Bilancio Sociale 2009

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CESTAS

2009

CAPACITÀ CONOSCENZA

COOPERAZIONE

Bilancio Sociale CESTAS


bilancio sociale cestas 2009 Progetto editoriale/Francesca Servidio, Uber A. Alberti Coordinamento di redazione/Francesca Servidio Grafica/Cristina Graziani, cri.graziani@gmail.com Foto/Archivio fotografico CESTAS Editing/Agenda www.agendanet.it Stampa/Tipografia SATE S.r.l, Ferrara Finito di stampare/luglio 2010 Si ringraziano tutti i collaboratori CESTAS in Italia e nel mondo che, a vario titolo e per settori di competenza, hanno contributo all’aggiornamento dei dati relativi ai progetti e alla raccolta del materiale fotografico. Scaricabile dal sito www.cestas.org


Bilancio Sociale CESTAS 2009


un altro mondo possibile Per l’appropriazione sociale della conoscenza Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito. Per non dimenticare l’irriverenza di Jose Saramago Lo slogan “Per l’appropriazione sociale della conoscenza” sintetizza l’azione che un’Organizzazione di cooperazione allo sviluppo come CESTAS deve e vuole perseguire per adempiere alla sua responsabilità sociale. E il bilancio sociale rappresenta, per il sesto anno consecutivo, lo strumento principe di accountability della nostra azione tecnica, sociale e politica. Il dossier 2009, redatto secondo i principi di trasparenza, accuratezza, attendibilità e verificabilità, è articolato in quattro capitoli: - Identità associativa e governance, dove sono descritti valori e principi che orientano attività associativa e assetto istituzionale; - Attività istituzionali, in cui si analizzano, con riferimento a ogni attività e settore d’intervento, i rapporti di CESTAS con i diversi territori; - Aspetti economici e finanziari, dove sono evidenziati le principali voci socio-economiche derivanti dalle attività nonché alcuni significativi indicatori; - Futuro, qualità e innovazione nella società della conoscenza, dove si valuta lo stato d’avanzamento del piano strategico 2009-2011 e si indicano gli obiettivi e gli impegni assunti per il prossimo biennio di gestione 2010-2011. Questa sesta edizione del bilancio sociale è stata curata, con il rigore e la professionalità che la contraddistinguono, dalla nostra responsabile Progetti, innovazione e qualità, Francesca Servidio. La diversità territoriale e settoriale dei nostri programmi di cooperazione allo sviluppo e di Alta

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formazione accademica ha costretto a uno sforzo di sintesi non sempre facile per rappresentare esaustivamente l’identità CESTAS. Identità che abbiamo costruito vivendo intensamente la relazione lavorativa, emotiva, politica, economica, culturale e sociale con i nostri quattrocento partner erranti1 presenti in 25 paesi del nostro amato pianeta. L’attenzione equilibrata nei confronti degli interessi legittimi, ancorché diversi, dei nostri interlocutori interni ed esterni, costituisce la base per organizzare, gestire e comunicare in modo idoneo le nostre attività. L’adesione ai principi dello sviluppo sostenibile ci ha guidato nel governo di efficienza ed efficacia economica, tecnica, sociale e ambientale delle nostre attività. Questa dimensione etica la possiamo rappresentare come la nostra “cultura organizzativa” i cui elementi sono costituiti dalla qualità e dall’intensità dei rapporti dell’organizzazione con se stessa e con il mondo esterno. Un approccio culturale e organizzativo insieme, che abbiamo definito nel bilancio sociale del trentennale, come il necessario “realismo cosmopolita della società civile globale2”. Non potendo abbandonare il principio dell’empirismo storico per l’analisi dei fenomeni sociali, la scelta dell’approccio realistico ci pone al riparo da derive idealistiche. Realismo cosmopolita significa dimostrare che lo sguardo locale e nazionale è deficitario nella ricerca della capacità d’azione perché rimane irretito in un circuito auto-confermativo e pessimista. Lo sguardo cosmopolita non è pessimista né ottimista, è “scettico e autocritico”.


Il mondo che affrontiamo ogni volta che iniziamo un’azione di trasformazione sociale non ci deve apparire oscurato dal pessimismo culturale e nemmeno illuminato dalla fede per modernità, globalizzazione, crescita, decrescita o altri credi religiosi. La caratteristica principale del nostro sguardo realista e cosmopolita è semplicemente essere un “altro sguardo possibile”. Il nucleo strategico e valoriale del “nostro sguardo possibile”, la nostra azione che passiamo a presentarvi nei capitoli che seguono, è la lotta contro le diseguaglianze e la ricerca di una transizione verso l’accesso universale al godimento dei diritti dell’uomo, promuovendo uno spirito di equità, giustizia sociale e solidarietà. Equità ed efficienza nella promozione e nell’esecuzione dei programmi di cooperazione allo sviluppo sono i nostri vincoli programmatici che vogliamo continuare a seguire. Nel condividere con voi il nostro lavoro e viaggio errante, stiamo cercando di aumentare il numero e la qualità degli interlocutori con i quali costruire mondi possibili per le generazioni presenti e future.

Buona lettura Uber A. Alberti Presidente CESTAS

L’erranza è un principio che vale in tutti i campi della vita. Ogni realtà è un arcipelago; vivere e lavorare si­gnifica errare da un’isola all’altra, ognuna delle quali diventa un po’ la nostra patria. La verità umana non è quella dell’assoluto, bensì quella della relazione. Ogni identità esiste nella relazione; è solo nel rapporto con l’altro che cresco, cambiando senza snaturarmi. Ogni storia rinvia ad un’altra e sfocia in un’altra. La sorgente del tuo Danubio è diversa da quella del Mississippi, di un piccolo ruscello, ma acquista il 1

suo senso nel ri­mando ad esse, nell’arricchimento che dà loro e che ne riceve. Ci sono molte radici; se una si proclama unica o esclusiva distrugge la vita, sia che si tratti di una radice piccola gelosamente chiusa nella sua particolarità, sia che si tratti di una grande e potente, come la civiltà universale reclamata dalla globalizzazione. Liberamente tratto da Édouard Glissant. 2 Vedi Ulrich Beck, Macht und Gegenmacht, Suhrkamp Verlag Frankfurt am Main, 2002.

3.


Nota Metodologica Il bilancio sociale, giunto alla sesta edizione, è frutto di un processo continuo di riflessione dell’associazione sulla propria identità. È un percorso volto al proprio miglioramento e rappresenta lo strumento principale

di comunicazione, trasparenza e rendicontazione sociale

verso tutti gli attori con cui l’associazione collabora. Questo bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2009 (1 gennaio - 31 dicembre 2009) e, al fine di fornire al lettore una visione più ampia del percorso storico dell’associazione, talvolta fa riferimento ad alcuni dati significativi degli esercizi degli anni precedenti. Il bilancio sociale è stato stampato nel mese di luglio 2010 in 400 copie, su carta riciclata certificata. Le copie della pubblicazione sono state inviate

ai principali stakeholder dell’associazione, alle sedi decentrate CESTAS nel mondo

e sono state distribuite in occasione dei diversi eventi organizzati durante l’anno. Inoltre sono state diffuse attraverso la newsletter CESTAS a più di 3000 contatti. La versione completa del bilancio sociale è disponibile in formato pdf sul sito www.cestas.org.

I riferimenti metodologici internazionali che hanno guidato la redazione di questa edizione del bilancio sociale sono le “Linee Guida per il Reporting di Sostenibilità” elaborate nell’ottobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI3). A livello nazionale si è fatto riferimento: - ai “Principi di redazione del bilancio sociale” elaborati, per l’Italia, dal gruppo di studio per il bilancio sociale (GBS) nel 2001; - al “Social Statement”, progetto CSR-SC del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, 2002; - alle “Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit” realizzate dall’ Agenzia per le Onlus in collaborazione con ALTIS, febbraio 2010. CESTAS in qualità di ONG riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri è tenuta al rispetto della legge 49/1987.

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I principi a cui il bilancio sociale si ispira sono: - chiarezza e veridicità: le informazioni sono espresse in modo chiaro, comprensibile e veritiero indicando gli aspetti sia positivi che negativi della gestione; - coerenza: le informazioni sono idonee a far comprendere ai lettori le connessioni tra la missione dichiarata, gli obiettivi strategici, le attività svolte e i risultati raggiunti; - completezza e rilevanza: le informazioni raccolte consentono agli stakeholder di valutare i risultati sociali, economici ed ambientali dell’organizzazione e di influenzarne eventuali valutazioni e le decisioni; - inclusione: coinvolge gli stakeholder per assicurare che il processo e il contenuto del bilancio sociale rispondano alle loro ragionevoli aspettative ed esigenze; - periodicità: la rendicontazione sociale è annuale; - trasparenza: rendere chiaro il procedimento logico di rilevazione e classificazione delle informazioni.


Indice Lettera del Presidente ............................................................................................................................................................................ 2 Nota metodologica ............................................................................................................................................................................... 4 Chi siamo ................................................................................................................................................................................................ 6 carta di identità : riconoscimenti e accreditamenti mission vision codice etico reti CESTAS Modello di Governance ........................................................................................................................................................................ 9 Risorse umane ...................................................................................................................................................................................... 10 personale CESTAS in Italia anno 2009 profilo del personale turnover del personale dal 2006 al 2009 il personale CESTAS all’estero tirocinanti e volontari del servizio civile profilo dei tirocinanti e dei Volontari Mappa degli stakeholders .................................................................................................................................................................. 15 Mappa dei progetti .............................................................................................................................................................................. 16 gli obiettivi del millennio Progetti formazione .............................................................................................................................................................................. 18 Progetti cooperazione allo sviluppo .................................................................................................................................................. 24 America Latina Africa Mediterraneo Campagne ........................................................................................................................................................................................... 46 educazione allo sviluppo advocacy Aspetti economici e finanziari ............................................................................................................................................................ 58 distribuzione dei costi fonti di finanziamento per le attività istituzionali indici di performance in relazione alla raccolta fondi Stato Patrimoniale 2009 Conto economico Rendiconto Gestionale 2009 Pensando al futuro: il 2010 .................................................................................................................................................................. 68 Contatti .................................................................................................................................................................................................. 71


Chi siamo CESTAS (Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie) è un Organismo Non Governativo nato il 30 marzo 1979 a Bologna. L’associazione ha lo scopo di promuovere l’appropriazione sociale della conoscenza, lo studio, le iniziative di cooperazione per uno sviluppo equo, sostenibile, fondando le sue motivazioni sui valori della partecipazione sociale, della solidarietà umana, delle pari opportunità e della difesa dei diritti umani. Realizza iniziative di cooperazione internazionale allo sviluppo, di formazione, di educazione allo sviluppo, di sensibilizzazione e di advocacy in collaborazione con altre Associazioni italiane ed internazionali, Enti Locali, istituti di ricerca, Università ed imprese socialmente responsabili presenti nei territori d’intervento.

CARTA DI IDENTITÀ riconoscimenti e accreditamenti CESTAS è una organizzazione senza fini di lucro1, apartitica e contraria ad ogni forma di discriminazione2. È riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri per la gestione di progetti di cooperazione internazionale3. È riconosciuta come Ente di promozione sociale4 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e per le attività di educazione allo sviluppo5. È Ente di Formazione accreditato in Italia e nei Paesi in Via di Sviluppo6. CESTAS è tra i soci fondatori del COONGER (Coordinamento delle ONG dell’Emilia-Romagna) e, a livello nazionale, è fondatore del COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo) e fa parte dell’Associazione Italiana delle ONG. In ottemperanza agli artt. 14, 36 e 39 del Codice Civile. CESTAS è iscritto al Registro delle Associazioni e degli Enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità. 3 Il CESTAS ha ottenuto l’idoneità ad operare nel settore della Cooperazione con i PVS ai sensi dell’Art. 37 della Legge 38/79 con D.M. n. 1987/128/1906/1D del 20/02/87. Tale riconoscimento è confermato ai sensi dell’art. 28, comma 3 della legge 49/87, con D.M. n. 1988/128/4168/4D del 14/09/88. 1 2

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Nel 2005 CESTAS ha fondato, insieme ad altre ONG dei Paesi in Via di Sviluppo, il Consorzio OKO International composto da Organizzazioni per la Cooperazione allo Sviluppo; è membro della Rete Europea di Azione per la Salute Globale, degli Stati Generali della Cooperazione Italiana, della Rete di Economia Solidale nella Regione Marche. Coordina la Consulta per la Pace del Comune di Jesi, è membro del Coordinamento Regionale della Pace (Regione Marche) e, nell’ottobre 2007, ha promosso, insieme ad altre otto istituzioni latinoamericane, la costituzione della “Red Internacional de Investigación y Formaciónen Salud Perinatal (Retinsap)”. Nel 2005 è stata aperta la Biblioteca Ecosostenibile CESTAS, accreditata quale biblioteca pubblica. Nel 2006 nasce la collana editoriale “Maia - Studi di Genere Salute e Sviluppo Locale”: collana nata grazie al Centro di Documentazione sul Genere e lo Sviluppo Locale in collaborazione con la casa editrice “L’Orecchio di Van Gogh”. Nel settembre 2009 CESTAS è diventato socio dell’Istituto della Donazione grazie al proprio impegno nella gestione trasparente dei fondi.

CESTAS è infine accreditato: - presso l’albo del Servizio Civile Nazionale; - come Ente per la formazione continua presso il Ministero dell’Istruzione (MIUR); - come Ente per la formazione continua e la formazione presso la Regione Marche; - come associazione operante per la pace, i diritti umani, la cooperazione e la solidarietà internazionale presso la Regione Marche; - come membro del Tavolo della Pace della Provincia di Bologna.

Iscritto come associazione di Promozione Sociale presso il Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. 5 L’associazione ha ottenuto l’autorizzazione a svolgere attività di Educazione allo Sviluppo con D.M. n.1988/128/4168/4D del 14/09/88. 6 L’associazione ha ottenuto l’autorizzazione a svolgere attività di formazione in loco di cittadini dei Paesi in Via di Sviluppo con D.M. n. 1988/128/4168/4D del 14/09/88. 4


MISSION CESTAS opera per la promozione dei valori della solidarietà e della difesa dei diritti dell’uomo, partendo dalla convinzione che lo sviluppo, su scala locale e globale, non derivi solamente dalla crescita economica ma, soprattutto, dalla crescita delle risorse umane. CESTAS crede nella promozione di una solidarietà partecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, affinché sia possibile innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra il Nord e il Sud del mondo. Guidato da questa missione e da questa visione del mondo, CESTAS porta avanti progetti di cooperazione allo sviluppo, percorsi di formazione, campagne di educazione allo sviluppo, advocacy e solidarietà.

Nello specifico promuove: - progetti e programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo in favore delle popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo avvalendosi di esperti, cooperanti e volontari; - programmi d’informazione, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di servizio civile nazionale o internazionale, sui temi dello sviluppo, della solidarietà e della pace;

- iniziative e corsi di formazione professionale e di aggiornamento in Italia e all’estero per la promozione dello sviluppo sostenibile; - l’equità nelle relazioni di genere come fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo che preveda azioni per combattere ogni forma di discriminazione. Particolare interesse è rivolto alla difesa dei diritti di bambini, bambine ed adolescenti (art. 13 Trattato di Amsterdam); - ricerche e studi sui temi di salute, gender e sviluppo del territorio anche in collaborazione con centri di ricerca universitari; - network a livello nazionale ed internazionale per la promozione del dibattito sulle politiche di sviluppo dei popoli, sul contrasto alla povertà e la difesa dei diritti umani; - rapporti di collaborazione e cooperazione con Enti locali, Università, centri di ricerca, aziende sanitarie, imprese, fondazioni, agenzie di sviluppo, Regioni, Ministeri presenti nel territorio nazionale o all’estero per la realizzazione delle azioni, progetti, programmi associativi; - innovazione e diffusione di tecnologie appropriate inerenti gli scopi istituzionali. È attivo in 25 paesi nel mondo per il libero accesso alle cure sanitarie di base, la salvaguardia dell’ambiente, l’uguaglianza di genere, l’empowerment femminile e lo sviluppo partecipativo unito al buon governo.

VISION CESTAS si impegna per la creazione di un

partenariato globale tra Nord e Sud del mondo per la riduzione degli squilibri, caratterizzato dalla inclusività e dalla creazione di capitale sociale. CESTAS crede nella

cooperazione internazionale

quale strumento per la creazione di ponti tra i diversi gruppi e attori sociali, tra il locale e il globale, tra donne e uomini, per lo sviluppo di una cultura di solidarietà e di equità tra i popoli.

7.


CODICE ETICO CESTAS aderisce ai principi e alle regole di comportamento sancite dalla Carta delle Donazioni, che rappresenta il primo codice etico italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle organizzazioni non profit. Il 18 settembre 2009 è stato assegnato a CESTAS il marchio “Donare con fiducia” che l’Istituto Italiano della Donazione rilascia alle associazioni non profit che si segnalano per l’eccellenza della gestione dei fondi. Questo riconoscimento garantisce trasparenza e correttezza delle attività di raccolta e utilizzo delle risorse economiche. Il codice etico è un atto volontario, volto a regolare eticamente e a modificare nel tempo il modo di costruire le proprie relazioni interne ed esterne. CESTAS mira a sviluppare un rapporto fiduciario con tutte quelle categorie, definite stakeholder o attori sociali, con le quali entra in contatto nello svolgimento delle proprie attività e che partecipano

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a diverso titolo, in quanto individui, gruppi associativi, enti pubblici, privati o istituzioni in generale, alla realizzazione della propria mission. Il codice etico di CESTAS individua al suo interno l’elenco dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’associazione verso i diversi stakeholder. Il codice etico è interamente scaricabile dal sito internet www.cestas.org

RETI CESTAS https://twitter.com/cestas Diventa amico di CESTAS su facebook! http://retecestas.ning.com http://redperinatalamba.cisap.com.ar http://www.clubesdeempleo.org http://redmaternoperinatal.org http://www.actionforglobalhealth.eu http://www.cestas.cl http://www.cestasformazione.org


Modello di Governance L’assetto organizzativo di CESTAS, con le relative responsabilità e incarichi, è strutturato in forma gerarchica e funzionale, correlato da meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni, al fine di creare e potenziare la sinergia delle forze che compongono l’associazione. CESTAS ha adottato un manuale interno di riferimento che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e procedure di lavoro standardizzate.

Deliberano sul bilancio preventivo e consuntivo annuali o pluriennali ed inoltre sulle misure finanziarie annuali.

CESTAS è composto, come previsto dal Codice Civile italiano e riportato nell’art. 6 dello Statuto, dai seguenti organi istituzionali: l’Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Presidente.

Tutta l’organizzazione opera seguendo il Piano Strategico Triennale (PST), approvato dall’Assemblea dei soci, e il Piano Operativo Annuale (POA), approvato dal CdA.

I soci vengono convocati in assemblea almeno una volta all’anno e hanno diritto di nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori.

Il Presidente dirige l’organizzazione e la rappresenta legalmente.

Il Consiglio di Amministrazione ha la gestione ordinaria e straordinaria dell’associazione, nomina il Presidente e approva i bilanci. Inoltre valuta annualmente la relazione di attività presentata dal Presidente nonché definisce ed approva la programmazione annuale d’attività di CESTAS presentata dallo stesso Presidente.

Il Collegio dei Revisori ha funzione di controllo amministrativo, contabile e finanziario.

Assemblea Soci

Consiglio di Amministrazione

Assistente di Direzione

DIPARTIMENTO ADVOCACY, COMUNICAZIONE, SISTEMATIZZAZIONE

DIPARTIMENTO INNOVAZIONE, PROGETTAZIONE E SVILUPPO

DIPARTIMENTO COOPERAZIONE DECENTRATA E TERRITORIO

PRESIDENZA

DIPARTIMENTO FORMAZIONE

Amministrazione

UFFICIO AMERICA LATINA

UFFICIO MEDITERRANEO

UFFICIO AFRICA

9.


Risorse Umane Motivazione e impegno professionale sono gli elementi fondamentali nel lavoro presso CESTAS. Per valorizzare le risorse umane, l’associazione attua una politica del personale orientata a garantire la stabilizzazione professionale e la sicurezza, nel rispetto dei diritti del lavoratore. La dimostrazione è nel numero di contratti di lavoro dipendente, che nella grande maggioranza sono a tempo indeterminato. Il 2009 è stato infatti l’anno in cui si è registrato un aumento delle risorse full time all’interno della struttura organizzativa, con l’obiettivo di potenziare la gestione dei progetti. Dai grafici si evidenzia inoltre: - la giovane età del personale CESTAS: l’età media è tra i 30 e i 40 anni; - la prevalenza femminile: su 32 lavoratori, 26 sono donne; - l’alto livello di qualificazione professionale e accademico: la quasi totalità del personale ha una laurea e una specializzazione post-laurea. Nel calcolo relativo al personale non sono considerati volontari, tirocinanti e stagisti, data la natura volontaria della loro collaborazione. Analogamente, non sono presi in considerazione i lavoratori all’estero, essendo in carico a diversi contratti istituzionali.

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Il contratto applicato ai dipendenti in Italia fa riferimento al Contratto collettivo nazionale del settore terziario.

Personale CESTAS in Italia anno 2009 10 8 6 4 2 0

full time

part time

Dipendenti tempo determinato: 9

full time

part time

Dipendenti tempo indeterminato: 12

co. pro.

consulenti


Profilo del personale Dipendenti

COLLABORATORI

CONSULENTI

TOTALE

ETA’ <30 31-40 41-50 <50

7 11 2 1

2 2 2 -

5 -

9 18 4 1

TOTALE

21

6

5

32

GENERE M F

1 20

1 5

4 1

6 26

TOTALE

21

6

5

32

TITOLO di STUDIO diploma laurea

1 20

1 5

5

2 30

TOTALE

21

6

5

32

11.


Turnover del personale dal 2006 al 2009

.12

2006

Variazione

2007

Variazione

2008

Variazione

2009

Dipendenti

7

5

12

4

16

5

21

COLLABORATORI

10

0

10

-5

5

1

6

CONSULENTI

2

0

2

3

5

0

5

TOTALE

21

5

24

2

26

6

32


Il personale CESTAS all’estero Il personale CESTAS all’estero è responsabile della realizzazione dei progetti in loco in collaborazione con il personale e i partner locali. Tra i 22 responsabili di progetti, la maggioranza è però costituita da professionisti locali: una dimostrazione della centralità che l’associazione attribuisce al personale locale in qualità di promotore dello sviluppo in ogni fase del progetto, dall’identificazione del bisogno alla realizzazione e alla sua sostenibilità. Dipendenti ETA’ <30 31-50 <50

2 6 1

GENERE M F

4 5

TITOLO di STUDIO diploma laurea

9

Personale CESTAS all’estero - anno 2009 RESPONSABILE d i PRO G ETTO PAESE

ESPATRIATO

LOCALE

TOTALE

Argentina Bolivia Cile Ecuador Malawi Mozambico Namibia Nicaragua Libano Etiopia

0

3

3

1

1

2

1

3

4

1

0

1

1

1

2

1

1

2

2

2

4

1

1

2

1

0

1

0

1

1

TOTALE

9

13

22

13.


Tirocinanti e volontari del servizio civile Una risorsa preziosa per CESTAS sono i giovani che ogni anno accompagnano il lavoro dell’associazione con dedizione e impegno. Dall’adesione a iniziative formative e di sensibilizzazione, alla collaborazione volontaria legata a tirocini, stage e servizio civile, la collaborazione tra giovani e CESTAS è sempre stata una costante dell’associazione. L’ottica è quella di uno scambio reciproco di tempo, esperienze e competenze, che per i giovani rappresenta inoltre un’opportunità concreta di inserirsi presso le strutture CESTAS e fare conoscenza diretta del mondo del lavoro, attraverso un processo formativo e professionalizzante nell’ambito della cooperazione allo sviluppo. La più preziosa tra le forme di

collaborazione temporanea è la partecipazione dei volontari in servizio civile.

La durata annuale, la specificità del progetto e la regolarità dell’incarico permettono infatti una conoscenza profonda della struttura della associazione, delle sue attività e degli attori con cui CESTAS è in rete. I volontari del servizio civile hanno così modo di apportare un più efficace e positivo contributo per il miglioramento del lavoro della associazione.

PROFILO DEI TIROCINANTI E DEI VOLONTARI TIROCINANTI STAGE

SERVIZIO CIVILE

ETA’ <30 31-50

3 2

7 -

GENERE M F

5

3 4

TITOLO di STUDIO diploma laurea

5

7

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Nel 2009, in particolare, i volontari sono stati coinvolti nel progetto “Formare un mondo responsabile”, finalizzato a sensibilizzare la popolazione emiliano-romagnola sui temi della cooperazione e del dialogo interculturale, attraverso la promozione di percorsi formativi e di attività di advocacy verso la società civile e le istituzioni. Nel programma annuale di iniziative del progetto, i volontari hanno partecipato a sessioni formative sui temi

della cooperazione allo sviluppo, della cooperazione decentrata, delle tecniche progettuali, dell’educazione allo sviluppo e dell’interazione culturale. Inoltre, in stretta collaborazione con lo staff dei diversi uffici CESTAS, i volontari sono stati coinvolti in attività di advocacy verso attori locali, nazionali e internazionali, nell’organizzazione di eventi e nella gestione dei corsi di formazione.

VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE

2006

2007

2008

2009

10

10

8

7


Mappa degli stakeholder

MINISTERI

ENTI LOCALI MONDO DELLA SCUOLA

GOVERNI LOCALI

AGENZIE NAZIONI UNITE

UNIONE EUROPEA UNIVERSITÀ

STUDENTI

DONATORI PRIVATI COLLABORATORI INTERNI

FONDAZIONI SOCI

PARTNER LOCALI ASSOCIAZIONI

CITTADINI RISORSE UMANE AZIENDE

COORDINAMENTO

BENEFICIARI

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

VOLONTARI MEDIA

COMUNITÀ LOCALI

ONG

SOCIETÀ CIVILE CONSORZI

NETWORK

15.


Mappa dei progetti CESTAS è presente in 25 paesi con 54 progetti

GLI 8 OBIETTIVI DEL MILLENNIO 1. Eliminare la povertà estrema e la fame

2. Raggiungere l’istruzione primaria universale

3. Promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne 4. Diminuire la mortalità infantile

5. Migliorare la salute materna

6. Combattere l’Hiv/Aids, la malaria e le altre malattie 7. Assicurare la sostenibilità ambientale

8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo

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Nicaragua 4 progetti

Ecuador 1 progetto

Perù 1 progetto Bolivia 1 progetto Cile 2 progetti

Argentina 7 progetti


Etiopia 1 progetto

Sierra Leone 2 progetti Malawi 3 progetti

Namibia 3 progetti Sud Africa 1 progetto

Mozambico 3 progetti

Legenda: Paesi in cui CESTAS opera

CESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito

Libano 3 progetti

La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusiva

Italia 22 progetti

Paesi Partner dei progetti CESTAS

17.


Progetti Formazione Alta formazione: le TIC per la costruzione di comunità di conoscenza Nel 2009 CESTAS ha deciso di investire nelle TIC (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) per le attività di formazione, facendo delle nuove tecnologie non solo uno strumento di didattica, ma anche di costruzione di reti e di sistemi di knowledge management. In linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di creare una società dell’informazione aperta a tutti, CESTAS ha sviluppato servizi più efficienti, efficaci e di qualità. Tra questi, è stato creato un “Campus virtuale” (www.cestasformazione.org), che ospita piattaforme didattiche open source e multilingue, relative a tutte le offerte formative in corso. Le piattaforme didattiche erogano la formazione secondo modalità interattive, al fine di facilitare un apprendimento dialogico e permettere un confronto fra pari. La fruizione dei contenuti avviene attraverso strumenti adattati alle necessità di ciascun intervento formativo, quali: - comunicazione e interazione tra le persone (docenti, tutor, esperti della materia, altri discenti, supporto tecnico, etc.), attraverso sessioni live, servizi di posta elettronica (email), forum, bacheca e chat; - interattività con i materiali, ad esempio, attraverso il ricorso ad esercitazioni con feedback o simulazioni su casi di studio; - strumenti di valutazione e autovalutazione, sia del singolo studente che dell’intera classe: rivestono importanza e peso decisivi nello svolgimento del processo formativo. Nel “Campus virtuale”, gli utenti trovano sia i materiali di studio (dispense curate dai docenti, lezioni audio-video, documenti e link di approfondimento), sia un’area dedicata alle attività individuali e di gruppo (forum, chat, wiki), in cui i corsisti possono interagire tra loro e con i docenti. Le modalità di insegnamento e apprendimento sono quindi sia di tipo sincrono che asincrono: video-lezioni, esercitazioni pratiche su internet anche tramite laboratori virtuali, tutorato a distanza tramite chat video e audio, forum e videoconferenze, esercitazioni pratiche. Nell’aula virtuale gli studenti utilizzano strumenti interattivi, svolgono esercitazioni pratiche, prove di valutazione intermedie, dialogano e apprendono in modo cooperativo e collaborativo.

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Tramite forum e chat si creano relazioni professionali, si scambiano saperi e si sviluppa apprendimento. In questo modo le culture e le idee di docenti, tutor e studenti dei diversi paesi del mondo, si confrontano in un flusso continuo di interrelazione. La promozione di una didattica innovativa, basata sulle nuove tecnologie e caratterizzata da una elevata replicabilità e sostenibilità, incrementa l’efficacia e l’accessibilità alla formazione, favorendo così l’accesso alla cultura e la mobilità degli studenti. Il Master in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” è stato attivato per la prima volta prevedendo un primo trimestre di lezioni on line, in modo da favorire così la partecipazione di corsisti stranieri e lavoratori. La “Community” (http://retecestas.ning.com/), creata per mettere in rete i professionisti che hanno partecipato ai nostri corsi, si è consolidata raggiungendo 215 membri. Attraverso reti tematiche che riuniscono soggetti interessati ad obiettivi comuni, si sono facilitate le attività di coordinamento e il trasferimento di conoscenze ed esperienze. Nell’ultimo anno sono nate comunità di corsisti, docenti e professionisti, che hanno consolidato e ampliato la rete dei partner accademici ed istituzionali. Grazie alla collaborazione con la Facoltà di Medicina della Università di San Sebastian (Cile) e la Facoltà di Medicina dell’Università di Parma, è stata proposta anche la prima edizione del Master on line internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno-infantile”, che rilascia un doppio titolo, cileno e italiano, destinato a professionisti socio-sanitari. L’inserimento di cinque corsi di formazione nel Catalogo interregionale dell’alta formazione ha inoltre permesso a CESTAS di ottenere maggiore visibilità e accessibilità attraverso lo strumento dei voucher formativi. Infine, anche quest’anno è stato riproposto, tra gli altri, il Corso di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari per dirigenti di paesi terzi”, che conferma la tradizionale missione di ente che considera la formazione uno strumento chiave di sviluppo.


Italia

IV Edizione Corso di Alta Formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati” A.A. 2008/2009 Settore: Salute Periodo di attuazione: maggio 2009 - settembre 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 188.136 Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare manager provenienti dai Paesi Terzi nel campo dell’organizzazione e del management dei servizi socio-sanitari, in grado di innalzare il livello qualitativo della gestione dei servizi socio-sanitari dei paesi di provenienza. Il corso prevede un laboratorio per la sperimentazione dei modelli di attuazione dei piani di sviluppo e di gestione dei servizi socio-sanitari, l’uso di metodologie didattiche partecipative orientate al coinvolgimento degli allievi. Il corso rilascia 30 Crediti Formativi Universitari Beneficiari: 11 corsisti provenienti da paesi di massima priorità per il Ministero degli Affari Esteri, operatori della pianificazione dei servizi socio-sanitari provenienti da Paesi Esteri che ricoprono posizioni dirigenziali rilevanti e che operano in una logica di partecipazione e di sostenibilità ecologica, oltre che economica e sociale Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore), AUSL Bologna e AUSL Ferrara Direttore del corso: Paolo Guidicini

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Italia

VIII Edizione Master Universitario di II Livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2009/2010 Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: dicembre 2009 - settembre 2010 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 379.119 Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare manager dello sviluppo sostenibile in grado di progettare interventi sul territorio in contesti complessi. Formare professionisti che operino in qualità di “agenti del cambiamento” nei settori della pianificazione territoriale e delle politiche sociali dei paesi di provenienza. Il Master rilascia 64 Crediti Formativi Universitari Beneficiari: 28 professionisti o manager africani, latinoamericani ed europei che già operano all’interno di un’impresa, associazione, governo locale o centro di ricerca attivi in uno dei seguenti settori della governance: Politiche sociali, Direzione strategica, Pianificazione strategica e Sviluppo sostenibile Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore) Direttore del corso: Marco Castrignanò

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Italia

VII Edizione Master Universitario di II Livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2008/2009 Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: dicembre 2008 - settembre 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 409.162 Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare manager in grado di muoversi in un contesto globale e complesso, capaci di comprendere scenari in continuo cambiamento. Fornire competenze di qualità potenziate dall’esperienza e dalla formazione specializzata. I manager devono essere in grado di dirigere, eseguire e valutare azioni e progetti di sviluppo territoriale in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. Il Master rilascia 64 Crediti Formativi Universitari Beneficiari: 21 professionisti o manager africani, latinoamericani ed europei che già operano all’interno di un’impresa, associazione, governo locale o centro di ricerca attivi in uno dei seguenti settori della governance: Politiche sociali, Direzione strategica, Pianificazione strategica, Sviluppo sostenibile Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore) Direttore del corso: Giudicini Paolo

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Italia

Corso in “Progettazione e management per il turismo responsabile e sostenibile” A.A. 2009/2010 Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: dicembre 2009 - luglio 2010 Ente finanziatore: Corso a mercato Budget gestito: € 22.000 Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Fornire una conoscenza delle problematiche economico-ambientali e gestionali degli attori, delle tecniche di comunicazione, di vendita e promozione del settore turistico. Formare una figura polivalente che operi presso enti non profit, tour operator e uffici pubblici di promozione del territorio e che sia in grado di creare relazioni tra aziende private, settore pubblico e Terzo Settore, oltre che di accedere alle varie fonti normative per l’acquisizione di fondi regionali, nazionali e comunitari Beneficiari: 10 studenti diplomati e laureati Partner del progetto: Facoltà di Economia, Università di Parma (ente promotore)

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Italia

Corso di Alta Formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo” A.A. 2009/2010 Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: dicembre 2009 - maggio 2010 Ente finanziatore: Corso a mercato Budget gestito: € 40.000 Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare esperti e consulenti in progettazione con competenze che favoriscano l’accesso ai programmi e alle fonti di finanziamento della Comunità Europea e di altre Organizzazioni internazionali, in particolare per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Il corso rilascia 30 Crediti Formativi Universitari Beneficiari: 20 studenti diplomati e laureati di qualunque disciplina Partner del progetto: Facoltà di Economia, Università di Parma (ente promotore) Direttore del corso: Alessandro Arrighetti

Italia

Corso di Alta Formazione in “Metodologie per la promozione sociale in territori a differenziate tecnologie di sviluppo. Nuove competenze professionali per gestire il cambiamento” A.A. 2008/2009 Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: maggio - settembre 2009 Ente finanziatore: Corso a mercato Budget gestito: € 22.500 Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Fornire ai corsisti gli strumenti appropriati per affrontare il processo di conoscenza delle dinamiche sociali, nonché la sperimentazione delle metodologie di ricerca di intervento e promozione sociale. Il corso rilascia 30 Crediti Formativi Universitari Beneficiari: 13 diplomati con esperienza professionale e laureati di qualunque disciplina Partner del progetto: Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Bologna (ente promotore) Direttore del corso: Marco Castrignanò

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Progetti Cooperazione allo sviluppo AMERICA LATINA Il progetto “Costruire la differenza: percorsi di formazione per imprenditrici latinoamericane” di cui CESTAS è capofila, è nato dalla necessità di potenziare e mettere in luce iniziative imprenditoriali innovative proprie delle economie latinoamericane, in una prospettiva di sostenibilità, accessibilità e sviluppo di genere. Co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri1, il progetto ha avuto inizio nell’ aprile 2008 e si è concluso a luglio 2009 e ha visto la collaborazione di numerosi partner locali, ormai consolidati: Servicios de Cooperación al Desarrollo Dakeltun; Universidad de Chile - Escuela de Ingeniería y Ciencias de la Facultad de Ciencias Físicas y Matemáticas; Programa Construyendo Mis Sueños, Facultad de Psicologia, Universidad Diego Portales. Il progetto ha coinvolto 80 donne imprenditrici e manager latinoamericane nell’ambito del design e dell’artigianato, dell’agricoltura di qualità e del turismo responsabile, con l’obiettivo di aumentare le loro capacità e opportunità imprenditoriali e fornire strumenti per la gestione di impresa e l’inserimento lavorativo nell’ambito del web 2.0. Dal progetto è nata la rete latinoamericana delle donne imprenditrici (Red Latinoamericana de Mujeres Empresarias). La Rete, che ha un sito (www.cestas.cl) attivo dall’ottobre del 2008, opera in un contesto di sviluppo della capacità imprenditoriale, di rafforzamento di iniziative commerciali emergenti, con particolare attenzione alle tecnologie internet e allo sviluppo di reti sociali di collaborazione, per giungere a una reale possibilità di crescita economica e sociale, avvalendosi del lavoro congiunto delle varie regioni e dei paesi coinvolti.

delle imprenditrici associate. La conferma arriva da Pulso Social, un noto portale dedicato alle novità più significative in tema di imprenditoria e tecnologie in America Latina. Nel recente articolo “Top 5 delle reti dedicate all’imprenditoria a livello ispanico”, la Red Latinoamericana de Mujeres Empresarias occupa il terzo posto2. L’esperienza della Rete è di vitale importanza, perché contribuisce alla crescita delle imprenditrici che hanno aderito, grazie alla condivisione di stimoli e di esperienze non solo professionali ma anche umane. Un’esperienza innovativa, che CESTAS intende replicare negli altri territori dove è presente3. Nicaragua

Ecuador

Perù

Bolivia

Cile

Argentina

Ad un anno dalla sua nascita, la Rete conta una presenza on line importante, con quasi 200 iscritte e più di 2.000 articoli e commenti pubblicati, il che testimonia l’avvenuta assimilazione delle nuove tecnologie informatiche da parte 1 2

Budget totale pari a € 559.169. http://pulsosocial.com/2009/10/02/top-5-de-redes-dedicadas-al-empren dimiento-a-nivel-hispano/

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Oltre ai 2 progetti di cui è capofila in Cile qui presentati, CESTAS collabora con il CIL (Centro de Intermediacion laboral) con sede a Concepción, che solo nel 2009 ha gestito 10 progetti sul territorio. 3


Perù, Bolivia, Ecuador

Estensione della rete andina di Centri di Salute materno-perinatale Settore: Salute Periodo di attuazione: ottobre 2008 - febbraio 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.679.801 Ruolo di CESTAS: Capofila (http://redmaternoperinatal.org/) Obiettivi: Migliorare le condizioni di salute (morbilità e mortalità) materno-perinatale in Perù, Bolivia e Ecuador. Incrementare il livello di cooperazione tecnica tra Bolivia, Ecuador e Perú e migliorare l’accesso e la qualità dei servizi sanitari erogati nei centri associati alla rete attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale ed un incremento della quantità e qualità della rilevazione dei dati sanitari Beneficiari: Professionisti socio-sanitari, ricercatori, operatori dei Centri, le donne che si rivolgono ai Centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme, il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano beneficiari 136.500 diretti e 341.250 beneficiari indiretti Partner del progetto: Ministerio de Salud y Deporte de Bolivia, Ministerio de Salud Publica de Ecuador, Ministerio de Salud de Perù, le autorità ospedaliere dei diciannove Centri appartenenti alla Rete Andina. Sono coinvolte anche le seguenti istituzioni: le autorità sanitarie delle comunità interessate e i rispettivi servizi sanitari di base; le Università (Facultad de Medicina de la Universidad de Cuenca - Ecuador) e le municipalità interessate direttamente alla creazione della Rete; l’Instituto de Investigación de la Universidad Nacional Mayor de San Marcos (Perù) che collaborerà nelle attività di formazione, monitoraggio e definizione indicatori

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Nicaragua

Articolazione del sistema di difesa locale nel Municipio di Leon - Comunità indigena di Abangasca Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: marzo 2008 - giugno 2009 Ente finanziatore: Unicef Budget gestito: € 37.298 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Contribuire al miglior funzionamento degli organismi locali compromessi con la protezione e promozione dei diritti degli adolescenti attraverso un maggior coordinamento tra il livello municipale locale di difesa (CCAN-León) e quello comunitario. Incentivare la partecipazione di adolescenti e giovani nella pianificazione e nella realizzazione degli interventi che li riguardano. Promuovere la sensibilizzazione degli organismi e della popolazione rispetto ai problemi che affliggono i diritti dei bambini, bambine e adolescenti (NNA). Contribuire a migliorare la quantità e la qualità dei servizi socio-educativi a favore degli adolescenti vulnerabili delle comunità di Abangasca attraverso una più efficace attuazione del Sistema di difesa locale nel Municipio di Leon Beneficiari: Istituzioni locali pubbliche e private vincolate con la promozione, la difesa e la restituzione dei diritti dei minori, adolescenti di tre comunità rurali di Sutiaba, Leon e la popolazione del Municipio in generale Partner del progetto: Commissione municipale di Coordinamento per l’infanzia e l’adolescenza (CCAN)

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Nicaragua

Sistematizzazione partecipativa del processo di articolazione del Sistema di difesa locale nel Municipio di Leon (Diritti dei Minori) Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: maggio 2008 - luglio 2009 Ente finanziatore: Unicef Budget gestito: € 7.317 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Contribuire al rafforzamento della partecipazione attiva dei NNA (Niños Niñas Adolecentes - Bambini, Bambine, Adolescenti) nella realizzazione di azioni orientate al potenziamento del loro ruolo di difesa e promozione dei diritti di bambini, bambine e adolescenti (NNA). Contribuire al rafforzamento delle capacità della Commissione municipale Infanzia e Adolescenza di elaborare strategie di comunicazione sociale. Contribuire alla creazione di capacità, negli attori sociali e istituzionali di 24 comunità del Municipio di Leon, di promuovere strategie partecipative vincolate con la difesa dei diritti dei NNA attraverso un processo di sistematizzazione e formazione Beneficiari: Istituzioni locali pubbliche e private vincolate con la promozione, la difesa e la restituzione dei diritti dei minori. Adolescenti di tre comunità rurali di Sutiaba (Leon) Partner del progetto: Commissione municipale di Coordinamento per l’infanzia e l’adolescenza (CCAN)

Nicaragua

Programma di sviluppo integrato nel quartiere di Sutiaba - Municipio di Leon Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: marzo 2005 - agosto 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.512.527 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita delle comunità residenti nel quartiere di Sutiaba. Migliorare la qualità dei servizi sanitari erogati dal Centro di Salute di Sutiaba e le condizioni igienico-sanitarie e ambientali della comunità residente nel bacino del Rio Chiquito. Incrementare la produzione e migliorare la commercializzazione in campo agro-zootecnico e la disponibilità sul mercato di alcuni prodotti basici attraverso la formazione di produttori e allevatori delle comunità di riferimento Beneficiari: Donne in età riproduttiva (da 15 a 49 anni), bambini da 0 a 5 anni, medici, infermieri, personale tecnico e amministrativo del territorio di Sutiaba Partner del progetto: Ministerio de Salud Nicaraguense (MINSA); Universidad National Autonoma de Nicaragua - Leon (UNAN-Leon), Alcaldia de Leon; Dipartimento di Salute Pubblica, Facoltà di Medicina, UNAN-Leon; Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, Facoltà Scienze Mediche, UNAN-Leon; Ospedale Scuola HEODRA (SILAIS-Leon); Centro di ricerca in demografia e Salute (CIDS)della UNAN-Leon; Sistema di Attenzione Integrale alla Salute di Leon (SILAIS-Leon); Centro di Salute di Sutiaba; Rete di Agenti Comunitari di Sutiaba; Fondazione per lo sviluppo della donna indigena (Xochilt Acalt)

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Nicaragua

Promozione della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi nel territorio di Sutiaba Municipio di Leon Settore: Salute Periodo di attuazione: aprile 2009 - maggio 2010 Ente finanziatore: Regione Marche Budget gestito: € 60.500 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Contribuire al miglioramento degli indicatori di SSR (salute sessuale riproduttiva) della popolazione adolescente di Sutiaba. Migliorare l’accessibilità dei servizi sanitari preventivi nell’area di Sutiaba attraverso la riqualificazione del personale medico e paramedico, la promozione comunitaria e la formazione degli adolescenti Beneficiari: Adolescenti del territorio di Sutiaba, tecnici del Centro Aggregazione Adolescenti Sutiaba (CARAS). Risorse umane del servizio di Salute di Sutiaba Partner del progetto: Centro Aggregazione Adolescenti Sutiaba (CARAS)

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Ecuador

Progetto di sviluppo integrato nella Provincia di Morona Santiago - Regione Amazzonica Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: aprile 2008 - ottobre 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.313.954 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita della popolazione residente nella provincia di Morona Santiago, oltre alla qualità dei servizi socio-sanitari e formativi della popolazione della municipalità di Macas. Migliorare il settore dell’accoglienza ecoturistica nella zona di Macas Beneficiari: Gli abitanti di Macas che hanno difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari esistenti e a programmi formativi ed educativi specifici, le famiglie di contadini che verranno coinvolte nelle attività di integrazione al reddito agricolo attraverso progetti comunitari di ecoturismo. Beneficeranno direttamente 2.100 famiglie di contadini e 1.000 abitanti della periferia rurale di Macas, mentre indirettamente 130.000 abitanti della Provincia di Morona Santiago Partner del progetto: Fundación ATASIM, Dirección Provincial de Salud, Dirección Provincial del Instituto Nacional de la Niñez, Familia y Adolescencia, Consejo Provincial de Morona Santiago, Gobernación de la Provincia de Morona Santiago, Dirección Provincial de Educación Hispana y Dirección Provincial de Educación Bilingüe, Municipio del Cantón Morona

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Bolivia

Progetti di risanamento agroforestale nel bacino del fiume Salo - Municipalità di Tupiza Settore: Ambiente Periodo di attuazione: gennaio 2006 - gennaio 2010 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.456.288 Ruolo di CESTAS: Capofila (http://www.cuencariosalo.org/) Obiettivi: Contribuire al miglioramento del livello di vita degli abitanti della zona corrispondente al bacino del fiume Salo, del Distretto III del Municipio di Tupiza. Promuovere lo sviluppo socio-economico delle comunità residenti nel bacino del fiume Salo migliorando l’accesso, l’utilizzo e garantendo la rinnovabilità delle risorse del territorio, contribuendo alla riduzione dei fenomeni di abbandono rurale e disgregazione dei nuclei familiari Beneficiari: I beneficiari diretti sono le famiglie che abitano il bacino del fiume Salo nel Distretto III del Municipio di Tupiza che comprende le comunità di Almona, La Torre, Salo, San Miguel e Charahota. I beneficiari indiretti sono le famiglie che abitano nelle zone limitrofe. I beneficiari diretti del presente progetto saranno circa 177 famiglie residenti nella zona di intervento del progetto, mentre quelli indiretti saranno circa 8.076 famiglie Partner del progetto: Centro de Estudios y Proyectos Alternativos de Desarrollo (CEPAD), Ong boliviana con sede a Tupiza

Cile

Programma di gestione integrata delle risorse forestali e non forestali in boschi temperati in 17 comunità Huilliches nel sud del Cile Settore: Ambiente Periodo di attuazione: dicembre 2007 - novembre 2010 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget gestito: € 1.514.189 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Rafforzare la gestione imprenditoriale comunitaria delle 17 comunità indigene Huilliche del Sud del Cile, con la prospettiva della gestione sostenibile delle sue risorse forestali e non forestali, contribuendo a incrementare le entrate delle famiglie. Consolidare la gestione ambientale delle iniziative di produzione e commercializzazione dei prodotti forestali, non forestali e dei servizi turistici delle comunità indigene Huilliche. Consolidare la gestione comunitaria delle nuove imprese indigene vincolate ai prodotti forestali e non forestali per influire sulla creazione di politiche specifiche in ambito locale. Migliorare l’articolazione commerciale di ognuna delle imprese forestali, non forestali e turistiche Beneficiari: Le famiglie e i rappresentanti delle 17 comunità per un totale di 420 famiglie Partner del progetto: Grupo de Investigaciones Agrarias GIA (Ong locale)

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Argentina

Potenziamento della rete di Centri di Salute materno-perinatale Settore: Salute Periodo di attuazione: febbraio 2008 - febbraio 2011 Ente finanziatore: Regione Marche Budget gestito: € 186.242 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la qualità della vita e della salute della popolazione di riferimento nelle Province di Buenos Aires e Santa Fe. Aumentare la qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale, attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e l’incremento della quantità e della qualità dei dati sanitari per il monitoraggio epidemiologico Beneficiari: Operatori (sanitari e non) dei Centri, le donne che si rivolgono ai Centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme, il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 3.250 beneficiari diretti e 9.600 indiretti. Beneficiari diretti: il Centro che sarà incluso nella Rete già esistente, i ricercatori e gli operatori del settore. Beneficiari indiretti: la Rete regionale di Centri di Salute materna e perinatale operativa in Perù, Bolivia, Ecuador e che in Argentina è costituita da 30 tra le principali Maternità della Provincia di Buenos Aires Partner del progetto: Hospital J. B. Iturraspe di Santa Fè; CISAP - Centro de Investigación en Salud Poblacional; Hospital General de Agudos Carlos G. Durand; Sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna; Unità Sanitaria Locale di Ferrara

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Argentina

Estensione della rete dei Centri di Salute materno-perinatale alla Provincia di Buenos Aires Settore: Salute Periodo di attuazione: maggio 2007 - dicembre 2010 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.534.098 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la qualità della vita della salute della popolazione di riferimento. In particolare migliorare la qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale nell’Area metropolitana e nella Provincia di Buenos Aires (AMBA e PBA), mediante un processo di aggiornamento scientifico del personale e l’incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari Beneficiari: Gli operatori del settore, dei Centri, le donne che si rivolgono ai Centri, le loro famiglie, le comunità di appartenenza nel loro insieme, il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Beneficiari diretti 90.000 persone, indiretti 270.000 Partner del progetto: Secretaria de Salud del Gobierno de la Ciudad Autonoma de Buenos Aires, Ministerio de Salud de la Provincia de Buenos Aires

Argentina

Programma di sostegno all’attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nell’Area metropolitana di Buenos Aires e nelle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fe Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: aprile 2008 - giugno 2011 Ente finanziatore: Ministero Affari Esteri - DGCS Budget totale: € 1.690.869 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita della popolazione femminile più emarginata e povera dell’Area metropolitana di Buenos Aires e delle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fé. Migliorare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro della donna che partecipa al programma Beneficiari: Donne con cittadinanza argentina, responsabili del mantenimento economico della famiglia, con minori a carico e con scarsi mezzi economici, alfabetizzate, con età compresa tra i 17 e i 45 anni, residenti nelle aree del progetto e fortemente motivate a partecipare al progetto. I beneficiari indiretti sono i nuclei familiari delle beneficiarie dirette e le comunità di appartenenza nel loro insieme Partner del progetto: Instituto Social y Político de la Mujer (ISPM) nella città di Buenos Aires; Fundación Propuesta nella città di Lomas de Zamora (Provincia di Buenos Aires); Asociación Civil Palabras nella città di Santa Fe; Centro de Estudios e Investigación de la Mujer “Dra Elvira Rawson” (CEIM) nella città di San Nicolas de los Arroyos (Provincia di Buenos Aires); Fundación Consensos nella città di Santa Fe

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Argentina

Programma integrale di appoggio alla microimpresa individuale e associativa dei Partidos de Lomas de Zamora y Lanús Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: luglio 2008 - giugno 2010 Ente finanziatore: Ministerio de Desarrollo Social de la Nacion Argentina Budget gestito: € 113.189 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Rafforzare le attività economiche delle città di Lomas de Zamora e Lanús della Provincia di Buenos Aires. Offrire appoggio tecnico di qualità alle donne con un’idea di impresa oppure che abbiano un’attività in funzionamento. Fornire accompagnamento professionale specializzato durante le fasi di realizzazione delle attività imprenditoriali del programma Beneficiari: Donne selezionate in base ai seguenti criteri: un chiaro profilo imprenditoriale e una chiara idea d’impresa; donne con una formazione adeguata all’inserimento nelle reti dell’economia sociale che operano nel territorio e con esperienza in attività produttive o di servizi. I beneficiari indiretti sono da considerare come i nuclei familiari delle beneficiarie dirette e le comunità di appartenenza nel loro insieme Partner del progetto: Fundación Propuesta nella città di Lomas de Zamora (Provincia di Buenos Aires). Partecipa anche la Universidad Nacional de Lanus con la laurea in Economía di Impresa

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Argentina

Programma di sostegno all’occupazione femminile nelle Province di Buenos Aires e Santa Fe Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: febbraio 2007 - maggio 2009 Ente finanziatore: Regione Marche Budget gestito: € 176.189 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione femminile piú emarginata e povera della città di Buenos Aires e delle province di Buenos Aires e Santa Fé. Migliorare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro della donna che partecipa al programma Beneficiari: Donne selezionate in base ai seguenti criteri: essere cittadina argentina, essere la principale responsabile del mantenimento economico della famiglia, avere minori a carico, essere considerata dalla municipalità come dotata di scarsi mezzi economici, essere alfabetizzata, avere una età compresa tra i 17 e i 45 anni, essere residente permanente nelle aree del progetto, avere il desiderio di lavorare e essere motivata a partecipare al progetto, avere una salute compatibile con lo svolgimento di un lavoro specifico. I beneficiari indiretti sono i nuclei familiari delle beneficiarie dirette e le comunità di appartenenza nel loro insieme Partner del progetto: Centro de Estudios e Investigación de la Mujer “Dra Elvira Rawson” (CEIM) nella città di San Nicolas de los Arroyos e l’Asociación Civil Palabras nella città di Santa Fe

Argentina

Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: aprile 2009 - aprile 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.680.879 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la qualità di vita della popolazione residente nella provincia di Buenos Aires, attraverso la modernizzazione degli strumenti di gestione pubblica del governo provinciale come risposta efficace ai bisogni della cittadinanza. Promuovere la formazione dei funzionari pubblici, l’implementazione di programmi innovativi e il coordinamento interistituzionale Beneficiari: Agenti e funzionari del governo centrale e locale della provincia di Buenos Aires e indirettamente l’intera cittadinanza della Provincia Partner del progetto: Secretaría General de la Gobernación della Provincia di Buenos Aires, per mezzo della Subsecretaría de Modernización del Estado e dell’Instituto Provincial de Administración Pública (IPAP); Ministerios de Desarrollo Social, Salud, Educación, Trabajo, Producción; Ministerio de Jefatura de Gabinete; Secretaría de Promoción de Inversiones, Comercio Exterior y Cooperación Internacional; Subsecreteria de Asuntos Municipales y Gobiernos locales municipales; Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (sede di Buenos Aires)

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Argentina, Brasile, Colombia, Italia, Spagna

EU-LA-WIN European Union and Latin America for Welfare Integrated policies Settore: Sviluppo partecipativo e buon governo Periodo di attuazione: gennaio 2009 - gennaio 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget gestito: € 139.385 Ruolo di CESTAS: Partner (http://www.eulawin-urbal3.net/?p=251) Obiettivi: Potenziare il trasferimento delle conoscenze e esperienze in un’ottica di implementazione delle politiche sociali integrate tra l’UE e America Latina a livello governativo sub-nazionale. Promuovere e qualificare i servizi di supporto alle piccole e medie imprese, effettuare studi di fattibilità per facilitare le condizioni di scambio dei settori produttivi, sviluppare metodologie per la pianificazione locale integrata e per l’organizzazione dei servizi pubblici locali. Sviluppare strumenti metodologici per l’integrazione delle politiche sociali con riferimento particolare al territorio Beneficiari: Comunità locali e popolazione delle aree coinvolte nel progetto Partner del progetto: Regione Emilia-Romagna - Servizio Politiche Europee e Relazioni Internazionali (capofila); Regione Marche; XVII Municipalità di Roma; CISP; Mancomunidad de la Ribera Alta (Spagna); Provincia di Buenos Aires (Argentina); Municipalidad de Mar del Plata (Argentina); Secreteria de Estado da Agricoltura e do Abastecimiento do Paranà (Brazil); Gobernacion de Antioquia (Colombia)

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AFRICA Il progetto “Supporto al programma nazionale integrato di lotta alla Hiv/Aids e Tbc nelle Regioni di Omusati ed Otjozondjupa” di cui CESTAS è capofila, è nato con l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute delle popolazioni locali con particolare attenzione alla lotta all’Hiv/Aids e alla Tbc, malattie che incidono significativamente sui tassi di morbilità e mortalità della Namibia. Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri il progetto è durato da marzo 2005 a marzo 2009 e ha previsto il potenziamento del Programma nazionale e regionale di cure domiciliari attraverso l’implementazione del DOTS, il protocollo di terapia della tubercolosi indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Ministero della Salute e della Sicurezza Sociale, in qualità di controparte locale, è stato coinvolto nell’elaborazione di una strategia di medio-lungo termine sulla lotta alla tubercolosi e sulla cura domiciliare per pazienti affetti da Hiv/ Aids. Il Ministero ha garantito la collaborazione degli esperti della Direzione nazionale del programma di lotta alla tubercolosi e del programma di assistenza domiciliare HBC, anche attraverso la Direzione sanitaria regionale di Omusati e la Direzione sanitaria regionale di Otjozondjupa.

La popolazione locale ha beneficiato quindi di migliori servizi sanitari, di una maggiore informazione e di un servizio assistenziale a domicilio in caso di malattia. Insieme all’Università di Windhoek è stata inoltre condotta una ricerca che ha permesso di studiare le necessità formative specifiche del personale sanitario, medico e amministrativo. A seguito dei risultati positivi raggiunti nelle regioni di Omusati ed Otjozondjupa è stato presentato un secondo programma a sostegno delle politiche sanitarie.

Etiopia Sierra Leone

Le attività realizzate hanno portato al raggiungimento di ottimi risultati tra cui il passaggio dal 42% al 13% di defaulters (malati che abbandonano il trattamento) nell’arco di un anno e mezzo. E’ anche aumentata la percentuale di esito positivo del trattamento, che ha raggiunto l’80%. Il personale sanitario e i volontari locali hanno partecipato a corsi di formazione sulle strategie di prevenzione e le modalità di assistenza domiciliare. Sono aumentati gli interventi di promozione della salute e di educazione sanitaria a favore della popolazione. Il rafforzamento delle cure domiciliari alle persone affette da Hiv/Aids ha inoltre rappresentato un’importante forma di educazione sanitaria sia a livello familiare che comunitario. I volontari locali hanno svolto attività di supporto al servizio sanitario locale garantendo una presenza capillare sul territorio. 1 2

Budget totale € 2.716.266. HBC - Home Based Care.

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3 4

Direct Observed Short Course Strategy. IMOHSS - Ministry of Health and Social Security.

Malawi

Namibia

Mozambico Sud Africa


Mozambico, Maputo

Progetto di appoggio alla disseminazione della classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute per bambini e adolescenti Settore: Salute Periodo di attuazione: settembre 2008 - settembre 2009 Ente finanziatore: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Budget gestito: € 83.224 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Abbattere le discriminazioni sociali di cui sono vittime le persone affette da disabilità residenti nell’area di Mavalane. Migliorare le condizioni di vita generali dei bambini disabili attraverso l’individuazione e la promozione di politiche che ne favoriscano l’accesso all’istruzione e a servizi sanitari di qualità Beneficiari: Operatori dei Centri di Salute selezionati partecipano a un percorso altamente formativo basato sui principi della “Carta dei diritti dei disabili” e della “Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute per i bambini e per i giovani”. I bambini in età scolare e ragazzi in età pre-adolescenziale e adolescenziale sono i beneficiari di servizi sanitari più attenti alle loro reali necessità e vedranno nel tempo migliorare il loro livello di integrazione nella vita della comunità locale Partner del progetto: Ministério da Saúde (MISAU), Agenzia Regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia (ARSFVG)

Mozambico, Maputo

L’agire dei giovani nella lotta all’Aids Settore: Salute Periodo di attuazione: maggio 2008 - luglio 2009 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget gestito: € 121.940 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Contribuire alla lotta all’Aids nei suoi aspetti sanitari, sociali e culturali attraverso attività di formazione, sensibilizzazione e informazione rivolte in particolare a giovani e a donne. Veicolare una comunicazione che promuova la figura e il ruolo della donna all’interno della società e della vita locale Beneficiari: Operatori sanitari della zona di Maputo, donne e giovani che partecipano ai laboratori teatrali e ai seminari, i destinatari degli strumenti di informazione e divulgazione realizzati Partner del progetto: Cruz Vermelha Moçambicana, Forum Mulher, Associação Cultural Machaka, ARCS, Associazione Arci Modena Comitato Provinciale, Azienda AUSL di Bologna, Teatro dei Venti, Comune di Modena

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Mozambico, Maputo

Progetto di sostegno alla salute materno-infantile e ai servizi sanitari di base dell’area di Mavalane Settore: Salute Periodo di attuazione: aprile 2008 - aprile 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.034.097 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di salute della popolazione del distretto di Malavane (Maputo), attraverso la decentralizzazione del Servizio sanitario locale e lo sviluppo dei Centri di Salute presenti sul territorio. Tali centri, chiamati Punti di Salute, sono in grado di rispondere in maniera puntuale e con servizi di qualità alle necessità di assistenza sanitaria della popolazione locale, con particolare attenzione ai bisogni in ambito materno-infantile Beneficiari: L’intero personale della Rete sanitaria, sia centrale che periferica, dell’area di Mavalane. L’intera popolazione residente nell’area di Mavalane, che rappresenta oltre il 45% degli abitanti totali di Maputo, avrà benefici dal miglioramento e dal rafforzamento dei servizi sanitari locali, in particolare dalla riqualificazione dell’assistenza infantile e materna Partner del progetto: Ministerio da Saúde (MISAU), Direzione Sanitaria della città di Maputo e Direzione dell’Area Mavalane

Etiopia, Regione di Oromya

Programma integrato di lotta all’Hiv/Aids nei distretti di Lume e Adama Settore: Salute Periodo di attuazione: settembre 2007 - giugno 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 367.484 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita e di salute della popolazione della Regione di Oromya attraverso il controllo della diffusione dell’infezione da Hiv/Aids. Potenziare le capacità di risposta all’epidemia da parte di istituzioni e comunità nei Distretti di Lume e Adama. Avviare il programma di cure domiciliari, incrementare le attività di sensibilizzazione attraverso il coinvolgimento dei “Youth e Anti-Aids Clubs”, migliorare i servizi di prevenzione, il counselling e il testing Beneficiari: 20 dirigenti sanitari; 8 counsellors impiegati nei consultori specializzati nella prevenzione e nel testing dell’Hiv/Aids e 30 operatori sanitari formati nel trattamento di tubercolosi e malattie trasmesse sessualmente; 35 agenti sanitari e 140 caregiver impiegati nell’assistenza sanitaria domiciliare diretta. 80 membri dei “Youth e Anti-Aids Clubs” formati sui temi della comunicazione orientata al cambiamento comportamentale; 200 malati di Hiv/Aids che beneficiano del programma di cure domiciliari; 240.000 persone fra i 16 e i 64 anni, abitanti nei Distretti di Lume e Adama che partecipano alle attività di sensibilizzazione Partner del progetto: WHB - Woreda Health Bureau dei Distretti di Lume e Adama; HAE/ICD - Health Aid and Integrated Community Development

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Sud Africa, Hillbrow (Provincia di Gauteng), East London (Provincia di Eastern Cape)

Food Gardening to strenghten the immune resistance of people affected by Hiv/Aids and TB Settore: Salute Periodo di attuazione: settembre 2007 - settembre 2009 Ente finanziatore: Facoltà di Salute pubblica dell’Università di Wits (Johannesburg), supermercati Pick n’Pay e Woolworths, Dipartimento delle Risorse Agricole e Dipartimento di Salute delle Province di Gauteng e di Eastern Cape (Municipalità di Buffalo City) Budget gestito: € 257.891 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Sostenere il programma nazionale integrato di lotta all’Hiv/Aids e alla tubercolosi in Sud Africa, basato sulle ricerche dell’Università di Wits secondo cui c’è una correlazione diretta tra aumento delle resistenze immunitarie e aumento di ortaggi e frutta fresca nella dieta giornaliera. Il progetto mira a creare modelli di autosufficienza alimentare all’interno di ospedali e comunità Beneficiari: Tutte le comunità di riferimento e in particolare i pazienti affetti da Hiv/Aids e da tubercolosi. Comunità, ospedali e cliniche, con il supporto dell’Università di Wits, creano orti consorziali, la cui produzione eccedente al consumo viene acquistata dal settore privato. Con la collaborazione della Ong Loaves and Fishes Network, il progetto si sta sviluppando nei centri diurni per bambini abusati e orfani Partner del progetto: Supermercati Pick n’Pay e Woolworths, Facoltà di Salute Pubblica dell’Università di Wits (Johannesburg), Loaves and Fishes Network (Ong locale), Oko Trust (Ong locale), Dipartimento della Salute provinciale, Dipartimento dello Sviluppo comunitario della Municipalità di Buffalo City, Eastern Cape Province, Nelson Mandela Hospital, Mthatha, Transkai, Eastern Cape

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Namibia, Omusati

Supporto al programma nazionale integrato di lotta all’Hiv/Aids e Tbc Settore: Salute Periodo di attuazione: settembre 2007 - marzo 2009 Ente finanziatore: Regione Abruzzo - Programma Regionale di Cooperazione Internazionale 2007 Budget gestito: € 63.012 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Sostenere il programma nazionale integrato di lotta all’Hiv/Aids e alla tubercolosi nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa, promosso da Cestas e cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri. Contribuire al miglioramento delle condizioni generali di salute della popolazione locale, attraverso azioni di informazione e prevenzione sull’Hiv/Aids e sulla tubercolosi Beneficiari: Il personale sanitario locale è stato direttamente coinvolto in percorsi di formazione e professionalizzazione ed è stato coadiuvato nelle sue attività da un nuovo team di professionisti in grado di fornire assistenza sanitaria a domicilio. Le persone affette da Hiv della Regione di Omusati hanno potuto così godere di maggiore assistenza e di un servizio di sostegno e informazione più preparato, mentre l’intera comunità locale è stata coinvolta in un percorso di sensibilizzazione e prevenzione Partner del progetto: Ministry of Health and Social Services (MOHSS)

Namibia, Windhoek e Katutura

Progetto “Kilimanjaro” Settore: Salute Periodo di attuazione: maggio 2008 - maggio 2009 Ente finanziatore: Regione Basilicata Budget gestito: € 76.820 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare la situazione della popolazione di Windhoek e Katatura, garantendo la presenza in loco di personale formato ad hoc e di una struttura al servizio dell’intera comunità. Il progetto mira a offrire supporto e appoggio di qualità ai bambini che hanno perso i propri genitori a causa dell’Aids, attraverso la costruzione di un Centro Multifunzionale. La struttura realizzata viene utilizzata anche dall’intera comunità locale per la realizzazione di servizi e attività di pubblica utilità Beneficiari: Il servizio di assistenza e ospitalità è direttamente rivolto ai bambini orfani di genitori sieropositivi Partner del progetto: Hope Initiatives (Ong locale)

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Sierra Leone, Distretto di Bombali

Sana Maternità a Makeni Settore: Salute Periodo di attuazione: aprile 2009 - ottobre 2011 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 682.211 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di salute materna e riproduttiva nel Distretto di Bombali attraverso il rafforzamento della rete e dei servizi sanitari di base e la diffusione di conoscenze e buone pratiche. L’intervento prevede il potenziamento delle strutture sanitarie centrali e periferiche (Ospedale governativo di Makeni, Holy Spirit Hospital di Makeni e 12 MCHP - Maternal Child Health Posts, ovvero i posti di salute situati in contesto rurale) e lo sviluppo delle competenze del personale sanitario per l’assistenza al parto, attraverso sessioni specifiche di training. È inoltre prevista la formazione di “community mobilizers” sui temi della salute maternoinfantile e delle malattie sessualmente trasmissibili Beneficiari: 40 ostetriche, 100 infermiere e levatrici tradizionali, 40 consulenti sanitari, 120.000 donne in età fertile residenti nel Distretto di Bombali. I beneficiari indiretti saranno circa 500.000 Partner del progetto: Holy Spirit Hospital di Makeni (controparte locale) con la collaborazione dell’autorità sanitaria competente per il Distretto di Bombali (District Health Management Team) e dell’Ospedale governativo di Makeni. Altri attori istituzionali: Midwifery School of Makeni; Fatima Institute; Paramount Chiefs dei Chiefdoms competenti per la città di Makeni

Sierra Leone, Distretto di Bombali

Sana Maternità a Makeni - Rete decentrata Settore: Salute Periodo di attuazione: gennaio 2009 - dicembre 2009 Ente finanziatore: Provincia di Ancona Budget gestito: € 5.000 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Potenziare le attività realizzate attraverso il progetto triennale finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, formando un team di tutor per l’accompagnamento delle ostetriche nello svolgimento delle attività di assistenza alle donne nei centri di salute periferici situati nelle zone più remote del Distretto di Bombali. Nello specifico, l’intervento prevede la realizzazione di un programma di formazione per ostetriche e infermiere del Distretto di Bombali e di un programma di sensibilizzazione per levatrici tradizionali, con l’obiettivo di ridurre la mortalità materna e infantile nel Distretto. Il progetto, inoltre, intende potenziare la partecipazione e la consapevolezza delle comunità locali sui temi della salute materna attraverso incontri comunitari e programmi radiofonici. La rete di cooperazione decentrata della Regione Marche è attiva dal 2006 e ogni anno sostiene il progetto attraverso contributi e attività di diffusione sul territorio Beneficiari: Ostetriche, infermiere, levatrici tradizionali e la comunità locale Partner del progetto: Holy Spirit Hospital di Makeni, District Medical Officer - Ministry of Health

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Malawi, Lilongwe e Dowa

Rafforzamento dei servizi di contraccezione a lungo termine e permanente negli ospedali rurali e nei Centri di Salute Settore: Salute Periodo di attuazione: settembre 2007 - febbraio 2009 Ente finanziatore: Cooperazione Canadese CIDA-GESP Budget gestito: € 35.258 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Aumentare la consapevolezza individuale relativa alle strategie di prevenzione e tutela della propria salute, attraverso il miglioramento e il rafforzamento dei servizi sanitari offerti. Ridurre i tassi di mortalità e morbilità materno-infantile Beneficiari: Infermiere e ostetriche operanti nel distretto sanitario di Dowa direttamente coinvolte nei percorsi di aggiornamento e riqualificazione. Donne e bambini quindi, e più in generale l’intera comunità locale, beneficeranno del miglioramento dei servizi di assistenza offerti Partner del progetto: Reproductive Health Unit District Health Office di Dowa

Malawi, Lilongwe e Dowa

Miglioramento qualitativo dei servizi di salute materno-infantile negli ospedali di Kamuzu e Bottom Settore: Salute Periodo di attuazione: luglio 2007 - luglio 2009 Ente finanziatore: Unicef Budget gestito: € 84.767 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Ridurre i tassi di mortalità e morbilità locali, attraverso il miglioramento dell’assistenza sanitaria offerta dagli ospedali di Kamuzu e Bottom. Migliorare l’assistenza sanitaria, soprattutto per quanto riguarda i servizi materno-infantili, attraverso la realizzazione di un percorso formativo rivolto al personale ospedaliero. Il corso è finalizzato a un aggiornamento sugli aspetti di cura della persona e sulla gestione operativa della struttura Beneficiari: Infermiere e ostetriche degli Ospedali di Kamuzu e di Bottom beneficeranno di corsi di formazione altamente qualificanti, che ne aumenteranno la professionalità Partner del progetto: Reproductive Health Unit; Kamuzu Central Hospital, Bwaila Hospital

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Malawi, Lilongwe e Dowa

Sana maternità: formazione e aggiornamento per operatori sanitari nel settore materno e riproduttivo Settore: Salute Periodo di attuazione: marzo 2005 - giugno 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 1.267.109 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Favorire un generale miglioramento della qualità di vita nell’area di Dowa e Lilongwe attraverso percorsi di riqualificazione e aggiornamento rivolti ai Comitati di salute locali e alle levatrici tradizionali. Potenziare le strutture sanitarie locali e le attività di formazione indirizzate al personale operante, al fine di riqualificare i servizi sanitari offerti in loco, con particolare attenzione alla salute materno-infantile e alla prevenzione dell’Hiv/Aids Beneficiari: L’intero personale sanitario delle strutture coinvolte, con particolare riferimento agli operatori del settore materno, le levatrici tradizionali delle aree coinvolte e i counsellors comunitari. Della maggiore qualificazione del personale sanitario beneficeranno l’intera comunità locale e in particolare la popolazione femminile in età fertile Partner del progetto: Health Minister of Malawi, principali ospedali del paese, RHU/Reproductive Health Unit, DHO - District Health Officer, Lilongwe e Dowa

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MEDITERRANEO Il progetto triennale “Miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle infermiere in Libano”, iniziato nel gennaio 2009 e ancora in corso è co-finanziato dalla Commissione Europea1 e vede CESTAS partner della associazione libanese AMEL Association. Ha come obiettivo la lotta alla discriminazione di genere nei confronti del personale sanitario in Libano dovute alla mancanza di stima verso la professione, ad abuso di potere, discriminazione e carenza di meccanismi di supporto istituzionale. Tra le azioni è prevista la realizzazione di uno studio sulle condizioni di lavoro delle donne, particolarmente esposte ad atteggiamenti discriminatori. Lo studio intende essere (come l’empowerment delle donne, la parità di genere, la gestione dei conflitti) il punto di partenza per l’individuazione di percorsi formativi diretti ai social workers e per l’elaborazione di protocolli che tutelino i diritti delle donne sul luogo di lavoro. La ricerca è stata condotta in collaborazione con il Centro di ricerca interdipartimentale sui Sistemi sanitari e le Politiche di welfare dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, ed è pubblicato all’interno della collana di studi di genere “MAIA”.

I tre obiettivi principali dello studio sono: - comprendere il contesto storico, politico, economico, sociale, culturale e religioso in cui si inseriscono la discriminazione e la violenza di genere in Libano; - approfondire la comprensione delle condizioni di lavoro nell’ambiente sanitario in relazione alla discriminazione di genere, a partire dall’esplorazione di tre zone selezionate in Libano (Hay el Selloum, Khiam, Bazourieh); - presentare e discutere pubblicamente i risultati principali dello studio al fine di utilizzarli per azioni di advocacy e campaigning per il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale sanitario femminile in Libano. Questi tre obiettivi sono stati declinati in un progetto di ricerca basato su un “modello connessionista” che ipotizza che la discriminazione di genere nell’ambiente sanitario sia strettamente connessa ad altri fattori, come la segregazione di ruolo professionale, l’ineguaglianza sociale e le attitudini culturali discriminatorie.

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Budget totale pari a € 330.562.

Libano

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Libano

Costruire la differenza: percorsi di formazione per la promozione dell’imprenditoria femminile in Libano Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: marzo 2008 - novembre 2009 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget gestito: € 181.683 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Migliorare le condizioni di vita e favorire l’inserimento professionale delle donne capofamiglia e microimprenditrici attraverso la formazione e la promozione della microimprenditorialità in Libano e nello specifico nella zona di Caza di Bint Jbeil. Il progetto interviene quindi in ambito socio-economico e propone l’ideazione, l’esecuzione, la gestione e la valutazione di percorsi formativi. A partire dal potenziamento e dalla tutela del lavoro femminile e delle conoscenze gestionali delle donne capofamiglia e microimprenditrici, si è attivato un percorso parallelo di empowerment, inteso come rafforzamento del ruolo femminile all’interno delle comunità. Il percorso è sostenuto dalle ong locali con la collaborazione delle istituzioni locali, sociali e culturali delle aree di riferimento Beneficiari: 60 donne, microimprendrici, capofamiglia residenti nell’area di Bint Jbeil, sud del Libano. Indirettamente 320 persone, membri dei nuclei famigliari delle donne beneficiarie Partner del progetto: Municipalità di Ain Ebel; Fondazione René Moawad (FRM). Partner esecutivi: Municipalità di Ain Ebel; Fondazione René Moawad (FRM). Partner italiani ed europei: ARCS - ARCI Cultura e Sviluppo; ARCI Nuova associazione - Comitato di Parma; Direzione Didattica Statale IX Circolo di Ravenna

Libano

Percorsi di formazione per lo sviluppo delle risorse e della promozione della microimprenditoria femminile nel sud del Libano Settore: Gender empowerment Periodo di attuazione: giugno 2009 - giugno 2010 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget gestito: € 128.067 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Contribuire allo sviluppo socio-economico delle donne residenti nell’area di Caza di Bint Jbeil. Migliorare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro delle giovani donne che partecipano al progetto attraverso percorsi formativi mirati e iniziative di sostegno e accompagnamento alle donne imprenditrici Beneficiari: 80 donne alfabetizzate di età compresa tra 18 e 55 anni. Beneficeranno in modo indiretto anche 320 persone legate da vincoli familiari alle beneficiarie dirette Partner del progetto: Municipalità di Ain Ebel; Fondazione René Moawad (FRM). Partner esecutivi: Municipalità di Ain Ebel; Fondazione René Moawad (FRM). Partner italiani ed europei: ARCS - ARCI Cultura e Sviluppo; ARCI Nuova associazione - Comitato di Parma

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Campagne EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Nel corso dell’anno 2009, CESTAS ha promosso una serie di attività di sensibilizzazione e di educazione allo sviluppo nell’ambito del progetto “Costruire uno sviluppo sostenibile. Création d’un système permanent de solidarité internationale et de coopération décentralisée au développement”, co-finanziato dall’Unione Europea1, con capofila la Regione Marche e CESTAS come socio promotore insieme ad altre Ong e associazioni marchigiane2. Questo progetto di durata biennale (da giugno 2009 a settembre 2011) è nato dall’esigenza di identificare strumenti e metodologie di lavoro uniformi a livello regionale nell’ambito dell’educazione allo sviluppo, costruendo in tappe successive attività e prassi condivise tra i diversi soci (enti locali e associazioni) e accompagnando il processo con un programma articolato di formazione specifica. L’obiettivo del progetto è riuscire a mobilitare tutte le risorse attive sul territorio regionale marchigiano allo scopo di avviare un processo di costruzione di un sistema territoriale permanente di solidarietà internazionale e una rete regionale per l’educazione allo sviluppo in cui ogni attore riesca a mettere in rete e a valorizzare le proprie competenze e attività in una logica non sommatoria, ma di miglioramento della qualità delle azioni individuali, oltre che di sinergia politica e operativa.

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Le attività di CESTAS sono relative a: - realizzazione del piano formativo rivolto a enti locali, associazioni, operatori ed educatori marchigiani, oltre alle azioni formative più specifiche rivolte ai comunicatori (media, giornalisti, uffici stampa), di cui CESTAS sarà responsabile nell’ambito di un secondo progetto UE in avvio nel 2010 (COMUNIC_EAD). Il progetto è già dotato di un sito-piattaforma in pbwiki (http://easmarche.pbworks.com), che viene utilizzato anche la didattica non frontale del corso; - attività di promozione sul territorio marchigiano ed emiliano-romagnolo; - partecipazione ai gruppi di lavoro tematici e alle azioni di rete che la Regione Marche promuove come azioni trasversali su tutto il territorio. Budget totale pari a € 48.550. Mondosolidale; COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti; CISP - Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli; CVM - Comunità Volontari per il Mondo; SOS Missionario; Circolo AFRICA; CISV - Children’s International Summer Villages; Università di Macerata; Solidarité Jeunesse; ACID; Secretaria de desarrollo sociale; Associacao Abraco; WASP; Municipalité de Gramsh. Paesi coinvolti: Italia: Regione Marche, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Piemonte. Francia: Regione dell’île de-France. Portogallo: Distretto di Lisbona e di Setúbal. Albania: Regione di Elbasan, distretto di Gramsh. Argentina: Regione di Santa Fè. 1 2


Italia, Francia

Diritti di proprietà intellettuale e diritto allo sviluppo. Campagna di sensibilizzazione sugli effetti della tutela della proprietà intellettuale sui processi di sviluppo

Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: febbraio 2006 - febbraio 2009 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget gestito: € 63.126 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Favorire l’attuazione e il mantenimento di normative idonee a garantire la protezione dei Diritti di Proprietà Intellettuale (DPI) all’interno dei rapporti di collaborazione fra Paesi del Nord e del Sud del Mondo Beneficiari: I membri di organizzazioni non governative, associazioni, università, sindacati, selezionate categorie professionali e aziende del Nord del Mondo, impegnate nella ricerca nel settore dell’alimentazione. Reti di associazioni dei paesi del Sud del Mondo, forum sociali a carattere nazionale e locale, studenti delle scuole superiori, rappresentanti della società civile organizzata Partner del progetto: COCIS; RC; CRIC; consorzio promotore Secours Populaire Français; Terra Nuova; RE.TE; NEA; COSPE; CIES; partners Accion Ecologica; Roppa - Rete delle Organizzazioni Contadine e dei Produttori Agricoli dell’Africa Occidentale; CNS Ecologia Politica; Africa 70; ARCS - ARCI Cultura e Sviluppo; CIC - Centro Internazionale Crocevia; CISS - Cooperazione Internazionale Sud-Sud; DISVI - Disarmo e Sviluppo; GUS - Gruppo Umana Solidarietà; GVC - Gruppo Volontariato Civile; ICEI - Istituto Cooperazione Economica Internazionale; MAIS - Movimento per l’Auto-sviluppo l’Interscambio e la Solidarietà; MEDINA; NEXUS-CGIL; ORLANDO - Associazione di donne; SVILUPPO 2000; PEACE GAMES - UISP

Italia

Obiettivi del millennio e cooperazione decentrata sanitaria: un approfondimento sulla lotta all’Hiv/Aids Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: febbraio 2008 - febbraio 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 216.471 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Diffondere tra gli attori della cooperazione decentrata conoscenze specifiche relative alla lotta all’Hiv/Aids per contribuire in maniera concreta all’identificazione di buone prassi utilizzabili all’interno di programmi di educazione allo sviluppo e di progetti di cooperazione decentrata Beneficiari: Dirigenti e personale degli Assessorati alla Cooperazione allo sviluppo, Sanità, Pari Opportunità, Diritti umani a livello comunale, proviciale e regionale; dirigenti e personale delle aziende sanitarie e dei consultori e studenti e docenti universitari, in particolare delle facoltà di Medicina, Farmacia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Economia. Le attività di comunicazione e sensibilizzazione, realizzate on line e off line, sono state rivolte all’opinione pubblica in generale, con particolare attenzione a un target vicino alle tematiche della cooperazione decentrata sanitaria Partner del progetto: AIDOS

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Italia

L’archivio della cooperazione non governativa italiana come strumento di documentazione e di sensibilizzazione alla solidarietà internazionale Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: marzo 2008 - agosto 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 6.060 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Migliorare l’efficacia, la visibilità e il coordinamento, nonché diffondere una maggiore conoscenza delle attività di cooperazione allo sviluppo Beneficiari: Le 16 Ong che sono parte attiva nella realizzazione dell’archivio. Studenti e ricercatori impegnati su tale tematica, rappresentanti di enti locali e più in generale l’intera cittadinanza Partner del progetto: COCIS - Coordinamento delle Organizzazioni Non Governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo. Soci: Associazione Giovanni Secco Suardo; Ricerca e Cooperazione; ACS - Associazione di Cooperazione allo Sviluppo; ARCS - ARCI Cultura e Sviluppo; COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti; CISS - Cooperazione Internazionale Sud-Sud; CIC - Centro Internazionale Crocevia; CIES - Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo; CRIC - Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione; DISVI - Disarmo e Sviluppo; ICEI - Istituto Cooperazione Economica Internazionale; MAIS - Movimento per l’Autosviluppo, l’Interscambio e la Solidarietà; Medina, N:EA - Napoli: Europa Africa; RETE - Associazione di tecnici per la solidarietà e cooperazione internazionale; AOI - Associazioni Ong Italiane

Italia

Sviluppo del partenariato tra Istituzioni pubbliche, mondo accademico e società civile per favorire una maggiore conoscenza degli Obiettivi del Millennio Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: gennaio 2008 - maggio 2009 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 49.401 Ruolo di CESTAS: Capofila Obiettivi: Sviluppare un’ampia forma di partenariato tra istituzioni pubbliche, mondo accademico e società civile al fine di aumentare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media sui temi dei diritti umani e più in particolare sugli Obiettivi del Millennio. La campagna ha visto l’organizzazione di dibattiti a tema e la produzione di nuove metodologie e proposte operative per il raggiungimento degli Obiettivi entro il 2015, data fissata a livello internazionale Beneficiari: Stakeholder politici a livello nazionale. Particolare attenzione è stata dedicata alle attività di pressione e informazione a livello locale, con iniziative sul territorio. Associazioni di categoria, società civile, docenti e studenti universitari, giovani di diverse fasce di età, hanno partecipato alla campagna sia in maniera attiva sia come target di riferimento e destinari della comunicazione Partner del progetto: COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti (promotore)

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Italia

Costruiamo insieme una nuova stagione di solidarietà internazionale in Emilia-Romagna. III edizione delle Settimane della Cooperazione Internazionale in Emilia-Romagna Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: settembre 2008 - dicembre 2009 Ente finanziatore: Regione Emilia-Romagna Budget gestito: € 2.000 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Consolidare la messa in rete di soggetti attivi nella cooperazione decentrata, promuovere i valori della cooperazione internazionale e dell’educazione allo sviluppo, promuovere una corretta informazione sulle Ong e dare visibilità al lavoro delle Ong emiliano-romagnole con riferimento alle aree tematiche individuate nel Piano triennale della Regione Emilia-Romagna. Promuovere COONGER e le sue finalità anche attraverso l’organizzazione di seminari e di workshop sui temi della cooperazione allo sviluppo, con particolare attenzione alla problematica della crisi alimentare Beneficiari: I destinatari diretti sono operatori sociali e del volontariato, funzionari di istituzioni regionali, enti territoriali locali, docenti, insegnanti, studenti Partner del progetto: COONGER - Coordinamento delle Ong e delle Associazioni di solidarietà dell’EmiliaRomagna di cui fanno parte ADP, AIFO, ARCI-ARCS ER, ASVI, CEFA, COSPE, Educaid, GVC, ISCOS-CISL, NEXUSCGIL, ORLANDO, OVERSEAS, PARMA PER GLI ALTRI, PEACE GAMES-UISP, RTM, ISI. Osservatori: CISP; invitati permanenti: MANITESE Bologna

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Italia, Marche, Emilia-Romagna, Puglia, Lazio

Educare i giovani al dialogo tra popoli di culture e religioni diverse attraverso gli strumenti di comunicazione globale

Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: 10 novembre 2008 - 9 maggio 2010 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 84.088 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Promuovere il dialogo interculturale e la cultura della pace attraverso animazioni nelle scuole secondarie di primo grado e la realizzazione di un corso di formazione cinematografica (tenuto anche in una classe palestinese in Libano), durante il quale gli studenti realizzano un cortometraggio sulla loro quotidianità a confronto con la realtà dei campi profughi palestinesi in Libano. CESTAS amplierà l’ambito di confronto anche ad altre comunità libanesi e a un villaggio israeliano dove convivono israeliani e palestinesi. È inoltre previsto un incontro collettivo con le famiglie degli studenti per presentare i cortometraggi realizzati. L’iniziativa prevede inoltre la realizzazione di 2 seminari territoriali, uno nelle Marche e uno in Emilia-Romagna, rivolti agli alunni e alle loro famiglie e anche ai cittadini del territorio di riferimento Beneficiari: Studenti e docenti delle scuole secondarie di primo grado, enti locali e associazioni, opinione pubblica in genere Partner del progetto: ACTM Lecce (capofila), DOKITA

Italia

Campagna nazionale sulla cooperazione quale strumento per la risoluzione dei conflitti internazionali e nei paesi in via di sviluppo. Alcune esperienze delle Ong in Africa e nei Balcani Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: dicembre 2008 - maggio 2010 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 25.056 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Accrescere e consolidare l’adesione dell’opinione pubblica ai temi della cooperazione internazionale quale strumento fondamentale per favorire il dialogo fra i popoli e la risoluzione dei conflitti interni e internazionali Beneficiari: Insegnanti e studenti delle scuole secondarie direttamente coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e formazione in aula, partecipanti a spettacoli e a eventi culturali, visitatori della mostra organizzata sul tema, giornalisti, partecipanti ai seminari di studio, visitatori del sito web della campagna, partecipanti al convegno internazionale Partner del progetto: Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (promotore). Soci: ARCS, CIC, CIES, CISS, COSPE, CRIC, DISVI, GUS, ICEI, MAIS, N:EA, NEXUS, Ricerca e Cooperazione, ACS, Peace Games, Re.TE, SVILUPPO 2000

.50


Italia

Sviluppo sostenibile delle risorse forestali e comunità locali: esperienze di Ong in America Latina ed Africa Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: aprile 2009 - ottobre 2010 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - DGCS Budget gestito: € 402.050 Ruolo di CESTAS: Capofila (http://forestedelmondo.pbworks.com/) Obiettivi: Promuovere la conoscenza e l’applicazione delle pratiche di uso sostenibile delle risorse silvicole in Italia e nel mondo presso le scuole e i territori di Bologna, Torino, Ancona, Lecce e più in generale presso l’opinione pubblica delle rispettive regioni. Il progetto rappresenta un’attività di educazione allo sviluppo e comunicazione sociale orientata alla promozione della conoscenza e la diffusione di pratiche di uso e consumo sostenibile delle risorse forestali che, oltre al face to face, prevede anche una campagna di comunicazione rivolta all’opinione pubblica sia on line che on air Beneficiari: Studenti e insegnanti delle scuole coinvolti direttamente nel progetto, formatori, rappresentanti di Ong del settore, partecipanti alle attività pubbliche del progetto (eventi locali quali convegni e seminari), visitatori della mostra esposta nelle città di Torino, Ancona, Bologna e Lecce, amministrazioni locali decentrate, enti e aziende pubbliche e private Partner del progetto: CISV Torino e CTM Lecce

51.


Italia, Regione Marche

Percorsi di Non Violenza

Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: gennaio 2010 - 31 dicembre 2010 Ente finanziatore: Regione Marche attraverso il Coordinamento provinciale Enti per la pace Budget gestito: € 250 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Ancona, in un percorso interattivo di formazione e sensibilizzazione sul tema della non violenza. Fornire alle scuole gli strumenti affinché possano affrontare un percorso adeguato all’ordine e al grado delle classi coinvolte, al fine di sviluppare nei bambini e nei ragazzi uno spirito critico e una maggiore consapevolezza del rifiuto della violenza quale risoluzione dei conflitti Beneficiari: Scuole, associazioni ed enti locali della Provincia di Ancona Partner del progetto: AVAP Onlus, Amici di Piebetà Onlus, Cantieri di Pace (Osimo), Caritas Diocesana, CESTAS Marche, Ong CVM, Fratellanza Universale, Luoghi in Comune, Missionari Saveriani, Tutti x Tutti Onlus, Ong VIS, Centro Missioni Onlus (Osimo), CIFA, Circolo Africa, Ninos de Mais, Associazione La strada di Sergio, Associazione Alternativamondo, CTS Ancona, Associazione Senza Confini, Iniziativa Romeo, Scuola di Pace di Ancona, Scuola di Pace di Senigallia, Comuni di Ancona, Castelbellino, Jesi, Monsano, Montemarciano, Monterado, Monte San Vito, Polverigi, Rosora, San Paolo di Jesi e Senigallia

Italia, Regione Marche

Percorsi di Pace Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: gennaio 2009 - 31 dicembre 2009 Ente finanziatore: Regione Marche attraverso il Coordinamento provinciale Enti per la pace Budget gestito: € 500 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Creazione di un sito web di progetto (http://www.percorsidipace.net/), formazione interna destinata ai soggetti della rete, mappatura degli enti e delle associazioni provinciali per la pace Beneficiari: Scuole, associazioni ed enti locali della Provincia di Ancona Partner del progetto: AVAP Onlus, Amici di Piebetà Onlus, Cantieri di Pace (Osimo), Caritas Diocesana, CESTAS Marche, Ong CVM, Fratellanza Universale, Luoghi in Comune, Missionari Saveriani, Tutti x Tutti Onlus, Ong VIS, Centro Missioni Onlus (Osimo), CIFA, Circolo Africa, Ninos de Mais, Associazione La strada di Sergio, Associazione Alternativamondo, CTS Ancona, Associazione Senza Confini, Iniziativa Romeo, Scuola di Pace di Ancona, Scuola di Pace di Senigallia, Comuni di Ancona, Castelbellino, Jesi, Monsano, Montemarciano, Monterado, Monte San Vito, Polverigi, Rosora, San Paolo di Jesi e Senigallia

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Italia, Olanda, Gran Bretagna, Spagna

Partnership for Change. The role of the Economic Partnership Agreements (EPAs) in implementing the Millennium Development Goals (MDG)

Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: gennaio 2008 - dicembre 2010 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget gestito: € 295.194 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Promuovere politiche economiche e di sviluppo e azioni di cooperazione internazionale coerenti con gli Obiettivi del Millennio. Diffondere una conoscenza più approfondita degli Obiettivi del Millennio e degli Accordi di Partenariato Economico (EPA). Proporre migliori strategie d’azione nella lotta alla povertà e favorire politiche economiche, di sviluppo e sociali che prendano in considerazione il punto di vista degli attori del Nord e del Sud del mondo e che ne permettano un confronto Beneficiari: Membri della società civile e delle Organizzazioni che si occupano di cooperazione internazionale, membri del Parlamento Europeo e nazionale, media e membri della società civile facenti parte di associazioni anche non direttamente coinvolte nelle tematiche di progetto Partner del progetto: Amici dei Popoli (capofila) - Italia; World Education Berkshire (RISC) - Gran Bretagna; Centrum Voor Mondiaal Onderwijs (Dutch Centre For Global Education) of The Radboud University Nijmegen (CMO) - Olanda; Instituto de Estudios Sobre Desarrollo y Cooperación Internacional (HEGOA) - Spagna

53.


ADVOCACY Nel 2009 le attività di advocacy di CESTAS, in particolare quelle relative ai temi della salute globale, si sono concentrate principalmente sulla Presidenza italiana del G8. Questo evento ha catalizzato molte energie e ha creato circoli virtuosi di collaborazione e condivisione tra molte Ong italiane ed internazionali. La strategia della rete “Azione per la salute globale”, di cui CESTAS è membro, è stata quella di mantenere alta l’attenzione sui temi della salute globale, in particolare il rafforzamento dei sistemi sanitari, la lotta alle grandi pandemie, la salute materno-infantile e in generale la promozione del diritto alla salute. Uno dei primi passi è stata l’organizzazione di una Conferenza internazionale che ha esplorato il ruolo della Presidenza italiana nella promozione della salute globale e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, della viceministra della Sanità del Mozambico, nonché di esponenti dei Ministeri italiani degli Affari Esteri e del Tesoro. Successivamente, CESTAS, attraverso la rete “Azione per la salute globale” ed in quanto membro della “Coalizione italiana contro la povertà”, ha partecipato al tavolo tematico sulla “Salute” costituitosi tra rappresentanti della società civile e rappresentanti del “Gruppo Esperti Salute G8” del Ministero degli Affari Esteri. Tale partecipazione ha permesso un dialogo e un confronto continui, che hanno fatto sì che le posizioni della società civile italiana sulla salute venissero riconosciute dalle istituzioni. Uno dei momenti più importanti di questo processo è stato l’incontro fra tutti i rappresentanti del “Gruppo Esperti Salute G8” e una delegazione della società civile italiana e internazionale. Le riflessioni condivise della società civile si sono espresse in numerosi documenti di posizionamento, sia tematici che generali, a livello italiano e anche internazionale. L’analisi e l’accuratezza di tali documenti è stata apprezzata al punto che sono stati fatti circolare tra gli stessi Capi di Stato e di Governo dei paesi G8. Lungo il corso della preparazione al G8, CESTAS ha contribuito a dare voce ai suoi partner del Sud, facilitando la presenza di rappresentanti di Ong africane. Infatti, grazie

.54

anche all’apertura dimostrata dalla Presidenza italiana, sono stati diversi i momenti in cui la società civile italiana e internazionale proveniente dai paesi in via di sviluppo, ha potuto confrontarsi con i rappresentati del Governo italiano e degli altri paesi del G8. Oltre al citato incontro con il “Gruppo Esperti Salute G8”, si ricordano il “Civil G8”, l’incontro in occasione della “Ministeriale Sviluppo”, sino alla partecipazione di numerosi rappresentati della società civile, CESTAS compreso, durante i giorni del G8 al Media Center dell’Aquila. Accanto al lavoro di analisi politica e alle attività di pressione, sono stati coinvolti anche i mezzi di comunicazione, attraverso numerosi comunicati stampa, interviste e pubblicazioni di articoli sul sito internet. Nonostante la difficoltà del contesto e la mancanza di risultati tangibili -non vi è stato, infatti, il rispetto da parte del Governo italiano degli impegni presi-, l’anno di Presidenza italiana del G8 ha lasciato una positiva eredità in termini di reti, relazioni e sinergie messe in atto tra la società civile italiana e internazionale.


Italia, Germania, Polonia

True Development Through Health

Settore: Advocacy Periodo di attuazione: marzo 2007 - febbraio 2010 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget gestito: € 98.176 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Fare pressioni sulle Istituzioni e i Governi Europei affinchè pongano in essere politiche adeguate a sostenere il rispetto dei diritti alla salute delle popolazioni nei Paesi in Via di Sviluppo. In particolare sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e sulla necessità di destinare fondi adeguati per programmi e progetti legati alle tematiche sanitarie Beneficiari: I diretti destinatari della comunicazione sono funzionari governativi, personale di alto livello nei Ministeri coinvolti (Tesoro, Salute, Esteri, Politiche sociali) di Italia, Germania e Polonia. Parlamentari, autorità ed enti locali coinvolti in attività di cooperazione decentrata, giornalisti e addetti stampa, rappresentanti e staff di Ong Partner del progetto: AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo (capofila). Partner: DSW - Deutsche Stiftung Weltbevölkerung (Germania); FWFP - Federation for Women and Family Planning (Polonia); AAI-I ActionAid International Italia ONLUS (Italia)

Italia, Roma, Milano, Bergamo, Torino, Firenze, Arezzo, Padova Health For All!

Settore: Advocacy Periodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget gestito: € 17.940 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Spingere l’Italia ad assumere un ruolo decisivo per il raggiungimento, entro il 2015, degli Obiettivi di sviluppo del millennio sulla salute ed in particolare quelli sulla riduzione della mortalità infantile (MDG 4), sul miglioramento della salute materna (MDG 5) e sulla lotta ad Hiv/Aids, tubercolosi e malaria (MDG 6) Beneficiari: I destinatari del progetto sono le Ong italiane, le organizzazioni della società civile e altri attori non statali già attivi nella Campagna del millennio; i cittadini italiani e l’opinione pubblica, tra cui media nazionali, operatori sanitari, politici, settore privato, sindacati, studenti universitari e insegnanti Partner del progetto: Ong UCODEP; CeLIM - Centro Laici Italiani per le Missioni; Ong Medici con l’Africa Cuamm; Ong AIDOS - Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo

55.


Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia, Gran Bretagna

Action for Global Health - Promoting European Support for Global Health

Settore: Advocacy Periodo di attuazione: settembre 2006 - settembre 2011 Ente finanziatore: Bill and Melinda Gates Foundation Budget gestito: € 422.244 Ruolo di CESTAS: Partner (http://www.actionforglobalhealth.eu/) Obiettivi: Mantenere alta l’attenzione dei Governi europei, in particolare quelli di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna, e della Commissione Europea sulle problematiche dei Paesi in Via di Sviluppo, cercando di orientarne le scelte di azione. Action for Global Health, Azione per la Salute Globale in Italia, focalizza le sue azioni sugli Obiettivi del Millennio che riguardano l’ambito sanitario Beneficiari: Decision makers internazionali, quali Parlamentari europei e Commissione Europea, e nazionali, politici italiani parlamentari ed extraparlamentari. Stakeholder pubblici e privati impegnati nelle tematiche sanitarie e di sviluppo. Media, Ong e altre organizzazioni della società civile, giornalisti, opinione pubblica Partner del progetto: Action Aid International (promotore). Partner: Plan International; European Public Health Alliance (Brussels); Stop Aids Alliance (Bruxelles); Welthungerhilfe (Germania); Terre des hommes (Germania); Federación de Planificación Familiar Estatal (Spagna); Médicos del Mundo (Spagna); Global Health Advocates (Francia); Médecins du Monde (Francia); Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie (Italia); AIDOS - Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo (Italia); Interact Worldwide (Gran Bretagna); International Hiv/Aids Alliance (Gran Bretagna); TB Alert (Gran Bretagna)

.56


Italia, Spagna, Bolivia e Francia

Knowledge, Health and Food for All. Advocacy campaign for a sustainable application of intellectual property rights on development processes Settore: Advocacy Periodo di attuazione: dicembre 2009 - dicembre 2012 Ente finanziatore: Commissione Europea Budget gestito: € 148.407 Ruolo di CESTAS: Partner Obiettivi: Fare in modo che istituzioni e organi decisionali dei Paesi coinvolti siano consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applicazione positiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in Via di Sviluppo Beneficiari: I diretti destinatari del progetto sono: Università e istituti di ricerca, enti pubblici responsabili della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, organizzazioni internazionali, Ong e reti di Ong, associazioni di categoria e di consumatori, autorità e membri del Parlamento nazionale ed europeo Partner del progetto: CRIC - Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione (Italia); CIES - Centro Informazione ed Educazione allo Sviluppo (Italia); COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti (Italia); ICEI - Istituto Cooperazione Economica Internazionale (Italia); Ong RE.TE (Italia); N:EA - Napoli: Europa Africa (Italia); Ong MAS VIDA (Spagna); Ong CAD (Bolivia)

57.


Aspetti economici e finanziari Nel 2009 i costi generali e di struttura ammontano al 6%, mentre il 94% dei costi totali viene investito in attività tipiche progettuali totalmente in linea con i dati dell’anno 2008. Tali percentuali evidenziano il basso impatto dei costi di struttura rispetto a quelli complessivi.

Le fonti di finanziamento sono negli ultimi anni fortemente orientate alla diversificazione per garantire maggiore sostenibilità economica. Infatti ben il 24% dei finanziamenti proviene dal settore privato.

Distribuzione dei costi

Fonti di finanziamento per le attività istituzionali Privato 24% pari a 756.941 euro Pubblico 76% pari a 2.446.406 euro

Costi per attività tipiche 94% pari a 2.981.422 euro1 Costi generali 6% pari a 186.099 euro2

Indici di performance in relazione alla raccolta fondi

ACID test

L’indice di efficienza della raccolta fondi è pari allo 0,14%, ciò significa che per ogni euro raccolto da CESTAS, solo 14 centesimi sono spesi per raccogliere fondi3. L’analisi dell’indice di impiego delle risorse prende in considerazione tre macroaree di gestione dell’associazione: 1. attività istituzionale4 in CESTAS pari all’88,62%; 2. attività di raccolta fondi5 pari allo 0,05%; 3. attività di supporto generale o di struttura6 pari a 5,88%.

L’Acid test è in aumento e supera anche nel 2009 il valore ottimale di 1 dimostrando

la capacità dell’associazione di coprire i debiti.

Mentre l’indice 1 è tanto migliore più è alta la sua percentuale, viceversa per l’indice 2 e 3 è tanto migliore quanto è più basso il valore percentuale che esprimono. La media, secondo l’indagine sugli indici di efficienza delle 53 organizzazioni associate all’Istituto Italiano della Donazione sul triennio 2006-2008 (24 giugno 2010) è 88,3%. 2 La media delle risorse destinate ad attività di supporto generale o di struttura è dell’11,8%. 3 L’indice viene ricavato dal rapporto tra il totale degli oneri generati da attività di raccolta fondi, attività accessorie e il totale dei proventi correlati a questi oneri. In media per raccogliere 1 euro le onp spendono in media 18 centesimi. 1

.58

acid test

2007

2008

2009

Rapporto tra totale di cassa, i crediti a breve, i titoli liquidabili immediatamente e totale delle passività correnti

0, 97

1, 0 1

1 ,1 4

Questo indice è il più importante dei tre perché esprime la quota di risorse, in valore percentuale, impiegate in attività direttamente connesse al fine istituzionale enunciato nella missione. La media nel settore della cooperazione internazionale è l’83,9%. 5 Rileva la quota di risorse impiegate in attività dedicate alla raccolta fondi. Secondo l’indagine a cura dell’IID, le onp destinano mediamente per le attività di promozione e raccolta fondi il 9,4%. 6 Esprime la quota di risorse impiegate in attività di supporto generale. 4


Destinazione dei fondi per settore di intervento

Destinazione dei fondi per tipologia di attivitĂ Progetti 46% pari a 1.349.185,42 euro

1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0

Formazione 54% pari a 1.564.607,82 euro Salute

Buon governo

Sviluppo Gender partecipativo empowerment

Ambiente

Altro

Destinazione dei fondi per area geografica Mediterraneo 5% pari a 157.673,55 euro Africa 21% pari a 612.354,14 euro

Europa 29% pari a 854.496,54 euro

America Latina 45% pari a 1.334.543,28 euro

59.


Bilancio d’esercizio al 31.12.2009 Stato Patrimoniale 2009

ATTIVO

31.12.2009

31.12.2008

0 0

0 0

0

0

A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI I Versamenti non ancora richiamati II Versamenti già richiamati TOTALE Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A) B) IMMOBILIZZAZIONI I Immobilizzazioni immateriali 7. Altre II Immobilizzazioni materiali 4. Altri beni III Immobilizzazioni finanziarie 1. Partecipazioni 2. Crediti 3. Altri titoli 4. Azioni proprie

TOTALE Immobilizzazioni (B)

0

1.987

0

1.987

24.397

34.135

24.397

34.135

0 0 0 0

0 0 0 0

0

0

24.397

36.122

0 0 0 0 0

0 0 0 0 0

0

0

13.460 0

35.000 0

TOTALE

TOTALE

TOTALE

C) ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze 1. Materie prime, sussidiarie e di consumo 2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3. Lavori in corso su ordinazione 4. Prodotti finiti e merci 5. Acconti II Crediti 1. Verso clienti: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo

.60

TOTALE


5. Verso altri: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo

582.371 6.532

574.969 20.037

602.363

630.006

0

120.000

0

120.000

934.302 0 38.875

1.095.477 0 39.246

973.177

1.134.723

1.575.540

1.884.729

933.001 0

498.150 0

TOTALE Ratei e risconti (D)

933.001

498.150

TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)

2.532.937

2.419.000

31.12.2009

31.12.2008

VIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio

29.710 35.827

-38.581 68.292

TOTALE Patrimonio netto (A)

65.537

29.710

3. Altri

178.000

103.000

TOTALE Fondi per rischi ed oneri (B)

178.000

103.000

III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 6. Altri titoli IV Disponibilità liquide 1. Depositi bancari e postali 2. Assegni 3. Denaro e valori in cassa

TOTALE Attivo circolante (C)

TOTALE

TOTALE

TOTALE

D) RATEI E RISCONTI I Ratei e risconti II Disaggio su prestiti

PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO

B) FONDI PER RISCHI ED ONERI

61.


C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 94.190

73.214

3. Debiti verso banche: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo

38.425 0

58.451 0

6. Debiti verso fornitori: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo

249.304 0

265.742 0

11. Debiti tributari: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo

45.857 0

40.532 0

12. Debiti verso istituti di prev. e di sic. sociale: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo

26.346 0

21.475 0

13. Altri debiti: esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo

167.289 0

62.465 0

TOTALE Debiti (D)

527.222

448.665

Ratei e risconti Aggi su prestiti

1.667.988 0

1.764.411 0

TOTALE Ratei e risconti (E)

1.667.988

1.764.411

TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)

2.532.937

2.419.000

Fondo trattamento di fine rapporto D) DEBITI

E) RATEI E RISCONTI

.62


Conto Economico

31.12.2009

31.12.2008

2.960.755 0 0 0

3.025.855 0 0 0

62.234 0

55.000 0

3.022.989

3.080.855

63.781 2.087.706 82.176

146.230 2.196.833 86.275

253.617 188.109 27.035 0 0

294.970 111.402 22.112 0 814

1.987 9.738 0

3.312 12.554 0

0

0

0 0 75.000 192.273

0 0 0 7.847

2.981.422

2.882.350

41.567

198.506

A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3. Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5. Altri ricavi e proventi: 5.1 Altri ricavi e proventi 5.2 Contributi in conto esercizio TOTALE Valore della produzione (A) B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7. Per servizi 8. Per godimento di beni di terzi 9. Per il personale: a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) Trattamento di quiescenza e simili e) Altri costi 10. Ammortamenti e svalutazioni: a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12. Accantonamenti per rischi 13. Altri accantonamenti 14. Oneri diversi di gestione TOTALE Costi della produzione (B) DIFFERENZA tra valore e costi della produzione (A-B)

63.


31.12.2009

31.12.2008

15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari: d) Proventi diversi dai precedenti d.4) Da altri

0 0 0 2.601

0 0 0 25.113

17. Interessi ed altri oneri finanziari: 17.4 Verso altri

13.057

18.527

TOTALE Proventi ed oneri finanziari (15+16-17)

-10.456

6.586

18. Rivaluazioni: a) Di partecipazioni b) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’ attivo circolante che non costituiscono partecipazioni

0 0 0

0 0 0

10. Svalutazioni: a) Di partecipazioni b) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Di titoli iscritti all’ attivo circolante che non costituiscono partecipazioni

0 0 0

0 0 0

TOTALE Rettifiche (18-19)

0

0

20. Proventi: 20.1 Plusvalenze da alienazioni 20.2 Altri proventi

0 177.758

0 15.041

21. Oneri: 21.1 Minusvalenze da alienazioni 21.2 Imposte relative ad esercizi precedenti 21.3 Altri oneri

0 0 154.586

0 0 134.614

TOTALE Partite straordinarie (20-21)

23.172

-119.573

Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)

54.283

85.518

22. Imposte sul reddito dell’esercizio 23. Utile (perdita) d’esercizio

18.456 35.827

17.226 68.292

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE

E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI

.64


Conti d’Ordine

31.12.2009

31.12.2008

Beni e servizi da ricevere

8.109.497

10.244.126

TOTALE

8.109.497

10.244.126

Beni da consegnare

54.864

45.559

TOTALE

54.864

45.559

(esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.)

7) IMPEGNI DI TERZI

8) IMPEGNI VERSO TERZI

65.


Rendiconto Gestionale 2009 ONERI 1. Oneri da attività tipiche 1.1 Acquisti

1.2 Servizi

31.12.2009

31.12.2008

2.806.901

2.882.350

63.781

146.230

2.100.791

2.196.833

82.176 468.761 3.008 11.725 75.000 1.659

86.275 429.299 15.866 7.847

2. Oneri promozionali e di raccolta fondi

1.531

-

2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 3 2.4 Attività ordinaria di promozione

1.531 -

-

1.3 Godimento beni di terzi 1.4 Personale 1.5 Donazioni 1.6 Ammortamenti 1.7 Accantonamenti 1.8 Oneri diversi di gestione

E’ la somma dei proventi ottenuti da finanziamenti pubblici (euro 2.446.406, 36) e dei proventi da privati - partner di progetto (euro 576.582,68). ii Per adeguarsi allo schema di presentazione del bilancio promosso dalla i

.66

PROVENTI E RICAVI

31.12.2009

31.12.2008

1. Proventi e ricavi da attività tipiche

2.950.068

3.012.723

1.1 Da contributi su progetti 1.1a Contributi da Enti Gov. Italia progetti 1.1b Contributi da EE.LL. Italia progetti 1.1c Contributi da Privati e altri Italia progetti 1.1d Contributi da Enti Gov. Esteri progetti 1.1e Contributi da Privati ed altri Esteri progetti 1.1f C ontributi per Servizio civile 1.1g Altri proventi e ricavi 1.2 Da contratti con enti pubblici 1.3 Da soci ed associati 1.4 Da non soci 1.5 Donazioni

2.913.793i 2.161.007

2.687.344

273.111 186.340 9.091 276.192 2.520 5.575 36.274ii

19.889 305.490

2. Proventi da raccolta fondi

10.687

13.132

2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 3 2.4 Altri

10.687 -

13.132 -

Agenzia delle Onlus, nel bilancio 2009, il contributo da partner di progetto viene contabilizzato nella voce “1.1 Da contributi su progetti” e non più nella voce “1.5 Donazioni”.


3. Oneri da attività accessorie

172.990

-

3. Proventi e ricavi da attività accessorie

62.234

55.000

3.1 Acquisti

8.560

-

62.234

55.000

3.2 Servizi

45.151

-

-

-

3.3 Godimento beni di terzi 3.4 Personale 3.5 Ammortamenti 3.6 Oneri diversi di gestione

6.720 84.912 27.647

-

3.1 Da gestioni commerciali accessorie 3.2 Da contratti con enti pubblici 3.3 Da soci ed associati 3.4 Da non soci 3.5 Altri proventi e ricavi

-

-

4. Oneri finanziari e patrimoniali

13.057

18.527

4. Proventi finanziari e patrimoniali

2.601

25.113

4.1 Su rapporti bancari 4.2 Su prestiti

13.057 -

18.527 -

2.601 -

25.113 -

-

-

4.1 Da rapporti bancari 4.2 Da altri investimenti finanziari 4.3 Da patrimonio edilizio 4.4 Da altri beni patrimoniali

-

-

5. Oneri straordinari

154.586

134.614

5. Proventi straordinari

177.758

15.041

5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività

154.586

134.614

5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività

177.758

15.041

6. Oneri di supporto generale

18.456

17.226

6.1 Acquisti 6.2 Servizi 6.3 Godimento beni di terzi 6.4 Personale 6.5 Ammortamenti 6.6 Altri oneri

18.456

17.226

TOTALE

3.167.521

3.052.716

TOTALE

3.203.348

3.121.009

Risultato gestionale positivo

35.827

68.292

RIsultato gestionale NEGATIVO

-

-

4.3 Da patrimonio edilizio 4.4 Da altri beni patrimoniali

67.


Pensando al futuro: il 2010 La sfida strategica per CESTAS nel periodo 2009-2011 si concentra nella ricerca della qualità e dell’innovazione nella società della conoscenza. Pensiamo che solo con l’aumento della nostra presenza politica e il consolidarsi della nostra capacità gestionale, sia possibile strutturare un’azione che possa coniugare le nostre tre “C”: - Coerenza politica - Capacità specializzata - Collaborazione pianificata.

A 12 mesi dal lancio della sfida vogliamo verificare e condividere lo stato d’avanzamento dei compiti programmati per il 2009:

Meta indicata nel Bilancio Sociale 2008

Stato d’Avanzamento al 31 dicembre 2009

Per ottenere le tre “C” dobbiamo consolidare la nostra già matura struttura utilizzando strumenti di pianificazione, gestione e controllo, aperti all’innovazione e alla qualità.

a) Attivazione di un nuovo sistema di Pianificazione Operativa Annuale (POA) dei programmi CESTAS. Il sistema informatizzato consente un controllo tecnico-finanziario integrale ed evita la sovrapposizione degli strumenti tecnici e amministrativi. b) Attivazione di piattaforme virtuali per condividere e realizzare il lavoro all’interno dello staff e con le istituzioni coinvolte nei progetti. c) L’uso continuo e specializzato delle tecnologie web 2.0 anche per la comunicazione esterna è stata la grande conquista del 2009. d) Attivazione di nuovi strumenti idonei al controllo gestionale e amministrativo.

L’impatto dei nostri interventi sul mutamento sociale dipenderà dalla capacità di promuovere una collaborazione specializzata e dalla qualità delle metodologie d’azione implementate all’interno dei processi di costruzione della “società della conoscenza”.

a) Il numero d’istituzioni con le quali collaboriamo per la realizzazione dei nostri interventi ha raggiunto il numero di 400 e altre 70 sono le istituzioni che finanziano i nostri progetti. b) Siamo presenti in 25 paesi del mondo con 54 progetti complessivi. c) La “pianificazione partecipata” come metodo per il disegno dei nostri piani strategici triennali e d’azione annuale è la metodologia seguita da tutti i Dipartimenti e gli Uffici CESTAS.

Essere soci aderenti dell’Istituto Italiano Donazione.

Il 18 settembre 2009.

.68


Sviluppare all’estero la nostra competenza nell’alta formazione delle risorse umane.

Attivazione di nuove partnership con Università latinoamericane, europee, mediorientali e africane. Nel 2009 abbiamo promosso e gestito: - 4 master universitari; - 3 corsi di alta formazione universitaria; - 2 corsi di specializzazione. Oltre 150 professionisti provenienti da 15 paesi si sono formati durante l’anno 2009.

Usare gli spazi di conoscenza localizzata territorialmente e di pressione politica globale, per promuovere il diritto alla salute per tutti.

a) Partecipazione alla campagna Azione per la Salute Globale e pubblicazione del terzo rapporto “La Salute Globale al Tempo della Crisi” contenente le raccomandazioni verso il sistema di aiuto pubblico allo sviluppo sui tre Obiettivi sanitari del millennio. b) Oltre 50 ospedali latinoamericani di quattro paesi aderiscono alla rete CESTAS di Centri di Salute materno-perinatale.

Limiti finanziari permettendo, il 2010 deve essere dedicato al consolidamento delle trasformazioni avviate durante il 2009 e quindi l’anno della verità per la costruzione di quei “nuovi mondi impossibili”1 disegnati all’interno del nostro piano strategico triennale 2009-2011.

- l’accesso equitativo all’educazione e universale alla salute; - l’accesso universale all’informazione e alla conoscenza, in modo particolare attraverso la fruizione libera della produzione intellettuale; - la promozione della diversità culturale e linguistica in contrasto all’appiattimento derivante dall’uso di poche lingue a livello internazionale; - la promozione di opportunità digitali e d’inclusione sociale attraverso le TIC (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) per la costruzione delle capacità, l’appropriazione, la governabilità e la partecipazione sociale (rafforzare le reti, condividere informazione, creare conoscenza e capacità); - lo sviluppo delle opportunità di ricerca scientifica e di apprendimento attraverso l’accesso a diversi contenuti e sistemi appropriati per la socializzazione dell’informazione, anche usando le ITC per il loro intrinseco vantaggio economico.

La caratteristica che segnerà i processi sociali dei prossimi due lustri, non sarà la velocità con la quale saremo capaci di produrre informazione e conoscenza, sarà invece la “forma” attraverso la quale riusciremo ad allargare l’accesso e la fruizione sociale della conoscenza. “Appropriazione sociale della conoscenza” è quindi la parola d’ordine all’interno della nostra strategia e per declinarla l’appropriazione passa per: - la capacità creativa degli attori sociali di generare nuova conoscenza; - il talento innovativo di usare quello che esiste o il nuovo; - la capacità di determinare la rilevanza della conoscenza necessaria per sopperire ai bisogni specifici di ogni società; - la capacità d’apprendimento, distribuzione e costruzione del capitale sociale; - il forte impegno nella difesa dei diritti umani e delle libertà d’opinione;

“P.I.L. - F.I.L. - R.I.L. / Prodotto Felicità o Reciprocità Interna Lorda? Nuovi mondi impossibili da costruire - Uber Alberti in: http://retecestas.ning.com/forum/topics/pil-fil-ril-prodotto. 1

69.


David e Foray2 sostengono giustamente che la società della conoscenza non è una realtà e che quella di oggi è solo un’economia basata sulla conoscenza. Passare dall’ economia alla società della conoscenza dipende dalla proliferazione delle “comunità intensive di conoscenza”. Queste comunità, e CESTAS vuole essere una di queste, sono spazi sociali dove i costi delle codificazioni e della divulgazione sono ridotti drasticamente alla luce dell’esistenza di concetti comuni e di convenzioni terminologiche. La possibilità di costruire conoscenza e di usufruire liberamente delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione per codificare, trasmettere e migliorare la diffusione di nuove idee, pratiche e metodi, consente a CESTAS la costruzione di reti d’individui3. Reti che sono lo spazio d’innovazione all’interno delle metodologie gestionali dei programmi di cooperazione allo sviluppo. Il ruolo che CESTAS vuole svolgere nel prossimo biennio 2010-2011 è di attore di qualità che promuove la costruzione del capitale sociale basato sulla conoscenza. Un attore le cui iniziative devono necessariamente essere organizzate intorno al territorio di riferimento e il cui lavoro deve rimanere collettivo, interdisciplinare e guidato dalla responsabilità sincronica e la solidarietà diacronica.

Come Presidente dell’associazione, ho infine il dovere di rilanciare “Las encrucijadas que te esperas”4 per il biennio 2010-2011: 1. Mantenere la strada della trasformazione organizzativa aumentando gli standard di qualità, efficienza ed efficacia attraverso l’innovazione e la valutazione di risultato e di processo. Dopo la certificazione all’interno della cooperazione internazionale, della formazione, della gestione amministrativa e finanziaria, delle donazioni, il prossimo futuro ci vede impegnati nella promozione della ISO 26000 all’interno delle Ong di cooperazione internazionale. 2. Promuovere e sviluppare all’estero la nostra expertise nell’alta formazione innovativa delle risorse umane. 3. Promuovere il diritto alla salute per tutti attraverso l’uso degli spazi di conoscenza localizzata territorialmente e quelli di pressione politica globale. 4. Attivare processi di apprendimento tra diversi attori interessati (profit, pubblici e no profit) nella generazione responsabile d’intercambi sociali ed economici. Formazione di reti di economia civile, generazione di rapporti fiduciari con i nostri interlocutori, trasferimento di conoscenze appropriate ed efficaci, restano i palcoscenici della nostra storia istituzionale.

Uber A. Alberti Presidente CESTAS

http://centridiricerca.unicatt.it/cranec_crn0502.pdf Economia della Conoscenza, Dinamica strutturale e Ruolo delle Istituzioni, Daniele Schilirò, Franco Angeli, 2004. 2

.70

3 4

vedi le reti Cestas www.cestas.org e www.cestasformazione.org. Le sfide che ci aspettano.


www.cestas.org CESTAS IN ITALIA E NEL MONDO Sede Centrale Via Ranzani 13/5/F, 40127 Bologna Tel. +39 051 25 50 53 Fax +39 051 42 11 317 E-mail: cestas@cestas.org Sede Formazione Emilia-Romagna Via Ranzani 13/5/A, 40127 Bologna Tel. +39 051 25 30 01 E-mail: segreteriadidattica@cestas.org; altaformazione@cestas.org Community Cestas 3.0 E-mail: communitycestas@cestas.org Biblioteca Ecosostenibile Cestas Via Ranzani 19/d, 40127 Bologna Tel. +39 051 25 50 53 E-mail: biblioteca@cestas.org Sede Marche Via Jugoslavia 15, 60035 Jesi (AN) Tel. +39 0731 221881 Ufficio formazione Tel./Fax +39 0731 64 299 E-mail: cestasmarche@cestas.org Sede Abruzzo c/o Sede Civica Via Rubicone 15, 65128 Pescara E-mail: cestasabruzzo@cestas.org CESTAS ARGENTINA Defensa 1440 Dpto. 6D San Telmo 1143 C.A. de Buenos Aires Tel. +54 11 4361-5780 E-mail: cestasargentina@cestas.org CESTAS BOLIVIA Calle Capitán Ravelo 2077 entre Montevideo y Goitia, La Paz Tel. +591 2 2110944 E-mail: cestasbolivia@cestas.org CESTAS CILE Av. Libertador Bernardo O`Higgins 2289 Dpto. 411, Santiago de Chile Tel. +56 2 6711520 E-mail: americalatina@cestas.org

Contatti CESTAS ECUADOR Calle Ambrosio Zabala y Don Bosco, Macas, Ecuador Tel. +593 9 34 88 656 E-mail: cestasecuador@cestas.org CESTAS NICARAGUA Chinchunte 2 c. sur, 10 vrs. Este Casa 605 Leon Tel\Fax +505 2 3154681 E-mail: cestasnicaragua@cestas.org CESTAS PERÙ Calle Bolívar 241 - Dpto. 803, Miraflores, Lima 18, Perú Tel. +51 1 654 3992 E-mail: cestasperu@cestas.org CESTAS LIBANO Sleilaty Bldg, 1st floor, Rue Chaiban, Furn El Chebback, Beirut, Lebanon Tel/Fax +961 (0) 1 424550 Cell: +961 70362833 E-mail: cestaslibano@cestas.org CESTAS MALAWI at Bwaila Hospital, P.O.Box 20497 Lilongwe Malawi Tel/fax +265 1724814 E-mail: cestasmalawi@cestas.org CESTAS MOZAMBICO c/o MALHANGALENE Health Center Bairro da Malhangabele “B”, Rua de Setubal n° 26, Maputo Tel. +258 21415173 E-mail: cestasmozambico@cestas.org CESTAS NAMIBIA 41 Von Falkenhauser Pionier Park 9000 Windhoek Namibia tel/fax +264 254200 Tel. cell +264 811270860 E-mail: cestasnamibia@cestas.org CESTAS SIERRA LEONE Azzolini Highway. Makeni, Sierra Leone E-mail: cestassierraleone@cestas.org CESTAS SUDAFRICA c/o Italian Cooperation 9, Lancaster Street. 5247 Vincent, East London, South Africa Tel. +27 437210260 Fax + 27 437210285 E-mail: mario.bacchiocchi@cestas.org

71.


Come sostenerci

CESTAS dal 2009 è socio aderente dell’Istituto Italiano della Donazione Donazioni Puoi agire in prima persona e decidere di sostenere CESTAS nel suo impegno per la difesa e lo sviluppo dei diritti e delle capacità umane. - Bonifico bancario intestato a CESTAS: Banca Etica Iban: IT90 H050 1802 4000 0000 0102 623; Banco Posta Iban: IT92 C076 0102 4000 0002 7612 407 - Bollettino postale intestato a CESTAS, c.c. n. 27612407 - On line: con carta di credito dal sito http://www.cestas.org/come-sostenerci/donazioni/ 5 per 1000 Il tuo 5 per 1000 contribuisce a sostenere i progetti di CESTAS nel mondo. Con la dichiarazione dei redditi, destina il 5 per mille a CESTAS indicando il codice fiscale 02080420371. Aziende Il sostegno della tua azienda può essere decisivo. CESTAS è a tua disposizione per studiare insieme la modalità migliore per valorizzare il tuo aiuto attraverso delle donazioni, coinvolgendo i dipendenti con il PayRoll Giving, oppure mettendo a disposizione strumentazione informatica, catering, o ancora la expertise in ambito di organizzazione di eventi e comunicazione. Per informazioni scrivi a cestas@cestas.org oppure telefona allo 051 255053.



www.cestas.org - www.cestasformazione.org

Organizzazione di cooperazione internazionale Ente di formazione

Socio aderente dell’Istituto Italiano della Donazione


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