La rivista ufficiale del programma tv
Ottobre 2013 • Anno II • Num. 10 (11) • S.O.S Tata magazine - Mensile - Rivista € 2,20
BIMBI SERENI
Cosa fare se sono troppo timidi e solitari Gestirli quando non si separano mai dalla madre
magazine
Missione TATA
LE STORIE DI QUESTO MESE Tanta, troppa televisione al posto degli abbracci. Le dritte per spegnerla senza bizze Per placare i capricci della piccola di due anni la attacca al seno... ma non è un ciuccio!
Un bel sorriso da grandi La giusta prevenzione per denti sani e dritti
Giocando s’impara Da soli, coi fratelli, assieme a mamma e papà... i consigli per sviluppare la creatività dei bambini e farli apprendere divertendosi
Lorella Landi
“Mamme single: fate come me!”
“È stato faticoso, ma sono riuscita a non fargli sentire l’assenza del padre”
Un autunno senza stress ALLERGIE Prevenirle e non confonderle con un comune raffreddore MAL DI TESTA Rinunciare ai farmaci e puntare su trattamenti naturali shopping Vestitini per i primi freddi
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
“Non posso che ammirare la forza e la positività di Lorella. Oggi crescere un figlio da soli non è cosa da poco, ci vogliono molta energia e capacità organizzative”
Lorella Landi
“Mamma single: una grande responsabilità”
Ha instaurato un rapporto davvero profondo con il suo piccolo Ernesto, così da non fargli sentire la mancanza dell’altro genitore. Anche se un po’ apprensiva, è una madre che lascia momenti di indipendenza. E su alimentazione e scuola ha idee molto chiare testo raccolto da Giulio Serri
S
i annunciano mesi molto intesi per Lorella Landi: quella di quest’anno, infatti, sarà la quinta stagione de Le amiche del sabato, talk show al femminile che settimana dopo settimana ha acquistato sempre più credibilità sul pubblico di RaiUno, al punto che ormai è leader del sabato pomeriggio televisivo. Parallelamente al suo salotto prefestivo, la bella conduttrice di origini napoletane è impegnata da quest’anno tutti i giorni, dalle 11,30 alle 12, sempre sulla stessa rete con Uno Mattina magazine, una striscia quotidiana in cui racconta avvenimenti culturali e di costume. Spenta la lucina rossa delle telecamere e terminate le riunioni di redazione, mamma Lorella scappa a casa dove ad aspettarla c’è il suo piccolo principe dai grandi occhioni scuri, Ernesto Maria. Un 36 | S.O.S TATA
bimbo di 8 anni che la giornalista sta crescendo da sola dopo essere stata abbandonata dal partner al quarto mese di gravidanza. Una vicenda drammatica che purtroppo accomuna tante donne. Ma questo non fa perdere sorriso e determinazione a Lorella, forte e volitiva nel portare avanti il suo progetto educativo con continue attenzioni soprattutto all’alimentazione e alla formazione scolastica del bimbo. “Non è facile calarsi in entrambe le figure genitoriali – ci racconta prima di recarsi agli studi televisivi di Saxa Rubra, da dove trasmette – nella mia scala di valori sono sempre prima di tutto mamma e poi giornalista, anche perché il rapporto con Ernesto è davvero a 360 gradi, non avendo un compagno a fianco. Devo essergli vicina il più possibile”.
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
La signora del talk show Laureata in lingue e giornalista professionista, approda sul piccolo schermo come inviata de La Vita in Diretta. Dal 2009 a oggi è la padrona di casa del sabato pomeriggio di RaiuUno con la trasmissione Le amiche del sabato, un talk show incentrato soprattutto sull’attualità e la cronaca, che approfondisce i vari fatti della settimana. Il titolo si riferisce alla presenza, in ogni puntata, di quattro ospiti femminili che si alternano per commentare le notizie. Da quest’anno, oltre all’appuntamento prefestivo, conduce tutti i giorni Uno Mattina magazine. È mamma di Ernesto Maria, un bimbo di otto anni che sta crescendo da sola.
Cosa significa crescere un bimbo da sola?
Tutti i Sì di Lor ella
Sì a un’alimentazione eq uilibrata Sì a momenti di indipend enza Sì a uno studio serio
delle lingue stranier e
Vuol dire avere una grande responsabilità: tutto è sulle tue spalle, non puoi dividere i problemi con nessuno e nemmeno le gioie. Forse anche per questo sono un po’ apprensiva, ma al contempo cerco di lasciargli momenti di indipendenza. Dove trovi la forza per vivere questa quotidianità di genitore unico?
Mi basta guardare negli occhi mio figlio. Il suo sorriso mi dà la carica per dimenticare tutti i problemi. A ben vedere, mi ritengo comunque fortunaS.O.S TATA | 37
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
Mi ritengo comunque fortunata perché noto con soddisfazione che mio figlio cresce felice, sorridente e socievole. È un bimbo molto sensibile e intelligente
ta perché noto, con soddisfazione, che Ernesto cresce felice, sorridente e socievole. È molto sensibile e intelligente. Ti chiede mai del suo papà?
Certamente, e gli dico semplicemente che è all’estero, che lavora lontano dall’Italia. In realtà, non sente la mancanza di una figura maschile. È stato cresciuto da mio padre, che più che un nonno affettuoso è stato per lui un vero papà. Purtroppo se n’è andato pochi anni fa, lasciando un vuoto incolmabile.
Ernesto è appassionato di costruzioni e giochi elettronici, ma gli piace anche stare all’aria aperta con gli amichetti a calciare il pallone 38 | S.O.S TATA
Come commenti il comportamento del tuo ex compagno?
Un uomo che si permette di abbandonare il proprio figlio, di dimenticarselo completamente non è degno di essere chiamato tale. È un’offesa alla categoria maschile. E pensare che ci sono tanti padri separati che lottano in tribunale per vedere i propri bimbi un’ora in più alla settimana! Posso capire che una storia d’amore finisca, sono cose che accadono tutti i giorni. Ma credo che, anche se non c’è più il sentimento, ci si debba comportare
comunque da persone responsabili. Ciascuno può prendere la propria strada, ma bisogna continuare egualmente a essere padri e madri perché i figli non c’entrano nulla, non sono dei pacchi postali da rispedire al mittente. Parliamo ancora del tuo bimbo. L’approccio con la scuola come lo vive?
Serenamente sia con i compagni sia con le maestre. Frequenta una scuola privata in cui tutte le materie sono affrontate in inglese. Ovviamente, c’è spazio anche per l’italiano, poiché è
Sos mamme Vip/Nel salotto con Francesca
fondamentale che un bimbo conosca tutte le regole morfologiche e sintattiche della sua lingua madre. Come mai questa scelta?
Sono laureata in lingue. In gran parte degli altri stati i ragazzi hanno padronanza di almeno tre-quattro idiomi. L’inglese è la lingua basilare parlata ovunque, quando la studi da piccolo hai l’imprinting che ti resta nel tempo. Mi piace anche il metodo di studio: non solo lezioni frontali contenutistiche, ma anche teatro, canto e sport. Mangia di tutto o ti fa tribolare?
Io sono per un’alimentazione sana ed equilibrata. Al mattino consuma un pasto completo alla mensa scolastica mentre a cena non manca mai un secondo di carne e pesce accompagnato da tanta insalata o un buon minestrone preparato da me. Ernesto è goloso di pane e pizza e ogni tanto capita pure che mi faccia fare due hamburger dal macellaio e a casa li farcisca con tanto di panino, Emmental e pomodorini. Una vera goduria, ma fatta in casa. Credo, poi, che la tavola sia un momento importante nel quale conversare con i propri figli. Pratica qualche sport?
Nuoto. Credo che praticare sport fin dalla prima infanzia serva a formare il bimbo tenendolo lontano da tante cose brutte. Mi piace, quindi, instradarlo verso pratiche fisiche che gli insegnino anche il valore della disciplina. Che giochi fa a casa?
Per il suo compleanno gli ho regalato un bigliardino professionale. È appassionato di costruzioni e giochi
I consigli di Francesca: genitori single con grandi risorse Cara Lorella, non posso che ammirare la tua forza e la tua positività. Oggigiorno crescere un figlio da soli non è cosa da poco, ci vogliono molta energia e capacità organizzative. Quando, poi, i vissuti sono dolorosi, come nel tuo caso e come in quello di moltissime donne, allora ci vuole anche tanto coraggio. È vero quello che dici: una storia d’amore può finire, ma essere genitori è un ruolo a cui non si può rinunciare. Il benessere dei bambini di coppie separate viaggia di pari passo alla capacità di mamma e papà di saper collaborare e contribuire equamente alla crescita dei propri figli. Le incomprensioni, mi rendo conto, possono incrinare i rapporti, ma la serenità dei bimbi deve andare oltre, avere la priorità su tutto. Parlare chiaro e con tatto Quando uno dei due genitori è assente in modo continuativo, è importante dare sempre risposte chiare ai bambini. Con linguaggio e contenuti adeguati alla loro età, cercate di dare loro spiegazioni in merito alla mancanza di mamma o papà. Non lasciate spazi vuoti alle loro domande per non correre il rischio che da soli trovino risposte magari sbagliate. Certo, la mamma e il papà sono insostituibili, ma è anche vero che un nonno, una zia o una persona molto cara può, con la sua presenza, dare un grosso contributo. Oltre al fatto che, per il genitore presente, il supporto e i consigli di una persona di fiducia sono importantissimi per condividere gioie e preoccupazioni che, inevitabilmente, si affrontano quando si cresce un bambino. Essere genitore single è difficile, ma possibile. Ho conosciuto molte persone sole con uno o più figli e ho visto in queste famiglie grandi sintonie e ottimi risultati! Ho osservato che in questi casi l’amore per i propri figli è più forte di qualunque avversità. Francesca
elettronici, ma gli piace anche stare all’aria aperta con gli amichetti a calciare il pallone. Parliamo de Le amiche del sabato. Il programma riscuote un buon successo. Perché piace al pubblico?
show. Ha inaugurato una nuova formula. Non sono io l’unica intervistatrice: permetto alle mie ospiti, alle quattro “amiche” di ogni puntata, d’intervenire, porre domande per approfondire il tema che stiamo trattando.
Forse perché non è il classico talk Infine, cosa vorresti dire alle mamme che crescono da sole i propri bimbi?
Sono per un’alimentazione sana ed equilibrata. Credo, poi, che la tavola sia un momento importante nel quale conversare con i propri figli
Ce la possiamo fare! Bisogna rimboccarsi le maniche forse un po’ di più, ma alla fine i figli sono l’unica, vera gioia della nostra vita. Se si semina bene nei primi anni ci ritroveremo dei tesori, unici al mondo. Ne sono sicura. S.O.S TATA | 39
La posta di Francesca
Parere di tata Dubbi sull’educazione da dare ai vostri figli? Scrivetemi a tatafrancesca@edmaster.it oppure contattatemi sul mio sito www.francescavalla.it, risponderò! DOVE SBAGLIO CON la MIA bambina?
C
ara mamma Faby, spesso accade Cara tata Francesca, ti scrivo perché mi sento che i bambini assuconfusa in quanto mia figlia di 28 mesi, quando mano atteggiamenè con i nonni, si comporta da bimba modello. ti diversi a seconSe ha fame fa segno di metterla sul seggiolone e, soprattutto, se ha sonno, si addormenta da sola da delle persone nel lettino, tutto senza mai fare storie. Con me, invece, con cui si trovano. il più delle volte fa qualche capriccio sia per mangiare sia Non preoccuparper dormire e la cosa mi fa molto arrabbiare. La nonna ti e, soprattutto, è forse più calma di me e non perde mai la pazienza, non sentirti inama io la sera sono stanca e vorrei solo passare deguata. Io credo del tempo tranquillo con mia figlia. L’ora tu sia una mamma della nanna diventa la più faticosa di tutto attenta e lo prova il il giorno! A volte mi sento una mamma fatto che stai chiedennon capace. do aiuto per risolvere un problema. Quindi tranquilla e mamma Faby pensa che la tua bambina sa perfettamente che reazioni hanno gli adulti che si occupano di lei, a seconda dei suoi comportamenti. Tu stessa mi dici che la nonna è più paziente e forse il trucco è proprio questo. La pazienza con i bambini, soprattutto quando sono così piccoli, è una preziosa alleata. Restare calmi di fronte a un capriccio o a un rifiuto non è semplice, me ne rendo conto, ma ti assicuro che la tranquillità che riusciamo a mantenere la sentono anche i bambini. Se la tua reazione è connotata da rabbia, la tua piccola sentirà
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la tua emozione e la cosa non potrà che aumentare la tensione e causare un’ostinazione ancora più forte da parte sua. Quando accade prova ad abbassarti alla sua altezza, guardala negli occhi e dille che ti è mancata durante la giornata, che ora ti piacerebbe stare con lei e far qualcosa di speciale. Abbracciala forte e insieme leggete una bella storia o raccontatevi cosa avete fatto durante il giorno. Se il capriccio non si placa, lascia che si sfoghi, ma restale accanto e non ignorarla. Vedrai che con la pazienza e la costanza le cose andranno meglio, ne sono certa!
COSA FARE IN SINTESI:
• Siate il più possibile pazienti e mantenete la calma di fronte ai capricci o ai rifiuti: i bambini avvertono il vostro stato d’animo e reagiscono di conseguenza. • In caso la tensione aumenti, provate a guardare il bambino negli occhi e a dirgli che gli volete bene e di voler trascorrete del tempo con lui raccontando una storia o cosa avete fatto nella giornata. • Lasciate che il piccolo si sfoghi senza ignorarlo, ma restandogli accanto.
La posta di Francesca
SCAPPA IN CONTINUAZIONE
Carissima Francesca, sono Alessia, mamma di Christian, bimbo di 20 mesi molto vivace, ma comunque sereno e allegro. Ti scrivo perché da quando ha cominciato a correre sono iniziati nuovi problemi. Se usciamo e lo faccio scendere dal passeggino scappa. Lo fa sia con me sia con il papà. Per non parlare dei ristoranti: ormai non resta al suo posto nel seggiolino come quando era più piccolo iniziando a correre per tutto il locale. Abbiamo provato sia a rimproverarlo sia a metterlo di nuovo seduto come punizione, ma niente sembra risolvere il problema. Speriamo in un tuo prezioso aiuto. Alessia
C
ara Alessia, Christian sta crescendo e il desiderio di esplorare il mondo che lo circonda è certamente fortissimo. Correre, inoltre, è un importante traguardo, perché ha acquisito maggiore sicurezza motoria che certamente lui vorrà sperimentare ogni volta che se ne presenta l’occasione. Pensa a quante cose interessanti gli passano sotto gli occhi durante una passeggiata: oggetti,
persone e situazioni che per lui sono una continua scoperta. Tutte cose che stuzzicano la sua curiosità e verso le quali desidera andare. Provate in questo caso a dirgli che può scendere dal passeggino, ma dando la manina a mamma o papà. Insieme andate vicino a qualcosa che desidera vedere e mostratevi interessati. È importante che ogni volta che vi darà la mano voi gli diciate che è stato bravo, che si è comportato bene. Per il ristorante, invece, sarebbe utile portare qualcosa che lo tenga impegnato mentre siete a tavola e dopo aver mangiato. Un libro, un quaderno da colorare, un piccolo puzzle. Qualcosa insomma che lo motivi a restare seduto, anche se non dimenticate che il vostro bimbo è ancora piccolo e quindi non pronto a restare seduto per tempi lunghi.
COSA FARE IN SINTESI:
• Se vuole scendere dal passeggino, ditegli che può farlo e stategli vicino tenendolo per mano. • Mostratevi interessati a ciò che osserva e complimentatevi con lui dicendogli che è stato bravo se vi prende la mano. • Quando andate al ristorante, ricordate di portare con voi qualcosa che possa tenerlo impegnato: un libro da colorare o un gioco che gli piace.
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La posta di Francesca
PAURA DI SPORCARSI?
Cara Francesca, ti scriviamo in merito alla nostra piccola Lucrezia di 14 mesi e del problema che ci siamo trovati inaspettatamente (e quindi non preparati) a dover fronteggiare al mare. Si è rifiutata di mettere i piedi nella sabbia e ogni volta bisognava obbligarla a farlo. Lo stesso accade al parco quando provo a farla camminare scalza nell’erba. Rifiuti ostinati e lei che dice di non volersi sporcare i piedi e di avere paura. Abbiamo insistito, ma niente: solo pianti e pianti. Come dobbiamo comportarci? Grazie per i tuoi consigli che cerchiamo sempre di mettere in pratica. Antonella
nare a piedi nudi e spiega alla bimba le tue sensazioni: “Oggi l’erbetta è proprio fresca, mi fa anche solletichino ai piedi...”. Prima di toglierle le scarpe sedetevi nell’erba e accarezzatela con le mani, soffiateci sopra e guardate come si muove. Raccogliete i fiori e fate un bel mazzolino da portare a casa. L’importate è che lei si senta sicura e serena, solo allora proponile di mettersi scalza e, se non vuole, pazienza: ci riproverete la prossima volta!
COSA FARE IN SINTESI:
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ara Antonella, le nuove esperienze non sempre sono gradite ai bambini piccoli, soprattutto se si tratta di situazioni che non conoscono e che possono far nascere qualche timore. La sabbia e l’erba sono una superficie insolita su cui camminare scalzi, esperienze bellissime che raccomando di far vivere ad ogni bambino, ma con gradualità. Non tutti i bambini si gettano a ca-
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pofitto nelle novità, alcuni sono più cauti e muovono i loro passi guardinghi e bisognosi della vicinanza dei genitori. Credo sia il caso della tua piccola Lucrezia. Come spesso mi sentite dire, niente forzature né costrizioni, perché alla lunga non danno mai benefici, ma possono far aumentare i timori e le insicurezze. La prossima volta che andrete al parco, prova tu per prima a cammi-
• Attenzione a non forzare il bambino. Le costrizioni non danno mai benefici. Al contrario, possono generare ulteriori insicurezze. • Nel parco camminate a piedi nudi per primi e comunicate le vostre sensazioni al piccolo per rassicurarlo. Fategli toccare con le mani l’erba prima di togliergli le scarpe. • Se proprio non ne vuole sapere, rinunciate e rimandate il tentativo alla prossima uscita.
La posta di Francesca
to! Sempre in contat PICCOLI GRANDI LITIGI TRA COMPAGNI
Carissima tata Francesca, sono il papà di una bambina di 5 anni che frequenta l’ultimo anno della scuola materna. Giada spesso ci riferisce episodi di litigi e incomprensioni con i suoi amichetti, che notiamo la fanno soffrire. Come possiamo intervenire? Le abbiamo detto che non sono cose importanti e che quindi non serve prendersela tanto, ma non la vediamo serena. Grazie e speriamo di avere presto una tua risposta. Luciano
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aro Luciano, Giada, come tutti i bambini della sua età sperimenta le prime relazioni tra coetanei: rapporti di amicizia che, data la sua età, cominciano a consolidarsi. Di conseguenza si trova alle prese con i primi litigi e incomprensioni. Cose insignificanti ai nostri occhi di adulti, ma che nei bambini scatenano invece emozioni molto forti. Tanto più se i piccoli sono sensibili. Certo non serve preoccuparsi eccessivamente, perché siete di fronte a situazioni normali. Tuttavia potete accompagnare la vostra bambina e aiutarla ad affrontare al meglio questi vissuti. Per prima cosa ascoltatela, fatele sapere che quello che prova è importante, che vi interessa. Se a parole fatica ad esprimersi, provate a chiederle di raccontare i suoi
stati d’animo attraverso un disegno. Rivolgetevi anche alle sue insegnanti che certamente hanno un punto d’osservazione differente e possono aiutarvi ad avere una visione più ampia del problema. Non sminuite il suo malessere, ma nello stesso tempo invitatela a stare tranquilla perché questi dissapori si appianeranno presto. Vostra figlia sta affrontando un passaggio essenziale per la sua crescita che alla lunga le permetterà di stabilire relazioni sane e positive.
COSA FARE IN SINTESI:
• Non sminuite i suoi timori e ascoltatela: fatevi descrivere ciò che prova. Se non riesce a parlarne, chiedetele di esprimersi con un disegno. • Per avere un quadro più chiaro della situazione rivolgetevi alle sue insegnanti: avranno sicuramente un punto d’osservazione differente che potrà aiutarvi. • Invitate il bambino a stare tranquillo assicurandogli che presto questi dissapori si appianeranno.
are amiche e cari amici, grazie del vostro affetto! C Scrivete in tantissimi e ne sono veramente felice. Per tenervi aggiornati su tutte le iniziative che mi riguardano, visitate di settimana in settimana il mio sito www.francescavalla.it Vi aspetto su Facebook
Potete anche seguirmi sulla mia pagina ufficiale e, per rimanere aggiornati, cliccate mi piace su www.facebook.com/ pages/Tata-Francesca-SOS-TATA/463548560390172 (Potete accedere a Facebook direttamente dalla home page del mio sito)
In libreria, il mio libro per bambini…
Una raccolta di filastrocche con CD allegato sulle emozioni e i sentimenti che accompagnano le prime esperienze del bambino: dalla paura alla rabbia, dal bisogno di coccole all’insofferenza per le regole, passando per momenti cruciali quali la pappa, la nanna, il risveglio. La musicalità delle rime e le illustrazioni allegre stimolano l’immaginazione e permettono al bambino di riconoscersi nelle varie situazioni tranquillizzandosi e imparando come comportarsi. Una rima tira l’altra Francesca Valla • Edizioni Gribaudo Disponibile in libreria dal 25 settembre
tour chicco
Anche quest’anno è partito il meraviglioso tour negli store Chicco. A ogni incontro con voi genitori, porto sempre a casa un bagaglio di esperienze ed emozioni incredibili! Insieme alle tante domande ricevo sempre con grande gioia il racconto delle vostre esperienze di vita come mamme e papà. Ecco il calendario degli appuntamenti: • 20 settembre: Roma, ore 16, centro commerciale Roma est • 5/6 ottobre: Milano, ore 16, Bimbi in fiera • 12 ottobre: Quartucciu, ore 16,
centro commerciale Le Vele • 16 novembre: Napoli, ore 16, Bimbi in fiera • 22 novembre: Catanzaro, ore 16, centro commerciale Le Fontane • 29 novembre: Palermo, ore 16, punto vendita da definire • 15 dicembre: Milano, ore 16, store Chicco di largo Settimio Severo 2
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I consigli di Francesca
Cari genitori,
in questo spazio voglio raccontarvi di ciò che più mi sta a cuore: il bene dei bambini
Conciliare studio e tempo libero Le giornate dei bimbi sono sempre più scandite da impegni e doveri. Bisogna gestire la routine dei compiti e le attività extrascolastiche
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arissimi mamme e papà, ci siamo lasciati alle spalle le vacanze, giorni importanti in cui abbiamo avuto l’occasione di condividere momenti di spensieratezze con i nostri bambini. Esperienze che forse ci hanno permesso di riscoprire il fanciullo che abbiamo nel cuore, perché nessuno più dei figli ci tiene
Calma e riposo A nanna presto e sveglia almeno tre quarti d’ora prima della partenza da casa, così che i bimbi possano prepararsi con calma facendo anche un’abbondante colazione. Le corse mattutine non aiutano l’umore né dei grandi né dei piccoli. 14 | S.O.S TATA
collegati alla nostra infanzia. Non è stato facile riscoprire i ritmi della quotidianità e anche per i piccoli di casa gli impegni ritrovati possono far nascere qualche affanno. IL SEGRETO È SAPERSI ORGANIZZARE Oggi, lo sappiamo bene, i bambini in età scolare subiscono ritmi di vita frenetici, dentro i quali, spesso, si fatica a trovare momenti di svago e spazi di riposo. Questi ultimi, però, sono indispensabili per il loro benessere fisico e psicologico. Ecco perché invito le mamme e i papà a costruire intorno ai figli un’organizzazione settimanale, nel rispetto della loro età e dei loro tempi e, quindi, sostenibile. Difficile a volte, soprattutto se si considera che gli orari dei nostri
figli dovranno essere compatibili con quelli lavorativi dei genitori. Come organizzarsi? Quali scelte possiamo fare per assemblare intorno ai bambini tempi compatibili con le loro competenze e ritmi? Parola d’ordine: di tutto un po’, ma a giuste dosi.
I consigli di Francesca
Curiamo la loro alimentazione
Spazio al dialogo Parliamo con loro dell’inizio del nuovo anno scolastico, chiediamo quali sono le loro aspettative, le prime impressioni e, se ce ne sono, aiutiamoli a comunicare timori e ansie. Ogni loro emozione è importante!
Perché sia completa, sana e bilanciata. Durante le vacanze qualche strappo alle regole lo abbiamo giustamente concesso. Con la ripresa di un’intensa attività, però, il giusto apporto di cibo è una condizione indispensabile per il buon funzionamento di corpo e mente.
Rendiamoli partecipi
DIAMOCI DELLE PRIORITÀ! Gli impegni scolastici sono al primo posto, ma cerchiamo di distribuire i compiti in modo equilibrato. Aiutiamo i bambini, soprattutto nei primi due anni di scuola primaria, a portarsi avanti quando è possibile. Possiamo preparare con loro un grande tabellone su cui indicare per ogni giornata i vari impegni, segnando anche le diverse discipline della mattinata scolastica (lunedì scuola e piscina, martedì scuola e pomeriggio libero…). Nel pianificare il calendario settimanale facciamo attenzione
a non tralasciare nessuna delle situazioni che scandiscono la loro vita: scuola, sport, gioco, riposo, momenti con mamma e papà. Il giusto equilibrio fra queste attività consentirà ai bambini di vivere al meglio la loro settimana, una settimana che sia però a misura di bimbo. Tempi in cui c’è spazio per tutto, anche per i momenti di condivisione con i genitori. Non dimentichiamo che prima di qualunque altra cosa un bambino deve poter “vivere la vita di un bambino!”.
È di loro che stiamo parlando ed è giusto che possano dare la propria opinione, che deve sempre essere oggetto del nostro interesse. Lo possiamo fare ad esempio per la scelta di un’attività extrascolastica (uno sport, lezioni di musica, un corso di inglese…). Al riguardo, consiglio un massimo di due impegni settimanali, uno dei quali dovrebbe essere un attività sportiva, che è fondamentale per benessere fisico e psichico del bambino.
Sempre in contatto!
Per tenervi aggiornati su tutte le iniziative che mi riguardano, visitate www.francescavalla.it. Dal sito potrete accedere anche | 15 alla mia pagina Facebook ufficiale. S.O.S TATA