Dadamaino (Ita/Eng edition)

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R I S G U ARD I / f l y l e a v es I fatti della vita, Padiglione Arte Contemporanea, Milano, 1983

P r o g ett o e d it o r i a l e / E D I T OR I AL P RO J E C T Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy redazione@formaedizioni.it www.formaedizioni.it Re a l i z z a z i o n e e d it o r i a l e / E D I T OR I AL P ROD U C T I ON Archea Associati C o o r d i n a m e n t o e d it o r i a l e e redazionale / P U B L I S H I NG AND E D I T OR I AL C OORD I NA T I ON Laura Andreini Re d a z i o n e / E D I T OR I AL S T A F F Valentina Muscedra Maria Giulia Caliri Beatrice Papucci Elena Ronchi Lara Tonnicchi G r a fic a / GRA P H I C D E S I GN Silvia Agozzino Elisa Balducci Sara Castelluccio Vitoria Muzi Mauro Sampaolesi F o t o l it o g r a fi a e st a m p a / P H O T OL I T H OGRA P H Y AND P R I N T I NG Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy T RAD U Z I ON I / T RAN S LA T I ON S Filippo Benfante Liza Gabaston Jorunn Monrad

© 2013 Bernard Blistène © 2013 Flaminio Gualdoni Per i testi / For the texts L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate / The editor is available to copyright holders for any questions about unidentified iconographic sources. © 2013 Forma Edizioni srl, Poggibonsi, Italy Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore / All rights reserved, no part of this publication may be reproduced in any form or by any means without the prior permission in writing of the publisher. Prima edizione: settembre 2013 First edition: September 2013 ISBN: 978-88-96780-53-4


Sommario C ON T E N T S 8

“ LA V I T A A C T I VA ” D I DADAMA I NO 1 0 P U N T I I N F ORMA D ’ E S E R C I Z I D ’ AMM I RAZ I ON E DADAMA I NO ’ S “ V I T A A C T I VA ” 1 0 P O I N T S I N F ORM O F E X E R C I S E S I N ADM I RA T I ON Bernard Blistène

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DO C U M E N T I DO C U M E N T S DADAMA I NO S T A T E M E N T S

Dadamaino DADA MA I NO – GR U P P O N

Piero Manzoni

52

DADAMA I NO . Q U A T T RO T E M P I DADAMA I NO . F O U R A C T S 1 . T E M P O D I AZ I M U T / 1 . A C T O F AZ I M U T 2 . T E M P O D E L M E T ODO / 2 . A C T O F T H E M E T H OD 3 . T E M P O D E L S E GNO / 3 . A C T O F T H E S I GN 4 . T E M P O D E L C O S MO / 4 . A C T O F T H E C O S MO S

Flaminio Gualdoni Dadamaino traccia segni su un foglio dell’opera I fatti della vita (foto di Antonia Mulas). Pagine 6-7: Dadamaino nel suo studio, mentre lavora sui Cromorilievi, 1975 (foto di Maria Mulas). Dadamaino tracing on a sheet for I fatti della vita (photo by Antonia Mulas). Pages 6-7: Dadamaino in her studio, working on her Cromorilievi, 1975 (photo by Maria Mulas).

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A P P ARA T I A P P E ND I C E S Veronica Riva (Cortina Arte), Archivio Dadamaino


“ LA V I T A A C T I VA ” D I DADAMA I NO 1 0 P U N T I I N F ORMA D ’ E S E R C I Z I D ’ AMM I RAZ I ON E D a d a m a i n o ’ s “ v it a a cti v a ” 1 0 p o i n ts i n f o r m o f exe r cises i n a d m i r a ti o n Per Gillo Dorfles, la sua opera e la sua vita / For Gillo Dorfles, his life and work Bernard Blistène

8


1 -

1 -

È presso il centro d’arte Le Consortium di Digione1

I was able to fully appreciate Dadamaino’s work at

che ho colto la misura dell’opera di Dadamaino. Con

Le Consortium’s art center in Dijon, France.1 I was with

Michele Casamonti e Xavier Douroux ho scoperto e

Michele Casamonti and Xavier Douroux when I viewed

contemplato un’opera che non mi era ancora apparsa

– and discovered – these pieces whose ambition had

in tutta la sua ampiezza, la cui sottile diversità restava

not been clear to me yet, whose subtle diversity had

ancora, per me, sconosciuta.

escaped me so far.

Come dire che bisogna andare a un’opera, e vederla

This goes to show us that one needs to go to an artwork

da vicino. E per quella di Dadamaino, ciò vale senza

and see it up close. And this is probably even more

dubbio più che per molte altre: non si afferra la sua arte

true of this particular work. One cannot approach

senza avvicinarsi a ciascuna tela, a ciascun disegno,

Dadamaino’s art without getting close to each canvas,

a ciascuna lettera, senza osservare attentamente e

each drawing or each letter. Without looking carefully

percorrere la superficie alla ricerca di variazioni infinite,

and scanning the surface in search of infinite variations,

di dettagli, di montaggi sottili, di slittamenti e di note

of subtle arrangements, transitions and imperceptible

impercettibili, che nessuna riproduzione è in grado

notations that no reproduction can render properly.

di restituire. In poche parole, l’opera di Dadamaino

In other words, what Dadamaino’s work has to offer

propone un’esperienza.

is an experience.

2 -

2 -

Avevo incontrato il lavoro di Dadamaino solo per via

I only knew Dadamaino’s work through a few pieces seen

di qualche opera che avevo visto qua e là, nel corso di

here and there, on the occasion of collective exhibitions

esposizioni collettive, o all’interno di pubblicazioni molto

or by reading far too generic publications on Italian

generiche sull’arte italiana degli anni Sessanta. A lungo,

art from the 1960’s. For a long time, I saw Dadamaino

ai miei occhi, Dadamaino rimaneva una variante – se

as a version of – if not a variation on – Lucio Fontana’s

non una variazione – dell’opera di Lucio Fontana, che

work, which I had studied very closely. For a long time,

avevo studiato molto attentamente. A lungo, Dadamaino

it seemed to me that Dadamaino was a mere disciple

mi è sembrata un epigono del maestro milanese, uno di

of the Milanese master, one of those artists who do and

questi artisti che fanno e rifanno ciò che un altro, prima

redo what another before them did so radically that what

di loro, ha proposto con una radicalità tale che tutto

comes next seems to be mere commentary. I quickly

ciò che viene dopo pare essere una semplice chiosa.

understood, however, that the path she forged did not

Tuttavia ho capito in fretta che lei apriva una via che non

simply follow into the footsteps of a pioneering artist.

si contentava di seguire i passi di colui che fino a quel momento aveva fatto da battistrada.

Dadamaino’s first notable works date back from 1958.2 She entitled them Volumi (Volumes) – a clear sign that

Le prime opere notevoli di Dadamaino risalgono al

she assigned them a specific significance. Not “slash”

19582. Le intitola Volumi. Come dire che assegna loro

or “hole”, as Fontana referred to his Concetti spaziali

un significato specifico. Né “fenditure” né “buchi”, così

(Spatial Concepts) in the late 1940’s3; not Superfici

come Fontana designa i suoi Concetti spaziali a partire

(Surfaces) either, as in Castellani’s works4. Instead,

dalla fine degli anni Quaranta3. Nemmeno Superfici, con

a way of highlighting the volume resulting from carving-

cui Castellani programma i suoi . Bensì un’insistenza

out the canvas, an emptiness materialized by light and

sul volume creato dal taglio della tela, un vuoto che

shadow. A “volume” then, whose scale allows us to

ombra e luce materializzano. Un “volume” dunque, la

measure its extension in physical space, the same way

cui ampiezza permette di misurare la sua estensione

the area of a figure in the plane indicates its scale in

nello spazio fisico, così come l’area di una figura sul

both directions at the same time. A volume with blurry

piano misura l’estensione che essa possiede allo

boundaries, not as sharply focused as it first appears to

4

9



Dadamaino traccia la Lettera a Tall el Zataar, 1975 (foto di Maria Mulas). Dadamaino tracing the Lettera a Tall el Zataar, 1975 (photo by Maria Mulas).

di una figura perfettamente realizzata. Al lavoro di

perfectly realized figures. After tearing the surface,

cesoie sulla superficie, succede la ricerca di un ordine

an attempt to achieve a visual order.

plastico. What should we conclude from that transformation? Che cosa dedurne? Qui, l’opera di Dadamaino incrocia

At that point, Dadamaino’s work was consistent with

quella di numerosi altri suoi contemporanei. È un

what fellow-artists were doing at the time. It was a

momento di transizione, un passaggio obbligato,

moment of transition, a necessary passage which

attraverso il quale pone la seconda grande rottura

marked the second major break in her work: the Volumi

della sua opera: i Volumi a moduli sfasati, questi

a moduli sfasati (Volumes by shifted modules), these

quadri di plastica trasparente perforati da piccoli fori

pictures made out of transparent plastic perforated with

regolari che sovrappone due a due, in modo tale che,

small, regular holes that she superimposed two by two,

leggermente sfasati, diano un rilievo e delle vibrazioni.

in such a way that their slight discrepancy formed a relief and created vibrations.

L’opera trova qui una nuova dimensione. Alla tela svuotata e ritagliata sino all’estremo, all’apertura,

The artist’s work now found a new dimension. After

succede ormai un materiale contemporaneo per

hollowing and cutting out the canvas to the extreme,

eccellenza di cui, una volta ancora, Dadamaino sfrutta

after opening gaps, Dadamaino started using a

tutte le proprietà. Trasparente e opaco, moderno e

quintessentially contemporary material and made full

originale, è il “fregolismo” della plastica, di cui Roland

use of its potential. Plastic’s transparent and translucent

Barthes parla nei sui Miti d’oggi, che si dovrebbe

properties, its modernity and singularity, remind us of

evocare. Dadamaino utilizza il rhodoid delle tende da

“frégolisme” – that ability to quickly change appearances

doccia per realizzare una serie di superbi quadri, di

– which Roland Barthes mentions in his Mythologies.

varie dimensioni, che nascono da assemblaggi di telai

Dadamaino used rhodoid – a material used for shower

sovrapposti l’uno sull’altro, tenuti insieme da linguette

curtains – to create magnificent pictures of varying

inchiodate fatte di tela di juta grezza – reminiscenza del

dimensions, made out of superimposed stretchers tied

materiale del pittore.

together with straps attached to off-white jute canvas, reminiscent of the material used by the painter.

Bisogna guardare e analizzare queste opere magnifiche, concentrarsi sui dettagli dei profili, sul

One needs to observe and analyze these beautiful

montaggio e sulla chiodatura che le uniscono, come

pieces, stick to the details of their spines, the way they

se sussistesse qualcosa dei materiali originali che

are assembled and nailed together, as if something

compongono i telai e i supporti della pittura classica.

subsisted of the original materials that were used

Semplici mezzi pratici, sottili reminiscenze del passato

to make stretchers and frames in classic painting.

della creazione, i Volumi a moduli sfasati sono il

As simple, practical devices, subtly reminiscent of past

risultato di un bricolage preciso e proiettano l’opera

creations, the Volumi a moduli sfasati had something

verso una dimensione inesplorata. Siamo ancora nel

of a “do-it-yourself” quality to them, and they opened

1960 e, a differenza di ciò che sostiene Barthes, la

the artwork to unexplored dimensions. It was still 1960,

plastica qui non è solo un’impresa di demistificazione

and contrary to Barthes’ view, plastic was not only used

dei materiali classici, ma è altrettanto sollecitata per le

as a way to desacralize classic materials; it was also

sue caratteristiche proprie e le sue facoltà intrinseche.

explored for its own potential and its intrinsic qualities.

Modo, per Dadamaino, di essere “assolutamente

Working with plastic was Dadamaino’s way of being

moderna” e di farla finita con “il mondo antico”.

“absolutely modern” and of doing away with “the ancient

Modo di trovare un adeguamento tra un materiale

world”. It was her way of establishing a correspondence

nuovo e un principio compositivo inedito. Modo di

between a new material and a radically different

inscrivere ormai la sua opera nel presente delle cose.

composition principle. It was her way of inscribing

Tra primitivismo e modernismo, tra esercizio attraverso

her work into the present. Between primitivism and

l’informe e protocollo formalista, la rottura compiuta

modernism, between the informal and the use of a

da Dadamaino è cruciale, e in questo senso, il 1960

formalist procedure, the break was clear, and the year

segna un momento fondamentale.

1960, in that regard, marked a seminal moment.

21


40


Il movimento delle cose (durante l’inaugurazione con il pubblico), 1990, XLIV Biennale di Venezia, Giardini di Castello, Padiglione Italia (foto di Giorgio Colombo, Milano). Il movimento delle cose (during the inauguration, with the audience), 1990, 44th Venice Biennial, Giardini di Castello, Italian Pavilion (photo by Giorgio Colombo, Milano).

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D A D A M A I N O – G ruppo N

D A D A M A I N O – G ruppo N

“Allora non udremo piú miseri discorsi su Magellano

“Then we will no longer have to listen to miserly stories

e su Drake. Udremo il racconto di viaggiatori che hanno

about Magellan and Drake. We will hear the stories of

circumnavigato l’Eclittica e doppiato la Stella Polare,

travellers who have circumnavigated the Ecliptic and

come il Capo Horn”.

rounded the North Star, as if it were the Cape Horn.”

(Melville)

(Melville)

Il verificarsi di nuove condizioni, il proporsi di nuovi

The arrival of new conditions, the surfacing of new

problemi, comportano con la necessità di nuove

problems, calls for new solutions, new methods and

soluzioni, nuovi metodi, nuove misure: non ci si

new measures: one cannot take to the air by running

stacca dalla terra correndo e saltando: occorrono le

and leaping, it takes wings; it is not enough to change:

ali; le modificazioni non bastano: la trasformazione

the transformation must be complete. This is why we

dev’essere integrale. Per questo noi non riusciamo a

will not be able to understand painters who, even if

capire i pittori che, pur dicendosi interessati ai problemi

they say they are interested in modern problems, still

moderni, si pongono tutt’oggi di fronte al quadro come

continue to stand before the painting as if it were a

se questo fosse una superficie da riempire di colore

surface to fill with colours and forms, according to a

e di forme, secondo un gusto più o meno apprezzabile,

more or less appreciable, more or less digested, taste.

più o meno orecchiato. Tracciano un segno,

They trace a sign, take a step back, look at their work,

indietreggiano, guardano il loro operato inclinando il

leaning their head to one side and squinting, then they

capo e socchiudendo gli occhi, poi balzano di nuovo in

leap ahead once again to add another sign, another

avanti aggiungendo un altro segno, un altro colore della

colour of the palette until they have filled the painting

tavolozza finché non hanno riempito il quadro e coperta

and covered the canvas: the painting is finished,

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Piero Manzoni a Milano nel 1962 (foto di Uliano Lucas). Invito alla mostra personale “Dadamaino”, Gruppo N, Padova, 1961.

la tela: il quadro è finito, una superficie d’illimitate

a surface with unlimited possibilities is now reduced

possibilità è ora ridotta a una specie di recipiente in cui

to a kind of recipient into which unnatural colours and

sono forzati e compressi colori innaturali, significati

artificial meanings have been forced and compressed.

artificiali.

Why not, on the contrary, free this surface?

Perché invece non liberare questa superficie?

Why not try to understand that art history is not a history

Piero Manzoni in Milan in 1962 (photo by Uliano Lucas). Invitation to the solo exhibition “Dadamaino”, Gruppo N, Padua, 1961.

Perché non cercare di capire che la storia dell’arte non

of “painters” but of discoveries and innovators? Allude,

è storia di “pittori”, ma bensì di scoperte e di innovatori?

express, represent, abstract: these problems no longer

Alludere, esprimere, rappresentare, astrarre, sono

exist. Form, colour, dimensions are meaningless: the

oggi problemi inesistenti. Forma, colore, dimensioni,

only problem for the artist is that of conquering the

non hanno senso: vi è solo per l’artista il problema di

fullest freedom: barriers are a challenge, the physical

conquistare la più integrale libertà: le barriere sono

ones to the scientist just as the mental ones to the artist.

una sfida, le fisiche per lo scienziato come le mentali

Dada Maino has gone beyond the “issue of painting”:

per l’artista.

there are other dimensions that inspire her work:

Dada Maino ha superato la “problematica pittorica”:

her paintings fly the flag of a new world, they introduce

altre misure informano la sua opera: i suoi quadri sono

a new significance: they are not satisfied with “saying

bandiere di un nuovo mondo, sono un nuovo significato:

things in another way”: they say new things.

non si accontentano di “dire diversamente”: dicono nuove cose.

Piero Manzoni, Padua, May 20, 1961

Piero Manzoni, Padova, 20 maggio 1961

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DADAMAINO. QUATTRO TEMPI DADAMAINO. FOUR ACTS Flaminio Gualdoni

52



1. TEMPO DI AZIMUT

1. ACT OF AZIMUT

Dadamaino – che all’epoca, e sino al 1963, si firma

Dadamaino – who then, and until 1963, signs her

Dada Maino – e Piero Manzoni fanno la loro conoscenza

works as Dada Maino – and Piero Manzoni meet on

il 4 aprile 1957. L’occasione è generica, la prima

April 4, 1957. The occasion is generic, the first “Mostra

“Mostra Internazionale dell’Autoritratto” organizzata

Internazionale dell’Autoritratto” held at the Circolo della

al Circolo della Stampa di Palazzo Serbelloni, a

Stampa in Palazzo Serbelloni, in Milan, and they are

Milano, ed entrambi sono delle giovani promesse che

both young promises struggling to find their place in the

faticosamente cercano il proprio spazio nel mondo

art world.

dell’arte.

Their paths cross again in 1958, at the Galleria del

I loro percorsi si incrociano ancora nel 1958, negli

Prisma which is inaugurated in via Brera. It is a

spazi della Galleria del Prisma che si inaugura in via

place for debutante artists; in September Dadamaino

Brera. Si tratta di un luogo per artisti debuttanti, dove in

participates in an exhibition there together with artists

settembre Dadamaino partecipa a una collettiva in cui

as Gianni Colombo, who will soon found and become

espone anche Gianni Colombo, che sarà fondatore

a leading figure of the Gruppo T, and where Manzoni

e protagonista del Gruppo T e, subito dopo, Manzoni

participates in another one immediately afterwards,

è in un’altra con Bonalumi e Castellani, tra gli altri,

together, with amongst others, Bonalumi and

con i quali di lì a poco terrà una mostra a tre nella

Castellani. The latter three artists will present a three-

stessa galleria.

man show in the same gallery not long afterwards.

Naturalmente i due, come tutti i giovani milanesi

The two – like all Milanese youths who are intolerant

variamente insofferenti delle retoriche d’un informel

of the rhetoric of an informel that has by now been

ormai ridotto a declinazione del gusto, fanno riferimento

reduced to a declination of taste – naturally move

a Lucio Fontana. Con gli studenti dell’Academia Altamira

in the circles of Lucio Fontana. With the students of

Fontana ha lanciato a Buenos Aires il Manifiesto Blanco

the Academia Altamira, Fontana has presented the

(Manifesto Bianco) e, tornato a Milano nel 1947, con

Manifiesto Blanco (White Manifesto) in Buenos Aires;

altri giovani ha dato vita al Movimento spazialista. Egli è

on his return to Milan in 1947 he has founded the

qualcosa di più di un maestro maturo: dispensa consigli,

Movimento spazialista (Spatialist Movement) with other

fornisce aiuto concreto, si fa garante delle loro mostre

youths. He is something more than a mature master;

presso le gallerie.

he gives advice and concrete help, and endorses their

In quel 1958 due fatti segnano il destino artistico

exhibitions in galleries.

di Dadamaino. Fontana matura la serie delle Attese,

Two events in that year of 1958 will prove decisive for

tele tendenzialmente monocrome marcate da serie di

the artistic fate of Dadamaino. Fontana develops the

tagli iterativi praticati sulla superficie, che declinano

Attese (Waits) series, tendentially monochrome canvases

ulteriormente i Concetti spaziali fisicamente forati cui

marked by a series of repeated cuts on the surface,

lavora da quasi un decennio. Manzoni, dal canto suo,

a new variation on the theme of the physically pierced

presenta in una personale alla Galleria Pater, Milano,

Concetti spaziali (Spatial Concepts) on which he has been

le prime Superfici acrome.

working for almost a decade. And Manzoni presents

Narra Dadamaino che proprio la visione dei nuovi

his first Superfici acrome (Achromatous Surfaces) in an

quadri di Fontana la induce ad abbandonare i suoi

individual exhibition at the Galleria Pater in Milan.

tentativi pittorici d’umore astratto-informale e a

Dadamaino tells that it is precisely the fact of seeing

compiere il grande balzo verso quella che, di lì a poco,

Fontana’s new paintings that makes her abandon her

Manzoni definirà Nuova Concezione Artistica.

attempts to paint in an abstract-informal mood and to

Il taglio è atto compiutamente fisico che perviene a un

make the great leap towards what Manzoni is, not long

esito demateriato, è segno oggettivo che fa della tela

afterwards, to define as a New Artistic Conception.

una cosa esperibile fisicamente anziché la metafora

The cut is a physical act which produces a

di un altrove spaziale. Dadamaino parte da qui.

dematerialized result; it is an objective sign that

Il suo forare, creando concretamente una shape che

makes the canvas something that may be physically

decide l’immagine, determina uno spazio plastico in cui

accomplished, rather than a metaphor of a spatial

il segno, la forma, si danno non per apposizione ma per

elsewhere. This is Dadamaino’s starting point.

54

Dadamaino, 1964 (foto di Johnny Ricci). Pagina 53: Dadamaino, Monaco, 1982 (foto di Jens Bode). Dadamaino, 1964 (photo by Johnny Ricci). Page 53: Dadamaino, Munich, 1982 (photo by Jens Bode).



V O L U M E 1959

V O L U M E 1960

Idropittura su tela / Water-based paint on canvas cm 60×50 / in 23.6×19.7

Idropittura su tela / Water-based paint on canvas cm 70×50 / in 27.6×19.7

72



VOLUME A MODULI S F A S A T I 1960

VOLUME A MODULI S F A S A T I 1960

Tele plastiche trasparenti fustellate / Die-cut transparent plastic canvases cm 60×40 / in 23.6×15.7

Tele plastiche trasparenti fustellate / Die-cut transparent plastic canvases cm 150×110 / in 59.1×43.3

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OGGETTO OTTICO D I N A M I C O 1961-62 Placchette di alluminio fresate fissate ad una struttura di legno con fili di nylon / Milled aluminium plaques on nylon threads fixed on wooden structures cm 120Ă—120 / in 47.2Ă—47.2

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OGGETTO OTTICO D I N A M I C O 1962 Placchette di alluminio fresate fissate ad una struttura di legno con fili di nylon / Milled aluminium plaques on nylon threads fixed on wooden structures cm 70Ă—70 / in 27.6Ă—27.6

93


RICERCA DEL COLORE. R O S S O S U C E L E S T E 1966-68 Tempera su carta poggiata su tela dall’artista / Tempera on paper backed on canvas by the artist cm 20×20 / in 7.9×7.9

108


RICERCA DEL COLORE. A R A N C I O S U C E L E S T E 1966-68 Tempera su carta poggiata su tela dall’artista / Tempera on paper backed on canvas by the artist cm 20×20 / in 7.9×7.9

109


C R O M O R I L I E V O 1974 Legno dipinto / Painted wood cm 50×50 / in 19.7×19.7

122


C R O M O R I L I E V O 1974 Legno dipinto / Painted wood cm 50×50 / in 19.7×19.7

123


Immagine della mostra di Dadamaino presso Le Consortium, Digione, 2013. Da sinistra a destra: Il movimento delle cose, 1990; I fatti della vita, 1977-1981 – Lettera 1, Lettera 2, Lettera 3, Lettera 4, Lettera 6, Lettera 7, Lettera 9, Lettera 10, Lettera 11, Lettera 12, Lettera 13, Lettera 14, Lettera 15, Lettera 16; Il movimento delle cose, 1991 (foto di AndrÊ Morin, Le Consortium). View of the Dadamaino show at Le Consortium, Dijon, 2013. From left to right: Il movimento delle cose, 1990; I fatti della vita, 1977-1981 – Lettera 1, Lettera 2, Lettera 3, Lettera 4, Lettera 6, Lettera 7, Lettera 9, Lettera 10, Lettera 11, Lettera 12, Lettera 13, Lettera 14, Lettera 15, Lettera 16; Il movimento delle cose, 1991 (photo by AndrÊ Morin, Le Consortium).



IL MOVIMENTO D E L L E C O S E 1988

IL MOVIMENTO D E L L E C O S E 1989

Mordente su poliestere (China su acetato) / Varnish on polyester (Indian ink on acetate) cm 200×118 / in 78.7×46.5

Mordente su poliestere (China su acetato) / Varnish on polyester (Indian ink on acetate) cm 200×116 / in 78.7×45.7

152



Il movimento delle cose, 1996. Immagine della mostra “Dadamaino” presso Le Consortium, Digione, 2013 (foto di André Morin, Le Consortium). Il movimento delle cose, 1996. View of the exhibition “Dadamaino” at Le Consortium, Dijon, 2013 (photo by André Morin, Le Consortium).




APPARATI APPENDICES Veronica Riva (Cortina Arte), Archivio Dadamaino


N OTA B I OG R A F I CA BIOGRAPHICAL NOTE

Emilia Eduarda Maino, figlia di Giovanni Maino ed Erina

Emilia Eduarda Maino, daughter of Giovanni Maino and

Saporiti, nasce il 2 ottobre 1930.

Erina Saporiti, is born on October 2, 1930.

Negli anni ’50 muove i primi passi nel mondo

She takes her first steps in the art world in the Fifties,

dell’arte: risalgono al 1956 le sue prime partecipazioni

participating in group exhibitions with the name Dada

a mostre collettive con il nome Dada Maino. Nel

Maino for the first time in 1956. In 1957 she becomes

1957 si lega d’amicizia con Piero Manzoni, che le fa

a friend of Piero Manzoni, who introduces her to

conoscere Lucio Fontana. Al 1958, anno in cui tiene

Lucio Fontana. In 1958, the year of her first individual

la prima personale alla Galleria dei Bossi a Milano

exhibition at the Galleria dei Bossi in Milan, where she

esponendo opere astratto-informali, risalgono i primi

presents abstract-informal works, she creates the first

Volumi, tele con fori ovoidali singoli o ripetuti che ne

Volumi (Volumes), canvases with single or repeated

caratterizzeranno il debutto in seno all’avanguardia

ovoid holes which are to characterize her debut within

nuova.

the context of the new avant-garde.

Nel 1959 aderisce al gruppo d’avanguardia fondato

In 1959 she joins the avant-garde group founded

da Manzoni ed Enrico Castellani, raccolto intorno

by Manzoni and Enrico Castellani, which pivots on

alla Galleria Azimut e alla rivista “Azimuth”. Il gruppo

the Galleria Azimut and the Azimuth magazine. The

organizza mostre in Europa grazie al legame instaurato

group organizes exhibitions in Europe, thanks to the

con i coevi gruppi ZERO (Germania), Nul (Paesi Bassi),

connections it establishes with the contemporary

Motus (Francia) che praticano sperimentazioni affini.

ZERO group (Germany), Nul group (the Netherlands)

È in questo clima fervido che Dadamaino – così

and Motus group (France) which conduct similar

comincia a firmarsi – inizia ad esporre in Europa

experimentations. It is in this ebullient atmosphere

stringendo amicizia con artisti come François Morellet,

that Dadamaino – as she begins to sign her works –

Henk Peeters, Jan Schoonhoven, e con i componenti

starts showing in Europe, making friends with artists

degli italiani Gruppo N e Gruppo T. Nel 1961 è presente

as François Morellet, Henk Peeters, Jan Schoonhoven

nella sezione “Informativo-sperimentale” della XIIª

and with the members of the Italian N and T groups. In

edizione del Premio Lissone con Manzoni, Bonalumi

1961 she participates in the “Informativo-sperimentale”

e Castellani, in seno al Gruppo Milano 61.

(Informative-experimental) section of the 12th edition

La nascita del movimento Nuova Tendenza indica

of the Premio Lissone with Manzoni, Bonalumi and

a Dadamaino l’orizzonte di riferimento in cui

Castellani, as part of the Gruppo Milano 61.

evolvere. Il 1962 è l’anno della sua prima personale

The birth of the New Art Practice movement gives

in Germania, alla Galerie Senatore di Stoccarda e

Dadamaino a frame of reference and indicates the

della partecipazione a “Nul” allo Stedelijk Museum di

direction of her research. In 1962 she presents her first

Amsterdam. Nel frattempo la sua ricerca è passata

solo exhibition in Germany, at the Galerie Senatore

dai Volumi a moduli sfasati agli Oggetti ottico-dinamici

of Stuttgart, and participates in the “Nul” show at the

e alle numerose ricerche sui tempi e sui modi della

Stedelijk Museum in Amsterdam. In the meanwhile

percezione.

her research proceeds from Volumi a moduli sfasati

Nel 1966 avvia la Ricerca del colore, una ricerca

(Volumes by shifted modules) to Oggetti ottico-dinamici

sistematica condotta sui rapporti percettivi tra i toni

(Optical-Dynamic Objects) and to numerous researches

cromatici. Questo lavoro la fa avvicinare a maestri

on the times and modes of perception.

come Antonio Calderara e ad autori, da Jorrit Tornquist

In 1996 she launches her Ricerca del colore (A Study

ad Antonio Scaccabarozzi, che operano sulle quantità/

on Colour), a systematic research on perceptive

qualità prime del colore. L’attività espositiva rallenta,

relationships between chromatic tones. This work

anche in ragione di un impegno politico militante

brings her close to masters as Antonio Calderara and to

sempre più radicale ed esistenzialmente esclusivo.

artists, from Jorrit Tornquist to Antonio Scaccabarozzi,

Dal 1970 Dadamaino torna alle mostre con una

whose work focuses on the primary quantities/qualities

personale alla Galleria Diagramma, a Milano, cui

of colour. She exhibits less frequently, also due to a

seguono tra le altre quelle alla Galleria del Cavallino di

militant political commitment that is becoming more

Venezia e alla Ubu di Karlsruhe nel 1973. Mentre evolve

and more radical and existentially exclusive.

ulteriormente le ricerche cromatiche nella serie dei

In 1970 Dadamaino begins to exhibit again, presenting

Cromorilievi, nel 1975, con la serie Inconscio razionale

an individual exhibition at the Galleria Diagramma

168


Dadamaino torna a riflettere sul senso e sulla qualità

in Milan, which is followed by other shows, amongst

dell’atto fisico del segnare, che la conduce a elaborare

others at the Galleria del Cavallino in Venice and

il vero e proprio codice di segni che denomina

the Ubu in Karlsruhe, in 1973. While the chromatic

Alfabeto della mente. I fogli e le tele riempiti dai segni

researches continue with the Cromorilievi (Chromo

dell’Alfabeto della mente si strutturano unitariamente,

reliefs) series, of 1975, with the Inconscio razionale

come accumulazioni ossessive sulle pareti, ne I fatti

(Rational Unconscious) series Dadamaino returns

della vita, che presenta per la prima volta nel 1979

to reflect on the meaning and quality of the physical act

allo Studio Carlo Grossetti a Milano, e nel 1980 alla

of creating a sign. This makes her develop a true code

Biennale di Venezia.

of signs, which she calls Alfabeto della mente (Alphabet

Vengono i primi riconoscimenti pubblici, a cominciare

of the mind). The sheets and canvases filled with the

dalla retrospettiva del 1983 al Padiglione d’Arte

signs of the Alfabeto della mente are structured unitarily,

Contemporanea di Milano, cui segue l’anno dopo

as obsessive accumulations on the walls, in I fatti della

la prima monografia sul suo lavoro, edita da Beatrix

vita, which she presents for the first time at Studio

Wilhelm Verlag, Leonberg (Stuttgart).

Carlo Grossetti in Milan in 1979, and at the Venice

Il lavoro sul segno si articola in senso spazio-temporale

Biennial in 1980.

nelle Costellazioni, e poi in modo più determinato

The first public recognitions begin to arrive, starting

nelle serie Il movimento delle cose e Passo dopo passo,

with the retrospective at the Padiglione d’Arte

realizzati su acetato translucido: due grandi esempi

Contemporanea in Milan in 1983, followed the year

de Il movimento delle cose, di diciotto metri di lunghezza

after by the first monograph of her work, published by

ciascuno, sono esposti alla Biennale di Venezia

Beatrix Wilhelm Verlag, Leonberg (Stuttgart).

del 1990.

The work on the sign is articulated in a spatial-temporal

Gli anni ’90 sono caratterizzati dall’evoluzione in senso

sense in the Costellazioni (Constellations), and then in

cosmico del lavoro sul segno nella serie Sein und Zeit

a more determined way in the series titled Il movimento

(Essere e Tempo), avviata nel 1996. L’antologica del

delle cose (The Movement of things) and Passo dopo

2000 al Museum Bochum le vale la consacrazione

passo (Step after step), realized on translucent acetate:

definitiva come figura primaria dell’avanguardia.

two large specimens of Il movimento delle cose, each

Purtroppo proprio in quel tempo le sue condizioni

eighteen meters long, are exhibited at the Venice

di salute degenerano rapidamente, e la morte la coglie

Biennial of 1990.

a Milano il 13 aprile 2004.

The Nineties are characterized by the evolution, in a cosmic sense, of the work on the sign in the Sein und Zeit (Being and Time) series, commenced in 1996. Her anthological exhibition at the Museum Bochum in 2000 definitely consecrates her as a leading figure of the avant-gardes. Unfortunately, precisely in that period her health degenerates rapidly, and she dies in Milan on April 13, 2004.

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE / SELECTED BIBLIOGRAPHY

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1962 Stuttgart, Galerie Senatore, Maino. Monochrome Malerei.

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1959 Milano, Galleria del Prisma, Maino. 1961 Padova, Studio N, Dada Maino.

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1988 Bologna, Studio G7, Dadamaino/Giuseppe Spagnulo.

2003 Mantova, Museo Virgiliano di Pietole, Dadamaino.

1989 Milano, Studio Reggiani, Dadamaino. Passo dopo passo 1987-1989.

2005 Milano, A Arte Studio Invernizzi, Dadamaino. I fatti della vita / Falconara

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