AREA POLITICHE DEL TERRITORIO DIREZIONE STRADE PARCHEGGI E SERVIZI A RETE
Implementazione e rinnovo di impianti di illuminazione pubblica. Anno 2016
Relazione tecnica
1
OGGETTO DELL’APPALTO Nell’elenco annuale anno 2016 del Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2016-2018 dell’Amministrazione Comunale di Bergamo, approvato con deliberazione consiliaren° 48 Reg. C..C. /n° 19Prop. Del. In data 20-04-2016 è previsto un intervento cod. 2016-52 di Implementazione e/o rinnovo di impianti di illuminazione pubblica- anno 2016 per un importo complessivo di €. 300.000,00. La presente relazione ha per oggetto l’implementazione dell’ impianto di pubblica illuminazione nelle seguenti strade o aree pubbliche: Percorso ciclopedonale Colognola; Via Mascagni; Salita dello Scorlazzino; Via Roccolino; Via Santa Croce; Area verde di via Boccaleone; Area verde via Mattioli; via Pacinotti; parcheggio viale Giulio Cesare via Ghirardelli
2
TIPOLOGIA DELLA FORNITURA La fornitura di energia elettrica a servizio della pubblica illuminazione è esistente ed è costituita da contatore trifase con neutro; il sistema di distribuzione è del tipo TT. tensione nominale 400 ± 10% V; frequenza 50± 2% Hz; corrente di corto circuito teorica trifase considerata per il dimensionamento 15kA caduta di tensione max 5%. Per questi tipi di intervento non si prevedono nuove forniture, ma allacciamenti a linee di pubblica illuminazione esistenti, previo accordi e verifica dei carichi con la Società A2A, gestore degli impianti di pubblica illuminazione di proprietà del Comune di Bergamo.
3
QUADRO ECONOMICO Importo complessivo dei lavori di €. 300.000,00 così composto: A) OPERE A BASE D'APPALTO importo lavori soggetti a ribasso
€ 164.600,00
importo oneri sicurezza non soggetti a ribasso
€ 9.000,00 € 173.600,00
Totale A
B) SOMME A DISPOSIZIONE imprevisti ed arrotondamenti
€
3.568,00
allacciamenti
€
2.000,00
interventi di sostituzione di parti di impianti di pubblica illuminazione esistenti dovuti a cedimenti strutturali
€ 100.000,00
Spese tecniche per incentivo art. 113 del D.lgs. 50/2016
€
3.472,00
€ 17.360,00
I.V.A. sui lavori a base d'appalto
Totale B IMPORTO COMPLESSIVO PROGETTO A+B Pagina 1 di 24
€ 126.400,00 € 300.000,00
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Relazione tecnica
4
GENERALITA’ SULLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici saranno realizzati in conformità alle norme vigenti di legge ed alle normative tecniche, in particolare a: - legge n°186 del 01.03.1968
“Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici”;
- D.Lgs 09/04/2008 n° 81
“Attuazione della legge 3 agosto 2007, n° 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”
- norma CEI, 64-8
“Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” Comprese tutte le varianti a tali norme ;
- norma CEI 64-8/714
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Sezione 714: Impianti di illuminazione situati all’esterno
- norma UNI 10819
Luce e illuminazione. Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso
- norme UNI EN 40
Pali per illuminazione
- L.R. Lombardia 17/00
“Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”
- L.R. Lombardia 38/04
“Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 marzo 2000, n. 17 (misure urgenti in materia di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso) ed ulteriori disposizioni”
- L.R. 31/2015
Misure di efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e di riduzione dell'inquinamento luminoso
- norme UNI EN 11248 2016
“Selezione delle categorie illuminotecniche”
- norme UNI EN 13201-2:2016
“Illuminazione stradale- Parte 2:Requisiti Prestazionali”
- norme UNI EN 13201-3:2016
“Illuminazione stradale- Parte 3:Calcolo delle Prestazioni”
- norme UNI EN 13201-4:2016
“Illuminazione stradale- Parte 4:Metodo di misurazione delle prestazioni fotometriche”
- norme UNI EN 13201-5:2016
“Illuminazione stradale- Parte 5:Indicatori delle prestazioni energetiche”
- norme UNI EN 11630
“Luce e illuminazione - Criteri per la stesura del progetto illuminotecnico”
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I materiali e le apparecchiature occorrenti per la realizzazione dell’impianto dovranno essere di prima qualità, esenti da difetti di costruzione e di funzionamento. Prima di essere posti in opera andranno sottoposti al vincolante parere del Direttore dei Lavori con presentazione di adeguata campionatura, in modo tale da consentire allo stesso la scelta dei materiali ed apparecchiature più idonee e funzionali in relazione alle caratteristiche tecniche costruttive e prestazionali dell’impianto alla sua manutenzione. REQUISITI PER L’ EQUIVALENZA DI PRODOTTO NEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO Ai sensi della norma UNI 11630:2016 Due o più prodotti si considerano equivalenti fra loro quando sussistono contestualmente le seguenti condizioni nel valutare le caratteristiche tipologiche, stilistiche e prestazionali: estetiche: prodotto con valore estetico e/o impatto visivo similare; colore della luce: prodotti con temperatura prossimale di colore similare; energetiche: prodotti con i consumi energetici similari all’interno dello stesso progetto; qualitative: prodotti con caratteristiche tecniche e tecnologiche similari; illuminotecniche e colorimetriche: prodotti con prestazioni/caratteristiche fotometriche e indice di resa cromatica che carantiscono risultati illuminotecnici similari nello stesso progetto. Soluzioni migliorative sono convenzionalmente da considerare equivalenti.
4.1
PRESCRIZIONI ILLUMINOTECNICHE
4.1.1 Considerazioni generali sulle Norme UNI EN 11248 La Norma UNI 11248 fornisce le linee guida per determinare le condizioni di illuminazione in una data zona della strada, identificata e definita in modo esaustivo nelle Norme UNI 13201-2 mediante l’indicazione di una categoria illuminotecnica. La Norma si basa, nei loro principi fondamentali, sui contenuti scientifici del rapporto tecnico CIE 115:2010 e recepisce i principi di valutazione dei requisiti illuminotecnici previsti nel rapporto tecnico CEN/TR 13201-1. A tal fine introducono il concetto di parametro di influenza e la richiesta di valutazione dei rischi da parte del progettista. La Norma UNI 11248 individua le prestazioni illuminotecniche degli impianti di illuminazione atte a contribuire, per quanto di pertinenza, alla sicurezza degli utenti della strada ed in particolare: indica come classificare una zona esterna destinata al traffico ai fini della determinazione della categoria che le compete; fornisce la procedura per la selezione nella categoria illuminotecnica che competono alla zona classificata; identifica gli aspetti che condizionano l’illuminazione stradale ed attraverso la valutazione dei rischi, permette il conseguimento del risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale; fornisce prescrizioni sulle griglie di calcolo per gli algoritmi delle Norme UNI EN 13201-1-3 e per le misurazioni in loco trattate dalla Norma UNI EN 13201-4. La presente norma descrive e prescrive una metodologia progettuale secondo la quale, a partire da dati associati al tipo di strada che rappresentano i valori di ingresso per la procedura, pervenire alla categoria illuminotecnica adeguata. Tale metodologia è basata su un procedimento sottrattivo che, a seguito di un analisi dei rischi obbligatoria in cui il progettista valuta i parametri di influenza, permette di individuare la categoria illuminotecnica di progetto.
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La presente norma si applica agli impianti di illuminazione fissi, progettati per offrire all’utilizzatore delle zone pubbliche, adibite alla circolazione, buone condizioni di visibilità durante i periodi di oscurità, con l’intento di garantire sia la sicurezza ed il buon smaltimento del traffico sia la sicurezza pubblica, per quanto questi parametri possano dipendere dalle condizioni di illuminazione della strada. Per facilitare l’applicazione delle categorie illuminotecniche, viene suggerita una corrispondenza tra varie serie di categorie comparabili o alternative. La norma fornisce inoltre elementi per: la selezione della zona di studio nella quale valutare i parametri utili alla determinazione della categoria illuminotecnica; l’applicazione delle griglie e delle procedure di calcolo in base alla UNI EN 13201-3; l’applicazione delle metodologie di misurazione descritte nella UNI EN 13201-4; la selezione delle caratteristiche fotometriche della pavimentazione stradale di riferimento per i calcoli. I parametri individuati nella presente Norma consentono di identificare una categoria illuminotecnica conoscendo: la classe della strada nella zona di studio; la geometria della zona di studio; l’utilizzazione della zona di studio; l’influenza dell’ambiente circostante. e di adottare le condizioni di illuminazione più idonee, in base allo stato attuale delle conoscenze, perseguendo anche un uso razionale dell’energia e con il contenimento del flusso luminoso disperso. 4.1.2
Procedura di individuazione delle categorie illuminotecniche
L’individuazione delle categorie illuminotecniche di un impianto avviene mediante i seguenti passi: Categoria illuminotecnica di ingresso La definizione avviene nel seguente modo: suddividere la strada in una o più zone di studio con condizioni omogenee dei parametri di influenza; per ogni zona di studio identificare il tipo di strada; nota la tipologia di strada, individuare la categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi. Categoria illuminotecnica di progetto nota la categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi, valutare i parametri di influenza nell’analisi dei rischi e, considerando anche gli aspetti del contenimento dei consumi energetici, decidere se considerare la categoria illuminotecnica di riferimento con quella di progetto o modificarla, seguendo eventuali altri parametri di influenza valutati dal progettista. Categoria illuminotecnica di esercizio In base alle considerazioni esposte dall’analisi dei rischi e agli aspetti relativi al contenimento dei consumi energetici, introdurre, se necessario, una o più categorie illuminotecniche d’esercizio, specificando chiaramente le condizioni dei parametri di influenza che rendono corretto il funzionamento dell’impianto secondo la data categoria. Il progettista, nell’analisi del rischio, può decidere di non definire, giustificandone i motivi, la categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi e determinare direttamente la categoria illuminotecnica di progetto.
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L’adozione di impianti con caratteristiche variabili (variazione del flusso luminoso emesso), purchè nel rispetto dei requisiti previsti dalla categoria illuminotecnica di esercizio corrispondente, può rappresentare una soluzione per assicurare condizioni di risparmio energetico nell’esercizio e di contenimento del flusso luminoso emesso verso l’alto. Ad eccezione del TI, il valore dei parametri illuminotecnici specifici di ogni categoria illuminotecnica è inteso come minimo mantenuto durante tutto il periodo di vita utile dell’impianto di illuminazione. In conseguenza, per la luminanza e l’illuminamento, i valori iniziali di progetto misurabili per un impianto di illuminazione dovranno essere più elevati di quelli specificati per tenere conto, per esempio del deperimento delle lampade, della tolleranza di fabbricazione e di installazione degli apparecchi, dell’incertezza sui valori di coefficiente di luminanza “r”, della pavimentazione stradale e dell’incertezza di misura in fase di verifica e di collaudo.
4.1.3
Prestazioni richieste in base alla categoria illuminotecnica di riferimento (Norme UNI EN 13201-2: 2016 Classe M Classe per strade, urbane o extraurbane con traffico prevalentemente motorizzato e dove è possibile calcolare i valori di luminanza
Classe
Luminanza della carreggiata con condizioni di manto asciutto
L cd/m²
U0 (Uow)
Abbagliamento debilitante TI
Rapporto di prossimità
Ul
FTI%
EIR
M1
2.0
0.4 (0.15)
0.7
10
0.35
M2
1.5
0.4 (0.15)
0.7
10
0.35
M3
1.0
0.4 (0.15)
0.6
15
0.30
M4
0.75
0.4 (0.15)
0.6
15
0.30
M5
0.5
0.35 (0.15)
0.4
15
0.30
M6
0.35
0.35 (0,15)
0.4
20
0.30
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Classe C Classe per strade motorizzate,pedonali, dove sono presenti zone di conflitto o dove non è possibile calcolare i valori di luminanza; strade commerciali, centri storici, rotonde, incroci strade con pedoni e ciclisti, sottopassi
Illuminamento della carreggiata in condizioni di manto asciutto classe
Em (lx)
U0
TI
C0
50
0.4
15
C1
30
0.4
15
C2
20
0.4
15
C3
15
0.4
20
C4
10
0.4
20
C5
7.5
0.4
20
Classe P Classe per aree con utilizzi prevalentemente pedonali o ciclabili, strade residenziali, zone adiacenti alla carreggiata come corsie di emergenza, parcheggi, marciapiedi
Illuminamento orizzontale
Requisiti supplementari
Illuminamento orizzontale
Illuminamento orizzontale minimo
Illuminamento verticale minimo
Illuminamento semicilindrico minimo
E (lx)
Em (lx)
Ev min (lx)
Esemic (lx)
TI
P1
15
3
5
5
20
P2
10
2
3
2
25
P3
7.5
1.5
2.5
1.5
25
P4
5
1
1.5
1
30
P5
3
0.6
1
0.6
30
classe
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P6
4.1.4
2
0.4
0.6
0.2
35
Riferimenti per la scelta dei corpi illuminanti e la realizzazione degli impianti di illuminazione nel rispetto della Legge regionale 5 ottobre 2015 - n. 31 Misure di efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento luminoso I corpi illuminanti dovranno garantire i seguenti requisiti: a) la non dispersione del flusso luminoso oltre il piano dell’orizzonte; b) i requisiti di prestazione energetica e relativi alla sicurezza fotobiologica come definiti dal regolamento (UE) n. 1194/2012 della Commissione,del 12 dicembre 2012, recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature; c) la non alterazione del ritmo circadiano; d) il rispetto delle esigenze di tutela della biodiversità e i diversi equilibri biologici. Gli impianti di illuminazione esterna realizzati dovranno: a) rispondere a specifici requisiti di prestazione energetica e garantire efficienza sotto il profilo costi-benefici; b) essere provvisti di appositi dispositivi in grado di ridurre il flusso luminoso emesso rispetto al pieno regime di operatività, compatibilmente con il mantenimento delle condizioni di sicurezza legate all’uso della superficie illuminata; c) essere realizzati in modo che le superfici illuminate non presentino eccessivi sovradimensionamenti rispetto al livello minimo di luminanza media mantenuta, previsto dalle norme tecniche di riferimento.
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5
VALUTAZIONI CIRCA LA MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DELL’ IMPIANTO
5a
ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA Pista ciclabile Colognola 5a.1
CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA
Si tratta di un breve tratto di pista ciclopedonale nel quartiere Colognola classificata nel catasto stradale delle mappe di Mobilità e Trasporti del Comune di Bergamo come segue: Fbis - itinerari ciclo pedonali
5a.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi : P2. 5a.3
ANALISI DEI RISCHI
Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: Pagina 8 di 24
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- tratto di pista avente un brusco cambio di direzione e in una zona cittadina dove il pericolo di aggressione non è assente; - presenza di un buon numero di pedoni e quindi con necessità di un buon campo visivo. Per tali ragioni non si ritiene possibile applicare una riduzione della categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la stessa categoria P2 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la limitatezza della pista ciclabile, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne 5b
ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via Mascagni 5b.1
CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA
Si tratta di un tratto di strada a fonda chiuso situata alla periferia di Bergamo e classificata nel catasto stradale delle mappe di Mobilità e Trasporti del Comune di Bergamo come segue: F - strada locale urbana
5b.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. Pagina 9 di 24
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In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi: M4.
5b.3
ANALISI DEI RISCHI
Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di una strada a fondo chiuso, laterale di via Longuelo priva di marciapiedi che conduce ad una area verde cittadina, e all’ingresso posteriore di due scuole cittadine. Lungo la via sono presenti abitazioni con accesso diretto sulla strada e quindi con eventualità di possibile presenza di pedoni e ciclisti sulla carreggiata; - risulta inoltre essere una zona cittadina dove il pericolo di aggressione non è assente; - essendo una strada a fondo chiuso il passaggio di veicoli è limitato; Per tali ragioni si ritiene di applicare la riduzione di una categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la categoria M5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio viste le caratteristiche e il calibro della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne. 5c
ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - Salita dello Scorlazzino 5c.1
CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA
Si tratta di un tratto di collegamento pedonale tra le vie San Martino della Pigrizia e via Sudorno e classificata nel catasto strade delle mappe Mobilità e Trasporti del Comune di Bergamo come segue: F - Strade locali urbane: aree pedonali
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5c.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi : C4. 5c.3
ANALISI DEI RISCHI
Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di un tracciato con una presenza inferiore di pedoni che utilizzano la salita come accesso a varie zone dei colli di città alta, rispetto alle altre salite esistenti; Per tali ragioni si ritiene possibile applicare una riduzione della categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la stessa categoria C5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la dimensione e il calibro della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne
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5d
ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via Roccolino 5d.1
CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA
Si tratta di un tratto di strada a fondo chiuso situata nella zona di città alta, con dimensioni della carreggiata ridotta e di conseguenza con una velocità limitata. Risulta classificata nel catasto strade delle mappe Mobilità e Trasporti del Comune di Bergamo come segue: F - strada locale urbana
5d.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce che la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi è la C4. 5d.3
ANALISI DEI RISCHI
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Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di tracciato a fondo chiuso privo di marciapiedi e di calibro ridotto con presenza di abitazioni con accesso diretto sulla strada e con un flusso del traffico ridotto; Per tali ragioni si ritiene possibile applicare una riduzione della categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la stessa categoria C5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la dimensione e il calibro della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne 5e
ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via Santa Croce 5e.1
CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA
Si tratta di un tratto di strada alla periferia della città una derivazione di via Santa Croce non ancora classificata perché di recente realizzazione e non ancora pavimentata e classificata nel catasto stradale delle mappe di Mobilità e Trasporti del Comune di Bergamo come segue: F - strada locale urbana
5e.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. In base alla classificazione della strada in progetto, si definisce che la categoria di ingresso per l’analisi dei rischi è la M4.
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5e.3
ANALISI DEI RISCHI
Determinata la categoria di ingresso, si procede all’analisi dei rischi valutando i parametri di influenza indicati dalla normativa e che potrebbero portare ad una variazione della categoria da assumere come quella di progetto. Da un sopralluogo effettuato lungo il tratto di strada interessata dal progetto, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - trattasi di una strada della periferia cittadina di collegamento priva di marciapiede e con parte del tracciato non ancora asfaltato, lungo la quale sono presenti gli accessi carrali e pedonali delle case comunali di recente realizzazione; - trattasi di una zona cittadina dove il pericolo di aggressione non è assente; - trattasi di una strada cittadina con un flusso del traffico ridotto; Per tali ragioni si ritiene di applicare la riduzione di una categoria illuminotecnica di ingresso e quindi la categoria M5 viene assunta quale categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici non viene definita una categoria di esercizio vista la dimensione e il calibro della strada, ma al fine di contenere i consumi del nuovo impianto di illuminazione, verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne 5f
DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - Area verde di Boccaleone 5f.1
CLASSIFICAZIONE DELL’AREA VERDE
Da un sopralluogo effettuato, è stato possibile rilevare le seguenti indicazioni: - Trattasi di un’area verde posta tra la via Boccaleone e la circonvallazione, con un unico vialetto centrale lungo il quale sono disposte aree munite di panchine ed utilizzata principalmente dai residenti della zona; - risulta essere una zona cittadina dove il pericolo di aggressione non è assente. Si ritiene di illuminare i vialetti e le zone munite di panchine dell’area verde equiparandole a zone pedonali i cui valori di illuminamento orizzontale e minimo risultino rispondenti ad una zona pedonale di classe P2.
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5g
DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - area verde di via Mattioli 5g.1
CLASSIFICAZIONE DELL’AREA VERDE
Si tratta di un area verde cittadina nel quartiere di Longuelo di recente riqualificazione. Verranno installati punti luce lungo i vialetti dell’area verde in modo che si ottengano valori di illuminamento orizzontale e minimo rispondenti ad una zona pedonale di classe P2.
5h
ANALISI RISCHI E DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via Pacinotti 5h.1
CLASSIFICAZIONE DEL TIPO DI STRADA
Si tratta di un tratto di strada situata alla periferia di Bergamo e classificata come segue: F - strada locale urbana
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5h.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
Nel corso dei lavori di recente rifacimento dell’illuminazione pubblica del Comune di Bergamo con sostituzione dei corpi illuminanti a led la presente strada è stata classificata ed in base alle valutazioni di analisi successive è stata assunta la categoria ME4 come categoria di progetto. 5h.3
ANALISI DEI RISCHI
Nel caso specifico di questa via, trattandosi di un intervento di sola sostituzione dei sostegni e non del corpo illuminante non verrà fatta una analisi dei rischi. L’intervento si limiterà quindi alla sostituzione dei pali mentre la verifica e l’eventuale sostituzione del corpo illuminante adatto alla nuova situazione sara eseguita dal gestore della pubblica illuminazione a cui spetta la sostituzione dei corpi illuminati esistenti.
5i
DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - parcheggio viale Giulio Cesare 5i.1
CLASSIFICAZIONE
Si tratta di un area destinata a parcheggio e situata lateralmente al viale Giulio Cesare. Risulta essere un’area di limitate dimensioni che dispone di una quindicina di posti auto.
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5i.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
La norma di riferimento per l’individuazione della categoria e prestazioni illuminotecniche della strada in base alla classificazione è la norma UNI EN 11248 “Selezione delle categorie illuminotecniche”. Non potendo impiegare il criterio della luminanza verrà impiegato il metodo dell'illuminamento e tale area verrà considerata una zona di classe P. Essendo un area adiacente al viale Giulio Cesare per il quale, nei recenti lavori di ristrutturazione dell’impianto di illuminazione è stato assunta come categoria di progetto la categoria ME4 si definisce per l’area parcheggio, la categoria analoga di classe P e viene assunta quindi la categoria P2 come categoria di progetto. Con riferimento al contenimento dei consumi energetici verranno installati corpi illuminanti dotati del dispositivo di riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne
5l
DEFINIZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA - via Ghirardelli 5l.1
CLASSIFICAZIONE
Si tratta di un tratto di strada laterale del viale Giulio Cesare recentemente oggetto di lavori di sistemazione stradale e classificata come segue: F - strada locale urbana
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Implementazione e rinnovo di impianti di illuminazione pubblica. Anno 2016
Relazione tecnica
5l.2
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA
Nel corso dei lavori di recente rifacimento dell’illuminazione pubblica del Comune di Bergamo con sostituzione dei corpi illuminanti a led la presente strada è stata già classificata ed in base alle valutazioni di analisi successive ed stata assunta la categoria ME4 come categoria di progetto. 5l.3
ANALISI DEI RISCHI
Nel caso specifico di questa via, trattandosi di un intervento di completamento non verrà eseguita una analisi dei rischi. L’intervento si limiterà quindi alla fornitura e posa di n° 3 pali e copri illuminanti come definito nella precedente classificazione..
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6 6a
VALUTAZIONI CIRCA LA MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DELL’ IMPIANTO Collegamento ciclopedonale di Monterosso 6a.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di un tratto di collegamento di dimensioni modeste e completamente in area verde si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nelle aree verdi cittadine per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica asimmetrica per illuminazione percorsi ciclo-pedonali”; sorgente luminosa di tipo a LED con 8 LED alimentati a 700 mA, potenza 16W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2235lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6b
Via Mascagni 6b.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di realizzazione di illuminazione di una strada laterale di via Longuelo, si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante installato sulle vie limitrofe per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 32,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 3210lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70.
6c
Salita dello Scorlazzino 6c.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di una delle salite verso città alta, si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante a forma di lantena installato nelle altre salite realizzate negli anni scorsi, per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica per strade strette/ciclabile; sorgente luminosa di tipo a LED, potenza 27 W, temperatura di colore 3000°K, flusso nominale emesso 2500lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore di 70. Il tratto di salita, nel corso della ristrutturazione effettuata qualche anno fa, è stato predisposto per la realizzazione di un impianto di illuminazione. L’interdistanza tra i punti luce risulta essere di circa 20 m. 6d
via Roccolino (ex case Leidi) 6e.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di un piccolo tratto di strada a fondo chiuso di larghezza ridotta nella parte dei colli di città alta, che prevede l’installazione a palo e a parete si è scelto di mantenere lo stesso tipo Pagina 19 di 24
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di installazione esistente sulle scalette e strade dei colli. Si installerà un corpo illuminante a palo e sospeso ad una mensola fissata sulla parete di un edificio. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica per strade strette/ciclabile; sorgente luminosa di tipo a LED, potenza 27 W, temperatura di colore 3000°K, flusso nominale emesso 2500lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore di 70. 6e
Via Santa Croce 6f.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di realizzazione di illuminazione di una strada laterale di via Santa Croce che si collega a via Zignoni, si è scelto di mantenere lo stesso corpo illuminante installato sulle vie limitrofe per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 2 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 32,5 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 3210lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6f
area verde via Boccaleone 6f.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di una area verde, si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nelle aree verdi cittadine, per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 12 LED alimentati a 700 mA, potenza 27W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2163lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6g
Area verde di via Mattioli 6g.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di una area verde, si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante da arredo urbano installato nelle aree verdi cittadine, per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica rotosimmetrica per illuminazione di aree verdi; sorgente luminosa di tipo a LED con 12 LED alimentati a 700 mA, potenza 27W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 2163lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 50% nelle ore notturne. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6h
via Pacinotti 6h.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
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Per questo intervento è prevista la sola sostituzione dei pali ed il riutilizzo del corpo illuminate esistente od eventualmente sostituito a cura di A2A, gestore dell’impianto di pubblica illuminazione. 6ì
parcheggio viale Giulio Cesare 6i.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di una area parcheggio adiacente al viale Giulio Cesare, si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante stradale installato nelle vie adiacenti cittadine, per logiche ragioni di uniformità. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 4 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 60 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 6450lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70. 6l
via Ghirardelli 6i.1
MODALITA’ DI SCELTA DEL CORPO ILLUMINANTE
Trattandosi di un comletamento di lavori già eseguiti, si è scelto di utilizzare lo stesso corpo illuminante stradale installato nel resto della via. Corpo illuminante avente le seguenti caratteristiche: con ottica stradale; sorgente luminosa di tipo a LED con 4 moduli LED alimentati a 525 mA, potenza 60 W, temperatura di colore 4000°K, flusso nominale emesso 6450lm; tipologia Dim Auto: si prevede la dimmerazione automatica con riduzione del 30% nelle ore notturne dalle ore 0:00 alle 6:00. Indice di resa cromatica CRI: maggiore od uguale a 70.
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7
QUALITA’ DEI MATERIALI DELLE APPARECCHIATURE, LORO PROVENIENZA E CRITERI GENERALI DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI 7.1
QUALITA' DEI MATERIALI E DELLE APPARECCHIATURE
Nella scelta dei materiali e delle apparecchiature si prescrive che, oltreché corrispondenti alle norme CEI abbiano dimensioni unificate secondo le tabelle UNEL in vigore, siano di ottima qualità, provengano da primarie case costruttrici, siano contrassegnate con il marchio CE e con il Marchio Italiano di Qualità. 7.2
PRESCRIZIONI REALIZZATIVE DELL’IMPIANTO
Tutti gli impianti di pubblica illuminazione dovranno essere realizzati con un isolamento in classe II, come ammesso dalla Norma CEI 64-8/7. In particolare i componenti elettrici di classe II dell’impianto saranno i seguenti: Corpi illuminanti; Cavi elettrici; Morsettiere alla base dei pali. 7.3
TUBAZIONI PORTACAVI
I tubi dovranno essere di materiale termoplastico in PVC di tipo corrugato a doppia parete in polietilene con superficie interna liscia e completi di sonda tiracavo, di colore verde, rispondenti alle norme CEI 23-39 e CEI 23-46 con resistenza alla compressione minima di 450N e posati secondo la norma CEI 17-11. La posa delle tubazioni dovrà essere eseguita rispettando le distanze di sicurezza nei confronti delle tubazioni e/ condutture di altri servizi sotterranei secondo quanto previsto dalla norma CEI 11-17. Le tubazioni dovranno essere posate con cura su un letto di sabbia e debitamente ricoperte di magrone. Secondo le raccomandazioni della norma CEI 11-47, la posa interrata degli impianti tecnologici dovrà essere realizzata sotto il marciapiede o banchina stradale. 7.4
CONDUTTORI
I cavi utilizzati saranno del tipo unipolare/multipolare flessibile con conduttore in rame isolato in gomma di qualità G7, con guaina in pvc non propagante l’incendio, a norme CEI 20-22, tipo FG7(O)R 0,6/1kV. Le sezioni dovranno essere rispondenti per portata alle norme CEI ed alle tabelle UNEL. Dovranno essere dimensionati in modo tale che in qualunque punto dell’intero impianto di pubblica illuminazione si abbia una caduta di tensione massima non superiore al 5% come previsto dalla norma CEI 64-8/7 art. 714.525. 7.5
MORSETTIERE DI GIUNZIONE
Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle morsettiere. Dovranno essere previste in modo da rendere agevole e razionale il collegamento dei conduttori fra loro. - le morsettiere entro i pali dovranno essere del tipo a doppio isolamento e contenenti il fusibile di protezione della lampada. Le eventuali cassette di derivazione poste sotto il piano stradale nei pozzetti, saranno sempre miscelate con idoneo gel sigillante. I pressacavi d’entrata per le cassette, garantiranno l’assoluta impermeabilità all’acqua con grado di protezione IP68. 7.6
VALVOLE A FUSIBILE
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Dovranno essere sempre del tipo ad alta capacità di rottura e comunque tali da garantire l'intervento con la presunta corrente di corto circuito che si può verificare a valle della valvola stessa. 7.7
I CORPI ILLUMINANTI
Tutti i corpi illuminanti installati dovranno avere le caratteristiche come indicato sulle planimetrie di progetto, dovranno avere un grado di protezione minimo IP65, un isolamento in classe II, una certificazione al fine della prevenzione dell’inquinamento luminoso, secondo la L.R. della Lombardia n° 31/2015 ed essere equipaggiati con il dimmer per la riduzione automatica del flusso luminoso nelle ore notturne. 7.8
PALI DI SOSTEGNO ARMATURE
I pali saranno del tipo palo conico laminato a caldo HSP, ricavato tramite laminazione a caldo da tubo in acciaio normalizzato ERW S275 JR UN-EN 10025, zincati a caldo in conformità alla normativa UN EN ISO 1461, Il palo è completo delle seguenti lavorazioni : Supporto di messa a terra, saldato al palo, a mm. 900 dalla base, per bullone M12 Asola per morsettiera 186x46 mm. posta con mezzeria a mm. 1800 dalla base La sommità del palo è canottata Ø 60x200 mm. Portella in lega di alluminio, con guarnizione in gomma antinvecchiante, grado di protezione IP 54 e con viti di chiusura in acciaio AISI 304 a filo palo RESET Morsettiera in doppio isolamento, per cavi ingresso/uscita fino a 4 x 16 mm². con un portafusibile per protezione lampada RESET Applicazione a caldo di guaina in polietilene con spessore di 4 mm ed una lunghezza di 400 mm e posta da sotto m.a.t. Le specifiche dimensioni dei singoli pali saranno indicate sugli elaborati di progetto. 7.9
PLINTI DI FONDAZIONE
TuttI i pali di sostegno dovranno essere infissi in un plinto di fondazione costituito da un blocco di calcestruzzo avente dimensioni proporzionali alle caratteristiche del palo e saranno indicate sulle planimetrie di progetto e dovranno essere verificate in sede di realizzazione. Nei blocchi di calcestruzzo dovrà essere posizionato un tubo in pvc rigido del diametro minimo di 20 cm per il posizionamento del palo e un tubo per i collegamenti elettrici così come indicato sulle planimetrie di progetto. Il palo verrà fissato e messo a piombo mediante la colatura nell’intercapedine tra la tubazione del plinto e il palo stesso di sabbia finissima mista a cemento. 7.10
VERIFICHE INIZIALI
Prima della messa in esercizio dell’impianto dovranno essere eseguite le verifiche iniziali così come indicato dalla norma CEI 64-8/6, con lo scopo di sincerarsi che tutte le apparecchiature o gli elementi che costituiscono la sicurezza siano efficienti. Trattandosi di estensioni di impianti, o comunque di impianti da collegare ad impianti esistenti, si dovranno inoltre concordare con la società A2A, gestore degli impianti di pubblica illuminazione del Comune di Bergamo, le modalità ed i tempi per il collegamento e le verifiche funzionali dei nuovi impianti. Esame a vista dell’impianto Verifica delle tavole di progetto per rispondenza di quanto installato alle norme CEI 64-8 e di quanto previsto dal progetto stesso; Controllo dell’integrità e stato di isolamento dei prodotti installati; Verifica a campione dei marchi e certificazione di prodotto dei componenti installati Sfilabilità dei cavi in una tubatura di nuova installazione e verifica del diametro della stessa; Controllo della sezione dei conduttori utilizzati; Pagina 23 di 24
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Relazione tecnica
Prove strumentali: Verifica della continuità del conduttore PE (se esistente) Verifica del livello d’isolamento dell’impianto Verifica dell’efficienza dello scatto degli interruttori automatici differenziali Verifica del valore della resistenza di terra Verifica della caduta di tensione che non dovrà essere superiore al 5%. Le verifiche strumentali dovranno essere effettuate con strumento omologato. . La resistenza di isolamento, verso terra o tra i conduttori appartenenti a fasi o polarità diverse, non deve essere inferiore a: - 1.0 Mohm per i sistemi a tensione nominale verso terra superiore a 50 V e minore o uguale a 500 V; - 0.5 Mohm per i sistemi a tensione nominale verso terra inferiore a 50V. 7.11
DOCUMENTAZIONE FINALE
Al termine dei lavori l’impresa dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 22-01-2008 n° 37 completa della documentazione dei materiali installati e certificazione alla legge regionale L.R. Lombardia 31/2015 dei corpi illuminanti per ogni singolo intervento. Dovrà inoltre fornire gli as built aggiornati di quanto eseguito in formato dwg e n° 2 copie in formato cartaceo.
8
COORDINAMENTO CON I SOTTOSERVIZI ESISTENTI Prima della consegna dei lavori, all’impresa appaltatrice verranno consegnate le planimetrie con indicati i tracciati delle eventuali reti di servizio (acquedotto, telefonia, rete di distribuzione elettrica, rete gas, fibra ottica) che potrebbero interferire con la posa della nuova rete di pubblica illuminazione. Inoltre, prima dell’inizio degli scavi, nei casi di interferenze, verrà chiesto alle società del servizio interessato, di effettuare il tracciamento dei percorsi effettivi delle loro tubazioni.
p.i Leonello Pirola
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