INDICE
1) PREMESSA
pag. 2
2) STATO DELL’ARTE
pag. 3
3) DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO
pag. 6
4) CRITERI DI DIMENSIONAMENTO
pag. 10
5) VINCOLI E INTERFERENZE
pag. 10
6) MODALITA’ PER L’ESECUZIONE DELLE OPERE
pag. 10
7) QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO
pag.12
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1) PREMESSA Nella presente relazione si illustrano i contenuti del progetto esecutivo per gli interventi di “Riqualificazione strade, scalette, piazze e percorsi pedonali in Città Alta- anno 2018” affidato dal Comune di Bergamo-Direzione: Strade, Servizi a Rete e Opere idrauliche allo scrivente professionista. Nel dettaglio nell’incarico sono individuati n. 3 ambiti di intervento: Scaletta di S. Lucia: L’intervento riguarda un tratto di muro di sostegno in pietrame a secco posto sul lato est dell’accesso alla scaletta che evidenzia una situazione di dissesto che coinvolge anche la prima rampa di scale adiacente al marciapiede sulla rotatoria stradale denominata S. Lucia; Vicolo S. Carlo: L’intervento riguarda il rifacimento di un tratto di pavimentazione in precarie condizioni di manutenzione; Sentiero dei Vasi: A seguito delle ingenti precipitazioni registrate nell’anno 2016 si sono verificati dissesti e franamenti poste a monte e a valle del sedime del sentiero, oltre alla caduta di diversi alberi. Quindi l’intervento ha come obiettivo il ripristino del sentiero per il tratto di competenza dell’amministrazione comunale committente. Naturalmente per raggiungere le varie posizioni del sentiero ove sono state individuati e registrati i dissesti il progetto dovrà comprendere quegli interventi di base necessari per raggiungere in sicurezza le varie zone di lavoro. Le opere relative ai tre ambiti di intervento sopra descritte verranno accorpate in un unico progetto esecutivo che, dopo l’ottenimento dei pareri e delle autorizzazioni da parte degli Enti competenti, saranno appaltate con le procedure previste dalle norme e dai regolamenti per i lavori pubblici.
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2) STATO DELL’ARTE Si descrivono le condizione attuali dei tre ambiti di intervento. Scaletta di S. Lucia La rampa di S. Lucia o via Santa Lucia Vecchia si affaccia sulla rotatoria stradale tra le vie Rosmini, Santa Lucia e Riva Villasanta Alberto. Attualmente alla rampa di S. Lucia si accede solo mediante la parte della scaletta che fronteggia la rotatoria S. LUCIA sul lato Ovest. La porzione di scaletta verso Est invece risulta delimitata da pannellatura metallica con rete plastificata di protezione e di sicurezza e quindi il transito pedonale è interdetto. Dai rilievi effettuati sul posto si è rilevato quanto segue: I gradini della scaletta presentano disconnessioni e rotture in particolar modo nei cordoli in pietra naturale che formano le alzate dei gradini stessi. Sia il muro in adiacenza al marciapiede sia quello posto a sostegno del terrapieno di monte evidenziano instabilità e fuori piombo. Si è osservato che tutte le murature o di sostegno con problematiche di natura statica sono del tipo a gravità realizzate con pietrame a secco. Le altre murature presenti in corrispondenza dell’accesso alla scaletta di S. Lucia sul lato ovest sono invece in muratura di pietrame con elementi regolari e collegati con giunti in malta. Rotture localizzate sono presenti anche nei parapetti laterali delle scalinata sempre del lato est realizzati in conglomerato con superfici ornate/decorate. La causa di tali rotture va ricercata nel trasferimento, per contrasto, delle sollecitazioni generate dalla spinte del terrapieno ai vari elementi edilizi costituenti la rampa della scaletta lato est.
Vicolo San Carlo Il vicolo, che è sostanzialmente un percorso pedonale, parte da via S. Alessandro e termina all’intersezione con un altro percorso pedonale denominato Vicolo Salita della Scaletta con una leggera ma costante ascesa. La parte bassa del vicolo che si collega a Via S. Alessandro ha una pavimentazione in acciottolato con cunetta centrale per la raccolta delle acque di scorrimento superficiale e si presenta in buone condizioni di manutenzione e conservazione.
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La parte più alta del vicolo, che sarà poi oggetto dell’intervento di manutenzione straordinaria, ha invece una pavimentazione in materiali diversi e eterogenei con la presenza di avvallamenti, disconnessioni e irregolarità superficiali che possono rendere difficoltoso e insicuro il passaggio.
Sentiero dei vasi I vari dissesti e franamenti segnalati a conseguenti agli intensi fenomeni atmosferici dell’anno 2016 sono stati identificati nel corso di svariati sopralluoghi effettuati nel tempo. I dissesti riguardano sia il sentiero di proprietà comunale sia proprietà private poste sui pendii di monte e valle del sentiero stesso.
Il sottoscritto, ai fini della progettazione degli interventi di ripristino ha identificato le seguenti zone che necessitano di attenzione e interventi di stabilizzazione e/o rinaturalizzazione. Nell’elenco che segue non sono differenziate le diverse proprietà (le zone classificate con numeri da 1 a 7 sono identificate sulla planimetria allegato al progetto):
ZONA 1 (immediatamente all’inizio del sentiero dei vasi con accesso da via Castagneta). Situazione attuale: crollo parziale di muratura in pietrame a valle del sentiero per una lunghezza di circa 15 metri. Il materiale risultante dal crollo risulta accumulato nel pendio a valle.
ZONA 2 Situazione attuale: Muro di sostegno a monte in pietrame a secco con evidenza di instabilità locale e spanciamento con elementi in pietrame in equilibro precario.
ZONA 3 Situazione attuale: Dissesto con piccola frana sul pendio a monte. Presenza di massi instabili e tronchi di alberi sradicati con la spostamento del corpo di frana.
ZONA 4 Situazione attuale: Più importante movimento franoso dal sentiero verso il pendio di valle con consistente riduzione dell’ampiezza trasversale del sentiero
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ZONA tra 4 e 5 Situazione attuale: attraversamento valletta con presenza di piccolo rio con portata idrica perenne. Le acque non risultano canalizzate ma si spagliano casualmente sia sul sentiero sia nel pendio a valle.
ZONA 5 Situazione attuale: Consistente movimento franoso sul pendio di monte rispetto al sentiero dei vasi con accumulo di materiale sulla sede del sentiero e presenza di alberi sradicati dal terreno.
ZONE 6-7 Situazione attuale: Dissesti simili a quelle descritti rispettivamente per le posizioni n. 4 -5
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3) DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO Scaletta di S. Lucia: Il progetto prevede un intervento di tipo conservativo però con l’obiettivo principale di consolidare e stabilizzare il tratto di scaletta e il relativo terrapieno superiore che costituisce sostanzialmente la parte iniziale della scalinata di Santa Lucia. Compatibilmente con il tipo di intervento strutturale in progetto si cercherà di reimpiegare parte dei materiali esistenti in riferimento particolare al pietrame della murature a secco. Per le altre opere oggetto di rimozione e demolizione i nuovi interventi saranno rispettosi delle caratteristiche e tipologie preesistenti. Sostanzialmente, come illustrato negli elaborati grafici di progetto, le opere previste per la scaletta di Santa Lucia sono le seguenti: - Esecuzione di una paratia di sostegno formata da micropali posizionata sul tratto iniziale (di fronte alla Villa Tentorio) della rampa di Santa Lucia in modo da contenere e sostenere lo scavo che successivamente dovrà essere eseguito per consentire la ricostruzione del muro di sostegno principale della scaletta lato est. - Rimozione del corpo scaletta lato est costituita da gradini in acciottolato e cordoli di testata in pietra naturale; - Rimozioni di cordolature a parapetti laterali in conglomerato decorato e relative barriere Metalliche: - Rimozione di murature in pietrame con cernita selezione degli elementi da riutilizzare; - Esecuzione delle opere di fondazione e di sottofondazione per le nuove strutture di sostegno - Realizzazione di nuovo muro di sostegno principale (lato est scaletta- contenimento del terrapieno a nord e tratto iniziale della rampa di santa Lucia) con struttura a mensola in cemento armato e rivestimento in pietra. La scelta della struttura è determinata dalla necessità di avere un manufatto robusto ma non eccessivamente massiccio considerati sia gli spazi a disposizione sia il contesto urbano consolidato caratterizzato da numerose altre infrastrutture ed edifici esistenti. Oltretutto le caratteriste del sottosuolo, in termini di resistenza meccanica, ricavate dalle indagini geotecniche effettuate dal Società ECOGEO srl, non sono particolarmente favorevoli ed in particolare se le scelte progettuali per le opere di sostegno ricadano su tipologie con strutture rigide e massicce che, per loro genesi, risultano poco adattabili alle eterogeneità del sottosuolo e agli inevitabili cedimenti differenziali. 6
Il muro di sostegno principale sarà poi rivestito con pietrame naturale possibilmente impiegando gli stessi blocchi ed elementi risultanti dalla precedente demolizione del muro esistente; - Esecuzione di muro di sostegno in pietrame e malta sul lato della scaletta verso la rotatoria Stradale - Completamento dei gradini della scaletta lato est con le stesse caratteriste preesistenti, vale a dire pedate in acciottolato su sottofondo semirigido in materiale granulare e cordoli di testata in pietra naturale; - Esecuzione di parapetti perimetrali in conglomerato decorato parzialmente prefabbricato con tipologie ricavata da parapetti esistenti sulla scaletta del lato ovest. Per quanto riguarda i suddetti parapetti in conglomerato esistenti sulla scaletta ovest, questi ultimi saranno oggetto di trattamenti conservativi e protettivi in modo da uniformarli anche dal punto di vista della configurazione a quelli di nuova esecuzione. Nel progetto sono comprese anche opere per l’adeguamento del sistema di raccolta e drenaggio delle acque meteoriche di scorrimento superficiale sulla rampa e sulla scaletta di collegamento sul lato est. Nella parte bassa della scaletta est saranno ripristinati sia l’aiuola esistente sia il marciapiedi che costeggia la rotatoria stradale. Per quanto riguarda gli impianti a rete esistenti nella zona dovranno essere preventivamente concordati e coordinati con gli Enti Gestori i vari interventi e definiti preventivamente le soluzione per eventuali interferenze.
Vicolo San Carlo L’intervento previsto per il vicolo San Carlo, nella parte alta in prossimità dell’intersezione con il Vicolo Salita della Scaletta, per uno sviluppo rilevato in circa 120 metri è la rimozione della pavimentazione esistente e del relativo sottofondo e la realizzazione di una nuova pavimentazione con le stesse caratteristiche di quella esistente nel tratto più a valle in acciottolato con cunetta centrale in pietra arenaria per la raccolta delle acque di scorrimento superficiale. Si prevede poi il posizionamento di canalizzazioni interrate per gli impianto tecnologici.
Sentiero dei vasi Come anticipato nella premessa i dissesti sul sentiero dei Vasi riguardano sia proprietà private sia il sedime del sentiero stesso di proprietà del Comune di Bergamo. 7
L’indicazione progettuale assegnata alla scrivente è quella di intervenire sulle zone ove il dissesto ha avuto origine sul sedime del sentiero, di proprietà pubblica, per poi coinvolgere ed interessare i pendii e le scarpate verso valle. Ciò non toglie che comunque per raggiungere le varie zone, lungo il sentiero, ove sono necessari gli interventi di recupero ambientale e stabilizzazione dei pendii è comunque necessario provvedere ad un intervento propedeutico sul sedime del sentiero che consenta il transito in sicurezza dei mezzi di cantiere (anche se di piccola dimensione) e alle maestranze impegnate nei lavori che saranno appaltati dal comune di Bergamo. Rispetto all’elenco delle zone con dissesti indicate al punto 2, gli interventi specifici che l’Ente comunale intende progettare e realizzare riguardano le sole posizioni n. 1 e n. 4. Nella sostanza gli interventi previsti nelle posizioni sopraindicate risultano:
ZONA 1 (planimetria allegata) Interventi previsti: - Ricostruzione di muratura di sostegno in pietrame e malta per uno sviluppo di circa 15 metri e altezza H= 2,50-3,00 metri - Formazione sul lato a monte di cunetta (longitudinale e trasversale) per raccolta e drenaggio acque di scorrimento superficiali; - Modifica pendenza trasversale sede del sentiero (verso monte)
ZONA 4 (planimetria allegata) Situazione attuale: Consistente movimento franoso sul pendio di valle rispetto al sentiero dei vasi con consistente riduzione dell’ampiezza trasversale del sentiero Interventi previsti: - Esecuzione sul pendio a valle di grata viva di sostegno con impiego di pali di legno scortecciato disposti ortogonalmente tra loro, con ancoraggio alla base e sul pendio e successivo intervento di rinverdimento. La grata viva è utilizzata per il consolidamento di versanti con pendenza elevata con un substrato compatto e per la stabilizzazione di pendii con fenomeni di erosione superficiale. La struttura a telaio agisce come sostegno del terreno fino a che non si sono sviluppati gli apparati radicali delle piantine inserite che produrranno un effetto consolidante. La grata viva sarà realizzata mediante: Tondame in legno scortecciato (castagno, robinia, larice con diametro d= 15-30 cm con 8
interasse i= 1,5 – 3 metri; Picchetti in legno d = 10-15 cm o tondini in ferro per sostenere la struttura; Chiodi; Talee, ramaglia, e/o piantine di specie arbustive con buon radicamento; Eventuale rete metallica per meglio trattenere il materiale di riempimento Struttura di sostegno al piede in legname e barre di acciaio per ancoraggio La sede del sentiero verrà sistemata con la formazione di selciatone in pietrame e eventuale realizzazione sul lato di monte di cunette per raccolta e drenaggio delle acque di scorrimento superficiale.
ZONA 4-5 (planimetria allegata) Situazione attuale: attraversamento valletta con presenza di piccolo rio con portata idrica quasi permanente Interventi previsti: - Esecuzione di canaletta in pietrame con sottofondo in materiale granulare naturale compattato con regolarizzazione del piano di fondo del sentiero.
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4) CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Per il progetto delle opere strutturali, in particolare per le pareti di sostegno, si è fatto riferimento specifico alla normativa tecnica in vigore e precisamente: - Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (D.M. 17 Gennaio 2018)-
5) VINCOLI E INTERFERENZE In riferimenti ai vincoli si può fare riferimento agli estratti degli strumenti di pianificazione urbanistica inseriti negli elaborati grafici di progetto ed a quanto inviato dal RUP al sottoscritto professionista e trascritto nelle richieste inoltrate sia al Parco Dei Colli di Bergamo sia al Comune di Bergamo con l’istanza per l’Autorizzazione Paesaggistica. Per quanto riguarda le interferenze con impianti tecnologici a rete esistenti nelle zone interessate dagli interventi di riqualificazione, negli elaborati progettuali sono contenuti le percorrenze degli impianti a rete nei tra ambiti di intervento, così come evidenziate e segnalate dai Responsabili tecnici degli ENTI GESTORI che l’impresa appaltatrice, dovrà interpellare prima dell’avvio delle attività lavorative in cantiere.
6) MODALITA’ PER L’ESECUZIONE DELLE OPERE Le attività di rimozione di opere e manufatti dovranno essere effettuate con la massima attenzione e cura cercando di salvaguardare le parti e gli elementi edilizi che dovranno rimanere in opera. Lo stesso dicasi per i lavori di scavo che necessariamente nelle parti più anguste e di difficile accesso dovranno essere eseguite in parte a mano. Nei prezzi degli scavi sono comprese tutte le attività necessarie a stabilizzarne le pareti per operare in sicurezza. La paratia di micropali prevista sulla scaletta S. Lucia ha la funzione di protezione del fronte scavo per il rifacimento del muro di sostegno principale. Trattandosi di interventi sul patrimonio ambientale e storico comunale bisognerà valutare attentamente la possibilità di riutilizzare e recuperare in parte i materiali risultanti dalle demolizioni, in particolare al pietrame dei parapetti e delle murature esistenti. 10
Il riempimento delle sezioni di scavo, e a tergo dei muri di sostegno sarà effettuato impiegando materiale naturale di cava di nuova fornitura. Per quanto riguarda gli aspetti idraulici, dovranno sempre essere predisposti idonei accorgimenti per la raccolta e il drenaggio delle acque. Per gli interventi di stabilizzazione dei pendii e la messa in sicurezza sul Sentiero dei Vasi, visto il contesto ambientale, si sono previste delle metodologie di intervento che fanno riferimento alle tecniche dell’ingegneria naturalistica con impiego quindi di materiali anche recuperati sul posto.
Fornovo San Giovanni, ottobre 2018 il progettista dott. ing. Gianfranco Ferrario
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7) QUADRO ECONOMICO DELL’INTERVENTO
1. IMPORTO DEI LAVORI (soggetto a ribasso d’asta) SCALETTA DI SANTA LUCIA
€
SENTIERO DEI VASI
€ 136.400,00
VICOLO SAN CARLO
€
TOTALE
€ 288.500,00
2. IMPORTO ONERI DELLA SICUREZZA (non soggetti a ribasso) 1+2 TOTALE A BASE D’APPALTO
€
95.200,00 56.900,00 19.500,00
€ 308.000,00 (Euro trecentottomila/00)
3. SOMME A DISPOSIZIONE a) IVA 10% sui lavori a base d’appalto
€ 30.800,00
b) Sorveglianza archeologica
€
c) Spese Tecniche complessive d) Spese Tecniche per incentivo (art. 113 del D.Lgs. 50/2016) e) Allacciamenti e spostamento impianti f) Indennità per occupazioni temporanee g) Rilievi ed accertamenti h) Spese per prove di laboratorio
€ 27.000,00
i) Imprevisti ed arrotondamenti
€ 11.000,00
€ € € € €
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
6.000,00
4.000,00 6.200,00 3.000,00 3.000,00 1.000,00
€ 92.000,00
€
92.000,00
(Euro novantaduemila/00)
IMPORTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO
€ 400.000,00 (Euro quattrocentomila/00)
Fornovo San Giovanni, ottobre 2018
il progettista dott. ing. Gianfranco Ferrario
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