FONDI&SICAV Anno 6 - Numero 52 - Aprile 2013
FONDI&SICAV - APRILE 2013 -
N.
52 - WALL STREET
SU NUOVI RECORD
CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Wall Street su nuovi record • • • •
Un mercato che torna fortissimo Le minacce sul rialzo I titoli e i settori che cresceranno I fondi comuni per prendere il toro
Editoriale
Sapere scegliere ercati sempre più complicati e volatili: il nuovo imperativo negli investimenti diventa sapere scegliere. Non solo sapere scegliere i mercati (investire in Europa o negli Stati uniti o nei paesi emergenti non è la stessa cosa), ma sapere scegliere all’interno delle singole piazze le aziende giuste. Dall’analisi del mercato Usa condotta tra decine di gestori emerge sempre più il bisogno di scoprire quelle imprese che meglio sapranno affrontare i diversi scenari, che hanno un’idea vincente o una situazione di monopolio o un trend ancora favorevole. In ogni caso si tratta di studiare i bilanci, le prospettive, il business plan, i manager, i prodotti. In sostanza un lavoro difficile, lungo e complesso. Lo stesso fenomeno avviene ormai anche per le obbligazioni: gli ultimi anni di storia ci hanno insegnato, spesso a nostre spese, che non sono tutte uguali, che non pos-
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siamo fermarci a vedere il tasso di interesse nominale, che lo spread non è solo un termine del linguaggio finanziario, che i bond governativi non sono sempre così sicuri, che le valute incidono in modo rilevante sul rendimento finale. Scegliere un buon gestore permette agli investitori di delegare questi processi di analisi, resta però la difficoltà di selezionare il gestore giusto. Andando ancora avanti nel processo ci può aiutare nella scelta un buon consulente (sia esso promotore, addetto titoli della propria banca, private banker, consulente puro o qualsiasi altra etichetta possa avere) che sicuramente per sostenerci nelle decisioni ha a disposizione strumenti e informazioni non sempre accessibili al cliente finale. Questa è la scelta fondamentale che nessun investitore può più permettersi di sbagliare e che sicuramente può condizionare tutto il processo. Scegliete bene!
GIUSEPPE RICCARDI
Il paese reale nelle borse all Street, come i nostri lettori possono leggere in questo numero quasi monografico di Fondi&Sicav, è ai massimi di sempre, ma anche altri mercati sembrano in netta ripresa. Persino la Francia, che si sta avviando a diventare il vero ammalato d’Europa, ha oggi una borsa che sta dando notevoli segni di vitalità. Non va male neppure l’Italia! Inoltre si sta muovendo, dopo molti anni, il grande pubblico: il rally attuale, infatti, è stato determinato soprattutto dai grandi investitori istituzionali, con volumi non eccelsi. A mancare è stata la massa dei piccoli risparmiatori, che solitamente determina un ulteriore scatto in avanti del mercato. E, se si guardano i dati di raccolta dei fondi in tutto il mondo, si può vedere che sono tornati positivi, con l’uscita di molti dalle asset class meno rischiose e l’entrata nell’azionario. Ma sono stati davvero risolti tutti i problemi in America? Possiamo dire che finalmente si è fuori dalla peggiore crisi degli ultimi 70 anni? Certamente no e bastano pochi numeri per riscontrarlo. Quasi ovunque gli stati sono indebitatissimi e non sanno come uscire dalle difficoltà. In molti casi il rally borsistico è stato il frutto diretto o indiretto della grande immissione di capitali realizzata dalle maggiori banche centrali del mondo (Europa compresa, nonostante un certo pudore ad ammetterlo) e di un costo
W
ALESSANDRO SECCIANI
del denaro che nel mondo sviluppato è quasi sempre inferiore al tasso di inflazione. I consumi interni dei paesi sviluppati, come conseguenza della disoccupazione che resta alta, non danno particolari segni di risveglio e per il momento la ripresa del mercato immobiliare c’è solo negli Usa, mentre in Europa i numeri sono da brividi. Allora si può dire che il rally delle borse trainato da Wall Street è fragilissimo e può finire in qualsiasi momento? Si può affermare che al primo cambiamento di vento crollerà tutto come un castello di carte? Indubbiamente il pericolo c’è, ma c’è anche un’altra realtà. Le imprese più dinamiche, le società che sanno vendere e trovare nicchie di profitto in tutto il mondo rappresentano attualmente una base concreta di ricchezza per tutti. È l’ennesima differenza tra il paese reale, costituito da gente che continua a lavorare e ad accettare le sfide del mercato e che magari, dopo avere perso il lavoro, si è inventata un altro mestiere ed è ripartita da zero, e un paese immaginario fatto di persone che di fronte ai problemi chiacchierano solamente e appaiono paralizzate di fronte a qualsiasi decisione da prendere. Questo quadro è evidente nell’attuale situazione italiana, ma negli altri paesi non è certo molto diverso. Per fortuna i mercati sembrano guardare a tutti coloro che, pur nelle difficoltà, costruiscono.
FONDI&SICAV/Aprile 2013
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Sommario Aprile 2013 I trend del futuro
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Collegare l’Europa e il mondo Gli investimenti nelle infrastrutture saranno fondamentali per sostenere nei decenni futuri i processi di crescita, oggi un po’ in difficoltà, del Vecchio continente e dei paesi emergenti. E possono rappresentare un ottimo tema per creare alpha nel portafoglio
Wall Street
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All’inferno e ritorno Fino a pochi mesi fa l’economia Usa era considerata in una crisi quasi irreversibile e la classe dirigente statunitense sembrava non avere alcuna idea di come riuscire a rendere competitivo il paese. Oggi appare in buona misura tutto cambiato: l’edilizia si è ripresa,la disoccupazione è scesa in maniera significativa e per determinati lavori gli imprenditori fanno fatica a trovare manodopera, mentre l’abbondanza di gas a basso costo ha reso le industrie molto più forti. Certo, i problemi non sono finiti, ma i nuovi record dell’S&P500 e del Dow Jones non sono solo frutto della politica monetaria della Fed
Wall Street - I fondi comuni
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Non è toro per tutti Alcuni gestori hanno saputo cogliere in maniera molto efficace il momento favorevole della borsa Usa e hanno messo a segno nell'ultimo anno e nello scorso semestre guadagni intorno al 15-20%, concentrati soprattutto all'inizio del 2013. Ma non tutte le azioni sono andate bene e diversi money manager hanno compiuto le scelte sbagliate e hanno approfittato solo in misura minima del rally
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FONDI&SICAV/Aprile 2013
Fondi&Sicav n. 52 PROMOTORI&CONSULENTI Parla Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps
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&
PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
Puntiamo sempre più sulla rete
PROMOTORI&CONSULENTI
Aprile 2013
Professione
Recruiting
Consulenza
Continua a calare
Tornano
C’è anche chi difende
il numero dei Pf
i mega-bonus
il modello inglese
Una categoria in assestamento
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Pochi arrivi, tante partenze Recruiting
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Ritorna il calciomercato? Intervista a Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps
Retail distribution review
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«Guardiamo avanti per crescere»
Ci sono anche i favorevoli
Consensus - L'Europa
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Finché resta solo Cipro... La paura è che la crisi che si è manifestata nella piccola isola sia solo l'inizio di un processo di peggioramento per tutta la parte periferica del continente. Ciò accade per di più in una fase in cui anche la zona core non è certo allegra e la crescita è mediocre per tutti. Sui mercati finanziari, però, le quotazioni forse sono più depresse del dovuto e non mancano alcune interessanti occasioni I dottori commercialisti
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Più professionisti, meno pensione Questa categoria, pur essendo stata tra le prime a intraprendere un percorso di adeguamento previdenziale, sconta una penalizzazione sui tassi di sostituzione attesi. Questi che già non sono elevati per gli anziani, diventano ancora più bassi per le giovani generazioni, pur a scapito dei maggiori contributi versati. Per di più sta calando il reddito
Le rubriche 3
Editoriale
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Radar finanziario
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Notizie in breve
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My life, My style
FONDI&SICAV/Aprile 2013
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Radar finanziario Francia, Lyxor lancia l’Etf efficiency indicator Durante il 2012, il mercato degli Etf ha visto crescere l’offerta. Lyxor ha quindi creato un nuovo indicatore utile per valutare la bontà dei singoli strumenti. In teoria, tutti gli Etf che seguono lo stesso indice dovrebbero fornire rendimenti molto simili, aspetto che però si discosta molto dalla realtà. Il nuovo Etf efficiency indicator combina i tre più diffusi metodi di valutazione degli Etf: performance rispetto al benchmark, tracking error di volatility e liquidità.
Usa, risk appetite in aumento sul retail Dal mercato statunitense dei fondi d’investimento arrivano chiari segnali di una ripresa della propensione al rischio da parte degli investitori. Dopo il record di flussi positivi di gennaio, i dati di febbraio mostrano un grande interesse per i mercati emergenti, mentre deflussi si sono registrati nelle categorie ritenute più sicure, cioè metalli preziosi, money market e governativi globali. Data la composizione della clientela del mercato statunitense, sembra trattarsi di un fenomeno riconducibile all’universo retail.
Italia, raccolta positiva e record in gennaio A gennaio l’industria italiana dei fondi d’investimento ha registrato flussi positivi per 6,5 miliardi di euro, secondo i dati Assogestioni. È un nuovo record per il settore, che si attesta a 1.200 miliardi di euro totali di Aum. I flussi sono stati positivi sia per le forme di risparmio collettivo (+3,2 miliardi di euro), sia per le gestioni patrimoniali (+3,3 miliardi).
Perù, aumenta l’esposizione estera nei fondi pensione A fine gennaio, i fondi pensione peruviani mantengono il 30% dei loro investimenti totali in strumenti finanziari stranieri, pari a 11,8 miliardi di dollari. Più della metà, risultano investiti in Etf e fondi internazionali. I principali player beneficiari di questo trend sono stati iShares e State Street per la parte passiva, Investec, Aberdeen, Fidelity, Jb e Robeco per la parte di fondi a gestione attiva.
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FONDI&SICAV/Aprile 2013
Svezia, nuovi flussi netti positivi in febbraio Secondo i dati della Swedish Investment Fund Association, febbraio è stato il mese con i più alti flussi netti positivi dall’ottobre 2009. Viene rilevato, inoltre, che è in corso una rotazione dei portafogli degli investitori dal fixed income all’equity. Storicamente, i flussi dell’industria svedese del risparmio gestito sono fortemente correlati con l’andamento del mercato azionario, che in febbraio ha guadagnato il 3,6%. Asia, le potenzialità dei nuovi emergenti Secondo un report di Fitch Ratings, la crescita degli asset gestiti nei paesi emergenti asiatici sorpasserà quella che si sta osservando nei mercati asiatici più maturi, grazie al trend demografico che vede la netta crescita della classe media in Thailandia, Indonesia, Malaysia e Cina. Negli ultimi anni, questi paesi hanno avuto variazioni maggiori rispetto a Singapore, Hong Kong, Taiwan e Korea. I beneficiari di questi movimenti saranno i fondi multi asset ed esposti globalmente. Il mercato istituzionale sembra pronto per questi cambiamenti, mentre la rete delle grandi banche commerciali pone ancora forti problemi contrattuali.
Medio Oriente, aspettative positive con riserva su primavera araba ed Europa Secondo i dati raccolti da Invesco durante il settimo Invesco Dubai Investment Meeting, il 56% degli operatori basati in Medio Oriente è positivo rispetto alle prospettive di crescita globale, contro il 38% rilevato lo scorso anno. Particolarmente incoraggianti le attese sull’equity. D’altro canto, un terzo degli intervistati si rivela incerto sul posizionamento del proprio portafoglio nelle attuali condizioni di mercato. Un altro terzo, invece, ha evitato di prendere rischi, mantenendo inalterata l’asset allocation. Le questioni più critiche a livello internazionale sono la primavera araba e la crisi europea.
I trend del futuro
Collegare l’Europa e il mondo Gli investimenti nelle infrastrutture saranno fondamentali per sostenere nei decenni futuri i processi di crescita, oggi un po’ in difficoltà, del Vecchio continente e dei paesi emergenti. E possono rappresentare per Tendercapital un ottimo tema per creare alpha
allargarsi della crisi ad alcuni paesi core ha
ticolare interesse a questo settore e fonda prin-
svelato ancora una volta le difficoltà in cui
cipalmente le sue analisi sul progetto Connecting
si trova l’Europa nel concepire una politi-
Europe Facility e sul report Strategic Transport
L’
ca economica maggiormente orientata allo svi-
Infrastructure Needs to 2030.
luppo. Non a caso, negli ultimi mesi è giunto da
All’interno del piano pluriennale per il perio-
più voci l’invito a spezzare il circolo vizioso com-
do 2014-2020, la Commissione europea ha infatti
posto da crisi, austerità e nuove tasse, che sta
creato un nuovo strumento integrato per gli inve-
affondando il Vecchio continente nella recessio-
stimenti destinati alle infrastrutture prioritarie
ne, per puntare con più decisione sugli investi-
dell’Unione nei settori dei trasporti, dell’energia e
menti mirati alla crescita. E lungo questa linea si
delle telecomunicazioni: il «Meccanismo per colle-
ritagliano uno spazio decisivo gli investimenti
gare l’Europa».
nelle infrastrutture. Non sarà la sola Europa, tut-
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FONDI&SICAV/Aprile 2013
tavia, ad avviare importanti progetti su questo
PROJECT BOND TARGATI UE
fronte. Il trend demografico e la rapida urbaniz-
Con un bilancio previsto di 50 miliardi di euro, rag-
zazione nei paesi emergenti richiedono infatti
giungibile tra il 2014 e il 2020, gli investimenti che
ulteriori investimenti negli impianti e nelle instal-
confluiranno nel Connecting Europe Facility do-
lazioni. A fronte di un andamento ancora debole
vrebbero creare, nelle intenzioni delle istituzioni
delle principali economie, le infrastrutture sono
europee, una sorta di effetto moltiplicatore, at-
destinate a diventare, dunque, una vigorosa loco-
traendo ulteriori finanziamenti sia pubblici sia pri-
motiva in grado di trainare la crescita a livello
vati attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari in-
globale, rappresentando un tema d’investimento
novativi, in particolare i project bond targati Ue.
forte per gli asset manager che vogliono avere
La disponibilità delle reti energetiche, digitali
un’esposizione sui temi e i trend secolari. È que-
e di trasporto intelligenti, sostenibili e pienamen-
sto il caso di Tendercapital, che guarda con par-
te interconnesse rappresenta, infatti, una condi-
I trend del futuro tro il 2020 si creeranno 410 mila nuovi posti di lavoro, mentre nel settore dei trasporti, dovrebbero essere generati, sempre tra sette anni, 650 mila impieghi. Il miglioramento delle infrastrutture sul fronte energetico, inoltre, si tradurrà in aumento del Pil dell’Ue di almeno 42 punti base al più tardi nel 2020. zione necessaria per il completamento del mercato unico europeo. L’interconnessione transfrontaliera, invece,
Se il Vecchio continente sembra pronto, dopo alcu-
sembra procedere a rilento e i collegamenti man-
ni anni di latitanza, a rimettere in moto la macchi-
canti che si rilevano soprattutto nei nuovi stati
na degli investimenti nelle infrastrutture, questo
membri creano divisioni fra il centro e le periferie
tema continuerà a costituire nei paesi emergenti
dell’Unione Europea, ostacolando l’ulteriore svilup-
uno dei business più ricchi dei prossimi anni.
po degli scambi o la crescita dei nuovi settori economici quali l’e-commerce.
and Development ha, infatti, pubblicato nel 2012 il report Strategic Transport Infrastructure Needs
potrebbero invece rafforzare la competitività del-
to 2030 che esplora le opportunità di lungo ter-
l’Europa in un clima economico difficile, caratteriz-
mine e le sfide più importanti per uno sviluppo
zato da una crescita lenta e dalle restrizioni dei bi-
globale. Infrastrutture nei trasporti, hub e porti,
lanci pubblici. Considerato allo stesso tempo un
aeroporti e corridoi ferroviari principali saranno
mezzo per sostenere la domanda e assicurare un
fondamentali per sostenere i processi di crescita
rendimento di lungo termine per il denaro speso, il
dei paesi emergenti. Il rapporto utilizza proiezioni
piano per facilitare i collegamenti europei rappre-
e scenari per valutare le prospettive economiche e
senta uno step cruciale per il conseguimento degli
di finanziamento per le infrastrutture future sullo
obiettivi di crescita sostenibile dell’Ue delineati
sfondo della recessione economica e della crisi
nella strategia Europa 2020, nonché per la realiz-
finanziaria che ha modificato in modo significati-
zazione degli ambiziosi obiettivi «20-20-20» nel
vo i rischi e i benefici potenziali connessi con i
settore della politica energetica e climatica.
grandi progetti infrastrutturali. Sulla base di
Per promuovere la trasformazione del conti-
numerosi studi provenienti da Europa, nord Ame-
nente da vecchio a innovativo, infatti, sono richie-
rica e Asia, il rapporto offre approfondimenti sulle
ste un’adeguata base energetica, valide reti di tra-
prospettive economiche di queste opere chiave. La
sporto e buone conoscenze digitali, oltre che, va da
crescita economica e del commercio internaziona-
sé, infrastrutture ad hoc. Al via, quindi, investimen-
le, della popolazione e dei processi di urbanizza-
ti sì mirati, ma che contribuiranno in modo decisi-
zione è uno dei maggiori trigger dell’aumento dei
vo alla creazione di posti di lavoro e a dare slancio
flussi degli scambi commerciali. L’outlook per il
alla crescita e alla competitività di tutta la regione.
2030 prevede aumenti dei traffici aerei, marittimi
Il costo dello sviluppo dell’infrastruttura Ue ne-
e ferroviari in media del 5% all’anno con tassi
cessaria per soddisfare la domanda di trasporti è
ovviamente maggiori di sviluppo nei paesi emer-
stato stimato in oltre 1,5 trilioni di euro nel perio-
genti quali Asia, Africa e sud America. Il commer-
do 2010-2030 per l’intera rete dei trasporti degli
cio marittimo da qui al 2030 dovrebbe quadrupli-
stati membri dell’Unione. Il completamento delle
care: 53 trilioni di dollari saranno investiti in infra-
reti trans-europee richiederà circa 500 miliardi en-
strutture globali e in un network che permetta di
tro il 2020, di cui 250 serviranno per completare i
ridurre le tempistiche e aumentare l’integrazione
collegamenti mancanti ed eliminare le strozzature
tra mercati nazionali e internazionali. Il sempre
nella rete centrale.
maggiore processo di crescita dei paesi emergenti
alla trasmissione di energia si stima, inoltre, che en-
FONDI&SICAV/Aprile 2013
L’Organisation for Economic Co-operation
Gli investimenti destinati alle infrastrutture
Solo per la creazione delle strutture necessarie
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INFRASTRUTTURE ANCHE NEGLI EMERGING
ha recentemente introdotto nuove rotte commerciali, quali quelle nell’emisfero meridionale.
I
News ella stampa sono state riportate le
Francia
N
stre e superiore anche alle attese (10,1%).
Banca mondiale, Robert Zoellick, il
nifatturiero. La produzione industriale, ormai
quale sostiene che i maggiori rischi per l’Eu-
in rosso dal maggio 2012, lo è stata anche a
rozona potrebbero arrivare in futuro proprio
gennaio (-3,5%), ultima rilevazione disponibi-
dalla Francia e non dalle ormai famigerate
le, contro un dato precedente pari a -1,9% e
Cipro, Grecia, Spagna e Italia. Le ragioni sareb-
peggiore delle attese (-2,7%). Lo stesso vale
bero infatti riconducibili alla perdita di com-
per la produzione manifatturiera, negativa da
non supportato dalle esportazioni. Inoltre il
petitività. I più recenti dati macroeconomici in
inizio 2011. L’ultimo dato disponibile (-4,5%),
Pmi manifatturiero, attualmente a 43,9, è al di
dichiarazioni dell’ex-presidente della
Stessa tendenza negativa nel settore ma-
sotto di 50 punti ormai da 12 mesi consecuti-
Il vero rischio per l’Eurozona
vi, mentre il Pmi dei servizi, che attualmente è
effetti descrivono un quadro in peggioramen-
su gennaio, rileva un peggioramento sia ri-
volta il crescente divario tra economia reale e fi-
to. C'è stata, infatti, una contrazione del Pil nel
spetto a dicembre (-3,1%) sia in rapporto alle
nanza: l’entusiasmo deducibile dagli indici azio-
quarto trimestre del 2012, dopo un anno di
attese (-3,3%). Inevitabilmente si assiste a una
nari, infatti, non trova assolutamente conferma
crescita pressoché prossima allo zero. Per
riduzione della domanda interna in concomi-
nei dati macroeconomici. L’abbondante liqui-
quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso
tanza con un calo dei consumi privati, nonché
dità iniettata sul mercato dalla Bce sta conti-
di disoccupazione ha descritto una tendenza
delle importazioni che nell’ultimo anno si so-
nuando a sostenere una maggiore finanziariz-
al rialzo nell’ultimo anno: nel quarto trimestre
no pressoché appiattite, arrivando in prossi-
zazione del sistema, con un aumento della pro-
del 2012 i senza lavoro sono il 10,2%, in deci-
mità dello zero. Nonostante ciò, il saldo della
pensione al rischio, allontanando sempre più
so aumento rispetto al 9,9% del terzo trime-
bilancia commerciale si conferma negativo,
l’obiettivo di sostenere la ripresa economica.
a 41,9, è negativo da agosto. In conclusione si riscontra per l’ennesima
Banche italiane l Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato una
ne di alcune banche e compagnie assicurative al debito so-
nota di sintesi sul test condotto in Italia per verificare la
vrano del paese. Per quanto riguarda le fondazioni bancarie,
stabilità finanziaria del paese. Il comunicato esprime un
l’Fmi evidenzia che «la peculiare struttura di governance di
I
giudizio «sostanzialmente positivo» sul sistema finanziario e
questi istituti richiede una supervisione più severa».
bancario italiano, che «ha mostrato una notevole resistenza» ed è riuscito a superare le crisi e anzi ad aumentare i depositi e a reperire capitali. Inoltre, sottolineano i tecnici del Fmi,
Per l’Fmi è tutto ok
«a differenza di quanto è avvenuto in altri paesi, questo risultato è stato raggiunto con un sostegno statale modesto».
I tecnici dell’Fmi hanno infine evidenziato che l’Italia
Le banche italiane, conferma lo stress test dell’Fmi,
può tornare alla crescita economica attraverso «una mag-
«sarebbero in grado di resistere a eventuali shock mirati,
giore stabilità macroeconomica, finanze pubbliche pru-
grazie al loro buon livello di capitalizzazione e al sostegno
denti e riforme strutturali mirate a sostenere la crescita»,
dato dalla liquidità della Bce». Il test ha inoltre evidenzia-
elementi che rimangono «la precondizione più importan-
to che, anche nell’eventualità di uno scenario macroeco-
te per la stabilità finanziaria» di un paese.
nomico avverso a lungo termine, gli istituti di credito riu-
Dal punto di vista del settore bancario, i tecnici di
scirebbero a compensarne gli effetti negativi. Pilastro fon-
Washington hanno evidenziato la necessità di azioni spe-
damentale della loro solidità è la forte supervisione del si-
cifiche come «l’aumento delle riserve, il miglioramento
stema bancario, unita alla conformità dei controlli agli
dell’efficienza e della redditività delle banche, la creazio-
standard internazionali che, in alcuni casi, si avvicina alle
ne di un mercato dove liquidare gli asset deteriorati e il
best practice.
rafforzamento del capitale». Alcune di queste misure,
Tuttavia, avverte l’Fmi, l’Italia non è immune dai rischi, quali la debolezza dell’economia reale e l’eccessiva esposizio-
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FONDI&SICAV/Aprile 2013
ricorda il rapporto del Fondo, sono già state avviate dalla Banca d’Italia.
News
vwd group
wd Group, società attiva nella fornitura di dati e servizi per il mondo della finanza e delle imprese euro-
V
aree di attività di Edg spaziano, inoltre, dal calcolo del fair value all’analisi e alla classificazione del rischio, dal rating e
pee, ha annunciato l’introduzione anche in Italia dei
dal ranking dei prodotti finanziari alla costruzione e manu-
servizi di European derivatives group. Nata dal mondo ac-
tenzione degli indici di mercato, dall’elaborazione di dati e
cademico, con cui mantiene ancora oggi forti legami, Edg ha
curve complesse (volatilità implicita, greche, yield curve) al-
un focus nell’ambito dell’analisi e della valutazione degli
la consulenza per l'elaborazione dei modelli quantitativi in-
strumenti finanziari, con una particolare expertise sui pro-
terni e sui temi di compliance e alla formazione.
dotti strutturati e i titoli illiquidi. La società, che conta tra i
Specie sul tema della trasparenza, Edg è da molti anni
propri clienti i più importanti intermediari ed emittenti in-
attiva in Europa, sia a livello istituzionale, sia presso gli in-
In Italia con European derivatives group ternazionali, borse, mercati, associazioni di settore (come
termediari, nel promuovere un modello di comunicazione
Ddv, l'Associazione nazionale tedesca dei derivati), media e
verso la clientela il più possibile standardizzato, trasparente
info-provider, vanta all’interno della propria gamma d’offer-
e di immediata comprensione e interpretazione: è proprio
ta il rating proprietario sui certificati, considerato in Europa
su questi binari che è stata elaborata dalla società del grup-
come uno standard di mercato, e gli indici di mercato ideati
po vwd, la classificazione di tutti gli strumenti finanziari che
ed elaborati per il primo mercato europeo dei derivati, lo
vengono proposti dalle banche alla clientela retail, un pro-
Scoach (Deutsche Borse e Six Swiss Exchange). Le principali
getto che ha riscosso un grande successo in Germania.
Slovenia l nuovo governo sloveno, guidato da Alenka Bratusek,
I
2012 dall’11,2% al 14,4%. Tuttavia, il focus sulle tre prin-
ha annunciato l’introduzione di misure urgenti per ten-
cipali banche ha evidenziato un tasso di sofferenza com-
tare di lasciarsi alle spalle la recessione e supportare il
preso nel range 15,6%-20,5%. Anche se le aziende di cre-
sistema finanziario domestico. Nonostante ciò, sono in
dito sono riuscite a ripagare la maggior parte dei rispetti-
molti a ritenere che la vicenda slovena sia sempre più simi-
vi debiti con le banche straniere, hanno contemporanea-
le a quelle già viste in Grecia e Irlanda nel 2010, in Porto-
mente incrementato la loro dipendenza dalla Bce (un al-
gallo nel 2012, nel settore bancario spagnolo nel 2012 e nel
tro fattore riscontrabile negli altri casi di salvataggio). Il
recente salvataggio in extremis di Cipro. La Slovenia non
Fondo Monetario calcola che le tre maggiori banche del
cresce, anzi decresce. Nel 2012, il suo Pil ha registrato una
paese necessitano di 1.000 milioni di euro per ricapitaliz-
contrazione del 2,3% e per l’anno in corso le previsioni
zarsi. Il deterioramento delle condizioni economiche po-
contemplano una decrescita addizionale del 2%. L’econo-
trebbe elevare la necessità di capitale nei prossimi anni.
mia slovena è approssimativamente il doppio di quella ci-
Come variabile distintiva, il Fondo sottolinea l’elevato de-
priota, con un Pil prossimo a 35 miliardi di euro. Il tasso di
bito accumulato dalle imprese slovene.
disoccupazione è del 13,6%, il più alto dal 1998, leggermente inferiore al 14,7% di Cipro.
Quanto alle finanze pubbliche, la Slovenia non sembra correre pericoli sul versante del debito dello stato (53% del Pil). Tuttavia, la fotografia cambia, se si tiene conto dell’e-
La prossima Cipro?
voluzione seguita negli ultimi anni (nel 2008 era al 22%). Il debito potrebbe lievitare nei prossimi mesi in funzione sia delle necessità finanziarie per il 2013 (stimate in 3 mi-
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Ai problemi della recessione e della conseguente di-
liardi di euro) sia per fare fronte ai titoli in scadenza per
soccupazione si sommano le ombre sul sistema bancario.
1,1 miliardi di euro. Nonostante ciò, la Slovenia può anco-
Il Fondo Monetario Internazionale ha sottolineato le de-
ra fare affidamento su una valutazione investment grade
bolezze del settore in un report elaborato il 18 marzo. Il
da parte delle tre maggiori agenzie di rating: Baa2 per
Fmi ha posto l’accento sul tasso di morosità, cresciuto nel
Moody’s, A- per Standard and Poor’s e Fitch.
FONDI&SICAV/Aprile 2013
Wall Street ai massimi La situazione macroeconomica
All’inferno e ritorno Fino a pochi mesi fa l’economia Usa era considerata in una crisi quasi irreversibile e la classe dirigente statunitense sembrava non avere alcuna idea di come riuscire a rendere competitivo il paese. Oggi appare in buona misura tutto cambiato: l’edilizia si è ripresa, la disoccupazione è scesa in maniera significativa e per determinati lavori gli imprenditori fanno fatica a trovare manodopera, mentre l’abbondanza di gas a basso costo ha reso le industrie molto più forti. Certo, i problemi non sono finiti, ma i nuovi record dell’S&P500 e del Dow Jones non sono solo frutto della politica monetaria della Fed l 2012 e l’inizio di questo 2013 hanno marcato uno
di Boris Secciani
si trovano ad affrontare una realtà fatta di scarsa diver-
spartiacque verso una nuova epoca. Infatti si è chiu-
e David Tonello
sificazione economica e un percorso di crescita per i pros-
I
so quel mondo post-crisi finanziaria, che vedeva gli
simi anni non più così chiaro. Ciò si unisce alle comples-
asset rischiosi, eccetto quelli della periferia europea
sità di paesi in via di sviluppo quali India e altri, alle prese
a partire dal 2010, crescere in misura proporziona-
con forti problemi di squilibrio finanziario e difficoltà a
le alla liquidità iniettata, con una forte correlazione fra
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costruire un’economia davvero moderna e competitiva.
attività. L’ennesimo round di crisi dell’Eurozona, seguito
In questo contesto, a emergere come vincitori, quan-
da un nuovo periodo di calma, ha spinto molto al rialzo
to meno a livello di mercato azionario, sono stati soprat-
i mercati dei capitali continentali, senza però alleviare più
tutto Usa e Giappone, il che rappresenta un risultato un
di tanto una recessione di cui non si vede la fine e che
po’ paradossale, visto il non elevato grado di ottimismo
sta anzi ingolfando sempre più anche i paesi core.
che ha caratterizzato entrambi negli ultimi anni e a testi-
Nel frattempo un’epoca sembra essersi chiusa anche
monianza di quanto i mercati possano avere un andamen-
per gli emergenti, le cui performance, a parte qualche
to sorprendente. In quest’ottica rientra il ragionamento di
situazione come la Turchia, sono state deludenti nel 2012
Valentijn van Nieuwenhuijzen, head of strategy di Ing In-
e, in molti casi, anche in questo primo trimestre dell’an-
vestment Management: «La ripresa in atto presenta un al-
no. Infatti solo la Cina sembra in grado di continuare con
tro aspetto particolarmente interessante: a trainarla sem-
i propri tassi di crescita al limite del sovrumano, mentre
bra che siano quei paesi che in un determinato momento
i produttori di materie prime, come il Brasile e la Russia,
dello scorso decennio sono stati dati per morti e sepolti.
FONDI&SICAV/Aprile 2013
«
»
Il punto più basso si è toccato probabilmente con il downgrading del debito e con il quasi default di quell’epoca
Nei primi anni successivi all’introduzione dell’euro, la Ger-
lutazione dello yen. Si tratta di un fenomeno ancora trop-
mania era considerata il malato d’Europa, afflitta dal pro-
po recente per trarre sicure conclusioni, seppure parziali,
blema del cambio non competitivo e apparentemente in-
sulla sua consistenza.
capace di affrontare una disoccupazione costantemente elevata. Dopo il crack Lehman, si è diffusa la convinzione
UNA RIPRESA CHE VIENE DA LONTANO
che gli Stati Uniti avessero adottato un modello sbagliato
Per quanto riguarda gli Usa, invece, la ripresa viene da lon-
di crescita, basato sull’eccessiva creazione di credito, men-
tano. In particolare fino alla seconda metà del 2011 l’eco-
tre la recente rivitalizzazione dell’economia nipponica fa
nomia statunitense veniva considerata intrinsecamente
seguito a due decenni di stagnazione dovuti al collasso del
debolissima, sostenuta solo da una politica fiscale ritenu-
settore immobiliare e alla bolla azionaria». La ripresa giap-
ta da molti dissennata e da enormi iniezioni di liquidità da
ponese, però, per il momento sembra di natura più psico-
parte della Federal Reserve. Il punto più basso si è proba-
logica che reale: il paese ha infatti deciso di affrontare di
bilmente toccato con il downgrading del debito e con il
petto il problema della propria base di costi, non compe-
quasi default di quell’epoca, causato in gran parte da una
titiva con quella dei propri vicini, tramite una robusta sva-
classe politica considerata dai più (americani stessi) non
FONDI&SICAV/Aprile 2013
17
Wall Street ai massimi La situazione macroeconomica
particolarmente degna di una grande nazione civilizzata.
è inserita l’azione della Fed, con i suoi 40 miliardi al mese di
Uno degli indicatori, che veniva considerato un evidente
acquisti di mortgage-backed security. Indicativo appare
segnale dell’incapacità Usa a reagire a questa crisi come in
l’ottimismo del Team di gestione del Petercam Equity
passato, era incarnato da un mercato del lavoro, che, sep-
North America Dividend Fund: «Il mercato del lavoro sta
pure in lieve ripresa, riusciva a malapena a creare i posti
riprendendo vigore, mentre l’immobiliare residenziale si sta
(spesso part-time e malpagati) sufficienti a compensare la
risollevando. Ad esempio per quanto riguarda la costruzio-
crescita demografica.
ne di nuove abitazioni monofamiliari, vi è stata una crescita del 25% annuo. Inoltre, grazie all’abbondanza di gas na-
UN TANGIBILE MIGLIORAMENTO
turale a basso costo, il comparto manifatturiero sta rimbal-
Questi problemi non sono certo spariti del tutto e sia-
zando. Tutte queste attività creano nuova domanda di la-
mo ben lungi da un quadro di boom paragonabile agli an-
voro e portano pressione sui salari. Quest’anno è stato rile-
ni novanta, ma è innegabile che negli ultimi 15-16 mesi vi
vato il 12% in più di posti di lavoro nell’edilizia rispetto al-
sia stato un tangibile miglioramento, diventato evidente
l’anno scorso. Nell’industria siamo a +15% di nuova occu-
nella seconda metà del 2012 con l’annuncio del Qe 3. Giu-
pazione. La domanda di posti di lavoro manuale sta crean-
sto per avere un’idea del processo di guarigione, basti ricor-
do difficoltà alle imprese, che faticano ad attrarre persone
dare qualche dato: nella seconda metà di marzo la media
con le giuste qualifiche. Secondo una recente ricerca di
mobile delle nuove richieste settimanali di sussidio di di-
Towers Watson, il 40% delle aziende ha problemi a trovare
soccupazione era stabile sui minimi degli ultimi cinque an-
i lavoratori con le competenze giuste. Si tratta di un valore
ni, mentre la disoccupazione si trovava al 7,7%, un valore
che è cresciuto, rispetto al 36% dell’anno passato, per non
che in Eurozona farebbe gridare al mezzo miracolo econo-
parlare del 16% del 2009».
mico. Nel frattempo il Pil per l’ultimo trimestre del 2012 è stato rivisto, cambiando il dato di prima lettura da una
UN MIX DI VECCHIO E DI NUOVO
contrazione congiunturale annualizzata dello 0,1% a una
Ciò che è interessante nei recenti sviluppi americani è che
crescita dello 0,4%. Il forte calo delle scorte fa discreta-
vi è un mix di vecchio e nuovo: una ripresa immobiliare re-
mente sperare per i prossimi dati. Vendite al dettaglio, an-
sidenziale, unita a un boom It, seppure meno generalizza-
damento dei servizi e dell’industria sono anch’essi tutti in
to rispetto a quello degli anni novanta, accompagnato da
territorio positivo. A cambiare davvero il paradigma ameri-
un processo di rinascita industriale, che, per quanto fragi-
cano, però, oltre al boom energetico, sono stati i sempre più
le, sta comunque creando una rinnovata offerta di lavoro.
incoraggianti segnali provenienti dall’immobiliare, su cui si
Questa variegata ripresa americana si è manifestata nell’andamento del listino di Wall Street, che ha visto negli ultimi due anni discrete rotazioni e, a parte pochi settori e alcune rilevanti eccezioni a livello di alcune mega-cap, una salita più o meno generalizzata. Nel frattempo è arrivata la fine del primo trimestre del 2013: da queste trimestrali cominceranno a emergere i dati su vincitori e vinti del variegato mondo corporate statunitense nel prossimo futuro. Infatti, anche perché si arriva da anni di colossale ripresa finanziaria che come una marea ha alzato un po’ tutte le barche, non è irragionevole pensare a una futura maggiore selettività. Anche gli Usa non possono vivere per sempre di politiche monetarie eccezionali, a fronte di valutazioni azionarie che possono sì crescere ancora un po’, ma che comunque hanno un disperato bisogno di mettere a segno forti incrementi dei profitti per tenere lontana la tentazione di entrare in zona bolla.
18
FONDI&SICAV/Aprile 2013
I
Wall Street ai massimi I conti dello stato
Una minaccia sul toro Il debito pubblico in questi anni ha avuto una crescita vorticosa ed è tuttora un gravissimo problema per l’intero sistema degli States e per i suoi mercati. Non sono certo sufficienti i lievi miglioramenti registrati negli ultimi mesi con il passaggio del saldo sul Pil dall’8,7% al 7%. Inoltre c’è chi teme la fine della politica accomodante della Fed, anche se alcuni la considererebbero una buona notizia, poiché dimostrerebbe un ritorno alla normalità nflazione, tassi di interesse, debito pubblico e politiche della Fed sono tutti aspetti tra loro interseca-
I
scita al Pil, ha comunque per il momento evitato lo scenario peggiore. Il primo marzo è scattato il cosiddetto seque-
ti e fondamentali per cogliere le opportunità di un
ster, tagli automatici stabiliti in precedenza per 85 miliar-
investimento americano, anche se questi elementi
di, cui faranno seguito altri round nei prossimi sette anni,
non sono necessariamente destinati a essere corre-
se non verrà modificata la legislazione. Nel frattempo la
lati come negli anni passati. Purtroppo per gli investito-
Camera repubblicana e il Senato democratico sono riusci-
ri non si tratta di tecnicismi per addetti ai lavori, ma della
ti a varare la propria variante di una legge finanziaria, che
ricerca di una possibile soluzione per gli squilibri finan-
ovviamente ha poche possibilità di trovare un terreno co-
ziari che ancora gravano sugli Usa. Problemi il cui per-
mune.
corso di risoluzione avrà effetti di notevole importanza
Anche questo per certi versi è un miglioramento, in
sui corsi dei titoli di stato e, con essi, su gran parte dei
quanto negli scorsi quattro anni la maggioranza senatoria-
mercati dei capitali statunitensi. Partiamo da un dato
le dei democratici non era riuscita a mettersi d’accordo
molto semplice: la situazione dei conti pubblici Usa è
neppure al proprio interno. Molte voci del bilancio federa-
pesante. È vero che vi è stato un miglioramento: nel corso
le hanno bisogno di essere rifinanziate ogni anno per leg-
dell’anno fiscale 2012 (terminato lo scorso 30 settembre)
ge e, mancando un provvedimento complessivo, si è dovu-
il disavanzo federale è sceso da 1,3 trilioni dell’anno pre-
to procedere nelle passate stagioni con interventi specifici.
cedente a 1,1. Si è passati da un saldo sul Pil dell’8,7% al
Per il 15 aprile si dovrebbe in teoria fare passare una nor-
7%. Ci sono stati cali di spesa, soprattutto nel campo della
ma di compromesso, che di fatto ha zero possibilità di ve-
difesa e in certi impegni sociali, quali l’assicurazione sani-
dere la luce.
taria per i poveri e i sussidi di disoccupazione, resi possibili dal miglioramento economico.
20
Per ovviare alla situazione sono state varate, al pari del recente passato, misure per impedire che interi segmenti
Sul fronte politico si è riusciti a raggiungere un accor-
del governo federale si ritrovino privi di fondi. Il problema
do sul fiscal cliff che, per quanto tolga circa l’1% di cre-
è che lo scontro ideologico nasce da profonde differenze
FONDI&SICAV/Aprile 2013
«
Il
problema è che oggi un’eventuale austerity è
»
vissuta come un incubo
di vedute all’interno dell’elettorato americano. Da una
16,4, circa il 103% del Pil. Come abbiamo accennato, in
parte le proposte repubblicane, elaborate in quello che si
un raro esempio di concordia politica, il tetto del debito
può sintetizzare come l’ennesimo piano Ryan, prevedono
è stato sospeso fino a maggio. Considerando che il Teso-
di arrivare a un piccolo attivo in un decennio, operando 4,6
ro per qualche mese potrà posporre i pagamenti e i rin-
trilioni di tagli, senza alzare le tasse. La proposta dei demo-
novi di alcuni bond speciali, privi di mercato secondario,
cratici, invece, si basa su presupposti alquanto ottimistici
si arriverà all’estate con il pesante rischio di una replica
e ipotizza un aggiustamento decennale di 1,8 trilioni, con
di quanto accaduto nel 2011. Infatti finora la politica ame-
circa un trilione proveniente da nuove tasse.
ricana ha sostanzialmente dato segnali di tregua, ma non
Nessuna di queste tesi sembra ancorata alla realtà e ognuna appare poco più di una postura ideologica. L’ele-
certo di avere trovato un percorso condiviso di uscita da questa situazione.
mento per noi italiani abbastanza curioso è che, quando lo scorso inverno il Congresso si è messo d’accordo sul so-
UN CONSOLIDAMENTO NEL BREVE PERIODO
spendere il limite del debito pubblico, è stato anche stabi-
Il problema è che oggi un’eventuale austerity Usa è vissu-
lito che qualora la legge finanziaria non sarà approvata per
ta come un incubo, la peggiore minaccia che incombe sul
il 15 aprile, scatterà una sospensione nell’erogazione degli
bull market di Wall Street. Questo scenario viene sintetiz-
stipendi di deputati e senatori. Proprio questo aneddoto
zato in maniera diretta da Andreas Nigg, head of equity &
permette di introdurre un tema fondamentale, centrale
commodity strategy, e Ralf Wiedenmann, head of econo-
nella querelle sui conti pubblici: il ritorno del problema del
mic research di Vontobel Asset Management: «Ci aspet-
tetto del debito, che nel 2011 costò un downgrading da
tiamo che l’azionario Usa sovraperformi, così come il rifu-
parte di S&P.
gio sicuro costituito dai titoli di stato e i corporate ad al-
Attualmente il totale, incluso quanto dovuto alla
to rating. Ciò sia per il 2013 sia oltre. Ci attendiamo però
Social security (l’ente che eroga le pensioni pubbliche),
anche un consolidamento nel breve periodo. La crescita
supera 16,7 trilioni di euro. A fine 2012 si era a quota
economica nella seconda metà del 2013 potrebbe essere
FONDI&SICAV/Aprile 2013
21
Wall Street ai massimi I conti dello stato
deludente, a causa dell’aumento dei contributi sugli sti-
ment, spiega: «Tra i rischi endogeni vediamo la gestione
pendi e dei tagli alla spesa pubblica, scattati a inizio mar-
del calo del deficit sul Pil, ma non è un tema di breve, ma
zo». Altrettanto chiaro appare il Team di gestione di Clear-
piuttosto di lungo termine. La fine dell’allentamento
Bridge Advisors (gruppo Legg Mason): «Il fiscal cliff pas-
quantitativo da parte della Fed potrebbe essere più una
sato di recente dovrebbe ridurre la crescita economica di
sorpresa positiva che negativa, dato che sarebbe accom-
poco più dell’1%. Ogni provvedimento legislativo che ab-
pagnata da un calo della disoccupazione più rapido delle
bassa ulteriormente la spesa o innalza le tasse costituirà
attese».
una palla al piede per l’andamento degli Usa». Emerge dunque con prepotente chiarezza che oggi il
UN EQUILIBRIO FRAGILE
sistema statunitense si regge su una voragine dei conti
In realtà i due temi sono legati: un’azione meno pro-cicli-
pubblici, per il momento sostenibile, la cui inevitabile cor-
ca da parte della Banca centrale sarebbe possibile solo in
rezione però porterà a cambiamenti difficili da valutare. Il
condizioni di crescita sostenuta nel paese. Infatti se i ren-
pericolo della garrota fiscale sembra un incubo ancora
dimenti dei titoli di stato americani dovessero crescere in
peggiore di una normalizzazione della politica monetaria
maniera sostenuta, si rischierebbe una spirale dalle conse-
della Federal Reserve, che anzi potrebbe significare che l’e-
guenze imprevedibili. Lo stock di debito pubblico appare
conomia è entrata in un circolo virtuoso. Martin Moeller,
oggi in prima lettura più che sostenibile: nel corso dell’an-
responsabile dei portafogli azionari globali e Svizzera e ge-
no fiscale 2012 il Tesoro Usa ha pagato agli investitori 359
store del fondo Uban 30 Global Leaders di Union Bancai-
miliardi di dollari di interessi, il livello più basso dal 2005.
re Privée, afferma: «ll rischio peggiore per il mercato sta-
Infatti il crollo dei rendimenti dei Treasury è andato più
tunitense è una stretta fiscale a sorpresa. Non ci preoccu-
che a compensare l’accumulo di nuovo debito. Il problema
pa un eventuale arresto delle politiche accomodanti da
è che si tratta di un equilibrio fragile, anche in considera-
parte della Fed: sarebbe la conferma di una crescita eco-
zione del non elevato livello di tassazione del paese, alme-
nomica sostenibile e della fiducia in un mercato del lavo-
no rispetto all’Europa: nell’ultimo anno fiscale le entrate
ro sano e, quindi, sarebbe positivo per i listini azionari. Bi-
federali complessive, da cui devono uscire anche i paga-
sogna ricordare che le azioni hanno performato bene in
menti delle pensioni, sono state intorno a 3,5 trilioni. Nei
precedenti periodi di stretta fiscale. Da metà del 2004 a
primi cinque mesi dell’annata fiscale 2013 i pagamenti per
metà del 2007, quando il Fed funds target rate è stato au-
interessi sono stati circa 168 miliardi. Non ci vuole un ge-
mentato dall’1,0% al 5,25%, i mercati azionari globali
nio della matematica per capire che l’America è a rischio e
hanno fornito rendimenti totali del 75%».
che non si può permettere in queste condizioni una stret-
A complicare ulteriormente la situazione vi è anche il
ta della Fed, che peraltro non dovrebbe arrivare.
fatto che, vista le delicatezza del tema in corso e le profon-
Di ciò sembrano convinti molti: l’inflazione non appa-
de divisioni, difficilmente nel breve periodo si arriverà an-
re un gran problema (o quanto meno non sta in cima alla
che solo a definire una piattaforma minima. Maria Paola
lista delle priorità) e del pericolo di errori a livello istitu-
Toschi, market strategist di Jp Morgan Asset Manage-
zionale sembra conscia Laura Solei, responsabile azionario gestioni patrimoniali di Banca Patrimoni Sella & C.: «A livello endogeno, un rischio potrebbe derivare da un percorso di crescita più brillante delle attese, che porti i mercati a temere la cosiddetta exit strategy, cioè l’adozione da parte della Fed delle azioni necessarie a ridurre la quantità di stimoli monetari immessi sul mercato. Configurandosi come una politica monetaria restrittiva, il mercato si preoccuperebbe degli effetti di freno che questa strategia avrebbe sulla crescita, penalizzando l’investimento azionario». Un parere non dissimile arriva anche da Ibra Wane, senior equity strategist di Amundi Asset Management: «Il maggiore rischio per il mercato statunitense sarebbe un
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FONDI&SICAV/Aprile 2013
errore di politica monetaria. Se l’atteggiamento accomo-
dimenti dei titoli del Tesoro Usa, anche se i tassi di inte-
dante dovesse finire troppo presto, gli effetti sull’aziona-
resse potranno salire solo in misura limitata, nel momen-
rio sarebbero pesanti. Detto ciò, credo che nulla di simile
to in cui la Fed sta ancora acquistando 40 miliardi di dol-
accadrà nel 2013». Netto appare il giudizio di Marc Cra-
lari al mese di Treasury».
quelin, direttore delle gestioni di Financière de l’Echiquier: «Il problema numero uno degli Usa attualmente è il
CI DEVE ESSERE CRESCITA VERA
debito pubblico».
Da qualsiasi parte si guardi, affinché l’equity statunitense
La strettoia in cui gli Stati Uniti devono passare per
possa continuare a generare capital gain, al di là della si-
alimentare la loro crescita porterà inevitabilmente infla-
tuazione contingente del 2013, sarà necessario che gli Usa
zione per Chris Iggo, chief investment officer di Axa Inve-
tornino a creare crescita vera, in grado di sostenere un
stment Managers: «La reflazione deve comportare l’au-
equity risk premium meno elevato e tassi di interesse più
mento della velocità a cui viaggia il denaro e ciò implica
normali. Capace, inoltre, di auto-alimentarsi senza dipen-
dissuadere la gente dal detenere cash o attivi analoghi
dere in maniera ossessiva da un disavanzo federale, che
alla liquidità, come i titoli di stato. Per fare in modo che
non può continuare per sempre. Per dare un’idea dei peri-
le persone spendano più rapidamente è allora necessario
coli che potrebbero concretizzarsi, è adatta la riflessione di
che ci sia una minaccia di svalutazione. Perché i giappo-
Gabriele Roghi, responsabile consulenza investimenti di
nesi non hanno speso per quasi 20 anni? Perché si aspet-
Invest Banca: «Quasi 50 milioni di americani ricevono i
tavano che i prezzi continuassero a scendere e quindi la
food stamp, 89 milioni sono fuori della forza lavoro, in
liquidità era detenuta come un deposito di valore. Se inve-
molte zone periferiche delle maggiori città lo scenario so-
ce l’aspettativa è che i prezzi salgano, allora il denaro
ciale assomiglia in modo inquietante a quello greco, ma
perde valore e dunque risultano preferibili gli attivi finan-
tutto gira intorno a Wall Street, che sembra non volere ac-
ziari a più alto rendimento o i consumi. Questa politica si
cettare l’idea che qualcosa nel modello di sviluppo finan-
rivela proficua solo quando la crescita riprende o quanto
za-centrico è andato storto e non ha l’umiltà per tornare
meno il potenziale stimato e le aspettative d’inflazione
sui suoi passi esacerbando così le divaricazioni sociali e le
sono significativamente più elevati. Ritengo che possa
tensioni».
funzionare negli Usa e pertanto prevedo un rialzo dei ren-
Dunque, fin qui tutto bene, ma fino a quando?
I
FONDI&SICAV/Aprile 2013
23
Wall Street ai massimi Il contagio delle altre economie
Paura dall’Europa e dalla Cina Secondo gli operatori, i rischi maggiori per il mercato Usa e l’azionario in generale vengono da un deterioramento della situazione politica in Italia e nell’intero Vecchio continente, nonché da un giro di vite a Pechino. Ma c’è anche chi pensa che alla base del boom dell’equity statunitense ci siano fondamentali solidi, che non verrebbero poi così scossi da eventuali brutte notizie provenienti dall’estero. Per altri il vero pericolo è che i corsi abbiano fatto troppa strada
24
l recente, disastroso, almeno in termini di immagine, bailout di Cipro ha toccato molto poco l’azio-
I
blemi di dimensioni maggiori di Cipro. Su questo argomento tendono a tornare con i piedi per terra diversi ge-
nario made in Usa, che è cresciuto anche sull’onda
stori, ad esempio Terry Ewing, head of Us equities di Ignis
di dati economici positivi, come l’indice Case-Shil-
Asset Management: «Siamo preoccupati da oltre un anno
ler che misura l’andamento dei prezzi delle abita-
dei problemi in Europa, in particolare del sistema banca-
zioni nelle 20 più importanti aree urbane americane e ha
rio, che sta restringendo i propri bilanci. Pensiamo che gli
mostrato il maggiore incremento da sei anni a questa
effetti del fiscal drag che andranno a colpire il continente
parte (+8,1%). Ma sorge un dubbio: i mercati statuniten-
nel 2013 siano sottovalutati, così come il deleveraging in
si riusciranno a ergersi al di sopra della crisi europea e del
atto fra gli istituti di credito e l’aumento di austerità fisca-
rallentamento di diversi emergenti? Anzi ne trarranno in
le in diverse nazioni». In questo breve elenco sono racchiu-
qualche maniera beneficio, visto il ruolo di locomotiva
se un po’ tutte le differenze fra Usa ed Europa: da una par-
finanziaria che sono tornati ad avere?
te una spesa pubblica, in parte folle, sostenuta dalla ben
In realtà si può senz’altro pensare che vada tutto be-
nota politica monetaria della Fed, la quale ha fatto mira-
ne, a patto però che il bandolo della matassa europeo non
coli nel sostenere gli asset rischiosi e risanare i bilanci del-
torni, al solito, a sfuggire di mano, magari a causa di pro-
le banche. Queste ultime a loro volta sono tornate a fare
FONDI&SICAV/Aprile 2013
«
Sì,
pensiamo che le azioni Usa continueranno a offrire rendimenti
»
relativamente migliori
crescere il credito, elemento testimoniato dall’andamento
veri pericoli in cui rischia di incorrere l’equity statuniten-
dell’immobiliare e del comparto auto. Anche nella ripresa
se sono una recrudescenza della crisi dell’Eurozona e un
dei consumi e degli investimenti l’intervento della mano
rallentamento cinese».
pubblica (basti pensare al ruolo svolto da gruppi come Ally e Fannie Mae/Freddie Mac) si è rivelato decisivo.
Se anche il relativo, splendido isolamento degli Usa ha ovvi limiti, meno chiaro appare il percorso che il listino azionario presenterà nei prossimi mesi, in relazione ad altre
UN AVVITAMENTO OPPOSTO
piazze. Non mancano certo le ragioni per ritenere che la so-
Dall’altra parte c’è un’Europa stretta in un avvitamento
vraperformance del 2013 difficilmente potrà essere ribalta-
opposto, tra banche dal precario stato patrimoniale e
ta. Martin Moeller, del fondo Ubam 30 Global Leaders di
restie ad allargare il credito, incapaci di contrastare la con-
Union Bancaire Privée, considera: «Sì, pensiamo che le azio-
trazione dell’austerità fiscale. Non è comunque solo l’Eu-
ni Usa continueranno a offrire rendimenti relativamente
ropa a preoccupare Wall Street: anche i recenti sviluppi
migliori. I numeri economici sul breve periodo, nonché l’in-
in Cina potrebbero risultare dannosi, dove la recente
sieme dei dati demografici ed congiunturali a medio termi-
impennata dell’immobiliare sta portando nuovamente
ne, tra cui l’accesso a fonti di energia sicure e a basso costo,
facce torve fra i policy maker locali. Marc Caretti, gesto-
così come il miglioramento netto nei mercati dell’edilizia e
re global equities di Raiffeisen Capital Management,
del lavoro, saranno di supporto per le performance dei tito-
sostiene: «I rischi maggiori vengono da un deterioramen-
li azionari statunitensi di questi settori. Ultimo, ma non me-
to della situazione politica in Italia e in Europa, nonché
no importante, le aziende Usa stanno creando più valore
da un giro di vite in Cina». Sulla stessa linea anche Geor-
della maggior parte delle altre regioni, misurato come dif-
ge Nadda, gestore di Nemesis Asset Management: «I due
ferenziale tra Cfri e costo del capitale».
FONDI&SICAV/Aprile 2013
25
Wall Street ai massimi Il contagio delle altre economie
In effetti a stupire tutti è stata la capacita di corpora-
La brillantezza americana, più che alla luce propria,
te America di generare cassa e profitti. Ricorda infatti il
sembra dovuta all’opacità degli altri e pertanto non va cer-
Team di gestione di ClearBridge Advisors (gruppo Legg Ma-
to data per scontata. Interessante appare al riguardo il rias-
son): «A nostro avviso, per quanto il clima di incertezza
sunto di Ibra Wane, di Amundi Asset Management: «Il fat-
possa generare volatilità, utili aziendali solidi, nonché ven-
to che la borsa americana continuerà a sovraperformare
dite di case e di auto in crescita continueranno a sostenere
non è così scontato. Dall’inizio dell’anno in effetti l’Msci Us
i corsi azionari nel 2013. Inoltre ci aspettiamo che profitti
ha fornito rendimenti migliori del Msci World All Country,
e margini sorprenderanno in maniera positiva, grazie a
se però consideriamo il periodo iniziato alla fine del luglio
un’accelerazione della crescita globale nei prossimi mesi».
2012, gli Usa sono ancora indietro. Infatti da allora fino a fine dicembre 2012, dopo il discorso di Draghi che ha dato
NON È TUTTO ORO...
una spinta ai mercati più in difficoltà dell’Eurozona, l’Ame-
Questo concetto è un punto fondamentale da tenere a
rica è andata meno bene. In quell’epoca le incertezze ri-
mente per gli investitori. Infatti di frequente la crescita de-
guardanti il fiscal cliff e il ritorno della propensione al ri-
gli emergenti non si è traslata in un aumento degli utili da
schio hanno danneggiato in misura limitata gli Stati Uniti.
parte delle aziende quotate, spesso conglomerate statali o
Dall’inizio del 2013 l’azionario Usa ha recuperato circa la
semistatali soggette alle fluttuazioni dei corsi delle mate-
metà della minore performance relativa, grazie al rally ge-
rie prime o all’intervento del governo, desideroso di con-
nerato dal compromesso a fine anno sulle tasse. Per il fu-
tenere l’inflazione e di aiutare le popolazioni locali: basti
turo, anche se l’economia sembra in condizioni migliori ri-
pensare, ad esempio, al caso delle aziende energetiche ci-
spetto ad altre realtà occidentali, il mercato americano è
nesi. In Europa, invece, a mostrare vitalità sono solo quel-
relativamente più caro rispetto all’Europa, in base al P/E di
le aziende che vendono su mercati ad alta crescita, men-
Shiller. Inoltre la debolezza del dollaro in passato ha sup-
tre gli Usa offrono una combinazione di consumi domesti-
portato il momentum della borsa e anche questo elemen-
ci in ripresa e gruppi globali in grado di beneficiare anche
to sta sparendo. Infine le aziende statunitensi probabil-
della continua ascesa degli emergenti. Non è comunque
mente non deterranno più il monopolio di crescita degli
tutto oro quel che luccica: infatti gli investitori sono ben
Eps. Complessivamente, se il nostro scenario di stabilizza-
consci di queste qualità, tanto che l’equity statunitense
zione e ripresa dell’economia globale dovesse confermarsi
ormai non è certo definibile come economico, almeno ri-
nel 2012, la sovraperformance americana dovrebbe rag-
spetto agli standard degli anni passati. Tanto che se è ve-
giungere il suo apice a metà anno e poi invertirsi».
ro che nell’ultimo biennio Wall Street è andata meglio, è altresì indubbio che il processo è stato tutt’altro che linea-
AI LIMITI DELLA BOLLA
re, con frangenti in cui è stata l’Europa a fare faville, di so-
È interessante notare come un indicatore quale il P/E di
lito in seguito a fasi di scampato pericolo.
Shiller, che calcola una media dei profitti aggiustata per l’inflazione degli ultimi 10 anni, mostri che i corsi non sono certo a buon mercato. In pratica gli Usa hanno potuto negli ultimi anni beneficiare di una ripresa enorme, ai limiti della bolla, di risultati e margini del proprio mondo corporate. Ciò è avvenuto, come abbiamo visto, grazie allo straordinario sostegno delle autorità. A costo di ripeterci, questo processo non potrà durare per sempre, in assenza di una crescita vera. Il rischio è che l’America torni a occupare solamente il ruolo di bene rifugio nelle fasi di difficoltà. Marc Caretti, di Raiffeisen Capital Management, spiega: «Attualmente vediamo maggiore valore in Europa e preferiamo investire là. Dobbiamo però tenere a mente che, nel caso di una correzione, le azioni europee verrebbero danneggiate più di quelle statunitensi».
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FONDI&SICAV/Aprile 2013
I
Wall Street ai massimi Dove può arrivare il mercato
Ancora più su. Forse Molti analisti ritengono che siamo solo all’inizio della corsa e che le imprese Usa abbiano ancora notevoli potenzialità di crescita. È possibile anche una rotazione dei settori, che darebbe nuovo smalto. Ma c’è chi scuote la testa e pensa che le valutazioni odierne non siano per nulla prudenziali
28
S&P 500 nell’ultima settimana di marzo ha raggiunto quota 1.569 in chiusura, il nuovo
L'
salvo disastri, vedremo una combinazione di tutti e tre questi elementi.
indice toccò un minimo intorno a 667,
la crescita a doppia cifra, un minimo di cautela sembra pre-
sarebbe sembrato probabilmente fantascienza. Scenden-
valere, visti anche i chiari di luna in Europa. Indicativo ap-
do però ad analizzare i dettagli, scopriamo un altro ele-
pare al riguardo il parere di Terry Ewing, di Ignis Asset Ma-
mento interessante: circa il 60% delle aziende del ben-
nagement: «Nel breve periodo i guadagni dell’S&P 500 po-
chmark è oltre il record storico, tanto che, se si conside-
trebbero risultare limitati, a causa dei rinnovati timori di
ra l’S&P 500 equal weight, in cui ogni azienda ha lo stes-
una debolezza strutturale nell’Eurozona. La natura disfun-
so peso, il record storico era già stato superato due anni
zionale del dibattito fiscale all’interno del governo ameri-
fa, con corsi che attualmente si sono triplicati rispetto ai
cano sta gradualmente venendo risolta, pertanto siamo fi-
minimi. Ciò è stato giustificato da un enorme aumento
duciosi circa il fatto che la crescita economica dovrebbe
degli utili: da un Eps complessivo dell’indice di circa 60
accelerare nella seconda metà del 2013. Ci aspettiamo un
dollari nel 2009, si è arrivati sopra la soglia dei 100 nel
incremento di circa il 15% nelle quotazioni delle azioni Usa
2012. A determinare questa discrepanza fra il regolare S&P
nel 2013, sostenuta da un modesto rerating e da un miglio-
500 e la sua versione equal weight sono stati da una parte
ramento degli utili intorno al 9%. Ci potrebbero essere sor-
la straordinaria performance di molte small cap, dall’al-
prese positive, se nel corso del 2013 queste stime dovesse-
tra il relativo scarso dinamismo di alcune big cap, spe-
ro essere riviste al rialzo». Sulla stessa lunghezza d’onda an-
cialmente alcuni campioni dell’It del recente passato, una
che il discorso in termini di total return di Laura Solei, di
mancata ripresa del settore finanziario, che deve ancora
Banca Patrimoni Sella & C. : «Nel contesto attuale è lecito
arrivare, e un biennio difficile del comparto energetico.
attendersi una crescita degli utili delle società dell’S&P500
Queste considerazioni non rappresentano una semplice
di circa l’8-10%, che sommata a un’eventuale espansione
curiosità: infatti su queste basi il rally americano può pro-
dei multipli, favorita dalla liquidità, intorno a due o tre
seguire o con una continua crescita dei profitti, o con una
punti percentuali, potrebbe determinare un apprezzamen-
marcata rotazione di portafoglio o con un rialzo non irri-
to dell’indice dell’11-12% che, sommato ai dividendi (2%
levante delle valutazioni. Nella realtà è probabile che,
circa), offrirebbe ritorni complessivi poco inferiori al 15%.
record storico. Ciò conclude un processo di
Ma dove può arrivare il mercato statunitense? Visto
ripresa che quattro anni fa, quando questo
che in questo primo trimestre si è già giunti alle soglie del-
FONDI&SICAV/Aprile 2013
In generale l’elevata quantità di liquidità che è ancora collocata da investitori americani, soprattutto retail, su red-
«
dito fisso e liquidità, fa comunque ben sperare che arrivi un nuovo afflusso di denaro. Visto l’equity risk premium ancora elevato e i rendimenti dei bond nuovamente in calo, a causa della crisi europea, vi è un discreto spazio per ampliare le valutazioni dai livelli attuali. Marc Caretti, di Raiffei-
C’è ancora
ampio spazio per
sen Capital Management, aggiunge: «Sul lungo termine gli investitori sono ancora underweight sull’azionario: final-
flussi in entrata
mente, però, stiamo cominciando a vedere la luce della cosiddetta “grande rotazione”, con un forte passaggio dall’obbligazionario all’equity. Vi è infatti un eccesso di liquidità,
nei fondi comuni
»
che ha bisogno di essere reinvestito. Gli investitori sono probabilmente pronti a pagare un P/E più elevato, in quan-
azionari
to vi è maggiore fiducia in una soluzione alla crisi debitoria dell’Eurozona, nella ripresa della crescita globale, oltre a non avere a disposizione vere alternative di investimento». Un quadro non molto diverso viene tratteggiato anche
ne del rischio e, di conseguenza, le normali metodologie di
da Maria Paola Toschi, di Jp Morgan Asset Management:
prezzatura degli strumenti finanziari che incidono, a loro
«Le azioni Usa sono ancora interessanti sotto il profilo del-
volta, sulle preferenze di investimento. Quindi i rendimenti
la qualità, della crescita degli utili e della disponibilità di
attesi nei prossimi anni dipendono da come si evolverà la si-
liquidità in portafoglio. Tutti elementi che gli investitori
tuazione monetaria, se questa porterà a un ripristino di un
stanno apprezzando. Inoltre l’allentamento quantitativo
corretto ciclo economico-produttivo. Al momento credo
della Fed continua a tenere i tassi dei Treasury molto bas-
che le attese siano per rendimenti più bassi rispetto alla me-
si e i bond sono in ipercomprato. Come conseguenza le
dia storica, direi intorno al 3%. I margini di ulteriore cresci-
azioni sono relativamente molto più interessanti, anche se
ta sembrano limitati: i multipli di valutazione più potabili
ci aspettiamo una performance su base annua inferiore a
per il pubblico come il P/E vengono costruiti utilizzando le
quella del 2012».
stime degli utili prospettici, molto ottimistiche, che in que-
Non mancano comunque anche voci di scetticismo,
sto modo evidenziano un P/E intorno a 15 volte gli utili, che
specialmente per quanto riguarda il lato macro. Come ab-
a un’analisi superficiale sembra in linea con la media stori-
biamo visto, a livello globale i rischi non sono certo di po-
ca. Se consideriamo però la crescita degli utili che questa
co conto. Cina ed Europa potrebbero portare brutte sor-
metrica di valutazione prende in esame, vediamo che è mol-
prese, mentre come la crescita Usa sia stata generata è co-
to difficile definire prudenziale e in linea con la media sto-
sa ormai nota. Prudenza consiglia Marc Craquelin, di Fi-
rica un incremento degli utili stimato in doppia cifra anche
nancière de l’Echiquier: «C’è ancora un ampio spazio per
per gli anni a venire. La spinta monetaria è indubbia e la
flussi in entrata nei fondi comuni azionari. Ciò nonostan-
conseguente sensazione di avere le spalle coperte da parte
te le condizioni economiche a livello planetario rimango-
della Fed, che non permetterà ai listini di scendere, non fa
no modeste, a causa dell’alta disoccupazione e del basso li-
che rendere il mercato sempre più a rischio, dato che ades-
vello della domanda nei paesi sviluppati».
so sconta un sostanziale andamento che può essere solo cre-
Infine il ragionamento, non certo improntato all’ottimi-
scente. E ciò è sempre stato molto pericoloso».
smo, di Gabriele Roghi, di Invest Banca: «La media storica di
Questa impietosa panoramica serve per capire da dove
rendimento annuo del listino americano è intorno al 6,5-
viene e come sono stati generati l’abnorme crescita degli
7%, la stessa che nel lungo termine hanno evidenziato gli
utili di questi anni, l’elevato equity risk premium e metriche
utili aziendali. Questo legame, però, al momento è ampia-
ancora apparentemente ragionevoli, nonostante il passag-
mente distorto dagli effetti di una politica monetaria estre-
gio di un quadriennio in cui un poco meno di due terzi del-
mamente espansiva che influenza i tassi a breve, la percezio-
le azioni statunitensi ha triplicato il proprio valore.
I
FONDI&SICAV/Aprile 2013
29
Wall Street ai massimi I settori che cresceranno
Ritorno alla finanza e all’energia Proprio i due comparti che hanno avuto negli ultimi anni le maggiori difficoltà sembrano quelli che verranno più avvantaggiati dalla probabile rotazione dei temi di investimento. Le banche sono indicate perché hanno saputo fare pulizia nei bilanci, mentre i petroliferi sono spinti dalle nuove scoperte di gas e oil negli Usa. Ma non mancano anche altre indicazioni tra gli industriali e l’It aggiungendo quota 1.569 , l’S&P 500 è riusci-
R
dell’equity Usa, i finanziari occupano una percentuale in-
to a segnare un nuovo record. Come abbiamo
torno al 16% dell’indice, mentre ai picchi del 2007 supe-
visto, in realtà la grande maggioranza delle
ravano abbondantemente il 20%, una bolla simile a quel-
azioni era già oltre nuovi massimi da un paio
la di internet dei tardi anni novanta e primi anni 2000.
d’anni. A tenere il mercato depresso era stato
Inoltre il grado di solidità del sistema oggi sembra più ele-
il relativo minore apprezzamento di alcuni grossi gruppi
vato che in Europa, anche se ovviamente molto dipende
tecnologici, Apple in testa, e taluni comparti, come i finan-
dalla politica di stimolo a tutti i livelli che abbiamo ana-
ziari, ancora al di sotto dei massimi del 2007, e gli energe-
lizzato in precedenza.
tici, gravati nel 2012 da un andamento degli utili deludente. Non sorprende che oggi a queste altezze proprio questi
30
RICONSACRAZIONE DELLA FINANZA MADE IN USA
ultimi due settori attirino una buona quantità di investito-
Di conseguenza, parecchi money manager puntano
ri, attratti da occasioni value e da possibili meccanismi di
sulla definitiva riconsacrazione della finanza made in Usa.
rotazione sull’equity statunitense. In effetti dall’inizio del-
Sintomatico appare il parere di George Nadda, di Nemesis
l’anno sia i servizi finanziari sia l’energia hanno preso a so-
Asset Management: «Troviamo del valore nei finanziari che
vraperformare lievemente l’andamento del mercato.
continuare a trattare a sconto rispetto al loro book value».
Può sembrare, però, rischioso puntare sulla finanza al-
Finanza e industria, invece, per Terry Ewing, di Ignis Asset
l’apice di un ciclo la cui uscita non è chiara. Ma va detto
Management: «Le migliori opportunità value si trovano fra
che, rispetto a qualche anno fa, gli istituti statunitensi
diversi gruppi dei servizi finanziari e nel campo delle indu-
hanno compiuto enormi sforzi per ripulire i bilanci e ab-
strie. Queste aziende a nostro avviso beneficeranno di una
bassare la leva: inoltre oggi, nel ribilanciamento generale
combinazione di migliori aspettative di utile e di un pro-
FONDI&SICAV/Aprile 2013
«
Negli Usa è
in atto una vera e propria rivoluzione che punta sullo sviluppo dello shale gas per raggiungere entro una decina d’anni la totale
»
indipendenza energetica
cesso di rerating. Infatti dovrebbero essere avvantaggiate
Accanto a questo tema, piace in generale, in un’ottica
da un’accelerazione della crescita economica e da un mi-
più squisitamente growth, la rivoluzione energetica in cor-
gliore grado di competitività».
so negli Usa, passata in mezzo a un biennio di non leggera ristrutturazione. Nella ripresa del comparto del gas cre-
OCCASIONI EVIDENTI
de Laura Solei, di Banca Patrimoni Sella & C.: «Negli Usa è
Se da Wall Street ci spostiamo nel terreno della produ-
in atto una vera e propria rivoluzione, che punta allo svi-
zione fisica, alcune occasioni appaiono evidenti. In parti-
luppo dello shale gas per raggiungere entro una decina
colare il settore energetico, meno brillante di altri prima
d’anni la totale indipendenza energetica. Crediamo che le
del 2013, continua a essere interessante, specialmente nel
società direttamente coinvolte nell’utilizzo della tecnica
campo dei servizi tecnologicamente avanzati per l’estra-
del fracking per l’estrazione del gas scistoso possano offri-
zione di combustibili fossili. In questo ambito la compe-
re opportunità di investimento interessanti, così come le
titività americana continua a rimanere altissima. Non sor-
aziende attive nella liquefazione del gas naturale e nel suo
prende dunque il giudizio positivo di Marc Craquelin, di
trasporto».
Financière de l’Echiquier: «Le migliori opportunità value
Nella reindustrializzazione spinta dall’abbondanza
si possono vedere nei servizi all’industria petrolifera, in
energetica crede anche George Nadda, di Nemesis Asset
particolare le big 4, Schlumberger, Halliburton, Baker
Management: «Un tema growth alquanto interessante è la
Hughes e Weatherford. Gli squilibri nel rapporto doman-
ripresa manifatturiera americana, risultante dai corsi con-
da/offerta di greggio dovrebbero crescere ulteriormente,
tenuti del gas di scisto. Ciò impatterà la maggior parte dei
con una conseguente domanda di servizi da parte dei
comparti industriali, dal momento che l’energia a basso
gruppi di estrazione in crescita. Le valutazioni attuali non
prezzo renderà più competitivo l’intero sistema».
riflettono questo potenziale». Sulla stessa lunghezza d’on-
Da questi pareri comunque emerge un’indicazione
da anche Marc Caretti, di Raiffeisen Capital Management:
interessante e non sorprendente per un listino che è giun-
«Il comparto energetico, e in particolare quello dei servi-
to a nuovi record dopo un quadriennio per certi versi folle
zi per l’industria petrolifera, fornisce grandi occasioni con
e caratterizzato da rischi enormi: la ricerca di crescita a
un orizzonte temporale di lungo periodo».
valutazioni ragionevoli. Né infatti prezzi azionari a scon-
FONDI&SICAV/Aprile 2013
31
Wall Street ai massimi I settori che cresceranno
to di per sé sono sufficienti di questi tempi a rendere inte-
mobilità di decollare. Entrambi questi gruppi sfruttano
ressante un investimento, né siamo oggi nel 1999, con
questo super-trend di disintermediazione del commercio,
investitori disposti a pagare cifre assurde per mirabolan-
offrendo soluzioni interessanti per i negozianti».
ti promesse di crescita futura. In pratica molti cercano
Dall’altra parte ci sono eccellenti opportunità fra i
qualità a prezzi decorosi. Indicativo il ragionamento di
grandi nomi tradizionali dell’It, che offrono spesso utili e
Andreas Nigg e Ralf Wiedenmann, di Vontobel Asset
cash flow solidi a prezzi interessanti. Laura Solei, di Banca
Management: «Recentemente abbiamo aumentato la
Patrimoni Sella & C., aggiunge: «Riteniamo che il settore
nostra posizione sulle banche statunitensi e sulle risorse
tecnologico offra le migliori possibilità di investimento va-
naturali smart. Gli istituti creditizi stanno traendo van-
lue negli Usa, potendo contare su un certo numero di so-
taggio da una serie di fattori. Sono ben capitalizzati e
cietà che presentano solidi bilanci, buona generazione di
proseguono a offrire agli investitori buone opportunità di
cassa, indebitamento netto molto basso o addirittura as-
rendimento del capitale. I trend creditizi continuano a
sente, valutazioni inferiori alla media storica».
migliorare e ci aspettiamo minori spese operative, dal momento che diversi oneri di ristrutturazione e altri costi
CAUTELA DOPO QUATTRO ANNI DI RALLY
straordinari nei prossimi anni dovrebbero calare, in uno
Questo groviglio di caratteristiche growth e value si
scenario di ripresa del comparto immobiliare. Inoltre rite-
trova all’interno sia di settori tradizionalmente difensivi
niamo che vi sia potenziale di rialzo dal punto di vista
sia ciclici. Un esempio di questo approccio viene da Mar-
delle valutazioni. Il tema delle risorse smart ha diversi fat-
tin Moeller, di Union Bancaire Privée: «Abbiamo individua-
tori di crescita alla base: ad esempio il forte incremento
to interessanti opportunità value in alcune società dei set-
della produzione di gas e petrolio statunitensi, reso pos-
tori dell’It (Ibm, Oracle), finanziario (Capital One, American
sibile da tecniche come il fracking. Un altro tema colle-
Express), industriale (Ge) e healthcare (United Health, My-
gato è l’attesa crescita nelle trivellazioni offshore, dal
lan). I temi growth più promettenti si possono trovare nel-
momento che la maggior parte del nuovo petrolio si trova
la crescita del 20% dell’utile per azione (Eps-Earning per
o sotto i mari o in rocce di scisto. Un altro trend interes-
share) di Visa e Mastercard; da considerare anche Qual-
sante è legato allo sviluppo dell’agricoltura: la popolazio-
comm, Google e il settore dei servizi per i mutui». Uno spi-
ne mondiale continua a salire e la dieta diventa sempre
rito non molto diverso anima l’intervento di Maria Paola
più ricca di proteine, specialmente nei paesi emergenti.
Toschi, di Jp Morgan Asset Management: «Le azioni Usa so-
Data la quantità limitata di terra arabile, nuove tecnolo-
no ancora interessanti sotto il profilo della qualità, della
gie e soluzioni sono indispensabili per fare fronte all’in-
crescita degli utili e della disponibilità di liquidità in por-
cremento della domanda».
tafoglio. Tra i settori preferiamo i tecnologici, i ciclici in generale e i farmaceutici, che beneficiano della forte do-
SUGGESTIONI GROWTH E VALUE NELL’IT
32
manda dagli emergenti».
Un groviglio di suggestioni growth e value si trova anche
Vi è comunque da dire che a questo punto del ciclo
in un altro dei punti di forza dell’economia statunitense,
vengono preferite aziende solide di elevata qualità. Alla
che recentemente non ha dato grandi soddisfazioni agli
fin fine quattro anni di rally qualche cautela la induco-
investitori: l’It. All’interno di esso continuano ad attrarre i
no, secondo il Team di gestione di ClearBridge Advisors
temi forti dell’esplosione della mobilità e delle soluzioni
(gruppo Legg Mason): «Rimaniamo focalizzati su aziende
cloud per gestire la sempre più gigantesca mole di dati
di alta qualità che presentano ragionevoli tassi di cresci-
creata, oltre agli incisivi cambiamenti apportati sulla
ta e condividono la nostra visione secondo cui creare valo-
struttura distributiva dell’economia da parte dell’e-com-
re per gli azionisti richiede sia solide strategie operative
merce. Questo paradigma trova un sostenitore in Marc
sia politiche a livello di capitale favorevoli agli azionisti».
Craquelin di Financière de l’Echiquier: «Le più interessanti
L’elemento positivo per un investitore è che, ripresa
opportunità growth si trovano nell’e-commerce, in parti-
definitiva o no, l’America è comunque piena di società con
colar modo Amazon ed eBay. I miglioramenti realizzati da
le caratteristiche appena descritte, uno degli indubbi van-
queste aziende sono appena iniziati e la forte diffusione
taggi di avere il mercato dei capitali più diversificato del
degli smartphone permetterà al commercio elettronico in
pianeta.
FONDI&SICAV/Aprile 2013
I
Wall Street ai massimi I fondi comuni
Non è toro per tutti Alcuni gestori hanno saputo cogliere in maniera molto efficace il momento favorevole della borsa Usa e hanno messo a segno nell'ultimo anno e nello scorso semestre guadagni intorno al 15-20%, concentrati soprattutto all'inizio del 2013. Ma non tutte le azioni sono andate bene e diversi money manager hanno compiuto le scelte sbagliate, approfittando così solo in misura minima del rally
iciotto mesi per capitolare e quattro anni
D
di Rocki Gialanella
consolidato il recupero con un +9% realizzato durante le
per rinascere, accompagnati da una volati-
prime settimane dell’anno in corso. In termini percentua-
lità elevata. Dopo avere perso il 54% nel
li, l’indice ha duplicato il suo valore dalla primavera del
periodo ottobre 2007-marzo 2009, il Dow
2009 a oggi. Anche il Nasdaq ha seguito un’evoluzione si-
Jones e l'S&P 500 hanno completamente
mile. Nel frattempo, le società che fanno parte dello Stan-
recuperato le perdite accumulate a partire dall’inizio della
dard and Poor’s 500 hanno visto lievitare i propri utili del
crisi e hanno ambedue battuto il loro record storico. Il pri-
130%.
mo rimbalzo è arrivato con i primi stress test che hanno in-
34
teressato le banche statunitensi. In quel momento, la Ban-
IBM L’AZIONE MIGLIORE
ca centrale Usa aveva già pronta la macchina stampa-sol-
Nonostante il trend ascendente, non tutti i 30 titoli che
di e aveva posizionato i tassi da più di un anno in prossimità
compongono il Dow Jones hanno avuto la stessa sorte. Il
dello zero. Il secondo grande impulso al mercato azionario
principale beneficiario del recupero risponde al nome di
è arrivato nell’agosto del 2010, quando Ben Bernanke ha
Ibm, che attualmente presenta un livello di capitalizzazio-
comunicato che, in tempi stretti, ci sarebbe stata un’altra
ne di mercato incrementato dell’88% rispetto al periodo
ondata di acquisti di Treasury, proprio quando stava pren-
pre-crisi. Ibm è seguita da McDonalds (+38%) e Home De-
dendo piede la crisi del debito sovrano in Europa. Successi-
pot (+36%). In fondo alla classifica troviamo Bank of Ame-
vamente, il recupero dell’indice è stato messo sotto pressio-
rica, che vale il 40% in meno rispetto a quanto registrato
ne dal downgrading del rating statunitense deciso da Stan-
nell’ottobre del 2007, preceduta da Hp con -32% e Alcoa
dard and Poor’s e dai problemi economici europei.
(-31%). Alcuni cambiamenti hanno interessato anche la
L’ultimo impulso della Fed è arrivato alla fine dell’an-
composizione dell’indice, che attualmente ospita anche
no scorso, con una terza ondata di acquisti di asset che ha
Cisco Systems, Chevron, United Health, Travelers e Bank of
FONDI&SICAV/Aprile 2013
«
Le
performance delle small cap sono mediamente superiori rispetto a quelle ottenute
»
con le large cap
America, titoli che hanno sostituito American Internatio-
lin Templeton If Sicav Franklin U.S. Focus A Acc. - H1 con
nal Group, General Motors, Honeywell, Altria e Citigroup.
+13,53%, mentre sull'anno il risultato è più modesto:
In questo contesto, ovviamente, i fondi comuni hanno
+4,55%.
avuto comportamenti abbastanza diversi, a seconda dello
È interessante vedere i dati sui fondi azionari Ameri-
loro politica di gestione: come si è visto acquistare un ti-
ca small cap, dove il leader a sei mesi è Legg Mason Glo-
tolo, piuttosto che un altro, può fare ampiamente la dif-
bal Funds Plc Legg Mason Royce Us Small Cap Oppor-
ferenza. E negli ultimi sei mesi, fra gli azionari America, al-
tunity A Acc., che ha realizzato in questo arco di tempo
cuni gestori hanno saputo cogliere con notevole capacità
+20,71%. Le performance di questa categoria sono media-
la rincorsa degli indici, mentre altri sono stati sicuramen-
mente superiori rispetto a quelle ottenute con le large
te meno brillanti.
cap, anche se non si tratta di percentuali clamorosamen-
Il migliore, comunque, in questo lasso di tempo è sta-
te più alte.
to Edmond De Rothschild Am Edr Us Value & Yield C, che
Ma vediamo di seguito il parere di due gestori di fon-
ha realizzato +17,68%. Lo stesso prodotto è leader anche
di azionari America sulle opportunità che ancora offre
a un anno, con +19,29%. Bene sui sei mesi anche il Frank-
questo mercato.
I
Dennis Montagna, gestore del fondo Arca Azioni America
Tecnologia e banche Siete ancora ottimisti sul mercato azionario Usa?
500, ha superato i livelli record subito dopo. La prima os-
«Dall'inizio dell'anno gli indici americani si sono apprezza-
servazione da fare, al di là dei numeri assoluti, è ricordare
ti in modo interessante: il Dow Jones ha segnato nuovi
che ciò avviene a poco più di quattro anni dalla crisi di
massimi, mentre quello più generale, lo Standard&Poor’s
Lehman Brothers e che si tratta di una dimostrazione di
segue a pag. 40
FONDI&SICAV/Aprile 2013
35
Wall Street ai massimi I fondi comuni
I primi 50 fondi azionari America Volat. ann 6 mesi
Sharpe 6 mesi
17,684
11,703
0,343
13,531
10,185
0,337
125.413.329
13,430
12,403
0,232
GB0030926959
1.197.281.684
12,913
10,593
0,259
IE0004135897
722.639
11,784
10,869
0,239
Eur
LU0267734829
122.571.982
11,475
10,692
0,201
BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Basic Value (Euro Hedged) A2 Cap.
Eur
LU0200685153
78.933.557
11,465
11,017
0,202
Synergia Azionario Usa
Eur
IT0004464324
5.424.000
11,192
7,987
0,337
Invesco Funds Sicav Us Structured Equity E
Eur
LU0149505165
5.071.495
10,921
10,696
0,243
Raiffeisen Capital Manag. Azionario Usa R Acc.
Eur
AT0000764766
7.560.856
10,271
9,919
0,273
Acomea America A1
Eur
IT0000382108
18.720.000
10,250
8,341
0,251
Symphonia Azionario Usa
Eur
IT0003391650
25.443.000
10,069
8,255
0,310
Pioneer Am Sa Pioneer Funds - North American Basic Value E Cap.
Eur
LU0243702080
15.629.802
9,724
9,613
0,256
Bny Mellon Global Funds Plc Bny Mellon S&P 500 Index Tracker A
Eur
IE0004234476
1.809.041
9,387
9,376
0,212
Ailis Funds Equity Usa Blue Chips
Eur
IE0002058836
7.515.205
9,329
9,932
0,205
Eurizon Azioni America
Eur
IT0001050126
330.219.000
9,258
9,781
0,208
Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Research Value E Cap.
Eur
LU0347183856
28.448.210
9,186
9,780
0,243
Nextam Partners Sicav Multimanager American Equity I
Eur
LU0295645401
25.243.126
9,151
8,342
0,239
Nord Est Fund Sa Azionario Stati Uniti R Cap.
Eur
LU0140695346
26.305.267
9,012
10,039
0,195
Ignis International Funds Plc North American I Acc.
Eur
IE00B288G230
57.591
8,760
10,291
0,212
Azimut Trend America
Eur
IT0001055075
33.951.000
8,674
8,892
0,190
Allianz Global Selection Funds Plc Allianz Usa Fund B
Eur
IE00B1G9Z917
8,525
9,839
0,186
Az Fm Sa American Trend A-Az Fund
Eur
LU0107998642
58.329.988
8,380
9,663
0,165
BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Flexible Equity (Euro Hedged) A2 Cap.
Eur
LU0200684693
80.213.694
8,374
10,208
0,183
Investitori America
Eur
IT0003160204
27.786.000
8,342
8,345
0,213
Rossini Lux Fund Sa Azionario Nord America R
Eur
LU0208480813
2.269.907
8,213
9,504
0,177
Eurofundlux American Equity B Cap.
Eur
LU0134132587
31.653
8,003
11,009
0,170
Mediolanum If - Challenge Ltd North American Equity L - A
Eur
IE0004878413
1.452.316.038
7,974
9,569
0,192
Arca Azioni America
Eur
IT0001033502
275.072.000
7,813
9,374
0,171
Ubs (Lux) Equity Sicav Usa Value (Eur) P Acc.
Eur
LU0236040357
4.678.513
7,716
13,858
0,089
Pioneer Azionario America A
Eur
IT0001029880
194.744.000
7,669
11,239
0,118
Fondo Alto America Azionario
Eur
IT0001338414
88.278.000
7,618
8,851
0,179
Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Research E Cap.
Eur
LU0085424652
557.326.300
7,530
10,468
0,182
Fideuram Fund Equity Usa
Eur
LU0096628390
520.825.501
7,435
10,089
0,183
Bnl Azioni America
Eur
IT0000388808
45.844.000
7,396
10,847
0,133
Ubi Pramerica Azioni Usa
Eur
IT0003242440
286.676.000
7,381
11,293
0,128
Fideuram Gestions Sa (Fonditalia) Equity Usa Blue Chip (F09) R
Eur
LU0058496679
371.510.138
7,381
10,077
0,180
Rovere Sicav Azionario Nord America Ic
Eur
LU0394765332
17.675.540
7,371
10,027
0,138
Pioneer Institutional Funds Sa Institutional 29
Eur
LU0607744983
1.343
7,051
9,402
0,176
Ubs (Lux) Key Selection Sicav Us Equities (Eur) P Acc.
Eur
LU0155373292
2.690.287
6,694
12,042
0,189
Allianz Azioni America
Eur
IT0000386562
181.254.000
6,308
9,333
0,122
Mediolanum If - Best Brands Ltd Us Collection L - A
Eur
IE0005372184
169.187.542
6,212
10,177
0,143
Bg Selection Sicav North America Equities A
Eur
LU0348391078
107.520.709
6,123
9,487
0,144
Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Fundamental Growth E Cap.
Eur
LU0347184581
34.102.899
5,714
10,575
0,148
Allianz Global Investors Luxembourg Sa Allianz Us Equity Fund Ct
Eur
LU0256844787
9.672.785
5,481
10,323
0,111
Prima Geo America A
Eur
IT0001095428
173.142.000
5,438
9,671
0,108
Anima Prima Funds Plc Anima U.S. Equity Prestige
Eur
IE0032476776
176.327.467
5,338
10,336
0,094
Anima America A
Eur
IT0001040093
186.668.000
5,275
9,725
0,105
Ubs (Lux) Equity Sicav Usa Growth (Eur Hedged) P Acc. Hedged
Eur
LU0511785726
159.973.302
4,920
12,404
0,062
Axa World Funds Sicav Framlington American Growth A Cap.
Eur
LU0361788507
499.004.651
1,271
11,683
-0,023
Descrizione
Valuta
Isin
Edmond De Rothschild Am Edr Us Value & Yield C
Eur
FR0010589044
321.478.883
Franklin Templeton If Sicav Franklin U.S. Focus A Acc. - H1
Eur
LU0352131717
2.358.385
M&G International Invest. M&G North American Value A Acc.
Eur
GB00B0BHJH99
M&G International Invest. M&G American A Acc.
Eur
Bny Mellon Global Funds Plc Bny Mellon U.S. Equity A
Eur
Equity Usa H Cap.
36
FONDI&SICAV/Aprile 2013
Patrimonio
Perf. 6 mesi
Perf. 1 anno
Volat. ann 1 anno
Sharpe 1 anno
Perf. 3 anni
Volat. ann 3 anni
Sharpe 3 anni
Perf. 5 anni
Volat. ann 5 anni
Sharpe 5 anni
54,404
22,718
0,054
35,564
25,994
0,039
19,299
12,571
0,211
31,704
17,814
0,076
4,559
14,907
0,088
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19,057
0,044
14,440
15,296
0,104
34,455
18,576
0,080
16,810
12,742
0,144
34,620
17,111
0,084
45,814
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0,093
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14,534
0,098
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0,069
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19,712
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8,233
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0,052
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12,404
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16,951
0,080
35,651
19,40
0,043
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10,421
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0,070
28,424
16,714
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10,774
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0,060
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20,620
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0,079
31,021
16,814
0,039
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9,939
0,201
40,869
14,874
0,106
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0,052
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14,838
0,106
42,045
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0,049
15,574
10,177
0,198
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14,137
0,091
41,902
17,021
0,050
14,425
9,983
0,149
34,301
15,550
0,085
13,565
9,323
0,179
23,731
13,799
0,067
19,018
18,372
0,023
12,321
12,233
0,158
22,374
19,383
0,057
24,063
23,122
0,030
15,257
14,131
0,159
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0,10
44,138
19,450
0,051
10,680
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0,150
26,001
11,784
0,082
23,594
14,375
0,027
14,083
10,363
0,180
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15,220
0,099
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19,088
0,049
10,152
10,486
0,134
24,175
12,630
0,074
18,197
16,205
0,019
5,962
12,902
0,058
19,874
18,551
0,044
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20,820
0,005
13,673
8,733
0,204
38,980
12,795
0,114
43,721
15,116
0,056
12,353
9,812
0,167
32,545
15,211
0,085
34,082
18,836
0,039
11,741
11,396
0,115
31,613
15,330
0,086
31,252
19,318
0,038
12,578
9,599
0,143
32,009
13,373
0,094
28,005
17,455
0,036
12,776
9,90
0,171
34,670
13,806
0,095
41,950
16,351
0,051
5,40
15,562
0,049
12,845
19,463
0,027
-10,531
25,143
-0,004
8,503
11,355
0,124
32,179
16,180
0,078
15,175
17,698
0,014
12,932
9,247
0,186
31,183
13,736
0,088
40,430
14,888
0,052
12,846
10,039
0,133
41,537
15,349
0,104
53,558
17,563
0,063
11,257
10,721
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15,127
0,080
28,062
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11,958
0,080
33,204
16,415
0,083
36,827
17,860
0,045
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11,703
0,099
25,822
15,692
0,066
36,296
17,323
0,043
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10,816
0,111
23,019
14,491
0,067
24,480
17,546
0,031
8,803
10,877
0,116
29,211
16,330
0,074
14,240
9,605
0,155
8,017
11,827
0,133
26,893
16,959
0,069
35,440
21,816
0,034
7,175
10,364
0,10
24,244
14,408
0,067
33,962
16,638
0,041
7,880
9,419
0,097
20,508
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0,060
19,246
19,717
0,026
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9,045
0,088
14,933
16,30
0,046
12,403
9,580
0,136
52,642
14,305
0,136
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12,987
0,099
24,270
16,425
0,064
35,431
20,669
0,040
11,034
10,002
0,149
29,751
13,962
0,082
32,123
15,905
0,039
11,047
10,001
0,149
31,506
15,044
0,083
29,579
18,190
0,034
10,663
9,942
0,147
35,479
12,524
0,106
46,292
14,484
0,060
3,282
13,758
0,049
3,893
11,667
0,069
41,641
16,883
0,095
FONDI&SICAV/Aprile 2013
37
Wall Street ai massimi I fondi comuni
I primi 50 fondi azionari small cap America Descrizione
Valuta
Isin
Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Us Small Cap Opportunity A Acc.
Eur
IE00B19Z4C24
AllianceBernstein Sa Us Small And Mid-Cap Portfolio I Acc. Hedged
Eur
LU0511384819
Threadneedle Invest. Services Ltd Tif - American Smaller Companies Rn Acc
Eur
GB00B0WGY707
Perf. 6 mesi
Volat. ann 6 mesi
Sharpe 6 mesi
20,176046
13,058915
0,344049
18,500797
12,36995
0,302469
188551206,4
18,479331
10,326962
0,377201
Patrimonio 15033192
AllianceBernstein Sa Us Small And Mid-Cap Portfolio A Acc. Hedged
Eur
LU0511384579
18
12,401993
0,291591
Parvest Sicav Parvest Equity Usa Mid Cap I Cap.
Usd
LU0154245913
84471589,01
17,590856
12,044441
0,297947
Ubs (Lux) Equity Fund Sa Mid Caps Usa P Acc.
Usd
LU0049842262
139743208,6
17,390665
11,071435
0,330631
Aberdeen Global Sicav American Smaller Companies I2
Usd
LU0566484704
38389974,34
17,021992
12,160226
0,313962
JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Smaller Companies B Acc.
Usd
LU0492127989
40821087,01
16,476768
9,769013
0,366281
Natixis If (Lux) I Sicav Vaughan Nelson Us Small Cap Value Ic
Usd
LU0183517142
39826618,3
15,79522
10,942843
0,289948
Oyster Sicav Us Value Eur
Eur
LU0362174053
1699249,335
15,034441
11,75859
0,272564
Bnp Paribas L1 Equity Usa Small Cap I
Usd
LU0159663862
159303375,7
14,99232
11,810904
0,265409
T. Rowe Price Funds Sicav Us Smaller Companies Equity A
Usd
LU0133096635
177827219,6
14,917127
9,879663
0,338823
Bnp Paribas L1 Equity Usa Small Cap Classic/Cap.
Eur
LU0531771151
1038355,59
14,311581
11,80583
0,251919
BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Small & Midcap Opportunities D2 Cap.
Usd
LU0341384864
42445442,78
14,151345
10,059729
0,309549
Vg Sicav Us Equity I Acc.
Usd
LU0139451362
3747383,123
14,020653
9,446301
0,306967
Bnp Paribas L1 Equity Usa Small Cap Classic/Hedge
Eur
LU0293286687
10280838,35
13,771423
12,498179
0,233912
BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Small & Midcap Opportunities A2 Cap.
Eur
LU0171298648
230746840,8
13,718181
9,953936
0,305901
Callander Fund Asset C2
Eur
LU0167130078
4638255,16
13,710712
12,090678
0,228809 0,219385
Eurizon Azioni Pmi America
Eur
IT0001007274
186301000
13,229444
11,154367
Franklin Templeton If Sicav Franklin U.S. Small-Mid Cap Growth I Acc.
Usd
LU0260866982
7402034,426
13,008907
10,850047
0,267144
Janus Capital Us Venture A Acc.
Usd
IE0009354923
12,839191
11,816873
0,272047
Schroder Isf Sicav Us Smaller Companies A Acc.
Usd
LU0106261612
140577188
12,59934
10,050876
0,291807
Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity A Acc.
Eur
LU0248178732
27817148,52
12,593012
9,601125
0,297407
Franklin Templeton If Sicav Franklin U.S. Small-Mid Cap Growth A Acc.
Usd
LU0122613226
48661296,1
12,567049
10,937789
0,25548
JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth X Acc.
Usd
LU0143811122
7775,4451
12,426803
11,176259
0,254451
Goldman Sachs Funds Sicav Us Small Cap Core Equity Portfolio Base (Acc.) (Close)
Usd
LU0234576444
379810,947
12,381024
12,239994
0,199629
Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity A1 Acc.
Eur
LU0248177338
47862512,14
12,356751
9,589962
0,291549
Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Mid Cap Value E Cap.
Eur
LU0133618602
57416531,6
12,297586
9,85021
0,283771
Goldman Sachs Funds Sicav Us Small Cap Core Equity Portfolio E Close Acc.
Eur
LU0234683018
339714,93
12,057416
12,495608
0,189084
Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Smaller Companies A Acc.
Eur
IE00B19Z6G02
11089201
12,031154
12,086186
0,212352
Goldman Sachs Funds Sicav Us Small Cap Core Equity Portfolio E Snap Acc.
Eur
LU0234682986
810793,79
12,014787
11,902796
0,194673
JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth B Acc.
Usd
LU0129463765
17595832,36
11,933257
11,109416
0,245666
Pioneer Am Sa Pioneer Funds - U.S. Mid Cap Value F Cap.
Eur
LU0133619675
12079992,64
11,890806
9,850674
0,273331
Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Smaller Companies A Acc.
Usd
IE00B19Z6F94
194517396
11,775553
11,713139
0,210552
Pramerica Worldwide Ip Us Value A
Eur
LU0140785683
56867,06
11,764706
9,54914
0,264861
Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity C Acc. Hedged
Eur
LU0334663407
17931183,11
0,238931
Janus Capital Us Venture A Acc.
Eur
IE0009534169
Pramerica Worldwide Ip Us Value A
Usd
LU0037722500
JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth A Acc.
Usd
Legg Mason Global Funds Plc Legg Mason Royce Smaller Companies E Acc. Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity A Acc. Hedged JP Morgan Funds Sicav Jpm Us Small Cap Growth D Acc. Schroder Isf Sicav Us Small Mid-Cap Equity B Acc. Hedged
11,604731
9,734272
11,584089
12,58644
0,211151
20699562,83
11,555197
9,700497
0,248975
LU0210535976
21957857,09
11,500063
11,123562
0,234022
Usd
IE00B56HKL06
2578412,254
11,355882
11,706192
0,201748
Eur
LU0334663233
6071747,94
11,233035
9,720473
0,229678
Usd
LU0117881226
9882590,778
11,075523
11,08045
0,227437
Eur
LU0334663316
13319191,41
10,907651
9,715696
0,221347
Janus Capital Perkins Us Strategic Value A Acc.
Usd
IE0001256803
9,892155
9,066656
0,25678
Amundi Funds Sicav Equity Us Growth Au Cap.
Usd
LU0568604101
15884601,91
9,308349
12,628109
0,126696
Ubs (Lux) Equity Fund Sa Small Caps Usa P Acc.
Usd
LU0038842364
292687464,6
9,289347
13,137337
0,151854
Amundi Funds Sicav Equity Us Growth Su Cap.
Usd
LU0568604796
15884601,91
9,100682
12,622396
0,122229
Janus Capital Perkins Us Strategic Value A Acc.
Eur
IE0001257090
8,56334
9,420011
0,182717
BlackRock Global Funds Sicav Bgf Us Small & Midcap Opportunities X2
Usd
LU0462856625
16240669,12
4,277273
8,893012
0,112948
Az Fm Sa Alpha Manager Thematic B-Azimut
Eur
LU0262753345
30973014,02
3,814064
6,7984
0,11428
38
FONDI&SICAV/Aprile 2013
Perf. 1 anno
Volat. ann 1 anno
Sharpe 1 anno
Perf. 3 anni
Volat. ann 3 anni
Sharpe 3 anni
20,713292
13,606318
0,176351
50,77553
23,114211
0,089829
15,5521
15,422926
0,132414
18,48662
13,856637
0,141026
47,722043
19,872711
0,097249
Perf. 5 anni
Volat. ann 5 anni
Sharpe 5 anni
98,091085
21,977398
0,089881
14,71361
15,422707
0,125788
19,502103
13,478457
0,200632
50,139558
20,174398
0,098043
81,501116
24,993742
0,069646
14,109791
12,14937
0,121148
29,984856
20,017276
0,066338
68,656483
24,219192
0,068059
17,630663
15,10559
0,128377
20,190428
11,575739
0,193164
17,323119
12,004762
0,198529
45,064474
19,124105
0,09551
97,086718
22,227662
0,087182
8,418601
14,937207
0,105408
14,094757
18,729564
0,033462
14,092664
13,069278
0,164116
56,501742
21,085269
0,105396
86,126305
24,952945
0,077217
19,846351
11,469848
0,199691
59,048428
18,137723
0,121652
108
21,320037
0,097677
0,151762
12,771658
13,070454
12,972548
11,50815
0,115385
34,054467
18,912708
0,076015
61,189835
21,339042
0,063187
20,616635
10,684448
0,255802
30,649105
18,625636
0,07609
28,055911
21,416025
0,031341
7,781727
15,316265
0,112374
12,165143
11,344644
0,106554
31,376892
18,558645
0,071137
55,09878
21,14346
0,058533
8,543592
16,243447
0,07567
22,941543
21,057709
0,042762
2,699253
24,891134
0,009466
13,574102
12,679643
0,160577
36,681352
18,688459
0,080563
65,603071
22,003913
0,065614
11,277781
12,10269
0,095417
49,149047
19,569763
0,100167
83,08558
22,646171
0,081281
17,655458
12,014354
0,176174
58,947263
19,083326
0,117581
80,208784
24,085608
0,076716
15,428018
11,499827
0,144941
38,368779
17,388648
0,089866
61,988815
20,797365
0,067339
12,793713
11,2057
0,116997
36,815725
15,742034
0,0907
62,041672
18,697899
0,069738
10,326116
12,187163
0,085008
45,723839
19,59484
0,094908
74,581425
22,692133
0,075327
13,551866
12,855024
0,120702
55,82892
21,830079
0,104268
13,295654
13,149928
0,174673
54,126796
21,749149
0,100429
78,171954
25,63385
0,071863
12,300797
11,194563
0,111633
35,083866
15,737985
0,086982
59,28891
18,663383
0,067273
11,78528
10,223633
0,111054
29,23699
16,840829
0,068681
41,419777
19,548775
0,047849
13,030888
13,261662
0,168992
51,29199
21,232577
0,09788
72,713864
25,41012
0,068604
9,641615
13,321885
0,067022
34,863064
18,97026
0,07366
13,165266
12,660067
0,125122
53,807107
20,29804
0,103652
77,71261
23,756947
0,072984
12,499701
12,813191
0,111354
51,496952
21,796002
0,098503
81,862575
24,498501
0,07558
10,961634
10,21738
0,100963
26,366559
16,786445
0,062652
36,180188
19,511155
0,042527 0,052795
9,603231
13,619429
0,067434
36,298814
20,263847
0,075693
12,411032
10,98738
0,171874
36,006459
17,624686
0,082164
50,955795
22,339892
7,751102
12,108169
0,082826
30,17925
16,419527
0,066364
31,378138
19,84588
0,038902
11,896431
13,811921
0,126385
47,373272
19,185666
0,092217
39,164491
25,112611
0,047348
12,670643
10,874145
0,168942
36,179598
17,374138
0,083371
52,91837
22,217137
0,054661
11,564735
12,834567
0,102123
47,936307
21,833698
0,093464
75,187651
24,450375
0,071387
8,78193
13,625012
0,059754
33,258858
20,207628
0,070653
7,039644
12,113882
0,075203
27,549669
16,426253
0,060596
26,933216
19,848334
0,034112
10,799915
12,848642
0,09439
44,775012
21,784126
0,088885
68,806426
24,409452
0,067231
6,390049
12,107918
0,068258
25,23751
16,417594
0,055489
23,280889
19,840475
0,030051
13,023297
9,038568
0,145454
26,91318
14,962555
0,071464
51,102406
19,06001
0,059798
1,940939
14,919393
0,032381
23,254869
21,336892
0,049858
35,812203
24,872059
0,042417
11,51546
14,308564
0,088852
55,069613
22,127413
0,100088
60,431709
25,299052
0,061413
1,619048
14,885616
0,029945
7,347796
11,274062
0,082255
17,278287
15,483392
0,037614
16,56535
20,700039
0,023731
6,340205
11,878311
0,084041
46,839909
19,09496
0,089831
3,505645
10,119893
0,040242
5,993307
16,262656
0,01792
-11,752786
17,67982
-0,029538
FONDI&SICAV/Aprile 2013
39
Wall Street ai massimi I fondi comuni
forza del mercato americano grazie alle politiche accomo-
valutazioni, il mercato appare ben prezzato, ovvero i valo-
danti messe in campo. La seconda nota è che gran parte
ri delle società riflettono in larga parte i risultati economi-
del rally è stato realizzato nei primi giorni dell'anno, quan-
ci correnti».
do si sono avute le prime parziali decisioni in merito al
Quali sono i settori più interessanti da cavalcare in que-
problema del fiscal cliff, cioè l'insieme di manovre fiscali e di politica economica che possono o potranno avere un
sta fase?
impatto molto significativo sulla crescita dell'economia
«Il listino americano offre buone occasioni e spunti, in par-
americana. L'altra parte del guadagno del mercato è stata
ticolare se lo si confronta con altre asset class i cui rendi-
possibile grazie al miglioramento di alcuni indicatori ma-
menti sono a livelli particolarmente bassi. Il settore finan-
croeconomici, come i recenti numeri sulla disoccupazione
ziario, grazie alla ripresa del ciclo economico, sembra of-
e i dati sul mercato delle case, e da alcuni risultati delle
frire nel medio-lungo periodo buone opportunità di gua-
aziende Usa che si sono dimostrati migliori delle attese.
dagno: le banche hanno la possibilità di vedere incremen-
Anche i recenti dati delle vendite al dettaglio supportano
tare la loro redditività e potranno aumentare il ritorno agli
una visione positiva della ripresa in atto».
investitori puntando su dividendi e buyback. Anche la tecnologia sembra pronta nei prossimi mesi a dare qualche
Quindi ritenete che il rally sia destinato a continuare...
soddisfazione, dopo un certo stallo sia nei prezzi sia nei ri-
«Il tono di sottofondo è positivo e lascia ben sperare in ul-
sultati finanziari. Alcuni settori difensivi hanno, al mo-
teriori movimenti rialzisti su un orizzonte temporale di
mento, valutazioni abbastanza elevate, però riescono a
medio/lungo periodo. Tuttavia nel breve non è da esclude-
mantenere un profilo di crescita e un valore decenti, in
re una correzione, in quanto a nostro giudizio vi sono al-
particolare nei confronti delle corrispondenti emissioni
cuni elementi che impongono cautela. Questa nostra per-
corporate».
plessità si fonda sulle seguenti considerazioni: per prima cosa sarà difficile avere nuove revisioni al rialzo dei pro-
Come vedete il dollaro?
fitti aziendali, sia a livello di fatturato sia di margini, (le
«Ci aspettiamo un modesto apprezzamento della valuta
aziende americane hanno già iniziato ad abbassare le pre-
statunitense e ciò potrebbe dare un aiuto anche alle espor-
visioni di crescita e di utili per l'anno corrente); poi nei
tazioni della zona euro. La correlazione inversa tra valuta e
prossimi due mesi il dibattito politico si farà particolar-
listini azionari si è affievolita e quindi non pensiamo che
mente caldo in quanto occorre risolvere sia la parte rima-
necessariamente un rafforzamento del cambio possa im-
nente del fiscal cliff, tanto quella che riguarda il tetto
pattare nel medio periodo in modo significativo i listini».
massimo del debito americano (il debt ceiling). Pur aspettandoci una soluzione positiva dal dibattito politico, cre-
Credete che nel lungo termine la politica ultra espansiva
diamo che l'incertezza possa determinare, come minimo,
adottata dalla Federal Reserve, oltre a sostenere e ali-
una pausa nel breve per i corsi azionari. Inoltre a livello di
mentare le quotazioni azionarie, possa sfociare in un’accelerazione dell’inflazione? «La Federal Reserve è molto attenta a questo tema e lo tiene costantemente monitorato; nel breve termine credo che la preoccupazione maggiore sia la crescita economica e non l’inflazione. È possibile che nel medio periodo si avrà un'inflazione leggermente superiore a quanto previsto, ma ciò non dovrebbe avere un effetto negativo sui valori azionari. Per quanto riguarda il lungo termine, ho ancora abbastanza fiducia che il problema dell’inflazione potrà essere ben gestito, in quanto la Fed ha dimostrato di proDENNIS MONTAGNA, DEL FONDO
AMERICA
40
FONDI&SICAV/Aprile 2013
GESTORE
ARCA AZIONI
grammare e di agire in modo ordinato ed efficace e ha molto spazio di manovra per calmierare eventuali punte inflative»
I
Matteo Dirupati, gestore del fondo AcomeA America
Ulteriore crescita in mano alla politica Credete che il trend rialzista possa continuare anche nel
«Intorno al livello di cambio dollaro/euro a 1,30 siamo co-
2013? Quali sono i fattori che lo supportano e quali in-
perti al 25% sulla divisa statunitense, in ragione del fatto
vece sono in grado di minarlo?
che la politica monetaria espansiva della Fed e l’interesse
«La continuazione o l’interruzione del trend rialzista non
dell’amministrazione Obama non vanno a favore di un dol-
determina la composizione dei nostri fondi: AcomeA Sgr
laro forte. Tuttavia nel momento in cui l’economia reale
non gestisce gli investimenti basandosi su previsioni, ma
dovesse mostrare segnali di marcato recupero, anche la di-
agisce sulla base di una strategia contrarian focalizzata
visa statunitense potrebbe beneficiarne. Può essere ingan-
sulla scelta dei titoli. Il trend rialzista è generato da un mi-
nevole attribuire una correlazione diretta alla variazione
glioramento dello scenario macroeconomico statunitense,
delle divise in rapporto all’andamento dei listini azionari».
supportato da una politica monetaria fortemente espansiva messa in atto dalla Fed e da un’eccellente stagione de-
Credete che nel lungo termine la politica ultra espansiva
gli utili, che mostra forti segnali di recupero di redditività.
adottata dalla Federal Reserve, oltre a sostenere e ali-
I fattori in grado di minare lo scenario rialzista sono ricon-
mentare le quotazioni azionarie, possa sfociare in un’ac-
ducibili a questioni meramente politiche in merito ai tagli
celerazione dell’inflazione?
di spesa pubblica e al tetto sul debito pubblico».
«L’eventualità di un rialzo dell’inflazione è molto concreta in relazione all’entità delle politiche accomodanti messe in
Qual è la vostra asset allocation? In quali settori del li-
atto dalla Fed e il governo stesso la vedrebbe con favore
stino Usa credete sia possibile individuare opportunità
quale rimedio meno ingrato per ridurre il peso del debito
d’investimento dalle prospettive interessanti?
sul sistema economico americano».
I
«In questo momento siamo investiti intorno all'85%. Utilizzando un approccio bottom-up, troviamo maggiori opportunità di investimento all’interno dei comparti ciclici e delle società di media e piccola capitalizzazione che operano nel settore tecnologico».
Qual è la vostra view sul dollaro Usa? Quali potenziali ripercussioni sui listini sono ascrivibili alle oscillazioni del-
MATTEO DIRUPATI,
le quotazioni della divisa?
DEL FONDO
GESTORE
ACOMEA AMERICA
FONDI&SICAV/Aprile 2013
41
&
PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
PROMOTORI&CONSULENTI
Aprile 2013
Professione
Recruiting
Consulenza
Continua a calare il numero dei Pf
Tornano i mega-bonus
C’è anche chi difende il modello inglese
Intervista a Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps
«Guardiamo avanti per crescere»
Promotori&Consulenti Parla Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps
Puntiamo sempre più sulla rete di Massimiliano D’Amico
da donne e uomini che hanno dimostrato di sapere operare in ogni con-
S
enza dubbio, Banca Mps non
dizione, anche in uno scenario per
sta attraversando il momento
nulla semplice come l’attuale, resi-
migliore negli oltre cinque
stendo in molti casi alle offerte dei
secoli della sua gloriosa storia. Con il
competitor. Queste persone rappre-
nuovo management, la banca sene-
sentano un reale valore aggiunto per
se, tuttavia, non solo è decisa a
la banca. La scelta di rafforzare l’im-
lasciarsi alle spalle l’ingombrante
pegno sulla rete di promozione
banca senese conferma la
passato recente, ma è pronta a pun-
finanziaria si spiega, inoltre, con la
tare con ancora più decisione sul
necessità di avere una struttura di
centralità del business della
canale della promozione finanzia-
professionisti che contribuisca a rag-
ria. In occasione dell’evento riserva-
giungere l’obiettivo primario di Mps,
promozione finanziaria. Una
to ai membri del Top Club tenutosi
ovvero tornare a conquistare nuove
recentemente a Verona, l’ammini-
quote di mercato. Con la consapevo-
strategia che avrà i suoi capisaldi
stratore delegato, Fabrizio Viola,
lezza che ci troviamo di fronte a una
spiega quali strategie metterà in
clientela sempre più evoluta, mag-
campo l’istituto di Rocca Salimbeni
giormente preparata e in grado di
per rilanciare la rete promotori.
valutare meglio che in passato la
In una delle fasi più complicate della sua pluricentenaria storia, la
nel reclutamento per inserire i migliori professionisti, nella
qualità del servizio ottenuto e dei Banca Mps punta sulla rete di promo-
prodotti proposti, i nostri promotori
zione finanziaria anche in questa fa-
finanziari rappresentano senz’altro
se non certo semplice?
gli interlocutori più adatti per
«Assolutamente sì. La crescita di
rispondere a questa esigenza. Tradi-
Banca Mps dipenderà principalmen-
zionalmente i professionisti della
te dalla capacità di confrontarsi con
rete hanno dimostrato, infatti, di
questo senso il progetto della
un mercato sempre più competitivo.
sapere garantire una consulenza di
In questo ambito si colloca il grande
assoluto valore, specie nell’ottica di
banca on-line, che rappresenta
sforzo commerciale che la banca sta
una pianificazione del patrimonio di
facendo grazie all’impegno del suo
lungo periodo. Questo fondamenta-
una novità assoluta e un capitolo
personale di rete, che nelle ultime
le principio, ovviamente, vale per
settimane è diventato spesso straor-
tutte le attività di relazione commer-
fondamentale del nostro piano
dinario. Accanto all’attività bancaria
ciale con la clientela, nell’ottica di
di tipo tradizionale si colloca la rete
alzare costantemente il livello quali-
di promozione finanziaria composta
tativo del rapporto cliente-banca».
fidelizzazione della rete e nelle attività per lo sviluppo della clientela. «Guardiamo avanti e in
industriale, sta prendendo corpo» 44
Aprile 2012
«
Nelle
prossime
settimane saremo in grado di rendere pubblici i dettagli della strategia di sviluppo fondata
»
sul canale web
Quali strategie adotterete per raffor-
Mps, una volta di più, l’importanza
e un capitolo fondamentale del no-
zare il legame della banca con la rete?
della promozione finanziaria. Inoltre,
stro piano industriale, sta prendendo
«Proprio per confermare e rafforzare
fermo restando che non siamo dispo-
corpo e nelle prossime settimane,
la vicinanza alla struttura della pro-
sti a ridurre l’attenzione sulle attività
prevedibilmente, saremo in grado di
mozione finanziaria, la banca parte-
volte a rafforzare il business, specie i
rendere pubblici i dettagli della stra-
ciperà attivamente, con la presenza
piani di reclutamento per inserire i
tegia di sviluppo fondata sul canale
del presidente e mia, ai roadshow che
migliori professionisti, la fidelizza-
web».
la rete terrà nei prossimi mesi in giro
zione dei membri della rete di consu-
per l’Italia. Una lunga serie di appun-
lenza e le attività per lo sviluppo del-
A differenza di alcune banche che
tamenti sul territorio che saranno
la clientela, in linea con il nostro pro-
hanno deciso di avere la rete svincola-
utili a consolidare i rapporti con i
getto commerciale, guardiamo avan-
ta e autonoma, Mps ha integrato la
clienti già acquisiti e ad avviarli con
ti e in questo senso la banca on-line,
struttura della promozione finanzia-
quelli potenziali, che confermano per
che rappresenta una novità assoluta
ria all'interno del gruppo. Crede che
Aprile 2012
45
Promotori&Consulenti Parla Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps Mario Incrocci, responsabile nazionale della rete promotori di Banca Mps
Pf un mestiere che cambia uò dirsi conclusa l’emorragia dei pro-
milioni di euro, superi abbondantemente
motori finanziari?
quota 20 milioni».
P
«Non credo che si possa parlare di un’emorragia. Ritengo, invece, che sia cambiato radi-
Come si sta evolvendo la promozione?
calmente il mestiere. Negli ultimi anni c’è
«Il fattore nuovo, destinato a cambiare le
stato un evidente appiattimento delle com-
prospettive della professione, è che il model-
missioni per i clienti e dunque delle compen-
lo tradizionale tipico del settore bancario
sation per le reti e, oltre a ciò, sono aumenta-
non risulta più in linea con le esigenze del
promozione sia destinato a riconfermarsi e
ti i costi industriali delle aziende di settore.
mercato. I vantaggi dei servizi di internet
a essere recepito anche da altri operatori del
Fino a poco tempo fa un promotore dal por-
banking sono evidenti a tutti: i clienti, i gio-
settore finanziario».
tafoglio consolidato di 5 miliardi di lire era
vani in particolare, sono ormai autosuffi-
un signor professionista, mentre oggi è spes-
cienti e possono accedere in totale autono-
Parlando di reclutamento, crede che il cal-
so oggetto del demarketing della sua azien-
mia a tutti i servizi base della banca. In que-
ciomercato dei migliori professionisti sia
da, o in molti casi decide autonomamente di
sto processo di evoluzione, il futuro sarà
giunto al termine?
uscire dal mercato. Negli ultimi anni il setto-
senz’altro nelle piattaforme tecnologiche
« Il termine calciomercato non mi sembra il
re ha fatto un po’ di salutare pulizia, ma non
avanzate, ma anche e soprattutto nella con-
più appropriato, parlerei piuttosto di un
ritengo sia ancora sufficiente. Un altro 15-
sulenza finanziaria. Perché, se è vero che i
avviamento alla microimpresa del promo-
20% delle attuali strutture è infatti destinato
clienti possono comprare alcuni prodotti
tore che con il cambio di azienda ha un sur-
a dire addio alla professione. Questo fenome-
affidandosi alla grande distribuzione, è evi-
plus di lavoro e perde una quota più o meno
no dà la misura dell’evoluzione qualitativa
dente che se vogliono un abito su misura
grande della propria clientela. Possiamo
che ha interessato la promozione finanziaria.
devono assolutamente rivolgersi a un sarto.
comunque dire che il sistema della promo-
Certo non arriveremo al livello del mercato
E, quando si parla di pianificazione finan-
zione finanziaria sia diventato estrema-
americano,dove si contano professionisti con
ziaria di una famiglia, il fai da te appare
mente complesso, soprattutto per le figure
medie pro capite di 100 milioni di dollari di
largamente insufficiente e rende, al contra-
più giovani, tale da indurre le aziende del
patrimonio in gestione, ma auspico che nel
rio, indispensabile la presenza di un profes-
settore ad allargare il perimetro in cui
giro di 5-10 anni il portafoglio medio dei pro-
sionista specializzato. Ritengo quindi che il
orientare l’attività di reclutamento dei pro-
fessionisti italiani, che attualmente è di 12,5
modello di consulenza che caratterizza la
fessionisti affermati».
l’impostazione di Mps e, più in gene-
me Mps, che proprio in queste setti-
grandi potenzialità, nella pratica
rale, di quelle reti che puntano con
mane è impegnata, come tutti sanno,
quotidiana questa strategia eviden-
maggiore decisione sulle sinergie con
in un’opera di razionalizzazione e di
zia alcune criticità e non sempre si
la propria struttura bancaria, sia cor-
rilancio della banca tradizionale».
riesce a concretizzarla nel modo adeguato. Non si può trascurare che, di
retta?
46
«Riteniamo che proprio il progetto
Qualche tempo fa la parola d’ordine
fatto, esiste all’interno di una banca
della banca on-line e l’integrazione
sembrava essere multicanalità. Crede
un insieme di strutture, penso ad
dei servizi con il canale della promo-
che quell’epoca si possa definitiva-
esempio al canale private e al team
zione possa rappresentare l’opzione
mente dichiarare superata a vantag-
focalizzato sulla clientela corporate,
strategica migliore per la futura evo-
gio del cosiddetto cross selling?
che da sempre tendono ad agire in
luzione dell’attività di consulenza fi-
«Se dal punto di vista teorico e intui-
modo autonomo e mostrano nella
nanziaria all’interno di una banca co-
tivo il cross selling sembra avere
pratica una certa difficoltà a condivi-
Aprile 2012
dere le informazioni a disposizione. I
questa situazione, individuando le
erano stati avviati, ma non si erano
problemi sul fronte cross selling
barriere che impediscono di attuare
concretizzati. Chiaramente, all’inter-
nascono dunque, secondo il mio
un efficace cross selling, per mettere
no di questa strategia, la struttura
parere, nell’approccio, a volte, anco-
a disposizione della clientela tutti i
attiva nella promozione finanziaria
ra rigido e verticale adottato dalle
prodotti e i servizi che la banca è in
avrà un ruolo importante; le si richie-
banche, entrambi fattori che ovvia-
grado di offrire. Il nostro obiettivo, in
de di contribuire fattivamente insie-
mente rendono complicata la relazio-
questo come in altri ambiti, evidente-
me ai colleghi della rete tradizionale,
ne con il cliente. Mps sta facendo, vice-
mente, è riuscire a portare avanti con
al pieno raggiungimento degli obiet-
versa, un grosso sforzo per superare
successo progetti che nel passato
tivi del piano industriale».
I
Massimo Giacomelli, responsabile servizio Mps Promozione Finanziaria
La rete va bene L
e reti, con poche esemplari eccezioni, pa-
In linea con la filosofia multibrand, i prodot-
lesano dati di bilancio a volte deficitari.
ti di casa e di terzi garantiscono infatti ai no-
Come spiega questo fenomeno?
stri professionisti la stessa remunerazione e
«In un contesto di grave crisi economica e fi-
questo fattore rappresenta l’elemento di-
nanziaria, in realtà, le principali reti di pro-
stintivo della nostra offerta e un importan-
mozione finanziaria si sono distinte per ave-
te plus per i promotori delle altre reti che
re chiuso il bilancio dell’esercizio 2012 regi-
guardano con sempre maggiore interesse al
strando utili in grande crescita. Ritengo, al
modello adottato da Mps. In ogni caso, la ve-
contrario, che il problema dei conti deficitari
ra differenza riguardo l’advisory indipen-
riguardi principalmente i player più piccoli.
dente, basandoci sui dettami delle normati-
Sebbene l’industria della promozione finan-
ve europee, risiederà nella restituzione tota-
ziaria comprenda un gran numero di società,
le dei rebate ai clienti. Solo da lì potrà sorge-
specie negli ultimi cinque anni è sempre più
re la vera consulenza. Fino ad allora l’advi-
evidente che sono i player più grandi gli uni-
sory indipendente non esisterà. È bene sotto-
ci in grado di realizzare realmente economie
lineare che attualmente sul mercato ci sono
di scala e registrare buoni risultati, mentre la
solo due società che effettivamente restitui-
do l’obiettivo di inserire nel corso del 2013
ridotta dimensione di alcune società le rende
scono i rebate. Noi abbiamo intrapreso con
circa 70 professionisti, nei primi tre mesi del-
quasi invisibili, contribuendo alla loro gra-
decisione la strada della consulenza e at-
l’anno abbiamo dato il benvenuto a 10 pro-
duale espulsione dal mercato. Tornando a
tualmente gli asset under advisory hanno
motori di elevato standing. Si tratta, in ogni
noi, la struttura della promozione finanzia-
superato quota un miliardo di euro, riferibi-
caso, di un dato significativo in considera-
ria di Mps negli ultimi 10 anni ha fatto sem-
li a circa 10 mila clienti che hanno attivato
zione delle vicissitudini che hanno interes-
pre significativamente meglio dei 12 mesi
con la nostra banca un servizio di consulen-
sato la banca negli ultimi mesi: si sono
precedenti. Senza dimenticare che il piano di
za avanzata attraverso la piattaforma Per-
infatti interrotte molte trattative, anche in
rilancio della promozione finanziaria, parti-
sonal Advice».
fase avanzata, che avevamo impostato con alcuni professionisti pronti a iniziare un
to con l’operazione di fusione per incorporazione di Mps Banca Personale, è giunto a
Qual è il bilancio di questi primi tre mesi
nuovo percorso professionale nella nostra
dell’anno?
rete. Confidiamo, tuttavia, che le azioni
«Dal punto di vista della raccolta netta
intraprese dal nuovo management della
Come procede, invece, l’advisory a parcella?
gestita, i flussi di produzione risultano posi-
banca riportino il brand di Mps a essere
«Per Mps la consulenza è ormai un assunto.
tivi. Sul fronte del reclutamento, rispettan-
apprezzato come nel passato».
break even».
Aprile 2012
47
Promotori&Consulenti Una categoria in assestamento
Pochi arrivi, tante partenze di Massimiliano D’Amico
sato è anche influenzato dal fatto che i promotori che non erano professio-
N Il numero dei promotori finanziari
egli ultimi anni il numero dei
nalmente in attività hanno deciso di
promotori finanziari è stato
cancellarsi per non dovere sostenere
in costante discesa. Secondo i
economicamente l’onere Consob an-
dati Assoreti, dai 28.400 professioni-
nuale».
sti attivi del 2007 si è passati agli at-
«Assistiamo e assisteremo ancora
è destinato a scendere ancora.
tuali 23.500. Che si tratti di una posi-
a un processo di selezione naturale,
tiva fase di consolidamento del setto-
una diminuzione causata dalle uscite
Almeno è questa l’opinione dei
re, favorita dall’uscita di un buon nu-
di chi non riesce a offrire alla propria
mero di advisor diventati ormai mar-
clientela adeguate competenze», ri-
principali player, convinti che
ginali, o che si tratti dello scarso ap-
marca Fabio Cubelli, responsabile
peal di questa carriera, specie in un
della direzione rete e servizi bancari
lungo bear market, l’emorragia non
di Banca Fideuram. Secondo il mana-
l’abbandono di una buona
può dirsi, tuttavia, ancora conclusa.
ger ci troviamo di fronte a un proces-
«Non vorrei che la mia risposta
so di selezione delle migliori profes-
percentuale di consulenti diventati
fosse male interpretata o fraintesa»,
sionalità, come dimostra la crescita
conferma Stefano Lenti, responsabi-
costante delle masse gestite in Italia
ormai marginali. Il settore sembra
le area promozione finanziaria di Ubi
dai promotori finanziari. «Oggi», pro-
Banca Private Investment, «ma one-
segue Cubelli, «i clienti hanno più bi-
stamente non credo che l’emorragia
sogno di consulenza e di servizi pro-
possa considerarsi conclusa. Ritengo,
fessionali, ciò che da sempre offrono i
infatti, che questi mercati azionari e
nostri private banker. Infatti, in con-
saranno i professionisti del canale
obbligazionari, abbinati a una con-
trotendenza rispetto al mercato, Ban-
trazione dei margini, avranno un ef-
ca Fideuram registra da anni un trend
bancario a bilanciare le fuoriuscite
fetto ulteriormente negativo sul nu-
di crescita del numero degli advisor
mero dei promotori finanziari in atti-
anche grazie all’investimento sui gio-
vità». Inoltre, secondo Lenti, l’età me-
vani attraverso l’iniziativa Essere Fi-
dia di molti professionisti li porterà a
deuram Essere Consulente».
proseguirà anche nei prossimi mesi
mostrare, tuttavia, una certa vivacità e molti prevedono che
dal mondo delle reti. «Considerando i pochi ingressi e
smettere e i loro portafogli clienti sa-
Pur confermando nei suoi punti
l’età media degli advisor, crediamo
ranno presumibilmente spalmati su
fondamentali le stesse tesi, Duccio
colleghi che già operano in questo
Marconi, responsabile commerciale
sia plausibile un assestamento
settore. «Non dobbiamo però dimen-
della promozione finanziaria del Cre-
ticare», rimarca Lenti, «che il dato dei
dem, apre il capitolo dei professionisti
intorno ai 20 mila»
minori iscritti all’Albo rispetto al pas-
del canale bancario che, da tradiziona-
48
Aprile 2013
«
»
Gli esuberi più volte denunciati da diversi gruppi bancari sono lo specchio di una strategia non più attuale rispetto ai margini che si stanno assottigliando
le territorio di caccia delle reti, è desti-
Südtirol Bank si attende che saranno
espandersi in modo anche considere-
nato a diventare presumibilmente la
i professionisti del canale bancario a
vole».
nuova fucina per i promotori finanzia-
bilanciare le fuoriuscite dal mondo
Ma ci vorrà del tempo. Mayr pre-
ri del futuro. «Credo che da un lato»,
della promozione. «Più che alle po-
vede infatti forti resistenze nel realiz-
spiega Marconi, «continueranno a
tenzialità collegate alla domanda»,
zare un cambiamento del genere. An-
scendere gli operativi che non rag-
spiega Mayr, «il numero dei promoto-
che Marco Bernardi, direttore com-
giungono le masse critiche necessarie
ri finanziari è da mettere in relazione
merciale della rete Banca Generali,
per esercitare la professione,in un con-
ai cambiamenti in atto nelle strategie
vede nel settore, al di là dei numeri,
testo di margini in calo e costi operati-
di distribuzione delle banche. I costi
un certo dinamismo.
vi sempre più pesanti. Dall’altro però
fissi connessi ai loro apparati di ven-
prevedo che lo diventeranno molti col-
dita stanno diventando ingestibili.
leghi bancari, che credo coglieranno
Gli esuberi più volte denunciati da di-
quest’opportunità per diventare liberi
versi gruppi bancari sono lo specchio
professionisti svolgendo il medesimo
di una strategia non più attuale ri-
lavoro, almeno in reti integrate con lo
spetto ai margini che si stanno assot-
sportello come la nostra». Se si andas-
tigliando». L’unica soluzione possibi-
se realmente verso questo scenario,
le, secondo Mayr, è rinunciare allo
secondo Marconi il bilancio tornerà a
sportello come simbolo di potenza e
essere positivo per le reti.
creare, invece, un nuovo modello di-
Dopo avere sottolineato che i re-
stributivo trasformando il personale
quisiti di professionalità, serietà e af-
dipendente in agenti a reddito varia-
fidabilità vengono considerati irri-
bile. «Ovvero», chiarisce Mayr, «met-
nunciabili per dare un’immagine
tere in sintonia la produttività con i
nuova al mercato finanziario e «allo-
costi di distribuzione e di consulenza.
ra ben venga una selezione degli ope-
In questa ipotesi lo scenario numeri-
STEFANO LENTI, RESPONSABILE AREA PROMOZIONE
ratori», Peter Mayr, presidente di
co dei promotori finanziari potrebbe
FINANZIARIA DI
UBI BANCA PRIVATE INVESTMENT
Aprile 2013
49
Promotori&Consulenti Una categoria in assestamento
FABIO CUBELLI,
Secondo Lenti, invece, stante i ri-
quota ideale dei promotori finanzia-
svolti di questa professione, non è un
ri operativi.
problema di numero ideale di pro-
«Negli ultimi anni la ricchezza ge-
motori, ma di portafoglio medio e
stita dalle reti», sottolinea Cubelli, «è,
quantità e qualità della clientela. «A
nonostante la crisi, in crescita. La qua-
oggi, dei 22 mila operativi un buon
lità del servizio offerto dai private
30% è sotto una soglia di portafoglio
banker è sempre più apprezzata ri-
adeguato», sottolinea il manager.
spetto al canale tradizionale delle
Anche Scelzo preferisce non dare
banche. Riteniamo quindi che le po-
una cifra ideale, ma rimarca che la
tenzialità del mercato italiano siano
sempre maggiore complessità richie-
ancora molte». Malgrado questo sce-
derà una più alta competenza e dedi-
nario, Cubelli prevede che il processo
zione al lavoro, con particolare atten-
RESPONSABILE DELLA DIREZIONE
di selezione in atto nel settore conti-
zione alla soddisfazione delle reali
BANCA FIDEURAM
nuerà anche nei prossimi anni e, oltre
esigenze dei clienti.
RETE E SERVIZI BANCARI DI
50
quantificare quale dovrebbe essere la
alle competenze e alla professionalità
Sulla stessa linea l’opinione di
«Credo sia un momento ricco di
dei singoli consulenti, la differenza la
Bernardi, che guarda al futuro con
opportunità per la consulenza finan-
farà chi si affiderà ad aziende solide,
più ottimismo, spiegando che «lo
ziaria che ha dimostrato di sapere
in grado di offrire un ambiente di cre-
spazio di crescita per il settore è espo-
traghettare i risparmiatori, tutelan-
scita professionale e commerciale,
nenziale, vista la necessità per i ri-
doli, attraverso momenti difficili sui
strumenti all’avanguardia, flessibi-
sparmiatori italiani di competenza e
mercati finanziari. Ha guadagnato
lità nell’offerta di prodotti e servizi.
professionalità per superare le sfide
così ulteriore credito e reputazione
«Non riteniamo che esista un nume-
nella valorizzazione del risparmio e
agli occhi della clientela, grazie alla
ro magico e sostenibile di promotori
la tutela dei patrimoni». A supporto
professionalità dimostrata e all’as-
finanziari e, per quanto ci riguarda»,
di questa tesi, Bernardi ricorda che
senza di conflitti d’interesse che
aggiunge Cubelli, «lavoriamo affin-
nel modello Usa oltre il 60% della ric-
invece molto spesso hanno guidato
ché il settore continui a soddisfare le
chezza privata è gestita in vario mo-
le scelte delle banche commerciali
esigenze di un numero sempre mag-
do da financial advisor, «mentre in
nei servizi agli investitori». A riprova
giore di clienti attraverso professio-
Italia sappiamo dai dati che solo il
di ciò, Bernardi invita a guardare alla
nalità e determinazione, convinti che
6,5% del valore complessivo è ricon-
ripresa dell’appeal verso le reti di
il nostro modello di servizio sia la mi-
ducibile ai consulenti finanziari». I
consulenti da parte di diversi istitu-
gliore risposta sul mercato».
margini di miglioramento e di svilup-
ti commerciali, che stanno appunto
«Considerando i pochi ingressi e
po del settore sembrano dunque ve-
studiando il modo di tornare a que-
l’età media dei professionisti, credia-
ramente ampi. Per quanto riguarda il
sto tipo di servizio a valore aggiunto.
mo sia plausibile nei prossimi anni»,
numero dei professionisti, il mana-
Va da sé che, di consolidamento
risponde Saverio Scelzo, presidente e
ger non crede che si possa parlare di
in consolidamento, un fenomeno
amministratore delegato di Coperni-
un dato ideale. «Ovviamente servono
seppure mediato dall’ingresso dei
co Sim, «un assestamento intorno ai
economie di scala e dimensioni ade-
bancari, il mondo della promozione,
20 mila professionisti. Naturalmente,
guate per sostenere i costi di struttu-
di questo passo, rischia di vedere as-
i grandi cambiamenti cui con tutta
ra, di formazione continua, d’infra-
sottigliato sempre più il numero de-
probabilità il mercato verrà chiamato
strutture tecnologiche, di selezione
gli operatori attivi, con il pericolo che
nei prossimi anni, soprattutto sotto il
accurata di prodotti e di supporto
si crei un gap di consulenza per i ri-
profilo della trasparenza, porteranno
nell’advisory, ma fatta questa pre-
sparmiatori. In ogni caso, conside-
a una diminuzione dei costi e conse-
messa, è indubbio che il focus deve
rando le potenzialità, o le debolezze,
guentemente una decrescita delle re-
essere incentrato sulle competenze e
del mercato italiano, non è facile
trocessioni provvigionali».
sulla qualità del servizio». A questo
Aprile 2013
Promotori&Consulenti Una categoria in assestamento
proposito Bernardi rimarca che Ban-
distinguere questa soglia critica in
ca Generali non persegue una politi-
base al modello di business di ogni
ca di reclutamenti quantitativi, ma
rete». Per i professionisti del Credem,
strettamente focalizzata sull’espe-
che possono collocare tutti i prodot-
rienza e la serietà dei consulenti, che
ti bancari oltre a quelli di gestione
si traduce in circa una cinquantina di
degli asset della clientela, il portafo-
nuovi innesti ogni anno.
glio medio per svolgere in modo
Più volte citata, una delle discriminanti, forse la discriminante per
ramente più basso.
MARCO BERNARDI, DIRETTORE COMMERCIALE
eccellenza, in grado di determinare il
Piuttosto che dare un numero, an-
successo, o al contrario l’abbandono
che Mayr sottolinea che la quota idea-
del campo della promozione, è rap-
le dipende da molti fattori. «Le prov-
questo settore vent’anni fa si diceva
presentata dal portafoglio detenuto
vigioni minime che consentono al
che per stare bene un promotore
dal professionista.
DELLA RETE
BANCA GENERALI
promotore di condurre un’esistenza
doveva avere almeno 10 miliardi di
Se dal 2006 a oggi il portafoglio
abbastanza tranquilla oscillano fra i 3
vecchie lire. Oggi si parla di 10 milio-
medio per promotore finanziario è
mila e i 5 mila euro mensili. Questo ri-
ni di euro e per il futuro di più…»,
passato da 7,9 milioni a 11 milioni di
sultato dipende naturalmente da
rimarca Lenti.
euro, a quanto dovrebbe ammonta-
molti fattori. Per esempio dalla tipo-
Alza, invece, l’asticella Cubelli.
re, invece il patrimonio gestito di un
logia di prodotti che il professionista
«Negli ultimi anni il settore ha regi-
consulente senior, con almeno 10
riesce a proporre, perché quelli più
strato un aumento dei costi operativi
anni di esperienza e che vuole con-
performanti e sofisticati hanno una
e una riduzione dei margini e quindi
durre una vita, se non agiata, quan-
remunerazione maggiormente pre-
è sempre più importante disporre di
to meno tranquilla? «Crediamo»,
miante. Poi dipende dal tasso di fide-
un portafoglio consistente, che per
risponde Marconi, «che 10 milioni
lizzazione della sua clientela, perché
un promotore senior dovrebbe aggi-
siano un livello apprezzabile e che
un turnover troppo elevato rappre-
rarsi attorno a 15 milioni di euro. Fi-
permetta al promotore di operare
senta un centro di costo non trascura-
deuram è una realtà in cui questo
con tranquillità sullo sviluppo delle
bile». Per sintetizzare, secondo Mayr,
obiettivo diventa possibile».
masse e la soddisfazione dei clienti.
sono soprattutto le scelte strategiche
«I professionisti di Banca Genera-
In particolare però bisognerebbe
sul prodotto, sulla qualità della con-
li», ribatte Bernardi, «si posizionano
sulenza, sulla diversificazione e sul
in testa a questa classifica Assoreti
cross selling a fare la differenza. «Se
con un portafoglio pro capite di oltre
un consulente senior accettasse un
18 milioni di euro e una raccolta che
modesto consiglio da uno che questa
mediamente ha superato 1,1 milioni
professione la conosce da qua-
di euro per consulente nel corso del
rant’anni, gli direi: osserva dove va il
2012». Per raggiungere questo target,
mercato e quali sono le sue tendenze
Bernardi ricorda che negli anni scor-
future, fai scelte coerenti, lavora più
si, fino al 2010 circa, la sua struttura
dei tuoi colleghi bancari e vedrai che
ha compiuto un lavoro molto mirato
il successo anche economico sarà dal-
e accurato per profilare la rete su pro-
la tua parte».
fessionisti di grande esperienza che
DUCCIO MARCONI, RESPONSABILE COMMERCIALE DELLA PROMOZIONE FINANZIARIA DEL
52
remunerativo l’attività è infatti sicu-
Aprile 2013
CREDEM
Con i suoi vent’anni d’esperienza,
ha comportato l’uscita di circa 1.000
il responsabile area promozione
promotori. «Una consulenza indi-
finanziaria di Ubi Banca Private Inve-
pendente necessita», rileva il mana-
stment, ha le idee chiare sulla dire-
ger, «di scelte oggettive a favore dei
zione intrapresa dalla professione.
clienti e non di potenziali coercizioni
«Ricordo che quando sono entrato in
dettate da criticità personali».
I
Promotori&Consulenti Recruiting
Ritorna il calciomercato? di Massimiliano D’Amico
L
eggermente rallentato dalla crisi, sembra prepotentemente tornato alla ribalta il calcio-
mercato dei migliori professionisti. Alcuni player hanno confermato che l’epoca dei bonus d’ingresso del 3,5%
In uno scenario difficile diverse reti hanno ripreso ad arruolare i migliori promotori sul mercato a
non sembra per nulla conclusa. «Per Banca Fideuram», risponde Cubelli, «il recruiting rappresenta una leva strategica e per questo non ci siamo mai limitati a presentare ai candidati la più alta offerta economica. Il nostro è un reclutamento rivol-
suon di bonus che possono arrivare
to a consulenti finanziari di qualità,
PETER MAYR, PRESIDENTE DI SÜDTIROL BANK
sensibili al valore delle nostre reti,
anche al 3,5% del portafoglio
con una visione strategica della pro-
promozione finanziaria», conferma
fessione, che non puntano a massi-
Duccio Marconi, del Credem, «si assi-
portato in dote. Le società, però,
mizzare il passaggio, ma cercano una
ste a un effetto simile. Attenzione
crescita sostenibile nel tempo». A
però perché il bonus è solo uno degli
preferiscono evidenziare altri
questo proposito Cubelli chiarisce
elementi da valutare e forse non è il
che la logica del calciomercato non
più importante». Il manager ricorda
metodi per attirare i nuovi
ha mai interessato la sua struttura.
che il promotore per professione ha a
«Abbiamo un’altissima considerazio-
che fare tutti i giorni con il rischio e
ne del valore della professione e della
questo è un fattore da ponderare at-
professionalità dei nostri private
tentamente anche quando si pensa
banker. Ai promotori di qualità offria-
di cambiare rete, poiché non tutte so-
mo una visione strategica e abbiamo
no uguali, non tutti i datori di lavoro
gli strumenti per supportarli nel rag-
possono offrire le stesse opportunità
giungimento dei propri obiettivi. I nu-
e lavorare per un’azienda solida e
meri del reclutamento in Fideuram
redditizia è importante in una logica
degli ultimi anni ci danno ragione».
di medio termine. «Un gruppo ban-
professionisti, quali un'ampia visione strategica, un panel di prodotti competitivi, l'integrazione con una banca o una corposa politica formativa 54
Aprile 2013
«Si dice che il prezzo lo faccia il
cario con redditività elevata e stabile
mercato e anche nel mondo della
e solidità patrimoniale permette al-
«
I bonus
non solo
vengono pagati dai clienti che seguono i promotori finanziari,ma
»
anche da quelli in casa
l’azienda di investire sul futuro». C’è
tutto se fatto in maniera sconsidera-
questi bonus. «Sembra proprio che la
poi la value proposition, ovvero la
ta a livello economico».
storia non abbia insegnato nulla!
proposta operativa che la rete è in
Bonus d’ingresso del 3,5% sono,
Guardando soltanto i Kiid e la strut-
grado di fare per attrarre il promoto-
invece, per Saverio Scelzo, di Coperni-
tura dei prodotti offerti è del tutto
re. «Noi ci proponiamo», sottolinea
co Sim, un indicatore della poca con-
evidente che i bonus non solo vengo-
Marconi, «con il modello banca–rete,
sapevolezza da parte dei promotori
no pagati dai clienti che seguono i
che è ormai unico in Italia per chi
stessi, che spesso s’illudono che siano
promotori finanziari, ma anche da
vuole utilizzare tutte le opportunità
le aziende a rinunciare al guadagno e
quelli in casa, con la complicità spes-
di avere un importante istituto di
ai loro margini pagando appunto
so, non sempre inconsapevole, dei
credito al servizio del promotore nel-
professionisti e dei manager di strut-
la gestione della clientela. Non a caso
tura già presenti nelle aziende». Dal-
ai nuovi promotori proponiamo un
l’analisi dei bilanci, secondo Scelzo, si
corner dedicato all’interno delle no-
evince in maniera molto chiara che
stre 600 filiali Credem».
queste politiche scellerate sono pos-
Parte proprio dalla value proposi-
sibili grazie a strutture di pricing le-
tion, o meglio dalla sua assenza, l’a-
gate a improbabili fee di performan-
nalisi di Stefano Lenti, di Ubi Banca
ce o doppie commissioni su prodotti
Private Investment: «Aziende che ar-
creati ad arte per generare le com-
rivano a pagare certe cifre probabil-
missioni stesse. «Bello sarebbe», spie-
mente lo fanno per compensare l’as-
ga Scelzo, «se s’introducesse almeno
senza di una value proposition. Ogni
il concetto di high-water-mark sulle
società è libera di attuare le sue poli-
performance fee e si precludesse alle
tiche commerciali, ma ritengo che co-
società di applicare doppie o triple
sì come di recruiting si cresca, di re-
SAVERIO SCELZO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE
cruiting si possa soccombere, soprat-
DELEGATO DI
COPERNICO SIM
commissioni, che hanno come unico obiettivo tosare la pecora». Altrettan-
Aprile 2013
55
Promotori&Consulenti Recruiting
to bello, aggiunge Scelzo, sarebbe se i
ziario con cui interagiscono. «Certa-
di farci guidare da altre logiche, in-
clienti non fossero considerati peco-
mente rappresenta un grande valore
centrate sulla capacità di creare valo-
re, ma soggetti meritevoli di rispetto.
aggiunto», spiega Bernardi, «potersi
re per tutti».
«Ma questa è un’altra storia».
affidare a una struttura dalla reputa-
Anche Secondo Lenti non è facile
Secondo l’analisi del presidente
zione impeccabile che sia in grado di
quantificare il tempo necessario per
di Südtirol Bank, invece, le strategie
portare avanti un percorso di crescita
portare a break even un inserimento
di reclutamento fondate sui bonus
del professionista, accompagnando-
con un bonus d’ingresso del 3,5%,
d’ingresso del 3,5% appartengono so-
lo in un costante impegno formativo,
poiché questo dipende dalla tipolo-
lo a una particolare categoria d’inter-
garantire una serie di sicurezze per-
gia di portafoglio che il promotore
mediari. «Questi numeri sbilancia-
sonali e alla famiglia, oltre a servizi e
apporta. «Molto spesso alcune azien-
ti», sottolinea Peter Mayr, «saranno
prodotti innovativi ed efficienti per
de pagano certi premi di portafo-
probabilmente veri per qualche gros-
cercare di rispondere con flessibilità
glio», precisa Lenti, «solo se si sotto-
sa realtà bancaria che intende pre-
e versatilità in modo ottimale alle
scrivono i prodotti della sgr di casa e
sentare vistosi risultati in poco tem-
esigenze della propria clientela».
ciò sposta i ritorni economici. Ad ogni
po. Però sono soluzioni di breve pe-
Visto che i bonus d’ingresso del
modo queste offerte a mio avviso
riodo che, alla fine, non raggiungono
3,5% non sono per nulla teorici, ma
non si ripagano in meno di cinque
gli obiettivi veri che sono rappresen-
sono stati confermati da diversi in-
anni, senza contare gli altri costi ac-
tati dal mantenere in salute il conto
terlocutori con lettere d’intenti alla
cessori, come l’ufficio, ad esempio».
economico della banca e dalla corret-
mano, vediamo in quanti anni si può
Riduce, ma di poco, l’orizzonte
ta decisione di non trasferire sulla
portare a break even un investimen-
temporale Marconi. «Anche in questo
clientela questi costi poco sensati». Il
to di questo genere. «Non vorremmo
caso i minori margini del business
presidente di Südtirol Bank, così co-
sintetizzare in un numero», precisa
spostano in avanti il break even di
me Marco Bernardi di Banca Genera-
Cubelli, «ma di certo si tratta di tanti
ogni reclutamento che oggi si rag-
li, sono invece d’accordo nel ricono-
anni. Le cifre indicate sono molto am-
giunge spesso solo dopo 3-4 anni.
scere i bonus sul valore dimostrato
biziose e poco sostenibili se non valu-
Proprio per questo è essenziale svi-
da queste new entry.
tate su un orizzonte temporale di
luppare, come abbiamo fatto in Cre-
Il direttore commerciale della re-
lungo periodo. La nostra realtà è di-
dem, differenti piani di fidelizzazione
te del Leone di Trieste rileva, tuttavia,
versa: chi sceglie Fideuram, lo fa spes-
della rete per evitare eccessivi turn
che al di là delle proposte competiti-
so per sempre o comunque per un
over che possano compromettere il
ve, i professionisti ricercano affidabi-
periodo molto lungo della propria vi-
conto economico del canale».
lità e qualità dall’interlocutore finan-
ta professionale e questo ci permette
Il vero problema, secondo il presidente di Südtirol Bank, è invece se il break even verrà mai raggiunto. «Per rimanere all’esempio calcistico di prima, gli ingaggi delle grandi star hanno la tendenza a sviluppare un tasso di accrescimento esponenziale; poi improvvisamente il prezzo si raffredda. Di mestiere faccio il presidente di banca e non lo scommettitore e questo per la tranquillità di tutti, dell’istituto, dei nostri promotori, di quella mia personale e ovviamente di quella dei clienti che alla fine sono i veri soggetti finali sui quali viene scaricato il costo degli ingaggi stratosferici».
56
Aprile 2013
I
Promotori&Consulenti Retail distribution review
Ci sono anche i favorevoli Questa volta giungono diverse
di Massimiliano D’Amico e Gaia Barlassina
opinioni a sostegno della
L
normativa adottata in Gran
e inchieste pubblicate negli scorsi numeri di Fondi&Sicav hanno evidenziato che l’avvio
in Gran Bretagna della Retail distri-
Bretagna e fortemente criticata dalla maggior parte delle società prodotto. La più ampia trasparenza assicurata alla
bution review sta mostrando più luci che ombre. Alcuni player del mondo dell’asset management si sono addirittura spinti a definirla un clamoroso autogol, se non un vero e proprio harakiri. E hanno motivato la loro posizione rimarcando che non solo l’as-
ALAN SMITH, CHIEF EXECUTIVE
clientela e i nuovi skill richiesti agli
senza di un qualsivoglia sistema di
DI
operatori vengono indicati come le
fessionisti a vendere esclusivamente
no che la Rdr rappresenti più o meno
i prodotti calibrati dalla sgr di casa,
la panacea per risolvere tutti i mali
novità più interessanti. In linea con
ma hanno rilevato che andare verso
del sistema finanziario britannico.
un’applicazione diffusa di norme
Alan Smith, chief executive di Ca-
questi principi gli asset manager si
non mediate dalla realtà di mercato
pital Asset Management, una società
rappresenta un inquietante prece-
londinese che proprio quest’anno ha
dente.
vinto il premio di Best small adviser
stanno muovendo per lanciare
CAPITAL ASSET MANAGEMENT
retrocessioni potrebbe spingere i pro-
Anche le testimonianze raccolte
firm of the year, spiega che la nuova
tra le società basate in Gran Bretagna
norma non ha colto impreparati gli
avevano fatto sorgere qualche dubbio
operatori, o almeno non avrebbe do-
sulla nuova normativa, poiché gli ef-
vuto farlo. «La Rdr»,sottolinea Smith,
numero degli advisor indipendenti
fetti, come l’abbandono di un consi-
«era in fase di elaborazione da ben sei
stente numero di professionisti e il
anni, quindi non avrebbe dovuto co-
è sceso quasi del 20%, mentre
fatto che non tutti gli investitori sem-
gliere nessuno impreparato. Nella
brino poi così ben disposti a pagare
pratica, tuttavia, non tutti gli opera-
quello dei professionisti del canale
una fee per la consulenza ricevuta,
tori si sono dimostrati pronti ad ade-
non erano per nulla trascurabili. Ecco,
guarsi ai cambiamenti introdotti da
bancario è diminuito circa del
cercate di dimenticare questo pream-
questa riforma, anche perché è stata
bolo, perché i player del mercato in-
più volte riscritta e rielaborata nel
tervistati in questo numero ritengo-
corso degli anni».
strumenti clean-fee. «A tre mesi dall’introduzione della Rdr, il
40%» 58
Aprile 2013
«
Per gli
investitori con patrimoni più modesti le fee da pagare risulteranno spesso sproporzionate
»
Come tutte le rivoluzioni norma-
tinuare a studiare e stare al passo
nista». E questo fattore, confermato
tive anche la Retail distribution re-
con i tempi, se si vuole essere ricono-
già da diversi intervistati, rappresen-
view, tuttavia, ha comportato per i
sciuti come professionisti di alto li-
ta forse il punto più critico della nuo-
consulenti alcuni costi significativi
vello. Anche le case prodotto in molti
va normativa.
per essere Rdr compliant. «Per avere
casi dovranno affrontare costi impor-
La Rdr, secondo Smith, rappresen-
successo seguendo il modello fee-
tanti per ideare e distribuire nuovi
ta tuttavia il cambiamento più gran-
only, i consulenti», spiega Smith,
strumenti Rdr compliant».
de degli ultimi 30-40 anni per gli ad-
«hanno dovuto cambiare il loro mo-
In ogni caso Smith è convinto che
visor inglesi. «Come sempre, ci saran-
do di operare, garantendo ai clienti
la Rdr rappresenti realmente un’in-
no vincitori e vinti: solo chi saprà
un servizio di qualità che questi ulti-
novazione positiva per i clienti. Ma
adattarsi in breve tempo potrà rima-
mi siano disposti a pagare. Inoltre, gli
preferisce fare una distinzione. «Per
nere sul mercato. Proprio in questi
advisor dovranno affrontare ulteriori
gli investitori con patrimoni consi-
giorni ho letto alcuni dati significati-
spese per aggiornare le proprie com-
stenti o per quelli istituzionali, que-
vi: a tre mesi dall’introduzione della
petenze e conseguire le certificazioni
sta norma sarà sicuramente positiva
Rdr, il numero degli advisor indipen-
richieste».
dal momento che garantisce una
denti è sceso quasi del 20%, mentre
Secondo Smith, questo percorso
maggiore trasparenza. Dall’altra par-
quello dei professionisti del canale
sarà particolarmente complesso per i
te, per gli investitori con un patrimo-
bancario è diminuito circa del 40%.
professionisti con 20 o 30 anni di
nio più modesto, le fee da pagare ri-
Personalmente, ritengo sia giusto re-
esperienza che hanno sempre lavora-
sulteranno spesso sproporzionate,
stino sul mercato solo i più qualifica-
to in modo completamente diverso.
spingendoli in molti casi a fare a me-
ti: secondo la mia esperienza, per ge-
«Tuttavia, ritengo che sia giusto con-
no della consulenza di un professio-
stire adeguatamente i risparmi dei
Aprile 2013
59
Promotori&Consulenti Retail distribution review
clienti serve un alto livello di compe-
via, che non comporterà in alcun mo-
tenze, che in passato non sempre era
do la fine delle gestione attiva, ma
garantito».
prevedibilmente determinerà nei
Smith smentisce anche la tesi se-
James Rainbow, head of Uk
gno Unito, specie quelli che lavorano
Marketing di Schroders, sottolinea
con le piattaforme elettroniche, non
invece che «nel Regno Unito, si è ri-
sempre retrocedevano ai clienti i re-
scontrata qualche difficoltà operati-
bate ricevuti. «Non credo che sia ve-
va legata all’aggiunta delle nuove
ro. L’autorità fiscale del Regno Unito
classi d’investimento.Tuttavia, non si
ha da poco approvato una norma che
è rivelato necessario apportare modi-
prevede la tassazione dei rebate, con
fiche alla strategia adottata». Allar-
l’obiettivo di garantire la massima
gando il focus, Reid rimarca che «noi
trasparenza anche in questo campo».
supportiamo la Rdr, poiché incorag-
Come anticipato da Smith, una
gia la trasparenza sul mercato, an-
PHIL REID, UK
parte degli oneri per adeguarsi alla
dando, in questo modo, a facilitare gli
HSBC GLOBAL ASSET MANAGEMENT
nuova normativa spetta anche alle
investitori».
HEAD OF EXTERNAL DISTRIBUTION DI
case prodotto che dovranno ideare e
L’introduzione della Rdr, secondo
mento della trasparenza. Certo, sia-
distribuire nuovi strumenti Rdr-com-
il manager, dovrebbe sradicare la
mo ancora all’inizio, ma, senza dub-
pliant. Phil Reid, Uk head of external
consuetudine di consigliare prodotti
bio, queste sono le nostre priorità».
distribution di Hsbc Global Asset
non idonei e inadeguati ai singoli
«La trasparenza», conferma Reid,
Management, conferma che in que-
clienti. Ma non solo, gli advisor do-
«sarà la prima beneficiaria di questa
sto senso, qualcosa si è già mosso con
vranno conseguire nuove qualifiche
nuova regolamentazione, portando,
l’introduzione della classe d’investi-
per ottenere il sigillo d’approvazione
così, anche a una maggiore soddisfa-
menti clean-fee, che non comporta
del regolatore, così da assicurare
zione dell’investitore».
alcun rebate. «È probabile», spiega
maggiori competenza e professiona-
«Se si vuol parlare dei punti d’in-
l’esperto, «che i costi nell’industria
lità. «Ogni consulente che desidera
certezza», ribatte invece Rainbow, «li
dei fondi siano destinati a scendere e
restare indipendente dovrà soddisfa-
circoscriverei al mondo delle piat-
che ci sarà maggiore attenzione nella
re questi requisiti, a prescindere da
taforme. Se la modalità di remunera-
scelta del gestore cui affidare i propri
quella che è la sua esperienza sul
zione degli advisor è già stata indica-
risparmi. Questo fenomeno si regi-
campo. Noi crediamo che, dal mo-
ta, le regole legate, appunto, alle
stra già nella crescita di popolarità
mento che gli investitori dovranno
piattaforme, che sono un pilastro
degli Etf tra i clienti. Un trend, tutta-
pagare in anticipo per la consulenza
imprescindibile del mercato retail
ricevuta, si darà una maggiore im-
dei fondi del Regno Unito, non sono
portanza al rapporto qualità/prezzo
destinate a cambiare fino al 2014,
del servizio».
nella migliore delle ipotesi».
Aprile 2013
È simile l’approccio di Rainbow.
In conclusione Reid auspica l’in-
«La Rdr si propone fondamentalmen-
troduzione di questo tipo di norma
te il conseguimento di due obiettivi»,
anche nel resto d’Europa. «Qualche
spiega l’esperto. «In primo luogo, il
segnale c’è stato e altri se ne scorgo-
miglioramento della qualità della
no nell’imminente futuro. Quindi sì,
consulenza attraverso un più alto li-
è possibile che nel corso dei prossimi
vello di qualifiche dell’advisor, cui va
anni si venga a creare e a instaurare
aggiunta una maggiore fiducia da
un approccio differente, sempre con
JAMES RAINBOW, HEAD OF UK MARKETING
parte dei consumatori circa i servizi
l’obiettivo di favorire la trasparenza
SCHRODERS
che stanno pagando, grazie all’incre-
e, di conseguenza, i clienti».
DI
60
portafogli il mix dei due approcci».
condo cui, in realtà, gli advisor del Re-
I
Consensus L’Europa
Finché resta solo Cipro... La paura è che la crisi che si è manifestata nella piccola isola sia solo l'inizio di un processo di peggioramento per tutta la parte periferica del continente. Ciò accade per di più in una fase in cui anche la zona core non è certo allegra e la crescita è mediocre per tutti. Sui mercati finanziari, però, le quotazioni forse sono più depresse del dovuto e non mancano alcune interessanti occasioni entre Wall Street festeggia il nuovo
di Boris Secciani
manca comunque chi dice che Cipro rappresenta una specie
record sull'onda del consolidamento
e David Tonello
di prova tecnica di laboratorio di ciò che succederà a Spa-
M
della ripresa in Usa e in Cina, l'Europa
gna e Italia se la situazione dovesse peggiorare.
ha visto lo sconcertante dispiegarsi
In questo contesto c’è anche chi manifesta ampie preoc-
della crisi cipriota, in cui per la prima
cupazioni per la Francia, che ha fondamentali che si stanno
volta nella storia dell'Eurozona è stato realizzato un con-
avvicinando pericolosamente a quelli dell'Europa periferica
trollo ai movimenti di capitale, dopo avere chiuso le banche
e un andamento peggiore degli stati più disastrati. Questo
per quasi due settimane e avere fatto pagare un caro prez-
mese abbiamo voluto dare un amplissimo spazio ai profes-
zo ai correntisti con più di 100 mila euro. Ancora è troppo
sionisti dell'asset management per capire che cosa c'è nel fu-
presto per capire se siamo all'inizio di una nuova fase di in-
turo dell'Europa, tra voglia di lasciarsi alle spalle la crisi e da-
stabilità o se l'ottimismo degli ultimi mesi prevarrà. Non
ti non certo entusiasmanti.
I
Quale tipo di valutazione presentano oggi le azioni europee (Stoxx 600)? A fair value
50%
40% 10% Sopravvalutate
62
Sottovalutate
Lo sconto per molti c'è ntroduce l’argomento, facendo un paragone con gli Usa e la media storica, Donatella Principe, responsa-
la Bce. Le azioni europee sono scontate su base storica,
I
rating partito la scorsa estate sulla scia del supporto del-
bile institutional business di Schroders Italia: «L'Euro-
ma soprattutto rispetto agli altri mercati. Il gap di rendi-
pa continua a essere l'epicentro di uno dei fattori più de-
mento con gli Usa continua a viaggiare intorno al 15-
stabilizzanti per i listini mondiali e paga il prezzo del dou-
20%». La considerazione, tra gli addetti ai lavori, è che,
ble dip: questi due elementi mantengono le valutazioni
per dirla con Paola Bianco, responsabile analisi e strate-
del mercato interno su livelli compressi, nonostante il re-
gie di Euromobiliare Asset Management Sgr, «nella pro-
FONDI&SICAV/Aprile 2013
«
Rispetto ai
corporate bond,
l’equity europeo è più conveniente
»
che mai
spettiva degli ultimi vent’anni, le valutazioni si attestano al di sotto della media storica».
Il panel dei gestori e degli analisti
Marc Caretti, gestore global equities di Raiffeisen
Mirela Agache, responsabile gestioni diversificate e multigestioni di Oddo Asset Management; Da-
Capital Management, conferma e aggiunge considera-
vide Albani, responsabile azionario di Sella Gestioni; Andrew Arbuthnott, gestore del fondo Pio-
zioni sull'elevato equity risk premium: «In termini asso-
neer Top European Players di Pioneer Investments; Fabio Barberis, direttore generale di Carige As-
luti le valutazioni dell'azionario europeo appaiono mol-
set Management Sgr; Paola Bianco, responsabile analisi e strategie di Euromobiliare Asset Mana-
to economiche (ancora sotto la loro media storica) e, po-
gement Sgr; Umberto Borghesi, cio di Albemarle Asset Management; Marc Caretti, gestore global
sto che non ci sia un collasso degli utili, dovremmo ve-
equities di Raiffeisen Capital Management; Marc Craquelin, direttore delle gestioni di Financière
dere ulteriori guadagni nel 2013. Rispetto ai corporate
de l’Echiquier; Sandra Crowl, del comitato investimenti di Carmignac Gestion; Fabrizio Gastaldi,
bond, l’equity europeo è più conveniente che mai. C'è
portfolio manager e responsabile area Europa di Aletti Gestielle Sgr; Stefano Ghiro, senior portfo-
una palese pressione a puntare sull'azionario in mancan-
lio manager di Allianz Global Investors; Maria Paola Toschi, market strategist di Jp Morgan Asset
za di alternative di investimento».
Management; Frank Kuemmet, gestore azionario di Deutsche Asset & Wealth Management; Frédé-
Linea simile per Fabio Barberis, direttore generale di
ric Leguay, head of european equities di Hsbc Global Asset Management; Emmanuel Morano, head
Carige Asset Management Sgr: «La crescita quasi ininter-
of equities di La Française Asset Management; George Nadda, gestore di Nemesis Asset Manage-
rotta dei listini azionari europei negli ultimi 18 mesi ha
ment; Andreas Nigg, head of equity & commodity strategy di Vontobel Asset Management; Ian
certamente contribuito a rendere le valutazioni meno
Ormiston, investment manager di Ignis Asset Management; Donatella Principe, responsabile insti-
convenienti di quanto non lo fossero fino a qualche mese
tutional business di Schroders Italia; Gabriele Roghi, responsabile consulenza investimenti di Inve-
fa; ciò non impedisce di considerarle ancora piuttosto at-
st Banca; Daniele Scilingo, fund manager di Pictet Funds; Tim Stevenson, fund manager dell’H Hen-
traenti, se non altro in termini relativi: il paragone con l’e-
derson Horizon Pan European Equity di Henderson Global Investors; Laura Tardino, strategist di Bnp
quity nord-americano mostra importanti margini di recu-
Paribas Investment Partners; Giacomo Tilotta, gestore dei fondi azionari europei di AcomeA Sgr;
pero delle quotazioni, prima di raggiungere i livelli corren-
Paolo Vassalli, responsabile equity research di Eurizon Capital Sgr; Philippe Waechter, capo eco-
ti negli Usa. Ancora più immediato è il confronto con l’al-
nomista di Natixis Asset Management (gruppo Ngam); Ibra Wane, senior equity strategist di
ternativa obbligazionaria: il dividend/yield attuale, al
Amundi; Franz Weis, gestore del fondo Comgest Growth Europe di Comgest Asset Management;
3,59%, è certamente più allettante dell’1,35% offerto dal-
Jeremy Whitley, head of Uk and european equities di Aberdeen Asset Management; Ralf Wieden-
l’obbligazione risk-free per eccellenza rappresentata dal
mann, head of economic research di Vontobel Asset Management; Klaus Wiener, head of macro
Bund tedesco decennale e la differenza è maggiore se il
research di Generali Investments Europe.
confronto viene effettuato su scadenze più brevi».
FONDI&SICAV/Aprile 2013
63
Consensus
L’Europa
tre metriche, per esempio l’enterprise value sul fatturato, le quotazioni appaiono meno interessanti». Per Andreas Nigg, head of equity & commodity strategy, e Ralf Wiedenmann, head of economic research di Vontobel Asset Management, «le valutazioni convenienti si pagano in termini di rischio: secondo le nostre stime, l’azionario europeo è un po’ sottovalutato. Le quotazioni sembrano però particolarmente interessanti nei comparti più ciclici (energia, materiali di base, industriali, servizi finanziari e in una certa misura anche l'It). Sfortunatamente questi sono anche i settori più ciclici». C'è comunque anche chi non vede particolari sconti. GaPerò non è tutto oro quel che luccica, per Frank
briele Roghi, responsabile consulenza investimenti di Invest
Kuemmet, gestore azionario di Deutsche Asset & Wealth
Banca, è uno di questi: «I recuperi degli ultimi mesi hanno
Management, «la recente crescita degli asset rischiosi ha
portato a valutazioni non più a buon mercato; l’indice quota
riportato l'extra-rendimento un po' più vicino alla media
a 19 volte gli utili e a un dividend yield del 3,59%». Per con-
storica». Di fatto, queste valutazioni sono, spiega Paolo
cludere, infine, Ian Ormiston, investment manager di Ignis
Vassalli, responsabile equity research di Eurizon Capital
Asset Management, punta sui dividendi, in mancanza di una
Sgr, «sostanzialmente coerenti con una fase in cui il pre-
forte crescita dei profitti: «Dall'estate scorsa i corsi azionari
mio per il rischio si mantiene ancora elevato e la crescita
sono saliti, mentre le prospettive di utile sono crollate. Il mer-
economica europea depressa». Cautela anche da Laura
cato nel suo complesso sembra offrire ancora opportunità di-
Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners:
screte con un dividend yield del 3,5%, la maggior parte del
«Le valutazioni del mercato europeo sono interessanti, se
quale verrà pagato nei prossimi due mesi, e utili che dovreb-
si considera il rapporto prezzo utili, ma guardando ad al-
bero crescere nella fascia bassa della singola cifra».
I
Quale tipo di crescita degli utili vi attendete nell'immediato?
Un leggero aumento abio Barberis, di Carige Asset Management Sgr,
tra diverse categorie di società. La prima e più importan-
commenta: «All’interno dell’Europa, non ci atten-
te di queste riguarda la vocazione internazionale delle
diamo crescite degli utili particolarmente robu-
imprese rispetto a realtà più locali, visto che la domanda
ste nei prossimi mesi, probabilmente di poco superiori
verrà dai paesi emergenti». Le fa eco Davide Albani, re-
al 5%; è però prevedibile che l’incremento possa essere
sponsabile azionario di Sella Gestioni: «Le stime di cre-
maggiore nei trimestri successivi, soprattutto se doves-
scita attese sono pari al 6-7% per quest’anno e verso il
sero allentarsi le tensioni politiche che stanno gravan-
10% per il 2014. Buona parte dell'incremento verrà dal-
do sull’Eurozona (Italia in primis, ma, più avanti, c’è l’in-
l’esposizione delle società europee ai paesi emergenti».
F
Fascia alta singola cifra
Fascia bassa singola cifra
cognita delle elezioni tedesche)». 30%
10% Calo dei profitti
64
La crescita degli utili è però prevista per le società
addetti ai lavori interpellati. È il caso di Emmanuel Mo-
europee esposte su altri mercati, come spiega Donatella
rano, head of equities di La Française Asset Manage-
Principe di Schroders Italia: «A differenza degli Usa, do-
ment: «Il consensus 2013 anticipa una crescita dell’8%
ve la ripresa economica supporta i bilanci delle aziende,
degli utili per azione. Inoltre, prevede un profilo di ripre-
l'incremento dei profitti in Europa nel 2013 sarà sì posi-
sa importante per alcuni settori (di nuovo le banche, ma
tivo, ma debole. Ancora più importante: vi sarà un'am-
anche i beni primari e la tecnologia). L’incremento dei ri-
pia dispersione dei risultati, con una marcata distinzione
cavi lordi sarà quasi piatto, a +0,5%. Il miglioramento dei
40%
20% Utili piatti
Si respira comunque in generale aria di cautela tra gli
FONDI&SICAV/Aprile 2013
Consensus L’Europa
risultati operativi è previsto a solo +4%. Il movimento di re-
area Europa di Aletti Gestielle Sgr, aggiunge: «Al momen-
visione al ribasso sarà quindi ampio e le aspettative sempre
to non bisogna farsi grosse illusioni su crescite importan-
più in linea con il contesto macroeconomico attuale».
ti degli utili; parlerei piuttosto per i prossimi due trimestri
Paola Bianco, di Euromobiliare Asset Management Sgr,
di un bottoming degli utili, mentre mi attendo una ripre-
in proposito puntualizza: «Ci aspettiamo tuttavia una mo-
sa più consistente nella seconda parte del 2013 e nel
derazione di questo trend nel corso dell’anno con una cre-
2014». Ottimismo a medio termine per Giacomo Tilotta,
scita degli utili nel complesso modesta, ma positiva». An-
gestore dei fondi azionari europei di AcomeA Sgr: «La cre-
drew Arbuthnott, gestore del fondo Pioneer Top Euro-
scita attesa degli utili media per lo Stoxx 600 è del 20%
pean Players di Pioneer Investments, sottolinea che l'au-
per il 2013 e del 15% per il 2014. A livello settoriale le mi-
mento dei profitti sarà concentrato in pochi settori: «Per
gliori opportunità in termini di risalita degli utili sono nel
quest'anno la crescita degli utili dovrebbe attestarsi sulla
settore bancario, con un incremento atteso nel 2013 del
fascia alta della singola cifra. Ciò però sarà dovuto in gran
60% circa».
parte a una forte ripresa in aree che presentavano risultati depressi quali le banche, l'It e le risorse di base».
Sul breve periodo pazienza invoca Jeremy Whitley, head of Uk and European equities di Aberdeen Asset Ma-
C'è, invece, chi vede un moderato recupero andando
nagement: «La crescita dei profitti probabilmente subirà
avanti nel 2013. Stefano Ghiro, senior portfolio manager
pressioni nell'immediato futuro, dal momento che il qua-
di Allianz Global Investors, afferma: «Una crescita più
dro economico rimane difficoltoso, particolarmente sui
marcata potrà avvenire in seguito a una ripresa della do-
mercati sviluppati. Però le società europee hanno già ope-
manda globale nella seconda parte dell’anno». Al riguardo
rato una profonda ristrutturazione dall'inizio della crisi,
puntualizza Laura Tardino, di Bnp Paribas Investment Part-
che avrà un forte impatto sui risultati man mano che la
ners: «Si stima che la seconda metà dell’anno possa porta-
domanda si riprenderà». In generale, comunque, non si do-
re qualche sorpresa positiva grazie al minore rigore sui pia-
vrebbe scendere in territorio negativo. Paolo Vassalli, di
ni di austerity da parte delle autorità europee fortemente
Eurizon Capital Sgr, conferma: «Vi è il rischio che prose-
impegnate negli ultimi due anni nel risanamento dei con-
guano le revisioni al ribasso nel corso dell’anno, ma non
ti pubblici dell’Eurozona. Non mi sorprenderebbe vedere
dovrebbero essere di entità tale da azzerare la crescita».
dunque gli utili crescere su base annua dell’8-9%. Nell’im-
Umberto Borghesi, cio di Albemarle Asset Management,
mediato tuttavia si assisterà con molta probabilità a una
conclude: «La crescita degli utili in senso stretto e a breve
stabilizzazione degli utili prima della possibile accelerazio-
termine non dovrebbe sorprendere positivamente, ma fer-
ne». Fabrizio Gastaldi, portfolio manager e responsabile
marsi a un leggero aumento».
I
Dove vedete le migliori occasioni?
Purché facciano utili... na sintesi interessante delle scelte operative per il
U
60
2013 viene da Maria Paola Toschi, market strate-
50
gist di Jp Morgan Asset Management: «Dalla fi-
ne del 2012 la ripresa della propensione al rischio ha gene-
40
rato una rotazione di portafoglio verso le asset class a ri30
schio che potrà continuare». E Sandra Crowl, del comitato Investimenti di Carmignac Gestion, condensa nel suo con-
20
40%
20%
30%
20%
50%
10
tributo i punti toccati in qualche modo da tutti gli interpellati: «Vediamo opportunità nelle società che sono esposte
0 Aziende esposte Servizi agli emergenti finanziari
66
Cura della salute
FONDI&SICAV/Aprile 2013
Periferia europea
Altro
alla crescita degli emergenti e quelle orientate all'export in generale, considerando che il trend globale si sta rafforzan-
do. Inoltre ci piacciono le società innovative, quelle energetiche e quelle coinvolte nella ripresa immobiliare Usa. Stock picking, invece, nel settore finanziario, dal momento che vediamo rischi finanziari contenibili in Europa e una soluzione soddisfacente del caso cipriota. Abbiamo un’esposizione limitata tra i ciclici e i consumi discrezionali, data la stagnazione della crescita nel Vecchio continente fino alla seconda metà del 2013 ». Ibra Wane, senior equity strategist di Amundi Asset Management, allarga lo spettro: «In termini di paese, preferiamo Svezia, Germania e Francia. Aspettiamo per effettuare acquisti in Italia e Spagna e ci teniamo alla larga dal Regno Unito. In termini di settore, ci piacciono chiaramente le scommesse cicliche (beni in conto capitale, servizi commerciali, lusso) rispetto ai difensivi (alimentare, grande distribuzione di beni di largo consumo, telecom e utility). Oggi è troppo presto per puntare sui ciclici che
vista punterebbe sui «settori come quello farmaceutico e
vanno bene nell'ultima parte di un periodo di crescita
quello auto». I periferici sono presi in considerazione indi-
come i materiali di base o gli energetici. Manteniamo una
rettamente da Frédéric Leguay, head of european equi-
visione costruttiva sui finanziari, anche se il loro poten-
ties di Hsbc Global Asset Management: «Vediamo le mag-
ziale è oggi schiacciato dal ritorno di paura sul debito
giori opportunità nel rerating di quel segmento di azio-
sovrano».
nario europeo particolarmente esposto alle vicende inter-
Chi invece punterebbe su telecom e utility è George
ne del continente, in particolare il finanziario, ma anche
Nadda, gestore di Nemesis Asset Management: «Entram-
la cura della salute, gli industriali, gli energetici e le tele-
bi i settori hanno sottoperformato il mercato per alcuni
comunicazioni». Ancora più esplicito Giacomo Tilotta, di
anni e iniziamo a vedere un miglioramento nelle loro pro-
AcomeA: «Riteniamo che le migliori opportunità si con-
spettive. Troviamo valore anche in gruppi solidi a livello fi-
centrino in settori, come quello finanziario italiano carat-
nanziario con esposizione ai periferici, dato che scambiano
terizzato da valutazioni particolarmente sacrificate o
a multipli molto bassi». Davide Albani, di Sella Gestioni,
come le telecom europee, che presentano valutazioni
punta invece sul farmaceutico: «Riteniamo interessante il
attraenti e che scontano in eccesso i fattori di rischio lega-
settore farmaceutico che ha valutazioni attraenti (vicine a
ti alle pressioni competitive e ai vincoli regolatori cui lo
quelle del mercato nel suo complesso), forte generazione di
stesso comparto è esposto».
cassa, alta visibilità degli utili e il problema della scadenza
Equilibrio fra temi growth e value da parte di Marc
dei brevetti che va ad affievolirsi nei prossimi tre anni, con-
Craquelin, direttore delle gestioni di Financière de l’Echi-
sentendo una lieve accelerazione della crescita». Stefano
quier: «Fra il 2008 e il giugno del 2012, i titoli growth han-
Ghiro, di Allianz Global Investors, invece, spiega che «mol-
no sistematicamente sovraperformato le azioni value. Ciò
te storie di ristrutturazione permangono in molti settori,
è stato dovuto al fatto che queste ultime di solito hanno
come quello industriale e delle telecomunicazioni, le quali
una maggiore esposizione nei confronti dei mercati loca-
potrebbero dare buoni ritorni nei prossimi mesi». In gene-
li, mentre i primi sono più esposti al resto del mondo. Per
rale piacciono comunque i temi value. Per Gabriele Roghi,
sei mesi entrambe le categorie hanno messo a segno buo-
di Invest Banca, al centro dell'attenzione ci sono «energia,
ni rendimenti, con un maggiore equilibrio».
utility e aziende minerarie: tutti non sui massimi e con multipli di valutazioni che hanno un modesto downside».
Temi growth nella cura della salute per Franz Weis, gestore del fondo Comgest Growth Europe di Comgest As-
I multipli tornano anche nel commento di Mirela
set Management: «Vediamo opportunità interessanti in
Agache, responsabile gestioni diversificate e multigestio-
aziende come Essilor, Coloplast ed Elekta, che operano nel
ni di Oddo Asset Management, che da questo punto di
settore delle apparecchiature mediche. Se da un lato il po-
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67
Consensus
L’Europa
tenziale di rialzo per queste azioni, dal punto di vista del-
spiega: «Ci aspettiamo che lo sviluppo economico riman-
le valutazioni, inizia a essere limitato, dall’altro esse con-
ga basso per anni e quindi saranno favorite le società che
tinuano a rappresentare un’area di crescita importante».
possono o essere parte della soluzione ai problemi (ad
Un ampio paniere caratterizzato dall'attenzione ai
esempio aziende in grado di aiutare imprese o governi a
dividendi viene da Klaus Wiener, head of macro resear-
operare con maggiore efficienza) o espandersi su nuovi
ch di Generali Investments Europe: «Raccomandiamo un
mercati. Al momento siamo overweight su industriali, It,
focus su gruppi della distribuzione alimentare, tabacco,
beni di consumo discrezionali e cura della salute».
software e chimici. Inoltre, come piccola aggiunta al por-
Infine interessante il ribilanciamento di posizioni di
tafoglio, telecom e finanziari del nord Europa sembrano
Daniele Scilingo, fund manager di Pictet Funds: «A feb-
attraenti. Infine, dato l'ambiente fatto di rendimenti
braio abbiamo aumentato il peso di alcune posizioni di cui
modesti, raccomandiamo di concentrarsi su società con
siamo molto convinti, come Schneider Electric, Sap, Expe-
dividendi alti e stabili».
rian e Thrombogenics. Abbiamo anche preso profitto su ti-
Sul tema della bassa crescita si innesta l'intervento di
toli che sono già cresciuti parecchio, avvicinandosi al loro
Tim Stevenson, fund manager dell’Henderson Horizon
valore intrinseco. Per questa ragione Ing è stata completa-
Pan European Equity di Henderson Global Investors, che
mente liquidata e abbiamo anche scalato su Alfa Laval» I
Vedete oggi il rischio di un ritorno della volatilità sui mercati?
Il pericolo c'è
Rischio contenuto a causa problemi Eurozona
70%
na buona sintesi arriva dal commento di Ian Or-
U
siamo immuni da altri errori da parte dei governanti».
miston, di Ignis Asset Management: «La volati-
Condivide anche Klaus Wiener di Generali Investments
lità è tornata. Il mercato, per ora, si è scrollato
Europe: «L'infiammarsi dei rischi politici nell'area euro
di dosso il risultato delle elezioni in Italia e i problemi di
potrebbe portare a nuovi picchi di volatilità. Lo stesso va-
Cipro, con un sentiment dominato dalla ripresa Usa e ci-
le per la tendenza attualmente in atto di revisione al ri-
nese e una politica monetaria espansiva che conforta gli
basso dei profitti. Ciò detto, una stabile domanda di inve-
operatori. Se questa fiducia svanisse, potremmo vedere
stimento azionario, uno scenario macro più sano e il for-
molta più volatilità». Posizioni simili quelle di Jeremy
te supporto delle banche centrali dovrebbero rendere
Whitley, di Aberdeen Asset Management: «Un altro anno
temporanei i periodi di più alta volatilità».
di prove aspetta i mercati, con plausibilmente una certa
Critico nei confronti della Bce Daniele Scilingo di Pic-
volatilità data dalle incerte prospettive europee. Il parla-
tet: «Gli interventi di politica monetaria delle banche cen-
mento bloccato in Italia e la crisi cipriota sono stati un
trali a livello globale hanno assicurato che i corsi degli as-
buon esempio della volatilità cui sono soggetti i listini fi-
set continueranno a essere sostenuti da abbondante liqui-
nanziari».
dità, con l'eccezione, un po' ironica, della Bce, che sta de
Dopo il collasso cipriota, rischi di una corsa allo spor-
facto diminuendo la liquidità riducendo man mano il Ltro.
tello in Sud Europa vedono Andreas Nigg e Ralf Wieden-
Nei prossimi trimestri ci si può aspettare ulteriore volati-
mann, di Vontobel Asset Management: «I correntisti in
lità, spinta dalle elezioni in Italia e in Germania, così come
altre nazioni periferiche potrebbero cominciare a preoc-
gli aggiornamenti su ulteriori riforme strutturali in Euro-
cuparsi della sicurezza dei loro depositi, cominciando co-
pa. Sul fronte degli utili, le aspettative di crescita per il
sì a trasferire i fondi su istituzioni tedesche o svizzere op-
2013 in Europa sono scese al di sotto del 3%, eliminando
pure a investire in oro».
parzialmente i rischi di sorprese negative».
Una certa perplessità sulle capacità politiche europee
Non manca comunque un certo ottimismo. Tim Ste-
la si riscontra nei commenti di Marc Caretti, di Raiffeisen
venson, di Henderson Global Investors, sostiene: «I recen-
Capital Management: «Il modo in cui le autorità europee
ti casi cipriota e italiano sono serviti a ricordare che l'eu-
hanno gestito la crisi cipriota è molto discutibile e non
ro rimarrà una questione spinosa per anni e che la bassa
30%
Rischi elevati
68
FONDI&SICAV/Aprile 2013
Consensus L’Europa
crescita sta creando un grosso malcontento in molte par-
ma, dato che molti investitori sono inclini a volere entra-
ti d'Europa. È stato interessante vedere i listini, dopo lo
re in questo rally azionario, la vediamo come un fenome-
shock iniziale, salire dopo ognuno dei due eventi. Pertan-
no a breve, che si calmerà una volta che le situazioni ita-
to, anche se nel breve il mercato potrà avere scarsa dire-
liana e cipriota saranno definitivamente chiarite».
zionalità, stando così le cose non ci aspettiamo una corre-
Su un quadro globale tutto sommato promettente
zione importante». Aspettativa condivisa da Ibra Wane, di
punta Philippe Waechter, capo economista di Natixis As-
Amundi, che puntualizza: «A metà marzo, una volta dige-
set Management (Gruppo Ngam): «Nel passato i periodi
rita la sorpresa delle elezioni italiane, l'indice di volatilità
di alta volatilità si sono accompagnati a fasi di rischio acu-
(Vix) ha toccato il suo livello più basso dalla fine del 2006.
to dappertutto, non solo in Europa. Attualmente la situa-
Da allora, il caso Cipro ha reintrodotto un po' di volatilità,
zione in Cina e in Usa appare più stabile rispetto a un anno fa». Frank Kuemmet, di Deutsche Asset & Wealth Management, infine avverte di non sottovalutare i rischi: «Bassi livelli di volatilità possono implicare che i mercati finanziari siano divenuti troppo improvvidi nell'ignorare questi fattori di rischio, che includono molti problemi strutturali in Europa, compresi grandi paesi come Francia, Italia e Spagna. In Germania le elezioni e la decisione della Corte costituzionale riguardo l'Esm potrebbero creare ulteriore incertezza». Conclude lapidaria Sandra Crowl di Carmignac Gestion: «L'Europa continuerà a essere volatile; per tale ragione utilizziamo future azionari per gestire le nostre posizioni».
I
Quale potrebbe essere una sorpresa positiva in Europa?
Magari i politici mettono giudizio n generale bene accolte sarebbero tutte le buone nuo-
Cipro potrebbero essere sorprese positive». Mirela Agache
ve provenienti dal sud Europa. Ad esempio per Maria
di Oddo Asset Management si concentra sull'aspetto poli-
Paola Toschi, di Jp Morgan Asset Management, «il pro-
tico: «Una bella notizia potrebbe essere l'assenza di even-
seguimento delle riforme in Italia o la soluzione del caso
ti inaspettati come la crisi cipriota e italiana. Se potessimo
I
avere un periodo di ritorno ai fondamentali (economia, 70
crescita, risultati societari) senza problemi politici, ciò po-
60
trebbe permettere agli investitori un approccio più ragionevole nel valutare le opportunità sui mercati». In genera-
50
le, stando a Frédéric Leguay, di Hsbc Global Asset Management, «gli investitori hanno aspettative molto limitate
40
per quanto concerne le economie europee, in particolare
30
quelle del sud Europa, al centro della crisi. Qualsiasi segna20
le che queste economie stiano reingranando sarebbe una 60%
40%
20%
10
sorpresa positiva per i mercati». Da questo punto di vista ottimismo viene mostrato da Andrew Arbuthnott di Pio-
0 Ripresa nella periferia europea
70
Meno austerità
FONDI&SICAV/Aprile 2013
Altro
neer Investments: «Sebbene ci sia ancora molto da fare sul lato delle riforme strutturali e l'economia sia fragile, la pe-
riferia europea sta mostrando segni di progresso in termi-
compact, cioè del rigore». Sulla stessa lunghezza d'onda
ni di migliore produttività e competitività».
anche Umberto Borghesi, di Albemarle Asset Manage-
Il sud Europa torna anche nelle riflessioni di George
ment: «Una sorpresa positiva e insperata potrebbe venire
Nadda, di Nemesis Asset Management: «Paesi come la Spa-
da un radicale cambiamento di posizione da parte della
gna e il Portogallo hanno registrato miglioramenti signifi-
Germania. Questa potrebbe ammorbidire la propria
cativi nel loro saldo delle partite correnti, guidati da cre-
intransigenza e l’austerità imposta, favorendo così l’area
scita dell'export e importazioni nettamente ridotte. Se
euro più omogenea e rendendo futuribile e solido il pro-
queste tendenze continuassero e cominciassero a dare ri-
getto Europa unita».
sultati positivi a livello di occupazione e ripresa economi-
Più che ipotesi di sorpresa, Emmanuel Morano, di La
ca, si verificherebbe un elemento molto positivo per le
Française Asset Management, esprime precise aspettative:
economie della zona euro». Sulla Francia si concentra in-
«Noi scommettiamo essenzialmente su una probabile nuo-
vece Marc Craquelin, di Financière de l’Echiquier: «Sareb-
va accelerazione della crescita nel corso dell’anno. Il con-
be positivo avere alcuni cambiamenti nelle politiche del-
testo di ammorbidimento delle condizioni del credito po-
l'attuale governo francese: se si allontanasse dal solo rial-
trebbe avere un effetto positivo sul ciclo economico, sulla
zo delle imposte, porterebbe vantaggi a tutta l'Europa».
falsariga di quanto accaduto negli Stati Uniti. Inoltre, le
Per Franz Weis, di Comgest Asset Management, «rifor-
imprese europee derivano una percentuale importante
me strutturali in Spagna, Italia, Portogallo e qualche altro
della loro attività dalle zone emergenti. Il cammino verso
paese europeo porterebbero frutti solo nel lungo periodo
la ripresa sarà probabilmente lungo e graduale».
in termini di competitività e di equilibrio dei bilanci pub-
Infine per Philippe Waechter, di Natixis Asset Manage-
blici. Questo fatto, tuttavia, sarebbe positivo a lungo ter-
ment, una ripresa europea si potrà avere solo con uno shock
mine e probabilmente non spingerebbe i mercati aziona-
positivo esogeno: «L'Europa deve sperare in una robusta ri-
ri né nel 2013, né nel 2014. Siamo ancora nella fase del
presa al suo esterno. Le riforme strutturali non sono facili
“dolore immediato” e avremo da aspettare per beneficia-
da gestire nel Vecchio continente senza una forte spinta
re dei vantaggi a lungo termine delle riforme struttura-
proveniente dalla crescita mondiale. La situazione sarebbe
li». Nel frattempo meno austerity spera Fabrizio Gastaldi,
senz'altro migliore con uno shock che viene da fuori, come
di Aletti Gestielle Sgr: «Più che una sorpresa io lo chia-
abbiamo visto all'inizio degli anni ‘80, quando Reagan ha
merei un augurio. Il ritorno a una politica europea a favo-
cambiato le politiche economiche americane per aumenta-
re della crescita e un’attenuazione delle politiche del fiscal
re il tasso di crescita».
I
FONDI&SICAV/Aprile 2013
71
Osservatorio previdenza I dottori commercialisti
Più professionisti, meno pensione Questa categoria, pur essendo stata tra le prime a intraprendere un percorso di adeguamento previdenziale, sconta una penalizzazione sui tassi di sostituzione attesi. Questi che già non sono elevati per gli anziani, diventano ancora più bassi per le giovani generazioni, pur a scapito dei maggiori contributi versati. Per di più sta calando il reddito a cura di Epheso Ia
Altro dato saliente è riferito al trend di crescita delle donne, che si avvicinano alla soglia del
72
FONDI&SICAV/Marzo 2013
al rapporto sull’albo dei dottori commer-
D
31% (erano il 28% all'inizio del 2008) e il calo pro-
cialisti ed esperti contabili, che nel 2012 è
gressivo dei giovani in atto sin dal 2008, spiegato
giunto al suo quinto aggiornamento, si
in buona parte da dinamiche demografiche nazio-
evince un quadro non proprio confortante. Sono i
nali e percepibile dagli ultimi dati sulle iscrizioni
numeri a parlare dei commercialisti italiani che in
agli ordini nel corso del 2011.
questi anni, pur accrescendo il loro contributo in
In linea generale, l’andamento e le dinami-
termini di presenza e di impegno in favore dell'e-
che espressi dall’Albo dei dottori commercialisti
conomia e delle istituzioni, hanno sopportato una
mostrano come, analogamente a quanto avve-
riduzione dei redditi professionali medi in misura
nuto per il settore generale dei servizi professio-
maggiore rispetto alla media generale del settore
nali, l’aumento di unità lavorative, avvenuto per
terziario. All'inizio del 2012, i commercialisti italia-
questa categoria, determini un deterioramento
ni nei 143 ordini erano 113.235.
significativo dei redditi medi e quindi del valo-
Sempre analizzando il rapporto in dettaglio, si
re aggiunto pro capite prodotto (nel quadrien-
osserva come ci sia stata una seppure lieve cresci-
nio 2007-2010 il reddito professionale medio dei
ta degli iscritti dell'1% rispetto al 2011 e del 5,3%
commercialisti è diminuito a un ritmo dell’1,2%
nel quadriennio 2008-2011. Dal 2007 al 2010, in-
all’anno).
vece, il reddito professionale medio, desunto dalle
E dal punto di vista pensionistico? La cassa ha
statistiche reddituali della Cassa di previdenza, si è
attuato correttivi importanti già da tempo. Ricor-
ridotto del 3,5%, passando da 60.004 euro del
diamo il dibattito scaturito già nel 2004, sfociato
2007 a 57.861 del 2010. Un dato decisamente po-
con la riforma completa della cassa che già allora
co positivo, che ha accesso i riflettori, non solo sul
introduceva il sistema contributivo, non rendendo
tema previdenziale, ma sull’intera categoria.
quindi necessario un ulteriore pesante intervento
per via della sostenibilità cinquantennale richiesta
mente al contributo base versato e agli anni
dalla Monti-Fornero.
post 2004. In pratica un iscritto post 2004 che
Nel 2012 un ulteriore intervento, di minore te-
versa il 17% o più di contributo soggettivo si
nore sicuramente rispetto ad altre casse di previ-
vedrà accreditare un ulteriore 4% nel compu-
denza, ha più genericamente puntato a misure fi-
to del calcolo dei contributi.
nalizzate a una maggiore adeguatezza ed equità intra e intergenerazionale, e più precisamente:
I requisiti della pensione, per via della riforma va-
•
conferma del contributo integrativo del 4%;
rata già nel 2004, si sono complicati notevolmen-
•
il contributo soggettivo minimo, dall’anno
te, anche in virtù dell’applicazione pro-rata del
2014, sarà del 12%; contestualmente viene
meccanismo di calcolo della pensione stessa. Più
eliminata l’aliquota massima di contribuzione
precisamente.
pari al 17% (contribuzione che può quindi ar-
•
rivare anche al 100% del reddito dichiarato, al
REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA
netto del massimale disposto che per il 2012 è
Per gli iscritti post 01/01/2004
di 163.150 euro);
•
62 anni di età;
incremento proporzionale dell’aliquota di
•
almeno cinque di iscrizione e contribuzione.
computo (contributo soggettivo precedentemente descritto) in riferimento all’elevazione
Per gli iscritti ante 31/12/2003:
del contributo di finanziamento (cioè della
•
70 anni di età;
percentuale di contributo in base al volume
•
25 anni di iscrizione e contribuzione. Oppure:
d’affari ai fini Iva, il contributo integrativo). Quest’ultima aliquota viene riconosciuta to-
•
68 anni di età;
talmente o parzialmente (dal 3% al 4%) in
•
almeno 33 di iscrizione e contribuzione.
funzione di quanto versato (dal 12% al 17% e oltre) e poi computata effettivamente in fun-
REQUISITI PER LA PENSIONE DI ANZIANITÀ
zione del rapporto tra l’anzianità totale e l’an-
•
Qualsiasi età;
zianità contributiva. In sostanza, tanto più il
•
40 anni di effettiva iscrizione e contribuzione. Oppure:
soggetto è contributivo (possiede contributi post 2004) tanto più si vedrà riconoscere una
•
61 anni di età;
quota aggiuntiva di contributo proporzional-
•
38 anni di contribuzione.
FONDI&SICAV/Aprile 2013
73
Osservatorio previdenza Occorre inoltre rilevare che per i contribuenti iscritti prima del 2004, se non si maturano 25 an-
mo. La pensione è concessa a partire dal primo del mese successivo alla maturazione dei requisiti.
ni di contribuzione (compresi eventuali riscatti o
Per ciò che concerne la misura effettiva della
ricongiunzioni) non si ha diritto a nessuna pensio-
pensione (come abbiamo più volte affermato) la
ne. In questi casi si ottiene il rimborso dei contri-
riforma del sistema previdenziale introduce un si-
buti soggettivi maggiorati dell'interesse legale
stema di calcolo della prestazione attesa la cui ap-
composto più 1/5 del contributo soggettivo mini-
plicazione si è avviata nel 2004. Chi richiede la
mo in vigore alla data del rimborso per ogni anno
pensione riceverà un trattamento calcolato col si-
di contribuzione. Per gli iscritti con decorrenza
stema pro-rata, retributivo per gli anni ante 2004
successiva al 2004 è data facoltà di conseguire la
e contributivo per gli anni successivi al 2004 com-
restituzione del montante soltanto a condizione
preso. Con maggiore dettaglio:
che, alla data della cessazione del rapporto assicurativo, il professionista abbia un’anzianità d’iscrizione inferiore al quinquennio. Si precisa inoltre che la pensione d'anzianità/vecchiaia anticipata richiede anche la cancella-
Misura per il calcolo della pensione - Sistema misto e retributivo (iscritti ante 2003) Il calcolo della pensione secondo il regime misto/retributivo viene effettuato applicando la seguente formula:
zione dagli albi professionali e la rinuncia a qualsiasi attività di lavoro dipendente oppure autono-
P = Rp * Ac95 * q1 + Rp * (Ac01 - Ac95) * q2 + Rp * (Ac03 - Ac01) * q3 + Mc * ke Dove: Rp: è la retribuzione pensionabile calcolata come media degli ultimi 25 redditi professionali annuali dichiarati ai fini Irpef (previa rivalutazione Istat). Ac95: sono gli anni di contribuzione complessivi al 31/12/1995 Ac01: sono gli anni di contribuzione complessivi al 31/12/2001 Ac03: sono gli anni di contribuzione complessivi al 31/12/2003 q1, q2, q3: è rendimento annuo come da tabella seguente:
q1
q2
q3
da
a
1,75%
2,00%
1,75%
0
55.940,00
0.50%
0,60%
0,50%
49.450,01
oltre
Mc: montante contributivo maturato a partire dal 01/01/2004 con la capitalizzazione dei contributi soggettivi rivalutati annualmente a un tasso pari alla media quinquennale dei rendimenti degli investimenti dell'ente, con un valore minimo garantito dell’1,5% in caso di media effettiva inferiore e con un valore massimo pari alla media quinquennale del Pil in caso di media effettiva superiore a quest'ultimo valore.
74
FONDI&SICAV Marzo 2013
ke: coefficiente relativo all'età come da tabella
pari alla media quinquennale del Pil in caso di me-
sotto riportata:
dia effettiva superiore a quest'ultimo valore. ke: coefficiente relativo all'età come riportato in
Età
Coefficiente
57
4,370%
58
4,487%
59
4,612%
60
4,744%
61
4,885%
62
5,036%
63
5,199%
pur a scapito dei maggiori contributi versati. L’al-
64
5,374%
ternativa della previdenza integrativa di categoria
65
5,562%
pare stentare e non decollare, comunque i com-
66
5,764%
mercialisti oltre alla precarietà sempre maggiore e
67
5,979%
all’incertezza legata alla fase difficile del momen-
68
6,211%
69
6,462%
70
6,734%
71
7,029%
72
7,349%
73
7,697%
74
8,076%
45%
75
8,490%
40%
76
8,941%
35%
77
9,432%
30%
78
9,971%
79
10,563%
80
11,217%
tabella precedente.
CONCLUSIONI Come già detto per gli avvocati, si evince chiaramente dal quadro sintetico sviluppato con la penalizzazione sui tassi di sostituzione attesi, già comunque non elevati per gli anziani, che diventa ancora più importante per le giovani generazioni,
to, devono anche affrontare un serio e importante I
problema previdenziale.
Tassi di sostituzione attesi per le diverse età 50% (Commercialista - anno di inizio attività a 28 anni)
25% 20% 15%
MISURA PER IL CALCOLO DELLA PENSIONE - SISTEMA CONTRIBUTIVO (ISCRITTI POST 2003) Il calcolo della pensione secondo il regime contri-
10% 5% 0% 1955
butivo viene effettuato applicando la seguente
1965
1975
1985
formula: P = Mc*ke
Anno Anno di di nascita inizio lavoro
Reddito netto
Anno di pensionamento
Età alla pensione
Anzianità contributiva
Ts
Dove: Mc: montante contributivo maturato con la capi-
1955
1983
€ 50.000,00
2020
66 anni e 3 mesi
38
41,8%
talizzazione dei contributi soggettivi rivalutati an-
1965
1993
€ 45.000,00
2030
65
38
37,6%
1975
2003
€ 40.000,00
2040
65
38
35,8%
1985
2013
€ 35.000,00
2050
65
38
31,7%
nualmente a un tasso pari alla media quinquennale dei rendimenti degli investimenti dell'ente, con un valore minimo garantito dell’1,5% in caso di media effettiva inferiore e con un valore massimo
FONDI&SICAV/Aprile 2013
75
My life, My Style Viaggi
Toronto, il mondo al Kensington market ono qui un po’ per caso, ma non è affatto male gi-
S
ronzolare senza meta per Toronto. C’è un’aria fresca e multiculturale. C’è la famosa Cn tower, 550 metri
che per anni hanno valso l’ambito titolo di edificio più alto del mondo, con le piattaforme panoramiche e il più alto ristorante girevole del mondo. Ci sono i grandi grattacieli con fogge avveniristiche e nomi altisonanti, come Toronto-Dominion centre o First Canadian place, tutti ideati e costruiti da famosi architetti, vere e proprie opere d’arte urbanistiche. Ci sono i favolosi centri commerciali, enormi creature di vetro acciaio e luci. I numerosi musei e gallerie
entro un po’ per caso in un vicolo sulla sinistra, mi attira
d’arte. E tutto collegato dal Path, la città sotterranea, chi-
non ricordo più quale negozio o insegna colorata. Cammi-
lometri e chilometri di strade e gallerie, uffici negozi e ri-
no poche decine di metri. Ed entro in un luogo tutto parti-
storanti, per passeggiare serenamente quando fuori ci so-
colare (sembra un mondo fuori posto nella moderna Toron-
no -25°C, un metro di neve e vento ghiacciato che arriva
to) un labirinto di stradine e vicoli di basse casette in stile
nella regione dei Grandi laghi direttamente dal Polo nord.
vittoriano, dipinte con colori vivaci, alcune ben tenute, con
Ma girando per il mondo, senza guide, mappe o busso-
giardinetti curati, altre un po’ lasciate andare, in un’atmosfera decadente. È Kensington market. Il quartiere mul-
le, a volte si trovano sorprese speciali, ci si imbatte per ca-
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so in luoghi particolari. Cercavo Chinatown (me lo aveva
Testo e fotografie di
tietnico di Toronto, un giro del mondo in miniatura tra Eu-
consigliato la cameriera asiatica mentre mi portava un su-
Gaetano Pappuini
ropa, Medio Oriente, Asia, Caraibi, sud America. Antico
per executive deluxe hamburger con onion rings al Loose
quartiere povero, di immigrati, oggi Kensington è un ango-
Moose, davanti al mio albergo in piena Downtown) su ver-
lo tranquillo e al tempo vivace, pieno di colori e profumi, un
so Spadina street. Mercatini di frutta, negozi di cianfrusa-
luogo assolutamente da non perdere. Un posto non perfet-
glie, draghi rossi e gialli, ristoranti e centri massaggi, pro-
to, non pulito, con un’atmosfera speciale, lontana anni lu-
fumi e vapori che escono da minuscole finestrelle sui vico-
ce da quella delle metropoli nordamericane. Mercatini di
li, tanta gente per la strada, come se fossi a Hong Kong. Poi
frutta secca tibetana o dei Balcani, bar nepalesi, tiendas ci-
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lene, trionfo dell’equo e solidale. Negozietti di oggetti e abbigliamento di seconda mano, lunghe gonne colorate, canottiere, giacche militari. Negozi di dischi in vinile, ristorantini per tutti i gusti, vendite e rivendite di prodotti più o meno legalizzati, atelier di moda vintage, tatuaggi, locali che promettono sedute psichiatriche o psichedeliche. Shiva, Monna Lisa e James Dean. Una dolce e docile anarchia. Incrocio sguardi gentili od occhiate più o meno torve, una ragazza esageratamente carina e assai poco vestita per la temperatura odierna mi regala un sorriso che mi turba, anche se solo per pochi secondi, giusto il tempo di calcolare la differenza di età, luogo, tempo, etnia. Ragazzi che mi invitano a un party, per parlare di pace e di amore fraterno. Un altrove, di luogo e di tempo. Sorrido e tiro dritto. Altalene colorate nei giardinetti, sotto l’edera. Murales di mille colori, qualcuno davvero un’opera d’arte, molti irriverenti, altri semplicemente divertenti. Una protesta ovattata dagli anni. Odore dolciastro nell’aria. Bandierine colorate appese ai pali della luce. Lontane musiche di tanti anni fa, credo qualcosa di Bob Dylan o Joan Baez. Una fila di incensi. Che bello. Mi siedo sui gradini di un giardinetto che pare abbandonato. Mi godo lo spettacolo della gente che passa, dei ragazzi che si danno da fare sulle bancarelle, della vecchia signora davanti al suo negozio di alimentari, grembiule bianco e guanti rossi per il freddo. Un anziano orientale è seduto su una panchina di legno, dall’altro lato della strada, aspettando chissà cosa, forse un autobus. Guardo ma non consumo. Sono di un altro mondo. Aspetto un po’ anch’io. Con un sorriso ebete. Per l’inattesa piacevole scoperta. Kensington market.
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My life, My Style Ristoranti
Grande pathos in piazza della Scala onosciamo Luigi Taglienti dal 2008. Poco più che
C
«Se della virtù ti farai un modello e ti pregerai delle
trentenne prese in mano le cucine dello stellato
azioni eccellenti, non avrai invidia dei principi e dei si-
Antiche Contrade di Cuneo, dopo la parentesi al
gnori: perché il sangue si eredita e la virtù si acquista:
Rosmarino di Garlenda, arrivando con la sfida difficile di
e questa basta da per sé sola, ciò che non può dirsi del-
mantenere la stella presa dal precedente chef, Marc Lan-
la nobiltà».
teri. Ricordiamo un giovane già sicuro di sé, determinato,
Miguel de Cervantes,
con esperienze importanti alle spalle. Proponeva una cu-
Don Chisciotte della Mancia, 1605/15
cina azzardata, forse non completamente dominata da quelle mani ancora inesperte. Alcuni piatti di pregevole mezzo disastro alcolico-amaro che mortificava quei pove-
fattura e tecnica, però con qualche impeto di troppo. Superava quasi sempre, come oggi d’altra parte, la fatidica
a cura di Alberto Cauzzi
regola dei tre elementi del piatto. Una regola non scritta,
www.passionegourmet.com
ri gamberi, di una qualità sublime. Luigi, nel frattempo, ne ha percorsa di strada. La sua
ma spesso raccontata e decantata da miriadi di chef e di
tecnica si è molto raffinata, così come la sua esperienza
appassionati gourmet, che ne hanno fatto il sinonimo di
nell’uso e nell’abbinamento degli ingredienti. Ha lavorato
eleganza, finezza e, al contempo, di non eccessiva dose di
duramente, ha costruito un percorso di crescita che oggi,
rischiosità di un piatto.
più adulto e maturo, lo porta a dominare il quarto e finan-
Tutto vero. Il quarto, o anche il quinto elemento, è dif-
che il quinto elemento con classe, sicurezza, padronanza.
ficilissimo da gestire. Eppure l’unico ricordo che serbiamo
Sarà la vicinanza spirituale del duo Cracco-Baronetto? Può
di quel primo pranzo firmato Taglienti è proprio un piatto
essere. Certo che il merito del risultato è tutto suo.
che invece era basato su tre elementi: crostacei marinati
Seduti al suo tavolo nella piazza scaligera ecco un’e-
nel Campari, salsa di Sciacchetrà e zucchina trombetta. Un
sperienza talmente frizzante, elettrizzante e affascinante da farci emozionare con gioia come da tempo non ci accadeva. Abbiamo vissuto quella passione, quel pathos che sempre ricerchiamo nel girovagare per ristoranti, ma che poche, rarissime volte, riusciamo a trovare. Una sera di un incerto prologo primaverile Luigi ci ha regalato sensazioni intense, abbiamo apprezzato una cucina di chiara impronta personale, che non strizza l’occhio a questo o a quello, ma che è costruita seguendo un percorso intimo e originale. E’ stato un susseguirsi di emozioni palatali veramente formidabili, con alcune citazioni, tanta scuola e tecnica mai fine a se stessa.
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Due colpi che ci hanno profondamente affascinato? Un asparago bianco, cotto alla perfezione, letteralmente imbevuto nel caramello all’arancia. Con un piccolo tocco di ganache al cacao. Un richiamo agli asparagi in salsa maltese decisamente riuscito. Di passardiana memoria. E un risotto alla curcuma fresca, acqua di pepe nero di sarawak, capperi. Divino. Conoscenza profonda della materia, delle sue forme e delle sue migliori elaborazioni. Un trattato di cucina classica su tagli, lavorazione, frollatura delle carni, lavorazioni del mondo ittico e vegetale, salse e condimenti tirati alla perfezione. E una giusta dose di estro creativo di Luigi Taglienti, che rende la sua cucina una delle più interessanti, autentiche e intriganti che si possano oggi trovare nello stivale. Ora aspettiamo Luigi al varco, alla consacrazione, al mantenimento costante di questo picco qualitativo. Molti altri, anche del nostro gruppo, hanno trovato questa cucina in forma smagliante. Ciò che ci auguriamo per Luigi, per la sua squadra, per Milano e per l’Italia intera, è che continui su questa strada…con virtù, impegno e dedizione.
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LA SCHEDA Il pregio: una grande cucina a Milano. Il difetto: il prezzo dei vini alla carta. Il Ristorante Trussardi alla Scala Piazza della Scala, 5 20121 Milano Tel. +39.0280688201 Prezzo: 130,00 euro alla carta. Menù degustazione: 130,00 e 150,00 euro. Chiuso sabato a pranzo e la domenica tutto il giorno. www.trussardiallascala.it Visitato nel mese di marzo 2013.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.passionegourmet.com
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My life, My Style Vino
Grandi bollicine da Erbusco na recente invenzione che si è subito conquistata
U
un posto di primo piano dell’enologia italiana ed internazionale. Specializzazione: bollicine.
I primi corrugamenti della Valle Padana, con alle spal-
le la Valle Camonica e le zone umide, forniscono un particolare microclima al distretto. I terreni poi sono di origine
Luca Giovanelli
fluvio-glaciale, caratterizzati da depositi grossolani, suoli Il Cavatappi, Club in Milano sottili, morenici (anche con pendenze elevate, assimilabili a creste moreniche spianate), limosi o ghiaiosi. Estrema varietà di reazioni nelle piane di ritiro, ora basiche (calcari marnosi), ora acide. Gli influssi freddi dei monti si mitigano sulla fascia lacustre, sulle zone umide delle torbiere e sulla pianura, da cui provengono le correnti più calde.
modo originale e sapiente, tradizione e tecniche produtti-
Questa complessità geologica e climatica rende la zona
ve moderne. L’azienda conta oggi un’estensione di circa 60
particolarmente vocata allo sviluppo di vini per le basi
ettari (di proprietà o gestiti in modo diretto). Tre linee di
spumanti e crea ideali condizioni per gli affinamenti.
prodotto, a crescente intensità e matrice gustativa e olfattiva. La linea di vini secchi e fermi, gli spumanti e la linea
IL PRODUTTORE
di spumanti riserva denominata Nefertiti.
Vezzoli è un piccolo produttore di Erbusco, a matrice fa-
IL VINO
miliare. Una produzione ridotta, curata, che coniuga, in
Uve chardonnay in purezza, con fermentazioni in barriques dove sostano per circa otto mesi: quindi un vino base decisamente arricchito. La fase di spumantizzazione continua con un tiraggio e maturazione sui lieviti per circa 40 mesi. Questa esecuzione è di tipo Dizeta, a dosaggio zero, con pochissimi zuccheri residui. Complessità e struttura subito evidenti nel colore e all’olfatto. Giallo paglierino carico con riflessi dorati, naso denso e compatto. Complicato di olfatto nelle venature di lieviti, profumi di pasticceria, erbe di campo disseccate e NEFERTITI DIZETA
fiori bianchi, con note fruttate a seguire di mela, pompel-
FRANCIACORTA DOCG
mo, ananas, nespola. In bocca mostra sapidità immediata
EXTRA-BRUT
ed evidente struttura, che colpisce e si aggrappa al cavo
AZIENDA AGRICOLA VEZZOLI,
orale: raffinato, suadente, maschio, persistente. Difficile
ERBUSCO BS UVE: CHARDONNAY 100%
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trovare di meglio sulle bollicine in Italia. Freddo. Faraona alla panna.
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FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Anno 6 - Numero 52 - Aprile 2013
Wall Street su nuovi record • • • •
Un mercato che torna fortissimo Le minacce sul rialzo I titoli e i settori che cresceranno I fondi comuni per prendere il toro
&Sicav - Aprile 2013 Fondi& numero 52 – Anno 6 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Gaia Barlassina, Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Club Il Cavatappi, Marco Colli, Luigi Cossu, Elisa Donati, Epheso Ia, Andrea Ferrari, Francesco Massimino, Andrea Milesio, Rocki Gialanella, Dario Palladini, Gaetano Pappuini, David Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 0287063626 - Fax 0287063625 Pubblicità e distribuzione Matteo Gallizio matteogallizio@fondiesicav.it Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio 2008 del Tribunale di Milano
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