BLoguru
il dolce sapore del Web Š STEFANO MAZZALI
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© SILVIA LUPPI
Nome: Chiara Cognome: Maci Età: 27 Difetto: testardaggine Pregio: genuinità L’ultimo libro letto: Gli spiriti non dimenticano – V.Zucconi Film preferito: Closer Cantante preferito: Ornella Vanoni Cosa non sopporti: la maleducazione
Gli appassionati di cucina adorano le sue ricette, il pubblico televisivo l’ha scoperta con “Cuochi e Fiamme” su La7. Ma anche chi non si appunta sul taccuino i grammi di anice stellato o di cerfoglio che servono per una ricetta, ne apprezza le qualità di narratrice. Dal suo blog (www.sorelleinpentola.com), dalle sue ricette, si sente il sapore di quello che pensa. Chiara Maci è una reporter inviata ai confini tra il cibo e l’anima. Internet le ha cambiato la vita, a Digitalic racconta come e dà i suoi consigli per gli aspiranti blogger di successo:“Siate onesti”.
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Cosa sognavi di diventare da ragazzina? Fin dall’adolescenza il sogno è sempre stato quello di diventare giornalista. Volevo diventare inviata. Divoravo i libri di Oriana Fallaci e ne rimanevo affascinata. Scrivevo tutti i giorni, sempre, e leggevo libri di grandi giornalisti. Poi la scelta di non iscrivermi a Scienze della Comunicazione (convinta che giurisprudenza potesse darmi basi più solide) e i successivi studi in legge, seguiti dal master in comunicazione, mi hanno spinto al marketing aziendale. Ma alla fine, sono tornata sui miei passi. L’unica cosa che mi rendeva felice e che tuttora riesce ad appagarmi era la scrittura.
E sei riuscita a realizzare questo sogno? In un certo senso, sì. E sono riuscita a perfezionarlo su me stessa e sulle mie esigenze. Oggi scrivo, quotidianamente. E lo faccio per molto più di una testata. Lo faccio per il mio blog e questo mi permette di aprirmi senza limiti e soprattutto senza influenze esterne. In più scrivo di cucina, mio grande amore. Non potrei desiderare di meglio. Quando hai deciso di fondare il tuo Blog? Quali sono i motivi che ti hanno portato a farlo? Il blog è nato nel marzo 2010, mentre ero a Treviso da mia sorella. Io stavo programmando il mio futuro
“tacco a spiLLo, capeLLi Lisci, Bionda naturaLe e finta rossa. feLpa con cappuccio e caLzini coLorati, occhi verdi e LenzuoLa deLL’ikea. doppio cuscino, asma BronchiaLe, Borsa eXtraLarge. orecchini di perLe, tuBino nero, rossetto rosso. maXi magLioni, Jeans e aLL star Bianche sLavate. musica itaLiana, storie vere da Leggere e da scrivere, meridionaLe. mancina, sagittario, ascendente sagittario. timida, simpatica, Buffa. patente B, camBio manuaLe, frangia imperfetta. vino Bianco, fermo, Letto duro e prosciutto crudo. candeLe profumate, ma zero champagne e romanticismi. poche paroLe e troppi pensieri, caffè amaro, Latte freddo. furBa, sensuaLe, emotiva. rimmeL nero, BLush rosa, uBriaca. mi chiamano macY. e inizia a piacermi.” (chiara maci)
(essendomi allora da poco licenziata dall’azienda) e, insieme, abbiamo pensato di creare un blog unicamente per noi due. Per tenerci unite e “vicine”, nonostante la distanza obbligata (io vivo a Bologna e lei a Treviso). In fondo, cucinavamo entrambe tutti i giorni...abbiamo pensato, perché non farlo “pubblicamente”? Quali erano gli obiettivi che avevi quando hai creato “Sorelle in Pentola”? Assolutamente mai mi sarei immaginata una tale crescita. Guardavo i blog delle “storiche” e ne ammiravo le capacità, ma il nostro blog sarebbe nato solo ed esclusivamente per tenerci in contatto tra di noi. I primi mesi, infatti, riuscivamo ad avere poche decine di visite al giorno, ma eravamo soddisfatte così.
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Adesso quali obiettivi hai con il blog? Adesso è cambiato tutto. Il blog è diventato lo strumento attraverso cui lavoro con le aziende e faccio consulenze di comunicazione food. Ho obiettivi molto alti, ma non c’è da sorprendersi. Ho sempre ragionato in modo molto ottimistico e soprattutto ho sempre scelto di dedicarmi totalmente al mio lavoro, senza pause e senza distrazioni. Voglio che il blog cresca e io con lui. E, in questo, i miei precedenti studi di marketing e il mio lavoro in azienda, hanno creato basi perfette. Su quale piattaforma lo hai creato? Su blogger. In realtà sono andata sul sicuro perché da 5 anni ho un altro blog privato su quella piattaforma e ho pensato di rimanere fedele, essendomi sempre trovata benissimo. Ad oggi, poi, ci sono talmente tante funzionalità, da essere un perfetto sostituto di un sito web. Solo più economico e facile da utilizzare. Hai dovuto superare dei problemi tecnici o è andato tutto liscio? Tutto facilissimo e nessun problema. Io ero abbastanza pratica di internet e del mondo dei blog, ma
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Quale è secondo te un piatto perfetto per un tecnologo? La tua Geek-ricetta? La mia geek ricetta? Mi vengono in mente i cioccolatini (adoro farne sempre con ripieni diversi!), magari a forma di pc, di cellulare o di strumenti tecnologici. Sicuramente si deve curare la presentazione e il dettaglio, più dell’ingrediente! conosco persone che si sono avvicinate per la prima volta ad un computer e in pochi passi sono riuscite ad imparare semplicemente. Come lo hai pubblicizzato? Non ho mai fatto pubblicità vera e propria, ma ho linkato il blog sui maggiori social network italiani, come facebook, linkedin, twitter. In questo modo sono riuscita ad avere una visibilità sempre crescente. Quando hai capito che il tuo blog aveva avuto successo? Quando ho iniziato a ricevere centinaia di mail di lettori, ma soprattutto quando le persone hanno iniziato a chiedermi consigli non solo culinari, ma anche di vita quotidiana. Ci sono ragazzini di 12-13 anni che mi scrivono quotidianamente, signore di mezz’età affezionate lettrici e coetenei che vogliono cambiare vita e scelgono di confidarsi con me. Quali consigli daresti a chi vuole aprire un suo blog? Da un punto di vista tecnico, è facilissimo. Basta scegliere la piattaforma con cui aprirlo e seguire le “istruzioni”. Da un punto di vista contenutistico, invece, consiglio tanta costanza
e soprattutto massima onestà e veridicità. Un blog può essere un ottimo strumento per consigliare alle persone luoghi, ristoranti e ingredienti, ma fondamentale è l’essere presente sempre. Per rispondere ad un dubbio o semplicemente per spiegare una ricetta a coloro che si avvicinano alla cucina per la prima volta. Da Internet alla Tv. Come è avvenuto? Chi ti ha contattato? Cosa ricordi di quei momenti? Cosa hai pensato? E’ successo tutto in modo casuale. Una mail per partecipare come concorrente ad un programma in prova condotto da Alessandro Borghese, un provino a Roma accompagnata dalla mia migliore amica, una telefonata giorni dopo e una proposta di entrare in giuria, in qualità di blogger. Cosa ricordo? Agitazione. La prima volta davanti ad una telecamera volevo scappare. Mi ripetevo “questo non è il mio mondo”. Poi la voglia di imparare, la sfida con la telecamera e il superamento di una timidezza che ho scoperto strada facendo. Quando hai pensato “ce l’ho fatta” o come dicono a Roma “Ho svoltato”?
A dire la verità non l’ho ancora pensato. Sono una di quelle persone mai soddisfatte e perennemente in cerca di miglioramento. La cosa buffa è che per gli altri, io ho “svoltato”. La televisione soprattutto, in Italia, viene vista come punto d’arrivo. Per me è assolutamente l’inizio. Io voglio scrivere. E, sono sincera, penso di avercela fatta, nel mio piccolo, ogni qualvolta le persone mi scrivono per avere consigli o semplicemente per farmi complimenti. In fondo, si fidano di me. E questo è bellissimo. Internet ti ha cambiato la vita allora? Internet non solo mi ha cambiato la vita. Ogni giorno è uno strumento indispensabile per portare avanti il mio sogno. Senza internet, tutto ciò sarebbe impossibile.
Quali sono le persone che hanno giocato un ruolo importante nella tua carriera? Partendo dalle origini i miei genitori. Entrambi enogastronomi, mia madre ex consigliera nazionale dell’AIS e ottima cuoca, mio padre attento e critico amante del cibo e del vino in ogni sua forma. Una vita trascorsa quindi tra ristoranti e cantine che non poteva non portarmi fin qui. In più i miei ex capi in azienda, che mi hanno insegnato il rigore, la disciplina, ma soprattutto l’impegno costante e continuo fino al raggiungimento dell’obiettivo. Mi hanno insegnato ad autogestirmi, cosa indispensabile nel mio attuale lavoro. Quali sono state le scelte, le decisioni più importanti che hai preso nella tua carriera? La prima è stata la scelta di licenziarmi per ricominciare da zero. Lo dico con facilità ma è stato un momento critico e difficile. Lasciare qualcosa di certo e stimolante, per la voglia di inseguire un sogno ancora vago e incerto. La seconda quella di trasformare una passione in
lavoro, iniziando a crearmi credibilità tra la gente e successivamente verso le aziende che oggi sono il mio punto di riferimento. Di cosa vai più orgogliosa di quello che hai fatto? Sono orgogliosa di aver fatto una scelta. Una scelta che ha ovviamente comportato una perdita, ma che mi ha permesso di fermarmi e capire quale fosse la mia strada. E sono fiera delle rinunce, delle notti sveglia a scrivere, delle mancate serate con gli amici e di tutti quei sacrifici che, nel momento in cui ami follemente qualcosa, diventano stimoli. Ricordi qualche episodio curioso dei primi tempi? La cosa più curiosa sono sempre i vicini e gli amici che leggono lo status su Fb in cui comunico a tutti che sto cucinando…e si presentano in fila fuori casa per mangiare! Ma anche le prime volte in trasmissione, dove le figure ridicole erano all’ordine del giorno o i primi post sul blog, pubblicati per errore mentre erano ancora in bozza, ma non più modificabili perché avevamo già ricevuto commenti! Un locale adatto agli appassionati di tecnologia? Beh un locale in cui sia possibile l’accesso a Internet tramite un wifi gratuito (cosa che in Italia dovremmo avere maggiormente) e in cui le persone possano usare postazioni con Pc, ma anche in cui possano assaggiare ricette innovative e, perché no, tecnologiche almeno nell’aspetto!
Oggi sotto la tua immagine c’è scritto “Blogger” nel futuro cosa sogni che ci sia scritto? Scrittrice? Critica Gastronomica? Bella domanda. Vorrei ci fosse ancora scritto Blogger. Perché un blogger può essere scrittore, critico, cuoco alle prime armi, giornalista. E può essere libero. Cosa da non sottovalutare. Non è l’etichetta che ti caratterizza. E’ la capacità nel sapersi creare un lavoro e saperlo portare avanti in un momento in cui tutti si lamentano di non avere opportunità. è il sapersi reinventare qualcosa, sfruttando gli studi fatti e continuando a studiare, quotidianamente.
© STEFANO MAZZALI
Quale è il tuo social network preferito e perché? Sicuramente Facebook, perché è quello più utile per ottimizzare i tempi di visibilità. In pochi istanti raggiungi migliaia di persone attraverso una fotografia, uno status o un semplice link.
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