! ! " ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !
report
laboratorio “Territori attivi” valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento. Il turismo ambientale e culturale nell’area del cilento 25-26 marzo 2014 – Comune di Vallo della Lucania (SA)
!
!"
REPORT Laboratorio “Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento” Il turismo ambientale e culturale nell’Area del Cilento 25-26 marzo 2014 – Comune di Vallo della Lucania (SA)
SOMMARIO PREMESSA.......................................................................................................................................................... 1 1 - IL LABORATORIO “ Territori attivi nel Cilento”: Il turismo ambientale e culturale nell'Area del Cilento” ... 2
1.1 - Introduzione........................................................................................................................ 2 1.2 - I giornata di lavoro: la Fase di analisi ................................................................................... 4 1.3 - II giornata di lavoro: Definizione della strategia di intervento del progetto e fattori di rischio ......................................................................................................................................... 9 2 – Considerazioni finali................................................................................................................................... 13 ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti.............................................................................................................. 14
PREMESSA Capacity SUD è un progetto realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema" (PON GAS). Ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse del Programma, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020. La linea PROGETTARE di Capacity SUD ha l’obiettivo di sviluppare le competenze delle amministrazioni pubbliche per realizzare politiche di qualità e per attuare un miglioramento organizzativo e gestionale. Le attività aiutano le persone impegnate nelle amministrazioni a disegnare strategie per la programmazione europea 2014-2020, a progettare nuovi interventi, a realizzare azioni efficaci all’interno delle organizzazioni, a partire da obiettivi condivisi e da risultati attesi. Tutte le attività si fondano su processi collaborativi che includono diversi attori e che si realizzano con metodologie partecipative. Il lavoro viene co-progettato con le amministrazioni in base alle loro specificità e calibrato in corso d’opera a seconda delle esigenze che emergono e dei contributi che lo arricchiscono.
1
1 - IL LABORATORIO “ Territori attivi nel Cilento”: Il turismo ambientale e culturale nell’area del Cilento. 1.1 - Introduzione Il 25 e 26 marzo 2014, presso l’aula consiliare del Comune di Vallo della Lucania, si è tenuto il secondo incontro del laboratorio “Territori attivi nel Cilento” a seguito di un precedente incontro tenutosi il 22 gennaio 2014 che ha riguardato oltre alla presentazione del nuovo scenario di Europa 2020 anche l’individuazione, attraverso metodologie europee, degli ambiti di intervento su cui sperimentare progetti di sviluppo dell’area del Cilento, coerentemente alle indicazioni della Nuova Programmazione. In particolare, in quella occasione , attraverso una fase di analisi e di condivisione, la tematica che è emersa come prioritaria e che ha raccolto i maggiori consensi per avviare un percorso di progettazione partecipata sul territorio è stata quella del Turismo ambientale e culturale. L’obiettivo del workshop è stato, quindi, di ideare, con la partecipazione attiva degli attori pubblici e privati presenti del territorio, un intervento integrato di sviluppo turistico, ambientale e culturale, dell’area del Cilento. Complessivamente hanno partecipato 26 persone rappresentanti di Comuni, Parco, GAL, Tavolo delle Professionalità, Università, ecc. Per l’elenco dei partecipanti si veda l’allegato I. Il workshop, della durata complessiva di due giornate, si è così articolato: la prima giornata è consistita in una fase di analisi dei problemi che attualmente esistono nell’area del Cilento in relazione allo sviluppo del turismo ambientale e culturale; mentre la seconda giornata ha riguardato la definizione della strategia di intervento del progetto e i fattori di rischio. Ilaria Lembo, componente della task force Campania della Linea PROGETTARE di Capacity SUD, ringraziando i presenti per la partecipazione e il Presidente della “Sistema Cilento scpa”, Aniello Onorati per l’ospitalità, la disponibilità e la collaborazione dimostrata, dopo aver presentato il
2
progetto Capacity Sud – Linea PROGETTARE e il percorso che ha portato a questo incontro, illustra gli obiettivi delle due giornate di lavoro. Aniello Onorati, presidente della Sistema Cilento ribadisce il carattere strategico e paradigmatico per la nuova programmazione rivestito dalla opportunità di realizzare, con il supporto del Formez, una progettazione integrata a livello territoriale per lo sviluppo turistico dell’area del Cilento. Monica Puel, consulente Formez PA, esperta nel campo della progettazione partecipata con l’utilizzo del metodo PCM – GOPP, illustra nel dettaglio il programma di lavoro delle due giornate di lavoro il cui obiettivo finale è definire attraverso la metodologia di progettazione partecipata europea un progetto di massima per lo sviluppo turistico ambientale e culturale dell’area del Cilento.
3
1.2 - I giornata di lavoro: la Fase di analisi Nella prima giornata di lavoro, Monica Puel ha chiesto a ciascun partecipante di identificare i problemi più rilevanti che ostacolano lo sviluppo turistico dell’area del Cilento. I problemi sono stati quindi spiegati e successivamente organizzati dalla facilitatrice secondo un diagramma di causa-effetto (albero dei problemi) che rappresenta, in modo organico e unitario, l’insieme delle criticità attualmente esistenti nell’area del Cilento, nel settore del turismo ambientale e cultuale. Il risultato finale di “Quali sono i problemi che esistono attualmente nell’area del Cilento in relazione allo sviluppo del turismo ambientale e culturale è stato riportato sull’apposito tabellone per la visualizzazione (vedi Foto Albero dei Problemi 1 – 2 e 3).
Foto 1 –Albero dei problemi
4
Foto 2 –Albero dei problemi
Foto 3 –Albero dei problemi
Di seguito si riportano i risultati del lavoro del gruppo che ha individuato, come problema centrale dell’analisi, il basso afflusso turistico ambientale e culturale nel territorio del Cilento. I settori che sono stati identificati come più rilevanti e nei quali si rinvengono le cause di questa criticità territoriale sono: i trasporti, il marketing territoriale, la qualità dell’offerta turistica, l’imprenditorialità turistica, la stagionalità dell’afflusso turistico, la governance.
5
Trasporti Il basso afflusso turistico sembra innanzitutto determinato dalla difficoltà di raggiungere l’area del Cilento e, una volta raggiunta, dalla difficoltà di spostarsi al suo interno. Ciò è determinato da un servizio di collegamento ferroviario inadeguato, con una scarsa frequenza di treni, dalla difficoltà di raggiungere l’area via mare, dati gli scarsi collegamenti (e “incerti”) e dall’impossibilità di collegamenti a lungo raggio, via aerea, data la chiusura dell’aeroporto di Pontecagnano. In relazione alla possibilità di muoversi nelle aree interne, i problemi sono determinati dal fatto che i servizi di trasporto pubblico sono inefficienti e inefficaci e che le strade, in alcune zone, sono poco accessibili e, in altre, sono completamente chiuse al traffico. Marketing territoriale Il basso afflusso turistico è determinato inoltre dalla difficoltà che incontra il turista ad accedere alle informazioni sulle risorse del territorio, connessa alla difficoltà di riconoscere un’identità territoriale all’area del Cilento, poco definita e caratterizzata in tal senso. Qualità dell’offerta turistica Un ulteriore fattore che incide sul basso afflusso turistico è dato dalla scarsa qualità dell’offerta turistica. Le motivazioni di questa situazione sono molteplici: innanzitutto, gli operatori turistici non conoscono le lingue straniere, requisito essenziale per interagire con turisti provenienti dall’estero; inoltre non hanno le competenze necessarie per offrire un servizio di accoglienza di qualità e non sono in grado di sfruttare le opportunità che offrono le tecnologie digitali per la promozione turistica. A ciò si aggiunge una scarsa o nulla consapevolezza delle risorse tipiche del territorio che, se promosse adeguatamente, potrebbero divenire degli importanti fattori di attrazione. Quest’insieme di problematiche appare difficilmente superabile a causa di una scarsa motivazione, da parte degli operatori stessi, ad attivarsi per superarle e forse anche per una scarsa consapevolezza dei loro stessi fabbisogni formativi. La bassa qualità dell’offerta turistica si caratterizza anche per la difficoltà che i turisti incontrano ad accedere ad una serie di servizi, più o meno essenziali, e che vanno da un servizio sanitario che garantisca assistenza medica in tempi brevi alla possibilità di accedere ad internet. Esistono poi problemi di tipo culturale che caratterizzano la popolazione locale, poco avvezza alla presenza di turisti e quindi poco ospitale nei loro confronti. Questo aspetto si accentua maggiormente nelle aree balneari dove l’afflusso turistico del periodo estivo viene percepito come un disturbo dagli abitanti a causa della maggiore vivacità dell’area e dei problemi connessi ad un aumento della popolazione (es. rifiuti). In apparente contraddizione, ma sempre nell’ambito della cultura territoriale, emerge la criticità rappresentata dalla poca attenzione che la popolazione rivolge alla tutela del territorio che, forse, determina una fattore di emulazione nei comportamenti dei turisti, ugualmente poco sensibili a questo aspetto. Ciò sembra determinato anche da uno scarso senso di appartenenza che gli abitanti provano per la loro terra e da una sottovalutazione delle risorse territoriali. L’offerta turistica risente infine anche di una scarsa propensione all’imprenditorialità e alla cultura di impresa, intesa nei suoi molteplici aspetti di propensione al rischio, di capacità di creare e gestire rapporti di collaborazione con gli attori chiave del territorio, di propensione all’innovazione ecc. Imprenditorialità turistica L’ultimo aspetto sopra menzionato, sulla scarsa propensione all’imprenditorialità, incide ancora più fortemente sull’esistenza di una dimensione imprenditoriale nel settore del turismo ed è uno dei fattori che determinano una scarsa valorizzazione delle risorse del territorio. Guardando alle opportunità lavorative che questo settore offre e all’elevato tasso di disoccupazione giovanile, 6
emerge la difficoltà per i giovani di creare impresa per una molteplicità di ragioni che vanno dalla difficoltà di accedere al credito, alla presenza di una burocrazia complessa e farraginosa all’assenza di competenze specialistiche nel settore. Una criticità in tal senso viene rilevata nelle scuole che non formano i ragazzi alla consapevolezza del valore delle risorse locali e in particolare dei prodotti tipici. Stagionalità dell’offerta turistica Un problema che determina direttamente il basso afflusso turistico è dato dalla concentrazione della presenza di turisti nell’area esclusivamente nel periodo estivo e, in particolare, sulla costa. Questa presenza è limitata ad un periodo estremamente ristretto che va da luglio ad agosto e che complessivamente copre un periodo di circa 40/45 giorni. Governance Alla base dell’insieme delle problematiche evidenziate, si staglia un problema di governance del territorio nel quale gli attori pubblici e privati non collaborano in modo coordinato e integrato, determinando una frammentarietà e parcellizzazione degli interventi che, oltre a disperdere le risorse, ostacolano una pianificazione d’insieme dello sviluppo territoriale nel settore turistico ambientale e culturale. Una volta delineato questo quadro d’insieme delle problematiche esistenti dell’area del Cilento in relazione al turismo ambientale e culturale, Monica Puel invita i partecipanti a delineare una visione strategica condivisa dell’insieme degli obiettivi da raggiungere per aumentare il flusso turistico nell’area, durante tutto l’anno. Quest’attività ha prodotto un diagramma di causaeffetto (albero degli obiettivi) che descrive l’insieme degli interventi che è opportuno realizzare nei diversi settori per superare le problematiche identificate. Il risultato finale è stato riportato sull’apposito tabellone per la visualizzazione (vedi Foto Albero degli obiettivi 4-5 e 6).
Foto 4 –Albero degli obiettivi
7
Foto 5 –Albero degli obiettivi
Foto 6 –Albero degli obiettivi
8
1.3 - II giornata di lavoro: Definizione della strategia di intervento del progetto e fattori di rischio Nella seconda giornata di lavoro è stata ideata la strategia di intervento del progetto di massima e l’identificazione dei potenziali fattori di rischio che possono minarne il suo successo. La progettazione è avvenuta utilizzando la matrice del Quadro Logico (Logical Framework), strumento centrale della metodologia europea del Project Cycle Management, finalizzata ad ideare interventi integrati di sviluppo territoriale di qualità. Il risultato finale è stato riportato sull’apposito tabellone per la visualizzazione (vedi Tabella 1).
Tabella 1 QUADRO LOGICO “TURISMO AMBIENTALE E CULTURALE NELL’AREA DEL CILENTO” Logica di intervento
Ipotesi
Obiettivi generali
Aumento benessere
Scopo del progetto
Alto afflusso turistico culturale e ambientale nell’Area del Cilento
Risultati
Attività
del
Aumento dell’occupazion e
Aumento del reddito procapite + PIL
Aumento cultura d’impresa
Qualità dell’offerta turistica migliorata
I turisti accedono facilmente alle informazioni sulle risorse del territorio
Il turista raggiunge facilmente l’area ed è in grado di muoversi all’interno del territorio
Le risorse del territorio sono valorizzate
Offrire il pacchetto pesca-turismo
Realizzare una ricognizione e sistematizzazio ne dei dati territoriali esistenti
Collegare i piccoli porti attraverso i piccoli pescatori locali
Sostenere la creazione dell’impresa turistica giovanile
Attivazione delle Botteghe del Pescato
Incontro dei protagonisti della governance per lo scambio di informazioni e la mappatura delle risorse networking
Collegare la costa con l’interno e le aree interne con navette
Facilitare l’accesso credito
9
al
Aumento dell’attrattività del territorio
Crescita culturale, mentale
Facilitare l’accesso a Internet per turisti e operatori (banda larga)
Formare gli operatori turistici piĂš giovani su lingue straniere, accoglienza e valorizzazione delle tipicitĂ
Creare un servizio di carsharing con App (+ trasporto bagagli)
Creare un tavolo di concertazione con Parco, Sovrintendenza ed altri enti preposti
Animazione per motivare gli operatori a migliorare la loro offerta
App per conoscere tutti i mezzi pubblici operativi e gli orari
Realizzare azioni di supporto sulla burocrazia per la creazione di impresa
Creare pacchetti turistici legati al mare che offrano iniziative all’interno del Cilento Formare sulla cultura di impresa i giovani (scuole, training on the job) operatori turistici Utilizzare i Piani di Zona per telesoccorso e telemedicina Creare elisuperfici per le emergenze
10
Come si evince dallo schema progettuale, i partecipanti hanno deciso di intervenire in tutti gli ambiti di intervento emersi nella fase di analisi, eccezion fatta per l’accesso facilitato ad internet per turisti ed operatori che richiederebbe interventi infrastrutturali, quali la banda larga, che si ritengono difficilmente realizzabili all’interno del presente progetto. Inoltre, viene ricordato che esiste già un progetto al riguardo in corso di realizzazione nell’ambito della passata programmazione dei Fondi strutturali. Per questa ragione questo aspetto è stato identificato come un fattore esterno al progetto (ipotesi) che dovrà essere monitorato nella fase di realizzazione delle attività, in quanto contribuisce a garantire un’alta qualità dell’offerta turistica. Il punto di arrivo e di successo dell’intervento è dato dal raggiungimento di un Alto afflusso turistico culturale e ambientale nell’area del Cilento che, in questa fase di progettazione di massima, non è stato definito né da un punto di vista quantitativo né temporale, in quanto si è ritenuto che questi aspetti potranno essere oggetto di una successiva definizione in fase di progettazione esecutiva. I benefici socio-economici per la collettività, nel medio-lungo periodo, ai quali il progetto contribuirà sono rappresentati da un aumento del benessere, un incremento occupazionale che deriverà dall’aumento dell’afflusso turistico, un conseguente aumento del reddito pro-capite e quindi del PIL dell’area, il diffondersi di una cultura d’impresa, la maggiore attrattività del territorio nel suo complesso e una crescita culturale dovuta sia agli interventi formativi ma anche ai contatti più frequenti con persone provenienti da Paesi diversi. Per aumentare l’afflusso turistico nell’area, il progetto dovrà ottenere una serie di risultati intermedi che sono il miglioramento della qualità dell’offerta turistica, la facilità di accesso per i turisti alle informazioni sulle risorse del territorio, la facilità di raggiungere l’area e di spostarsi nel territorio e la valorizzazione delle risorse del territorio. Per migliorare la qualità dell’offerta turistica, i partecipanti hanno previsto molteplici azioni da mettere in campo. Innanzitutto si intende offrire un pacchetto di pesca turistica, in parte già esistente ma non organizzato in modo coordinato nell’area, che coniuga lo svago di una battuta di pesca con la visita di botteghe di pescato, dove si possono trovare prodotti freschi e tipici souvenir. L’attivazione delle botteghe del pescato è l’attività che permette al turista di gustare i prodotti freschi della pesca e le tipicità locali. Sono queste attività che fanno capo all’imprenditorialità privata che, nell’ambito del progetto, possono essere sostenute e coordinate nell’ambito di un disegno di sviluppo di ampio respiro. Si intende inoltre formare gli operatori turistici, giovani e adulti, su lingue straniere, accoglienza, competenze digitali, conoscenza e valorizzazione delle tipicità, in quanto questi aspetti costituiscono degli elementi essenziali per il miglioramento della qualità dell’offerta turistica. Questa formazione settoriale dovrebbe essere integrata da una formazione all’imprenditorialità, con interventi che vedono, nel caso dei giovani, il coinvolgimento delle scuole e la realizzazione di training on the job. La formazione alla cultura d’impresa rivolta agli operatori turistici già attivi, dovrebbe identificare modalità didattiche mirate che siano in grado di stimolare l’interesse, la partecipazione e l’apprendimento (ad es. con azioni di mentoring, affiancamento ecc.) di un target che può essere poco consapevole dei propri fabbisogni formativi ed è pertanto poco propenso a prendere parte ad interventi formativi. Il focus della formazione, in quest’ambito, dovrebbe concentrarsi sul miglioramento dell’accoglienza e della relazione con il cliente. Per motivare gli operatori a migliorare la loro offerta e, quindi, anche le loro competenze, si propone di sostenere la creazione di una rete tra gli operatori in modo da favorire la creazione di un sistema integrato di 11
servizi e di competenze. Questa attività può essere vista come un intervento di animazione territoriale che stimola gli operatori turistici ad offrire servizi di migliore qualità. Per garantire un’assistenza sanitaria adeguata ai turisti possono essere utilizzati i Piani di Zona per offrire un servizio di telesoccorso e telemedicina. In relazione agli interventi infrastrutturali, si prevede di creare elisuperfici per rispondere alle emergenze sanitarie (le elisuperfici hanno costi abbastanza contenuti). Poiché le aree balneari beneficiano di un maggiore afflusso turistico rispetto alle aree interne e questo provoca a volte uno stato di insofferenza degli abitanti, si prevede di creare pacchetti turistici che coniughino il soggiorno balneare con la possibilità di partecipare ad iniziative enogastronomiche o culturali nelle aree interne.
Per facilitare l’accesso del turista alle informazioni del territorio, le attività da realizzare prevedono una ricognizione e messa a sistema dei dati esistenti sul territorio (integrando eventualmente le informazioni mancanti) e una correlata collaborazione tra gli attori chiave del territorio per realizzare uno scambio di informazioni e la mappatura delle risorse.
Per facilitare l’accesso dei turisti all’area del Cilento, si propone di collegare i piccoli porti utilizzando i pescatori locali, in modo da rendere agevoli gli spostamenti lungo gli 80 kilometri di costa. Per agevolare l’acquisizione delle licenze per il trasporto dei passeggeri, può essere di ausilio il GAC, Gruppo di Azione Costiera, che può supportare finanziariamente, a tal fine, i pescatori in quanto tale soggetto ha tra le sue competenze anche quella di accedere a finanziamenti comunitari. Dai porti sulla costa può inoltre essere allestito un servizio di navette che portano i turisti verso le aree interne e all’interno dell’area del Cilento, con punti di sosta presso agriturismi o siti dove apprezzare le specialità eno-gastronomiche dell’area. Il collegamento può essere realizzato anche attraverso un servizio di car-sharing che può essere prenotato via internet, attraverso un’applicazione (App) che renda più agevole l’accesso al servizio. Considerando il fatto che esiste un turismo di nicchia che ama percorrere i sentieri interni in mezzo alla natura, viene proposto il servizio di trasporto bagagli per quei turisti che provengono direttamente da centri maggiori. L’App è utile inoltre per conoscere gli orari e le tratte dei mezzi pubblici, attualmente difficili da reperire.
Per valorizzare le risorse del territorio, una prima azione riguarda il sostegno alla creazione di imprese turistiche giovanili. Questo non esclude azioni di sostegno alle imprese turistiche esistenti che potranno beneficiare delle stesse azioni di supporto. Ciò implica un intervento per facilitare l’accesso al credito che include interventi informativi sulle diverse opportunità di finanziamento esistenti (fondi europei, nazionali, regionali, bancari ecc.). In relazione alla complessità della burocrazia per la creazione di impresa, si pianificano azioni di supporto che possano ridurne l’impatto negativo come, ad esempio, un’attività informativa e la creazione di un tavolo di concertazione che veda coinvolti attivamente il Parco del Cilento, la Sovrintendenza, la Regione, la Comunità montana e gli altri enti territoriali preposti. Questo favorirebbe la condivisione degli interventi pianificati tra gli attori chiave e il coordinamento delle molteplici autorizzazioni e pareri richiesti per l’avvio di attività imprenditoriali in un’area protetta qual è quella del Parco.
12
2 – Considerazioni finali Nella sessione conclusiva, Monica Puel ricorda che il passaggio successivo alla fase di progettazione di massima realizzata sarà quello della progettazione esecutiva, che permetterà di definire nel dettaglio le attività da realizzare, il cronogramma delle attività, le risorse umane e finanziarie necessarie. In questo modo si arriverà ad un progetto immediatamente implementabile, per il quale si può verificare la possibilità di coinvolgere, nel percorso promosso dal Formez PA, un esperto di finanziamenti che possa identificare le possibili fonti finanziarie europee, nazionali, regionali ecc. Ilaria Lembo ricorda che sul sito Capacità isituzionale del Formez è possibile trovare tutte le informazioni e i materiali inerenti le attività in corso e la metodologia di progettazione.
Viene infine realizzata una valutazione finale dell’attività realizzata nei due giorni; queste le principali osservazioni fatte dai partecipanti:
“Esperienza molto positiva anche per la flessibilità che il metodo permette di avere nella progettazione, modificando obiettivi e azioni alla luce della riflessione comune” “E’ un metodo molto positivo perché aiuta a ragionare sui problemi quando invece si tende a ragionare partendo direttamente dalle soluzioni, che spesso per questo non si rivelano efficaci” “Come amministratore pubblico, Assessore di un Comune, vorrei utilizzare il metodo per una consultazione pubblica della cittadinanza sui problemi esistenti nel comune. E’ una metodologia molto coinvolgente. La difficoltà mi sembra concentrata nella fase del coinvolgimento della popolazione. Mi piacerebbe utilizzare il metodo per una valutazione intermedia sull’azione politica realizzata”. “Il metodo è bello perché dal confronto di opinioni diverse emerge un prodotto ricco e articolato. Il dato negativo è dato dall’assenza della politica a questa progettazione, un soggetto che dovrebbe essere interessato in via prioritaria da un’attività di pianificazione dello sviluppo del territorio”. “L’idea di utilizzare questo metodo nasce dall’intento di “contaminare” la cultura dei Sindaci dei diversi Comuni che potevano beneficiare di un nuovo approccio alla programmazione. Purtroppo spesso i Sindaci sono presi dall’emergenza del quotidiano e sottovalutano interventi di questo tipo. La partecipazione dei presenti è stata comunque molto forte ed attiva e dà un ottimo segnale per i futuri passaggi della progettazione”.
13
ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti
N.
NOME
COGNOME
ENTE / SETTORE
Aniello
Aloia
Resp. Serv. tecnico Parco Nazionale Cilento e Vallo Diano
2
Daniela
Baldi
Resp. Ammin.Sistema Cilento scpa
3
Giuseppina
Calabrese
Consulente Comune San Mauro La Bruca
4
Lara
Chirico
Assistenza tecnica Provincia di Salerno
5
Fabio
Cinnadaio
Consigliere Comune di Piaggine
6
Annarita
Di Luccia
Forum giovanile Comune di Castellabate
7
Vincenzo
Di Sevo
Coldiretti
8
Immacolata
Grimaldi
Assistenza tecnica Provincia di Salerno
9
Florita
Guida
Architetto Tavolo delle professioni locali
Infante
Responsabile SUAP Sistema Cilento
1
10 Giovanni
11 Mariamaddalena Lamanna
Studio commerciale
12 Manlio
Lenza
SUAP Sistema Cilento
13 Irene
Modelli
GAL Casacastra
14 Raffaella
Montera
UniversitĂ degli Studi di Salerno
15 Antonella
Nocera
SUAP Sistema Cilento
16 Aniello
Onorati
Presidente Sistema Cilento
17 Giovanni
Rizzo
Amministratore unico societĂ G&G Turismo
18 Valeria
Romanelli
Assessore Comune di Novi Velia
19 Rosetta
Romaniello
GAL Cilento Regeneratio
20 Antonio
Santoro
SUAP Sistema Cilento
21 Alessandra
Santoro
Studio Commerciale Santangelo
22 Maria
Scarpa
GAL Casacastra
23 Giovanna
Tripari
Assessore Comune San Giovanni a Piro
24 Guglielmo
Vairo
Sindaco Comune di Piaggine
25 Amalia
Vassallo
Studio Commerciale
26 Vincenzo
Veneri
Studio Commerciale
14
Riferimenti STAFF DI LINEA Elena Tropeano
responsabile di Linea
070 67956202
etropeano@formez.it
Donatella Spiga
staff di progetto
070 67956246
dspiga@formez.it
TASK FORCE CAMPANIA Ilaria Lembo
Ilaria.lembo@fastwebnet.it
Daria Corbo
corbodaria@gmail.com
Il progetto Capacity SUD sviluppa il tema del rafforzamento della capacitĂ istituzionale nella programmazione e gestione dei Fondi strutturali 2014-2020 seguici sul portale capacitaistituzionale.formez.it entra nella community Competenze in rete per Capacity SUD per condividere informazioni ed esperienze
seguici!
segui il Blog Funzionario 2020 per approfondire i temi oppure iscriviti alla newsletter CapacitĂ Istituzionale 2020 per tenerti aggiornato
ci trovi anche su
_
capacitaistituzionale.formez.it