Pof 2013 14 unico issuu

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Istituto Comprensivo Statale Lastra a Signa via Palmiro Togliatti n. 41 – Lastra a Signa (FI) telefono 055 3270151/39/37 fax: 055 3270138 mail: fiic86900V@istruzione.it

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Anno scolastico 2013/2014 Approvato nel Collegio Docenti in data 11 Dicembre 2013


INDICE

INTRODUZIONE ………..…………………....................................

Pag. 3

Cap. I

SCUOLA E TERRITORIO……………………………..............................

Pag. 5

Cap. II

PRESENTAZIONE …………………………………………….......……………………..

Pag. 8

Cap. III

SINTESI DEL PERCORSO EDUCATIVO

Cap.IV

LA VALUTAZIONE

Pag.26

Cap. V

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA ………………………………………………….

Pag. 39

ATTIVITA’ POMERIDIANE OPZIONALI

Pag.55

– DIDATTICO …………………..…….

Cap. VI

OFFERTA FORMATIVA (PROTOCOLLI, PROGETTI E ATTIVITÀ)

…………

Cap. VII

AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO………………………………………..........

Pag. 13

Pag.56 Pag. 121

ALLEGATO 1: PATTO EDUCATIVO

DI CORRESPONSABILITA’ …..........

.

ALLEGATO 2: PIANO DI INCLUSIVITA’……………………….……………

.

ALLEGATO 3: I CAMPI DI ESPERIENZA …………………………………..………

.

ALLEGATO 4:

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

.

ALLEGATO 5: CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA IN USCITA DALLA SC. SEC. 1°GRADO

PIANO

DI STUDIO PERSONALIZZATO (PSP) ITALIANO L2 (PER ALUNNI NON ITALOFONI) ……………………………………………………………….….

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INTRODUZIONE

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento costitutivo fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa nel contesto della autonomia (art. 3 – capo II D.P.R. 275/99). La legge (59/97 art. 21) sollecita la Scuola a predisporre una offerta formativa dinamica e flessibile, rispondente ai bisogni e agli interessi diversi degli studenti. In questa ottica la Scuola si ispira ai principi di autonomia:  didattica (art. 4)  organizzativa (art. 5)  di ricerca, sperimentazione e sviluppo (art. 6) e intende realizzare un curricolo attento alle caratteristiche e alle potenzialità degli studenti (art. 8 DPR 275/99) attraverso una didattica orientante, capace di consentire lo sviluppo di conoscenze e competenze. All’interno del P.O.F. si delineano i percorsi finalizzati a garantire il successo formativo attraverso un curricolo flessibile, attento alle mete educative e alle fondamentali competenze-chiave per l’apprendimento permanente (definite dal Parlamento Europeo 18 dicembre 2006):        

comunicazione nella madre lingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale

“Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita” (Indicazioni nazionali 2012, pag.15) In questa evoluzione, la Scuola, come organizzazione complessa a legami deboli, deve tener conto delle diverse istanze formative del territorio ponendo in essere processi comunicativi ispirati al criterio della accoglienza, della condivisione, della cooperazione, dell’inclusione, e processi decisionali ispirati al senso di appartenenza e corresponsabilizzazione.

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Il terreno su cui sviluppare le competenze-chiave deve necessariamente tener conto del “benessere” complessivo della persona, come suggerito dall'OMS nella individuazione delle Life Skills: EMOTIVE

COGNITIVE

SOCIALI

Consapevolezza di sé

Risolvere i problemi

Empatia

Gestione delle emozioni

Prendere decisioni

Comunicazione efficace

Gestione dello stress

Senso critico

Relazioni efficaci

Creatività

Le Life Skills costituiscono la premessa ed al tempo stesso l'obiettivo del processo formativo, coinvolgendo più soggetti: Viene così a delinearsi la necessità di una “comunità educante”, fondata sull’alleanza tra scuola famiglia e territorio, all’interno della quale le singole componenti sono impegnate in una continua riflessione, riconversione e collaborazione nella condivisione degli intenti educativi.

famiglie studenti

territorio

scuola

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Cap. I SCUOLA E TERRITORIO

L'Istituto Comprensivo di Lastra a Signa: Dall’anno scolastico 2013-14 nasce l’Istituto Comprensivo di Lastra a Signa, una istituzione che riunisce in un’unica rete tre ordini di scuola (Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado) e un CTP (Centro Territoriale Permanente per l’istruzioni e la formazione degli adulti) presenti sul territorio. Questa nuova realtà costituisce un’occasione di crescita per tutte le figure coinvolte: studenti – famiglie – scuola – territorio. Dal confronto fra organizzazioni ed esperienze vogliamo costruire un percorso, fatto di tappe graduali, continuità e discontinuità, sorretto da una visione unitaria che pone al centro i bisogni formativi del bambino -> ragazzo.

Il comune di Lastra a Signa Lastra a Signa dista 12 chilometri da Firenze, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene. Il comune conta 17.916 abitanti (Lastrigiani) e ha una superficie di 43,06 chilometri quadrati. Sorge a 36 metri sopra il livello del mare.

Cenni storici Le prime testimonianze di insediamenti organizzati in questi luoghi risalgono all’epoca romana. I romani nel primo secolo a.C. fondarono un colonia militare, con relativa centuriazione dei terreni limitrofi all'Arno. Questa si ampliò e crebbe di importanza nel tempo. Il suo sviluppo proseguì nel Medio Evo, fino a quando agli inizi del XV sec. Il castello di Lastra a Signa divenne uno dei capisaldi del sistema di difesa della via Pisana assumendo il nome di comune di Gangalandi, famiglia nobiliare del luogo. Il grande interesse della Repubblica per questo luogo era dovuta al fatto che costituiva il porto fluviale di Firenze. Nel corso del '500 e del '600, Lastra venne profondamente coinvolta nel grande progetto mediceo di riorganizzazione territoriale. Lungo l'Arno si consolidò tutta una catena di centri abitati, collegati in un modo o nell'altro al traffico dei "navicelli", imbarcazioni a fondo piatto su cui erano trasportati uomini e merci nella zona di Lastra a Signa assunsero importanza i centri di Porto di Mezzo, Ponte a Signa e Brucianesi. Raggiungibile da Livorno in tutte le stagioni, lo scalo di Ponte a Signa divenne il porto fluviale di Firenze e dalla metà del '500 ricevette anche le merci delle manifatture pratesi. Dunque Lastra diventa uno di quei piccoli centri che innestano nel paesaggio rurale del contado, le attività non agricole e conosce nel contempo un infittirsi della rete viaria che va di pari passo col sorgere sulle colline di stupende dimore signorili e di splendidi giardini all'italiana. 5


Tutto ciò determina il sorgere di una duplice identità che caratterizza Lastra: classicamente mezzadrile da un lato e dall'altro manifatturiera e commerciale, in contatto permanente con il mercato internazionale. Le tracce di attività manifatturiere legate al commercio fluviale e all'esportazione sono, a Lastra, molto antiche; censiti sui libri della Lega di Gangalandi troviamo, nella seconda metà del '500, setaioli, cappellai, scalpellini, lavoratori della pietra che era una delle altre principali attività economiche del luogo. Verso il 1670, Lastra era una delle località di maggiore produzione laniera della Toscana. Tuttavia la vocazione commerciale e manifatturiera del territorio troverà la sua massima espressione nella produzione e nel commercio dei cappelli di paglia che, a partire dai primi decenni del 1700, assunse una dimensione quantitativa tale da coinvolgere una parte consistente della popolazione. Nella 1774 il Granduca Pietro Leopoldo, diede vita alla Comunità di Lastra, riunificando sotto un'unica amministrazione i Popoli preesistenti. La Comunità assunse la configurazione odierna a seguito delle riforme del 1833. Infine, a partire dai primi del ‘900, la richiesta di manufatti in paglia si sposta verso la Francia, con conseguente emigrazione della manodopera; uguale sorte conobbero gli scalpellini. Il contesto sociale Dal punto di vista sociale, culturale e economico, la popolazione del comune di Lastra a Signa è una realtà eterogenea, in continua trasformazione, nella quale ad ampie esperienze di integrazione si affiancano alcune situazioni di disagio. Il territorio è caratterizzato da: -

Un contenuto sviluppo edilizio, affiancato da alcuni interventi di recupero di edifici preesistenti, per la salvaguardia delle colline circostanti e nell’ottica della protezione del territorio

-

La disponibilità di opere infrastrutturali per la mobilità, arricchitasi notevolmente con l’introduzione del trasporto ferroviario.

-

Una buona presenza di strutture di tipo sociale (R.S.A, Centro sociale di via Togliatti – associazionismo ecc.), attività culturali rivolte ad una utenza varia e differenziata (bambini, giovani, adulti) ed un ulteriore potenziamento delle strutture sportive (Palazzetto dello Sport, palestra a Malmantile).

-

La presenza di un parco fluviale

-

L’installazione di un depuratore per le acque del fiume Arno

La crisi che ha investito il paese in questi anni sta incidendo in vario modo anche sulle realtà locali, creando condizioni di diffusa precarietà.

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Rapporti e collaborazioni con enti e associazioni del territorio Nei rapporti e collaborazioni della scuola con enti e associazioni del territorio si sviluppa il legame dell’istituzione scolastica con la realtà locale, nella sua dimensione vicina o di più ampio raggio, che caratterizza in modo significativo l’offerta formativa (P.O.F.).  con il Comune di Lastra a Signa: - Nidi comunali integrati e privati per il progetto “Zerosei” - Consiglio Comunale dei Ragazzi - Festa della Toscana - “Giorno della memoria” - Biblioteca Comunale progetto Magico Box - Centro d’ascolto - Cinema Teatro delle Arti di Lastra a Signa - Polizia Municipale - Ufficio Informazioni Turistiche  -

con la Provincia: (Laboratori didattici ambientali di Villa Demidoff. Azienda Sanitaria di Firenze e Ufficio Scolastico Territoriale-provincia di Firenze, gruppo di lavoro di Educazione alla Salute: progetto “Diari di Scuola” (Life Skills, Peer Education)

Con la Regione: per il progetto “Comprensivi si diventa”

Con Associazioni del territorio:

-

COOP per l’educazione alimentare e il consumo consapevole Slow Food per il progetto “Orto in condotta” Misericordia di Lastra a Signa per il pronto soccorso e la promozione alla donazione del sangue Lega Ambiente per l’attività “Puliamo il mondo” Gruppo Donatori di Sangue “Fratres G. Nesi” Comitato dei Genitori per il progetto “Leggere che gusto” Associazione Voltapagina ANED per il “Percorso della memoria” ANPI per attività di Cittadinanza e memoria storica” CIDI Firenze, progetto di Curricolo verticale di Educazione scientifica Società IRIDE e UISP per il progetto di “Educazione motoria e sportiva”

-

Attualmente sono in atto protocolli d’intesa e convenzioni con :

-

Università degli Studi di Firenze, facoltà di Scienze della Formazione primaria per il progetto “Tirocinio” Università per stranieri di Siena . Università Ca' Foscari di Venezia, per la formazione in didattica delle lingue a stranieri in collaborazione con il CRED di Scandicci Università degli Studi di Firenze, facoltà di Scienze della Formazione per il progetto CODICO (Consiglio di Cooperazione) in collaborazione con “Uguadi lab” Associazione ARCI, in collaborazione con il Comune di Lastra a Signa, per interventi di interpretariato e traduzione Istituto Statale di Istruzione Superiore Russel-Newton di Scandicci per il progetto S.T.I.L.E. Società della Salute per il progetto “Diari di bordo” 7


Cap. II PRESENTAZIONE Chi Siamo

Il Contesto

La Mission

La struttura dell’Offerta Formativa è organizzata sulla base dei bisogni (educativi e formativi) degli alunni, tenendo conto degli strumenti e delle risorse disponibili. Il servizio scolastico pertanto si presenta come un percorso da strutturare in una dimensione sperimentale, tesa a perfezionare, adattare e consolidare l’attività didattica.

L’Educazione alla cittadinanza costituisce l’asse portante del processo formativo e si fonda sull’ esercizio della parola, intesa non solo come strumento per esprimere opinioni e sentimenti, ma anche per manifestare scelte nel mondo dei valori. Il contesto di apprendimento inteso a promuovere le competenze e le disposizioni necessarie all’esercizio della cittadinanza non può quindi essere altro che una comunità di parola con al centro l’educazione al pensiero come elemento caratterizzante della democrazia.

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ANALISI DEI BISOGNI Dei ragazzi

Delle famiglie

Della società 

Essere accolti in modo aperto e attento alle diversità e potenzialità di ognuno,  Avere pari opportunità formative e sostenute con percorsi adeguati allo sviluppo delle eccellenze e al recupero delle carenze  Contenere il rischio di insuccesso scolastico dovuto a cause socioculturali.  Rafforzare la propria identità personale, culturale, sociale per collocarsi nel mondo

 

Potenziare il reale senso di appartenenza al territorio, anche attraverso l’utilizzazione di momenti comuni per valorizzare la multiculturalità e la diversità ai fini dell’integrazione. Scoprire risorse legate alle caratteristiche territoriali ed alle tradizioni socio-culturali

Confrontarsi con un ambiente aperto all’ascolto delle esigenze reali Avere occasioni di dialogo Condividere e partecipare al percorso formativo

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MISSION In risposta ai bisogni dell’alunno la Scuola offre:

il Piano dell’Offerta Formativa prevede:         

Continuità nell’insegnamento Gradualità nei processi di apprendimento Rispetto del potenziale di ogni individuo Rispetto dei tempi individuali di ogni Alunno Uso di metodologie utili a favorire i processi di integrazione socializzazione Uso di tecniche idonee a prevenire l’insuccesso scolastico ed a contenere la dispersione scolastica Individuazione delle attitudini e potenziamento delle abilità Orientamento culturale Progetti a valenza sociale e culturale realizzati in collaborazione con le figure del territorio 10


IN RISPOSTA AI BISOGNI DELLE FAMIGLIE…. il Piano dell’Offerta Formativa prevede: 

Flessibilità oraria dei tempi scuola

Formazione di classi con tempi scuola differenziati

Offerta personalizzata rispetto alle esigenze

Potenziamento dei servizi in collaborazione con gli Enti Locali

Ampliamento

e

sviluppo

delle

forme

comunicative,

informative

e

di

partecipazione IN RISPOSTA AI BISOGNI DELLA SOCIETA’…. il Piano dell’Offerta Formativa prevede: 

Azioni didattiche ed educative mirate a facilitare l’inserimento degli alunni e l’integrazione sociale e culturale di ogni persona, considerata nella sua unicità psico-fisica

Insegnamento ed uso di vari linguaggi (espressivo, scientifico, multimediale)

Orientamento culturale e professionale

Compartecipazione e collaborazione con le iniziative volte all'acquisizione del senso democratico di cittadinanza e convivenza civile e con le agenzie formative e lavorative del territorio

Per perseguire queste finalità, l’Istituto promuove la personalizzazione dei percorsi ed in osservanza alle disposizioni di legge, predispone il Piano di Inclusività (vedi Allegato n.2)

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Nell’ambito di un modello pedagogico fondato sul concetto di E – ducazione come sostegno alla crescita della personalità in un percorso di scoperta, la Scuola si pone la

Meta

di

raggiungere

per

gli

studenti

alcune

competenze

trasversali

fondamentali:

Identità personale:

Identità culturale: Identità sociale:

 Saper ascoltare ed accettare se stessi  Saper gestire le emozioni  Essere consapevoli del valore di risorsa della diversità di genere  Sapersi impegnare per modificare ciò che non ci soddisfa in noi  Saper operare scelte consapevoli e responsabili

 

Saper ascoltare gli altri Operare con rispetto, fiducia, solidarietà ed impegno nei confronti degli altri (empatia) Saper elaborare regole condivise che aiutino ad evitare o a risolvere conflitti Operare nella consapevolezza che il rispetto delle regole è un valore Saper assumere le responsabilità dei propri ruoli sociali: all’interno della famiglia, del gruppo dei pari, della Scuola…

 

Saper riconoscere in sé, negli altri e nel territorio le tracce della cultura di appartenenza Avere conoscenza e rispetto delle altre culture Saper assumere comportamenti di equità e integrazione fra i popoli Saper assumere comportamenti responsabili verso le risorse del pianeta Saper assumere comportamenti responsabili verso la salute propria ed altrui Sentirsi parte integrante ed attiva della Comunità (famiglia, scuola, gruppo, città, nazione, mondo) Sapersi impegnare per il bene comune

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Cap.III SINTESI DEL PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO

Il percorso educativo del nostro Istituto mira alla costruzione graduale, nei vari ordini di scuola, di competenze trasversali, che abbiamo organizzato per aree. L’asse dell’Essere, per l’allievo in formazione, costituisce il nucleo della Mission dell’Istituzione e in essa sono individuati i percorsi per la costruzione delle identità: - personale (conoscenza del sé e orientamento) - sociale (convivenza, cooperazione e cittadinanza) - culturale (riconoscimento e rispetto della cultura di appartenenza propria e altrui). L’Istituto si identifica nella progettualità del curricolo verticale, inteso come un percorso organico ed unitario dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado.

IL CURRICOLO VERTICALE I docenti dell’Istituto Comprensivo hanno avvertito l’esigenza di costruire un curricolo disciplinare verticale, inteso come un percorso organico ed unitario dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Secondaria di primo grado, capace di realizzare una vera continuità tra i vari ordini di scuola. CHE COS’E’ UN CURRICOLO Il curricolo è l’insieme delle scelte teoriche, metodologiche ed organizzative volte a creare un ambiente favorevole all’apprendimento, alla formazione, al successo formativo di ciascun alunno. PERCHE’ UN CURRICOLO Il curricolo verticale appare lo strumento indispensabile per realizzare una continuità vera, sia all’interno dello stesso ordine scolastico, sia tra ordini scolastici diversi; inoltre esso, esplicitando, in un clima di trasparenza, le scelte culturali, metodologiche ed operative dell’istituto scolastico, rappresenta l’identità del circolo stesso. IL CURRICOLO NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA. L’art. n. 8 del D.P.R. n. 275 dell’ 8 marzo 1999, “ Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, prevede curricoli costruiti dalle scuole stesse, che contengano “obiettivi generali del processo formativo” e “obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni”. In questa ottica, il curricolo rappresenta lo strumento che permette alla scuola di rispondere alle sfide poste dalla società in cui viviamo, una società in continua trasformazione, caratterizzata da provvisorietà, pluralità, polivalenza e complessità, 13


attraverso l’attuazione di percorsi formativi atti a promuovere l’acquisizione di un sapere essenziale, dinamico e costantemente rinnovabile, accessibile, pertinente, significativo. CARATTERISTICHE DEL CURRICOLO I docenti sono concordi nel ritenere che il curricolo debba essere caratterizzato da: CONTINUITA’ (gradualità, coerenza, consolidamento, progressione, sistematicità) ESSENZIALITA’ (sapere indispensabile, accessibile, capace arricchimento, dotato di pertinenza, significatività, utilità)

di

continuo

TRASVERSALITA’ (competenze polivalenti, trasferibili) Il curricolo così inteso mira a promuovere le COMPETENZE dell’alunno, intendendo per COMPETENZA “ la capacità di orientarsi”, adoperando conoscenze, abilità, atteggiamenti per raggiungere un determinato obiettivo. Il modello curricolare che meglio corrisponde a questi criteri è quello a spirale, con cicli che si sovrappongono, si combinano e si alternano, in cui competenze promosse fin dall’inizio vengono costantemente riprese e sviluppate nell’ottica di un sapere capace di ulteriore approfondimento e arricchimento in senso longitudinale e trasversale, durante l’intero percorso scolastico. STRUTTURA DEL CURRICOLO La struttura del curricolo si basa su 4 assi culturali: o L’asse dei linguaggi che si pone l’obiettivo di promuovere una competenza plurilingue, allo scopo di rendere l’individuo capace di raggiungere scopi comunicativi nella vita privata e pubblica, nello studio e nel lavoro, di interpretare la realtà in modo autonomo e di promuovere una piena cittadinanza. o L’asse matematico che affronta il ruolo della ma tematizzazione nel mondo reale ed il suo utilizzo all’interno di situazioni quotidiane e lavorative, per porsi e risolvere problemi. o L’asse scientifico-tecnologico che esplora i legami tra scienza e tecnologia in relazioni a modelli di sviluppo culturali, socio-economici e lavorativi, promuovendo anche la consapevolezza dei limiti e dei rischi delle teorie scientifiche. o L’asse geo-storico-sociale che colloca fenomeni e processi storici e geografici nella loro dimensione locale, nazionale, europea, mondiale, secondo coordinate spazio-temporali allo scopo di cogliere nel passato le radici del presente e del futuro e di rispondere positivamente al mutamento e alle diversità.

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SCELTE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE PER UN CURRICOLO DI QUALITA’ Per elaborare un curricolo, i docenti si sono innanzitutto confrontati per chiarire e condividere l’idea di Insegnamento da attuare e l’idea di Apprendimento da promuovere. A questo riguardo, è stato condiviso il modello pedagogico che si ispira al Costruttivismo conoscitivo, che assegna al bambino un ruolo centrale, attivo, operativo nel processo di apprendimento, visto come costruzione personale e creativa di competenze. La convinzione che il sapere non si “trasmette”, ma si “costruisce”, ha una portata rivoluzionaria, poiché ribalta completamente la vecchia didattica tradizionale, basata sulla trasmissione delle conoscenze; essa conferisce al docente il delicato compito di predisporre un ambiente che favorisca l’apprendimento e di scegliere il sapere, privilegiando contenuti che siano insostituibili, accessibili, motivanti e significativi. Da questa premessa sono derivate dunque le scelte relative a contenuti, obiettivi di apprendimento, metodologie, criteri e modalità di valutazione. I CONTENUTI I contenuti del curricolo sono le “tematiche portanti” del sapere. Ciascun ambito individua le proprie tematiche portanti che possono essere promosse in tutti i cicli scolastici, con una progressione a spirale e una scelta di argomenti pertinenti alla fascia di età considerata. Per ciascuna tematica portante si definiscono i nuclei fondanti, cioè i nodi concettuali e strutturanti della disciplina; per tutte le tematiche, i nuclei fondanti si possono ricondurre a: 1Caratteristiche 2Relazioni 3Trasformazioni GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Per ciascuna tematica portante si possono individuare delle competenze da promuovere, che fanno capo a 4 macro – competenze trasversali a tutte le discipline: “competenza conoscitiva”, cioè il saper costruire conoscenza attraverso l’esperienza e riconoscere i nuclei fondanti delle tematiche portanti del curricolo; “competenza linguistico-comunicativa”, cioè il saper utilizzare una pluralità di lingue e linguaggi per narrare, descrivere, rappresentare fenomeni e processi, rielaborare dati, esporre ed argomentare idee. ”competenza metodologico-operativa”, cioè il saper analizzare dati, valutare, formulare ipotesi e previsioni, sperimentare procedimenti, il saper pianificare percorsi, utilizzare strumenti, elaborare prodotti; “competenza relazionale”, cioè il sapersi relazionare con se stessi e con gli altri, con autonomia e consapevolezza, riflettendo sul proprio operato, confrontarsi, collaborare, cooperare all’interno di un gruppo. METODOLOGIA In base alle premesse di cui sopra, la scelta metodologica rappresenta il nodo cruciale ed insieme l’aspetto più innovativo. Se l’apprendimento è costruzione attiva e creativa delle proprie competenze, occorre prevedere attività che si basino proprio sull’operatività dell’alunno e che lo portino gradualmente allo sviluppo della competenza, partendo dal suo bagaglio di conoscenze. 15


Per questo motivo, la metodologia laboratoriale – operativa appare la più adeguata, perché muove sempre dalla situazione concreta e contestualizzata per procedere verso forme sempre più decontestualizzate ed astratte di conoscenza, attraverso la riflessione, la negoziazione dei significati, la condivisione e la socializzazione delle conoscenze. Essa si basa su cicli di attività composti da fasi di: “esperienza concreta” in cui si attiva il noto e si introduce l’elemento nuovo; “osservazione riflessiva” in cui si individua e si riflette sul nuovo che è emerso; “concettualizzazione astratta” in cui il nuovo viene formalizzato e assimilato al noto; “ sperimentazione attiva” volta a favorire l’accomodamento del noto al nuovo. In questo contesto, particolare importanza riveste l’ambiente di apprendimento, che dovrà essere caratterizzato da collaborazione e cooperazione, in modo da promuovere un crescente livello di autonomia propositiva, organizzativa e operativa da parte di ogni apprendente, un ambiente in cui le attività proposte mirino a rendere accessibile e comprensibile il sapere a tutti. CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE I criteri e le modalità di valutazione sono l’insieme delle procedure attraverso le quali si rileva, si analizza e si descrive l’andamento dei processi di apprendimento e dunque anche la validità e l’efficacia delle scelte relative a contenuti, agli obiettivi e alle metodologie del curricolo. Per valutare, occorre individuare gli “indicatori”, cioè quei comportamenti osservabili che forniscano dati ed informazioni sui processi di apprendimento e sullo sviluppo delle competenze. Si possono individuare 3 tipi di indicatori di valutazione: 4 “l’agire” (spostarsi, abbinare, raggruppare, ordinare, scegliere) 5“il rappresentare”(con il corpo/movimento, con il linguaggio sonoro-musicale, grafico-pitorico ) 6“il verbalizzare”(usare il linguaggio verbale orale o scritto). E’ auspicabile condividere questa tipologia di indicatori per creare una maggiore omogeneità nella scelta delle prove di verifica, le quali potranno variare da classe a classe, a seconda delle esigenze e dello specifico percorso seguito.

La Scuola dell’infanzia contribuisce a tale costruzione mediante i campi di esperienza, il Primo Ciclo attraverso curricoli disciplinari, finalizzati al raggiungimento di competenze trasversali.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA. TI1 TI2 TI3

TI4 TI5 TI6 TI7 TI8

IL SÉ E L’ALTRO Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale,è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità,su ciò che è bene o male, sulla giustizia, ed ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri,dei valori delle ragioni, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento Riflette, si confronta,discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità. E’ consapevole delle differenze e sa di averne rispetto Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.

IL CORPO IN MOVIMENTO TC1 Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo,le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e sana alimentazione. TC2 Prova piacere nel movimento ed in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi ed il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto. TC3 Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e movimento. TC4 Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. TC5 Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.

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TD1

TD2 TD3 TD4 TD5 TD6 TD7

TL1 TL2 TL3 TL4 TL5 TL6 TL7 TL8 TL9 TL10 TL11 TL12

I DISCORSI E LE PAROLE Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni,le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale,utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. E’ consapevole della propria lingua materna. Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana arricchisce e precisa il proprio lessico.

IMMAGINI SUONI E COLORI Si esprime attraverso il disegno, la pittura e le altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.

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TE1 TE2 TE3

TE4 TE5

TE6 TE7 TE8 TE9

LA CONOSCENZA DEL MONDO E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Coglie le trasformazioni naturali. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprire funzioni e possibili usi.

Nella scuola del Primo Ciclo, si struttura l’asse cognitiva, nella quale sono state polarizzate tre aree che abbracciano il sapere nella sua unicità e complessità: o Area della comunicazione e della espressione o Area matematico-scientifico-tecnologica o Area della logica, della rielaborazione e della metacognizione. In questa strategia il contenuto disciplinare è il terreno attraverso il quale si costruiscono le competenze che, una volta acquisite, saranno lo strumento per accedere in modo più agevole a un sapere ormai in continua evoluzione.

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Sintesi del percorso educativo

Macroarea dell’essere

Macroarea cognitiva

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Competenze cognitive trasversali per aree in uscita dalla Scuola Secondaria di I°Grado area della comunicazione (in lingua madre e, in modo graduato, in L2 e L3) e dell’espressione OBIETTIVI PER LA SCUOLA o o

Potenziare la capacità di attenzione Educare all’ascolto attivo e consapevole

Saper ascoltare

COMPETENZE IN USCITA PER GLI STUDENTI o

o o o

Saper parlare

o

o

Saper scrivere

Educare ad una esposizione chiara, finalizzata e strutturata Potenziare la proprietà lessicale

Saper ascoltare, individuare e correlare le informazioni esplicite, implicite e le inferenze complesse nelle diverse tipologie testuali ( testo narrativo, descrittivo, regolativo, informativo, poetico e argomentativo). Saper cogliere l’intenzione comunicativa dell’emittente (scopo, punto di vista) Utilizzare tecniche di supporto (appunti, mappe) in modo autonomo. Decodificare il messaggio effettuando collegamenti con le proprie conoscenze ed esperienze.

o Saper usare in modo efficace registri linguistici funzionali alla situazione comunicativa. o Saper intervenire: - rispettando il proprio turno - con pertinenza - tenendo conto degli interventi precedenti - esplicitando, motivando e argomentando il proprio punto di vista in modo chiaro ed efficace. o Saper esporre argomenti e concetti complessi in modo chiaro, articolato e organico, con un lessico appropriato e specifico. o Saper pianificare e produrre testi coesi e coerenti rispettando le convenzioni fonologicoortografiche e grammaticali - utilizzando un lessico specifico e ricco, - rispettando le caratteristiche della tipologia testuale richiesta. o Saper riassumere un testo scritto selezionando le informazioni rielaborando in modo chiaro, coerente e completo, a diversi livelli di sintesi, in modo finalizzato. o Saper manipolare un testo scritto per modificarne contenuto, struttura, tipologia in modo efficace ed coerente. o Saper adottare strategie per la revisione del testo (correttezza ortografica, morfosintattica, scelta lessicale, completezza, articolazione e coerenza/coesione del contenuto). o Saper produrre ipertesti/presentazioni in

Power Point.

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o

Educare alla lettura: o finalizzata o ludica o come processo di autoformazione

o o

o o Saper leggere o

o

o o o Saper osservare

Educare all’osservazione attiva Potenziare la capacità di interpretazione e contestualizzazione dell’oggetto osservato

Saper leggere ad alta voce testi di diversa tipologia e complessità in modo chiaro, scorrevole ed espressivo. Saper leggere testi di tipologie diverse per individuare l’argomento centrale, le informazioni essenziali, i significati particolari, le inferenze e le intenzioni comunicative dell’autore. Saper individuare caratteristiche strutturali, linguistiche, semantiche, funzionali di vari tipi di testo. Saper contestualizzare dal punto di vista storico e culturale. Saper leggere testi per studiare applicando autonomamente tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare parole chiave, costruire mappe e schemi) e pratiche di lettura veloce e/o selettiva in testi complessi. Saper interpretare il significato dei vocaboli dal contesto, con l’aiuto del vocabolario o in riferimento all’etimologia e al processo evolutivo della parola. Saper leggere un ipertesto.     

o

Saper utilizzare la comunicazione non verbale

o

Potenziare la conoscenza di sé, l’autonomia e l’autocontrollo Educare all’espressività ed alla percezione dell’aspetto estetico

 

Osservare un’immagine e interpretarla Saper inserire una immagine in un contesto Osservare un fenomeno e descriverlo Osservare dati della realtà e dell’esperienza e classificarli Essere consapevoli della propria identità corporea Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione. Interpretare messaggi musicali autonomi o associati ad altri linguaggi. Produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi.

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area matematico- scientifico- tecnologica OBIETTIVI PER LA SCUOLA

Educare al linguaggio simbolico della Matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di risoluzione.

Saper operare nella realtà usando strumenti matematici.

Interpretare l’enunciato normativo e procedere ad un’esecuzione autonoma

o

Educare a valutare le informazioni, a riconoscerne la coerenza interna e le analogie e differenze con altre.

Analizzare e confrontare dati e situazioni diverse ed essere in grado di passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

Educare alla progettualità Educare all’uso costruttivo e consapevole delle nuove tecnologie (TIC)

o o

Usare in modo autonomo tecniche di lavoro manuale. Realizzare un semplice progetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. Rilevare ed elaborare dati tecnici Formulare ipotesi Valutare risultati Comparare fenomeni utilizzando un linguaggio specifico Utilizzare le nuove tecnologie (TIC) in modo finalizzato.

Saper mettere in rapporto il “pensare” e il “fare”.

o

Saper interpretare e collegare fenomeni naturali, concetti ed eventi. Saper finalizzare le tecniche e le tecnologie in un contesto.

COMPETENZE IN USCITA PER GLI STUDENTI

    

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area logica, della rielaborazione e della meta cognizione OBIETTIVI PER LA SCUOLA Saper analizzare

o Saper sintetizzare

Potenziare la capacità di analisi e sintesi

COMPETENZE IN USCITA PER GLI STUDENTI  Riconoscere le varie parti di un insieme e le loro caratteristiche  Riflettere sulle funzioni della lingua   

Saper correlare, indurre e dedurre

  

Saper organizzare e rielaborare

 o

Potenziare le capacità metodologiche e di organizzazione del lavoro e delle idee

   

Problem solving

Individuare i dati essenziali, registrarli e tabularli Riuscire a schematizzare da un contesto più ampio Cogliere ed individuare relazioni cogliere analogie e differenze Saper applicare una regola Saper costruire una definizione osservando un fenomeno Saper strutturare i dati di un contesto complesso Operare autonomamente controlli e ripetere esperienze Coordinare autonomamente i concetti appresi Costruire mappe concettuali Saper riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto. Saper usare processi cognitivi per affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari Utilizzare differenti capacità riflessive (induzione, deduzione, analisi del rapporto causa /effetto, combinazione dei vari elementi) per prendere decisioni tra alternative ben definite Trarre conclusioni sulla base di differenti fonti di informazione.

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Inclusività Nell’ottica di una scuola democratica e valorizzante le diverse abilità, nell’idea che il binomio educazione-formazione sia espressione del pensiero “non uno di meno”, la scuola si impegna ad adempiere la propria funzione educativa progettando e organizzando ambienti di apprendimento in grado di permettere a chiunque la realizzazione di strumenti culturali indispensabili nella comprensione della realtà. Il piano programmatico dell’inclusività (Cfr. ALLEGATO N.2) vuole essere una strada aperta al riconoscimento dei bisogni educativi speciali, con il supporto di percorsi didattici adeguati e rispondenti alle necessità di ciascuno e alla valorizzazione delle risorse individuali. Riteniamo, quindi, il piano per l’inclusività essenziale per individuare elementi specifici di percorsi educativi e formativi, sottolineando quali nuclei fondanti del piano stesso: - la formazione del cittadino attraverso la partecipazione, la cooperazione e la condivisione dell’esperienza educativa - il riconoscimento della diversità come valore aggiunto della comunità la consapevolezza del superamento del bisogno per la costruzione di una individualità di valore e di competenza - la partecipazione alla costruzione di percorsi specifici a sostegno e superamento delle situazioni di disagio sociale, culturale, linguistico - la condivisione delle risorse disponibili, umane ed economiche, e la ricerca di finalità comuni nella risposta formativa ed educativa

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CAP.IV LA VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Per le insegnanti della scuola dell’infanzia valutare significa in primo luogo rilevare conoscenze, abilità e atteggiamenti dei bambini per un’adeguata analisi dei bisogni che consentano strategie d’intervento. La valutazione costituisce un processo indispensabile per riflettere sull’azione educativa, in una continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere,i ritmi di sviluppo, gli stili di apprendimento, i livelli raggiunti dai bambini attraverso l’azione educativa. La verifica delle competenze acquisite avviene attraverso l’osservazione dei bambini in situazione di gioco libero e guidato,nelle attività programmate, nelle conversazioni Individuali e di gruppo attraverso l’uso di schede strutturate e non. Dall’osservazione si passa all’operazione di valutazione intesa come codifica di quanto osservato con l’utilizzo di liste di controllo sulle quali vengono annotati i dati rilevati durante la conduzione dell’osservazione sistematica, perché questa sia patrimonio delle insegnanti e consenta loro di individuare traguardi da potenziare e/o da raggiungere e di verificare l’efficacia dell’intervento didattico educativo.

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LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO La valutazione si colloca nel quadro del progetto educativo-didattico sin qui delineato, allo scopo di verificare e sostenere il successo formativo dell’alunno, nell’ottica della personalizzazione dei percorsi e degli obiettivi. È importante ribadire che la valutazione è, per la scuola, prima di tutto una verifica dell'efficacia delle azioni messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno. Ciò significa che la valutazione serve principalmente al docente per individuare e riorientare le strategie educative più efficaci. La valutazione espressa attraverso voti non può essere mai sanzionatoria, ma serve soprattutto a ripensare i percorsi di apprendimento dei singoli alunni. “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni” (D.P.R. 22/6/2009 n.122, art.3) Per tutti gli alunni, oggetto di valutazione sono le abilità e le competenze raggiunte, osservate sotto il profilo dinamico dei progressi compiuti, sia nell’ambito delle aree cognitive che metacognitive. La valutazione è un processo che coinvolge due soggetti, insegnanti e studenti.

INSEGNANTE USA LA VALUTAZIONE PER:

-

-

verificare gli esiti dell’azione didattica, confrontando i risultati ottenuti con quelli previsti

-

STUDENTE USA LA VALUTAZIONE PER:

-

o verificare i propri apprendimenti

favorire il recupero e il potenziamento di abilità e competenze, predisponendo interventi educativi e didattici adeguati

-

sostenere il processo di maturazione delle Identità personale, sociale e culturale

-

favorire l’orientamento

-

acquisire indicazioni utili alla formulazione dell’Offerta Formativa

rendersi consapevoli del proprio apprendimento:

o percepire i propri progressi o sviluppare le proprie potenzialità -

individuare eventuali carenze ed adottare strategie di recupero

-

maturare l’identità personale

-

orientare gradualmente le proprie scelte

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Gli ambiti di valutazione si articolano su due piani: VALUTAZIONE ESTERNA: realizzata dall’I.N.VAL.S.I. (Istituto Nazionale Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione), allo scopo di:

per

la

 fornire ad ogni scuola uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro  avere una misura delle conoscenze/abilità e competenze dei propri ragazzi comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica (Cfr. www.invalsi.it) A tal fine l’INVALSI predispone prove relative all’ambito di italiano (comprensione del testo e riflessione sulla lingua) e matematica (Numeri, Spazio e figure,Dati e previsioni, Relazioni e funzionI. Tali prove sono formulate sulla base di precisi Quadri di Riferimento in cui sono espressi i principali punti di riferimento concettuali, i collegamenti con le indicazioni di legge, le idee chiave che guidano la formulazione degli items (quadri di riferimento per la valutazione stabiliti dall’Istituto medesimo).

La somministrazione delle prove Scuola Primaria: classe II: Prova preliminare di lettura, Italiano e Matematica classe V: Italiano, Matematica, Questionario studente Scuola Secondaria di I°Grado: -

classe III (V Prova) all’interno della sessione d’esame di stato

VALUTAZIONE INTERNA: alla luce delle finalità sopra individuate per gli insegnanti e per gli alunni, il processo di osservazione e certificazione si svolge attraverso le funzioni diagnostica, formativa, sommativa, orientativa, certificativa ed è improntato ai seguenti criteri: 

trasparenza e stabilità nei criteri di valutazione

coerenza fra le prove di verifica ed il percorso didattico

coerenza rispetto ad eventuali percorsi personalizzati

sistematicità delle rilevazioni

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La raccolta dei dati relativi all’osservazione e la formulazione della certificazione si svolgono attraverso tre fasi:  analisi della situazione di partenza (valutazione diagnostica) per: o individuare i livelli di partenza o progettare percorsi generali ed eventuali percorsi differenziati/personalizzati  valutazione in itinere (valutazione formativa) per: o verificare sistematicamente e costantemente la progressione e le difficoltà incontrate dagli alunni durante lo svolgimento dell’attività didattica o rendere gli alunni consapevoli del proprio apprendimento o verificare la reale efficacia e validità degli strumenti e dei metodi adottati dall’insegnante o personalizzare ulteriormente la proposta didattica negli obiettivi e nei metodi,  valutazione finale (valutazione sommativa) per: o accertare i livelli raggiunti rispetto agli obiettivi stabiliti per i singoli alunni o verificare complessivamente la validità degli obiettivi, dei metodi e degli strumenti adottati

Concorrono, inoltre, alla valutazione complessiva delle singole discipline rilevazioni relative all’impegno, la partecipazione, l’autonomia di lavoro, i progressi rispetto al livello di partenza secondo quanto deliberato collegialmente dai docenti. Tale valutazione si esprime con voto numerico nella secondaria di primo grado e con giudizio sintetico nella scuola primaria dove, oltre agli indicatori comuni, è considerata anche l’attenzione.

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SCUOLA PRIMARIA INDICATORI

DESCRITTORI

OTTIMO/ECCELLENTE: approfondisce in modo personale, cura il proprio materiale ed esegue sempre i compiti assegnati; svolge attività di ricerca autonoma

IMPEGNO

PROFICUO: ha un ritmo di lavoro efficace e si applica in maniera costante COSTANTE: si applica e svolge i compiti con regolarità, porta a termine gli impegni assunti COSTANTE MA SUPERFICIALE: svolge i compiti in maniera frettolosa, ma con regolarità; porta i materiali con sufficiente regolarità SCARSO E DISCONTINUO: svolge i compiti saltuariamente, non sempre porta i materiali; si applica in maniera discontinua

PARTECIPAZIONE

COSTRUTTIVA: partecipa in maniera costante e interviene in modo originale, creativo e con contributi personali; possiede una buona concentrazione; nel lavoro con i compagni è un elemento trainante ATTIVA: partecipa in maniera costante e interviene in maniera adeguata e pertinente; mantiene una buona attenzione e concentrazione; collabora sempre in maniera attiva nel lavoro con i compagni ADEGUATA E COSTANTE: interviene quasi sempre in maniera adeguata e pertinente; ascolta e possiede un’accettabile capacità di concentrazione; collabora sempre con i compagni nel lavoro SALTUARIA MA ADEGUATA: interviene correttamente se sollecitato dai docenti; pur distraendosi, sono migliorati i tempi di attenzione; collabora con i compagni nel lavoro in maniera adeguata SALTUARIA E/O MINIMA: interviene, ma in modo spesso non adeguato e pertinente; ha tempi di attenzione e concentrazione brevi e ancora inadeguati; collabora con i compagni nel lavoro in maniera saltuaria PRODUTTIVA: sa organizzarsi autonomamente il lavoro e lo svolge in modo personale, originale e produttivo

AUTONOMIA

PROGRESSI RISPETTO AL LIVELLO DI PARTENZA

EFFICACE: utilizza il tempo in modo appropriato, sa pianificare le proprie attività SODDISFACENTE: svolge il proprio lavoro quasi sempre da solo; in genere sa utilizzare il tempo a disposizione; inizia a possedere un metodo appropriato alle richieste ACCETTABILE E/O SUFFICIENTE: non sfrutta a pieno le sue capacità; si applica in modo ripetitivo e meccanico DA MIGLIORARE: dispersivo, poco produttivo, se sollecitato agisce meccanicamente. L’autonomia risulta inadeguata e/o parziale Ha fatto progressi rilevanti Ha fatto progressi evidenti e continui Ha fatto progressi buoni Ha fatto progressi accettabili I progressi sono minimi e/o stazionari ed evidenzia difficoltà nella comprensione e nella memorizzazione di situazioni e procedimenti OTTIMA/ECCELLENTE: nelle attività scolastiche mantiene tempi di attenzione prolungati e attivi

ATTENZIONE

BUONA E COSTANTE: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione abbastanza regolari BUONA: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione non sempre costante SUFFICIENTE: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione parziali e settoriali DA MIGLIORARE: nelle attività scolastiche presenta tempi di attenzione brevi, tali da risultare scarsi e/o discontinui

GIUDIZIO OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE

OTTIMO

DISTINTO BUONO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE OTTIMO DISTINTO BUONO

SUFFICIENTE INSUFFICIENTE OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INDICATORI

DESCRITTORI

Eccellente: approfondisce in modo personale, cura il proprio materiale ed esegue sempre i compiti assegnati; svolge attività di ricerca autonoma

IMPEGNO

PARTECIPAZIONE

Efficace: ha un ritmo di lavoro efficace e si applica in maniera costante Costante: si applica e svolge i compiti con regolarità, porta a termine gli impegni assunti Costante ma superficiale: svolge i compiti in maniera frettolosa, ma con regolarità; porta i materiali con sufficiente regolarità Discontinuo ed essenziale: svolge i compiti saltuariamente, non sempre porta i materiali; si applica in maniera discontinua Scarso: non svolge i compiti assegnati, non porta i materiali, si applica solo se sollecitato Costruttiva: partecipa in maniera costante e interviene in modo originale, creativo e con contributi personali; possiede una buona concentrazione; nel lavoro con i compagni è un elemento trainante Costante: partecipa in maniera costante e interviene in maniera adeguata e pertinente; mantiene una buona attenzione e concentrazione; collabora sempre in maniera attiva nel lavoro con i compagni Attiva: interviene quasi sempre in maniera adeguata e pertinente; ascolta e possiede un’accettabile capacità di concentrazione; collabora sempre con i compagni nel lavoro Adeguata: interviene correttamente se sollecitato dai docenti; pur distraendosi, son migliorati i tempi di attenzione; collabora con i compagni nel lavoro in maniera adeguata Saltuaria: interviene, ma in modo spesso non adeguato e pertinente; ha tempi di attenzione e concentrazione brevi e ancora inadeguati; collabora con i compagni nel lavoro in maniera saltuaria Scarsa- Inadeguata:deve essere sollecitato per ottenere una partecipazione minima; ha tempi minimi di attenzione e di concentrazione; ha difficoltà a collaborare con i compagni nel lavoro; si distrae spesso Produttivo: sa organizzarsi autonomamente il lavoro e lo svolge in modo personale, originale e produttivo

AUTONOMIA

Efficace: opera collegamenti e rielabora conoscenze, attività, strategie di lavoro personali Autonomo: utilizza il tempo in modo appropriato, sa pianificare le proprie attività Soddisfacente: svolge il proprio lavoro quasi sempre da solo; in genere sa utilizzare il tempo a disposizione; inizia a possedere un metodo appropriato alle richieste Accettabile/ Da migliorare: non sfrutta a pieno le sue capacità; si applica in modo ripetitivo e meccanico Scarso: dispersivo, poco produttivo; studia mnemonicamente Ha fatto progressi rilevanti

PROGRESSI RISPETTO AL LIVELLO DI PARTENZA

Ha fatto progressi evidenti e in modo continuo Ha fatto progressi accettabili Ha fatto progressi lievi I progressi sono minimi ed evidenzia difficoltà nella comprensione e nella memorizzazione di situazioni e procedimenti I progressi sono inesistenti

VOTO 10 - 9 8 7 6 5 4 10 - 9

8

7

6

5

4

10 - 9

8 7 6

5 4 10 - 9 8 7 6 5 4

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In questo contesto, appare evidente come il processo di valutazione non coincida con la rilevazione dei risultati delle singole “prestazioni”, ma, con riferimento all’analisi della situazione di partenza in tutti i suoi aspetti, prenda in esame i vari elementi che emergono nel corso dell’attività didattica, in diverse situazioni di apprendimento, al fine di rilevare gli effettivi progressi dell’alunno nell’acquisizione di abilità e competenze. Modalità di verifica Il raggiungimento di abilità e competenze sarà valutato attraverso diverse situazioni di apprendimento e varie tipologie di verifica, attuate secondo le modalità specifiche per ogni disciplina, e coerenti con eventuali percorsi personalizzati. Esse si espliciteranno in: o o o o

Prove oggettive, semistrutturate, libere, scritte, orali, pratiche. Lavori di gruppo Discussioni guidate Altro

Nella scuola secondaria, per la valutazione delle prove scritte i docenti, anche in vista delle prove relative agli esami conclusivi della classe III, concordano i seguenti indicatori comuni: ITALIANO -

Contenuto: o o o o

-

-

aderenza alla traccia sviluppo del contenuto organizzazione del contenuto rielaborazione personale

Correttezza morfosintattica Lessico Fluidità della lingua

MATEMATICA Saper esporre gli elementi specifici della materia, le proprietà, le regole e le tecniche di risoluzione. Cogliere ed applicare le proprietà, le regole e i procedimenti Decodificare e formalizzare un problema, scegliere il procedimento risolutivo, verificare i risultati Comprendere ed utilizzare simboli, termini specifici e rappresentazioni grafiche

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LINGUE STRANIERE -

Aderenza alla traccia Comprensione globale del testo Identificazione di informazioni specifiche Correttezza morfosintattica e ortografica Organizzazione dei contenuti Rielaborazione personale

Il Collegio dei Docenti stabilisce l’organizzazione dell’anno scolastico in Quadrimestri; al termine di ciascun Quadrimestre viene consegnato alle famiglie il Documento di Valutazione. Con la L. 169/08 la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi. Nella scuola primaria il documento di valutazione illustra, anche, il livello globale di maturazione raggiunto dallo studente con giudizio sintetico complessivo. La certificazione delle competenze (art.8 DPR 122/2009) è prevista al termine della scuola primaria (espressa mediante livelli: vedi allegato 4) e al termine della scuola secondaria (relativa a ciascuna disciplina ed espressa in decimi). In relazione al quadro delle competenze e abilità delineate all’interno del nostro POF, i docenti scuola secondaria di primo grado adottano i seguenti indicatori:

9 /10

Sviluppo completo, sicuro, preciso delle abilità corrispondenti agli obiettivi stabiliti. L’alunno ha acquisito le competenze previste ed è in grado di utilizzare autonomamente le conoscenze.

8

Sviluppo completo delle abilità. L’alunno ha acquisito buone conoscenze di base raggiungendo complessivamente le competenze previste

7

Sviluppo quasi completo delle abilità. L’alunno ha acquisito le conoscenze di base e si avvia a maturare le proprie competenze.

6

Le abilità sono sviluppate in modo sufficiente. L’alunno, in possesso di conoscenze di base essenziali, ha raggiunto alcune semplici competenze.

5

Lo sviluppo delle abilità risulta parziale. L’alunno, in possesso di conoscenze di base lacunose, non è in grado di operare, se non seguito e guidato.

4

Non si registrano progressi sensibili nello sviluppo delle abilità di base. L’alunno non è in grado di operare, neppure se seguito e guidato.

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Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenza relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel Documento individuale di Valutazione (DPR 22/06/09 N.122). LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento degli alunni rappresenta la cornice fondamentale entro la quale vanno ad inserirsi tutti i processi di apprendimento, e costituisce la finalità riassuntiva di tutto l’intento didattico e pedagogico del nostro Istituto. In esso si esprimono tutti i raggiungimenti inerenti le “competenze trasversali”, declinate secondo le Identità personale – sociale – culturale. Nella scuola primaria alla valutazione del comportamento, espresso con giudizio (DPR122, 2008), concorrono le aggettivazioni delle seguenti voci analitiche: -

relazionalità con gli adulti relazionalità con i pari rispetto delle regole

SCUOLA PRIMARIA COMPARTAMENTO INDICATORI

RELAZIONALITÀ’ CON GLI ADULTI

DESCRITTORI Positiva e collaborativa

OTTIMO

Positiva

DISTINTO

Adeguata Da migliorare Conflittuale e/o problematica

RELAZIONALITÀ’ CON I PARI

BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE

Positiva e collaborativa

OTTIMO

Positiva

DISTINTO

Adeguata Da migliorare Conflittuale e/o problematica

RISPETTO DELLE REGOLE

GIUDIZIO

BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE

Le rispetta in tutti i contesti

OTTIMO

Le rispetta

DISTINTO

Le rispetta quasi sempre

BUONO

Le rispetta solo in parte

SUFFICIENTE

Da migliorare: non le rispetta

INSUFFICIENTE

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Analogamente, nella scuola secondaria, secondo la recente normativa ministeriale (D.P.R. 22/6/2009 N.122, art.7) “la valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado (…) si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.” Costituiscono elemento di valutazione la mancata osservanza del Regolamento di Istituto, eventuali richiami scritti sul Registro di Classe, sui Registri personali dei docenti e sul Quaderno delle Comunicazioni. Anche la valutazione del comportamento è espressa in decimi ed concorre, unitamente a quella degli altri apprendimenti, alla valutazione complessiva dell’alunno. La valutazione del comportamento viene formulata dal Consiglio di Classe secondo i seguenti indicatori:

SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO COMPORTAMENTO DESCRITTORI

VOTO

Ottimo autocontrollo: educato, controllato, responsabile, rispetta regole, persone e cose, partecipa in modo attivo e collaborativo alla vita della classe

10 - 9

Buon autocontrollo: ha un buon rapporto con compagni e docenti, ha comportamenti corretti e rispetta le regole Adeguato autocontrollo: ha migliorato l’autocontrollo, tiene quasi sempre un corretto comportamento con i compagni e i docenti; in genere rispetta le regole

8

7

Sufficiente autocontrollo: si controlla se richiamato; è vivace, ma cerca di migliorare il suo autocontrollo e il rispetto delle regole

6

Difficoltà di autocontrollo: fatica a rispettare le regole condivise, talvolta disturba le lezioni, talvolta non rispetta persone e cose

5

Mancanza di autocontrollo: disturba le lezioni, non rispetta le regole condivise, con i compagni ha un rapporto conflittuale

4

La votazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero 6/10, riportata in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

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La valutazione degli ambiti speciali: La valutazione degli alunni diversamente abili La valutazione degli alunni diversamente abili è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte, sulla base del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato), come previsto dal T.U. 297/94 art.314. Nel P.E.I. vengono indicati gli obiettivi dell’alunno a seconda delle caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive. Una volta individuate le potenzialità, vengono determinati gli interventi idonei a svolgere il programma più appropriato, che può essere semplificato o differenziato. Per gli alunni con minorazioni fisiche e/o sensoriali si definisce l’uso di particolari strumenti didattici che consentano l’apprendimento e la verifica. Il P.E.I. è un documento del Consiglio di Classe, approvato, conosciuto e applicato da tutti i suoi componenti secondo le peculiarità di ciascuna disciplina. La valutazione degli alunni non italofoni È compito della scuola garantire tutte le condizioni per realizzare il successo formativo per ogni alunno, in tale ottica sono da ritenere prioritari interventi intensivi nei confronti degli alunni stranieri specialmente se di recente immigrazione. Per raggiungere l’obiettivo la scuola è tenuta a “proporre itinerari di apprendimento che rispettino le individualità, riconoscano i talenti [...] promuovano la crescita di tutti e di ciascuno” (Atto di indirizzo 08/09/2009). Anche per questi alunni sarà opportuno verificare il livello di partenza, sulla base del quale la valutazione terrà conto non solo delle prestazioni ma anche dei processi di apprendimento in evoluzione, dell’impegno, degli interessi, delle attitudini e delle potenzialità. Il lavoro svolto nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (Laboratorio di Italiano L2) concorrerà alla valutazione formativa e sommativi (“il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento. Allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana…” Art. 45 DPR 394/1999 ). Per gli alunni non italofoni in fase di apprendimento dell’Italiano L2 il processo di valutazione delle competenze per la lingua fa riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. La valutazione nei disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.) Ai sensi della circolare 5 ottobre 2004, Prot. 40099/A/4, la valutazione degli alunni con D.S.A. opportunamente certificato viene stabilita in relazione al Piano di Studi Personalizzato eventualmente formulato dai singoli docenti sulla base del quadro che emerge dalle diagnosi specialistiche, e dall’osservazione in itinere. Il D.P.R. 122 del 22/6/2009 ratifica che “ Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) (…) la valutazione e la verifica degli apprendimenti (…) devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni”. Pertanto le prove di verifica terranno conto della tipologia di disturbo, allo scopo di esprimere una valutazione che, rapportata ai progressi compiuti e alle difficoltà dell’alunno, gli permetta di prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e cogliere i propri miglioramenti.

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Esame di stato: il DPR 122 si applica anche alla valutazione in sede di esame; non è possibile in nessun caso dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera, ma le oggettive difficoltà degli studenti possono essere compensate mediante l’assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e l’applicazione di valutazioni più attente ai contenuti che alla forma.

LA VALUTAZIONE DELL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Per favorire una certa omogeneità nella valutazione dell’esame conclusivo all’interno delle commissioni delle scuole della provincia di Firenze, si sottolineano i comportamenti condivisi per quanto riguarda i seguenti punti: 1. 2. 3. 4.

Voto di ammissione o giudizio di idoneità Valutazione delle singole prove Valutazione finale Certificazione delle competenze

1. VOTO DI AMMISSIONE O GIUDIZIO DI IDONEITÀ Il voto, espresso in numeri, rappresenta la valutazione dell’intero Consiglio di Classe ed è relativo al triennio, secondo una valenza orientativa e formativa. Esso terrà conto globalmente del percorso di apprendimento esaminato sotto gli aspetti delle prestazioni (compiti, interrogazioni ed altre verifiche), dei processi di apprendimento in evoluzione, dell’impegno dell’allievo ecc. 2. VALUTAZIONE DELLE SINGOLE PROVE La Commissione d’esame stabilisce:  il tipo di prova,  la durata delle prove,  i criteri, gli indicatori, gli strumenti della valutazione. Le prove scritte (Italiano, Matematica, Lingua Inglese, Lingua Francese) sono valutate in forma numerica, secondo indicatori comuni approvati dalla Commissione; i voti sono espressi in decimi. La prova Invalsi segue le indicazioni del Ministero. Il colloquio pluridisciplinare dovrà consentire una valutazione globale del livello di maturità raggiunto da ogni allievo 3. VALUTAZIONE FINALE “Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità” (D.P.R. 122/09, art.3 comma 6). “Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità” (art. 3 comma 8).

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4. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE “Al termine della scuola secondaria di primo grado le competenze acquisite dagli alunni sono accompagnate anche da valutazioni in decimi” (art.8, commi 1, 2). Nel predisporre tale certificazione si adotta il modello ministeriale e nel frattempo si potrà fare riferimento agli indicatori adottati dalle singole scuole.

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CAP. V ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA INFORMAZIONI UTILI Calendario scolastico con i giorni di sospensione dell’attività didattica per l’anno scolastico 2013-2014: 11 settembre 2013: inizio lezioni 19 settembre 2013: inizio mensa (infanzia-primaria) Giorni di sospensione dell’attività didattica: tutte le domeniche 1° novembre 2013, festa di tutti i Santi 2 novembre 2013 sospensione regionale 11 novembre 2013 festa del Santo Patrono 8 dicembre 2013, Immacolata Concezione dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 compresi (vacanze natalizie)* dal 17 aprile al 22 aprile 2014 compresi (vacanze pasquali)* 25 aprile 2014, festa della Liberazione 26 aprile 2014 sospensione regionale 1° maggio 2014, festa del Lavoro 2 e 3 maggio 2014 sospensione regionale 2 giugno 2014, festa nazionale della Repubblica *solo orario antimeridiano (del. N°18 consiglio di circolo del 1/7/2013) il 20/12/2013, il 16/04/2014, giorno festa finale e dal 23 al 30/6/2014 (scuola dell’infanzia), 6/06/2014 ultimo giorno di scuola primaria. 7 giugno 2014 termine delle lezioni a.s. 2013-2014 (primaria e secondaria) 30 giugno 2014 termine delle lezioni a.s.2013-2014 (infanzia)

ORARIO RICEVIMENTO UFFICI (pomeriggio solo nei periodi di attività didattica) Martedì: 8.30-13.30; 15.15-17.45 Giovedì: 8.30-13.30; 15.15-17.45

39


-1- PROSPETTO INFORMATIVO GENERALE 2013-14 Numero alunni scuola dell’infanzia

490

Numero alunni scuola primaria

891

Numero sezioni scuola dell’infanzia

20

Numero classi scuola primaria

43

Numero docenti scuola dell’infanzia – posti comuni

39

Numero docenti sostegno - scuola dell’infanzia

3

Numero docenti religione - scuola dell’infanzia

2

Numero docenti scuola primaria – posti comuni

72

Numero docenti sostegno - scuola primaria

9

Numero docenti specialisti lingua straniera –scuola primaria

2

Numero docenti religione – scuola primaria

4

Numero unità personale ATA – segreteria

9+1 CTP

Numero unità personale ATA – collaboratori scolastici

23+2 CTP

Numero Numero Numero Numero Numero

475 20 41 9 1

alunni scuola secondaria di 1° classi scuola secondaria di 1° docenti scuola secondaria di 1° docenti di sostegno – scuola secondaria di 1 ° docenti religione – scuola secondaria di 1°

40


PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA DEL CIRCOLO Numero alunni

Scuola dell’Infanzia "Castagnolo" 84

Numero sezioni 3 Numero docenti – posti comuni 6 Numero docenti – sostegno 1 itinerante Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo Via B. Pagliai – Lastra a Signa Recapito telefonico e fax 055-8722641 E mail Scuola dell’Infanzia "Giovanni XXIII" Numero alunni 111 Numero sezioni 4 8 Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno 1 Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 2 Indirizzo Via P. Togliatti – Lastra a Signa Recapito telefonico e fax 055-3270134 E mail Scuola dell’Infanzia “Santa Caterina" Numero alunni 47 Numero sezioni 2 4 Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno 1 Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo P.za Garibaldi – Lastra a Signa Recapito telefonico e fax 055-8721041 Scuola dell’Infanzia "Immacolata" Numero alunni 42 Numero sezioni 2 Numero docenti – posti comuni 4 Numero docenti – sostegno 0 Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo Via P. Togliatti Recapito telefonico e fax 055 3270135 E mail

41


Numero alunni

Scuola dell’Infanzia "I Caci" 75

Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

3 6 0 1 itinerante 2 Via di Bellosguardo 4 – Lastra a Signa 055-8722054

Scuola dell’Infanzia di Malmantile Numero alunni 77 Numero sezioni 3 Numero docenti – posti comuni 6 Numero docenti – sostegno 0 Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo Via Lippi – Malmantile Recapito telefonico 055-8729457 Fax 055-8729457 E mail Scuola dell’Infanzia di Ginestra Fiorentina Numero alunni 56 Numero sezioni 3 Numero docenti – posti comuni 5 Numero docenti – sostegno 0 Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo Via di Carcheri – Ginestra Fiorentina Recapito telefonico 055-8713274 Fax 055-8713274 E mail PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA DEL CIRCOLO Scuola Primaria di Santa Maria a Castagnolo Numero alunni Numero sezioni Numero docenti – posti comuni Numero docenti – sostegno Numero docenti – lingua straniera (specialisti) Numero docenti – religione Numero collaboratori scolastici Indirizzo Recapito telefonico E mail

428 18 29 3 itineranti 1 + 1 itinerante 3 itineranti 2 Via Gramsci 139 – Lastra a Signa 055 – 3270191 primariasmac@lastrascuola.com 42


Scuola Primaria "Leon Battista Alberti" 98 5 – posti comuni 7 – sostegno 1+1 itinerante – lingua straniera 0

Numero alunni Numero sezioni Numero docenti Numero docenti Numero docenti (specialisti) Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo (momentaneamente spostato alla Via Livornese – Lastra a Signa sc.media) Recapito telefonico 055-8724965 Fax 055-8724965 E mail primariaalberti@lastrascuola.com Scuola Primaria"D. Alighieri" - Porto di Mezzo Numero alunni 85 Numero sezioni 5 Numero docenti – posti comuni 7 Numero docenti – sostegno 1+1 itinerante Numero docenti – lingua straniera 1 itinerante (specialisti) Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo P.za Gramsci 1 – Lastra a Signa Recapito telefonico 055-8724193 E mail primariaporto@lastrascuola.com Scuola Primaria "Milite Ignoto" – Malmantile Numero alunni 198 Numero sezioni 10 Numero docenti – posti comuni 20 Numero docenti – sostegno 2+2 itineranti Numero docenti – lingua straniera (specialisti) 0 Numero docenti – religione 2 itineranti Numero collaboratori scolastici 2 Indirizzo P.za Piave 3 – Malmantile Recapito telefonico 055-8729447 Fax 055-8729447 E mail militeignotomalmantile@gmail.com Scuola Primaria "Don Gnocchi" – Ginestra Fiorentina Numero alunni 83 Numero sezioni 5 Numero docenti – posti comuni 6 Numero docenti – sostegno 1 itinerante Numero docenti – lingua straniera (specialisti) 0 Numero docenti – religione 1 itinerante Numero collaboratori scolastici 1 Indirizzo Via Chiantigiana 38 – Ginestra Fiorentina Recapito telefonico 055-8713320 Fax 055-8713320 E mail primariaginestra@lastrascuola.com

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Scuola secondaria di 1° “Leonardo da Vinci” Numero alunni 475 Numero classi 20 Numero docenti 41 Numero docenti – sostegno 9 Numero docenti – lingua straniera (specialisti) 5+2 itineranti Numero docenti – religione 1 Numero collaboratori scolastici 6 Indirizzo Via di sotto 1 Lastra a Signa Recapito telefonico 055-8725215 Fax 055-8725215 E mail

-2- ORGANIZZAZIONE ORARIA La riforma, come ormai è noto ai più, impone un orario obbligatorio minimo e massimo annuale, come risulta dal seguente specchietto: Scuola dell’Infanzia annuo 1.400

settimanale 40

annuo 875

settimanale 25

annuo 1700

settimanale 48/49

Scuola Primaria tempo scuola a 30 ore max obbligatorio 891

annuo facoltativo 99

totale 990

settimanale (x 33 settimane) obbligatorio facoltativo totale 27 3 30

tempo scuola a 40 ore attività didattica 990

annuo mensa e dopo mensa 330

totale 1320

settimanale (x 33 settimane) attività mensa e dopo totale didattica mensa 30 10 40

Scuola Secondaria I Grado tempo scuola a 30 ore di 60 min Annuo 990

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L’offerta formativa della scuola per il 2013/14 prevede: Scuola dell’Infanzia:

modello antimeridiano a 5 ore, escluso il sabato (25 ore settimanali) modello giornaliero a 8 ore, escluso il sabato (40 ore settimanali)

Scuola Primaria:

classi dalla prima alla quinta a 40 ore settimanali (compreso il tempo pieno) 8 ore dal lunedì al venerdì classi dalla prima alla quarta a 28 ore settimanali (comprensive del tempo mensa) con due rientri pomeridiani classi quinte a 33 ore settimanali (comprensive del tempo mensa) con tre rientri pomeridiani

Scuola Secondaria di I Grado

classi prime e seconde a 30 ore settimanali da lunedì a venerdì classi terze a esaurimento: 30 ore settimanali da lunedì a sabato

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E EDUCATIVA DEL PRANZO NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PER I BAMBINI DI 3-4-5 anni Premesso che viene salvaguardata l’autonomia delle singole scuole nell’ organizzare la compresenza delle insegnanti in riferimento alla realizzazione di attività didattiche, in tutti i plessi viene garantita la compresenza di cui sopra al momento del pranzo dei bambini. Questo per la consapevolezza dell’importanza che il momento del pranzo riveste nella giornata scolastica di ogni bambino, nel rispetto dei ritmi e dei bisogni individuali. Riconosciuto che il momento del pranzo è a tutti gli effetti un momento educativo, le insegnanti sottolineano come la loro compresenza sia indispensabile, perché permette, oltre alla vigilanza, un efficace intervento didattico, e la risoluzione delle inevitabili problematiche legate all’alimentazione, proprie di questa fascia di età. PERTANTO Il Collegio dei docenti della scuola dell’infanzia propone di garantire comunque la compresenza delle insegnanti della sezione durante il pranzo dei bambini, avvalendosi della flessibilità oraria. “ L’alimentazione per i bambini non rappresenta soltanto la soddisfazione di un bisogno fisiologico, ma è carico di significati e di emozioni ed ha molteplici implicazioni affettive,relazionali e psicologiche” Cfr. Ministero della Salute Programma interministeriale“Guadagnare salute” febbraio 2007

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ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE/ LABORATORI PER LA SCUOLA PRIMARIA. Pur nella consapevolezza della necessità di superare la frantumazione dei saperi e di dare senso e unità all’esperienza e agli apprendimenti degli alunni, si ritiene indispensabile definire un quadro indicativo della ripartizione oraria settimanale delle discipline, sottolineando, però, che l’orario complessivo delle singole discipline e attività può essere organizzato in modo flessibile, nel rispetto del monte ore annuale. Tale monte ore è calcolato moltiplicando il numero di ore settimanali di ogni disciplina, per le trentatre settimane di un anno scolastico. È possibile, inoltre, prevedere compensazioni fra le discipline, purché il decremento orario di ciascuna non sia superiore al 15% del relativo monte ore annuale. Al monte ore delle discipline si aggiungono i tempi dedicati ai laboratori di potenziamento linguistico – espressivo e matematico, due ore settimanali di contemporaneità nel tempo pieno, da noi considerati indispensabili per la realizzazione di una didattica rispettosa dei bisogni e dei ritmi di apprendimento degli alunni. La progressiva attuazione della riforma della scuola primaria con l’estensione dell’orario delle classi da 27 a 40 ore ha portato, in alcuni casi, ad una riduzione delle ore di contemporaneità che la precedente normativa permetteva di avere. Le singole discipline sono considerate nella loro specificità, ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: - area linguistico-artistico-espressiva; - area storico-geografica; - area matematico-scientifico-tecnologica Viene così sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. Ogni team docente sceglie, in base all’analisi della situazione della classe, alle proprie competenze, alle possibilità offerte dall’istituzione e allo spazio e ai mezzi a sua disposizione, un percorso educativo che comprende progetti, uscite e percorsi didattici differenziati secondo le esigenze rilevate, nell’ambito dell’offerta formativa proposta dal POF.

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DISCIPLINE OBBLIGATORIE

AREA LINGUISTICOARTISTICOESPRESSIVA

AREA STORICO-GEOGRAFICA

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA LABORATORI POTENZIAMENTO E RECUPERO TOTALE

ITALIANO

PRIMA 27h 40h 7 7

SECONDA 27h 40h 6 6

TERZA 27h 40h 6 6

QUARTA 27h 40h 6 6

QUINTA 27h 40h 6 6

INGLESE

1

1

2

2

3

3

3

3

3

ARTE E IMMAGINE

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

MUSICA

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

RELIGIONE

2

2

2

2

2

2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

1

1

1

1

1

1

STORIA

2

2

2

2

2

2

GEOGRAFIA

2

2

2

2

2

2

MATEMATICA

6

7

5

6

5

6

SCIENZE

2

2

2

2

2

2

TECNOLOGIA /INFORMATICA

1

1

1

1

1

1

LINGUISTICO/ ESPRESSIVO MATEMATICO /SCIENTIFICO

0

2

2 2 1 1 2 2 2 2 6 7 2 2 1 1 0 2

0

2

0

2

27

30 27

27

30

27

2 2 1 1 2 2 2 2 5 6 2 2 1 1 0 30 27

3

2 30

30

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- Il quadro orario settimanale e annuale delle discipline nella scuola secondaria di I grado rispetta quanto stabilito dal definito dal DPR. 89/09, art. 5 ed è il seguente: Italiano, Storia, Geografia Attività di approfondimento letterarie Matematica e scienze Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e immagine Scienze motorie e sportive Musica Religione cattolica

in

materie

settimanale 9 1

annuale 297 33

6 2 3 2 2 2 2 1

198 66 99 66 66 66 66 33

3 - RISORSE INTERNE ALLA SCUOLA A.S. 2013-14 Risorse umane e professionali Dirigente scolastico Collaboratori del dirigente  Insegnanti scuola dell’infanzia: N°39 su posto comune N° 2 per l’insegnamento della religione cattolica N° 3 per attività di sostegno  Insegnanti scuola primaria: N° 71 su posto comune N° 2 insegnanti specialisti per l’insegnamento della lingua straniera (inglese) N° 4 per l’insegnamento della religione cattolica N° 9 per attività di sostegno  Insegnanti scuola secondaria di primo grado: N° 12 insegnanti di lettere N° 8 insegnanti di matematica e scienze N° 7 insegnanti di lingua straniera N° 3 insegnanti di arte N°3 insegnanti di tecnologia N°4 insegnanti di ed. musicale N°1 insegnante di religione N°6 insegnanti di sostegno N°4 insegnanti di ed. fisica  Insegnanti CTP: N° 1 scuola primaria N° 4 scuola secondaria primo grado

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 Personale ATA N° 1 Direttore amministrativo N° 10 Assistenti amministrativi (di cui 1 CTP) N° 25 Collaboratori scolastici (di cui 2 CTP)

 Ditta detentrice l’appalto del servizio mensa : “EUDANIA” Impruneta – FI  Ditta detentrice l’appalto del servizio integrativo di custodia e pulizia nei plessi del circolo: “Miorelli Service S.P.A di Mori (TN)

4- RISORSE ESTERNE ALLA SCUOLA COOPERAZIONE FRA GENITORI E SCUOLA Il Comitato Genitori promuove iniziative e propone progetti in coerenza con le previsioni costituzionali (Legge 3/01-modifica al titolo V della Costituzione) che richiamano il diritto e dovere dei genitori di educare ed istruire i propri figli. La Legge 53/03 introduce una rinnovata tipologia relazionale fra scuola e genitori: non è più sufficiente la semplice partecipazione delle famiglie, ma occorre che entrambi i soggetti si assumano responsabilità reciproche all’interno del progetto educativo. In questa direzione, si deve promuovere una corresponsabilità educativa che si esprime attraverso la cooperazione, cioè attraverso una partecipazione di tipo collaborativo che va oltre il semplice principio della delega rappresentativa. Si dovranno riconoscere tempi e spazi di cooperazione fra scuola e famiglia, favorendo la condivisione delle scelte nel rispetto dei ruoli, delle competenze e delle responsabilità.

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ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E TERRITORIO Attualmente sono in atto protocolli d’intesa e convenzioni con : - Università degli Studi di Firenze facoltà di Scienze della formazione primaria per il progetto “Tirocinio”. - Università per stranieri di Siena . -Università Ca’ Foscari di Venezia per la formazione in didattica delle lingue a stranieri in collaborazione con il CRED di Scandicci. - Università degli Studi di Firenze facoltà di Scienze della formazione in collaborazione con il CRED di Scandicci per il progetto “Uguali ma diversi: imparare a gestire la diversità in una scuola per tutti”. - Associazione ARCI - Interpretariato in collaborazione con il Comune di Lastra a Signa per gli interventi di interpretariato e traduzione. - Istituto Statale di Istruzione Superiore Russell Newton di Scandicci (Firenze) per il progetto “S.T.I.L.E”. - Comune di Lastra a Signa e l’associazione teatro delle Arti per il progetto “Teatro”. - Comune di Lastra a Signa e i nidi comunali, integrati e privati per il progetto “Zerosei”. - Comune di Lastra a Signa e l’associazione Slow Food - condotta di Scandicci per il progetto “Orti in condotta” - Società IRIDE ed UISP per il progetto “Educazione motoria e sportiva”

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ORGANI COLLEGIALI Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto è composto da 14 membri, di cui 6 rappresentanti del personale docente, 1 rappresentante del personale A.T.A., 5 rappresentanti dei genitori degli alunni, tra i quali è eletto un Presidente, e il Dirigente Scolastico. I consiglieri sono eletti dalle rispettive componenti con elezioni indette ogni tre anni. Il Consiglio si riunisce con frequenza regolare durante l’anno, delibera in materia finanziaria, indica i criteri generali per quanto concerne l’organizzazione della vita e dell’attività a scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio.

Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente, di ruolo e non di ruolo, in servizio nella scuola ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, che può delegare, in sua assenza, uno dei suoi collaboratori a sostituirlo. Il Collegio si riunisce periodicamente, in base a un calendario stabilito all’inizio dell’anno, dietro convocazione scritta del D.S. inviata a tutti i docenti. Il Collegio delibera in materia di programmazione educativa e metodologica delle attività curricolari ed extracurricolari, valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica, per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo opportune misure per un corretto ed efficace funzionamento dell’attività scolastica. Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe Il consiglio di intersezione, di interclasse e di classe sono organi collegiali composti dai docenti e dai rappresentanti dei genitori. Hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e quello di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Si differenziano in relazione all'ordine di scuola: -Scuola dell'infanzia – Consiglio di intersezione, composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il Dirigente Scolastico o un docente delegato. -Scuola primaria – Consiglio di interclasse, composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente delegato. -Scuola secondaria di I grado – Consiglio di classe, composto da tutti i docenti di ciascuna classe e, con calendario prestabilito, dai rappresentanti dei genitori; presiede il Dirigente Scolastico o un docente delegato. Il consiglio di classe esercita le competenze in materia di programmazione, verifica, valutazione del rendimento e del comportamento, ad esso spetta la decisione riguardo a particolari provvedimenti disciplinari. A fine quadrimestre procede agli scrutini e costituisce la Commissione per l'esame conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione. - 51 -


P.E.I. Il Piano Educativo Individuale è previsto per gli alunni che necessitano di attenzioni particolari in ambito cognitivo e metacognitivo. E’ un Consiglio di Classe che si riunisce durante l’anno scolastico, due o tre volte, al quale devono partecipare il docente di sostegno, il coordinatore, il Dirigente Scolastico, uno specialista in ambito neuropsicologico, i genitori dell’alunno, gli eventuali assistenti sociali interessati; è aperto anche agli altri docenti del Consiglio di Classe. Si occupa di delineare il quadro completo dell’alunno, in ambito psico-fisico, affettivo, relazionale, cognitivo e di programmare adeguati interventi atti a sviluppare al meglio le sue abilità e capacità. Per raggiungere tali obiettivi, il P.E.I. si prefigge di attuare:  progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati;  forme d’integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche;  strategie e metodi per realizzare la migliore e più efficace scolarizzazione possibile;  collaborazione tra scuola, famiglia, A.S.L., enti locali, per programmare e portare avanti i necessari interventi di assistenza. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I docenti che insegnano la stessa disciplina si riuniscono periodicamente per: - concordare prove in ingresso ed in uscita; - stabilire i criteri generali, gli obiettivi relativi a ciascun anno di corso, gli indicatori per la valutazione; - stabilire criteri comuni e formulare le prove scritte per lo svolgimento degli Esami conclusivi del Primo Ciclo di Istruzione; - concordare eventuali iniziative comuni; - confrontarsi sui libri di testo da adottare l’anno scolastico successivo e per verifiche sullo svolgimento del lavoro concordato.

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DOCENTI IMPEGNATI IN SPECIFICI RUOLI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO Dirigente scolastico: Collaboratori del Dirigente Scolastico Per il   

presente anno scolastico sono state nominate le seguenti docenti: Donato Palmira Panzica Francesca Busoni Giovanna (referente infanzia nominata dal Collegio)

Funzioni strumentali Nel presente anno scolastico sono stati nominati 5 docenti funzioni strumentali: AREA 1

AREA 2

Gestione P.O.F

Busoni Giovanna Ceccobelli Antonella Meoni Cristina

Autovalutazione d’istituto

Di Sisto Angelo Spinelli Emiliano

Continuità e Orientamento

Detti Cristina Marcello Francesco Bianchi Gianna Belardi Luciano

Tecnologie e supporto ai docenti Curricoli verticali

AREA 3

Inclusività (handicap-DSA)

AREA 4

Benessere (BES+DISAGIO) Intercultura e Cittadinanza Educazione Permanente

Montemurro Nicola Nardi Roberto Pacini Renata Bacconi Lara Taccetti Sandra Guarducci Susanna Ciuffi Rossella Piazzesi Sandro

Personale A.T.A. Segreteria Il personale di segreteria gestisce la parte burocratica, amministrativa e finanziaria della scuola e comunica a tutto il personale, tramite l’affissione di circolari, gli impegni periodici da rispettare e tutte le informazioni relative a corsi, convegni, assemblee, promossi da Comune, Provincia e Regione. Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A.)

Di Giovanni Annamaria

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Collaboratori scolastici I collaboratori scolastici hanno il compito di controllare e sorvegliare gli ambienti, accogliere il pubblico, contribuire a mantenere la sicurezza, l’ordine e la pulizia all’interno e all’esterno dell’edificio, gestire le comunicazioni formali tra i vari settori operanti nella scuola. Aggiornamento personale A.T.A Nel presente anno scolastico, sia i collaboratori scolastici che il personale di segreteria, seguono il corso sulla “Sicurezza nei luoghi di lavoro”. Contatti con le famiglie Scuola dell’Infanzia: due assemblee con i genitori (una per i nuovi iscritti e una per gli alunni frequentanti); colloqui individuali quadrimestrali. Scuola Primaria: colloqui individuali due volte all’anno; consegna documento di valutazione; due assemblee con i genitori Scuola Secondaria di I°Grado:Ogni docente ha un orario di ricevimento antimeridiano che è stato comunicato a tutte le classi. L’elenco degli orari di ricevimento è affisso all’entrata dell’aula professori. Ogni insegnante riceve in una specifica aula della scuola segnalata con apposita tabella affissa all’entrata dell’aula professori. Sono organizzati due ricevimenti annuali generali dei genitori in orario pomeridiano; ciascun ricevimento si articola su due giorni con i seguenti gruppi di materie: -Lettere, Inglese, Arte e immagine, Musica, Religione e Sostegno. - Matematica e Scienze, Tecnologia, Francese, Scienze motorie e sportive, Sostegno. Qualora si presentino necessità particolari e personali, i genitori hanno la possibilità di essere ricevuti dal Dirigente Scolastico e dai docenti, anche al di fuori delle suddette occasioni prefissate, nei giorni di martedì e giovedì. Sito web dell’Istituto La scuola è dotata di un sito web (www.lastravinci.com) che si prefigge finalità didattiche, organizzative e di informazione. Esso prevede:  spazi dedicati alle classi che vogliono inserire on-line alcuni lavori;  pagine di lettura e di informazione rivolte ai genitori;  parti riservate alle comunicazioni e alle modalità organizzative del comitato dei genitori.

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ATTIVITA’ POMERIDIANE A.S. 2013/2014

ORARIO

LUNEDI’

14.4016.20

TEATRO

14.45 16.15

TRINITY Grade 2

15.0016.00

LATINO Classi III

MARTEDI’

MERCOLEDI’

TRINITY Grade 4 - 5

TRINITY Grade 3

GIOVEDI’

VENERDI’

TRINITY Grade 2

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CAP.VI OFFERTA FORMATIVA OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo si avvale di attività rivolte a tutta la scuola, a singoli studenti o scelte dai docenti in relazione alla programmazione didattica di plesso o della classe al fine di potenziare le competenze conoscitive, relazionali, metodologiche e cooperative, permettendo a ciascuno di esprimersi con modalità adeguate ai propri bisogni. Tali esperienze sono così suddivise:

INFANZIA

PROTOCOLLI

PRIMARIA SECONDARIA

PROGETTI

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

ATTIVITA’

SECONDARIA

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PROTOCOLLI

Considerata la validità di alcune attività elaborate nelle commissioni di studio e reiterate di anno in anno, approvate poi nel collegio docenti, sono divenute protocollo, ossia modalità operative condivise dai vari ordini di scuola. I protocolli presenti nell’istituto sono:

Protocollo “Zerosei”: Continuità Nido-Scuola dell’Infanzia Continuità Infanzia - Primaria Continuità Primaria - Secondaria Accoglienza Alunni Stranieri

Referente Ins.Detti Cristina Ins.Detti Cristina Ins. Detti Cristina Prof.Marcello Francesco Ins.Guarducci Susanna

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PROTOCOLLO ZEROSEI: CONTINUITA' NIDI-SCUOLA DELL'INFANZIA Il raccordo tra questi due ordini di scuola viene attuato mediante Protocollo condiviso da tutti i servizi alla Prima Infanzia e tutte le Scuole dell'Infanzia dell'Istituto Comprensivo 1° incontro: mese di novembre Presentazione delle fasi del Protocollo ed inizio della costruzione dell'Unità di Apprendimento per gli incontri di Continuità Nido- Infanzia nel corso dell'anno. 2° incontro: mese di dicembre Costruzione dell'Unità di Apprendimento scelta 3° incontro: mese di gennaio Presentazione da parte delle Educatrici dei Servizi alla Prima Infanzia del Documento di Passaggio delle Informazioni e realizzazione del Calendario degli incontri di lavoro condivisi dei Docenti della Scuola dell'Infanzia ai Nidi, Micronidi e Spazi Gioco. Da FEBBRAIO AD APRILE Per tre volte, i Docenti della Scuola dell'Infanzia delle sezioni dei 5 anni ( un docente per sezione) si recheranno ai Nidi e agli altri servizi alla Prima Infanzia concordati precedentemente per sviluppare il percorso didattico stabilito in plenaria. 4° incontro:mese di maggio Incontro di verifica finale del percorso svolto tra i docenti della Scuola dell'Infanzia e le Educatrici dei Nidi e preparazione dell'accoglienza dei piccoli alle Scuole dell'Infanzia. 5° incontro: mese di giugno Ulteriore incontro di presentazione dei bambini che presentano difficoltà particolari( bambini certificati o che vivono in condizioni di particolare disagio), SOLO CON LE EDUCATRICI E LE INSEGNANTI DELLE SEZIONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA CHE ACCOGLIERANNO TALI BAMBINI, supervisionate dal coordinatore psicopedagogico. Accoglienza alle Scuole dell'Infanzia: settimane dal 3 al 9 giugno 2014 , dalle 10,00 alle 13,15 ( uscita antimeridiana delle Scuole dell'Infanzia) I piccoli saranno accompagnati e ripresi dai genitori direttamente dalle Scuole dell'Infanzia dove sono stati assegnati per l'anno successivo. In quella mattinata, per svolgere le attività, i bambini sono assistiti anche dalle loro Educatrici, oltre che dalle insegnanti della Sezione accogliente. Usciranno poi dopo il pranzo,orario 13,15- 13,30. Maggio- Giugno I bambini frequentanti i Nidi e gli altri servizi alla Prima Infanzia verranno invitati alle Feste di fine anno che si svolgeranno nelle Scuole dell'Infanzia a loro assegnate, accompagnati dai genitori. Prima settimana di settembre Consegna dei Documenti di Passaggio delle Informazioni delle Educatrici direttamente alle Insegnanti di ogni Plesso della Scuola dell'Infanzia accogliente durante l'incontro di presentazione dei bambini in ingresso alle Scuole dell'Infanzia.

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PROTOCOLLO DI CONTINUITA' SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA 1°- Nel mese di gennaio, gli insegnanti delle Classi quinte si incontrano con gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia delle sezioni dei cinque anni per condividere il percorso da realizzare , in particolare per scegliere l’Unità di Apprendimento da sviluppare insieme nel corso dell’anno scolastico e per conoscere approfonditamente il Documento di passaggio delle Informazioni redatto dalle colleghe dell’Infanzia per ogni bambino . 2°-Tra febbraio ed aprile, gli insegnanti delle Classi quinte si recano tre volte alle Scuole dell’Infanzia scelte precedentemente ( concordando i momenti con le colleghe della Scuola dell’Infanzia), per portare avanti l’Unità di Apprendimento e per osservare i bambini nel loro contesto quotidiano .Viceversa poi, le insegnanti della Scuola dell’Infanzia, con i bambini in ingresso alle classi prime, si recheranno alle Scuole Primarie, seguendo un calendario specifico, concordato precedentemente in virtù delle unità di apprendimento svolte. 3°- Nel mese di giugno,è previsto un ulteriore incontro tra gli Insegnanti delle Classi Quinte e le Insegnanti della Scuola dell'Infanzia per parlare dei bambini che presentano particolari difficoltà e per organizzare quindi un'adeguata accoglienza a quest'ultimi. 4°- Nel mese di giugno, le Insegnanti della Scuola dell’Infanzia, alla presenza delle colleghe della Scuola Primaria,una volta compilati tutti i Documenti di passaggio delle Informazioni, procedono alla formazione delle Classi Prime per l'anno successivo. In queste occasioni, i docenti procedono alla formazione degli ipotetici gruppi – classe basandosi principalmente su criteri pedagogico-didattici condivisi . Ad ogni gruppo – classe viene associato provvisoriamente un colore . N.B. i bambini delle Classi prime del Plesso di Santa Maria a Castagnolo,solo durante il primo giorno di scuola, entreranno alle 8,40 circa, in modo da permettere un ingresso dedicato ai piccoli in entrata per la prima volta alla Scuola Primaria, e un saluto ai piccoli alunni da parte del Dirigente o del suo Vicario. 5° - Nel mese di settembre,durante la prima settimana di Scuola, i gruppi-colore vengono osservati dai team docenti che ruotano sui gruppi, in modo che ogni docente osservi tutti i bambini . Alla fine della prima settimana, dopo che è avvenuto un ulteriore incontro con le Insegnanti della Scuola dell’Infanzia per eventuali spostamenti da fare tra gruppi, il Dirigente Scolastico , mediante sorteggio, assegna una classe ad ogni team docente . 6°- Nel mese di settembre, durante la seconda settimana di Scuola, le Insegnanti della Scuola dell’Infanzia presentano ad ogni team docente i bambini a loro assegnati 7°- Nel mese di settembre, entro il primo mese dall’inserimento dei bambini di tre anni alla Scuola dell’Infanzia, viene svolto un colloquio con i genitori dei bambini nuovi iscritti 8° -Entro il 25 settembre dovranno tenersi le prime Assemblee di Classe per le Classi Prime in tutto l'Istituto Comprensivo,durante le quali i genitori conosceranno i team docenti e riceveranno le informazioni utili per lo svolgimento dell'anno scolastico . 9°- Nel mese di novembre, gli Insegnanti delle attuali Classi Prime incontrano gli Insegnanti della Scuola dell’Infanzia delle attuali sezioni di tre anni per svolgere una verifica della Formazione della Classe.

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CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA- SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1° - Tra il mese di aprile e il mese di maggio i docenti di tutte le Classi Quinte del Circolo si incontrano per conoscere le prove di verifica, condivise dagli Insegnanti dei due Ordini di Scuola, e stabilirne le modalità di attuazione e il periodo di somministrazione (generalmente entro la fine del mese di maggio ). (2 h per docente partecipante) 2° - Tra il mese di aprile e il mese di maggio i docenti delle Classi quinte presentano i bambini diversamente abili ai Colleghi della Scuola Secondaria di Primo Grado; tale presentazione è finalizzata alla Formazione delle future Classi Prime della Scuola Secondaria di Primo Grado (2 h per docente partecipante). 3° - Nel mese di giugno, gli insegnanti delle Classi Quinte presentano tutti gli alunni ai Colleghi della Scuola Secondaria di Primo Grado; tale presentazione è finalizzata alla Formazione delle future Classi Prime della Scuola Secondaria di Primo Grado (4 h per docente partecipante). 4° - Nel mese di giugno, dopo che le ipotetiche Classi Prime della Scuola Secondaria di Primo Grado sono state formate dai Professori, i docenti delle Classi Quinte si ritrovano nuovamente con i Colleghi della Scuola Secondaria, per visionare eventuali incongruenze sorte nel corso della Formazione (2 h per docente partecipante).

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PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Progetto di rete “Un mondo per amico” PREMESSA La presenza degli studenti stranieri nelle scuole è ormai un dato strutturale e non più occasionale. Alla scuola è richiesto un passaggio da una "gestione" dello studente straniero come "problema" ad una gestione pedagogica e didattica delle differenze non come elemento aggiuntivo ma come elemento "educativo", al fine di costruire…” forme di integrazione sociale rispettose delle persone e delle diversità.”( La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri, 2007). Il punto centrale delle azioni della scuola deve essere il diritto dello studente e della sua famiglia a trovare spazi di accoglienza, ascolto, comunicazione, aiuto e facilitazione nel processo di inserimento nella comunità ospite. In virtù di tale riflessione ed in ottemperanza al D.P.R.n.394 del 31.8.1999, art.45, la scuola fa proprio il protocollo di accoglienza elaborato dai docenti referenti della Rete e dai rappresentanti degli uffici competenti dell’Amministrazione Comunale PROTOCOLLO ACCOGLIENZA. Questo documento intende facilitare l’inserimento scolastico seguendo una modalità pianificata. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola. Esso costituisce uno strumento di lavoro che: • contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli studenti stranieri • definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici • traccia le fasi dell’accoglienza • propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana • individua le risorse necessarie per tali interventi. Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza,la rete di scuole del territorio Scandicci –Lastra a Signa - Signa ( Istituto Comprensivo I II III di Scandicci, Istituto Comprensivo Lastra a Signa, Istituto Comprensivo di Signa) si propone di: • facilitare l’ingresso a scuola dei bambini e ragazzi stranieri • sostenerli nella fase d’adattamento • entrare in relazione con la famiglia immigrata • favorire un clima d’accoglienza nella scuola • promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale. ISCRIZIONE: LA SEGRETERIA L’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza a scuola dello studente straniero e della sua famiglia. La Scuola individua nell’Ufficio di Segreteria un incaricato che segua in modo continuativo il ricevimento di questo tipo di iscrizioni.

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COMPITI: - iscrivere l’alunno utilizzando la modulistica bilingue (realizzata in collaborazione con l'ufficio interpretariato, Arci - Firenze) - raccogliere documenti e autocertificazioni relativi alla precedente scolarità (se esistente). - informare la famiglia sull’organizzazione della scuola (orari, rientri, mensa...) consegnando, quando è possibile, note informative in varie lingue. - fornire ai genitori modulistica bilingue per facilitare loro la comunicazione con gli insegnanti. -informare i genitori che intercorreranno tre/cinque giorni tra l’iscrizione e l’effettivo inserimento nella classe e che saranno richiamati appena possibile per fissare un incontro con alcuni docenti della Commissione Accoglienza (CdA), al fine di avviare la conoscenza e stabilire il miglior percorso di inserimento del figlio. -avvisare tempestivamente la Commissione d’ Accoglienza (CdA) dell’arrivo di un nuovo alunno affinché proceda a fissare un primo incontro con la famiglia . MATERIALI (bilingue) : -moduli d’iscrizione -scheda di presentazione e informazione sul sistema scolastico italiano -scheda informativa dell'organizzazione del plesso di appartenenza PRIMO INCONTRO TRA FAMIGLIA, STUDENTE E COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA Il giorno dopo l’iscrizione del nuovo alunno, la Funzione Strumentale e almeno due docenti della Commissione Accoglienza ( Referente di plesso per l’Intercultura, Insegnante di laboratorio L2/ Insegnante delle varie aree disciplinari, Insegnante rappresentante delle classi parallele, sia per la scuola primaria che per la secondaria di primo grado, dove sarà inserito lo studente neoarrivato), incontrerà la famiglia e lo studente, alla presenza del mediatore se necessario, per raccogliere tutte le informazioni utili sul nuovo iscritto, ma soprattutto sarà un incontro nel quale la famiglia riceverà informazioni e indicazioni per orientarsi nella nuova realtà scolastica ed eventualmente nel territorio. Successivamente, al nuovo iscritto verranno somministrate alcune prove non verbali per l’accertamento di basilari competenze nell’ambito logico-matematico-espressivo. Le prove somministrate serviranno unicamente a conoscere le competenze pregresse del neo arrivato e a tracciare il percorso formativo suscettibile a variazioni in itinere. Le prove non verbali non costituiscono la premessa per definire la classe di appartenenza, a tal fine si ribadisce che secondo la normativa vigente, l’alunno deve essere inserito nella classe corrispondente all’età anagrafica (art.45 del D.P.R. 394/99). COMMISSIONE ACCOGLIENZA (CdA) Per sostenere i compiti attribuiti al Collegio docenti, in riferimento al D.P.R. 394/99, è utile la costituzione di una Commissione d'Accoglienza (a nomina annuale) come gruppo di lavoro e articolazione del Collegio. la Commissione rappresenta l’Istituto e sarà composta dal dirigente scolastico e dai docenti della Commissione Accoglienza le competenze del gruppo di lavoro hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale. la Commissione si riunisce nei casi di inserimento di studenti neoarrivati, per progettare azioni comuni relative all’accoglienza di ciascuno studente, con possibilità di inserimento graduale che non superi due settimane. ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE - 62 -


Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dal Referente e/o dalla CdA effettua l’assegnazione dell’alunno alla classe sulla base di quanto previsto dall’art.45 del D.P.R. 31/8/99 n.394. I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti in ogni momento dell’anno scolastico, alla classe corrispondente all’età anagrafica, con possibilità di slittamento di un anno su classe inferiore, tenendo conto: dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dello studente, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; del corso di studi eventualmente seguito dallo studente nel paese di provenienza. “… slittamenti di un anno inferiore vanno ponderati con molta attenzione in relazione ai benefici che potrebbero apportare e sentita la famiglia. Scelte diverse andranno valutate caso per caso dalle istituzione scolastiche” ( dalle LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI del 2006) Se lo studente ha già compiuto 16 anni, per un orientamento adeguato, la decisione dell’inserimento deve vedere coinvolti anche gli Enti del Territorio e la Scuola Superiore. Nell’assegnazione della sezione deve essere evitata: la costituzione di classi con un’ alta concentrazione di studenti stranieri la formazione, all’interno della classe, di gruppi di studenti stranieri appartenenti alla stessa etnia INSERIMENTO NELLA CLASSE Gli insegnanti coinvolti favoriscono l’inserimento nella classe informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa (possono progettare specifiche attività di benvenuto e conoscenza, incaricare un alunno di svolgere attività di tutor dell’alunno straniero e coinvolgere eventualmente alunni della stessa provenienza già inseriti nella scuola …) Inoltre: - promuovono attività di piccolo gruppo; - valutano l’opportunità di avvalersi della collaborazione dei mediatori; - progettano il piano di studio personalizzato (PSP) in accordo con gli insegnanti di alfabetizzazione; - esprimono la loro valutazione in base al PSP stabilito. PERSONALE DOCENTE DI LABORATORIO I laboratori di alfabetizzazione in orario aggiuntivo, devono essere gestiti da docenti formati per l’insegnamento di Italiano L2. E’ indispensabile per il docente di laboratorio e di classe l’aggiornamento in itinere.

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PROGETTI E ATTIVITÀ’ Grado di diffusione tra docenti e allievi della cultura fondata sul lavoro per progetti La nostra istituzione si caratterizza, da oltre un decennio, per una azione formativa basata sulla cultura dell’innovazione e del progetto: tutti i progetti didattici e le attività laboratoriali vengono variamente organizzati a seconda dei bisogni inerenti gli aspetti socio culturali (comunicativo - informativo, emozionale, espressivo, pluridisciplinare, multiculturale), ambientali, della sicurezza, della salute e sono tutti finalizzati al miglioramento della qualità della vita. La didattica e l’operatività che ne derivano consentono ad insegnanti ed alunni di controllare l’evoluzione del processo di insegnamento-apprendimento e la qualità della produttività scolastica. La prassi della progettazione è ormai consolidata e si articola nelle seguenti fasi:  Individuazione dei bisogni formativi sia degli alunni, sia degli stessi docenti.  Designazione della o delle persone cui affidare la stesura dello schema di progetto da portare all’approvazione degli organi o delle persone competenti; lo schema precisa la finalità e gli obiettivi ed individua le risorse umane, strumentali e finanziare necessarie per l’attuazione del progetto.  Elaborazione del progetto comprendente la definizione dei modi e dei tempi di attuazione e delle modalità di verifica e di valutazione.  Approvazione definitiva. Le esperienze attuate finora e quelle in corso d’opera confermano la validità dell’azione formativa della nostra scuola: l’educare per progetti tende ad orientare l’alunno tra il saper fare, il sapere ed il saper essere per consentirgli, in prospettiva, di progettare se stesso. Criteri per l'attivazione dei laboratori didattici L'attivazione di ciascun laboratorio didattico deve permettere ad ogni alunno di vivere la scuola come ambiente educativo e di apprendimento in un clima sociale positivo nel quale poter maturare progressivamente le proprie capacità di relazione, di azione diretta, di esplorazione e progettazione. Le attività di laboratorio sono programmate e verificate dai team docenti delle classi di scuola primaria e delle sezioni di scuola dell'infanzia; essi adottano come metodologia comune il superamento della lezione frontale, la costruzione di percorsi differenziati, il senso della ricerca, l'autonomia decisionale, il lavoro di gruppo e il lavoro con piccoli gruppi suddivisi fra i docenti della sezione, là dove ancora iI modulo orario della classe lo permetta, al fine di:  Prevenire il disagio emozionale e cognitivo  Ampliare e valorizzare il curricolo  Sviluppare le potenzialità dell'alunno in qualità di protagonista del proprio percorso di apprendimento  Valorizzare le diversità  Inserire proficuamente l’alunno in situazione di handicap  Sviluppare le capacità di operare scelte autonome  Sviluppare la capacità di collaborare attivamente con i coetanei e con gli adulti.

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VALUTAZIONE DI SISTEMA DEL PROGETTO La metodologia laboratoriale sta alla base di tutti i progetti. Elementi di base per la valutazione di ogni progetto sono: PERCORSO DIDATTICO FATTIBILITÁ

Coinvolgimento delle classi

Tipo di obiettivo derivante

Risultati Ottenuti

dall’analisi dei bisogni

Programmazione e

Aderenza al curricolo

Formazione richiesta e

descrizione dell’esperienza. 

Produzione di materiale autonomo

ricerca - azione 

Flessibilità organizzativa

Indicatori previsti

Competenze trasversali

Organizzazione e Tempi

Metodologia (laboratoriale)

Risorse strutturali

Valutazione progetti

Risorse economiche

Valutazione ragazzi.

Trasferibilità (scheda)

Le sezioni del P.O.F. qui di seguito riportate presentano le schede di sintesi dei Progetti nelle nostre scuole, le versioni integrali degli stessi sono depositate e consultabili presso gli uffici della nostra segreteria. Alcune attività che comportano prestazioni aggiuntive per il personale della scuola, al momento della stesura di questo documento, non sono ancora attivate perché il MIUR non ha comunicato la dotazione finanziaria per il corrente anno scolastico, relativa al MOF (fondo per il miglioramento dell’offerta formativa). La commissione POF, sulle indicazioni del collegio, ha individuato le aree a cui far afferire i progetti e le attività laboratoriali per l’anno scolastico 2013/14.

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All’interno delle aree le varie proposte sono ordinate secondo queste caratteristiche: Orario curricolare

Progetti e Attività Orario extracurricolare

   

Attività organizzate dalla scuola Offerte del territorio Attività organizzate dalla scuola Offerte del territorio

L’ordine di scuola, a cui i progetti sono dedicati, sarà segnalato con la seguente simbologia: PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA INFANZIA PER LA SCUOLA PRIMARIA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Area dell’Identità e dell’Inclusione Orario curricolare Benessere e Salute Handicap DSA Istruzione Domiciliare Accoglienza Alunni Stranieri “Un mondo per amico” “Convegno le vie d'Europa, sui passi di un Autore” Orario extracurricolare Progetto “Lastrategia” Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto

Area della Espressività, della Comunicazione e dei Linguaggi Orario curricolare Progetto “Comprensivi si Diventa” Progetto di Lingua Inglese nella Scuola dell’Infanzia Progetto “Madrelingua a scuola” Progetto “Comenius” Progetto “Teatro” Progetto “Leggere che gusto!” Progetto “Addobbi Natalizi” BIBLIOTECHE SCOLASTICHE Collaborazione con la Biblioteca Comunale Conversazioni in Lingua Francese Orario extracurricolare Progetto “Trinty” Laboratorio di Latino Laboratorio di Teatro Scuola in Banda

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Area della Convivenza e della Cittadinanza Orario curricolare Progetto Cooperazione e Cittadinanza Progetto Consiglio di Cooperazione Progetto Percorso della memoria “Emergency” Area dell’Orientamento Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto

Orario curricolare Scuola e Territorio Rapporti con il territorio Tirocinio Continuità Primaria-Secondaria di Primo Grado Scuola e Città “Genitori in classe”

Area Scientifica e tecnologica Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto Progetto

Orario curricolare “Educazione Scientifica” Educazione Ambientale “Ortoincondotta” Tecnologia Nella Didattica STILE Classe 2.0 SMART FUTURE

OLIMPIADI DELLA MATEMATICA

RALLY DELLA MATEMATICA Area Educazione motoria Orario curricolare Progetto “Tutta l’educazione è fisica!” Progetto “GIOCO-SPORT”:Centro Sportivo Scolastico Progetto “19°TRIATHLON”CITTA’ DI LASTRA”

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Area dell'Identità e dell’Inclusione

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PROGETTO BENESSERE E SALUTE MOTIVAZIONE In base all’art.1 del regolamento dell’autonomia scolastica (dpr 275/99), ogni scuola è tenuta a garantire al cittadino un livello essenziale di competenze e a creare un ambiente che favorisca il successo formativo e garantisca a tutti l’uguaglianza di opportunità. In quest’ottica, che pone l’allievo al centro del processo educativo, è un preciso impegno della scuola quello di costruire e sviluppare una proposta didattica articolata e in progressione, nel rispetto delle differenze di tutti e delle’identità di ciascuno… (indicazioni 2012) in modo da rendere il più possibile costruttivo ed efficace il percorso di ogni alunno e il suo progressivo incontro con i saperi. FINALITÀ Realizzare pari opportunità in un contesto di uguaglianza di diritti, valorizzare le differenze e il significato dell’ambiente educativo; contrastare e prevenire il disagio sociale OBIETTIVI FORMATIVI • Ridurre i fattori di rischio che impediscono la socializzazione e l’apprendimento • Favorire l’integrazione e la socializzazione dei minori in difficoltà RESPONSABILE: Sandra Taccetti UNITÀ OPERATIVA Attività di musica Centro d’ascolto Operatori ASL Operatori Università di Firenze Volontari Gruppo donatori di sangue “Fratres” DESTINATARI • Bambini e ragazzi di scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado e classi di appartenenza • Insegnanti ATTIVITÀ Formazione e interventi nelle classi (Progetto Diari di Scuola; Progetto Uguadi; Stretching in classe, Life skills); sportello psicologico; attività di musica METODOLOGIA Attivazione di azioni di supporto alla didattica e alla particolari situazioni di disagio RISULTATI PREVISTI Favorire l’inserimento, l’integrazione e la partecipazione alla vita della scuola MODI E TEMPI DI ATTUAZIONE Da novembre a maggio RISORSE: Insegnanti e operatori del territorio MONITORAGGIO - VERIFICA • Relazione finale sulle modalità attuate • Mappatura dei casi

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PROGETTO HANDICAP Motivazione Collaborazione e interscambio fra tutti i docenti e gli operatori che lavorano nella scuola e si occupano di handicap Finalità Piena integrazione degli alunni disabili nella vita scolastica, anche attraverso lo scambio di idee, materiali ed esperienze. Obiettivi formativi Piena inclusione delle diverse abilità in tutti e tre i gradi di scuola Responsabile Bacconi Lara Unità Operativa Insegnanti di sostegno e curricolari Operatori ASL Destinatari Tutti gli alunni con disabilità riconosciuta dalla Legge 104/92 Attività Incontri tra insegnanti, tra insegnanti e operatori ASL, partecipazione a GLH operativo. Metodologia Secondo le necessità, le insegnanti individueranno, dopo una prima osservazione, e letta la diagnosi funzionale, le metodologie più efficaci per favorire l’apprendimento dei vari alunni. Risultati previsti Piena integrazione e sviluppo delle capacità individuali per gli alunni disabili. Modi e tempi di attuazione Tutto l’anno scolastico Risorse Materiale presente nell’armadietto Handicap, sito alla scuola primaria SMAC Monitoraggio - Verifica Il monitoraggio e la verifica verranno effettuati in itinere per tutto l’anno scolastico.

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PROGETTO DSA Motivazione Adeguamento alle normative della Legge 170 per un’integrazione piena e consapevole degli alunni con DSA Finalità Prevenire gli aspetti di disagio nell’apprendimento, dovuti ad un tardivo riconoscimento del rischio DSA negli alunni della scuola primaria, per le classi fino alla II. Dalla classe III in poi, stesura di un piano didattico personalizzato per tutti gli alunni diagnosticati DSA. Continuità della metodologia nella stesura del PDP alla scuola secondaria di primo grado. Obiettivi formativi Raggiungimento di obiettivi didattici in linea con la programmazione della classe anche per gli alunni con DSA, mettendo in campo tutte le strategie previste dalla Legge, per una didattica personalizzata che tenga conto della specificità dei vari casi. Responsabile: Bacconi Lara Unità Operativa: Tutti gli insegnanti coinvolti nella stesura del PDP. Destinatari Tutti gli alunni diagnosticati DSA, e quelli delle prime classi, non diagnosticati, ma che presentano evidenti difficoltà di apprendimento. Attività Incontri tra i docenti dell’Istituto Comprensivo e il responsabile del progetto, per confrontarsi sulle strategie da adottare anche rispetto alla diagnosi, oppure per la stesura dei PDP. Su richiesta, incontri anche con i genitori degli alunni coinvolti per eventuali chiarimenti sul Piano Didattico Individualizzato. Metodologia A seconda dei casi, e nel rispetto della libertà di insegnamento, sono previsti: formazione di piccoli gruppi, didattica laboratoriale, cooperative learning, ausilio di materiale tecnologico e tutti gli strumenti suggeriti anche dal PDP. Risultati previsti Piena integrazione degli alunni coinvolti e raggiungimento di obiettivi didattici in linea con la classe di appartenenza. Modi e tempi di attuazione Entro il 15 di novembre i docenti dovranno presentare il PDP, firmato dai genitori, in Direzione per il protocollo; oppure per diagnosi presentate successivamente, entro 30 giorni dalla presentazione. Durante tutto l’anno scolastico, quindi, verranno adottate le strategie dichiarate nel documento. Risorse Monitoraggio - Verifica Verifiche effettuate in itinere; adeguamento al PDP, secondo i risultati via via emersi.

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PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE Motivazione Il progetto, previsto dalla normativa scolastica, nasce per limitare il disagio e l’isolamento sociale e garantire contestualmente il diritto allo studio e il diritto alla salute in situazioni di impossibilità alla frequenza scolastica per gravi patologie di salute. Finalità Favorire la fruizione di attività educative di competenza specifica della scuola anche in situazioni di impossibilità alla frequenza scolastica. Favorire la continuità del rapporto insegnamento – apprendimento Agevolare il reinserimento nella comunità di apprendimento Obiettivi formativi Sviluppare i saperi essenziali delineati dal Curricolo d’Istituto e dai Programmi Ministeriali vigenti e consolidare competenze disciplinari e trasversali Incrementare la motivazione allo studio, l’autostima e la creatività anche attraverso le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie Responsabile Panzica Francesca Unità Operativa Inss. Belardi Luciano – Panzica Francesca – Petrini Claudia, in orario extra-curricolare Destinatari N° due alunni Attività Proposte educative personalizzate mirate all’acquisizione di competenze curricolari tramite un approccio interdisciplinare. Metodologia Problem solving - “Imparare facendo” - Didattica ludica - Utilizzo attivo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione come supporto all’apprendimento Risultati previsti Sviluppo di abilità cognitive e competenze disciplinari – Incremento dell’autostima personale. Modi e tempi di attuazione/ Risorse 100 ore complessive per bambino distribuite in interventi settimanali flessibili da novembre 2013 a giugno 2014 - Utilizzo di pc e/o /tablet di proprietà degli alunni. Risorse/ Monitoraggio – Verifica Le verifiche riguarderanno l’area cognitiva (padronanza, competenza, espressione) e l’area affettiva ( interesse, impegno, partecipazione). Verifica interna del progetto.

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PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI: raccordo e coordinamento referenti intercultura di plesso Motivazione Accoglienza famiglia non italofona e studente neo arrivato Formazione Commissione accoglienza per nuovo inserimento Raccordo insegnanti di plesso-Funzione Strumentale Finalità Accoglienza della famiglia e dello studente neo arrivato Risoluzione di problematiche organizzative dipendenti da nuove situazioni emergenti Organizzazione delle attività specifiche in modo efficace ed efficiente Responsabile: Ins. Susanna Guarducci Unità Operativa: Referenti di plesso per l’Intercultura con nomina annuale Destinatari Studenti e famiglie non italofone Classi e sezioni plurilingui Attività Raccordo Commissione di Accoglienza (CdA) Richiesta mediatori linguistici per interventi di interpretariato e/o colloquio con la famiglia non italofona Consegna modulistica bilingue o richiesta di traduzione bilingue; gestione modulistica per progetti specifici Risultati previsti Ottimizzazione risorse e tempi Gestione burocratica più fruibile Sostegno più efficace ed efficiente a richieste o situazioni specifiche di routine o di nuovo intervento Metodologia Incontri per definire gli impegni e le modalità di intervento Raccordo per richieste di intervento specifico Modi e tempi di attuazione L’incarico di referente ha durata annuale con impegni determinati dalla situazione migratoria all’interno del plesso di appartenenza Risorse L’incarico di referente per l’Intercultura è riconosciuto con compenso forfettario e retribuito con le risorse del Fondo di Istituto: è previsto uno o due referenti per plesso, il compenso è comunque pattuito per plesso indipendentemente dal numero dei referenti; i referenti di plesso di Santa Maria a Castagnolo e del plesso della scuola secondaria “L. da Vinci”, in quanto plessi con maggior numero di classi e con la percentuale più alta di alunni non italofoni, sono incentivati con una piccola maggiorazione. Monitoraggio-Verifica Punti di forza e di debolezza delle azioni intraprese nel corso dell’anno e ricaduta sull’azione specifica rivolta all’inclusione dello studente neo arrivato e non, grado di partecipazione attiva fra scuola, studenti e famiglie non italofone.

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PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE“UN MONDO PER AMICO”: POLO NORD-OVEST: SCANDICCI-LASTRA A SIGNA-SIGNA Motivazione: Accoglienza, inserimento, integrazione, alfabetizzazione in italiano L2: diversamente uguali Finalità 1)Accoglienza, inserimento studente neo arrivato e raccordo scuola-famiglia; 2)Apprendimento italiano L2: livelli linguistici, QCE: prebasico, A1, A2, B1; 3)Integrazione, scambio socio-interculturale; 4)supporto alle lingue d’origine: relazione “additiva” fra L1 e L2 Obiettivi formativi 1)Apprendimento e sviluppo delle competenze in italiano L2: funzioni linguisticocomunicative, socio-linguistiche, metacognitive; 2)Consapevolezza di sé e dell’altro per relazioni interpersonali efficaci Responsabile: Ins. Susanna Guarducci Unità Operativa: 1)Docenti Referenti/ F.S. del Polo Nord-Ovest, referenti di plesso, insegnanti formati o con esperienza in didattica L2; 2)operatori esterni: mediatori linguistici (Arci-Interpretariato,/servizi sociali); 3)Università Ca’ Foscari, Venezia: italiano L2 (Cred Scandicci), Università Scienze della Formazione, Firenze: progetto”Uguadilab”: Consiglio di Cooperazione Destinatari: 1)Studenti e genitori italofoni e non italofoni: infanzia-primaria-secondaria; 2) Docenti scuola dell’infanzia, primaria, secondaria Attività 1)Attività definite secondo le abilità linguistiche di base: comunicative e sociolinguistiche; 2)Consiglio di Cooperazione: la relazione e la mediazione di conflitti sociorelazionali, culturali/interculturali Metodologia Percorsi individuali, di classe e di laboratorio, secondo la metodologia tutoraggio fra pari;

cooperativa,

Risultati previsti 1) Acquisizione linguistica in italiano L2: rilevazione delle competenze; 2)Integrazione sociale e scambio interculturale; 3)Condivisione di percorsi, esperienze e strategie fra insegnanti e operatori Modi e tempi di attuazione In orario scolastico e/o extrascolastico per gli studenti, sia in classe che in laboratorio L2, in orario aggiuntivo per gli insegnanti Risorse 1) Raccordo di rete: ricerca-azione in didattica dell’ italiano L2; 2)Ente Locale-Servizi Sociali: mediazione linguistica, accoglienza e colloqui con la famiglia; 3)fondi PEZ 2013/14); 4)fondi “Aree a forte processo immigratorio” (MIUR – USR) Monitoraggio - Verifica 1)Valutazione percorso di laboratorio e attività quadrimestrale; 2)autovalutazionestudente e docente; 3)numero classi, studenti, docenti; 4)Ricaduta sulle famiglie; 5)Monitoraggio fondi PEZ e “Aree a forte processo immigratorio” (MIUR – USR) per progetto di rete “UN MONDO PER AMICO”

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PROGETTO “Convegno le vie d'Europa, sui passi di un Autore” Motivazione: Il Convegno, segnalato dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca in tutte le scuole secondarie di primo grado d'Italia, si propone di spalancare l'orizzonte culturale dell'insegnamento oltre i confini del nostro Paese, favorendo un lavoro interdisciplinare che faciliti l'unità della visione culturale degli studenti. Finalità: 1) Promuovere seminari di studio e di metodo fra docenti, per un'innovazione dell'attività didattica. 2) Accrescere l'interesse e la curiosità degli studenti nella scoperta della realtà Obiettivi formativi: 1) Condividere un metodo che faciliti un incontro reale e un dialogo con l'autore finalizzato anche all'acquisizione completa delle competenze di comprensione di diversi testi linguistici. 2) Favorire un lavoro interdisciplinare e una didattica laboratoriale ed orientativa. 3) Promuovere e valorizzare la creatività degli studenti e la loro capacità espressiva, fino alla rilevazione delle loro competenze. Responsabile Prof.ssa Maria Francesca Destefanis (facente anche parte del comitato didattico del convegno a livello nazionale) Unità Operativa: Docenti di lettere, inglese, arte, tecnologia della classi coinvolte. Destinatari: Alunni classi terze scuola secondaria di I grado Attività • Lettura in italiano ed inglese di opere dell'autore selezionato • Lavoro a gruppi, per la preparazione di un elaborato, in italiano, inglese od opera artistica, che si riferisca a tematiche e modalità comunicative dell'autore. • Partecipazione dei docenti a momenti di aggiornamento con esperti e in compresenza con docenti di diverse scuole, in preparazione e nelle varie fasi del lavoro didattico. • Partecipazione degli alunni a giornata di convegno con ascolto di un intervento sull'autore selezionato da parte di un esperto con scambio di domande presentate dagli studenti di tutte le scuole che, a livello nazionale, partecipano al progetto. Visione di un breve spettacolo e premiazione degli elaborati, in base al giudizio espresso dalla Giuria. Metodologia: didattica laboratoriale, lavoro di gruppo, interdiscipinarietà didattica fra italiano, inglese ed educazione artistica e tecnica. Risultati previsti: Potenziamento nelle competenze di comprensione del testo, in italiano e in lingua, di produzione di elaborati scritti, di comunicazione delle proprie capacità espressive attraverso diversi mezzi con possibilità sia di valorizzare le eccellenze che di rafforzare alunni con BES. Modi e tempi di attuazione: Il progetto viene svolto all'interno della programmazione didattica delle singole discipline coinvolte (in particolare italiano e lingua inglese) durante l'anno scolastico. Risorse: la partecipazione alla fase concorsuale del convegno prevede un contributo degli alunni di euro 14 Monitoraggio – Verifica: La valutazione avverrà per mezzo dei lavori di gruppo assegnati in relazione agli obiettivi stabiliti. Tutto il percorso progettuale concorrerà alla valutazione di ogni singolo alunno in relazione all’impegno, alle capacità ed ai miglioramenti manifestati.

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“ LABORATORIO EXTRASCOLASTICO LASTRATEGIA” LA LINGUA IN GIOCO: ITALIANO LINGUA SECONDA Motivazione 1)Apprendimento della lingua in contesto ludico-motorio, percorso laboratoriale, in orario extrascolastico; 2) Contestualizzazione linguistica giocata e rappresentata Finalità 1)Apprendimento della lingua in situazioni ludiche: funzione comunicativa, sociolinguistica; 2)Espressione creativa della lingua; 3) espressione di sé e dell’atro in attività ludiche, mimico-gestuali Obiettivi formativi Sviluppo delle abilità linguistico-comunicative della lingua italiana lingua seconda: incontrarsi, conoscersi e riconoscersi uguali nella diversità Responsabile: Ins. Susanna Guarducci Unità Operativa Insegnanti Istituto Comprensivo, iscritti al progetto, Funzione Strumentale per l’Intercultura Destinatari Studenti non italofoni della Scuola Secondaria e della Scuola Primaria dell’Istituto: classe prima media, classe quarta e quinta Attività Giochi di gruppo, canti, costruzione di oggetti, esperienze mimico-gestuali Metodologia Didattica ludica e/o cooperativa, tutoraggio fra pari: studenti provenienti da plessi e scuole di ordine diverso condividono esperienze e modalità operative in lingua seconda Risultati previsti 1)Miglioramento del processo di alfabetizzazione e della consapevolezza linguistica; 2)Riconoscimento del valore identitario e collettivo del singolo e del gruppo; 3)Valorizzazione della lingua attraverso linguaggi e codici extralinguistici Modi e tempi di attuazione Esperienza condivisa da studenti delle classi quarta e quinta della scuola primaria e della classe prima della scuola secondaria, nel secondo quadrimestre, per 4 incontri, presso la scuola primaria Santa Maria a Castagnolo Risorse 1) progetto finanziato con i fondi di istituto; 2)trasporto del servizio scuolabus del Comune per studenti della scuola primaria; 3) la docente Lucia Lumachi, esperto in progettualità ludico-espressiva, collabora alla progettazione del laboratorio, alla formazione dei docenti e all’attuazione del progetto stesso. Monitoraggio - Verifica 1)valutazione e autovalutazione del percorso da parte degli studenti e dei docenti; 2)numero studenti, classi, docenti partecipanti; 3)ricaduta sulle famiglie

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Area dell'EspressivitĂ della Comunicazione dei Linguaggi

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DI SPERIMENTAZIONE E MONITORAGGIO “COMPRENSIVI SI DIVENTA” – REGIONE TOSCANA Motivazione: In base all’art.1 del regolamento dell’autonomia (Dpr 275/99), ogni scuola è tenuta a garantire al cittadino un livello essenziale di competenze e a creare un ambiente che favorisca il successo formativo. In quest’ottica, che pone l’allievo al centro del processo educativo, è un preciso impegno della scuola quello di costruire e sviluppare una proposta didattica articolata e in progressione, in modo da rendere il più possibile costruttivo ed efficace il percorso di ogni alunno e il suo progressivo incontro con i saperi. L’Istituto Comprensivo, che riunisce tre diversi ordini di scuola fra loro in progressione, costituisce spazio d’azione, contesto di pratiche che massimizza l’apprendimento degli allievi in una prospettiva di unitarietà delle esperienze educative. In tale contesto, il curricolo verticale, articolato per competenze, rappresenta lo strumento utile per “coniugare essenzialità disciplinari con i bisogni della realtà conoscitiva dell’alunno” (G. Cerini) attraverso la predisposizione di ambienti di apprendimento differenziato e progressivamente arricchiti, sotto la regia comune degli insegnanti dei tre diversi ordini di scuola. Consapevole dell’importanza del curricolo verticale, L’’I.C. ha aderito al Progetto di Sperimentazione e Monitoraggio per gli Istituti Comprensivi della Regione Toscana “Comprensivi si diventa”. Finalità: Percorso biennale di ricerca – azione volto a concretizzare e dare forma al curricolo verticale indicato nei nuovi documenti tramite la costruzione di percorsi di apprendimento che mettono lo studente al centro del processo educativo all’interno di un progetto educativo unitario, coerente e condiviso dai diversi ordini di scuola in relazione a finalità, valori, strategie e valutazione. Nel biennio 2013/15 il percorso riguarderà il curricolo verticale di italiano, matematica e lingua inglese. Responsabili: Italiano: Pacini Renata; Lingua inglese: Nicola Montemurro; Matematica: Nardi Roberto Unità Operativa: Docenti di scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado (relativamente alle aree di lavoro individuate); Esperti CIDI e LEND individuati dalla Regione Toscana Destinatari: Alunni scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado. Risultati previsti: Sviluppo di un curricolo verticale per competenze unitario,condiviso fra i tre diversi ordini di scuola. Metodologia: Gruppi di “ricerca - azione”, articolati per discipline, con la consulenza di esperti esterni. Modi e tempi di attuazione: 8 incontri a partire dal mese di ottobre per concludere il lavoro del primo anno entro il mese di maggio. Verifica Il percorso di ricerca – azione verrà verificato sul campo e discusso nei dipartimenti disciplinari in verticale.

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PROGETTO PROGETTO LINGUA INGLESE SCUOLA DELL’INFANZIA Motivazione I risultati degli studi effettuati sul piano dell’apprendimento precoce delle lingue straniere, che individuano nel periodo compreso tra i 3-4 anni e i 7-8 anni di età la fase ottimale per l’acquisizione di una lingua straniera, hanno indotto il Circolo ad ampliare alla scuola dell’Infanzia l’offerta formativa della lingua inglese, in un’ottica di continuità con la scuola primaria. Finalità  Stimolare la curiosità dei bambini verso modalità comunicative diverse dalla propria.  Sviluppare le potenzialità dei bambini in ordine all’acquisizione di una lingua straniera tramite percorsi formativi adeguati.  Favorire lo sviluppo di attività di base propedeutiche all’acquisizione di competenze pragmatico comunicative da sostenere e potenziare nella scuola primaria. Obiettivi formativi  Costruzione di un percorso formativo di lingua straniera mirante alla scoperta/ familiarizzazione  Uso all’interno di contesti significativi, di espressioni di tipo quotidiano tese al soddisfacimento di bisogni di tipo concreto. Responsabile: Ins. Panzica Francesca Unità Operativa: Insegnanti madrelingua esterni, assunti con contratto d’opera Destinatari: Alunni delle sezioni di cinque anni della Scuola dell’Infanzia. Attività Giochi, canzoni e attività che prevedono coinvolgimento e partecipazione attiva dei bambini Metodologia L’insegnamento si avvale di una metodologia ludica all’interno di un approccio umanistico – affettivo con un utilizzo attivo del Total Physical Response (T.P.R) Risultati previsti  Sviluppo dell’interesse e della curiosità verso forme d’espressione diversa dalla propria.  Sensibilizzazione e familiarizzazione ai suoni, ai ritmi e all’intonazione della lingua straniera.  Acquisizione strutturata di vocaboli e loro uso all’interno di semplici costruzioni linguistiche. Modi e tempi di attuazione 16 ore annuali in ogni sezione di 5 anni Verifica Questionario sull’andamento del progetto per i docenti di sezione – verifica dell’apprendimento tramite T.P.R.

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“MADRELINGUA A SCUOLA” Motivazione La comunicazione nelle lingue straniere è una delle otto competenze chiave per il cittadino presenti nella Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo. Per bambini che apprendono l’inglese come lingua straniera, la possibilità di entrare in contatto con parlanti nativi costituisce un’ottima occasione per migliorare pronuncia ed intonazione e creare occasioni di comunicazione autentica. Finalità Il progetto, che si inserisce a pieno titolo all’interno del curricolo di lingua straniera, è finalizzato a:  accrescere la motivazione allo studio della lingua tramite esperienze divertenti e coinvolgenti  stimolare la comunicazione in lingua inglese con parlanti nativi utilizzando lessico e strutture note.  apprendere nuovo lessico e nuove strutture linguistiche all’interno di situazioni ludiche motivanti.  migliorare le abilità linguistiche degli alunni. Obiettivi formativi  Creare occasioni di contatto con la lingua reale parlata da docenti originari dei paesi di lingua inglese.  Utilizzare la lingua orale in situazioni di reale comunicazione.  Promuovere l’educazione interculturale attraverso l’approccio con una realtà linguistica e culturale diversa dalla propria Responsabile: Ins. Panzica Francesca Unità Operativa Docenti madrelingua assunti con contratto di prestazione d’opera Destinatari Alunni delle classi quarte e quinte del Circolo. Attività - Metodologia Giochi linguistici e attività di role – playing, role-taking all’interno di una didattica ludica. Risultati previsti  Implementazione del lessico e delle strutture linguistiche  Sviluppo delle capacità di comprensione della lingua parlata e delle abilità di parlato Modi e tempi di attuazione  17 ore annuali nelle classi quarte e quinte del Circolo. Verifica  L’uso attivo di un aumentato bagaglio linguistico durante le lezioni e il riutilizzo in contesti diversi delle strutture apprese sarà indicatore di raggiunta competenza

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PROGETTO COMENIUS “A Window on Europe: learning to learn” Motivazione Il progetto, promosso dall’Unione Europea, si pone come obiettivo primario il rafforzamento della dimensione europea dell’insegnamento scolastico attraverso la cooperazione transnazionale tra istituti scolastici, la sensibilizzazione interculturale, lo scambio di buone pratiche educative, la promozione della conoscenza della lingua inglese e l’acquisizione e lo sviluppo di competenze informatiche. Finalità ● Formare una coscienza europea e sviluppare una consapevolezza interculturale ● Promuovere la comprensione educando al pluralismo, alla tolleranza, alla cooperazione ● Stimolare la consapevolezza delle diverse culture, usanze e tradizioni e, tramite la loro conoscenza, avviare alla comprensione, all’accettazione e alla valorizzazione delle diversità ● Promuovere la conoscenza della lingua inglese come lingua veicolare per i contatti tra le scuole ● Promuovere la conoscenza e l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella didattica d’aula ● Contribuire allo sviluppo professionale del personale insegnante tramite lo scambio di esperienze, metodologie didattiche, valide pratiche e materiale didattico specifico innovativo. Obiettivi formativi  Acquisire competenze interculturali

linguistiche,

digitali,

metodologiche,

metacognitive

e

Responsabile: Ins. Panzica Francesca Unità Operativa Insegnanti delle classi che aderiscono al progetto in collaborazione con le scuole partner: Jesuites Sarria Sant Ignasi, Barcellona, Spagna (istituto coordinatore); St Joseph’s Boys National School, Dublino, Irlanda; Spoleczna Szkola Podstawowa, Szczecin, Polonia; Ecole de la Soie, Dècines, Francia; Tjensvoll skole, Stavanger, Norvegia Destinatari: Alunni delle classi partecipanti al progetto Attività Attività cross – curriculari su tematiche definite dal gruppo di progetto. Documentazione del lavoro nel sito www. http://windowoneurope.eu/ Metodologia Apprendimento cooperativo e collaborativo – apprendimento tra pari – uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Modi e tempi di attuazione - Verifica Il progetto, iniziato nel 2012/13 ha durata biennale. La verifica è parte integrante della rendicontazione prevista dall’Agenzia Nazionale.

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PROGETTO TEATRO Motivazione Il Progetto Teatro, che si svolge in collaborazione con il Teatro delle Arti, coinvolge gli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria dell’IC. Prevede la visione di due spettacoli teatrali e un laboratorio di 10 ore che viene tenuto nelle singole classi da operatori esterni. Finalità Il Progetto ha lo scopo di avvicinare gli alunni al mondo del teatro e di vivere questo ambiente che è parte del territorio in cui vivono. Obiettivi formativi L’obiettivo che il Progetto si pone è quello dell’utilizzo di un canale espressivocomunicativo che esula dallo scolastico ma che è trasversale ad esso. L’attività favorisce lo scambio, la socializzazione, la collaborazione e permette la sperimentazione di modalità varie per valorizzare il sè in un contesto collettivo. Responsabili: Il Direttore Artistico del teatro delle Arti per quanto riguarda la programmazione degli spettacoli e l’organizzazione dei laboratori. La docente referente Lucia Lumachi per l’attività di coordinamento. Unità Operativa: Il progetto coinvolge i docenti, il Direttore artistico del Teatro delle Arti, gli operatori esterni. Destinatari: Si rivolge agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Attività Le attività prevedono la visione di due spettacoli teatrali per classe o sezione, presso il Teatro delle Arti e un laboratorio di dieci ore che viene effettuato in ciascuna classe e che è seguito da un operatore esterno. Ogni classe ha la possibilità di impostare il laboratorio sulla base della propria programmazione didattica o sulle esigenze che la propria situazione richiede. La conclusione del Progetto potrà essere uno spettacolo di fine anno. Metodologia: Lavoro di gruppo. Risultati previsti Sperimentare una modalità diversa nello stare a scuola. Modi e tempi di attuazione Il progetto si svolge da Novembre a Maggio Risorse Docenti di classe – Operatori esterni Teatro delle Arti Monitoraggio - Verifica Il monitoraggio è in itinere. Sono previsti un incontro per impostare un’eventuale manifestazione di fine anno e una verifica finale

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PROGETTO: “LEGGERE CHE GUSTO!” MOTIVAZIONE: Il gioco e la lettura animata, l’incontro con l’autore previsti dal progetto rappresentano un presupposto atto a stimolare la curiosità degli allievi verso la creazione dell’opera letta FINALITA’: Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare i bambini ed i ragazzi alla lettura in modo piacevole attraverso incontri con autori, laboratori, letture animate e giochi, il tutto verso una crescita non solo sotto l’aspetto cognitivo, ma anche affettivo OBIETTIVI FORMATIVI  Esplorare le potenzialità di una storia attraverso il gioco;  Favorire la conoscenza di sé attraverso l’approccio e la scelta consapevole tra la molteplicità dei generi letterari;  Motivare alla conversazione e stimolare ad esprimere propri punti di vista e a considerare punti di vista diversi;  Potenziare l’esperienza del leggere e dell’immaginario personale;  Potenziare le capacità di analisi delle letture;  Promuovere la conoscenza del processo di ideazione di un libro;  Rielaborare graficamente le storie;  Stimolare l’approfondimento consapevole di tematiche di diverso tipo;  Sviluppare capacità linguistiche, espressive e relazionali  Sviluppare il desiderio della lettura Sviluppare la fantasia e la creatività RESPONSABILE: Prof. Nicola Montemurro e Ins. Franca Mugnai UNITA’ OPERATIVA: La manifestazione è frutto della collaborazione tra i Docenti della scuola, il Comitato dei Genitori di Lastra a Signa, gli assessorati all’Istruzione e alla Cultura, la Biblioteca Comunale, Slow Food e l’Associazione VoltapaginaDESTINATARI: Allievi della Istituto Comprensivo dei tre gradi: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola secondaria di I Grado. ATTIVITA’: SCUOLA DELL’INFANZIA:  Visita alla mostra del libro e lavoro in classe sui testi scegli per l’evento;  Incontro con i ragazzi dei Centri di Socializzazione presso il Teatro Moderno di Lastra a Signa, visione di uno spettacolo teatrale e/o musicale. SCUOLA PRIMARIA:  Visita alla mostra del libro e lavoro in classe sui testi scelti per l’evento; SCUOLA SECONDARIA I GRADO:  Lettura in classe di un libro di un autore contemporaneo (CLASSI PRIME E SECONDE).  Partecipazione al gioco dell’oca in piazza del Comune (CLASSI SECONDE).  Incontro con l’autore del libro (CLASSI SECONDE).  Visita alla mostra-mercato del libro (TUTTE LE CLASSI). Visita alla sala prelievi della misericordia e incontro con un donatore (CLASSI SECONDE).

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METODOLOGIA: Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento. RISULTATI PREVISTI: Aumento del numero delle classi partecipanti al progetto e conseguente incremento del numero dei ragazzi che si avvicinano al mondo della lettura. MODI E TEMPI DI ATTUAZIONE: Il progetto avrà inizio venerdì 29 marzo e si concluderà martedì 8 aprile 2014, presso l’Antico Spedale S. Antonio nel centro storico di Lastra a Signa. In preparazione dell’evento, gli alunni dei diversi ordini che aderiscono al progetto leggeranno a scuola un testo di uno degli autori scelti dai docenti. Aderiscono al progetto i bambini di 5 anni della scuola dell'Infanzia, tutte le classi della scuola Primaria e le classi Prime e Seconde della Scuola Secondaria di I grado . Il percorso destinato agli alunni della Scuola Primaria si articolerà con un ampliamento dell’offerta formativa, da svolgersi nelle ore pomeridiane, nelle varie sedi scolastiche RISORSE: Insegnanti della scuola MONITORAGGIO – VERIFICA Sarà possibile valutare l’efficacia del progetto sulla base della risposta degli alunni relativamente a interesse, partecipazione, arricchimento culturale. Inoltre, attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e specifiche delle discipline didattiche, si tenterà di controllare:  La sensibilizzazione verso la lettura  Il miglioramento della lettura  Il livello di interesse verso le attività di animazione alla lettura  La frequenza delle classi alla biblioteca per il prestito librario  La partecipazione attiva e l'interesse per eventuali incontri con l'autore o esperti  La disponibilità allo scambio di esperienza tra bambini/ alunni. Tutte le attività indicate potranno costituire momenti di continuità fra i diversi gradi di scuole del nostro istituto - Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado – concretizzando, così, le indicazioni e i suggerimenti della normativa sulla “Continuità”.

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PROGETTO: ADDOBBI NATALIZI Motivazione: Il progetto si propone di rappresentare uno scorcio di vita scolastica che vede impegnati alunni e insegnanti quali promotori di solidarietà, di generosità, di attenzione verso l'altro, verso la valorizzazione di sentimenti di gioia, di amore, altruismo e pace. Finalità: Sviluppare la fantasia e la creatività Favorire le conoscenze delle proprie e altrui potenzialità Migliorare la capacità relazionale Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri Realizzare oggetti natalizi e addobbi per la decorazione del paese Obiettivi formativi: Cogliere gli aspetti più significativi della cultura di appartenenza Capire il valore dell'amicizia, dell'amore e della solidarietà Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti Stimolare la fantasia e la creatività Interagire in un piccolo gruppo per realizzare opere collettive. Responsabile: Prof. Nicola Montemurro Unità Operativa: Docenti e alunni della scuola, l’Associazione Voltapagina e il Comitato dei Genitori. Destinatari: Tutti gli allievi dei tre ordini della scuola: Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado Attività: Si tratta di attività centrate sul FARE, volte all’acquisizione e al potenziamento di capacità, abilità e competenze, inerenti ad attitudini specifiche e al rafforzamento dei rapporti interpersonali, tutto racchiuso nell’atmosfera magica del Natale. Metodologia: Gli allievi coinvolti saranno impegnati per la preparazione e la realizzazione degli addobbi natalizi. Le attività vedranno il coinvolgimento di tutti gli alunni che apporteranno il proprio personale contributo alla riuscita del progetto. Si prediligeranno attività di gruppo e individuali, in cui ciascuno potrà esprimere sentimenti ed emozioni personali, la libera espressione e la capacità di immaginazione, sempre nel rispetto dei tempi e delle personalità individuali. Modi e tempi di attuazione: Il Progetto si concretizza in tre momenti da novembre ai primi di dicembre: 1. Promozione e raccolta adesione al progetto 2. Preparazione di addobbi natalizi; 3. Raccolta dei lavori realizzati e sistemazione;

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Risorse: Il personale docente dell’IC, gli allievi di ogni ordine e grado, l’Associazione Voltapagina, il Comitato dei Genitori, commercianti di Lastra a Signa Monitoraggio – Verifica: Attraverso osservazione diretta si rileveranno il grado di interesse e partecipazione dimostrati dagli allievi, la ricaduta sugli alunni, sui docenti, sulle famiglie e l’interazione con il territorio; ripetibilità. La valutazione avverrà attraverso:  l'osservazione del comportamento degli allievi durante le varie attività;  la rielaborazione verbale e grafica;  le schede operative;  la rilettura di immagini.

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BIBLIOTECHE SCOLASTICHE Le varie istituzioni scolastiche sono dotate di biblioteche interne, utilizzate e gestite dai singoli docenti (infanzia e primaria) e da un referente in collaborazione con l’associazione “Voltapagina” nella scuola secondaria di primo grado. Finalità ed obiettivi generali  Acquisire, organizzare, catalogare e conservare il patrimonio librario scolastico  Promuovere la crescita culturale e soddisfare i bisogni informativi degli utenti  Garantire il libero e facile accesso all’informazione, alla lettura e alla conoscenza  Promuovere il gusto per lettura tra i ragazzi come scelta libera e personale  Accrescere nei giovani l’amore per il libro quale compagno di vita e di viaggio  Promuovere la riflessione su di sé e sui valori della società e della persona  Accrescere le capacità linguistiche, comunicative ed espressive degli allievi  Sviluppare le capacità critiche e un pensiero libero, creativo e democratico  Favorire abilità di studio trasversali alle discipline e arricchire le conoscenze curricolari Organizzazione nella scuola secondaria di primo grado Responsabile: Prof.ssa Donati Barbara Unità operativa: Prof.ssa Donati, docente di lettere, e genitori volontari coordinati dall’associazione “Voltapagina”. Destinatari: Tutti gli alunni e i docenti della scuola secondaria di primo grado Attività principali  Aggiornamento della catalogazione informatica dei volumi di narrativa presenti  Gestione del prestito  Riordino dei libri e manuali scolastici  Mantenimento dell’ambiente accogliente ed ordinato  Eventuali iniziative di promozione della lettura Metodologia Si è creato uno spazio apposito e aperto agli utenti, dove siano disponibili testi legati ai contenuti disciplinari (manuali, libri di testo adottati e non ), organizzati per materie, e libri di narrativa e di lettura, indirizzati soprattutto ai ragazzi e organizzati per genere (gialli, storici, natura, classici…). Per la gestione del prestito sarà necessaria la presenza dei genitori dell’associazione “Voltapagina”, al fine di garantire la possibilità di apertura della struttura. Mezzi e strumenti Uso di un computer, di programmi informatici e del materiale cartaceo necessario per la catalogazione e per la gestione del prestito. Recupero di materiali necessari per il riordino delle librerie (scaffali, pannelli, divisori, etichette…) Tempi di attuazione: si prevede una durata annuale. Collaborazione esterna: Associazione “Voltapagina”, genitori volontari che contribuiranno alla catalogazione e alla gestione del prestito. Risultati attesi: Si auspica un maggior coinvolgimento nella lettura da parte degli studenti, con la mediazione dei loro insegnanti Modalità di verifica: L’uso della biblioteca può essere monitorato attraverso il catalogo del prestito. - 87 -


COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA COMUNALE Il nostro Istituto collabora con la biblioteca pubblica di Lastra a Signa. Le classi possono accedere ad un prestito “facilitato” ed avere in classe una trentina di libri: il prestito dura due mesi dopodiché i libri vengono restituiti o sostituiti da altri. L’attività di prestito è finalizzata ad invogliare i ragazzi alla lettura. La biblioteca “entra in classe” con testi vari e piacevoli.

CONVERSAZIONI IN LINGUA FRANCESE Motivazione: La lingua straniera, appresa a scuola come disciplina e oggetto di riflessione formale, strutturale e contrastiva, è anche la finestra su una cultura e un modo di vivere diversi, in sostanza su una diversa concezione del mondo. Il corso si configura nella necessità di sollecitare negli alunni una competenza linguistica che risponda alle esigenze indicate dalla Comunità Europea, dalle Indicazioni per il Curricolo (DM 2007) e dalle Indicazioni Nazionali all.C del D. lgs n.59/2004 e vuole essere un’esortazione al proseguimento dello studio delle lingue straniere. Destinatari: Alunni delle classi Seconde e Terze Risorse: Partecipazione delle famiglie Tempi di attuazione: 2 ore per le classi Seconde e 6 ore per le classi Terze in compresenza con i docenti titolari tra marzo e maggio, su 1 ora settimanale a settimane alterne. Figure coinvolte: Docente madrelingua dell’Institut français Obiettivi: utilizzare le competenze acquisite in linguaggio d’uso comune, secondo il livello della propria classe di provenienza, migliorare l’espressione attraverso il lavoro sull’espressione orale e l’arricchimento del vocabolario Attività principali: Conversazione e ascolto Metodologia: Le lezioni vengono impartite quasi esclusivamente in lingua francese, con un metodo diretto e comunicativo, cercando un’associazione mentale tra l’oggetto e il concetto della parola o parole corrispondenti. Il vocabolario e la grammatica incontrate nelle lezioni curriculari sono implicite nell’attività e si punta alla partecipazione dello studente prevalentemente orale e talvolta scritta. Il ricorso a esercizi sulle diverse strutture grammaticali, verbi regolari e irregolari, avviene su richiesta o se necessario allo svolgimento delle varie unità. La conversazione, che rivolgerà particolare attenzione alla fonetica e alla pronuncia, sarà in forma guidata o libera, sempre con la correzione dell’insegnante. Intercalare le lezioni della sola docente titolare con quelle in presenza della madrelingua deriva dalla necessità di preparare/monitorare/ intervenire sugli argomenti affrontati. Strumenti aggiutivi: Audiovisivi Monitoraggio, verifica, valutazione: incontri e confronto con le docenti curriculari

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PROGETTO: “TRINITY” MOTIVAZIONE: Il progetto si propone di accrescere la competenza comunicativa nell’interazione orale e di preparare l’allievo all’esame di Certificazione esterna con l’Ente Trinity College di Londra. Si tratta di una prova d’esame motivante, poiché centrata sul discente, in cui l’allievo vi partecipa attivamente, come nei Grades 4 e 5, attraverso la scelta dell’ argomento da presentare e discutere con l’esaminatore, proprio come accade in una conversazione reale. FINALITA’: L’esame Trinity GESE valuta le competenze orali e fornisce un valido ed affidabile sistema di valutazione, poiché misura la competenza nella lingua orale del candidato. Quindi, il progetto si prefigge di:  potenziare le abilità audio-orali;  migliorare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo della lingua;  consolidare le conoscenze grammaticali attraverso l’uso pratico; acquisire una certificazione riconosciuta anche all’estero. OBIETTIVI FORMATIVI: Gli obiettivi principali del progetto sono:  Stimolare l’interesse degli alunni verso lo studio della lingua inglese come strumento di comunicazione;  Favorire la creazione di ulteriori spazi di approfondimento e di crescita culturale;  Motivare allo studio della lingua Inglese, attraverso una partecipazione attiva all’esame. RESPONSABILE: Prof. Nicola Montemurro UNITA’ OPERATIVA: Il progetto prevede il coinvolgimento di un Docente di Lingua Inglese della Scuola Secondaria di I grado. DESTINATARI: Il corso di potenziamento di lingua inglese - Livelli/ Grades 2, 3, 4 e 5 del Syllabus del Trinity. - è rivolto agli alunni delle classi Prime, Seconde e Terze della Scuola Secondaria di I Grado, che sono in possesso di una buona preparazione di base. ATTIVITA’: Il progetto prevede lezioni per gruppi di livello per potenziare l’uso della lingua Inglese secondo i livelli descritti nel QCER elaborato dal Consiglio d’Europa (Liv.A1-A2). METODOLOGIA: Essendo il progetto finalizzato allo sviluppo delle abilità audio-orali (Listening & Speaking), la metodologia si avvarrà di strategie specifiche che facilitino gli alunni nell’ interazione orale, ma anche di momenti di riflessione grammaticale e linguistico-comunicativa. RISULTATI PREVISTI: La certificazione attesta il livello di preparazione raggiunto da ciascun allievo al termine del percorso, che viene rilasciata da Ente indipendente dalla scuola operante a livello internazionale. Tutto ciò, se da un lato accresce l’autostima nello studente, dall’altro fornisce a genitori ed insegnanti una prova tangibile del livello di competenza raggiunto. MODI E TEMPI DI ATTUAZIONE: Il corso di Potenziamento di Lingua Inglese prevede incontri pomeridiani extracurricolari di 1 ora e mezza per un totale di 25 ore. L’inizio è

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previsto per fine novembre e si concluderà i primi di maggio, periodo in cui l’esame sarà sostenuto. L’esame consiste in un colloquio con un esaminatore Trinity proveniente dalla Gran Bretagna, la cui durata dipende dal Livello: da sei a dieci minuti di conversazione. La certificazione del superamento dell’esame viene inviata da Londra direttamente alla Scuola e successivamente consegnata alle famiglie. RISORSE: Il corso prevede un contributo forfettario di € 100.00 da parte delle famiglie, oltre al costo dell’iscrizione all’esame. MONITORAGGIO – VERIFICA: E’ prevista un’attenta azione di monitoraggio dei progressi dell’allievo, attraverso lavori di gruppo e individuali, in relazione agli obiettivi stabiliti. Alla fine del percorso, il superamento dell’Esame e la relativa certificazione lai verifica finale.

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LABORATORIO DI TEATRO Motivazione Lo “storico” laboratorio teatrale della scuola, è ormai attivo da più di vent'anni e rappresenta uno dei punti fermi dell'esperienza del nostro istituto. Finalità: 1) Educare a conoscere e a stare con gli altri, educare a lavorare con gli altri rispettando le diversità, le differenti modalità di approccio ai problemi e le diverse opinioni. 2) Educare a seguire i discorsi degli altri (insegnanti, compagni) ad intervenire correttamente, a porre domande e ad esporre riflessioni personali e pertinenti. 3) Educare ad assumersi responsabilità, a prendere iniziative e ad interiorizzare che il proprio apporto è fondamentale per la buona riuscita del lavoro collettivo. Obiettivi formativi: 1) Ottenere la consapevolezza del proprio corpo nello spazio. 2) Imparare a muoversi in maniera più fluida abbinando la voce ai gesti. 3) Migliorare la dizione e le capacità espressive. 4) Scoprire e potenziare la creatività e la fantasia. Responsabili: Prof.ssa Maria Francesca Destefanis e Claudio Ascoli Unità Operativa: Le attività sono guidate e coordinate da due operatori, Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, della compagnia teatrale “Chille de la balanza” di Firenze, un'insegnante si occupa del collegamento fra gli operatori e la scuola. Destinatari: Alunni della scuola secondaria di primo grado Attività: Nella prima parte dell’anno viene curata la fase di conoscenza reciproca di coloro che partecipano al laboratorio. Vengono proposti giochi, relazioni tra i corpi, esercizi di orientamento e di ascolto, anche per evidenziare le capacità espressive dei singoli alunni. Particolare attenzione è posta sulla comunicazione non verbale e sulla sensorialità: in questo modo, si può facilitare lo "stare insieme" e contribuire anche a vivere con gioia l'interculturalità. Viene dato risalto alla manualità e alle diverse abilità per favorire l'inserimento di tutti. In seguito, i ragazzi prendendo spunto da un racconto, da un romanzo, da un’idea o dalla loro esperienza, scriveranno alcune scene del testo, che saranno raccolte e riorganizzate poi dagli operatori a formare il copione finale. Gli studenti saranno anche invitati a creare fondali, oggetti e costumi necessari per la rappresentazione. Nella messinscena conclusiva del lavoro collettivo, compiutamente ideato e realizzato dai ragazzi, opportunamente guidati, tutti sono partecipi, valorizzati e coinvolti. Metodologia: Didattica laboratoriale, Cooperative Learning, ricerca-azione, lavoro di gruppo. Risultati previsti: Potenziamento delle capacità espressive, comunicative verbali e non verbali, creative e relazionali. Modi e tempi di attuazione: Da dicembre alla fine di maggio, ogni settimana, un incontro di due ore, in orario pomeridiano Risorse: Il corso prevede un contributo forfettario di € 80.00 da parte delle famiglie. Monitoraggio – Verifica: La verifica sarà lo spettacolo finale che si terrà alla fine dell’anno scolastico al teatro Le Arti di Lastra a Signa.

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SCUOLA IN BANDA Motivazione: Il progetto si propone l’apprendimento da parte degli allievi della tecnica ed dell’espressione strumentale con gli strumenti a fiato in uso al complesso bandistico Area di Interesse: Educazione musicale Destinatari: Fino a 25 alunni Risorse: 50 euro ciascun partecipante Tempi di attuazione: Da dicembre a maggio, un pomeriggio alla settimana Figure coinvolte: Istruttori e musicisti della Filarmonica G.Verdi di Signa

LABORATORIO DI LATINO Motivazione Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza della lingua latina come strumento per conoscere meglio l’italiano nonché per approfondire aspetti della cultura romana, in cui affonda le radici la nostra civiltà. Finalità educative  Approfondimento delle strutture della lingua italiana (sintassi della frase e del periodo) e della storia della lingua italiana a partire dal confronto con le sue radici latine;  Avvio alla conoscenza della lingua latina attraverso lo studio delle sue forme grammaticali e sintattiche;  Acquisire maggior onsapevolezza delle radici storico-giuridiche, linguisticoletterarie, artistiche e sociali che ci legano al mondo classico. Obiettivi  Potenziare la conoscenza delle strutture linguistiche della lingua italiana;  Acquisire semplici nozioni sulle origini della lingua italiana e sulle principali strutture della lingua latina;  Leggere e tradurre semplici testi latini anche con l’uso del vocabolario;  Conoscenza delle linee principali della storia romana e approfondimento di vari aspetti della loro vita quotidiana (famiglia, scuola, tempo libero, istituzioni politiche, architettura…) Destinatari: Gli allievi delle terze della scuola secondaria di primo grado Tempi di attuazione: Il laboratorio ha uno svolgimento annuale, articolato in due ore settimanali

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Area della Convivenza e della Cittadinanza

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PROGETTO: “COOPERAZIONE E CITTADINANZA” Motivazione: Formare il senso della Scuola/territorio/Istituzioni.

cittadinanza

attraverso

una

stretta

collaborazione

Finalità: La Scuola esercita la funzione di polo culturale per costruire competenze sociali. Obiettivi formativi:  Confronto culturale/interculturale.  Cittadinanza attiva, solidarietà, cooperazione, legalità, pace, democrazia.  Consapevolezza nell’operare scelte autonome per la salute e per l’ambiente. Responsabile: prof.ssa Rossella Ciuffi Unità Operativa: Docenti della Scuola, Consiglio Comunale di Lastra a Signa, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Istituzioni e associazioni, Destinatari: Tutte le classi della scuola secondaria, alcune classi ponte della scuola primaria Attività:  Modulo 1 – Partecipazione e democrazia (tutte le classi della scuola secondaria)  Formazione di un regolamento della vita scolastica di classe scritto dagli studenti, partendo dall’analisi dei bisogni e delle responsabilità. Formazione di organi rappresentativi. Consiglio Comunale dei Ragazzi  Modulo 2 – Informazione e Cittadinanza (tutte le classi in modo differenziato)  lettura di quotidiani, visione di film e documentari.  Modulo 3 - La Comunità (tutte le classi in modo differenziato)  Collaborazione con le Istituzioni e l’associazionismo locali.  Modulo 4 – Alla scoperta della Costituzione italiana (tutte le classi)  Lettura della carta costituzionale ed eventuali visite a sedi istituzionali. Metodologia: Apprendimento cooperativo, Problem solving, Didattica laboratoriale. Strumenti: Quotidiani, Testi costituzionali, Fonti storiche, Giornali d’epoca, Materiali multimediali. Risultati previsti:  Cooperare e partecipare attivamente all’interno delle diverse comunità di appartenenza.  Rispettare le diversità etniche, culturali, religiose ed essere consapevoli del loro valore.  Instaurare un rapporto di collaborazione fra le generazioni per condividere valori e percorsi.  Scegliere comportamenti adeguati alla conservazione dell’integrità fisica e intellettuale.

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    

Interagire con persone provenienti da Paesi diversi. Saper leggere il quotidiano e saper accedere correttamente ai media. Essere consapevoli del ruolo delle Istituzioni Saper distinguere il consumo indotto dal consumo consapevole. Saper formulare proposte per una costruttiva convivenza civile

Modi e tempi di attuazione: Progetto di Istituto ripetibile. Si realizza in orario scolastico e/o extrascolastico. Risorse: Aula multimediale con collegamento Internet, LIM, locali di riunione adeguati. Monitoraggio Verifica: in itinere – classi/sezioni partecipanti; iniziative attivate; coinvolgimento famiglie e territorio valutazione finale - ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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PROGETTO: “CONSIGLIO DI COOPERAZIONE” Motivazione: Gestire la vita scolastica in una situazione di equilibrio fra la dimensione affettiva e quella cognitiva. Finalità:  Facilitare relazioni efficaci  Attivare meccanismi di accoglienza e valorizzazione della diversità  Facilitare l’assunzione di responsabilità Obiettivi formativi:  Gestione delle relazioni e dei conflitti fondata sul riconoscimento della persona  Risoluzione positiva dei conflitti attraverso l’instaurazione di relazioni di aiuto  Responsabilizzazione Responsabile: Prof.ssa Rossella Ciuffi Unità Operativa: Docenti della scuola e formatori Uguadilab dell’Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Scienze della Formazione Destinatari: Alcune classi della scuola dell’Infanzia e della scuola primaria. Alcune classi prime della scuola secondaria. Attività: Consiglio di cooperazione: il gruppo classe, in cerchio, affronta periodicamente (con scansione stabilita dal gruppo) le problematiche relazionali/culturali emerse dal “giornale murale”. Il docente svolge il ruolo di facilitatore. Metodologia: Circle time, Brain storming e Problem solving. Risultati previsti:  consapevolezza di sè, gestione delle emozioni, gestione dello stress  risolvere i problemi, prendere decisioni, senso critico  empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci Modi e tempi di attuazione: Progetto di Istituto ripetibile. I Consigli di Cooperazione si svolgono con scansioni diverse (frequenza quindicinale o mensile) secondo l’ordine di scuola. Risorse: Giornale murale. Monitoraggio – Verifica: in itinere – classi/sezioni partecipanti; iniziative attivate; coinvolgimento famiglie e territorio. valutazione finale - ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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PROGETTO PERCORSO DELLA MEMORIA Motivazione: Necessità di acquisire una memoria storica significativa, poiché la costruzione di una cittadinanza attiva non può prescindere dalla conoscenza degli eventi storici significativi che hanno segnato la storia dell’Europa in cui viviamo. Finalità: Sperimentare la memoria storica attraverso la testimonianza diretta e la condivisione di un vissuto coinvolgente. Obiettivi formativi: Competenze relazionali Competenze di rielaborazione, verbalizzazione e documentazione. Responsabile: Prof. Nicola Montemurro Unità Operativa: ANED - Associazione nazionale ex deportati. Classi terze della scuola secondaria di primo grado. Cdc classi terze. Docente accompagnatore nel viaggio in Germania che curerà anche la rielaborazione dell’esperienza. Amministrazione comunale e Consiglio Comunale dei Ragazzi. Destinatari: Classi terze scuola secondaria di primo grado. Il viaggio in Germania riguarda un solo alunno per ogni classe terza, indicato dai Cdc. Attività: Partecipazione alla cerimonia dell'8 Marzo in commemorazione della partenza del treno che condusse i deportati fiorentini nei campi di lavoro e di concentramento in Germania. L'ANED si è resa disponibile a intervenire nelle classi con testimonianze dei familiari dei deportati e offre la possibilità di visitare il Museo della Deportazione di Figline (PO). Metodologia: Didattica laboratoriale Risultati previsti: Rispettare le diversità etniche, culturali, religiose ed essere consapevoli del loro valore. Educare alla Pace e alla Non-Violenza Instaurare un rapporto di collaborazione fra le generazioni per condividere valori e percorsi. Interagire con persone provenienti da Paesi diversi. Essere consapevoli del ruolo della memoria storica e dei grandi eventi e movimenti del ‘900. Modi e tempi di attuazione: Progetto di Istituto ripetibile in orario scolastico e/o extrascolastico secondo il seguente calendario:  8 Marzo - commemorazione della partenza del treno che portò i deportati fiorentini nei campi di lavoro e di sterminio in Germania.  Maggio – Viaggio in Germania (un solo alunno per ogni classe terza); rielaborazione dell’esperienza e realizzazione di un prodotto grafico o multimediale. Presentazione del lavoro nelle classi terze e in eventi appositamente organizzati.  Visita delle classi terze Museo della Deportazione di Figline (PO).

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Risorse: L’organizzazione del viaggio e delle uscite è gestita dall’Aned e dalla Amministrazione comunale. Per la rielaborazione delle esperienze: Aula multimediale con collegamento Internet, LIM, locali di riunione adeguati Monitoraggio – Verifica: Attraverso osservazione diretta e questionari si rileveranno: ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità. Diffusione e utilizzo del prodotto realizzato dagli studenti; ricaduta sulle competenze disciplinari delle aree linguistica, espressiva, storico/sociale e della cittadinanza attiva.

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Area dell’Orientamento

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PROGETTO: “SCUOLA E TERRITORIO” Motivazione, Ampliamento delle attività progettuali e di laboratorio con la partecipazione a manifestazioni, eventi e feste sia in ambito scolastico sia nel territorio. Finalità Promuovere la conoscenza del territorio dal punto di vista storico, geografico naturalistico e artistico mediante visite didattiche e gite scolastiche. Obiettivi formativi Conoscere il territorio da vari punti di vista: geografico, storico, scientifico, culturale, musicale, religioso e delle tradizioni. Maturare capacità di ricerca sul territorio. Responsabile: Meoni Cristina Unità Operativa: Docenti della Scuola dell’infanzia e della Scuola Primaria Destinatari: Docenti della Scuola dell’infanzia e della Scuola Primaria Attività - Metodologia Uscite didattiche per l’effettuazione di visite di studio e/o partecipazione ad eventi e feste organizzate in ambito scolastico o nel territorio in relazione alla progettualità del POF Risultati previsti Ampliamento delle conoscenze relative al territorio. Integrazione tra esperienza diretta e saperi Modi e tempi di attuazione La durata prevista comprende l’intero anno scolastico. Le uscite potranno essere a piedi oppure tramite scuolabus, pulmino privato o mezzo pubblico. Ogni classe/sezione ha un monte ore (fino ad un max di 10 ore per insegnante) in modo da permettere la presenza di due insegnanti per classe/sezione durante le uscite. Nel caso di classi/sezioni con alunni diversamente abili è prevista la presenza di tre insegnanti. Risorse Il progetto è finanziato con i fondi dell’istituto e prevede il pagamento delle ore aggiuntive (considerate non d’insegnamento) effettuate dagli insegnanti per permettere la realizzazione del progetto. Monitoraggio - Verifica Le competenze acquisite nei percorsi individuati dal team docenti saranno oggetto di verifica in ambito curricolare o di progetto del POF.

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PROGETTO Rapporti con il Territorio Motivazione: Il rapporto di collaborazione tra scuola ed enti locali, associazioni e organizzazioni presenti sul territorio consente agli studenti di vivere in maniera diversa il loro tempo scolastico, nella sua accezione di momento tipicamente scolastico, di istruzione, poiché, venendo a contatto diretto con ciò che il territorio offre, l’allievo rafforza il proprio senso della cittadinanza. Finalità: Educazione alla memoria storica, alla legalità e alla cittadinanza attiva. Obiettivi formativi: Confronto culturale/interculturale. Cittadinanza attiva, solidarietà, cooperazione, legalità, pace, democrazia. Memoria storica Responsabile: Prof. Nicola Montemurro Unità Operativa: Consigli di Classe, Amministrazione Comunale, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Istituzioni e Associazioni sul territorio. Destinatari: Tutte le classi in modo diversificato a seconda delle attività. Attività: Festa della Toscana, Giornata della Legalità, Giorno della Memoria. Metodologia: Incontri con le Istituzioni, esperti, testimoni storici e rielaborazione dei contenuti e delle esperienze. Didattica laboriatoriale e apprendimento cooperativo Risultati previsti: Cooperare e partecipare attivamente sul territorio. Essere consapevoli delle radici storiche in relazione al territorio Instaurare un rapporto di collaborazione fra le generazioni per condividere valori e percorsi. Essere consapevoli del ruolo delle Istituzioni Essere consapevoli dei valori della legalità Modi e tempi di attuazione Festa della Toscana- 29/11/13 – classi terze scuola secondaria di primo grado Giornata della Legalità – 05/12/14 – classi terze/alcune classi seconde scuola secondaria di primo grado Giorno della Memoria - 27/01/14 – classi terze scuola secondaria di primo grado Risorse: Mezzi di trasporto messi a disposizione dall’Amministrazione comunale per raggiungere i luoghi degli eventi. Aula multimediale, LIM, documenti e materiali multimediali per la rielaborazione. Monitoraggio - Verifica Sarà possibile valutare l’efficacia del progetto in due momenti:  In itinere: classi/sezioni partecipanti; iniziative attivate; coinvolgimento territorio  Valutazione Finale: ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; ripetibilità.

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TIROCINIO Motivazione L'istituto Comprensivo di Lastra a Signa ha stipulato una convezione con la Facoltà di Scienze della Formazione per accogliere studenti tirocinanti. Finalità: Formazione iniziale dei futuri insegnanti. Obiettivi formativi - Il tirocinio, parte integrante del curricolo di formazione del futuro insegnate, è: - un'esperienza didattica necessaria alla preparazione professionale; - una modalità formativa fondamentale per la “costruzione di competenze sul campo”; - uno strumento formativo specifico ovvero il luogo dove, attraverso un'esperienza guidata e strutturata, si ricompongono il sapere, il saper fare ed il saper essere. Responsabile: Ins. Anna Bianca Capialbi. Unità operativa Soggetto ospitante (Dirigente scolastico); Soggetto promotore (Tutor universitario); Tutor aziendale; Tutor di classe; Tirocinante. Destinatari Docenti accoglienti; studenti Tirocinanti; alunni delle classi accoglienti. Attività Svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento osservando gli orari e le regole del comportamento concordati nel progetto. Metodologia Partecipazione diretta del Tirocinante alle attività della classe per un numero di ore definito all'interno del Corso di Laurea, secondo un calendario programmato con il docente accogliente sulla base del progetto formativo dello studente. Risultati previsti Partecipazione agli incontri concordati con il Tutor responsabile delle attività didatticoorganizzative per monitorare l'attuazione del progetto formativo. Modi e tempi di attuazione Anno Scolastico 2013/2014 o tempi accademici. Risorse: Studenti universitari. Monitoraggio – Verifica Compilazione della modulistica per la valutazione del Tirocinio diretto dello studente a cura del Docente-Tutor; riflessione sulla qualità dell'esperienza da parte dei soggetti coinvolti; incontri di monitoraggio e valutazione intermedia e finale con Supervisore universitario, Tutor aziendale e Tutor di classe; documentazione e stesura di una relazione a conclusione dell'esperienza didattica.

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PROGETTO CONTINUITA' SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Motivazione Esigenza di creare un continuum tra i due ordini di Scuola, visto la recente nascita dell'Istituto Comprensivo. Finalità Alunni: realizzare un processo di Continuità tra Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado tale che i bambini in entrata abbiamo meno difficoltà al loro ingresso, possano conoscere in anticipo gli ambienti che li ospiteranno e possano anticipatamente confrontarsi con le metodologie utilizzate in questo ordine di Scuola. Docenti: uniformare (senza perdere la propria specifica connotazione) il linguaggio che i docenti utilizzano con i ragazzi, in modo che questi non sentano un netto distacco tra la realtà della Scuola Primaria che li ha ospitati 5 anni e quella successiva. Obiettivi formativi Aiutare i bambini nel passaggio dalla Scuola Primaria a quella Secondaria di primo Grado in modo più naturale possibile. I due ambiti disciplinari scientifico-matematici scelti stimoleranno i ragazzi ad avvicinarsi al metodo sperimentale. Responsabili: Prof. Francesco Marcello, Ins. Cristina Detti Unità Operativa Figure Strumentali - insegnanti delle Classi Quinte dell'Istituto Comprensivo e i Professori di Matematica e Scienze della Scuola Secondaria di Primo Grado. Destinatari: Alunni delle Classi Quinte della Scuola Primaria. Attività Incontri tra soli docenti - attività dei ragazzi presso la Scuola Secondaria di Primo Grado della durata di due ore: esperienza scientifica all'interno dell'Aula di Laboratorio di Scienze ( in gruppo unico), una lezione di matematica in classe ( suddivisi in piccoli gruppetti, uno per classe). Risultati previsti Far conoscere più da vicino la realtà della Scuola Secondaria di Primo Grado,in particolare i suoi spazi, i suoi contenuti ma soprattutto le metodologie di lavoro con le quali i ragazzi, futuri allievi, dovranno confrontarsi. Modi e tempi di attuazione Il Progetto parte a novembre e termina a giugno, con la formazione classi. Risorse – Verifica Il progetto si avvarrà di docenti e materiali presenti nell’Istituzione. La verifica verrà effettuata in itinere ed al termine dell'anno scolastico, nel momento in cui le colleghe della Scuola Primaria si incontreranno per presentare i bambini alle colleghe della Scuola Secondaria di Primo Grado( formazione classi).

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PROGETTO

“RETE, SCUOLA E CITTA’ “

Motivazione Rete “Scuole e Città” nasce nel 2005 da un'idea comune di alcune scuole dell'area fiorentina, tra cui l'Istituto Comprensivo di Lastra a Signa che, dopo una serie di incontri, ha condiviso un documento divenuto in questi anni un punto di riferimento per i partecipanti alla rete: la Carta d'Intenti. Finalità La Rete “Scuole e Città” è uno strumento per la realizzazione delle finalità istituzionali delle scuole nel quadro della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale che esse esprimono e rappresentano. Obiettivi formativi Compito principale della Rete è quindi quello di migliorare, ai fini del successo formativo, l'efficacia dei processi di insegnamento e apprendimento, valorizzando anche quelli di sperimentazione ed innovazione fondati sulle “buone pratiche”. Responsabile: Ins. Anna Bianca Capialbi. Unità operativa Una struttura di coordinamento (Dirigenti e Docenti referenti); l'individuazione di sezioni di lavoro per tematiche permanenti; l'attivazione di laboratori di Docenti per attività di studio e di ricerca didattica; Seminari di lavoro annuali per la programmazione generale e la verifica finale; Convegni ed iniziative pubbliche sui temi di maggior attualità per l'innovazione didattica. Destinatari Docenti delle scuole dell'Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo Grado. Attività: Gruppi di studio tra docenti di ordini di scuola diversa. Risorse: Tutte le scuole che aderiscono alla Rete e le Istituzioni. Metodologia Rinnovamento dei Saperi, della Ricerca e Formazione Permanente all'interno dei gruppi di studio, con particolare attenzione alla diffusione e l'effettiva fruizione dei documenti prodotti. Risultati previsti Sviluppare e promuovere, valorizzando e potenziando le esperienze già in corso, forme organiche e continuative di collaborazione ed interazione con altre scuole, con l'Università e gli altri Centri di formazione e ricerca, e con gli Enti Locali. Modi e tempi di attuazione: Da Settembre a Giugno. Monitoraggio – Verifica Nel corso dell'anno verranno svolti incontri di verifica del lavoro, il controllo dei risultati ottenuti e la conseguente valutazione viene effettuata nelle commissioni di studio, Coordinamento, Convegno, Seminario, conferenze dei Dirigenti.

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PROGETTO: “GENITORI IN CLASSE” Motivazione: Collaborazione tra gli insegnanti, gli alunni e i loro genitori per instaurare una rete di relazioni. Finalità: Orientare al mondo del lavoro attraverso testimonianze autentiche. Obiettivi formativi: Rafforzamento della motivazione, dell’autostima, della responsabilità rispetto ad un compito Potenziamento delle competenze relazionali con l’adulto conosciuto da un diverso punto di vista Uso finalizzato degli strumenti multimediali (presentazioni in PPT, video, LIM, audiovisivi). Potenziamento delle capacità di ascolto Orientamento al mondo delle professioni Responsabile: Coordinatori dei Cdc partecipanti (Autore: prof.ssa Rossana Mecatti). Unità Operativa: Cdc delle classi partecipanti, genitori che aderiscono all’iniziativa. Destinatari: Classi seconde interessate. Attività: 1. Saranno individuati alcuni genitori interessati a presentare nella classe la propria professione. 2. Il docente referente terrà con i genitori un incontro preparatorio in cui saranno concordate le linee giuda per la preparazione di una semplice unità didattica. 3. I genitori prepareranno autonomamente la lezione relativa alla propria professione collaborando con i propri figli. Metodologia: Didattica laboratoriale, Apprendimento cooperativo (nella fase di rielaborazione). La fase preparatoria stimola la motivazione reciproca fra il genitore e suo figlio/a nei confronti di un’attività scolastica. Offre, inoltre, la possibilità di creare uno scambio, una complicità e una nuova forma di comunicazione in vista di un obiettivo comune. Questa fase non avrà nessun tipo di tutoraggio e/o monitoraggio, perché riteniamo fondamentale dare fiducia a genitori e ragazzi in modo che ognuno possa esprimersi con creatività dentro le regole concordate nell’incontro di preparazione. Risultati previsti: Potenziamento delle competenze relazionali e della capacità di orientamento nel mondo del lavoro Modi e tempi di attuazione: Secondo quadrimestre. I genitori interverranno in classe con cadenza quindicinale. Le lezioni avranno una durata di 20-30 minuti. Risorse: Fotocamera, LIM e aula multimediale. Risorse scelte e gestite autonomamente dalle famiglie. Monitoraggio – Verifica: Feed back con un questionario di gradimento e di riflessione. Test di verifica delle conoscenze acquisite. Incontro di chiusura con i genitori.

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“EMERGENCY” Area di Interesse: Convivenza Civile Unità operativa: Volontari dell’associazione “Emergency” appositamente preparati in corsi di formazione specifici; insegnanti che aderiscono Finalità: Promuovere una cultura della pace e della solidarietà Obiettivi: Sensibilizzare gli allievi alle problematiche dei conflitti in corso e alle condizioni che li caratterizzano (diritti umani, armi, mine antiuomo, condizione dei profughi) Docente referente: Prof.ssa Pinzani Francesca Destinatari: Tutte i Consigli di Classe che aderiscono al progetto Risorse: Gratuito Tempi di attuazione: da due a quattro ore per classe Attività principali e metodologia: Osservazione critica di audiovisivi e discussione partecipata Mezzi: Audiovisivi, proiettore, schermo Monitoraggio, verifica, valutazione: Verifiche e lavori di vario tipo successivi agli incontri a discrezione degli insegnanti dei consigli di classe partecipanti

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Area Scientifica e Tecnologica

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PROGETTO “EDUCAZIONE SCIENTIFICA” Motivazione Realizzazione di un curricolo in ambito scientifico in ottemperanza delle linee generali indicate dal presente P.O.F. e della normativa sull’autonomia (DPR 275 articoli 2, 3, 6, 8) che comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizzandone le corrispondenti professionalità.” (DPR 275 articolo 3) Finalità Valorizzando le competenze acquisite dagli allievi, nell’ambito di una progettazione verticale complessiva, gli insegnanti potranno costruire una sequenza di esperienze che nel loro insieme consentano di sviluppare gli argomenti basilari di ogni settore scientifico. (Indicazioni nazionali per il curricolo) Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri, … (Indicazioni nazionali per il curricolo) Obiettivi formativi Utilizzare i saperi disciplinari per fornire ad insegnanti e allievi strumenti culturali di cittadinanza consapevole Responsabile: Taccetti Sandra Unità Operativa Docenti interni partecipanti al progetto; Laboratorio Didattico Ambientale di Villa Demidoff (www.provincia.fi.it/ambiente/educazione-ambientale ); Cidi Firenze (www.cidifi.it) Destinatari: Insegnanti iscritti al progetto e classi di appartenenza Attività: Ricerca azione per gli insegnanti, attività laboratoriale nelle classi Metodologia Ricerca azione all’interno di un gruppo di lavoro per  progettare e realizzare esperienze di qualità capaci di sviluppare la motivazione negli studenti e negli insegnanti  collegare le conoscenze scientifiche alle strutture cognitive degli alunni  apprendimento cooperativo Risultati previsti: Valorizzare la relazione e l’acquisizione dei saperi coinvolgimento diretto dei singoli alunni e degli insegnanti

attraverso il

Modi e tempi di attuazione: Novembre giugno Risorse: Curricolo verticale elaborato in percorsi strutturati nei contenuti e nei metodi Monitoraggio - Verifica Verifica formativa e sommativa dei percorsi realizzati nelle classi Verifica finale del progetto

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PROGETTO “EDUCAZIONE AMBIENTALE” Motivazione Gli esseri umani sono al centro delle preoccupazioni relative allo sviluppo sostenibile. Essi hanno diritto ad una vita sana e produttiva in armonia con la natura. (Principio 1)… Al fine di pervenire ad uno sviluppo sostenibile, la tutela dell'ambiente costituirà parte integrante del processo di sviluppo e non potrà essere considerata separatamente da questo (Principio 4)”. Dalla Dichiarazione di Rio sull' ambiente e lo sviluppo (, La conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo Riunita a Rio de Janeiro dal 3 al 14 giugno 1992) Finalità Promuovere negli alunni la consapevolezza di una corretta gestione delle risorse naturali e dell’ambiente. Definire percorsi formativi innovativi che sollecitino esperienze significative di partecipazione nel territorio; costruire un curricolo verticale con caratteristiche interdisciplinari Obiettivi formativi  Promuovere valori e comportamenti  Promuovere percorsi di conoscenza  Comprendere il territorio per interagire con esso  Educare al rispetto dell’ambiente Responsabile: Sandra Taccetti Unità Operativa Insegnanti e classi di appartenenza; operatori del territorio Destinatari: Studenti e insegnanti Attività: Percorsi svolti nelle classi e progetti offerti dal territorio Metodologia: Laboratoriale Risultati previsti: Costruire un curricolo verticale con caratteristiche interdisciplinari Modi e tempi di attuazione: Novembre- maggio Risorse Laboratorio Didattico Ambientale Villa Demidoff (Provincia di Firenze) Consumo consapevole COOP Energicamente Associazione Montagna Nuova Regione Toscana Monitoraggio – Verifica: Relazione finale

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PROGETTO ORTO IN CONDOTTA Motivazione Difficoltà dei giovani nel rapportarsi al cibo, scarsa contaminazione dei saperi tra le generazioni, necessità di legare i saperi disciplinari ad attività concrete significative e motivanti per la totalità degli alunni Finalità Sviluppare conoscenze e abilità in funzione di ristabilire un giusto equilibrio con la natura, la terra e i prodotti dell'agricoltura Sviluppare la sfera sensoriale facendo capire l'importanza dei prodotti alimentari come parte integrante della cultura e della società Obiettivi formativi Favorire la costruzione del pensiero attraverso la cura delle relazioni, l'operatività diretta, l'uso consapevole delle percezioni, l'elaborazione di un lessico concordato e condiviso Responsabile: Zuccherofino Nadia Unità Operativa In previsione della realizzazione del nuovo protocollo: amministrazione comunale, insegnanti delle scuole titolari del Progetto Regionale "Orto in condotta", Slow Food Toscana, Condotta Slow Food Scandicci Le Signe, Slow Food - Comunità dell’apprendimento (insegnanti, genitori, nonni, bambini, … afferenti agli orti di Lastra a Signa produttori e commercianti locali) Destinatari: Scuola Primaria Milite Ignoto Attività Laboratori in classe, nell’orto e nel territorio Metodologia Partire da esperienze concrete per giungere ad operazioni intellettuali Utilizzare, potenziandole, le competenze osservative, iconografiche, logiche-linguistiche dello studente Valorizzare la relazione e l’acquisizione dei saperi attraverso l'apprendimento cooperativo Istaurare rapporti collaborativi con famiglie e territorio Risultati previsti Predisporre piste di lavoro in cui le educazioni siano strettamente connesse ai saperi disciplinari Apprendere le tecniche di coltivazione e di cura delle piante Modi e tempi di attuazione Ottobre 2013 – giugno 2014 Risorse Finanziamento per il responsabile e per gli insegnanti partecipanti al progetto Monitoraggio – Verifica Monitorato dalla Regione Toscana; verifica interna del progetto

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PROGETTO TECNOLOGIE NELLA DIDATTICA Motivazione Il progetto pluriennale di formazione/ricerca – azione si propone di esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a supporto della didattica quotidiana per potenziare l’apprendimento e sviluppare le abilità cognitive e di pensiero degli alunni. Finalità Conoscere le potenzialità dei diversi linguaggi multimediali e saperli padroneggiare Superare le problematiche relative al disagio e alle difficoltà d’apprendimento, di comportamento e di relazione, attraverso l’introduzione di strumenti innovativi e di didattiche alternative a quelle tradizionali Predisporre situazioni di apprendimento in grado di stimolare l’interesse e il coinvolgimento degli alunni Obiettivi formativi Modulo base Conoscere i diversi usi della LIM nella didattica quotidiana Esplorare gli strumenti fondamentali e utilizzare le funzioni principali della lavagna e del software dedicato Progettare e costruire lezioni interattive multimediali Modulo avanzato Sperimentare alcuni strumenti del web 2.0 utili per attuare una didattica per progetti orientata prevalentemente alla collaborazione tra gli allievi, alla personalizzazione dei contenuti/percorsi e ad avvicinare docenti e alunni alle applicazioni del web 2.0. Responsabile: Panzica Francesca, docente esperto LIM, Smart Exemplary Educator. Destinatari Insegnanti di scuola primaria e scuola secondaria di primo grado Attività Realizzazione di lezioni con la LIM e di piccoli progetti con gli alunni Metodologia Percorsi di ricerca –azione con produzione di materiali – Didattica laboratoriale – Project work Risultati previsti Integrare in modo naturale le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Modi e tempi di attuazione Organizzazione di percorsi sulla base dell’interesse dei docenti nel periodo gennaio maggio 2014 Risorse /Monitoraggio - Verifica Computer e LIM Verifiche in itinere – Documentazione dei percorsi

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PROGETTO “S.T.I.L.E” Tutoraggio Informatico Scuola primaria Motivazione Collaborazione fra ordini di suole diverse che vedono impiegati studenti della scuola secondaria di secondo grado nella cooperazione effettiva con piccoli allievi. Finalità Avviare ad un uso consapevole di linguaggi multimediali. Obiettivi formativi Sviluppare la capacità di rapportarsi con vari soggetti educativi. Sviluppare capacità collaborative nel piccolo gruppo. Responsabile: Mignolli Lucia, Morelli Fiorella. Unità Operativa Docenti ed alunni dei due ordini di scuola: Istituto Superiore Russell Newton - Scuola Primaria plesso di Santa Maria a Castagnolo. Destinatari Alunni delle classi 1° e 5° di scuola primaria - plesso di S.M. a Castagnolo. Attività Laboratorio di informatica: attività degli alunni di scuola primaria al computer assistiti dagli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Metodologia Interazione con giovani studenti in funzione di "tutor"per favore la didattica del "fare", agevolare l'attività in cooperazione e lo sviluppo dell'autosufficienza e dell'autostima. Risultati previsti Acquisire una progressiva autonomia: - nell'uso del computer e di software specifici - -nella ricerca di informazioni su web. Modi e tempi di attuazione Attività nel laboratorio di informatica con frequenza settimanale o quindicinale per un totale di 10/20 ore per classe da Novembre a Maggio. Risorse Materiale per il corretto uso del laboratorio di informatica. Monitoraggio - Verifica In itinere con il controllo delle attività attraverso i referenti dei due ordini di scuola. Relazione finale da parte del docenti coinvolti. Produzione di elaborati e loro pubblicazione nel sito dei due Istituti.

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PROGETTO SMART FUTURE Motivazione Il Progetto, voluto dalla Samsung Electronics, è nato per favorire la digitalizzazione dell’istruzione e in tre anni coinvolgerà 300 scuole Italiane nel triennio 2012 – 2015, dotandole di tecnologie interattive e mettendo in atto azioni di formazione degli insegnanti e degli studenti. La prima fase del progetto prevede una sperimentazione condotta dal Cremit – Università Cattolica di Milano con 25 classi pilota del territorio nazionale per individuare i punti di critici da superare e le linee guida da adottare nella fase successiva di dotazione delle altre 275 scuole. Finalità Allestimento di una “digital classroom” - Produzione e fruizione di contenuti digitali Aggiornamento delle pratiche didattiche per favorire innovazione e riduzione del gap di cultura tra scuola e sistema sociale Obiettivi formativi Insegnare e apprendere all’interno di ambienti di apprendimento che si avvalgono di tecnologie digitali Responsabile: Panzica Francesca (coordinamento interno - rapporti con Samsung e Cremit ) Unità Operativa Insegnanti della classe 5A del plesso di Santa Maria a Castagnolo Ricercatori del CREMIT – Università Cattolica di Milano Tecnici Samsung Destinatari Alunni e famiglie classe 5A del plesso di Santa Maria a Castagnolo Attività Formazione degli insegnanti e training tecnico per la messa a punto degli strumenti e delle azioni da intraprendere nella classe. Sperimentazione di lezioni in ambiente digitale Metodologia Didattica laboratoriale – Ricerca - azione Risultati previsti Ripensamento delle modalità di insegnamento/apprendimento Aggiornamento della didattica Modi e tempi di attuazione Da novembre 2013 a giugno 2014 secondo le fasi previste dal progetto – Sperimentazione assistita in classe da gennaio a marzo 2014 Risorse / Monitoraggio - Verifica Digital Classroom fornita da Samsung con tablet per gli studenti e ambiente dedicato alla didattica Monitoraggio e verifica a cura del Cremit – Documentazione interna

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PROGETTO CLASSE 2.0 Motivazione: Operare in un contesto in cui il processo di apprendimento tradizionale si integra con le nuove tecnologie verso la creazione e la sperimentazione di ambienti di apprendimento attivo, grazie all’uso di metodologie includenti. Finalità: 1) Condividere, scambiare, costruire, ricercare, partire dalla propria dimensione per arrivare anche a modificarla. 2) Apprendere in modo costruttivo e significativo con modalità dinamiche e collegate alla realtà ed all’attualità, alla possibilità di operare in contesti autentici con le nuove tecnologie. Obiettivi formativi: Operare in un ambiente di apprendimento interattivo, personalizzato, includente, aggregante, che superi l’impianto disciplinare e punti al raggiungimento di competenze trasversali e di area in un percorso didattico integrato. Responsabile: Proff. Rossella Ciuffi e Nicola Montemurro Unità Operativa: Cdc IIG e IIIB Destinatari: Classi IIG e IIIB Attività:  Percorsi personalizzati, individuali e per gruppi, da inserire sulla piattaforma  Posta elettronica/Chat/Blog  Inserimento delle lezioni su piattaforma condivisa  Giornalino on-line della classe Metodologia: Cooperative learning, Peer Education, Didattica ludica. Ogni U.D. costituisce una sessione al termine della quale il prodotto è presentato alla classe, messo in rete, discusso e condiviso e va a costituire l’elemento di un tutto in formazione. I gruppi possono variare in base alle esigenze emergenti. La classe è suddivisa in gruppi misti (eterogenei) che operano in rete e si formano in base ad esigenze di livello di competenza, stile cognitivo e di apprendimento, aspetti linguistici/interculturali, necessità di recupero/potenziamento Risultati previsti: Potenziamento dell’attenzione e della motivazione attraverso una maggiore operatività. Inclusione recupero/consolidamento/potenziamento /difficoltà (diversa abilità/D.S.A.) Modi e tempi di attuazione: si tratta di una modalità di lavoro che viene utilizzata nel corso dell’intero a.s. Risorse: PC, LIM, Tablet/I Pad su finanziamento. Monitoraggio – Verifica: Sono previste due fasi di monitoraggio/verifica:  in itinere: iniziative attivate; osservazione/rilevazione della motivazione dei singoli e del gruppo.  valutazione finale: ricaduta alunni, docenti, famiglie; ricaduta/interazione territorio; prodotti e competenze; ripetibilità.

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OLIMPIADI DELLA MATEMATICA Motivazione: Tramite le olimpiadi della matematica si cerca di valorizzare l’aspetto ludico della matematica Finalità e obiettivi: Stimolare la curiosità degli allievi verso la matematica nelle sue implementazioni pratiche e ludiche (enigmistica e “problem solving”) Docenti referenti: Prof.ssa Francesca Sità Unità operativa: Prof.ssa Rossella Castagnino; prof. Emiliano Spinelli Destinatari: Gli allievi delle classi seconde e terze Attività e tempi di attuazione: L’attività si svolge durante una mattinata (circa tre ore in tutto), durante la quale gli allievi saranno raggruppati e potranno svolgere i problemi assegnati nel tempo stabilito e con modalità regolamentate, il periodo di svolgimento sarà nel mese di febbraio. Successivamente gli elaborati saranno corretti e tabellati, per poi redigere una classifica. I primi tre classificati per entrambe le categorie saranno premiati durante i festeggiamenti di fine anno con libri e materiale vario. Risorse: Agli allievi partecipanti sarà chiesto un piccolo contributo (entro le 5 euro) Monitoraggio e verifica: Gli elaborati degli allievi sono a disposizione per eventuali verifiche degli insegnanti curricolari

RALLY DELLA MATEMATICA Motivazione: Anche quest’anno verrà organizzato un concorso di matematica rivolto alle classi prime, il “Rally” della matematica, che ha lo scopo di valorizzare l’aspetto ludico della matematica Finalità ed obiettivi:  Favorire un apprendimento cooperativo  Stimolare le classi ad una organizzazione autonoma del lavoro Insegnante referente: Prof.ssa Francesca Sità Unità operativa: Prof.ssa Rossella Castagnino, Prof. Emiliano Spinelli Modi e tempi di attuazione: Verranno proposti vari quesiti matematici sotto forma di giochi problematici e la classe avrà un’ora per organizzarsi e risolverne il massimo numero possibile, organizzandosi eventualmente in sottogruppi ma senza nessun intervento dei professori. Successivamente, dopo la correzione e la valutazione, sarà premiata la classe che ha risolto il maggior numero di quesiti con un attestato di vittoria e la citazione durante la festa di fine anno. Destinatari: Tutte le classi prime Tempi: Maggio Monitoraggio e verifica: Dopo la riconsegna degli elaborati ogni insegnante ha la possibilità di affrontare e risolvere gli eventuali dubbi rimasti negli allievi, e verificare il gradimento dell’iniziativa

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Area Educazione Motoria

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PROGETTO “Tutta l’educazione è fisica!” Progetto di educazione motoria, fisica e sportiva Motivazione: Promuovere uno status di equilibrio psico-fisico degli alunni. Finalità 1) Garantire l’attività motoria di base, avvicinando i bambini alle varie discipline attraverso il gioco-sport. 2) Contribuire alla formazione della personalità attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nell’ottica della cura del proprio ben-essere. 3) Promuovere i principi di una cultura della pratica motoria e sportiva Obiettivi formativi 1) Conoscenza del proprio corpo e consolidamento degli schemi motori di base. 2) Sviluppo delle capacità coordinative. 3) Utilizzo del movimento per esprimere vissuti ed emozioni. 4) Sviluppo delle capacità relazionali. 5) Consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti Responsabile: Ins. Alessandra Compiani Unità Operativa: Operatori incaricati dalla Società Iride , in possesso di Diploma ISEF o Laurea in Scienze Motorie. Destinatari: Alunni di tutte le sezioni delle scuole dell’infanzia e di tutte le classi di scuola primaria. Attività: Attività di psicomotricità nelle sezioni di scuola dell’infanzia e nelle classi prime e seconde di scuola primaria. Attività di gioco-sport nelle classi terze, quarte e quinte di scuola primaria. Metodologia: Lavoro di gruppo Risultati previsti: 1) Conoscenza ed organizzazione del corpo in rapporto allo spazio, al tempo ed agli altri. 2) Padronanza degli schemi motori di base. 3) Impiego delle capacità motorie in situazioni espressive e comunicative. 4) Comprensione del valore delle regole e dell’importanza nel rispettarle. 5) Rafforzamento dell’ autostima Modi e tempi di attuazione: L’attività viene svolta un’ora alla settimana in ciascuna classe, in compresenza con i docenti delle classi. Su richiesta dei docenti di classe, viene svolta un’ora aggiuntiva a settimana (possibilmente in piccolo gruppo) a sostegno dell’integrazione dei bambini diversamente abili certificati. Inizio attività nelle classi: 13/01/2014 - Termine attività nelle classi: 09/05/2014 Risorse Il progetto è finanziato con il contributo: 1) dell’ Amministrazione Comunale. 2) dei genitori, con il contributo volontario finalizzato allo svolgimento di questa attività versato sulla quota di iscrizione alla scuola. 3) della Società Iride, ente attuatore del progetto Monitoraggio – Verifica: 1) Periodiche riunioni dello staff operativo con il coordinatore ed il responsabile del progetto. 2) Relazione finale degli operatori dell’attività svolta nelle classi. 3) Riunione collegiale di verifica finale con i docenti.

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CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO: PROGETTO “GIOCO-SPORT” MOTIVAZIONE Con riferimento alle linee guida per l’attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, emanate dal Miur, l’istituto L. Da vinci intende istituire anche per l’a.s. 2013/2014, il Centro Sportivo Scolastico, una struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata alla promozione dell’attività sportiva scolastica. La gestione del Centro Sportivo è affidata, dal Dirigente Scolastico, ai docenti di scienze motorie e sportive e di sostegno titolati e abilitati. Il progetto si propone l’ avviamento alla pratica sportiva dei giovani . FINALITA’ Esso intende offrire, agli utenti della Scuola, luoghi privilegiati di aggregazione più ampi rispetto alle attività curricolari e spazi operativi in cui lo Sport non sarà finalizzato all’agonismo e alla competizione, ma orientato al potenziamento delle abilità di ognuno. Le attività programmate avranno carattere ludico polivalente e promozionale degli sport di squadra in modo da favorire la formazione umana,la crescita civile, l’autoorientamento degli allievi e a suscitare la consapevolezza che la consuetudine al movimento è fonte di benessere fisico e psicologico. Le opportunità sportive didattiche offerte anche da altre agenzie educative presenti sul territorio (enti di promozione e federazioni sportive) vedranno la scuola, pur nella centralità del suo ruolo educativo , disponibile e aperta verso manifestazioni sportive e incontri che vorranno supportare e porre in essere positive collaborazioni scuola-“extra-scuola”. OBIETTIVI FORMATIVI - Favorire e promuovere l’attività sportiva quale strumento indispensabile per la formazione educativa - Sviluppare potenzialità fisiche e tecniche specifiche, sperimentando nuovi sport - Sviluppare le capacità di partecipare al gioco di squadra nel rispetto delle regole - Aiutare i giovani a vivere la competizione come momento di verifica di se stessi e non come scontro con l’avversario - Diffondere la cultura della solidarietà, dell’attenzione all’altro, del rispetto, della dignità, dell’amicizia - Far conoscere le Società sportivi presenti sul territorio RESPONSABILE: Maria Teresa Munzi UNITA’ OPERATIVA Insegnanti di educazione fisica dell’Istituto Federazioni e Società sportive Istruttori esperti nelle singole discipline DESTINATARI Dato il carattere ludico-sportivo, non propriamente codificato delle attività proposte (Gioco-Sport–basket , Giocosport-Pallavolo, avviamento all’Atletica leggera su pista, avviamento al Rugby,ecc),esse saranno maggiormente rivolte agli alunni (maschi e femmine)del biennio della secondaria di 1° grado. Tuttaviasi troveranno momenti di inserimento anche per gli alunni delle classi terze (tornei dei giochi di squadra). Gli allenamenti, a carattere continuativo per tutto l’anno scolastico, saranno di due ore settimanali e si svolgeranno il pomeriggio dalle ore 14.45 alle 16.15 e si terranno nella palestra scolastica e/o presso il campo scuola comunale di Atletica Leggera.

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ATTIVITA’ Basket, Rugby, Atletica, Pallavolo, Madball, Baseball, Tennis Le attività sono così strutturate: a. Laboratori settimanali (durata annuale) b. Tornei interni per classe c. Eventuale partecipazione ai Campionati Studenteschi Provinciali METODOLOGIA Interazione e comunicazione bidirezionale tra insegnante e allievo RISULTATI PREVISTI Creare uno spirito di solidarietà e di cooperazione, limitando quelli che sono gli aspetti del protagonismo e della prevaricazione. MODI E TEMPI DI ATTUAZIONE Da ottobre a maggio RISORSE Insegnanti ed eventuali istruttori disponibili per specifiche discipline MONITORAGGIO/VERIFICA Le verifiche avverranno attraverso i giochi di squadra e i tornei d’istituto

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PROGETTO “19°TRIATHLON”CITTA’ DI LASTRA” Motivazione Conoscenza e promozione di alcune discipline dell’atletica leggera Finalità. Promozione del benessere psico-fisico Obiettivi formativi Sviluppo capacità condizionali come forza, la rapidità e la resistenza Incentivo alla partecipazione ad attività di gioco e sport rispettando le regole Sviluppo e miglioramento delle qualità personali (determinazione e autonomia) e sociali (spirito di collaborazione e rispetto dell’altro) Responsabile Presidente associazione sportiva dilettantistica” Nuova atletica lastra” G.Piero Monti Unità Operativa Associazione Sportiva Dilettantistica “ nuova atletica lastra” Destinatari Alunni delle classi 4° e 5° di scuola primaria Attività Manifestazione di atletica leggera: lancio vortex, salto in lungo, corsa veloce mt.50 Metodologia Gare di atletica leggera per quattro giorni, la quinta giornata riservata alle premiazioni. Risultati previsti Partecipazione alle gare Modi e tempi di attuazione Presso la pista di atletica stadio comunale da lunedì 12/05 a giovedì 15/5 Monitoraggio - Verifica Manifestazione conclusiva con premiazione

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Cap. VII AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO  Presentazione L’autoanalisi d’istituto si connota come una delle più importanti espressioni dell’autonomia della scuola in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e di ridefinire i propri percorsi. Essa costituisce la base informativa e conoscitiva con cui la scuola assume le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti.  Finalità La finalità è quella di migliorare il servizio offerto attraverso un’analisi della domanda ed una valutazione delle qualità percepite da parte di genitori, alunni, docenti e personale amministrativo ed ausiliario. 

Obiettivi specifici - costruire uno strumento di autoanalisi per riflettere ed operare sulla qualità del servizio - individuare i punti di forza e di debolezza del nostro “sistema scuola” - trovare soluzioni efficaci per migliorare il servizio offerto - coinvolgere l’utenza e utilizzarla come leva di cambiamento - raccogliere elementi di informazione e di valutazione per confermare o modificare il POF per renderlo più adeguato alle richieste individuate

 Tipologia dell’intervento L’intervento si suddivide nelle seguenti fasi: 1) Analisi dei risultati delle prove INVALSI svolte durante l’anno scolastico precedente nelle classi seconde e quinte della scuola primaria, e prime e terze della scuola secondaria 2) Analisi dei risultati dei questionari distribuiti l’anno precedente 3) Individuazione di eventuali punti critici da esporre al Dirigente e al Collegio Docenti 4) Individuazione di strategie per il miglioramento, da adottare in maniera condivisa e congiunta da parte del Collegio Docenti 5) Infine durante il mese di Maggio vengono distribuiti i questionari di valutazione, su cui viene svolta una statistica descrittiva quantitativa e qualitativa:  Questionario di valutazione della scuola da parte degli alunni delle classi quinte della scuola primaria e terze della scuola secondaria; i risultati del questionario sono personali ma sono oggetto di confronto e di riflessione per i docenti  Questionario di valutazione della scuola da parte dei docenti dell’intero Istituto Comprensivo  Questionario di valutazione della scuola da parte del personale ausiliario ed amministrativo  Questionario di valutazione della scuola da parte delle famiglie (per le classi in uscita dai tre ordini di scuola); composto di item a risposta multipla riguardanti gli aspetti didattici e una griglia di rilevazione dei servizi erogati dalla scuola che mette in relazione le aspettative che le famiglie avevano all’inizio dell’anno scolastico con la percezione di efficienza dei servizi stessi. - 121 -


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