La proporzione come principio immutabile, a cinquecento anni dalle formulazioni albertiane, costituisce il riferimento primo del comporre in architettura, regola d’insegnamento, fattore di ispirazione e controllo del progetto. Quelle stesse proporzioni, che per Viollet-le-Duc dipendono dalle “regole della geometria”, costituiscono forse l’elemento che manifesta in modo più evidente la “continuità del classico” e la permanenza di quel sistema di valori che sotterraneamente, come più volte viene evidenziato nel corso di questo studio, convivono con l’adesione al moderno e la ricerca di razionalità che caratterizza le esperienze degli anni Venti e Trenta in Italia.