del comparto è rappresentato dal dinamismo e dalla diversificazione» opo una performance media del 24,1% nel
D
torno a 200 punti: quindi c'è effettivamente la possibilità
2012, gli high yield sono diventati un must. Co-
di un restringimento. È vero, alcune emissioni con rating
me si sta sviluppando il 2013?
migliore attualmente offrono rendimenti vicini a quelli
«Visti nel contesto della crisi dell'Eurozona, gli euro high
degli investment grade, ma tra quelle con rating B o infe-
yield bond hanno certamente effettuato una prestazione
riore possiamo trovare tassi del 7%. Guardando al di là del-
notevole nel 2012. Alcuni investitori ora sono scettici sul
le cifre, l'aspetto interessante del comparto euro high yield
fatto che questa tendenza duri nel 2013 con la motivazio-
è rappresentato dal suo dinamismo e dalla sua diversifica-
ne che gli spread hanno poco spazio per contrarsi ulterior-
zione: entrambi creano enormi opportunità».
mente. Crediamo stiano sbagliando. Il Crossover index è ancora sopra 400 punti, lontano dal minimo del 2006 in-
Cosa intendete per dinamismo e diversificazione? «Rispetto ad altri, il mercato euro high yield è piuttosto giovane. Di solito, era criticato per essere speculativo, illiquido e troppo concentrato, ma queste critiche non si applicano più alla situazione di oggi. È vero, nel 2000 era molto concentrato e aveva poca profondità: 47 società emittenti di 10 diversi paesi, con telecomunicazioni e media che rappresentavano fino al 70% del mercato. Il quadro è diverso attualmente, con 229 emittenti provenienti da 32 paesi che coprono 17 settori: il mercato non solo capitalizza più di 300 miliardi di euro, ma è molto attivo. Le emissioni nel 2012 hanno superato i 50 miliardi di euro e nei primi due mesi del 2013 sono stati raccolti più di 10 miliardi di euro, ovvero il 20% dell'importo previsto per l'intero anno. Tutto ciò rende l'asset class più attraente».
34
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
Va notato
che l’assenza di rating non significa un rischio più
»
elevato
Quali fattori hanno portato allo sviluppo di questa asset
zione attraente, in quanto in questo modo possono spesso
class?
trovare finanziamenti più convenienti. In cambio devono
«Il mercato sta cambiando e sta diventando più spesso: se
offrire una comunicazione finanziaria più trasparente e ri-
lo confrontiamo con quello americano, la cui capitalizza-
spettare determinati ratio, il che è positivo per gli investi-
zione è di circa 1.200 miliardi di dollari, vi è significativo
tori».
spazio per un'ulteriore espansione. Le società statunitensi trovano il 70% dei finanziamenti sui mercati e solo il 30%
Come questo fattore aiuta questa asset class?
dalle banche. In Europa, è il contrario. Gli europei si stan-
«Sempre più aziende stanno arrivando sul mercato euro
no comunque sempre più spostando verso il modello sta-
high yield. Quelle che erano già presenti stanno aumen-
tunitense, man mano che il processo di disintermediazio-
tando la loro quota di finanziamento fuori dall'interme-
ne delle banche prende quota. Le norme di Basilea 3 stan-
diazione bancaria, mentre altre stanno emettendo debito
no costringendo gli istituti di credito a gestire con rigore
per la prima volta. Ciò è particolarmente vero per le
rischio e capitale. Gonfiare i propri bilanci sta diventando
società prive di rating. Ma va notato che l’assenza di rating
costoso e va tenuto presente che i prestiti tradizionali per
non significa un rischio più elevato; il segmento include
l'appunto finiscono nei bilanci delle banche. Le istituzioni
nomi noti come Galeries Lafayette e Pirelli. Di conseguen-
creditizie si dedicano ora sempre di più all'origination: in-
za, l'analisi creditizia del gestore è a maggiore ragione
vece di prestare direttamente alle aziende, le stanno aiu-
vitale in questo segmento. Stiamo anche assistendo a una
tando a emettere debito. Le società trovano questa solu-
nuova tendenza verso i private placing: aziende come
FONDI&SICAV/Giugno 2013
35
Obbligazionario Alto rendimento
I migliori fondi obbligazionari Europa Valuta
Isin
Perf. 6 mesi
Volat. ann. 6 mesi
Sharpe 6 mesi
Eurizon Easyfund Bond High Yield R
Eur
LU0114074718
4,413
4,167
0,301
AllianceBernstein (Fcp) European Income Portfolio A2
Eur
LU0095024591
2,486
2,820
0,295
Dnca Invest Sicav European Bond Opportunities I
Eur
LU0284393773
3,046
2,211
0,349
Franken Invest Fi Alpha Renten Global
Eur
LU0087412390
5,446
5,664
0,290
Amundi Funds Sicav Bond Europe Ae Cap.
Eur
LU0201577391
2,639
3,926
0,146
Carige Corporate Euro A
Eur
IT0001482766
2,686
2,094
0,30
Azimut Reddito Euro
Eur
IT0000386323
1,988
4,123
0,115
Azimut Solidity
Eur
IT0001039780
2,393
3,497
0,142
JPMorgan Investment Funds Sicav Jpm Europe Bond A Acc.
Eur
LU0070216402
1,532
3,151
0,166
Swiss & Global Am (Lux) Sa Jb Bf Euro Bond-Eur C
Eur
LU0100840163
1,912
2,029
0,20
JPMorgan Funds Sicav Jpm Europe Aggregate Plus Bond A Acc.
Eur
LU0210529904
1,394
2,553
0,153
Aviva Investors Sicav Long Term European Bond B
Eur
LU0044652708
1,784
6,025
0,132
Synergia Obbligazionario Euro Medio Termine
Eur
IT0004464514
1,516
2,148
0,125
Arca Obbligazioni Europa
Eur
IT0001248324
0,809
3,281
0,027
Invesco Funds Sicav European Bond E
Eur
LU0115144304
1,484
3,398
0,073
Bnp Paribas L1 Bond Europe Plus Classic/Cap.
Eur
LU0010000809
1,858
4,203
0,090
Aviva Investors Sicav European Aggregate Bond B
Eur
LU0273497734
0,918
2,424
0,124
Threadneedle (Lux) Sicav Tlux - Euro Active Bonds De
Eur
LU0096354914
0,520
1,485
0,074
Robeco Am Sicav Euro Government Bonds Ih
Eur
LU0210245469
2,162
3,170
0,153
Raiffeisen Capital Manag. Obbligazionario Europeo V
Eur
AT0000689971
0,460
1,784
0,033
Dexia Bonds Mortgages C Cap.
Eur
LU0170294283
1,758
2,205
0,161
Bnp Paribas L1 Model 1 Classic/Cap.
Eur
LU0377111959
0,859
1,687
0,062
Dexia Bonds Dexia Bonds Sustainable Euro Government I Cap.
Eur
LU0144745287
0,231
2,756
-0,014
Dexia Bonds Dexia Bonds Sustainable Euro Government C Cap.
Eur
LU0012089420
-0,029
2,754
-0,040
Willerfunds Manag. Co. Sa Willerbond European Currencies P
Eur
LU0038775150
-0,075
2,262
-0,082
Ras Lux Fund Ras Lux Bond Europe
Eur
LU0055869092
-0,415
3,119
-0,032
Fondo
Bonduelle e Lactalis hanno emesso debito per un picco-
Le aziende presentano ancora fondamentali robusti?
lo pool di investitori, essenzialmente istituzionali, che
«Non ci stanchiamo mai di ripetere che i fondamentali so-
intendono tenere le obbligazioni fino al raggiungimento
cietari sono buoni. Potete vederlo nei risultati annuali, che
della scadenza. Il mercato si sta inoltre espandendo a
non hanno presentato brutte sorprese. È vero, la scarsa
causa dei fallen angel, aziende che sono state declassate
crescita in Europa si traduce in tassi di insolvenza più ele-
da investment grade a high yield. Sempre più investitori,
vati, ma al loro livello attuale di circa il 3% sono ancora
come family office e compagnie di assicurazione, che non
bassi e al di sotto della media storica. E' importante sotto-
investivano in high yield, stanno ora mostrando interes-
lineare che il comparto high yield euro bond si riferisce al
se per queste emissioni. Alcuni detenevano debito emes-
debito privato denominato in euro. Gli emittenti possono
so da nomi come Lafarge, Arcelor Mittal o Renault e
venire da qualsiasi paese. Il nostro portafoglio, per esem-
hanno scelto di mantenerlo in portafoglio quando que-
pio, include Belden, una multinazionale statunitense, così
ste aziende sono state spostate da investment grade a
come Edcon, un società attiva nella grande distribuzione
high yield, essendosi resi conto che l’high yield offriva un
in Sudafrica».
attraente profilo rischio/rendimento. Tutto ciò ha contribuito all'espansione di questa asset class».
36
FONDI&SICAV/Giugno 2013
In quale modo il vostro approccio è diverso da quello di
Perf. 1 anno
Volat. ann. 1 anno
Sharpe 1 anno
Perf. 3 anni
Volat. ann. 3 anni
Sharpe 3 anni
Perf. 5 anni
Volat. ann. 5 anni
Sharpe 5 anni
18,625
4,216
0,458
29,287
6,477
0,150
66,744
9,040
0,129
14,266
3,219
0,484
25,185
4,617
0,176
43,220
7,213
0,102
10,619
2,758
0,363
15,029
2,690
0,142
31,379
2,548
0,182
10,072
4,497
0,229
15,294
4,746
0,101
30,866
5,036
0,096
9,961
4,095
0,263
16,534
4,781
0,092
33,223
6,445
0,075
9,568
2,253
0,40
13,626
3,221
0,103
23,961
4,817
0,064
9,179
5,884
0,154
9,144
4,725
0,029
17,745
4,150
0,037
9,069
5,136
0,154
7,278
4,963
0,016
12,353
4,138
0,008
7,710
4,365
0,207
15,278
4,486
0,079
21,434
5,125
0,050
7,082
2,327
0,307
19,509
3,005
0,184
27,645
4,50
0,084
7,045
3,109
0,256
21,046
3,506
0,185
13,870
5,032
0,015
6,738
7,768
0,138
14,735
8,299
0,045
34,244
9,090
0,066
6,647
3,263
0,186
12,0
3,318
0,072
6,394
4,111
0,166
16,873
3,881
0,114
25,865
3,923
0,086
5,554
3,916
0,149
19,610
3,993
0,145
38,758
4,370
0,140
5,359
4,297
0,132
18,314
4,626
0,112
32,817
4,834
0,10
5,307
2,969
0,179
10,855
3,419
0,062
25,568
3,782
0,090
5,274
1,766
0,272
10,989
2,159
0,115
30,514
3,081
0,144
5,139
4,226
0,128
15,126
4,449
0,074
35,056
4,652
0,117
4,629
2,424
0,20
14,398
3,215
0,098
30,189
3,999
0,106
3,529
2,101
0,142
12,550
2,487
0,121
34,763
3,860
0,139
3,358
2,481
0,101
5,006
2,725
-0,025
15,220
2,854
0,033
2,264
3,638
0,068
1,732
3,638
0,048
8,567
4,20
0,021
24,018
4,536
0,066
1,338
2,045
-0,046
5,198
2,025
-0,018
17,197
2,206
0,062
1,267
3,511
0,033
11,469
3,942
0,068
24,297
3,816
0,080
altri prodotti high yield? ÂŤLa filosofia del fondo si basa su tre principi. In primo luogo ci concentriamo su player globali e su aziende di nicchia. Cerchiamo societĂ dinamiche che catturino la crescita ovunque si trovi e imprese che godono di notevoli barriere all'ingresso. In secondo luogo, guardiamo gli emittenti con il migliore profilo rischio/rendimento. Attualmente ci stiamo concentrando su tranche con rating B. Non cerchiamo comunque un'elevata performance, senza preoccuparci del rischio. Di conseguenza, il fondo ha attualmente appena il 3% di CCC bond, rispetto a una quota del nostro benchmark pari al 9%. Allo stesso modo, noi prendiamo solo piccole posizioni opportunistiche in bond bancari subordinati, quando questi ultimi rappresentano 20% dello stesso indiceÂť.
I
FONDI&SICAV/Giugno 2013
37
&
PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
PROMOTORI&CONSULENTI
Giugno 2013
Consulenza all’inglese/1
Consulenza all’inglese/2
Contratto unico dei promotori
Per gli Etf è benvenuta
Poco entusiasmo dalle assicurazioni
Un cambiamento epocale
Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato di Azimut
«Sempre più internazionali»
Promotori&Consulenti Parla Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato di Azimut
L’Italia ci sta stretta a cura di Massimiliano D’Amico
crescita. Crede che il peggio sia davvero alle spalle?
industria della promozione finanziaria italiana deve cam-
disfacente per quelle realtà del setto-
L’
«Il 2013 è iniziato in modo molto sod-
biare prospettive e strategia e
re che hanno saputo sfruttare le op-
diventare più ambiziosa. La sfida per
portunità offerte dall’attuale conte-
il futuro è, infatti, incrementare la
sto in cui sono cresciute, da parte dei
quota di mercato muovendosi non
risparmiatori italiani, la domanda di
solo nel nostro paese, ma operando
consulenza finanziaria di qualità e la
su scala internazionale, puntando
ricerca di soluzioni d’investimento.
sulle aree a più alta crescita, andan-
Ma è sicuramente prematuro parlare
do a cercare la ricchezza laddove que-
al passato della crisi. Noi abbiamo
sta si forma. Queste sono, in estrema
tradotto le difficoltà in opportunità
sintesi, le linee guida tracciate da Pie-
creando portafogli il più possibile di-
sia dal punto di vista della crescita
tro Giuliani. Ma non solo. Il presi-
versificati e internazionali. Per quan-
dente e amministratore delegato di
to ci riguarda, dunque, restiamo fi-
dimensionale, sia sul fronte della
Azimut fa un bilancio della prima
duciosi di potere proseguire il nostro
parte dell’anno e spiega i prossimi
percorso di crescita, ma la facilità e
step di crescita della società, che par-
l’intensità di ciò dipenderanno anche
tono dal reclutamento dei migliori
dall’andamento dei mercati».
Il gruppo quotato a Piazza Affari dal 2004 arriva al termine della prima metà dell’anno evidenziando un bilancio positivo
raccolta netta. Il target per la fine
professionisti e dal rafforzamento
del 2013 è inserire circa 100
della struttura di wealth manage-
Nei primi quattro mesi del 2013 Azi-
ment, passano dall’ingresso nel seg-
mut ha registrato una raccolta che ha
mento della clientela istituzionale e
superato il miliardo di euro. Su quali
giungono al lancio del contratto di
strumenti d’investimento si è concen-
piano per gli istituzionali e il
consulenza. Ribadendo, tuttavia, la
trata l’attenzione dei vostri clienti?
forza di un modello di business fon-
«Questo dato eccezionale testimonia
contratto di consulenza. «Vorrei
dato sull’integrazione fra distribu-
l’elevato grado di attivazione da par-
zione e gestione.
te di tutte le reti e le divisioni del
professionisti. Prendono forma il
sfatare un luogo comune: oggi abbiamo quasi il 30% delle masse totali investito in fondi di terzi» 40
Giugno 2012
gruppo che ha portato a una raccolta Le ultime trimestrali pubblicate dalle
diffusa su tanti prodotti. In generale,
più importanti società attive nel ri-
però, possiamo rilevare che nella pri-
sparmio gestito e nell’advisory finan-
ma parte dell’anno i clienti hanno ri-
ziaria evidenziano asset under ma-
cercato soprattutto prodotti sempli-
nagement e commissioni ricorrenti in
ci, con flussi di cassa in grado di com-
«
»
La sfida per tutti è incrementare la quota di mercato detenuta dai promotori finanziari
pensare la diminuzione di reddito di
al ridursi dei tassi d’interesse sui
esempio attraverso il fondo Trend o il
lavoro provocata dalla situazione di
bond governativi e al miglioramento
fondo Core Brands che ha un profilo
recessione. Tra i prodotti più collocati
delle prospettive economiche, i clien-
di rischio conservativo. Ha riscosso
il fondo Best Cedola che dà ai clienti
ti hanno aumentato con cautela il
un interesse significativo, raggiun-
una cedola periodica. Gradualmente,
peso delle azioni in portafoglio, ad
gendo in tre mesi oltre 420 milioni di
Giugno 2012
41
Promotori&Consulenti Parla Pietro Giuliani, presidente e amministratore delegato di Azimut masse, il fondo Bond Target Equity
in una società basata su un modello
dato vita negli ultimi anni a un inten-
Options 2016. Coerentemente con la
partecipativo.
so piano di sviluppo internazionale. Può tirare le prime somme di questa
nostra strategia, questo strumento mira a riposizionare gradualmente la
A oggi il mondo della consulenza ita-
strategia di espansione all’estero?
clientela sull’azionario gestendone la
liana raccoglie solamente circa il 7%
«Grazie al processo d’internazionaliz-
volatilità. Infine, molti clienti, soprat-
della ricchezza finanziaria degli ita-
zazione intrapreso, siamo diventati
tutto di fascia alta, continuano a ma-
liani e il numero dei clienti delle strut-
una realtà multinazionale presente
nifestare l’esigenza di pianificare la
ture iscritte ad Assoreti galleggia
in otto paesi e vogliamo continuare a
propria successione o di proteggersi
sempre intorno a quota 4 milioni. In
espanderci soprattutto nelle aree con
dai rischi imprenditoriali attraverso
un mercato che sembra muoversi al-
più alti margini di crescita, come Asia
polizze di private insurance».
l’insegna del consolidamento e della
e Sud America. Ciò ci permetterà di
razionalizzazione delle risorse, non
coprire tutte le fasce orarie dei merca-
Nel primo trimestre le tre strutture del
crede che le strutture stiano dimenti-
ti e continuare a offrire alla clientela
gruppo Azimut hanno registrato 43
cando il capitolo che riguarda la cre-
italiana servizi e prodotti innovativi
nuovi ingressi, portando il totale dei
scita, specie nell’ottica dell’allarga-
con caratteristiche uniche. Si tratta
professionisti a quota 1.420 unità.
mento del business ai nuovi clienti?
comunque di una strategia di lungo
Com’è possibile conciliare i piani di
«Il mondo delle reti deve essere più
periodo che porteremo avanti con la
crescita (radicamento territoriale e re-
ambizioso. La sfida per tutti è incre-
consueta disciplina.
clutamento dei migliori professionisti)
mentare la quota di mercato detenu-
con l’attenzione ai dati di bilancio?
ta dai promotori finanziari e in un
Azimut guarda con attenzione alla
«Ponendo la massima attenzione al-
momento di difficoltà del sistema
clientela private. A oggi qual è il bi-
la qualità. Nel primo trimestre i no-
bancario ci sono ampi margini di cre-
lancio della struttura di wealth ma-
stri financial partner sono stati i mi-
scita. Per cogliere quest’opportunità
nagement?
gliori come produttività, doppiando
serve però un cambio di passo, un di-
«Sicuramente è un bilancio positivo.
quasi la media dell’industria».
verso atteggiamento perché oggi è
A distanza di poco più di tre anni dal
sempre più complicato cercare e fide-
lancio la divisione ha superato i tre
lizzare nuovi clienti».
miliardi di masse in gestione, con l’o-
Qual è il vostro target di reclutamento per il 2013 e qual è il profilo del pro-
biettivo di raggiungere i 5 miliardi
fessionista che state cercando?
L’Anasf ha annunciato di avere stilato
entro la fine del 2015, e oggi conta 135
«Il nostro target è di circa 100 ingres-
un contratto quadro per la categoria
professionisti di alto livello prove-
si. Continueremo a privilegiare la
dei promotori finanziari che ciascuna
nienti anche dalle principali realtà
qualità alla quantità: per questo sele-
società potrà adattare a seconda delle
italiane e internazionali. Numeri che
zioniamo professionisti di elevato
proprie esigenze, della propria strut-
dimostrano che la divisione è sem-
profilo, soprattutto provenienti dal
tura societaria e del proprio business.
pre più un polo attrattivo per quei
mondo bancario, dotati di spirito im-
Senza entrare nel dettaglio di questo
professionisti che desiderano lavora-
prenditoriale e desiderosi di lavorare
contratto modello, orientativamente,
re e crescere in un ambiente flessi-
Azimut sarebbe disposta ad aprire un
bile e dinamico costruito sulle loro
tavolo di lavoro per offrire ai propri
esigenze. Attraverso Azimut Wealth
consulenti questo tipo di tutela?
Management abbiamo innalzato il
«È difficile immaginare un contratto
livello di specializzazione e aumen-
più tutelante di quello Azimut: è sta-
tato la capacità di offrire proposte e
to pensato da promotori azionisti di
servizi concreti ai clienti più sofisti-
maggioranza delle sim regionali!»
cati del gruppo. Con il crescere del target della clientela, sia in termini
42
Giugno 2012
Quasi unica in Italia (solo Mediolanum
dimensionali sia di complessità
ha una branch in Spagna) Azimut ha
patrimoniali, la divisione ha mante-
nuto il focus sui prodotti gestiti e ha
Immaginiamo per un attimo l’arrivo in
forza del multibrand dichiarando di
ampliato l’offerta con nuovi servizi
Italia di una norma stile Rdr. Che cosa
seguire alla lettera questa filosofia.
dedicati e innovativi prodotti, quali
accadrebbe al sistema reti tradizionale?
Azimut, al contrario, ribadisce la for-
ad esempio i servizi di analisi del
«Al di là di questa o di qualsiasi altra
za di un modello di business fondato
portafoglio e d’impresa, soluzioni di
norma, il rischio è che molte reti soc-
sull’integrazione fra distribuzione e
wealth planning (servizi fiduciari,
combano sotto il peso di un livello
gestione. In sintesi, chi ha ragione?
corporate
spropositato di regolamentazione,
«Innanzitutto vorrei sfatare un
burocrazia e carte. Prima di adottare
luogo comune: oggi abbiamo quasi
cambiamenti importanti e rilevanti,
il 30% delle masse totali investito in
Vi state muovendo anche sul segmen-
come può essere questo, ci sono mol-
fondi di terzi con la nostra offerta
to della clientela istituzionale?
ti elementi che devono essere vaglia-
multimanager in Lussemburgo, 20
«Sì, stiamo ampliando il team e lavo-
ti e testati nella pratica».
accordi di distribuzione diretta e le
governance),
trust
e
wealth advisory».
rando con soddisfazione. Vogliamo
polizze di private insurance. Detto
diventare uno dei principali player del
Quali sono i punti di forza di Azimut
ciò, sono convinto che il lavoro di
settore e l’obiettivo che ci siamo posti
Global Advisory e più in generale qual
gestore e quello di promotore finan-
è raggiungere i 3 miliardi di asset
è la sua opinione sulla consulenza
ziario siano differenti e per questo
entro i prossimi 30 mesi».
fee-only?
non mi riconosco nei modelli che
«Il progetto è nato dalla considerazio-
vogliono convogliare queste due
La Gran Bretagna ha avviato nei mesi
ne che oggi bisogna sapere diversifica-
professioni in un unico mestiere.
scorsi una vera e propria rivoluzione
re le strategie con cui si approccia il
Noi continuiamo a concentrarci
con l’introduzione della Retail distri-
mercato:per questo Azimut Global Ad-
quindi anche sulla gestione di qua-
bution review. Qual è la sua opinione
visory si basa su una forte integrazione
lità cercando bravi money manager
su questa novità?
tecnologica e anche sul contratto di
in giro per il mondo, perché siamo
«La sensazione è che questa novità,
consulenza.Su quest’ultimo stiamo la-
convinti che in questo modo sia pos-
come prevedibile, non abbia porta-
vorando per sviluppare una nuova
sibile creare valore reale per i clien-
to gli effetti sperati. Sembra, anzi,
piattaforma che prenda il meglio di
ti, i promotori e gli azionisti. Diver-
che abbia contratto ulteriormente
quanto attualmente c’è sul mercato».
samente il ruolo del consulente
la professione con la diminuzione
diventa una commodity in cui tutti
del numero dei singoli financial
Da diversi anni, ormai, la gran parte
vendono le stesse cose e tutti i
advisor».
delle strutture sbandiera i punti di
modelli sono simili».
I
Giugno 2012
43
Promotori&Consulenti La nuova regolamentazione all’inglese
Welcome dagli Etf di Massimiliano D’Amico e Gaia Barlassina
Se gli asset manager tradizionali avevano espresso diversi dubbi,
scontate, ma danno al contrario profondità e valore al dibattito, anco-
iversamente dalle previsioni,
D
ra aperto, sulla Rdr.
l’avvio della Rdr in Gran Bre-
«iShares», esordisce il responsa-
tagna non è stato accolto, per
bile per l’Italia Emanuele Bellingeri,
usare un eufemismo, con molto en-
«sostiene da sempre la consulenza
tusiasmo dagli asset manager tradi-
professionale e le norme che vanno
zionali. I player che abbiamo intervi-
nella direzione di una maggiore tra-
molte opinioni a supporto della
stato nei precedenti numeri di Fon-
sparenza dei prodotti, elementi
di&Sicav hanno infatti espresso pa-
essenziali per permettere ai clienti di
rivoluzione britannica. La nuova
reri particolarmente negativi sulla
operare scelte d’investimento vera-
normativa introdotta in Uk il primo
mente consapevoli e allineate ai pro-
norma sembra garantire una
gennaio scorso. In un clima di scetti-
pri profili di rischio-rendimento».
cismo generale qualcuno ha definito
Entrambi fattori che sembrano carat-
la Rdr un autentico autogol, mentre
terizzare e dare forza alla Retail
altri si sono spinti più in là bollando-
distribution review.
dagli emittenti dei fondi clone, com’era prevedibile, giungono
maggiore trasparenza, tracciando una netta distinzione tra chi opera con un’ottica di vendita e chi offre
la addirittura come un vero e proprio
Dopo avere premesso che in
harakiri. La norma che ha imposto a
quasi tutti i settori è consentita la
tutti gli intermediari britannici di
vendita pura, Marcello Chelli, refe-
specificare ai clienti, in via preventi-
rente per Lyxor Etf in Italia, pone
va, se operano come advisor indipen-
l’accento sul fatto che «in finanza è
d’interesse. «Negli Usa, dove è stato
denti e in regime di fee-only, o se of-
importante che sia ben chiara la
frono una consulenza ristretta, conti-
distinzione tra chi opera con un’otti-
incentivato il modello basato sulle
nuando a incassare i rebate delle ca-
ca di promozione e chi lavora con un
se prodotto, sembra invece andare
focus sulla consulenza priva di con-
fee, la crescita del mercato degli
incontro alle esigenze delle società
flitti d’interesse». A questo proposi-
emittenti degli Etf. Se tale conclusio-
to il manager sottolinea che in Gran
Exchange traded fund è stata
ne era ampiamente preventivabile le
Bretagna esistevano, invece, casi in
motivazioni a supporto della “rivolu-
cui gli independent financial advisor
zione britannica” non solo per nulla
ricevevano una remunerazione sia
una consulenza priva di conflitti
impressionante» 44
Giugno 2013
«
La
prospettiva di un mercato aperto e privo di conflitti di interesse potrebbe rappresentare una svolta per l’industria del
»
risparmio gestito
dal cliente sia dall’emittente/distri-
porto tra investitore e consulente. L’i-
dell’advisory europea. «I concetti alla
butore e, sul tema, non c’era sempre
dea è perciò virtuosa».
base della Rdr», rimarca Caleffi, «so-
una comunicazione efficace. Una tesi
Anche Stefano Caleffi, responsa-
no molto simili a quelli della Mifid
già emersa nelle precedenti inchieste
bile per il mercato italiano di Source,
Review: trasparenza, disclosure sulle
sul tema Rdr che smonta l’esistenza,
e Simone Rosti, responsabile Italia di
commissioni e best execution».
oltre Manica, di una piazza finanzia-
Ubs Etf, sono concordi nell’affermare
Un altro punto a favore della nor-
ria perfetta e forse un po’ troppo
che l’avvio di questa normativa s’in-
ma introdotta in Uk è rappresentato
idealizzata.
serisce in un percorso più ampio di
dall’obbligo per le società di consu-
graduale crescita e perfezionamento
lenza indipendente di adottare, man-
Come previsto, la trasparenza e il fatto che i clienti, finalmente, possa-
tenere e applicare disposizioni orga-
no compiere una scelta maggior-
nizzative e amministrative efficaci
mente consapevole in tema d’inve-
per evitare possibili conflitti d’inte-
stimenti, tornano nelle parole degli
resse nel processo d’investimento. «La
altri esponenti delle società emitten-
prospettiva di un mercato aperto e
ti di Etf.
privo di conflitti d’interesse», confer-
Danilo Verdecanna, managing
ma Rosti, «potrebbe rappresentare
director di State Street Global Advi-
una svolta per l'industria del rispar-
sors Italia, esordisce ricordando che
mio gestito e degli investimenti che
«l’introduzione della Rdr in Gran Bre-
negli ultimi anni ha incontrato molte
tagna comporta e continuerà a com-
difficoltà e alcune inefficienze. L’op-
portare modifiche dell’attuale strut-
portunità per un consulente di opera-
tura di mercato. La Retail distribution
re in assenza di conflitti d’interesse,
review è stata ideata, infatti, per mi-
coniugando le esigenze del cliente
gliorare la trasparenza della distribu-
EMANUELE BELLINGERI, RESPONSABILE PER L’ITALIA DI
con quelle del proprio intermediario,
zione e per ridefinire un nuovo rap-
ISHARES
poiché l’advisory viene remunerata,
Giugno 2013
45
Promotori&Consulenti La nuova regolamentazione all’inglese
rappresenta dal mio punto di vista la
Oltre all’avere spinto fuori dal
migliore tutela per i risparmiatori». E
mercato un consistente numero di
in tal senso la consulenza a parcella,
professionisti, questa rivoluzione
secondo il responsabile Italia di Ubs
«calata dall’alto», secondo l’opinione
Etf, costituisce un’opportunità per fa-
di alcuni critici, avrebbe stimolato il
re crescere il settore dei fondi clone.
cosiddetto fai-da-te da parte di un
«Basti pensare a quella componente
buon numero di clienti, che per ri-
di risparmio amministrato che an-
sparmiare fee di consulenza orarie
drebbe così inquadrata nell'ambito
da 150-200 sterline preferiscono affi-
dell'advisory a pagamento. Il cliente
darsi ai siti d’informazione finanzia-
può ricevere un servizio di consulen-
ria e sottoscrivere direttamente i loro
za puro, non strumentale alla vendi-
investimenti nei fondi mediante i su-
ta. Da un punto di vista operativo,
permarket on-line. Con tutti i rischi e
questo cambiamento richiede tempo per essere recepito. Sia il mercato sia
le conseguenze del caso. MARCELLO CHELLI, REFERENTE PER LYXOR ETF IN ITALIA
la clientela devono essere educati a
Lansing, head of regulatory affairs di
un modello nuovo che rappresenta
e quella fee-only in particolare, rap-
Etf Securities, «non disponiamo an-
una vera rivoluzione».
presenteranno, dunque, un canale
cora di dati sufficientemente rilevan-
«In effetti, negli Usa, dove il siste-
fondamentale per promuovere la co-
ti per stabilire se il trend sia effettiva-
ma basato sulle fee è stato incentiva-
noscenza degli Etf e il loro utilizzo.
mente una conseguenza della Rdr o
to diversi anni fa dal regolatore»,
«Questo tipo di advisor», aggiunge
se scaturisca da altre motivazioni,
conferma Isabelle Bourcier, head of
Bourcier, «ha infatti sempre racco-
quali la facilità di utilizzo, nonché
business development di Ossiam, «la
mandato ai propri clienti gli Etf, per-
l’efficienza delle varie piattaforme
crescita del mercato degli Etf nel set-
ché non interessato alle retrocessio-
on-line».
tore retail è stata impressionante,
ni. Nel Regno Unito, gli advisor finan-
È più deciso, invece, l’intervento
tanto da rappresentare oggi il 50%
ziari indipendenti stanno acquistan-
di Rosti. «Non mi stupisce», attacca il
degli asset under management».
do questi strumenti attraverso piat-
responsabile Italia di Ubs Etf, «che ci
L’advisory finanziaria indipendente,
taforme di fondi, che tipicamente
siano state reazioni contrarie, anche
usano per gestire gli investimenti dei
forti, a questo nuovo modello, osteg-
propri clienti, monitorare l’anda-
giato soprattutto da quegli asset ma-
mento del loro portafoglio e selezio-
nager che hanno basato la propria at-
nare i prodotti nei quali allocare il pa-
tività di vendita anche sul sistema
trimonio».
delle retrocessioni. Un metodo che la
DANILO VERDECANNA,
MANAGING DIRECTOR DI
STREET GLOBAL ADVISORS ITALIA
46
«Purtroppo», chiarisce Townsend
Giugno 2013
STATE
Va da sé, dunque, che l’introdu-
Rdr ha di fatto abolito». Giusto per
zione della Rdr dovrebbe giocoforza
chiarire che la norma non è calata
aumentare l’appeal dei fondi clone
dall’alto sul mercato da un giorno al-
anche presso il mercato retail. Ogni
l’altro, Rosti ricorda che la Financial
analisi che punti a essere il più esau-
Services Authority ha avviato consul-
riente possibile non può non tenere
tazioni sul tema già nel 2007, dunque
conto dell'altro lato della medaglia.
sei anni prima dell’entrata in vigore
Gli asset manager tradizionali che
della normativa. «Gli operatori sono
abbiamo coinvolto nelle precedenti
stati informati nel 2010 che la Rdr sa-
puntate dell’inchiesta sulla Rdr
rebbe diventata legge dal 1 gennaio
hanno, infatti, indicato diverse e
2013», prosegue il manager, «e hanno
importanti criticità generate dalla
avuto quindi tempo per adattarsi ai
normativa.
cambiamenti strutturali. Chi non è in
Il punto di vista di Peter Mann, managing director di Skandia Uk
Pochi i vantaggi A
lcuni osservatori hanno sottolineato
completa rimozione del problema del con-
che nel Vecchio continente sono in
flitto d’interessi, ovvero del rischio che un
genere i contratti di tipo assicurativo a farla
consulente proponga un prodotto ai clienti
da padrone e applicare la Rdr solo agli stru-
valutando solo le revenue che potrebbe otte-
menti offerti dagli asset manager significa,
nere. Gli operatori come Skandia hanno cer-
nella pratica, danneggiare il mondo dei
cato di fornire il massimo supporto ai loro
fondi.
professionisti durante il periodo di transi-
consulenza completamente trasparente».
Peter Mann, managing director di Skandia
zione verso un modello Rdr-compliant per
Uk chiarisce quest’ importante questione e
cercare di ridurre al minimo i costi aggiun-
La norma non rischia di appiattire l’offer-
dà un primo giudizio sulla nuova norma.
tivi».
ta? «È possibile che si verifichi un certo consoli-
L’introduzione della Rdr potrebbe forzare i
Qual è stata la prima risposta del mercato?
damento del mercato, ma questo non
clienti verso i gruppi assicurativi a scapito
«Naturalmente, c’è voluto un po’ di tempo
ridurrà la varietà dei servizi offerti agli
degli advisor finanziari?
prima che gli operatori e i consulenti adat-
investitori. Uno dei principali rischi, invece,
«Penso che la consulenza finanziaria ri-
tassero i loro modelli di business a quanto
è che i clienti con patrimoni più ridotti non
marrà comunque il servizio più richiesto sul
richiesto dalla Rdr, ma generalmente la
riescano più a permettersi una consulenza
mercato del Regno Unito. È possibile, tutta-
risposta del mercato è stata buona. In pas-
finanziaria o, viceversa, che un consulente
via, che i clienti scelgano di fare ricorso a
sato, i consulenti avevano l’opzione di resti-
non possa permettersi di seguire investitori
una combinazione di consulenza finanzia-
tuire i rebate ai clienti oppure no. L’introdu-
con disponibilità finanziaria minore. Se ciò
ria e di acquisto di alcuni prodotti diretta-
zione della Rdr ha eliminato il concetto stes-
accadesse, potrebbero nascere nuovi model-
mente dai provider, per risparmiare sulle
so di rebate, quindi non ci sarà più questo
li di business con l’obiettivo di colmare que-
fee. Uno dei principali meriti della Rdr è la
rischio. I clienti pagheranno solo una fee di
sto gap».
grado di uniformarsi sarà costretto a uscire dal mercato».
portunità di crescita del business».
ger ricorda che in Italia operano da
Secondo Chelli, invece, «è neces-
tempo alcune sim innovative. Con-
Considerando il lungo periodo di
sario considerare quali alternative
ferma questa impostazione anche
maturazione della normativa ante-
siano disponibili per gli investitori
cedente al suo sviluppo, anche per
con patrimoni limitati che, come
Bellingeri è logico che le istituzioni
noto, non potranno accedere a una
più avvedute si siano preparate e che
consulenza personalizzata tradizio-
quindi alcuni effetti siano solo mo-
nale. Sarebbe opportuno evitare
mentanei. «Per quanto riguarda l’au-
comunque un ricorso massiccio al
mento del fai-da-te da parte di un
fai-da-te da parte d’investitori non
buon numero di clienti mi sembra
provvisti della sufficiente cultura
normale che nel 2013 qualche investi-
finanziaria e al riguardo si dovrebbe
tore si serva di strumenti on-line per
lavorare sull’education (senza che
pianificare i propri investimenti co-
questa
me avviene in tutti gli aspetti della
immotivata) e sui nuovi modelli di
vita quotidiana. Per le piattaforme o
consulenza/informazione
aziende che offrono servizi on-line si
stanno sviluppando per il segmento
delinea invece un’interessante op-
mass market». E in tal senso il mana-
crei
un’overconfidence che
si SIMONE ROSTI, RESPONSABILE ITALIA DI UBS ETF
Giugno 2013
47
Promotori&Consulenti La nuova regolamentazione all’inglese
La gamma prodotti
No news…good news avvio della Rdr ha spinto gli asset
stimento per i consulenti fee-only. La possi-
L’
manager tradizionali a rivedere la
bilità inoltre di acquistarli garantisce un’o-
gamma d’offerta. Alcune società prodotto
peratività semplice e chiara. Non credo dun-
hanno lanciato strumenti Rrd compliant e
que sia necessaria una ridefinizione dell’of-
calibrato alcuni prodotti ad hoc, definiti
ferta tanto per l’aspetto commissionale,
clean fee, per i professionisti che operano a
quanto per quello relativo al prodotto».
parcella. Anche in questo caso l’approccio
«Gli emittenti di exchange traded fund»,
degli emittenti di Etf è diverso. «Le società
conferma Bourcier, «non hanno necessaria-
STEFANO CALEFFI,
di gestione di Etf», conferma Rosti, «sono
mente bisogno di rivedere la loro offerta
SOURCE
pronte da tempo. Tutti i prodotti sono quo-
alla luce dell’introduzione della Rdr perché,
tati, dunque accessibili ai clienti. Inoltre, il
rispetto ai fondi tradizionali, hanno un van-
stretta necessità di modificare l’offerta, in
mercato degli utilizzatori di Etf è oggi anco-
taggio in termini di costi».
quanto gli Etf non incorporano costi di
ra dominato al 90% dagli istituzionali e
Sposta il focus sulla convenienza dei fondi
distribuzione, cioè i rebate da girare alle
pertanto non prevede retrocessioni di alcu-
clone anche Caleffi. «I prezzi aggressivi degli
reti, Chelli sottolinea che gli emittenti
na natura. Gli exchange traded fund sono
Etf hanno fatto sì che ci siano poche possi-
dovranno muoversi diversamente, lavoran-
attivi in Europa da ben 13 anni prima che la
bilità di ulteriori incentivi alla distribuzio-
do ancora più sui servizi dedicati a suppor-
Retail distribution review fosse introdotta:
ne oltre alle management fee. Pertanto, eli-
to dei consulenti indipendenti in termini di
abbiamo largamente anticipato i tempi!»
minare i rebate va nella direzione di crea-
flussi informativi, education, research, tool,
Anche Verdecanna è convinto che gli Etf pro-
re un terreno di gioco comune per gli
reportistica e customer relationship mana-
vider siano ben posizionati per affrontare
Exchange traded fund e i fondi tradiziona-
gement. «Più che proporre Etf ad hoc», con-
una potenziale apertura del mercato. «I
li». «Alla luce di questo fatto», aggiunge
ferma Bellingeri, «stiamo lavorando con gli
costi degli exchange traded fund, tradizio-
Lansing, «non ci aspettiamo certo che gli
intermediari per aumentare la conoscenza
nalmente molto bassi, già collocano questi
emittenti di Etp inizino a offrire prodotti
di questi prodotti, conditio sine qua non
strumenti come potenziali soluzioni d’inve-
clean o conformi alla Rdr». Non avendo una
per un corretto utilizzo».
ISABELLE BOURCIER, HEAD OF BUSINESS DEVELOPMENT DI
48
OSSIAM
Giugno 2013
RESPONSABILE PER IL MERCATO ITALIANO DI
Caleffi. «Lo sviluppo di nuove regola-
E la Rdr, in tal senso, rappresenta
mentazioni comporta sempre delle
certo una sfida appassionante poi-
criticità. Tuttavia, nella sua essenza,
ché potrebbe fare luce su una delle
la Rdr e simili normative», secondo il
zone grigie della consulenza finan-
responsabile per il mercato italiano
ziaria. «Agli investitori verrà infatti
di Source, «saranno un bene per
richiesto di corrispondere esplicita-
investitori ed emittenti. Una mag-
mente una commissione e», sottoli-
giore trasparenza determinerà una
nea Caleffi, «cercheranno di evitarla,
crescita del mercato, poiché gli inve-
anche se consapevoli che già in pre-
stitori acquisiranno maggiore fidu-
cedenza ne pagavano una implicita
cia e controllo. Nel breve termine, ci
più alta. Questo è semplicemente un
sono sempre nuove sfide per gli ope-
comportamento umano e di merca-
ratori di mercato che si devono adat-
to naturale». Sul tema delle retroces-
tare al nuovo regime».
sioni, versate più o meno consapevol-
mente dai clienti ai loro advisor o alle
sti relativi al prodotto e di quelli per-
strutture d’intermediazione, Mauro
cepiti dal consulente. Questo dovreb-
Giangrande, head of passive invest-
be disincentivare totalmente la pro-
ments di Deutsche Bank Italy, pro-
pensione di alcuni consulenti a consi-
pende per la seconda opzione. «Sono
gliare prodotti basandosi più sulle
convinto che le autorità di controllo
commissioni percepite che non sulle
del Regno Unito siano partite proprio
reali esigenze dei clienti».
dalla convinzione che gli investitori
Passando a un’altra criticità
stessero pagando per la consulenza,
della Rdr, ovvero l’abbandono di un
ma senza che ne fossero davvero con-
gran numero di consulenti e la mag-
sapevoli, dato che tali costi erano
giore concentrazione del mercato
compresi nelle commissioni dei
verso i player dalle dimensioni più
fondi».
rilevanti, in genere le banche, secon-
«È indubbio», aggiunge Gian-
do Lansing, «al momento è arduo
grande, «che con l’introduzione della
stabilire se la Rdr costituirà vera-
Rdr tutto sia diventato più trasparente con la chiara esplicitazione dei co-
TOWNSEND LANSING, DI
HEAD OF REGULATORY AFFAIRS
ETF SECURITIES
mente un limite per i gestori più piccoli, così com’è ora difficile stima-
L’opinione di Marco Pietropoli, director di Rm Wealth Management
Un servizio che valga la pena di pagare arco Pietropoli, fondatore e director
hanno avuto difficoltà ad accettare il fatto
fessionisti migliori e più qualificati. In ogni
di Rm Wealth Management com-
di dovere pagare fee per un servizio che, fino
caso, per riuscire a sopravvivere in un mer-
menta la forte selezione naturale che sta
a qualche mese fa, percepivano come gra-
cato complesso come quello della consulen-
attraversando la consulenza finanziaria
tuito. Di conseguenza, alcuni hanno scelto
za finanziaria nel Regno Unito, sia gli advi-
britannica dopo l’introduzione della Rdr.
di fare a meno dei servizi di consulenza
sor indipendenti sia le società dovranno
finanziaria, specie gli investitori con patri-
riuscire a offrire ai loro clienti un servizio
moni non eclatanti».
che valga la pena di pagare. Il compito di un
M
Il mercato come ha accolto la rivoluzione
professionista, dunque, non è semplicemen-
Rdr? «Il settore della consulenza finanziaria sta
Non c’è il rischio che il mercato vada pola-
te vendere un prodotto, ma garantire una
attraversando una fase di forte selezione
rizzandosi verso i big player?
consulenza qualificata e con un alto valore
naturale: chi non è pronto o non è intenzio-
«L’obiettivo della Retail distribution review
aggiunto».
nato ad adeguarsi al cambiamento sarà
era evitare che gli advisor proponessero
costretto ad abbandonare la scena, alla stre-
esclusivamente i prodotti delle case che
gua di quei consulenti che, tradizionalmen-
garantivano loro le commissioni più alte,
te, operavano secondo un modello basato
nell’ottica di tutelare maggiormente i clien-
sulle commissioni. Inoltre, la numerosità e
ti. Da questo punto di vista, l’introduzione
la difficoltà degli esami da sostenere per
della Rdr ha rappresentato un successo. La
mantenere le qualifiche professionali richie-
norma non ha fatto altro che accelerare un
ste sono andate aumentando nell’arco del-
processo di consolidamento del mercato già
l’ultimo decennio, accrescendo le barriere
in corso da oltre un decennio. In ogni caso,
all’ingresso del mercato della consulenza.
ritengo rappresenti un fenomeno molto
Per quanto riguarda i clienti, invece, molti
positivo per i clienti: rimarranno solo i pro-
Giugno 2013
49
Promotori&Consulenti La nuova regolamentazione all’inglese MAURO GIANGRANDE, HEAD OF PASSIVE INVESTMENTS DI DEUTSCHE BANK ITALY
L’esperimento londinese è destinato ad allargarsi ad altri paesi?
Una speranza per l’Europa e l’esperimento Rdr sembra destinato ad
a fianco a quelli esistenti e in alcuni casi
avere successo nella piazza finanziaria
stanno ripensando il business per offrire ai
di Londra, gli asset manager tradizionali
clienti un servizio ancora migliore in ottica
interpellati
di consulenza».
Global Advisors Italia rileva che il copia e
hanno manifestato molti dubbi sulla sua
Anche Rosti e Bourcier ricordano che a livel-
incolla non è mai efficace e tende a non fun-
trasposizione nel resto dell’Europa. Com’era
lo continentale qualcosa inizia realmente a
zionare, «per cui le regolamentazioni nazio-
abbondantemente previsto, invece, gli emit-
muoversi. Mentre il primo rimarca che
nali dovranno tenere conto delle strutture
tenti degli Etf tifano, chi con maggiore forza,
anche a Bruxelles si discute del tema nel-
di mercato locali».
chi con qualche distinguo, perché l’advisory
l'ambito della Mifid review, una direttiva al
Il principio che si possa adottare una legge
europea giunga a una soluzione in stile Uk.
momento non ancora approvata, Bourcier
calata dall’alto, uguale per tutti, che non
«Segnali d’introduzione di una normativa
sottolinea che ci sono discussioni a livello
tiene conto delle caratteristiche dei diversi
simile nel Vecchio continente sono confer-
nazionale presso tutte le autorità di regola-
mercati, è criticato anche da Chelli. «Ogni
mati giorno dopo giorno in diversi paesi»,
mentazione, che intendono incrementare la
paese ha peculiarità specifiche che vanno
conferma Bellingeri, «a partire dall’Olanda
trasparenza sul tema delle commissioni
opportunamente analizzate: non è sconta-
che ha applicato alcuni limiti ancora più
ricevute dai consulenti.
to che un modello, anche di successo, possa
restrittivi, per passare alla Germania, dove
«Sotto molti aspetti», aggiunge Caleffi, «la
essere esportato senza adattamenti. Per
la Bafin si è espressa in merito, per arrivare
Rdr è un’anteprima delle misure che anche
esempio in Italia, se si optasse per una solu-
agli ultimi giorni in Svezia».
gli altri paesi europei potrebbero presto
zione come la Rdr, sarebbe auspicabile isti-
In Svizzera, invece, la tendenza è supporta-
attuare. Uno scenario destinato, in ogni
tuire preventivamente l’albo dei consulenti
ta maggiormente dal mercato, piuttosto
caso, a rafforzare l’appeal degli Etf».
indipendenti che è in attesa di finalizzazio-
che dal regolatore e questo fattore, secondo
«Sicuramente l’avvio della Rdr rappresenta
ne dalla fine del 2007».
Bellingeri, rappresenta l’approccio migliore.
un trend di lungo periodo e l’esperimento
E sul tema appare difficile, ancorché inuti-
«In Italia la situazione è ideale perché, sep-
londinese verrà considerato come un test
le, formulare delle previsioni, poiché nel
pure in assenza di una normativa, gli inter-
per gli altri paesi», conferma Verdecanna. In
passato queste sono state regolarmente
mediari stanno aggiungendo nuovi servizi
tal senso il managing director di State Street
disattese.
S
50
nelle
precedenti
inchieste
re l’impatto che potrà avere sull’o-
l’asset manager del gruppo d’appar-
otterrebbe il risultato opposto a quel-
perato dei consulenti finanziari
tenenza, decretando, in sintesi, la fine
lo voluto dalla normativa. Inoltre la
indipendenti».
del multibrand.Chelli rileva che occor-
situazione ideale sarebbe lo sviluppo
Senza dubbio, molto dipenderà
re assolutamente evitare una regres-
di un modello di business nuovo
dall’eventuale successo dei nuovi
sione di questo tipo, passando da
(quello fee-only) da abbinare a quel-
modelli di pagamento creati apposi-
modelli di business fondati sull’archi-
lo attuale in modo da lasciare massi-
tamente per soddisfare i requisiti di
tettura aperta a strutture focalizzate
ma libertà all’investitore sul rappor-
questa normativa. Il capitolo delle cri-
su soluzioni captive. E in tal senso il
to da intraprendere con il consulen-
ticità generate dalla Rdr indicate dagli
cosiddetto level playing field, cioè la
te o venditore».
asset manager tradizionali si chiude
parità di condizioni tra prodotti,
Rosti risolve la questione rimar-
con il pericolo peggiore. Ovvero che
secondo Verdecanna, dovrebbe essere
cando che i prodotti di qualità non
l’assenza di un qualsivoglia sistema di
garantita in modo da non spingere gli
hanno nulla da temere: «Se la gestio-
retrocessioni possa esortare i consu-
investitori su strutture meno traspa-
ne sarà efficiente, non vi saranno ri-
lenti a vendere i prodotti calibrati dal-
renti a scapito dei fondi. «In tal caso si
percussioni sul business».
Giugno 2013
I
Promotori&Consulenti Un nuovo accordo tra società e Pf
Tutti per uno, un contratto per tutti ono trascorsi 22 anni dall’istitu-
promotore finanziario. Se guardiamo
zione delle società d’interme-
al mondo di allora e lo confrontiamo
diazione mobiliare e dall’intro-
con quello di oggi, sembra passato un
duzione normativa della figura del
secolo: un'intera era geologica densa
S
A colloquio con Ferruccio Riva, membro del comitato esecutivo Anasf
Dalla legge che istitutiva le sim sono trascorsi 22 anni e l’Anasf
Via le zone grigie no degli obiettivi
validità di parte di essi. È
mento e consulenza, an-
U
del nuovo contrat-
un modo criptico che non
che senza preavviso. Dai
to è definire alcune zone
consente al promotore di
diritti sul portafoglio ai
grigie ancora presenti
comprendere in modo
costi occulti e non dovuti,
negli accordi tra le man-
chiaro i propri diritti, ol-
la mancanza di una base
danti e i promotori.
tre che i propri doveri.
contrattuale chiara non
Qual è la vostra propo-
Nessun contratto da noi
consente ai promotori di
sta per cercare di risol-
analizzato, ad esempio,
svolgere compiutamente
verle?
riporta all’oggetto la
la propria attività come
«Nei contratti attual-
consulenza prestata ai
il legislatore europeo
mente vigenti troviamo
sensi Mifid, né definisce
vorrebbe».
moltissime zone grigie,
con chiarezza il concetto
spesso derivanti sempli-
di cliente e gli effetti nel
Le due novità forse più
cemente da un mancato
tempo della nascita del
sensibili del contratto
reti per trovare una soluzione
adeguamento alle nor-
rapporto. Troviamo con
quadro riguardano l’og-
me vigenti, ma anche so-
frequenza, poi, casi nei
getto dell’incarico dato
condivisa. «In un mondo in
stanziali, per carenza di
quali la riserva decisio-
al professionista (le reti
esplicita chiarezza, an-
nale che l’azienda detie-
dovranno indicare se il
continua evoluzione, il contratto
che al fine di lasciare
ne può giungere fino al-
promotore offre una
una certa libertà inter-
l’interruzione remune-
“consulenza con colloca-
che regola l’attività dei
pretativa. È giusto ricor-
rativa, in pendenza di
mento” o una “consu-
dare che tutti i contratti,
rapporto, al pari della
lenza generica”) e la
in linea generale, hanno
possibilità di stravolgi-
modalità di remunera-
nelle clausole finali il
mento della quantità e
zione del consulente.
mantenimento della va-
qualità nella gamma dei
Crede che l’industria sia
lidità anche in caso d’in-
servizi oggetto di colloca-
pronta a recepire queste
propone un deciso cambio di rotta, con un accordo quadro per tutti i consulenti. A tal proposito, da diversi mesi l’Associazione guidata da Maurizio Bufi sta dialogando con Abi, Assoreti e con le principali
professionisti con la loro mandante non può certo rimanere lo stesso» 52
Giugno 2013
di avvenimenti ha rivoluzionato le
«Dalla legge 1/1991 istitutiva delle
nostre vite professionali e non solo
Sim», sottolinea il membro del comi-
quelle.
tato esecutivo Anasf, Ferruccio Riva,
Chi avrebbe mai messo in dubbio
«il mercato, la professione, i clienti so-
la sicurezza dei sempiterni Btp e Bot
no cambiati profondamente. In un
con le principali reti per trovare la
italiani? Chi si sarebbe solo azzardato
mondo in continua evoluzione, il con-
quadratura del cerchio con l’obiettivo
a ipotizzare il rischio default, nel giro
tratto che regola l’attività dei Pf con la
di lanciare nel medio termine un con-
di poche settimane, di economie con-
loro mandante non può certo rimane-
tratto unico per tutti i promotori fi-
siderate non solidissime, ma quanto
re lo stesso,specie dopo l’introduzione
nanziari.Un accordo quadro che potrà
meno serie, come la portoghese, la
della prima versione della Mifid e in
poi essere adattato da ciascuna so-
spagnola, la greca e l’italiana? Tanto
vista delle novità contenute nella sua
cietà sulla base delle proprie esigenze.
eravamo spavaldi e sicuri dell’inarre-
rivisitazione».
Una soluzione che, se fosse condivisa,
stabile progresso del vecchio mondo,
A questo proposito, da diversi me-
garantirebbe un ulteriore elemento di
tanto ora siamo incerti, impauriti e
si l’Associazione guidata da Maurizio
tutela per gli oltre 23 mila professioni-
dubbiosi sul nostro futuro.
Bufi sta dialogando con Abi, Assoreti e
sti operativi.
I
due indicazioni?
Mifid Review e le linee-gui-
Ogni struttura potrà de-
possibilità avrà modo,
«La nostra proposta pre-
da di Esma. L’unica solu-
cidere di adottare in toto
raffrontandole, di capire
vede la coesistenza, per il
zione alternativa al fee
o solo in parte il contrat-
quali saranno le più op-
singolo professionista,sia
only è unificare la remu-
to. Quanti sono i capitoli
portune, partendo pro-
della consulenza generi-
nerazione tra le tipologie
che andranno a comporre
prio da quelle che avran-
ca, che possiamo definire
di prodotti, in particolare
il contratto quadro?
no recepito i temi più im-
propedeutica o accesso-
nel risparmio gestito. È il
«Il contratto è suddiviso
portanti».
ria, sia di quella con collo-
modello americano, più
in temi-chiave (oggetto,
camento, dato che que-
volte indicato da esperti
remunerazione, portafo-
Attualmente non è diffici-
st’ultima è espressamen-
internazionali, vedi Mc
glio, fine rapporto), futu-
lissimo per le mandanti
te prevista per la nostra
Kinsey,come soluzione per
ro possibile (previdenza e
recedere unilateralmente
professione dalla diretti-
il futuro. L’industria non
attività accessorie, com-
un contratto.Che cosa pre-
va Mifid. Le reti traggono
appare pronta,ma può re-
payout
trasformi
prendenti l’accesso alla
vedete in quest’ambito?
sicuro vantaggio, sia red-
cuperare
velocemente.
una parte significativa
professione con tutor, ti-
«Decadono i parametri
dituale sia reputazionale,
Questa evoluzione può es-
delle attuali remunera-
rocinio e praticantato),
di
dal recepire quest’oppor-
sere meno traumatica e,
zioni “non ricorrenti”, per
temi e allegati innovati-
commerciale, sempre in
tunità, ricordando ancora
soprattutto, più produtti-
usare i termini di Banki-
vi, tra i quali uno stru-
ottemperanza con gli at-
come, in particolare, la
va di quanto si pensi».
talia e Consob, in “ricor-
mento di trasparenza al
tuali indirizzi normativi,
renti”, divenendo così an-
mercato, il nuovo foglio
sostituiti
consulenza con colloca-
che
mera
produttività
da
elementi
mento sia una previsione
Secondo le vostre previsio-
che meglio ottemperanti
informativo sottoscritto
meno discrezionali, con
normativa, non un’opzio-
ni,
all’attuale
alle norme vigenti. L’im-
da intermediario e pro-
la giusta reciprocità, per-
ne. Per quanto concerne la
mandato,quanto aumen-
patto reale, quindi, si
motore, più altri temi
ché il professionista non
remunerazione, risolvere
terebbero, indicativamen-
riassumerebbe in pochi
standard, semplicemente
rifugge certo dalle re-
il conflitto d’interessi è
te, i costi per le banche e le
punti percentuali, facil-
riscritti in modo chiaro.
sponsabilità. In una pa-
un’altra questione posta
sim con ogni nuovo con-
mente superati dall’au-
Nel momento in cui un
rola, il rapporto diviene
dalla regolamentazione
tratto quadro?
mento
delle
neofita, piuttosto che un
più equilibrato, con le
vigente, che diventerà an-
«Prevediamo in realtà
masse e dalla riduzione
operatore presente sul
giuste tutele per entram-
cora più stringente con la
una ristrutturazione del
di alcuni costi tipici».
mercato, valuterà le varie
be le parti».
rispetto
previsto
Giugno 2013
53
Etc Strategie short
E se ci coprissimo un po’? I mercati azionari, in controtendenza rispetto ai problemi dell'economia reale, sembrano vivere uno straordinario periodo di euforia e alcuni guru della finanza pronosticano addirittura un lustro di crescita dei corsi. Tuttavia gli avvenimenti delle ultime settimane hanno un po' messo in discussione questa tendenza. Per chi non vuole dismettere il proprio investimento in azioni, ma allo stesso tempo desidera tutelarsi almeno parzialmente, ci sono sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana diversi strumenti che guadagnano sui ribassi
A
54
l di là delle prese di beneficio, gli ultimi lu-
di Dario Palladini
due prodotti che costituiscono l'avanguardia degli Etf
stri ci insegnano che i cicli, tanto economi- dariopalladini@fondionline.it short sui mercati emergenti. ci quanto finanziari, ma soprattutto questi ultimi, si sono accorciati. Fasi di risalita dei
I MAGNIFICI SETTE DI DB
corsi azionari si alternano a fasi di discesa
db x-trackers è senza dubbio il principale protagonista in
(e viceversa) con sempre maggiore frequenza. Ultimamen-
questo ambito, con ben sette prodotti quotati. Il db x-
te abbiamo letto previsioni di crescita che si spingono a
trackers Euro Stoxx 50 Short Daily Ucits Etf, per comin-
cinque anni e francamente ci sembrano un po' eccessive.
ciare, è uno strumento a metodologia di replica indiretta
Nessuno sa con certezza quale sarà l'andamento delle piaz-
(sintetica) completamente collateralizzato (a tutela del-
ze finanziarie in futuro, sia nel breve sia nel medio e lungo
l'investitore) che riproduce inversamente su base giorna-
termine.
liera l'andamento dell'Euro Stoxx 50, l'indice dei 50 titoli
In ogni caso, in un momento decisamente toro, è quan-
europei più importanti per capitalizzazione, appartenenti
to meno comprensibile, se non giustificato, il fatto che ci
a sette diversi paesi (Francia e Germania su tutti: insieme
siano investitori che realizzano i guadagni sin qui conse-
contano per circa il 69% dell'Euro Stoxx 50). L'Etf, lancia-
guiti o, in alternativa, adottano strategie di copertura al-
to nel giugno del 2007 e quotato su tutti i principali listi-
meno parziale dei propri investimenti.
ni del Vecchio continente, ha accumulato un capitale di
Gli Exchange traded fund di tipo short si prestano be-
oltre 152 milioni di euro. Caratterizzato da un costo an-
nissimo a questo utilizzo, vista soprattutto la loro duttilità.
nuo di mantenimento dello 0,40% e dalla conformità ai
Tralasciando gli Etf short a leva, che hanno finalità più che
requisiti Ucits, il clone di Deutsche Bank reinveste i pro-
altro speculative e non di copertura, ci sono a Piazza Af-
venti della gestione al proprio interno e dunque non distri-
fari 10 strumenti corti sui mercati finanziari più evoluti e
buisce alcun dividendo. Il P/E medio di portafoglio è 14,83,
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
Nessuno
sa con certezza quale sarà l’andamento delle piazze finanziarie in futuro, sia nel breve, sia nel medio e lungo termine
il dividend yield è di poco superiore al 3%. La ripartizione
discretamente diversificato nelle varie componenti settoria-
settoriale dell'Euro Stoxx 50 vede la preminenza del com-
li (materiali di base al 25,08%, beni di consumo al 19,55%,
parto finanziario (24,65% dell'intero indice) e pesi ridotti
prodotti finanziari al 17,54%, prodotti industriali al
invece per telecomunicazioni e tecnologia: entrambi i set-
13,50%; pesi minori per gli altri comparti). Il db x-trackers
tori hanno un peso relativo che oscilla intorno al 5%.
ShortDax Daily Ucits Etf, come il clone precedente, viene
Scendendo nel dettaglio, db mette a disposizione degli
»
negoziato su tutti i principali listini del Vecchio continente.
investitori anche prodotti short specifici sui singoli indici dei
Il mercato francese è invece il punto di riferimento di
principali listini europei. E così troviamo, ad esempio il db x-
un altro strumento a replica inversa: stiamo parlando del
trackers ShortDax Daily Ucits Etf, altro prodotto a replica
db x-trackers Cac 40 Short Daily Ucits Etf, che offre, su
inversa giornaliera che questa volta ha come riferimento il
base giornaliera, una performance che è esattamente l'op-
principale indice di borsa teutonico, composto dai 30 titoli
posto dell'andamento quotidiano del Cac, l'indice di borsa
più capitalizzati di Francoforte. Come l'Etf precedente, an-
rappresentativo dei 40 titoli azionari più liquidi e capita-
che questo clone adotta una metodologia basata su un con-
lizzati della borsa di Parigi, contraddistinto da un P/E me-
tratto swap completamente collateralizzato. Caratteristiche
dio di portafoglio di 14,04 e un dividend yield del 3,78%.
comuni sono anche conformità Ucits, capitalizzazione dei
L'indice si presenta ben diversificato, con il comparto più
proventi, costo annuo e data di lancio, anche se quest'ulti-
pesante al di sotto del 19% (i beni di consumo) e quello
mo strumento ha incontrato maggiormente il favore dei ri-
più leggero all'1,92% (la tecnologia). Le caratteristiche di
sparmiatori, dal momento che sinora ha accumulato un pa-
base dell'Etf sono sostanzialmente le stesse dei due cloni
trimonio di circa 390 milioni di euro. Il sottostante Dax, che
visti precedentemente (dai costi alla capitalizzazione dei
viene replicato inversamente dall'Etf, ha un P/E medio di
proventi della gestione), a eccezione del fatto che in que-
portafoglio di 14,99 e un dividend yield del 3,33% e appare
sto caso la replica è in parte diretta e in parte frutto di uno
FONDI&SICAV/Giugno 2013
55
Etc Strategie short
swap non completamente collateralizzato, seppure sog-
completamente collateralizzato per perseguire il suo sco-
getto, evidentemente, al limite minimo di collateralizza-
po e presenta una commissione di gestione annua legger-
zione imposto per legge, che è del 90%. Il tracker è stato
mente superiore a quanto visto sinora (0,50%). Il Ftse 100
messo sul mercato per la prima volta nel luglio del 2008 e
presenta un P/E medio di 14,35, un dividend yield del
da allora ha incrementato le proprie masse arrivando a un
3,48% e un'allocazione settoriale che vede ai primi posti il
patrimonio di poco più di 11,5 milioni di euro. Il prodotto
comparto finanziario (20,24%) e l'energetico (17,22%),
gode di ampia diffusione presso tutti i principali paesi eu-
mentre fanalino di coda è il tecnologico (1,07%). Le altre
ropei.
caratteristiche ricalcano quelle analizzate per gli strumen-
Rimanendo sempre in ambito europeo, ma questa vol-
ti precedentemente analizzati.
ta extra euro, db propone un Etf short focalizzato sulla
Passando al mercato a stelle e strisce, db ha pensato di
borsa londinese e sul suo indice più importante, il Ftse 100.
&P proporre al pubblico degli investitori il db x-trackers S&
Il prodotto si chiama db x-trackers Ftse 100 Short Daily
500 Inverse Daily Ucits Etf, prodotto conforme ai requi-
Ucits Etf e offre la replica inversa su base giornaliera del
siti Ucits, ma denominato in dollari Usa (dunque anche qui
citato sottostante, un benchmark che comprende le 100
attenzione al rischio valutario), che riflette inversamente
azioni più importanti per capitalizzazione del mercato del
su base giornaliera le performance del più importante in-
Regno Unito. Il fondo è denominato in sterline britanni-
dice azionario d'oltre oceano. Il fondo, a capitalizzazione
che (attenzione al rischio di cambio) e dal lancio, avvenu-
dei proventi, si avvale di una metodologia di replica basa-
to nel giugno del 2008, ha accumulato un patrimonio di
ta su uno swap completamente collateralizzato, che com-
oltre 54 milioni di Gbp. L'Etf si avvale di un contratto swap
porta un costo annuo per l'investitore dello 0,50%. Il fon-
Paesi emergenti
Quando l’orso viene da lontano
56
T
ornando a db, l'emittente tedesca è l'unica al momento ad
(o meglio il corrispondente indice long) è composto
offrire cloni short su indici di paesi emergenti: si tratta del
principalmente da titoli di società cinesi (18,07%),
db x-trackers Msci Em Short Daily Index Ucits Etf (short
sudcoreane (14,40%), brasiliane (12,51%) e di Taiwan
generico a base giornaliera su mercati emergenti) e del db x-
(11,21%).
trackers Hsi Short Daily Ucits Etf (short specifico sempre a
In tutti i paesi che trovano rappresentanza all'interno del
base giornaliera sull'indice Hang Seng della Borsa di Hong
benchmark di riferimento sono 22. A livello settoriale, i
Kong, dove sono quotate le azioni cinesi destinate agli
comparti finanziario (27,89%), informatico (14,16%) ed
investitori esteri). Il primo, dalla data di lancio il 9 novembre
energetico (11,85%) sono i più rappresentati. Il P/E medio di
2010, ha accumulato capitali per oltre 11 milioni di dollari; il
portafoglio è di 12,63 e il dividend yield è del 2,70%. I
secondo, partito il 15 settembre 2009, ha raggiunto un Aum
costituenti dell'indice sono più di 800.
di circa 17,7 milioni di dollari. Entrambi gli Etf sono
Il db x-trackers Hsi Short Daily Ucits Etf (o meglio il
completamente collateralizzati e conformi ai requisiti Ucits.
corrispondente Hsi long) ha un P/E medio di 11,57 e un
Nessuno dei due distribuisce dividendi. Il prodotto sui mercati
dividend yield del 3,08%. I suoi costituenti sono appena 50 e
emergenti risulta più complesso e ha un costo annuo
vedono uno straripante predominio del settore finanziario,
maggiore rispetto al replicante sull'Hsi (0,95% contro
che da solo rappresenta appena meno del 59% dell'intero
0,75%). Il db x-trackers Msci Em Short Daily Index Ucits Etf
benchmark.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Le performance degli Etf azionari short Etc/Etn
Fonte: www.fondionline.it
Isin
Perf. % Ytd
Perf. % 1Y
Perf. % 3Y
Ter %
Divisa
db x-trackers Euro Stoxx 50 Short Daily Ucits Etf
LU0292106753
-8,57
-30,87
-31,35
0,40
Eur
db x-trackers ShortDax Daily Ucits Etf
LU0292106241
-9,47
-30,41
-38,37
0,40
Eur
db x-trackers Cac 40 Daily Ucits Etf
LU0322251280
-10,82
-30,97
-32,62
0,40
Eur
db x-trackers Ftse 100 Daily Ucits Etf
LU0328473581
-15,95
-27,68
-35,28
0,50
Gbp
db x-trackers S&P 500 Inverse Daily Ucits Etf
LU0322251520
-13,39
-28,76
-49,62
0,50
Usd
db x-trackers Msci Em Short Daily Index Ucits Etf
LU0518622286
3,43
-21,55
nd
0,95
Usd
db x-trackers Hsi Short Daily Ucits Etf
LU0429790313
0,18
-26,69
-35,42
0,75
Usd
Lyxor Etf Bear Ftse Mib
FR0010446146
-8,83
-33,71
-20,85
0,60
Eur
Lyxor Etf Euro Stoxx 50 Daily Short
FR0010424135
-8,53
-30,92
-28,65
0,40
Eur
Amundi Etf Short Msci Usa Daily
FR0010791194
-15,60
-21,48
-52,51
0,35
Eur
Amundi Etf Short Dow Jones Euro Stoxx 50
FR0010757781
-8,14
-30,73
-27,97
0,30
Eur
Amundi Etf Short Msci Europe Daily
FR0010791186
-9,05
-25,41
-47,59
0,35
Eur
do ha cominciato la sua storia nel gennaio del 2008 e van-
si 30 milioni di euro a un costo annuo dello 0,40%. L'indi-
ta un asset under management di quasi 225 milioni di dol-
ce di riferimento vede la partecipazione di sette paesi,
lari Usa. Lo S&P 500 evidenzia un P/E medio di 17,33 e un
Francia (36,65%) e Germania (32,36%) in testa. A livello di
dividend yield del 2,11%. La ripartizione settoriale è piut-
comparti, prevale nettamente il finanziario (23,52%) su
tosto frammentata e vede ai primi posti l'informatica
tutti gli altri.
(17,68%) e la finanza (16,06%).
L'MSCI DI AMUNDI L'ORSO DI LYXOR
Amundi si differenzia per l'utilizzo di benchmark apparte-
Lyxor propone ai risparmiatori italiani il Lyxor Etf Bear Ft-
nenti alla famiglia Msci, diversi da quelli visti sinora. L'A-
se Mib, clone orso che riflette inversamente su base giorna-
mundi Etf Short Msci Usa Daily, per iniziare, replica inver-
liera l'andamento del principale indice nazionale, compren-
samente, e sempre su base giornaliera, mai mensile, le
sivo delle 40 società più influenti nel panorama del Belpae-
performance del corrispondente indice Msci Usa, rappre-
se. Lo strumento messo a disposizione dalla società transal-
sentativo di circa l'80-85% del mercato azionario di New
pina, che ha un total expense ratio dello 0,60%, è stato lan-
York. A una variazione dell'indice long ne corrisponde una
ciato nel febbraio 2008 e ha raccolto capitali per poco più
di uguale intensità, ma di segno opposto, dell'Etf short. Il
di 19 milioni di euro.
replicante della casa francese ha un costo molto contenu-
Nell'indice di riferimento Ftse Mib troviamo i titoli più ca-
to (0,35%), in linea con la politica aggressiva che Amundi
pitalizzati di Piazza Affari, come Eni, Enel, Generali, Unicre-
sta portando avanti.
dit, Intesa Sanpaolo. L'allocazione per settori vede il netto
C'è poi l'Amundi Etf Short Msci Europe Daily, che,
predominio del comparto finanziario col 31,95%, seguito
sempre attraverso una replica sintetica, rispecchia inversa-
dall'energetico con il 23,13%. Il prodotto è a capitalizzazio-
mente e ancora su base quotidiana le performance del cor-
ne dei proventi ed evidentemente non presenta alcuni ri-
rispondente Msci Europe, che copre all'incirca l'80% del
schio di tipo valutario.
mercato azionario del Vecchio continente. Anche in que-
Lyxor è presente in questa rassegna con un altro pro-
sto caso il Ter annuo è limitato a un modesto 0,35%.
dotto short dedicato al mercato azionario europeo nel suo
Ancora, l'Amundi Etf Short Dow Jones Euro Stoxx 50
insieme, il Lyxor Etf Euro Stoxx 50 Daily Short, che riflet-
riproduce inversamente le performance del corrisponden-
te inversamente su base giornaliera le performance dell'in-
te indice (più ristretto rispetto all'Msci Europe) a un costo
dice che racchiude le 50 aziende del vecchio continente
annuo contenutissimo (0,30%), attraverso una replica sin-
più liquide e capitalizzate. Il fondo è stato lanciato su Bor-
tetica. Tutti i fondi indice di Amundi sono denominati in
sa Italiana nel novembre 2012 e gestisce capitali per qua-
euro e reinvestono i proventi al loro interno.
I
FONDI&SICAV/Giugno 2013
57
Fondi azionari Area euro ed Europa
Trainati dal Dax Il confronto tra i risultati di queste due categorie evidenzia l’importanza assunta dall’esposizione ai listini dei paesi più forti negli ultimi cinque anni. Ma nella zona della moneta unica le performance delle economie in crisi hanno inciso maggiormente
el pieno rispetto dei pronostici formulati
N
di Rocki Gialanella
Irlanda, Portogallo e Italia presentano livelli inferiori del
dai gestori alla guida di fondi azionari sul
55-66% ai rispettivi massimi. Nel caso della Grecia la di-
Vecchio continente, i primi mesi del 2013
stanza dal massimo storico è siderale: -90%. Per rendersi
sono trascorsi all’insegna dei rialzi per la
conto di quanto dovrebbero correre questi indici per recu-
maggior parte dei listini equity regionali. Il
perare i livelli più alti, basti pensare che un indicatore che
quadro d’insieme si presenta ancora una volta disomoge-
abbia perso il 46% circa del proprio valore, come l’Ibex del-
neo, tuttavia, senza troppi eccessi. Nei primi cinque mesi
la borsa di Madrid, dovrebbe mettere a segno un incre-
dell’anno, il motore delle performance continentali è stato
mento prossimo al 90%.
l’indice Dax della borsa di Francoforte, l’unico in grado di tenere il passo di Wall Street.
UN BREVE SGUARDO AL PASSATO
Al contrario, pur avendo messo a segno performance
Il 2012 è stato un anno vissuto sulle montagne russe dai
positive in questa prima parte dell’anno, la crisi economi-
mercati europei e ha messo a dura prova il sentiment degli
ca dell’Eurozona ha penalizzato non poco gli indici dei
investitori, per poi chiudere posizionandosi tra i migliori
paesi periferici dell’area. I principali indicatori di borsa di
mercati sviluppati con una performance del +18,1% grazie a un rally guidato dalla liquidità e da fattori politici, ma non dagli utili. Il Graham & Dodd P/E for Msci Europe ha registrato un P/E storicamente basso di 13x e una valutazione a sconto significativa, rispetto agli Usa. La crescita globale resta un tema chiave per il mercato azionario europeo con il 50% dei ricavi generati fuori dall’Uk e dall’Eurozona. Nella prima metà del 2012, i problemi dei paesi periferici si sono concentrati in Spagna, Italia, Grecia e Portogallo, con quelli core, come la Germania, in grado di sovraperformare la totalità del mercato europeo. L’impegno di Draghi e l’acquisto di titoli di stato hanno guidato la ripre-
58
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
Il saldo
della bilancia dei pagamenti spagnola è passato in terreno positivo da un deficit di 18 miliardi nel
»
2008
sa dei periferici nella seconda parte dell’anno, con perfor-
grazione finanziaria più radicale da quando è stata intro-
mance del 18,4% in Spagna e del 14,9% in Italia.
dotta la divisa unica). Anche se questi passi sono incoraggianti, va ricordato che le misure saranno efficaci a partire
I KEY FACTOR A SUPPORTO
dal marzo 2014 o dopo le elezioni tedesche di settembre.
Tra i fattori che hanno supportato il buon andamento dei listini core (e in parte anche quello dei periferici), la ridu-
LE PERFORMANCE
zione dei rischi per il fatto che la Bce ha assunto il ruolo di
Un rapido confronto delle performance realizzate sui 12
acquirente di ultima istanza, è uno dei principali. Questo
mesi dai fondi azionari area euro e azionari Europa eviden-
elemento sembra avere interrotto il circolo vizioso che ave-
zia che l’effetto traino del Dax ha consentito al primo com-
va coinvolto i bond periferici; l’avversione al rischio nel pri-
parto di ottenere i risultati migliori. A guidare la classifica
mo semestre del 2012 aveva limitato l’attività di M&A, so-
delle perfomance degli azionari area euro è l’Etf Amundi
prattutto se si tiene conto della forza dei bilanci societari,
Etf Leveraged Msci Europe Daily di Amundi Investment
ma la rimozione dei rischi sta relativamente supportando
Solution con +63,19%, seguito dallo Small Cap Europe
un incremento delle operazioni di M&A nel 2013.
Fund di Pictet (+56,11%) e dal Continental Europe Equity
All’inizio dell’anno, le valutazioni europee erano partico-
Fund di Invesco (+44,54%). Spostando l’attenzione sugli
larmente attraenti, con l’Msci Emu ex-Financials che quo-
azionari Europa, a guidare la graduatoria troviamo il Tem-
tava con uno sconto del 43% del ratio P/B rispetto agli Usa.
pleton Euroland Fund di Franklin Templeton Investment
L’Msci Europe era a 11x12m Forward P/e. Il valore medio
Funds Sicav (+44,62%), seguito dall’Euroland Equity Fund
degli ultimi 25 anni è stato di circa 13x. Gli adeguamenti
di Hsbc Global Investment Funds Sicav (+43,01%) e dal-
strutturali sono in corso nella periferia europea e alla fine
l’Horizon Euroland di Henderson Horizon Funds Sicav
del 2012 il saldo della bilancia dei pagamenti spagnola è
(+42,73%).
passato in terreno positivo da un deficit di 18 miliardi nel
Una marcata differenza tra le performance consegui-
2008. Si è trattato della prima volta in 14 anni. Le esporta-
te dai prodotti appartenenti a queste due categorie si no-
zioni iberiche sono cresciute del 6% negli ultimi 12 mesi,
ta se si mettono a confronto i risultati ottenuti nel medio-
superando quelle tedesche: l’Europa ha fatto progressi
lungo termine. In questo caso, la maggiore esposizione de-
concordando le condizioni per un supervisore bancario co-
gli azionari area euro ai listini equity dell’Europa core si è
mune (il primo passo verso un’unione bancaria e un’inte-
fatta sentire pesantemente. Mentre per gli azionari euro i
FONDI&SICAV/Giugno 2013
59
Fondi azionari Area euro ed Europa
I primi 15 fondi ed Etf azionari area euro ordinati secondo le performance decrescenti a un anno Società
Valuta
% Ytd
%a 1 anno
%a 3 anni
%a 5 anni
% Commissione annua di gestione
Templeton Euroland
Franklin Templeton Investment Funds Sicav
Eur
12,57
44,62
33,21
-3,58
1
Euroland Equity
HSBC Global Investment Funds Sicav
Eur
12,92
43,01
17,82
-8,03
1,5
Horizon Euroland
Henderson Horizon Funds Sicav
Eur
15,39
42,73
38,75
0,44
1,2
Euro Equity
Euromobiliare International Fund
Eur
7,85
41,05
11,32
-23,29
1,5
JPM Euroland Focus
JPMorgan Funds Sicav
Eur
12,64
40,38
n.d
n.d
1,5
Euroland Equity
Pioneer AM SA
Eur
12,84
40,07
40,1
12,78
1,5
JPM Euroland Select Equity
JPMorgan Funds Sicav
Eur
14
39,64
34,85
1,83
n.d
BGF Euro Markets
Black Rock Global Funds Sicav
Eur
12,82
39,49
40,26
13,77
1,5
Eurozone Equity Alpha 1
Morgan Stanley Investment Sicav
Eur
12,52
38,18
33,51
10,39
0,75
JPM Euroland Dynamic
JPMorgan Funds Sicav
Eur
12,76
38,03
n.d
n.d
1,5
Euro Blue Chip
Fidelity Funds Sicav
Eur
10,68
37,58
40,08
1,49
1,5
Symphonia Azionario Euro
Symphonia Sgr Spa
Eur
12
37,31
8,78
-13,11
1,6
European Equity
Aviva Investors Sicav
Eur
12,09
36,77
34,22
-4,67
1,5
Euro Stoxx 50 Advanced
UBS (Lux) Equity Fund SA
Eur
7,95
36,49
19,73
-12,22
1,5
BP Azionario Euro
BancoPosta Fondi Spa Sgr
Eur
7,89
36,36
29,91
4,53
1,6
Fondo
risultati a cinque anni sono quasi tutti negativi (fatta ec-
ranno a settembre e la politica del rischio calcolato tra te-
cezione per alcuni strumenti che, nella migliore delle ipo-
deschi ed europei del sud probabilmente continuerà, ma al-
tesi, non raggiungono performance del 13-15%), per gli
la fine Angela Merkel vuole un’area euro unita. L’elettorato
azionari Europa le performance si posizionano in territo-
ha un ruolo fondamentale perché i politici hanno bisogno
rio positivo nella maggior parte dei casi, con rivalutazioni
della legittimazione popolare per risolvere i problemi delle
spesso superiori al 30%.
economie dell’Eurozona. In generale, diversi governi europei sono molto meno disposti a fare passare riforme dolorose e
I FATTORI DI RISCHIO
misure d’austerità ora che la situazione sui mercati finan-
Alcuni dei più grandi rischi per l’Eurozona sono di natura
ziari si è calmata grazie alle scelte della Bce. È importante
politica. In Grecia il governo potrebbe cadere a causa dell’u-
sottolineare che, tuttavia, a oggi non vi è stata la necessa-
scita di alcuni membri della coalizione, aprendo la strada al-
ria coesione tra le autorità e che questa cooperazione è pre-
la vittoria di partiti estremisti. Le elezioni in Germania si ter-
requisito per la sussistenza del progetto Eurozona.
I
Davide Albani, responsabile del fondo Gestnord Azioni Italia ed Europa
Attenzione a ciclici e finanziari
60
Sulla scia di quanto accaduto negli Usa, pensa che l’ul-
dei bond (Omt), anche se lo strumento non è ancora stato
teriore allentamento della politica monetaria deciso dal-
richiesto da alcun governo. Nonostante ciò, questa politi-
la Bce possa rivelarsi una panacea per le borse europee?
ca è meno aggressiva di quella messa in campo dalla Fed,
«Credo che la politica della Bce abbia svolto un ruolo im-
che ha un programma di acquisti sistematici e corposi su
portante soprattutto per l’eliminazione del rischio sistemi-
Treasury e mortgage-backed security. Quanto all’ulteriore
co all’interno dell’area euro con il programma di acquisto
recente riduzione dei tassi d’interesse, crediamo possa ave-
FONDI&SICAV/Giugno 2013
re solo benefici limitati per l’area euro per le note diffi-
«Riteniamo che in generale i comparti ciclici e i finanziari
coltà di trasmissione della politica monetaria a causa del-
rappresentino nel lungo periodo un’opportunità di investi-
la forte segmentazione che caratterizza l’area».
mento migliore dei settori difensivi se, come crediamo, la ripresa economica globale dovesse accelerare a partire da
Fatta eccezione per il Dax tedesco, gli altri indici europei
fine 2013. Entrambe le aree, infatti, presentano valutazio-
sono ancora lontani dai massimi registrati prima dell’ini-
ni ancora interessanti e a buono sconto rispetto al merca-
zio della crisi. In quali di questi mercati ritiene che ci sia-
to nel suo complesso, a differenza dei difensivi che hanno
no le migliori opportunità?
visto una forte espansione dei multipli in questi anni di
«Crediamo che in caso di ripresa economica dell’area euro
stagnazione economica. All’interno dei difensivi vediamo
nel corso del 2014 e negli anni seguenti, alcuni mercati pe-
tuttavia sovraperformare i farmaceutici europei che han-
DAVIDE ALBANI,
riferici come quello italiano siano quelli che ne possano
no ancora spazio per una rivalutazione, anche tenuto con-
DEL FONDO
beneficiare maggiormente grazie alle valutazioni più at-
to del fatto che la crescita delle vendite dovrebbe accele-
ITALIA
traenti, al sottopeso che gli investitori esteri hanno attual-
rare nei prossimi anni a seguito di una minore pressione da
mente su queste aree e alle prospettive di una più robusta
parte dei produttori di farmaci generici».
ED
RESPONSABILE
GESTNORD AZIONI
EUROPA
crescita futura degli utili partendo da una base di guadagni molto depressa a seguito di anni di contrazione».
Qual è la sua asset allocation? «Di riflesso alle considerazioni di cui sopra, siamo sovrap-
A livello settoriale, quali settori ritiene che abbiano rice-
pesati su alcuni comparti ciclici e sui farmaceutici, mentre
vuto una penalizzazione eccessiva a causa della crisi?
siamo sottopesati sui consumi di base».
I
Wahid Chammas, gestore del Janus Europe Fund
È possibile catturare la crescita globale Quale tipo di valutazione mostrano le european equity
share ha evidenziato una stabilizzazione; il trend resta in-
(Stoxx 600)?
fine negativo per i titoli ciclici. Le stime di crescita degli
«Ci aspettiamo un recupero modesto della crescita globa-
utili per i ciclici continuano a subire tagli, più velocemen-
le per l’anno in corso, seguito da un’accelerazione nel
te rispetto a quanto accade per i titoli difensivi, sia negli
2014. A nostro avviso le valutazioni delle azioni europee
Usa sia in Europa. Secondo i dati Ibes, le aspettative del
restano interessanti, in special modo rispetto ai bond e al-
consensus sull’evoluzione degli Eps nel 2013 in Europa so-
l’equity statunitense. In un contesto caratterizzato da ele-
no passate da un tasso a due cifre registrato all’inizio del-
vati rischi di breve termine e una crescita interna stagnan-
l’anno ad appena il 6%».
te, siamo alla ricerca di aziende leader con un prezzo di mercato che non sia troppo elevato».
Dove individuate le migliori opportunità? «Sono entusiasta della profondità e dell’ampiezza delle op-
Quali sono le vostre previsioni a breve termine per la cre-
portunità offerte dalle azioni europee e continuo a cerca-
scita degli utili?
re di includere nel fondo le migliori azioni. Anche se l’Eu-
«Dopo una buona partenza d’inizio anno, il ritracciamen-
ropa dovrà lottare nel prossimo decennio, credo che le va-
to è evidente. I titoli ciclici stanno sottoperformando il
riabili core a sostegno dell’investimento nell’area siano
mercato in Europa e negli Usa. I rendimenti dei bond sono
sufficienti a farmi prendere la decisione in tranquillità. Nei
su livelli minimi. I trend degli utili sono divergenti, mentre
loro 2 mila anni di storia, la Cina e l’India sono riuscite ad
WAHID CHAMMAS,
la più recente revisione degli andamenti degli earning per
accaparrarsi il 35% del Pil mondiale, mentre l’Europa ha
DEL JANUS
GESTORE
EUROPE FUND
FONDI&SICAV/Giugno 2013
61
Fondi azionari Area euro ed Europa
sempre rappresentato il 20% circa. A mio parere è il Vecchio continente il motore che consente alla crescita mondiale di avere un seguito. L’Europa ha potuto contare sul sistema educativo più efficiente e sull’adozione delle migliori pratiche per centinaia di anni. Voglio anche sottolineare che le società che compongono l’indice azionario europeo realizzano attualmente meno della metà dei rispettivi ricavi nel loro continente. L’elemento grandioso è che in Europa è possibile catturare la crescita globale. Si tratta di un grande arbitraggio, perché il mercato non è mai stato così conveniente e under-leveraged come ora. Attualmente le aziende sono quasi tutte troppo under-leveraged. L’attenzione si è concentrata sui sovereign, ma la realtà è che i gruppi come Burberry e Weir Group sono molto forti. Le situazioni di arbitraggio sono lì proprio per
vestitori in azioni che faranno affidamento sulle fonti di
consentirci di cogliere le migliori opportunità della cresci-
crescita interne resteranno delusi e lo saranno per molto
ta globale in Europa rispetto ad altre aree. Il nostro focus
tempo. La fase di austerity sarà lunga e il rischio di rottu-
non si concentra solo sui ricavi conseguiti negli Em, ma ab-
ra dell’euro non evaporerà tanto facilmente. La popolazio-
braccia quelli realizzati a livello globale».
ne europea sta invecchiando rapidamente. Eppure, alcune variabili ci consentono di stare tranquilli quando decidia-
Crede che ci sia un serio rischio per un ritorno della vo-
mo di investire nella regione. Il nostro approccio all’inve-
latilità sui listini europei?
stimento evita le influenze di tipo macroeconomico e si
«L’Europa è andata vicina al baratro, ma adesso il conti-
focalizza sulla ricerca bottom up di azioni a livello globa-
nente appare più competitivo grazie al complicato proces-
le, al fine di identificare quelle società europee che sono
so di riequilibrio dei conti seguito dai paesi periferici. I lea-
in grado di dominare la crescita e la competizione globale
der europei sono incoraggiati dalle decisioni prese per av-
e che non dipendono esclusivamente dall’economia conti-
viare i processi di ristrutturazione, mentre la flessibilità
nentale. Preferiamo lo stock picking all’investimento lega-
viene mantenuta dall’abbondante iniezione di liquidità ef-
to a variabili macro. Per questo motivo, abbiamo osserva-
fettuata dalla Bce attraverso l’Ltro e i programmi Omt, te-
to a distanza i risultati delle elezioni italiane e ci apprestia-
si a orchestrare un atterraggio tranquillo. Tuttavia, gli in-
mo a fare la stessa cosa con quelle tedesche».
I
i primi 10 fondi ed Etf azionari Europa ordinati secondo le performance decrescenti a un anno Fondo
Società
Valuta
% Ytd
%a 1 anno
%a 3 anni
%a 5 anni
% Commissione annua di gestione
Amundi Etf Leveraged MSCI Europe Daily
Amundi Investment Solution
Eur
20,49
63,19
61,11
n.d
0,35
Small Cap Europe
Pictet
Eur
8,15
56,11
-26,95
25,92
1,6
Continental Europe Equity
Invesco Fund Series
Eur
16,76
44,54
26,61
2,84
1
BGF European Value
BlackRock Global Funds
Eur
15,43
42,57
50
18,44
1,5
JPMorgan Europe Dynamic Small Cap
JPMorgan Funds Sicav
Eur
19,18
41,73
65,98
23,15
1,5
Templeton European A
Franklin Templeton Investment Funds Sicav
Usd
13,81
40,87
37,07
7,32
1,5
Pan European Focus Equity
Invesco Funds Sicav
Eur
15,29
39,93
n.d
n.d
1,5
JPM Euro Equity Plus
JPMorgan Funds Sicav
Eur
14,72
39,62
60,62
23,33
2,5
Franklin European Small Mid Cap Growth
Franklin Templeton Investment Funds Sicav
Eur
11,52
39,26
40,17
43,21
1,5
Pan European Focus Equity
Invesco Fund Series
Eur
15,05
39,21
n.d
n.d
2,25
62
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Consensus I mercati emergenti
Il momento dei problemi Dopo un decennio di crescita impetuosa, la maggior parte degli emerging sta manifestando chiare difficoltà: oggi non è più possibile svilupparsi limitandosi a sfruttare le risorse naturali ed è necessario avviare complesse politiche industriali. Il caso più eclatante è il Brasile, che continua a esprimere un tenue miglioramento, ma anche Cina, Russia, India e Sudafrica non sembrano passarsela meglio n molti paesi emergenti vi è oggi un marcato males-
di Boris Secciani
l'inflazione continua a essere robusta, intorno al 7%, tanto
sere o, quanto meno, sembra finito il tempo della cre-
e David Tonello
che la Banca centrale, un caso più unico che raro al mon-
I
scita facile e indiscriminata. I più recenti dati non
do, ha alzato lo scorso maggio di 50 basis point il Selic, il
fanno altro che confermare un quadro di rallenta-
tasso di interesse di riferimento.
mento in corso. Basti pensare alla situazione brasilia-
Se la quasi stagflazione brasiliana appare un caso ecla-
na: il colosso sudamericano nel primo trimestre del 2013 ha
tante, spostandoci in altri paesi il quadro non è molto di-
messo a segno una crescita congiunturale dello 0,6%, infe-
verso. Anche in Russia i risultati del primo trimestre sono
riore al consenso (+0,9%) degli analisti. Su base annuale si
stati deludenti: nel primo quarto del 2013 su base annua-
è registrato un incremento di poco più dell'1%, rispetto al
le il Pil è cresciuto dell'1,6%, ben al di sotto del 2,9% at-
primo quarto del 2012. Il Brasile rischia così di mettere a se-
teso. Dal Cile al Sudafrica, mutatis mutandis, il discorso
gno il terzo anno di fila di crescita tenue. Nel frattempo
non cambia troppo. Non è un caso che tutti i paesi citati
Il panel dei gestori e degli analisti Maarten-Jan Bakkum, senior investment strategist emerging markets equity di Ing Investment Management; Klaus Bockstaller, gestore del Pictet Emerging Markets di Pictet Funds; Rossana Brambilla, responsabile paesi emergenti di Sella Gestioni; Douglas Cairns, investment specialist azionario paesi emergenti di Threadneedle Investments; Koon Chow, analista di Barclays Capital; Nathalie Flury, gestore del JB health opportunities fund di Swiss & Global Asset Management; Sebastian Kahlfeld, gestore di Deutsche Asset & Wealth Management; Christian Keller, analista di Barclays Capital; Vincent Lagger, co-gestore del Jb Chindonesia fund di Swiss & Global Asset Management; Didier Le Menestrel, presidente di Financière de l’Echiquier; Jürgen Maier, gestore emerging markets equities di Raiffeisen Capital Management; Raji Manasseh, dividend strategies product manager di Pimco Asset Management; Andreas Nigg, head of equity & commodity strategy di Vontobel Asset Management; Enzo Puntillo, head of fixed income di Swiss & Global Asset Management; Sven Schubert, head emerging markets research di Vontobel Asset Management; James Smith, gestore del fondo Ignis international Em select value di Ignis Asset Management; Philippe Uzan, chief investment officer di Edmond de Rothschild Asset Management; Andreas Wendelken, senior fund manager emerging markets/Asia di Deutsche Asset Wealth Management.
64
FONDI&SICAV/Giugno 2013
«
Le stesse
autorità cinesi hanno fatto capire di essere contente di vedere nel corso di questo decennio un aumento medio
»
annuo del Pil del 7%
abbiano vissuto un decennio di boom grazie all'export di
Dunque molte nazioni, per quanto lontane dalle deri-
materie prime. Infatti nelle commodity sembra finito un
ve europee, si trovano a dovere in qualche maniera cam-
ciclo, a causa dell'entrata della Cina in una fase di espan-
minare con le proprie gambe, risolvendo spesso problemi
sione più contenuta e matura, basata più sui consumi che
di mancanza di infrastrutture e scarsa diversificazione
sullo sviluppo infrastrutturale. Le stesse autorità cinesi
economica. Ciò ha portato necessariamente a riconside-
hanno fatto capire di essere contente di vedere nel corso
rare il valore insito nei mercati dei capitali emergenti, dal-
di questo decennio un aumento medio del Pil annuo del
l'azionario alle valute e al ruggente reddito fisso. Natural-
7%. Perciò non sorprende che di recente le quotazioni del
mente le occasioni non mancheranno, poiché molti temi
minerale di ferro, legatissimo al ciclo del Dragone, abbia-
di crescita sono intatti, sarà però probabilmente molto più
no toccato i minimi degli ultimi cinque mesi.
duro scovarli.
I
Pensa che gli investitori esteri torneranno a breve sui mercati emergenti?
Una diffidenza diffusa ome ormai avviene oggi ogni volta che si parla di
research, e Andreas Nigg, head of equity & commodity
paesi emergenti, selettività e distinguo sono le
strategy di Vontobel Asset Management: «La situazione
parole d'ordine, con molta, anzi moltissima, cau-
è diversa da paese a paese ed è difficile dare una risposta
tela. Indicativo appare il commento di Christian Keller e
univoca. L'economia cinese rimane sotto pressione e la
Koon Chow, analisti di Barclays Capital: «Il tema di inve-
maggior parte degli indicatori economici suggerisce un
stimento sugli asset emergenti sta diventando più diffi-
ulteriore rallentamento del tasso di crescita di Pechino.
cile. Un sentimenti in miglioramento su Usa e Giappone
Nel complesso, tuttavia, l'attuale debolezza di molte ma-
sta portando a un decoupling dei mercati azionari del
terie prime potrebbe in qualche modo smorzare le pro-
mondo sviluppato rispetto a quelli emergenti, dove la cre-
spettive di arrivo di capitali esteri».
C
scita di recente è risultata deludente». Cauti anche Sven Schubert, head emerging markets
C'è però da dire che, con i dovuti distinguo tra le di-
Difficoltà nell'immediato
50%
50%
Ritorno degli investitori
verse realtà che rientrano nella definizione di emergenti,
FONDI&SICAV/Giugno 2013
65
Consensus I mercati emergenti
gli addetti ai lavori sembrano concordi: quasi nessuno
Sul fronte opposto si situa invece l'intervento di
crede che questi paesi possano davvero essere il tema do-
Maarten-Jan Bakkum, senior investment strategist
minante della seconda metà del 2013, anche se non
emerging markets equity di Ing Investment Manage-
manca qualche voce moderatamente positiva. Tra costo-
ment: «Il sentiment degli investitori in titoli azionari
ro Douglas Cairns, investment specialist azionario paesi
emergenti ha continuato a deteriorarsi negli ultimi mesi.
emergenti di Threadneedle Investments: «Dopo una si-
La forte underperformance (10 punti percentuali da ini-
gnificativa sottoperformance rispetto ai mercati svilup-
zio anno) del 2013 e il fatto che le azioni degli emer-
pati nell'ultimo anno, stiamo vedendo un po' di maggio-
genti abbiano registrato una tendenza alla minore
re interesse per le azioni degli emergenti e, di conseguen-
performance per quasi tre anni ormai, rendono impro-
za, potremmo registrare qualche riallocazione verso que-
babile un improvviso miglioramento di questo senti-
sti paesi nei prossimi mesi». Una visione controcorrente
ment. I principali aspetti negativi rimangono una dina-
arriva anche da Vincent Lagger, co-gestore del Jb Chin-
mica di crescita negativa di questi mercati rispetto a
donesia Fund di Swiss & Global Asset Management:
quelli sviluppati e le deboli prospettive per il Pil cinese
«Secondo i dati forniti da Epfr Global e Ubs, i fondi glo-
dei prossimi anni».
bali sugli emerging market hanno beneficiato di circa 27
Scarsamente ottimista appare anche James Smith,
miliardi di dollari di nuovi flussi da inizio anno (terza set-
gestore del fondo Ignis International Em Select Value di
timana di maggio), contro i circa 50 miliardi del 2012. Da
Ignis Asset Management: «Notiamo che l'appetito degli
questo punto di vista, il recente cambiamento nel senti-
investitori per gli emergenti è stato alquanto debole, ma
ment degli investitori non ha minato la loro propensio-
crediamo che, se i titoli azionari globali continueranno
ne per le azioni emerging ed è difficile dire che i flussi
ad avanzare, come noi ci attendiamo, allora la liquidità
globali siano stati in generale lontani da questa asset
arriverà. Tuttavia riteniamo che i mercati sviluppati
class. Detto ciò, una ripresa economica in mercati chiave
(esclusi gli Stati Uniti) offrano in generale maggiore va-
come Cina, Brasile, Corea del Sud e India genererebbe ul-
lore. Inoltre c'è un divario tra alcune aree emergenti, co-
teriore interesse sia a livello locale sia estero verso gli
me l'Europa orientale, che presentano valutazioni molto
emergenti».
interessanti, e altre, come gli Asean, la Turchia e il Messico, che appaiono costose». Difficoltà nell'immediato e potenziale sul lungo termine vede Enzo Puntillo, head of fixed income di Swiss & Global Asset Management: «Gli investitori a breve si devono attendere volatilità; il tema di investimento strutturale è però intatto». Infine appare in qualche modo in equilibrio tra le due diverse visioni di fondo finora riscontrate, il contributo di Rossana Brambilla, responsabile paesi emergenti di Sella Gestioni: «Nella prima parte dell’anno gli emergenti hanno sofferto soprattutto la debolezza dei Bric. L’attenzione si è concentrata infatti su pochi mercati con ottime potenzialità e la cui crescita si è mantenuta elevata nonostante la debolezza macro generalizzata. Ritengo che con il diffuso affievolirsi del problema dell’inflazione, il contesto diventerà più favorevole per i paesi emergenti in generale, anche se l’area con le migliori prospettive sarà ancora quella asiatica, che si avvantaggia della generalizzata discesa dei prezzi delle materie di base, rispetto all’America latina, e che risente più marginalmente della debolezza dell’area euro a confronto con i paesi dell’Europa dell’est».
66
FONDI&SICAV/Giugno 2013
I
Molte economie emergenti stanno rallentando; quale influenza avrà sui profitti questo fenomeno?
Importante scegliere i settori nche in questo caso appare difficile trovare un
A
leit-motiv comune, con valutazioni che variano molto da azienda ad azienda e a seconda dei
comparti e dei paesi. Tutto ciò viene riassunto da Sven Schubert e Andreas Nigg di Vontobel Asset Management, che forniscono alcuni esempi specifici: «La Cina ha registrato una crescita del primo trimestre minore del previsto. Inoltre, anche i recenti dati del Pmi manifatturiero di maggio sono stati abbastanza deludenti. In generale, le società legate alle materie prime hanno subito una revisione al ribasso dei loro utili societari, mentre le aziende e le industrie legate ai consumi reggono meglio. Dal punto di vista dei singoli paesi, i tradizionali Bric sono stati colpiti più duramente da questo trend, mentre gli asiatici minori tengono bene». Sull'Asia, però, nonostante il 7,8% di crescita regi-
in paesi quali Brasile, Russia e Sudafrica e che ha por-
strato dalle Filippine nel primo trimestre, gli operatori in-
tato a revisioni fortemente al ribasso degli utili. D'altra
vitano alla cautela. James Smith di Ignis Asset Manage-
parte, le società legate ai consumi e alla cura della salu-
ment, spiega: «Gli utili sono stati indubbiamente trasci-
te hanno ottenuto buoni risultati e per alcune di que-
nati verso il basso, ma i tassi di crescita sono ancora buo-
ste aziende abbiamo persino assistito a una revisione al
ni in Asia, anche se recentemente hanno subito un ral-
rialzo degli utili».
lentamento. Per contro, le aspettative di profitto Emea
Per il momento le valutazioni appaiono comunque
sono basse, ma ci aspettiamo che lentamente migliorino
convenienti, in termini relativi, secondo Klaus Bockstal-
man mano che l'Eurozona si riprende».
ler, gestore del Pictet Emerging Markets di Pictet
La maggioranza degli interpellati, ritiene però che
Funds. «Dopo la recente ampia sottoperformance, l’azio-
sia più una questione di settori che di paese, con una
nario emergente presenta valutazioni interessanti: un
generale negatività sui comparti ciclici più basilari del-
multiplo prezzo/utili prospettici pari a 10,4x e un rappor-
l'economia: le stime di crescita degli utili in alcuni set-
to prezzo/valore nominale di 1,5x corrispondono, rispet-
tori sono state riviste al ribasso, soprattutto i materiali
tivamente, a uno sconto del 23% e del 21% rispetto ai
di base. Tuttavia, le aziende che sfruttano il trend di cre-
mercati avanzati. Il dividend yield degli ultimi 12 mesi
scita dei consumi continuano a vedere una forte cresci-
(2,7%) è superiore alla media delle borse dei paesi svilup-
ta. Rossana Brambilla, di Sella Gestioni, commenta: «Il
pati e molte società delle aree emergenti sono destinate
rallentamento delle economie emergenti non ha gli stes-
ad aumentare le distribuzioni».
Profitti in calo
si effetti su tutti i settori e i paesi, poiché ciascuna eco-
Infine non mancano i campanelli d'allarme per il fu-
nomia ha una struttura differente. Tuttavia, il fattore
turo: anche negli emergenti, infatti, le prospettive per i
comune di questo rallentamento è sicuramente la debo-
prossimi trimestri non appaiono migliori rispetto al re-
lezza dei trasporti e dei materiali di base».
cente passato. almeno a sentire le aziende stesse, fa rile-
Non lontano da queste sponde Jürgen Maier, gesto-
vare Maarten-Jan Bakkum, di Ing Investment Manage-
re emerging markets equities di Raiffeisen Capital
ment: «Il livello di crescita degli utili negli emergenti è an-
Management: «I profitti dipendono dal settore. Abbia-
cora ragionevole, superiore al 10%, ma il rapporto fra re-
mo visto un rallentamento degli investimenti in Cina,
visioni al rialzo e al ribasso delle stime di profitto è nega-
che colpisce soprattutto i produttori di materie prime
tivo fin dall'estate del 2011».
50%
50%
Profitti solidi
I
FONDI&SICAV/Giugno 2013
67
Consensus I mercati emergenti
Dove sono oggi le migliori occasioni in termini di paesi, settori e tipologia di aziende?
Salute e consumi locali n questo caso ovviamente le risposte non possono
due concetti in contraddizione. Noi cerchiamo titoli che
che essere varie, anche se si può trovare una linea
abbiano buone prospettive di crescita dei profitti e del
comune. A piacere sono soprattutto aziende che
cash flow e con payout in aumento. Non ci focalizziamo
stanno sfruttando il processo di crescita dei consumi in
quindi solo sul dividend yield attuale, che spesso nascon-
determinate economie, dove il fenomeno è molto forte.
de trappole. Certamente poi i titoli in cui si va a investi-
Esportatori verso l'occidente e materie prime, nonché
re possono essere diversi: ad esempio le telecomunicazio-
produttori di beni in conto capitale, sembrano interessa-
ni presentano caratteristiche fortemente growth in mol-
re meno, rispetto al passato. Ciò si traduce spesso in scel-
te realtà».
I
«
Consumi
50%
50%
Altro
te similari a quelle che vengono operate dai colleghi oc-
Wendelken non è il solo cui i dividendi sugli emer-
cidentali, ma con alla base ragioni fondamentali diverse.
genti piacciono. Per Raji Manasseh, dividend strategies
Ad esempio si sta affermando un comparto difensivo co-
product manager di Pimco Asset Management, «una
me la cura della salute, che in molte nazioni in via di svi-
delle tipologie di azioni in cui investiamo è costituita dai
luppo ha a disposizione intere praterie di crescita.
cosiddetti global emerging franchise, società che stanno
Nathalie Flury, gestore del Jb Health Opportunities
sviluppando una posizione di vantaggio competitivo nel
Fund di Swiss & Global Asset Management, sostiene: «A
loro comparto e in grado di presentare una forte cresci-
livello globale il settore dell'healthcare ha fornito negli
ta dei dividendi. Non si tratta sempre di gruppi operanti
ultimi 20 anni una robusta sovraperformance. Nei paesi
in nazioni in via di sviluppo, ma molte delle nostre scel-
emergenti le spese sanitarie sono adesso in fase di decol-
te però lo sono. Ad esempio abbiamo in portafoglio un’u-
lo, spinte dalla crescita della ricchezza e della popolazio-
tility di servizi per le acque in Brasile, che è la maggiore
ne. Nel 2006 la Cina era l'ottavo mercato farmaceutico
del Sud America e la quinta al mondo».
del mondo, adesso è il terzo».
Un elemento interessante è il fatto che diversi mo-
Le caratteristiche growth di molti settori difensivi
ney manager vedono forti opportunità anche dove indi-
negli emergenti si stanno comunque accompagnando a
ci e andamento macroeconomico sembrano al momento
una sempre maggiore abitudine ai dividendi. Andreas
sfavorevoli. Sebastian Kahlfeld, gestore di Deutsche As-
Wendelken,
emerging
set & Wealth Management, spiega: «Il benchmark bra-
markets/Asia di Deutsche Asset Wealth Management,
siliano dipende in buona parte da grandi società operan-
aggiunge: «I dividendi e i mercati emergenti non sono
ti nelle materie prime, ma l'economia in sé non è molto
senior
fund
manager
orientata all'export. Si tratta alla fin fine di un sistema alquanto chiuso. Indubbiamente un trend ribassista nelle risorse influirebbe negativamente sull'andamento generale, ma non sull'intero mercato, in cui ci sono ancora diversi buoni temi di investimento a lungo termine». Un discorso non troppo diverso proviene da Didier Le Menestrel, presidente di Financière de l’Echiquier: «Oggi, nonostante l’enorme potenziale, l’India sta attraversando una fase di rallentamento economico senza precedenti, con la crescita del Pil (4%) più fiacca degli ultimi dieci anni. L’inflazione mal tenuta a bada (11,2%), il forte aumento del deficit (5,2% del Pil), l’indebolimento della rupia (-32,5% in cinque anni), l’arresto dei progetti infrastrutturali e gli scandali a ripetizione hanno rovinato la bella storia indiana. Tuttavia, passando un po’ di
68
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Consensus I mercati emergenti
tempo nel paese, visitandolo e incontrando le aziende locali, abbiamo acquisito la convinzione che esso racchiuda un potenziale di sviluppo a lungo termine. Non esiteremo ad affidare capitali ad aziende come Jubilant Foodworks (il franchisee di Domino’s Pizza in India) o Havell’s (il Legrand indiano), che cavalcano l’onda dello sviluppo delle classi medie emergenti, uno dei temi di investimento favoriti dal nostro nuovo fondo Echiquier Global Emergents».
I
In molti mercati emergenti ci sarà un significativo ribasso dei tassi? Ciò avrà un effetto rilevante sui mercati azionari locali?
Pochi cambiamenti previsti
Ribasso in alcuni paesi ed effetto positivo sulle borse
50%
50%
R
da infatti Vincent Lagger di Swiss & Global Asset Mana-
visto in Brasile, appaiono talora contraddittorie.
emergente che sta tagliando i tassi d’interesse, fattore
In generale non sembra comunque che vi sia ampio mar-
positivo per il suo mercato azionario, visto che arriva con
gine per le banche centrali per cambiare più di tanto le
un rallentamento dell’inflazione e un migliore sentiment
strategie. Una delle ragioni è dovuta al processo di tra-
del business. Alla fine, condizioni monetarie più accomo-
sformazione che il modello economico di molte realtà sta
danti daranno il via a un ciclo di credito e investimenti
attraversando. Interessante, ad esempio, il discorso sul-
che sarà molto positivo per l’attività corporate. Quanto ai
l'Asia di Philippe Uzan, chief investment officer di Ed-
paesi più piccoli, abbiamo detto che molti beneficiano di
mond de Rothschild Asset Management: «Nei paesi
un trend economico sostenuto e vedono emergere segna-
asiatici il processo di spostamento verso un modello do-
li di pressione inflativa: gli affitti commerciali stanno sa-
ve gli elementi domestici predominano è in corso; ci
lendo, i lavoratori chiedono salari più alti, mentre beni e
vorrà però del tempo. Per la crescita della regione nel
servizi diventano più costosi, visto che il potere d’acqui-
medio termine gli sviluppi del commercio estero risulte-
sto migliora. In questo contesto, dal nostro punto di vista
ranno comunque decisivi».
c’è poco spazio per un ciclo di allentamento monetario».
Innanzitutto finora le politiche, come abbiamo
gement: «L’India resta per ora l’unica grande economia
A fronte di una dipendenza in alcuni casi ancora ele-
Sulla stessa lunghezza d'onda appare anche Jürgen
vata dal ciclo economico mondiale, vanno aggiunti pro-
Maier di Raiffeisen Capital Management: «Non pensiamo
blemi di inflazione persistenti. Ricorda infatti Rossana
che vi sia margine per tagliare i tassi da parte delle ban-
Brambilla, di Sella Gestioni: «Riteniamo che nella mag-
che centrali dei paesi emergenti, dal momento che ci at-
gior parte dei paesi emergenti, l’attenzione nei confron-
tendiamo che l'inflazione cresca lievemente nei prossimi
ti dell’inflazione sia particolarmente elevata, pertanto,
mesi. Un’eccezione potrebbe essere l'India, dove invece
nonostante la recente discesa consistente del prezzo del
l'aumento dei prezzi sta finalmente scendendo: lì le au-
petrolio e delle materie di base, continueranno a taglia-
torità potrebbero avere la possibilità di allentare ulte-
re, ma con una certa cautela, salvo inaspettati ulteriori
riormente la politica monetaria nei prossimi 12 mesi».
indebolimenti dell’economia globale. Ci sono tuttavia si-
Ottimismo infine arriva da Douglas Cairns di Thread-
tuazioni dove il problema dell’inflazione è particolar-
needle Investments: «Abbiamo già visto diversi tagli in al-
mente sentito, come il Brasile, dove a fronte di una cre-
cuni paesi come India, Corea del Sud, Turchia e Polonia. Ci
scita ancora particolarmente sotto tono, già sono inizia-
aspettiamo che altre nazioni facciano altrettanto, in ri-
ti i rialzi dei tassi».
sposta ad attese di crescita globale più contenute. Ciò do-
Politica monetaria attendista
70
ispondere a entrambe le domande non è facile.
Qualche eccezione sembra però esserci: una di queste
vrebbe rappresentare un elemento positivo per un un bel
è l'India, nonostante i ben noti e annosi problemi. Ricor-
po' di settori, inclusi i titoli dei consumi discrezionali». I
FONDI&SICAV/Giugno 2013
Osservatorio previdenza Ingegneri e architetti
Precisi e puntuali Inarcassa ha realizzato una riforma tra le più incisive e articolate del panorama delle casse. È stato introdotto, per mantenere la sostenibilità di lungo periodo, il sistema di calcolo contributivo, aggiungendo però caratteristiche e peculiarità proprie e distintive. Nonostante ciò la pensione di questi professionisti non è sufficiente a coprire il reddito di sopravvivenza necessario a cura di Epheso Ia
mento di un accredito figurativo per le contribuzioni ridotte degli iscritti giovani; dalla flessibilità
l 2012 ci ha visti impegnati nella nostra
di uscita pensionistica, al versamento volontario
riforma che, come sapete, rappresenta una
aggiuntivo per chi intende migliorare il proprio
vera “rivoluzione”. Dopo un lungo e non fa-
profilo previdenziale. Misure che assicurano la ne-
cile percorso, durante il quale abbiamo superato
cessaria tutela sia ai più anziani sia alle nuove ge-
con successo anche lo stress test voluto dal mini-
nerazioni.
I
«
stro Fornero, sulla Gazzetta Ufficiale del 6 dicem-
La riforma, grazie anche alla nuova pensione
bre è stato finalmente pubblicato il comunicato
unificata, consentirà un’uscita flessibile sin dai 63
del Ministero del Lavoro che sancisce la riforma di
anni (anticipata) e fino ai 70 (posticipata), calco-
Inarcassa.
lata con metodi di equivalenza previdenziale. Una
Grazie a un sistema innovativo e all’avanguar-
riforma versatile, dunque, che protegge anche l’e-
dia raggiungiamo una sostenibilità strutturale, os-
quità intracategoriale e asseconda i cambiamenti
sia un equilibrio permanente tra entrate contribu-
dello stile di vita nell’età pensionistica adattando-
tive e uscite previdenziali, a garanzia di tutti gli
si alle esigenze di tutti noi.
iscritti, che va ben oltre i 50 anni richiesti dal Decreto “Salva Italia”.
72
FONDI&SICAV/Marzo 2013
Il metodo di calcolo contributivo ci chiama a un ruolo più attivo e consapevole rispetto alle le-
La riforma, garantendo previdenza e assisten-
ve da utilizzare per costruire le nostre pensioni,
za nel nome dell'equità tra le generazioni, salva-
valorizzando le specificità del percorso professio-
guarda le aspettative solidaristiche del sistema
nale e retributivo di ingegneri e architetti liberi
pensionistico: dal mantenimento della pensione
professionisti e le caratteristiche del sistema di ri-
minima per gli iscritti meno abbienti, al riconosci-
ferimento di Inarcassa».
Così la presidente Paola Muratorio presenta,
con la speranza di vita media propria degli iscrit-
sul sito di Inarcassa, una riforma tra le più incisi-
ti a Inarcassa), applicati «per coorte» , cioè per an-
ve e articolate del panorama della previdenza ob-
no di nascita e non solo per età (per garantire una
bligatoria delle casse professionali, che ha intro-
maggiore equità all’interno di ogni generazione).
dotto, per mantenere la sostenibilità di lungo periodo, il sistema di calcolo contributivo, dal 2013
La rivoluzione più importante è certamente l’in-
(quindi con l’applicazione per molti iscritti del pro-
troduzione di questo nuovo sistema di calcolo, ma
rata), aggiungendo però caratteristiche e peculia-
altre più o meno importanti novità sono state va-
rità proprie e distintive quali:
gliate e apportate, sempre tendendo a garantire
•
La rivalutazione dei contributi, che avviene
un minimo di equità nel patto intergenerazionale.
nel sistema contributivo in base alla variazio-
E più precisamente:
ne media quinquennale del monte redditi de-
•
gli iscritti alla Cassa (è il cosiddetto Pil Inarcas-
tributo integrativo, che permette di garantire
sa), con un valore minimo pari all’1,5%. Simile, ma non uguale, al sistema contributivo In-
prestazioni contributive più adeguate; •
il mantenimento della pensione minima anche
ps. È inoltre prevista la possibilità di un’ulte-
nel metodo contributivo, subordinata ad alcu-
riore rivalutazione con parte del rendimento
ni vincoli;
realizzato sul patrimonio della Cassa, in subor-
•
la destinazione a previdenza di parte del con-
•
la flessibilità di uscita da 63 a 70 anni, per as-
dine ovviamente alla verifica della sostenibi-
sicurare una pensione adeguata alle proprie
lità.
esigenze, in quanto l’importo è funzione cre-
I coefficienti di trasformazione in rendita del
scente dell’età al pensionamento. L’età ordina-
montante maturato sono specifici (in linea cioè
ria rimane di 65 anni per il 2013 e aumenta
FONDI&SICAV/Giugno 2013
73
Osservatorio previdenza •
•
•
•
•
gradualmente negli anni successivi;
anche per una lodevole iniziativa, targata 2013:
la destinazione a previdenza dell’intera aliquo-
un road show itinerante, che prevede 12 appun-
ta del 14,5% di contributo soggettivo, ivi com-
tamenti in tutta Italia, in cui gli esperti illustre-
preso lo 0,5% che la riforma 2008 prevedeva
ranno le caratteristiche principali della riforma
per l’assistenza, ora finanziata con i restanti
agli aderenti. E’ un’azione di indubbia efficacia e
versamenti;
utilità dal punto di vista comunicazionale.
la retrocessione del contributo integrativo in
Ma vediamo in dettaglio gli aspetti salienti
funzione decrescente dell’anzianità maturata
che, occorre sottolinearlo, riguardano la Cassa na-
nel metodo retributivo, così da favorire l’e-
zionale di previdenza e assistenza per gli ingegne-
quità fra generazioni;
ri e architetti liberi professionisti, i cui iscritti sono
il riconoscimento di un accredito figurativo da
165.000 (anno 2012), di cui il 40% ha meno di 40
destinare ai montanti individuali, per i periodi
anni di età, mentre i pensionati sono oltre 14.500.
di agevolazione contributiva riconosciuta ai
Il patrimonio ammonta a 6,5 miliardi di euro al 31
giovani iscritti;
dicembre 2012. Un rapporto quindi a oggi di un
la contribuzione facoltativa aggiuntiva, per in-
pensionato ogni 11 lavoratori attivi, situazione ap-
crementare la pensione in base alla propensio-
parentemente rosea e florida, ma che giustamente
ne al risparmio previdenziale del singolo asso-
non fa dormire sonni tranquilli per gli sviluppi pro-
ciato;
spettici.
dal 1° gennaio 2013 è prevista la corresponsione del contributo integrativo anche nella fat-
LA CONTRIBUZIONE
turazione tra professionisti iscritti, associazio-
Esistono tre tipologie, come per la gran parte dei
ni o società (di professionisti e di ingegneria),
professionisti, di contribuzione. Un versamento base,
per assicurarne la retrocessione sui montanti
definito soggettivo, un contributo integrativo, in ba-
individuali anche a coloro che prestano la pro-
se al volume d’affari ai fini Iva, e uno facoltativo, at-
pria attività a favore di altri professionisti. Al
to a incrementare anche sensibilmente i livelli di co-
fine di evitare la duplicazione della contribu-
pertura attesi, soprattutto per le giovani generazio-
zione, gli ingegneri e architetti possono dedur-
ni. Quest’ultimo, come per gran parte delle altre cas-
re dal totale del contributo integrativo dovuto
se professionali, è la vera e grande sfida dei prossimi
a Inarcassa in base al proprio volume d’affari
anni. Occorre rilevare che questa contribuzione fa-
annuo calcolato ai fini Iva, il contributo inte-
coltativa non è in conflitto con un’eventuale dedu-
grativo corrisposto.
cibilità relativa a un contributo di previdenza integrativa. Nella tabella 1 uno schema sintetico di mas-
Si tratta di una serie di interventi e iniziative di
simali e percentuali contributive.
spessore e di finezza decisamente elevati. Atten-
Veniamo ora a descrivere i requisiti di accesso
zione e sensibilità dimostrate inoltre da Inarcassa
alla pensione (quando?) e con quale tipologia di calcolo si può ipotizzare l’assegno pensionistico
Tabella 1
(quanto?). Fino a 120.000,00
Massimale vol. affari
Contributo minimo
Contributo soggettivo
14,5%
-
€ 2.250,00
Contributo integrativo
4%
160.000,00
€ 660,00
Contributo facoltativo
1% - 8,50%
-
€ 180,00
vigore appunto il sistema di calcolo misto, o pro-
€ 85,00
rata (retributivo sino a fine 2012 e contributivo dal
PENSIONE DI VECCHIAIA Requisiti di accesso - Sistema misto.
Contributo di maternità
N.B. • Contribuzione soggettiva in % sul reddito professionale dichiarato ai fini dell'imposta sui redditi; integrativa sul volume d'affari ai fini IVA. • Sono previste agevolazioni per i neoiscritti di età inferiore ai 35, per i primi cinque anni di iscrizione, e per i quali il reddito risulti uguale o inferiore al primo scaglione di reddito pensionabile ante riforma (87.000,00 Euro).
74
FONDI&SICAV Marzo 2013
Per coloro che sono iscritti prima del 2013 sarà in
2013) con requisiti pensionistici leggermente differenti dai contributivi puri, e più precisamente: •
66 anni di età.
•
30 anni di contribuzione e iscrizione.
Tabella 2
Oppure
Anno di maturazione requisiti
Età minima
Anzianità contributiva minima
2012
65 anni
30 anni
A decorrere dal 1° gennaio 2014 l'età pensionabi-
2013
65 anni
30 anni
le ordinaria è elevata di tre mesi per ogni anno fi-
2014
65 anni e 3 mesi
30 anni e 6 mesi
no a raggiungere, a regime nel 2023, i 66 anni, il
2015
65 anni e 6 mesi
31 anni
requisito contributivo minimo, contestualmente, è
2016
65 anni e 9 mesi
31 anni e 6 mesi
2017
66 anni
32 anni
2018 *
66 anni
32 anni e 6 mesi
2019
66 anni
33 anni
sistema contributivo. Per chi inizia a contribuire
2020
66 anni
33 anni e 6 mesi
dal 01/01/2013 e pertanto ricade nel sistema con-
2021
66 anni
34 anni
tributivo, il requisito minimo di contribuzione è di
2022
66 anni
34 anni e 6 mesi
soli cinque anni.
2023
66 anni
35 anni
•
70 anni di età
•
qualsiasi contribuzione
aumentato di sei mesi ogni anno fino ad arrivare a 35 anni, come riportato nella tabella 2. Nel caso di pensione con 70 anni di età, la misura della pensione viene calcolata solo con il
PENSIONE DI VECCHIAIA ANTICIPATA
(*) ad iniziare dal 2018 tutti i requisiti di età verranno elevati in proporzione all'incremento registrato della speranza di vita, con scatti di minimo di 3 mesi.
Requisiti di accesso - Sistema misto. Rimane in vigore la pensione anticipata (età + anzianità contributiva) con i seguenti requisiti:
Tabella 3 q
da
a
•
63 anni di età
2,00%
0
43.750,00
•
35 anni di contribuzione effettiva
1,71%
43.750,00
65.950,00
1,43%
65.950,00
76.850,00
1,14%
76.850,00
87.700,00
Per il periodo transitorio di elevazione a 35 anni si veda il paragrafo precedente relativo ai requisiti di anzianità validi per vecchiaia. La quota
N.B.- in caso di liquidazione della pensione in forma anticipata, si applica una penalizzazione sulla quota retributiva, nella misura di circa il 3% annuo per ogni anno di anticipo.
retributiva di questa prestazione viene penalizzata di circa il 3% per ogni anno di anticipo
Ac12 - anni di contribuzione complessivi matura-
rispetto all'età di vecchiaia. La pensione di
ti fino alla data di introduzione del sistema contri-
anzianità è abrogata e spetta solo a chi ha matu-
butivo nel 2013
rato quota 97 (somma di età + contribuzione)
q - rendimento annuo che varia secondo lo sche-
entro il 2012.
ma elaborato nella tabella 3.
Misura per il calcolo della pensione - Sistema misto
COMPONENTE CONTRIBUTIVA Mc - Montante contributivo formato dalla capita-
P = Rp12*Ac12*q1 + Mc*ke
lizzazione dei contributi annui soggettivi e volontari versati, di quota parte (variabile dal 25% al
COMPONENTE RETRIBUTIVA
50% per generazioni) del contributo integrativo e
Rp12 - retribuzione pensionabile calcolata come
di eventuali accreditamenti a titolo di ricongiun-
media dei 25 redditi professionali più elevati di-
zione, riscatto, ecc.
chiarati ai fini Irpef negli ultimi 30 anni (previa ri-
Il tasso annuo di capitalizzazione è pari alla va-
valutazione Istat) antecedenti alla data di introdu-
riazione media quinquennale del monte redditi
zione del sistema contributivo anno 2012. Nel ca-
professionali degli iscritti Inarcassa con un valore
so il numero di anni entro il 2012 fosse inferiore a
minimo pari all'1,5%, incrementato di una quota
30, si esclude dalla media un anno ogni cinque, per
discrezionale attribuita dal rendimento del patri-
non più di quattro anni.
monio Inarcassa.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
75
Osservatorio previdenza ke - Coefficiente di trasformazione in rendita in funzione dell'età al momento della pensione e a
Tabella 4 Età di pensionamento
Coefficiente di riduzione
58
17,3%
Misura per il calcolo della pensione - Sistema con-
59
15,3%
tributivo
60
13,1%
Questa prestazione, è utile sottolinearlo, sostitui-
61
10,8%
sce anche il precedente rimborso dei contributi
62
8,4%
quando non si maturano i requisiti di vecchiaia del
63
5,8%
sistema retributivo.
64
3,0%
prescindere dal sesso.
P = (Mc12 + Mc) * ke
50% per generazioni) del contributo integrativo e di eventuali accreditamenti a titolo di ricongiun-
Mc12 - In caso di ricalcolo contributivo delle an-
zione, riscatto, ecc.
nualità antecedenti l'introduzione del sistema con-
Il tasso annuo di capitalizzazione è pari alla va-
tributivo, si considera il contributo soggettivo ef-
riazione media quinquennale del monte redditi
fettivamente versato ogni anno, rivalutato al tasso
professionali degli iscritti Inarcassa con un valore
del 5% ante 2001 e all'andamento medio del Pil per
minimo pari all'1,5%. Incrementato di una quota
le annualità successive sino al 2012. Per le annua-
discrezionale attribuita dal rendimento del patri-
lità successive segue la rivalutazione base.
monio Inarcassa.
Mc12 - Montante contributivo formato dalla ca-
ke - Coefficiente di trasformazione in rendita in
pitalizzazione dei contributi annui soggettivi e vo-
funzione dell'età a prescindere dal sesso.
lontari versati, di quota parte (variabile dal 25% al
MISURA PER LA PENSIONE DI ANZIANITÀ Grafico 1. Tassi di sostituzione attesi per le diverse età 60
Riduzione dell'importo della pensione in funzione dell'età
Archietto o ingegnere professionista - anno di inizio attività a 27 anni
La pensione di anzianità è determinata con i criteri previsti per il calcolo della pensione di vecchiaia.
50
Al valore così ottenuto si applica il coefficiente di riduzione corrispondente all'età dell'avente diritto
40
alla data di decorrenza del trattamento, indicato nella tabella 4.
30
CONCLUSIONI 20
Una riforma pesante, ma che tenta di salvaguardare con equità le nuove generazioni. L’intervento di
10
un nuovo metodo di calcolo che sicuramente produrrà tassi di sostituzione attesi più bassi, a fronte
0
1955
1965
1975
di un contributo facoltativo che, pena gli sforzi
1985
della Cassa, stenterà probabilmente a decollare, Anno Anno di di nascita inizio lavoro
Reddito netto
Anno di pensionamento
Età alla pensione
Anzianità contributiva
Ts
come già è successo ad altre casse partite molto tempo prima.
1955
1982
€ 60.000,00
2020
63
36
48,8%
Come si evince dal grafico 1 la pensione degli
1965
1992
€ 45.000,00
2030
65
37
45,8%
ingegneri e architetti non è sufficiente a coprire il
1975
2002
€ 40.000,00
2040
66
39
45,1%
1985
2012
€ 40.000,00
2050
67
40
44,3%
reddito di sopravvivenza necessario. Occorre quanto prima intraprendere un’opzione integrativa di
76
FONDI&SICAV/Giugno 2013
previdenza complementare.
I
My life, My Style Viaggi
Hai mai nuotato con i manati? a Florida è una magnifica destinazione per una va-
L
canza in famiglia: il glamour della scintillante Miami, la bellezza naturale delle Everglades, il mare e il
mito a Key West, il Kennedy Space Center, Topolino e Harry Potter a Orlando. Ce n’è per tutti i gusti. Ma c’è anche una Florida meno nota, e forse più autentica, un itinerario lungo la Gulf Coast, da Naples fino a Tampa Bay e oltre. Tramonti indimenticabili su splendide spiagge bianche; alligatori, spatole rose e lamantini; cittadine tranquille e accoglienti e la possibilità di trovare ancora luoghi quasi vano diverse aree naturali protette, il Myakka River State
incontaminati. Madre natura ha regalato alle spiagge della Gulf Coa-
Park, il Corkscrew Swamp Sanctuary, dove camminare nei
st una sabbia speciale, ricca di quarzo puro che la rende
boschi, tra falaschi e cipressi, pagaiare sul kayak tra le
bianchissima, soffice come polvere di zucchero, immaco-
mangrovie, osservare con cautela gli onnipresenti e appa-
lata neve lunare. Lunghe strisce di sabbia bianca e dolci
rentemente docili alligatori, da oltre 200 milioni di anni i
dune, il molo proteso sulle pigre acque turchesi, i ristoran-
re corazzati delle paludi della Florida, o l’enorme varietà di
ti di pesce: le spiagge famose sono molte, Siesta Key, Sa-
uccelli, rapaci, aironi, gru americane. È a nord di Tampa, però, che si trovano le atmosfere
nibel Island con le sue conchiglie, Fort deSoto, Clearwa-
78
ter Beach, Honeymoon Island, ogni località è un’occasio-
Testo e fotografie di
old Florida, con le querce che grondano drappi di tilland-
ne per fermarsi. Fino alle Caladesi Islands, ancora quasi
Gaetano Pappuini
sia sulla strada, placidi paesini trascurati dal turismo con
selvagge. Ogni città sulla costa sembra avere un acquario
porticcioli con piccoli pescherecci dall’aria dimessa, mode-
e uno zoo, molte hanno musei interessanti, come Tampa
sti motel di legno, attrazioni kitsch come il parco delle si-
che celebra Salvador Dalì, o parchi a tema, come i Bush
rene di Weeki Watchee Springs, che sanno di muschio e
Gardens, sempre a Tampa. E poche miglia all’interno si tro-
nostalgia. E poi ci sono loro, i lamantini, manatees li chia-
FONDI&SICAV/Giugno 2013
centinaia di manati. E qualche turista. Poche agenzie turistiche (un paio di barconi, qualche canoa) organizzano le escursioni. Snorkeling with manatees. È un’esperienza meravigliosa. La barca risale l’estuario del fiume: le scure sagome dei manati nuotano placide ai lati, ogni tanto una coppia di musi esce a prendere aria. Poi la barca si ferma (siamo entrati in una zona protetta, qui è National Wildlife Refuge) il capitano si ancora a una quercia e noi scendiamo in acqua, con la muta e il boccaglio. Il tempo di orientarsi, il tempo che serve alla sabbia sollevata dai nostri piedi per posarsi di nuovo sul fondo: nell’acqua limpida nuotano queste fantastiche creature, brucano le erbe sul fondo, sonnecchiano. I cuccioli stanno attaccati alle mamme. È emozionante. Nuotiamo controcorrente attraverso un breve passaggio, un piccolo affluente largo poco più di due metri, due manati ci superano, passandoci sotto la pancia, incuranti della nostra presenza, e arriviamo in una laguna nascomano qua, mammiferi marini imparen-
sta dove le acque sono alimentate da tre
tati con i trichechi, enormi bestioni (in
sorgenti, le three sisters; l’acqua è azzur-
media tre-quattro metri di lunghezza
ra e cristallina, i manati ci guardano,
per 500 chili di peso, ma possono anche
branchi di pesci stazionano seriosi. Non
arrivare a 1.000 chili e passa) docili, cu-
ho l’attrezzatura per fissare per sempre
riosi, socievoli. Sono loro l’attrazione qui,
questa scena magica e mi dispiace: do-
anche se poco nota. In inverno i manati
vrò accontentarmi dei miei ricordi. Mi
si raggruppano nella zona di Homosassa
attardo ancora un po’, più degli altri, poi
Springs, nella tiepide acque dell’estuario
mi lascio docilmente portare via dalla
del Crystal River. Le acque dolci sono più
corrente, fuori dalla laguna, verso la bar-
calde di quelle del mare e richiamano
ca. Felice.
I
FONDI&SICAV/Giugno 2013
79
My life, My Style Ristoranti
L’antica Corona Reale di Cervere n ristorante che ha fatto la storia della cucina di
U
anche fatto di piccoli gesti, di piccole attenzioni, a volte
Langa. Qui, da oltre 200 anni, l’Antica Corona Rea-
impercettibili.
le è un luogo di culto che dispensa sapori forti, de-
Qui a Cervere il percorso di cambiamento è continuo,
cisi, territoriali e ammalianti. Chi vuole provare la vera cu-
ma lento, quasi invisibile. Come può una cucina della tra-
cina langarola, oggi ingentilita e ammodernata, ma co-
dizione in senso più stretto rimanere sempre attuale? Lo
munque fedele alla tradizione, non c’è ombra di dubbio che
può fare attraverso l’intelligenza e la sensibilità delle sue
debba per forza appuntarsi l’indirizzo e passare per queste
guide. Che innovano senza innovare. Che cambiano picco-
sale. E troverà sempre Renzo, ormai instancabile padrone di
li dettagli ogni volta.
casa che, pur avendo lasciato da tempo al figlio Gian Piero
La finanziera è il simbolo di questo lento e perenne
la conduzione di cucina e ristorante, non mancherà di farvi sentire la sua presenza. Anche qui, come nelle grandi maison francesi, i
80
rivoluzionario percorso. È sempre la stessa? Assolutamena cura di Alberto Cauzzi
te no. Negli anni passati ci siamo accorti di lenti, ma ine-
www.passionegourmet.com
vitabili alleggerimenti, miglioramenti, evoluzioni. Che
Vivalda perpetrano la tradizione di questo fantastico
consentono di mantenere questa cucina, con la sua
tempio del gusto. In cui tutto sembra apparentemente
impronta tradizionale ben salda, un evergreen sempre
immutabile e immutato nel tempo. Ma il progresso è
apprezzabile.
FONDI&SICAV/Giugno 2013
E il merito è proprio di Gian Piero, che ha tenuto fermo ciò che non andava toccato, ma ha rivoluzionato ciò che invece doveva essere modificato. Il premio per il suo impegno è un successo di pubblico e critica pressoché unanime. All’Antica Corona Reale da Renzo troverete tra i tavoli gli appassionati e sorridenti gourmet in cerca della pura cucina di Langa, ma anche i clienti abituali, come è successo a noi, che continuano ad affollare le sale di questo prezioso monumento della gola per un semplice pranzo d’affari, riveriti e accontentati su ogni fronte. Con qualche stimolo per così dire modernista, con qualche incursione nel mondo ittico assolutamente riuscita e interpretata magistralmente dallo chef, con quei ravioli di blu e composta di pere a dimostrare che anche fuori dal contesto tradizionale ci si muove egregiamente. Un monumento quindi per quello che è e sarà nel tempo l’Antica Corona Reale di Cervere, patria del porro ma anche di rane, lumache e…perché no…di una lenta, immutabile finanziera in continua evoluzione perenne.
I
LA SCHEDA Il pregio: una delle massime espressioni della cucina di Langa. Il difetto: il luogo, un paese anonimo. Ristorante Antica Corona Reale via Fossano, 13 12040 Cervere (CN) Tel: 0172-474132 Menu degustazione: 75 euro Alla carta: 100 euro www.anticacoronareale.com Visitato nel mese di marzo 2013.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.passionegourmet.com
FONDI&SICAV/Giugnoo 2013
81
FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Anno 6 - Numero 54 - Giugno 2013
Obbligazionario
È l’ora dei gestori aggressivi Consensus paesi emergenti
Continuano le difficoltà Etc
Gli strumenti per puntare sul petrolio
&Sicav - Giugno 2013 Fondi& numero 54 – Anno 6 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Gaia Barlassina, Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Club Il Cavatappi, Marco Colli, Luigi Cossu, Elisa Donati, Epheso Ia, Andrea Ferrari, Francesco Massimino, Andrea Milesio, Rocki Gialanella, Dario Palladini, Gaetano Pappuini, David Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 0287063626 - Fax 0287063625 Pubblicità e distribuzione Matteo Gallizio matteogallizio@fondiesicav.it Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio 2008 del Tribunale di Milano
82
FONDI&SICAV/Giugno 2013