Social Media Manager

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Il social media manager F.S.E DGR. 2033 del 3/08/2010 “INVESTIAMO PER IL VOSTRO FUTURO”


Note. Il presente materiale è stato realizzato grazie al finanziamento del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo, ob. Competitività Regionale e Occupazione Reg.1081/206 . Asse II Occupabilità. DGR 2033 del 3/08/2010. E’ vietata la riproduzione, anche parziale , effettuata a qualsiasi titolo, eccetto quella ad uso personale. Quest’ultima è consentita nel limite massimo del 15% delle pagine dell’opera. Anche se effettuata più volte, e alla condizione che vengano pagati i compensi stabiliti dall’art. 2 della legge vigente. Ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecito ed è severamente punita. Chiunque fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per farlo, chi comunque favorisce questa pratica commette un reato e opera ai danni della cultura. A tutela della privacy del gruppo allievi, non sono state inserite foto che riprendono i partecipanti in primo piano.


Indice 7 Premessa

8 - 15 Cap.1 I Social Network 1.1 I social Network all’epoca di internet Facebook Linkedin Twitter Myspace

16 - 25 Cap.2 I soggetti attuatori 2.1 Formazione Unindustria Treviso 2.2 I Partners 2.3 Le figure professionali

26 - 31 Cap.3 Il Progetto Socia Media Manager 3.1 Motivazione dell’intervento e rilevazione dei fabbisogni 3.2 Obiettivi formativi 3.3 Articolazione didattica 3.4 La formazione in aula 3.4.1 Il project work: la creazione di un Blog dedicato

32 - 37 Cap.4 Lo stage 4.1 Le aziende coinvolte e l’esperienza di stage raccontata dai ragazzi

38 - 45 Cap.5 Valutazione & Diffusione 5.1 12 domande sui socila media: gli allievi rispondono


Premessa Il Consiglio Europeo di Lisbona, tenutosi nel marzo 2000, ha espresso la volontà di imprimere un nuovo slancio alle politiche comunitarie, avendo attenzione ai giovani ed alle future generazioni. Due recenti evoluzioni stanno modificando profondamente l’economia e le società contemporanee: 1 ) la globalizzazione dell’economia che costringe l’Europa ad essere all’avanguardia in tutti i settori nei quali è forte l’intensificarsi della concorrenza , in particolare, orientale, 2) l’’arrivo repentino delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC) , sia nella sfera professionale che in quella privata , con un ruolo in continua crescita. L’integrazione e l’interscambio tra popoli e mercati, ha favorito la nascita di nuovi strumenti di relazione sociale basati sul WEB, che favoriscono la creazione di nuove reti sociali, economiche e culturali. Ma le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) non rappresentano solo una sfida impegnativa per il progresso delle nostre economie ma, allo stesso tempo, racchiudono un potenziale rilevante sia per incrementare l’occupazione che per le trasformazioni dei comportamenti sociali e lo sviluppo di nuovi modelli culturali tramite le reti sociali. E’ necessario per poter essere attivi nei settori ad alta tecnologia, investire risorse per lo sviluppo della società della conoscenza, occorre che il livello d’istruzione dei giovani sia elevato, qualificato e mirato all’innovazione. Formazione Unindustria Treviso, espressione del sistema delle imprese, ha colto l’importanza strategica di investire sui giovani e sulle nuove figure professionali che operano nel campo delle tecnologie informatiche e della comunicazione sociale. Lo sviluppo del - Social Media Manager - vuole essere una prima risposta alle sfide della formazione dei giovani del terzo millennio, guardando al futuro delle imprese, dei nuovi strumenti di marketing, delle nuove tecnologie necessarie per la creazione delle reti sociali. Giuseppe Antonello Direttore Formazione Unindustria Treviso

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I Social Network

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Con l’espressione “social network” si definisce comunemente una struttura sociale costituita da individui o gruppi connessi e legati tra di loro da varie tipologie di interdipendenza, che possono essere amicizia, parentela, conoscenza casuale, interessi comuni, rapporti di lavoro ecc. Lo schema abitualmente adottato dalla ricerca per rappresentare la rete sociale parte dalla teoria matematica dei grafi, in cui ogni nodo simboleggia un individuo, e gli archi che collegano i nodi simboleggiano i legami tra i vari individui. L’analisi delle reti sociali ha dimostrato come le potenzialità che esse offrono agli individui che vi sono inseriti dipendano dalla loro struttura e densità: le reti più ampie (quindi con maggiore numero di nodi) possono offrire infatti maggiori opportunità di scambio di idee e crescita, se confrontate con reti più piccole, nonostante in esse i legami tra i vari membri possano essere più densi (quindi nonostante i nodi siano più intensamente collegati tra di loro). In altre parole, network aperti con molti legami e molte connessioni sociali, anche se deboli, hanno più possibilità di essere veicolo di nuove idee ed occasioni per i loro membri, perché permettono loro di accedere a maggiori informazioni ed opportunità. La rete sociale è stata, nella storia dell’umanità, una rete innanzitutto fisica, composta concretamente da comunità che condividono un determinato tipo di legame. Studi di antropologia e sociologia hanno identificato con il numero di Dunbar (o regola dei 150) il limite cognitivo teorico al numero di persone con cui si possono mantenere relazioni sociali stabili: relazioni in cui gli individui si conoscono reciprocamente e sanno come ognuno è legato agli altri. La diffusione del World Wide Web ha aperto orizzonti assolutamente nuovi per i Social Network. La definizione stessa di rete sociale ha dovuto allargarsi per abbracciare le nuove opportunità, le nuove sfaccettature, le nuove sfide offerte dalla versione internet, che la tradizionale struttura non conosceva.

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1.1 I Social Network all’epoca di Internet ricevere i commenti da parte di altri utenti, cercare altri profili con interessi comuni, condividere liste di contatti. Per proteggere la privacy degli iscritti, i social network offrono la possibilità di schermare il proprio profilo e farlo vedere solo a determinati contatti.

Con il progressivo sviluppo del web sono nate delle applicazioni che permettono alle reti sociali di diventare “luoghi” virtuali in cui gli utenti possono incontrarsi, creare e scambiare contenuti, sfidare le barriere geografiche, politiche ed economiche, superare i tradizionali freni inibitori che accompagnano i rapporti interpersonali tradizionali. Attraverso le nuove tecnologie, tutto funziona più velocemente, e anche le relazioni sociali sono più snelle, la comunicazione diventa un dialogo interattivo aperto alla partecipazione di tutti i membri della rete.

Una caratteristica peculiare dei social network è che gli iscritti hanno la duplice veste di creatori e fruitori dei contenuti. A differenza dei media tradizionali, infatti, che relegano l’utente in una posizione di passivo fruitore, i social network dell’era del web 2.0 permettono all’utente di creare a sua volta dei contenuti, fruibili da terzi.

Il social networking che si sviluppa online si basa su comunità di utenti di Internet che possono avere in comune, a seconda del tipo di rete di cui fanno parte, interessi, hobby, desiderio di allargare i propri contatti professionali ecc. D’altro canto, ci sono anche siti di social networking senza un focus specifico: chiunque può diventarne membro e creare il proprio network di “amici”.

Un concetto che si sta velocemente affermando nel mondo del social networking online è quello del “real-time web”, che permette agli utenti di postare dei contenuti, che sono mostrati nel momento stesso in cui sono caricati. E’ stato Twitter a dare il la a questa tendenza, offrendo agli utenti la possibilità di far sapere cosa stanno facendo o cosa stanno pensando in un dato momento, nell’ambito del limite dei 140 caratteri per post. Un altro sito, Clixtr, si concentra non sulle parole, come Twitter, ma sulla condivisione di immagini mentre si sta vivendo un dato evento. Foursquare si è affermato negli ultimi tempi e permette di fare il “check-in” nel posto dove si è in quel momento, un modo per far sapere ai propri contatti dove si è in un determinato istante.

I primi siti di social networking nascono attorno alla metà degli anni Novanta come comunità online, che hanno l’obbiettivo di invitare le persone a interagire tra di loro attraverso chat rooms e di incoraggiarle a condividere informazioni su di sé attraverso pagine web personali, da creare attraverso strumenti di pubblicazione di facile utilizzo. Alla fine degli anni Novanta sono i profili dei singoli utenti ad assumere un ruolo centrale nel concetto di social networking, e per gli individui diventa possibile compilare liste dei propri “amici”, cercare altri utenti con interessi comuni, ecc. Tra i primi di questi siti figurano SixDegrees, Friendster, MySpace e LinkedIn. Alcuni di essi riescono ad ottenere una notevole diffusione: nel 2005, ad esempio, MySpace ha più page view di Google. Facebook, infine, lanciato nel 2004, diventa rapidamente il più grande sito di social networking del mondo.

Il mondo del business si sta sempre più rendendo conto delle grandi opportunità dischiuse dai siti di social network. Siti come Facebook e Twitter sono ormai fondamentali nella creazione ed affermazione dell’immagine di un’azienda, nella brand awareness di un prodotto ecc. I social network possono essere utilizzati inoltre per il recruiting, per conoscere di più i propri competitor, per cogliere prospettive di possibili sviluppi futuri, ma anche e soprattutto per un contatto senza filtri con consumatori e clienti, in cui questi ultimi possono sentirsi direttamente oggetto dell’interesse e delle attenzioni dell’azienda. Negli ultimi tempi si è affermato il fenomeno del brand networking, uno strumento di marketing che si fonda sull’idea che un marchio possa connettere i consumatori alla propria immagine tramite una piattaforma che offre contenuto ed elementi di partecipazione.

I vari tipi di social network hanno in comune alcune caratteristiche. In genere invitano gli utenti a creare il proprio “profilo”, in cui inserire informazioni su di sé: età, sesso, provenienza. Una volta registrati i propri dati, l’utente può cominciare a “socializzare”: invitare altri utenti ad entrare a far parte della propria rete, postare commenti, che gli altri possono leggere,

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“Quando qualcuno mi chiede cosa sia un social network, mi piace spiegarlo dicendo che ci sono vari aspetti della vita: quello sociale, quello professionale… Una metafora che mi piace utilizzare è che MySpace è il bar, Facebook è la casa o il luogo dove incontri gli amici del college e LinkedIn, invece, è l’ufficio. La differenza è che al bar vai a bere, in ufficio vai per lavorare”. Reid Hoffmann, fondatore di LinkedIn

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Facebook

Linkedin

L’enorme diffusione di questo social network e la facilità per di accedere alle informazioni sugli utenti registrati hanno acceso una discussione legata alla privacy e alla tutela dei dati personali, che ha portato i gestori del sito a dei drastici cambiamenti nel modo di gestire queste informazioni. Attualmente, ci sono vari livelli di accessibilità delle informazioni (possono essere viste solo dagli amici, o dagli amici degli amici, o da amici e reti, possono essere personalizzati di volta in volta, ecc.). Tutto ciò non riguarda però i soggetti a cui i gestori del sito attribuiscono i privilegi di amministratori, che possono comunque accedere alle informazioni scavalcando i privilegi di privacy impostati dall’utente. Inoltre, nel momento in cui l’utente pubblica testi ed immagini sul sito, esse diventano di proprietà del sito stesso, che può utilizzarle nel modo che ritiene più conveniente, anche se l’utente ha nel frattempo cancellato questi dati. Il problema della privacy e della tutela dei dati in Facebook è legato a vari fattori, primi tra tutti la complessità delle norme, il fatto che esse sono costantemente modificabili, e, non da ultimo, l’inconsapevolezza delle regole da parte degli utenti stessi: spesso infatti si tratta di persone di giovane età, che prestano poca attenzione a questi aspetti legali e consegnano quindi nelle mani dei gestori del sito informazioni personali anche delicate e riservate.

Facebook è il sito di social network più popolare, che conta un totale di iscritti superiore alla popolazione di un paese come il Brasile. Nasce nel 2004 ad opera di Mark Zuckerberg, allora studente all’università di Harvard, e deve il suo nome agli annuari con le foto degli studenti che alcuni college statunitensi pubblicano all’inizio dell’anno. Inizialmente diffuso solo in ambito universitario, rapidamente si espande a livello planetario, fino a raggiungere nel 2010 i 500 milioni di iscritti e ad essere il secondo sito più visitato al mondo, dopo Google. Così, Facebook scavalca rapidamente i confini dell’obbiettivo iniziale, vale a dire facilitare i contatti tra studenti, e diventa una rete sociale che abbraccia trasversalmente l’intero mondo di Internet. Chiunque abbia più di 13 anni può registrare, gratuitamente, il proprio profilo ed entrare in connessione con “amici”, creando così la propria rete sociale. Il profilo può essere arricchito con foto, video, liste di interessi personali. Si può scrivere sulla bacheca dei propri amici, rendendo visibile il messaggio a tutti gli “amici”, oppure inviare messaggi personali. Il successo di Facebook e la sollecitudine dimostrata da centinaia di milioni di persone nel mettere a disposizione della rete informazioni su di sé, la propria famiglia, i propri gusti ecc., sono oggetto di numerose ricerche di carattere sociologico. Probabilmente, ciò che spinge a rivelare tanti dettagli su di sé è il narcisismo e il piacere di sentirsi protagonista. Chi pubblica testi o immagini su Facebook, spesso lo fa preoccupandosi di apparire agli altri nel modo più interessante ed accattivante possibile. Facebook inoltre soddisfa il bisogno di connessione con gli altri. Se nella vita “reale” la gestione delle amicizie è qualcosa che richiede impegno e dedizione, sul social network tutto è più veloce, snello e semplice. Con grande facilità si può aumentare la propria lista di amici, e con altrettanta facilità si può cancellare qualcuno dalla stessa lista. Ricerche hanno dimostrato che l’impulso ad accumulare “amici” su Facebook non corrisponde al genuino bisogno umano di compagnia, quanto piuttosto al bisogno di status.

Un caso eclatante in cui le problematiche legate alla privacy sono venute a galla è legato all’esperienza di Beacon, un’estensione di Facebook che, nel momento in cui un utente compie un acquisto online, registra queste informazioni e le diffonde tra gli amici. Di conseguenza, gli inserzionisti pubblicitari possono piazzare i loro annunci in modo molto più mirato. Questa iniziativa, partita senza il consenso esplicito degli utenti (si fonda infatti sul principio del “silenzio/assenso”), solleva immediatamente numerose proteste da parte di chi non è disposto a condividere con il resto del mondo i propri acquisti. Sull’onda di queste proteste Facebook è costretto a correggere il tiro, e oggi è necessario dare il proprio consenso esplicito affinché le informazioni relative ai propri acquisti possano essere diffuse, ma non esiste ancora nessuno strumento che impedisca a Facebook, pur senza diffonderle, di memorizzare queste informazioni.

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altri utenti. Il network dei contatti consiste delle connection dirette dell’utente, delle connection di ognuno dei suoi contatti (connection di secondo grado), e delle connection di quest’ultime (connection di terzo grado). Le connection si ottengono invitando od accettando gli inviti delle persone con cui si vuole entrare in relazione. LinkedIn è utilizzato principalmente nell’ambito del business e delle relazioni professionali, per cercare nuove opportunità ed allargare la propria rete – per questo le connessioni di secondo e terzo grado sono interessanti perché il contatto comune permette di avere una sorta di “presentazione”. Anche le aziende usano LinkedIn, ad esempio per le ricerche di personale e per postare posizioni vacanti.

LinkedIn è un esempio di sito di social network impiegato soprattutto per la propria rete di contatti professionali. Fondato nel 2002 e lanciato ufficialmente nel maggio del 2003, si diffonde ad un ritmo impressionante: nel 2009 ha 50 milioni di iscritti, a maggio 2010 70 milioni, a maggio 2011 conta oltre 100 milioni di utenti registrati, sparsi in più di 200 paesi di tutto il mondo. E’ quindi il social network che ha conquistato la leadership nel settore del business networking. Attualmente, è diffuso ed utilizzato soprattutto negli Stati Uniti, ma interessanti dati di crescita dimostrano come si stia diffondendo a ritmo velocissimo in paesi come il Brasile, il Messico e l’India. In Europa ci sono oltre 11 milioni di utenti registrati, e l’Olanda è il paese con la maggiore percentuale di cittadini iscritti. I settori più rappresentati sono l’hi-tech, la finanza e la manifattura, e le figure più presenti sono nell’ambito commerciale, accademico ed amministrativo.

Tra le funzionalità offerte da questo sito di social networking, c’è la possibilità per gli utenti di effettuare ricerche riguardanti le società in cui vorrebbero lavorare: digitando il nome della società nella barra di ricerca, viene fornita una serie di dati come il rapporto tra il numero di uomini e donne assunti, una lista degli impiegati presenti e passati, informazioni sulla sede ecc.

Uno degli obbiettivi primari del sito è permettere agli utenti registrati di creare, mantenere e gestire una rete di relazioni (chiamate “connection”) con

MySpace ancora che la loro musica fosse realmente in vendita. Le possibilità di personalizzare della propria pagina offerte da myspace sono notevoli: da un lato questo permette un alto grado di adattamento della pagina al gusto, alla creatività, agli obbiettivi dell’iscritto, dall’altro però, a causa di vari fattori, rende spesso difficile la navigazione all’interno del sito.

Myspace nasce nel 2003 ad opera di due studenti californiani, Tom Anderson e Chris DeWolfe. Gli utenti hanno la possibilità di creare e gestire blog, profili personali, gruppi, soprattutto però foto, musica e video. E’ stata proprio la possibilità di caricare contenuti mp3 a fare di myspace, soprattutto prima dell’avvento di altri social network, una vetrina per gruppi musicali emergenti e in cerca di affermazione. Infatti, grazie alla possibilità di far circolare in rete i propri pezzi, artisti e gruppi come Arctic Monkeys e Lily Allen sono riusciti ad essere conosciuti prima

In anni recenti, quando anche su altri social network diventa possibile caricare file mp3, myspace cede gradualmente il passo ad altre reti di social networking come luogo per presentare profili, blog e contenuti audio e video.

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Twitter seguire una discussione tra più partecipanti, e si vogliono invitare altri utenti a dire la loro. Twitter è cresciuto con grande rapidità: prima conosciuto ed utilizzato soprattutto nell’area dove nasce, attorno a San Francisco, dal 2007 si diffonde rapidamente grazie alla semplicità ed immediatezza di utilizzo, diventando un ingombrante avversario di Facebook. Gli utenti partecipano in modo attivo allo sviluppo del social network: ad esempio, inventano il “retweet”, un modo per inoltrare un messaggio scritto da altri anteponendo al testo la sigla “RT” e il nome dell’autore: un successo tale da diventare in seguito una funzione supportata dal social network. Grazie all’intraprendenza dei suoi utenti, Twitter diventa inoltre uno strumento di giornalismo partecipativo, che si rivela fondamentale per la prima volta in occasione delle manifestazioni del 2009 in Iran, quando molti segnalano articoli, link, immagini sugli scontri che stanno avvenendo nella capitale Teheran e che i giovani iraniani scrivono per denunciare al mondo i soprusi di cui sono vittime.

Twitter nasce nel 2006, quando Jack Dorsey, uno sviluppatore informatico, scrive il primo tweet. Da cinque anni lui e gli amici Evan Williams e Biz Stone hanno iniziato a lavorare alla programmazione del social network che permette di postare testi più brevi di un sms. Il nome deriva dal termine inglese che vuol dire “breve e inconsequenziale raffica di informazioni, cinguettii di uccelli”. All’inizio, l’idea è di adattarlo all’uso da cellulare, ma presto Twitter diventa qualcosa di più simile ad un social network. Su Twitter, gli utenti hanno una pagina personale dove possono postare i propri messaggi di microblogging, con una lunghezza massima di 140 caratteri. Gli aggiornamenti vengono mostrati in tempo reale sulla pagina dell’utente e pubblicati sulla pagina dei contatti che si sono registrati per riceverli. Quando si sceglie di “seguire” un utente, i tweets di questo utente vengono visualizzati sulla propria pagina in ordine cronologico dal più recente al più vecchio.

Lo sviluppo recente di Twitter è sorprendente e gli fa avere un ruolo di sempre maggiore rilevanza nel panorama dei siti di social networking: ad aprile 2010 ha 105 milioni di utenti, ed in meno di un anno ha raddoppiato i propri iscritti, arrivando a quasi 200 milioni.

I messaggi possono essere inoltre etichettati con l’uso di hashtag: il testo viene preceduto dal simbolo # e una o più parole, per permettere alla parola di comparire nei risultati di ricerca. L’utilizzo degli hashtag è particolarmente utile quando si vuole

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2.1 Formazione Unindustria Treviso Scarl

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I soggetti attuatori

Formazione Unindustria Treviso S.c.a.r.l., Ente di formazione dell’ Unione degli Industriali della provincia di Treviso (che raccoglie circa 2.200 aziende del trevigiano), nasce - come Consorzio Formazione - nel 1991 - con l’obiettivo di affiancare le imprese nella formazione e sviluppo professionale del proprio capitale umano, nonché per sostenere l’attuazione di programmi di miglioramento e cambiamento aziendale. La mission di Formazione Unindustria Treviso S.c.a.r.l. consiste nel favorire lo sviluppo e l’evoluzione del sistema produttivo della provincia di Treviso. A tale scopo, tramite i propri consorziati, è in grado di dialogare con le aziende dei diversi settori, con gli studi professionali e del terziario innovativo, raccogliendo ed elaborando indicazioni di contenuti e di metodo in relazione ai fabbisogni delle imprese. Per rispondere in tempi rapidi e coerentemente con le esigenze che emergono dalla realtà socio-economica, Formazione Unindustria opera con le seguenti finalità: • promuovere e gestire iniziative formative volte alla qualificazione, riqualificazione, aggiornamento, specializzazione e perfezionamento dei lavoratori tramite corsi progettati e realizzati sulla base delle indicazioni delle imprese interessate; • formare professionalmente giovani disoccupati per rispondere ai fabbisogni formativi delle imprese associate al Sistema Confindustriale e favorire il primo inserimento al lavoro di giovani, comprendendo nell’attività formativa anche la fase di orientamento professionale; • sviluppare iniziative di ricerca sulle evoluzioni dell’organizzazione aziendale, della realtà economica, dei profili professionali; • promuovere azioni di outplacement finalizzate alla riqualificazione e al ricollocamento di lavoratori a rischio esclusione dal mondo del lavoro • realizzare interventi di formazione manageriale ed imprenditoriale; • gestire attività formative rivolte al personale aziendale tramite corsi “a catalogo” e specifici, progettati e realizzati sulla base delle indicazioni delle imprese interessate; • concorrere alla realizzazione di progetti comunitari (es. EQUAL). • Formazione Unindustria Treviso opera dal 1995 con attività finalizzate sia all’inserimento al lavoro di disoccupati e inoccupati, sia rivolte a studenti con attività di orientamento volte ad evitare la dispersione scolastica. Oltre alla disponibilità di strutture didattiche ed organizzative idonee, dispone del Know-How necessario per gestire le fasi di: analisi dei bisogni, progettazione, gestione del percorso formativo, assistenza in itinere, coordinamento didattico tutoraggio e valutazione dei risultati tramite il proprio personale. Formazione Unindustria Treviso ha il proprio sistema di gestione per la qualità certificato secondo le norme UNI EN ISO 9001:2000 da parte di S.G.S e struttura accreditata dalla Regione Veneto nell’ambito di: Orientamento, Formazione Superiore e Formazione Continua (cod. A0168 - D.G.R. 854 dell’8/8/2003 e Decreto regionale n. 1242 del 30 ottobre 2003) e recentemente dei Servizi al Lavoro (cod.T001). Formazione Unindustria Treviso è anche ente accreditato all’erogazione dei corsi per Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, come indicato dall’art. 32 comma 4 del D. Lgs. 81 / 08.

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Ulteriori riconoscimenti acquisiti sono come Test Center ECDL, da parte dell’AICA, per la Patente Europea del Computer, dal Ministero della Salute per ECM (Educazione Continua in Medicina) e dal RINA come ente qualificato per l’addestramento pratico di operatori addetti alla saldatura. Formazione Unindustria Treviso ha promosso inoltre la realizzazione di: Unimpiego Nordest, Extrapoint, Formazione per lo Sviluppo (a Napoli e Palermo).

Sviluppo di @ Learnig.

Formazione Unindustria svolge attività formativa per: - i lavoratori occupati in aziende con sede nel Veneto, tramite il FSE e Fondimpresa - i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità o in CID, tramite fondi regionali, ministeriali, ed interprofessionali - i giovani disoccupati e/o inoccupati.

Tramite il proprio sito www.e-formazione.tv, - Formazione Unindustria è in grado di erogare alle imprese e ai singoli i seguenti servizi: Consulenza per la progettazione: definizione, insieme al cliente, di percorsi personalizzati, riunendo in un’unica offerta i prodotti più efficaci disponibili sul mercato. • Analisi dei fabbisogni: per individuare il tipo di intervento formativo necessario, grazie a un’analisi personalizzata che evidenzia le criticità e il margine di miglioramento per ogni azienda e profilo professionale. L’ eLearning, per la sua modularità, permette di trovare soluzioni rapide ed efficaci con un buon rapporto qualità/prezzo. • Tutoraggio e animazione community: durante l’erogazione dei corsi i partecipanti hanno a disposizione un servizio di tutoraggio, fornito da esperti nei contenuti delle varie Aree. Il tutoraggio comprende anche l’attività di moderazione degli strumenti di community (forum, chat, ecc) che fanno da contorno al corso. Il tutoraggio può essere fornito su richiesta anche per progetti esterni. • Creazione materiale didattico multimediale adatto all’erogazione attraverso Internet sulla base dei contenuti e/o delle indicazioni di contenuto fornite dall’azienda. • Assistenza a distanza su progetti mirati: ovvero servizi specializzati di assistenza rivolti alle aziende per l’adozione di Lavorosicuro, un Sistema di gestione integrato per la Sicurezza e Salute in Azienda e per l’adeguamento alla normativa in materia di Privacy (D.Lgs. 30/06/2003, n. 196, in vigore dal 1/01/2004).

Al fine di rispondere ai fabbisogni formativi delle imprese associate al Sistema Confindustriale e favorire il primo inserimento al lavoro dei giovani, sono state svolti negli ultimi anni i seguenti percorsi formativi comprensivi della fase di orientamento professionale e di stage aziendale.

La struttura

Formazione Unindustria Treviso inoltre ha siglato un accordo con la London Chamber of Commerce and Industry Examinations Board “LCCIEB” che permetterà alle imprese ed ai privati di ottenere Certificazioni Internazionali per la lingua inglese attraverso una formazione con docenti madrelingua accreditati. Le certificazioni ed i Diplomi rilasciati sono riconosciuti dalla Comunità Europea e dal British National Standards for Languages. Da settembre 2010 è Sede autorizzata dall’Università per Stranieri di Siena per l’erogazione annuale di sessioni d’esame per il rilascio della Certificazione di Italiano come Lingua Straniera (CILS).

Tabella 1 - Dati di sintesi FSE Giovani Corsi

2004

2005-2006

2008

2009

2010

10

11

2

1

3

Ore teoria

3,188

5,720

1,000

460

740

Ore Stage

2,456

800

340

540

22

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Partecipanti

103

116

Inoltre sono stati sviluppati progetti finalizzati all’inserimento occupazionale, finanziati tramite il FSE mis. A1 (Organizzazione del nuovi Servizi per l’Impiego), progetti finalizzati ad azioni di Sistema per migliorare l’integrazione tra formazione professionale e sistema dell’istruzione. 1) Nuovi servizi per l’impiego: profili e competenze: progetto, centrato sul concetto di competenza, articolato in una serie di azioni coordinate e funzionali all’organizzazione di nuovi Servizi per l’Impiego della Provincia di Treviso rispondenti alla necessità di sviluppare, consolidare e disseminare in senso attivo le politiche del lavoro. 2) Extrapoint TV: nuovo network per l’impiego: progetto nato per creare un network provinciale con l’obiettivo di permettere il dialogo tra diverse strutture che operano nell’ambito dei servizi per l’impiego e che si trovano a dover gestire problematiche legate all’inserimento lavorativo degli immigrati. 3) FSE Mis. C1 – Adeguamento del sistema della formazione professionale e del sistema dell’istruzione

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Formazione Unindustria Treviso dispone di sedi, rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme sulla sicurezza: una nuova sede in Piazza delle Istituzioni, 12 - 31100 Treviso, e uno sportello operativo in Via G. Garibaldi, 27 a Oderzo (TV) per fornire assistenza diretta alle imprese associate della zona Opitergino-Mottense. Da febbraio 2011 l’organico di Formazione Unindustria TV è costituito da 22 dipendenti (1 dirigente, 11 funzionari, 10 impiegati) e da 8 collaboratori fissi. La struttura è organizzata a matrice e si basa su due criteri di suddivisione del lavoro: uno per aree gestionali (servizi alle aziende, area progettazione, area gestione, ecc.) e uno per aree funzionali (amministrazione, segreteria, comunicazione, ecc.).

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2.2 I PARTNERS CONFINDUSTRIA VENETO SIAV SPA Confindustria Veneto SIAV Spa è stata costituita nel 1982 sulla convinzione strategica che fosse necessario promuovere azioni volte a favorire lo sviluppo organizzativo del tessuto delle imprese della regione, valorizzando la formazione e le risorse umane come asse strategico per lo sviluppo del sistema produttivo. Confindustria Veneto SIAV è certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000 nell’ambito EA35, il certificato di conformità è stato rilasciato dal DNV, ed è stata iscritta all’albo degli Organismi di Formazione Accreditati sia nell’ambito della Formazione Continua con D.G.R. N. 180 del 24 febbraio 2003, sia nei Servizi al Lavoro - -cod.Z033. Confindustria Veneto Siav dispone di una pluralità di competenze tecniche - gestionali di alto profilo, avendo al proprio interno project manager con esperienza ventennale, consulenti e responsabili di funzione che garantiscono una partnership operativa qualificata ed esaustiva rispetto a tutte le problematicità di progetto. La messa a disposizione del proprio know how che attinge dalla realizzazione di oltre cento progetti, potrà garantire un valore aggiunto alla gestione delle variabili, nonché rappresentare una solida base per lo sviluppo di nuove attività nei settori della formazione, dell’innovazione, nel mercato del lavoro e dei processi di knowledge management del sistema di conoscenza.

UNINDUSTRIA TREVISO Unione degli industriali di Treviso L’unione degli Industriali della Provincia di Treviso è l’associazione di rappresentanza delle imprese industriali della provincia trevigiana. Fondata nel 1945, Unindustria Treviso è ora per numero di imprese associate tra le maggiori Associazioni italiane e aderisce al Sistema Confindustria. Oggi Unindustria Treviso rappresenta più di 2.300 imprese. I compiti istituzionali di Unindustria Treviso si articolano in due direzioni fondamentali: • Attività di rappresentanza Unindustria Treviso, in coordinamento con la Federazione dell’Industria del Veneto e, a livello nazionale con Confindustria, concorre a tutelare le imprese industriali associate sostenendo le ragioni della libera impresa, del lavoro, dei legittimi interessi e delle aspettative del mondo industriale. L’Unione ha mandato di rappresentare le proprie associate nei rapporti con qualsiasi Autorità, Amministrazione Pubblica o Ente, nonché con le Organizzazioni sindacali, economiche, pubbliche, sociali e culturali, oltre che con l’opinione pubblica. • Servizi e consulenza. Unindustria mette a disposizione degli Associati un’offerta di servizi mirata alle esigenze delle Imprese industriali nelle diverse aree di organizzazione dell’azienda: - Disciplina del lavoro e relazioni con i sindacati dei lavoratori; - Diritto d’impresa; - Legislazione ambientale e sicurezza nei luoghi di lavoro; - Credito agevolazioni e finanza; - Fisco e legislazione tributaria; - Formazione e scuola; - Internazionalizzazione ed export. - Certificazione, qualità, prodotto, sistema aziendale; - Programmi per l’innovazione tecnologica; - Pianificazione urbanistica ed infrastrutturale. I servizi di Unindustria Treviso hanno ottenuto nel 1996, la certificazione di qualità secondo le norme internazionali ISO 9001 dall’Istituto di ricerca Breda Tüv Italia Tüv Bayern, con la contestuale autorizzazione all’uso del marchio Italcert n. 017/96

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FABRICA SPA Fabrica Spa è il centro di Alta Formazione sulla Creatività del Gruppo Benetton. E’ nato nel 1994 con l’obbiettivo di coniugare cultura ed industria e di offrire a giovani di tutto il mondo opportunità di crescita creativa e scambio multiculturale. Ha sede a Treviso, nel complesso restaurato ed ampliato da Tadao Ando.

Fabrica organizza annualmente workshop aperti a partecipanti esterni, dove il mondo dell’arte, della cultura e della ricerca si confrontano ed elaborano nuove idee. Collaborano con Fabrica architetti, musicisti, storici, storici dell’arte, designer di fama mondiale e il premio nobel per la pace Al Gore.

Fabrica offre a giovani di talento una borsa di studio annuale e dà loro l’opportunità di lavorare in gruppo con un approccio interdisciplinare ai progetti, di imparare da un’esperienza comune e di condividere questa esperienza. Allo stesso tempo Fabrica, per il suo carattere internazionale e interdisciplinare, permette ai borsisti di creare quei legami e quelle alleanze con altri giovani provenienti dal resto del mondo, che possono rivelarsi determinanti per il loro futuro.

Fabrica ha ricevuto riconoscimenti dalla Comunità Europea per l’impegno e lo sviluppo dei progetti a sfondo culturale che stimolano il dialogo tra le nazioni.Fabrica ha sede presso la prestigiosa Villa Pastega Manera restaurata ed ampliata dall’architetto Tadao Ando. La sede si estende su una superficie di 51.000 mq, e comprende spazi destinati a studi, laboratori, aule, uffici sala cinematografica, luoghi di incontri e di ristoro.

A Fabrica i borsisti intraprendono un percorso di formazione e ricerca basato su progetti reali, in cui centrale è la convinzione che la comunicazione deve essere strumento di cosciente cambiamento sociale in tutte le sue applicazioni. A Fabrica la cultura dell’incontro, del dibattito, della discussione critica di gruppo per ogni stadio del progetto è centrale al processo creativo. Il concetto intorno al quale si sviluppa l’intero approccio formativo è quello di “imparare facendo”: ai borsisti si concede ampia libertà di sperimentare, ma sempre tenendo a mente la concretezza del progetto, che per essere tale deve confrontarsi con uno sviluppo e una realizzazione. Per questo i responsabili di ciascuna area – interactive, comunicazione visiva, fotografia, design, musica, video ed editoria – sono tutti professionisti di fama internazionale nel loro settore: grafici, fotografi, designer, musicisti e compositori, web designer, operatori culturali e produttori. I risultati del pluriennale impegno di Fabrica per una creatività socialmente attenta sono molteplici, solo per citarne alcuni: le campagne di comunicazione realizzate in collaborazione con Nazioni Unite e Reporters Sans Frontières, la ricerca musicale sul tema della tolleranza religiosa del progetto Credo, i film dal Sud del mondo premiati a Cannes, Venezia e Hollywood, la rivista COLORS, la serie di workshop Environmental, Social, Relational, la collaborazione con il premio Nobel per la Pace Al Gore. Fabrica ha inoltre ottenuto importanti riconoscimenti dalla Comunità Europea per l’impegno nello sviluppo di progetti di natura culturale, volti a favorire il dialogo tra le nazioni. Il mondo della creatività digitale rappresenta per Fabrica una dimensione da indagare con curiosità, con l’approccio dell’esploratore alla ricerca di nuove frontiere. Il desiderio di condividere e dialogare apre nuove opportunità di comunicazione dischiude scenari assolutamente nuovi ed avvincenti per chi voglia confrontarsi con le realtà del social networking e del web 2.0. Dal 1994 Fabrica ha ospitato oltre 500 giovani provenienti da tutto il mondo e reclutati nelle università più prestigiose e segnalati dalle personalità più significative del mondo dell’arte e della comunicazione. Il team di tutor ed educatori che assiste gli allievi è composto da professionisti del settore, che tramite metodologie altamente innovative e coinvolgenti stimolano ed incoraggiano i ragazzi a realizzare i loro progetti.

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2.3 Le figure professionali

Schema organizzativo progetto

La direzione del progetto è stata svolta dal rappresentante di Formazione Unindustria Treviso che possiede un’ampia esperienza sulle tematiche formative, organizzative e relazionali. Questa funzione strategica per la riuscita del progetto, è stata in grado di garantire, in un sistema di obiettivi multipli, il monitoraggio delle diverse variabili e la soluzione delle criticità emerse nell’andamento dell’attività didattica.

Le figure professionali coinvolte nel progetto sono stati docenti e consulenti provenienti dal mondo della consulenza e delle imprese, al fine di favorire la trasmissione di competenze qualificate ed immediatamente spendibili nel mercato del lavoro. I docenti sono stati suddivisi tra junior, middle e senior, privilegiando di volta in volta le competenze professionali, l’esperienza, la propensione all’innovazione in relazione alle UFC oggetto di formazione. Ad integrazione / rinforzo di queste figure si sono collocati i referenti aziendali che con il loro apporto professionale hanno trasmesso ai giovani le “vision” e le conoscenze scientifiche che rendono possibile l’inserimento lavorativo e / o l’avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale.

Direzione FUT

Le imprese partners operative del progetto, tramite la loro collaborazione hanno messo a disposizione know how specifico tale da agevolare il raggiungimento degli obiettivi progettuali ed innalzare nel contempo la qualità dei prodotti realizzati nell’ambito del percorso formativo. I partners aziendali hanno messo a disposizione la “storia e la cultura aziendale”, gli spazi e l’opportunità di sperimentare sul campo i contenuti e le abilità acquisite nel percorso formativo. La collaborazione con altre figure professionali presenti in impresa, ha arricchito l’esperienza dell’allievo che ha potuto confrontarsi con la comunità dei tecnici qualificati, con problematiche concrete ed imprevedibili, con la vita reale del mondo del lavoro, per mettersi in gioco sul lavoro.

La figura di supporto alla docenza ed agli allievi, sono stati i tutor corsuali, che hanno messo a disposizione le proprie competenze relazionali ed organizzative per favorire lo svolgimento delle singole UFC impegnando risorse materiali ed immateriali tali da agevolare la soluzione di tutte le criticità che sono emerse durante il percorso formativo. Il coordinatore è la figura di riferimento per la gestone operativa del progetto. Possiede competenze qualificate per operare in rete con le altre risorse del progetto in ambito didattico e tali da integrare le diverse professionalità nella logica del processo per garantire l’integrità degli obiettivi formativi.

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DocentiProfessionisti

Coordinamento didattico

Amministrazione

PARTNER OPERATIVI

ALLIEVI

PARTNER AZIENDALI

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3.1 Motivazione intervento e rilevazione dei fabbisogni:

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Il PROGETTO SOCIAL MEDIA MANAGER 26

Il crescente interesse verso il marketing on line e i Social Media nasce dalla necessità delle imprese di far emergere quel capitale di conoscenza che possiedono e che risiede nell’intelligenza collettiva di dipendenti e clienti, per far nascere innovazioni e buone idee necessarie a competere con successo nel contesto economico sempre più dinamico e turbolento. In questo senso i Social Media intervengono come tecnologie abilitanti a connettere le persone e a creare spazi creativi di interazione e comunicazione in cui idee e conoscenza hanno migliori opportunità di emergere in modo organico, rendendo l’intera organizzazione più agile, flessibile e innovativa. Blog, wiki, social network, strumenti di posizionamento on line (oggi rinominate tecnologie web 2.0) diventano centrali nel processo di creazione del valore e di circolazione delle idee, motori per l’innovazione e per competere con successo. Inoltre in un contesto globale e in continua evoluzione anche il brand diventa sempre più partecipato e la gestione del brand diventa oggi un’attività collettiva. Il brand smette di essere un prodotto/servizio, per incorporare un ecosistema di valori e di identità. Il consumatore non solo tenderà ad identificarsi in questi valori, ma grazie agli strumenti a disposizione è oggi in grado di contribuire attivamente alla loro creazione. Diventa quindi importante strutturare un percorso di apprendimento che formi personale con competenze specialistiche da inserire in azienda.

3.2 Obiettivi formativi L’intervento formativo ha l’obiettivo di rispondere da un lato alle esigenze delle aziende del territorio di preparare professionalmente giovani da inserire nei diversi contesti aziendali con competenze specifiche in materia di marketing on-line, dall’altra alle richieste dei giovani orientati ad acquisire una professionalità relativa alle nuove tecnologie Web 2.0 e competenze spendibili sul mercato del lavoro. Il percorso formativo costituisce quindi il tentativo di coniugare la domanda e l’offerta di competenze, fungendo da catalizzatore del rinnovamento, della crescita e dello sviluppo sia per il sistema imprenditoriale (attraverso il possibile inserimento di figure qualificate) che per il sistema sociale (attraverso un upgrading delle capacità professionali degli individui). Gli obiettivi del progetto trovano fondamento in una logica centrata sull’apprendimento, ossia su un approccio che valorizza le caratteristiche individuali degli allievi e centra la propria attenzione sui risultati del processo formativo. Si tratta di adottare un’ottica orientata al learning (apprendimento) anziché al teaching (insegnamento): l’enfasi non viene posta solamente sulle discipline da insegnare o sulle conoscenze da trasferire, diventa infatti rilevante la focalizzazione su ciò che l’individuo apprende, sul suo sviluppo professionale e sull’accrescimento delle sue competenze.

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3.3 Articolazione didattica

3.4.1 Il project work: la creazione di un blog dedicato

Il percorso formativo proposto è stato strutturato in UFC relative a temi trasversali quali organizzazione, sicurezza, inglese, e UFC più tecniche su marketing e social media. Di seguito riportiamo una tabella riepilogativa con tutte le UFC. Tabella 2 N° UFC

Titolo

Durata in ore

1

Imprenditorialita’ e cultura d’impresa

40

2

Inglese

32

3

Sicurezza nei luoghi di lavoro

12

4

Marketing e comunicazione

88

5

ICT e panoramica su strumenti web

80

5

Brand management

24

6

Marketing, posizionamento sui motori di ricerca e ottimizzazione (SEO)

64

7

Web

64

8

AdWords, Analitycs e strumenti di analisi web (SEM)

64

9

Social media e buzz -

56

10

Brand reputation e PR online

11

Totale teoria

500

Stage

400

3.4 La formazione in aula L’attività d’aula si è svolta nel periodo 31/03/2011 – 14/10/2011 con il coinvolgimento di 24 professionisti. Nell’ambito delle lezioni giornaliere si sono alternati momenti didattici teorici, esercitazioni pratiche, simulazioni e project work, dove gli allievi in gruppo e individualmente hanno applicato i contenuti di quanto appreso.

Lo scopo L’idea di creare un blog è nata per permettere agli studenti del corso di mettere in pratica e integrare i principi e i contenuti sviluppati nei diversi moduli specialistici del corso. Creare un blog invece che un sito permette di sviluppare contenuti online, focalizzandosi su temi d’interesse senza dover scontrarsi con complicati linguaggi di programmazione per la creazione di pagine web. Inoltre i post creati nel blog sono adattabili ad una condivisione attraverso i vari social network nei profili personali, innescando così una diffusione virale dei contenuti. Altra considerazione non poco importante riguarda il fatto che il blog poteva rappresentava uno strumento per veicolare informazioni sugli allievi, sui loro interessi, rappresentando così un ottimo biglietto da visita virtuale sulle loro competenze in merito agli argomenti trattati. La preparazione La creazione del blog è stata preceduta da un’attenta valutazione di vari aspetti quali: • la decisione dei nostri valori • la scelta del target e lo studio della cultura collegata • l’analisi dei fattori critici per il successo • la scelta di un nome e la creazione del logo I valori Decidere quali fossero i valori che si volevano trasmettere è stata la prima parte del lavoro, poichè era fondamentale capire che messaggio gli allievi avrebbero voluto veicolare con le loro creazioni. Grazie ad un brainstorming di gruppo i valori sono stati definiti come segue: • Condivisione: valorizzare lo scambio di risorse e conoscenze • Proiezione al futuro: essere ambiziosi per realizzare i nostri sogni • Intraprendenza: saper ideare e gestire liberamente progetti e idee • Dedizione: agire con passione • Socialità: soggetti appartenenti alla sfera di persone che generano emozioni e sentimenti • Audacia: capacità di cogliere le sfide anche in modo sfrontato • Elasticità: capacità di adattarsi e contribuire in modo proattivo a contesti e scenari

I componenti dei gruppi di lavoro si sono alternati nei diversi ruoli previsti dall’esercitazione. Le attività didattiche hanno lavorato sull’assunzione di responsabilità del singola persona, richiedendo nel contempo creatività e innovazione. Gli allievi hanno risposto con partecipazione ed impegno alle richieste dei docenti, entrando nello spirito del progetto: un esempio concreto lo hanno dato nella creazione del blog – di gruppo.

La scelta del target e della cultura collegata Potenzialmente il blog è uno strumento fruibile da tutti, in quanto non vengono discussi temi particolarmente complicati, ma considerando il focus degli argomenti che si volevano trattare il target privilegiato è stato così definito: Direttori Marketing e web marketing, dirigenti d’azienda, reparti IT e creativi, public relations, stampa e comunicazione. La cultura di riferimento perciò è rappresentata dal territorio trevigiano, caratterizzato da PMI fortemente legate alla tradizione e basate sulla velocità di risposta del processo clientefornitore e con un’innata predisposizione alla collaborazione e all’innovazione. La condivisione, la rete e il network fanno da volano in un’economia territoriale come questa: l’ambiente dinamico e flessibile si fonde con un radicato spirito imprenditoriale da cui i giovani non sono esclusi.

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L’analisi dei fattori critici per il successo A questo punto è stata posta la seguente domanda: Perchè voi dovreste essere migliori di altri nella creazione di un blog, visto che ne esistono già molti che trattano argomenti simili? Rispondere a questa la domanda ha portato gli allievi a redigere i fattori critici di successo, dalla cui analisi sono risultati diversi aspetti: • Questo blog è un Team Work • Gli autori sono Giovani e dinamici • Lavorano con Passione • Conoscono l’importanza della Condivisione • C’è a disposizione una buona Rete Sociale • C’è una commistione di Competenze Eterogenee • Credono nell’Innovazione

La realizzazione Il blog è stato realizzato su piattaforma wordpress su un dominio messo a disposizione da Formazione Unindustria Treviso.

La scelta di un nome e la creazione del logo Anche per la scelta di un nome è stata utilizzata la tecnica del brainstorming: l’obiettivo era scegliere un nome che fosse evocativo per i valori da condividere e per i contenuti che si sarebbero pubblicati.

Nel blog creato è stato scelto un tema per rendere più accattivante la navigazione, che rispecchiasse un ideale di semplicità e chiarezza. Sono poi stati installati dei plugin aggiuntivi per la condivisione social, per facilitare l’inserimento dei commenti e per migliorare l’indicizzazione del sito internet nei motori di ricerca. Le ottimizzazioni tecniche sono state possibili grazie alla collaborazione con lo staff di Formazione Unindustria Treviso che si è dimostrato molto disponibile alle richieste dell’aula.

Il risultato è stato: “Social Word of Mouth” perchè significa “passaparola” in inglese e rappresenta la volontà del gruppo di diffondere i loro contenuti a tutti.

Dal punto di vista tecnico è stato scelto di utilizzare WordPress in quanto rappresenta una piattaforma che permette di focalizzarsi sui contenuti tralasciando i dettagli tecnici. Inoltre WordPress è distribuito con licenza opensource e perciò utilizzabile gratuitamente e liberamente. Ottimizzazione tecnica Per l’aspetto grafico esistono una moltitudine di temi alcuni scaricabili liberamente, altri a pagamento per migliorare l’interfaccia utente e l’usabilità del sito da parte degli utenti.

La struttura del blog E’ stato infine deciso di strutturare il blog in diverse sezioni più una pagina di presentazione degli autori. Sono presenti 5 categorie: • Marketing • Web 3.0 • Unconventional • Musica • Eventi A tutti i partecipanti del corso è stato richiesto di partecipare con dei loro contributi creando dei post sugli argomenti preferiti, mantenendo però un’attinenza con i valori e le tematiche generali del blog.

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LO STAGE

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Lo stage si propone come ulteriore strumento per l’apprendimento di comportamenti ed abilità agite sul campo, come stimolo per confrontarsi con il sistema economico produttivo. Durante la permanenza in azienda, l’allievo sperimenta pratiche di lavoro, approfondisce condizioni o aspetti specifici relativi ad applicazioni disciplinari, implementa nella realtà aziendale le competenze acquisite durante la fase teorica e sviluppa nuove abilità e competenze specifiche. Lo stage perciò favorisce l’inserimento attivo dell’ allievo in un contesto diverso da quello “protetto” dell’aula, agevolando la sperimentazione e il miglioramento delle capacità creative, comunicative, relazionali ed organizzative. Le attività di stage sono state realizzate all’interno di aziende in possesso di know how qualificato tale da garantire l’acquisizione di competenze innovative che hanno completato ll percorso formativo. Tali aziende hanno aderito in qualità di partner di progetto. L’attività di stage si è realizzata dal 05/07/2011 al 07/10/2011 in aziende dislocate nella provincia di Treviso. Le aziende ospitanti appartengono sia al settore produttivo che al mondo del terziario. La collocazione degli allievi all’interno delle aziende è avvenuta principalmente nelle aree Marketing, ICT, commerciale e gestione della clientela. Le attività svolte in azienda hanno interessato la creazione di siti web, la gestione dei blog, lo sviluppo di analisi di marketing tramite WEB 2.0, sviluppo prodotto e R&D. Attraverso lo stage, gli allievi hanno potuto : • lavorare in una organizzazione complessa, • interagire con i diversi ruoli aziendali • conoscere l’organizzazione d’impresa nella sua complessità • applicare in situazioni operative le conoscenze tecniche, le abilità organizzative, le capacità comunicative e relazionali sviluppate durante la fase d’aula; Il percorso formativo nel suo complesso ha avuto un esito al quanto positivo, come si evince dalle descrizioni degli allievi al termine dell’esperienza di stage.

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4.1 Le aziende coinvolte e l’esperienza di stage raccontata dagli allievi FOVAL SRL L’azienda fabbrica e vende occhiali innovativi per i consumatori più attenti di tutto il mondo. Collabora inoltre con product designer ed aziende design oriented che sviluppano nuove collezioni e concetti di occhiali da vista e sole. “Personalmente ho lavorato con tutti i maggiori social network: fb, twitter, flickr e youtube. li ho utilizzati soprattutto per pubblicizzare, a livello gratuito, un prodotto specifico della mia azienda e da questi siamo riusciti ad ottenere dei feedback quali commenti su fb, nuovi follower su twitter, visualizzazioni di foto su flickr e di vidieo su youtube. In più ho creato un profilo “vetrina” su about.me, il quale, verso la metà del secondo mese di stage, stava portando più visite rispetto a quelle programmate.” - Alessandro Rigato Golf & Leisure Experiance Discovering Veneto Golf & Leisure Experience rappresenta una D.M.C. (Destination Managment Company), tour operator incoming della Marca Trevigiana. E’ inoltre partner del Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, che grazie alla vasta rete di consorziati, permette di offrire servizi, sia per clientela individuale sia per gruppi di diversi target, con una particolare attenzione per gli appassionati di Golf. Grazie a questa partnership partecipano all’organizzazione della prestigiosa Coppa internazionale “The Veneto Fine Wine & Cuisine Golf Tour”. “Nel corso del mio stage in azienda ho utilizzato prevalentemente Facebook come social network. L’uso di questo portale è rivolto in particolar modo all’inserimento delle attività che l’azienda propone e alla creazione di eventi. In seguito al continuo monitoraggio e alla continua presenza si sono riscontrate numerose risposte, interazioni ed una maggiore partecipazione alle attività proposte. Questo dimostra il potere che i social network hanno acquisito negli ultimi anni, tale da incrementare le adesioni, grazie anche al passaparola e all’influenza che riescono ad esercitare.” - Martina Follador NOI 95 E’ un marchio ombrello promosso da Artigianato Trevigiano che vede coinvolte le Piccole Medie Imprese locali della provincia di Treviso. Il marchio appartiene al portale e-commerce www.noi95.com (visibile da luglio) che permette alle imprese di tutti i settori di vendere i propri prodotti sia verso il mercato nazionale che verso l’internazionale. “Facebook e YouTube sono stati i social network più utilizzati. Il primo per generare contenuti e condividerli nella rete attraverso la creazione di una Fan Page aziendale, il secondo utilizzato per condividere video che riportano alla Mission dell’azienda: generare emozioni legate al nostro territorio. E’ state data possibilità possibilità ad ogni aziende di creare piccoli “clippini” di 30 secondi, puntando sul lato emozionale legato alle radici della marca trevigiana e la passione che ogno persona in azienda trasferisce nel proprio lavoro.” - Marco Garbin

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TSW Srl Nata nel 1997, TSW oggi è la Search Marketing Company che condivide con i clienti l’obiettivo di curare la relazione con i propri utenti lungo tutto il processo di conversione: dalla visibilità sul web alle relazioni di qualità, dai contatti a risultati misurabili e duraturi. “Lo stage mi ha permesso di approfondire l’utilizzo di Facebook dal punto di vista dell’Advertising. Le campagne sul social network permettono di mostrare inserzioni pubblicitarie agli iscritti, consentendo di delineare un target molto mirato, sia in termini geografici che demografici. Questo grazie ai numerosi dati presenti nei profili degli utenti che diventano preziose informazioni nel momento in cui l’azienda sceglie a chi rivolgere i propri prodotti o servizi. È possibile infatti raggiungere un target specifico, profilato in base anche agli interessi, all’età, al sesso, alla situazione sentimentale e al livello di educazione. La targetizzazione mirata consente di aumentare la redditività dell’advertising, evitando sprechi in clic da parte di persone non interessate. “ - Isabella Polo LITHOS Studio Lithos nasce nel 1994 per iniziativa di Rui Albino. L’azienda oggi si presenta in 3 aree di competenza: - strategie per vendere - comunicazione per motivare - strumenti per convincere In quest’ultima area Lithos ha conquistato una leadership nell’ ambito della realizzazione degli strumenti di comunicazione cartacei e digitali in modalità automatica, partendo da base dati del cliente Durante la mia esperienza di stage sono stato amministratore la pagina di Facebook dell’azienda. Ho avuto modo di monitorare l’engagement degli affiliati della pagina, aumentare le connessioni con altre pagine e verificarne l’andamento complessivo. Ho inoltre creato le tab personalizzate per rendere accattivante la pagina Facebook per i nuovi visitatori. - Alberto Buora WORKSTATION Srl Workstation è general contractor di allestimenti professionali. Si eseguono progetti chiavi in mano di allestimenti ex novo e ampliamenti e riorganizzazioni di lay-out esistenti. WorkStation collabora con architetti, progettisti e direttori lavori con un’ampia gamma di competenze, una dinamica organizzazione interna, una grande flessibilità operativa e svolge la propria attività nel rispetto delle specifiche di progetto, dei tempi e dei costi concordati. “Grazie all’esperienza fatta in stage posso affermare con sicurezza che la figura del social media manager in azienda è molto importante. Durante il mio operato ho utilizzato i principali social network come facebook,linkedin, youtube, twitter per aumentare la visibilità dell’azienda e i risultati si sono visti. L’azienda in questione si occupa di contract di allestimenti professionali, uffici direzionali, spazi commerciali, i social media sono stati fondamentali per far conoscere questo tipo di attività.Tramite youtube sono stati inseriti nuovi video inerenti alle realizzazioni fatte e all’arredo venduto dall’azienda dando modo al possibile cliente di osservare e contemplare il servizio offerto. Il sito aziendale fatto in wordpress è stato costantemente aggiornato da articoli giornalieri riguardanti i temi trattati dall’azienda come ad esempio il design e la sostenibilità, tali articoli

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sono stati sucessivamente lanciati e resi visbili a tutti grazie a facebook e twitter. Utilizzando queste nuove strategie e i social media l’azienda non ha voluto solo vendere o raccontare se stessa ma è diventata un raccoglitore di informazioni, di novità, facendosi così conoscere indirettamente da più utenti e abbandonando lo stereotipo della classica azienda veneta interessata solo al profitto e alla produzione.” - Veronica Montesel ROSSIGNOL LANGE Azienda leader nel settore calzature sportive e abbigliamento da montagna. Tra i suoi marchi più prestigiosi Risport è il marchio leader a livello mondiale nel settore dei pattini professionali da ghiaccio e a rotelle, che si contraddistingue per il design e l’alta qualità dei propri prodotti, interamente “made in Italy”. Per quanto mi riguarda, ho avuto modo di sperimentare sul campo tutti i maggiori Social Network, ma a mio modo di vedere, il canale con più potenziale da sfruttare è sicuramente Youtube, il quale permette di caricare spot pubblicitari, recensioni, presentazioni che consentono all’utente di seguire passo dopo passo tutte le attività riguardanti un determinato marchio, favorendo così un rapporto di totale fidelizzazione con il cliente, che in un certo senso si sentirà “parte della famiglia”.- Giorgio Danella STUDIO CAVALLO 21 STUDIO CAVALLO 21 opera nel settore della progettazione architettonica e il restauro, Design,Grafica pubblicitaria,Pittura.Si collabora con Aziende esterne per lo sviluppo dei prodotti , dalla prototipazione alla industrializzaione del prodotto stesso . “In azienda ho notato come siano fondamentali e utili i social network, personalmente ho lavorato con quelli più conosciuti come Facebook, Twitter, Flickr, Linkedin. Ho lavorato presso uno studio di un architetto quindi era molto importante fare una sorta di personal branding. Ho avuto ottimi riscontri nei vari profili social network da me creati, specialmente su Flickr che come ben sapete è un social che ti permette di farti conoscere inserendo foto e immagini di te, dei tuoi amici, dei tuoi lavori ecc.. Ho riscontrato che in un mese di lavoro avevo già 2000 visualizzazioni.Ho creato anche un Blog personale nel quale all’interno scrivevo post riguardanti i suoi lavori, così le persone potevano tranquillamente vederli e commentarli, riscontro positivo: 850 visite in un mese. Per concludere, posso dire che sono molto contento dei miei risultati, e spero che in un futuro possano servire per poter migliorare il lavoro di molte persone.” - Massimo Viotto CLAIM NET Società appartenente a Claim branding value, dedicata ai progetti internet e a tutti gli strumenti di marketing digitale. Nata nel 2000 come web agency si è fin da subito caratterizzata sul mercato per l’approccio metodologico e creativo ai progetti. Le nuove prospettive del web 2.0, le iniziative e i processi di CRM nonchè le nuove forme di marketing sociale e virale hanno preso forma in progetti ad alto valore aggiunto principalmente per clienti ed aziende che sposano l’innovazione e la creatività come valori di differenziazione. “Ho utilizzato i social come strumento d’ascolto delle conversazioni dei pubblici. Per capire cosa cerca l’utente (potenziale cliente) bisogna saperlo ascoltare e uno strumento è facebook. Analizzare le conversazioni, capire cos’è gradito o meno, riconvertire i feedback ottenuti servono a pianificare la strategia. - Camilla Bortoluzzi

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ATON Spa Leader in Italia nel mercato dell’Enterprise Mobility e della tecnologia RFID, l’azienda ha maturato oltre vent’anni di esperienza nel settore Wireless e Mobile Computing fornendo soluzioni strategiche e servizi per i mobile worker impegnati nella gestione informatizzata di tutte le fasi della Supply Chain (produzione, logistica e distribuzione) e nelle applicazioni di Field Force Automation. L’azienda si propone come system integrator in grado di offrire analisi, progettazione, sviluppo software, roll out e servizi di consulenza e maintenance per la gestione completa del mobile computing (security e device management, database periferici e di sincronizzazione, comunicazioni e wireless networking). “L’utilizzo dei Social nell’azienda in cui prestavo servizio era per mostrare i casi di successo che l’azienda era riuscita a fare. Inizialmente si utilizzava, tramite il blog aziendale, un semplice testo in cui si descrivevano le necessità dell’azienda cliente e come la Aton aveva risolto i problemi; poi ci si è resi conto che molte volte, le video interviste davano risultati migliori, ed allora si è cominciato ad intervistare i clienti. Il canale youtube da lì ha avuto un aumento di visite creando una buona e sana pubblicità all’azienda.”- Matteo Pretotto F.LLI BISOL Società operante nel settore del commercio all’ingrosso di attrezzatura per l’edilizia dal 1960; è presente sul territorio con due sedi (Follina e Conegliano) e con una rete di agenti in tutto il Triveneto. “Durante lo stage in azienda, operante nel settore della vendita e noleggio di materiale edile (gru, betoniere, ponteggi, escavatori), abbiamo ideato un blog per aumentare la visibilità del brand aziendale. Il blog viene continuamente aggiornato da nuovi articoli scritti dai dipendenti stessi su nuove normative, promozioni, nuovi prodotti o nuovi corsi che vengono tenuti. Ogni articolo ha la possibilità di essere commentato dagli utenti, un sistema per cercare di coinvolgere gli stessi. Tutti i nuovi articoli inseriti nel blog vanno a finire in maniera automatica su facebook e twitter dando la possibilità a tutti gli utenti di seguirci anche nei social network, anche se l’utilizzo dei social in un’azienda edile non ha risultati considerevoli perché viene preferita una newsletter spedita per email al cliente. Abbiamo utilizzato un canale youtube per caricare i vari filmati poi riportati anche nel blog per rendere lo stesso più dinamico.” - Dario De Negri “Durante lo stage abbiamo creato un blog di informazione per una ditta di rivendita di escavatori di materiale edile con lo scopo di rinnovare l’immagine dell’azienda e rendere i clienti più interessati a visitare i siti aziendali. Abbiamo completato la sua strutturazione con l’utilizzo di Twitter , Facebook e You Tube. I primi due sono serviti per diffondere le notifiche dei post in modo alternativo e complementare alla newsletter aziendale, il tutto per rendere più visibile il blog stesso . Il canale You Tube è stato invece un mezzo utilissimo per poter inserire video nei post e quindi rendere il sito più di natura multimediale. Invece del blog avremmo potuto utilizzare in modo più intensivo la pagina Facebook, ma non lo abbiamo fatto per due motivi: scarso utilizzo del social network stesso da parte di clienti/ fornitori nelll’ambito dell’edilizia. ridotta possibilità di personalizzazione della grafica dello stesso.” - Marco Miccoli

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C AP. 5 VALU TAZI O N E & DI FFU SI O N E

Le attività di diffusione

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VALUTAZIONE & DIFFUSIONE 38

La promozione delle opportunità offerte dal progetto sono iniziate già con la fase di analisi dei fabbisogni formativi che ha permesso di contestualizzare l’intervento proposto coinvolgendo le figure professionali delle aziende del territorio. In questa prima fase con le aziende partners di progetto si sono analizzate le competenze professionali richieste dalla figura del social media manager, e quale percorso formativo sviluppare per conseguirle. Successivamente all’approvazione del progetto da parte della Regione Veneto si è provveduto a dare enfasi alle azioni formative rivolte ai giovani disoccupati, tramite la pubblicazione di articoli sui maggiori quotidiani locali e azioni promozionali che si sono concretizzate con banner sulla home page del sito di Formazione Unindustria, di Unindustria Treviso e Treviso oggi, co n spedizione di newsletter e la divulgazione di locandine presso il centro per l’impiego, città dei mestieri e gli informagiovani del territorio. Tutto ciò con l’obiettivo di informare il più alto numero di giovani. Al termine del progetto si è prodotto il presente opuscolo divulgativo in merito alle attività di progetto ed ai risultati della formazione.

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5.1 12 domande sui Social Media: gli allievi rispondono 1. Come sfruttare le nuove tecnologie di comunicazione? Le nuove tecnologie sono poliedriche e possono essere sfruttate sotto ogni aspetto: ludico, didattico, informativo, relazionale e di business. Inizialmente si ha un approccio di tipo ludico: web, social e blog si utilizzano per curiosità come passa tempo. Ma poi ci si accorge che hanno delle potenzialità: sono veri e proprio strumenti che non solo accorciano le distanze ma allargano le conoscenze e i contenuti. E proprio tali contenuti sono creati dall’ utente per condivisione e scambio di know how. Possedere uno smartphone non vuol dire essere alla moda ma significa essere interattivi, mettersi in relazione con il mondo, lavorare a distanza. Alla domanda come sfruttate le nuove tecnologie rispondo: non abbastanza. Le potenzialità dei social sono infinite e per conoscerne i limiti e i confini ( non ancora tracciati) bisogna provarli. - Camilla Bortoluzzi

2. Quale opinione avete delle nuove tecnologie di comunicazione? La comunicazione non ha più confini, ne spaziali, ne temporali: Tutto è immediato e dovunque. Gli innumerevoli strumenti che abbiamo oggi a disposizione possono lasciarci spaesati ma imparare ad usarli è la sfida che ci viene richiesta perchè ci permettono di avere un’arma in più nel panorama di un mondo sempre più interconnesso con la rete globale. Per esempio la comunicazione a livello globale e istantanea è anche l’arma che ha permesso l’organizzazione e la diffusione di informazioni in tempo reale delle guerre civili nell’area del Nord Africa. La ricerca di una democrazia, di un mondo idealmente migliore sono stati portati avanti grazie all’uso di strumenti come Twitter che ha permesso di essere in collegamento sempre e dovunque con potenzialmente chiunque nel mondo. Usare le nuove tecnologie di comunicazione significa smettere di pensare a queste come ad un estensione degli strumenti tradizionali, e a vederle sotto una nuova luce. Soprattutto le aziende dovrebbero cambiare il modo di interagire con il cliente. Non è più il cliente che cerca l’azienda ma è l’azienda che deve seguire i propri clienti nei luoghi (online e offline) in cui si ritrovano. Non solo l’utilizzo degli strumenti cambia, ma cambia anche il paradigma della comunicazione: le strategie di comunicazioni tradizionali non sono idonee ad essere portate pari pari sul web, ma deve essere completamente riconsiderate. Abbiamo molto da imparare dai giovani che sono cresciuti insieme ad internet, i nativi digitali, poichè per loro utilizzare le nuove forme di comunicazione è naturale ed immediato, e dovrà essere così per tutti, per raccogliere la sfida che un mondo globalizzato e interconnesso ci sta ponendo. - Alberto Buora

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3. Cosa pensi dell’advertising sul web? L’advertising sul web è una naturale evoluzione del modo di fare pubblicità; infatti in passato erano radio e TV a farla da padroni nel mondo dei mass media, oggi invece, questi network tradizionali stanno perdendo via via sempre più attendibilità e capacità di attrarre l’attenzione degli utenti a scapito della maggior apetibilità e interattività che il mondo di internet può offrire, ragion per cui è diventato fondamentale per una qualsiasi attività che necessiti di visibilità assicurarsi una presenza di rilievo nella rete. Il web advertising inoltre offre la possibilità di sfruttare l’immenso lavoro dei motori di ricerca (Google in particolare) o dei portali che vendono gli spazi, permettendo di personalizzare al massimo la pubblicità, dando cioè l’opportunità alle aziende di selezionare la posizione geografica, il target sociale, l’età o il sesso degli utenti a cui rendersi visibili, eliminando il più possibile gli sprechi di denaro. La pubblicità in rete dunque diventerà uno strumento sempre più indispensabile per le aziende in quanto permetterà la diffusione del “micromarketing” di tipo “one to one”, ovvero personalizzabile da persona a persona. - Giorgio Danella

4. E del social network marketing? Penso che il social network marketing sia la nuova frontiera della comunicazione, molto utilizzata dalle aziende per aumentare la loro visibilità, per accrescere il loro business e per ottenere un maggiore posizionamento. Rappresenta una risorsa grande, nuova e diversa per il raggiungimento di un target sempre più ampio, grazie anche ad una comunicazione personalizzata ed efficace. Sono dunque cambiate le relazioni tra le aziende e il pubblico: ora sono gli utenti stessi che diventano dei veri e propri elementi attivi, scambiandosi informazioni, parlando in rete di brand e prodotti e ne determinano il successo, non solo con l’acquisto, ma anche attraverso il passaparola online. Oggi la visione di target si può allargare alla visione di “ecologie” dove è possibile una maggiore interazione con il cliente. L’azienda si basa sempre di più sulla soddisfazione delle esigenze del consumatore e si può parlare di collaborazione e partecipazione nella creazione del prodotto. - Martina Follador

5. Come credi si svilupperà nel prossimo futuro l’approccio delle aziende alla rete, in termini di opportunità di business? Lo scenario attuale è caratterizzato da una crisi economica che porta le piccole e medie imprese (PMI) a cercare di essere sempre più competitiva per poter sopravvivere. L’attività di ognuna di esse, tuttavia, non riguarda soltanto l’ambito territoriale, ma allarga i confini grazie alle nuove opportunità che la rete offre (si pensi che un’azienda con i social network può “arrivare” in qualunque parte del mondo). Essa può fornire un validissimo supporto alla piccola media impresa del territorio tradotto in termini di visibilità, creazione di contenuti, competitività e creazione di nuove opportunità. Con il web 2.0 tutto questo è possibile attraverso

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una buona strategia di social media marketing. Come? L’ opportunità di business si crea dapprima con un buon posizionamento on line per l’azienda e la formazione di una valida brand reputation, (ascoltare ed interpretare ciò che il cliente desidera con un un dialogo aperto ed informale). Stabilita questa prima importantissima fase, le svariate attività di business che concede la rete sono molte: entrare a far parte di portali e-commerce, creare per conto proprio un’attività commerciale on-line accattivante sia BtoB che BtoC, che sappia attirare i clienti e li faccia arrivare a ciò che desiderano senza perdite preziose di tempo, ma anzi stabilendo con loro dei feedback, utili a generare quel passaparola che è prerogativa essenziale del web-marketing. - Marco Garbin

6. Ritieni che un imprenditore dovrebbe investire sulla visibilità della propria azienda in internet? Investire nella visibilità su internet può essere di grande aiuto sia dal punto di vista del marketing che delle public relationship. Come marketing può servire a rendere conosciuti i i brand a un livello globale e quindi aiutare a raggiungere nuovi segmenti di mercato appetibili che altrimenti rimarrebbero sbocchi inutilizzati, tenuto conto che oggi molti consumatori preferiscono cercare online per nuovi prodotti invece di recarsi in un punto vendita. Può essere utile altresì per il lancio di nuovi brand la cui notorietà può essere diffusa in modo più veloce rispetto ai mezzi tradizionali. L’applicazione comunque più interessante è quella per le pubbliche relazioni in quanto internet e i social network consentono di creare un efficace social crm (customer relationship management), ossia di creare una relazione continuativa e non contingente alla vendita di prodotto con i clienti. Tale relazione può fornire un feedback in tempo reale importantissimo per migliorare i prodotti e servizi correlati dall’impresa , cosa che sarebbe altrimenti possibile solo ex post tramite ricerche di mercato che il più delle volte sono già vecchie quando vengono ultimate. L’unica accortezza da avere nell’utilizzo di queste tecnologie è che richiedono un costante monitoraggio della reputazione del prodotto e dell’azienda online perché i clienti possono anche sanzionare pesantemente con opinioni negative gli stessi. E’ necessario quindi che vi sia una pronta risposta positiva da parte dell’azienda in grado di dare una soluzione ai problemi e ricostruire la fiducia del cliente. Si potrebbe obiettare che la tutela della brand reputation non è una novità legata al web, esisteva già da prima ma l’utilizzo di internet fa si che l’impresa non possa più fare l’errore di delegare all’esterno le attività concernenti la stessa. L’azienda deve assolutamente occuparsi della sua immagne personalmente in maniere più attenta, dato che on line tutte le informazioni circolano molto più velocemente. In ogni caso nel complesso la visibilità in internet rappresenta una sfida su cui vale la pena di impegnarsi anche se ciò va fatto con le dovute precauzioni. - Marco Miccoli

7. L’etica, la trasparenza, la condivisione quanto sono importanti per il successo di un’azione di comunicazione sul web?

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L’etica, la trasparenza e la condivisione non sono solo importanti, sono fondamentali. Il web è un mondo virtuale ma è pur sempre gestito da persone, persone che ragionano, che giudicano e che rispondono in tempo reale, sarebbe quindi un errore agire con un comportamento poco trasparente perchè questo verrebbe subito alla luce. Il web è diverso e l’approccio quindi cambia, si legge ma non è un libro, si guarda ma non è una trasmissione televisiva, il web si esplora personalmente passando di sito in sito, di articolo in articolo, senza una direzione prestabilita. Con questa premessa è chiaro che un utente che non resta soddisfatto da un’informazione potrebbe in poco tempo smentirla trovando rapidamente controtesi e potrebbe quindi commentare negativamente la cosa. Un’ azienda decide di sfruttare il web e in particolare i social media per far conoscere la propria attività e per generare fiducia nel proprio marchio e nel proprio prodotto, tale fiducia si può generare solo dall’ascolto, dal dialogo, dalla trasparenza. La condivisione è positiva quando è trasparente ed eticamente corretta, la condivisione positiva porta a a risultati positivi perchè veri.- Veronica Montesel

8. L’utilizzo della rete può essere sufficiente a introdurre questi “nuovi valori” nel sistema economico in senso lato? Credo che la strada per un sistema economico più etico e trasparente sia ancora lunga e ricca di ostacoli. I social network, il bisogno crescente di condividere in rete informazioni e opinioni, danno semplicemente un’ulteriore input alla aziende, un segnale a mio parere forte che le cose stanno cambiando. Le persone non credono più alle pubblicità ma vogliono sapere, sono curiose e scrupolose e sanno che nella rete possono trovare le risposte che cercano da altre persone come loro che hanno usato quel prodotto o quel servizio. Niente di più affidabile! Non dimentichiamo che una cattiva reputazione oggi resta nel tempo, e a distanza di mesi, a volte anche anni, gli errori possono tornare a galla perchè il web memorizza tutto. Pertanto, etica e trasparenza non possono più essere solamente la ciliegina sulla torta, è necessario che diventino gli ingredienti principali del dessert: in pratica, il dolce non dev’essere solo bello ma anche buono. Questa nuova prospettiva, il ruolo degli influenzatori e della rete, possono aiutare le aziende a fare delle importanti riflessioni sulla via che stanno percorrendo.- Isabella Polo

9. Secondo te esistono categorie di aziende che potrebbero non avere vantaggi nell’approcciarsi ai social media? Se sì quali e perché? Tutte le aziende possono avere dei vantaggi nell’approcciarsi ai social media, soltanto che bisogna fare una selezione su quale social approciarsi e bisogna averne realmente intenzione. I social sono numerosissimi e di tutti i generi, per il divertimento, per il lavoro, per l’intrattenimento… per tutto; molte volte o viene creato un profilo su un social che non è adeguato allo standard aziendale oppure non viene curato; questo è un errore molto grosso (e purtroppo molto frequente) in quanto si rischia di rovinare l’immagine del brand abbassando la qualità del target di riferimento. Detto ciò posso dire che, se non c’è reale intenzione a mantenere un profilo “Social”, è meglio non averlo. - Matteo Pretotto

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10. Secondo te quanto può incidere la brand reputation nella performance complessiva delle aziende? Secondo me, la brand reputation incide molto sulle performance delle aziende, basti pensare alla sola definizione del termine : ”la reputazione é ciò che gli altri dicono che tu sia” e, ovviamente, questo conta quanto quello che le aziende pensano di essere. Nelle performance vengono ricordate anche tutte le situazioni a cui queste hanno preso parte, e nel caso in cui siano state negative, verranno maggiormente ricordate a danno di qualsiasi prodotto e/o evento delle aziende stesse, perché le persone, piuttosto di fare affidamento su di loro, cercheranno un’altra soluzione. Quindi, fare sempre attenzione a ciò che si fa e nel modo in cui lo si fa e cercare di inserire sempre nelle proprie azioni ciò in cui si crede perché, nel farlo, si vedranno le persone che condividono il pensiero e che parleranno bene di noi, online e offline. - Alessandro Rigato

11. Il mondo della rete e delle piattaforme di condivisione cambia e si evolve di continuo. Quanto è importante essere al passo dei cambiamenti per le aziende che investono nel web marketing? Il Web marketing può essere mirato a target specifici, colpendo dunque utenti potenzialmente interessati al prodotto/servizio offerto ottenendo in tal modo un più rapido e più sicuro tasso di trasformazione. Migliaia di utenti (Aziende, individui, professionisti, amministrazioni) che possono essere raggiunti dal messaggio mirato in quanto alla ricerca esattamente del prodotto/servizio offerto da chi fa del web marketing una ragione di essere della propria Azienda. Internet è l’unico mezzo che consente una misurabilità totale dei budget e delle campagne, minimizza le dispersioni e consente di ottenere ottimi risultati in termini di efficacia ed efficienza. I dati di crescita degli investimenti su internet dimostrano come le aziende iniziano a cogliere l’estrema importanza del mezzo Internet in termini di acquisizione di nuovi clienti, di fidelizzazione. Finisco con una citazione: “Puoi avere il prodotto migliore, ma se nessuno ti conosce come puoi venderlo?” - Massimo Viotto

12. Cosa significa/comporta per te essere un Social Media Manager?

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Il social media manager è una figura professionale che opera nel web marketing, e il suo compito è quello di gestire e far interagire l’impresa con la rete sociale. Si occupa : Di costruire assieme ai propri clienti la visibilità che l’impresa, il brand,… vuole avere nei social network (facebook, twitter, linkedin, ecc….) Inserisce nuovi articoli e contenuti aggiornati in modo continuativo aumentando la web reputation. Raccoglie i dati relativi agli accessi delle pagine, così da poter fornire rapporti adeguati sul suo operato al proprio cliente e per relativi interventi da fare per migliorare le visite.

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Coinvolgere con eventi e promozioni gli utenti del web Rispondere in modo ponderato alle critiche o alle possibili domande da parte degli utenti Della visibilità sui motori di ricerca (SEO) Della creazione di siti web (blog, forum,…..) Analisi dei possibili clienti/concorrenti dell’azienda Le sfide/problemi che deve affrontare il social media manager nel suo lavoro sono: La capacità di trasformare gli obbiettivi, che sono stati proposti dal cliente, elaborarli per poi condividerli con gli utenti nella rete sociale. La capacità di capire le problematiche social riguardo al prodotto preso in esame. Un lavoro di continua manutenzione e di ricostruzione, che comporta un regolare contatto con il cliente, come per esempio in un call center. Qui le chiamate arrivano direttamente con reclami e insulti da parte di coloro che non sono contenti del servizio offerto , questo comporta una grande carica emotiva da gestire. Cioè il social media manager deve riuscire a controllare se stesso e allo stesso tempo risolvere il problema del cliente trovando una soluzione rapida che calmi gli animi e pari il allo stesso tempo il colpo all’impresa/brand. Non esiste un corso universitario che formi la figura del social media manager. La persona, social media manager, è quella che riesce a gestire le reti sociali grazie alla sua curiosità e alla sua presenza nelle community, ha una predisposizione particolare nella relazione con le persone ed è capace di cogliere e capire i comportamenti delle gente cosa che gli permette di gestire le critiche, suggerimenti ed azioni. Il social media manager non è solo una persona che passa molto tempo nei social network che ha molti contatti o follower, come molti credono, me è colui che si relaziona con gli utenti con lo scopo di coinvolgerli e di farli partecipare alle discussioni. - Dario De Negri

LE AZIONI DI MONITORAGGIO. Il progetto durante la sua realizzazione è stato sottoposto ad azioni di monitoraggio qualitativo tramite l’analisi di indicatori di soddisfazione e partecipazione degli allievi, dei docenti degli stakeolder di progetto. Queste azioni hanno consentito di avviare azioni correttive ogni qual vota si siano rilevate criticità e fattori di disturbo alla riuscita delle attività didattiche. Parallelamente alle azioni di monitoraggio qualitativo si è sottoposto il progetto a rilevazioni di dati quantitativi – ore frequenza allievi, impegni di spesa, stato avanzamento liquidazioni, al fine di garantire il rispetto dei parametri economicifinanziari e di realizzazione previsti dalla Regione Veneto. Il progetto è terminato con l’esame finale che ha rilasciato l’attestato di qualifica a tutti i partecipanti.

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Credit Ringraziamenti Alberto Mercurio Robert Pjevalica Irene Zanatta Marziano De Piccoli (Benetton Group) Donatella Torresan (Benetton Group) Federico Mariotto (Fabrica) — Coordinatore Giuseppe Antonello — Tutor Catia Bettiol — Tutto lo staff docenti Arcolin Claudia Agnolin Samuele Bertoli Miria Bianchi Marco Bincoletto Giuseppe Dal Poz Loris De Noni Ivan Fiscato Gianluca Franchi Davide Fussi Stefania Ganzaroli Andrea Gazzola Enrico Leali Massimiliano Marchesini Daniele Maccari Silvana Marri Alessandra Mion Silvia Negro Giovanni Nordio Cristiano Paneghel Piersante Pierani Chiara Tezza Francesca Scapin Zeno Titon Fiorella —

Tutti gli allievi Bortoluzzi Camilla Buora Alberto Danella Giordo De Negri Dario Follador Martina Garbin Marco Miccoli Marco Montesel Veronica Polo Isabella Pretotto Matteo Rigato Alessandro Viotto Massimo — Confindustria Veneto Siav Vincenzo Ciccarello Anna Granata — Il libretto Testi, editing e coordinamento Michela Liverotti (Fabrica) — Fotografie Fabrica — Grafica An Namyoung (Fabrica) —

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