Fondi&Sicav n 52 Aprile 2013

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FONDI&SICAV Anno 6 - Numero 52 - Aprile 2013

FONDI&SICAV - APRILE 2013 -

N.

52 - WALL STREET

SU NUOVI RECORD

CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO

Wall Street su nuovi record • • • •

Un mercato che torna fortissimo Le minacce sul rialzo I titoli e i settori che cresceranno I fondi comuni per prendere il toro



Editoriale

Sapere scegliere ercati sempre più complicati e volatili: il nuovo imperativo negli investimenti diventa sapere scegliere. Non solo sapere scegliere i mercati (investire in Europa o negli Stati uniti o nei paesi emergenti non è la stessa cosa), ma sapere scegliere all’interno delle singole piazze le aziende giuste. Dall’analisi del mercato Usa condotta tra decine di gestori emerge sempre più il bisogno di scoprire quelle imprese che meglio sapranno affrontare i diversi scenari, che hanno un’idea vincente o una situazione di monopolio o un trend ancora favorevole. In ogni caso si tratta di studiare i bilanci, le prospettive, il business plan, i manager, i prodotti. In sostanza un lavoro difficile, lungo e complesso. Lo stesso fenomeno avviene ormai anche per le obbligazioni: gli ultimi anni di storia ci hanno insegnato, spesso a nostre spese, che non sono tutte uguali, che non pos-

M

siamo fermarci a vedere il tasso di interesse nominale, che lo spread non è solo un termine del linguaggio finanziario, che i bond governativi non sono sempre così sicuri, che le valute incidono in modo rilevante sul rendimento finale. Scegliere un buon gestore permette agli investitori di delegare questi processi di analisi, resta però la difficoltà di selezionare il gestore giusto. Andando ancora avanti nel processo ci può aiutare nella scelta un buon consulente (sia esso promotore, addetto titoli della propria banca, private banker, consulente puro o qualsiasi altra etichetta possa avere) che sicuramente per sostenerci nelle decisioni ha a disposizione strumenti e informazioni non sempre accessibili al cliente finale. Questa è la scelta fondamentale che nessun investitore può più permettersi di sbagliare e che sicuramente può condizionare tutto il processo. Scegliete bene!

GIUSEPPE RICCARDI

Il paese reale nelle borse all Street, come i nostri lettori possono leggere in questo numero quasi monografico di Fondi&Sicav, è ai massimi di sempre, ma anche altri mercati sembrano in netta ripresa. Persino la Francia, che si sta avviando a diventare il vero ammalato d’Europa, ha oggi una borsa che sta dando notevoli segni di vitalità. Non va male neppure l’Italia! Inoltre si sta muovendo, dopo molti anni, il grande pubblico: il rally attuale, infatti, è stato determinato soprattutto dai grandi investitori istituzionali, con volumi non eccelsi. A mancare è stata la massa dei piccoli risparmiatori, che solitamente determina un ulteriore scatto in avanti del mercato. E, se si guardano i dati di raccolta dei fondi in tutto il mondo, si può vedere che sono tornati positivi, con l’uscita di molti dalle asset class meno rischiose e l’entrata nell’azionario. Ma sono stati davvero risolti tutti i problemi in America? Possiamo dire che finalmente si è fuori dalla peggiore crisi degli ultimi 70 anni? Certamente no e bastano pochi numeri per riscontrarlo. Quasi ovunque gli stati sono indebitatissimi e non sanno come uscire dalle difficoltà. In molti casi il rally borsistico è stato il frutto diretto o indiretto della grande immissione di capitali realizzata dalle maggiori banche centrali del mondo (Europa compresa, nonostante un certo pudore ad ammetterlo) e di un costo

W

ALESSANDRO SECCIANI

del denaro che nel mondo sviluppato è quasi sempre inferiore al tasso di inflazione. I consumi interni dei paesi sviluppati, come conseguenza della disoccupazione che resta alta, non danno particolari segni di risveglio e per il momento la ripresa del mercato immobiliare c’è solo negli Usa, mentre in Europa i numeri sono da brividi. Allora si può dire che il rally delle borse trainato da Wall Street è fragilissimo e può finire in qualsiasi momento? Si può affermare che al primo cambiamento di vento crollerà tutto come un castello di carte? Indubbiamente il pericolo c’è, ma c’è anche un’altra realtà. Le imprese più dinamiche, le società che sanno vendere e trovare nicchie di profitto in tutto il mondo rappresentano attualmente una base concreta di ricchezza per tutti. È l’ennesima differenza tra il paese reale, costituito da gente che continua a lavorare e ad accettare le sfide del mercato e che magari, dopo avere perso il lavoro, si è inventata un altro mestiere ed è ripartita da zero, e un paese immaginario fatto di persone che di fronte ai problemi chiacchierano solamente e appaiono paralizzate di fronte a qualsiasi decisione da prendere. Questo quadro è evidente nell’attuale situazione italiana, ma negli altri paesi non è certo molto diverso. Per fortuna i mercati sembrano guardare a tutti coloro che, pur nelle difficoltà, costruiscono.

FONDI&SICAV/Aprile 2013

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Sommario Aprile 2013 I trend del futuro

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Collegare l’Europa e il mondo Gli investimenti nelle infrastrutture saranno fondamentali per sostenere nei decenni futuri i processi di crescita, oggi un po’ in difficoltà, del Vecchio continente e dei paesi emergenti. E possono rappresentare un ottimo tema per creare alpha nel portafoglio

Wall Street

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All’inferno e ritorno Fino a pochi mesi fa l’economia Usa era considerata in una crisi quasi irreversibile e la classe dirigente statunitense sembrava non avere alcuna idea di come riuscire a rendere competitivo il paese. Oggi appare in buona misura tutto cambiato: l’edilizia si è ripresa,la disoccupazione è scesa in maniera significativa e per determinati lavori gli imprenditori fanno fatica a trovare manodopera, mentre l’abbondanza di gas a basso costo ha reso le industrie molto più forti. Certo, i problemi non sono finiti, ma i nuovi record dell’S&P500 e del Dow Jones non sono solo frutto della politica monetaria della Fed

Wall Street - I fondi comuni

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Non è toro per tutti Alcuni gestori hanno saputo cogliere in maniera molto efficace il momento favorevole della borsa Usa e hanno messo a segno nell'ultimo anno e nello scorso semestre guadagni intorno al 15-20%, concentrati soprattutto all'inizio del 2013. Ma non tutte le azioni sono andate bene e diversi money manager hanno compiuto le scelte sbagliate e hanno approfittato solo in misura minima del rally

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FONDI&SICAV/Aprile 2013


Fondi&Sicav n. 52 PROMOTORI&CONSULENTI Parla Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps

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&

PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV

Puntiamo sempre più sulla rete

PROMOTORI&CONSULENTI

Aprile 2013

Professione

Recruiting

Consulenza

Continua a calare

Tornano

C’è anche chi difende

il numero dei Pf

i mega-bonus

il modello inglese

Una categoria in assestamento

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Pochi arrivi, tante partenze Recruiting

54

Ritorna il calciomercato? Intervista a Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps

Retail distribution review

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«Guardiamo avanti per crescere»

Ci sono anche i favorevoli

Consensus - L'Europa

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Finché resta solo Cipro... La paura è che la crisi che si è manifestata nella piccola isola sia solo l'inizio di un processo di peggioramento per tutta la parte periferica del continente. Ciò accade per di più in una fase in cui anche la zona core non è certo allegra e la crescita è mediocre per tutti. Sui mercati finanziari, però, le quotazioni forse sono più depresse del dovuto e non mancano alcune interessanti occasioni I dottori commercialisti

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Più professionisti, meno pensione Questa categoria, pur essendo stata tra le prime a intraprendere un percorso di adeguamento previdenziale, sconta una penalizzazione sui tassi di sostituzione attesi. Questi che già non sono elevati per gli anziani, diventano ancora più bassi per le giovani generazioni, pur a scapito dei maggiori contributi versati. Per di più sta calando il reddito

Le rubriche 3

Editoriale

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Radar finanziario

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Notizie in breve

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My life, My style

FONDI&SICAV/Aprile 2013

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Radar finanziario Francia, Lyxor lancia l’Etf efficiency indicator Durante il 2012, il mercato degli Etf ha visto crescere l’offerta. Lyxor ha quindi creato un nuovo indicatore utile per valutare la bontà dei singoli strumenti. In teoria, tutti gli Etf che seguono lo stesso indice dovrebbero fornire rendimenti molto simili, aspetto che però si discosta molto dalla realtà. Il nuovo Etf efficiency indicator combina i tre più diffusi metodi di valutazione degli Etf: performance rispetto al benchmark, tracking error di volatility e liquidità.

Usa, risk appetite in aumento sul retail Dal mercato statunitense dei fondi d’investimento arrivano chiari segnali di una ripresa della propensione al rischio da parte degli investitori. Dopo il record di flussi positivi di gennaio, i dati di febbraio mostrano un grande interesse per i mercati emergenti, mentre deflussi si sono registrati nelle categorie ritenute più sicure, cioè metalli preziosi, money market e governativi globali. Data la composizione della clientela del mercato statunitense, sembra trattarsi di un fenomeno riconducibile all’universo retail.

Italia, raccolta positiva e record in gennaio A gennaio l’industria italiana dei fondi d’investimento ha registrato flussi positivi per 6,5 miliardi di euro, secondo i dati Assogestioni. È un nuovo record per il settore, che si attesta a 1.200 miliardi di euro totali di Aum. I flussi sono stati positivi sia per le forme di risparmio collettivo (+3,2 miliardi di euro), sia per le gestioni patrimoniali (+3,3 miliardi).

Perù, aumenta l’esposizione estera nei fondi pensione A fine gennaio, i fondi pensione peruviani mantengono il 30% dei loro investimenti totali in strumenti finanziari stranieri, pari a 11,8 miliardi di dollari. Più della metà, risultano investiti in Etf e fondi internazionali. I principali player beneficiari di questo trend sono stati iShares e State Street per la parte passiva, Investec, Aberdeen, Fidelity, Jb e Robeco per la parte di fondi a gestione attiva.

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FONDI&SICAV/Aprile 2013


Svezia, nuovi flussi netti positivi in febbraio Secondo i dati della Swedish Investment Fund Association, febbraio è stato il mese con i più alti flussi netti positivi dall’ottobre 2009. Viene rilevato, inoltre, che è in corso una rotazione dei portafogli degli investitori dal fixed income all’equity. Storicamente, i flussi dell’industria svedese del risparmio gestito sono fortemente correlati con l’andamento del mercato azionario, che in febbraio ha guadagnato il 3,6%. Asia, le potenzialità dei nuovi emergenti Secondo un report di Fitch Ratings, la crescita degli asset gestiti nei paesi emergenti asiatici sorpasserà quella che si sta osservando nei mercati asiatici più maturi, grazie al trend demografico che vede la netta crescita della classe media in Thailandia, Indonesia, Malaysia e Cina. Negli ultimi anni, questi paesi hanno avuto variazioni maggiori rispetto a Singapore, Hong Kong, Taiwan e Korea. I beneficiari di questi movimenti saranno i fondi multi asset ed esposti globalmente. Il mercato istituzionale sembra pronto per questi cambiamenti, mentre la rete delle grandi banche commerciali pone ancora forti problemi contrattuali.

Medio Oriente, aspettative positive con riserva su primavera araba ed Europa Secondo i dati raccolti da Invesco durante il settimo Invesco Dubai Investment Meeting, il 56% degli operatori basati in Medio Oriente è positivo rispetto alle prospettive di crescita globale, contro il 38% rilevato lo scorso anno. Particolarmente incoraggianti le attese sull’equity. D’altro canto, un terzo degli intervistati si rivela incerto sul posizionamento del proprio portafoglio nelle attuali condizioni di mercato. Un altro terzo, invece, ha evitato di prendere rischi, mantenendo inalterata l’asset allocation. Le questioni più critiche a livello internazionale sono la primavera araba e la crisi europea.


I trend del futuro

Collegare l’Europa e il mondo Gli investimenti nelle infrastrutture saranno fondamentali per sostenere nei decenni futuri i processi di crescita, oggi un po’ in difficoltà, del Vecchio continente e dei paesi emergenti. E possono rappresentare per Tendercapital un ottimo tema per creare alpha

allargarsi della crisi ad alcuni paesi core ha

ticolare interesse a questo settore e fonda prin-

svelato ancora una volta le difficoltà in cui

cipalmente le sue analisi sul progetto Connecting

si trova l’Europa nel concepire una politi-

Europe Facility e sul report Strategic Transport

L’

ca economica maggiormente orientata allo svi-

Infrastructure Needs to 2030.

luppo. Non a caso, negli ultimi mesi è giunto da

All’interno del piano pluriennale per il perio-

più voci l’invito a spezzare il circolo vizioso com-

do 2014-2020, la Commissione europea ha infatti

posto da crisi, austerità e nuove tasse, che sta

creato un nuovo strumento integrato per gli inve-

affondando il Vecchio continente nella recessio-

stimenti destinati alle infrastrutture prioritarie

ne, per puntare con più decisione sugli investi-

dell’Unione nei settori dei trasporti, dell’energia e

menti mirati alla crescita. E lungo questa linea si

delle telecomunicazioni: il «Meccanismo per colle-

ritagliano uno spazio decisivo gli investimenti

gare l’Europa».

nelle infrastrutture. Non sarà la sola Europa, tut-

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FONDI&SICAV/Aprile 2013

tavia, ad avviare importanti progetti su questo

PROJECT BOND TARGATI UE

fronte. Il trend demografico e la rapida urbaniz-

Con un bilancio previsto di 50 miliardi di euro, rag-

zazione nei paesi emergenti richiedono infatti

giungibile tra il 2014 e il 2020, gli investimenti che

ulteriori investimenti negli impianti e nelle instal-

confluiranno nel Connecting Europe Facility do-

lazioni. A fronte di un andamento ancora debole

vrebbero creare, nelle intenzioni delle istituzioni

delle principali economie, le infrastrutture sono

europee, una sorta di effetto moltiplicatore, at-

destinate a diventare, dunque, una vigorosa loco-

traendo ulteriori finanziamenti sia pubblici sia pri-

motiva in grado di trainare la crescita a livello

vati attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari in-

globale, rappresentando un tema d’investimento

novativi, in particolare i project bond targati Ue.

forte per gli asset manager che vogliono avere

La disponibilità delle reti energetiche, digitali

un’esposizione sui temi e i trend secolari. È que-

e di trasporto intelligenti, sostenibili e pienamen-

sto il caso di Tendercapital, che guarda con par-

te interconnesse rappresenta, infatti, una condi-



I trend del futuro tro il 2020 si creeranno 410 mila nuovi posti di lavoro, mentre nel settore dei trasporti, dovrebbero essere generati, sempre tra sette anni, 650 mila impieghi. Il miglioramento delle infrastrutture sul fronte energetico, inoltre, si tradurrà in aumento del Pil dell’Ue di almeno 42 punti base al più tardi nel 2020. zione necessaria per il completamento del mercato unico europeo. L’interconnessione transfrontaliera, invece,

Se il Vecchio continente sembra pronto, dopo alcu-

sembra procedere a rilento e i collegamenti man-

ni anni di latitanza, a rimettere in moto la macchi-

canti che si rilevano soprattutto nei nuovi stati

na degli investimenti nelle infrastrutture, questo

membri creano divisioni fra il centro e le periferie

tema continuerà a costituire nei paesi emergenti

dell’Unione Europea, ostacolando l’ulteriore svilup-

uno dei business più ricchi dei prossimi anni.

po degli scambi o la crescita dei nuovi settori economici quali l’e-commerce.

and Development ha, infatti, pubblicato nel 2012 il report Strategic Transport Infrastructure Needs

potrebbero invece rafforzare la competitività del-

to 2030 che esplora le opportunità di lungo ter-

l’Europa in un clima economico difficile, caratteriz-

mine e le sfide più importanti per uno sviluppo

zato da una crescita lenta e dalle restrizioni dei bi-

globale. Infrastrutture nei trasporti, hub e porti,

lanci pubblici. Considerato allo stesso tempo un

aeroporti e corridoi ferroviari principali saranno

mezzo per sostenere la domanda e assicurare un

fondamentali per sostenere i processi di crescita

rendimento di lungo termine per il denaro speso, il

dei paesi emergenti. Il rapporto utilizza proiezioni

piano per facilitare i collegamenti europei rappre-

e scenari per valutare le prospettive economiche e

senta uno step cruciale per il conseguimento degli

di finanziamento per le infrastrutture future sullo

obiettivi di crescita sostenibile dell’Ue delineati

sfondo della recessione economica e della crisi

nella strategia Europa 2020, nonché per la realiz-

finanziaria che ha modificato in modo significati-

zazione degli ambiziosi obiettivi «20-20-20» nel

vo i rischi e i benefici potenziali connessi con i

settore della politica energetica e climatica.

grandi progetti infrastrutturali. Sulla base di

Per promuovere la trasformazione del conti-

numerosi studi provenienti da Europa, nord Ame-

nente da vecchio a innovativo, infatti, sono richie-

rica e Asia, il rapporto offre approfondimenti sulle

ste un’adeguata base energetica, valide reti di tra-

prospettive economiche di queste opere chiave. La

sporto e buone conoscenze digitali, oltre che, va da

crescita economica e del commercio internaziona-

sé, infrastrutture ad hoc. Al via, quindi, investimen-

le, della popolazione e dei processi di urbanizza-

ti sì mirati, ma che contribuiranno in modo decisi-

zione è uno dei maggiori trigger dell’aumento dei

vo alla creazione di posti di lavoro e a dare slancio

flussi degli scambi commerciali. L’outlook per il

alla crescita e alla competitività di tutta la regione.

2030 prevede aumenti dei traffici aerei, marittimi

Il costo dello sviluppo dell’infrastruttura Ue ne-

e ferroviari in media del 5% all’anno con tassi

cessaria per soddisfare la domanda di trasporti è

ovviamente maggiori di sviluppo nei paesi emer-

stato stimato in oltre 1,5 trilioni di euro nel perio-

genti quali Asia, Africa e sud America. Il commer-

do 2010-2030 per l’intera rete dei trasporti degli

cio marittimo da qui al 2030 dovrebbe quadrupli-

stati membri dell’Unione. Il completamento delle

care: 53 trilioni di dollari saranno investiti in infra-

reti trans-europee richiederà circa 500 miliardi en-

strutture globali e in un network che permetta di

tro il 2020, di cui 250 serviranno per completare i

ridurre le tempistiche e aumentare l’integrazione

collegamenti mancanti ed eliminare le strozzature

tra mercati nazionali e internazionali. Il sempre

nella rete centrale.

maggiore processo di crescita dei paesi emergenti

alla trasmissione di energia si stima, inoltre, che en-

FONDI&SICAV/Aprile 2013

L’Organisation for Economic Co-operation

Gli investimenti destinati alle infrastrutture

Solo per la creazione delle strutture necessarie

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INFRASTRUTTURE ANCHE NEGLI EMERGING

ha recentemente introdotto nuove rotte commerciali, quali quelle nell’emisfero meridionale.

I



News ella stampa sono state riportate le

Francia

N

stre e superiore anche alle attese (10,1%).

Banca mondiale, Robert Zoellick, il

nifatturiero. La produzione industriale, ormai

quale sostiene che i maggiori rischi per l’Eu-

in rosso dal maggio 2012, lo è stata anche a

rozona potrebbero arrivare in futuro proprio

gennaio (-3,5%), ultima rilevazione disponibi-

dalla Francia e non dalle ormai famigerate

le, contro un dato precedente pari a -1,9% e

Cipro, Grecia, Spagna e Italia. Le ragioni sareb-

peggiore delle attese (-2,7%). Lo stesso vale

bero infatti riconducibili alla perdita di com-

per la produzione manifatturiera, negativa da

non supportato dalle esportazioni. Inoltre il

petitività. I più recenti dati macroeconomici in

inizio 2011. L’ultimo dato disponibile (-4,5%),

Pmi manifatturiero, attualmente a 43,9, è al di

dichiarazioni dell’ex-presidente della

Stessa tendenza negativa nel settore ma-

sotto di 50 punti ormai da 12 mesi consecuti-

Il vero rischio per l’Eurozona

vi, mentre il Pmi dei servizi, che attualmente è

effetti descrivono un quadro in peggioramen-

su gennaio, rileva un peggioramento sia ri-

volta il crescente divario tra economia reale e fi-

to. C'è stata, infatti, una contrazione del Pil nel

spetto a dicembre (-3,1%) sia in rapporto alle

nanza: l’entusiasmo deducibile dagli indici azio-

quarto trimestre del 2012, dopo un anno di

attese (-3,3%). Inevitabilmente si assiste a una

nari, infatti, non trova assolutamente conferma

crescita pressoché prossima allo zero. Per

riduzione della domanda interna in concomi-

nei dati macroeconomici. L’abbondante liqui-

quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso

tanza con un calo dei consumi privati, nonché

dità iniettata sul mercato dalla Bce sta conti-

di disoccupazione ha descritto una tendenza

delle importazioni che nell’ultimo anno si so-

nuando a sostenere una maggiore finanziariz-

al rialzo nell’ultimo anno: nel quarto trimestre

no pressoché appiattite, arrivando in prossi-

zazione del sistema, con un aumento della pro-

del 2012 i senza lavoro sono il 10,2%, in deci-

mità dello zero. Nonostante ciò, il saldo della

pensione al rischio, allontanando sempre più

so aumento rispetto al 9,9% del terzo trime-

bilancia commerciale si conferma negativo,

l’obiettivo di sostenere la ripresa economica.

a 41,9, è negativo da agosto. In conclusione si riscontra per l’ennesima

Banche italiane l Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato una

ne di alcune banche e compagnie assicurative al debito so-

nota di sintesi sul test condotto in Italia per verificare la

vrano del paese. Per quanto riguarda le fondazioni bancarie,

stabilità finanziaria del paese. Il comunicato esprime un

l’Fmi evidenzia che «la peculiare struttura di governance di

I

giudizio «sostanzialmente positivo» sul sistema finanziario e

questi istituti richiede una supervisione più severa».

bancario italiano, che «ha mostrato una notevole resistenza» ed è riuscito a superare le crisi e anzi ad aumentare i depositi e a reperire capitali. Inoltre, sottolineano i tecnici del Fmi,

Per l’Fmi è tutto ok

«a differenza di quanto è avvenuto in altri paesi, questo risultato è stato raggiunto con un sostegno statale modesto».

I tecnici dell’Fmi hanno infine evidenziato che l’Italia

Le banche italiane, conferma lo stress test dell’Fmi,

può tornare alla crescita economica attraverso «una mag-

«sarebbero in grado di resistere a eventuali shock mirati,

giore stabilità macroeconomica, finanze pubbliche pru-

grazie al loro buon livello di capitalizzazione e al sostegno

denti e riforme strutturali mirate a sostenere la crescita»,

dato dalla liquidità della Bce». Il test ha inoltre evidenzia-

elementi che rimangono «la precondizione più importan-

to che, anche nell’eventualità di uno scenario macroeco-

te per la stabilità finanziaria» di un paese.

nomico avverso a lungo termine, gli istituti di credito riu-

Dal punto di vista del settore bancario, i tecnici di

scirebbero a compensarne gli effetti negativi. Pilastro fon-

Washington hanno evidenziato la necessità di azioni spe-

damentale della loro solidità è la forte supervisione del si-

cifiche come «l’aumento delle riserve, il miglioramento

stema bancario, unita alla conformità dei controlli agli

dell’efficienza e della redditività delle banche, la creazio-

standard internazionali che, in alcuni casi, si avvicina alle

ne di un mercato dove liquidare gli asset deteriorati e il

best practice.

rafforzamento del capitale». Alcune di queste misure,

Tuttavia, avverte l’Fmi, l’Italia non è immune dai rischi, quali la debolezza dell’economia reale e l’eccessiva esposizio-

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FONDI&SICAV/Aprile 2013

ricorda il rapporto del Fondo, sono già state avviate dalla Banca d’Italia.



News

vwd group

wd Group, società attiva nella fornitura di dati e servizi per il mondo della finanza e delle imprese euro-

V

aree di attività di Edg spaziano, inoltre, dal calcolo del fair value all’analisi e alla classificazione del rischio, dal rating e

pee, ha annunciato l’introduzione anche in Italia dei

dal ranking dei prodotti finanziari alla costruzione e manu-

servizi di European derivatives group. Nata dal mondo ac-

tenzione degli indici di mercato, dall’elaborazione di dati e

cademico, con cui mantiene ancora oggi forti legami, Edg ha

curve complesse (volatilità implicita, greche, yield curve) al-

un focus nell’ambito dell’analisi e della valutazione degli

la consulenza per l'elaborazione dei modelli quantitativi in-

strumenti finanziari, con una particolare expertise sui pro-

terni e sui temi di compliance e alla formazione.

dotti strutturati e i titoli illiquidi. La società, che conta tra i

Specie sul tema della trasparenza, Edg è da molti anni

propri clienti i più importanti intermediari ed emittenti in-

attiva in Europa, sia a livello istituzionale, sia presso gli in-

In Italia con European derivatives group ternazionali, borse, mercati, associazioni di settore (come

termediari, nel promuovere un modello di comunicazione

Ddv, l'Associazione nazionale tedesca dei derivati), media e

verso la clientela il più possibile standardizzato, trasparente

info-provider, vanta all’interno della propria gamma d’offer-

e di immediata comprensione e interpretazione: è proprio

ta il rating proprietario sui certificati, considerato in Europa

su questi binari che è stata elaborata dalla società del grup-

come uno standard di mercato, e gli indici di mercato ideati

po vwd, la classificazione di tutti gli strumenti finanziari che

ed elaborati per il primo mercato europeo dei derivati, lo

vengono proposti dalle banche alla clientela retail, un pro-

Scoach (Deutsche Borse e Six Swiss Exchange). Le principali

getto che ha riscosso un grande successo in Germania.

Slovenia l nuovo governo sloveno, guidato da Alenka Bratusek,

I

2012 dall’11,2% al 14,4%. Tuttavia, il focus sulle tre prin-

ha annunciato l’introduzione di misure urgenti per ten-

cipali banche ha evidenziato un tasso di sofferenza com-

tare di lasciarsi alle spalle la recessione e supportare il

preso nel range 15,6%-20,5%. Anche se le aziende di cre-

sistema finanziario domestico. Nonostante ciò, sono in

dito sono riuscite a ripagare la maggior parte dei rispetti-

molti a ritenere che la vicenda slovena sia sempre più simi-

vi debiti con le banche straniere, hanno contemporanea-

le a quelle già viste in Grecia e Irlanda nel 2010, in Porto-

mente incrementato la loro dipendenza dalla Bce (un al-

gallo nel 2012, nel settore bancario spagnolo nel 2012 e nel

tro fattore riscontrabile negli altri casi di salvataggio). Il

recente salvataggio in extremis di Cipro. La Slovenia non

Fondo Monetario calcola che le tre maggiori banche del

cresce, anzi decresce. Nel 2012, il suo Pil ha registrato una

paese necessitano di 1.000 milioni di euro per ricapitaliz-

contrazione del 2,3% e per l’anno in corso le previsioni

zarsi. Il deterioramento delle condizioni economiche po-

contemplano una decrescita addizionale del 2%. L’econo-

trebbe elevare la necessità di capitale nei prossimi anni.

mia slovena è approssimativamente il doppio di quella ci-

Come variabile distintiva, il Fondo sottolinea l’elevato de-

priota, con un Pil prossimo a 35 miliardi di euro. Il tasso di

bito accumulato dalle imprese slovene.

disoccupazione è del 13,6%, il più alto dal 1998, leggermente inferiore al 14,7% di Cipro.

Quanto alle finanze pubbliche, la Slovenia non sembra correre pericoli sul versante del debito dello stato (53% del Pil). Tuttavia, la fotografia cambia, se si tiene conto dell’e-

La prossima Cipro?

voluzione seguita negli ultimi anni (nel 2008 era al 22%). Il debito potrebbe lievitare nei prossimi mesi in funzione sia delle necessità finanziarie per il 2013 (stimate in 3 mi-

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Ai problemi della recessione e della conseguente di-

liardi di euro) sia per fare fronte ai titoli in scadenza per

soccupazione si sommano le ombre sul sistema bancario.

1,1 miliardi di euro. Nonostante ciò, la Slovenia può anco-

Il Fondo Monetario Internazionale ha sottolineato le de-

ra fare affidamento su una valutazione investment grade

bolezze del settore in un report elaborato il 18 marzo. Il

da parte delle tre maggiori agenzie di rating: Baa2 per

Fmi ha posto l’accento sul tasso di morosità, cresciuto nel

Moody’s, A- per Standard and Poor’s e Fitch.

FONDI&SICAV/Aprile 2013



Wall Street ai massimi La situazione macroeconomica

All’inferno e ritorno Fino a pochi mesi fa l’economia Usa era considerata in una crisi quasi irreversibile e la classe dirigente statunitense sembrava non avere alcuna idea di come riuscire a rendere competitivo il paese. Oggi appare in buona misura tutto cambiato: l’edilizia si è ripresa, la disoccupazione è scesa in maniera significativa e per determinati lavori gli imprenditori fanno fatica a trovare manodopera, mentre l’abbondanza di gas a basso costo ha reso le industrie molto più forti. Certo, i problemi non sono finiti, ma i nuovi record dell’S&P500 e del Dow Jones non sono solo frutto della politica monetaria della Fed l 2012 e l’inizio di questo 2013 hanno marcato uno

di Boris Secciani

si trovano ad affrontare una realtà fatta di scarsa diver-

spartiacque verso una nuova epoca. Infatti si è chiu-

e David Tonello

sificazione economica e un percorso di crescita per i pros-

I

so quel mondo post-crisi finanziaria, che vedeva gli

simi anni non più così chiaro. Ciò si unisce alle comples-

asset rischiosi, eccetto quelli della periferia europea

sità di paesi in via di sviluppo quali India e altri, alle prese

a partire dal 2010, crescere in misura proporziona-

con forti problemi di squilibrio finanziario e difficoltà a

le alla liquidità iniettata, con una forte correlazione fra

16

costruire un’economia davvero moderna e competitiva.

attività. L’ennesimo round di crisi dell’Eurozona, seguito

In questo contesto, a emergere come vincitori, quan-

da un nuovo periodo di calma, ha spinto molto al rialzo

to meno a livello di mercato azionario, sono stati soprat-

i mercati dei capitali continentali, senza però alleviare più

tutto Usa e Giappone, il che rappresenta un risultato un

di tanto una recessione di cui non si vede la fine e che

po’ paradossale, visto il non elevato grado di ottimismo

sta anzi ingolfando sempre più anche i paesi core.

che ha caratterizzato entrambi negli ultimi anni e a testi-

Nel frattempo un’epoca sembra essersi chiusa anche

monianza di quanto i mercati possano avere un andamen-

per gli emergenti, le cui performance, a parte qualche

to sorprendente. In quest’ottica rientra il ragionamento di

situazione come la Turchia, sono state deludenti nel 2012

Valentijn van Nieuwenhuijzen, head of strategy di Ing In-

e, in molti casi, anche in questo primo trimestre dell’an-

vestment Management: «La ripresa in atto presenta un al-

no. Infatti solo la Cina sembra in grado di continuare con

tro aspetto particolarmente interessante: a trainarla sem-

i propri tassi di crescita al limite del sovrumano, mentre

bra che siano quei paesi che in un determinato momento

i produttori di materie prime, come il Brasile e la Russia,

dello scorso decennio sono stati dati per morti e sepolti.

FONDI&SICAV/Aprile 2013


«

»

Il punto più basso si è toccato probabilmente con il downgrading del debito e con il quasi default di quell’epoca

Nei primi anni successivi all’introduzione dell’euro, la Ger-

lutazione dello yen. Si tratta di un fenomeno ancora trop-

mania era considerata il malato d’Europa, afflitta dal pro-

po recente per trarre sicure conclusioni, seppure parziali,

blema del cambio non competitivo e apparentemente in-

sulla sua consistenza.

capace di affrontare una disoccupazione costantemente elevata. Dopo il crack Lehman, si è diffusa la convinzione

UNA RIPRESA CHE VIENE DA LONTANO

che gli Stati Uniti avessero adottato un modello sbagliato

Per quanto riguarda gli Usa, invece, la ripresa viene da lon-

di crescita, basato sull’eccessiva creazione di credito, men-

tano. In particolare fino alla seconda metà del 2011 l’eco-

tre la recente rivitalizzazione dell’economia nipponica fa

nomia statunitense veniva considerata intrinsecamente

seguito a due decenni di stagnazione dovuti al collasso del

debolissima, sostenuta solo da una politica fiscale ritenu-

settore immobiliare e alla bolla azionaria». La ripresa giap-

ta da molti dissennata e da enormi iniezioni di liquidità da

ponese, però, per il momento sembra di natura più psico-

parte della Federal Reserve. Il punto più basso si è proba-

logica che reale: il paese ha infatti deciso di affrontare di

bilmente toccato con il downgrading del debito e con il

petto il problema della propria base di costi, non compe-

quasi default di quell’epoca, causato in gran parte da una

titiva con quella dei propri vicini, tramite una robusta sva-

classe politica considerata dai più (americani stessi) non

FONDI&SICAV/Aprile 2013

17


Wall Street ai massimi La situazione macroeconomica

particolarmente degna di una grande nazione civilizzata.

è inserita l’azione della Fed, con i suoi 40 miliardi al mese di

Uno degli indicatori, che veniva considerato un evidente

acquisti di mortgage-backed security. Indicativo appare

segnale dell’incapacità Usa a reagire a questa crisi come in

l’ottimismo del Team di gestione del Petercam Equity

passato, era incarnato da un mercato del lavoro, che, sep-

North America Dividend Fund: «Il mercato del lavoro sta

pure in lieve ripresa, riusciva a malapena a creare i posti

riprendendo vigore, mentre l’immobiliare residenziale si sta

(spesso part-time e malpagati) sufficienti a compensare la

risollevando. Ad esempio per quanto riguarda la costruzio-

crescita demografica.

ne di nuove abitazioni monofamiliari, vi è stata una crescita del 25% annuo. Inoltre, grazie all’abbondanza di gas na-

UN TANGIBILE MIGLIORAMENTO

turale a basso costo, il comparto manifatturiero sta rimbal-

Questi problemi non sono certo spariti del tutto e sia-

zando. Tutte queste attività creano nuova domanda di la-

mo ben lungi da un quadro di boom paragonabile agli an-

voro e portano pressione sui salari. Quest’anno è stato rile-

ni novanta, ma è innegabile che negli ultimi 15-16 mesi vi

vato il 12% in più di posti di lavoro nell’edilizia rispetto al-

sia stato un tangibile miglioramento, diventato evidente

l’anno scorso. Nell’industria siamo a +15% di nuova occu-

nella seconda metà del 2012 con l’annuncio del Qe 3. Giu-

pazione. La domanda di posti di lavoro manuale sta crean-

sto per avere un’idea del processo di guarigione, basti ricor-

do difficoltà alle imprese, che faticano ad attrarre persone

dare qualche dato: nella seconda metà di marzo la media

con le giuste qualifiche. Secondo una recente ricerca di

mobile delle nuove richieste settimanali di sussidio di di-

Towers Watson, il 40% delle aziende ha problemi a trovare

soccupazione era stabile sui minimi degli ultimi cinque an-

i lavoratori con le competenze giuste. Si tratta di un valore

ni, mentre la disoccupazione si trovava al 7,7%, un valore

che è cresciuto, rispetto al 36% dell’anno passato, per non

che in Eurozona farebbe gridare al mezzo miracolo econo-

parlare del 16% del 2009».

mico. Nel frattempo il Pil per l’ultimo trimestre del 2012 è stato rivisto, cambiando il dato di prima lettura da una

UN MIX DI VECCHIO E DI NUOVO

contrazione congiunturale annualizzata dello 0,1% a una

Ciò che è interessante nei recenti sviluppi americani è che

crescita dello 0,4%. Il forte calo delle scorte fa discreta-

vi è un mix di vecchio e nuovo: una ripresa immobiliare re-

mente sperare per i prossimi dati. Vendite al dettaglio, an-

sidenziale, unita a un boom It, seppure meno generalizza-

damento dei servizi e dell’industria sono anch’essi tutti in

to rispetto a quello degli anni novanta, accompagnato da

territorio positivo. A cambiare davvero il paradigma ameri-

un processo di rinascita industriale, che, per quanto fragi-

cano, però, oltre al boom energetico, sono stati i sempre più

le, sta comunque creando una rinnovata offerta di lavoro.

incoraggianti segnali provenienti dall’immobiliare, su cui si

Questa variegata ripresa americana si è manifestata nell’andamento del listino di Wall Street, che ha visto negli ultimi due anni discrete rotazioni e, a parte pochi settori e alcune rilevanti eccezioni a livello di alcune mega-cap, una salita più o meno generalizzata. Nel frattempo è arrivata la fine del primo trimestre del 2013: da queste trimestrali cominceranno a emergere i dati su vincitori e vinti del variegato mondo corporate statunitense nel prossimo futuro. Infatti, anche perché si arriva da anni di colossale ripresa finanziaria che come una marea ha alzato un po’ tutte le barche, non è irragionevole pensare a una futura maggiore selettività. Anche gli Usa non possono vivere per sempre di politiche monetarie eccezionali, a fronte di valutazioni azionarie che possono sì crescere ancora un po’, ma che comunque hanno un disperato bisogno di mettere a segno forti incrementi dei profitti per tenere lontana la tentazione di entrare in zona bolla.

18

FONDI&SICAV/Aprile 2013

I



Wall Street ai massimi I conti dello stato

Una minaccia sul toro Il debito pubblico in questi anni ha avuto una crescita vorticosa ed è tuttora un gravissimo problema per l’intero sistema degli States e per i suoi mercati. Non sono certo sufficienti i lievi miglioramenti registrati negli ultimi mesi con il passaggio del saldo sul Pil dall’8,7% al 7%. Inoltre c’è chi teme la fine della politica accomodante della Fed, anche se alcuni la considererebbero una buona notizia, poiché dimostrerebbe un ritorno alla normalità nflazione, tassi di interesse, debito pubblico e politiche della Fed sono tutti aspetti tra loro interseca-

I

scita al Pil, ha comunque per il momento evitato lo scenario peggiore. Il primo marzo è scattato il cosiddetto seque-

ti e fondamentali per cogliere le opportunità di un

ster, tagli automatici stabiliti in precedenza per 85 miliar-

investimento americano, anche se questi elementi

di, cui faranno seguito altri round nei prossimi sette anni,

non sono necessariamente destinati a essere corre-

se non verrà modificata la legislazione. Nel frattempo la

lati come negli anni passati. Purtroppo per gli investito-

Camera repubblicana e il Senato democratico sono riusci-

ri non si tratta di tecnicismi per addetti ai lavori, ma della

ti a varare la propria variante di una legge finanziaria, che

ricerca di una possibile soluzione per gli squilibri finan-

ovviamente ha poche possibilità di trovare un terreno co-

ziari che ancora gravano sugli Usa. Problemi il cui per-

mune.

corso di risoluzione avrà effetti di notevole importanza

Anche questo per certi versi è un miglioramento, in

sui corsi dei titoli di stato e, con essi, su gran parte dei

quanto negli scorsi quattro anni la maggioranza senatoria-

mercati dei capitali statunitensi. Partiamo da un dato

le dei democratici non era riuscita a mettersi d’accordo

molto semplice: la situazione dei conti pubblici Usa è

neppure al proprio interno. Molte voci del bilancio federa-

pesante. È vero che vi è stato un miglioramento: nel corso

le hanno bisogno di essere rifinanziate ogni anno per leg-

dell’anno fiscale 2012 (terminato lo scorso 30 settembre)

ge e, mancando un provvedimento complessivo, si è dovu-

il disavanzo federale è sceso da 1,3 trilioni dell’anno pre-

to procedere nelle passate stagioni con interventi specifici.

cedente a 1,1. Si è passati da un saldo sul Pil dell’8,7% al

Per il 15 aprile si dovrebbe in teoria fare passare una nor-

7%. Ci sono stati cali di spesa, soprattutto nel campo della

ma di compromesso, che di fatto ha zero possibilità di ve-

difesa e in certi impegni sociali, quali l’assicurazione sani-

dere la luce.

taria per i poveri e i sussidi di disoccupazione, resi possibili dal miglioramento economico.

20

Per ovviare alla situazione sono state varate, al pari del recente passato, misure per impedire che interi segmenti

Sul fronte politico si è riusciti a raggiungere un accor-

del governo federale si ritrovino privi di fondi. Il problema

do sul fiscal cliff che, per quanto tolga circa l’1% di cre-

è che lo scontro ideologico nasce da profonde differenze

FONDI&SICAV/Aprile 2013


«

Il

problema è che oggi un’eventuale austerity è

»

vissuta come un incubo

di vedute all’interno dell’elettorato americano. Da una

16,4, circa il 103% del Pil. Come abbiamo accennato, in

parte le proposte repubblicane, elaborate in quello che si

un raro esempio di concordia politica, il tetto del debito

può sintetizzare come l’ennesimo piano Ryan, prevedono

è stato sospeso fino a maggio. Considerando che il Teso-

di arrivare a un piccolo attivo in un decennio, operando 4,6

ro per qualche mese potrà posporre i pagamenti e i rin-

trilioni di tagli, senza alzare le tasse. La proposta dei demo-

novi di alcuni bond speciali, privi di mercato secondario,

cratici, invece, si basa su presupposti alquanto ottimistici

si arriverà all’estate con il pesante rischio di una replica

e ipotizza un aggiustamento decennale di 1,8 trilioni, con

di quanto accaduto nel 2011. Infatti finora la politica ame-

circa un trilione proveniente da nuove tasse.

ricana ha sostanzialmente dato segnali di tregua, ma non

Nessuna di queste tesi sembra ancorata alla realtà e ognuna appare poco più di una postura ideologica. L’ele-

certo di avere trovato un percorso condiviso di uscita da questa situazione.

mento per noi italiani abbastanza curioso è che, quando lo scorso inverno il Congresso si è messo d’accordo sul so-

UN CONSOLIDAMENTO NEL BREVE PERIODO

spendere il limite del debito pubblico, è stato anche stabi-

Il problema è che oggi un’eventuale austerity Usa è vissu-

lito che qualora la legge finanziaria non sarà approvata per

ta come un incubo, la peggiore minaccia che incombe sul

il 15 aprile, scatterà una sospensione nell’erogazione degli

bull market di Wall Street. Questo scenario viene sintetiz-

stipendi di deputati e senatori. Proprio questo aneddoto

zato in maniera diretta da Andreas Nigg, head of equity &

permette di introdurre un tema fondamentale, centrale

commodity strategy, e Ralf Wiedenmann, head of econo-

nella querelle sui conti pubblici: il ritorno del problema del

mic research di Vontobel Asset Management: «Ci aspet-

tetto del debito, che nel 2011 costò un downgrading da

tiamo che l’azionario Usa sovraperformi, così come il rifu-

parte di S&P.

gio sicuro costituito dai titoli di stato e i corporate ad al-

Attualmente il totale, incluso quanto dovuto alla

to rating. Ciò sia per il 2013 sia oltre. Ci attendiamo però

Social security (l’ente che eroga le pensioni pubbliche),

anche un consolidamento nel breve periodo. La crescita

supera 16,7 trilioni di euro. A fine 2012 si era a quota

economica nella seconda metà del 2013 potrebbe essere

FONDI&SICAV/Aprile 2013

21


Wall Street ai massimi I conti dello stato

deludente, a causa dell’aumento dei contributi sugli sti-

ment, spiega: «Tra i rischi endogeni vediamo la gestione

pendi e dei tagli alla spesa pubblica, scattati a inizio mar-

del calo del deficit sul Pil, ma non è un tema di breve, ma

zo». Altrettanto chiaro appare il Team di gestione di Clear-

piuttosto di lungo termine. La fine dell’allentamento

Bridge Advisors (gruppo Legg Mason): «Il fiscal cliff pas-

quantitativo da parte della Fed potrebbe essere più una

sato di recente dovrebbe ridurre la crescita economica di

sorpresa positiva che negativa, dato che sarebbe accom-

poco più dell’1%. Ogni provvedimento legislativo che ab-

pagnata da un calo della disoccupazione più rapido delle

bassa ulteriormente la spesa o innalza le tasse costituirà

attese».

una palla al piede per l’andamento degli Usa». Emerge dunque con prepotente chiarezza che oggi il

UN EQUILIBRIO FRAGILE

sistema statunitense si regge su una voragine dei conti

In realtà i due temi sono legati: un’azione meno pro-cicli-

pubblici, per il momento sostenibile, la cui inevitabile cor-

ca da parte della Banca centrale sarebbe possibile solo in

rezione però porterà a cambiamenti difficili da valutare. Il

condizioni di crescita sostenuta nel paese. Infatti se i ren-

pericolo della garrota fiscale sembra un incubo ancora

dimenti dei titoli di stato americani dovessero crescere in

peggiore di una normalizzazione della politica monetaria

maniera sostenuta, si rischierebbe una spirale dalle conse-

della Federal Reserve, che anzi potrebbe significare che l’e-

guenze imprevedibili. Lo stock di debito pubblico appare

conomia è entrata in un circolo virtuoso. Martin Moeller,

oggi in prima lettura più che sostenibile: nel corso dell’an-

responsabile dei portafogli azionari globali e Svizzera e ge-

no fiscale 2012 il Tesoro Usa ha pagato agli investitori 359

store del fondo Uban 30 Global Leaders di Union Bancai-

miliardi di dollari di interessi, il livello più basso dal 2005.

re Privée, afferma: «ll rischio peggiore per il mercato sta-

Infatti il crollo dei rendimenti dei Treasury è andato più

tunitense è una stretta fiscale a sorpresa. Non ci preoccu-

che a compensare l’accumulo di nuovo debito. Il problema

pa un eventuale arresto delle politiche accomodanti da

è che si tratta di un equilibrio fragile, anche in considera-

parte della Fed: sarebbe la conferma di una crescita eco-

zione del non elevato livello di tassazione del paese, alme-

nomica sostenibile e della fiducia in un mercato del lavo-

no rispetto all’Europa: nell’ultimo anno fiscale le entrate

ro sano e, quindi, sarebbe positivo per i listini azionari. Bi-

federali complessive, da cui devono uscire anche i paga-

sogna ricordare che le azioni hanno performato bene in

menti delle pensioni, sono state intorno a 3,5 trilioni. Nei

precedenti periodi di stretta fiscale. Da metà del 2004 a

primi cinque mesi dell’annata fiscale 2013 i pagamenti per

metà del 2007, quando il Fed funds target rate è stato au-

interessi sono stati circa 168 miliardi. Non ci vuole un ge-

mentato dall’1,0% al 5,25%, i mercati azionari globali

nio della matematica per capire che l’America è a rischio e

hanno fornito rendimenti totali del 75%».

che non si può permettere in queste condizioni una stret-

A complicare ulteriormente la situazione vi è anche il

ta della Fed, che peraltro non dovrebbe arrivare.

fatto che, vista le delicatezza del tema in corso e le profon-

Di ciò sembrano convinti molti: l’inflazione non appa-

de divisioni, difficilmente nel breve periodo si arriverà an-

re un gran problema (o quanto meno non sta in cima alla

che solo a definire una piattaforma minima. Maria Paola

lista delle priorità) e del pericolo di errori a livello istitu-

Toschi, market strategist di Jp Morgan Asset Manage-

zionale sembra conscia Laura Solei, responsabile azionario gestioni patrimoniali di Banca Patrimoni Sella & C.: «A livello endogeno, un rischio potrebbe derivare da un percorso di crescita più brillante delle attese, che porti i mercati a temere la cosiddetta exit strategy, cioè l’adozione da parte della Fed delle azioni necessarie a ridurre la quantità di stimoli monetari immessi sul mercato. Configurandosi come una politica monetaria restrittiva, il mercato si preoccuperebbe degli effetti di freno che questa strategia avrebbe sulla crescita, penalizzando l’investimento azionario». Un parere non dissimile arriva anche da Ibra Wane, senior equity strategist di Amundi Asset Management: «Il maggiore rischio per il mercato statunitense sarebbe un

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FONDI&SICAV/Aprile 2013


errore di politica monetaria. Se l’atteggiamento accomo-

dimenti dei titoli del Tesoro Usa, anche se i tassi di inte-

dante dovesse finire troppo presto, gli effetti sull’aziona-

resse potranno salire solo in misura limitata, nel momen-

rio sarebbero pesanti. Detto ciò, credo che nulla di simile

to in cui la Fed sta ancora acquistando 40 miliardi di dol-

accadrà nel 2013». Netto appare il giudizio di Marc Cra-

lari al mese di Treasury».

quelin, direttore delle gestioni di Financière de l’Echiquier: «Il problema numero uno degli Usa attualmente è il

CI DEVE ESSERE CRESCITA VERA

debito pubblico».

Da qualsiasi parte si guardi, affinché l’equity statunitense

La strettoia in cui gli Stati Uniti devono passare per

possa continuare a generare capital gain, al di là della si-

alimentare la loro crescita porterà inevitabilmente infla-

tuazione contingente del 2013, sarà necessario che gli Usa

zione per Chris Iggo, chief investment officer di Axa Inve-

tornino a creare crescita vera, in grado di sostenere un

stment Managers: «La reflazione deve comportare l’au-

equity risk premium meno elevato e tassi di interesse più

mento della velocità a cui viaggia il denaro e ciò implica

normali. Capace, inoltre, di auto-alimentarsi senza dipen-

dissuadere la gente dal detenere cash o attivi analoghi

dere in maniera ossessiva da un disavanzo federale, che

alla liquidità, come i titoli di stato. Per fare in modo che

non può continuare per sempre. Per dare un’idea dei peri-

le persone spendano più rapidamente è allora necessario

coli che potrebbero concretizzarsi, è adatta la riflessione di

che ci sia una minaccia di svalutazione. Perché i giappo-

Gabriele Roghi, responsabile consulenza investimenti di

nesi non hanno speso per quasi 20 anni? Perché si aspet-

Invest Banca: «Quasi 50 milioni di americani ricevono i

tavano che i prezzi continuassero a scendere e quindi la

food stamp, 89 milioni sono fuori della forza lavoro, in

liquidità era detenuta come un deposito di valore. Se inve-

molte zone periferiche delle maggiori città lo scenario so-

ce l’aspettativa è che i prezzi salgano, allora il denaro

ciale assomiglia in modo inquietante a quello greco, ma

perde valore e dunque risultano preferibili gli attivi finan-

tutto gira intorno a Wall Street, che sembra non volere ac-

ziari a più alto rendimento o i consumi. Questa politica si

cettare l’idea che qualcosa nel modello di sviluppo finan-

rivela proficua solo quando la crescita riprende o quanto

za-centrico è andato storto e non ha l’umiltà per tornare

meno il potenziale stimato e le aspettative d’inflazione

sui suoi passi esacerbando così le divaricazioni sociali e le

sono significativamente più elevati. Ritengo che possa

tensioni».

funzionare negli Usa e pertanto prevedo un rialzo dei ren-

Dunque, fin qui tutto bene, ma fino a quando?

I

FONDI&SICAV/Aprile 2013

23


Wall Street ai massimi Il contagio delle altre economie

Paura dall’Europa e dalla Cina Secondo gli operatori, i rischi maggiori per il mercato Usa e l’azionario in generale vengono da un deterioramento della situazione politica in Italia e nell’intero Vecchio continente, nonché da un giro di vite a Pechino. Ma c’è anche chi pensa che alla base del boom dell’equity statunitense ci siano fondamentali solidi, che non verrebbero poi così scossi da eventuali brutte notizie provenienti dall’estero. Per altri il vero pericolo è che i corsi abbiano fatto troppa strada

24

l recente, disastroso, almeno in termini di immagine, bailout di Cipro ha toccato molto poco l’azio-

I

blemi di dimensioni maggiori di Cipro. Su questo argomento tendono a tornare con i piedi per terra diversi ge-

nario made in Usa, che è cresciuto anche sull’onda

stori, ad esempio Terry Ewing, head of Us equities di Ignis

di dati economici positivi, come l’indice Case-Shil-

Asset Management: «Siamo preoccupati da oltre un anno

ler che misura l’andamento dei prezzi delle abita-

dei problemi in Europa, in particolare del sistema banca-

zioni nelle 20 più importanti aree urbane americane e ha

rio, che sta restringendo i propri bilanci. Pensiamo che gli

mostrato il maggiore incremento da sei anni a questa

effetti del fiscal drag che andranno a colpire il continente

parte (+8,1%). Ma sorge un dubbio: i mercati statuniten-

nel 2013 siano sottovalutati, così come il deleveraging in

si riusciranno a ergersi al di sopra della crisi europea e del

atto fra gli istituti di credito e l’aumento di austerità fisca-

rallentamento di diversi emergenti? Anzi ne trarranno in

le in diverse nazioni». In questo breve elenco sono racchiu-

qualche maniera beneficio, visto il ruolo di locomotiva

se un po’ tutte le differenze fra Usa ed Europa: da una par-

finanziaria che sono tornati ad avere?

te una spesa pubblica, in parte folle, sostenuta dalla ben

In realtà si può senz’altro pensare che vada tutto be-

nota politica monetaria della Fed, la quale ha fatto mira-

ne, a patto però che il bandolo della matassa europeo non

coli nel sostenere gli asset rischiosi e risanare i bilanci del-

torni, al solito, a sfuggire di mano, magari a causa di pro-

le banche. Queste ultime a loro volta sono tornate a fare

FONDI&SICAV/Aprile 2013


«

Sì,

pensiamo che le azioni Usa continueranno a offrire rendimenti

»

relativamente migliori

crescere il credito, elemento testimoniato dall’andamento

veri pericoli in cui rischia di incorrere l’equity statuniten-

dell’immobiliare e del comparto auto. Anche nella ripresa

se sono una recrudescenza della crisi dell’Eurozona e un

dei consumi e degli investimenti l’intervento della mano

rallentamento cinese».

pubblica (basti pensare al ruolo svolto da gruppi come Ally e Fannie Mae/Freddie Mac) si è rivelato decisivo.

Se anche il relativo, splendido isolamento degli Usa ha ovvi limiti, meno chiaro appare il percorso che il listino azionario presenterà nei prossimi mesi, in relazione ad altre

UN AVVITAMENTO OPPOSTO

piazze. Non mancano certo le ragioni per ritenere che la so-

Dall’altra parte c’è un’Europa stretta in un avvitamento

vraperformance del 2013 difficilmente potrà essere ribalta-

opposto, tra banche dal precario stato patrimoniale e

ta. Martin Moeller, del fondo Ubam 30 Global Leaders di

restie ad allargare il credito, incapaci di contrastare la con-

Union Bancaire Privée, considera: «Sì, pensiamo che le azio-

trazione dell’austerità fiscale. Non è comunque solo l’Eu-

ni Usa continueranno a offrire rendimenti relativamente

ropa a preoccupare Wall Street: anche i recenti sviluppi

migliori. I numeri economici sul breve periodo, nonché l’in-

in Cina potrebbero risultare dannosi, dove la recente

sieme dei dati demografici ed congiunturali a medio termi-

impennata dell’immobiliare sta portando nuovamente

ne, tra cui l’accesso a fonti di energia sicure e a basso costo,

facce torve fra i policy maker locali. Marc Caretti, gesto-

così come il miglioramento netto nei mercati dell’edilizia e

re global equities di Raiffeisen Capital Management,

del lavoro, saranno di supporto per le performance dei tito-

sostiene: «I rischi maggiori vengono da un deterioramen-

li azionari statunitensi di questi settori. Ultimo, ma non me-

to della situazione politica in Italia e in Europa, nonché

no importante, le aziende Usa stanno creando più valore

da un giro di vite in Cina». Sulla stessa linea anche Geor-

della maggior parte delle altre regioni, misurato come dif-

ge Nadda, gestore di Nemesis Asset Management: «I due

ferenziale tra Cfri e costo del capitale».

FONDI&SICAV/Aprile 2013

25


Wall Street ai massimi Il contagio delle altre economie

In effetti a stupire tutti è stata la capacita di corpora-

La brillantezza americana, più che alla luce propria,

te America di generare cassa e profitti. Ricorda infatti il

sembra dovuta all’opacità degli altri e pertanto non va cer-

Team di gestione di ClearBridge Advisors (gruppo Legg Ma-

to data per scontata. Interessante appare al riguardo il rias-

son): «A nostro avviso, per quanto il clima di incertezza

sunto di Ibra Wane, di Amundi Asset Management: «Il fat-

possa generare volatilità, utili aziendali solidi, nonché ven-

to che la borsa americana continuerà a sovraperformare

dite di case e di auto in crescita continueranno a sostenere

non è così scontato. Dall’inizio dell’anno in effetti l’Msci Us

i corsi azionari nel 2013. Inoltre ci aspettiamo che profitti

ha fornito rendimenti migliori del Msci World All Country,

e margini sorprenderanno in maniera positiva, grazie a

se però consideriamo il periodo iniziato alla fine del luglio

un’accelerazione della crescita globale nei prossimi mesi».

2012, gli Usa sono ancora indietro. Infatti da allora fino a fine dicembre 2012, dopo il discorso di Draghi che ha dato

NON È TUTTO ORO...

una spinta ai mercati più in difficoltà dell’Eurozona, l’Ame-

Questo concetto è un punto fondamentale da tenere a

rica è andata meno bene. In quell’epoca le incertezze ri-

mente per gli investitori. Infatti di frequente la crescita de-

guardanti il fiscal cliff e il ritorno della propensione al ri-

gli emergenti non si è traslata in un aumento degli utili da

schio hanno danneggiato in misura limitata gli Stati Uniti.

parte delle aziende quotate, spesso conglomerate statali o

Dall’inizio del 2013 l’azionario Usa ha recuperato circa la

semistatali soggette alle fluttuazioni dei corsi delle mate-

metà della minore performance relativa, grazie al rally ge-

rie prime o all’intervento del governo, desideroso di con-

nerato dal compromesso a fine anno sulle tasse. Per il fu-

tenere l’inflazione e di aiutare le popolazioni locali: basti

turo, anche se l’economia sembra in condizioni migliori ri-

pensare, ad esempio, al caso delle aziende energetiche ci-

spetto ad altre realtà occidentali, il mercato americano è

nesi. In Europa, invece, a mostrare vitalità sono solo quel-

relativamente più caro rispetto all’Europa, in base al P/E di

le aziende che vendono su mercati ad alta crescita, men-

Shiller. Inoltre la debolezza del dollaro in passato ha sup-

tre gli Usa offrono una combinazione di consumi domesti-

portato il momentum della borsa e anche questo elemen-

ci in ripresa e gruppi globali in grado di beneficiare anche

to sta sparendo. Infine le aziende statunitensi probabil-

della continua ascesa degli emergenti. Non è comunque

mente non deterranno più il monopolio di crescita degli

tutto oro quel che luccica: infatti gli investitori sono ben

Eps. Complessivamente, se il nostro scenario di stabilizza-

consci di queste qualità, tanto che l’equity statunitense

zione e ripresa dell’economia globale dovesse confermarsi

ormai non è certo definibile come economico, almeno ri-

nel 2012, la sovraperformance americana dovrebbe rag-

spetto agli standard degli anni passati. Tanto che se è ve-

giungere il suo apice a metà anno e poi invertirsi».

ro che nell’ultimo biennio Wall Street è andata meglio, è altresì indubbio che il processo è stato tutt’altro che linea-

AI LIMITI DELLA BOLLA

re, con frangenti in cui è stata l’Europa a fare faville, di so-

È interessante notare come un indicatore quale il P/E di

lito in seguito a fasi di scampato pericolo.

Shiller, che calcola una media dei profitti aggiustata per l’inflazione degli ultimi 10 anni, mostri che i corsi non sono certo a buon mercato. In pratica gli Usa hanno potuto negli ultimi anni beneficiare di una ripresa enorme, ai limiti della bolla, di risultati e margini del proprio mondo corporate. Ciò è avvenuto, come abbiamo visto, grazie allo straordinario sostegno delle autorità. A costo di ripeterci, questo processo non potrà durare per sempre, in assenza di una crescita vera. Il rischio è che l’America torni a occupare solamente il ruolo di bene rifugio nelle fasi di difficoltà. Marc Caretti, di Raiffeisen Capital Management, spiega: «Attualmente vediamo maggiore valore in Europa e preferiamo investire là. Dobbiamo però tenere a mente che, nel caso di una correzione, le azioni europee verrebbero danneggiate più di quelle statunitensi».

26

FONDI&SICAV/Aprile 2013

I



Wall Street ai massimi Dove può arrivare il mercato

Ancora più su. Forse Molti analisti ritengono che siamo solo all’inizio della corsa e che le imprese Usa abbiano ancora notevoli potenzialità di crescita. È possibile anche una rotazione dei settori, che darebbe nuovo smalto. Ma c’è chi scuote la testa e pensa che le valutazioni odierne non siano per nulla prudenziali

28

S&P 500 nell’ultima settimana di marzo ha raggiunto quota 1.569 in chiusura, il nuovo

L'

salvo disastri, vedremo una combinazione di tutti e tre questi elementi.

indice toccò un minimo intorno a 667,

la crescita a doppia cifra, un minimo di cautela sembra pre-

sarebbe sembrato probabilmente fantascienza. Scenden-

valere, visti anche i chiari di luna in Europa. Indicativo ap-

do però ad analizzare i dettagli, scopriamo un altro ele-

pare al riguardo il parere di Terry Ewing, di Ignis Asset Ma-

mento interessante: circa il 60% delle aziende del ben-

nagement: «Nel breve periodo i guadagni dell’S&P 500 po-

chmark è oltre il record storico, tanto che, se si conside-

trebbero risultare limitati, a causa dei rinnovati timori di

ra l’S&P 500 equal weight, in cui ogni azienda ha lo stes-

una debolezza strutturale nell’Eurozona. La natura disfun-

so peso, il record storico era già stato superato due anni

zionale del dibattito fiscale all’interno del governo ameri-

fa, con corsi che attualmente si sono triplicati rispetto ai

cano sta gradualmente venendo risolta, pertanto siamo fi-

minimi. Ciò è stato giustificato da un enorme aumento

duciosi circa il fatto che la crescita economica dovrebbe

degli utili: da un Eps complessivo dell’indice di circa 60

accelerare nella seconda metà del 2013. Ci aspettiamo un

dollari nel 2009, si è arrivati sopra la soglia dei 100 nel

incremento di circa il 15% nelle quotazioni delle azioni Usa

2012. A determinare questa discrepanza fra il regolare S&P

nel 2013, sostenuta da un modesto rerating e da un miglio-

500 e la sua versione equal weight sono stati da una parte

ramento degli utili intorno al 9%. Ci potrebbero essere sor-

la straordinaria performance di molte small cap, dall’al-

prese positive, se nel corso del 2013 queste stime dovesse-

tra il relativo scarso dinamismo di alcune big cap, spe-

ro essere riviste al rialzo». Sulla stessa lunghezza d’onda an-

cialmente alcuni campioni dell’It del recente passato, una

che il discorso in termini di total return di Laura Solei, di

mancata ripresa del settore finanziario, che deve ancora

Banca Patrimoni Sella & C. : «Nel contesto attuale è lecito

arrivare, e un biennio difficile del comparto energetico.

attendersi una crescita degli utili delle società dell’S&P500

Queste considerazioni non rappresentano una semplice

di circa l’8-10%, che sommata a un’eventuale espansione

curiosità: infatti su queste basi il rally americano può pro-

dei multipli, favorita dalla liquidità, intorno a due o tre

seguire o con una continua crescita dei profitti, o con una

punti percentuali, potrebbe determinare un apprezzamen-

marcata rotazione di portafoglio o con un rialzo non irri-

to dell’indice dell’11-12% che, sommato ai dividendi (2%

levante delle valutazioni. Nella realtà è probabile che,

circa), offrirebbe ritorni complessivi poco inferiori al 15%.

record storico. Ciò conclude un processo di

Ma dove può arrivare il mercato statunitense? Visto

ripresa che quattro anni fa, quando questo

che in questo primo trimestre si è già giunti alle soglie del-

FONDI&SICAV/Aprile 2013


In generale l’elevata quantità di liquidità che è ancora collocata da investitori americani, soprattutto retail, su red-

«

dito fisso e liquidità, fa comunque ben sperare che arrivi un nuovo afflusso di denaro. Visto l’equity risk premium ancora elevato e i rendimenti dei bond nuovamente in calo, a causa della crisi europea, vi è un discreto spazio per ampliare le valutazioni dai livelli attuali. Marc Caretti, di Raiffei-

C’è ancora

ampio spazio per

sen Capital Management, aggiunge: «Sul lungo termine gli investitori sono ancora underweight sull’azionario: final-

flussi in entrata

mente, però, stiamo cominciando a vedere la luce della cosiddetta “grande rotazione”, con un forte passaggio dall’obbligazionario all’equity. Vi è infatti un eccesso di liquidità,

nei fondi comuni

»

che ha bisogno di essere reinvestito. Gli investitori sono probabilmente pronti a pagare un P/E più elevato, in quan-

azionari

to vi è maggiore fiducia in una soluzione alla crisi debitoria dell’Eurozona, nella ripresa della crescita globale, oltre a non avere a disposizione vere alternative di investimento». Un quadro non molto diverso viene tratteggiato anche

ne del rischio e, di conseguenza, le normali metodologie di

da Maria Paola Toschi, di Jp Morgan Asset Management:

prezzatura degli strumenti finanziari che incidono, a loro

«Le azioni Usa sono ancora interessanti sotto il profilo del-

volta, sulle preferenze di investimento. Quindi i rendimenti

la qualità, della crescita degli utili e della disponibilità di

attesi nei prossimi anni dipendono da come si evolverà la si-

liquidità in portafoglio. Tutti elementi che gli investitori

tuazione monetaria, se questa porterà a un ripristino di un

stanno apprezzando. Inoltre l’allentamento quantitativo

corretto ciclo economico-produttivo. Al momento credo

della Fed continua a tenere i tassi dei Treasury molto bas-

che le attese siano per rendimenti più bassi rispetto alla me-

si e i bond sono in ipercomprato. Come conseguenza le

dia storica, direi intorno al 3%. I margini di ulteriore cresci-

azioni sono relativamente molto più interessanti, anche se

ta sembrano limitati: i multipli di valutazione più potabili

ci aspettiamo una performance su base annua inferiore a

per il pubblico come il P/E vengono costruiti utilizzando le

quella del 2012».

stime degli utili prospettici, molto ottimistiche, che in que-

Non mancano comunque anche voci di scetticismo,

sto modo evidenziano un P/E intorno a 15 volte gli utili, che

specialmente per quanto riguarda il lato macro. Come ab-

a un’analisi superficiale sembra in linea con la media stori-

biamo visto, a livello globale i rischi non sono certo di po-

ca. Se consideriamo però la crescita degli utili che questa

co conto. Cina ed Europa potrebbero portare brutte sor-

metrica di valutazione prende in esame, vediamo che è mol-

prese, mentre come la crescita Usa sia stata generata è co-

to difficile definire prudenziale e in linea con la media sto-

sa ormai nota. Prudenza consiglia Marc Craquelin, di Fi-

rica un incremento degli utili stimato in doppia cifra anche

nancière de l’Echiquier: «C’è ancora un ampio spazio per

per gli anni a venire. La spinta monetaria è indubbia e la

flussi in entrata nei fondi comuni azionari. Ciò nonostan-

conseguente sensazione di avere le spalle coperte da parte

te le condizioni economiche a livello planetario rimango-

della Fed, che non permetterà ai listini di scendere, non fa

no modeste, a causa dell’alta disoccupazione e del basso li-

che rendere il mercato sempre più a rischio, dato che ades-

vello della domanda nei paesi sviluppati».

so sconta un sostanziale andamento che può essere solo cre-

Infine il ragionamento, non certo improntato all’ottimi-

scente. E ciò è sempre stato molto pericoloso».

smo, di Gabriele Roghi, di Invest Banca: «La media storica di

Questa impietosa panoramica serve per capire da dove

rendimento annuo del listino americano è intorno al 6,5-

viene e come sono stati generati l’abnorme crescita degli

7%, la stessa che nel lungo termine hanno evidenziato gli

utili di questi anni, l’elevato equity risk premium e metriche

utili aziendali. Questo legame, però, al momento è ampia-

ancora apparentemente ragionevoli, nonostante il passag-

mente distorto dagli effetti di una politica monetaria estre-

gio di un quadriennio in cui un poco meno di due terzi del-

mamente espansiva che influenza i tassi a breve, la percezio-

le azioni statunitensi ha triplicato il proprio valore.

I

FONDI&SICAV/Aprile 2013

29


Wall Street ai massimi I settori che cresceranno

Ritorno alla finanza e all’energia Proprio i due comparti che hanno avuto negli ultimi anni le maggiori difficoltà sembrano quelli che verranno più avvantaggiati dalla probabile rotazione dei temi di investimento. Le banche sono indicate perché hanno saputo fare pulizia nei bilanci, mentre i petroliferi sono spinti dalle nuove scoperte di gas e oil negli Usa. Ma non mancano anche altre indicazioni tra gli industriali e l’It aggiungendo quota 1.569 , l’S&P 500 è riusci-

R

dell’equity Usa, i finanziari occupano una percentuale in-

to a segnare un nuovo record. Come abbiamo

torno al 16% dell’indice, mentre ai picchi del 2007 supe-

visto, in realtà la grande maggioranza delle

ravano abbondantemente il 20%, una bolla simile a quel-

azioni era già oltre nuovi massimi da un paio

la di internet dei tardi anni novanta e primi anni 2000.

d’anni. A tenere il mercato depresso era stato

Inoltre il grado di solidità del sistema oggi sembra più ele-

il relativo minore apprezzamento di alcuni grossi gruppi

vato che in Europa, anche se ovviamente molto dipende

tecnologici, Apple in testa, e taluni comparti, come i finan-

dalla politica di stimolo a tutti i livelli che abbiamo ana-

ziari, ancora al di sotto dei massimi del 2007, e gli energe-

lizzato in precedenza.

tici, gravati nel 2012 da un andamento degli utili deludente. Non sorprende che oggi a queste altezze proprio questi

30

RICONSACRAZIONE DELLA FINANZA MADE IN USA

ultimi due settori attirino una buona quantità di investito-

Di conseguenza, parecchi money manager puntano

ri, attratti da occasioni value e da possibili meccanismi di

sulla definitiva riconsacrazione della finanza made in Usa.

rotazione sull’equity statunitense. In effetti dall’inizio del-

Sintomatico appare il parere di George Nadda, di Nemesis

l’anno sia i servizi finanziari sia l’energia hanno preso a so-

Asset Management: «Troviamo del valore nei finanziari che

vraperformare lievemente l’andamento del mercato.

continuare a trattare a sconto rispetto al loro book value».

Può sembrare, però, rischioso puntare sulla finanza al-

Finanza e industria, invece, per Terry Ewing, di Ignis Asset

l’apice di un ciclo la cui uscita non è chiara. Ma va detto

Management: «Le migliori opportunità value si trovano fra

che, rispetto a qualche anno fa, gli istituti statunitensi

diversi gruppi dei servizi finanziari e nel campo delle indu-

hanno compiuto enormi sforzi per ripulire i bilanci e ab-

strie. Queste aziende a nostro avviso beneficeranno di una

bassare la leva: inoltre oggi, nel ribilanciamento generale

combinazione di migliori aspettative di utile e di un pro-

FONDI&SICAV/Aprile 2013


«

Negli Usa è

in atto una vera e propria rivoluzione che punta sullo sviluppo dello shale gas per raggiungere entro una decina d’anni la totale

»

indipendenza energetica

cesso di rerating. Infatti dovrebbero essere avvantaggiate

Accanto a questo tema, piace in generale, in un’ottica

da un’accelerazione della crescita economica e da un mi-

più squisitamente growth, la rivoluzione energetica in cor-

gliore grado di competitività».

so negli Usa, passata in mezzo a un biennio di non leggera ristrutturazione. Nella ripresa del comparto del gas cre-

OCCASIONI EVIDENTI

de Laura Solei, di Banca Patrimoni Sella & C.: «Negli Usa è

Se da Wall Street ci spostiamo nel terreno della produ-

in atto una vera e propria rivoluzione, che punta allo svi-

zione fisica, alcune occasioni appaiono evidenti. In parti-

luppo dello shale gas per raggiungere entro una decina

colare il settore energetico, meno brillante di altri prima

d’anni la totale indipendenza energetica. Crediamo che le

del 2013, continua a essere interessante, specialmente nel

società direttamente coinvolte nell’utilizzo della tecnica

campo dei servizi tecnologicamente avanzati per l’estra-

del fracking per l’estrazione del gas scistoso possano offri-

zione di combustibili fossili. In questo ambito la compe-

re opportunità di investimento interessanti, così come le

titività americana continua a rimanere altissima. Non sor-

aziende attive nella liquefazione del gas naturale e nel suo

prende dunque il giudizio positivo di Marc Craquelin, di

trasporto».

Financière de l’Echiquier: «Le migliori opportunità value

Nella reindustrializzazione spinta dall’abbondanza

si possono vedere nei servizi all’industria petrolifera, in

energetica crede anche George Nadda, di Nemesis Asset

particolare le big 4, Schlumberger, Halliburton, Baker

Management: «Un tema growth alquanto interessante è la

Hughes e Weatherford. Gli squilibri nel rapporto doman-

ripresa manifatturiera americana, risultante dai corsi con-

da/offerta di greggio dovrebbero crescere ulteriormente,

tenuti del gas di scisto. Ciò impatterà la maggior parte dei

con una conseguente domanda di servizi da parte dei

comparti industriali, dal momento che l’energia a basso

gruppi di estrazione in crescita. Le valutazioni attuali non

prezzo renderà più competitivo l’intero sistema».

riflettono questo potenziale». Sulla stessa lunghezza d’on-

Da questi pareri comunque emerge un’indicazione

da anche Marc Caretti, di Raiffeisen Capital Management:

interessante e non sorprendente per un listino che è giun-

«Il comparto energetico, e in particolare quello dei servi-

to a nuovi record dopo un quadriennio per certi versi folle

zi per l’industria petrolifera, fornisce grandi occasioni con

e caratterizzato da rischi enormi: la ricerca di crescita a

un orizzonte temporale di lungo periodo».

valutazioni ragionevoli. Né infatti prezzi azionari a scon-

FONDI&SICAV/Aprile 2013

31


Wall Street ai massimi I settori che cresceranno

to di per sé sono sufficienti di questi tempi a rendere inte-

mobilità di decollare. Entrambi questi gruppi sfruttano

ressante un investimento, né siamo oggi nel 1999, con

questo super-trend di disintermediazione del commercio,

investitori disposti a pagare cifre assurde per mirabolan-

offrendo soluzioni interessanti per i negozianti».

ti promesse di crescita futura. In pratica molti cercano

Dall’altra parte ci sono eccellenti opportunità fra i

qualità a prezzi decorosi. Indicativo il ragionamento di

grandi nomi tradizionali dell’It, che offrono spesso utili e

Andreas Nigg e Ralf Wiedenmann, di Vontobel Asset

cash flow solidi a prezzi interessanti. Laura Solei, di Banca

Management: «Recentemente abbiamo aumentato la

Patrimoni Sella & C., aggiunge: «Riteniamo che il settore

nostra posizione sulle banche statunitensi e sulle risorse

tecnologico offra le migliori possibilità di investimento va-

naturali smart. Gli istituti creditizi stanno traendo van-

lue negli Usa, potendo contare su un certo numero di so-

taggio da una serie di fattori. Sono ben capitalizzati e

cietà che presentano solidi bilanci, buona generazione di

proseguono a offrire agli investitori buone opportunità di

cassa, indebitamento netto molto basso o addirittura as-

rendimento del capitale. I trend creditizi continuano a

sente, valutazioni inferiori alla media storica».

migliorare e ci aspettiamo minori spese operative, dal momento che diversi oneri di ristrutturazione e altri costi

CAUTELA DOPO QUATTRO ANNI DI RALLY

straordinari nei prossimi anni dovrebbero calare, in uno

Questo groviglio di caratteristiche growth e value si

scenario di ripresa del comparto immobiliare. Inoltre rite-

trova all’interno sia di settori tradizionalmente difensivi

niamo che vi sia potenziale di rialzo dal punto di vista

sia ciclici. Un esempio di questo approccio viene da Mar-

delle valutazioni. Il tema delle risorse smart ha diversi fat-

tin Moeller, di Union Bancaire Privée: «Abbiamo individua-

tori di crescita alla base: ad esempio il forte incremento

to interessanti opportunità value in alcune società dei set-

della produzione di gas e petrolio statunitensi, reso pos-

tori dell’It (Ibm, Oracle), finanziario (Capital One, American

sibile da tecniche come il fracking. Un altro tema colle-

Express), industriale (Ge) e healthcare (United Health, My-

gato è l’attesa crescita nelle trivellazioni offshore, dal

lan). I temi growth più promettenti si possono trovare nel-

momento che la maggior parte del nuovo petrolio si trova

la crescita del 20% dell’utile per azione (Eps-Earning per

o sotto i mari o in rocce di scisto. Un altro trend interes-

share) di Visa e Mastercard; da considerare anche Qual-

sante è legato allo sviluppo dell’agricoltura: la popolazio-

comm, Google e il settore dei servizi per i mutui». Uno spi-

ne mondiale continua a salire e la dieta diventa sempre

rito non molto diverso anima l’intervento di Maria Paola

più ricca di proteine, specialmente nei paesi emergenti.

Toschi, di Jp Morgan Asset Management: «Le azioni Usa so-

Data la quantità limitata di terra arabile, nuove tecnolo-

no ancora interessanti sotto il profilo della qualità, della

gie e soluzioni sono indispensabili per fare fronte all’in-

crescita degli utili e della disponibilità di liquidità in por-

cremento della domanda».

tafoglio. Tra i settori preferiamo i tecnologici, i ciclici in generale e i farmaceutici, che beneficiano della forte do-

SUGGESTIONI GROWTH E VALUE NELL’IT

32

manda dagli emergenti».

Un groviglio di suggestioni growth e value si trova anche

Vi è comunque da dire che a questo punto del ciclo

in un altro dei punti di forza dell’economia statunitense,

vengono preferite aziende solide di elevata qualità. Alla

che recentemente non ha dato grandi soddisfazioni agli

fin fine quattro anni di rally qualche cautela la induco-

investitori: l’It. All’interno di esso continuano ad attrarre i

no, secondo il Team di gestione di ClearBridge Advisors

temi forti dell’esplosione della mobilità e delle soluzioni

(gruppo Legg Mason): «Rimaniamo focalizzati su aziende

cloud per gestire la sempre più gigantesca mole di dati

di alta qualità che presentano ragionevoli tassi di cresci-

creata, oltre agli incisivi cambiamenti apportati sulla

ta e condividono la nostra visione secondo cui creare valo-

struttura distributiva dell’economia da parte dell’e-com-

re per gli azionisti richiede sia solide strategie operative

merce. Questo paradigma trova un sostenitore in Marc

sia politiche a livello di capitale favorevoli agli azionisti».

Craquelin di Financière de l’Echiquier: «Le più interessanti

L’elemento positivo per un investitore è che, ripresa

opportunità growth si trovano nell’e-commerce, in parti-

definitiva o no, l’America è comunque piena di società con

colar modo Amazon ed eBay. I miglioramenti realizzati da

le caratteristiche appena descritte, uno degli indubbi van-

queste aziende sono appena iniziati e la forte diffusione

taggi di avere il mercato dei capitali più diversificato del

degli smartphone permetterà al commercio elettronico in

pianeta.

FONDI&SICAV/Aprile 2013

I



Wall Street ai massimi I fondi comuni

Non è toro per tutti Alcuni gestori hanno saputo cogliere in maniera molto efficace il momento favorevole della borsa Usa e hanno messo a segno nell'ultimo anno e nello scorso semestre guadagni intorno al 15-20%, concentrati soprattutto all'inizio del 2013. Ma non tutte le azioni sono andate bene e diversi money manager hanno compiuto le scelte sbagliate, approfittando così solo in misura minima del rally

iciotto mesi per capitolare e quattro anni

D

di Rocki Gialanella

consolidato il recupero con un +9% realizzato durante le

per rinascere, accompagnati da una volati-

prime settimane dell’anno in corso. In termini percentua-

lità elevata. Dopo avere perso il 54% nel

li, l’indice ha duplicato il suo valore dalla primavera del

periodo ottobre 2007-marzo 2009, il Dow

2009 a oggi. Anche il Nasdaq ha seguito un’evoluzione si-

Jones e l'S&P 500 hanno completamente

mile. Nel frattempo, le società che fanno parte dello Stan-

recuperato le perdite accumulate a partire dall’inizio della

dard and Poor’s 500 hanno visto lievitare i propri utili del

crisi e hanno ambedue battuto il loro record storico. Il pri-

130%.

mo rimbalzo è arrivato con i primi stress test che hanno in-

34

teressato le banche statunitensi. In quel momento, la Ban-

IBM L’AZIONE MIGLIORE

ca centrale Usa aveva già pronta la macchina stampa-sol-

Nonostante il trend ascendente, non tutti i 30 titoli che

di e aveva posizionato i tassi da più di un anno in prossimità

compongono il Dow Jones hanno avuto la stessa sorte. Il

dello zero. Il secondo grande impulso al mercato azionario

principale beneficiario del recupero risponde al nome di

è arrivato nell’agosto del 2010, quando Ben Bernanke ha

Ibm, che attualmente presenta un livello di capitalizzazio-

comunicato che, in tempi stretti, ci sarebbe stata un’altra

ne di mercato incrementato dell’88% rispetto al periodo

ondata di acquisti di Treasury, proprio quando stava pren-

pre-crisi. Ibm è seguita da McDonalds (+38%) e Home De-

dendo piede la crisi del debito sovrano in Europa. Successi-

pot (+36%). In fondo alla classifica troviamo Bank of Ame-

vamente, il recupero dell’indice è stato messo sotto pressio-

rica, che vale il 40% in meno rispetto a quanto registrato

ne dal downgrading del rating statunitense deciso da Stan-

nell’ottobre del 2007, preceduta da Hp con -32% e Alcoa

dard and Poor’s e dai problemi economici europei.

(-31%). Alcuni cambiamenti hanno interessato anche la

L’ultimo impulso della Fed è arrivato alla fine dell’an-

composizione dell’indice, che attualmente ospita anche

no scorso, con una terza ondata di acquisti di asset che ha

Cisco Systems, Chevron, United Health, Travelers e Bank of

FONDI&SICAV/Aprile 2013


«

Le

performance delle small cap sono mediamente superiori rispetto a quelle ottenute

»

con le large cap

America, titoli che hanno sostituito American Internatio-

lin Templeton If Sicav Franklin U.S. Focus A Acc. - H1 con

nal Group, General Motors, Honeywell, Altria e Citigroup.

+13,53%, mentre sull'anno il risultato è più modesto:

In questo contesto, ovviamente, i fondi comuni hanno

+4,55%.

avuto comportamenti abbastanza diversi, a seconda dello

È interessante vedere i dati sui fondi azionari Ameri-

loro politica di gestione: come si è visto acquistare un ti-

ca small cap, dove il leader a sei mesi è Legg Mason Glo-

tolo, piuttosto che un altro, può fare ampiamente la dif-

bal Funds Plc Legg Mason Royce Us Small Cap Oppor-

ferenza. E negli ultimi sei mesi, fra gli azionari America, al-

tunity A Acc., che ha realizzato in questo arco di tempo

cuni gestori hanno saputo cogliere con notevole capacità

+20,71%. Le performance di questa categoria sono media-

la rincorsa degli indici, mentre altri sono stati sicuramen-

mente superiori rispetto a quelle ottenute con le large

te meno brillanti.

cap, anche se non si tratta di percentuali clamorosamen-

Il migliore, comunque, in questo lasso di tempo è sta-

te più alte.

to Edmond De Rothschild Am Edr Us Value & Yield C, che

Ma vediamo di seguito il parere di due gestori di fon-

ha realizzato +17,68%. Lo stesso prodotto è leader anche

di azionari America sulle opportunità che ancora offre

a un anno, con +19,29%. Bene sui sei mesi anche il Frank-

questo mercato.

I

Dennis Montagna, gestore del fondo Arca Azioni America

Tecnologia e banche Siete ancora ottimisti sul mercato azionario Usa?

500, ha superato i livelli record subito dopo. La prima os-

«Dall'inizio dell'anno gli indici americani si sono apprezza-

servazione da fare, al di là dei numeri assoluti, è ricordare

ti in modo interessante: il Dow Jones ha segnato nuovi

che ciò avviene a poco più di quattro anni dalla crisi di

massimi, mentre quello più generale, lo Standard&Poor’s

Lehman Brothers e che si tratta di una dimostrazione di

segue a pag. 40

FONDI&SICAV/Aprile 2013

35


Wall Street ai massimi I fondi comuni

I primi 50 fondi azionari America Volat. ann 6 mesi

Sharpe 6 mesi

17,684

11,703

0,343

13,531

10,185

0,337

125.413.329

13,430

12,403

0,232

GB0030926959

1.197.281.684

12,913

10,593

0,259

IE0004135897

722.639

11,784

10,869

0,239

Eur

LU0267734829

122.571.982

11,475

10,692

0,201

BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Basic Value (Euro Hedged) A2 Cap.

Eur

LU0200685153

78.933.557

11,465

11,017

0,202

Synergia Azionario Usa

Eur

IT0004464324

5.424.000

11,192

7,987

0,337

Invesco Funds Sicav Us Structured Equity E

Eur

LU0149505165

5.071.495

10,921

10,696

0,243

Raiffeisen Capital Manag. Azionario Usa R Acc.

Eur

AT0000764766

7.560.856

10,271

9,919

0,273

Acomea America A1

Eur

IT0000382108

18.720.000

10,250

8,341

0,251

Symphonia Azionario Usa

Eur

IT0003391650

25.443.000

10,069

8,255

0,310

Pioneer Am Sa Pioneer Funds - North American Basic Value E Cap.

Eur

LU0243702080

15.629.802

9,724

9,613

0,256

Bny Mellon Global Funds Plc Bny Mellon S&P 500 Index Tracker A

Eur

IE0004234476

1.809.041

9,387

9,376

0,212

Ailis Funds Equity Usa Blue Chips

Eur

IE0002058836

7.515.205

9,329

9,932

0,205

Eurizon Azioni America

Eur

IT0001050126

330.219.000

9,258

9,781

0,208

Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Research Value E Cap.

Eur

LU0347183856

28.448.210

9,186

9,780

0,243

Nextam Partners Sicav Multimanager American Equity I

Eur

LU0295645401

25.243.126

9,151

8,342

0,239

Nord Est Fund Sa Azionario Stati Uniti R Cap.

Eur

LU0140695346

26.305.267

9,012

10,039

0,195

Ignis International Funds Plc North American I Acc.

Eur

IE00B288G230

57.591

8,760

10,291

0,212

Azimut Trend America

Eur

IT0001055075

33.951.000

8,674

8,892

0,190

Allianz Global Selection Funds Plc Allianz Usa Fund B

Eur

IE00B1G9Z917

8,525

9,839

0,186

Az Fm Sa American Trend A-Az Fund

Eur

LU0107998642

58.329.988

8,380

9,663

0,165

BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Flexible Equity (Euro Hedged) A2 Cap.

Eur

LU0200684693

80.213.694

8,374

10,208

0,183

Investitori America

Eur

IT0003160204

27.786.000

8,342

8,345

0,213

Rossini Lux Fund Sa Azionario Nord America R

Eur

LU0208480813

2.269.907

8,213

9,504

0,177

Eurofundlux American Equity B Cap.

Eur

LU0134132587

31.653

8,003

11,009

0,170

Mediolanum If - Challenge Ltd North American Equity L - A

Eur

IE0004878413

1.452.316.038

7,974

9,569

0,192

Arca Azioni America

Eur

IT0001033502

275.072.000

7,813

9,374

0,171

Ubs (Lux) Equity Sicav Usa Value (Eur) P Acc.

Eur

LU0236040357

4.678.513

7,716

13,858

0,089

Pioneer Azionario America A

Eur

IT0001029880

194.744.000

7,669

11,239

0,118

Fondo Alto America Azionario

Eur

IT0001338414

88.278.000

7,618

8,851

0,179

Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Research E Cap.

Eur

LU0085424652

557.326.300

7,530

10,468

0,182

Fideuram Fund Equity Usa

Eur

LU0096628390

520.825.501

7,435

10,089

0,183

Bnl Azioni America

Eur

IT0000388808

45.844.000

7,396

10,847

0,133

Ubi Pramerica Azioni Usa

Eur

IT0003242440

286.676.000

7,381

11,293

0,128

Fideuram Gestions Sa (Fonditalia) Equity Usa Blue Chip (F09) R

Eur

LU0058496679

371.510.138

7,381

10,077

0,180

Rovere Sicav Azionario Nord America Ic

Eur

LU0394765332

17.675.540

7,371

10,027

0,138

Pioneer Institutional Funds Sa Institutional 29

Eur

LU0607744983

1.343

7,051

9,402

0,176

Ubs (Lux) Key Selection Sicav Us Equities (Eur) P Acc.

Eur

LU0155373292

2.690.287

6,694

12,042

0,189

Allianz Azioni America

Eur

IT0000386562

181.254.000

6,308

9,333

0,122

Mediolanum If - Best Brands Ltd Us Collection L - A

Eur

IE0005372184

169.187.542

6,212

10,177

0,143

Bg Selection Sicav North America Equities A

Eur

LU0348391078

107.520.709

6,123

9,487

0,144

Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Fundamental Growth E Cap.

Eur

LU0347184581

34.102.899

5,714

10,575

0,148

Allianz Global Investors Luxembourg Sa Allianz Us Equity Fund Ct

Eur

LU0256844787

9.672.785

5,481

10,323

0,111

Prima Geo America A

Eur

IT0001095428

173.142.000

5,438

9,671

0,108

Anima Prima Funds Plc Anima U.S. Equity Prestige

Eur

IE0032476776

176.327.467

5,338

10,336

0,094

Anima America A

Eur

IT0001040093

186.668.000

5,275

9,725

0,105

Ubs (Lux) Equity Sicav Usa Growth (Eur Hedged) P Acc. Hedged

Eur

LU0511785726

159.973.302

4,920

12,404

0,062

Axa World Funds Sicav Framlington American Growth A Cap.

Eur

LU0361788507

499.004.651

1,271

11,683

-0,023

Descrizione

Valuta

Isin

Edmond De Rothschild Am Edr Us Value & Yield C

Eur

FR0010589044

321.478.883

Franklin Templeton If Sicav Franklin U.S. Focus A Acc. - H1

Eur

LU0352131717

2.358.385

M&G International Invest. M&G North American Value A Acc.

Eur

GB00B0BHJH99

M&G International Invest. M&G American A Acc.

Eur

Bny Mellon Global Funds Plc Bny Mellon U.S. Equity A

Eur

Equity Usa H Cap.

36

FONDI&SICAV/Aprile 2013

Patrimonio

Perf. 6 mesi


Perf. 1 anno

Volat. ann 1 anno

Sharpe 1 anno

Perf. 3 anni

Volat. ann 3 anni

Sharpe 3 anni

Perf. 5 anni

Volat. ann 5 anni

Sharpe 5 anni

54,404

22,718

0,054

35,564

25,994

0,039

19,299

12,571

0,211

31,704

17,814

0,076

4,559

14,907

0,088

18,417

19,057

0,044

14,440

15,296

0,104

34,455

18,576

0,080

16,810

12,742

0,144

34,620

17,111

0,084

45,814

20,493

0,050

11,706

12,977

0,092

36,396

16,036

0,093

35,957

19,035

0,042

10,30

14,534

0,098

30,619

16,897

0,069

17,749

19,712

0,023

8,233

13,881

0,083

20,237

17,813

0,046

7,236

21,068

0,010

12,761

10,757

0,183

19,007

17,385

0,052

14,326

12,404

0,127

31,585

16,951

0,080

35,651

19,40

0,043

17,909

9,959

0,193

42,596

15,973

0,106

50,337

18,783

0,059

10,901

10,421

0,155

24,565

14,953

0,070

28,424

16,714

0,037

12,308

10,774

0,184

22,959

17,994

0,060

35,966

20,620

0,040

16,346

9,719

0,170

28,568

14,338

0,079

31,021

16,814

0,039

15,138

9,939

0,201

40,869

14,874

0,106

45,903

18,538

0,052

14,679

10,334

0,192

40,449

14,838

0,106

42,045

18,795

0,049

15,574

10,177

0,198

33,809

14,137

0,091

41,902

17,021

0,050

14,425

9,983

0,149

34,301

15,550

0,085

13,565

9,323

0,179

23,731

13,799

0,067

19,018

18,372

0,023

12,321

12,233

0,158

22,374

19,383

0,057

24,063

23,122

0,030

15,257

14,131

0,159

43,314

17,135

0,10

44,138

19,450

0,051

10,680

9,666

0,150

26,001

11,784

0,082

23,594

14,375

0,027

14,083

10,363

0,180

38,344

15,220

0,099

43,214

19,088

0,049

10,152

10,486

0,134

24,175

12,630

0,074

18,197

16,205

0,019

5,962

12,902

0,058

19,874

18,551

0,044

3,413

20,820

0,005

13,673

8,733

0,204

38,980

12,795

0,114

43,721

15,116

0,056

12,353

9,812

0,167

32,545

15,211

0,085

34,082

18,836

0,039

11,741

11,396

0,115

31,613

15,330

0,086

31,252

19,318

0,038

12,578

9,599

0,143

32,009

13,373

0,094

28,005

17,455

0,036

12,776

9,90

0,171

34,670

13,806

0,095

41,950

16,351

0,051

5,40

15,562

0,049

12,845

19,463

0,027

-10,531

25,143

-0,004

8,503

11,355

0,124

32,179

16,180

0,078

15,175

17,698

0,014

12,932

9,247

0,186

31,183

13,736

0,088

40,430

14,888

0,052

12,846

10,039

0,133

41,537

15,349

0,104

53,558

17,563

0,063

11,257

10,721

0,113

28,906

15,127

0,080

28,062

19,254

0,035

5,480

11,958

0,080

33,204

16,415

0,083

36,827

17,860

0,045

7,336

11,703

0,099

25,822

15,692

0,066

36,296

17,323

0,043

11,228

10,816

0,111

23,019

14,491

0,067

24,480

17,546

0,031

8,803

10,877

0,116

29,211

16,330

0,074

14,240

9,605

0,155

8,017

11,827

0,133

26,893

16,959

0,069

35,440

21,816

0,034

7,175

10,364

0,10

24,244

14,408

0,067

33,962

16,638

0,041

7,880

9,419

0,097

20,508

15,888

0,060

19,246

19,717

0,026

6,829

9,045

0,088

14,933

16,30

0,046

12,403

9,580

0,136

52,642

14,305

0,136

7,166

12,987

0,099

24,270

16,425

0,064

35,431

20,669

0,040

11,034

10,002

0,149

29,751

13,962

0,082

32,123

15,905

0,039

11,047

10,001

0,149

31,506

15,044

0,083

29,579

18,190

0,034

10,663

9,942

0,147

35,479

12,524

0,106

46,292

14,484

0,060

3,282

13,758

0,049

3,893

11,667

0,069

41,641

16,883

0,095

FONDI&SICAV/Aprile 2013

37


Wall Street ai massimi I fondi comuni

I primi 50 fondi azionari small cap America Descrizione

Valuta

Isin

Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Us Small Cap Opportunity A Acc.

Eur

IE00B19Z4C24

AllianceBernstein Sa Us Small And Mid-Cap Portfolio I Acc. Hedged

Eur

LU0511384819

Threadneedle Invest. Services Ltd Tif - American Smaller Companies Rn Acc

Eur

GB00B0WGY707

Perf. 6 mesi

Volat. ann 6 mesi

Sharpe 6 mesi

20,176046

13,058915

0,344049

18,500797

12,36995

0,302469

188551206,4

18,479331

10,326962

0,377201

Patrimonio 15033192

AllianceBernstein Sa Us Small And Mid-Cap Portfolio A Acc. Hedged

Eur

LU0511384579

18

12,401993

0,291591

Parvest Sicav Parvest Equity Usa Mid Cap I Cap.

Usd

LU0154245913

84471589,01

17,590856

12,044441

0,297947

Ubs (Lux) Equity Fund Sa Mid Caps Usa P Acc.

Usd

LU0049842262

139743208,6

17,390665

11,071435

0,330631

Aberdeen Global Sicav American Smaller Companies I2

Usd

LU0566484704

38389974,34

17,021992

12,160226

0,313962

JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Smaller Companies B Acc.

Usd

LU0492127989

40821087,01

16,476768

9,769013

0,366281

Natixis If (Lux) I Sicav Vaughan Nelson Us Small Cap Value Ic

Usd

LU0183517142

39826618,3

15,79522

10,942843

0,289948

Oyster Sicav Us Value Eur

Eur

LU0362174053

1699249,335

15,034441

11,75859

0,272564

Bnp Paribas L1 Equity Usa Small Cap I

Usd

LU0159663862

159303375,7

14,99232

11,810904

0,265409

T. Rowe Price Funds Sicav Us Smaller Companies Equity A

Usd

LU0133096635

177827219,6

14,917127

9,879663

0,338823

Bnp Paribas L1 Equity Usa Small Cap Classic/Cap.

Eur

LU0531771151

1038355,59

14,311581

11,80583

0,251919

BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Small & Midcap Opportunities D2 Cap.

Usd

LU0341384864

42445442,78

14,151345

10,059729

0,309549

Vg Sicav Us Equity I Acc.

Usd

LU0139451362

3747383,123

14,020653

9,446301

0,306967

Bnp Paribas L1 Equity Usa Small Cap Classic/Hedge

Eur

LU0293286687

10280838,35

13,771423

12,498179

0,233912

BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Small & Midcap Opportunities A2 Cap.

Eur

LU0171298648

230746840,8

13,718181

9,953936

0,305901

Callander Fund Asset C2

Eur

LU0167130078

4638255,16

13,710712

12,090678

0,228809 0,219385

Eurizon Azioni Pmi America

Eur

IT0001007274

186301000

13,229444

11,154367

Franklin Templeton If Sicav Franklin U.S. Small-Mid Cap Growth I Acc.

Usd

LU0260866982

7402034,426

13,008907

10,850047

0,267144

Janus Capital Us Venture A Acc.

Usd

IE0009354923

12,839191

11,816873

0,272047

Schroder Isf Sicav Us Smaller Companies A Acc.

Usd

LU0106261612

140577188

12,59934

10,050876

0,291807

Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity A Acc.

Eur

LU0248178732

27817148,52

12,593012

9,601125

0,297407

Franklin Templeton If Sicav Franklin U.S. Small-Mid Cap Growth A Acc.

Usd

LU0122613226

48661296,1

12,567049

10,937789

0,25548

JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth X Acc.

Usd

LU0143811122

7775,4451

12,426803

11,176259

0,254451

Goldman Sachs Funds Sicav Us Small Cap Core Equity Portfolio Base (Acc.) (Close)

Usd

LU0234576444

379810,947

12,381024

12,239994

0,199629

Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity A1 Acc.

Eur

LU0248177338

47862512,14

12,356751

9,589962

0,291549

Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Mid Cap Value E Cap.

Eur

LU0133618602

57416531,6

12,297586

9,85021

0,283771

Goldman Sachs Funds Sicav Us Small Cap Core Equity Portfolio E Close Acc.

Eur

LU0234683018

339714,93

12,057416

12,495608

0,189084

Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Smaller Companies A Acc.

Eur

IE00B19Z6G02

11089201

12,031154

12,086186

0,212352

Goldman Sachs Funds Sicav Us Small Cap Core Equity Portfolio E Snap Acc.

Eur

LU0234682986

810793,79

12,014787

11,902796

0,194673

JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth B Acc.

Usd

LU0129463765

17595832,36

11,933257

11,109416

0,245666

Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Mid Cap Value F Cap.

Eur

LU0133619675

12079992,64

11,890806

9,850674

0,273331

Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Smaller Companies A Acc.

Usd

IE00B19Z6F94

194517396

11,775553

11,713139

0,210552

Pramerica Worldwide Ip Us Value A

Eur

LU0140785683

56867,06

11,764706

9,54914

0,264861

Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity C Acc. Hedged

Eur

LU0334663407

17931183,11

0,238931

Janus Capital Us Venture A Acc.

Eur

IE0009534169

Pramerica Worldwide Ip Us Value A

Usd

LU0037722500

JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth A Acc.

Usd

Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Smaller Companies E Acc. Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity A Acc. Hedged JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth D Acc. Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity B Acc. Hedged

11,604731

9,734272

11,584089

12,58644

0,211151

20699562,83

11,555197

9,700497

0,248975

LU0210535976

21957857,09

11,500063

11,123562

0,234022

Usd

IE00B56HKL06

2578412,254

11,355882

11,706192

0,201748

Eur

LU0334663233

6071747,94

11,233035

9,720473

0,229678

Usd

LU0117881226

9882590,778

11,075523

11,08045

0,227437

Eur

LU0334663316

13319191,41

10,907651

9,715696

0,221347

Janus Capital Perkins Us Strategic Value A Acc.

Usd

IE0001256803

9,892155

9,066656

0,25678

Amundi Funds Sicav Equity Us Growth Au Cap.

Usd

LU0568604101

15884601,91

9,308349

12,628109

0,126696

Ubs (Lux) Equity Fund Sa Small Caps Usa P Acc.

Usd

LU0038842364

292687464,6

9,289347

13,137337

0,151854

Amundi Funds Sicav Equity Us Growth Su Cap.

Usd

LU0568604796

15884601,91

9,100682

12,622396

0,122229

Janus Capital Perkins Us Strategic Value A Acc.

Eur

IE0001257090

8,56334

9,420011

0,182717

BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Small & Midcap Opportunities X2

Usd

LU0462856625

16240669,12

4,277273

8,893012

0,112948

Az Fm Sa Alpha Manager Thematic B-Azimut

Eur

LU0262753345

30973014,02

3,814064

6,7984

0,11428

38

FONDI&SICAV/Aprile 2013


Perf. 1 anno

Volat. ann 1 anno

Sharpe 1 anno

Perf. 3 anni

Volat. ann 3 anni

Sharpe 3 anni

20,713292

13,606318

0,176351

50,77553

23,114211

0,089829

15,5521

15,422926

0,132414

18,48662

13,856637

0,141026

47,722043

19,872711

0,097249

Perf. 5 anni

Volat. ann 5 anni

Sharpe 5 anni

98,091085

21,977398

0,089881

14,71361

15,422707

0,125788

19,502103

13,478457

0,200632

50,139558

20,174398

0,098043

81,501116

24,993742

0,069646

14,109791

12,14937

0,121148

29,984856

20,017276

0,066338

68,656483

24,219192

0,068059

17,630663

15,10559

0,128377

20,190428

11,575739

0,193164

17,323119

12,004762

0,198529

45,064474

19,124105

0,09551

97,086718

22,227662

0,087182

8,418601

14,937207

0,105408

14,094757

18,729564

0,033462

14,092664

13,069278

0,164116

56,501742

21,085269

0,105396

86,126305

24,952945

0,077217

19,846351

11,469848

0,199691

59,048428

18,137723

0,121652

108

21,320037

0,097677

0,151762

12,771658

13,070454

12,972548

11,50815

0,115385

34,054467

18,912708

0,076015

61,189835

21,339042

0,063187

20,616635

10,684448

0,255802

30,649105

18,625636

0,07609

28,055911

21,416025

0,031341

7,781727

15,316265

0,112374

12,165143

11,344644

0,106554

31,376892

18,558645

0,071137

55,09878

21,14346

0,058533

8,543592

16,243447

0,07567

22,941543

21,057709

0,042762

2,699253

24,891134

0,009466

13,574102

12,679643

0,160577

36,681352

18,688459

0,080563

65,603071

22,003913

0,065614

11,277781

12,10269

0,095417

49,149047

19,569763

0,100167

83,08558

22,646171

0,081281

17,655458

12,014354

0,176174

58,947263

19,083326

0,117581

80,208784

24,085608

0,076716

15,428018

11,499827

0,144941

38,368779

17,388648

0,089866

61,988815

20,797365

0,067339

12,793713

11,2057

0,116997

36,815725

15,742034

0,0907

62,041672

18,697899

0,069738

10,326116

12,187163

0,085008

45,723839

19,59484

0,094908

74,581425

22,692133

0,075327

13,551866

12,855024

0,120702

55,82892

21,830079

0,104268

13,295654

13,149928

0,174673

54,126796

21,749149

0,100429

78,171954

25,63385

0,071863

12,300797

11,194563

0,111633

35,083866

15,737985

0,086982

59,28891

18,663383

0,067273

11,78528

10,223633

0,111054

29,23699

16,840829

0,068681

41,419777

19,548775

0,047849

13,030888

13,261662

0,168992

51,29199

21,232577

0,09788

72,713864

25,41012

0,068604

9,641615

13,321885

0,067022

34,863064

18,97026

0,07366

13,165266

12,660067

0,125122

53,807107

20,29804

0,103652

77,71261

23,756947

0,072984

12,499701

12,813191

0,111354

51,496952

21,796002

0,098503

81,862575

24,498501

0,07558

10,961634

10,21738

0,100963

26,366559

16,786445

0,062652

36,180188

19,511155

0,042527 0,052795

9,603231

13,619429

0,067434

36,298814

20,263847

0,075693

12,411032

10,98738

0,171874

36,006459

17,624686

0,082164

50,955795

22,339892

7,751102

12,108169

0,082826

30,17925

16,419527

0,066364

31,378138

19,84588

0,038902

11,896431

13,811921

0,126385

47,373272

19,185666

0,092217

39,164491

25,112611

0,047348

12,670643

10,874145

0,168942

36,179598

17,374138

0,083371

52,91837

22,217137

0,054661

11,564735

12,834567

0,102123

47,936307

21,833698

0,093464

75,187651

24,450375

0,071387

8,78193

13,625012

0,059754

33,258858

20,207628

0,070653

7,039644

12,113882

0,075203

27,549669

16,426253

0,060596

26,933216

19,848334

0,034112

10,799915

12,848642

0,09439

44,775012

21,784126

0,088885

68,806426

24,409452

0,067231

6,390049

12,107918

0,068258

25,23751

16,417594

0,055489

23,280889

19,840475

0,030051

13,023297

9,038568

0,145454

26,91318

14,962555

0,071464

51,102406

19,06001

0,059798

1,940939

14,919393

0,032381

23,254869

21,336892

0,049858

35,812203

24,872059

0,042417

11,51546

14,308564

0,088852

55,069613

22,127413

0,100088

60,431709

25,299052

0,061413

1,619048

14,885616

0,029945

7,347796

11,274062

0,082255

17,278287

15,483392

0,037614

16,56535

20,700039

0,023731

6,340205

11,878311

0,084041

46,839909

19,09496

0,089831

3,505645

10,119893

0,040242

5,993307

16,262656

0,01792

-11,752786

17,67982

-0,029538

FONDI&SICAV/Aprile 2013

39


Wall Street ai massimi I fondi comuni

forza del mercato americano grazie alle politiche accomo-

valutazioni, il mercato appare ben prezzato, ovvero i valo-

danti messe in campo. La seconda nota è che gran parte

ri delle società riflettono in larga parte i risultati economi-

del rally è stato realizzato nei primi giorni dell'anno, quan-

ci correnti».

do si sono avute le prime parziali decisioni in merito al

Quali sono i settori più interessanti da cavalcare in que-

problema del fiscal cliff, cioè l'insieme di manovre fiscali e di politica economica che possono o potranno avere un

sta fase?

impatto molto significativo sulla crescita dell'economia

«Il listino americano offre buone occasioni e spunti, in par-

americana. L'altra parte del guadagno del mercato è stata

ticolare se lo si confronta con altre asset class i cui rendi-

possibile grazie al miglioramento di alcuni indicatori ma-

menti sono a livelli particolarmente bassi. Il settore finan-

croeconomici, come i recenti numeri sulla disoccupazione

ziario, grazie alla ripresa del ciclo economico, sembra of-

e i dati sul mercato delle case, e da alcuni risultati delle

frire nel medio-lungo periodo buone opportunità di gua-

aziende Usa che si sono dimostrati migliori delle attese.

dagno: le banche hanno la possibilità di vedere incremen-

Anche i recenti dati delle vendite al dettaglio supportano

tare la loro redditività e potranno aumentare il ritorno agli

una visione positiva della ripresa in atto».

investitori puntando su dividendi e buyback. Anche la tecnologia sembra pronta nei prossimi mesi a dare qualche

Quindi ritenete che il rally sia destinato a continuare...

soddisfazione, dopo un certo stallo sia nei prezzi sia nei ri-

«Il tono di sottofondo è positivo e lascia ben sperare in ul-

sultati finanziari. Alcuni settori difensivi hanno, al mo-

teriori movimenti rialzisti su un orizzonte temporale di

mento, valutazioni abbastanza elevate, però riescono a

medio/lungo periodo. Tuttavia nel breve non è da esclude-

mantenere un profilo di crescita e un valore decenti, in

re una correzione, in quanto a nostro giudizio vi sono al-

particolare nei confronti delle corrispondenti emissioni

cuni elementi che impongono cautela. Questa nostra per-

corporate».

plessità si fonda sulle seguenti considerazioni: per prima cosa sarà difficile avere nuove revisioni al rialzo dei pro-

Come vedete il dollaro?

fitti aziendali, sia a livello di fatturato sia di margini, (le

«Ci aspettiamo un modesto apprezzamento della valuta

aziende americane hanno già iniziato ad abbassare le pre-

statunitense e ciò potrebbe dare un aiuto anche alle espor-

visioni di crescita e di utili per l'anno corrente); poi nei

tazioni della zona euro. La correlazione inversa tra valuta e

prossimi due mesi il dibattito politico si farà particolar-

listini azionari si è affievolita e quindi non pensiamo che

mente caldo in quanto occorre risolvere sia la parte rima-

necessariamente un rafforzamento del cambio possa im-

nente del fiscal cliff, tanto quella che riguarda il tetto

pattare nel medio periodo in modo significativo i listini».

massimo del debito americano (il debt ceiling). Pur aspettandoci una soluzione positiva dal dibattito politico, cre-

Credete che nel lungo termine la politica ultra espansiva

diamo che l'incertezza possa determinare, come minimo,

adottata dalla Federal Reserve, oltre a sostenere e ali-

una pausa nel breve per i corsi azionari. Inoltre a livello di

mentare le quotazioni azionarie, possa sfociare in un’accelerazione dell’inflazione? «La Federal Reserve è molto attenta a questo tema e lo tiene costantemente monitorato; nel breve termine credo che la preoccupazione maggiore sia la crescita economica e non l’inflazione. È possibile che nel medio periodo si avrà un'inflazione leggermente superiore a quanto previsto, ma ciò non dovrebbe avere un effetto negativo sui valori azionari. Per quanto riguarda il lungo termine, ho ancora abbastanza fiducia che il problema dell’inflazione potrà essere ben gestito, in quanto la Fed ha dimostrato di proDENNIS MONTAGNA, DEL FONDO

AMERICA

40

FONDI&SICAV/Aprile 2013

GESTORE

ARCA AZIONI

grammare e di agire in modo ordinato ed efficace e ha molto spazio di manovra per calmierare eventuali punte inflative»

I


Matteo Dirupati, gestore del fondo AcomeA America

Ulteriore crescita in mano alla politica Credete che il trend rialzista possa continuare anche nel

«Intorno al livello di cambio dollaro/euro a 1,30 siamo co-

2013? Quali sono i fattori che lo supportano e quali in-

perti al 25% sulla divisa statunitense, in ragione del fatto

vece sono in grado di minarlo?

che la politica monetaria espansiva della Fed e l’interesse

«La continuazione o l’interruzione del trend rialzista non

dell’amministrazione Obama non vanno a favore di un dol-

determina la composizione dei nostri fondi: AcomeA Sgr

laro forte. Tuttavia nel momento in cui l’economia reale

non gestisce gli investimenti basandosi su previsioni, ma

dovesse mostrare segnali di marcato recupero, anche la di-

agisce sulla base di una strategia contrarian focalizzata

visa statunitense potrebbe beneficiarne. Può essere ingan-

sulla scelta dei titoli. Il trend rialzista è generato da un mi-

nevole attribuire una correlazione diretta alla variazione

glioramento dello scenario macroeconomico statunitense,

delle divise in rapporto all’andamento dei listini azionari».

supportato da una politica monetaria fortemente espansiva messa in atto dalla Fed e da un’eccellente stagione de-

Credete che nel lungo termine la politica ultra espansiva

gli utili, che mostra forti segnali di recupero di redditività.

adottata dalla Federal Reserve, oltre a sostenere e ali-

I fattori in grado di minare lo scenario rialzista sono ricon-

mentare le quotazioni azionarie, possa sfociare in un’ac-

ducibili a questioni meramente politiche in merito ai tagli

celerazione dell’inflazione?

di spesa pubblica e al tetto sul debito pubblico».

«L’eventualità di un rialzo dell’inflazione è molto concreta in relazione all’entità delle politiche accomodanti messe in

Qual è la vostra asset allocation? In quali settori del li-

atto dalla Fed e il governo stesso la vedrebbe con favore

stino Usa credete sia possibile individuare opportunità

quale rimedio meno ingrato per ridurre il peso del debito

d’investimento dalle prospettive interessanti?

sul sistema economico americano».

I

«In questo momento siamo investiti intorno all'85%. Utilizzando un approccio bottom-up, troviamo maggiori opportunità di investimento all’interno dei comparti ciclici e delle società di media e piccola capitalizzazione che operano nel settore tecnologico».

Qual è la vostra view sul dollaro Usa? Quali potenziali ripercussioni sui listini sono ascrivibili alle oscillazioni del-

MATTEO DIRUPATI,

le quotazioni della divisa?

DEL FONDO

GESTORE

ACOMEA AMERICA

FONDI&SICAV/Aprile 2013

41



&

PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV

PROMOTORI&CONSULENTI

Aprile 2013

Professione

Recruiting

Consulenza

Continua a calare il numero dei Pf

Tornano i mega-bonus

C’è anche chi difende il modello inglese

Intervista a Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps

«Guardiamo avanti per crescere»


Promotori&Consulenti Parla Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps

Puntiamo sempre più sulla rete di Massimiliano D’Amico

da donne e uomini che hanno dimostrato di sapere operare in ogni con-

S

enza dubbio, Banca Mps non

dizione, anche in uno scenario per

sta attraversando il momento

nulla semplice come l’attuale, resi-

migliore negli oltre cinque

stendo in molti casi alle offerte dei

secoli della sua gloriosa storia. Con il

competitor. Queste persone rappre-

nuovo management, la banca sene-

sentano un reale valore aggiunto per

se, tuttavia, non solo è decisa a

la banca. La scelta di rafforzare l’im-

lasciarsi alle spalle l’ingombrante

pegno sulla rete di promozione

banca senese conferma la

passato recente, ma è pronta a pun-

finanziaria si spiega, inoltre, con la

tare con ancora più decisione sul

necessità di avere una struttura di

centralità del business della

canale della promozione finanzia-

professionisti che contribuisca a rag-

ria. In occasione dell’evento riserva-

giungere l’obiettivo primario di Mps,

promozione finanziaria. Una

to ai membri del Top Club tenutosi

ovvero tornare a conquistare nuove

recentemente a Verona, l’ammini-

quote di mercato. Con la consapevo-

strategia che avrà i suoi capisaldi

stratore delegato, Fabrizio Viola,

lezza che ci troviamo di fronte a una

spiega quali strategie metterà in

clientela sempre più evoluta, mag-

campo l’istituto di Rocca Salimbeni

giormente preparata e in grado di

per rilanciare la rete promotori.

valutare meglio che in passato la

In una delle fasi più complicate della sua pluricentenaria storia, la

nel reclutamento per inserire i migliori professionisti, nella

qualità del servizio ottenuto e dei Banca Mps punta sulla rete di promo-

prodotti proposti, i nostri promotori

zione finanziaria anche in questa fa-

finanziari rappresentano senz’altro

se non certo semplice?

gli interlocutori più adatti per

«Assolutamente sì. La crescita di

rispondere a questa esigenza. Tradi-

Banca Mps dipenderà principalmen-

zionalmente i professionisti della

te dalla capacità di confrontarsi con

rete hanno dimostrato, infatti, di

questo senso il progetto della

un mercato sempre più competitivo.

sapere garantire una consulenza di

In questo ambito si colloca il grande

assoluto valore, specie nell’ottica di

banca on-line, che rappresenta

sforzo commerciale che la banca sta

una pianificazione del patrimonio di

facendo grazie all’impegno del suo

lungo periodo. Questo fondamenta-

una novità assoluta e un capitolo

personale di rete, che nelle ultime

le principio, ovviamente, vale per

settimane è diventato spesso straor-

tutte le attività di relazione commer-

fondamentale del nostro piano

dinario. Accanto all’attività bancaria

ciale con la clientela, nell’ottica di

di tipo tradizionale si colloca la rete

alzare costantemente il livello quali-

di promozione finanziaria composta

tativo del rapporto cliente-banca».

fidelizzazione della rete e nelle attività per lo sviluppo della clientela. «Guardiamo avanti e in

industriale, sta prendendo corpo» 44

Aprile 2012


«

Nelle

prossime

settimane saremo in grado di rendere pubblici i dettagli della strategia di sviluppo fondata

»

sul canale web

Quali strategie adotterete per raffor-

Mps, una volta di più, l’importanza

e un capitolo fondamentale del no-

zare il legame della banca con la rete?

della promozione finanziaria. Inoltre,

stro piano industriale, sta prendendo

«Proprio per confermare e rafforzare

fermo restando che non siamo dispo-

corpo e nelle prossime settimane,

la vicinanza alla struttura della pro-

sti a ridurre l’attenzione sulle attività

prevedibilmente, saremo in grado di

mozione finanziaria, la banca parte-

volte a rafforzare il business, specie i

rendere pubblici i dettagli della stra-

ciperà attivamente, con la presenza

piani di reclutamento per inserire i

tegia di sviluppo fondata sul canale

del presidente e mia, ai roadshow che

migliori professionisti, la fidelizza-

web».

la rete terrà nei prossimi mesi in giro

zione dei membri della rete di consu-

per l’Italia. Una lunga serie di appun-

lenza e le attività per lo sviluppo del-

A differenza di alcune banche che

tamenti sul territorio che saranno

la clientela, in linea con il nostro pro-

hanno deciso di avere la rete svincola-

utili a consolidare i rapporti con i

getto commerciale, guardiamo avan-

ta e autonoma, Mps ha integrato la

clienti già acquisiti e ad avviarli con

ti e in questo senso la banca on-line,

struttura della promozione finanzia-

quelli potenziali, che confermano per

che rappresenta una novità assoluta

ria all'interno del gruppo. Crede che

Aprile 2012

45


Promotori&Consulenti Parla Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps Mario Incrocci, responsabile nazionale della rete promotori di Banca Mps

Pf un mestiere che cambia uò dirsi conclusa l’emorragia dei pro-

milioni di euro, superi abbondantemente

motori finanziari?

quota 20 milioni».

P

«Non credo che si possa parlare di un’emorragia. Ritengo, invece, che sia cambiato radi-

Come si sta evolvendo la promozione?

calmente il mestiere. Negli ultimi anni c’è

«Il fattore nuovo, destinato a cambiare le

stato un evidente appiattimento delle com-

prospettive della professione, è che il model-

missioni per i clienti e dunque delle compen-

lo tradizionale tipico del settore bancario

sation per le reti e, oltre a ciò, sono aumenta-

non risulta più in linea con le esigenze del

promozione sia destinato a riconfermarsi e

ti i costi industriali delle aziende di settore.

mercato. I vantaggi dei servizi di internet

a essere recepito anche da altri operatori del

Fino a poco tempo fa un promotore dal por-

banking sono evidenti a tutti: i clienti, i gio-

settore finanziario».

tafoglio consolidato di 5 miliardi di lire era

vani in particolare, sono ormai autosuffi-

un signor professionista, mentre oggi è spes-

cienti e possono accedere in totale autono-

Parlando di reclutamento, crede che il cal-

so oggetto del demarketing della sua azien-

mia a tutti i servizi base della banca. In que-

ciomercato dei migliori professionisti sia

da, o in molti casi decide autonomamente di

sto processo di evoluzione, il futuro sarà

giunto al termine?

uscire dal mercato. Negli ultimi anni il setto-

senz’altro nelle piattaforme tecnologiche

« Il termine calciomercato non mi sembra il

re ha fatto un po’ di salutare pulizia, ma non

avanzate, ma anche e soprattutto nella con-

più appropriato, parlerei piuttosto di un

ritengo sia ancora sufficiente. Un altro 15-

sulenza finanziaria. Perché, se è vero che i

avviamento alla microimpresa del promo-

20% delle attuali strutture è infatti destinato

clienti possono comprare alcuni prodotti

tore che con il cambio di azienda ha un sur-

a dire addio alla professione. Questo fenome-

affidandosi alla grande distribuzione, è evi-

plus di lavoro e perde una quota più o meno

no dà la misura dell’evoluzione qualitativa

dente che se vogliono un abito su misura

grande della propria clientela. Possiamo

che ha interessato la promozione finanziaria.

devono assolutamente rivolgersi a un sarto.

comunque dire che il sistema della promo-

Certo non arriveremo al livello del mercato

E, quando si parla di pianificazione finan-

zione finanziaria sia diventato estrema-

americano,dove si contano professionisti con

ziaria di una famiglia, il fai da te appare

mente complesso, soprattutto per le figure

medie pro capite di 100 milioni di dollari di

largamente insufficiente e rende, al contra-

più giovani, tale da indurre le aziende del

patrimonio in gestione, ma auspico che nel

rio, indispensabile la presenza di un profes-

settore ad allargare il perimetro in cui

giro di 5-10 anni il portafoglio medio dei pro-

sionista specializzato. Ritengo quindi che il

orientare l’attività di reclutamento dei pro-

fessionisti italiani, che attualmente è di 12,5

modello di consulenza che caratterizza la

fessionisti affermati».

l’impostazione di Mps e, più in gene-

me Mps, che proprio in queste setti-

grandi potenzialità, nella pratica

rale, di quelle reti che puntano con

mane è impegnata, come tutti sanno,

quotidiana questa strategia eviden-

maggiore decisione sulle sinergie con

in un’opera di razionalizzazione e di

zia alcune criticità e non sempre si

la propria struttura bancaria, sia cor-

rilancio della banca tradizionale».

riesce a concretizzarla nel modo adeguato. Non si può trascurare che, di

retta?

46

«Riteniamo che proprio il progetto

Qualche tempo fa la parola d’ordine

fatto, esiste all’interno di una banca

della banca on-line e l’integrazione

sembrava essere multicanalità. Crede

un insieme di strutture, penso ad

dei servizi con il canale della promo-

che quell’epoca si possa definitiva-

esempio al canale private e al team

zione possa rappresentare l’opzione

mente dichiarare superata a vantag-

focalizzato sulla clientela corporate,

strategica migliore per la futura evo-

gio del cosiddetto cross selling?

che da sempre tendono ad agire in

luzione dell’attività di consulenza fi-

«Se dal punto di vista teorico e intui-

modo autonomo e mostrano nella

nanziaria all’interno di una banca co-

tivo il cross selling sembra avere

pratica una certa difficoltà a condivi-

Aprile 2012


dere le informazioni a disposizione. I

questa situazione, individuando le

erano stati avviati, ma non si erano

problemi sul fronte cross selling

barriere che impediscono di attuare

concretizzati. Chiaramente, all’inter-

nascono dunque, secondo il mio

un efficace cross selling, per mettere

no di questa strategia, la struttura

parere, nell’approccio, a volte, anco-

a disposizione della clientela tutti i

attiva nella promozione finanziaria

ra rigido e verticale adottato dalle

prodotti e i servizi che la banca è in

avrà un ruolo importante; le si richie-

banche, entrambi fattori che ovvia-

grado di offrire. Il nostro obiettivo, in

de di contribuire fattivamente insie-

mente rendono complicata la relazio-

questo come in altri ambiti, evidente-

me ai colleghi della rete tradizionale,

ne con il cliente. Mps sta facendo, vice-

mente, è riuscire a portare avanti con

al pieno raggiungimento degli obiet-

versa, un grosso sforzo per superare

successo progetti che nel passato

tivi del piano industriale».

I

Massimo Giacomelli, responsabile servizio Mps Promozione Finanziaria

La rete va bene L

e reti, con poche esemplari eccezioni, pa-

In linea con la filosofia multibrand, i prodot-

lesano dati di bilancio a volte deficitari.

ti di casa e di terzi garantiscono infatti ai no-

Come spiega questo fenomeno?

stri professionisti la stessa remunerazione e

«In un contesto di grave crisi economica e fi-

questo fattore rappresenta l’elemento di-

nanziaria, in realtà, le principali reti di pro-

stintivo della nostra offerta e un importan-

mozione finanziaria si sono distinte per ave-

te plus per i promotori delle altre reti che

re chiuso il bilancio dell’esercizio 2012 regi-

guardano con sempre maggiore interesse al

strando utili in grande crescita. Ritengo, al

modello adottato da Mps. In ogni caso, la ve-

contrario, che il problema dei conti deficitari

ra differenza riguardo l’advisory indipen-

riguardi principalmente i player più piccoli.

dente, basandoci sui dettami delle normati-

Sebbene l’industria della promozione finan-

ve europee, risiederà nella restituzione tota-

ziaria comprenda un gran numero di società,

le dei rebate ai clienti. Solo da lì potrà sorge-

specie negli ultimi cinque anni è sempre più

re la vera consulenza. Fino ad allora l’advi-

evidente che sono i player più grandi gli uni-

sory indipendente non esisterà. È bene sotto-

ci in grado di realizzare realmente economie

lineare che attualmente sul mercato ci sono

di scala e registrare buoni risultati, mentre la

solo due società che effettivamente restitui-

do l’obiettivo di inserire nel corso del 2013

ridotta dimensione di alcune società le rende

scono i rebate. Noi abbiamo intrapreso con

circa 70 professionisti, nei primi tre mesi del-

quasi invisibili, contribuendo alla loro gra-

decisione la strada della consulenza e at-

l’anno abbiamo dato il benvenuto a 10 pro-

duale espulsione dal mercato. Tornando a

tualmente gli asset under advisory hanno

motori di elevato standing. Si tratta, in ogni

noi, la struttura della promozione finanzia-

superato quota un miliardo di euro, riferibi-

caso, di un dato significativo in considera-

ria di Mps negli ultimi 10 anni ha fatto sem-

li a circa 10 mila clienti che hanno attivato

zione delle vicissitudini che hanno interes-

pre significativamente meglio dei 12 mesi

con la nostra banca un servizio di consulen-

sato la banca negli ultimi mesi: si sono

precedenti. Senza dimenticare che il piano di

za avanzata attraverso la piattaforma Per-

infatti interrotte molte trattative, anche in

rilancio della promozione finanziaria, parti-

sonal Advice».

fase avanzata, che avevamo impostato con alcuni professionisti pronti a iniziare un

to con l’operazione di fusione per incorporazione di Mps Banca Personale, è giunto a

Qual è il bilancio di questi primi tre mesi

nuovo percorso professionale nella nostra

dell’anno?

rete. Confidiamo, tuttavia, che le azioni

«Dal punto di vista della raccolta netta

intraprese dal nuovo management della

Come procede, invece, l’advisory a parcella?

gestita, i flussi di produzione risultano posi-

banca riportino il brand di Mps a essere

«Per Mps la consulenza è ormai un assunto.

tivi. Sul fronte del reclutamento, rispettan-

apprezzato come nel passato».

break even».

Aprile 2012

47


Promotori&Consulenti Una categoria in assestamento

Pochi arrivi, tante partenze di Massimiliano D’Amico

sato è anche influenzato dal fatto che i promotori che non erano professio-

N Il numero dei promotori finanziari

egli ultimi anni il numero dei

nalmente in attività hanno deciso di

promotori finanziari è stato

cancellarsi per non dovere sostenere

in costante discesa. Secondo i

economicamente l’onere Consob an-

dati Assoreti, dai 28.400 professioni-

nuale».

sti attivi del 2007 si è passati agli at-

«Assistiamo e assisteremo ancora

è destinato a scendere ancora.

tuali 23.500. Che si tratti di una posi-

a un processo di selezione naturale,

tiva fase di consolidamento del setto-

una diminuzione causata dalle uscite

Almeno è questa l’opinione dei

re, favorita dall’uscita di un buon nu-

di chi non riesce a offrire alla propria

mero di advisor diventati ormai mar-

clientela adeguate competenze», ri-

principali player, convinti che

ginali, o che si tratti dello scarso ap-

marca Fabio Cubelli, responsabile

peal di questa carriera, specie in un

della direzione rete e servizi bancari

lungo bear market, l’emorragia non

di Banca Fideuram. Secondo il mana-

l’abbandono di una buona

può dirsi, tuttavia, ancora conclusa.

ger ci troviamo di fronte a un proces-

«Non vorrei che la mia risposta

so di selezione delle migliori profes-

percentuale di consulenti diventati

fosse male interpretata o fraintesa»,

sionalità, come dimostra la crescita

conferma Stefano Lenti, responsabi-

costante delle masse gestite in Italia

ormai marginali. Il settore sembra

le area promozione finanziaria di Ubi

dai promotori finanziari. «Oggi», pro-

Banca Private Investment, «ma one-

segue Cubelli, «i clienti hanno più bi-

stamente non credo che l’emorragia

sogno di consulenza e di servizi pro-

possa considerarsi conclusa. Ritengo,

fessionali, ciò che da sempre offrono i

infatti, che questi mercati azionari e

nostri private banker. Infatti, in con-

saranno i professionisti del canale

obbligazionari, abbinati a una con-

trotendenza rispetto al mercato, Ban-

trazione dei margini, avranno un ef-

ca Fideuram registra da anni un trend

bancario a bilanciare le fuoriuscite

fetto ulteriormente negativo sul nu-

di crescita del numero degli advisor

mero dei promotori finanziari in atti-

anche grazie all’investimento sui gio-

vità». Inoltre, secondo Lenti, l’età me-

vani attraverso l’iniziativa Essere Fi-

dia di molti professionisti li porterà a

deuram Essere Consulente».

proseguirà anche nei prossimi mesi

mostrare, tuttavia, una certa vivacità e molti prevedono che

dal mondo delle reti. «Considerando i pochi ingressi e

smettere e i loro portafogli clienti sa-

Pur confermando nei suoi punti

l’età media degli advisor, crediamo

ranno presumibilmente spalmati su

fondamentali le stesse tesi, Duccio

colleghi che già operano in questo

Marconi, responsabile commerciale

sia plausibile un assestamento

settore. «Non dobbiamo però dimen-

della promozione finanziaria del Cre-

ticare», rimarca Lenti, «che il dato dei

dem, apre il capitolo dei professionisti

intorno ai 20 mila»

minori iscritti all’Albo rispetto al pas-

del canale bancario che, da tradiziona-

48

Aprile 2013


«

»

Gli esuberi più volte denunciati da diversi gruppi bancari sono lo specchio di una strategia non più attuale rispetto ai margini che si stanno assottigliando

le territorio di caccia delle reti, è desti-

Südtirol Bank si attende che saranno

espandersi in modo anche considere-

nato a diventare presumibilmente la

i professionisti del canale bancario a

vole».

nuova fucina per i promotori finanzia-

bilanciare le fuoriuscite dal mondo

Ma ci vorrà del tempo. Mayr pre-

ri del futuro. «Credo che da un lato»,

della promozione. «Più che alle po-

vede infatti forti resistenze nel realiz-

spiega Marconi, «continueranno a

tenzialità collegate alla domanda»,

zare un cambiamento del genere. An-

scendere gli operativi che non rag-

spiega Mayr, «il numero dei promoto-

che Marco Bernardi, direttore com-

giungono le masse critiche necessarie

ri finanziari è da mettere in relazione

merciale della rete Banca Generali,

per esercitare la professione,in un con-

ai cambiamenti in atto nelle strategie

vede nel settore, al di là dei numeri,

testo di margini in calo e costi operati-

di distribuzione delle banche. I costi

un certo dinamismo.

vi sempre più pesanti. Dall’altro però

fissi connessi ai loro apparati di ven-

prevedo che lo diventeranno molti col-

dita stanno diventando ingestibili.

leghi bancari, che credo coglieranno

Gli esuberi più volte denunciati da di-

quest’opportunità per diventare liberi

versi gruppi bancari sono lo specchio

professionisti svolgendo il medesimo

di una strategia non più attuale ri-

lavoro, almeno in reti integrate con lo

spetto ai margini che si stanno assot-

sportello come la nostra». Se si andas-

tigliando». L’unica soluzione possibi-

se realmente verso questo scenario,

le, secondo Mayr, è rinunciare allo

secondo Marconi il bilancio tornerà a

sportello come simbolo di potenza e

essere positivo per le reti.

creare, invece, un nuovo modello di-

Dopo avere sottolineato che i re-

stributivo trasformando il personale

quisiti di professionalità, serietà e af-

dipendente in agenti a reddito varia-

fidabilità vengono considerati irri-

bile. «Ovvero», chiarisce Mayr, «met-

nunciabili per dare un’immagine

tere in sintonia la produttività con i

nuova al mercato finanziario e «allo-

costi di distribuzione e di consulenza.

ra ben venga una selezione degli ope-

In questa ipotesi lo scenario numeri-

STEFANO LENTI, RESPONSABILE AREA PROMOZIONE

ratori», Peter Mayr, presidente di

co dei promotori finanziari potrebbe

FINANZIARIA DI

UBI BANCA PRIVATE INVESTMENT

Aprile 2013

49


Promotori&Consulenti Una categoria in assestamento

FABIO CUBELLI,

Secondo Lenti, invece, stante i ri-

quota ideale dei promotori finanzia-

svolti di questa professione, non è un

ri operativi.

problema di numero ideale di pro-

«Negli ultimi anni la ricchezza ge-

motori, ma di portafoglio medio e

stita dalle reti», sottolinea Cubelli, «è,

quantità e qualità della clientela. «A

nonostante la crisi, in crescita. La qua-

oggi, dei 22 mila operativi un buon

lità del servizio offerto dai private

30% è sotto una soglia di portafoglio

banker è sempre più apprezzata ri-

adeguato», sottolinea il manager.

spetto al canale tradizionale delle

Anche Scelzo preferisce non dare

banche. Riteniamo quindi che le po-

una cifra ideale, ma rimarca che la

tenzialità del mercato italiano siano

sempre maggiore complessità richie-

ancora molte». Malgrado questo sce-

derà una più alta competenza e dedi-

nario, Cubelli prevede che il processo

zione al lavoro, con particolare atten-

RESPONSABILE DELLA DIREZIONE

di selezione in atto nel settore conti-

zione alla soddisfazione delle reali

BANCA FIDEURAM

nuerà anche nei prossimi anni e, oltre

esigenze dei clienti.

RETE E SERVIZI BANCARI DI

50

quantificare quale dovrebbe essere la

alle competenze e alla professionalità

Sulla stessa linea l’opinione di

«Credo sia un momento ricco di

dei singoli consulenti, la differenza la

Bernardi, che guarda al futuro con

opportunità per la consulenza finan-

farà chi si affiderà ad aziende solide,

più ottimismo, spiegando che «lo

ziaria che ha dimostrato di sapere

in grado di offrire un ambiente di cre-

spazio di crescita per il settore è espo-

traghettare i risparmiatori, tutelan-

scita professionale e commerciale,

nenziale, vista la necessità per i ri-

doli, attraverso momenti difficili sui

strumenti all’avanguardia, flessibi-

sparmiatori italiani di competenza e

mercati finanziari. Ha guadagnato

lità nell’offerta di prodotti e servizi.

professionalità per superare le sfide

così ulteriore credito e reputazione

«Non riteniamo che esista un nume-

nella valorizzazione del risparmio e

agli occhi della clientela, grazie alla

ro magico e sostenibile di promotori

la tutela dei patrimoni». A supporto

professionalità dimostrata e all’as-

finanziari e, per quanto ci riguarda»,

di questa tesi, Bernardi ricorda che

senza di conflitti d’interesse che

aggiunge Cubelli, «lavoriamo affin-

nel modello Usa oltre il 60% della ric-

invece molto spesso hanno guidato

ché il settore continui a soddisfare le

chezza privata è gestita in vario mo-

le scelte delle banche commerciali

esigenze di un numero sempre mag-

do da financial advisor, «mentre in

nei servizi agli investitori». A riprova

giore di clienti attraverso professio-

Italia sappiamo dai dati che solo il

di ciò, Bernardi invita a guardare alla

nalità e determinazione, convinti che

6,5% del valore complessivo è ricon-

ripresa dell’appeal verso le reti di

il nostro modello di servizio sia la mi-

ducibile ai consulenti finanziari». I

consulenti da parte di diversi istitu-

gliore risposta sul mercato».

margini di miglioramento e di svilup-

ti commerciali, che stanno appunto

«Considerando i pochi ingressi e

po del settore sembrano dunque ve-

studiando il modo di tornare a que-

l’età media dei professionisti, credia-

ramente ampi. Per quanto riguarda il

sto tipo di servizio a valore aggiunto.

mo sia plausibile nei prossimi anni»,

numero dei professionisti, il mana-

Va da sé che, di consolidamento

risponde Saverio Scelzo, presidente e

ger non crede che si possa parlare di

in consolidamento, un fenomeno

amministratore delegato di Coperni-

un dato ideale. «Ovviamente servono

seppure mediato dall’ingresso dei

co Sim, «un assestamento intorno ai

economie di scala e dimensioni ade-

bancari, il mondo della promozione,

20 mila professionisti. Naturalmente,

guate per sostenere i costi di struttu-

di questo passo, rischia di vedere as-

i grandi cambiamenti cui con tutta

ra, di formazione continua, d’infra-

sottigliato sempre più il numero de-

probabilità il mercato verrà chiamato

strutture tecnologiche, di selezione

gli operatori attivi, con il pericolo che

nei prossimi anni, soprattutto sotto il

accurata di prodotti e di supporto

si crei un gap di consulenza per i ri-

profilo della trasparenza, porteranno

nell’advisory, ma fatta questa pre-

sparmiatori. In ogni caso, conside-

a una diminuzione dei costi e conse-

messa, è indubbio che il focus deve

rando le potenzialità, o le debolezze,

guentemente una decrescita delle re-

essere incentrato sulle competenze e

del mercato italiano, non è facile

trocessioni provvigionali».

sulla qualità del servizio». A questo

Aprile 2013



Promotori&Consulenti Una categoria in assestamento

proposito Bernardi rimarca che Ban-

distinguere questa soglia critica in

ca Generali non persegue una politi-

base al modello di business di ogni

ca di reclutamenti quantitativi, ma

rete». Per i professionisti del Credem,

strettamente focalizzata sull’espe-

che possono collocare tutti i prodot-

rienza e la serietà dei consulenti, che

ti bancari oltre a quelli di gestione

si traduce in circa una cinquantina di

degli asset della clientela, il portafo-

nuovi innesti ogni anno.

glio medio per svolgere in modo

Più volte citata, una delle discriminanti, forse la discriminante per

ramente più basso.

MARCO BERNARDI, DIRETTORE COMMERCIALE

eccellenza, in grado di determinare il

Piuttosto che dare un numero, an-

successo, o al contrario l’abbandono

che Mayr sottolinea che la quota idea-

del campo della promozione, è rap-

le dipende da molti fattori. «Le prov-

questo settore vent’anni fa si diceva

presentata dal portafoglio detenuto

vigioni minime che consentono al

che per stare bene un promotore

dal professionista.

DELLA RETE

BANCA GENERALI

promotore di condurre un’esistenza

doveva avere almeno 10 miliardi di

Se dal 2006 a oggi il portafoglio

abbastanza tranquilla oscillano fra i 3

vecchie lire. Oggi si parla di 10 milio-

medio per promotore finanziario è

mila e i 5 mila euro mensili. Questo ri-

ni di euro e per il futuro di più…»,

passato da 7,9 milioni a 11 milioni di

sultato dipende naturalmente da

rimarca Lenti.

euro, a quanto dovrebbe ammonta-

molti fattori. Per esempio dalla tipo-

Alza, invece, l’asticella Cubelli.

re, invece il patrimonio gestito di un

logia di prodotti che il professionista

«Negli ultimi anni il settore ha regi-

consulente senior, con almeno 10

riesce a proporre, perché quelli più

strato un aumento dei costi operativi

anni di esperienza e che vuole con-

performanti e sofisticati hanno una

e una riduzione dei margini e quindi

durre una vita, se non agiata, quan-

remunerazione maggiormente pre-

è sempre più importante disporre di

to meno tranquilla? «Crediamo»,

miante. Poi dipende dal tasso di fide-

un portafoglio consistente, che per

risponde Marconi, «che 10 milioni

lizzazione della sua clientela, perché

un promotore senior dovrebbe aggi-

siano un livello apprezzabile e che

un turnover troppo elevato rappre-

rarsi attorno a 15 milioni di euro. Fi-

permetta al promotore di operare

senta un centro di costo non trascura-

deuram è una realtà in cui questo

con tranquillità sullo sviluppo delle

bile». Per sintetizzare, secondo Mayr,

obiettivo diventa possibile».

masse e la soddisfazione dei clienti.

sono soprattutto le scelte strategiche

«I professionisti di Banca Genera-

In particolare però bisognerebbe

sul prodotto, sulla qualità della con-

li», ribatte Bernardi, «si posizionano

sulenza, sulla diversificazione e sul

in testa a questa classifica Assoreti

cross selling a fare la differenza. «Se

con un portafoglio pro capite di oltre

un consulente senior accettasse un

18 milioni di euro e una raccolta che

modesto consiglio da uno che questa

mediamente ha superato 1,1 milioni

professione la conosce da qua-

di euro per consulente nel corso del

rant’anni, gli direi: osserva dove va il

2012». Per raggiungere questo target,

mercato e quali sono le sue tendenze

Bernardi ricorda che negli anni scor-

future, fai scelte coerenti, lavora più

si, fino al 2010 circa, la sua struttura

dei tuoi colleghi bancari e vedrai che

ha compiuto un lavoro molto mirato

il successo anche economico sarà dal-

e accurato per profilare la rete su pro-

la tua parte».

fessionisti di grande esperienza che

DUCCIO MARCONI, RESPONSABILE COMMERCIALE DELLA PROMOZIONE FINANZIARIA DEL

52

remunerativo l’attività è infatti sicu-

Aprile 2013

CREDEM

Con i suoi vent’anni d’esperienza,

ha comportato l’uscita di circa 1.000

il responsabile area promozione

promotori. «Una consulenza indi-

finanziaria di Ubi Banca Private Inve-

pendente necessita», rileva il mana-

stment, ha le idee chiare sulla dire-

ger, «di scelte oggettive a favore dei

zione intrapresa dalla professione.

clienti e non di potenziali coercizioni

«Ricordo che quando sono entrato in

dettate da criticità personali».

I



Promotori&Consulenti Recruiting

Ritorna il calciomercato? di Massimiliano D’Amico

L

eggermente rallentato dalla crisi, sembra prepotentemente tornato alla ribalta il calcio-

mercato dei migliori professionisti. Alcuni player hanno confermato che l’epoca dei bonus d’ingresso del 3,5%

In uno scenario difficile diverse reti hanno ripreso ad arruolare i migliori promotori sul mercato a

non sembra per nulla conclusa. «Per Banca Fideuram», risponde Cubelli, «il recruiting rappresenta una leva strategica e per questo non ci siamo mai limitati a presentare ai candidati la più alta offerta economica. Il nostro è un reclutamento rivol-

suon di bonus che possono arrivare

to a consulenti finanziari di qualità,

PETER MAYR, PRESIDENTE DI SÜDTIROL BANK

sensibili al valore delle nostre reti,

anche al 3,5% del portafoglio

con una visione strategica della pro-

promozione finanziaria», conferma

fessione, che non puntano a massi-

Duccio Marconi, del Credem, «si assi-

portato in dote. Le società, però,

mizzare il passaggio, ma cercano una

ste a un effetto simile. Attenzione

crescita sostenibile nel tempo». A

però perché il bonus è solo uno degli

preferiscono evidenziare altri

questo proposito Cubelli chiarisce

elementi da valutare e forse non è il

che la logica del calciomercato non

più importante». Il manager ricorda

metodi per attirare i nuovi

ha mai interessato la sua struttura.

che il promotore per professione ha a

«Abbiamo un’altissima considerazio-

che fare tutti i giorni con il rischio e

ne del valore della professione e della

questo è un fattore da ponderare at-

professionalità dei nostri private

tentamente anche quando si pensa

banker. Ai promotori di qualità offria-

di cambiare rete, poiché non tutte so-

mo una visione strategica e abbiamo

no uguali, non tutti i datori di lavoro

gli strumenti per supportarli nel rag-

possono offrire le stesse opportunità

giungimento dei propri obiettivi. I nu-

e lavorare per un’azienda solida e

meri del reclutamento in Fideuram

redditizia è importante in una logica

degli ultimi anni ci danno ragione».

di medio termine. «Un gruppo ban-

professionisti, quali un'ampia visione strategica, un panel di prodotti competitivi, l'integrazione con una banca o una corposa politica formativa 54

Aprile 2013

«Si dice che il prezzo lo faccia il

cario con redditività elevata e stabile

mercato e anche nel mondo della

e solidità patrimoniale permette al-


«

I bonus

non solo

vengono pagati dai clienti che seguono i promotori finanziari,ma

»

anche da quelli in casa

l’azienda di investire sul futuro». C’è

tutto se fatto in maniera sconsidera-

questi bonus. «Sembra proprio che la

poi la value proposition, ovvero la

ta a livello economico».

storia non abbia insegnato nulla!

proposta operativa che la rete è in

Bonus d’ingresso del 3,5% sono,

Guardando soltanto i Kiid e la strut-

grado di fare per attrarre il promoto-

invece, per Saverio Scelzo, di Coperni-

tura dei prodotti offerti è del tutto

re. «Noi ci proponiamo», sottolinea

co Sim, un indicatore della poca con-

evidente che i bonus non solo vengo-

Marconi, «con il modello banca–rete,

sapevolezza da parte dei promotori

no pagati dai clienti che seguono i

che è ormai unico in Italia per chi

stessi, che spesso s’illudono che siano

promotori finanziari, ma anche da

vuole utilizzare tutte le opportunità

le aziende a rinunciare al guadagno e

quelli in casa, con la complicità spes-

di avere un importante istituto di

ai loro margini pagando appunto

so, non sempre inconsapevole, dei

credito al servizio del promotore nel-

professionisti e dei manager di strut-

la gestione della clientela. Non a caso

tura già presenti nelle aziende». Dal-

ai nuovi promotori proponiamo un

l’analisi dei bilanci, secondo Scelzo, si

corner dedicato all’interno delle no-

evince in maniera molto chiara che

stre 600 filiali Credem».

queste politiche scellerate sono pos-

Parte proprio dalla value proposi-

sibili grazie a strutture di pricing le-

tion, o meglio dalla sua assenza, l’a-

gate a improbabili fee di performan-

nalisi di Stefano Lenti, di Ubi Banca

ce o doppie commissioni su prodotti

Private Investment: «Aziende che ar-

creati ad arte per generare le com-

rivano a pagare certe cifre probabil-

missioni stesse. «Bello sarebbe», spie-

mente lo fanno per compensare l’as-

ga Scelzo, «se s’introducesse almeno

senza di una value proposition. Ogni

il concetto di high-water-mark sulle

società è libera di attuare le sue poli-

performance fee e si precludesse alle

tiche commerciali, ma ritengo che co-

società di applicare doppie o triple

sì come di recruiting si cresca, di re-

SAVERIO SCELZO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE

cruiting si possa soccombere, soprat-

DELEGATO DI

COPERNICO SIM

commissioni, che hanno come unico obiettivo tosare la pecora». Altrettan-

Aprile 2013

55


Promotori&Consulenti Recruiting

to bello, aggiunge Scelzo, sarebbe se i

ziario con cui interagiscono. «Certa-

di farci guidare da altre logiche, in-

clienti non fossero considerati peco-

mente rappresenta un grande valore

centrate sulla capacità di creare valo-

re, ma soggetti meritevoli di rispetto.

aggiunto», spiega Bernardi, «potersi

re per tutti».

«Ma questa è un’altra storia».

affidare a una struttura dalla reputa-

Anche Secondo Lenti non è facile

Secondo l’analisi del presidente

zione impeccabile che sia in grado di

quantificare il tempo necessario per

di Südtirol Bank, invece, le strategie

portare avanti un percorso di crescita

portare a break even un inserimento

di reclutamento fondate sui bonus

del professionista, accompagnando-

con un bonus d’ingresso del 3,5%,

d’ingresso del 3,5% appartengono so-

lo in un costante impegno formativo,

poiché questo dipende dalla tipolo-

lo a una particolare categoria d’inter-

garantire una serie di sicurezze per-

gia di portafoglio che il promotore

mediari. «Questi numeri sbilancia-

sonali e alla famiglia, oltre a servizi e

apporta. «Molto spesso alcune azien-

ti», sottolinea Peter Mayr, «saranno

prodotti innovativi ed efficienti per

de pagano certi premi di portafo-

probabilmente veri per qualche gros-

cercare di rispondere con flessibilità

glio», precisa Lenti, «solo se si sotto-

sa realtà bancaria che intende pre-

e versatilità in modo ottimale alle

scrivono i prodotti della sgr di casa e

sentare vistosi risultati in poco tem-

esigenze della propria clientela».

ciò sposta i ritorni economici. Ad ogni

po. Però sono soluzioni di breve pe-

Visto che i bonus d’ingresso del

modo queste offerte a mio avviso

riodo che, alla fine, non raggiungono

3,5% non sono per nulla teorici, ma

non si ripagano in meno di cinque

gli obiettivi veri che sono rappresen-

sono stati confermati da diversi in-

anni, senza contare gli altri costi ac-

tati dal mantenere in salute il conto

terlocutori con lettere d’intenti alla

cessori, come l’ufficio, ad esempio».

economico della banca e dalla corret-

mano, vediamo in quanti anni si può

Riduce, ma di poco, l’orizzonte

ta decisione di non trasferire sulla

portare a break even un investimen-

temporale Marconi. «Anche in questo

clientela questi costi poco sensati». Il

to di questo genere. «Non vorremmo

caso i minori margini del business

presidente di Südtirol Bank, così co-

sintetizzare in un numero», precisa

spostano in avanti il break even di

me Marco Bernardi di Banca Genera-

Cubelli, «ma di certo si tratta di tanti

ogni reclutamento che oggi si rag-

li, sono invece d’accordo nel ricono-

anni. Le cifre indicate sono molto am-

giunge spesso solo dopo 3-4 anni.

scere i bonus sul valore dimostrato

biziose e poco sostenibili se non valu-

Proprio per questo è essenziale svi-

da queste new entry.

tate su un orizzonte temporale di

luppare, come abbiamo fatto in Cre-

Il direttore commerciale della re-

lungo periodo. La nostra realtà è di-

dem, differenti piani di fidelizzazione

te del Leone di Trieste rileva, tuttavia,

versa: chi sceglie Fideuram, lo fa spes-

della rete per evitare eccessivi turn

che al di là delle proposte competiti-

so per sempre o comunque per un

over che possano compromettere il

ve, i professionisti ricercano affidabi-

periodo molto lungo della propria vi-

conto economico del canale».

lità e qualità dall’interlocutore finan-

ta professionale e questo ci permette

Il vero problema, secondo il presidente di Südtirol Bank, è invece se il break even verrà mai raggiunto. «Per rimanere all’esempio calcistico di prima, gli ingaggi delle grandi star hanno la tendenza a sviluppare un tasso di accrescimento esponenziale; poi improvvisamente il prezzo si raffredda. Di mestiere faccio il presidente di banca e non lo scommettitore e questo per la tranquillità di tutti, dell’istituto, dei nostri promotori, di quella mia personale e ovviamente di quella dei clienti che alla fine sono i veri soggetti finali sui quali viene scaricato il costo degli ingaggi stratosferici».

56

Aprile 2013

I



Promotori&Consulenti Retail distribution review

Ci sono anche i favorevoli Questa volta giungono diverse

di Massimiliano D’Amico e Gaia Barlassina

opinioni a sostegno della

L

normativa adottata in Gran

e inchieste pubblicate negli scorsi numeri di Fondi&Sicav hanno evidenziato che l’avvio

in Gran Bretagna della Retail distri-

Bretagna e fortemente criticata dalla maggior parte delle società prodotto. La più ampia trasparenza assicurata alla

bution review sta mostrando più luci che ombre. Alcuni player del mondo dell’asset management si sono addirittura spinti a definirla un clamoroso autogol, se non un vero e proprio harakiri. E hanno motivato la loro posizione rimarcando che non solo l’as-

ALAN SMITH, CHIEF EXECUTIVE

clientela e i nuovi skill richiesti agli

senza di un qualsivoglia sistema di

DI

operatori vengono indicati come le

fessionisti a vendere esclusivamente

no che la Rdr rappresenti più o meno

i prodotti calibrati dalla sgr di casa,

la panacea per risolvere tutti i mali

novità più interessanti. In linea con

ma hanno rilevato che andare verso

del sistema finanziario britannico.

un’applicazione diffusa di norme

Alan Smith, chief executive di Ca-

questi principi gli asset manager si

non mediate dalla realtà di mercato

pital Asset Management, una società

rappresenta un inquietante prece-

londinese che proprio quest’anno ha

dente.

vinto il premio di Best small adviser

stanno muovendo per lanciare

CAPITAL ASSET MANAGEMENT

retrocessioni potrebbe spingere i pro-

Anche le testimonianze raccolte

firm of the year, spiega che la nuova

tra le società basate in Gran Bretagna

norma non ha colto impreparati gli

avevano fatto sorgere qualche dubbio

operatori, o almeno non avrebbe do-

sulla nuova normativa, poiché gli ef-

vuto farlo. «La Rdr»,sottolinea Smith,

numero degli advisor indipendenti

fetti, come l’abbandono di un consi-

«era in fase di elaborazione da ben sei

stente numero di professionisti e il

anni, quindi non avrebbe dovuto co-

è sceso quasi del 20%, mentre

fatto che non tutti gli investitori sem-

gliere nessuno impreparato. Nella

brino poi così ben disposti a pagare

pratica, tuttavia, non tutti gli opera-

quello dei professionisti del canale

una fee per la consulenza ricevuta,

tori si sono dimostrati pronti ad ade-

non erano per nulla trascurabili. Ecco,

guarsi ai cambiamenti introdotti da

bancario è diminuito circa del

cercate di dimenticare questo pream-

questa riforma, anche perché è stata

bolo, perché i player del mercato in-

più volte riscritta e rielaborata nel

tervistati in questo numero ritengo-

corso degli anni».

strumenti clean-fee. «A tre mesi dall’introduzione della Rdr, il

40%» 58

Aprile 2013


«

Per gli

investitori con patrimoni più modesti le fee da pagare risulteranno spesso sproporzionate

»

Come tutte le rivoluzioni norma-

tinuare a studiare e stare al passo

nista». E questo fattore, confermato

tive anche la Retail distribution re-

con i tempi, se si vuole essere ricono-

già da diversi intervistati, rappresen-

view, tuttavia, ha comportato per i

sciuti come professionisti di alto li-

ta forse il punto più critico della nuo-

consulenti alcuni costi significativi

vello. Anche le case prodotto in molti

va normativa.

per essere Rdr compliant. «Per avere

casi dovranno affrontare costi impor-

La Rdr, secondo Smith, rappresen-

successo seguendo il modello fee-

tanti per ideare e distribuire nuovi

ta tuttavia il cambiamento più gran-

only, i consulenti», spiega Smith,

strumenti Rdr compliant».

de degli ultimi 30-40 anni per gli ad-

«hanno dovuto cambiare il loro mo-

In ogni caso Smith è convinto che

visor inglesi. «Come sempre, ci saran-

do di operare, garantendo ai clienti

la Rdr rappresenti realmente un’in-

no vincitori e vinti: solo chi saprà

un servizio di qualità che questi ulti-

novazione positiva per i clienti. Ma

adattarsi in breve tempo potrà rima-

mi siano disposti a pagare. Inoltre, gli

preferisce fare una distinzione. «Per

nere sul mercato. Proprio in questi

advisor dovranno affrontare ulteriori

gli investitori con patrimoni consi-

giorni ho letto alcuni dati significati-

spese per aggiornare le proprie com-

stenti o per quelli istituzionali, que-

vi: a tre mesi dall’introduzione della

petenze e conseguire le certificazioni

sta norma sarà sicuramente positiva

Rdr, il numero degli advisor indipen-

richieste».

dal momento che garantisce una

denti è sceso quasi del 20%, mentre

Secondo Smith, questo percorso

maggiore trasparenza. Dall’altra par-

quello dei professionisti del canale

sarà particolarmente complesso per i

te, per gli investitori con un patrimo-

bancario è diminuito circa del 40%.

professionisti con 20 o 30 anni di

nio più modesto, le fee da pagare ri-

Personalmente, ritengo sia giusto re-

esperienza che hanno sempre lavora-

sulteranno spesso sproporzionate,

stino sul mercato solo i più qualifica-

to in modo completamente diverso.

spingendoli in molti casi a fare a me-

ti: secondo la mia esperienza, per ge-

«Tuttavia, ritengo che sia giusto con-

no della consulenza di un professio-

stire adeguatamente i risparmi dei

Aprile 2013

59


Promotori&Consulenti Retail distribution review

clienti serve un alto livello di compe-

via, che non comporterà in alcun mo-

tenze, che in passato non sempre era

do la fine delle gestione attiva, ma

garantito».

prevedibilmente determinerà nei

Smith smentisce anche la tesi se-

James Rainbow, head of Uk

gno Unito, specie quelli che lavorano

Marketing di Schroders, sottolinea

con le piattaforme elettroniche, non

invece che «nel Regno Unito, si è ri-

sempre retrocedevano ai clienti i re-

scontrata qualche difficoltà operati-

bate ricevuti. «Non credo che sia ve-

va legata all’aggiunta delle nuove

ro. L’autorità fiscale del Regno Unito

classi d’investimento.Tuttavia, non si

ha da poco approvato una norma che

è rivelato necessario apportare modi-

prevede la tassazione dei rebate, con

fiche alla strategia adottata». Allar-

l’obiettivo di garantire la massima

gando il focus, Reid rimarca che «noi

trasparenza anche in questo campo».

supportiamo la Rdr, poiché incorag-

Come anticipato da Smith, una

gia la trasparenza sul mercato, an-

PHIL REID, UK

parte degli oneri per adeguarsi alla

dando, in questo modo, a facilitare gli

HSBC GLOBAL ASSET MANAGEMENT

nuova normativa spetta anche alle

investitori».

HEAD OF EXTERNAL DISTRIBUTION DI

case prodotto che dovranno ideare e

L’introduzione della Rdr, secondo

mento della trasparenza. Certo, sia-

distribuire nuovi strumenti Rdr-com-

il manager, dovrebbe sradicare la

mo ancora all’inizio, ma, senza dub-

pliant. Phil Reid, Uk head of external

consuetudine di consigliare prodotti

bio, queste sono le nostre priorità».

distribution di Hsbc Global Asset

non idonei e inadeguati ai singoli

«La trasparenza», conferma Reid,

Management, conferma che in que-

clienti. Ma non solo, gli advisor do-

«sarà la prima beneficiaria di questa

sto senso, qualcosa si è già mosso con

vranno conseguire nuove qualifiche

nuova regolamentazione, portando,

l’introduzione della classe d’investi-

per ottenere il sigillo d’approvazione

così, anche a una maggiore soddisfa-

menti clean-fee, che non comporta

del regolatore, così da assicurare

zione dell’investitore».

alcun rebate. «È probabile», spiega

maggiori competenza e professiona-

«Se si vuol parlare dei punti d’in-

l’esperto, «che i costi nell’industria

lità. «Ogni consulente che desidera

certezza», ribatte invece Rainbow, «li

dei fondi siano destinati a scendere e

restare indipendente dovrà soddisfa-

circoscriverei al mondo delle piat-

che ci sarà maggiore attenzione nella

re questi requisiti, a prescindere da

taforme. Se la modalità di remunera-

scelta del gestore cui affidare i propri

quella che è la sua esperienza sul

zione degli advisor è già stata indica-

risparmi. Questo fenomeno si regi-

campo. Noi crediamo che, dal mo-

ta, le regole legate, appunto, alle

stra già nella crescita di popolarità

mento che gli investitori dovranno

piattaforme, che sono un pilastro

degli Etf tra i clienti. Un trend, tutta-

pagare in anticipo per la consulenza

imprescindibile del mercato retail

ricevuta, si darà una maggiore im-

dei fondi del Regno Unito, non sono

portanza al rapporto qualità/prezzo

destinate a cambiare fino al 2014,

del servizio».

nella migliore delle ipotesi».

Aprile 2013

È simile l’approccio di Rainbow.

In conclusione Reid auspica l’in-

«La Rdr si propone fondamentalmen-

troduzione di questo tipo di norma

te il conseguimento di due obiettivi»,

anche nel resto d’Europa. «Qualche

spiega l’esperto. «In primo luogo, il

segnale c’è stato e altri se ne scorgo-

miglioramento della qualità della

no nell’imminente futuro. Quindi sì,

consulenza attraverso un più alto li-

è possibile che nel corso dei prossimi

vello di qualifiche dell’advisor, cui va

anni si venga a creare e a instaurare

aggiunta una maggiore fiducia da

un approccio differente, sempre con

JAMES RAINBOW, HEAD OF UK MARKETING

parte dei consumatori circa i servizi

l’obiettivo di favorire la trasparenza

SCHRODERS

che stanno pagando, grazie all’incre-

e, di conseguenza, i clienti».

DI

60

portafogli il mix dei due approcci».

condo cui, in realtà, gli advisor del Re-

I



Consensus L’Europa

Finché resta solo Cipro... La paura è che la crisi che si è manifestata nella piccola isola sia solo l'inizio di un processo di peggioramento per tutta la parte periferica del continente. Ciò accade per di più in una fase in cui anche la zona core non è certo allegra e la crescita è mediocre per tutti. Sui mercati finanziari, però, le quotazioni forse sono più depresse del dovuto e non mancano alcune interessanti occasioni entre Wall Street festeggia il nuovo

di Boris Secciani

manca comunque chi dice che Cipro rappresenta una specie

record sull'onda del consolidamento

e David Tonello

di prova tecnica di laboratorio di ciò che succederà a Spa-

M

della ripresa in Usa e in Cina, l'Europa

gna e Italia se la situazione dovesse peggiorare.

ha visto lo sconcertante dispiegarsi

In questo contesto c’è anche chi manifesta ampie preoc-

della crisi cipriota, in cui per la prima

cupazioni per la Francia, che ha fondamentali che si stanno

volta nella storia dell'Eurozona è stato realizzato un con-

avvicinando pericolosamente a quelli dell'Europa periferica

trollo ai movimenti di capitale, dopo avere chiuso le banche

e un andamento peggiore degli stati più disastrati. Questo

per quasi due settimane e avere fatto pagare un caro prez-

mese abbiamo voluto dare un amplissimo spazio ai profes-

zo ai correntisti con più di 100 mila euro. Ancora è troppo

sionisti dell'asset management per capire che cosa c'è nel fu-

presto per capire se siamo all'inizio di una nuova fase di in-

turo dell'Europa, tra voglia di lasciarsi alle spalle la crisi e da-

stabilità o se l'ottimismo degli ultimi mesi prevarrà. Non

ti non certo entusiasmanti.

I

Quale tipo di valutazione presentano oggi le azioni europee (Stoxx 600)? A fair value

50%

40% 10% Sopravvalutate

62

Sottovalutate

Lo sconto per molti c'è ntroduce l’argomento, facendo un paragone con gli Usa e la media storica, Donatella Principe, responsa-

la Bce. Le azioni europee sono scontate su base storica,

I

rating partito la scorsa estate sulla scia del supporto del-

bile institutional business di Schroders Italia: «L'Euro-

ma soprattutto rispetto agli altri mercati. Il gap di rendi-

pa continua a essere l'epicentro di uno dei fattori più de-

mento con gli Usa continua a viaggiare intorno al 15-

stabilizzanti per i listini mondiali e paga il prezzo del dou-

20%». La considerazione, tra gli addetti ai lavori, è che,

ble dip: questi due elementi mantengono le valutazioni

per dirla con Paola Bianco, responsabile analisi e strate-

del mercato interno su livelli compressi, nonostante il re-

gie di Euromobiliare Asset Management Sgr, «nella pro-

FONDI&SICAV/Aprile 2013


«

Rispetto ai

corporate bond,

l’equity europeo è più conveniente

»

che mai

spettiva degli ultimi vent’anni, le valutazioni si attestano al di sotto della media storica».

Il panel dei gestori e degli analisti

Marc Caretti, gestore global equities di Raiffeisen

Mirela Agache, responsabile gestioni diversificate e multigestioni di Oddo Asset Management; Da-

Capital Management, conferma e aggiunge considera-

vide Albani, responsabile azionario di Sella Gestioni; Andrew Arbuthnott, gestore del fondo Pio-

zioni sull'elevato equity risk premium: «In termini asso-

neer Top European Players di Pioneer Investments; Fabio Barberis, direttore generale di Carige As-

luti le valutazioni dell'azionario europeo appaiono mol-

set Management Sgr; Paola Bianco, responsabile analisi e strategie di Euromobiliare Asset Mana-

to economiche (ancora sotto la loro media storica) e, po-

gement Sgr; Umberto Borghesi, cio di Albemarle Asset Management; Marc Caretti, gestore global

sto che non ci sia un collasso degli utili, dovremmo ve-

equities di Raiffeisen Capital Management; Marc Craquelin, direttore delle gestioni di Financière

dere ulteriori guadagni nel 2013. Rispetto ai corporate

de l’Echiquier; Sandra Crowl, del comitato investimenti di Carmignac Gestion; Fabrizio Gastaldi,

bond, l’equity europeo è più conveniente che mai. C'è

portfolio manager e responsabile area Europa di Aletti Gestielle Sgr; Stefano Ghiro, senior portfo-

una palese pressione a puntare sull'azionario in mancan-

lio manager di Allianz Global Investors; Maria Paola Toschi, market strategist di Jp Morgan Asset

za di alternative di investimento».

Management; Frank Kuemmet, gestore azionario di Deutsche Asset & Wealth Management; Frédé-

Linea simile per Fabio Barberis, direttore generale di

ric Leguay, head of european equities di Hsbc Global Asset Management; Emmanuel Morano, head

Carige Asset Management Sgr: «La crescita quasi ininter-

of equities di La Française Asset Management; George Nadda, gestore di Nemesis Asset Manage-

rotta dei listini azionari europei negli ultimi 18 mesi ha

ment; Andreas Nigg, head of equity & commodity strategy di Vontobel Asset Management; Ian

certamente contribuito a rendere le valutazioni meno

Ormiston, investment manager di Ignis Asset Management; Donatella Principe, responsabile insti-

convenienti di quanto non lo fossero fino a qualche mese

tutional business di Schroders Italia; Gabriele Roghi, responsabile consulenza investimenti di Inve-

fa; ciò non impedisce di considerarle ancora piuttosto at-

st Banca; Daniele Scilingo, fund manager di Pictet Funds; Tim Stevenson, fund manager dell’H Hen-

traenti, se non altro in termini relativi: il paragone con l’e-

derson Horizon Pan European Equity di Henderson Global Investors; Laura Tardino, strategist di Bnp

quity nord-americano mostra importanti margini di recu-

Paribas Investment Partners; Giacomo Tilotta, gestore dei fondi azionari europei di AcomeA Sgr;

pero delle quotazioni, prima di raggiungere i livelli corren-

Paolo Vassalli, responsabile equity research di Eurizon Capital Sgr; Philippe Waechter, capo eco-

ti negli Usa. Ancora più immediato è il confronto con l’al-

nomista di Natixis Asset Management (gruppo Ngam); Ibra Wane, senior equity strategist di

ternativa obbligazionaria: il dividend/yield attuale, al

Amundi; Franz Weis, gestore del fondo Comgest Growth Europe di Comgest Asset Management;

3,59%, è certamente più allettante dell’1,35% offerto dal-

Jeremy Whitley, head of Uk and european equities di Aberdeen Asset Management; Ralf Wieden-

l’obbligazione risk-free per eccellenza rappresentata dal

mann, head of economic research di Vontobel Asset Management; Klaus Wiener, head of macro

Bund tedesco decennale e la differenza è maggiore se il

research di Generali Investments Europe.

confronto viene effettuato su scadenze più brevi».

FONDI&SICAV/Aprile 2013

63


Consensus

L’Europa

tre metriche, per esempio l’enterprise value sul fatturato, le quotazioni appaiono meno interessanti». Per Andreas Nigg, head of equity & commodity strategy, e Ralf Wiedenmann, head of economic research di Vontobel Asset Management, «le valutazioni convenienti si pagano in termini di rischio: secondo le nostre stime, l’azionario europeo è un po’ sottovalutato. Le quotazioni sembrano però particolarmente interessanti nei comparti più ciclici (energia, materiali di base, industriali, servizi finanziari e in una certa misura anche l'It). Sfortunatamente questi sono anche i settori più ciclici». C'è comunque anche chi non vede particolari sconti. GaPerò non è tutto oro quel che luccica, per Frank

briele Roghi, responsabile consulenza investimenti di Invest

Kuemmet, gestore azionario di Deutsche Asset & Wealth

Banca, è uno di questi: «I recuperi degli ultimi mesi hanno

Management, «la recente crescita degli asset rischiosi ha

portato a valutazioni non più a buon mercato; l’indice quota

riportato l'extra-rendimento un po' più vicino alla media

a 19 volte gli utili e a un dividend yield del 3,59%». Per con-

storica». Di fatto, queste valutazioni sono, spiega Paolo

cludere, infine, Ian Ormiston, investment manager di Ignis

Vassalli, responsabile equity research di Eurizon Capital

Asset Management, punta sui dividendi, in mancanza di una

Sgr, «sostanzialmente coerenti con una fase in cui il pre-

forte crescita dei profitti: «Dall'estate scorsa i corsi azionari

mio per il rischio si mantiene ancora elevato e la crescita

sono saliti, mentre le prospettive di utile sono crollate. Il mer-

economica europea depressa». Cautela anche da Laura

cato nel suo complesso sembra offrire ancora opportunità di-

Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners:

screte con un dividend yield del 3,5%, la maggior parte del

«Le valutazioni del mercato europeo sono interessanti, se

quale verrà pagato nei prossimi due mesi, e utili che dovreb-

si considera il rapporto prezzo utili, ma guardando ad al-

bero crescere nella fascia bassa della singola cifra».

I

Quale tipo di crescita degli utili vi attendete nell'immediato?

Un leggero aumento abio Barberis, di Carige Asset Management Sgr,

tra diverse categorie di società. La prima e più importan-

commenta: «All’interno dell’Europa, non ci atten-

te di queste riguarda la vocazione internazionale delle

diamo crescite degli utili particolarmente robu-

imprese rispetto a realtà più locali, visto che la domanda

ste nei prossimi mesi, probabilmente di poco superiori

verrà dai paesi emergenti». Le fa eco Davide Albani, re-

al 5%; è però prevedibile che l’incremento possa essere

sponsabile azionario di Sella Gestioni: «Le stime di cre-

maggiore nei trimestri successivi, soprattutto se doves-

scita attese sono pari al 6-7% per quest’anno e verso il

sero allentarsi le tensioni politiche che stanno gravan-

10% per il 2014. Buona parte dell'incremento verrà dal-

do sull’Eurozona (Italia in primis, ma, più avanti, c’è l’in-

l’esposizione delle società europee ai paesi emergenti».

F

Fascia alta singola cifra

Fascia bassa singola cifra

cognita delle elezioni tedesche)». 30%

10% Calo dei profitti

64

La crescita degli utili è però prevista per le società

addetti ai lavori interpellati. È il caso di Emmanuel Mo-

europee esposte su altri mercati, come spiega Donatella

rano, head of equities di La Française Asset Manage-

Principe di Schroders Italia: «A differenza degli Usa, do-

ment: «Il consensus 2013 anticipa una crescita dell’8%

ve la ripresa economica supporta i bilanci delle aziende,

degli utili per azione. Inoltre, prevede un profilo di ripre-

l'incremento dei profitti in Europa nel 2013 sarà sì posi-

sa importante per alcuni settori (di nuovo le banche, ma

tivo, ma debole. Ancora più importante: vi sarà un'am-

anche i beni primari e la tecnologia). L’incremento dei ri-

pia dispersione dei risultati, con una marcata distinzione

cavi lordi sarà quasi piatto, a +0,5%. Il miglioramento dei

40%

20% Utili piatti

Si respira comunque in generale aria di cautela tra gli

FONDI&SICAV/Aprile 2013



Consensus L’Europa

risultati operativi è previsto a solo +4%. Il movimento di re-

area Europa di Aletti Gestielle Sgr, aggiunge: «Al momen-

visione al ribasso sarà quindi ampio e le aspettative sempre

to non bisogna farsi grosse illusioni su crescite importan-

più in linea con il contesto macroeconomico attuale».

ti degli utili; parlerei piuttosto per i prossimi due trimestri

Paola Bianco, di Euromobiliare Asset Management Sgr,

di un bottoming degli utili, mentre mi attendo una ripre-

in proposito puntualizza: «Ci aspettiamo tuttavia una mo-

sa più consistente nella seconda parte del 2013 e nel

derazione di questo trend nel corso dell’anno con una cre-

2014». Ottimismo a medio termine per Giacomo Tilotta,

scita degli utili nel complesso modesta, ma positiva». An-

gestore dei fondi azionari europei di AcomeA Sgr: «La cre-

drew Arbuthnott, gestore del fondo Pioneer Top Euro-

scita attesa degli utili media per lo Stoxx 600 è del 20%

pean Players di Pioneer Investments, sottolinea che l'au-

per il 2013 e del 15% per il 2014. A livello settoriale le mi-

mento dei profitti sarà concentrato in pochi settori: «Per

gliori opportunità in termini di risalita degli utili sono nel

quest'anno la crescita degli utili dovrebbe attestarsi sulla

settore bancario, con un incremento atteso nel 2013 del

fascia alta della singola cifra. Ciò però sarà dovuto in gran

60% circa».

parte a una forte ripresa in aree che presentavano risultati depressi quali le banche, l'It e le risorse di base».

Sul breve periodo pazienza invoca Jeremy Whitley, head of Uk and European equities di Aberdeen Asset Ma-

C'è, invece, chi vede un moderato recupero andando

nagement: «La crescita dei profitti probabilmente subirà

avanti nel 2013. Stefano Ghiro, senior portfolio manager

pressioni nell'immediato futuro, dal momento che il qua-

di Allianz Global Investors, afferma: «Una crescita più

dro economico rimane difficoltoso, particolarmente sui

marcata potrà avvenire in seguito a una ripresa della do-

mercati sviluppati. Però le società europee hanno già ope-

manda globale nella seconda parte dell’anno». Al riguardo

rato una profonda ristrutturazione dall'inizio della crisi,

puntualizza Laura Tardino, di Bnp Paribas Investment Part-

che avrà un forte impatto sui risultati man mano che la

ners: «Si stima che la seconda metà dell’anno possa porta-

domanda si riprenderà». In generale, comunque, non si do-

re qualche sorpresa positiva grazie al minore rigore sui pia-

vrebbe scendere in territorio negativo. Paolo Vassalli, di

ni di austerity da parte delle autorità europee fortemente

Eurizon Capital Sgr, conferma: «Vi è il rischio che prose-

impegnate negli ultimi due anni nel risanamento dei con-

guano le revisioni al ribasso nel corso dell’anno, ma non

ti pubblici dell’Eurozona. Non mi sorprenderebbe vedere

dovrebbero essere di entità tale da azzerare la crescita».

dunque gli utili crescere su base annua dell’8-9%. Nell’im-

Umberto Borghesi, cio di Albemarle Asset Management,

mediato tuttavia si assisterà con molta probabilità a una

conclude: «La crescita degli utili in senso stretto e a breve

stabilizzazione degli utili prima della possibile accelerazio-

termine non dovrebbe sorprendere positivamente, ma fer-

ne». Fabrizio Gastaldi, portfolio manager e responsabile

marsi a un leggero aumento».

I

Dove vedete le migliori occasioni?

Purché facciano utili... na sintesi interessante delle scelte operative per il

U

60

2013 viene da Maria Paola Toschi, market strate-

50

gist di Jp Morgan Asset Management: «Dalla fi-

ne del 2012 la ripresa della propensione al rischio ha gene-

40

rato una rotazione di portafoglio verso le asset class a ri30

schio che potrà continuare». E Sandra Crowl, del comitato Investimenti di Carmignac Gestion, condensa nel suo con-

20

40%

20%

30%

20%

50%

10

tributo i punti toccati in qualche modo da tutti gli interpellati: «Vediamo opportunità nelle società che sono esposte

0 Aziende esposte Servizi agli emergenti finanziari

66

Cura della salute

FONDI&SICAV/Aprile 2013

Periferia europea

Altro

alla crescita degli emergenti e quelle orientate all'export in generale, considerando che il trend globale si sta rafforzan-


do. Inoltre ci piacciono le società innovative, quelle energetiche e quelle coinvolte nella ripresa immobiliare Usa. Stock picking, invece, nel settore finanziario, dal momento che vediamo rischi finanziari contenibili in Europa e una soluzione soddisfacente del caso cipriota. Abbiamo un’esposizione limitata tra i ciclici e i consumi discrezionali, data la stagnazione della crescita nel Vecchio continente fino alla seconda metà del 2013 ». Ibra Wane, senior equity strategist di Amundi Asset Management, allarga lo spettro: «In termini di paese, preferiamo Svezia, Germania e Francia. Aspettiamo per effettuare acquisti in Italia e Spagna e ci teniamo alla larga dal Regno Unito. In termini di settore, ci piacciono chiaramente le scommesse cicliche (beni in conto capitale, servizi commerciali, lusso) rispetto ai difensivi (alimentare, grande distribuzione di beni di largo consumo, telecom e utility). Oggi è troppo presto per puntare sui ciclici che

vista punterebbe sui «settori come quello farmaceutico e

vanno bene nell'ultima parte di un periodo di crescita

quello auto». I periferici sono presi in considerazione indi-

come i materiali di base o gli energetici. Manteniamo una

rettamente da Frédéric Leguay, head of european equi-

visione costruttiva sui finanziari, anche se il loro poten-

ties di Hsbc Global Asset Management: «Vediamo le mag-

ziale è oggi schiacciato dal ritorno di paura sul debito

giori opportunità nel rerating di quel segmento di azio-

sovrano».

nario europeo particolarmente esposto alle vicende inter-

Chi invece punterebbe su telecom e utility è George

ne del continente, in particolare il finanziario, ma anche

Nadda, gestore di Nemesis Asset Management: «Entram-

la cura della salute, gli industriali, gli energetici e le tele-

bi i settori hanno sottoperformato il mercato per alcuni

comunicazioni». Ancora più esplicito Giacomo Tilotta, di

anni e iniziamo a vedere un miglioramento nelle loro pro-

AcomeA: «Riteniamo che le migliori opportunità si con-

spettive. Troviamo valore anche in gruppi solidi a livello fi-

centrino in settori, come quello finanziario italiano carat-

nanziario con esposizione ai periferici, dato che scambiano

terizzato da valutazioni particolarmente sacrificate o

a multipli molto bassi». Davide Albani, di Sella Gestioni,

come le telecom europee, che presentano valutazioni

punta invece sul farmaceutico: «Riteniamo interessante il

attraenti e che scontano in eccesso i fattori di rischio lega-

settore farmaceutico che ha valutazioni attraenti (vicine a

ti alle pressioni competitive e ai vincoli regolatori cui lo

quelle del mercato nel suo complesso), forte generazione di

stesso comparto è esposto».

cassa, alta visibilità degli utili e il problema della scadenza

Equilibrio fra temi growth e value da parte di Marc

dei brevetti che va ad affievolirsi nei prossimi tre anni, con-

Craquelin, direttore delle gestioni di Financière de l’Echi-

sentendo una lieve accelerazione della crescita». Stefano

quier: «Fra il 2008 e il giugno del 2012, i titoli growth han-

Ghiro, di Allianz Global Investors, invece, spiega che «mol-

no sistematicamente sovraperformato le azioni value. Ciò

te storie di ristrutturazione permangono in molti settori,

è stato dovuto al fatto che queste ultime di solito hanno

come quello industriale e delle telecomunicazioni, le quali

una maggiore esposizione nei confronti dei mercati loca-

potrebbero dare buoni ritorni nei prossimi mesi». In gene-

li, mentre i primi sono più esposti al resto del mondo. Per

rale piacciono comunque i temi value. Per Gabriele Roghi,

sei mesi entrambe le categorie hanno messo a segno buo-

di Invest Banca, al centro dell'attenzione ci sono «energia,

ni rendimenti, con un maggiore equilibrio».

utility e aziende minerarie: tutti non sui massimi e con multipli di valutazioni che hanno un modesto downside».

Temi growth nella cura della salute per Franz Weis, gestore del fondo Comgest Growth Europe di Comgest As-

I multipli tornano anche nel commento di Mirela

set Management: «Vediamo opportunità interessanti in

Agache, responsabile gestioni diversificate e multigestio-

aziende come Essilor, Coloplast ed Elekta, che operano nel

ni di Oddo Asset Management, che da questo punto di

settore delle apparecchiature mediche. Se da un lato il po-

FONDI&SICAV/Aprile 2013

67


Consensus

L’Europa

tenziale di rialzo per queste azioni, dal punto di vista del-

spiega: «Ci aspettiamo che lo sviluppo economico riman-

le valutazioni, inizia a essere limitato, dall’altro esse con-

ga basso per anni e quindi saranno favorite le società che

tinuano a rappresentare un’area di crescita importante».

possono o essere parte della soluzione ai problemi (ad

Un ampio paniere caratterizzato dall'attenzione ai

esempio aziende in grado di aiutare imprese o governi a

dividendi viene da Klaus Wiener, head of macro resear-

operare con maggiore efficienza) o espandersi su nuovi

ch di Generali Investments Europe: «Raccomandiamo un

mercati. Al momento siamo overweight su industriali, It,

focus su gruppi della distribuzione alimentare, tabacco,

beni di consumo discrezionali e cura della salute».

software e chimici. Inoltre, come piccola aggiunta al por-

Infine interessante il ribilanciamento di posizioni di

tafoglio, telecom e finanziari del nord Europa sembrano

Daniele Scilingo, fund manager di Pictet Funds: «A feb-

attraenti. Infine, dato l'ambiente fatto di rendimenti

braio abbiamo aumentato il peso di alcune posizioni di cui

modesti, raccomandiamo di concentrarsi su società con

siamo molto convinti, come Schneider Electric, Sap, Expe-

dividendi alti e stabili».

rian e Thrombogenics. Abbiamo anche preso profitto su ti-

Sul tema della bassa crescita si innesta l'intervento di

toli che sono già cresciuti parecchio, avvicinandosi al loro

Tim Stevenson, fund manager dell’Henderson Horizon

valore intrinseco. Per questa ragione Ing è stata completa-

Pan European Equity di Henderson Global Investors, che

mente liquidata e abbiamo anche scalato su Alfa Laval» I

Vedete oggi il rischio di un ritorno della volatilità sui mercati?

Il pericolo c'è

Rischio contenuto a causa problemi Eurozona

70%

na buona sintesi arriva dal commento di Ian Or-

U

siamo immuni da altri errori da parte dei governanti».

miston, di Ignis Asset Management: «La volati-

Condivide anche Klaus Wiener di Generali Investments

lità è tornata. Il mercato, per ora, si è scrollato

Europe: «L'infiammarsi dei rischi politici nell'area euro

di dosso il risultato delle elezioni in Italia e i problemi di

potrebbe portare a nuovi picchi di volatilità. Lo stesso va-

Cipro, con un sentiment dominato dalla ripresa Usa e ci-

le per la tendenza attualmente in atto di revisione al ri-

nese e una politica monetaria espansiva che conforta gli

basso dei profitti. Ciò detto, una stabile domanda di inve-

operatori. Se questa fiducia svanisse, potremmo vedere

stimento azionario, uno scenario macro più sano e il for-

molta più volatilità». Posizioni simili quelle di Jeremy

te supporto delle banche centrali dovrebbero rendere

Whitley, di Aberdeen Asset Management: «Un altro anno

temporanei i periodi di più alta volatilità».

di prove aspetta i mercati, con plausibilmente una certa

Critico nei confronti della Bce Daniele Scilingo di Pic-

volatilità data dalle incerte prospettive europee. Il parla-

tet: «Gli interventi di politica monetaria delle banche cen-

mento bloccato in Italia e la crisi cipriota sono stati un

trali a livello globale hanno assicurato che i corsi degli as-

buon esempio della volatilità cui sono soggetti i listini fi-

set continueranno a essere sostenuti da abbondante liqui-

nanziari».

dità, con l'eccezione, un po' ironica, della Bce, che sta de

Dopo il collasso cipriota, rischi di una corsa allo spor-

facto diminuendo la liquidità riducendo man mano il Ltro.

tello in Sud Europa vedono Andreas Nigg e Ralf Wieden-

Nei prossimi trimestri ci si può aspettare ulteriore volati-

mann, di Vontobel Asset Management: «I correntisti in

lità, spinta dalle elezioni in Italia e in Germania, così come

altre nazioni periferiche potrebbero cominciare a preoc-

gli aggiornamenti su ulteriori riforme strutturali in Euro-

cuparsi della sicurezza dei loro depositi, cominciando co-

pa. Sul fronte degli utili, le aspettative di crescita per il

sì a trasferire i fondi su istituzioni tedesche o svizzere op-

2013 in Europa sono scese al di sotto del 3%, eliminando

pure a investire in oro».

parzialmente i rischi di sorprese negative».

Una certa perplessità sulle capacità politiche europee

Non manca comunque un certo ottimismo. Tim Ste-

la si riscontra nei commenti di Marc Caretti, di Raiffeisen

venson, di Henderson Global Investors, sostiene: «I recen-

Capital Management: «Il modo in cui le autorità europee

ti casi cipriota e italiano sono serviti a ricordare che l'eu-

hanno gestito la crisi cipriota è molto discutibile e non

ro rimarrà una questione spinosa per anni e che la bassa

30%

Rischi elevati

68

FONDI&SICAV/Aprile 2013



Consensus L’Europa

crescita sta creando un grosso malcontento in molte par-

ma, dato che molti investitori sono inclini a volere entra-

ti d'Europa. È stato interessante vedere i listini, dopo lo

re in questo rally azionario, la vediamo come un fenome-

shock iniziale, salire dopo ognuno dei due eventi. Pertan-

no a breve, che si calmerà una volta che le situazioni ita-

to, anche se nel breve il mercato potrà avere scarsa dire-

liana e cipriota saranno definitivamente chiarite».

zionalità, stando così le cose non ci aspettiamo una corre-

Su un quadro globale tutto sommato promettente

zione importante». Aspettativa condivisa da Ibra Wane, di

punta Philippe Waechter, capo economista di Natixis As-

Amundi, che puntualizza: «A metà marzo, una volta dige-

set Management (Gruppo Ngam): «Nel passato i periodi

rita la sorpresa delle elezioni italiane, l'indice di volatilità

di alta volatilità si sono accompagnati a fasi di rischio acu-

(Vix) ha toccato il suo livello più basso dalla fine del 2006.

to dappertutto, non solo in Europa. Attualmente la situa-

Da allora, il caso Cipro ha reintrodotto un po' di volatilità,

zione in Cina e in Usa appare più stabile rispetto a un anno fa». Frank Kuemmet, di Deutsche Asset & Wealth Management, infine avverte di non sottovalutare i rischi: «Bassi livelli di volatilità possono implicare che i mercati finanziari siano divenuti troppo improvvidi nell'ignorare questi fattori di rischio, che includono molti problemi strutturali in Europa, compresi grandi paesi come Francia, Italia e Spagna. In Germania le elezioni e la decisione della Corte costituzionale riguardo l'Esm potrebbero creare ulteriore incertezza». Conclude lapidaria Sandra Crowl di Carmignac Gestion: «L'Europa continuerà a essere volatile; per tale ragione utilizziamo future azionari per gestire le nostre posizioni».

I

Quale potrebbe essere una sorpresa positiva in Europa?

Magari i politici mettono giudizio n generale bene accolte sarebbero tutte le buone nuo-

Cipro potrebbero essere sorprese positive». Mirela Agache

ve provenienti dal sud Europa. Ad esempio per Maria

di Oddo Asset Management si concentra sull'aspetto poli-

Paola Toschi, di Jp Morgan Asset Management, «il pro-

tico: «Una bella notizia potrebbe essere l'assenza di even-

seguimento delle riforme in Italia o la soluzione del caso

ti inaspettati come la crisi cipriota e italiana. Se potessimo

I

avere un periodo di ritorno ai fondamentali (economia, 70

crescita, risultati societari) senza problemi politici, ciò po-

60

trebbe permettere agli investitori un approccio più ragionevole nel valutare le opportunità sui mercati». In genera-

50

le, stando a Frédéric Leguay, di Hsbc Global Asset Management, «gli investitori hanno aspettative molto limitate

40

per quanto concerne le economie europee, in particolare

30

quelle del sud Europa, al centro della crisi. Qualsiasi segna20

le che queste economie stiano reingranando sarebbe una 60%

40%

20%

10

sorpresa positiva per i mercati». Da questo punto di vista ottimismo viene mostrato da Andrew Arbuthnott di Pio-

0 Ripresa nella periferia europea

70

Meno austerità

FONDI&SICAV/Aprile 2013

Altro

neer Investments: «Sebbene ci sia ancora molto da fare sul lato delle riforme strutturali e l'economia sia fragile, la pe-


riferia europea sta mostrando segni di progresso in termi-

compact, cioè del rigore». Sulla stessa lunghezza d'onda

ni di migliore produttività e competitività».

anche Umberto Borghesi, di Albemarle Asset Manage-

Il sud Europa torna anche nelle riflessioni di George

ment: «Una sorpresa positiva e insperata potrebbe venire

Nadda, di Nemesis Asset Management: «Paesi come la Spa-

da un radicale cambiamento di posizione da parte della

gna e il Portogallo hanno registrato miglioramenti signifi-

Germania. Questa potrebbe ammorbidire la propria

cativi nel loro saldo delle partite correnti, guidati da cre-

intransigenza e l’austerità imposta, favorendo così l’area

scita dell'export e importazioni nettamente ridotte. Se

euro più omogenea e rendendo futuribile e solido il pro-

queste tendenze continuassero e cominciassero a dare ri-

getto Europa unita».

sultati positivi a livello di occupazione e ripresa economi-

Più che ipotesi di sorpresa, Emmanuel Morano, di La

ca, si verificherebbe un elemento molto positivo per le

Française Asset Management, esprime precise aspettative:

economie della zona euro». Sulla Francia si concentra in-

«Noi scommettiamo essenzialmente su una probabile nuo-

vece Marc Craquelin, di Financière de l’Echiquier: «Sareb-

va accelerazione della crescita nel corso dell’anno. Il con-

be positivo avere alcuni cambiamenti nelle politiche del-

testo di ammorbidimento delle condizioni del credito po-

l'attuale governo francese: se si allontanasse dal solo rial-

trebbe avere un effetto positivo sul ciclo economico, sulla

zo delle imposte, porterebbe vantaggi a tutta l'Europa».

falsariga di quanto accaduto negli Stati Uniti. Inoltre, le

Per Franz Weis, di Comgest Asset Management, «rifor-

imprese europee derivano una percentuale importante

me strutturali in Spagna, Italia, Portogallo e qualche altro

della loro attività dalle zone emergenti. Il cammino verso

paese europeo porterebbero frutti solo nel lungo periodo

la ripresa sarà probabilmente lungo e graduale».

in termini di competitività e di equilibrio dei bilanci pub-

Infine per Philippe Waechter, di Natixis Asset Manage-

blici. Questo fatto, tuttavia, sarebbe positivo a lungo ter-

ment, una ripresa europea si potrà avere solo con uno shock

mine e probabilmente non spingerebbe i mercati aziona-

positivo esogeno: «L'Europa deve sperare in una robusta ri-

ri né nel 2013, né nel 2014. Siamo ancora nella fase del

presa al suo esterno. Le riforme strutturali non sono facili

“dolore immediato” e avremo da aspettare per beneficia-

da gestire nel Vecchio continente senza una forte spinta

re dei vantaggi a lungo termine delle riforme struttura-

proveniente dalla crescita mondiale. La situazione sarebbe

li». Nel frattempo meno austerity spera Fabrizio Gastaldi,

senz'altro migliore con uno shock che viene da fuori, come

di Aletti Gestielle Sgr: «Più che una sorpresa io lo chia-

abbiamo visto all'inizio degli anni ‘80, quando Reagan ha

merei un augurio. Il ritorno a una politica europea a favo-

cambiato le politiche economiche americane per aumenta-

re della crescita e un’attenuazione delle politiche del fiscal

re il tasso di crescita».

I

FONDI&SICAV/Aprile 2013

71


Osservatorio previdenza I dottori commercialisti

Più professionisti, meno pensione Questa categoria, pur essendo stata tra le prime a intraprendere un percorso di adeguamento previdenziale, sconta una penalizzazione sui tassi di sostituzione attesi. Questi che già non sono elevati per gli anziani, diventano ancora più bassi per le giovani generazioni, pur a scapito dei maggiori contributi versati. Per di più sta calando il reddito a cura di Epheso Ia

Altro dato saliente è riferito al trend di crescita delle donne, che si avvicinano alla soglia del

72

FONDI&SICAV/Marzo 2013

al rapporto sull’albo dei dottori commer-

D

31% (erano il 28% all'inizio del 2008) e il calo pro-

cialisti ed esperti contabili, che nel 2012 è

gressivo dei giovani in atto sin dal 2008, spiegato

giunto al suo quinto aggiornamento, si

in buona parte da dinamiche demografiche nazio-

evince un quadro non proprio confortante. Sono i

nali e percepibile dagli ultimi dati sulle iscrizioni

numeri a parlare dei commercialisti italiani che in

agli ordini nel corso del 2011.

questi anni, pur accrescendo il loro contributo in

In linea generale, l’andamento e le dinami-

termini di presenza e di impegno in favore dell'e-

che espressi dall’Albo dei dottori commercialisti

conomia e delle istituzioni, hanno sopportato una

mostrano come, analogamente a quanto avve-

riduzione dei redditi professionali medi in misura

nuto per il settore generale dei servizi professio-

maggiore rispetto alla media generale del settore

nali, l’aumento di unità lavorative, avvenuto per

terziario. All'inizio del 2012, i commercialisti italia-

questa categoria, determini un deterioramento

ni nei 143 ordini erano 113.235.

significativo dei redditi medi e quindi del valo-

Sempre analizzando il rapporto in dettaglio, si

re aggiunto pro capite prodotto (nel quadrien-

osserva come ci sia stata una seppure lieve cresci-

nio 2007-2010 il reddito professionale medio dei

ta degli iscritti dell'1% rispetto al 2011 e del 5,3%

commercialisti è diminuito a un ritmo dell’1,2%

nel quadriennio 2008-2011. Dal 2007 al 2010, in-

all’anno).

vece, il reddito professionale medio, desunto dalle

E dal punto di vista pensionistico? La cassa ha

statistiche reddituali della Cassa di previdenza, si è

attuato correttivi importanti già da tempo. Ricor-

ridotto del 3,5%, passando da 60.004 euro del

diamo il dibattito scaturito già nel 2004, sfociato

2007 a 57.861 del 2010. Un dato decisamente po-

con la riforma completa della cassa che già allora

co positivo, che ha accesso i riflettori, non solo sul

introduceva il sistema contributivo, non rendendo

tema previdenziale, ma sull’intera categoria.

quindi necessario un ulteriore pesante intervento


per via della sostenibilità cinquantennale richiesta

mente al contributo base versato e agli anni

dalla Monti-Fornero.

post 2004. In pratica un iscritto post 2004 che

Nel 2012 un ulteriore intervento, di minore te-

versa il 17% o più di contributo soggettivo si

nore sicuramente rispetto ad altre casse di previ-

vedrà accreditare un ulteriore 4% nel compu-

denza, ha più genericamente puntato a misure fi-

to del calcolo dei contributi.

nalizzate a una maggiore adeguatezza ed equità intra e intergenerazionale, e più precisamente:

I requisiti della pensione, per via della riforma va-

conferma del contributo integrativo del 4%;

rata già nel 2004, si sono complicati notevolmen-

il contributo soggettivo minimo, dall’anno

te, anche in virtù dell’applicazione pro-rata del

2014, sarà del 12%; contestualmente viene

meccanismo di calcolo della pensione stessa. Più

eliminata l’aliquota massima di contribuzione

precisamente.

pari al 17% (contribuzione che può quindi ar-

rivare anche al 100% del reddito dichiarato, al

REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA

netto del massimale disposto che per il 2012 è

Per gli iscritti post 01/01/2004

di 163.150 euro);

62 anni di età;

incremento proporzionale dell’aliquota di

almeno cinque di iscrizione e contribuzione.

computo (contributo soggettivo precedentemente descritto) in riferimento all’elevazione

Per gli iscritti ante 31/12/2003:

del contributo di finanziamento (cioè della

70 anni di età;

percentuale di contributo in base al volume

25 anni di iscrizione e contribuzione. Oppure:

d’affari ai fini Iva, il contributo integrativo). Quest’ultima aliquota viene riconosciuta to-

68 anni di età;

talmente o parzialmente (dal 3% al 4%) in

almeno 33 di iscrizione e contribuzione.

funzione di quanto versato (dal 12% al 17% e oltre) e poi computata effettivamente in fun-

REQUISITI PER LA PENSIONE DI ANZIANITÀ

zione del rapporto tra l’anzianità totale e l’an-

Qualsiasi età;

zianità contributiva. In sostanza, tanto più il

40 anni di effettiva iscrizione e contribuzione. Oppure:

soggetto è contributivo (possiede contributi post 2004) tanto più si vedrà riconoscere una

61 anni di età;

quota aggiuntiva di contributo proporzional-

38 anni di contribuzione.

FONDI&SICAV/Aprile 2013

73


Osservatorio previdenza Occorre inoltre rilevare che per i contribuenti iscritti prima del 2004, se non si maturano 25 an-

mo. La pensione è concessa a partire dal primo del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

ni di contribuzione (compresi eventuali riscatti o

Per ciò che concerne la misura effettiva della

ricongiunzioni) non si ha diritto a nessuna pensio-

pensione (come abbiamo più volte affermato) la

ne. In questi casi si ottiene il rimborso dei contri-

riforma del sistema previdenziale introduce un si-

buti soggettivi maggiorati dell'interesse legale

stema di calcolo della prestazione attesa la cui ap-

composto più 1/5 del contributo soggettivo mini-

plicazione si è avviata nel 2004. Chi richiede la

mo in vigore alla data del rimborso per ogni anno

pensione riceverà un trattamento calcolato col si-

di contribuzione. Per gli iscritti con decorrenza

stema pro-rata, retributivo per gli anni ante 2004

successiva al 2004 è data facoltà di conseguire la

e contributivo per gli anni successivi al 2004 com-

restituzione del montante soltanto a condizione

preso. Con maggiore dettaglio:

che, alla data della cessazione del rapporto assicurativo, il professionista abbia un’anzianità d’iscrizione inferiore al quinquennio. Si precisa inoltre che la pensione d'anzianità/vecchiaia anticipata richiede anche la cancella-

Misura per il calcolo della pensione - Sistema misto e retributivo (iscritti ante 2003) Il calcolo della pensione secondo il regime misto/retributivo viene effettuato applicando la seguente formula:

zione dagli albi professionali e la rinuncia a qualsiasi attività di lavoro dipendente oppure autono-

P = Rp * Ac95 * q1 + Rp * (Ac01 - Ac95) * q2 + Rp * (Ac03 - Ac01) * q3 + Mc * ke Dove: Rp: è la retribuzione pensionabile calcolata come media degli ultimi 25 redditi professionali annuali dichiarati ai fini Irpef (previa rivalutazione Istat). Ac95: sono gli anni di contribuzione complessivi al 31/12/1995 Ac01: sono gli anni di contribuzione complessivi al 31/12/2001 Ac03: sono gli anni di contribuzione complessivi al 31/12/2003 q1, q2, q3: è rendimento annuo come da tabella seguente:

q1

q2

q3

da

a

1,75%

2,00%

1,75%

0

55.940,00

0.50%

0,60%

0,50%

49.450,01

oltre

Mc: montante contributivo maturato a partire dal 01/01/2004 con la capitalizzazione dei contributi soggettivi rivalutati annualmente a un tasso pari alla media quinquennale dei rendimenti degli investimenti dell'ente, con un valore minimo garantito dell’1,5% in caso di media effettiva inferiore e con un valore massimo pari alla media quinquennale del Pil in caso di media effettiva superiore a quest'ultimo valore.

74

FONDI&SICAV Marzo 2013


ke: coefficiente relativo all'età come da tabella

pari alla media quinquennale del Pil in caso di me-

sotto riportata:

dia effettiva superiore a quest'ultimo valore. ke: coefficiente relativo all'età come riportato in

Età

Coefficiente

57

4,370%

58

4,487%

59

4,612%

60

4,744%

61

4,885%

62

5,036%

63

5,199%

pur a scapito dei maggiori contributi versati. L’al-

64

5,374%

ternativa della previdenza integrativa di categoria

65

5,562%

pare stentare e non decollare, comunque i com-

66

5,764%

mercialisti oltre alla precarietà sempre maggiore e

67

5,979%

all’incertezza legata alla fase difficile del momen-

68

6,211%

69

6,462%

70

6,734%

71

7,029%

72

7,349%

73

7,697%

74

8,076%

45%

75

8,490%

40%

76

8,941%

35%

77

9,432%

30%

78

9,971%

79

10,563%

80

11,217%

tabella precedente.

CONCLUSIONI Come già detto per gli avvocati, si evince chiaramente dal quadro sintetico sviluppato con la penalizzazione sui tassi di sostituzione attesi, già comunque non elevati per gli anziani, che diventa ancora più importante per le giovani generazioni,

to, devono anche affrontare un serio e importante I

problema previdenziale.

Tassi di sostituzione attesi per le diverse età 50% (Commercialista - anno di inizio attività a 28 anni)

25% 20% 15%

MISURA PER IL CALCOLO DELLA PENSIONE - SISTEMA CONTRIBUTIVO (ISCRITTI POST 2003) Il calcolo della pensione secondo il regime contri-

10% 5% 0% 1955

butivo viene effettuato applicando la seguente

1965

1975

1985

formula: P = Mc*ke

Anno Anno di di nascita inizio lavoro

Reddito netto

Anno di pensionamento

Età alla pensione

Anzianità contributiva

Ts

Dove: Mc: montante contributivo maturato con la capi-

1955

1983

€ 50.000,00

2020

66 anni e 3 mesi

38

41,8%

talizzazione dei contributi soggettivi rivalutati an-

1965

1993

€ 45.000,00

2030

65

38

37,6%

1975

2003

€ 40.000,00

2040

65

38

35,8%

1985

2013

€ 35.000,00

2050

65

38

31,7%

nualmente a un tasso pari alla media quinquennale dei rendimenti degli investimenti dell'ente, con un valore minimo garantito dell’1,5% in caso di media effettiva inferiore e con un valore massimo

FONDI&SICAV/Aprile 2013

75


My life, My Style Viaggi

Toronto, il mondo al Kensington market ono qui un po’ per caso, ma non è affatto male gi-

S

ronzolare senza meta per Toronto. C’è un’aria fresca e multiculturale. C’è la famosa Cn tower, 550 metri

che per anni hanno valso l’ambito titolo di edificio più alto del mondo, con le piattaforme panoramiche e il più alto ristorante girevole del mondo. Ci sono i grandi grattacieli con fogge avveniristiche e nomi altisonanti, come Toronto-Dominion centre o First Canadian place, tutti ideati e costruiti da famosi architetti, vere e proprie opere d’arte urbanistiche. Ci sono i favolosi centri commerciali, enormi creature di vetro acciaio e luci. I numerosi musei e gallerie

entro un po’ per caso in un vicolo sulla sinistra, mi attira

d’arte. E tutto collegato dal Path, la città sotterranea, chi-

non ricordo più quale negozio o insegna colorata. Cammi-

lometri e chilometri di strade e gallerie, uffici negozi e ri-

no poche decine di metri. Ed entro in un luogo tutto parti-

storanti, per passeggiare serenamente quando fuori ci so-

colare (sembra un mondo fuori posto nella moderna Toron-

no -25°C, un metro di neve e vento ghiacciato che arriva

to) un labirinto di stradine e vicoli di basse casette in stile

nella regione dei Grandi laghi direttamente dal Polo nord.

vittoriano, dipinte con colori vivaci, alcune ben tenute, con

Ma girando per il mondo, senza guide, mappe o busso-

giardinetti curati, altre un po’ lasciate andare, in un’atmosfera decadente. È Kensington market. Il quartiere mul-

le, a volte si trovano sorprese speciali, ci si imbatte per ca-

76

so in luoghi particolari. Cercavo Chinatown (me lo aveva

Testo e fotografie di

tietnico di Toronto, un giro del mondo in miniatura tra Eu-

consigliato la cameriera asiatica mentre mi portava un su-

Gaetano Pappuini

ropa, Medio Oriente, Asia, Caraibi, sud America. Antico

per executive deluxe hamburger con onion rings al Loose

quartiere povero, di immigrati, oggi Kensington è un ango-

Moose, davanti al mio albergo in piena Downtown) su ver-

lo tranquillo e al tempo vivace, pieno di colori e profumi, un

so Spadina street. Mercatini di frutta, negozi di cianfrusa-

luogo assolutamente da non perdere. Un posto non perfet-

glie, draghi rossi e gialli, ristoranti e centri massaggi, pro-

to, non pulito, con un’atmosfera speciale, lontana anni lu-

fumi e vapori che escono da minuscole finestrelle sui vico-

ce da quella delle metropoli nordamericane. Mercatini di

li, tanta gente per la strada, come se fossi a Hong Kong. Poi

frutta secca tibetana o dei Balcani, bar nepalesi, tiendas ci-

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lene, trionfo dell’equo e solidale. Negozietti di oggetti e abbigliamento di seconda mano, lunghe gonne colorate, canottiere, giacche militari. Negozi di dischi in vinile, ristorantini per tutti i gusti, vendite e rivendite di prodotti più o meno legalizzati, atelier di moda vintage, tatuaggi, locali che promettono sedute psichiatriche o psichedeliche. Shiva, Monna Lisa e James Dean. Una dolce e docile anarchia. Incrocio sguardi gentili od occhiate più o meno torve, una ragazza esageratamente carina e assai poco vestita per la temperatura odierna mi regala un sorriso che mi turba, anche se solo per pochi secondi, giusto il tempo di calcolare la differenza di età, luogo, tempo, etnia. Ragazzi che mi invitano a un party, per parlare di pace e di amore fraterno. Un altrove, di luogo e di tempo. Sorrido e tiro dritto. Altalene colorate nei giardinetti, sotto l’edera. Murales di mille colori, qualcuno davvero un’opera d’arte, molti irriverenti, altri semplicemente divertenti. Una protesta ovattata dagli anni. Odore dolciastro nell’aria. Bandierine colorate appese ai pali della luce. Lontane musiche di tanti anni fa, credo qualcosa di Bob Dylan o Joan Baez. Una fila di incensi. Che bello. Mi siedo sui gradini di un giardinetto che pare abbandonato. Mi godo lo spettacolo della gente che passa, dei ragazzi che si danno da fare sulle bancarelle, della vecchia signora davanti al suo negozio di alimentari, grembiule bianco e guanti rossi per il freddo. Un anziano orientale è seduto su una panchina di legno, dall’altro lato della strada, aspettando chissà cosa, forse un autobus. Guardo ma non consumo. Sono di un altro mondo. Aspetto un po’ anch’io. Con un sorriso ebete. Per l’inattesa piacevole scoperta. Kensington market.

I

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My life, My Style Ristoranti

Grande pathos in piazza della Scala onosciamo Luigi Taglienti dal 2008. Poco più che

C

«Se della virtù ti farai un modello e ti pregerai delle

trentenne prese in mano le cucine dello stellato

azioni eccellenti, non avrai invidia dei principi e dei si-

Antiche Contrade di Cuneo, dopo la parentesi al

gnori: perché il sangue si eredita e la virtù si acquista:

Rosmarino di Garlenda, arrivando con la sfida difficile di

e questa basta da per sé sola, ciò che non può dirsi del-

mantenere la stella presa dal precedente chef, Marc Lan-

la nobiltà».

teri. Ricordiamo un giovane già sicuro di sé, determinato,

Miguel de Cervantes,

con esperienze importanti alle spalle. Proponeva una cu-

Don Chisciotte della Mancia, 1605/15

cina azzardata, forse non completamente dominata da quelle mani ancora inesperte. Alcuni piatti di pregevole mezzo disastro alcolico-amaro che mortificava quei pove-

fattura e tecnica, però con qualche impeto di troppo. Superava quasi sempre, come oggi d’altra parte, la fatidica

a cura di Alberto Cauzzi

regola dei tre elementi del piatto. Una regola non scritta,

www.passionegourmet.com

ri gamberi, di una qualità sublime. Luigi, nel frattempo, ne ha percorsa di strada. La sua

ma spesso raccontata e decantata da miriadi di chef e di

tecnica si è molto raffinata, così come la sua esperienza

appassionati gourmet, che ne hanno fatto il sinonimo di

nell’uso e nell’abbinamento degli ingredienti. Ha lavorato

eleganza, finezza e, al contempo, di non eccessiva dose di

duramente, ha costruito un percorso di crescita che oggi,

rischiosità di un piatto.

più adulto e maturo, lo porta a dominare il quarto e finan-

Tutto vero. Il quarto, o anche il quinto elemento, è dif-

che il quinto elemento con classe, sicurezza, padronanza.

ficilissimo da gestire. Eppure l’unico ricordo che serbiamo

Sarà la vicinanza spirituale del duo Cracco-Baronetto? Può

di quel primo pranzo firmato Taglienti è proprio un piatto

essere. Certo che il merito del risultato è tutto suo.

che invece era basato su tre elementi: crostacei marinati

Seduti al suo tavolo nella piazza scaligera ecco un’e-

nel Campari, salsa di Sciacchetrà e zucchina trombetta. Un

sperienza talmente frizzante, elettrizzante e affascinante da farci emozionare con gioia come da tempo non ci accadeva. Abbiamo vissuto quella passione, quel pathos che sempre ricerchiamo nel girovagare per ristoranti, ma che poche, rarissime volte, riusciamo a trovare. Una sera di un incerto prologo primaverile Luigi ci ha regalato sensazioni intense, abbiamo apprezzato una cucina di chiara impronta personale, che non strizza l’occhio a questo o a quello, ma che è costruita seguendo un percorso intimo e originale. E’ stato un susseguirsi di emozioni palatali veramente formidabili, con alcune citazioni, tanta scuola e tecnica mai fine a se stessa.

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Due colpi che ci hanno profondamente affascinato? Un asparago bianco, cotto alla perfezione, letteralmente imbevuto nel caramello all’arancia. Con un piccolo tocco di ganache al cacao. Un richiamo agli asparagi in salsa maltese decisamente riuscito. Di passardiana memoria. E un risotto alla curcuma fresca, acqua di pepe nero di sarawak, capperi. Divino. Conoscenza profonda della materia, delle sue forme e delle sue migliori elaborazioni. Un trattato di cucina classica su tagli, lavorazione, frollatura delle carni, lavorazioni del mondo ittico e vegetale, salse e condimenti tirati alla perfezione. E una giusta dose di estro creativo di Luigi Taglienti, che rende la sua cucina una delle più interessanti, autentiche e intriganti che si possano oggi trovare nello stivale. Ora aspettiamo Luigi al varco, alla consacrazione, al mantenimento costante di questo picco qualitativo. Molti altri, anche del nostro gruppo, hanno trovato questa cucina in forma smagliante. Ciò che ci auguriamo per Luigi, per la sua squadra, per Milano e per l’Italia intera, è che continui su questa strada…con virtù, impegno e dedizione.

I

LA SCHEDA Il pregio: una grande cucina a Milano. Il difetto: il prezzo dei vini alla carta. Il Ristorante Trussardi alla Scala Piazza della Scala, 5 20121 Milano Tel. +39.0280688201 Prezzo: 130,00 euro alla carta. Menù degustazione: 130,00 e 150,00 euro. Chiuso sabato a pranzo e la domenica tutto il giorno. www.trussardiallascala.it Visitato nel mese di marzo 2013.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.passionegourmet.com

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My life, My Style Vino

Grandi bollicine da Erbusco na recente invenzione che si è subito conquistata

U

un posto di primo piano dell’enologia italiana ed internazionale. Specializzazione: bollicine.

I primi corrugamenti della Valle Padana, con alle spal-

le la Valle Camonica e le zone umide, forniscono un particolare microclima al distretto. I terreni poi sono di origine

Luca Giovanelli

fluvio-glaciale, caratterizzati da depositi grossolani, suoli Il Cavatappi, Club in Milano sottili, morenici (anche con pendenze elevate, assimilabili a creste moreniche spianate), limosi o ghiaiosi. Estrema varietà di reazioni nelle piane di ritiro, ora basiche (calcari marnosi), ora acide. Gli influssi freddi dei monti si mitigano sulla fascia lacustre, sulle zone umide delle torbiere e sulla pianura, da cui provengono le correnti più calde.

modo originale e sapiente, tradizione e tecniche produtti-

Questa complessità geologica e climatica rende la zona

ve moderne. L’azienda conta oggi un’estensione di circa 60

particolarmente vocata allo sviluppo di vini per le basi

ettari (di proprietà o gestiti in modo diretto). Tre linee di

spumanti e crea ideali condizioni per gli affinamenti.

prodotto, a crescente intensità e matrice gustativa e olfattiva. La linea di vini secchi e fermi, gli spumanti e la linea

IL PRODUTTORE

di spumanti riserva denominata Nefertiti.

Vezzoli è un piccolo produttore di Erbusco, a matrice fa-

IL VINO

miliare. Una produzione ridotta, curata, che coniuga, in

Uve chardonnay in purezza, con fermentazioni in barriques dove sostano per circa otto mesi: quindi un vino base decisamente arricchito. La fase di spumantizzazione continua con un tiraggio e maturazione sui lieviti per circa 40 mesi. Questa esecuzione è di tipo Dizeta, a dosaggio zero, con pochissimi zuccheri residui. Complessità e struttura subito evidenti nel colore e all’olfatto. Giallo paglierino carico con riflessi dorati, naso denso e compatto. Complicato di olfatto nelle venature di lieviti, profumi di pasticceria, erbe di campo disseccate e NEFERTITI DIZETA

fiori bianchi, con note fruttate a seguire di mela, pompel-

FRANCIACORTA DOCG

mo, ananas, nespola. In bocca mostra sapidità immediata

EXTRA-BRUT

ed evidente struttura, che colpisce e si aggrappa al cavo

AZIENDA AGRICOLA VEZZOLI,

orale: raffinato, suadente, maschio, persistente. Difficile

ERBUSCO BS UVE: CHARDONNAY 100%

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trovare di meglio sulle bollicine in Italia. Freddo. Faraona alla panna.

I



FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO

Anno 6 - Numero 52 - Aprile 2013

Wall Street su nuovi record • • • •

Un mercato che torna fortissimo Le minacce sul rialzo I titoli e i settori che cresceranno I fondi comuni per prendere il toro

&Sicav - Aprile 2013 Fondi& numero 52 – Anno 6 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Gaia Barlassina, Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Club Il Cavatappi, Marco Colli, Luigi Cossu, Elisa Donati, Epheso Ia, Andrea Ferrari, Francesco Massimino, Andrea Milesio, Rocki Gialanella, Dario Palladini, Gaetano Pappuini, David Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 0287063626 - Fax 0287063625 Pubblicità e distribuzione Matteo Gallizio matteogallizio@fondiesicav.it Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio 2008 del Tribunale di Milano

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