Uniq 2014/15 Winter Edition - Italian

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UNIQ•FORTE VILLAGE INVERNO 2014/15

D R I N K R E S P O N S I B LY www.vrankenpommery.it - info@vrankenpommery.it Vranken-Pommery Italia

FORTE VILLAGE INVERNO 2014/15•TEMPO LIBERO•MODA•BELLEZZA•CUCINA







BENVENUTI

“” Lorenzo: I

Molte fantastiche sorprese per chi ama lo sport, per chi ama il lusso e le emozioni che solo il Forte Village può regalare

l gradimento che avete riservato all’edizione estiva del nostro magazine mi riempie d’orgoglio. Vedere Uniq nelle vostre mani, vedervi intenti a leggerne le pagine, sdraiati sotto l’ombrellone, a bordo piscina o nelle sale della spa, mi ha dato enorme soddisfazione perché è il segno che gradite ogni attenzione che vi riserviamo e l’impegno costante che mettiamo nel migliorarci. Ritrovarci su queste pagine anche d’inverno è dunque importante, perché prolunga e consolida il bellissimo rapporto instaurato durante i vostri soggiorni. La mia ambizione è che, nel ricevere nelle vostre case questa rivista, assaporiate lo stesso piacere che si prova nel ricevere la lettera di un caro amico. Che, tuffandovi nella lettura, dopo una giornata di lavoro o tra le incombenze quotidiane, per qualche ora vi sentiate trasportati di nuovo nella magica esperienza del Forte Village, come se passeggiaste tra i nostri viali o vi tuffaste nel nostro mare color smeraldo, assaporandone le bellezze, le emozioni. Ecco il motivo di questa edizione natalizia. Salutarvi, mandarvi un simbolico bacio, farvi gli auguri, dirvi: noi ci siamo, e siamo qui, tutti insieme, lavorando per rendere le vostre vacanze ogni anno più belle e indimenticabili! Lo facciamo con un magazine pieno zeppo di sorprese, informazioni, interviste. I migliori esperti dispensano consigli su cosa regalare a Natale, come vestirvi con le ultime novità, le ricette per offrire cene

indimenticabili ai vostri ospiti e perfino su come smaltire le calorie accumulate e disintossicarvi quando queste saranno trascorse. Personaggi famosi, che hanno un legame indissolubile con il Forte Village, si raccontano a cuore aperto nelle nostre interviste. Come un amico che vi parli di sé nell’attesa di rincontrarvi di nuovo. Vi raccontiamo anche quello che stiamo facendo e come ci stiamo migliorando per accogliervi nella prossima stagione, fedeli alla nostra tradizione che punta all’eccellenza assoluta. Ci saranno tantissime novità, l’anno prossimo al Forte Village. Molte fantastiche sorprese che vi anticipiamo in queste pagine e che nei prossimi mesi avremo modo di comunicare nei particolari, per i patiti del benessere e del relax, per chi ama lo sport, per chi ama il lusso e le emozioni che solo il Forte Village può regalare. Ma non voglio rovinarvi la sorpresa, leggeteci e vedrete… Colgo l’occasione per fare a tutti voi i più affettuosi auguri di buone feste. Con i ringraziamenti ed i migliori auguri.

Lorenzo Giannuzzi Amministratore Delegato e Direttore Generale

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CONTENUTI

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CONTENUTI

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ge a l l i V e t or anni di F

CONTENUTI

Tanti consigli per rendere uniche le vostre feste e le ultime novità dal mondo del lusso. Forte Village ha tutto ciò di cui avete bisogno per iniziare nel migliore dei modi il nuovo anno

10 REGALI SOTTO L’ALBERO Regali chic e sfiziosi per sorprendere i vostri cari

12 COSA VI SIETE PERSI Il Forte Village regala sempre esperienze uniche ai suoi ospiti. Se non siete riusciti a godervele tutte, ecco un assaggio di ciò che vi siete persi

14 AL PALIO DI SIENA Gli appassionati della nuova serie di James Bond che hanno visto il loro eroe assistere al celebre Palio di Siena possono ora seguirne le orme

16 IL MENÙ DELLE FESTE Gli chef stellati del Forte Village hanno creato per voi un menù per le vostre giornate di festa da gustare assieme ai vostri cari

22 FIORELLO A tu per tu con l’artista più eclettico dello spettacolo italiano. Fiorello si racconta. Dai suoi sogni di adolescente, al primo lavoro, palestra e trampolino di una scintillante carriera.

27 IL LOOK PERFETTO Durante le feste, apparite al meglio grazie ai consigli del Forte Village

28 IL POTERE DELLE ONDE Sfruttando i benefici salutari dell’acqua di mare, la Talassoterapia combina le tradizioni antiche con la moderna tecnologia del benessere

32 UN TUFFO NEL NATALE I look piu belli per le feste

38 SEMPLICEMENTE IO L’attrice Julianne Moore racconta della sua vita a

Hollywood e dei suoi affascinanti colleghi,tra cui Robert Pattinson, che recita al suo fianco nel suo ultimo film Maps to the Stars

40 UN LUOGO UNICO Viaggio nella cultura, nella storia e nelle bellezze naturali della Sardegna

43 GIOCA COME UN PROFESSIONISTA Forte Village è rinomato per la unicità e la qualità delle sue Accademie Sportive. I campioni e i migliori coach di ogni sport vi aiuteranno a diventare dei veri professionisti della disciplina

44 FORTE VILLAGE: IERI, OGGI E DOMANI Lorenzo Giannuzzi, forza trainante del Forte Village, festeggia i suoi 20 anni alla guida del Resort

52 ROCK E VELOCITÀ

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Mentre l’ultimo album dei Pink Floyd, pubblicato dopo più di 20 anni di silenzio, riscuote consensi di critica e di pubblico, il batterista Nick Mason racconta della sua vita e della sua passione per la buona cucina, le auto sportive d’epoca e i viaggi

55 SUPERMARIO Le ultime avventure dell’amico piumato del Forte Village e del suo fidato compagno Stefano

56 CARLO CRACCO Forte Village presenta la nuova scuola di cucina diretta dal più noto chef italiano

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MODA

Fantasia floreale

Radio ROBERTS edizione limitata

L’ora più importante Orologio automatico BULGARI

Il re dei profumi CLIVE CHRISTIAN N1

Come sorprenderla

Sempre con lei

anelli in oro e ceramica BZERO1

Borsa di pelle Sac de jour di SAINT LAURENT

Occhi di serpente

Borsa a tracolla Serpenti di BULGARI

REGALI SOTTO L’ALBERO Regali chic e sfiziosi per sorprendere i vostri cari

In alta quota

Trolley di FPM SAINT JACQUES COLLECTION DESIGNED DI MARCEL WANDERS

Musica per le vostre orrecchie Cuffia di NATIVE UNION

Dolci sensazioni

Bamboo Armony di KILIAN

Per il tuo comfort da viaggio

Kit da viaggio in cashmere di LORO PIANA

Viaggiate  con stile

Borsa da viaggio in pelle di FPM DOLCE VITA COLLECTION

Per l’’uomo trendy Scarpa in coccodrillo SANTONI

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NOTIZIE

Passione per la moda

Abbiamo ospitato sfilate, inaugurazioni di boutique ed eventi di moda con prestigiosi marchi del lusso come Bulgari e Dolce & Gabbana. Inoltre, Pinko, rinomato marchio di moda che ora ha un negozio all’interno del Forte Village, ha sorpreso gli ospiti con anteprime di collezioni ed eventi speciali.

C OSA V I SIET E P ERS I Il Forte Village regala sempre esperienze uniche e, mai come la scorsa estate, ha emozionato i suoi ospiti con tantissimi eventi indimenticabili. Se non siete riusciti a goderveli tutti, ecco un assaggio di ciò che vi siete persi

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ttimo cibo, sport esilaranti, trattamenti rilassanti, shopping di lusso e le ultime tendenze di moda: tutto questo accade al Forte Village. Quest’anno moda e shopping sono stati al top con l’apertura di nuovi negozi esclusivi. Le serate in compagnia degli chef più celebri d’Italia sono un must del Forte Village e quest’anno sono state arricchite dalla presenza di nuovi nomi come Carlo Cracco. Un nuovo gruppo di stelle dello sport e di allenatori famosi sono stati a

disposizione per offrire agli ospiti i benefici della loro esperienza. Alla lussuosa spa, nella serenità dei giardini del Forte Village, si sono aggiunti nuovi trattamenti e, per i bambini, sono arrivati tanti nuovi giochi e attività: per la seconda volta è arrivata anche Barbie in persona e siamo sicuri che tornerà presto. Per prenotare eventi e attività per il nuovo anno visitate il nostro sito web o contattate direttamente qualsiasi menbro del nostro staff.

Passione per una buona cucina Carlo Cracco è uno degli chef stellati Michelin che hanno intrattenuto gli ospiti del Forte Village con le loro lezioni, mentre a rendere omaggio al vino e alla cucina di alto livello, con serate speciali, sono stati grandi nomi come Moet & Chandon. La Scuola di Cucina del Forte Village, diretta dallo stesso Carlo Cracco, sta formando una nuova generazione di chef.

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NOTIZIE

Bambini alla moda

Il nostro Carnevale estivo è stato un grande successo per i più piccoli. Travestimenti, pittura del viso, giochi, musica e buon cibo li teneva occupati mentre mamma e papà si godevano un po’ di meritato relax! L’attrattiva più affascinante per le bambine è stata sicuramente la comparsa di Barbie, che ora ha la sua nuova casa al Forte Village.

I grandi dello sport

L’attaccante norvegese Tore André Flo é stato tra i grandi nomi che sono venuti per mettere i loro talenti a disposizione degli ospiti durante gli allenamenti. Campioni di tennis come Pat Cash, vincitore di singolo maschile a Wimbledon e Numero 4 nel mondo; Paul Haarhuis, giocatore di doppio ex Numero 1 e vincitore di sei Titoli di doppio maschile nel Grande Slam.

Show, musica e velocità Vedere ed essere visti

I marchi di orologi, Ulysse Nardin e Audemars Piguet erano tra i brand di lusso che hanno sponsorizzato le serate al Forte Village di quest’anno. Gli ospiti hanno avuto l’esclusiva opportunità di imparare qualcosa in più su questi meravigliosi, complessi orologi di alta manifattura. La casa di Champagne Pommery li ha intrattenuti con speciali serate di degustazione, mentre la rinomata Art Gallery firmata Mazzoleni ha esibito alcune delle opere appartenenti alle sue collezioni.

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Maserati è stata una delle stelle tra i brand del lusso per cui andare quest’anno al Forte Village. Il celebre marchio di auto prestigiose ha portato una collezione di ultimi modelli da far ammirare agli appassionati. Quanto alla musica, quest’anno sono arrivate le star più famose del pop italiano, come Pupo, i Ricchi e Poveri e i Matia Bazar.

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Quest’anno perché non festeggiare il nuovo anno con un soggiorno in questo borgo splendidamente rinnovato e trasformato in residenza di lusso tra i sontuosi vigneti del Chianti?

PALIO DI SIENA

Al Palio di Siena - come James Bond

Gli appassionati della nuova serie di James Bond che hanno visto il loro eroe assistere al celebre Palio di Siena possono ora seguirne le orme

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a secoli è considerata una delle gare equestri più spettacolari e appassionanti del mondo, ma alcuni anni fa qualche milione in più di persone ha potuto conoscere meglio quello spettacolo mozzafiato che è il Palio di Siena grazie a James Bond, protagonista del film Quantum of Solace. Uno sfondo suggestivo perfetto per l’agente 007, impegnato a difendere l’Inghilterra (e sé stesso) dalle insidie dell’ennesima organizzazione di sofisticati e spietati criminali. Ma nemmeno Bond è rimasto immune al fascino del Palio. Oggi potete fare altrettanto anche voi, esattamente come Daniel Craig e molte altre grandi celebrità negli anni. Ancora una volta Castel Monastero offre ai propri ospiti l’opportunità di assistere al Palio dal balcone, parte di un palazzo appartenente a un membro dell’aristocrazia toscana, da cui si schiude un panorama senza eguali sulla piazza: un’occasione unica per entrare nello spirito di un’antica manifestazione ricca di storia e simbolismo. Naturalmente nell’offerta di Castel Monastero lo spettacolo del Palio è accompagnato da cucina gourmet e vini eccellenti, tanto da impressionare anche 007. Per coloro che alle emozioni forti preferiscono un’atmosfera più lieve, Castel Monastero ha riservato un’esperienza altrettanto sorprendente ed esclusiva: l’opportunità di ascoltare il celebre artista italiano Andrea Bocelli nella sua splendida toscana.Cieco dall’età di 12 anni, Bocelli si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo, spaziando

piatti moderni e creativi, frutto dell’immaginazione di un team di cuochi stellati. Il Capodanno a Castel Monastero trascorre tra passeggiate nella meravigliosa campagna toscana, shopping nelle eleganti boutique di Siena e visite ad altre città storiche vicine. Le serate si svolgono in relax e tranquillità davanti al caminetto e al ristorante del resort, che offre agli ospiti il meglio della tradizione culinaria locale. Il lussuoso centro benessere è un altro punto di riferimento essenziale per chi desidera rilassarsi fisicamente e mentalmente dopo un Natale fitto di impegni e incontri. E se anche voi avete ceduto ai peccati di gola durante i pranzi e le cene delle

SINISTRA: ANDREA BOCELLI SOPRA: CASTEL MONASTERO

dalla musica leggera alla lirica. Con nove opere interpretate e oltre 100 milioni di dischi venduti a livello mondiale, ha dato prova di una potenza e un’ampiezza vocali capaci di apportare qualcosa di nuovo a quasi tutti i generi musicali. Oggi potete assistere a un suo concerto in una location unica, il teatro del silezio un’esperienza magica che vi regalerà ricordi indelebili. Trovare un posto insolito e originale per salutare l’anno nuovo è sempre un rompicapo. Per questo Castel Monastero da alcuni anni crea una selezione di proposte per i suoi ospiti. Quest’anno perché non festeggiare il nuovo anno con un soggiorno in questo borgo splendidamente rinnovato e trasformato in residenza di lusso tra i sontuosi vigneti del Chianti? Oltre alla migliore cucina della tradizione toscana, potrete gustare una varietà di

festività natalizie, i nostri esperti di salute e benessere vi aiuteranno a depurarvi e a perdere i chili di troppo. Presso l’esclusiva spa di Castel Monastero potrete inoltre sottoporvi a trattamenti postoperatori e antietà sotto l’attenta supervisione del nostro staff altamente qualificato. I bagni nella piscina coperta e scoperta, i massaggi rilassanti o rivitalizzanti e l’ampia serie di trattamenti all’avanguardia vi aiuteranno presto a rimettervi in perfetta forma per affrontare tutte le opportunità e le sfide del 2015 – anche se non avete la licenza di uccidere.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI Visitate il nostro sito web o contattateci telefonicamente: www.castelmonastero.com, tel. +39 0577 570570

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GOURMET

Bruno Barbieri

Chef stellato e giudice di MasterChef Italia

Rocco Iannone

Chef stellato

Matteo Grandi

Vincitore di Hell’s Kitchen Italia 2014

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GOURMET

Paolo Simioni

Forte Village Executive Chef

Emanuele Scarello Chef stellato

Carlo Cracco

Chef stellato e giudice di MasterChef e Hell’s Kitchen Italia

Il menù delle

F ESTE

Gli chef stellati del Forte Village hanno creato per voi, rivisitando con moderna creatività i piatti della tradizioni italiana , un menù per le vostre giornate di festa da gustare assieme ai vostri cari

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Antipasti: BRUNO BARBIERI

Uova in cocotte

con fonduta di taleggio, frutta secca e uova Ingredienti per 4 persone • 8 uova • 100 gr di taleggio • 100 gr di frutta secca tra nocciole, pistacchi e mandorle • 0,75 ml di panna per la strapazzata • 0,90 ml di panna per la fonduta • Paprika • olio extravergine di oliva • burro

1) Tagliare con un coltellino la parte a punta dell’uovo, separare il rosso dall’albume, sbattere poi l’albume con una frusta e cuocerlo in una piccola padella con un pizzico di burro. Appena l’albume incomincerà a coagulare, aggiungervi la panna, salare e pepare, quindi aggiungervi i rossi d’uovo e farli andare per un minuto. Dovranno risultare strapazzati ma molto morbidi. 2) A parte, fare una piccola fonduta di taleggio unendo la panna al taleggio e la paprika. Cuocerla a bagnomaria. Dovrà risultare leggermente ristretta. 3)Dopo avere sterilizzato i gusci, riempirli a strati con la strapazzata, poi con la fonduta, e quindi con la frutta secca. Aggiungervi una noce di burro. Infine passare l’uovo nel forno per qualche minuto. 4) Riempire piccole ciotole di sale grosso, appoggiarvi le uova e servirle ben calde.

EMANUELE SCARELLO

Capesante

al tè di patate, erba cipollina, limone e caviale

Ingredienti per 4 persone: • • • • • •

4 patate 12 capesante 100 gr di caviale beluga 1 mazzetto di erba cipollina 1 limone non trattato 500 cl di acqua naturale

1) Lavare bene le patate, pelarle e far tostare le bucce al forno a 165°C per 15 minuti. Conservare la polpa per altre preparazioni. 2) Portare ad ebollizione l’acqua, quindi immergere le bucce delle patate e lasciare in infusione per 10 minuti. Regolare di sale e tenere al caldo. 3) Sgusciare le capesante, pulirle da eventuale sabbia e disporle in una placca con poco sale e cuocere al forno a 90°C per 6 minuti, poi grattugiare finemente il limone e aggiungere qualche pizzico di erba cipollina. 4) Disporre le capesante al centro di un piatto fondo, adagiare sopra di ognuna un cucchiaino di caviale e completare con il tè di patate.

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GOURMET

Primi: PAOLO SIMIONI

Ravioli

al Branzino con Salsa di Scampi e Capesante Ingredienti per 4 persone • 300 gr di pasta fresca • 300 gr di branzino pulito • 50 ml panna liquida • 25 gr di parmigiano • 1 albume d’uovo • sale e pepe q.b. • aglio • noce moscata q.b. • 20 gr di olio extra vergine d’oliva • prezzemolo tritato q.b. • 4 capesante • 8 code di scampi • peperoncino q.b.

PER I RAVIOLI: 1) In un mixer aggiungere il filetto di branzino precedentemente pulito e spellato alla panna, all’albume d’uovo, al parmigiano, al sale, al pepe e alla noce moscata, fino ad ottenere una crema soffice e leggera. 2) Stendete la pasta all’uovo in modo da ottenere una sfoglia piuttosto sottile dello spessore di circa 2 mm. Con un coltello tagliate la sfoglia in quadrati di 6 o 8 centimetri per lato, quindi, aiutandovi con una sacca da pasticcere, distribuite delle palline di ripieno grandi all’incirca quanto una nocciola al centro di ogni quadrato di pasta, ripiegate ogni quadrato su se stesso in modo da dare ai ravioli una forma triangolare. Premete con i polpastrelli sui bordi dei tortelli per sigillarne i lati.

PER LA SALSA: 1) Pulite i gamberi, privandoli del guscio e del filo nero sul dorso, e le capesante, privandole dell’eventuale conchiglia e utilizzando soltanto la parte bianca della polpa. 2) Su un fuoco di media intensità ponete una padella con l’olio, unitevi l’aglio intero e il peperoncino affettato. Aggiungete le capesante e i gamberi, fateli dorare velocemente da entrambi i lati, guarniteli con il prezzemolo tritato, salate e aggiungete alla salsa un paio di cucchiai d’acqua bollente. Rimuovete quindi l’aglio dalla padella e togliete la padella dal fuoco. 3) Fate cuocere i ravioli per circa 3 minuti, quindi scolateli, adagiateli nella padella con la salsa, rimettetela sul fuoco e fateli “saltare” a fuoco vivace per un minuto. 4) Distribuite quindi i tortelli in parti uguali nei piatti e condite ogni piatto con un po’ di salsa, due gamberi, una capasanta e un filo d’olio.

MATTEO GRANDI

Risotto

con rosmarino, pompelmo, tartare di scampi e caffe’.

Ingredienti per 4 persone • • • • • •

2kg di scampi freschi 350 gr di riso per risotto 5 tazze di brodo vegetale 1 cipolla 2 cucchiai di burro 1/4 di tazza di parmigiano grattugiato • 1 cucchiaio di polvere di caffè • 1 pompelmo

1) Per preparare la tartare di scampi, sbucciateli, tritateli finemente, formate delle “quenelle” e conservateli in frigo fino al momento dell’uso. 2) Sul fuoco medio aggiungere l’olio e un cucchiaio di burro. Quando il burro si sarà sciolto, aggiungere le cipolle tritate. Fate rosolare per 2-3 minuti o fino a quando è leggermente traslucido. Aggiungere il riso nella padella e mescolate fino a quando i chicchi vengono ricoperti dall’olio e dal burro fuso. Quindi aggiungete un mestolo di brodo vegetale caldo per il riso e mescolate fino a quando il liquido è completamente assorbito, ripetete la procedura. 3) Quando il riso è tenero, mantecate con burro e parmigiano. 4) Pelate il pompelmo e pulite la polpa dalla sua pellicola. 5) Disponete il risotto in un piatto e adagiatevi sopra la quenelle di scampi. Spolverate sopra la polvere di caffè, la scorza e la polpa di pompelmo.

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GOURMET

Secondo: CARLO CRACCO

OSSOBUCO di vitello in brodo

Ingredienti per 4 persone: • • • • • • • • • •

4 ossibuchi di vitello 1 cipolla 1 costa di sedano 1 carota 1 spicchio di aglio brodo di carne (o fondo bianco) 1 limone non trattato 1 rametto di rosmarino 1 foglia di alloro 10 gr di prezzemolo

• 40 gr di burro • olio evo • sale e pepe

Preparazione e cottura: 2 ore e 30 minuti 1) Preparate un soffritto con burro, cipolla, aglio, sedano, carota, alloro e rosmarino in una casseruola alta (perché dovrà poi contenere tutti gli ossibuchi con il brodo). A parte, in una padella ben calda salate e fate rosolare molto bene gli ossibuchi con l’olio. 2) Spremete il limone, recuperate il frutto spremuto e tagliatelo in quattro pezzi. Bagnate la carne con il succo e fate ridurre. Versate tutto nella casseruola con il soffritto assieme al fondo di cottura che si è formato e aggiungete anche il limone tagliato in quattro, coprite di brodo e cuocete in forno a 180 °C con il coperchio per almeno 1 ora e 30 minuti – 2 ore a seconda della grandezza dei vostri ossibuchi. 3) Una volta cotti, prelevateli dalla casseruola (vi sembreranno quasi bolliti) e fate restringere tutto il sugo rimasto sul fondo finché non si ridurrà a un quarto, quindi filtratelo schiacciando leggermente in maniera da fare cadere anche un po’ di polpa delle verdure. Pulite la casseruola, riponete dentro gli ossibuchi, accendete il fuoco a fiamma bassissima, versate il sugo ottenuto in maniera da finire la cottura degli ossibuchi che così verranno glassati e avranno un aspetto invitante, da vero brasato. Aggiungete il prezzemolo tritato e regolate di sale e pepe.

Dolce:

ROCCO IANNONE

Biscotti di Natale con nocciole, mandarini e limoni

Ingredienti per 40 pezzi

• 1 kg di farina 00 • 800 gr di zucchero semolato • 800 gr di nocciole di Giffoni • 2 uova per spennellare • 25 gr di bicarbonato • bucce grattugiate e succo di 2 mandarini e 2 arance • bucce grattugiate di 2 limoni • acqua q.b. • 1 bustina di chiodi di garofano • cannella • vanillina

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1) Tostate le nocciole intere al forno preriscaldato a 210°C. Fate raffreddare, estraete il frutto e pelatelo. 2) Rompete 800 gr di nocciole con un batticarne fino ad ottenere un farina molto grossolana. Meglio lasciare anche qualche nocciola intera. Impastate con la farina setacciata, lo zucchero e tutti gli altri ingredienti tranne le uova. Otterrete un impasto abbastanza duro. Lavoratelo subito. Fate delle strisce lunghe lavorate a mano e tagliatele ogni 10 cm. Unitele a forma di ciambella. 3) Adagiate le strisce su una placca con carta da forno e spennellate con le uova battute. Distanziate per bene i biscotti, che si allargheranno durante la cottura. Cuocete al forno a 200°C fino a doratura completa. 4) Una volta cotti, girateli su se stessi e, raffreddati, conservateli in sacchetti chiusi per evitare che l’umidità li ammolli.

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INTERVISTA


INTERVISTA

Intervista di Luciano Tancredi

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o non so cantare ma canto. Non so ballare ma ballo. Non sono un imitatore ma imito. Non sono un attore ma atto… e come atto io…>. Ecco, in questo sketch c’è l’essenza dell’ex animatore di villaggi turistici diventato il mattatore più apprezzato d’Italia. Uno che da anni non sbaglia un colpo, da “Viva Radiodue con l’alter-ego Baldini al “Fiorello show” su Sky, dall’one-manshow “Il più grande spettacolo dopo il weekend” su Raiuno, che sbanca l’auditel con dodici milioni di spettatori, fino alla nuova rassegna stampa del mattino @edicolafiore nata su Twitter e poi esplosa ovunque.

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Talento e cazzeggio, sempre e comunque. Fiorello, lei dà l’impressione che il primo a divertirsi nei suoi show sia proprio lei… Se non mi divertissi non potrei mai fare uno show. Lo so. Mi è capitato ed è andata malissimo. “Superbowl” ad esempio, un game show prima dei tg della sera: quando dopo pochissime puntate lo chiusero perché non lo guardava nessuno, anziché dispiacermi, esultai come se avessi vinto la lotteria. Una delle cose che mi diverte di più è lavorare con Marco Baldini, perché ridiamo di continuo. E ogni volta che mi viene in mente un personaggio nuovo, penso: farebbe ridere Marco? Sì. E se ride lui… ridono tutti. Insomma, il talento da solo non serve.

D

Ma tra i punti di forza che lei rivendica c’è anche l’impegno, la dedizione al lavoro… Fu così, narrano le cronache, che da facchino di cucina, in quel famoso villaggio turistico, diventò prima aiuto cuoco, poi cameriere, poi barman e poi… cosa accadde con quel microfono aperto che la fece scoprire? Vero, l’impegno è la mia filosofia di vita. Ma partiamo dell’inizio: uno dei primi villaggi turistici d’Italia lo aprirono a sei chilometri da casa mia… Augusta era un paesotto e noi ci chiedevamo “ma che vuol dire villaggio?”, pensando a robe tipo capanne e indiani... Poco dopo cominciarono a girare voci incontrollate su cosa vi accadeva all’interno… si parlava di cose inaudite… Sodoma e Gomorra! Donne bellissime, balletti rosa e verdi… Allora ci scervellavamo: ma come si fa ad entrare lì? Qualcuno scavalcava, ma veniva rigettato indietro. Poi la risposta più semplice: fai domanda di lavoro! Così feci e fui assunto: facchino di cucina, praticamente un gradino al di sotto del lavapiatti… ma mi dissi: “che mi frega, basta che entro!”

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INTERVIEW INTERVISTA

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Lavorare bene, lavorare tanto, pagò, anche nel mestiere più umile per un ragazzo che comunque frequentava il liceo

D R

E così si ritrovò nel villaggio dei sogni… Sì. Un lavoraccio, il mio compito era lavare delle cose sporchissime, schifosissime. Però mi spaccavo la schiena lo stesso. E qui torniamo a bomba: lavorare bene, lavorare tanto, pagò, anche nel mestiere più umile per un ragazzo che comunque frequentava il liceo. Lo chef infatti mi prese subito in simpatia e feci carriera… aiuto cuoco! Da lì capii come dovevo muovermi e partì la mia “opa” al villaggio… Vedevo i camerieri e pensavo: “Aao’ ma sono fighi questi!” Allora andai da uno di loro e dissi: “posso farlo anche io? C’ho i capelli lunghi, sono carino…”. E così diventai cameriere. Però dalla sala vedevo i barman e pensavo: “Ao’ ma questi sono ancora più fighi, con la camicia a fiori…”. E dopo un po’, sempre spaccandomi la schiena, diventai barman. Ma non era ancora finita: dal bar vedevo gli animatori provare e l’opa continuò così… Un giorno, portando i caffè dietro il sipario dell’anfiteatro, notai un microfono acceso – e vuoto – proprio sul palco. Fu un tutt’uno prenderlo in mano e cominciare a cantare Moonlight serenade, ovviamente inventando le parole. Gli ospiti che passavano di lì pensarono fosse una gag preparata e pian piano si formò un capannello di spettatori….

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E da lì, da quella Moonlight Serenade, si apre una nuova carriera: animatore… Sì, si accorsero di me e, quando il deejay una sera si ammalò, mi chiamarono. Così, di giorno facevo il barman e la sera mettevo musica, una fatica... Lavoravo come un pazzo, finchè...

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Finchè?

Finchè non arrivò la famosa cartolina rosa del servizio militare. Parto, lo faccio, torno al villaggio e il capo mi dice: “Non ti riprendo come barman, ma come animatore”. Fu un trauma, un lavoro incerto e con la paga più bassa. Volevo rifiutare, ma non potei. Dunque eccomi animatore, un successo crescente nei villaggi in giro per il mondo, poi la conoscenza con il fratello di Jovanotti che mi notò e mi presentò a Claudio Cecchetto…>.

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Il resto è storia. E successi. Ma ci tolga una curiosità: adesso, quando è ospite al Forte Village, ovvero tutte le estati, le capita mai di riprendere in mano quel microfono come ai vecchi tempi, con un po’ di nostalgia? Sempre, l’ultima volta con i Matia Bazar, in agosto. Ero in platea, mi hanno chiamato sul palco e sono salito, mi sono messo alla batteria e poi ho cominciato a fare battute sulla ricchezza dei turisti russi… sono stati così contenti che mi hanno dato una mancia di tre milioni di euro!

R D R

Non riesce proprio a rinunciare alla battuta… Ma è vero che in realtà lei voleva fare il calciatore? Sì, il sogno della vita: infranto. Evidentemente non ne avevo le qualità. Lo capii quando l’allenatore un giorno mi disse, con spiccato accento siciliano: “Rosario, sai dove devi giocare tu? Al circo, con le foche, così la palla ve la passate tra voi…” Fu abbastanza esplicito, capii.

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A proposito di sogni. Lei ha recitato in “Il talento di mister Ripley” di Minghella, cinque nomination agli Oscar, accanto a mostri sacri del cinema Usa. Era solo uno sfizio, un’occasione di lavoro o magari, in fondo in fondo, il suo sogno era – e magari lo è ancora - Hollywood? Zero. Non è mai stato il mio sogno. Io sono stanziale, mi fa paura prendere l’aereo, già il Cagliari-Roma mi mette ansia… mi basta e avanza il successo in Italia! Diciamo che in quel film ci capitai in modo assolutamente casuale. Sono a Capri, all’Anema e core, mi chiamano come al solito sul palco e mi metto a cantare “Tu vuo’ fa’ l’americano”. Vedo in prima fila nel locale un signore distinto che ride e si diverte, lo prendo per mano e lo tiro sul palco a cantare con me. Finita la performance il signore mi prende da parte e mi dice “vuoi fare un film con me?”

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E lei?

E io gli dico, scettico: “E chi sei?” Minghella, mi fa. “E che film hai fatto?”. Il paziente inglese, nove Oscar. E che altro gli dovevo dire?

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Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, il grandissimo Philip Seymour Hoffman...tutti sul set, insieme a lei. Ci racconta un aneddoto, un dietro le quinte? Pullman da Roma, dentro io e tutti questi mostri sacri. Ci fermiamo in autogrill e compro due buste di bresaola. Matt (Damon), che era perennemente a dieta, mi fa: “cos’è ‘sta roba?”

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INTERVIEW

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Al Forte Village sto così bene anche perché mi ricorda cosa ero e come sono nato. Mi aiuta a tenere i piedi per terra

Carne senza grasso, gli dico. L’assaggia, impazzisce e comincia a mangiare bresaola tutti i giorni. E a raccontare a chiunque di quanto era buona la carne senza grasso di Fiorello …’sti americani!.

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Insomma l’irrequieto, irrefrenabile scugnizzo di Augusta è diventato grande, anzi un grande showman. Tante donne importanti nella sua vita, sua moglie Susanna, le figlie Olivia e Angelica, sua madre Rosaria, le sue sorelle Catena e Anna. E un uomo importantissimo che non c’è più, suo padre Nicola, appuntato radiotelegrafista della Guardia di Finanza, bello come Clark Gable e irrefrenabile animatore di serate, proprio come lei. Cosa si ritrova ad insegnare alle sue figlie, di quello che ha imparato da lui? Mio padre diceva sempre: “La cosa più importante è l’onestà, non fregare mai il prossimo”. Era un finanziere, del resto. Questo

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insegnamento è stato importante nella mia vita. Io per esempio pago le tasse, cosa non proprio usuale nel mio ambiente. La mia filosofia è semplice: mai avrei pensato di guadagnare nella vita quello che guadagno oggi. Se di questo do il 50 per cento allo Stato, quello che mi resta è pur sempre qualcosa che non avrei mai pensato di guadagnare… Quindi pago e vivo sereno.

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E un fratello altrettanto famoso, Beppe, grande attore italiano. Siete mai stati in competizione? Neanche quando lo chiamavano Fiorellino? Mai. La competizione l’hanno sempre creata gli altri… Anche perché ci sono dieci anni di differenza tra noi. L’unico errore, è vero, fu metterlo al mio posto nel Karaoke televisivo… non c’entrava nulla, però fu così che arrivò a fare quello che voleva davvero fare, l’attore. Ora facciamo cose diverse e siamo i primi fans l’uno dell’altro.

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Fiorello, eterno ragazzo, ha passato i 50 anni da un po’. E’ un uomo di successo, conteso dai grandi network tv e radio, marito e padre felice. Ma qui al Forte Village, a volte un lampo di nostalgia attraversa i suoi occhi. Rosario Tindaro Fiorello, la domanda delle cento pistole: si diverte più adesso, da ospite Vip, o si divertiva di più dall’altro lato del palco, da animatore? Quel che stato è stato. La nostalgia però ce l’ho sempre. Guardi, al Forte Village sto così bene anche perché mi ricorda cosa ero e come sono nato. Mi aiuta a tenere i piedi per terra, insomma… Infatti ormai qui mi trattano come uno del personale, mi fanno rimettere a posto il buffet ogni mattina e tagliare l’erba del parco! Scherzo, ovviamente. Però quando ho voglia di respirare di nuovo l’aria delle mie origini un salto dietro il bancone del bar o in cucina ce lo faccio volentieri….

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MODA

I L LOO K

PERFETTO Durante le feste, apparite al meglio grazie ai consigli del Forte Village

L’ELEGANZA MASCHILE

PANTALONE – CAMICIA DENIM – CRAVATTA – BLAZER BRUNELLO CUCINELLI

RAGAZZO D’ORO

DENIM – MAGLIONE – CAMICIA DSQUARED2 – SCIARPA IL GUFO

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DONNA IN ROSSO

CAPPELLO DIESEL – ABITO ANTONIO MARRAS – SCARPE BRUNELLO CUCINELLI – CALZE DOLCE & GABBANA

RAGAZZE IN FESTA

VESTITO E CAPPOTTO IL GUFO

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BENESSERE

IL POTERE DELLE ONDE Sfruttando i benefici salutari dell’acqua di mare, la Talassoterapia combina le tradizioni antiche con la moderna tecnologia del benessere

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una sensazione magica. Stare sulla battigia, la pelle riscaldata dal sole, il corpo massaggiato dal delicato movimento ritmico delle onde che si infrangono sul corpo e la sabbia bagnata che delicatamente accoglie le braccia e le gambe. I muscoli rilasciano la tensione, la pelle acquista una frizzante freschezza e il rilassamento ha inizio, sia a livello fisico che mentale. Migliaia di anni fa, soprattutto nei mari Mediterraneo e Adriatico, le persone cominciarono a comprendere gli effetti terapeutici dell’acqua di mare. Oggi la talassoterapia o “cura del mare” è un trattamento moderno di cui può beneficiare un numero sempre maggiore dipersone. In prima linea in questo intrigante nuovo trattamento troviamo il Dr. Angelo Cerina, capo della rinomata Thalasso del Forte Village. “La talassoterapia racchiude clima, sole, vento, aria iodata, sabbia, fanghi e alghe marine” spiega il Dr. Cerina, che lavora nel settore da oltre 20 anni. “Ancora prima dei greci e dei romani, la talassoterapia veniva usata dai popoli nuragici della Sardegna. Nella costruzione della Thalasso del Forte, abbiamo voluto richiamare le antiche tradizioni di questa terra”. Combinando questa antica saggezza con la moderna tecnologia e con strutture di

spa di avanguardia per creare una nuova gamma di trattamenti, la Thalasso del Forte offre strutture eccellenti abbinate all’esperienza del Dr. Cerina. Le competenze che ha sviluppato gli consentono di creare trattamenti unici per la Spa del Forte Village. La talassoterapia può migliorare la capacità respiratoria, accelerare l’eliminazione delle tossine, migliorare

“La spa con talassoterapia associata a un’alimentazione corretta garantisce una perfetta combinazione per vivere in salute”

la circolazione e la contrazione muscolare benefica, aiutare a mantenere la mobilità e ripristinare nelle ossa il calcio e il fosforo perduti. Molti appassionati del trattamento hanno descritto anche come abbia aiutato a perdere peso e a smettere di fumare. “Nella nostra spa, abbiamo aumentato il contenuto di sale dell’acqua mediante evaporazione per attivare il processo osmotico durante l’immersione” afferma il Dr. Cerina. “Il Mar Morto ha una salinità del 4 percento, ma qui raggiunge il 12 percento. Questo significa che non solo offre le migliori proprietà di galleggiamento, che aiutano il recupero post-traumatico, ma possiede anche un grande potere purificante e un’azione disintossicante”. Questo trattamento inoltre interessa coloro che vivono particolari condizioni mediche. “La nostra talassoterapia è consigliata per problemi dermatologici, come la psoriasi, e per problemi osteoarticolari” dichiara il Dr. Cerina. La perdita di peso è un altro vantaggio riportato da un numero crescente di sostenitori del trattamento. “Assicura effetti dimagranti eccellenti e non presenta controindicazioni, anche in caso di flebiti”. La caratteristica preziosa della Thalasso del Forte è il bagno nell’ “olio di mare”. È noto per il suo colore ambrato dovuto alla presenza di sali di magnesio nell’acqua.

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BENESSERE

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Molti appassionati della talassoterapia hanno descritto anche come abbia aiutato a perdere peso e a smettere di fumare

La Thalasso del Forte

“Qui l’effetto rilassante è maggiore, il galleggiamento è perfetto e il magnesio agisce per stimolare la produzione di endorfine, eliminando il senso di fatica”, spiega il Dr. Cerina. “Questo è un trattamento ideale per la riabilitazione post-traumatica, motivo per cui è spesso richiesto dagli sportivi, ma è anche efficace per gestire il problema delle vampate e dell’insonnia in menopausa”. Il bagno nell’ “olio di mare” è a volte chiamato anche “acqua madre”. Questo è dovuto parzialmente alla sua purezza ma anche, come spiega il Dr. Cerina, a un collegamento fondamentale più profondo con il corpo umano.

“Queste acque sembrano nascondere misteri primordiali e l’immersione è come tornare al liquido amniotico del grembo materno” afferma. “Anche un solo giorno presso la Thalasso del Forte può aiutare a tornare in forma, tuttavia il mio consiglio è di trascorrere qui un weekend lungo, magari più di uno”. La competenza degli esperti di talassoterapia del Forte Village insieme alle ultimissime tecnologie per offrire agli ospiti il meglio di questo trattamento in rapida crescita si combina con gli splendidi panorami naturali della Spa del Forte Village.

La Thalasso del Forte, con il suo centro di talassoterapia offre un pacchetto esclusivo di trattamenti spa. È una tra un selezionatissimo gruppo di spa ad essersi aggiudicata l’affiliazione alle principali spa mondiali. La scuola italiana di talassoterapia è stata fondata presso il centro del Forte Village. Il trattamento di talassoterapia del Forte si basa sull’azione combinata di fattori come sole, temperature piacevolmente miti, acqua marina e fango marino attivati dal sole e dal sale di magnesio. Il sale di magnesio, insieme al cloruro di sodio, dà all’acqua della Thalasso del Forte la sua unica densità salina naturale che non si trova in nessun’altra acqua in natura. Presenta proprietà terapeutiche eccezionali. Un’unica ed esclusiva combinazione di trattamenti e terapie rende la Thalasso del Forte il posto più raffinato per rilassarsi e ritrovare l’anelato equilibrio naturale tra il corpo e la mente.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI O PER PRENOTARE VISITARE IL NOSTRO SITO WEB: www.fortevillageresort.com/thalasso-spa/ oppure chiamare il numero + 39 070 921 8818 o inviare un’e-mail all’indirizzo: holiday@fortevillage.com

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V째73 ATELIER.

Tableau Vivant , Venice , December 2014.

Creative Director Elisabetta Armellin


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V째73 Boutique Miami 4218 NE 2nd Avenue, Miami FL 33137 Miami Design District T. 786.536.4232 - miami@v73.us www.V73.us


MODA

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MODA

UN TUFFO

NEL NATALE I look pi첫 belli per le feste

Foto cover e editoriale moda: Alessio Migliardi www.alessiomigliardi.com Trucco: Silvia Sadecka www.silviasadecka.com Modelle: Vika@2morrow e Maria@2morrow Vestito REDValentino, Collana Brunello Cucinelli

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FASHION

Soprabito REDValentino, Scarpe Santoni Â

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Vestito rosso in pizzo Pinko, Tuta nera Balensi Paris, Stola di Volpe Dario Modena, Clutch Sheilan Firenze, clutch nera Dolce & Gabbana

Vestiti Lanvin, Stola di Volpe Dario Modena, Scarpe Giuseppe Zanotti

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MODA

Questa pagina: Abiti e accessori Brunello Cucinelli A lato: Vestito Pinko, Gioielli Bulgari

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INTERVISTA

S E MP LICE ME N TE I O L’attrice Julianne Moore racconta della sua vita a Hollywood e dei suoi affascinanti colleghi, tra cui Robert Pattinson, che recita al suo fianco nel suo ultimo film Maps to the Stars


INTERVISTA

Mia figlia mi ha detto: D R

Allora, Julianne, il mondo del cinema è davvero così pazzo? Ecco, la cosa curiosa è che tutti sostengono che Maps to the Stars sia un film su Hollywood. Io amo il mondo del cinema, penso che avere l’opportunità di raccontare storie su cosa significhi essere un essere umano sia per tutti noi un privilegio straordinario. Le storie ci danno modo di pensare a chi siamo e a cosa vogliamo; ciò che David [Cronenberg, il regista] ha fatto con Maps to the Stars [dove Julianne Moore impersona Havana Segrand] non riguarda tanto Hollywood, quanto la contrapposizione tra quel che significa il nostro desiderio di essere visti, ascoltati e riconosciuti come esseri umani e il fatto che l’unico modo per essere visti veramente come siamo è all’interno di una relazione intima, con un partner, un familiare o un amico.

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Negli anni hai spaziato tra generi molto diversi, dalle commedie romantiche a film con Sylvester Stallone. Quali sono le tue preferenze oggi? Ciò che mi è sempre piaciuto, in realtà, è lavorare. Aver potuto sperimentare con generi diversi lo considero un grande privilegio, e chiaramente mi piace lavorare perché mi mantiene impegnata. All’inizio di quest’anno ho recitato con Liam Neeson nel film d’azione Non-Stop; poi ho interpretato Hunger Games e un film a soggetto più serio che parla di Alzheimer, mentre Maps to the Stars è una dark comedy. Quello che mi affascina è la storia, la narrativa. E mi piace tutta l’esperienza del lavoro cinematografico. Amo i registi che esprimono un punto di vista forte e sono interessati a raccontare una storia. Francis Lawrence, per esempio (regista di Hunger Games), è abilissimo nel gestire intrecci complicati, grandi storie ricche di personaggi di cui riesce a cogliere la complessità della situazione emotiva, oltre alla parabola politica e al valore dell’intrattenimento in sé.

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Immagino che, come attrice, dovrai dare tutta te stessa al personaggio che interpreti, “alimentarlo”. Da cosa ti senti alimentata a tua volta? Dalla mia famiglia. Amo stare con loro. Ho un marito e due figli meravigliosi. Tutto

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ciò che facciamo insieme mi arricchisce l’anima. La nostra vita familiare è ricca e variegata: sia mio figlio che mia figlia giocano a pallacanestro, così ci capita di assistere a molte partite, anche due o tre alla settimana, dato che mio figlio gioca in una squadra. Sono contenta che anche mia figlia abbia intrapreso questo sport. Abbiamo una casetta al mare dove trascorriamo l’estate. Quando sono a casa mi piace fare yoga. Mi piacciono i mobili, l’arredamento e il giardinaggio. Cerco di trovare sempre un po’ di tempo per tutti i miei interessi. Credo che il segreto sia essere il più presente possibile in ciò che fai, per poterne godere appieno.

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Anche tuo marito lavora nel mondo del cinema: i vostri figli sono tentati di seguire le orme dei genitori? Non saprei. Mio figlio dovrà presto scegliere un’università perché ha già 16 anni. Ama la musica e il basket, ma gli piace anche scrivere. Non penso che farà l’attore; insomma, ne sarei sorpresa, perché non intravedo quest’inclinazione in lui. Potrebbe forse farlo mia figlia, ma al momento ha solo 12 anni e le piacciono i vestiti. Ha una macchina per cucire: mi ha confezionato una maglietta per la Festa della Mamma.

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Come madre e come attrice, cosa consiglieresti a tua figlia se volesse seguire le tue orme? Oddio, l’unico consiglio che mi sentirei di dare, sia a lei sia a suo fratello, è che trascorriamo gran parte della vita a lavorare; indipendentemente dal lavoro, un giorno dovranno essere in grado di sostentarsi. Però vorrei trovassero qualcosa che piaccia loro veramente, perché vivere male non ha senso. Di vita ce n’è una sola. A volte, quando sento persone lamentarsi di Cannes, per esempio dicendo che “è troppo impegnativo”, sarei tentata di rispondere: “Ma fatemi il piacere!” È un bel modo di vivere, non può non piacerti.

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Come affronti l’aspetto del tuo lavoro in cui si presta tanta attenzione al look, a cosa indossi alle anteprime ecc.? A me non dispiace, perché ho un debole per l’abbigliamento. Ma al tempo stesso talvolta non riesci a non pensare: “Oddio,

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Mamma, quante belle persone frequenti!

devo vestirmi elegante, cosa dirà la gente?” Un tempo avevo il terrore di mostrarmi senza trucco, ma ora non me ne faccio più un problema: sto meglio e in realtà non importa a nessuno. Non temo quest’aspetto, davvero. Bisogna saper sempre guardare le cose in prospettiva, senza lasciarsi coinvolgere troppo. In fondo Cannes è interessante perché è per la maggior parte incentrato sulla sostanza, non sulla forma, e la sostanza sono i film, il loro significato e il messaggio che trasmettono. L’evento mondano è solo l’altro lato della medaglia, ma ci si può adattare. Si trascorre la giornata in discorsi e discussioni profonde, poi la sera indossi un vestito originale e non si parla d’altro che del tuo vestito. Fa parte del gioco. Ed essendo esseri umani, è un gioco che ci piace.

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Un’altra cosa che sappiamo di te è che ti piace scrivere. È vero. Ho scritto una serie di libri per bambini divertendomi molto a farlo. Si tratta delle tre storie di Freckleface Strawberry e di un quarto libro, intitolato My Mom is a Foreigner, But Not To Me (La mia mamma è straniera, ma non per me). Al momento sto lavorando ad altri cinque libri per la casa editrice Random House, che pubblica una collana per lettori in erba, creata principalmente per avvicinare i più piccoli alla lettura. Il progetto continua, e io mi diverto.

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Un’ultima domanda: ci sono registi con cui vorresti assolutamente lavorare? Come no, ce ne sono parecchi! Scorsese, Mike Leigh, François Ozon, che ho incontrato l’altro giorno; amo i suoi film. E poi Ang Lee e altri ancora! Ci sono nuovi registi che si stanno affermando. Mi piacerebbe lavorare ancora con David e Alfonso Cuarón.

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E al tuo livello puoi permetterti di contattare direttamente le persone con cui vorresti collaborare? Potrei farlo, ma non significa che la collaborazione si concretizzerebbe davvero. Penso che a loro farebbe piacere, ma è altrettanto vero che hanno i loro progetti e non è detto che ci sia una parte per me. Però sì, potrei contattarli.

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VIAGGI

UN LUOGO UNICO

Viaggio nella cultura, nella storia e nelle bellezze naturali della Sardegna

Con i suoi paesaggi unici e la vivacità della sua cultura, la Sardegna è da secoli meta di visitatori. E c’è ancora tanto da scoprire

Benvenuti in Sardegna

Seconda isola del Mediterraneo in ordine di grandezza nonché una delle terre geologicamente più antiche d’Europa, nel corso dei secoli la Sardegna ha attratto diversi popoli, ciascuno dei quali ha lasciato il proprio segno sul patrimonio architettonico, sulla cultura e sulla vita quotidiana di questa regione dal carattere aspro. Ancora oggi esistono numerose zone inesplorate dai turisti. Più vicina all’Africa che all’Italia, la Sardegna, con il suo mare color turchese e le spiagge di sabbia candida, somiglia più ai tropici che al Mediterraneo. Nell’entroterra troverete una distesa verde di rilievi boschivi, agrumeti e pascoli di bovini e ovini. La presenza di circa 7000 nuraghi, le misteriose costruzioni in pietra di forma conica antiche migliaia di anni, aggiunge un tocco unico a questa splendida isola. La Sardegna è un’affascinante miscellanea di culture, come testimonia la sua arte culinaria, e vanta spiagge tra le più belle dell’Europa meridionale, insieme a spettacolari paesaggi e caratteristici paesini incontaminati.

Cagliari (40 minuti)

“Strana e alquanto stupefacente, per nulla simile all’Italia”; così il celebre scrittore inglese DH Lawrence descriveva il capoluogo sardo al suo approdo sull’isola negli anni ’20. L’antica storia di Cagliari traspira dai resti archeologici romani, dalle splendide chiese e dalle eleganti gallerie e musei che impreziosiscono ogni angolo cittadino. Le cupole, le torri e le lussuose residenze dello storico quartiere Castello dominano il profilo urbano. La zona è sempre più costellata di graziose boutique ed eleganti bar e caffè. Nella grande Piazza Palazzo si erge la cattedrale, capolavoro di architettura barocca sottoposta nei secoli a ripetuti rinnovamenti in stili diversi. La Pinacoteca Nazionale possiede una collezione di opere d’arte che vanno dal XV al XVII secolo. E dopo tanta cultura, una tappa all’Isola del Gelato di Piazza Yenne è più che meritata.

Nora (10 minuti)

La città di Nora fu fondata dai Fenici nel VIII secolo a.C. e successivamente conquistata dai Romani. Tra le antiche rovine spicca un magnifico anfiteatro che si affaccia sul mare e ancora oggi è sede di spettacoli.

Grotte di Is Zuddas (20 minuti)

Datate 530 milioni di anni, queste grotte spettacolari ospitano stalattiti e stalagmiti straordinarie, oltre alle rare aragoniti aghiformi. Nel loro processo di formazione continua, le grotte si sono articolate in numerose sale caratterizzate da vaste concrezioni di cristalli filiformi e aragoniti, in quello che sembra lo scenario di un film di fantascienza. Ogni anno a Natale viene allestito un presepe nella Sala dell’Organo.

Tratalias (30 minuti)

Il viaggio verso questo gioiello sardo percorre alcune

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VIAGGI

Antonello Arrus Porta a casa vostra il sapore della Sardegna C O M P O STA D’AST ICE N APATO

delle strade più belle dell’isola, che si dipanano intorno alla costa meridionale. Al centro di Tratalias si trova l’antica chiesa romanica di Santa Maria. Tutto intorno, caffè, ristoranti e negozi di artigianato locale.

Sant’Anna Arresi (35 minuti)

in emulsione dei suoi coralli su insalata di fregola fredda

Creata da Gavino Sanna, la Cantina Mesa produce tipici vini sardi come il Carignano Buio Buio e il Vermentino Giunco. Potete visitare la cantina e degustare i vini, mentre gli esperti vi forniranno ulteriori informazioni e consigli sugli abbinamenti con i cibi. www. cantinamesa.it

Ingredienti per 2 persone • 450 gr astice • 110 gr fregola sarda • N°1 cucchiaino bottarga in polvere • Verdure miste: peperoni rossi, carote, zucchine, limone e aromi freschi • emulsione coralli e fegatini d’astice • olio extravergine d’oliva • sale • pepe • aceto bianco • pomodori maturi • basilico

Isole di Sant’Antioco e San Pietro (1 ora e 12 minuti; 2 ore e 20 minuti)

Da visitare in questa zona sono indubbiamente le isole di Sant’Antioco e San Pietro, piccoli paradisi per gli amanti della natura nonché sedi di rinomati ristoranti. Sant’Antioco è disseminata di tombe fenicie, con catacombe spettrali e misteriose. L’isola di San Pietro ospita una graziosa cittadina, chiamata Carloforte, con casette color pastello addossate l’una all’altra lungo strade di acciottolato che invitano a piacevoli passeggiate.

Celebre per le singolari e misteriose formazioni rocciose, la baia di Cala Cipolla è una splendida insenatura incontaminata di sabbia bianchissima. Per contro la spiaggia di Tuerredda, a soli cinque minuti di distanza, ha un aspetto caraibico. A sud di Cala Cipolla è inoltre presente una grande spiaggia per gli amanti del surf.

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Photography: Dario Sequi

Cala Cipolla (18 minuti)

Preparazione: 1) Portare ad ebollizione 3 litri di acqua salata con dado vegetale e ortaggi misti con limone Immergere l’astice di ca gr 450 per 8/10 minuti Raffreddare e tagliare a metà nel verso della lunghezza senza il carapace 2) Bollire la fregola in abbondante acqua salata per ca 15 minuti scolare e raffreddare 3) Con un coppapasta preparare un tortino di fregola fredda, con le sue verdurine scottate in padella Adagiare l’astice senza guscio, nappare con l’emulsione di coralli e fegatini d’astice.

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GI OCA C O M E U N PRO F ESSI O N ISTA con l’aiuto dei campioni Forte Village è rinomato per la unicità e la qualità delle sue Accademie Sportive. I campioni e i migliori coach di ogni sport vi aiuteranno a diventare dei veri professionisti della disciplina

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utti gli sport che potete immaginare, da praticare a volontà nello scenario incomparabile del sud Sardegna. Accade ogni estate, solo al Forte Village, il resort sportivo più bello del mondo. In un microclima mediterraneo di ispirazione caraibica, che da queste parti garantisce 300 giorni di sole all’anno. Un giardino tropicale tempestato di opportunità e campi da gioco, in terra battuta, erba sintetica, cemento ed erba naturale. Il Forte Village è così, da 16 anni World’s Leading Resort incontrastato del pianeta. Miglior posto al mondo dove fare vacanza. Una vacanza che di anno in anno si tinge di colori più sportivi. Stelle di eccellenza sportiva, a cominciare dal tennis, per proseguire con basket, calcio, rugby, padel e discipline di endurance come corsa, ciclismo e triathlon. Per ognuna di queste attività, tra maggio e settembre, è possibile seguire lezioni private con professionisti o organizzare clinic dedicate. Durante i 300 giorni di sole all’anno al Forte Village vale la pena vivere in modo sano e sportivo. Perciò non resta che provare il maggior numero possibile di attività, insieme alle star internazionali. La magia di potersi allenare con i migliori coach del mondo, tutti fenomeni della loro specialità. In particolare, vi piace il tennis? Potrete assistere ai match tra professionisti del circuito Futures ITF. E potrete migliorare il vostro gioco grazie a campioni come Pat Cash, vincitore di Wimbledon. Pronto ad insegnarvi i segreti di questo sport e mettervi in condizione di migliorare il vostro gioco. Ogni settimana il gruppo degli istruttori resident viene impreziosito della presenza di un ex pro. Spesso top ten e vincitore di Grand Slam. E’ il caso di Cash ma anche di personaggi come Jonas Bjorkman, Paul Haarhuis, Magnus Norman,

Magnus Gustafsonn, Claudio Mezzadri, Thomas Enqvist, Daniela Hantuchova e Diego Nargiso. E poi il calcio, affidato alla scuola targata Chelsea, con i migliori allenatori del settore giovanile. La Rugby Academy diretta da Will Greenwood e Austin Healey, campioni del mondo con l’Inghilterra. La basket academy, a cura del coach dei campioni NBA di San Antonio Ettore Messina. E ancora: il percorso running, la pista go kart, la piscina olimpionica in dirittura d’arrivo e la palestra attrezzata Technogym. Dopo tutto questo sport è lecito chiedersi se ci si possa anche riposare, al Forte Village! Tranquilli, è possibile. Dopo l’impegno fisico, basta un salto alla Talassoterapia del Forte. L’azione combinata di sole, temperatura ideale e benefici dell’acqua marina vi rigenereranno a dovere. Assieme ai fanghi marini attivati dal sole e dal sale di magnesio e di sodio. Una densità salina introvabile nelle altre acque presenti in natura, con peculiarità terapeutiche eccezionali. La Thalasso del Forte è il posto migliore per rilassarsi e ritrovare il

“Forte Village è il luogo ideale per le famiglie grazie all’ampia offerta sportiva. Alla Tennis Academy offriamo lezioni individuali e di gruppo per tutti i livelli. Il nostro obiettivo è migliorare la vostra tecnica con piccoli accorgimenti con un occhio al divertimento” – Jonas Lars Björkman fortevillage.com

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E’ bello per me vedere gli ospiti imparare nuove tecniche e migliorare in poco tempo grazie ai miei consigli – Pat Cash

naturale equilibrio tra corpo e mente. Insomma, sport praticato al massimo, come stile di vita per divertirsi e ricaricarsi. Tutto questo è possibile solo al Forte Village. Ricordate Match Point, il migliore tra gli ultimi film di Woody Allen? Il protagonista, Chris Wilton, per essere assunto come maestro di tennis al Queen’s Club di Londra, specifica nel suo curriculum di aver lavorato anche al Forte Village in Sardegna. Ora vi è più chiaro perché?

QUANDO I coach saranno al Forte Village da maggio a settembre per aiutarvi a migliorare la vostra tecnica ed il vostro gioco

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FOCUS

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Girando questo posto meraviglioso, ogni giorno scovavo nuovi angoli di incredibile bellezza, tesori nascosti che chiedevano solo di essere valorizzati

FORTE VILLAGE: IERI, OGGI E DOMANI Intervista di Luciano Tancredi 44 fortevillage.com


FOCUS

Il Forte Village è Lorenzo Giannuzzi. E viceversa. Un caso singolare, unico al mondo, di fusione totale tra un luogo e colui che l’ha plasmato. Da vent’anni Giannuzzi del Forte è l’anima, e il Forte, per lui, è il luogo dell’ anima. Ma quel che rende questo connubio speciale, è come Giannuzzi sia riuscito nel tempo a rendere il Forte il luogo dell’anima anche per migliaia di ospiti che ogni anno accoglie, ognuno nel suo personalissimo modo, ognuno come fosse l’unico, l’amico, la star. Chi conosce il suo incredibile percorso professionale e di vita, girando tra i mille angoli del Forte, ne ritrova ovunque un pezzetto: l’eccellenza dei più blasonati cinque stelle italiani, il fascino dei resort caraibici, l’accoglienza e la funzionalità dei migliori hotel delle capitali europee, da Londra a Parigi. Ognuno fuso e mescolato, a formare per i sensi di chi vi soggiorna un impareggiabile cocktail. Amministratore delegato e direttore generale, Lorenzo Giannuzzi ci conduce tra le vie e le bellezze della sua creatura, raccontandole come fossero tappe della sua incredibile vita. Un viaggio nell’anima, del luogo e dell’uomo. Che comincia dal suo ufficio, dalle cui vetrate accarezza con lo sguardo ogni ospite, ogni persona che vi lavora.

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FOCUS

Lorenzo: D

Giannuzzi, vent’anni passati in un soffio. Cominciamo dall’inizio. Quando varcò quel cancello, si diceva che il mercato italiano non fosse ancora pronto per una clientela cosmopolita e di alto livello. La sua intuizione smentì tutti gli analisti. E’ un episodio che amo raccontare. Avendo passato gli ultimi anni come amministratore delegato degli hotel dei Caraibi e dell’America Atlantica del gruppo, avevo perso un po’ di dimestichezza con il mercato italiano. Mi rivolsi allora ai responsabili commerciali del gruppo stesso nei vari paesi Europei, chiedendo consigli per rilanciare una struttura che in effetti in quel periodo ristagnava terribilmente. La soluzione che mi fu data però non mi convinse: abbassare le tariffe per aumentare il volume delle presenze. Anche perché, girando questo posto

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meraviglioso, ogni giorno scovavo nuovi angoli di incredibile bellezza, tesori nascosti che chiedevano solo di essere valorizzati. Decisi di fare l’esatto opposto, di rischiare: trasformare il Forte in un villaggio di alberghi invece dell’ennesimo villaggio turistico di massa, e di posizionarlo su una fascia medio alta che all’epoca sembrava impossibile per l’Italia. E quale fu il primo passo della sua sfida? Per prima cosa feci rimuovere immediatamente due enormi cartelloni pubblicitari che campeggiavano negli aeroporti di Milano Linate e Roma con la scritta “Scegli il Forte Village per i tuoi congressi”. Avevo deciso di cambiare totalmente strategia, di promuovere la vocazione vacanziera rispetto a quella congressuale, di lasciare il certo per

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l’incerto. Fu ritenuta una scelta azzardata, ma si rivelò invece vincente per cambiare la percezione del Forte Village sul mercato. Il secondo passo fu trasformare la sala congressi all’ultimo piano dell’Hotel Castello in quattro stupende suite. Cavalcammo questo evento mediaticamente, cosa che rilanciò subito l’immagine e il riposizionamento della nostra struttura. Si accorsero di noi, della nostra sfida. A ruota cominciammo a costruire nuove suite sul mare, e tutte si vendevano per prime a dei prezzi stratosferici. Così vincemmo le ultime resistenze della proprietà dell’epoca, che era restia ad investire in cose che esulavano dal nostro core business. Fu l’inizio della trasformazione. La cavalcata ai vertici dell’eccellenza cominciò così, con un’intuizione. Lei aveva in mente il suo progetto, la sua filosofia. Sì, la trasformazione andava accompagnata. Il mio piano era posizionare il Forte Village sempre di più nel mercato del lusso, dell’eccellenza. Ma dovevo fare i conti con la taglia della struttura, decisamente grande. L’idea vincente fu quella di dividerla in tanti alberghi, differenziandoli nel target: per famiglie, per coppie, per chi voleva fare sport, per chi cercava relax e benessere nella spa. Sempre offrendo però servizi di altissimo livello. Di pari passo cominciammo a puntare sullo sviluppo dei servizi comuni, che ci hanno fatto fare un salto di qualità straordinario. Pensi solo ai 21 ristoranti, 4 dei quali gestiti da chef stellati, alle accademie sportive, alla talasso spa, alla leisure land con addirittura il bowling

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I piani di Lorenzo...

Lorenzo Giannuzzi sovraintende i lavori di trasformazione del Forte Village da destinazione congressuale a resort unico nel suo genere, ideale per vacanze di alto livello quale è oggi’

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Il mio piano era posizionare il Forte Village sempre di più nel mercato del lusso, dell’eccellenza. Ma dovevo fare i conti con la taglia della struttura, decisamente grande. L’idea vincente fu quella di dividerla in tanti alberghi.

e la pista di go-kart. Oppure al centro shopping, che offre marchi d’eccellenza e ormai è da solo un’ottima fonte di reddito. Così abbiamo creato un prodotto unico, del quale non credo ci siano equivalenti. Qui ognuno può trovare quello che ama, qualsiasi membro della famiglia senza dover fare delle rinunce per fare piacere all’altro. Insomma potremmo adattare al Forte Village il claim della Rai: di tutto, di più. Aggiungendo però: di qualità assoluta. Una filosofia vincente, senza dubbio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il Forte Village sotto la sua gestione è diventato quello che nel linguaggio del marketing si definisce un aspirational product. Ha collezionato una messe di premi e riconoscimenti…

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L’INIZIO 45 anni fà Lord Charles Forte riconobbe per primo il potenziale turistico e l’incomparabile bellezza della costa Sud Ovest della Sardegna.

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Quelli che mi hanno emozionato di più, ovviamente, sono stati i primi. Che però paradossalmente sono stati anche i più facili da ottenere. Arrivare al vertice può essere facile, ma restarci è davvero difficile. Sapere che dopo tanti anni siamo ancora il miglior resort al mondo mi riempie di soddisfazione. Ma ogni volta che la stagione finisce, la soddisfazione dei premi e degli straordinari risultati economici dura appena il tempo di un brindisi con i miei collaboratori. Poi, subito tutti al lavoro di nuovo, per programmare, creare, tornare come ogni anno a stupire e sorprendere i nostri clienti. Ci vogliono creatività e passione, ma anche duro lavoro. In questo ci danno una mano i nostri clienti con i preziosissimi consigli contenuti nelle oltre 1.500 interviste che ogni anno analizziamo attentamente per avere il feedback, ma anche idee, critiche a volte, sul nostro operato. i pari passo con la sua creatura, anche Lorenzo Giannuzzi ne ha avuti molti, di riconoscimenti. Il Five Star Diamond Award in qualità di One of the Finest Corporate Hoteliers, conferito dall’American Academy of Hospitality Sciences, nel 2007 e nel 2013 il Premio Excellent, offerto ai rappresentanti dell’industria alberghiera e a figure del mondo istituzionale, culturale, scientifico, imprenditoriale e artistico per aver contribuito ad affermare il brand Italia nel nostro Paese e nel mondo. Solo per citarne alcuni. E poi nel 2006 la Laurea Honoris Causa conferita dall’Accademia Internazionale Russa per il Turismo. Non ama parlarne però, preferisce il racconto dell’anima a quello dei trofei. Dunque proseguiamo nel nostro viaggio. E quale modo migliore che entrare nel tempio del lusso, il celebre quarto piano dell’Hotel Castello e soprattutto la sua Suite Reale, apice dell’esclusività e dell’eleganza? Giannuzzi, la riservatezza del management del Forte è rinomata. Ma in questi anni qui, soprattutto in questa suite, di celebrities ne sono passate un’infinità. Ci fa qualche nome, ci racconta qualche aneddoto? Sì, ne sono passate tante. Re, regine, grandi artisti e grandi sportivi, magnati. Diciamo tutto il jet set internazionale. Per tutti vige la regola a cui teniamo molto e che ha fatto anche il distinguo tra il Forte Village e gli altri. Tanti ci scelgono proprio perché conoscono la nostra assoluta riservatezza, sanno che difficilmente finiranno su un tabloid. Un aneddoto che amo raccontare, senza fare nomi, riguarda una principessa della famiglia reale araba. Ospite in una nostra suite, si trovò in difficoltà perché il suo segretario non sapeva dove sistemare

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SLUG?

Forte Village attraverso le sue brochure

Le brochure del Resort hanno sempre avuto un ruolo fondamentale, anno dopo anno, per mostrare agli ospiti i cambiamenti che il Resort ha subito negli anni. Documentano 20 anni di successi

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FOCUS

I miei ricordi più belli...

i suoi abiti, contenuti in ben 150 valigie. Per farvi spazio, in poche ore abbattemmo completamente un muro e trasformammo una stanza adiacente alla suite in un grande attrezzatissimo guardaroba di 50 metri quadri. Appena partì, tirammo di nuovo su il muro e tutto tornò come prima. Questo dimostra che al Forte Village nulla è impossibile e ogni desiderio viene esaudito. Il jet set internazionale qui è di casa. E il grado di fidelizzazione della clientela è arrivato alla cifra record di oltre il 50 per cento. Grazie anche alla continua evoluzione dell’offerta, capace di seguire e spesso anticipare tendenze e gusti degli ospiti. Sport, benessere, gastronomia. Nascono così le prestigiose Academy, dal calcio al tennis, dal rugby al golf, al cricket, al basket, dirette dai grandi campioni di ogni disciplina; la Thalasso del Forte, i ristoranti degli chef più celebri del mondo, dal pluristellato Gordon Ramsay a Rocco Iannone e Giancarlo Perbellini. Mai stare fermi, sembra la sua filosofia, mai adagiarsi sugli allori. E allora, cosa ci riserva il Forte nei prossimi anni? Abbiamo un piano di investimenti di 30 milioni di euro nei prossimi due anni, che comporterà un ulteriore upgrading generale di tutta la struttura. Vogliamo preparare il Forte Village alla sfida del prossimo decennio, essere all’avanguardia per comfort e tecnologia. Ci focalizzeremo innanzitutto nel rilancio della Thalasso del Forte, puntando su detox, perdita di peso, trattamento di patologie legate allo sport, introducendo un centro di medicina sportiva con trattamenti rivoluzionari e una cucina innovativa che unisca salute e gusto, attraverso l’utilizzo dell’antica scienza dell’uso delle spezie a scopo terapeutico, che coltiveremo nel nostro orto. Sarà una nuova frontiera per chi vuole utilizzare le vacanze anche per rimettersi completamente in forma. Punteremo anche sull’intrattenimento, stiamo creando un’arena capace di ospitare migliaia di persone e che diventerà un polo di attrazione per tutta l’isola, con un calendario di eventi con star di caratura internazionale. Infine, abbiamo intenzione

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Abbiamo un piano di investimenti di 30 milioni di euro nei prossimi due anni, che comporterà un ulteriore upgrading generale di tutta la struttura. Vogliamo preparare il Forte Village alla sfida del prossimo decennio, essere all’avanguardia per comfort e tecnologia. di completare l’offerta sportiva con nuove accademie, dalla scherma alle arti marziali e perfino al ping pong. Porteremo anche l’equitazione con un maneggio che stiamo già attrezzando. Vogliamo offrire il più ampio ventaglio di attività che accontentino sia i bambini che gli adulti, che magari hanno voglia di perfezionarsi nel loro sport preferito, anche fuori stagione. Insomma, resteremo fedeli al motto: di tutto, di più, ma di qualità assoluta. A quel giorno di quasi 45 anni fa, quando Lord Charles Forte, inglese di origine italiana e all’epoca Chairman della Catena Trust House Forte, riconobbe per primo il potenziale turistico e l’incomparabile bellezza della costa sud ovest della Sardegna, ne è passato del tempo. All’epoca c’erano una spiaggia bianchissima e una rigogliosa pineta. Adesso c’è il fiore all’occhiello dell’accoglienza italiana. Nel 2011 e nel 2012 l’Harvard Business School ha scelto il Forte Village quale case study di eccellenza alberghiera per il loro corso MBA . A motivare la scelta è il concetto originale e innovativo di resort, cui si sono ispirati alcuni dei maggiori gruppi del settore, da Jumeirah Int. a Sun Int. a Bahia del Duque. Il Forte fa dunque scuola, negli Usa come in Italia e in tutto il mondo. Un fiore all’occhiello, dove può appuntarlo anche e soprattutto colui che in questi vent’anni di impareggiabile cavalcata l’ha plasmato, Lorenzo Giannuzzi.

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FOCUS

VISTA AEREA PRIMA

HOTEL CASTELLO 4° E 5° PIANO PRIMA

LE DUNE PRIMA

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PRIMA E DOPO Forte Village è sempre alla ricerca di modi per incrementare la qualità e l’unicità dei suoi servizi e della sua offerta SUITE FRONTE MARE PRIMA

PISCINA HOTEL CASTELLO PRIMA

PIAZZA MARIA LUIGIA PRIMA

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INTERVISTA

ROCK E VELOCITÀ Mentre l’ultimo album dei Pink Floyd, pubblicato dopo più di 20 anni di silenzio, riscuote consensi di critica e di pubblico, il batterista Nick Mason racconta della sua vita e della sua passione per la buona cucina, le auto sportive d’epoca e i viaggi

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arà anche fondatore di uno dei gruppi rock più celebri di tutti i tempi, ma quel che immediatamente colpisce di Nick Mason è quanto sia diverso dallo stereotipo della rockstar. I modi gentili e riservati e i molteplici interessi per le cose belle della vita fanno del batterista dei Pink Floyd un uomo del Rinascimento sotto molti aspetti. Che si tratti di belle auto, buona cucina, viaggi o dell’attuale panorama musicale, l’opinione di Mason è sempre riflessiva e perspicace. Ad esempio, non esistono molti musicisti rock che amano cucinare, sono curiosi di conoscere nuove ricette e in cucina sono sempre alla ricerca di nuove ispirazioni da tutto il mondo. “Mi piace soprattutto la cucina italiana”, dice. “Per me è un mix perfetto: nuova e innovativa, ma anche familiare. E poi adoro l’immensa varietà di cibi e ricette della tradizione culinaria italiana. A casa, mia moglie e io abbiamo riempito interi scaffali di ricettari. È una cucina conviviale, da gustare in compagnia di familiari e amici.” E aggiunge con un sorriso ironico: “È anche il tipo di cucina che piace agli uomini: semplice, ma dai sapori decisi.”

Se gli interessi e i modi alquanto raffinati di Mason sono diversi da quelli di molte rockstar, lo stesso può dirsi della sua educazione. Unico membro della band sin dalla sua formazione nel 1965 nonché co-autore di successi come Echoes e Time, Mason è cresciuto a Hampstead, il verde sobborgo settentrionale di Londra dimora di intellettuali e artisti. Figlio di un documentarista, Mason, oggi settantenne, ha studiato architettura in quello che era il Politecnico di Regent Street e oggi è l’Università di Westminster, la quale nel 2012 gli ha conferito la laurea honoris causa in lettere. Il nuovo album dei Pink Floyd The Endless River è uscito a novembre di quest’anno e prende spunto dalla musica composta nel 1993 durante le session

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Amo l’Italia per la sua varietà: ogni regione ha un’atmosfera e un sapore completamente diversi

di The Division Bell, registrate ai Britannia Row e agli Astoria Studios di Londra da Mason insieme a David Gilmour e Rick Wright. Era la prima volta che ripetevano l’esperimento dai tempi delle registrazioni di Wish You Were Here negli anni ’70; dalle session del ’93 era nato The Division Bell, l’ultimo album inciso in studio dalla band. Nel 2013, insieme a David Gilmour, Mason ha rielaborato quelle incisioni e ha deciso di pubblicarle come repertorio dei Pink Floyd. Erano le ultime musiche suonate insieme da Gilmour, Wright e Mason. L’ultimo anno è stato trascorso in sala registrazione ad aggiornare i brani con le nuove tecnologie di studio per creare The Endless River. Le copertine degli album dei Pink Floyd sono note per l’impatto singolare della grafica; quest’ultimo lavoro raffigura un uomo che rema in un fiume di nuvole, creazione di Ahmed Emad Eldin, artista digitale egiziano diciottenne. I brani del nuovo album sono la rivisitazione di canzoni originariamente scritte e registrate dal trio Mason, Gilmour e Wright all’inizio degli anni ’90. Le auto sono la grande passione di Mason, che possiede una collezione dal valore inestimabile di oltre 40 automobili sportive d’epoca, tra cui alcune Aston Martin, Jaguar e una Maserati 250F, stipate in due hangar a meno di 30 cm l’una dall’altra. “Adoro le Bugatti d’epoca, sono auto bellissime”, dice. “Ma, a dire il vero, la mia collezione non è

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INTERVISTA

improntata a un tema particolare: compro semplicemente tutto ciò che mi piace. Anche mio padre era un grande appassionato di auto sportive e gare automobilistiche.” Il fiore all’occhiello della collezione è la Ferrari 250 GTO. Commercializzata nel 1962 al prezzo di circa 6.000 sterline, una somma considerevole per quei tempi, oggi è stata valutata oltre 20 milioni di sterline. Ne sono stati costruiti solo 39 modelli tra il 1962 e il 1964; ogni acquirente veniva esaminato personalmente da Enzo Ferrari per verificare che soddisfacesse le sue aspettative come pilota e degno ambasciatore del marchio. Mason aveva acquistato la sua GTO nel 1977 spendendo 37.000 sterline, tutti i suoi guadagni di The Dark Side of the Moon. All’epoca molti lo avevano considerato un folle, ma il vertiginoso aumento del valore della vettura, oltre all’immenso piacere che ha procurato a Mason, ha dimostrato in breve tempo che si sbagliavano. “È semplicemente la migliore auto mai prodotta”, commenta con il suo tono sobrio e pacifico. “Un fantastico connubio tra un’auto da strada e una vettura da competizione. Si guida facilmente, risponde a meraviglia e ha un’estetica straordinaria. Un’auto per chi ama guidare davvero.” E in fatto di guida di auto sportive Mason non è certo un novellino, dato che ha disputato la 24 Ore di Le Mans a metà degli anni ’80. “Le Mans è la regina di tutte le gare. La mia collezione di automobili è ispirata in gran parte al motorsport”, dice. A Le Mans era partito in 43a posizione con qualche

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SINISTRA: NICK CON LA SUA COLLEZIONE VINTAGE CAR SOTTO: PINK FLOYD

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difficoltà a qualificarsi, ma successivamente era salito al 22° posto. I Pink Floyd hanno venduto una quantità esorbitante di dischi, ben 250 milioni di copie e si dice che la loro musica abbia influenzato artisti come i Queen, i Radiohead, i Genesis e David Bowie. Il primo concerto, descritto come un “happening”, risale al 1967, alla Seymour Hall di Londra; pare che tra il pubblico ci fossero anche Eric Clapton e Pete Townshend. Nei mesi successivi arrivò il contratto con EMI Records, seguito a marzo dall’album di debutto, The Piper At The Gates Of Dawn, registrato presso lo Studio 3 dei celebri Abbey Road Studios nella zona settentrionale di Londra. In quel periodo conobbero i Beatles, che stavano registrando Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Nel 1989 i Pink Floyd si esibirono a Venezia in uno spettacolare concerto di 90 minuti su un palco galleggiante davanti a Piazza San Marco; lo spettacolo venne trasmesso in 20 Paesi. Seguirono poi i concerti tenuti alla reggia di Versailles e allo stadio olimpico di Mosca.

Il nuovo album, acclamato da critici e fan, è un’eloquente dimostrazione della creatività dei Pink Floyd

Ma la performance di Venezia non fu la loro prima apparizione in uno scenario storico italiano: già 20 anni prima avevano suonato a Pompei. “Suonammo tra gli scavi archeologici dell’anfiteatro”, ricorda Mason. “Non avevamo idea di come sarebbe stata l’acustica, ma fu un vero trionfo. Ho adorato quel concerto e quelle immagini straordinarie. Pompei si prestava perfettamente a un evento del genere.” Da quella performance fu realizzato un film-documentario: Pink Floyd: Live At Pompeii, presentato al Festival del cinema di Edimburgo nel 1972. Per Mason l’Italia è anche una delle mete di vacanza preferite. “La Sardegna è meravigliosa”, dice. E aggiunge: “Amo l’Italia per la sua varietà: ogni regione ha un’atmosfera e un sapore c ompletamente diversi.” Mason è anche appassionato di giardinaggio. Attualmente vive nel Wiltshire, nell’Inghilterra occidentale, in una residenza di campagna che ha acquistato dalla Duchessa di Cornovaglia e dal suo precedente marito. Lo scorso anno l’ha aperta al pubblico, invitando Sua Altezza Reale a tornarvi in visita. Il nuovo album, acclamato da critici e fan, è un’eloquente dimostrazione della creatività dei Pink Floyd e del fascino imperituro che esercitano su appassionati di ogni età. La band occupa un posto speciale nell’olimpo della musica rock. Gli rivolgo una domanda scontata, anche se non mi aspetto che risponda: qual è il suo album preferito dei Pink Floyd? Riflette per qualche istante: “Devo dire che uno dei miei preferiti è A Saucerful of Secrets, perché ha messo in moto una serie di cose che hanno portato a The Dark Side of the Moon e a Wish You Were Here.” Con un elenco così lungo di album di successo, come fa a ricordarseli tutti? Sorride. Questa è una domanda più facile: “Ognuno di essi è associato a un particolare periodo della mia vita.” Una vita assai memorabile.

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I docenti del Forte Village raccomanderanno gli studenti più meritevoli agli hotel e ai ristoranti internazionali più famosi del mondo

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il desiderio più grande di chi possiede talento e ambizione: trovare una scuola in cui seguire le orme dei maestri. Quale modo migliore per imparare a cucinare insieme ai più grandi chef del settore e ad alcuni degli studenti più talentuosi e determinati? La Hotel Business School del Forte Village da lungo tempo è considerata uno degli enti internazionali di formazione all’ospitalità più importanti, con alcuni studenti della scuola ora al servizio dei più noti hotel internazionali o intenti a gestire attività in proprio. Ora il Forte Village offre a coloro che hanno deciso di dedicare la propria vita all’arte della cucina, ai giovani chef, ai proprietari di ristoranti e ai professionisti alla ricerca di una nuova carriera, la straordinaria possibilità di studiare con i grandi chef stellati italiani e internazionali. L’Accademia di cucina presso il Forte Village è diretta da Carlo Cracco, il celeberrimo chef premiato con due stelle Michelin che gestisce il famoso Ristorante Cracco di Milano. Egli è anche presidente dell’Associazione Maestro Martino, un ente che promuove l’eccellenza nella cucina tradizionale italiana. Insieme a Cracco ci sono Emanuele Scarello, altro fiero detentore di due stelle Michelin e il notissimo chef del Forte Village Antonello Arrus, anch’egli chef stellato. Inoltre ci sono anche lo chef stellato Rocco Iannone, che gestisce il ristorante Forte Gourmet, e Paolo Simioni, il versatile e visionario Executive Chef del resort, ambasciatore per diversi anni della cucina italiana a Londra. Paolo Simioni, vanta straordinaria conoscenza e sensibilità combinate con un profondo interesse per la fusione di sapori e ingredienti. Gli studenti possono quindi apprendere molto da lui. Nel corso di sei mesi gli studenti

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tratteranno ogni aspetto della cucina, tra cui la ricerca delle migliori materie prime, e per questo la Sardegna è un giardino delle meraviglie, fino alla preparazione di un menù completo. Grazie a consigli, supporto ed esperienza pratica, gli studenti imparano dove trovare i migliori ingredienti e come controllare che tutti gli elementi, dalla carne e dal pesce

fino a verdura, frutta, insalate ed erbe sia della migliore qualità. Impareranno a preparare un menù che esalti gli ingredienti stagionali più freschi e a bilanciare sapori e consistenze. Gli studenti apprenderanno dagli esperti il modo migliore di preparare e cucinare ciascuno degli ingredienti selezionati per ottimizzare sapori ed estetica del piatto. Oltre a beneficiare di fondamentali ore di pratica, gli studenti godranno di un’ampia varietà di consigli e dei segreti degli chef, in modo da poter produrre piatti che sorprenderanno e delizieranno i commensali in qualsiasi cucina del mondo si trovino a cucinare. Infine, un ruolo molto rilevante lo avrà il supporto successivo alla formazione. I docenti del Forte Village raccomanderanno gli studenti più meritevoli agli hotel e ai ristoranti internazionali più famosi del mondo, avviando nel miglior modo le carriere professionali di questi giovani chef.

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