BILANCIO SOCIALE 2006
CESTAS Bilancio Sociale 2006
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INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA III EDIZIONE
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2. METODOLOGIA DI REDAZIONE
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3. IDENTITÀ: CHI SIAMO
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3.1 3.2 3.3 3.4 3.5
L’Associazione Mission e strategia Governance e struttura organizzativa Risorse umane e formazione Gli stakeholder e la rete istituzionale
4. ATTIVITÀ: COSA FACCIAMO E DOVE OPERIAMO 4.1 4.2 4.3 4.4
Dipartimento Programmi di Sviluppo Dipartimento Europa – Educazione Allo Sviluppo Dipartimento Formazione Comunicazione ed eventi
5. ANALISI ECONOMICA 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5
Indici di valutazione Analisi strutturale o per margini Analisi degli indici di liquidità Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico Riclassificazione della ricchezza del Conto Economico
6. CONCLUSIONI RINGRAZIAMENTI CONTATTI
CESTAS Bilancio Sociale 2006
4 5 5 8 8 13 16 20 22 25 26 26 27 29 32 39 42 43 43
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1. INTRODUZIONE ALLA III EDIZIONE
2. METODOLOGIA DI REDAZIONE
Con la terza edizione del Bilancio Sociale, CESTAS conferma l’impegno del percorso intrapreso tre anni fa per diffondere e condividere in maniera trasparente il lavoro svolto e i risultati raggiunti al 31/12/2006.
In continuità con gli anni precedenti i riferimenti metodologici per la redazione del Bilancio Sociale 2006 sono:
Il Bilancio Sociale ci offre la possibilità di fornire un quadro dettagliato delle nostre attività e delle nostre scelte, consapevoli che una maggiore conoscenza dei valori e dei principi etici e sociali con cui operiamo e dei risultati raggiunti aumenta il coinvolgimento, la sensibilizzazione e il consenso della collettività e di tutti gli stakeholder coinvolti. Anche quest’anno l’azione di CESTAS ha concentrato il proprio impegno in particolare nella realizzazione di progetti di cooperazione internazionale nei paesi terzi, di progetti di educazione allo sviluppo, di attività di sensibilizzazione sul territorio italiano e di corsi di alta formazione. Le attività di CESTAS sono orientate principalmente alla tutela della salute, con una particolare attenzione per la salute materno infantile nei progetti in Africa e in America Latina, alla lotta e alla prevenzione dell’Aids in Africa e alla disabilità. Le attività di formazione e di educazione allo sviluppo sono state orientate ad accrescere la sensibilità nella società civile del Nord sulla realtà e i problemi dei Paesi del Sud, ad aumentare la conoscenza diretta dei problemi e a stabilire nuove relazioni e legami tra società del Nord e del Sud.
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a livello nazionale i “Principi di redazione del bilancio sociale” elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) del 2001;
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a livello internazionale le “Sustainability Reporting Guidelines” elaborate da Global Reporting Initiative (GRI) del 2002.
I principi fondamentali che hanno guidato la realizzazione del presente documento sono trasparenza, accuratezza, attendibilità, verificabilità, chiarezza, sinteticità e completezza. La prima parte del Bilancio Sociale è dedicata all’identità di CESTAS: chi siamo, la nostra mission, la struttura organizzativa e gli stakeholder. La seconda parte mostra le nostre attività e tutti i progetti realizzati nel 2006 descritti sinteticamente e suddivisi per ambito di competenza e per area geografica di intervento. La terza parte infine offre un’analisi economica commentata, indica gli indici di liquidità e il valore aggiunto dell’anno di riferimento oltre, ovviamente allo Stato Patrimoniale e al Conto Economico del 2006.
Il 2006 è stato anche l’anno in cui CESTAS ha promosso e diffuso la campagna mondiale per lo sviluppo e la lotta alla povertà denominata “Obiettivi del Millennio 20002015”. In quanto membro della campagna internazionale “No excuse 2015” abbiamo voluto condividere informazioni e valutazioni sui risultati raggiunti dalla comunità internazionale in questi primi cinque anni di difficile lavoro. L’assunzione di responsabilità e la consapevolezza dell’importanza e del rischio che l’esporsi con un Bilancio Sociale a cadenza annuale può avere, conferma la volontà di percorrere un tragitto verso la trasparenza, la condivisione e l’analisi critica dell’ operato iniziato tre anni fa.
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3. IDENTITA’: CHI SIAMO 3.1
L’Associazione
CESTAS - Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie è un’associazione senza scopo di lucro fondata a Bologna il 30 Marzo 1979. È’ apartitico, non ammette discriminazioni di etnia, di sesso, di nazionalità e di religione e si riconosce nelle caratteristiche degli organismi non lucrativi di utilità sociale - ONLUS. CESTAS è inoltre un’organizzazione non governativa ai sensi della legge 49/87 sulla cooperazione. È riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e riceve finanziamenti anche dall’Unione Europea.
CESTAS è attivo anche nella formazione professionale e nell’aggiornamento in Italia e all’estero. Come Ente di formazione CESTAS organizza master e scuole di specializzazione per i cittadini dell’Unione Europea e dei Paesi in Via di Sviluppo con lo scopo di formarne i quadri dirigenti e accrescerne le competenze in relazione ai temi dello sviluppo sostenibile. A supporto di tutti i progetti e i programmi dell’associazione, CESTAS promuove e realizza iniziative di ricerca scientifica, anche in collaborazione con centri universitari.
È accreditato come Associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni presso la Presidenza del Consiglio del Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità (Registro UNAR).
CESTAS è tra i soci fondatori del COONGER (Coordinamento delle Ong dell’Emilia Romagna), Fondamentale è la collaborazione con le altre associazioni regionali di cooperazione e solidarietà internazionale, al fine di concordare unitarie forme di collaborazione e partecipazione ad iniziative pubbliche e di stabilire una sede unitaria di confronto con le istituzioni regionali pubbliche e private.
L’Associazione ha lo scopo di promuovere la conoscenza, lo studio e le iniziative relative alla lotta al sottosviluppo e alla fame nel mondo, fondando la sua attività sui valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti dell’uomo.
Per gli stessi obiettivi, a livello nazionale CESTAS è membro del COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), promotore e rappresentante politico delle Ong associate.
È Ente di formazione legalmente riconosciuto.
CESTAS progetta, promuove, realizza e gestisce a favore delle popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo, sia autonomamente sia in collaborazione con altre organizzazioni non governative e con enti pubblici e privati, nazionali ed esteri. Inoltre è impegnata nella promozione dell’equità nelle relazioni di genere a fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo - attraverso azioni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Particolare attenzione è rivolta alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti. CESTAS progetta, promuove e gestisce attività di servizio civile nazionale e internazionale e realizza campagne d’informazione rivolte all’opinione pubblica sull’interdipendenza, la solidarietà, l’intercultura, la cooperazione tra i popoli, l’educazione alla pace, l’integrazione culturale e l’educazione allo sviluppo.
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3.2
Mission e strategia
Partendo dalla convinzione che lo sviluppo e il progresso, su scala locale e globale, non dipendono soltanto dalla crescita economica, ma anche dalla crescita delle capacità umane delle attuali e future generazioni, CESTAS si adopera per promuovere la solidarietà sociale. È infatti attivo nell’ambito della cooperazione internazionale e nella promozione di una “solidarietà partecipativa” che coinvolga nello sviluppo un numero sempre maggiore di attori sociali (società civile e sue organizzazioni), poiché crede che solo una relazione tra eguali possa innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra il Nord e il Sud del mondo. Scopo dell’associazione è di promuovere la conoscenza, lo studio, le iniziative alla lotta al sottosviluppo e alla fame nel mondo, fondando le sue motivazioni sui valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti dell’uomo. Tutte le attività di CESTAS sono orientate a promuovere lo sviluppo umano e sostenibile nel rispetto dei diritti dell’uomo, partendo dalla conoscenza diretta e da un approfondito studio delle realtà dei paesi con i quali interagisce. Le iniziative di Cooperazione allo Sviluppo, di Educazione allo Sviluppo, di Formazione e le attività di ricerca sono articolate nei seguenti settori: - Alta Formazione - Sanità - Educazione Sanitaria - Tecnologie Sanitarie Applicate - Lotta contro le malattie trasmettibili - Pari Opportunità - Formazione Professionale e Lavoro - Risanamento ed Educazione Ambientale - Educazione alla Mondialità - Sicurezza Alimentare - Sviluppo sostenibile Ne deriva che il ruolo di CESTAS, nella realizzazione dei programmi di cooperazione internazionale, non si limita a quello di agente specializzato nella gestione di risorse tecniche e finanziarie, ma si estende a quello di promotore della mobilitazione degli attori sociali nell’ambito della solidarietà e della cooperazione internazionale. Il suo compito, come “Ong di sviluppo”, è di promuovere l’“intermediazione sociale” per rendere i diversi attori istituzionali e sociali sempre più sensibili ai problemi dei paesi del Sud del mondo e alle implicazioni di tali problemi nei paesi del Nord del mondo.
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Questo compito non potrebbe essere svolto se non rispettando alcuni imperativi metodologici nell’esecuzione dei progetti di cooperazione internazionale lungo le diverse fasi del ciclo progettuale. I tre più importanti sono: 1. aumentare la sensibilità della società civile del Nord sui problemi delle società del Sud; 2. aumentare la conoscenza diretta dei problemi come miglior forma per coinvolgere nuovi gruppi sociali nella solidarietà; 3. stabilire nuovi vincoli e creare nuovi rapporti tra società del Nord e del Sud che devono affrontare problematiche simili. 3.3
Governance e struttura organizzativa
L’assetto organizzativo di CESTAS, con le relative responsabilità ed incarichi, è strutturato in forma gerarchico-funzionale e correlato da meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni al fine di potenziare la sinergia tra forze e competenze che compongono l’Associazione. A tal fine CESTAS ha adottato un manuale che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e procedure di lavoro standardizzate. Organi Associativi CESTAS è composto istituzionali: -
dai
seguenti
organi
L’Assemblea dei Soci Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Il Collegio dei Revisori dei Conti Il Collegio dei Probiviri
Struttura operativa La struttura operativa di CESTAS di Bologna è suddivisa in cinque Dipartimenti: 1. Dipartimento Programmi di Sviluppo 2. Dipartimento Europa – Educazione allo Sviluppo 3. Dipartimento Formazione 4. Dipartimento Progettazione 5. Dipartimento Amministrazione In parallelo, la sede Marche opera in tre settori principali: 1. Cooperazione allo sviluppo 2. Formazione 5
3. Educazione allo sviluppo
Il Dipartimento Progettazione è responsabile delle seguenti azioni:
Nel 2005 CESTAS ha inaugurato una nuova sede operativa in Abruzzo e la Biblioteca Ecosostenibile pubblica nella sede centrale di Bologna, coordinata dal Dipartimento Formazione. Dipartimenti Il Dipartimento Programmi di suddiviso in tre aree geografiche:
Sviluppo
è
Africa America Latina Mediterraneo Ogni area geografica è gestita Responsabile di area o Desk Officer.
da
un
1. dirigere ed eseguire il piano annuale di progettazione contenuto nella programmazione CESTAS; 2. ideare e gestire le banche dati di competenza; 3. valutare le fattibilità dei progetti; 4. programmare e realizzare le missioni di fattibilità; 5. ricercare linee di finanziamento e enti finanziatori; 6. elaborare e presentare progetti agli enti finanziatori; 7. seguire le istruttorie dei progetti; 8. assistere i Dipartimenti CESTAS in tema di progettazione; 9. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale.
Il Dipartimento si occupa di: 1. promuovere, realizzare e gestire i programmi di sviluppo nelle aree strategiche individuate annualmente dalla programmazione CESTAS; 2. ricercare e mobilitare le risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie per gestire i progetti; 3. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale; 4. promuovere e mantenere le relazioni con gli Enti di riferimento. Il Dipartimento Europa – Educazione allo Sviluppo si occupa delle seguenti attività: 1. promozione, realizzazione e gestione di programmi di Educazione allo Sviluppo e di Intercultura; 2. ricerca di cofinanziamenti per i programmi in gestione; 3. sensibilizzazione e promozione della cooperazione decentrata; 4. promozione e gestione delle relazioni con gli enti di riferimento. Il Dipartimento Formazione si occupa di:
Il Dipartimento Amministrazione, in collaborazione col consulente fiscale, si occupa di: 1. contabilità generale CESTAS e dei singoli progetti CESTAS; 2. controllo di gestione spese e programmazione finanziaria; 3. certificazione finanziaria dei progetti e monitoraggio; 4. rendicontazione progetti; 5. gestione dei rapporti commerciali, con le banche e gestione dei pagamenti; 6. gestione del personale; 7. redazione del bilancio; 8. interazione e appoggio agli altri dipartimenti per le questioni amministrative o commerciali. Organigramma Di seguito viene riportato l’organigramma CESTAS del 2006, con una struttura gerarchicofunzionale che raggruppa i ruoli per competenze simili, attività e processi ben definiti. Il controllo gestionale e il potere direttivo sono centralizzati.
1. promuovere, realizzare e gestire i programmi di formazione nelle aree strategiche individuate annualmente dalla programmazione CESTAS; 2. ricercare i cofinanziamenti dei progetti in gestione; 3. promuovere e gestire i rapporti con gli Enti di riferimento (Università, Centri di ricerca e di formazione); 4. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale.
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ASSEMBLEA DEI SOCI
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
PRESIDENTE
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO
DIPARTIMENTO PROGRAMMI DI SVILUPPO DIPARTIMENTO FORMAZIONE BIBLIOTECA ECOSOSTENIBILE DIPARTIMENTO EUROPA – EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO
DIPARTIMENTO PROGETTAZIONE
SEDE MARCHE
SEDE ABRUZZO
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3.4
Risorse umane e formazione
L'impegno professionale della struttura operativa in Italia e all'estero costituisce il cardine su cui si sviluppa l'attività dell'Associazione nella realizzazione della sua missione. CESTAS considera i propri collaboratori risorse fondamentali e di assoluta importanza. Il numero elevato di attività svolte e di progetti attivati richiede un forte investimento in risorse umane e CESTAS offre loro stabilità e sicurezza nel pieno rispetto dei diritti della persona. Personale che opera in Italia Tipo di personale 2006 Personale a tempo completo 16 Personale a tempo parziale 41 Totale 57* *comprende personale tirocinante, volontari e di servizio civile. Personale nella gestione dei progetti nei paesi terzi Tipo di personale Ruoli di coordinamento Ruoli operativi Totale Totale generale
Anno 2006 Espatriato Locale 6
5
3 9
10 15 24
I collaboratori CESTAS sono altamente qualificati e selezionati in base al tipo di lavoro da svolgere, che richiede una serie di conoscenze di base diversificate. Tali conoscenze spaziano dal campo giuridico a quello gestionale e amministrativo con continue esigenze di aggiornamento e formazione. Gli strumenti utilizzati dall'Associazione al proprio interno sono legati alle attività di formazione promosse e vi è ampia libertà e una forte spinta a cercare anche all'esterno corsi e opportunità di crescita professionale. Altra fonte sono i seminari di conoscenza, sia quelli organizzati da CESTAS stesso che da Enti con i quali collabora. Il personale interno ha la possibilità di partecipare ad incontri programmati specificamente per gli operatori degli organismi non governativi, che vanno ad interessare sia le regole per una buona gestione dei progetti, sia i modelli richiesti dai vari enti finanziatori per la rendicontazione e la gestione finanziaria.
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Molta importanza è attribuita anche alla formazione del personale espatriato, in particolare dei capi-progetto. Periodicamente vengono svolte sessioni formative di un paio di giorni, a seconda delle esigenze, dedicate all'approfondimento di tematiche di interesse comune quali l'applicazione del principio di sussidiarietà, la valorizzazione del capitale umano, la presentazione di esperienze di successo dei progetti CESTAS e alla formazione di tipo pratico, rivolta all'acquisizione di metodi di lavoro e all’utilizzo di sussidi operativi di gestione in loco. Per tale formazione interagiscono vari Dipartimenti, dall' Amministrazione, al Dipartimento Programmi di Sviluppo, alla Presidenza. Infine sono frequenti alla fine di ogni missione i momenti di confronto e di valutazione con il personale espatriato, al fine di captare eventuali problemi e migliorare le procedure di lavoro. 3.5
Gli stakeholder e la rete istituzionale
Sono stakeholder tutti i soggetti (intesi nel senso di individui, gruppi, organizzazioni) che hanno con l'Associazione relazioni significative e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell'attività di CESTAS per le relazioni di scambio che intrattengono o perché ne sono significativamente influenzati. Nel definire una mappatura degli stakeholder nell’anno 2006 si individuano due diverse categorie: 1. Stakeholder interni: amministratori, dipendenti e collaboratori, consulenti, cooperanti, volontari, soci e sostenitori. 2. Stakeholder esterni: beneficiari diretti e indiretti dei progetti CESTAS, collaboratori esterni (intesi sia come persone fisiche che giuridiche), istituzioni e enti finanziatori, donatori, banche, partner di progetto (in Italia e all’estero) e fornitori in Italia. I partner locali Grazie ad una presenza ormai consolidata in alcuni territori, in particolare nei paesi dell’America Latina e dell’Africa, CESTAS vanta il prezioso sostegno e la proficua collaborazione di partner locali nello svolgimento dei progetti di cooperazione. Questa rete di partner si è consolidata nel corso degli anni, in virtù dei risultati positivi conseguiti sul territorio e grazie soprattutto ad una 8
maggiore attenzione e sensibilità degli enti locali circa le problematiche connesse allo sviluppo. La fiducia che questi sostenitori hanno accordato e accordano a CESTAS fa sì che i progetti abbiano un forte appoggio locale sia in termini economici che di esperienze e di capacità operative. Gli interlocutori principali dell’associazione sono principalmente:
approfondire le loro conoscenze, rendendoli così autonomi nella gestione delle problematiche presenti sul territorio interessato. Uno dei principali mezzi è la formazione degli omologhi, attraverso corsi di vari livelli che consentono il trasferimento di conoscenze e metodologie di lavoro opportune e sostenibili. Le relazioni nazionali ed internazionali
1. Istituzioni Governative (Ministeri, Dipartimenti, Municipalità) 2. Enti Locali; 3. Istituzioni Universitarie ed educative; 4. Organizzazioni non Governative (Ong); 5. Associazioni di base; 6. Organizzazioni Internazionali; 7. Ospedali, Centri di Salute È di fondamentale importanza per CESTAS collaborare ed interagire il più possibile con gli enti locali, al fine di offrire un supporto specializzato agli operatori dei vari paesi, senza sostituirsi a questi, ma cercando di sviluppare e
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CESTAS opera in finanziamenti di:
collaborazione
e
con
Ministero degli Affari Esteri Commissione Europea Regioni Governi locali Università Organizzazioni Internazionali Privati
Di seguito si illustra nel dettaglio la rete dei partner CESTAS in Italia e nel resto del mondo.
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ENTI LOCALI Regioni: Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Campania, Sardegna, Veneto, Province: Bologna, Ancona, Pescara Comuni: Bologna, Jesi, Ancona
BANCHE Carisbo Banca di Bologna, Banca di Cividale, Banca Popolare Etica, Banca popolare di Ancona
MINISTERI Affari Esteri, Lavoro, Salute, Università e Ricerca, Giustizia, P.C.D.M., Dip. Pari Opportunità, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, UNSC
ENTI PUBBLICI Ausl Bologna Arpa Emilia Romagna Arpa Friuli Venezia Giulia Istituto Commercio Estero
ASSOCIAZIONI Ass. Rete di energia, Casa delle Culture, CCU, Consulta per la Pace, Coop Form, Ecologia, Efeso, Terres des Hommes, Carrefour europeo
Rete CESTAS Italia
UNIVERSITA’ Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Urbino, Macerata, Camerino, Firenze, Siena, Roma 3, Milano (Bocconi), Orientale Napoli, Ca’ Foscari Venezia
ALTRI Cersdu, Cespi, Commercio alternativo di Ferrara, Fondazione A. Colocci, Icea, Ideaitalianoit, Med ingegneria srl, Nomisma spa COMITATI Associazione delle Ong italiane, Cocis, Coonger, Forum Terzo Settore, Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile, Comitato Enti Locali
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ONG Italiane Europee Internazionali
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Sierra Leone Ufficio distrettuale del Min. Salute (Dist. di Bombali) Ospedale governativo di Makeni, Holy Spirit Hospital
Mozambico Direzione dell’Area di Malavane, Direzione Sanitaria Maputo, INSCISA, Min. Salute, UGC (Uniao Geral das cooperativas)
Etiopia Congr.missionaria della Consolata, Lions Club Addis Abeba, Min. Salute Health Aid Ethiopia and Integrated Community
Rete CESTAS Africa
Malawi Unicef, Area 25, Community Committee St Francis Parish Kanengo, Dip. servizi veterinari di Lilongwe
Namibia Dir. Progr. Naz. cure domiciliari e tbc, Dir. Sanità di Omusati, Dir. Naz. Medicina di base Dir. Reg. Sanità di Erongo
Botswana Bonaso- Botswana Network of Aids service Organisation
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Colombia Università de Los Andes
Nicaragua Centro para la promocion y el desarrollo local, Min. Salute, Municipio Docente Asistencial del Silais di Léon, Unan, Universidad National Autonomoma di Léon
Argentina CEDES, CEIM, CLAPOPS/OMS, Consejo Nacional de la Mujer, FONCAP, Fundaciòn Propuesta, Gobierno de Buenos Aires, Hosp. de Buenos Aires, Hosp. de la Provincia de Buenos Aires
Rete CESTAS America Latina
Guatemala Fondazione Rigoberta Menchù Tum Ministero dell’educazione Cile CIL, Comuni di: Concepciòn,Conciali, Hualqui, San Pedro, Talcahuano, Tomè, Corporaciòn de Salud y desarrollo Social, Escuela de La Mujer Prodemu, Fosis, Min. Lavoro, Min. Salute
Perù Direcciòn Regional Salud Cusco, Hospital Apoyo Dpt. Cusco, Hospital del la Mercedes, IEMP, Min. Salute del Perù, OGCI, MINSA, Università Cayetano Heredia
Ecuador Htal Pablo Suarez, Htal, Vicente Corral Moscoso, MINSA, Fundacion Esquel, università San Francisco di Quito
Bolivia Caja National de Salud, Cepad, Hosp. GineceoObstetrico, Hosp. Jaime Sànchez Pòrcel, Hosp. Materno Infantil caja, Htal. Mat. Inf. Caja Nac. Salud, Maternidad Percy Boland, Min. Salute
della Bolivia,
Ministero
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4. ATTIVITĂ€: COSA FACCIAMO E DOVE OPERIAMO Tutti i progetti realizzati, conclusi e iniziati da CESTAS nel corso del 2006 vengono di seguito raggruppati per Dipartimenti. I beneficiari dei progetti CESTAS DEL 2006 nel mondo sono oltre 400.000 (precisamente 428322) di cui: 169110 in America Latina (39,15%) 246620 in Africa (57,1%) 400 nel Mediterraneo (0,93%) 12192 in Europa (il 2,82%) come illustra il seguente grafico:
Nel grafico si evidenzia la scelta di CESTAS di operare in particolare in Africa e in America Latina in cui rispettivamente sono attivi 7 progetti per ciascuna area geografica su un totale di 25.
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2006 AFRICA AMERICA LATINA
Titolo del progetto
PROGETTI PER AREA GEOGRAFICA Descrizione
1. Programma Integrato di Lotta all’HIV/AIDS nei Distretti di Lume ed Adama, Regione di Oromya, Etiopia
Il progetto prevede un programma di lotta all’HIV/AIDS
2. Livestock promotion training activities for smallholder farmers in dairy sector 3. Sana maternità: formazione e aggiornamento per operatori sanitari nel settore materno e riproduttivo
Il programma mira al miglioramento dello standard di vita della popolazione dell’area di Ntchisi Il progetto contribuisce a migliorare le condizioni di salute materna rinforzando la struttura dei servizi esistenti Il progetto mira ad aumentare la consapevolezza per far fronte e prevenire HIV/AIDS e TB L’obiettivo del progetto è quello di aumentare lo sviluppo e la qualità dei servizi sanitari di base L’obiettivo del progetto è quello di aumentare lo sviluppo e la qualità dei servizi sanitari di base
4. Supporto al programma nazionale integrato di lotta all'HIV/AIDS e TBC 5. Supporto allo sviluppo della rete sanitaria di base nell’area di Mavalane - Maputo 6. Sostegno al Centro di Salute I de Majo nella lotta alla diffusione dell’HIV/AIDS nell’area di Salute di Mavalane – Maputo
Paese beneficiario Etiopia
Ente finanziatore Ministero Affari Esteri
Malawi
Unione Europea
Malawi
Ministero Affari Esteri
Namibia
Ministero Affari Esteri Ministero Affari Esteri Regione Emilia Romagna
Mozambico Mozambico
7. Sana maternità a Makeni
Realizzazione di un programma di formazione per ostetriche, infermiere e levatrici tradizionali
Sierra Leone
8. Programma di sostegno all’attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nella città e provincia di Buenos Aires 9. Creazione di una rete regionale di centri di salute materno-perinatale 10. Programma di formazione e sostegno all' occupazione femminile nella città di S. Nicolas
Il progetto ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità delle condizioni di vita delle donne emarginate e povere Il progetto mira al miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale Il progetto ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità delle condizioni di vita delle donne emarginate e povere Obiettivo generale è quello di contribuire al miglioramento del livello di vita degli abitanti della zona corrispondente al bacino del fiume Salo Il progetto tende a proteggere ed inserire le donne capofamiglia e i disoccupati nel mercato del lavoro
Argentina
11. Progetto di risanamento Agro-Forestale nel bacino del fiume Salo (Municipalità di Tupiza) 12. Employment Intermediary Centers for the Low-Income Women Householders Programme in Concepción and Santiago Provinces 13. Programma di sviluppo integrato nel quartiere di Sutiva 14. Creazione di una rete regionale di centri di salute materno-perinatale
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Il progetto mira a migliorare le condizioni socioeconomiche Il progetto si propone di incrementare il livello di cooperazione tra Perù, Bolivia ed Ecuador
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Argentina Argentina
Rete cooperazione decentrata Regione Marche Ministero Affari Esteri Ministero Affari Esteri Regione Marche
Bolivia
Ministero Affari Esteri
Cile
Ministero Affari Esteri
Nicaragua
Ministero Affari Esteri Ministero Affari Esteri
Perù, Bolivia, Ecuador
MEDITERRANEO EUROPA - EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO E FORMAZIONE
15. Formazione e sviluppo dell’artigianato alla scuola di ceramica di Hebron
Il progetto mira a supportare la scuola di ceramica di Hebron attraverso la creazione di un centro di formazione efficiente nella città di Hebron
Palestina
Ministero Affari Esteri
16. Salute globale – Sistemi sanitari locali e cooperazione sanitaria decentrata
Il progetto contribuisce alla promozione della cooperazione sanitaria decentrata nei PVS
Non ripartibile
Ministero Affari Esteri
17. Obiettivi del Millennio e Cooperazione decentrata
Contribuire all’identificazione di buone prassi nelle pratiche di cooperazione allo sviluppo Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sugli effetti della tutela della proprietà intellettuale sui processi di sviluppo Realizzazione di una campagna nazionale di sensibilizzazione e di informazione in grado di rilanciare il senso della cooperazione nell’ambito dei rapporti internazionali Obiettivo del progetto è incrementare i contributi finanziari e tecnici dall’Europa affinché i PVS compiano passi avanti verso gli Obiettivi del Millennio in tema di salute globale Il progetto mira ad aumentare la consapevolezza delle condizioni delle donne africane Campagna di sensibilizzazione e informazione sul tema della salute materno-infantile in Africa In collaborazione con il Dip. di Sociologia dell’Università di Bologna mira alla formazione di manager provenienti dai Paesi di tutto il mondo Obiettivo è quello di sviluppare competenze professionali nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo della cooperazione internazionale Corso di progettazione, gestione e valutazione di programmi di sviluppo locale
Non ripartibile
Ministero Affari Esteri Unione Europea
18. Diritti di proprietà intellettuale e diritto allo sviluppo
19. Cooperazione? sì Grazie. Nuovi scenari dello sviluppo tra commercio e cooperazione
20. Promoting Support for Global Health
21. Globalization and gender - Voices of women from Africa and the Mediterranean area 22. Mamma Africa 23. Master Universitario di II Livello in Politiche Sociali e Direzione Strategica per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio 24. Scuola di Specializzazione in Ideazione, Gestione e Valutazione dei Programmi di Cooperazione Internazionale 25. Corso sul turismo responsabile
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Non ripartibile
Non ripartibile
Ministero Affari Esteri
Non ripartibile
Fondazione Gates
Non ripartibile
Ministero Affari Esteri Ministero Affari Esteri Ministero Affari Esteri
Non ripartibile Non ripartibile
Non ripartibile
Ministero Affari Esteri
Non ripartibile
Fondo Sociale Europeo
4.1. Dipartimento Programmi di Sviluppo Il 2006 ha rappresentato il consolidamento di tutti i progetti avviati nel mondo. AFRICA
In ETIOPIA CESTAS ha presentato al Ministero degli Affari Esteri, per ottenerne il cofinanziamento, il progetto “Programma Integrato di Lotta all’HIV/AIDS nei Distretti di Lume ed Adama, Regione di Oromya, Etiopia”.
In MALAWI si è concluso il progetto dal titolo: “Livestock promotion training activities for smallholder farmers in dairy sector”. Il programma mirava al miglioramento dello standard di vita della popolazione dell’area di Ntchisi e ha condotto alla creazione di un piccolo caseificio specializzato nella produzione di yogurt. Il progetto è stato co-finanziato dall’Unione Europea. Inoltre il Ministero degli Affari Esteri ha approvato e co-finanziato la prima annualità del progetto CESTAS intitolato: “Sana Maternità: Formazione e aggiornamento per operatori sanitari nel settore della salute maternoinfantile” Questo progetto vuole contribuire in maniera sensibile al miglioramento delle condizioni di salute materna della popolazione delle aree di Dowa e Lilongwe, rinforzando la struttura dei servizi esistenti, migliorandone l’efficienza e la qualità ed aumentando la partecipazione e l’informazione della comunità verso i temi di salute materna e di contagio da HIV/AIDS. Le strutture sanitarie coinvolte nel progetto sono 50 nel distretto di Lilongwe e 23 in quello di Dowa. Durante questo anno sono stati realizzati programmi di formazione ed aggiornamento del personale ed attività di partecipazione ed informazione comunitaria.
In MOZAMBICO CESTAS sta realizzando un progetto approvato dal Ministero degli Affari Esteri che tende a migliorare le condizioni fisiche, l’efficienza e la qualità dei servizi offerti dai centri sanitari localizzati nell’area di Mavalane. Il titolo è: “Progetto di Appoggio allo Sviluppo della Rete Sanitaria di Base nell’Area di Mavalane - Maputo”.
CESTAS Bilancio Sociale 2006
Risultati attesi: Migliorare la qualità fisica e funzionale delle 14 unità sanitarie di base: Aumentare l’efficienza e la qualità dei servizi Risultati raggiunti: Fornitura di materiale sanitario e attrezzature ai Centri di Salute dell’ Area di Mavalane. La fornitura delle attrezzature alle unità sanitarie è stata realizzata attraverso un lungo processo di selezione, acquisto, invio dall’ Italia ed infine consegna ad ogni CdS e PdS dell’ area interessata dal progetto del materiale; Riabilitazione del Centro di Salute di Malhangalene; Corso di sensibilizzazione su HIV/SIDA; Inchiesta sulla gestione sanitaria dei CdS; Corso su gestione sanitaria per infermieri; Corso su gestione sanitaria per medici; Corso su gestione sanitaria per amministrativi. I beneficiari diretti complessivi del progetto sono stati 118. Sempre in Mozambico, CESTAS ha dato avvio alla seconda annualità del progetto “Sostegno al Centro di Salute I de Majo nella lotta alla diffusione dell’HIV/AIDS nell’area di Salute di Mavalane – Maputo”, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
Per la NAMIBIA il Ministero degli Affari Esteri ha finanziato il primo anno del progetto intitolato: “Supporto al programma nazionale integrato di lotta all’HIV/AIDS e TBC nelle regioni di Omusati ed Erongo”. L’obiettivo del progetto è quello di migliorare lo stato di salute della popolazione namibiana, attraverso la riduzione della diffusione del virus HIV nella regione di Omusati e la riduzione ed il controllo della TBC nella regione di Erongo.
In SIERRA LEONE è stato avviato il progetto “Sana Maternità a Makeni” grazie al contributo della rete di cooperazione decentrata della Regione Marche.
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AMERICA LATINA Nel continente latino-americano l’attività di CESTAS si è rafforzata particolarmente nel settore sociosanitario.
In CILE, paese dove CESTAS sta lavorando da 17 anni, il progetto “Employment Intermediary Centers for the Low-Income Women Householders Programme in Concepción and Santiago Provinces” tende a proteggere ed inserire le donne capofamiglia e i disoccupati nel mercato del lavoro. All’interno del Centro di Salute Comunitaria di Nonguèn nella regione del Bio-Bio anche quest’anno non sono mancati il contributo e il sostegno di CESTAS alle attività di assistenza sanitaria di base. Il Centro di Salute offre un completo e qualificato programma di ASB ad oltre 10.000 abitanti nelle periferie della città di Concepción. Nelle classifiche del Ministero della Salute cileno sulla qualità e la pertinenza delle prestazioni offerte il centro di Nonguèn appare al primo posto regionale. In ARGENTINA CESTAS ha concluso con grande soddisfazione un progetto che aveva come obiettivo il miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno infantile erogati nella provincia di Buenos Aires e l’avvio di un processo di aggiornamento scientifico del personale. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del Ministero di Salute locale. Il network è costituito da 10 Centri di Salute Materno - Perinatale, 5 di Buenos Aires e 5 della provincia. Risultati attesi: Miglioramento sensibile della qualità dei servizi sanitari in materia di salute maternoperinatale erogati nella provincia di Buenos Aires. Avvio del processo di aggiornamento scientifico del personale e incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari. Risultati raggiunti: Per quanto riguarda l’operatività e l’efficienza dei Centri, durante il progetto sono state consegnate ad ogni Centro le attrezzature informatiche e le dotazioni tecnologiche previste. I dieci Centri appartenenti alla Rete hanno pertanto gestito la raccolta, l’ interscambio e l’analisi dei dati epidemiologici. Per quanto riguarda il rilevamento epidemiologico è stato realizzato uno studio
CESTAS Bilancio Sociale 2006
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a partire da una mappatura dettagliata della situazione in ogni centro. A partire da questa indagine sono state realizzate le attività destinate a sistematizzare i registri, le forme di raccolta, la copia e il trasferimento delle banche dati. Per quanto riguarda l’implementazione del sistema di informazione, ogni Centro ha attivato e rafforzato l’uso del Sistema Informatico Perinatale (SIP), con carattere storico. Sono state ripristinate le basi di dati ricostruendo il lavoro che ogni istituzione aveva svolto durante gli anni. Il numero di eventi (parti) avvenuti in ogni centro e incorporati ad ognuna delle rispettive basi di dati, dà un totale di eventi inseriti pari a 108.188.
Questo lavoro ha permesso di generare dati indispensabili per la programmazione delle attività dei Programmi Operativi Annuali dei centri, al fine di migliorare gli indicatori epidemiologici. Considerare ogni centro come singola unità ha facilitato il lavoro d’analisi ed ha successivamente permesso di confrontare l’attività delle istituzioni a livello di rete. L’analisi epidemiologica è stata realizzata in tre distinti periodi, in modo da garantire la continuità temporale delle serie epidemiologiche. Per rafforzare e consolidare i sistemi di rilevamento epidemiologico all’interno della rete e per costruire strumenti utili alla ricerca ed alla gestione dei servizi perinatali, si è proceduto alla pubblicazione di “Informes Epidemiologicos de la Red”. La formazione è stata terminata interamente in tutte le sue parti, raggiungendo i risultati previsti in termini di ricerca, coordinamento e pubblicazioni. E’ stato realizzato il “Curso Superior de epidemiología e investigación clínica en salud reproductiva y perinatal”, iniziato nel primo trimestre del 2005 dopo gli accordi firmati con PEC/IECS (Programa de Efectividad Clínica de la Facultad de Medicina de la Universidad de Buenos Aires – Istituto de Efectividad Clínica y Sanitaria) e CEDES (Centro de Estudios de Estado y Sociedad) per le collaborazioni inerenti alla didattica. Il corso è nato dalla riflessione sulle rapide trasformazioni che hanno interessato il sistema sanitario e i servizi di salute perinatale (nuove tecnologie, diversificazione delle richieste degli utenti, etc.), e che rendono urgente il bisogno di maggior formazione e 17
aggiornamento del personale medico e paramedico. Il progetto enfatizza l’importanza di generare una massa critica volta al miglioramento della qualità dei servizi di salute perinatale nell’area metropolitana di Buenos Aires. Il consolidamento di questi processi è stato rafforzato attraverso l’incorporazione di conoscenze e strumenti metodologici da applicare alla ricerca epidemiologica, così come di altre metodologie. Sebbene non previsto espressamente dal progetto, il bisogno di migliorare le capacità d’analisi statistica dei dati epidemiologici da parte dell’equipe di progetto ha reso necessaria l’organizzazione del “Curso sobre el uso de EPI-INFO”. Il corso ha avuto come obiettivo quello di fornire le conoscenze indispensabili per l’utilizzo del programma EPI-INFO: elaborazione di formulari e progetti di data-base, utilizzo del modulo di analisi per l’import-export di data base, realizzazione di statistiche, controllo sui dati mancanti, ridondanti o falsi, risoluzione di problemi di manipolazione di differenti data base, ricategorizzazione di variabili e gestione generale dei dati. Sempre in Argentina, CESTAS gestisce un programma di sostegno alle attività di formazione e di intermediazione lavorativa della popolazione femminile più emarginata e povera nella ciudad, conurbano e nella provincia di Buenos Aires. Nel corso dell’anno è stato attivato il meccanismo di formazione e di inserimento lavorativo nelle tre località previste dal progetto e realizzato il programma di intermediazione lavorativa. Il totale delle donne che hanno completato i corsi di formazione durante il secondo anno progettuale sono complessivamente 219, per un totale di 4708,5 ore di formazione offerte nei tre Clubes. Inoltre, il progetto ha visto l’attivazione del Fondo de Autoempleo, una linea specifica che permette alle donne che desiderano intraprendere una attività in proprio di ricevere una piccola somma finanziaria.
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Nell’area che include PERÙ, BOLIVIA ed ECUADOR, CESTAS realizza un progetto che si propone l’obiettivo di incrementare il livello di cooperazione tecnica tra i ministeri della salute di Perù, Bolivia ed Ecuador e il miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale erogati nei paesi interessati. L’intervento si realizza attraverso i ministeri della salute dei tre paesi che insieme a CESTAS hanno costituito un comitato di direzione del progetto. Sono 10 i centri coinvolti nella rete e ne beneficiano oltre 135.000 persone. A conclusione del secondo anno di attività la rete di Centri di Salute Materno Perinatale ha realizzato le attività formative e comunitarie previste dal piano operativo.
Inoltre, in BOLIVIA il Ministero degli Affari Esteri ha approvato il “Progetto di risanamento Agro-Forestale nel bacino del fiume Salo (Municipalità di Tupiza)”. Obiettivo generale del progetto è quello di contribuire al miglioramento del livello di vita degli abitanti della zona corrispondente al bacino del fiume Salo, appoggiando lo sviluppo socio-economico delle comunità residenti, migliorando l’accesso, l’utilizzo e garantendo la rinnovabilità delle risorse del territorio.
In America Centrale CESTAS NICARAGUA e GUATEMALA.
è
presente
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In NICARAGUA è stato avviato il progetto approvato dal Ministero degli Affari Esteri: “Programma di Sviluppo Integrato nel quartiere di Sutiva (Municipalità di Leon)”. Obiettivo del progetto è il miglioramento della qualità dei servizi sanitari erogati alla popolazione attraverso il Centro di Salute di Sutiava e le condizioni igienico-sanitarie e ambientali della comunità.
In GUATEMALA CESTAS mantiene la collaborazione con la Fondazione presieduta dal Premio Nobel Rigoberta Menchù Tum.
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MEDITERRANEO
In PALESTINA si è concluso il progetto “Training and development of artistic traditional handcraft at the Ceramic School in Hebron”– co-finanziato dalla DGCS (Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo MAE) – della durata di due anni volto a creare un centro di formazione per ceramisti nell’area di Hebron. Risultati attesi Potenziare e migliorare l’offerta formativa nel settore artistico e artigianale nella zona di Hebron, supportando, in particolare, la scuola ceramica della città Aumentare le opportunità occupazionali nel settore dell’artigianato nella zona di Hebron Incrementare la possibilità di occupazione femminile nel settore. Risultati raggiunti La realizzazione del progetto ha subito pesantemente il difficile contesto politico dei Territori Palestinesi. Il risultato atteso è stato pienamente raggiunto con la costruzione ex-novo dell’edificio della scuola di ceramica di Hebron; la nuova scuola ha una superficie doppia rispetto alla vecchia (350 mq circa), con ampio spazio per le aule didattiche e per i laboratori. La scuola è stata attrezzata con i nuovi macchinari (forni, presse, impastatrici, eccetera) ed i materiali acquistati in Italia secondo le esigenze didattiche espresse dalla dirigenza e dai docenti. In questo modo la scuola potrà offrire ai propri studenti non solo uno spazio funzionale per lo studio delle tecniche ceramiche costruito secondo gli standard internazionali per la sicurezza, ma anche l’utilizzo di attrezzature professionali che permettano l’acquisizione di competenze immediatamente spendibili sul mercato del lavoro. Anche la qualità degli insegnamenti che saranno offerti agli studenti è stata
CESTAS Bilancio Sociale 2006
migliorata con due borse di studio per l’approfondimento e l’aggiornamento rivolte ai docenti della scuola e svoltesi in Italia. Il perdurare della situazione di crisi del settore dell’artigianato collegato al perdurare del conflitto israelo-palestinese ed agli ostacoli alla mobilità all’interno della stessa città di Hebron hanno reso impossibile un lavoro di promozione della produzione e della vendita dei prodotti. Ciononostante attraverso la ricerca condotta sul territorio a cavallo fra il 2004 ed il 2005 è disponibile la mappatura aggiornata delle imprese e dei laboratori operanti nell’area ed interessati ad interagire con l’istituzione scolastica. Le attività formative hanno interessato soltanto i docenti della Ceramics school di Hebron e non gli allievi a causa delle fortissime restrizioni alla mobilità imposte dal governo israeliano dall’inizio della seconda Intifada, del crollo del turismo e del peggioramento generale della situazione nei Territori dell’Autorità Palestinese che hanno indotto CESTAS a concentrare l’attenzione sul training on trainers con l’organizzazione di due sessioni formative in Italia per tre docenti palestinesi.
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4.2 Dipartimento Europa - Educazione allo Sviluppo sviluppo che mirano al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, partendo dall’analisi congiunta con i partner del sud e alla diffusione dei risultati di azioni specifiche e progetti realizzati nei PVS.
CESTAS ha rafforzato la sua presenza in Italia anche attraverso progetti di Educazione allo Sviluppo aventi lo scopo di accrescere la consapevolezza nelle relazioni tra Nord e Sud del mondo.
Nell’ambito dell’Educazione allo Sviluppo si è concluso il progetto, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, dal titolo “Salute globale – Sistemi sanitari locali e cooperazione sanitaria decentrata”. L'iniziativa contribuisce alla promozione della cooperazione sanitaria decentrata nei Paesi in Via di Sviluppo, attraverso una serie di attività di informazione e formazione nel Nord d’Italia mirate alla diffusione delle conoscenze specifiche relative al settore e attraverso la creazione di un database di professionalità disponibili ad essere coinvolte in iniziative di cooperazione sanitaria e di promozione della salute nei Paesi in Via di Sviluppo (a tale proposito, nel secondo semestre 2005, è stata stipulata una convenzione con l’Azienda USL di Bologna). Nell’ambito di questo progetto è stata attivata una convenzione con la Facoltà di Medicina dell’Università di Bologna per la realizzazione di seminari formativi. Inoltre è stata svolta attività di documentazione per la confezione del sito web sulla Salute Globale www.cestas.org/salute_globale Il progetto “Obiettivi del Millennio e cooperazione decentrata” trae origine dalla volontà delle Ong italiane di partecipare attivamente alle iniziative che si sono svolte negli ultimi mesi del 2005 e nel corso del 2006. Obiettivi generali del progetto Migliorare la conoscenza degli Obiettivi del Millennio tra gli attori pubblici e privati impegnati sui temi dello sviluppo; Sensibilizzare la società civile, gli enti finanziatori, le istituzioni e gli operatori del settore rispetto alle potenzialità delle iniziative di cooperazione decentrata come strumento per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio; Potenziare quantitativamente e qualitativamente la rete degli attori implicati nel dibattito sugli obiettivi del millennio. Obiettivo specifico Contribuire all’identificazione di buone prassi nelle pratiche di cooperazione allo
CESTAS Bilancio Sociale 2006
Beneficiari Sono circa 9000 tra beneficiari diretti e indiretti del progetto: partecipanti di seminari, eventi artistici, campagne di diffusione del percorso didattico offerto, persone raggiunte dalla diffusione della newsletter, organismi, reti, associazioni e istituzioni attive nella solidarietà internazionale e operatori attivi nella cooperazione decentrata.
Un altro importante progetto in cui CESTAS si è impegnato è quello su “Diritti di proprietà intellettuale e diritto allo sviluppo”: una campagna di sensibilizzazione sugli effetti della tutela della proprietà intellettuale sui processi di sviluppo. Tale progetto mira ad una maggiore promozione e valorizzazione della conservazione della biodiversità e dei saperi tradizionali locali dei paesi del Sud. Le attività prevedono la collaborazione di associazioni italiane e francesi al fine di mobilitare la società civile delle aree italiane e francesi coinvolte dal progetto a favore di un ruolo positivo e sostenibile dei regimi di protezione dei diritti di proprietà intellettuale negli squilibri Nord-Sud e nei processi di sviluppo dei Paesi in Via di Sviluppo.
Il progetto “Cooperazione? Sì grazie. Nuovi scenari dello sviluppo tra commercio e cooperazione”, intende favorire il rilancio di una nuova e più forte cooperazione ed aprire nuove strade alla solidarietà in nome della pace e del dialogo fra i popoli attraverso una campagna nazionale di sensibilizzazione e di informazione in grado di rilanciare il senso della cooperazione nell’ambito dei rapporti internazionali. Prevede come beneficiari diretti le associazioni giovanili, gli studenti, i neolaureati e i professori universitari, gli operatori dell’informazione, le agenzie di stampa e di riviste specializzate in questioni geopolitiche, gli imprenditori e le associazioni imprenditoriali, i politici e i funzionari a livello nazionale e locale impegnati in azioni che riguardano la cooperazione allo sviluppo. Capofila del progetto è il COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non Governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), di 20
cui CESTAS è parte, che, in qualità di coordinatore di 36 Ong italiane impegnate quotidianamente in iniziative di cooperazione internazionale, si propone con questa campagna di rilanciare un’ampia riflessione sulla cooperazione allo sviluppo, su una “cooperazione che vale”, che sia in grado di riacquisire un suo ruolo fondamentale, che è quello di promuovere uno sviluppo umano sostenibile, non inteso soltanto come crescita economica e finanziaria. Tale progetto ha avuto inizio nel giugno del 2006 e continuerà per tutto l’anno successivo.
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“Promoting support for global health”, è un progetto consortile di advocacy che vede coinvolti Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia e Belgio. Obiettivo del progetto è incrementare i contributi finanziari e tecnici dall’Europa affinché i Paesi in Via di Sviluppo possano compiere significativi passi verso il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio in tema di salute globale. Il network delle associazioni e delle Ong coinvolte lavora per influenzare i rispettivi governi di appartenenza affinché si avvicinano progressivamente a dare lo 0.7% del PIL alla cooperazione (www.globalhealthnetwork.eu).
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4.3 Dipartimento Formazione SEDE DI BOLOGNA Nel corso del 2004-2006 sono stati attivati oltre cinquanta convenzioni tra tirocini curriculari, tirocini formativi e di orientamento, convenzioni con Università italiane, Enti di Formazione, Enti Locali, Enti privati, Agenzie per l’Ambiente e l’Energia, A.S.L., Organizzazioni Internazionali, altre Ong e centri di ricerca. CESTAS ha inoltre rinnovato la convenzione con l’Università degli Studi di Bologna per accogliere tirocinanti in base alla nuova normativa. In questo modo siamo diventati per un numero rilevante di studenti sede di formazione, ricerca e tirocinio lavorativo sia presso la nostra sede sia nei Paesi in Via di Sviluppo dove si realizzano i progetti.
È datata 2002 l’attivazione, con un finanziamento del Ministero degli Affari Esteri, di un programma d’alta formazione per dirigenti dei Paesi in Via di Sviluppo ed Europei che CESTAS promuove insieme al Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna. Il Master, attualmente giunto alla sua IV edizione e denominato “Master Universitario di II livello in Politiche Sociali e Direzione Strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, è un’ulteriore conferma della nostra elevata capacità di coniugare gli scopi associativi con la necessaria capacità d’innovare gli strumenti di cooperazione allo sviluppo. Per l’A.A. 2005/2006 i partecipanti al Master sono stati 34, di cui 20 provenienti da Paesi in Via di Sviluppo e 14 da paesi dell’Unione Europea.
CESTAS è inoltre ente accreditato per la presentazione di progetti di Servizio Civile Nazionale Volontario. Il progetto attivato nel 2006 è stato “Formare un mondo responsabile” che ha visto coinvolti 10 volontari.
Nel 2006 CESTAS ha promosso e gestito la quinta edizione della Scuola di Specializzazione “Ideazione, gestione e valutazione dei programmi di cooperazione internazionale”. Al corso, della durata di 76 ore, hanno partecipato oltre 60 corsisti tra neo-laureati, laureandi e professionisti interessati ad un percorso di formazione all'interno del mondo della cooperazione non governativa. Obiettivo primario della scuola è stato quello di fornire un metodo di lavoro e degli strumenti per sviluppare competenze professionali nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo della cooperazione internazionale. La
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scuola ha inoltre offerto ad alcuni partecipanti la possibilità di svolgere stage formativi all’estero. SEDE DI JESI
Durante il 2006 CESTAS ha promosso nella sua sede di Jesi un ciclo di corsi di aggiornamento nell’ambito della cooperazione e dell’associazionismo riconosciuti dalla Provincia di Ancona. Tali corsi hanno come obiettivo primario quello di fornire un metodo di lavoro e gli strumenti per sviluppare una competenza professionale nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo dello sviluppo locale e territoriale. Sono rivolti a figure professionali che operano, o intendono operare, nel terzo settore come funzionari e dirigenti di organismi pubblici e privati, responsabili di associazioni e gruppi di volontariato, di centri studi e istituti di ricerca, di organizzazioni ed agenzie, nazionali ed internazionali, impegnate nella realizzazione di attività di progettazione di sviluppo locale.
La sede di Jesi ha gestito inoltre un progetto dal titolo: "Programma di sostegno all'occupazione femminile nella città di san nicolas de los arroyos - argentina" con il finanziamento della Regione Marche e il contributo degli Assessorati alle Pari Opportunità e alla Cooperazione allo Sviluppo del Comune di Ancona e della Banca Popolare di Ancona. Obiettivo del progetto Miglioramento delle condizioni di vita della popolazione femminile economicamente vulnerabile dell’area urbana di San Nicolas. Obiettivi specifici Migliorare la situazione occupazionale delle donne di San Nicolas partecipanti al programma rispetto a livello di reddito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro. Potenziare la rete di sostegno tecnico e socio-psicologico destinato alle donne capofamiglia ed economicamente vulnerabili di San Nicolas, in coordinamento con gli attori locali. Attività realizzate e risultati conseguiti Il risultato finale del progetto ha visto il coinvolgimento di 75 donne, le quali 22
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sono riuscite a valorizzare le proprie capacità lavorative e a rafforzare i legami sociali con altre donne nelle stesse condizioni. E’ stato registrato un alto grado di coinvolgimento delle partecipanti al progetto, con una percentuale di frequenza dell’80% a tutte le attività. Per ognuna delle beneficiarie è stato creato un archivio individuale contenente i dati personali, i risultati dei test, dei colloqui, i curricula e altri documenti e informazioni presentate. I risultati conseguiti sono stati: Consolidamento dei vincoli creatisi tra le donne durante la formazione. Appoggio alla ricerca attiva di un posto di lavoro con il sostegno dell’incaricata della Bolsa de Empleo. Assistenza alle beneficiarie nell’espletamento delle eventuali trafile burocratiche collegate al conseguimento di un impiego. Offerta di assistenza personalizzata alle beneficiarie che manifestano specifiche esigenze derivanti da situazioni di disagio familiare. Sono state progettate e attivate 7 iniziative di microimprenditoria (parrucchiere a domicilio, vendita diretta di abiti, programmi radio…) Il numero di donne che hanno trovato lavoro tramite la Bolsa de empleo è di 26 (sulle 37 che si sono registrate), mentre le imprese contattate a tutt’oggi sono state 57. E’ stato inoltre sviluppato un software specifico tendente ad ottimizzare la gestione dei dati e dei flussi di informazione collegati al funzionamento della Bolsa de empleo. Viene anche elaborato un indice trimestrale della domanda di manodopera nel comprensorio di San Nicolàs, pubblicato sulla pagina web della controparte locale CEIM (Centro de estudios e Investigación de la Mujer).
Durante l’intero corso del progetto è stata portata avanti un’intensa collaborazione con organizzazioni, istituzioni statali, accademiche, tecniche, sindacali ed Ong. Tali contatti hanno rappresentato un ideale proseguimento dell’intensa opera di collegamento con i diversi attori istituzionali realizzata all’avvio del programma.
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Di notevole importanza ed utilità ai fini dell’Osservatorio per l’occupazione é stata la realizzazione di una ricerca dal titolo “Demanda laboral femenina en la ciudad de San Nicolas. Un estudio de las solicitudes de empleo publicadas en el diario local”, trattata dall’antropologo Ariel Di Lorenzo.
Il Progetto “Sierra Leone- Sana Maternita’ a Makeni ” prevede la realizzazione di un programma di formazione per ostetriche, infermiere e levatrici tradizionali che lavorano presso la Holy Spirit Clinic di Makeni o collaborano con l’ospedale prestando servizio presso le altre strutture della città che si occupano di assistenza alle donne in gravidanza e ai bambini malnutriti, prima di tutto l’Ospedale governativo. Questo progetto, inoltre, intende potenziare la partecipazione e l’informazione delle comunità sui temi della salute materna attraverso le TBAs (Levatrici Tradizionali) che qui, come in tutta l’Africa, sono le prime referenti nei villaggi per le donne in gravidanza e che, quindi, sono un elemento fondamentale su cui operare per migliorare il livello complessivo di assistenza e per ridurre la mortalità materna. Obiettivo Generale: Migliorare le condizioni di salute materna ed infantile nell’area di Makeni. Obiettivi Specifici: Potenziare la rete sanitaria di base tramite la formazione e l’assistenza tecnica al personale sanitario locale. Potenziare le strutture comunitarie tramite la formazione e l’assistenza alle Levatrici Tradizionali e alle madri. Beneficiari diretti: Il personale sanitario, che lavora in collaborazione o presso strutture coinvolte nel progetto, con particolare riferimento agli operatori del settore materno. Nello specifico si tratta di 10 persone tra ostetriche, infermiere e medici. 100 levatrici tradizionali, che operano a Makeni e nei villaggi limitrofi. L'intera popolazione femminile in età fertile che fa capo ai suddetti Centri sanitari (popolazione stimata: 150.000). Beneficiari indiretti Tutta la popolazione (stima nel distretto di Bombali: 507.819 persone).
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Giustificazione dell’Intervento La scelta del progetto e della zona di intervento è stata effettuata su invito del responsabile della Holy Spirit Clinic di Makeni, il quale ha sollecitato CESTAS ad avviare il progetto nella regione settentrionale della Sierra Leone per varie ragioni tra le quali la scarsa presenza di Ong internazionali rispetto alla regione occidentale in cui si trova la capitale Freetown e la scarsa fiducia nelle strutture sanitarie da parte della popolazione. Questo progetto aspira ad aiutare le strutture sanitarie locali ad assumere un nuovo ruolo, fornendo ai suoi operatori in prima linea dei mezzi (soprattutto tecniche partecipative) necessari per lavorare con e attraverso le comunità locali. Questo progetto è stato ideato ed elaborato partendo dal principio che l’approccio di genere è una componente fondamentale ed essenziale della fase di identificazione e deve guidare la costruzione del programma in ogni sua parte, soprattutto considerando il settore e la tipologia di questo specifico intervento.
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CESTAS dal mese di maggio 2006 ha avviato una Campagna di sensibilizzazione dal titolo “Mamma Africa” per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salute materno infantile in Africa e per raccogliere fondi a sostegno dei nostri progetti in Malawi e in Sierra Leone. Il progetto della campagna si inserisce nella strategia operativa CESTAS che ha come obiettivo primario il miglioramento a lungo termine delle condizioni di salute della donna e in secondo luogo la creazione di un ponte tra le istituzioni sanitarie del Nord e del Sud del mondo. CESTAS vuole inoltre spingere le decisioni politiche verso una nuova cultura di cooperazione decentrata, coinvolgendo la società civile e le sue istituzioni e privilegiando una cultura di scambio di buone prassi. Tale campagna rientra nell’ambito di quelle previste a livello internazionale dalle Nazioni Unite sugli Obiettivi del Millennio, e in particolare si propone di sviluppare le problematiche correlate all’obiettivo n. 5 sul Miglioramento delle condizioni della salute materna.
Inoltre il Dipartimento Formazione della sede Marche ha organizzato un corso di progettazione, gestione e valutazione di programmi di sviluppo locale, dal titolo “Corso sul turismo responsabile” finanziato dal Fondo Sociale Europeo. I beneficiari di tale progetto sono stati 15 disoccupati o inoccupati.
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4.4 Comunicazione ed eventi CESTAS opera attraverso una rete di sostegno. Grazie all’appoggio di volontari e operatori che hanno fatto proprio l’impegno a sostenere i progetti dell’Associazione, sono state organizzate diverse attività sulle tematiche dello sviluppo, volte a diffondere i valori della condivisione, della solidarietà e del bene comune. CESTAS grazie ai sostenitori ha stretto partnership con realtà locali, istituzioni pubbliche e private al fine di realizzare eventi quali seminari, campagne, raccolta fondi per iniziative di sviluppo. Uno degli strumenti basilari di comunicazione maggiormente utilizzato è il sito web, autogestito, costantemente aggiornato e ricco di informazioni sull’Associazione. Tutte le attività svolte vengono pubblicizzate attraverso questo strumento, che oltre a fungere da agenda è ricco di links, documenti e altri materiali scaricabili relativi al mondo della cooperazione internazionale. Il sito web www.cestas.org è inteso come uno strumento interattivo, e vuole essere per gli interessati un valido canale che avvicini gli utenti al mondo della solidarietà.
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CESTAS ha inoltre organizzato varie conferenze e dibattiti ed ha prodotto materiale educativo come pubblicazioni, poster, slide e video. Attraverso tali strumenti gli studenti e tutti i fruitori delle nostre iniziative possono avere un oggettivo e più corretto approccio verso i problemi relativi ai Paesi in Via di Sviluppo, verso le migrazioni e la cooperazione decentrata tra istituzioni del Nord e del Sud del mondo. A partire dal 2004 è stata creata una corposa banca dati, con i nomi e gli indirizzi delle persone fisiche e giuridiche che hanno collaborato e partecipato alle attività CESTAS e che nel 2006 è stata perfezionata ed incrementata. La banca dati è destinataria della newsletter CESTAS, strumento che nell’anno 2006 ha arricchito notevolmente la comunicazione la visibilità dell’ente. Altra forma di comunicazione sperimentata per la prima volta da CESTAS nel 2004 e poi confermata negli anni successivi è stata la creazione di un’agenda solidale CESTAS. Tale pubblicazione mira a diffondere e comunicare le attività svolte in questi anni da CESTAS e raccogliere adesioni e sostegno per i progetti in corso.
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5. ANALISI ECONOMICA CESTAS gestisce fondi di dotazione che, insieme al valore creato dall’ente stesso, diventano ricchezza distribuita a favore dei beneficiari dei progetti e dei Paesi in cui esso opera. Nell’individuazione di tale distribuzione vengono considerati alcuni indici, calcolati sull’anno 2006 e confrontati con i risultati del bilancio d’esercizio 2005. Si registra un notevole incremento nell’anno 2006 della capacità di CESTAS di apportare valore aggiunto e di ridistribuirlo nelle attività istituzionali. 5.1 Indici di valutazione Il primo indice esprime l’economicità degli investimenti, che per CESTAS rappresenta il livello ottimale distributivo:
= VAGN (Valore aggiunto globale netto) TA (Totale Attivo)
anno 2006
362.920,00 1.182.096,00
anno 2005
=
= 0,3070 %
139.903,00 = 0,0163 % 8.573.091,00
Il secondo, l’indice ROI, indica la fruttuosità del capitale investito nell’attività istituzionale. L’indice ROI, detto opportunamente nel caso di enti no profit tasso di fruttuosità sociale, è dato da:
ROI: risultato di esercizio-ricavi straordinari+costi di servizi Investimenti istituzionali
anno 2006
=
825.424,00 = 0,6983 % 1.182.096,00
anno 2005
=
55.646,00 = 0,0065% 8.573.091,00
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5.2 Analisi strutturale o per margini Capitale Circolante Netto (CCN=[LI+LD+RD]-PC) Il Capitale Circolante Netto è dato dalla differenza fra le attività correnti (LI+LD+RD) e le passività a breve termine (PC): =[LI+LD+RD]-PC
Anno 2006= - 210.036,00
Anno 2005= 155.787,00 Solitamente per dare un giudizio positivo sulla struttura finanziaria è necessario che il capitale circolante netto sia abbondantemente positivo. Se è negativo significa che il soggetto analizzato sta finanziando con fonti a breve termine le attività immobilizzate, esponendosi così a rischi da natura finanziaria. Nel caso di CESTAS si nota un decremento notevole nel passaggio dal 2005 al 2006 che evidenzia un periodo di rischio finanziario. Margine di Tesoreria (MT=[LI+LD]-PC) Il Margine di Tesoreria è dato dalla differenza fra le attività liquide immediate e quelle differite (LI+LD) e le passività a breve termine (PC): =[LI+LD]-PC Anno 2006= - 210.036,00 Anno 2005= 155.787,00 Il Margine di Tesoreria dovrebbe essere positivo; se il margine è negativo ci si troverebbe in zona di rischio finanziario, perché, di fronte ad una richiesta di pagamento immediato dei debiti, non si avrebbero i mezzi monetari sufficienti per farvi fronte. Sotto questo aspetto CESTAS, che nell’anno precedente si era stabilizzato, registra invece per quest’anno un peggioramento che denota un forte momento di rischio finanziario. Questi indici sono da interpretare con la consapevolezza che la gestione di una Ong in termini finanziari cambia notevolmente dalla gestione di un’azienda e che la velocità con cui questi margini mutano di anno in anno sta nel fatto che tutta l’attività istituzionale è per la quasi totalità legata ai progetti in essere e ai finanziamenti di terzi. Stando a quanto sopra detto si può comunque affermare che nonostante una scarsa stabilità patrimoniale, il rapporto tra il capitale circolante e il margine di tesoreria è ottimale, indice di una gestione equilibrata e consapevole.
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ANALISI STRUTTURALE
1.600.000,00 1.400.000,00 1.200.000,00 1.000.000,00 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 0,00 -200.000,00 -400.000,00
CAPITALE CIRCOLANTE LORDO (CCL=LI+LD+RD)
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCN=[LI+LD+RD ] - PC)
MARGINE DI TESORERIA (MT=[LI+LD] - PC)
2006
1.119.405,00
-210.036,00
-210.036,00
2005
1.195.187,00
155.787,00
155.787,00
2004
1.420.586,00
-84.716,00
-84.716,00
2003
296.225
30.101
30.101
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5.3 Analisi degli indici di liquidità Indice di liquidità corrente o di disponibilità L'indice rappresenta il rapporto tra le attività correnti (Li+LD+RD), c.d. capitale circolante lordo, e le passività correnti e segnala la capacità dell'impresa di far fronte alle passività correnti con i mezzi immediatamente disponibili o liquidabili a breve termine:
(LI+LD+RD) PC
Anno 2006= 84,20% Anno 2005= 114,99% Indice secco di liquidità (ACID TEST RATIO - ATR) Rappresenta il rapporto tra le liquidità immediate e le liquidità differite (LI+LD) e le passività correnti. Rispetto all'indice precedente si differenzia per il fatto che non si tiene conto delle rimanenze: (LI+LD) PC Anno 2006= 84,20% Anno 2005= 114,99% L'indice è considerato corretto se supera il 100%. Viene considerato ragionevole un indice inferiore al 100%, purché non sia molto inferiore a tale valore. Considerando tale ultimo indice CESTAS ha registrato per l’anno in esame un lieve decremento.
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INDICI DI LIQUIDITA'
400,00%
374,83%
374,83%
350,00%
300,00%
250,00%
200,00% 2006 2005 2004
150,00% 114,99% 100,00%
2003
114,99%
111,31%
111,31%
94,37% 84,20%
84,20%
50,00%
0,00% INDICE DI LIQUIDITA' CORRENTE
INDICE SECCO DI LIQUIDITA'
2006
84,20%
84,20%
2005
114,99%
114,99%
2004
94,37%
94,37%
2003
111,31%
111,31%
2002
374,83%
374,83%
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2002
A proposito dei risultati derivanti dagli indici di liquidità, va fatta una considerazione rilevante: come già detto in questa fase di analisi, gli indici presentati vanno letti alla luce di ciò che è la particolare gestione di una Ong, che ha quale oggetto principale della attività la gestione di progetti finanziati. In particolar modo, nel caso di CESTAS, negli ultimi anni la maggior parte dei finanziamenti su progetti provengono dal Ministero degli Affari Esteri, e questi ha registrato negli ultimi tempi notevoli ritardi nell’erogazione di tranche su progetti già avviati, progetti che nonostante i tempi di erogazione delle tranche non sono stati mai interrotti, e per i quali CESTAS ha anticipato importanti capitali, a volte coprendo intere annualità di spesa, facendo ricorso ad istituti bancari. Pertanto gli indici di liquidità, così come il margine di tesoreria, oscillano fortemente di anno in anno, a seconda dell’erogazione dei finanziamenti e dei tempi di questi che non sempre vanno di pari passo con le esigenze di spese imposte dai progetti.
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5.4 Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico
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5.5 Riclassificazione della ricchezza del Conto Economico Il parametro del “valore aggiunto” misura la ricchezza prodotta dall'associazione nell'esercizio 2006, rapportato all’anno 2005, con riferimento agli interlocutori (stakeholder) che partecipano alla sua distribuzione. Il processo di calcolo riclassifica i dati del conto economico in modo da evidenziare la produzione e la successiva distribuzione del valore aggiunto agli stakeholder di riferimento. Nel processo di distribuzione si tiene conto anche dell'effettiva attribuzione del risultato di esercizio. Si noti che trattandosi di un’Organizzazione non governativa, quindi ente senza scopo di lucro, l’utile conseguito non viene ripartito, resta in capo all’associazione e pertanto reinvestito in attività istituzionali. Il valore aggiunto viene rappresentato in due distinti prospetti: • •
il prospetto di determinazione del Valore Aggiunto, individuato dalla contrapposizione dei ricavi e dei costi intermedi; il prospetto di riparto del Valore Aggiunto, ricomposto quale sommatoria delle remunerazioni percepite dagli interlocutori interni all’organizzazione e delle liberalità esterne.
I due prospetti sono bilancianti. La configurazione prescelta è quella del Valore Aggiunto Globale.
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PROSPETTO ANALITICO VALORE AGGIUNTO
2006
2005
1.152.758,00
279.475,00
27.554,00
70.569,00
1.180.312,00
350.044,00
Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi Totale produzione lorda Costi intermedi della produzione Consumi materie prime/sussid.
-
47.079,00
-
11.923,00
Costi x servizi
-
625.876,00
-
81.371,00
Costi x godimento beni di terzi
-
46.867,00
-
24.047,00
Oneri diversi di gestione
-
575,00
Totale consumi
-
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO
720.397,00
- 117.341,00
459.915,00
232.703,00
Componenti accessori e straordinari Saldo gestione accessoria
-
17.327,00
-
13.788,00
Saldo componenti straordinari
-
64.692,00
-
68.806,00
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ammortamenti
377.896,00 -
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
14.976,00
150.109,00 -
362.920,00
10.206,00 139.903,00
Remunerazione del personale
-
126.535,00
-
82.982,00
Imposte sul reddito d'esercizio
-
9.283,00
-
12.077,00
RISULTATO D'ESERCIZIO
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227.102,00
44.844,00
40
Prospetto riparto valore aggiunto
2006
Percentuale anno 2006
2005
percentuale anno 2005
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
377.896,00
Utile d'esercizio
227.102,00
60%
44.844,00
30%
Costo del lavoro
126.535,00
34%
82.982,00
55%
Imposte sul reddito d'esercizio 9.283,00
2%
12.077,00
8%
Ammortamenti
14.976,00
4%
10.206,00
7%
Totale
377.896,00
150.109,00
100%
150.109,00
100%
Certificazione di Bilancio Il Bilancio 2006, come ormai da prassi consolidata, è stato sottoposto ad opportuna revisione da un consulente esterno,e pertanto certificato dal Dott. Commercialista Grandi Luca, in data 31 maggio 2007, secondo i principi contabili e di revisione predisposti dal CNDCR.
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6. CONCLUSIONI CESTAS ha iniziato il 2006 perseguendo nel proprio piccolo gli obiettivi della campagna mondiale “No excuse 2015” contro la povertà e a favore della promozione dello sviluppo. Durante l’anno ci siamo impegnati nell’implementazione di tale campagna mondiale e nel portare avanti tutti i nostri progetti ed in particolare quelli di promozione della salute, che è il settore portante delle nostre iniziative di cooperazione internazionale. Abbiamo visto sensibilmente crescere sia il numero degli operatori (italiani e stranieri) formati dai nostri corsi di formazione professionale e Master Universitari, sia la rete delle strutture sanitarie che, migliorando i propri protocolli scientifici e organizzativi, offrono prestazioni sanitarie maggiormente appropriate alle esigenze di salute della popolazione locale. Il numero di persone che partecipano e beneficiano della nostra azione di promozione dello sviluppo sostenibile, nei paesi dove siamo presenti, sommate ai beneficiari indiretti supera il milione. La nostra presenza territoriale si è
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consolidata anche grazie all’apertura della sede in Abruzzo che sommandosi a quella marchigiana già operativa da un lustro, ci offre la possibilità di programmare le nostre campagne e programmi oltre il livello regionale dell’Emilia Romagna. Davanti a questi risultati ci poniamo come obiettivi per il 2007 le seguenti sfide: -
Avviare e completare la trasformazione del sistema organizzativo. Il principio di riferimento per la tappa di ingegneria strutturale sarà la “decentralizzazione con delega politica e gestionale”.
-
Attivare degli uffici regionali in America Latina ed in Africa.
-
Costruzione di nuove responsabilità funzionali per chi si occupa in Italia di Cooperazione allo Sviluppo e di Advocacy.
-
Attivazione d’investimenti profit in attività accessorie allo scopo associativo.
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RINGRAZIAMENTI Si ringrazia tutto lo staff CESTAS che ha collaborato al reperimento delle informazioni sulle attivitĂ istituzionali e sui progetti di cooperazione internazionale.
Coordinamento progetto Francesca Servidio Testi a cura di Rossella Roberto Foto Si ringrazia lo staff CESTAS, i cooperanti e gli studenti frequentanti i corsi CESTAS in Italia e nel mondo.
CONTATTI
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Sede Centrale Via Ranzani 13/5/F 40127 Bologna Tel.+39 051 255053 FAX 051 42 11 317 Formazione Emilia Romagna Via Ranzani 13/5/A 40127 Bologna Tel. +39 051 253001 Biblioteca Via Ranzani 19/D 40127 Bologna Sede Marche Viale della Vittoria 26 60035 Jesi (An) Tel.+39 0731 64299 Sede Abruzzo Via Marconi 109 65126 Pescara
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