Business2.0LAB

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social media Unindustria Treviso Servizi & Formazione ha organizzato lo scorso 24 Maggio, presso la sede di rappresentanza di Palazzo Giacomelli, il seminario ‘Social Media, puoi non esserci?’, appuntamento conclusivo della prima edizione del Business 2.0 Lab, il percorso di formazione realizzato in collaborazione con l’Università di Milano e che ha permesso a un gruppo di aziende del territorio di sperimentare

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I lavori sono stati aperti da Alberto Mercurio, referente di Unindustria Treviso Servizi & Formazione per i progetti sulle nuove tecnologie comunicative. Sono seguite le relazioni degli esperti dell’Università di Milano: Cristiano Nordio, ricercatore ed esperto di marketing, Andrea Ganzaroli, docente di Economia e Gestione. Ampio spazio è stato dato alla testimonianza delle imprese partecipanti

le molteplici opportunità e curiosità aperte dall’online. Protagoniste dell’incontro sono state le aziende coinvolte nel progetto, che hanno raccontato la loro esperienza e i risultati raggiunti, confrontandosi anche con gli esperti di Facebook, per capire quando, come e cosa fare per realizzare una corretta strategia di presenza web e social.

al laboratorio: Breton S.p.A., De Nardi S.p.A., Foval S.r.l., Silca S.p.A., Tegola Canadese S.p.A., Workstation S.r.l. A seguire gli interventi del referente dello sviluppo per il mercato delle Piccole e Medie Imprese e dell'Account Manager di Facebook. Ecco una sintesi delle testimonianze aziendali:

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BRETON S.p.A. di Castello di Godego, 540 addetti, è leader mondiale negli impianti per la lavorazione della pietra composita e naturale e centri di lavoro per l’alta velocità, per i settori Aerospace, Automotive e Meccanica in generale. Date le peculiarità dei prodotti/servizi il mercato al quale l’azienda si rivolge è Business to Business. Breton basa il suo vantaggio competitivo su qualità, affidabilità, assistenza post vendita, esperienza e innovazione.

Presenza on line: sito web www.breton.it, 10 canali Youtube, 8 blog, newsletter mensile, gruppi su LinkedIn. “Avevamo bisogno di affinare le armi, trovare degli spunti per cercare di ottenere il massimo. Ci mancava il knowhow per trovare scorciatoie e strumenti validi per affrontare il mercato nei vari canali. Già avevamo percepito che l’utente ha bisogno di contenuti e chiarezze, non slogan. Adesso creiamo delle storie con i nostri prodotti e le nostre macchine”.

DE NARDI S.p.A. di san Fior produce e commercializza porte basculanti, porte sezionali, porte multiuso, serrande e cancelletti, con poco meno di 100 dipendenti. Nel corso degli anni ha trovato il suo core business nella fornitura e posa delle porte basculanti nel mercato nazionale. Opera nel mercato B2B e B2C, e ha scelto di differenziarsi dai competitor per la qualità e la varietà dei prodotti offerti, e per la comple-

tezza del servizio che va dalla consegna con mezzi propri, alla posa del basculante con eventuale ritiro dell’usato, all’assistenza post-acquisto. È nota anche per le iniziative di sponsorizzazione nel ciclismo e per il suo calendario.

Presenza online: sito web www.denardi.it “Siamo riusciti a comprendere un miglior utilizzo degli strumenti Web e a far comprendere all’azienda l’importanza di questo strumento. Siamo riusciti a diminuire l’investimento aumentando il numero di contatti. Non è importante esserci, bisogna saper gestire ed essere tempestivi nella gestione delle criticità”. FOVAL È un’azienda di Valdobbiadene nata nel 1996 e specializzata nella commercializzazione di montature da vista e da sole. Opera nel B2B, avendo come target di riferimento gli ottici e rivenditori di occhiali. Foval ha distributori anche in Germania, Svizzera, Giappone e Malesia. Il core business dell’azienda è rappresentato dal brand Arquò. Si tratta di un prodotto dotato di brevetto, molto innovativo e con un’ampia gamma di forme e colori adatti alle più varie esigenze.

Presenza online: sito web www.foval.it, pagina Facebook, canale YouTube, Flickr.

sede a Vittorio Veneto. Con un fatturato tra i 35 e i 40 milioni di euro e 120 dipendenti, Tegola Canadese è leader europeo per la produzione di tegole bituminose, fornisce: sistemi tetto completi, tegole bituminose, coperture metalliche in rame, zinco-titanio e alluminio, membrane impermeabilizzanti e materiali per l’isolamento del tetto, accessori per il tetto. Produce anche le tegole fotovoltaiche Tegosolar. Il canale di vendita è diretto sia ad aziende (imprese edili, progettisti, rivendite) che a privati, grazie ad una copertura capillare del territorio nazionale con i propri agenti. Inoltre vende in tutto il mondo grazie a proprie società commerciali ed importanti partnership con distributori locali.

Presenza on line: sito web www.tegolacanadese.com, pagina Facebook. “L’esperienza del Business 2.0 Lab è stata senza dubbio positiva per una serie di ragioni. Abbiamo imparato una nuova metodologia di approccio al web ed alle sue potenzialità e migliorato il nostro modo di lavorare in team grazie alla collaborazione con tante persone di Unindustria, i colleghi-studenti, i vari professori e tutti i relatori intervenuti. Inoltre abbiamo approfondito vari argomenti relativi al web, tutti ugualmente importanti e strategici per lo sviluppo di una comunicazione integrata 2.0”.

TEGOLA CANADESE S.p.A. (azienda del gruppo IWIS Holding) ha

SILCA S.p.A. di Vittorio Veneto, 460 dipendenti, produce chiavi, duplicatrici meccaniche, duplicatrici elettroniche, dispositivi di incisione, transponder e software de-

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dicati alla duplicazione. L’azienda occupa una posizione importante a livello internazionale, sia con clienti professionisti (BtoB) che con aziende dell’automotive e costruttori di serrande. Il settore di riferimento è maturo ed innovativo, poiché basato sullo sviluppo tecnologico ed elettronico. La maggior parte delle vendite (all’incirca il 76%) avviene tramite intermediari (duplicatori e aziende) mentre un canale di vendita diretto è attivo nei Paesi in cui ha una realtà operativa.

Presenza on-line: sito web www.silca.biz. “Abbiamo ottenuto un significativo miglioramento della conoscenza e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti di monitoraggio e nel miglioramento delle iniziative già in essere ed aumentato la conoscenza di strumenti non ancora presi in considerazione o sperimentati dall’azienda. Il Lab ci ha dato la possibilità di incontrare testimonial interessanti e stimolanti”. WORKSTATION di Farra di Soligo è general contractor di allestimenti professionali, esegue chiavi in mano progetti di allestimenti ex novo e ampliamenti e riorganizzazioni di lay-out esistenti per uffici, negozi, stand, studi dentistici, scuole ed enti, farmacie e parafarmacie. L’azienda fornisce anche il servizio post vendita e la manutenzione. Work Station lavora in ambito nazionale e i canali di vendita sono prevalentemente diretti attraverso la rete relazionale e il passaparola. Nel mercato di riferimento i competitor sono sia altri con-

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tractor che aziende di produzione. I vantaggi competitivi dell’azienda sono la velocità nella realizzazione del progetto e l’accesso a fornitori importanti selezionati in base alle esigenze di progetto.

Unindustria Treviso Servizi & Formazione sta raccogliendo adesioni per la seconda edizione del percorso dedicato al web marketing con il laboratorio operativo di Business 2.0 Lab, sempre in collaborazione con l’Università di Milano. Gli strumenti del web 2.0 rappresentano un cambiamento nel modo in cui la gente apprende, legge e condivide informazioni e contenuti. In essi si verifica una fusione tra sociologia e tecnologia, che crea dialogo. Essere presenti sul web permette alle aziende di presentare i propri prodotti e servizi, dal marketing, alla vendita, all’assistenza post-vendita, raggiungendo un pubblico globale, 24x7. In tal modo è

possibile fornire informazioni aggiornate in tempo reale, mantenere la credibilità e gestire in modo più tempestivo eventuali situazioni critiche, rafforzare l’immagine e il branding. La metodologia formativa utilizzata nel corso del Lab 2.0 è quella tipica dell’action learning, imparare facendo, finalizzata a facilitare e ottimizzare il funzionamento di gruppi di persone che si uniscono per affrontare sfide reali e allo stesso tempo per imparare dall’esperienza attraverso la riflessione e l’azione. La partecipazione al Lab 2.0 permetterà di avvicinarsi a nuovi strumenti di marketing potenzialmente attraenti per consumatori sempre più “digitali” e aumentare il traffico e le visite del sito coerentemente con le strategie di ricerca del consumatore. Il percorso formativo, di durata annuale, sarà articolato in 72 ore complessive di formazione, suddivise in: presentazione interaziendale del progetto (4 ore), incontro tra aziende-studenti-tutor (4 ore), sei seminari (48 ore complessive), condivisione dei report (8 ore in due mezze giornate), report e Incontro finale (8 ore). Per tutta la durata del progetto le imprese saranno supportate dai docenti e dagli studenti universitari per l’implementazione dei progetti aziendali di visibilità on-line. I partecipanti saranno inoltre invitati a far parte della community del Lab 2.0, uno spazio riservato dove relazionarsi costantemente sulle tematiche della visibilità on-line direttamente con gli esperti e i docenti del laboratorio. Le aziende iscritte a Fondimpresa possono finanziare la partecipazione al Lab secondo le modalità previste dal fondo interprofessionale con il supporto di Unindustria Treviso Servizi & Formazione. www.unisef.it

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Presenza online: sito web w-station.com, Facebook e Twitter. “Il corso ci ha dato un ottimo livello di informazione e consapevolezza sull’utilizzo degli strumenti di interazione e la percezione delle potenzialità del web 2.0. Un’esperienza di base ma che ci ha aperto la visione su un mondo vastissimo come lo è la rete. Capirne i meccanismi e misurarne direzione ed intensità ci permette di orientare al meglio risorse e strategie disponibili, e di avere la capacità di essere flessibili e aperti a nuove prospettive. Inoltre è stato piacevolissimo per l’atmosfera stimolante e per la preparazione degli attori coinvolti”.


Lab 2.0 un nuovo modo di fare formazione e avvicinare università e impresa di ANDREA GANZAROLI e CRISTIANO NORDIO Università di Milano

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Le piattaforme tecnologiche per la collaborazione di massa, comunemente dette 2.0, stanno cambiando profondamente il modo di fare business. La gestione di processi strategici quali la ricerca e sviluppo e il branding è sem-

pre più condivisa con una moltitudine (crowd) di persone che compartecipano - mettendo a disposizione il loro tempo, la loro capacità ed esperienza - alla creazione del valore. Lo stesso non si può dire stia accadendo nel caso del-

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la formazione e del rapporto università-impresa, dove le tecnologie ICT hanno ancora un ruolo scarso e limitato allo sola ottimizzazione del processo. In questo quadro di riferimento, perciò, il progetto Business Lab 2.0, che coinvolge Unis&f e un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano, ha un carattere fortemente innovativo. Obiettivo del progetto è trasferire a manager e studenti le conoscenze e le competenze necessarie a mobilitare ed appropriare il potenziale creativo e relazionale disponibile nei social media. Si è scelto quindi, anche alla luce della finalità del progetto, di seguire un percorso unconventional orientato a costruire un tessuto relazionale che unisse manager, ricercatori e studenti attorno ad un progetto di definizione e realizzazione di una campagna di posizionamento sui social media. Il percorso è stato strutturato in due aree. La prima area è dedicata alla costruzione del campo da gioco entro cui i partecipanti sono chiamati ad interagire nella progettazione e realizzazione della campagna. Questo è realizzato attraverso un ciclo di sei incontri con testimonial provenienti prevalentemente dal modo professionale a cui è stato affidato il compito di mobilitare la discussione al fine di fare emergere le criticità a cui i gruppi dovranno far fronte, durante tutto l’anno, nella progettazione e realizzazione della campagna. La seconda area, della durata di un anno, sarà invece dedicata alla progettazione e alla gestione della campagna da parte di un gruppo di lavoro che comprende il referente aziendale, il referente universitario e uno o più studenti. In questo periodo i membri del gruppo saranno chiamati a relazionarsi tra loro con frequenza settimanale, mediante l’utilizzo di

piattaforme conversazionali, e trimestrali, in incontri face-to-face di check up strategico. La realizzazione di un percorso formativo di questo tipo presenta molteplici vantaggi. Innanzitutto consente agli studenti di confrontarsi quotidianamente con una realtà aziendale nella realizzazione di un progetto completo sotto la supervisione di un tutor aziendale ed uno universitario. Questo avviene o dovrebbe avvenire anche nel caso degli stage. Molto spesso però il coinvolgimento dei tutor aziendale e universitario è debole e, soprattutto, manca una chiara definizione del progetto formativo e degli obiettivi da raggiungere. Inoltre, per come avviene il processo di selezione, questa attività è vista come un’opportunità ed un premio piuttosto che come un obbligo universitario da portare a termine. È un’opportunità per l’impresa e per il manager, che hanno la possibilità di sperimentare a basso costo le potenzialità di una tecnologia e/o di una metodologia nonché di confrontarsi quotidianamente con gli studenti ed il mondo universitario in generale nella soluzione di specifici problemi. È un opportunità anche per l’università, che può sviluppare dei legami più stretti con le imprese migliorando, da una parte, la capacità di formare studenti con un saper fare più adatto ed in linea con le esigenze delle imprese, e, dall’altra, di sperimentare, con l’aiuto dell’impresa, il significato ed il valore delle proprie conoscenze. (A. G.)

di masse di destinatari. Abbiamo parlato di questo e di altri aspetti della comunicazione aziendale con Cristiano Nordio, ricercatore universitario e consulente di marketing. Lei che è uomo di marketing, cosa pensa di questa abitudine delle nostre imprese? Le teorie e le tecniche finora utilizzate nel marketing sono ormai inadeguate a cogliere individui ormai insensibili ai messaggi pubblicitari. Tutti i giorni le persone sono bombardate da messaggi che arrivano dai vari media e quindi raggiungere l’attenzione dei consumatori è sempre più difficile. Eppure le tecniche tradizionali hanno funzionato fino adesso. Cosa è cambiato? Il consumatore oggi assume un nuovo ruolo passando dallo stato di “consumer” a quello di prosumer divenendo così parte integrante del processo di produzione e distribuzione di prodotti e servizi. Emerge quindi il profilo di un nuovo consumatore: autonomo, non più subordinato alla marca, competente, selettivo, esigente, con maggiori conoscenze sui prodotti e che chiede sempre di più qualità e servizi.

La maggior parte delle aziende di piccole e medie dimensioni affida gran parte della promozione dei propri prodotti o servizi ai mass media: giornali, televisioni, radio locali, affissioni che ripetono un unico messaggio a gran-

Cosa deve fare il marketing per approcciare una clientela che ha cambiato così profondamente le sue abitudini? Deve fare leva su elementi diversi. Creatività, trasgressione, innovazione, sorpresa sono i punti di forza del marketing non-convenzionale. È una forma di comunicazione che fa leva sulle emozioni e sul passaparola. Gli strumenti e le tecniche da utilizzare sono molteplici, ma le aziende devono mettersi in gioco se vogliono raggiungere i consumatori.

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