La rivista ufficiale del programma tv
Settembre 2013 • Anno II • Num. 9 (10) • S.O.S Tata magazine - Mensile - Rivista € 2,20 Rivista + Sos Tata Compiega n° 10 a € 9,99 in più
Se ancora non parla... Quando il ritardo deve preoccupare
magazine
Missione TATA
LE STORIE DI QUESTO MESE Fermezza sì, ma i bambini non sono in caserma! Nasce la sorellina e la maggiore rivuole poppate e pannolino. Non è solo gelosia...
Settembre, si ricomincia!
Nido e scuola senza capricci
figli ubbidienti
Età diverse, esigenze diverse… si fa così!
Tutto quello che devi sapere per aiutare i bimbi a uscire di casa alla mattina con il sorriso
Per farsi ascoltare, niente minacce o punizioni
Beatrice Fazi
“Intransigente quando serve”
Sa essere tenera, ma crede nell’importanza delle regole
Educazione, benessere & Co. DOLCE ATTESA Riposo, faccende di casa, umore: le dritte al papà per aiutare la futura mamma CERVICALE Le cause scatenanti e il parere degli esperti per prevenire il dolore ACQUA Impariamo a scegliere quella giusta
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
“Per gestire il menage familiare con tre figli ci vuole davvero una grande grinta, cosa che a Beatrice non manca di certo”
Beatrice Fazi
“Sono una madre tenera, ma non cedo ai capricci” Crede fermamente nell’importanza delle regole, che devono essere semplici e sulle quali non transige. Una donna tutta d’un pezzo che sa essere molto affettuosa e chiedere subito scusa ai figli quando sbaglia
testo raccolto da Giulio Serri
I
n Un medico in famiglia l’abbiamo conosciuta per essere l’esuberante Melina, la governante tuttofare di casa Martini. Fuori dal set, Beatrice Fazi è come si definisce sul suo profilo twitter: una “mamma x 3”. Marialucia di 11 anni, Fabio di 10 e Giovanni di 5 sono, infatti, i suoi splendidi gioielli avuti dal matrimonio con Pierpaolo. Una bella famiglia animata da valori saldi e genuini come la condivisione di un profondo credo religioso e l’amore solido tra i coniugi. “Sono una madre tutta d’un pezzo che 36 | S.O.S TATA
ha stabilito fin da subito regole su cui non transigo – racconta l’attrice mentre è in partenza per le vacanze alla volta di Tortoreto, nella riviera abruzzese – ma sono anche molto tenera e affettuosa. Ho imparato a chiedere scusa ai figli. Spesso, infatti, si scarica su di loro lo stress che si accumula sul lavoro o nella vita quotidiana”. Una madre dal pugno di ferro e guanto di velluto?
Sì. Sono molto severa, rigorosa, forse pretendo troppo. Tanto che a volte è
Tutti i Sì di Beatrice
i, Sì a regolecisseemplic
ma pre ta Sì all’aiuto di una ta he sviluppano c i h c io g i a ì S atività autonomia e cre
pano vità
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
necessario l’intervento di mio marito per mediare. In questi undici anni di maternità ho imparato molto anche grazie alla Chiesa, che mi ha insegnato a essere forte nel dire no, a non cedere al ricatto affettivo dei figli. Credo che i bambini abbiano bisogno di un limite. Non ti definiresti, quindi, una mamma amica?
Assolutamente no. Mia figlia, infatti, mi rimprovera il fatto che non giochi con lei. Sono per l’autorevolezza della figura genitoriale sia maschile sia femminile.
Un perfetto mix di simpatia e talento
Di origine salernitana, inizia a calcare i palcoscenici teatrali a vent’anni. Si fa conoscere al grande pubblico nel 2007, anno in cui entra nel cast di Un medico in famiglia, vestendo i panni di Melina, la governante di casa Martini, accanto a Lino Banfi e Giulio Scarpati. Nel 2010 è Dora nella fiction di RaiUno Il restauratore con Lando Buzzanca e Martina Colombari. Sposata con Pierpaolo, ha tre figli: Marialucia, Fabio e Giovanni. S.O.S TATA | 37
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
Sono una mamma severa, rigorosa, forse pretendo troppo. In questi anni ho imparato a non cedere al ricatto affettivo dei figli Su quali regole si fonda il tuo modello educativo?
Molto semplici. Per esempio, quando si mangia si sta composti. Con mia cognata spesso ci siamo confrontate su questo aspetto: io pretendo che quando si sta a tavola non si vada a giocare, lei è di parere opposto. Sul dormire ho applicato con tutti e tre
il metodo “fate la nanna”, tratto da un libro di un pedagogista spagnolo che ti aiuta a educare i figli a dormire autonomamente. I miei bimbi, infatti, non sono mai venuti nel lettone con noi, tranne per alcuni momenti ludici relegati solo al sabato mattina. Una cosa che mi rende orgogliosa è ricevere spesso parecchi complimenti da altri
Ho la fortuna di avere accanto un uomo straordinario. Siamo in perfetta sintonia e ci appoggiamo a vicenda nelle scelte educative. Crediamo che non sia accettabile mettere in discussione davanti ai figli una decisione del proprio coniuge 38 | S.O.S TATA
genitori per quanto siano educati i miei figli. Al contrario, io sto diventando intollerante a certi miei amici perché hanno i bambini maleducati. Con tuo marito mantenete la stessa linea o ci sono delle divergenze?
Ho la grandissima fortuna di avere accanto a me un uomo straordinario.
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
I consigli di Francesca: genitori in sintonia per l’educazione dei bambini Beatrice si definisce una mamma molto severa, rigorosa e, come capita, ogni tanto si domanda se forse non pretende troppo dai figli. È fondamentale mettersi in discussione ed è ancora più importante chiedere l’aiuto di chi ci sta accanto per crescere. Sappiamo bene che insieme ai nostri bambini cresciamo anche noi. Essere una coppia che si compensa bene rende l’uomo e la donna genitori alleati, che insieme coordinano e portano
Siamo in perfetta sintonia e ci appoggiamo a vicenda. Crediamo che i genitori debbano fare “fronte comune”: non è accettabile mettere in discussione davanti ai figli una decisione del proprio coniuge. Al massimo si può mediare o smussare gli angoli. Come fai a conciliare lavoro e famiglia?
Da qualche anno mi faccio aiutare da una tata filippina di nome Roxan. Capisce perfettamente il mio stile educativo ed è molto più brava di me perché non potendo urlare o punirli trova sempre strategie per arrivare all’obiettivo. I bambini sono molto legati alla sua figura tanto da essere diventata una di famiglia. Vanno d’accordo tra di loro i fratellini?
A periodi. Fabio, che si trova tra una sorella molto determinata e un fratello vivace, è quello che ha dovuto maggiormente mediare e ha trovato un ottimo equilibrio. Marialucia a volte è un po’ “perfidella” nei confronti del fratello, forse perché deve scaricare quella piccola gelosia del non essere rimasta figlia unica. Nei confronti di
avanti la “squadra”. Qualunque stile educativo si scelga, riuscire a condividerlo è importantissimo, viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda facilita le cose. Oltre al fatto che agli occhi dei bimbi, emergerà chiaramente l’alleanza e la simbiosi tra mamma e papà. Un no detto da un genitore, sarà un no anche per l’altro. Una condizione indispensabile, a mio avviso, perché i piccoli non si sentano disorientati di fronte alle risposte che vengono loro date. Un genitore che beneficia di un rapporto così interconnesso
e privilegiato, ha la possibilità non solo del supporto, ma anche del confronto con il proprio partner, che serve sempre per migliorarsi, trovare soluzioni là dove non se ne vedono o semplicemente per avere una lettura di una determinata situazione diversa dalla propria. Credo non sia sempre facile avere gli stessi pensieri o le stesse opinioni per ciò che riguarda l’educazione dei figli, ma ritengo possibile venirsi incontro e insieme optare per alternative condivisibili. Un saluto affettuoso, Francesca
Una cosa che mi rende orgogliosa è ricevere spesso parecchi complimenti da altri genitori per quanto siano educati i miei figli Giovanni, il più piccolo, è invece molto materna. Alla domenica mattina recitiamo tutti insieme le Lodi ed è commovente vedere come si scambiano il segno della pace: in quel momento si appiana ogni cosa. Che giochi fanno?
Frequentano una scuola meravigliosa che è la Montessori statale a Roma. Sono educati alla manipolazione, all’autonomia e alla creatività. Qualità che si rispecchiano anche nel momento ludico. Disegnano, leggono e colorano molto. Marialucia sta cominciando in questi mesi a interagire con l’iPad e con molto piacere noto che va a cercare su youtube canzoni in inglese consigliate dalla sua maestra Valeria.
Spesso vengono a vedermi anche a teatro. Che bilancio fai oggi del tuo percorso professionale?
Poter prendere parte a una fiction così importante e seguita come Un medico in famiglia e recitare anche a teatro mi riempie di gioia. Il personaggio della governante di casa Martini mi ha dato popolarità e, soprattutto, l’affetto del pubblico. La governante Melina ti somiglia in qualcosa?
Lei è una ragazza generosa, molto semplice, con un background umile esattamente come il mio. Cosa auguri ai tuoi figli?
Cosa dicono della mamma in televisione?
Giudicano se sono brava. Un medico in famiglia l’hanno seguito volentieri.
Spero mantengano la loro personalità. Liberi da ogni condizionamento altrui, ma sempre nel massimo rispetto del prossimo. S.O.S TATA | 39
La posta di Francesca
Parere di tata Dubbi sull’educazione da dare ai vostri figli? Scrivetemi a tatafrancesca@edmaster.it oppure contattatemi sul mio sito www.francescavalla.it, risponderò!
C
ara Maura, la prima cosa, la più importante, è di non forzare in alcun modo la tua piccola Sara. L’amore per l’acqua può nascere solo se i bambini possono sperimentare l’acquaticità e avvicinarsi a questo meraviglioso elemento spontaneamente e con serenità. Tra l’altro, la cuginetta ha 3 anni e ti assicuro che con bambini così piccoli anche pochi mesi possono fare la differenza. In breve tempo, infatti, ci regalano cambiamenti ed evoluzioni incredibili, che a volte non ci saremmo mai aspettati. Il fatto che l’altra bimba adori l’acqua, inoltre, può giocare a tuo vantaggio. Come forse saprai, il processo di imitazione è molto potente nei bimbi e determina tanti apprendimenti e nuove conoscenze. La cuginetta è più grande e maggiormente propensa a fare Timore cose nuove con meno timore e dell’acqua questo non potrà che essere Cara Francesca, mia figlia Sara, da stimolo per la tua bimba. 2 anni, ha paura di entrare nel mare. Tuttavia, ti raccomando di Quando siamo andati in vacanza non fare paragoni e non a giugno non ne ha voluto sapere. dire mai a Sara: “Lei non Suo papà ha insistito in tutti i modi, ha paura e tu sì”. La cosa ma lei non ha fatto che piangere. giusta da fare è gratifiProssimamente andremo ancora al mare carla ogni volta che mette con sua cugina di 3 anni che adora un piedino in acqua: “Sei l’acqua e nuota senza braccioli. Cosa consigli di fare? davvero coraggiosa! Brava Un abbraccio Sara, diventiamo anche noi dei pesciolini...”. Maura Prova, poi, ad avvicinarti insieme a lei, gradualmente, alla riva con secchiello e paletta: “Facciamo una bella buca e ri-
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empiamola di mare...”. Oppure cercate le conchiglie e raccoglietele nel secchiello: quello sarà il tesoro delle vacanze. Ancora, riempite l’innaffiatoio e trasformate l’acqua in pioggia che riempie una buca o che bagna i piedini e le mani. Camminate a riva e, tenendola per mano, fatele saltare le onde facendo un sonoro ciac ciac. L’importante è che la piccola viva tutto come un gioco e che si diverta sentendosi al sicuro. Il mare è grande e le onde, così inaspettate e fuori dal suo controllo, possono davvero fare paura, ma con accanto mamma e papà, anche Sara imparerà a fare amicizia con l’acqua. Sono sicura che sarà una bellissima vacanza!
COSA FARE IN SINTESI:
• Non bisogna forzare il bambino in nessun modo. L’avvicinamento deve avvenire in maniera spontanea e serena • Non fate mai paragoni con gli altri piccoli, facendolo sentire inadeguato. Al contrario, gratificatelo ogni volta che mette un piedino in acqua • Andate insieme al bimbo vicino alla riva con paletta e secchiello. Quindi, giocate con lui, in modo che viva l’avvicinamento al mare come qualcosa di divertente e, grazie alla presenza dei genitori, sicuro
La posta di Francesca
Come non cedere alla bizze
Ciao tata Francesca, sono mamma di un bimbo di quasi 2 anni che, quando entriamo in un negozio, vorrebbe tutto. Mette in scena capricci davvero imbarazzanti e a volte devo cedere perché altrimenti inizia a urlare e si butta a terra. Mi rendo conto che forse non è il modo giusto, ma non vedo altre soluzioni. Spero di avere una tua risposta, nel frattempo ti ringrazio. Samuela
C
ara Samuela, sappi che tuo figlio si comporta così perché si rende conto che con il capriccio spesso ottiene quello che vuole. Il messaggio che gli giunge è che con il suo atteggiamento la mamma gli darà ciò che chiede. Parola d’ordine: se pensi a un no, allora quel divieto deve restare tale. Senza se e senza ma. Niente compromessi come “se smetti di piangere ti compro quel gioco...”, vanificherebbero tutto. Se comincia a fare i capricci, prendilo in braccio, mostrati accogliente e disposta ad ascoltare le sue ragioni, ma, al contempo, non cedere se ritieni che le sue richieste non siano accontentabili. Piuttosto chiedi al commesso del negozio se può tenere in mano l’oggetto per il tempo in cui resterete lì. “Gentilmente il signore ti lascia toccare questo gioco, ma prima di uscire lo salutiamo e lo rimettiamo a nanna al suo posto”. Contrattare sarà più semplice che non strappargli di mano il giocattolo. Se si tratta di una cosa davvero tanto desiderata, puoi proporgli di
chiederlo come dono di Natale o per il compleanno. L’attesa renderà ancora più grande la gioia di ricevere quel giocattolo. Spesso la reazione ai capricci vede visi contrariati ed espressioni arrabbiate, mentre è importante che l’atteggiamento della mamma sia fermo, ma comunque affettivo. Non deve mai essere duro e scontroso. Far finta di niente o alzare i toni di voce non sono le cose giuste da fare. Fai vedere, cara mamma, che sai gestire la situazione: esponi pure i tuoi no, ma fallo col sorriso sulle labbra e sii serena: “Io capisco che tu sia dispiaciuto, è davvero bello questo giocattolo, ma ora non lo possiamo prendere”. Fermi, ma comprensivi, perché bisogna capire il disagio emotivo che vivono i figli a seguito di un divieto. Vedrai che
con tanta pazienza e col sorriso, otterrai buoni risultati.
COSA FARE IN SINTESI:
• Mostrarsi fermi nella propria decisione: un no deve rimanere un no. E niente compromessi. • Quando il piccolo inizia con i capricci, prendetelo in braccio. Fatevi vedere accoglienti e disposti ad ascoltare le sue ragioni, senza, però, cedere alle richieste se da voi ritenute sbagliate o non accontentabili • Spiegate al bambino il perché del vostro no. Fatelo con il sorriso sulle labbra e in maniera serena, senza alzare la voce
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La posta di Francesca
C
arissimi, grazie a voi per avermi dato fiducia ponendomi la vostra preoccupazione. Veniamo al problema. Potete tranquillizzare la vostra bambina solo dicendole la verità e cioè che la scuola non è un’esperienza da temere, ma uno spazio dove si impara anche attraverso il gioco. Un luogo privilegiato per scoprire, entrare in contatto con altri bambini e diventare grandi. Un ambiente sicuro e protetto in cui sentirsi bene. Certo, si giocherà in modo diverso da come è abituata,
ma sarà soprattutto un’esperienza felice. Diventare grandi vuol dire fare fatica, non possiamo dire ai bambini che non sarà così, ma papà e mamma possono spiegare che è una cosa gratificante e che porterà a risultati per cui essere felici e orgogliosi di sé stessi. Uno studente della scuola primaria resta prima di ogni altra cosa un bambino, il cui diritto di giocare va preservato e garantito. Gli adulti che lo amano e che si occupano di lui sono lì per questo. Diciamolo questo ai nostri figli! Nella pratica, potete aiutare Giulia a esternare le sue paure attraverso il Ha paura disegno. Chiedetele di raffiguradella scuola… re la sua futura scuola, oppure Grazie Francesca per questo giocate insieme con le bamtuo spazio che rassicura molto bole, immaginando di essere noi genitori. Vengo subito al problema: in classe. Attraverso il gioco mia figlia Giulia, di 6 anni, inizierà spesso è possibile capire i la scuola primaria. Ma è preoccupata perché tutti le dicono che dovrà fare pensieri nascosti dei bambii compiti e smettere di giocare. ni e aiutarli a risolvere timori Come possiamo tranquillizzarla? e preoccupazioni. L’importanUn caro saluto te è che l’atteggiamento della sua famiglia sia positivo e che Mamma e papà disperati mamma e papà le dicano che tutto
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andrà bene e che, come una piccola esploratrice, andrà alla scoperta di un mondo nuovo e pieno di sorprese. Non dimenticate, poi, che affronterà la classe prima, durante la quale i compiti saranno sicuramente adeguati alla sua età e al suo naturale bisogno di giocare. Buona scuola!
COSA FARE IN SINTESI:
• Tranquillizzate vostro figlio dicendogli la verità, ovvero che la scuola non è un luogo da temere, ma un posto privilegiato per imparare, scoprire, entrare in contatto con altri bambini e diventare grandi • Aiutatelo a esternare le sue paure con il disegno, chiedendogli di raffigurare la sua futura scuola. Attraverso il gioco spesso è possibile capire i pensieri celati dei bambini e, di conseguenza, aiutarli a risolvere i loro problemi
La posta di Francesca
Dolce attesa: cosa deve fare il papà?
Cara tata Francesca, la mia compagna partorirà alla fine di settembre e, anche se la gravidanza procede bene, io sono in pensiero per lei e per il mio bambino. Vorrei fare di più, ma, soprattutto, non so come aiutarla quando arriverà il momento del parto e quando il piccolo sarà a casa con noi. So che se chiedessi a lei forse mi direbbe ciò che le serve, ma non voglio trasmetterle le mie preoccupazioni. Desidero soltanto che lei e il bimbo stiano bene. Tu sei la persona più adatta a darmi qualche consiglio, ecco perché spero tanto in una tua risposta. Grazie. Antonio
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arissimo Antonio, come potrei non rispondere alla tua lettera? Tra le righe leggo tanta dolcezza e tanto amore verso la tua compagna e tuo figlio. Sono entrambi molto fortunati! Non posso che dirti di stare tranquillo perché la gravidanza, come tu mi scrivi, procede bene. Sappi che hai un ruolo fondamentale, che la tua presenza è preziosissima e indispensabile sia per la futura mamma sia per il bambino. Ora che si trova nell’ultimo trimestre, aiutala nelle faccende di casa sollevandola il più possibile da incarichi faticosi. Verifica che riposi a sufficienza e che mangi in modo corretto e sano. Chiedile se gradisce un massaggio serale, uscite e insieme fate i primi acquisti per il bebè. Frequentate un corso pre-
parto di coppia che vi fornirà informazioni utili e pratiche sulle prime cure del bimbo. Insomma, falle semplicemente sentire la tua presenza e, cosa più importante, incoraggiala e dille che sarà una brava mamma. Di certo, caro Antonio, tu sarai un meraviglioso padre!
COSA FARE IN SINTESI:
• Aiutate la futura mamma nelle faccende di casa ed evitate che svolga incarichi troppo faticosi • Controllate che riposi sempre a sufficienza e che mangi in modo corretto e adeguato • Fatele sentire la vostra presenza. Infondetele sicurezza, incoraggiatela e ditele che sarà una brava madre
to! Sempre in contat are amiche e cari amici, C grazie del vostro affetto! Scrivete in tantissimi e ne sono veramente felice. Per coloro che volessero
contattarmi e conoscermi di persona, riporto di seguito i progetti a cui sto partecipando in questi mesi. Tour Chicco
Anche quest’anno è partito il meraviglioso tour negli store Chicco. A ogni incontro con voi genitori, porto sempre a casa un bagaglio di esperienze ed emozioni incredibili! Insieme alle tante domande ricevo sempre con grande gioia il racconto delle vostre esperienze di vita come mamme e papà. Ecco il calendario degli appuntamenti: • 20 settembre: Roma Est, ore 16, centro commerciale Roma est • 5/6 ottobre: Milano, ore 16, Bimbi in fiera • 12 ottobre: Quartucciu, ore 16, centro commerciale Le Vele • 16 novembre: Napoli, ore 16, Bimbi in fiera • 22 novembre: Catanzaro, ore 16, centro commerciale Le Fontane • 29 novembre: Palermo, ore 16, punto vendita da definire • 15 dicembre: Milano, ore 16, store Chicco di largo Settimio Severo 2
Per gli altri appuntamenti visitate il sito www.francescavalla.it
Mammaraccontati
Vi segnalo anche il progetto editoriale Mammaraccontati. Si tratta di un’iniziativa di solidarietà che realizzerà il libro Detto con il cuore, raccogliendo alcuni racconti delle mamme che avranno inviato la loro storia al mio indirizzo di posta elettronica info@francescavalla.it e/o al sito www.mammaraccontati.it. Il libro sosterrà Fondazione Ariel, una organizzazione no profit che da dieci anni assiste, in tutta Italia, le famiglie con bambini disabili per aiutarle a vivere con serenità la loro esperienza
Da oggi mi trovate su Facebook
La mia pagina ufficiale (trovate il link su www.francescavalla.it) sarà uno spazio tutto nostro per aiutarci ad educare. Vi aspetto!
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I consigli di Francesca
Cari genitori,
in questo spazio voglio raccontarvi di ciò che più mi sta a cuore: il bene dei bambini
L’estate sta finendo... Non è facile dare l’arrivederci al clima spensierato delle vacanze, soprattutto per i bimbi. Ecco come aiutarli ad affrontare il rientro senza stress e trasformare le faccende noiose in giochi divertenti
C
arissimi mamme e papà, ancora si respira l’aria delle vacanze, così desiderate e attese, ma già, purtroppo, volgenti al termine. L’avvicinarsi della normale quotidianità può portare con sé un po’ di malinconia anche ai bimbi. Spesso, nei luoghi di villeggiatura hanno sperimentato nuovi rapporti di amicizia che, seppur di breve durata, possono essere stati così intensi e spensierati da lasciare segni indelebili nel cuore. Il ritmo giusto Ritrovare i tempi convulsi del quotidiano non è facile né per i grandi né per i piccini. Tanto più è stato semplice abbandonare la frenesia di ogni giorno per lasciare spazio al meritato riposo, al tempo rallentato delle vacanze e al relativo divertimento, tanto più è faticoso riprendere il solito “tran tran”. Ma con qualche accorgimento e con un po’ di organizzazione, anche questo passaggio può essere affrontato da parte di tutta la famiglia con tranquillità e senza ansie.
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I consigli di Francesca
week end... Ancora qualche • Quando voi genitori siete liberi da impegni lavorativi, continuate a fare qualcosa tutti insieme: una visita al museo o a una mostra, una gita in bicicletta, una merenda al parco, un tuffo in piscina. • Organizzate un pic-nic fuori porta preparando insieme ai bambini stuzzichini freschi e sfiziosi. • Le giornate, benché si stiano accorciando, concedono ancora una luce serale molto suggestiva, adatta a una cena all’aria aperta. Preparare una grigliata con amici ha ancora il sapore fresco dell’estate.
Mettere a posto è un gioco da ragazzi, anzi da bambini Al rientro da un viaggio ci sono da svolgere molte attività non proprio piacevoli: disfare i bagagli, lavare, stirare e ristabilire l’ordine delle cose. Questa, però, può essere una buona occasione per coinvolgere anche i bimbi, che possono aiutare i genitori trasformando una mansione noiosa in un gioco divertente. Per esempio, chiedete loro di disfare la valigia con voi e di costruire delle “collinette” suddividendo i vestiti di ogni componente della famiglia. Chi avrà la pila più alta?
ritornare alla routine senza “traumi” È importante concedersi una sorta di tempo “cuscinetto” in cui rimettersi in carreggiata a piccoli passi. Compatibilmente con gli impegni di tutti, è consigliabile, dunque, pianificare il rientro dalle località di vacanza due o tre giorni prima della ripresa lavorativa e del ritorno a scuola dei bambini. Questo perché ogni membro della famiglia si riabitui al clima di casa gradualmente e ritrovi gli equilibri quotidiani in modo naturale.
Per non perdere i benefici delle vacanze • Create con i bambini un album con le foto delle giornate trascorse e per ognuna scrive- te una frase che riassuma quel momento. • Le amicizie dell’estate sono preziose, ecco perché è importante aiutare i bambini a mantenere i contatti con le persone conosciute in vacanza. Tenete vivi questi rapporti con mail, telefonate e, meglio ancora, con lettere o disegni da spedire. • Raccogliete oggetti che raccontano la vacan- za in un quaderno e sfogliandolo chiedete ai bimbi di raccontarvi cosa quell’oggetto riporta loro alla mente (una conchiglia, il biglietto di un museo o di un parco). • Se c’è stata l’occasione di assaggiare cibi nuovi, magari tipici di località diverse dalla propria, cucinarli a casa può essere un modo carino e coinvolgente per fare un tuffo nelle vacanze. Spesso profumi e sapori, anche a distanza di tempo, rievocano immagini e momenti felici. • Giocare, giocare, giocare… perché le giornate sono ancora calde e soleggiate. Questo vale anche per mamma e papà: durante le vacanze anche gli adulti tornano bambini. Cercare di mantenere questo stato d’animo è una condizione fondamentale per ripartire con energia.
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