La relazione sui #lavori al #SaloneFurietti della #BibliotecaMai

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COMUNE DI BERGAMO AREA POLITICHE DEL TERRITORIO DIREZIONE LL.PP. EDIFICI E MONUMENTI Servizio Manutenzioni Edilizie

Lavori: di “Manutenzione straordinaria edifici comunali con abbattimento barriere architettoniche - anno 2012 - lotto 1/b - opere di restauro conservativo della biblioteca civica Angelo Maj-salone Furietti”. Impresa : “Ars Restauri di Tribbia S.r.l.”, con sede in Bergamo via Tadini n° 24

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL CONTO FINALE progetto: approvato con deliberazione della Giunta Municipale in data 05.03.2014 n° 62 REG. G.C., per l'importo complessivo di €. 460.000,00, così ripartito: A)

OPERE EDILI LAVORI SOGGETTI A RIBASSO DI GARA

€.

343.000,00

€.

34.500,00

ONERI PER LA SICUREZZA NON SOGGETTO A RIBASSO DI GARA TOTALE LAVORI A BASE D’APPALTO B)

€.

377.500,00

€.

82.500,00

€.

460.000,00

SOMME A DISPOSIZIONE - Per i.v.a. al 10% su 377.500,00

€.

37.750,00

- incentivo art. 18 L. 216/95 e s.m.i.

€.

7.550,00

- spese tecniche per incarichi (ing. Rossi)

€.

10.985,83

- spese per cantiere pilota (Cocciopesto)

11.679,58

- spese per ponteggio salone (General casa)

€.

14.120,70

- arrotondamenti e imprevisti

€.

413,89

Consegna lavori della fase 2 (sostituzione caldaia) con le riserve di cui agli Artt. 153 comma 4 e 154 del D.P.R. 207/2010 e s.m.i, effettuata il 02/09/2014, come risulta dal relativo verbale in data 02/09/2014, tempo assegnato per l'esecuzione dei lavori giorni 55 (art. 12 del Capitolato speciale d'appalto).


Ultimati i lavori della fase 2 (sostituzione caldaia) giorno 16/10/2014 come risulta dal relativo verbale in data 20/10/2014 e quindi in tempo utile.

Consegna lavori della Fase 1 (restauro salone Furietti), con le riserve di cui agli Artt. 153 comma 4 e 154 del D.P.R. 207/2010 e s.m.i, effettuata il 20/10/2014, come risulta dal relativo verbale in data 20/10/2014, tempo assegnato per l'esecuzione dei lavori giorni 230 (art. 12 del Capitolato speciale d'appalto). Contratto in data 17.11.2014 n° 1433 reg. atti privati, con il quale l’impresa “Ars Restauri di Tribbia S.r.l.”, con sede in Bergamo via Tadini n° 24, assunse l'esecuzione dei suindicati lavori per l'importo di €. 258.999,30 ribassato del 24,49% e aumentato di €. 34.500,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso di gara, quindi per l'importo netto di €. 193.499,30.

Sospensione dei lavori, in data 13.04.2015 come risulta da relativo verbale in atti in data 13.04.2013, con il quale venivano sospese le lavorazioni di restauro a causa della necessità di redigere una perizia di variante.

Ripresi i lavori, in data 27.04.2015, per un totale di 14 giorni di sospensione, come risulta da relativo verbale in atti in data 09.03.2015.

Sospensione dei lavori, in data 01.09.2015 come risulta da relativo verbale in atti in data 01.09.2015, con il quale venivano sospese le lavorazioni di restauro a causa della necessità di utilizzare il ponteggio per l’esecuzione dei lavori impiantistici di illuminazione del salone, affidati con appalto separato.

Ripresi i lavori, in data 29.10.2015, per un totale di 58 giorni di sospensione, come risulta da relativo verbale in atti in data 29.10.2015.

Variante n° 1 approvata con determinazione dirigenziale del 16.10.2014 n° 1739 reg. det. per un importo di nette €. 23.000,00 pertanto l’importo netto di contratto è elevato a nette €. 316.499,30.

Variante n° 2 approvata con determinazione dirigenziale del 27.04.2015 n° 0757 reg. det. per un importo di nette €. 46.417,48 pertanto l’importo netto di contratto è elevato a nette €. 362.916,78.


Proroga di n° 70 giorni, concessa con determinazione dirigenziale del 02.07.2015 n° 1257 reg. det., per l’esecuzione dei maggiori lavori di restauro del fregio basso eseguiti senza maggiori oneri, grazie alle somme risparmiate per la reintegrazione del pavimento in cotto Lombardo.

Ultimati i lavori il giorno 06/11/2015 come risulta dal relativo verbale in data 11/11/2015 e quindi in tempo utile.

Termine stabilito per il collaudo: 90 giorni a decorrere dalla data di ultimazione dei lavori e quindi entro il periodo dal 06/11/2015 al 05/02/2016.

Conto finale: a norma dell'art. 16 di Capitolato doveva essere redatto entro il 06/12/2015, è stato redatto in data 23.11.2015 e da esso risulta che l'Impresa ha eseguito i lavori per l'importo di €. 362.899,36 al netto del ribasso contrattuale del 24,49% .

Confronto tra la somma spesa e quella autorizzata: la somma autorizzata per i lavori di cui trattasi, al netto del ribasso d’asta del 24,49% fu di €. 362.916,78, pertanto senza alcuna maggiore spesa.

Rata di saldo: sono stati corrisposti all'Impresa i seguenti acconti: Certificato n°..........1

in data............10/11/2014

importo €.

98.000,00

Certificato n°..........2

in data............26/02/2015

importo €.

82.900,00

Certificato n°..........3

in data............08/05/2015

importo €.

85.400,00

Certificato n°..........4

in data............08/10/2015

importo €.

86.600,00

€.

352.900,00

per l'importo totale di

Pertanto la rata di saldo risulta di €. 362.899,36 - €. 352.900,00 = €. 9.999,36

Assicurazione degli operai: l'Impresa ha provveduto all'assicurazione degli operai contro gli infortuni sul lavoro mediante polizza n° 4586094 rilasciata dall' INAIL di Bergamo.

Cessione dei crediti: non risulta che l'Impresa abbia ceduto i crediti derivanti dall'appalto in oggetto nè che siano intervenuti atti impeditivi al pagamento delle somme ancora dovute alla medesima.


Subappalti autorizzati: -

opere per impianto di riscaldamento cat. OS28 : ditta “IDRAULICA BERGAMO ALTA di Giacomini Fabio & C. s.n.c.” con sede a Bergamo (BG) in via N. Sauro n° 26, per un importo di €. 47.500,00 autorizzata con comunicazione in data 29.09.2014 n. U0189820 p.g.;

-

opere edili cat. OG2 : ditta “VITALI LUIGI s.r.l.” con sede a Zogno (BG) via Centro n° 45, per un importo di €. 58.000,00 autorizzata con comunicazione in data 20.11.2014 n. U0231182 p.g.;

Affidamenti comunicati: -

opere per impianto elettrico: ditta “IMPIANTI ELETTRICI BELLINI FIORO” con sede a Gandino (BG) in via Canevali n° 7, per un importo di €. 2.400,00, comunicata con nota in data 28.08.2014;

-

opere edili per rimozione caldaia: ditta “VITALI LUIGI s.r.l.” con sede a Zogno (BG) via Centro n° 45, per un importo di €. 5.000,00, comunicata con nota in data 28.08.2014;

-

opere idrauliche per rimozione caldaia: ditta “IDRAULICA BERGAMO ALTA di Giacomini Fabio & C. s.n.c.” con sede a Bergamo (BG) in via N. Sauro n° 26, per un importo di €. 2.500,00, comunicata con nota in data 29.08.2014;

-

montaggio ponteggio per canna fumaria nuova caldaia: ditta “Sebina Ponteggi di Cadei Mirko & c.” con sede a Vigolo (BG) in via Cascina Renolt n° 26, per un importo di €. 460,00, comunicata con nota in data 22.09.2014;

-

bonifica serbatoio gasolio: ditta “Franchini Spa servizi Ecologici” con sede a Alzano Lombardo (BG) in via Fornaci n° 72, per un importo di €. 3.560,00, comunicata con nota in data 18.09.2014;

-

opere di falegnameria per realizzazione centine: ditta “Belli Alessandro” con sede a Sedrina (BG) in via Mazzini n° 10, per un importo di €. 1.000,00, comunicata con nota in data 05.02.2015;

-

montaggio ponteggio per completamento ponteggio salone Furietti: ditta “Sebina Ponteggi di Cadei Mirko & c.” con sede a Vigolo (BG) in via Cascina Renolt n° 26, per un importo di €. 6.355,00, comunicata con nota in data 20.10.2014;

-

opere da fabbro per consolidamento strutture volta: ditta “Giovanni Ruggeri” con sede a Zogno (BG) in via XXV Aprile n° 30, per un importo di €. 1.000,00, comunicata con nota in data 05.02.2015;

-

trattamento pavimento in cotto: ditta “La Bresciana SAS di Caccianiga Mattia & c.” con sede a Bergamo (BG) in via IV Novembre n° 75, per un importo di €. 3.000,00, comunicata con nota in data 18.09.2015;


CARATTERISTICHE TECNICHE DELL'OPERA - ANDAMENTO DEI LAVORI L’intervento ha riguardato due ambiti del manufatto, il salone Furietti e l’adeguamento impiantistico, vediamo ora nel dettaglio gli interventi eseguiti in ordine cronologico: AMBITO n° 3 L’ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO Ha riguardato la sostituzione della caldaia con conseguente trasformazione dell’impianto da gasolio a metano, questo si è reso necessario non tanto per problemi alla caldaia stessa, ma del serbatoio del gasolio presente su via Aquila Nera, che presentava problemi di tenuta e di capacità, in quanto nella stagione invernale si rendeva necessario procedere al suo riempimento con cadenza settimanale, questo con ovvi disagi e ripercussione sui costi di gestione. Le opere realizzate sono state le seguenti: -

Rimozione e smantellamento della caldaia esistente; Bonifica del serbatoio del gasolio esistente in vicolo Aquila Nera; Realizzazione di idoneo basamento per la nuova caldaia; Realizzazione di nuovo allacciamento del gas-metano da via Gombito fino alla nuova caldaia; Fornitura e posa in opera di nuova caldaia a gas-metano, nel cortile posto sul lato nord; Realizzazione di nuovo cunicolo ispezionabile interno, per il collegamento della nuova caldaia alla sottostazione posta all’interno; Fornitura e posa in opera di nuova canna fumaria esterna sul fronte nord; Opere elettriche di completamento dell’impianto di riscaldamento; Opere di ripristino e finitura delle murature e delle pavimentazioni;

All’interno di questo ambito si è reso necessario redigere la variante n° 1 in quanto durante le lavorazioni di realizzazione del cunicolo interrato di collegamento tra i collettori esistenti e la nuova caldaia posta all’esterno, si sono rinvenuti tutti i passaggi impiantistici, che necessariamente sono stati rimossi per consentire il passaggio delle tubazioni e successivamente ripristinati per riportare la situazione impiantistica originaria.

Vista di alcune tubazioni dell’impianto di riscaldamento, che impediscono il passaggio delle nuove tubazioni del riscaldamento.


Vista della tubazione antincendio, che impedisce il passaggio delle nuove tubazioni del riscaldamento.

Vista di alcune tubazioni elettriche, che impediscono il passaggio delle nuove tubazioni del riscaldamento.


AMBITO n° 2 IL SALONE FURIETTI Il salone Furietti si trova al primo piano della biblioteca, proprio sopra l’ingresso principale e viene utilizzato come zona di lettura, a pianta rettangolare unisce e distribuisce le due scale principali, quindi sui lati lunghi abbiamo 4 aperture simmetriche mentre sui lati corti ci sono tre grandi finestroni per lato che danno rispettivamente su pizza Vecchia e sul fronte Nord. Gli interventi principali hanno riguardano tre aspetti, il consolidamento strutturale della volta, oggetto di fenomeni di distacco di porzioni di intonaco con il consolidamento/restauro del fregio in gesso e il recupero della pavimentazione originaria in cotto, ricoperta da un pavimento in linoleum. Il terzo aspetto riguarda l’allestimento impiantistico, per ammodernare e ampliare le possibilità di fruizione del bene, anche in considerazione delle mutate tecnologie. Per quanto riguarda la volta, l’obiettivo principale era quello della messa in sicurezza statica della struttura, sia con interventi mirati che generalizzati, che hanno consentito di garantire alcuni parametri di tipo estetico e di durabilità nel tempo anche grazie alla posa in opera di idonei strutture provvisionali che garantiranno la facile ispezione delle strutture, così da porre in atto opere di manutenzione periodica e programmata per l’ottimale conservazione del bene. Sulla scorta di quanto emerso nel cantiere “pilota”, i cui lavori sono stati eseguiti nel corso del settembre 2013 (vedi relazione), sono state riconfermate tutte le scelte progettuali, riguardanti il consolidamento della volta del salone Furietti, di cui al progetto definitivo già approvato citato in premessa, l’unica differenza emersa è che si è proceduto alla rimozione completa di tutto l’intonaco, per consentire l’esatta valutazione della consistenza delle strutture lignee di sostegno, procedendo successivamente al loro completo risanamento. Successivamente si è proceduto alla risarcitura dello strato di intonaco rimosso, tramite esaustive campionature della finitura, che sono state sottoposte all’approvazione della Soprintendenza. Pertanto si è proceduto alla realizzazione dei seguenti interventi: -

-

-

Demolizione completa dell’intonaco, per poter procedere alla verifica di tutte le strutture lignee; Rimozione dei listelli porta intonaco ammalorati non più recuperabili; Verifica e eventuale integrazione dei sistemi di fissaggio dei listelli porta intonaco, in buone condizioni, da conservare Consolidamento strutturale delle centine in legno mediante la realizzazione di protesi sempre in legno rese solidali per mezzo di piastre in acciaio zincato; Integrazione delle parti di strutture in legno non più recuperabili, in prevalenza sui lati corti, mediante la realizzazione di nuove strutture in legno lamellare, rese solidali mediante piastre in acciaio zincato; Rimozione di tutti i materiali presenti all’estradosso con particolare riferimento alla vecchia struttura di copertura oramai abbandonata ed ai materiali di risulta già presenti; Consolidamento delle travi in legno di sostegno del fregio in gesso, sui lati corti; Verifica e eventuale integrazione della struttura e dei sistemi di fissaggio del fregio in gesso alle centine, sui lati lunghi; Sostituzione dei listelli porta intonaco rimossi, con elementi in legno della medesima sezione; Trattamento di disinfestazione e curativo di tutte le strutture in legno da mantenere; Trattamento antitarlo su tutte le strutture in legno nuove; Realizzazione di nuovo intonaco fibrorinforzato, a base di calce aerea e calce idraulica naturale, all’intradosso della volta; laddove sono stati posati i nuovi listelli porta intonaco si è proceduto a risarcire l’intonaco anche dall’estradosso, così da ripristinare la situazione iniziale; Sistemazione dell’estradosso del primo cornicione; Realizzazione di velatura del nuovo intonaco, da eseguirsi sulla base di idonee campionature da concordare in fase esecutiva con la direzione lavori ed il funzionario della Soprintendenza; Restauro del fregio in gesso più alto;


Per quanto riguarda il pavimento, l’intervento è consistito nella completa rimozione della pavimentazione in linoleum, dello strato di colla e della livellina sulle piastrelle, contrariamente a quanto previsto in progetto non si è proceduto con il sistema criogenico a ghiaccio secco, ma manualmente in quanto lo strato di livellina non era particolarmente coeso. Una volta portato in vista il pavimento si è constatato che questi era presente quasi totalmente, mancava solo una striscia sul lato sud, dove era stato rimosso per l’installazione dei due caloriferi a parete, pertanto questo ha permesso di liberare delle risorse economiche cha hanno consentito di realizzare il restauro del fregio in gesso più basso e il recupero della pavimentazione della sala Tassiana. Laddove non era presente il pavimento in cotto originario, questi è stato reintegrato con materiale in cotto recuperato presso una cascina dismessa, dopo di che si è proceduto alla pulitura, stuccatura del materiale ed alla ceratura protettiva finale. Per l’allestimento impiantistico sono state realizzate le seguenti opere: -

-

nuova linea di distribuzione a pavimento, con posa di torrette a scomparsa per prese forza motrice e dati; predisposizione per il nuovo impianto di illuminazione, consistente nello smaltimento di quello esistente, nella posa di nuove tubazioni di distribuzione per i futuri corpi illuminanti sia a parete che sospesi; predisposizione per nuovo impianto multimediale, per la futura posa di proiettore, schermo a scomparsa e diffusione sonora.

All’interno di questo ambito si è reso necessario redigere la variante n° 2 in quanto a seguito della rimozione della vecchia struttura di copertura, posta tra l’estradosso della volta e la nuova copertura, è stato possibile ispezionare e verificare nel dettaglio le condizioni delle strutture portanti della volta, nonché ricostruire lo schema statico e valutare l’analisi dei carichi effettivi che gravano sulla volta. In particolare le travi di colmo, che scaricano tutto il peso delle centine dei lati lunghi, sono risultate in uno pessimo stato di conservazione, pertanto l’ing. Pierpaolo Rossi, strutturista incaricato ha ritenuto opportuno rinforzare le due travi di colmo con delle strutture metalliche ex novo, il tutto come chiaramente esplicitato nella relazione di calcolo e nella tavola specifica allegate alla variante n° 2.

Particolare delle opere di demolizione e rimozione della struttura posta tra la copertura e l’estradosso della volta


Vista dell’estradosso della volta, dopo la rimozione della struttura di cui sopra, questo ha permesso di riscostruire nel dettaglio lo schema statico della volta, e di verificare le condizioni critiche delle travi di colmo, che reggono l’intero peso della volta e per le quali si rendono necessarie le opere di consolidamento strutturale sopra descritte

Vista di una delle travi reticolari, inserite trasversalmente alla volta, a cui sono state appese le due L longitudinali che scaricano il peso dalla trave di colmo


Particolare dell’aggancio tra le due L e la trave reticolare posta sopra, si notano le barre trasversali e gli spessori posti per rendere solidale la vecchia trave di colmo in legno alle nuove strutture in acciaio Inoltre per quanto riguarda il fregio in gesso, sempre grazie alla rimozione della struttura di copertura, si è potuto accertare che questo, in molte zone si presentava fratturato e quindi distaccato dalle centine in legno e/o dalle tavole di legno sempre agganciate alla centine, pertanto si è concordato di realizzare due differenti tipologie di spinature che permettessero di ripristinare gli agganci tra fregio e struttura portante in legno, il tutto come meglio descritto negli NP.07.a – b e nella ripresa fotografica di una spinatura di campione che è stata realizzata.

Particolare della spina realizzata con la fuoriuscita del legante e della boiacca iniettata. La rimozione della vecchia struttura della copertura, ha reso inoltre necessario realizzare una struttura di camminamento che, renda accessibile l’estradosso della volta, ma che ne permetta la completa ispezionabilità per i successivi interventi manutentivi e di verifica, il tutto come meglio descritto nell’NP.08.


La demolizione dell’intonaco, che ha consentito di verificare puntualmente lo stato di conservazione (in questo caso pessimo in altri casi discreto) delle centine in legno

I listelli porta intonaco rimossi in quanto completamente ammalorati


Lato su piazza Vecchia dopo la rimozione Gli elementi metallici per rendere solidali le vecchie strutture dei listelli, le opere di puntellamento della lignee, con quelle nuove in sostituzione di quelle non pi첫 trave di sostegno del fregio recuperabili

Particolari delle protesi in legno sulle centine

Dettaglio della parte bassa le protesi realizzate con il medesimo materiale e la stessa tecnica


I tiranti per il sostegno delle centine sui lati corti

Vista d’insieme delle nuove strutture inserite e rese solidali a quelle esistenti tramite appositi elementi in acciaio


Altro particolare delle connessioni tra strutture nuove ed esistenti e dei rinforzi realizzati, le strutture nuove sono state realizzate prevalentemente sui lati corti, mentre sui lati lunghi sono state quasi interamente mantenute le strutture originarie, opportunamente pulite e trattate

Vista di uno dei lati lunghi, in questo caso si è proceduto alla rimozione parziale dei listelli, per verificare lo stato di conservazione delle centine, che in questo caso è risultata idonea e quindi si è proceduto al solo risanamento e consolidamento.


Disegno riepilogativo allegato alla contabilitĂ dove sono evidenziate le strutture nuove, le protesi e le strutture originarie risanate

Particolare della trave trasversale di sostegno del fregio in gesso, si nota la struttura reticolare posta in opera quando è stato rifatto il tetto negli anni ‘70


Particolare delle tirantature metalliche nuove, poste in opera per il consolidamento strutturale delle centine alla trave esistente, sui due lati corti

I nuovi listelli porta intonaco


La realizzazione del primo strato di intonaco sul lato interno per creare un corpo unico con i successivi strati da realizzare all’estradosso

La stratigrafia del nuovo intonaco, con annegata la rete in fibra di vetro, per prevenire le eventuali fessurazioni legate al movimento naturale del legno ed all’assestamento tra nuove e vecchie strutture


La realizzazione del nuovo intonaco

La realizzazione del nuovo intonaco


La campionatura della finitura sulla base delle stratigrafie esistenti

L’intonaco finito, con rasatura lisciata a spatola di ferro effetto marmorino


Il fregio alto, particolari con le evidenti fessurazioni

Altro particolare delle fessurazioni presenti


il restauro del fregio in gesso alto a lavori ultimati

Il fregio basso, campioni di pulitura, che hanno riportato in luce lo sfondo verde della fascia


Altro campione di pulitura nell’angolo, è evidente la tinta bianca coprente che aveva nascosto completamente la tinta verde e le patine originarie del fregio, appiattendo l’effetto visivo.

La rimozione dei vari strati di pitture sul fregio, eseguita prevalentemente con bisturi e vaporella per ammorbidire gli strati piĂš coesi


Il restauro del fregio in gesso, basso a lavori ultimati che ha consentito di ripristinare la “morbidezza” e la “profondità” delle patine originali

La rimozione del linoleum e dello strato di livellina


Particolare con campione di pulitura

Le zone dove è stato necessario procedere con le reintegrazioni, in quanto il pavimento era stato demolito per far passare le tubazioni del riscaldamento


La ceratura finale dopo le operazioni di pulizia e stuccatura

Vista della vota a lavori ultimati


Il riallestimento del salone

La sala Tassiana con la pavimentazione interessata dalle medesime lavorazioni, qui era presente una traccia in cls per i nuovi caloriferi

Bergamo li 23.11.2015

IL DIRETTORE DEI LAVORI (Arch. Angelo Brena)


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